EDUCAZIONE FISICA E FASCISMO · 2020. 6. 13. · fascismo A Bologna il "Littoriale" nacque come il...

13
EDUCAZIONE FISICA E FASCISMO Ppt di Manzollino, Ojanen, Salvatorelli

Transcript of EDUCAZIONE FISICA E FASCISMO · 2020. 6. 13. · fascismo A Bologna il "Littoriale" nacque come il...

  • EDUCAZIONE FISICA E FASCISMO

    Ppt di Manzollino, Ojanen, Salvatorelli

  • Introduzione sullo sportIl significato originale dello sport é il divertimento, il confronto per diletto, per il piacere di competere con altri mediante un’attività motoria. La dimensione ludica è affiancata dal significato etico del confronto leale, dello sviluppo armonico del corpo, della bellezza del movimento: valori presenti nella storia classica e strettamente connessi all’origine dello sport.

  • Argomenti:

    SPORT FASCISMO

    -Sport e fascismo

    -I giovani e le organizzazioni

    -Educazione fisica nelle scuole

    -Saggi manifestazioni

    - Il ruolo delle donne

    -sport praticati

    - Mussolini: il superuomo

    - Gli stadi

    -Introduzione sullo sport

    -fair play

  • Sport e fascismoDal 1925 in poi l’obiettivo divenne quellodi fascistizzare l’Italia, ovvero prenderegli italiani e cambiare loro identità, rinnovandoli.

    Nell'ambito di questo scopo, l'educazione e la pratica sportiva ebbero un ruolo fondamentale nel regime fascista.

  • Le disciplineGli sport preferiti dal fascismo erano quelli che potevano essere usati ai fini dell'addestramento militare.

    Da un lato infatti il regime voleva esaltare gli sport di squadra e fisici, funzionali all’idea di una stirpe di guerrieri. Si sviluppò anche l’amore per i motori e in particolare per le auto. Il fascismo era infatti un movimento conservatore dal punto di vista ideologico, ma anche affascinato dai miti della modernità.

  • Mussolini, il primo sportivo d'Italia e

    superuomoMussolini si propose come il primo sportivo d'Italia, praticando con passione tutti gli sport. Il Duce non si limitava solo a praticare attività fisica, ma pretendeva che anche chi lo seguiva rappresentasse un modello per la popolazione.

  • I giovani e le organizzazioni

    Negli anni ’20, nel pieno dello sforzo di fascistizzazione degli italiani,

    furono fondate delle organizzazioni che avevano lo scopo di tenere le

    persone legate al fascismo.

    L’organizzazione più influente era l’ ONB, divisa in balilla, di cui

    facevano parte i bambini dagli 8 ai 14 anni, e in avanguardisti, di cui

    facevano parte i giovani dai 14 anni ai 18.

  • Opera nazionale Balilla

    L’Opera Nazionale Balilla era riservata ai bambini e ai ragazzi in età scolare. I vari raggruppamenti, divisi per età e per sesso, avevano il compito di formare i ragazzi allo sport e ad attività para-militari, o comunque propedeutiche al servizio militare. Inoltre dovevano formare nei ragazzi l’identità di corpo, il culto dell’obbedienza, l’amore per la patria e per il Duce.

  • Altre organizzazioni- Gruppi universitari fascisti

    - I fasci giovanili di combattimento

    - Opera nazionale del dopolavoro

  • Educazione fisicaL'educazione fisica era considerata al pari delle altre discipline scolastiche, questa educazione però non si dovevalimitare solo alla scuola, ma fondamentale era integrarla con unapreparazione fornita dalleorganizzazioni. Venivano utilizzate le forme sportive anche per i finidell'addestramento militare.

  • I saggi e le grandimanifestazioni

    I Balilla e gli Avanguardisti eranoimpegnati in molti saggi collettivi, cheriunivano giovani da tutta Italia: questisaggi avevano lo scopo di coinvolgere le masse e fare propaganda, grazie ancheal discorso finale tenuto dal Duce.

  • La donnaLe donne erano divise in piccole italiane (da 6 ai 12 anni) e in giovani italiane (dai 12 ai 18 anni). Le donne dovevano essere forti per poter essere delle buone madri, che sanno di dover dare dei figli non solo alla famiglia, ma anche alla Patria;Discordanti furono i pareri sul ruolo sportivo della donna. Il problema principale era il fatto che la donna stesse acquistando troppa libertà, e non fosse più sottomessa all'uomo.

  • Gli stadi del fascismo

    A Bologna il "Littoriale" nacque come il primo vero stadio italiano e fu modello per quelli che seguirono.Per rafforzare l’importanza dello sport come cultura sportiva, nel 1932 fu inaugurato il “Foro Mussolini”, un attrezzatissimo complesso sportivo alla base di Monte Mario, a Roma, oggi noto come Foro Italico.