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€ 1,00 (IN ITALIA)

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IO MARZO 2009-N. 13 CAffiOEDITORE

VIEDICINA Come fare spariree macchie della pelle

rOSCANAl/olterra ora è la"terra dei vampiri"

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EMANUELA AURELISono anche

pittriceSu "Dipiù" tutti i suoi quadri

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Grande inchiesta: la tecnologia applicata ai disturbi cutanei

I suoi speciali fasci di luce cancellano in modo indolore questi inestetisdi Giulio Divo

Milano, marzo

Sroseguiamo questa setti-mana la serie di articolisulle nuove tecnologieche la scienza medicamette a disposizione deidermatologi per combat-

tere i problemi-della pelle. Infattisullo scorso numero di Dipià ab-biamo visto come una particolareapplicazione del laser cancelli lerughe e i segni del tempo e restitui-sca giovinezza e turgore alla pelle.Questa settimana, invece, parlia-mo dei trattamenti all'avanguardiaper sconfìggere alcuni problemimolto diffusi tra uomini e donne ditutte le età come macchie cutanee,cheratosi, angiomi, cioè le cosid-dette 'Voglie", e altri. Per conosce-re tutti i dettagli su questo argo-mento abbiamo interpellato duegrandi esperti: il professor Antoni-no Di Pietro, presidente del-Flsplad, cioè la Società internazio-nale di dermatologia plastica-este-tìca e oncologica, e il dottor IvanoLuppino, responsabile pressol'Isplad per la laserterapia.

Quali sono le novità tecnologi-camente più avanzate per elimi-nare questi problemi?

«H laser rappresenta senz'aurola tecnologia più avanzata e più ef-ficace a disposizione di noi der-matologi e può risolvere per esem-pio il problema delle macchie.Tuttavia la grande famiglia dellemacchie cutanee in realtà è costi-tuita da problemi molto diversi traìoro: infatti dobbiamo distingueretra macchie vere e proprie, angio-mi e cheratosi. Ciascuno di questiproblemi è trattato con una appa-recchiatura laser differente».

Cominciamo allora dalle mac-chie vere e proprie. Con qualelaser si eliminano?

«in questo caso lo strumento piùindicato è il laser che noi dermato-

AlTfìfl DIETIM Mfàno- " professor Antonino Dì Pietro, presidente deil'lsplad, la SocletAli I Umili]' IH IL I HUtemazìonale di dermatologia plastica-estetjca e oncologica, che abbiIntervistato sulle nuove tecnologie applicate ai disturbi cutanei: «La grande famiglia delle macchie della peformata da macchie vere e proprie, "voglie" e cheratosi: ogni disturbo è curato con un laser differente», sp

logi chiamiamo q-switched. Que-sto strumento permette di trattarecon efficacia il cosiddetto mela-sma, cioè le macchie della pelleche compaiono sul volto delledonne anche in giovane età, oppu-re le chiazze brune del volto soli-tamente legate all'età, le lentigginie le efelidi, cioè le macchie similia lentiggini che però si evidenzia-no solo dopo una esposizione alsole e che non tutti trovano grade-voli».

Come si svolge una seduta la-ser q-switched?

«Dopo avere effettuato una visi-ta preliminare in cui valuta la na-

tura della macchia da rimuovere, ildermatoìogo agisce direttamentecon il laser su quest'ultima, di-struggendo le cellule troppo colo-rate della pelle, disintegrandole».

Il paziente sente dolore?«No, di solito solo un leggero

pizzicore. Se però il paziente nondesidera sopportare nemmenoquesto fastidio, prima del tratta-mento si possono applicare cremeanestetiche. Queste sono consi-gliate se le dimensioni della mac-chia risultano molto estese».

Quanto dura una seduta, me-diamente?

«La durata della seduta dipdall'ampiezza della macchtrattare. Di solito non si insistioltre i venti minuti per non strre troppo la pelle. Per ehmmacchie molto estese o numesi può organizzare un ciclo esedute che però si devono diziare di almeno trenta giornidall' altra».

Che cosa accade dopo Iduta?

«Il paziente può accusaileggero arrossamento e goisulla parte trattata che scorinel giro di due o tre giorni al

continua a pi

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continua da pag. 39simo. In questo caso impìfreddi o l'uso di creme lenitdi pomate antibiotiche a base digentamicina danno sollievo, a pat-to che sia il dermatologo a prescri-verne l'uso. Nei giorni successiviil paziente vedrà formarsi sullapelle piccole crosticine che ca-dranno naturalmente. In questa fa-se è prudente che le pazienti non sitrucchino, anche se possono co-munque condurre una normale vi-ta di societàe di relazio-ne. Dopoche le cró-sticine sa-ranno cadu-te la pelleapparirà leg-germentepiù chiararispetto aquella circo-stante macon il tem-po, al massi-mo in unpaio di me-si, il coloritotornerà uni-forme. Nelperiodo dic o n v a l e -scenza, èimportanteseguire al-cune pre-cauzioni».

Quali?«H paziente deve costantemente

proteggere la pelle con creme so-lari ad altissimo fattore di prote-zione: l'azione del sole potrebbecausare la ricomparsa di una nuo-va macchia sulla parte trattata. Hdivieto vale anche per l'uso dilampade abbronzanti o creme au-toabbronzanti. Consigliamo per-tanto ai pazienti di programmarequesto trattamento nei mesi fred-di, affinchè la pelle sia definitiva-mente guarita l'estate successiva.A questo punto basta proteggerela pelle dal sole per evitare che lemacchie si riformino negli anniseguenti».

Passiamo ora ai trattamentiall'avanguardia per la cura dellecosiddette voglie. Che cosa sipuò fare?

contìnua a pag. 42

IL VERO E IL FALSO SU LASER EINESTETISMI DELLA PELLOltre a quelle del viso si possono curare le macchie delle mani • Le donne sono leggermer

più predisposte • II fumo e alcuni formaci favoriscono la formazione di macchie

VEROSi usano diverse apparecchia-ture laser perché ogni stru-mento agisce su particolariinestetìsmi della pelle. Il ter-mine laser è un termine generi-

MHmm. Il dottar Iva-no Luppino, respon-sabile Isplad per falaserterapia, che ab-biamo intervista-to in questo articolo.

co con cui si indica un fascio diluce concentrata, ma l'intensitàe la frequenza dei raggi lumino-si variano da strumento a stru-mento secondo le esigenze me-diche.

FALSOUna paziente può sottoporsiai trattamenti laser anchetruccata. È sempre necessariostruccarsi con cura prima diogni trattamento di questo ti-po.

VERONon sempre le macchie cuta-nee vengono eliminate com-pletamente. Dipende dalla loroprofondità e dalla loro estensio-ne, comunque si ha sempre unmiglioramento generale dellasituazione.

FALSOGli uomini sono più predispo-sti delle donne ad avere mac-chie cutanee. Non è così per-ché le variazioni di assetto or-monale nelle donne possono"aiutare" la formazione di mac-chie cutanee.

VERODurante le sedute laser ven-gono fatti indossare specialiocchiali di protezione. Si trat-ta di una nonna prudenziale perevitare che accidentalmente illaser possa colpire l'occhio.

FALSOQuesti laser agiscono solo sul-le macchie del corpo e non suquelle delle mani. Possono es-sere trattate con efficacia anchele mani nel medesimo modo econ risultati altrettanto positi-vi.

VEROEsistono farmaci che possonofavorire la comparsa di mac-chie cutanee. Per questo è sem-pre necessario, quando si assu-mono farmaci, chiedere al me-dico se sono compatibili conl'esposizione al sole.

FALSOGli angiomi dipendono stret-tamente dall'età. Vi sono an-che casi di angiomi infantili chepossono essere trattati, nel tem-po, esattamente come quelli checompaiono in età adulta.

VEROLe lentiggini sono presenti an-che nelle zone non colpite dal-la luce. È possibile trovare len-tiggini persine nelle mucose, an-che se sono diffuse soprattuttosul volto e sul décolleté.

FALSOFare incetta di vitamine puòcombattere il rischio di anda-re incontro a macchie cuta-nee. Gli integratori vitaminicidevono essere presi con pru-denza e sotto consiglio del me-

dico perché a volte persineeccesso vitaminico può caus;macchie cutanee.

VEROLe sigarette favorisconocomparsa di macchie cuinee. Il fumo di sigaretta incinegativamente sull'equilibjdella pelle, favorendo l'in»gere delle macchie.

FALSOLa cheratosi, simile alle vtruche, è causata dallo stesvirus. Nonostante le forma ;simile i motivi che portano aformazione della cheratosi so:differenti e non hanno nienteche fare con le verruche.

VEROEsiste familiarità per le machic cutanee. I figli di genitesoggetti a questo inestetisflsono a loro volta più a riseidegli altri.

FALSOLa cheratosi è sempre uniciben circoscritta. Esiste ancJla cheratosi diffusa, formata ipiù lesioni una accanto all'itra.

VEROLa cheratosi può provocaiprurito. È uno dei fastidi, olta quello estetico, legato a qusto disturbo della pelle.

FALSOLa cheratosi può essere dolirosa, n disagio si ferma al pririto e non raggiunge mai la s<glia del dolore.

VERONon ci si può sottoporre a sidute di laserterapia se si haino ferite o lesioni in atto. Quisti trattamenti non sono indiaquando la pelle è infiammata.

FALSOGli angiomi non sanguinarEssendo originati da vasi saignigni, possono sanguinare.

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continua da pag. 40«Le voglie, che in termini me-

dici si chiamano angiomi, sipossono eliminare attraversouna apparecchiatura laser di tipodifferente, che noi medici chia-miamo dye laser. L'angioma ècausato dalla malformazione diun vaso sanguigno che si esten-de sotto la pelle: in questo casoil laser si utilizza per chiudere ilvaso. Così l'angioma non è piùaumentato dal flusso sanguignoe quindi, con il tempo, si riassor-be e scompare»,

Quanto tempo è necessarioperché l'angioma si riassorbacompletamente?

«Un paio di mesi».

Questo procedimento è piùdoloroso del precedente?

«No, per il paziente il disagioè minimo. Quindi si può agiresenza anestesia o con cremeanestetiche ad azione locale»,

Quanto dura una seduta?«Anche in questo caso la du-

rata massima non supera i cin-quanta minuti. Eventuali sedutesuccessive si programmano al-meno dopo trenta giorni dallaprima».

Che cosa deve fare il pa-ziente dopo il trattamento?

«Nelle quattro settimane cheprecedono e seguono il tratta-mento, deve proteggere la pellecon creme solari ad alto fattoredi protezione e, ovviamente,non sottoporsi all'azione dilampade abbronzanti. Per tregiorni dopo il trattamento ildermatologo, secondo la pro-fondità dell' angioma trattato,può prescrivere l'uso di pomateantibiotiche a base di gentami-cina. Dopo una settimana le pa-zienti possono ricominciare atruccarsi».

Passiamo ora alle cheratosi.Con quali strumenti tecnologi-ci si eliminano?

«Ih questo caso possiamo usa-re un terzo tipo di laser, chiama-to laser erbium. Questo tipo dilaser è stato specificamente stu-diato per eliminare quei proble-mi cutanei che interessano glistrati superiori della pelle perché

agisce rimuovendoli. Le chera-tosi altro non sono che ispessi-menti della pelle dal coloritobruno grigiastro, simili a verru-che».

Che cosa si deve fare perprepararsi al meglio in vista diun trattamento per eliminareuna cheratosi?

«Il paziente non deve essereabbronzato. Quindi meglio in-tervenire nel periodo invernaleavendo cura di non effettuaresedute di lampada abbronzantenei due mesi che precedono iltrattamento. Questa precauzio-ne vale anche per il periodo suc-cessivo al trattamento stesso: lapelle, dopo una applicazione dilaserterapia, ha bisogno di ripo-sare».

Eliminare le cheratosi pro-voca dolore?

«No, le cheratosi sono super-ficiali, quindi non serve ricorre-re ad anestesie. Invece è impor-tante elimi narì e fin dalla primacomparsa per evitare che diven-tino più grandi».

Dopo il trattamento con illaser il paziente avverte qual-che disagio?

«Sì, anche se di scarsa entità.La zona trattata si arrossa e puòanche gonfiarsi un po'.In gene-re il gonfiore svanisce nel girodi poche ore. L'arrossamento,invece, può durare anche qual-che settimana».

Il paziente deve assumeretarmaci dopo l'operazione?

«Si può rendere necessarial'abituale medicazione a base digentamicina sulla parte trattataper una settimana dopo la sedu-ta, ma dipende dalle dimensionidella cheratosi e dalla profondi-tà con cui, nel tempo, può esse-re penetrata nella pelle».

Quante sedute sono neces-sario per eliminare questoproblema?

«In genere ogni chiazza dicheratosi si risolve agevolmentenel giro di una, al massimo duesedute, che tuttavia si devonodistanziare di un mese l'una dal-l'altra».

Giulio Divo

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