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Elementi di didattica delle attività motorie
Dott.ssa Francesca D’Elia
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
Settembre 2012
CAMPI DI
ESPERIENZA
ambiti del fare e dell’agire del bambino L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
il campo di esperienza della corporeità e della motricità è
IL CORPO E IL MOVIMENTO che contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino promovendo la presa di coscienza del valore del corpo,
inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva e comunicativa.
Nel promuovere l’attività motoria e ludico-sportiva nei contesti socio-educativi, il movimento viene
considerato, al pari degli altri linguaggi, totalmente integrato nel processo di maturazione
dell'autonomia personale, in vista di obiettivi formativi da perseguire in rapporto a tutte le
dimensioni della personalità:
Morfologico-funzionale
Sociale
Affettivo-morale ed espressiva
Intellettivo-cognitiva
Dimensione staturale
Il movimento condiziona
minimamente la dimensione
staturale e solo nella fase di
crescita
Dimensione ponderale
Il movimento può fortemente contribuire alla determinazione
della dimensione
ponderale per l’intero corso
della vita
Dimensione muscolare
Le attività motorie possono
sviluppare la dimensione muscolare,
determinando e condizionando il volume e la
forma del corpo
Dimensione organica
Le attività motorie, in
forma sistematica e adeguata alle caratteristiche del soggetto,
possono migliorare le
funzioni respiratorie,
cardiovascolari e articolari
Attività motorie e dimensione
MORFOLOGICO-FUNZIONALE
Attività motorie e dimensione
SOCIALE
Una fucina di preparazione alla vita sociale
Lo strumento per fare avvicinare il bambino alla mentalità sportiva nei suoi più elevati contenuti etici e morali
L’occasione per interiorizzare le regole e rispettarle
John Dewey, Democrazia e educazione, Firenze: La Nuova Italia, 1968.
Le attività motorie possono essere considerate come :
Attività motorie e dimensione
AFFETTIVO-MORALE
Comunicazione non verbale ed
espressività
Dinamiche relazionali intra e interpersonali
Principi
morali
• Postura
• Gesti
• Mimica
• Empatia
• Rispetto di sé e degli altri
• Solidarietà
• Senso di lealtà e di responsabilità
• Rispetto delle regole
GOLEMAN SOSTIENE CHE LE EMOZIONI
SONO FATTORI ATTIVI DELLA CONOSCENZA…
l’apprendimento non può avvenire a prescindere dai sentimenti e dagli stati emozionali degli alunni
L’emozione può rilevarsi per gli alunni un motore potente per apprendere meglio
1D. Goleman,
Intelligenza emotiva.
Che cos’è, perché può
renderci felici,
Milano, Rizzoli, 1996,
p. 69.
IN PARTICOLARE NELLE DINAMICHE INTRA E INTERPERSONALI L’ATTIVITÀ MOTORIA SI RIVELA UN
PREZIOSO STRUMENTO PER LA VALORIZZAZIONE DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA CHE SI ESPRIME NELLA:
“capacità di motivare se stessi e di persistere nel perseguire un obiettivo
nonostante le frustrazioni; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione;
di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca
di pensare; e, ancora, la capacità di essere empatici e di sperare”1.
ABILITÀ EMOTIVE
Empatia e mimetismo motorio
• capacità di mettersi nei panni dell’altro e di riconoscere esteriormente i suoi stati emotivi
Consapevolezza, Controllo e autoregolazione delle emozioni
• riconoscere le proprie emozioni
• controllare le emozioni negative e rafforzare quelle positive
Capacità di motivare se stessi
• pensare in modo flessibile
Gestione efficace delle relazioni interpersonali
• gestire efficacemente i conflitti, nel rimuovere gli ostacoli che impediscono un contatto armonico con gli altri
Educare all’intelligenza emozionale, da essa
dipendono l’intelligenza cognitiva e la capacità di motivare e guidare se stessi nell’azione
operativa
Insegnare l’autoconsapevolezza a contenere le emozioni
utili per risolvere positivamente i
conflitti e sviluppare l’empatia
La proposta di Goleman è
Attività motorie e dimensione
INTELLETTIVO-COGNITIVA
LA DIMENSIONE MOTORIA È IL SUBSTRATO
DELLO SVILUPPO
COGNITIVO
MARIA MONTESSORI
Sviluppo sensoriale
AUCOUTURIER E LAPIERRE
Approccio psicomotorio
Henry Wallon
Il pensiero è azione HOWARD
GARDNER
Intelligenza corporeo-
chinestesica
JOHN DEWEY
Learning by doing
Didattica tradizionale
Didattica del CORPO e del MOVIMENTO
Didattica e implicazioni delle intelligenze
Esiste dunque una molteplicità di punti di vista e di
approcci per considerare e risolvere un problema,
confermando il sistema del pensiero laterale (sei cappelli
per pensare) teorizzato da Edward De Bono.
Assume rilievo la teoria “scarica-connetti” di Donald Hebb relativa agli aspetti neurobiologici dell’apprendimento …
… che tradotta in termini didattici evidenzia la necessità di associare stimoli forti e deboli per
facilitare e rendere significativi gli apprendimenti, basandoci sul principio di
TRASFERIBILITÀ COGNITIVA
Stimolo forte
Stimolo debole
Risultato efficace
Corporeità
Contenuto
disciplinare
Efficacia dell’apprendiment
o
Concorrono a facilitare e rendere significativi gli apprendimenti, garantendo l’efficacia dell’azione didattica
Emozioni
Movimento
Corporeità
Età evolutiva
Fase che va dalla nascita all’età adulta
Crescita: aumento delle dimensioni del corpo nel suo insieme e nelle sue parti
Maturazione: processo che conduce ogni tessuto, organo o sistema del corpo da uno stato di temporanea immaturità allo stato biologicamente maturo
Sviluppo: processo di acquisizione/apprendimento di competenze comportamentali utili alla risoluzione dei problemi nell’ambiente
Crescita Maturazione Sviluppo
Dimensioni Scheletrica Cognitivo
Proporzioni Sessuale Emozionale
Fisico Somatica Sociale e morale
Composizione
corporea
Neuroendocrina e
neuromuscolare
Motorio
Mentre i processi di crescita e maturazione dipendono
principalmente dai fattori genetici e in misura minore
dall’ambiente nel quale l’uomo cresce, quelli relativi allo
sviluppo, oltre a un incidenza indiretta dei predetti fattori,
sono in gran parte influenzabili dalle opportunità educative che
la famiglia, la scuola, la società sapranno offrire in età
evolutiva
Fase Età Caratteristiche
Turgor primus 2-4 anni Ingrossamento somatico
Proceritas prima 5-7 anni Allungamento staturale
Turgor secundus 8-11 anni Aumento ponderale
Proceritas secunda 12-14 anni Rilevante incremento
staturale
Turgor tertius 15-18 anni Recupero ponderale
L’apprendimento motorio è particolarmente agevolato nei
periodi di turgor
È importante inoltre tener presenti le differenze di genere, le
femmine, infatti, possono iniziare la proceritas secunda già a
9 anni e completando il turgor tertius a 16 anni
Oggi dal punto di vista auxologico e psicologico vengono considerati normali quelle situazioni di crescita e sviluppo individuali che, a partire dai 5 anni, anticipano o ritardano di due anni la comparsa di caratteristiche medie.
Sistemi
biologici
Funzioni correlate Capacità
correlate
Determinano e
misurano
Vegetativo
o di
nutrizione
Funzioni metaboliche
(digestione, respirazione,
circolazione, escrezione)
Condizionali:
• Forza
• Resistenza
• Rapidità
La quantità e
l’intensità della
risposta
Relazione Funzioni di adattamento
all’ambiente (attraverso
i sistemi sensoriali e
neuro-motori)
Percettive
Intellettive
Mnemoniche
Coordinative
Il livello di
adattamento
Nervoso
centrale
Funzioni di comando,
direzione e integrazione
dei sistemi vegetativo e
di relazione
Coordinative
generali e
speciali
La qualità e il
tipo di risposta
Nei primi dieci anni c’è una notevole rapidità di maturazione del sistema nervoso
Il sistema muscolo-scheletrico matura più lentamente e giunge alla sua maturazione ottimale poco prima dei 20 anni
Prerequisiti del movimento: condizioni necessarie per lo sviluppo
delle qualità e delle abilità
Prerequisiti funzionali
Strutturazione dello schema corporeo
(idea e consapevolezza del
proprio corpo)
Equilibrio, lateralità, coordinazione,
orientamento spazio-temporale, tono
posturale, rilassamento
Prerequisiti strutturali (strutture
anatomiche, biochimiche e
neurofisiologiche)
Conformazione e sviluppo degli apparati (es.
locomotore, nervoso, cardiocircolatorio,
respiratorio)
• Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
• Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
• Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
• Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
• Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
Periodo auxologico: Proceritas prima
(3-6 anni)
Fase dello sviluppo psicomotorio:
Corpo percepito
Aspetti tecnici delle attività
• Aumento staturale
• Evoluzione complessiva della qualità dei movimenti
• Passaggio da una conoscenza corporea globale e approssimativa a una conoscenza analitica dei segmenti corporei
• Prevalente miglioramento e delle capacità coordinative rispetto a quelle condizionali e articolari
ASPETTI SPECIFICI DELLO SVILUPPO 3-6 ANNI
Indicazioni didattiche
PRIMO ANNO (3 - 4 anni)
•Strutturazione ludica dello schema corporeo
•Esplorazione dinamiche generali del corpo
•Giochi di imitazioni di cose, persone e animali
•Giochi di regole
•Giochi di descrizione e verbalizzazione del corpo nelle
sue diverse parti
SECONDO ANNO (4 - 5 anni)
•Percorsi motori semplici e complessi relativi alla conoscenza
spaziale e alla strutturazione temporale
•Percorsi di abilità per lo sviluppo delle capacità coordinative
•Percorsi di orientamento spaziale
•Giochi di ruolo all’interno di storie e situazioni reali o
immaginarie
TERZO ANNO 5-6 anni … giochi di:
Drammatizzazione
Individuali/ di coppia/ di gruppo
Discriminazione spaziale e attività di lateralizzazione
Giochi per lo sviluppo delle capacità coordinative
Indicazioni didattiche
TRAGUARDI
nell’Educazione
Fisica
Il movimento e la
sua relazione con
spazio e tempo
Il linguaggio del
corpo come modalità
comunicativo -
espressiva
Il gioco, lo
sport, le regole
ed il fair play
Sicurezza e
prevenzione
Salute e
benessere
Il corpo e le
funzioni senso-
percettive
ASPETTI SPECIFICI DELLO SVILUPPO 6-10 ANNI
Auxologia
• Si completa il periodo di proceritas prima nei bambini dei due sessi
• Si svolge un periodo di turgor secundus nei maschi dagli 8 agli 11 anni e nelle femmine dai 7 ai 10 anni
• Per le femmine comincia la proceritas secunda
Sviluppo psicomotorio
• Fase del corpo rappresentato che si completa con la totale organizzazione dello schema corporeo e del conseguente controllo posturale
Percezione Conoscenza Coscienza
significa ricevere stimoli
esterni dall’ambiente
attraverso specifici
recettori: propriocettori (del tessuto
muscolare) ed esterocettori
(esterni)
passo successivo alla percezione in quanto in un
primo tempo si ricevono gli
stimoli che poi vengono
elaborati e schematizzati
permettendo lo sviluppo di una
prima configurazione
del nostro corpo
è la consapevolezza del corpo intesa come rapporto armonico tra le
diverse dimensioni che consentono una
piene corrispondenza
tra l’intenzionalità e l’azione intesa come risposta
corporea
OBIETTIVO 1
0-3 mesi corpo subìto
• (il bambino sente il corpo grazie alle stimolazioni provenienti dall’esterno, la motricità è riflessa)
3 mesi - 3 anni corpo vissuto
• Le azioni motorie sono globali e poco precise. Inizia in questo periodo la strutturazione della propria dimensione corporea rispetto al mondo
3anni-7anni corpo percepito
• Il bambino passa dalla globalità all’analisi; La percezione del proprio corpo è il risultato di un processo di maturazione psicomotoria che avviene attraverso la lateralizzazione - utilizzazione della parte dominante del corpo.
7anni-12anni corpo rappresentato
• Il bambino riesce gradualmente a distinguere i singoli segmenti corporei. Il corpo comincia a raccontarsi attraverso atteggiamenti ed azioni motorie quali lo stare in piedi, seduti, il camminare e il gesticolare.
OBIETTIVO 1
“è la rappresentazione costante, cioè costantemente
presente e più o meno chiara del proprio corpo fermo o in
movimento” Ajuraguerra, de J. (1974). Manuel de Psychiatrie de l’enfant. Paris: Masson.
Trad. It. (1979). Manuale di Psichiatria del Bambino. Milano: Masson
“Con l’espressione ‘immagine del corpo umano’ intendiamo
il quadro mentale che ci facciamo del nostro corpo, vale a
dire il modo in cui il corpo appare a noi stessi … lo schema
corporeo è l’immagine tridimensionale che abbiamo del
nostro corpo: possiamo anche definirla immagine corporea …
non si tratta semplicemente di una sensazione o di
un’immagine mentale, ma che il corpo assume un certo
aspetto rispetto a sé stesso” Schilder, P. (1935). The Image and Appearence of the Human Body. Trad. It.
(1973). Immagine di sé e schema corporeo. Milano: Franco Angeli, p. 35
OBIETTIVO 1
“l’immagine corporea non si identifica coi limiti
anatomici del nostro organismo, perché non è una replica
fedele della morfologia qual è descritta dall’anatomia,
ma è un’immagine vissuta che mi fa esser là dove arriva,
non solo il mio tatto, ma la mia voce, il mio sguardo, la
mia presenza, sia pure come semplice presentimento. È
un’immagine dinamica, non statica, dove convergono e si
compongono elementi tattili, visivi, muscolari, in quella
sorta di sensibilità diffusa, grazie alla quale noi ci
sentiamo vivere come quella totalità unitaria che
sottende ogni azione, unifica ogni sensazione,
rapportandola all’unità dell’essere”.
Galimberti, U. (1987). Il corpo. Milano: Feltrinelli, p. 320.
OBIETTIVO 1
INDICAZIONI DIDATTICHE
Giochi di movimento semplici
Osservazione, descrizione, riconoscimento e distinzione del corpo nelle sue parti
Attività di controllo e precisione motoria attraverso l’uso di piccoli attrezzi
Associazione dei movimenti diversi in giochi e giochi sportivi
Strutturazione spaziale attraverso esperienze di esplorazione dell’ambiente, propriocezione e orientamento
Valorizzazione della funzione articolare nell’azione motoria con attività globali e segmentarie
OBIETTIVO 1
Organizzazione spazio-temporale
Spazio Tempo
Esperienze corporee, senso-percettive, percettivo – motorie
confrontate nella loro durata, nella loro successione, nella loro contemporaneità, nel loro svolgimento ritmico,
conducono ai concetti di
OBIETTIVO 2
Spazio Tempo RITMO
concetto di RITMO mette ordine nella sequenza degli atti motori, li rende più efficaci e più precisi grazie ad un miglior rapporto spazio temporale Dai ritmi motori 1. alla costruzione di ritmi di oggetti, forme, colori che
permettono di trasferire l‘esperienza vissuta con il corpo nella situazione manipolativa grafico-pittorica,
2. ai ritmi sonori e da questi, ai ritmi verbali quando alle strutture ritmiche si associano sillabe o filastrocche
3. alla comprensione della struttura delle parole e delle frasi intese quali concatenazione di suoni secondo ritmi diversi
OBIETTIVO 2
Discrimina l’essere con il
corpo
Si pone rispetto
ad oggetti
Differenzia
Sotto-sopra
Davanti-dietro
Vicino -lontano
Destra-sinistra
In mezzo
In basso
In alto
Esegue percorsi sulla base di indicazioni
verbali e/o non verbali
SI NO
Guida in maniera verbale e/o non verbale
il percorso di altri
Organizza la distribuzione di oggetti e persone in uno spazio noto
Indicatori del concetto di SPAZIO
OBIETTIVO 2
Concetto di Tempo
Cogliere la SIMULTANEITA’ o CONTEMPORANEITA’ di azioni/fatti ed
eventi
Cogliere la SUCCESSIONE CICLICA di azioni / fatti/ eventi
(tempo REVERSIBILE)
Ordinare
cronologicamente una
serie di eventi
Differenziare PRIMA-DOPO
Cogliere la SUCCESSIONE di azioni/fatti/ eventi
con un inizio e una fine ( tempo IRREVERSIBILE)
Differenziare la nozione di durata dalla nozione di pausa
Avere la nozione di DURATA intesa come quantità di tempo
tra un momento considerato INIZIO e il momento
cronologicamente successivo considerato come FINE
( tempo MISURABILE)
OBIETTIVO 2
SI NO Costruisce serie di oggetti / colori / forme / suoni / parole
Differenzia la nozione di durata dalla nozione di pausa
Differenzia PRIMA-DOPO in forme / colori / azioni / eventi
Ordina cronologicamente una serie di eventi
Coglie la SUCCESSIONE CICLICA di azioni / fatti / eventi - Concetto di tempo REVERSIBILE
Ha il concetto di DURATA inteso come quantità di tempo tra un momento considerato INIZIO e il momento cronologicamente successivo considerato come FINE - concetto di tempo MISURABILE -
Coglie la SUCCESSIONE di azioni/fatti/ eventi con un inizio e una fine - concetto di tempo IRREVERSIBILE
Coglie la SIMULTANEITA’ o CONTEMPORANEITA’ di azioni / fatti ed eventi
Indicatori del concetto di TEMPO
OBIETTIVO 2
OBIETTIVO 2
• Esplorazione, giochi, esecuzioni globali e segmentarie
• Discriminazione dei propri segmenti corporei, riconoscendo il corpo come spazio – gioco
• Conoscenza della spazialità corporea degli altri
Spazio
• Associazione tra movimento, misurazione dello spazio e suono
• Esplorazione, conoscenza, rappresentazione, organizzazione e misurazione dello spazio
• Consolidamento dei concetti topologici
Tempo
• Valorizzazione del ritmo nell’azione motoria, percorsi e esercizi a tempo
• Laboratori, giochi musicali, percorsi ritmici
• Balli, giochi di gruppo e giochi sportivi
Ritmo
INDICAZIONI DIDATTICHE
OBIETTIVO 3
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Capacità coordinative
• Le capacità coordinative si caratterizzano per l’impegno nervoso che si accompagna all’organizzazione, alla regolazione e al controllo del movimento. Esse si manifestano nell’esatto dosaggio degli impegni muscolari.
Coordinazione
• La coordinazione è una capacità di tipo percettivo cinetico, in quanto il movimento si coordina ad una percezione.
Coordinazione dinamica
generale
• La coordinazione dinamica generale si esprime nei movimenti globali del corpo.
Primo ciclo
• Attività espressive anche a carattere imitativo, contestualizzate a giochi di movimento
• Drammatizzazione con l’uso anche di piccoli attrezzi
Secondo ciclo
• Percorsi ed esercitazioni per l’associazione simultanea e multipla di esecuzioni motorie
• Giochi sportivi e di movimento sempre più codificati nei quali far emergere la capacità interpretativa, il ballo e la danza
INDICAZIONI DIDATTICHE
OBIETTIVO 3
OBIETTIVO 4
COORDINAZIONE OCULO MANUALE SEGMENTARIA
È un caso particolare di coordinazione
senso-motoria in cui l’attività di un
segmento (arto) si coordina alla vista,
basandosi sull’integrazione tra percezione visiva e
attività della mano o del piede
Ai fini dello sviluppo della coordinazione
oculo-manuale segmentaria risulta
fondamentale il processo di
lateralizzazione in quanto consente
l’instaurarsi di equilibri ed economie
motorie
L’arto superiore è precocissimo nel manifestare il
fenomeno, che nelle prime fasi va assecondato,
cercando di far scegliere
spontaneamente l’arto più idoneo e in seguito va rafforzato
INDICAZIONI DIDATTICHE
Attività motorie fini
Associazione di movimenti in giochi
sportivi, danza e ballo
Attività di orientamento
spaziale
•Manipolazione
•Lancio e tiro di palle, palloni, palline, palle spugna e oggetti di vario tipo
•Attività ludiche
•Giochi di movimento
•Giochi sportivi
•Danza e ballo
•Attività polivalenti
•Riconoscimento dei riferimenti topologici corporei e ambientali
•Giochi sportivi (orienteering)
•Percorsi a tappe sul modello della caccia al tesoro
OBIETTIVO 4
L’età Le fasi di sviluppo psicomotorio
Progetti didattici
1° anno della scuola materna corrisponde all’età che va dai 3 ai 4 anni.
In questa fase si valorizza la conoscenza del corpo come esperienza vissuta, la sua rappresentazione e la ricchezza delle esperienze percettive.
Esperienze di strutturazione ludica dello schema corporeo; giochi di primo contatto con lo sviluppo delle capacità condizionali; giochi di imitazione di cose, persone ed animali.
2° anno della scuola materna corrisponde all’età che va dai 4 ai 5 anni.
In questa fase è importante sviluppare la dimensione motoria in rapporto agli aspetti cognitivi, relazionali, operativi, comunicativi.
Percorsi motori relativi alla conoscenza spaziale ed alla strutturazione temporale; giochi di movimento a coppie e di gruppo; percorsi di orientamento spaziale.
3° anno della scuola materna corrisponde all’età che va dai 5 ai 6 anni.
In questa fase è importante favorire una presa di coscienza del “se corporeo” come corpo vissuto da percepire nelle sue diverse parti.
Giochi di drammatizzazione; giochi di coppia e di gruppo; giochi di motricità fine; giochi per lo sviluppo delle capacità coordinative.
Quadro generale in rapporto all’età e tappe di sviluppo psicomotorio
Quadro generale in rapporto agli aspetti auxologici e di sviluppo psicomotorio specifici delle diverse classi della scuola elementare, al fine di favorire interventi didattici adeguati.
Prima elementare
ASPETTI AUXOLOGICI L’età va dai 6 ai 7 anni, attraversano quella che STRAZ definisce PROCERITAS PRIMA con prevalenza della dimensione staturale su quella ponderale.
PROFILO PSICOMOTORIO Fase di inizio del CORPO RAPPRESENTATO. Il bambino riesce gradualmente a distinguere i singoli segmenti corporei.
PERCEZIONE, CONOSCENZA E COSCIENZA DEL CORPO
Le attività motorie saranno esplorative e finalizzate alla coscienza del se corporeo.
COORDINAZIONE OCULO – MANUALE E SEGMENTARIA
Potranno essere realizzate attività manipolative semplici con piccoli oggetti.
ORGANIZZAZIONE SPAZIO - TEMPORALE
Le attività potranno essere centrate sulla esplorazione dell’ambiente scuola come dimensione spaziale da esplorare.
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Essa potrà essere sviluppata in forma ludica con attività imitative, giochi di movimento a squadra.
Seconda elementare
ASPETTI AUXOLOGICI L’età va dai 7 agli 8 anni, i maschi completano la PROCERITAS PRIMA, le femmine iniziano il TURGUR SECUNDUS con prevalenza della dimensione ponderale su quella staturale.
PROFILO PSICOMOTORIO è la fase piena del CORPO RAPPRESENTATO caratterizzato dalla plasticità degli apprendimenti motori che avvengono con “meccanismi di aggiustamenti globali”.
PERCEZIONE, CONOSCENZA E COSCIENZA DEL CORPO
Le attività motorie, potranno essere finalizzate alla conoscenza del corpo, privilegiando l’osservazione dell’altro corporeamente riconosciuto.
COORDINAZIONE OCULO – MANUALE E SEGMENTARIA
Le attività di avviamento ai giochi sportivi ( uso della palla, piccoli attrezzi), potranno favorire capacità coordinative oculo – manuali e oculo – podaliche.
ORGANIZZAZIONE SPAZIO - TEMPORALE
Tali attività potranno evolversi in esperienze di misurazione finalizzate alla definizione del “prima e dopo nell’azione motoria”.
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Le esperienze motorie, potranno essere ricche e flessibili al fine di favorire la plasticità del S.N.C.
Terza elementare
ASPETTI AUXOLOGICI L’età va dagli 8 ai 9 anni, periodo TURGOR SECUNDUS o secondo riempimento con prevalenza della dimensione ponderale su quella staturale.
PROFILO PSICOMOTORIO È la fase della maturità del CORPO RAPPRESENTATO; il riempimento produce una percezione ed un dialogo tonico maggiori.
PERCEZIONE, CONOSCENZA E COSCIENZA DEL CORPO
In questa fase si consigliano giochi motori di ruolo, che valorizzano l’identità corporea e la ricchezza della diversità di genere corporea.
COORDINAZIONE OCULO – MANUALE E SEGMENTARIA
Avviamento dei giochi sportivi con l’uso di piccoli attrezzi, con la palla e percorsi motori con materiali costruiti dai bambini.
ORGANIZZAZIONE SPAZIO - TEMPORALE
Queste attività valorizzano la funzione dell’organizzazione spaziale in relazione alla dimensione temporale.
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Queste capacità potranno essere valorizzate sia nei giochi sportivi che nei circuiti con stazioni in “problem – Solving motori”.
Quarta elementare
ASPETTI AUXOLOGICI L’età va dagli 8 ai 9 anni; auxologicamente ci troviamo nel periodo TURGOR SECUNDUS.
PROFILO PSICOMOTORIO È la fase della piena maturazione del CORPO RAPPRESENTATO; maschi ( nuovo allungamento staturale); femmine (modificazione schema corporeo).
PERCEZIONE, CONOSCENZA E COSCIENZA DEL CORPO
Le attività motorie saranno orientate alla ricerca esplorativa e percettiva del se corporeo, privilegiando esperienze di osservazione, confronto e interpretazione posturale.
COORDINAZIONE OCULO – MANUALE E SEGMENTARIA
I giochi sportivi offriranno le occasioni per valorizzare le capacità coordinative nei due sessi, impegnando capacità condizionali e articolari.
ORGANIZZAZIONE SPAZIO - TEMPORALE
Qui viene valorizzata l’organizzazione del TEMPO COME RISORSA E COME VINCOLO; attività motorie gestite dai bambini.
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
È il periodo di piena maturazione dell’avviamento ai giochi sportivi attraverso gare, giochi di equilibrio, esperienze all’aperto.
Quinta elementare
ASPETTI AUXOLOGICI L’età va dai 9 ai 10 anni, che per le femmine avvia la PROCERITAS SECUNDA; per i maschi completa il TURGOR SECUNDUS.
PROFILO PSICOMOTORIO È la fase dell’aumento staturale nelle femmine e dello schema corporeo che deve modellarsi in rapporto ai cambiamenti morfologici; nei maschi c’è maggiore controllo.
PERCEZIONE, CONOSCENZA E COSCIENZA DEL CORPO
Le attività motorie saranno orientate alla discriminazione del corpo, alla sua rappresentazione; attività di fronte allo specchio o imitazione motoria collettiva.
COORDINAZIONE OCULO – MANUALE E SEGMENTARIA
Qui si predilige l’apprendimento per aggiustamento con rappresentazione mentale, dando spazio ad un apprendimento ricco che si realizza per prove ed errori.
ORGANIZZAZIONE SPAZIO - TEMPORALE
Qui i percorsi e le prove potranno essere proposte direttamente dagli alunni che dovranno controllare le attività considerando IL TEMPO COME UN VALORE.
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Tali capacità saranno sviluppate partendo dall’equilibrio e dalla destrezza al fine di favorire esperienze ampie ed aspecifiche.