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Prof. Francesco RagusaUniversità degli Studi di Milano
Anno Accademico 2019/2020
Elettromagnetismo
Quadrivettori e trasformazioni di LorentzCinematica e dinamica relativistiche
Forza magnetica e relatività
Lezione n. 28 – 7.04.2020
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Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 181
Trasformazioni di Lorentz• Abbiamo visto che in una trasformazione di Lorentz lungo l’asse x le componenti del quadri-vettore tempo-posizione si trasformano secondo la legge
• Il prodotto matriciale indicato si può esprimere in forma tensoriale
• Notare le posizioni degli indici μ e ν e i segni degli elementi della matrice che corrisponde a questa disposizione degli indici• Altre forme della matrice
0 0
1 1
2 2
3 3
0 00 0
0 0 1 00 0 0 1
x xx xx xx x
γ γβγβ γ
⎛ ⎞ ⎛ ⎞′ −⎛ ⎞⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟⎟⎜⎜ ⎜⎟ ⎟⎟′ ⎜−⎜ ⎜⎟ ⎟⎟⎜⎜ ⎜⎟ ⎟⎟= ⎜⎜ ⎜⎟ ⎟⎟′ ⎜⎜ ⎜⎟ ⎟⎟⎜⎟ ⎟⎜ ⎜⎟⎟ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎜⎜⎝ ⎠′ ⎟ ⎟⎟ ⎟⎜ ⎜⎜ ⎜⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎟ ⎟
x xμ μ νν′ = Λ sottointesa la somma dell’indice contratto ν
g αμν μα νΛ = Λ0 0 0 00 1 2 31 1 1 10 1 2 32 2 2 20 1 2 33 3 3 30 1 2 3
⎛ ⎞Λ Λ Λ Λ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ −Λ −Λ −Λ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ −Λ −Λ −Λ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ −Λ −Λ −Λ ⎟⎜⎜⎝ ⎠⎟
gμν αν μαΛ = Λ0 0 0 00 1 2 31 1 1 10 1 2 32 2 2 20 1 2 33 3 3 30 1 2 3
⎛ ⎞Λ −Λ −Λ −Λ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ −Λ −Λ −Λ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ −Λ −Λ −Λ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ −Λ −Λ −Λ ⎟⎜⎜⎝ ⎠⎟
0 0 0 00 1 2 31 1 1 10 1 2 32 2 2 20 1 2 33 3 3 30 1 2 3
⎛ ⎞Λ −Λ −Λ −Λ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ Λ Λ Λ ⎟⎜⎜⎝ ⎠⎟
g gν νβ αμ μα βΛ = Λ
x
y
z
S x′
y′
z′
S′
0 0 0 00 1 2 31 1 1 10 1 2 32 2 2 20 1 2 33 3 3 30 1 2 3
⎛ ⎞Λ Λ Λ Λ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ Λ Λ Λ ⎟⎜⎜⎝ ⎠⎟
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Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 182
Trasformazioni di Lorentz• L’invarianza del prodotto scalare ci permette di trovare alcune proprietà che caratterizzano una trasformazione di Lorentz
• Introducendo le coordinate nel sistema S'
• Si ottiene
• In conclusione
• Moltiplicando ambo i membri per g βσ si ottiene
• Esercizio: verificare che
x y x y g x y x y x y g x yμ μ ν μ μ νμ μν μ μν′ ′ ′ ′ ′ ′⋅ = = = ⋅ = =
x xμ μ νν′ = Λ y yμ μ νν′ = Λ
x y g x yμ μ νμ μν′ ′ ′ ′= g x yμ α ν βμν α β= Λ Λ ( )g x yμ ν α βμν α β= Λ Λ g x yα βαβ=
g gμ νμν α β αβΛ Λ =
g g g gμ ν βσ βσ σμν α β αβ αδΛ Λ = = μ σ σα μ αδΛ Λ =g gμ σ σα μ αδΛ Λ =ββνν
Λ 1−Λ I=
0 0 0 00 1 2 31 1 1 10 1 2 32 2 2 20 1 2 33 3 3 30 1 2 3
μα
⎛ ⎞Λ Λ Λ Λ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎜ ⎟Λ = ⎜ ⎟Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟Λ Λ Λ Λ ⎟⎜⎜⎝ ⎠⎟
0 0 0 00 1 2 31 1 1 10 1 2 32 2 2 20 1 2 33 3 3 30 1 2 3
σμ
⎛ ⎞Λ −Λ −Λ −Λ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎜ ⎟Λ = ⎜ ⎟−Λ Λ Λ Λ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟−Λ Λ Λ Λ ⎟⎜⎜⎝ ⎠⎟
( )1 σ σμμ−Λ = Λ
0 0 0 00 0 0 0
0 0 1 0 0 0 1 00 0 0 1 0 0 0 1
I
γ γβ γ γβγβ γ γβ γ
−⎛ ⎞⎛ ⎞⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟⎜ ⎜− ⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟ =⎜ ⎜⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟⎜ ⎜⎟ ⎟⎜ ⎜⎝ ⎠⎝ ⎠
TG GΛ Λ =in forma matriciale
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 183
Tempo proprio• Dal momento che le trasformazioni di Lorentz sono lineari è evidente che• Se xμ e yμ sono quadri-vettori anche la loro somma xμ + yμ
o la loro differenza xμ yμ è un quadrivettore• Se xμ è un quadri-vettore e a uno scalare allora axμ è anch’esso un
quadrivettore• Il termine scalare si riferisce a grandezze che non cambiano in una trasformazione di Lorentz• Ad esempio c, la carica, la lunghezza a riposo, la massa a riposo …
• Le considerazioni precedenti ci permettono di definire, a partire da xμl’importante quadri-vettore dxμ quadri-vettore che è la differenza di due punti infinitamente vicini dello spazio-tempo• È di particolare importanza il modulo di dxμ
• Lo scalare dτ è chiamato tempo proprio• Coincide con il tempo ordinario nel sistema di riposo della particella (β = 0)• È opportuno sottolineare che dτ è invariante• È lo stesso in tutti i sistemi di riferimento
2d dx dxμ μτ =2 2 2 2 2c dt dx dy dz= − − − 2 2 2c dt d= − r
2
2 21d
d cdtc dt
τ = −r
21d cdtτ β= −
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 184
Trasformazione della velocità• Sappiamo che la velocità della luce è invariante per trasformazioni di Lorentz (secondo postulato di Einstein)• Ovviamente questo vale solo per c• Come cambia la velocità di un punto P cambiando sistema di riferimento ?• Consideriamo i soliti sistemi S e S' (in moto con velocità v) e scriviamo le leggi di trasformazione del differenziale dxμ• Il vettore xμ descrive il moto del punto
• La velocità di P in S è (ricordiamo che dx0 = cdt)
• La velocità v è in direzione dell’asse x ( x1 )• In forma vettoriale la relazione trovata diventa
( )0 0 1v vdx dx dxγ β′ ′= +( )1 0 1v vdx dx dxγ β ′ ′= +
2 2dx dx ′=
3 3dx dx ′= vvc
β =
11
0dx
u cdx
=
10
0
10
01
v
v
dxdx
dxc
dxdx
dx
β
β
⎛ ⎞′ ⎟⎜ ⎟′ +⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜ ′⎝ ⎠=
⎛ ⎞′ ⎟⎜ ⎟′ +⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜ ′⎝ ⎠
( )( )
0 1
0 1v v
v v
dx dxc
dx dx
γ β
γ β
′ ′+=
′ ′+
1
1
21
u v
u v
c
′ +=
′+
21 /
u v
c
′ +=
′+ ⋅u
u v
2
1
1v
v
γβ
=−
1 1
0
dx ucdx
′ ′=
′
0 0 1
1 0 1
2 2
3 3
x x xx x xx xx x
γ γβγβ γ
′ ′= +′ ′= +
′=′=
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 185
Trasformazione della velocità• Un calcolo analogo per le altre componenti
• In forma vettoriale• Osservazioni• La leggi di trasformazione della velocità sono molto diverse da quelle di xμ• In particolare osserviamo che cambia anche la componente perpendicolare a v
• È facile verificare che se |u'| = c anche |u| = c• La velocità della luce è la stessa nei due sistemi• È facile verificare che se in un urto la quantità di moto (non relativistica) è
conservata nel sistema S non lo è nel sistema S'• R. Resnick – Introduction to special relativity p. 111
22
0dx
u cdx
=2
10
01v v
dxc
dxdx
dxγ β
′=
⎛ ⎞′ ⎟⎜′ + ⎟⎜ ⎟⎟⎜ ′⎝ ⎠2
1
21v
uvuc
γ
′=
⎛ ⎞′ ⎟⎜ + ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠
33
1
21v
uu
vuc
γ
′=
⎛ ⎞′ ⎟⎜ + ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠
( )21 /v cγ⊥
⊥′
=′+ ⋅
uu
u v
2
0
1
21v
dxcdxvuc
γ
′′=
⎛ ⎞′ ⎟⎜ + ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠
( )2
0 1v v
dxc
dx dxγ β′
=′ ′+
E per la terza componente
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 186
Quadri-velocità• Le considerazioni precedenti implicano che la velocità non è parte di un quadri-vettore• Vorremmo un quadri-vettore che contenesse le informazioni della velocità• Ricordiamo che xνdescrive il moto di un punto ed è un quadri-vettore• Anche il differenziale dxν è un quadri-vettore• Il differenziale dτ è un invariante (è uno scalare)• Pertanto è un quadri-vettore anche la grandezza
• Ricordiamo l’espressione che abbiamo trovato per dτ• Esaminiamo le componenti di ην
• Vediamo che la velocità ordinaria compare nella parte spaziale del quadrivettore ed è moltiplicata per il fattore relativistico γ
• Calcoliamo il modulo della quadri-velocità
dxd
ννη
τ=
21d cdtτ β= −
00
21
dx
cdtη
β=
−γ=
21
kk dx
cdtη
β=
−
kvc
γ= kγβ= ,c
νη γ γ⎛ ⎞⎟⎜= ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎝ ⎠
v
( )22 2 22
v
cν
νη η η γ γ= = − ( )2 21γ β= − 1=
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 187
Quadri-momento• La quadri-velocità ην può essere utilizzata per costruire un quadrivettore di importanza centrale nella teoria relativistica• Moltiplichiamo la quadri-velocità ην per lo scalare moc2• La grandezza mo è la massa della particella quando questa è a riposo• Otteniamo un quadrivettore
• Utilizzando l’espressione esplicita per le componenti di ην = (γ, γv/c)
• Osserviamo che le dimensioni di p0 e di pk sono le stesse• In particolare hanno le dimensioni di un’energia• Una definizione della parte spaziale che mantiene le dimensioni della meccanica classica è
• Si verifica sperimentalmente che il quadrivettore appena definito ha le proprietà della quantità di moto e dell’energia• Il quadri-momento totale di un sistema di particelle isolate si conserva• Infine, calcoliamo il modulo di pν
2 2o o
dxp m c m c
d
νν νη
τ= =
0 2op m c γ= 2
kk
ov
p m cc
γ= ( )2 ,o op m c m cν γ γ= v
om γ=p v
( ) ( )2 22 2o op p p m c m cν ν γ γ≡ = − v ( )2 4 2 21om c γ β= − 2 4om c=
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 188
Leggi di Newton e forza• La prima legge di Newton coincide con il primo postulato di Einstein• Tutte le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi inerziali. Non
esiste un sistema di riferimento privilegiato• Questo postulato è simile a quello Galileiano• Einstein lo rafforza assumendo che valga per TUTTE le leggi fisiche• Vale anche per l'elettromagnetismo
• La seconda legge di Newton è valida anche in relatività ristretta purché espressa in funzione della derivata della quantità di moto• Inoltre la quantità di moto deve essere quella relativistica
• A differenza delle prime due la terza legge di Newton non vale nella formulazione relativistica• Nella meccanica classica le forze di azione e
reazione sono simultanee: F1(t) = −F2(t)• In relatività ristretta due punti nello spazio tempo
x1 e x2, separati spazialmente, possono essere • Simultanei in un sistema di riferimento (t1 = t2)• Non simultanei in un altro sistema di riferimento
ddt
=p
F om γ=p v
( )1 1 1,x ct r
( )2 2 2,x ct r
( )1 1tF ( )2 2tF
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 189
Esempio• Una particella è soggetta ad una forza costante F. Calcolare la sua posizione in funzione del tempo. (Griffiths esempio 12.10)• L’equazione del moto è
• Ricordando la definizione di momento relativistico• Risolvendo per β
• La posizione si trova integrando
0
21
m cp
β
β=
−
dpF
dt= ( )0 0 0p k= → =
Ft=
2 2 22 20
21
m cF t
β
β=
−2 2 2 2 2 2 2 20m c F t F tβ β= − ( )2 2 2 2 2 2 20m c F t F tβ+ =
2 2 2 20
Ftv c c
m c F tβ= =
+Per Ft m0c
( )2 2 2 20
oFt
x t x c dtm c F t
= ++∫
( )2 2 2
02 20
1 1om c F t
x t xF m c
⎡ ⎤⎢ ⎥= + + −⎢ ⎥⎢ ⎥⎣ ⎦
( )p t Ft k= +
( )2 2
202
00
1 11 12 2
m F t Fx t t
F mm
⎡ ⎤⎢ ⎥≈ + + − =⎢ ⎥⎢ ⎥⎣ ⎦
Per Ft m0
Per t 1β →0
Fv tm
≈ Limite classico
Limite relativistico
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 190
Teorema dell'energia cinetica• Vediamo come si trasforma il teorema dell'energia cinetica• Il lavoro fatto è uguale alla variazione dell'energia cinetica
• u è la velocità del corpo a cui è applicata la forza• Calcoliamo l'integrando
• Inseriamo nella formula del lavoro
• Si definisce l'energia cinetica
W d= ⋅∫ F ldd
dt= ⋅∫
pl
d ddt
dt dt= ⋅∫
p l ddt
dt= ⋅∫
pu
ddt
⋅p
u 02 21
mddt u c
⎛ ⎞⎟⎜ ⎟⎜ ⎟= ⋅⎜ ⎟⎜ ⎟− ⎟⎜⎝ ⎠
uu
( )2
0 032 22 2 2
1
1 1
u dud dtcm mdtu c u c
⎡ ⎤⎢ ⎥⎢ ⎥= + ⋅⎢ ⎥
−⎢ ⎥−⎢ ⎥⎣ ⎦
uu u
( )03
2 2 2
1
1
dum udtu c
=− ( )
20
12 2 21
m cddt u c
=−
dEdt
=20
dm c
dtγ=
0
t dW d
dα
α= ⋅∫ p u
0
t dEd
dα
α= ∫
0
t
dE= ∫ 0tE E= − 2 20 0m c m cγ= −2 2
0 0K m c m cγ= −
d dEdt dt
⋅ =p
u
du dudt dt
= ⋅u
u
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 191
Trasformazione della forza• Vogliamo trovare le leggi di trasformazione della forza• Calcoliamo la forza F′ nel sistema S′• Consideriamo una componente trasversale a v
• u è la velocità, in S, del corpo a cui è applicata la forza • Si trova una formula analoga per Fz• La componente Fx, parallela a v, è più complicata
• Otteniamo infine
• Sottolineiamo che u è la velocita del corpo NEL SISTEMA S
x
z
O
S
z'
x'O'
S'
v
ct ct x
x ct x
y y
z z
γ γβγβ γ
′ = −′ = − +′ =′ =
x
x x
y y
z z
E c E c p
p E c p
p p
p p
γ γβγβ γ
′ = −′ = − +′ =′ =
yy
dpF
dt
′′ =
′ydp
dt cdxγ γ β=
−ydp dt
cdx dtγ γ β=
−11
y
x
F
u cγ β=
−
xxdp
Fdt
′′ =
′xcdE dp
dt cdx
γ β γ
γ γ β
− +=
−
1x
x
F cdE dt
cu
β
β
−=
−
1xdp dt cdE dt
cdx dt
β
β
−=
−
ricordiamo dE ddt dt
= ⋅ = ⋅p
u F u
( )
1x
xx
F cF
u c
β
β
− ⋅′ =
−
F u 11
yy
x
FF
u cγ β′ =
−11
zz
x
FF
u cγ β′ =
−
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 192
Trasformazione della forza• La legge di trasformazione della forza che abbiamo trovato è piuttosto complicata• Acquista una forma più semplice nel caso in cui il corpo su cui agisce la forza
si trovi a riposo nel sistema S: u = 0• In questo caso si ottiene
• In forma vettoriale
• Come per la quadri-velocità si può definire una forza quadri-dimensionale• La forza di Minkowski (u è la velocità del corpo in S)
• Vale la pena osservare che la forza di Lorentz è una forza ordinaria e non una forza di Minkowski• Non svilupperemo ulteriormente la dinamica relativistica
( )
1x
x xx
F cF F
u c
β
β
− ⋅′ = →
−
F u 11
y yy
x
F FF
u cγ β γ′ = →
−11
z zz
x
F FF
u cγ β γ′ = →
−
′ =F F1γ⊥ ⊥
′ =F F
dpf
d
μμ
τ= 0
1dEf
c dτ=
2
1
1 ( )u c=
−f F
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 193
Forza su una carica in moto• Fino ad ora abbiamo esaminato il caso della forza esercitata su una carica ferma • Abbiamo calcolato il campo elettrico generato da una carica in moto• D'altro canto sappiamo che quando una particella è in movimento su di essa agiscono forze magnetiche• Dovremmo pertanto calcolare anche le leggi di trasformazione dei campi
magnetici• Lo faremo in seguito
• Per la nostra discussione quindi esamineremo il problema nel sistema in cui la carica è a riposo• Eventuali campi magnetici non hanno effetto su cariche ferme• È sufficiente calcolare solo gli effetti dei campi elettrici
• Naturalmente una carica soggetta a forza viene accelerata• Esamineremo pertanto il problema in un sistema in cui la carica è
istantaneamente a riposo• Abbiamo appena trovato la legge che trasforma la forza su un corpo fermo
fra due sistemi inerziali in moto relativo con velocità v (γ, β)
d d
dt dt
′′= = =
′p p
F F1 1d d
dt dtγ γ⊥ ⊥
⊥ ⊥
′′= = =
p pF F
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 194
Forza su una carica in movimento• Abbiamo visto che un filo percorso da corrente genera un campo magnetico• Abbiamo visto inoltre che su una carica
q > 0 in movimento si esercita una forza
• Possiamo tuttavia analizzare il fenomeno in un sistema di riferimento S′ in cui la carica q è a riposo• Ad esempio un sistema che si muove con la stessa velocità v della carica q• In questo sistema la velocità è nulla e anche la forza magnetica su q è nulla• D'altro canto la forza non può scomparire passando da un sistema inerziale S ad un altro sistema inerziale S′• Chi esercita la forza sulla carica q nel sistema inerziale S′?
• Analizziamo il filo nel sistema S• Per semplificare supponiamo che la corrente sia dovuta ai portatori positivi• Supponiamo che il filo sia neutro• Le cariche hanno densità lineare
• Osserviamo che il filo non genera alcun campo elettrico: λ+ + λ− = 0• Per semplificare ulteriormente il calcolo supponiamo che v = u• Utilizzando λ, a, u la forza sulla carica q in moto è
q= ×F v B
y
z
B
i
x
a
u
λ λ+ = + λ λ− = − i uλ=
0
2i
Ba
μπ
=v
F
0
2u
F qua
μ λπ
=
q
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 195
Forza su una carica in movimento• Analizziamo adesso il filo nel sistema S′ in cui la carica q è ferma• Le cariche positive sono adesso ferme• Le cariche negative si muovono verso sinistra
con velocità −u• Le cariche negative (che si muovono) generano un campo magnetico• Tuttavia la carica q è adesso ferma • Non ci sono effetti magnetici dovuti al moto delle cariche negative
• Tuttavia le densità di carica cambiano: λ→ γλ• La densità degli elettroni è adesso
• Le cariche positive sono adesso a riposo e hanno una densità λ0• La densità λ che avevano nel sistema di partenza teneva conto del fatto che erano in movimento
• Il filo è adesso carico!
−u
y'
x'S'
u
2 21 /u c
λλ−
−=
−
2 21 /
o
u c
λλ+ =
−2 2
0 1 /u cλ λ+= − 2 21 /u cλ= + −
q ′v = 0
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 196
Forza su una carica in movimento• Calcoliamo la densità di carica del filo
• Sommando
• Il filo ha una densità di carica negativa• Genera un campo elettrico• Il modulo del campo elettrico è
• La carica q positiva e a riposo è attratta verso il filo
2 21 /u c
λλ−
−=
−2 21 /u cλ λ+ = + −
totλ λ λ+ −= + 2 2
2 21 /
1 /u c
u c
λλ= − −
−( )2 2
2 21 1 /
1 /u c
u c
λ− ⎡ ⎤= − −⎢ ⎥⎣ ⎦−
2
tot 22 21 /
u
cu c
λλ = −
−
y
z
x
a
tot
0
12
Ea
λπε
=
q
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 197
Forza su una carica in movimento• Calcoliamo il modulo della forza
• Confrontiamo con la forza magnetica che avevamo calcolato nel sistema di riferimento iniziale
• Facciamo le seguenti identificazioni
• A parte il fattore evidenziato in rosso le due espressioni coincidono• Il fattore in rosso deriva dalla trasformazione relativistica della forza (vedi diapositiva )• La forza non è parte di un quadrivettore • Abbiamo dimostrato che la forza magnetica è un effetto relativistico
della forza di Coulomb
F qE= tot0
12q
a
λπε
= 2tot 22 21 /
u
cu c
λλ = −
−2
22 20
1 12 1 /
uF q
acu c
λπε
=−
0
2u
F qua
μ λπ
=
u iλ = 020
1
cμ
ε=
2 2
01
1 / 2u
F qu
uc a
μ λπ
=−
1206192
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 198
Trasformazione dei campi E e B• Per trovare le leggi di trasformazioni di B procediamo in modo analogo a quanto fatto per il campo elettrico• Consideriamo due piani infiniti di carica paralleli
al piano z−x• I piani si muovono con velocità u lungo
l'asse x nel sistema S• Nel sistema S la loro densità di carica è ±σ• Nel sistema in cui i piani sono a riposo la lorodensità di carica è minore ed è σ0 = σ/γu
• Calcoliamo il campo elettrico E e il campo di induzione magnetica B nel sistema S• Il campo elettrico fra i piani è (ricordiamo che all'esterno è nullo)
• I piani costituiscono due densità di corrente superficiale K = ±σu • La densità di corrente genera un campo di induzione magnetica B fra i piani (all'esterno è nullo)
σ+x
y
z
σ−
0
ˆyσε
=E e
0 ˆzuμ σ=B e
E
B
uu
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 199
Trasformazione dei campi E e B• Consideriamo adesso un sistema S′ che si muove rispetto a S con velocità v lungo l'asse x• Per calcolare i campi E′ e B′ nel sistema S′ vediamo
innanzitutto come si sono trasformate le sorgenti• Calcoliamo la velocità u′ dei piani di carica in S′• Usiamo la formula della diapositiva • Scambiamo il ruolo di S e S′ e cambiamo il segno di v
• In S′ piani di carica si muovono con velocità u′ (sempre lungo x)• Calcoliamo
• La densità di carica diventa• E infine la densità di corrente
σ′+x ′
y ′
z ′
σ′−
′E
′B
′u′u21
xx
x
u vu
u v c−′ =
−21 /u v
c
−′ =
− ⋅u
u v
1198184
1u
u
cβ β
β β−
=−
0 uσ σ γ′ ′=u
u
σγγ′
=
2
1
1 ( )u
u cγ ′ =
′−( )1u uγ γ β β= −
( )1 uσγ β β= −
σ′ ′ ′=K u ( ) ˆ11u
u xu
cβ β
σγ β ββ β ′−
= −−
e ( )ˆu xcσγ β β ′= − e
SS ′
xx ′
zz ′
v
uγ ′
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 200
Trasformazione dei campi E e B• Riassumendo
• Troviamo infine il campo elettrico E′ e il campo di induzione magnetica B′
• Inserendo nella formula per E′
• Analogamente per B′
• Inserendo nella formula per B′
( )ˆu xcσγ β β ′′ = −K e( )1 uσ σγ β β′ = −
0
ˆyσε ′′
′ =E e ( )0
ˆ1 u yσγ β β
ε= − e
0 ˆzKμ ′′ ′=B e ( )0 ˆu zcμ σγ β β= − e
0yE
σγ γ
ε=
20 0
u uvcσ σγβ β γ
ε ε= 0 uvμ σγ= zvBγ=
( )y y zE E vBγ′ = −
020
1c
με
=
0 0uc uμ σγ β μ γσ= zBγ=
0 20
1c c
cμ σγ β σγ β
ε=
2
yE vc
γ=
2z z y
vB B E
cγ⎛ ⎞⎟⎜′ = − ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠
0 zu Bμ σ =
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 201
Trasformazione dei campi E e B
• Un modo alternativo di scrivere le formule precedenti è
• È evidente la somiglianza con
• Disponiamo i piani di carica paralleli al piano x−y• Con un calcolo analogo al precedente otteniamo
• Notare il segni di Ez e By rispetto a Ey e Bz• Rimane da determinare il comportamento dellecomponenti dei campi lungo la direzione della velocità• Per il campo E sappiamo che la componente parallela non cambia
• Dimostriamo che anche per il campo B si ottiene lo stesso risultato
y y zE E vBγ γ′ = − 2z z yv
B B Ec
γ γ′ = −
( )y z yE cB Eγβ γ′ = − +( ) ( )z z ycB cB Eγ γβ′ = −
( ) ( )ct ct xγ γβ′ = − ( )x ct xγβ γ′ = − + z
σ+x
y
σ−
′E′B
′u
′u( )z y zE cB Eγβ γ′ = +
x xE E′ =
x xB B′ =
( ) ( )y y zcB cB Eγ γβ′ = +
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 202
Trasformazione dei campi E e B• Per dimostrare l'ultima legge di trasformazione consideriamo un solenoide a riposo nel sistema S• L'asse del solenoide è diretto lungo l'asse x• Sappiamo che il campo B è diretto lungo x e vale
• Consideriamo adesso il sistema S′ che si muove versosinistra con velocità v• Nel sistema S′ il solenoide è in moto• Il campo B è comunque diretto lungo x′
• Nel sistema S′ le lunghezze sono contratte
• Nel sistema S′ i tempi sono dilatati • Otteniamo pertanto
• Riassumendo, le leggi di trasformazione di E e B sono
0xB n Iμ=
x
z
O
S
z'
x'O'
S'
v
0xB n Iμ′ ′ ′=
0xB n Iμ′ ′ ′= 0I
nγ μγ
= 0n Iμ= xB=
2 2
( ) ( )
( ( ) ) ( ( ) )x x y y z z z y
x x y y z z z y
E E E E vB E E vB
B B B B v c E B B v c E
γ γ
γ γ
′ ′ ′= = − = +
′ ′ ′= = + = −
dqI
dt′ =
′dqdtγ
=Iγ
=
n nγ′ =
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 203
Trasformazione dei campi E e B• È spesso utile una forma vettoriale delle leggi di trasformazione• Per una velocità in direzione arbitraria• Scomponiamo i campi in una componente parallela e in una perpendicolare a v• v è la velocità del sistema S′ rispetto al sistema S
• I campi nel sistema S′ sono
• I casi che abbiamo studiato possono facilmente essere verificati ponendo
• Osserviamo che le trasformazioni dei campi mescolano le componenti di E e B• Analogamente a quanto visto per t e r (o per E e p) E e B devono essere le
componenti di un'unica grandezza fisica. Lo vedremo fra poco
⊥ ⊥
⊥ ⊥
′ ′ ′= + = +
′ ′ ′= + = +
E E E E E E
B B B B B B
2
( )
1( )
c
γ
γ
⊥ ⊥ ⊥
⊥ ⊥ ⊥
′ ′= = + ×
′ ′= = − ×
E E E E v B
B B B B v E
ˆxv=v e0=E 0=B0
ˆyσε⊥
=E e0 ˆzuμ σ⊥ =B e
2
0 0
1c
ε μ=
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 204
Trasformazione dei campi E e B• Le relazioni che abbiamo trovato permettono di calcolare la relazione fra campo elettrico e magnetico in alcuni casi semplici ma importanti• Consideriamo il caso in cui B sia nullo nel sistema di riferimento S• Ad es. il caso che abbiamo visto della carico in moto rettilineo uniforme
• Dato che B′|| = 0 possiamo dire che B′ = B′⊥• Inoltre dato che per definizione v×E|| = 0• Pertanto nel sistema S′ i campi sono
• Analogamente se E è nullo in S
• Pertanto i campi in S′ sono
2
( )1
( )c
γ
γ⊥ ⊥ ⊥
⊥ ⊥ ⊥
′ ′= = + ×′ ′= = − ×
E E E E v B
B B B B v E2
10
c
γ
γ
⊥ ⊥
⊥ ⊥
′ ′= =
′ ′= = − ×
E E E E
B B v E
γ ⊥ ⊥′× = ×v E v E
′ =E E γ⊥ ⊥′ =E E 21c
′ ′= − ×B v E
′= ×v E
0 γγ
⊥ ⊥
⊥ ⊥
′ ′= = ×′ ′= =
E E v BB B B B
′ =B B γ⊥ ⊥′ =B B γ′ ′= ×E v B
0=B
0=E
Notare che
EꞏB = E'ꞏB' = 0
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 205
Carica in moto rettilineo uniforme
• Possiamo utilizzare questo risultato per completare il calcolo dei campi per una carica in moto rettilineo uniforme
• Le linee di campo di B′ sono delle circonferenze centrate sulla traiettoria
• Infine calcoliamo il limite per β 1 di B′
′ =E E γ⊥ ⊥′ =E E 0=B21c
′ ′= − ×B v E
( )32
2
2 2 20
1 1ˆ
4 1 sin
qr
βπε β θ
−′ ′=′ ′−
E r( )
32
2
2 22 20
1 1 1ˆ
4 1 sin
qr c
βπε β θ
−′ ′= − ×′ ′−
B v r
x ′v
′E
x ′v
′B
( )32
2
2 2
11
1 sin
β
β θ
−→
′−
2 20
1ˆ
4q
c rπε′ ′→ − ×
′B v r 0
2ˆ
4qr
μπ
′= ×′
v r Confrontare con la legge di Biot-Savartq id=v l 20 01 cε μ=
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Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 206
Trasformazione dei campi E e B
• Le formule di trasformazione trovate mostrano che né E né B possono essere visti come la componente spaziale di quadri-vettore• Le leggi di trasformazione mescolano le componenti di E e B• Nel caso dei quadri-vettori avevamo 4 componenti che nel passaggio da un sistema S a un sistema S′ si trasformano con la legge
• Esistono altre grandezze matematiche con un numero maggiore di componenti• Ad esempio i tensori• Sia tri-dimensionali che quadri-dimensionali
• Un tensore quadri-dimensionale è una grandezza che ha 4×4 = 16 componenti• Organizzate con due indici di Lorentz
• La legge di trasformazione di un tensore è
2 2
( ) ( )
( ( ) ) ( ( ) )x x y y z z z y
x x y y z z z y
E E E E vB E E vB
B B B B v c E B B v c E
γ γ
γ γ
′ ′ ′= = − = +
′ ′ ′= = + = −
x xμ μ νν′ = Λ
, 0,1, 2, 3T μν μ ν =
T Tμν μ ν αβα β′ = Λ Λ
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 207
Trasformazione dei campi E e B• I tensori possono avere due importanti proprietà• Essere simmetrici: Tμν = Tνμ• Le componenti indipendenti sono n = (16 – 4)/2 + 4 = 10• Essere antisimmetrici: Tμν = −Tνμ• Le componenti con indici uguali sono nulle: Tμμ = 0• Le componenti indipendenti sono n = (16 – 4)/2 = 6
• Le componenti del campo Elettrico e del campo di Induzione Magnetica sono 6• Costituiscono le componenti di un tensore antisimmetrico
• Verifichiamo la legge di trasformazione di E′x
00
00
x y z
x z y
y z x
z y x
E c E c E cE c B B
FE c B BE c B B
μν
⎛ ⎞− − − ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ − ⎟⎜ ⎟= ⎜ ⎟⎜ ⎟−⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ − ⎟⎜⎝ ⎠
F Fμν μ ν αβα β′ = Λ Λ
10xE c F′ ′=
0 00 0
0 0 1 00 0 0 1
μν
γ γβγβ γ
⎛ ⎞− ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜− ⎟⎜ ⎟Λ = ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎝ ⎠
0βΛ1αΛ
1 0 00 1 0 10 1 0 01 1 0 110 0 1 0 0 1 1 1F F F F= Λ Λ + Λ Λ + Λ Λ + Λ Λ
( ) ( )( )( )x xE c E cγγ γβ γβ= + − − − ( )2 2 2xE c γ γ β= − xE c=
1 0 F αβα β= Λ Λ
-
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 208
Trasformazione dei campi E e B
• Calcoliamo adesso la componente E′y
• La formula tensoriale riproduce le leggi di trasformazione che avevamo trovato
00
00
x y z
x z y
y z x
z y x
E c E c E cE c B B
FE c B BE c B B
μν
⎛ ⎞− − − ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ − ⎟⎜ ⎟= ⎜ ⎟⎜ ⎟−⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ − ⎟⎜⎝ ⎠
F Fμν μ ν αβα β′ = Λ Λ
0 00 0
0 0 1 00 0 0 1
μν
γ γβγβ γ
⎛ ⎞− ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜− ⎟⎜ ⎟Λ = ⎜ ⎟⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎝ ⎠
0βΛ
2αΛ
20yE c F′ ′=
2 0 F αβα β= Λ Λ2 0 22 F
ββ= Λ Λ
2 0 20 2 0 212 0 2 1F F= Λ Λ + Λ Λ
y zE c Bγ γβ= −