La Comunicazione organizzativa IL MODELLO DIALOGICO · 1 Prof. Vito Antonio Baldassarre La...

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1 Prof. Vito Antonio Baldassarre La Comunicazione organizzativa IL MODELLO DIALOGICO Gli interlocutori sono contemporaneamente emittente e ricevente; La Comunicazione è vista come un processo in cui i soggetti creano una relazione interagendo l’un l’altro; Prof. Vito Antonio Baldassarre I soggetti della Comunicazione contribuiscono a creare congiuntamente il significato degli scambi; I soggetti della Comunicazione contribuiscono a realizzare un progetto comunicativo comune;

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Prof. Vito Antonio Baldassarre

La Comunicazione organizzativa

IL MODELLO DIALOGICO

Gli interlocutori sono contemporaneamenteemittente e ricevente;

La Comunicazione vista come un processo incui i soggetti creano una relazione interagendolun laltro;

Prof. Vito Antonio Baldassarre

I soggetti della Comunicazione contribuiscono acreare congiuntamente il significato degli scambi;

I soggetti della Comunicazione contribuiscono arealizzare un progetto comunicativo comune;

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MODELLO DIALOGICOSOTTOCATEGORIA:

PROSPETTIVA CONTRATTUALE

La prospettiva contrattuale focalizzalattenzione sul concetto di

intersoggettivit (Rommetveit,1976)

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Fondamentale in questa prospettiva che tuttigli atti comunicativi implicano una serie di

accordi taciti tra gli interlocutori, che siriferiscono alla realt sociale condivisa in quel

momento dai soggetti coinvolti nellinterazione.

IMPLICAZIONE DELLA PROSPETTIVACONTRATTUALE

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I PRESUPPOSTIDELLINTERSOGGETTIVIT

Che i partecipanti assumano reciprocamente irispettivi punti di vista;Che condividano un comune universo diriferimento;Che siano capaci di decentramento dal propriomondo verso quello di altre persone;

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I PRESUPPOSTIDELLINTERSOGGETTIVIT

Non pu esistere alcun genere di comunicazionesenza una posta in gioco (Ghiglione,1988) ed la posta in gioco che precisa la natura dei legamitra gli interlocutori e imprime intenzionalita l l a g i r e c o m u n i c a t i v o

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LA STORIA PERSONALE

Ma i soggetti, prima di essere interlocutori,sono intralocutori, cio ciascuno possiedecaratteristiche intraindividuali dovute alla suastoria personale;

Tali caratteristiche nella situazionecomunicativa entrano in contatto con quellepossedute dallaltro soggetto;

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e s i t r a s f o r m a n o i n c a r a t t e r i s t i c h ei n t e r p e r s o n a l i c h e c o - c o s t r u i s c o n o i lsignificato della comunicazione ed influisconosul successo o sul fal l imento dell agirec o m u n i c a t i v o

LA STORIA PERSONALE

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LO SFONDO

Qualche considerazione che tenga conto dellalezione di Habermas Teoria dellagirecomunicativo 1981

La societ capitalistica contemporanea cheHabermas definisce malata e altamente artificiale:

riduce fortemente la dimensione comunicativadivenuta impersonale, formalizzata, strumentale;

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genera una tecnicizzazione dei mondi vitali soventeminacciati da una colonizzazione interna;

spinge a trattare gli altri come mezzi per conseguirescopi imposti dallesterno (massmedia, statoliberale,welfarestate);

gli interlocutori non sono pi su un piano di parit,spinti come sono dalle forze delleconomia e delprofitto;

subentrano interessi di parte che soppiantano lequattro istanze che rendono il discorso consensuale: lacomprensione, la verit, la veridicit, la giustezza

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LA PROPOSTA

Incrementare lo sviluppo del potenzialeautenticamente umano, razionale dellagirecomunicativo orientato allintesa tra i soggettidialoganti il cui scopo sia il ristabilimento di unaparit tra i soggetti che abbia come obiettivo ilconseguimento di una verit condivisa

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attraverso un RISCHIARAMENTO DELLECOSCIENZE ottenibile per mezzo di

approfonditi processi di formazione edemancipazione critica

LA PROPOSTA

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Lo sviluppo di un agire comunicativo capace di :

OBIETIVI DI TALE PROCESSOFORMATIVO:

Valorizzare la diversit

Favorire il rispetto reciproco

Rendere ciascuno consapevole,responsabile

e aperto al confronto

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LA METODOLOGIA

Una metodologia di cui noi ci serviamo per

raggiungere gli obiettivi indicati quella

dell Autobiografia formativa

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UTILIZZAZIONE FORMATIVA DELMETODO AUTOBIOGRAFICO

PRODUCE SITUAZIONI DI EDUCABILIT COGNITIVA

PRODUCE CONOSCENZA E RI-CONOSCIMENTO

ATTRAVERSOLO SVILUPPO SISTEMATICO DEL PENSIERO RETROSPETTIVO EINTROSPETTIVO (momento cognitivo ed autocentrato)

INDUCE ABITUDINI ALLA COLLOCAZIONE SOCIALE DEL SMEDIANTE LA RICOSTRUZIONE DI SCENARI (momento sociologico econtestualizzante)

INDUCE TOLLERANZA PER LE EVOCAZIONI ANSIOGENE GRAZIE ALMECCANISMO DELLA VISIONE DELLA PROPRIA VITA COME UNICA EIRRIPETIBILE MA ANCHE COME MINUSCOLO FRAMMENTO(momentoclinico e decentramento soggettivo)

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COME SOLLECITARE LA NARRAZIONE

LA NARRAZIONE PU ESSERE SOLLECITATA DAL CONDUTTORE

LINTROSPEZIONE :

A che cosa hai pensato quando ti accaduto questo.?

A che cosa hai pensato quandohai incontrato.?

FUNZIONALIT :

Che cosa avresti fatto o voluto fare quando tisei trovato?

raccontami del tuo passato

La narrazione pu essere sollecitata dal conduttoreattraverso lintroduzione di atti cognitivi volti a generare

lintrospezione

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A che cosa pensi assomigli oggi la tua vita?

A che cosa pensi assomigliasse ieri la tua vita ?

A che cosa pensi assomiglier domani la tua vita ?

PRODUZIONE DI RAPPRESENTAZIONIM E T A F O R I C H E D I S S T E S S I

DELLA PROPRIA VITA AL PASSATO, AL PRESENTE E ALFUTURO:

Prof. Vito Antonio Baldassarre

PRODUZIONE DI RAPPRESENTAZIONIMITICHE :

Chi era per te, allora e/o oggi, una persona alla quale voleviassomigliare ?

AFFIANCARE DOMANDE CHE CONSENTONO DI FARAFFIORARE LA DESCRIZIONE DI INDIVIDUI, DEI

LUOGHI, DELLE SENSAZIONI PROVATE :

N.B. ATTRAVERSO LA DESCRIZIONE CHE LE STORIE DI VITA PRENDONOFORMA, SI ANIMANO, SI RAMIFICANO IN ALTRI EPISODI PRIMA TACIUTI

Come ti sei sentito ? Cosa hai detto ? Cosa hai visto ?

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Prof. Vito Antonio Baldassarre

Vogliamo interrogarci sul nostro modo diNON-Comunicare

Quale bambino, quale ex-bambino non havissuto il sentimento diffuso di comunicaremale con i propri simili, con i professori, conil mondo degli adulti?

Chi non incontra nella quotidianit ladifficolt di esprimere se stesso e di esserecompreso?

Prof. Vito Antonio Baldassarre

Vogliamo interrogarci sul nostro modo diNON-Comunicare

Chi non ha avvertito la violenza di sentire unaltro parlare di lui, di pensare al suo posto,di decidere per il suo bene, di coinvolgerloin un progetto, un modo di vivere in cui nonsi ritrova?

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Prof. Vito Antonio Baldassarre

Vogliamo interrogarci sul nostro modo diNON-Comunicare

Chi non ha sentito e ricevuto una specie dirifiuto o di negazione della propria persona,di pregiudizi, di giudizi o affermazioniperentori che chiudevano la possibilit diuno scambio, quando tentava di offrire ilproprio punto di vista o il proprio vissuto?

Prof. Vito Antonio Baldassarre

Vogliamo interrogarci sul nostro modo diNON-Comunicare

Chi non ha vissuto il sentimento umiliante oingiusto di sentirsi definire come non si ?

Chi non ha provato lo smarrimento di sentireopporre alle proprie percezioni, alle propriecredenze, altre percezioni o credenze che, al di ldi una testimonianza o condivisione, volevanoimporsi a lui e invitarlo o costringerlo a rinunciareal proprio punto di vista?

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Riapprendere a comunicare

Lapprendimento dellacomunicazione rassomiglia algiardinaggio, se accettiamo discoprire, di coltivare, di lasciarfiorire il giardino che in noi.