Elaborati Aiart Classe 3°A

24
Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e dialoghi costruttivi Nel mio vissuto ho potuto conoscere e vedere il ritmo sfrenato dello sviluppo dei social-network. Da un unico sito (Facebook) a centinaia, quasi tutti con la stessa utilità: parlare e consultarsi, almeno in principio. Tutti conoscono almeno tre o quattro siti, da Facebook ad Ask, da Twitter ad Instagram passando per blog, gruppi e vari network. Io, personalmente, utilizzo Facebook, poche volte (comunico con gli amici tramite Whattsapp) per consultare pagine comiche o vedere le foto o gli stati d’animo di persone che conoscono o di organizzazioni che seguo. Gli altri social-network non li utilizzo nemmeno. Recentemente mi sono iscritto al sito Dropbox su invito della professoressa di italiano che condivide con noi materiali didattici, foto e schemi. Nei mesi passati mi sono, invece, interessato a blog di politica e religione cattolica inviando il mio indirizzo e-mail ricevendo così una newsletter quotidiana nella mia posta elettronica. Mi piace essere sempre al corrente di quello che accade quindi seguo anche siti di informazioni. Consulto questi siti solitamente da solo, ma spesso, quando leggo qualcosa di curioso e interessante, mi piace condividerla con i miei parenti e amici. Tramite la rete possono accadere cose di ogni genere, possiamo consultare siti di tutti i tipi e scoprire storie, oggetti e avvenimenti di cui non sapevamo niente. Ad esempio, tramite Wikipedia o il sito dell’enciclopedia Treccani, si possono trovare interessanti materiali per fare delle ricerche o consultando il sito Studenti.it dove ragazzi della mia età condividono appunti e testi da cui ricavare utili spunti per temi e commenti. Usando Facebook, Skipe e altri siti possiamo mantenerci in contatto con amici lontani, in vacanza, che si sono trasferiti o hanno cambiato scuola. Molte persone usano Twitter per parlare ed esprimere le proprie opinioni o per seguire pensieri di persone note come politici, attori o opinionisti di vario titolo e genere. Anche Youtube è un mezzo di diffusione utile: lì troviamo, infatti, video di lezioni, conferenze o anche comici, per ridere un po’. Yahoo Answer dove possiamo chiedere cose di tutti i tipi (ma il più delle volte rispondono in modo brusco e maleducato) o anche siti specialistici dove sei sicuro, che la risposta che ti daranno, è esatta. Possiamo parlare quindi di siti sicuri, utili e dove non ci sono rischi di alcun tipo e, se ci sono, rasentano lo zero. Spesso li consulto dicendo la mia

description

Elaborati per il progetto concorso Aiart degli alunni della classe 3°A della scuola secondaria paritaria di 1°grado "R. Venerini" di Ancona.

Transcript of Elaborati Aiart Classe 3°A

Page 1: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Nel mio vissuto ho potuto conoscere e vedere il ritmo sfrenato dello

sviluppo dei social-network. Da un unico sito (Facebook) a centinaia, quasi

tutti con la stessa utilità: parlare e consultarsi, almeno in principio.

Tutti conoscono almeno tre o quattro siti, da Facebook ad Ask, da

Twitter ad Instagram passando per blog, gruppi e vari network. Io,

personalmente, utilizzo Facebook, poche volte (comunico con gli amici

tramite Whattsapp) per consultare pagine comiche o vedere le foto o gli

stati d’animo di persone che conoscono o di organizzazioni che seguo. Gli

altri social-network non li utilizzo nemmeno. Recentemente mi sono

iscritto al sito Dropbox su invito della professoressa di italiano che

condivide con noi materiali didattici, foto e schemi. Nei mesi passati mi

sono, invece, interessato a blog di politica e religione cattolica inviando il

mio indirizzo e-mail ricevendo così una newsletter quotidiana nella mia

posta elettronica. Mi piace essere sempre al corrente di quello che

accade quindi seguo anche siti di informazioni. Consulto questi siti

solitamente da solo, ma spesso, quando leggo qualcosa di curioso e

interessante, mi piace condividerla con i miei parenti e amici.

Tramite la rete possono accadere cose di ogni genere, possiamo

consultare siti di tutti i tipi e scoprire storie, oggetti e avvenimenti di cui

non sapevamo niente. Ad esempio, tramite Wikipedia o il sito

dell’enciclopedia Treccani, si possono trovare interessanti materiali per

fare delle ricerche o consultando il sito Studenti.it dove ragazzi della mia

età condividono appunti e testi da cui ricavare utili spunti per temi e

commenti. Usando Facebook, Skipe e altri siti possiamo mantenerci in

contatto con amici lontani, in vacanza, che si sono trasferiti o hanno

cambiato scuola. Molte persone usano Twitter per parlare ed esprimere le

proprie opinioni o per seguire pensieri di persone note come politici,

attori o opinionisti di vario titolo e genere. Anche Youtube è un mezzo di

diffusione utile: lì troviamo, infatti, video di lezioni, conferenze o anche

comici, per ridere un po’. Yahoo Answer dove possiamo chiedere cose di

tutti i tipi (ma il più delle volte rispondono in modo brusco e maleducato) o

anche siti specialistici dove sei sicuro, che la risposta che ti daranno, è

esatta.

Possiamo parlare quindi di siti sicuri, utili e dove non ci sono rischi di alcun

tipo e, se ci sono, rasentano lo zero. Spesso li consulto dicendo la mia

Page 2: Elaborati Aiart Classe 3°A

opinione riguardo un fatto o una mia idea, che può essere interessante o

errata, quindi conoscere anche i pensieri delle altre persone, giusto per

curiosità. Mi piace conoscere in questo modo cosa dice la gente riguardo

temi interessanti, venire a conoscenza di persone che parlano

sinceramente, ma non mi farò certo trascinare da idee squallide e

sciocche: in quel caso non mi interesso e non approfondisco, dico di no a

pensieri estremi e stupidi.

Dobbiamo, però, capire che Internet è reale, non un illusione. La rete non

è dissociata dalla realtà e le azioni che compiamo lì sono vere e possono

avere delle conseguenze. Le relazioni virtuali non ci fanno percepire i

rischi che corriamo, sono giganteschi, ma non li capiamo perché ci

riteniamo “protetti” dallo schermo, dal nostro desktop: questo è uno

sbaglio enorme. Quello che facciamo sulla rete rimane, una foto

imbarazzante di un amico o nostra postata su Facebook non si può

cancellare più, rimarrà nell’enorme banca dati del web. Dobbiamo imparare

a rispettare l’immagine e dignità altrui e nostra, capire bene cos’è la

privacy, non postare foto senza il consenso dell’altro, usare queste foto a

fini personali (mostrarle ad amici e parenti). Conosciamo meglio anche

aspetti di questi rischi, anche i più inquietanti. Ad esempio il grooming è

una manipolazione psicologica che adulti maniaci usano sui social network

per indurre ragazzi o ragazze a fare amicizia e ad avere un rapporto

“intimo” con loro. Bisogna fare attenzione! L’identità di chi ci contatta di

solito è fittizia (fingono di avere pochi anni più di noi), ci studiano perché

vogliono capire cosa vogliamo e cosa saremmo disposti a fare per averla,

creano un legame con il ragazzo/a tramite il racconto di segreti:

DIFFIDIAMO perché dietro a questo falso amico si cela un pericolo.

Dobbiamo anche stare attenti ad appuntamenti off-line (quindi fuori dalla

chatt, ma nel mondo reale), al furto di identità, al phishing (furto di dati

della nostra carta di credito e conseguente prelievo illecito del nostro

denaro), alle truffe on-line, ai siti non protetti dove potrebbero essere

presenti virus, ai siti di false informazioni e al cyberbullismo. Prestiamo

attenzione a quello che succede on-line.

Fortunatamente non conosco persone che hanno subito o attuato questo

genere di crimini e neanche io sono stato vittima o colpevole di questi

reati. Ringrazio la dottoressa Seveso che è venuta a parlarci di questi

crimini e, soprattutto, ci ha fatto capire che se siamo in pericolo o

pensiamo di aver commesso un reato dobbiamo CHIEDERE AIUTO a chi è

più grande e ha più esperienza.

Page 3: Elaborati Aiart Classe 3°A

Personalmente ritengo che il web non sia un luogo adatto a far crescere

relazioni autentiche: solo se ho conosciuto bene una persona fuori dal

mondo virtuale posso parlare con lui in modo sincero e reale anche su una

chatt di Facebook o Whattsapp. Per quanto riguarda invece dialoghi

costruttivi possiamo trovare anche discussioni e dibattiti interessanti

dove si possono conoscere idee nuove. Questa risposta viene dalla mia

esperienza personale con il web dove non ho mai trovato problemi e se

devo dare un consiglio, una giusta ricetta agli altri e a me stesso direi di

accendere il computer per fare ricerche e contattare gli amici lontani,

usare il telefono come strumento di comunicazione e svago, ma in modo

moderato. Se il tempo è bello, usciamo con gli amici, se è brutto

invitiamoli a casa, anche per giocare ai videogiochi oppure leggere un libro

se si è da soli. Capendo i rischi e i pregi del web possiamo vivere bene in

sintonia tra realtà e mondo virtuale.

Vittorio Burchiani - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 4: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Il web è una rete digitale di cui quasi tutto il mondo ne fa un uso

abbondante, è diventata per tutti una via sulla quale navigare in diversi

siti economicamente e più facilmente.

Io ne sono a conoscenza proprio per la mia irrefrenabile esperienza, lo

uso molo e quasi non posso più farne a meno anche se sono consapevole

che non è un’azione corretta.

Utilizzo il web per tenermi in contatto con le celebrità, con i familiari e

gli amici. Nel web sono contenuti i social network e ciascuno di questi

hanno un proprio nome e un proprio uso specifico.

In particolare, alcuni di questi fanno parte della mia lista, come, ad

esempio: Facebook; è un sito dove vado per tenermi in contatto con le

persone che conosco, per chattare gratuitamente e videochiamare, ma,

ultimamente, non lo utilizzo più per il semplice motivo che ha causato

molti problemi tra me e una persona a cui ero molto legata e di cui ora

parliamo solo come semplici conoscenti.

Si basava tutto sulla gelosia, io avevo più “mi piace” di lei e quindi questo

ci ha fatto allontanare l’uno dall’altra, ormai la relazione era diventata una

concorrenza.

Un altro social è Twitter, in questo caso però molte più persone lo usano.

Esso consiste nel parlare con le celebrità e scoprire news del momento,

più per tenersi informati su cosa sta accadendo in ogni parte del mondo.

Io ci sto molto e mi piace, mi diverto a scoprire cosa fanno i miei idoli e mi

piace tenermi aggiornata, poi, più seguaci hai più è eccitante perché vuoi

ottenere sempre più followers.

Un sito simile è Instagram, solo che in questo ambiente si postano solo

foto su quello che si sta passando, è tipo un libro di immagini da tenere

come ricordo, così che fra qualche anno possiamo fare un tuffo nel

passato.

Ce ne sono molti altri come Whatsapp, ma questo è prevalentemente

basato sui messaggi e non è poi tanto pericoloso.

Ask è il sito che ormai ha fatto scoppiare milioni e milioni di ragazzi con le

sue domande.

Page 5: Elaborati Aiart Classe 3°A

È un grandissimo aspetto negativo di Internet, attraverso esso, si

compiono atti di cyber bullismo, si fanno domande irrispettose e si insulta

in anonimo ed è molto peggio perché si ferisce la persona a cui è riferito il

messaggio.

Fare uso del web compromette anche la nostra vita e sono,

infatti,presenti sia aspetti positivi ma soprattutto negativi.

Internet è molto utile e questo indica un aspetto positivo perché serve ai

ragazzi ma anche agli adulti per fare ricerche o effettuare investigazioni

su qualcosa che non si riesce a fare diversamente.

Inoltre, si possono condividere momenti passati insieme o mandare

lettere alle persone che si trovano in un altro posto.

Insomma ce ne sono tanti di aspetti positivi, ma diamo un’occhiata agli

aspetti negativi.

Qualche giorno fa abbiamo avuto a che fare con una dottoressa, la quale

ci ha parlato di cosa causano la droga e il troppo uso del web.

Negli ultimi anni c’è questo problema che ormai è diventato il bullo digitale

degli adolescenti, il cyber bullismo.

Il cyber bullismo è bullismo attraverso il web, si insultano indirettamente

diverse persone o addirittura si postano foto che magari non hanno

ancora avuto il consenso da parte della persona che rappresenta.

È pericoloso soprattutto quando ad esempio uno sconosciuto scrive a

qualcuno che non conosce e che tra l’altro è anche minorenne, potrebbe

accadere di tutto, persino morire.

In base a ciò che ho scritto fino ad adesso si può riassumere che il web è

da una parte pericoloso, ma d’altra parte è molto utile.

Un consiglio che do a tutti è quello di stare attenti ed essere consapevoli

di quello che si sta facendo in modo da evitare ogni pericolo.

Alison Compra - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 6: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Ci troviamo nel XXI secolo, dove la tecnologia regna in tutto il mondo.

Viviamo in un mondo tutto particolare: ragazzi che si comportano da adulti

e adulti che fingono di essere ragazzi, ci sono tutti questi apparecchi

super-tecnologici nati da poco tempo, è un mondo pieno di guerre che non

hanno una fine e poi ci sono i social, come Facebook, Twitter, Whatsapp,

Instagram…, in grado di darci informazioni su quello che succede in tutto

il mondo o regalarci una risata, a volte ci coinvolgono in avvenimenti

indesiderati. Questi social sono d’aiuto o ci fanno solo del male? Sono

nate moltissime polemiche in questi ultimi anni da quando sono nati i social

e da quando è sorta questa domanda. Adesso sono qui, non per risolvere

tutti i problemi del mondo, ma per rispondere a questa domanda secondo i

temi affidateci. Prima di tutto: “Chi li usa i social?” La risposta è

semplicissim: tutti! Adesso direte “Tutti? Non è possibile!”, invece lo

usano proprio tutti. Ci sono gli adulti, i genitori, i parenti, gli amici, i

nemici, anche i ragazzi. “Chi?” oltre i ragazzi della mia età e gli

adolescenti, destinati ad affrontare i famosi “Esami di Stato”, anche i

bambini piccoli, per loro usare un cellulare…è una cosa normale e noi

grandi ci vedono come dei robot. Social, dall’inglese significa sociale, in

realtà ci fanno diventare asociali…fino ad un certo punto perché puoi

contattare amici, parenti, magari che vivono in paesi lontani. Chattare in

casa con gli amici ci fanno perdere lo spirito di gruppo, fare un

passeggiata con gli amici e parlare loro di persona, come una volta, è tutta

un’altra cosa e non fa “male”. Anch’io faccio parte della famosa rete, però

io li uso il giusto e consiglio vivamente anche a tutti quanti di usare e

seguire la ricetta che uso io: esco sempre di casa da solo o con gli amici in

modo tale da respirare aria buona e incontrarsi con gli amici, ma non

sempre perché non bisogna trascurare lo studio e stare sempre attaccati

ai social.

Andrea Nicolli - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 7: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

In questi anni sono molti diffusi i social network, come Facebook, Twitter

o Instagram. Io ho conosciuto Facebook e Instagram, attraverso gli amici

e le mie sorelle, da quel momento mi ci sono iscritta e li uso ancora adesso

autonomamente. Queste rete digitali sono utili per lavoro contattandosi

velocemente e facilmente e inoltre vengono usati anche per fare

pubblicità ad alcune aziende. Gli aspetti negativi sono molti, infatti non

puoi più avere una tua privacy, quando pubblichi delle cose personali come

il luogo dove vivi, può essere anche pericoloso. Un social network che non

sopporto è Ask. Io non lo uso, ma so come funziona, qui le persone si fanno

domande in anonimo. Fra queste, molte volte compaiono insulti anche

pesanti. Se una persona vuole chiarire qualcosa con qualcuno glielo

dovrebbe dire in faccia, con calma e senza maschere per nascondersi.

Parlando di Facebook, molte persone si fingono altre o personaggi famosi,

prendendosi gioco della gente e soprattutto mettendola in trappola,

scrivendo messaggi per incontrarsi fuori dal web: negli ultimi anni molti

ragazzi sono stati rapiti in questo modo. Io ho un’amica che veniva presa

in giro e insultata su questi web, poi, parlandone con i genitori, ha risolto

il problema. Secondo me il web non aiuta a crescere relazioni, non puoi

dimostrare alle persone a cui vuoi bene il tuo affetto attraverso una rete,

ma dobbiamo vivere la nostra vita reale, non quella virtuale. Io ho

conosciuto una ragazzina che già conosceva mia sorella attraverso

Facebook e Whatsapp, ma poco dopo non ci siamo più parlate, perché

infatti queste reti non possono creare delle vere amicizie durature. Gli

amici si conoscono attraverso la scuola o uno sport, quindi nella nostra

vita quotidiana.

Maddalena Campagnoli - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 8: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Nella mia vita uso i social network quotidianamente, programmi come

Facebook, Whatsapp, Instagram occupano un po’ del mio tempo quasi ogni

giorno. Fortunatamente ci sono anche altre attività che mi impegnano,

quindi il tempo che passo sui social è limitato e spesso si riduce anche a

pochi minuti al giorno, ma quando “non ho niente da fare” spesso è la prima

alternativa che mi viene in mente, così senza accorgermene a volte ci sto

più tempo del dovuto, anche se, standoci mi rendo conto che “non mi

piace” se così si può dire, è come una trappola camuffata da parco giochi

in cui non ti accorgi che non ti stai divertendo fin quando non esci e ti

diverti di più.

Io uso i social autonomamente perché non ho mai incontrato pericoli o

cose del genere fino ad ora.

Nonostante molta gente ormai dica che i social sono solo distruttivi e

portano solo negatività, non sono d’accordo, perché, se usati in una

quantità giusta e solo per le cose utili, facilitano molto i contatti e aiutano

a comunicare. Se vengono però usati troppo e per cose non utili alla

propria persona possono avere gravi effetti, ad esempio subito dopo che

una persona sta troppo ad un qualsiasi mass media diventa più aggressivo

e nervoso. Oltre a questo la gente ormai parla sempre meno dal vivo con

gli amici, ha paura di dire le cose che pensa senza uno schermo in mezzo e

non esce più.

A me capita spesso di usare i social network per mettermi d’accordo e

comunicare con i miei amici, anzi la maggior parte delle volte che uso il

telefono lo faccio perché devo comunicare con qualcuno. Fortunatamente

non lo uso spesso perché amo lo sport e la lettura. Di effetti negativi io

non le ho mai riscontrati e non conosco nemmeno gente che ne sia stata

vittima, però conosco il cyber bullismo, che usando i social, permette alla

gente di minacciare e insultare le vittime di questo fenomeno. Un altro

esempio che posso fare è la manipolazione della persona, che viene usata

da gente conosciuta solamente attraverso i social e che non si sa se in

realtà è la persona che credi o qualcun altro.

Penso che le relazioni sul WEB siano assolutamente sbagliate e

incostruttive se la persona non si conosce realmente. Ritengo che sia utile

Page 9: Elaborati Aiart Classe 3°A

contattare la gente attraverso i social solo se la si conosce dal vivo ma in

quel momento non si ha la possibilità di vederla. Quindi, per far convivere

la vita autentica e quella sul WEB, basta fare tutto in quantità non

esagerate, perché ogni cosa ha sia lati positivi che negativi.

Francesca Piersigilli - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 10: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’WEB, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che

la rete digitale sa un luogo dove si possono realizzare relazioni

autentiche e dialoghi costruttivi?

Tra gli strumenti digitali che conosco (Facebook, Twitter, Instagram, …)

posso affermare di non usare molto nessuno dei tanti. Ne sento parlare

spesso a scuola dai miei compagni, i quali non sempre li elogiano.

Queste reti, infatti, hanno degli aspetti positivi, quali: poter comunicare

con amici e familiari rapidamente e gratuitamente, con un semplice click è

possibile inviare un messaggio da una parte all’altra del mondo e tutto

questo usando comodamente telefonino, computer, tablet, …

Purtroppo questi siti presentano anche aspetti negativi: le persone,

soprattutto i ragazzi della nostra generazione, tendono a scrivere e a

navigare in questi social, escludendo il contatto visivo e la conversazione

faccia a faccia, infatti in queste reti sorgono spesso parecchie liti, la

gente scrive cose che di persona non direbbe mai, le relazioni si

sviluppano tramite macchinari e non più guardandosi negli occhi. Ci

sarebbero moltissimi gli esempi da riportare, si sentono spesso al

telegiornale storie di ragazzi presi in giro e insultati in rete da “amici”.

Il cyber bullismo non è nuovo. Non lo ho mai vissuto in prima persona ma

so che cosa tratta.

L’anno scorso una signora è venuta a introdurre il discorso, il quale mi è

interessato molto, tra le tante cose, la più importante credo, che sia il

fatto che in rete non si cancella niente e che tutti possono vedere ciò che

postiamo e la nostra vita. Infatti noi non possiamo garantirci sicurezza e

privacy in questi siti. Chiunque può contattarci e scriverci. Queste reti

non aiutano sicuramente a crescere relazioni autentiche e dialoghi

costruttivi. Ci si protegge dietro uno schermo.

Quanto invece è più bello parlare guardandosi negli occhi, ridendo e

scherzando e senza mandare messaggi con scritto “Ahahah” oppure le

faccine sorridenti, quanto è più bello esprimere i propri sentimenti e le

proprie emozioni e non programmarsi la vita nel telefono? Quanto questi

mezzi di comunicazione non esistevano, non c’erano questi problemi.

Le amicizie nascono stando insieme, incontrandosi, non sull’WEB.

Non bisogna approfittare di questi spazi, ma usarli in modo corretto.

Le relazioni che nascono su internet non dureranno mai come quelle che

nascono a scuola, allo sport, in parrocchia, …; non si può sapere con

certezza chi si ha dall’altra parte. Non si può dire di “conoscere” qualcuno

Page 11: Elaborati Aiart Classe 3°A

se non ci si è mai visti e mai parlati. A volte non si conosce nemmeno un

grande amico.

Per poter equilibrare la vita tecnologica e quella autentica si dovrebbero

porre alcuni limiti e regole, quali: stare su questi apparecchi massimo

un’ora al giorno, uscire con gli amici, fare sport, frequentare le

parrocchie, … ci sono tantissimi modi per stare insieme e divertirsi.

Infine, per concludere, ritengo che sia molto utile potersi contattare

tramite mezzi veloci e gratuiti, ma non si può spendere la propria vita su

questi, non accorgendosi di ciò che si ha intorno, escludendosi dal mondo

vero, quello che sta fuori da un circuito, quello in cui c’è tanto da scoprire

e tanto da provare.

Gioia Piersanti - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 12: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Il web: un argomento molto vasto e usatissimo. Siamo la generazione

dipendente da tali e che, purtroppo, ci muore anche. Esatto, morire,

perché ormai non abbiamo altro di cui morire, sarcasticamente. Siamo

circondati da guerre e famiglie sciolte, di terroristi e anche da politici

incapaci. Ma soprattutto dal WEB e da tutti i social network che oggi

giorno inferiscono minimamente del 30% sulla nostra quotidianità. I

principali e più usati sono: Facebook, Twitter, Ask, Instagram, e inserisco

anche Whatsapp, pur non essendo un vero e proprio social.

Fondamentalmente uso tutti questi, chi più chi meno, tralasciando

Twitter, che non ho mai capito come funzioni. Essendo nata nel XXI

secolo, non voglio dire di essere schiava, ma dico che fanno parte della

mia quotidianità. E di conseguenza non li uso, seguita da qualcuno più

grande o un genitore, a meno che non mi sia chiesto. Come mai li uso?

Potrei rispondere che ho un profilo su questi, per tenermi in contatto con

i miei cari. Ma c’è altro da dire oltre a questo. Il WEB è un mondo vasto,

dove possiamo scoprire sempre più di tutti. Per fortuna esistono dei

blocchi e delle norme sulla privacy. Sotto volere di mia madre, per

esempio io, ho vari blocchi e non metto foto di profilo dove è in vista il

mio viso. Grazie a questi mezzi di comunicazione informatici che uso

specialmente dal mio smartphone riesco a chattare e condividere bei

momenti con i miei parenti lontani, e con gli amici estivi che non vivono in

zona. Tutte queste cose sono molte belle, ma cosa accade quando non

veniamo accettati da qualcuno? Inconsciamente continuiamo a potare e

condividere la nostra vita, mentre chi non ci accetta, se ne arricchisce,

per prenderci in giro e fare il gradasso. Incominciano gli insulti, in forma

anonima su Ask, o spudoratamente rivelando la propria identità su

Facebook. A lungo andare, accadono le catastrofi e la gente, muore. Se

proviamo a cercare sul Tubo video Diari di gente che subisce cyber

bullismo e che prima di suicidarsi mette a nudo la propria storia, troviamo

più di un milione di risultati. Significa veramente che così tanta gente sta

male e muore per questo? Esattamente. E quando ormai qualcuno ha

smesso di respirare è facile dire: “Le /Gli volevamo tutti molto bene, non

capiamo perché l’abbia fatto!”. Tempo fa, un mio familiare, mi ha fatto

Page 13: Elaborati Aiart Classe 3°A

conoscere la storia di questa 14enne di nome Amanda. Sono rimasta

sconvolta. La ragazza prima di suicidarsi ha fatto un video dove spiegava

in breve, tramite scritte su fogli, cosa la stesse portando a compiere tale

gesto. Cerco di aiutare così, ogni mio compagno o persona a me cara che

conosco con difficoltà. Ci provo, certo. Cosa mi costa alla fine? Un po’ di

tempo, come tutto del resto. Se mangiamo troppo dopo staremo male. Se

studiamo poco, dopo prenderemo un brutto voto. Se diciamo parolacce e

bestemmiamo, Dio ci farà capire di aver sbagliato. Più o meno lo stesso

discorso vale per il WEB e le reti digitali. Se ne abuseremo, pagheremo le

conseguenze, anche legali. Conosciamo le nostre azioni, conosciamo le

conseguenze, sta a noi, poi, scegliere che fare.

Giulia Maria Sica - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 14: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Al giorno d’oggi la maggior parte di noi adolescenti è a conoscenza dei più

comuni social network, che vengono anche utilizzati con una certa

frequenza. Ad esempio Facebook, il più usato, attraverso il quale

quotidianamente moltissimi ragazzi si mettono a contatto con la realtà

virtuale. Poi troviamo Twitter, Instagram, Ask altri mezzi che solitamente

ci influenzano e imprigionano il nostro modo di rapportarci con gli altri.

Fondamentale tra questi l’unico che visito e sul quale sono iscritta è

Facebook; naturalmente i miei genitori lo sanno e si raccomandano di

usare precauzioni. Queste reti digitali nonostante da tutti criticate anche

giustamente, hanno un lato positivo: facilitano il modo di contattare una

persona, oppure semplificano l’organizzazione di un qualcosa. Ad esempio

se si ha bisogno di contattare qualcuno esistono le così dette “chat”,

attraverso le quali, con velocità si possono inviare messaggi con una quasi

certa visualizzazione. Esse possono essere singole oppure di gruppo. In

questi social si possono inoltre esprimere piuttosto liberamente i nostri

pensieri, pur sapendo di essere visti da persone con un diverso parere.

Quindi tutto ciò che si pubblica e condivide è soggetto a critiche positive

e negative di ogni genere. Analizzando bene queste reti digitali, emergono

una moltitudine di aspetti negativi che gran parte delle persone non nota.

Attraverso le varie reti si possono compiere molti reati, anche gravi. Il

più frequente è il cyber bullismo, che consiste nell’ insultare e minacciare

le persone dietro ad uno schermo. Anche la violazione della privacy è un

reato, cioè caricare su un qualsiasi social delle foto, dati informativi

appartenenti ad altre persone, senza il loro consenso. Un altro aspetto

negativo della rete potrebbe essere quello di conoscere persone che ci

vogliono “studiare” per scopi personali, raggirandoci o semplicemente

diventando nostri amici. Secondo me denigrare una persona, dietro ad un

computer o semplicemente spacciandosi per qualcun altro è un’azione da

folli. Oltre a non avere senso, perché quando si ha un problema con

qualcuno si risolve parlandone, ti mette in luce come persona debole, che

attacca gli altri per sentirsi forte. Un’altra cosa da sottolineare è il fatto

che tutto ciò che mettiamo su internet, non si può cancellare in alcun

modo. Non posso riportare esempi personali riguardanti tutto ciò perché

non mi è mai capitato di essere vittima e non conosco persone alle quali è

Page 15: Elaborati Aiart Classe 3°A

successo. Però posso dire che molto spesso si leggono sui giornali notizie

che affrontano questi temi. In conclusione ritengo che il web e le reti

digitali non aiutino a stabilire autentiche relazioni, anzi ci abituano in

modo sbagliato ad approcciarci con le persone. Solitamente alterno

adeguatamente gli spazi di vita autentica con gli spazi di vita sul web. Ad

esempio dopo aver finito i compiti dedico qualche momento alle reti

digitali. Esse non influenzano molto la mia vita e di questo ne sono

soddisfatta.

Francesca Ippoliti - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 16: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Io conosco vari social network perché lo uso personalmente in autonomo

come Facebook, Instagram, Whatsapp, e Ask.

Io riconosco che questi mezzi di comunicazione sono fantastici: perché mi

hanno permesso di fare tantissime nuove amicizie oppure ritrovare vecchi

amici di scuola che non vedevo da tanti anni.

Poi riconosco che le persone adulte possano utilizzare questi social per

lavorare con persone di altri continenti senza spendere un centesimo.

Pur conoscendo la bellezza e la positività di questa nuova tecnologia io

riconosco che, a discapito degli aspetti positivi, ci siano altrettanti

aspetti negativi.

Per esempio mia madre mi ha detto che si doveva studiare nuovi reati

perché con l’annesso della tecnologia i pedofili riescono ad adescare più

facilmente i ragazzi e secondo me c’è il rischio che bambini sempre più

piccoli riescono ad avere un contatto ravvicinato con un mondo che non

deve appartenere a bambini così giovani ed inesperti.

Poi c’è anche un altro motivo: i ragazzi perdono, non solo la differenza tra

la realtà e la fantasia, ma anche la capacità di relazionarsi.

Non solo per un aspetto di amicizia, ma ci sono anche i codardi che

prendono in giro gli altri davanti a un computer invece che dirgliele in

faccia.

Adesso c’è anche la possibilità con questo nuovo social network che puoi

fare le domande agli altri anche in anonimo e questo è un sito da codardi

ancora più grandi che non solo insultano questa persona da dietro un

computer, ma addirittura si pone in anonimato!

Io non ho esperienze direttamente collegate a me, ma ho delle esperienze

dei miei amici.

Questo mio caro amico ha accettato l’amicizia con una persona che non

conosceva, ma c’era scritto che era di Ancona e che, apparentemente

dalle foto, aveva la nostra età.

Poi, ad un certo punto, dopo una o due settimane, gli ha chiesto una foto

Il mio amico ,convinto che fosse qualcun altro al posto suo, lo bloccò e di

questo profilo non se ne parlò più.

Page 17: Elaborati Aiart Classe 3°A

Io ritengo che lo sviluppo dei siti WEB non aiutino affatto a crescere le

relazioni umane perché con l’avvenire di Whatsapp le persone non si

parlano più faccia a faccia come una volta ma per SMS.

Si dovrebbe trovare un compromesso per sfruttare al meglio i social,

senza mai essere schiavi di essi.

Io userei il WEB per stabilire un punto d’incontro e poi, dopo essere

uscito, le ore che mi rimangono le dividere tra leggere un buon libro e

stare su internet come ultimamente faccio, questo mi sembra essere una

“buona ricetta” per trarre profitto dai social e usarli correttamente.

Luca Viezzoli - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 18: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Io essendo nata nell’ ”era del WEB”, conosco abbastanza strumenti per la

comunicazione,come Instagram, Facebook, Twitter, Ask, Whatsapp,

Viber, Skype… ne esistono molti altri, ma questi sono quelli che conosco di

più. Io ho Whatsapp e Viber sul mio telefono, (anche se quest’ultimo non

lo uso quasi mai) ma, dato che mamma ha pure Facebook, ogni tanto ci

vado, usando il suo account per “aggiornarmi” sulla classe e altro, che io

non posso vedere su Whatsapp. Quando lo uso, lo faccio in autonomia,

senza essere seguita o aiutata da nessuno. Queste reti come ogni cosa,

hanno aspetti positivi e negativi. Quelli positivi sono, per esempio, che le

persone possono comunicare con molta più falicità e velocità, in qualsiasi

posto ci si trovi. Gli aspetti negativi, invece, sono che magari, dopo aver

passato delle lunghe ore al chiuso a fare i compiti, il nostro cervello, per

distogliersi e riposarsi, vorrebbe uscire all’aperto con degli amici. Invece

noi facciamo il contrario, ci rinchiudiamo dentro casa davanti al computer,

o a qualsiasi altro aggeggio elettronico a parlare con i nostri amici, ma non

di persona. Un altro lato negativo è che ci possono contattare delle

persone che, vedendole nella realtà, si potrebbe capire che sono

personaggi pericolosi e quindi dovremmo starne alla larga. Su internet,

invece, non possiamo sapere se una persona è cattiva o no, ma soprattutto

lui può sfruttare la situazione dicendo che è uno della mia età, che è una

brava persona, quando invece ha 40 anni e ci vuole solo fare del male. Io

conoscevo una coppia sposata che però non potevano più vivere insieme

perché il marito si era dovuto trasferire in Romania per lavoro e potevano

vedersi di persona solo una volta ogni due mesi. Così, grazie ai social come

questi, hanno potuto continuare a sentirsi e anche a vedersi (grazie alle

video-chat come Skype) in pochissimo tempo.

Però conoscevo anche una ragazza che aveva Facebook e una persona a

tutti sconosciuta è riuscita a rintracciarla e la chiamava ogni secondo al

telefono, gli scriveva continuamente, in poche parole, la tormentava.

Allora suo padre l’ha dovuta togliere da Facebook e le ha cambiato il

numero. Secondo me, il WEB e le reti digitali non sono un ottimo uso per

fare relazioni autentiche e dialoghi costruttivi perché comunque ci si

parla davanti ad uno schermo e non di persona, guardandosi in faccia. Per

me bisognerebbe passare più tempo con gli amici di persona magari

incontrandosi un pomeriggio per fare compiti insieme e dopo stando con

Page 19: Elaborati Aiart Classe 3°A

loro all’aria aperta, oppure andando insieme a sport, in parrocchia…

Riguardo invece agli spazi di vita sul WEB, oggi credo che quasi nessuno

della mia età ne possa fare a meno per agevolare la comunicazione. Per me

va bene che si usino, ma non devono sostituire il vedersi di persona,

perché per quanto questi mezzi si evolvano così rapidamente, non

riusciranno mai a sostituire il piacere dello stare insieme nella vita reale.

Lucrezia Frizzo - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 20: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Sul Web io conosco strumenti come facebook, che forse è il più

conosciuto, poi twitter, instagramm, ask, ecc. io non possiedo nessuno tra

questi social, ma i miei amici, compagni e genitori sì. Per questo ogni tanto,

se non ho nient’altro da fare, uso facebook con il profilo di mia madre per

vedere le foto e i commenti degli altri. Di solito, dato che il profilo non è

il mio, mi segue mia madre, raramente capita che io lo usi da sola.

Per me le reti digitali possono avere sia degli aspetti positivi, sia che degli

aspetti negativi, dipende dai punti di vista e dall’uso diverso che ogni

persona ne fa. È vero infatti che grazie a questi le persone possono

sempre rimanere in contatto, sia con gli amici più vicini che con quelli più

lontani con cui si vedono meno. È un modo per divertirsi, per svagarsi un

po’ dopo la scuola, il lavoro e gli impegni. È anche vero che ci sono molti

aspetti negativi, infatti da quando tutti usano il web non si guardano più in

faccia, ma sempre attraverso facebook, instagram, twitter,... mi accorgo

che anche a me certe volte succede questo, infatti stando al computer è

come se mi isolassi dal mondo circostante. Inoltre sul web si possono

incontrare, molti pericoli, sono tante le persone che non hanno buoni

scopi, ma magari fingono di essere nostri amici per altri interessi. Quando

si sta sui social network non di può mai essere sicuri che la persona che

c’è dall’altra parte sia veramente chi dice di essere. Un altro aspetto

negativo è che si pensa che le conversazioni, essendo virtuali, non abbiano

conseguenze reali; se infatti insulto qualcuno, mandandogli un SMS, non mi

sembra che le conseguenze siano le stesse, di quando le stesse cose gliele

dico in faccia.

Infine io credo che il web non aiuti, per la maggior parte della gente, a

far crescere delle relazioni autentiche e dialoghi costruttivi, ma la colpa

non è solo di internet, ma dell’uso che noi ne facciamo. Leggendo quello

che le persone scrivono o fanno online, ti rendi conto che la maggior parte

di loro lo prende come un gioco e non come un luogo di confronto dove,

oltre a divertirsi, si può anche parlare di qualcosa di più vero e di più

serio. Quindi io penso che internet debba essere usato non solo per svago,

ma anche per cose più autentiche, perché in questo modo si potrebbe

definire utile. In conclusione penso che il web, se usato bene e in maniera

equilibrata, sia una cosa positiva, e che quindi ognuno di noi debba trovare

Page 21: Elaborati Aiart Classe 3°A

il giusto compromesso tra la vita reale e quella virtuale. Quella virtuale

non deve prevalere, facendoci schiavi di internet.

Maria Paolella - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 22: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

La nostra generazione è completamente influenzata dai social network,

come Facebook, Twitter, Instagram, Ask, Whatsapp, Messanger…

Da quando siamo nati questi siti hanno preso il sopravvento nelle nostre

vite. Conosciamo questi siti perché i nostri genitori, parenti e amici ne

fanno uso, ma anche perché se ne parla molto anche in televisione.

Uso questi strumenti in autonomia perché i nostri genitori non li sanno

usare bene come li usiamo noi.

Gli aspetti positivi di queste reti digitali sono conoscere nuove persone e

rimanere in contatto con parenti e amici che abitano lontano e non

possiamo vederli oppure semplicemente per mettersi d’accordo per uscire

o per vedersi. La poca privacy potrebbe essere un aspetto negativo, un

altro aspetto negativo è che, se dedichiamo troppo tempo a questi

strumenti ne diventiamo dipenderti e non riusciamo più a parlare di

persona con la gente.

Mia cugina, abita in Ungheria, non la vedo da un anno, grazie a Facebook

riusciamo sempre e comunque a rimanere in contatto e questo è un

esempio di aspetto positivo. Un esempio di aspetto negativo che a me dà

molto fastidio è che le persone non riescono più a guardarti in faccia

mentre poi, anche se sono deboli di persona, non riuscirebbero mai ad

insultarti personalmente, allora lo fanno tramite Web. In conclusione

direi che le reti digitali non aiutano a crescere relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi. Con queste reti, ci si distacca dai sentimenti profondi

e dalla vita reale, diventando così macchine che scrivono ad un’altra

macchina senza sentimenti e senza bisogno d’affetto.

Secondo me, per far convivere spazi di vitta autentica e spazi di vita sul

web, dovremmo ricordarci che la vera vita non è quella digitale, ma quella

che viviamo ogni giorno e che noi giovani, purtroppo, stiamo sempre di più

sottovalutando, dovremmo ricordarci anche, che siamo umani e abbiamo

bisogno d’affetto e di persone che ci amano per come siamo e dovrebbero

stare sempre accanto a noi

Sara Ferretti - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli

Page 23: Elaborati Aiart Classe 3°A

Nell’era dell’Web, alla luce della tua esperienza personale, ritieni che la

rete digitale sia u luogo dove si possono realizzare relazioni autentiche e

dialoghi costruttivi

Sì, conosco molti social network, alcuni perché li uso, altri per sentito

dire, anche i miei amici o i miei genitori credo, ormai sono diventati mezzi

di comunicazione globale.

No, non ne faccio uso seguito da un adulto, sono un bravo ragazzo e quasi

responsabile… i miei genitori si fidano di me e sanno che so quello che

faccio.

Gli aspetti positivi sono pressoché infiniti: la comunicazione, la

condivisione di momenti belli e brutti in tempo reale, la ricerca immediata

di informazioni di persone o luoghi, il ricordare la propria crescita tramite

album digitali, entrare in gruppi di persone che condividono una tua

passione e discuterne, confrontarsi, chiedere chiarimenti ecc… forse

adesso è scontata la comunicazione a distanza ma basta pensare che fino

a 100 anni fa, per far arrivare un messaggio dall’altra parte del mondo,

bisognava portarcelo fisicamente, invece oggi basta un click.

Mi sto sforzando ma non riesco a trovare difetti, le reti digitali sono solo

piattaforme, o paragoniamole a barche, barche create da persone come

noi e sostenute/aggiornate da computer, i passeggeri invece siamo noi,

anzi, meglio i comandanti: perché basta una parola/decisione per portare

la barca alla deriva! Con questo voglio dire: a noi è stato affidato il

comando se noi lo esercitiamo male non è colpa della barca ma nostra che

la comandiamo; per fare un esempio comune e banale: bulli sul web (no non

sono mai stato vittima di questo) molti dicono che è colpa dei social

network, se ci sono atti di “cyber-bullismo, io dico che il problema è di

quelle menti depravate dei ragazzi che si sentono forti ad insultare

davanti ad una tastiera, allora si potrebbe dire: se non ci fossero i social,

non ci sarebbero i cyber bulli, ma se non ci fossero i social i bulli

farebbero direttamente violenza fisica e non so cos’è meglio.

Un altro esempio di un aspetto che le persone interpretano negativo è la

preclusione di conversazione fisica e reale perché sostituita da quella

virtuale, ma così si ritorna al discorso di prima, quando qualcuno

preferisce la conversazione virtuale a quella reale il problema è lui, non il

forum/social.

Queste piattaforme sono state create per uno scambio di informazioni

necessario e moderato, se le persone ne abusano il difetto è in loro.

Page 24: Elaborati Aiart Classe 3°A

Detto questo non penso che il web aiuti a crescere relazioni ma in molti

casi sia necessario per questioni geografiche.

I dialoghi costruttivi non ci sono come ci sono, dipende da cosa si vuole

veramente, ci sono gruppi, pagine e forum costruttivi se si cercano,

altrimenti no.

Poi ovviamente i dialoghi costruttivi è meglio farli di persona perché si

possono condividere spazi di vita come gli sport.

Comunque io ho sempre parlato sottintendendo persone che non ne hanno

la possibilità, quindi non vorrei essere frainteso, mai sostituire la vita

reale a quella virtuale, la vita virtuale va vista come un “di più” che

possiamo sfruttare per vari motivi personali, tuttavia soltanto la vita

fisica ci regala emozioni, soddisfazioni, rimpianti, momenti belli o brutti

che siano!

Riccardo Marchegiani - classe III A

Scuola Secondaria I Grado Paritaria “Rosa Venerini”

Via Matteotti, 21 - 60121 Ancona

Insegnate d’ Italiano:

Prof.ssa Alessandra Vecchiarelli