Educazione e comunicazione: due scienze gemelle Scienze delleducazione e della comunicazione sono...
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Educazione e comunicazione: due scienze gemelle
• Scienze dell’educazione e della comunicazione sono discipline gemelle (sono giovani e coetanee, sono nate in ambiti professionali, sono pluridisciplinari e aperte)
• Certe innovazioni della scienza della comunicazione hanno avuto ripercussioni o riutilizzi nell’educazione
• Educazione e comunicazione sono in parte in antitesi
Obiettivi diversi
educazionecomunicazione
Formazione
Apprendimento
Informazione
Intrattenimento
Apprendimento (occasionale)
Educazione e comunicazione• Il mondo della comunicazione e quello
dell’educazione sono negoziali e sociali, ma il primo è spontaneo e propone qualsiasi tipo di esperienza, il secondo è programmato e propone esperienze utili e calibrate rispetto agli obiettivi prefissati
• Il primo non verifica e non valuta, propone regole sociali che possono essere violate
• Il secondo distingue tra bravi e non bravi, costringe a fare i conti con la responsabilità, ingabbia in regole sociali più forti
Educazione e comunicazione• Jaquinot ci ricorda che queste discipline hanno in
comune 3 concetti
1) Interattività
2) Uso di dispositivi
3) Mediazione
• Nuovi ambienti comunicativi possono diventare ambienti di apprendimento
• Ma come? E come si evita la dispersività? Il plagio? La menzogna dilagante? L’inquinamento semiologico?
Pedagogia dei media
• Quattro dimensioni di ricerca
1) Tecnica (supporti e dispositivi)
2) Comunicativo-relazionale (impatto sociale)
3) Didattica (come usare le tecnologie)
4) Critico-sociale (effetti sul comportamento giovanile)
Pedagogia dei media
• Educazione– Nei media (modalità di fruizione equilibrata,
mantenendo creatività e libertà)– Ai media (educare alla conoscenza e all’uso
consapevole dei media)– Con i media (sfruttare l’intrattenimento per
arricchire il processo di insegnamento-apprendimento e verifica)
Campi della pedagogia dei media• Media Education: si occupa di definire conoscenze e
competenze che occorre avere dei media e vede in essi uno strumento di educazione alla democrazia
• Tecnologia dell’educazione: definisce i campi di applicazione dei media, seleziona il prodotto, studia e ottimizza la loro fruizione
• Ecologia dei media: (tiene conto della capacità di carico, ne tutela l’equilibrio, difende dall’inquinamento informazionale)
• Ergonomia didattica: interazioni significative (e produttive di risultati tangibili) con l’interfaccia
(Multi)media education
• Approccio critico ai media: sentiva la necessità di salvare gli allievi dalla corruzione e dalla menzogna dei media.
• Un nuovo approccio, di maggior fiducia, conduce alla Multimedia education
• La Multimedia Education coinvolge tutti gli educatori, le organizzazioni, la famiglia etc.
La Multimedia Education• Si preoccupa di come rendere naturale il loro uso
(come è naturale usare gli occhiali) in modo che l’allievo crei liberamente senza rimanerne schiavo e sappia selezionare con certezza
• Affronta tematiche politiche ed etiche: come attenuare o eliminare i rischi di plagio e di passaggio repentino da una democrazia (rappresentativa e continua, anche se non ancora partecipativa) al totalitarismo? Creando cittadini consapevoli, responsabili e liberi, che controllano le istituzioni, scelgono consapevolmente i propri governanti e astuti nel riconoscere campagne mediatiche pericolose
Tecnologia dell’educazione
• Si occupa di progettare attività, ambienti e modalità di utilizzo dei media. Un corso di formazione che oltre al docente impiega diapositive, lucidi, video, computer assume un carattere multimediale
• Vi è un’oscillazione tra personalizzazione e standardizzazione delle conoscenze, competenze, obiettivi, prerquisiti attraverso le programmazioni
Ecologia dei media• Etimologia: discorso intorno all’oikos,
l’ambiente, si occupa delle relazioni degli organismi con l’ambiente e tra loro
• È l’ambito attraverso cui la riflessione educativa formula criteri per garantire l’equilibrio nella formazione con i media
• È il campo in cui si incontrano esigenze etiche ed educativo-comunicative
• È utile se non si oppone all’ingresso dei media
Ergonomia didattica
• Ergonomia: disciplina che si occupa dell’attività umana in relazione con ambiente, strumenti e modalità organizzative. È nata per tutelare i lavoratori
• L’ergonomia cerca di adattare la tecnologia alle esigenze proprie dell’uomo
Ergonomia didattica
• L’ergonomia didattica si occupa delle dinamiche cognitive e acquisitive del soggetto in un ambiente supportato dai nuovi media
• Coadiuva la progettazione e l’allestimento di ambienti di apprendimento, individua i supporti (umani o tecnologici) e il loro ruolo, affinché il processo si compia al meglio
Si può fare un’ulteriore distinzione tra l’ergonomia cognitiva e quella didattica:– La cognitiva pone l’accento sul fatto che l’introduzione
di una tecnologia porta da un lato arricchimento, dall’altro depauperamento delle abilità
es. scrittura = - memoria + riflessione – La didattica si pone tra ergonomia e tecnologia
dell’educazione, si pone problemi di sovraccarico cognitivo con l’obiettivo che con l’interazione uomo-macchina si conservi l’impegno cognitivo (scopo conservativo) e si propongano nuovi e più efficaci contesti didattici (ambiente, strategie, scelta di supporti) (scopo propositivo)
Ergonomia didattica• Noi educatori ci poniamo domande di ergonomia
quando ci chiediamo:– Che supporto tecnologico uso, la penna o il computer,
il libro o un programma informatico?– Che tipo di risultato mi aspetto, cioè cosa dovrà saper
fare l’allievo e cosa delegherà alla tecnologia?– Qual è il grado di autonomia finale dell’allievo, cioè
quanto il processo lo ha reso indipendente? Si è solo divertito? Oppure ha capito come usare la tecnologia a suo vantaggio e la saprà usare bene anche autonomamente?
Uso dei media
• Ipo e iper comunicazione e ipertrofia tecnologica
• Limitazione o semplificazione mediale
Uso dei media
• Distrazione degli adulti dal soddisfare bisogni primari dei figli
• Soddisfare i bisogni primari con la nostra presenza! (sicurezza, amore, autonomia fisica, identità)
Uso dei media
• Obesità (conseguenze muscolo-scheletriche)
• Curare il divertimento nello sport, il contatto con il mondo fisico e la manualità
Uso dei media
• Appiattimento cognitivo
• Curare la scoperta del mondo fisico, la creatività con le mani, l’uso di uno strumento musicale, accettare i “fallimenti” del bambino (ritorno all’idea etimologica “dell’errare” ripresa da Piaget)
Uso dei media
• Desensibilizzazione etica
• Educhiamo all’intelligenza emotiva e alla responsabilità
Uso dei media
• Squilibrio tra reale e virtuale
• Operiamo continui confronti con il reale
Uso dei media
• Idea di precocità
• Tutelare il diritto all’infanzia