"Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

14
Educatori 2.0 I social media nella promozione della salute Marco Vagnozzi CeIS - Centro di Solidarietà di Genova Dottore di Ricerca in Lingue, Culture e T.I.C. SFIDE IX - Seminario Franco-Italiano di Didattica ed Educazione Genova, 29 novembre 2013

description

Intervento al Seminario Franco-Italiano di Didattica ed Educazione (SFIDE - IX), tenutosi a Genova, al Dipartimento di Lingue e Culture Moderne, venerdì 29 novembre 2013. Tema principale della presentazione è il rapporto tra i social media e la professione dell'educatore, con particolare riguardo all'educazione intesa come promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza. L'intervento contiene riflessioni teoriche e spunti tratti da una ricerca sull'uso del Web 2.0 nella promozione della salute.

Transcript of "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Page 1: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Educatori 2.0I social media nella promozione della

salute

Marco Vagnozzi

CeIS - Centro di Solidarietà di Genova

Dottore di Ricerca in Lingue, Culture e T.I.C.

SFIDE IX - Seminario Franco-Italiano di Didattica ed EducazioneGenova, 29 novembre 2013

Page 2: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Contenuti

• Precisazioni iniziali

• Una definizione metodologica della promozione della salute

• L’incontro tra l’attività educativa e i social media: aspetti teorici e pratici della peer e media education

• Esperienze di ricerca: il Web 2.0 nella promozione della salute

Page 3: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Chi sono e di cosa si occupano gli educatori?

“L’educatore è […] il promotore di processi di cambiamento rispetto ai suoi utenti; la logica professionale è quella di favorire forme di empowerment dei soggetti, cioè di potenziamento e valorizzazione delle risorse, partendo dalle loro potenzialità […], dai loro obiettivi e anche dalle loro debolezze” (Tramma, 2007)

Questa definizione dà il senso della complessità, della variabilità ma per certi aspetti anche del carattere indeterminato della professione dell’educatore.

Per essere più precisi, potremmo dire che si tratta di una figura professionale che occupa in differenti contesti di tipo pedagogico o socio-sanitario. In tal senso, distinguiamo educatori sociali ed educatori professionali.

Page 4: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Contesti ed aree di lavoro degli educatori

• Diversi enti gestori di servizi: pubblici (ASL, Comuni, Province), privati, terzo settore o privato sociale (cooperative, no-profit, volontariato).

• Diverse tipologie di servizio: comunità residenziali (minori, case alloggio, case di riposo, comunità di recupero ecc.), servizi domiciliari, servizi territoriali (centri diurni, centri di aggregazione giovanile ecc.)

• Linee di indirizzo dell’intervento: promozionali (agire sulle potenzialità affettive e socio-relazionali dell’individuo), preventive (prevenire situazioni di disagio), riabilitative (far riacquisire determinate capacità perdute).

Page 5: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Competenze richieste e definizione professionale

• Pedagogiche• Psicologiche • Animative• Organizzative e gestionali: progettualità,

valutazione ecc.• Naturali

Pertanto sarebbe opportuno legare la formazione dell’educatore ad un preciso curriculum di studi e ad un tirocinio guidato in strutture idonee (Gatti, 2009).

Vi è insomma la necessità di una maggiore definizione della professione, senza tuttavia costruire modelli deontologici eccessivamente costrittivi.

Page 6: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Un esempio di lavoro educativo: la prevenzione e la promozione della salute

• Attività informative volte a contrastare fenomeni di rischio e devianza (uso ed abuso di sostanze psicoattive, condotte sessuali a rischio e M.S.T., bullismo, discriminazione e violenza, ecc.)

• Attività animative, formative e pedagogiche volte a stimolare il target e a rafforzare particolari “capacità di vita” (life skills)

Page 7: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Dalla prevenzione del rischio alla promozione della salute

• Passaggio da una concezione “verticale” dell’informazione a strategie di tipo “orizzontale” o paritario (peer education) che vedono la partecipazione del destinatario quale soggetto attivo in un percorso progettuale, e non puro oggetto di un’informazione (Croce, 2011)

• Modelli pedagogici di tipo socio-costruttivista (Varisco, 2002)

• Attenzione rivolta alle specificità dei soggetti ed ai possibili “fattori di protezione” più che ai fattori di rischio (Mrazek e Haggerty, 1994; Bandura, 1995; Goleman, 1996; Bonino et al., 2003 ).

Page 8: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

L’incontro tra la promozione della salute e i media

• Media education come disciplina che si occupa di: 1) alfabetizzazione all’uso dei media ; 2) riflessione critica sugli strumenti e loro utilizzo consapevole; 3) didattica e formazione attraverso i media stessi (Rivoltella, 2001; Jenkins, 2010)

• Diffusione dei media sociali che consentono una maggiore partecipazione, collaborazione tra utenti, condivisione di risorse in Rete (Parigi, 2010; Riva, 2010)

• Sviluppo di comportamenti a rischio legati alla Rete (cyberbullismo, sexting, Internet addiction, gioco d’azzardo online), o che trovano nella Rete un potente veicolo di diffusione (e-drugs)

• L’educazione tra pari, basata su strategie di comunicazione “orizzontale” e sugli strumenti e i linguaggi familiari alle giovani generazioni, non può non tenere conto dell’uso delle tecnologie da parte dei “nativi digitali”. Si va dunque verso una “peer

education 2.0” (Ottolini, 2011)

Page 9: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Web 2.0 e promozione della salute: una ricerca

• Progetto “Prevenzione 2.0” (2009-2010): 44 studenti (16-19 anni) di 1 istituto.

• Progetto “Tweer Education” (2010-2011): 35 studenti (16-19 anni) di 2 istituti.

• Progetto “Facebook & Salute” (2011-2012): 10 studenti (16-17 anni) di 1 istituto.

• Risultati raccolti nella tesi di dottorato in Lingue, Culture e T.I.C. “L’impiego del Web 2.0 a supporto delle attività di prevenzione del disagio e promozione della salute nei contesti scolastici” (maggio 2012)

Page 10: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Attività svolte

• Incontri informativi in presenza, riguardanti il tema dell’uso e abuso di sostanze psicoattive; utilizzo di tecniche di animazione, stimoli audiovisivi, strumenti multimediali (brainstorming; video training; mappe concettuali; slide di Power Point).

• Sessioni di interazione a distanza con diversi strumenti del Web 2.0 (blog, microblogging, social network) e diverse attività proposte (commento, video training online, segnalazione di link e materiali ecc.).

• Valutazione qualitativa e quantitativa delle attività (questionari ingresso/uscita; interviste; focus group; analisi testuale dei messaggi online ecc.).

Page 11: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Risultati raggiunti

• Miglioramento delle conoscenze (aspetti legali ed effetti fisici dell’uso di sostanze).

• Maturazione di un atteggiamento critico da parte dei ragazzi. Maggiore percezione del rischio.

• Gradimento e soddisfazione degli studenti per le iniziative proposte.

• Efficienza degli interventi.• Arricchimento delle attività educative

tradizionali.

Page 12: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Limiti

• Generale difficoltà nella valutazione dei progetti di promozione della salute.

• Mancanza di follow-up e dunque di una valutazione dell’efficacia a lungo termine.

• Differente percezione da parte dei ragazzi delle diverse risorse utilizzate (blog, Twitter, Facebook).

• Poche garanzie di continuità per i progetti di promozione della salute.

Page 13: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Ulteriori sviluppi

• Condivisione di buone prassi, creazione di “comunità di pratica” tra gli educatori.

• Formazione professionale continua. Maggiori pubblicazioni sul tema.

• Verso una rete nazionale per la prevenzione? (corso “Tra media e peer education”, Milano / Verbania, marzo – ottobre 2013).

• Modelli olistici di promozione della salute, che coinvolgano anche gli adulti e le comunità, a livello glocal.

• Possibile impiego delle tecnologie digitali anche in ambito terapeutico.

Page 14: "Educatori 2.0. I social media nella promozione della salute"

Riferimenti bibliografici

A. Bandura, Self-efficacy in changing societies, Cambridge University Press, 1995.R. Buzzi, M. Vagnozzi, Web e promozione della salute. La partecipazione in Rete come

pluralita di appartenenze, in Aa. Vv. , Genovacamp 2010 & Babycamp – l’ebook, le parole, le persone, Quintadicopertina, Genova 2010.

M. Croce, Verso una clinica della prevenzione, in M. Croce, G. Lavanco, M. Vassura (a cura di), Prevenzione tra pari. Modelli, pratiche e processi di valutazione, Franco Angeli, Milano 2011.

R. Gatti, L’educatore sociale. Tra progetto e valutazione, Carocci, Roma 2009.D. Goleman, Emotional Intelligence: Why It Can Matter More Than IQ, Bantam Books, New

York 1996.K. Jenkins, Culture partecipative e competenze digitali. Media education per il XXI secolo,

Guerini, Milano 2010.P. J. Mrazek, R. J. Haggerty (eds.), Reducing Risks for Mental Disorders: Frontiers for

Preventive Intervention Research, National Academy Press, New York 1994.G. Ottolini (a cura di), Verso una peer education 2.0?, Gruppo Abele, Torino 2011.P. C. Rivoltella, Media Education. Modelli, esperienze, profilo disciplinare, Carocci, Roma

2001.P. C. Rivoltella, Screen Generation. Gli adolescenti e le prospettive dell’educazione nell’età

dei media digitali, Vita e Pensiero, Milano 2006.S. Tramma, L’educatore imperfetto. Senso e complessità del lavoro educativo, Carocci 2007.M. Vagnozzi, Fermiamoci un attimo! Il blog come spazio di riflessione e promozione della

salute nella tecno-era della velocità, Erga, Genova 2011.M. Vagnozzi, Tweer Education: come utilizzare Twitter negli interventi di promozione della

salute a scuola, Atti del Convegno “Didamatica 2011”.M. Vagnozzi, “Facebook & Salute”: un progetto di prevenzione 2.0 in ambito scolastico, Atti

del Convegno “Didamatica 2013”.