Educare i giovani definitivo Dicembre 2011.pdfalla vita buona del Vangelo. Un messaggio...
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DICEMBRE 2011 N° 493
Il Natale è la festa di tutti; al di la dell’abuso di questa parola
con ciò che spesso non ha niente a che fare con il mistero
della nascita di Gesù, il N
atale ha un fascino misterioso per
cui ciascuno può riconoscere di essere in cerca di Dio e
accorgersi che in quel bambino in braccio a M
aria, Dio viene
a cercare noi.In questi giorni ci raccoglierem
o dinanzi al Bam
bino Gesù,
ci aiuteremo pregando reciprocam
ente, riconoscendo cheD
io in molte m
aniere attraverso il suo Figlio Gesù, parla a
ciascuno di noi.Ci unirem
o in preghiera perché il Signore ci conceda, secondoil suo Spirito, quanto è più vitale per noi, per le nostre fam
iglie,per gli am
ici e soprattutto per quelli che sono più segnatidall’afflizione o dalla prova o dalla contrarietà; se non altroabbiano la forza di sperare e di andare avanti.
Mi sem
bra molto bello il seguente scritto di M
adre Teresasul N
atale che ci indica il senso vero di questa festa.
Auguri a tutti don Stefano
E’ Natale
E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratelloe gli tendi la m
ano.E’ N
atale ogni voltache rim
ani in silenzioper ascoltare l’altro.E’ N
atale ogni voltache non accetti quei principiche relegano gli oppressiai m
argini della società.E’ N
atale ogni voltache speri con quelli che disperanonella povertà fisica e spirituale.E’ N
atale ogni voltache riconosci con um
iltài tuoi lim
iti e la tua debolezza.E’ N
atale ogni voltache perm
etti al Signoredi rinascere per donarlo agli altri.M
adre Teresa di Calcutta
Verità, libertà, giustizia e pace sono le quattro parole chiave, gliingredienti del m
essaggio pontificio per la 45° Giornata
mondiale della pace. Parole in sequenza, strettam
ente connessetra loro, interdipendenti così com
e la realtà globale che ormai,
in modo inequivocabile, coinvolge tutto e tutti senza esclusione
di questioni, senza poter dire “a me questo non interessa!”. A
queste parole ne aggiungerei altre due: sapienza e pazienza. Laprim
a la colgo dal cantico letto nella liturgia delle lodi: “ancheil più perfetto degli uom
ini privo della sapienza sarebbe stimato
un nulla!” (Sap 9,1-11). Invocare quindi la capacità di saperguardare il tem
po, saperlo vivere appunto con opere di giustiziae di pace. La seconda la scelgo dal m
ondo agricolo: la pazienzadel contadino che sem
ina e attende, cura perché la terra possadare i suoi frutti. Sei parole quindi che si raccolgono, sitraducono poi nel verbo educare. Il m
essaggio del Papa è tuttorivolto all’azione dell’educare, a quell’atteggiam
ento costanteche deve caratterizzare la nostra vita, quella pazienza di educarcialla vita buona del Vangelo. U
n messaggio apparentem
enterivolto ai giovani m
a che sollecita la responsabilità del mondo
adulto. Per troppo tempo abbiam
o lasciato che le cose andasseroper il loro verso senza intervenire e ora non è tem
po di lamentarsi,
di piangere sul latte versato, di appellarsi ad una speranza vana.O
ccorre la volontà di un “salto di piano”, di non pretendere difare grandi cose m
a di iniziare a guardarsi attorno e costruire ladove si può con coraggio, costanza e coerenza. C
erto nelm
essaggio ci sono richiami che potrem
mo dire “universali”, che
indicano questioni e campi d’azione m
olteplici, spunti per“educarci” alla collaborazione, alla fraternità, alla solidarietàm
a soprattutto è richiesto l’impegno di tutti perché, com
e recitavail titolo di un libro di tanti anni fa: “Se m
olti uomini di poco
conto, in molti posti di poco conto, facessero cose di poco conto,
la faccia della terra potrebbe cambiare”.L’invito quindi è quello
di leggere il messaggio, m
editare ed agire
Educare i giovanialla giustizia e alla pace
per la XLV
Giornata m
ondiale della pace, che sicelebra il 1° gennaio 2012
Il comm
ento di Gigi Borgiani.
Messaggio di Benedetto X
VI
Buon N
ata
le !
Sabato 24 Dicem
bre15.00 Eucarestia M
ontebono17.00 Eucarestia Sacro C
uore18.00 Eucarestia M
ologno23.30 Veglia ed Eucaristia di N
atale in Duom
o
Dom
enica 25 Dicem
bre 8.30 Eucarestia San R
occo 9.00 Eucarestia Catagnana10.00 Eucarestia Cappella O
spedale10.00 Eucarestia S. Pietro A
postolo10.00 Eucarestia Som
mocolonia
11.15 Eucarestia Duom
o17.00 Eucarestia San R
occo
Lunedì 26 Dicem
bre10.30 Eucarestia Som
mocolonia
17.00 Eucarestia San Rocco
Sabato 31 Dicem
bre15.00 Eucarestia M
ontebono17.00 Eucarestia S. C
uore - Te Deum
18.00 Eucarestia Mologno - Te D
eum
Dom
enica 1 Gennaio
8.30 Eucarestia S. Rocco
9.00 Eucarestia Catagnana10.00 Eucarestia Cappella O
spedale10.00 Eucarestia S. Pietro A
postolo11.15 Eucarestia D
uomo
16.00 Eucarestia Somm
ocolonia17.00 Eucarestia S. R
occo
Giovedì 5 G
ennaio15.00 Eucarestia M
ontebono17.00 Eucarestia S. C
uore18.00 Eucarestia M
ologno
Venerdì 6 Gennaio
8.30 Eucarestia S. Rocco
9.00 Eucarestia Catagnana10.00 Eucarestia Cappella O
spedale10.00 Eucarestia S. Pietro A
postolo11.15 Eucarestia D
uomo
16.00 Eucarestia Somm
ocolonia17.00 Eucarestia S. R
occo
Sabato 7 Gennaio
15.00 Eucarestia Montebono
17.00 Eucarestia S. Cuore
18.00 Eucarestia Mologno
Dom
enica 8 Gennaio
8.30 Eucarestia S. Rocco
9.00 Eucarestia Catagnana10.00 Eucarestia Cappella O
spedale10.00 Eucarestia S.Pietro A
postolo Battesimi
11.15 Eucarestia Duom
o16.00 Eucarestia Som
mocolonia
17.00 Eucarestia S. Rocco
Il 26 Dicem
brea Som
mocolonia
nella celebrazione delle ore 10.30,ricorderem
o i caduti dell’eccidioavvenuto nella tragica battaglia del26 dicem
bre 1944, dove morirono
135 persone fra civili, partigiani,m
ilitari e il paese fu distrutto, come
documentano le foto di quel tem
po.
Dom
enica 8 Gennaio 2012
ore 10.00in S. Pietro A
postolocelebrazione dei Battesim
i
Ringrazio Vittorio Salotti e gli altri organizzatori delTom
bolone del 9 Dicem
bre presso l’oratorio di SanPietro in Cam
po. Sono stati raccolti 730 euro a favoredel m
utuo che ancora la parrocchia è impegnata ad
estinguere per i lavori fatti nella ristrutturazione dellaChiesa.R
ingrazio ancora tutte le famiglie che anche in
questo anno si sono impegnate a continuare la
sottoscrizione mensile e che contribuiscono al
pagamento della rata .
Lunedi’ 26 Dicem
bre ore 21.00, nella sede delC
omitato di M
ologno appuntamento con la
Tombola di Santo Stefano. Il ricavato sara’
devoluto all’ AIL (A
ssociazione Italiana controle Leucem
ie)
Il 6 Gennaio 2012 alle ore
16.00 in San Rocco,
benedizione dei bambini con
canti e poesie dedicate aG
esù Bambino.
don Stefano
VE
NE
RD
I’ 30 DIC
EM
BR
E A
LL
E O
RE
18.00sono invitati al Sacro C
uore gli operatori Caritas
che si occupano del Centro di A
scolto.
“Granello di senapa”
Icona della Madre di D
io.M
essaggio di Benedetto X
VI.
Don Federico diacono.
Pubblicazione di Don Silvio.
I nostri presepi.R
ingraziamenti.
2 giorni a Calam
brone.M
ercatino dell’usato.C
ena AN
SPI al Sacro Cuore.
Orari e appuntam
enti vari.
I gruppi partiranno dalla Piazza dellaStazione alle ore 13.30 e dagli Stefanettialle 13.30. Il ricavato sarà devoluto allaParrocchia di San Pietro A
postolo
Il 6 Gennaio il canto della B
efanaa San Pietro in C
ampo e a M
ologno
La Caritas dell’UP di Barga, Som
mocolonia e S. Pietro in
Campo, dopo la bella espe-
rienza dell’agosto e l’apertu-ra straordinaria dell’ 11 di-cem
bre scorso, ha deciso diaprire anche nei m
esi inver-nali il m
ercatino dell’usatopresso il locale G
asperetti, difronte alla chiesa di S. Rocco,ogni sabato m
attina, dalle8.30 alle 12.30. Ciò che offre sono abiti, scarpe, sciarpe,coperte, borse, libri e oggettistica per la casa…
tutti donaticon generosità e in ottim
o stato.Per crescere insiem
e nella cultura della solidarietà, e anchedella sobrietà e, perché no, della tutela dell’am
biente, po-nendosi in posizione critica rispetto all’ottica consum
isticadell’usa e getta per proporre uno stile di vita diverso ealternativo. G
li introiti verranno utilizzati per finanziare leiniziative Caritas. Q
ueste righe vogliono essere anche un in-vito a partecipare alle riunioni e alle iniziative Caritas dellanostra U.P perché, non dim
entichiamolo:
Caritas siamo tutti noi, Caritas è l’intera com
unità cristiana.Per essere sem
pre più "comunità di fede, preghiera e am
o-re”.Chi è interessato ad offrire un pò di tem
po, può recarsidirettam
ente alla sede del mercatino il sabato m
attina.
Caro don Stefano, m
i trovo di nuovo a ringraziare te eanche la com
unità di Barga. Chiaramente non è solo per
la stola (che tra l’altro mi piace davvero) m
a per lavicinanza ininterrotta che m
i avete sempre dim
ostrato ele m
ille piccole attenzioni, grazie. Simone
I NO
STRI PR
ESEPIO
gni presepe è sempre un po’ speciale e bello, dal
tradizionale al più caratteristico realizzati con la fantasiadei ragazzi o con l’ esperienza e la m
anualità degli adulti,creati in m
aniera originale nelle varie forme del paesaggio
e nei personaggi che si incamm
inano verso la grotta!Veniteli a vedere!V
i invitiamo a visitarli nelle varie C
hiese, inqueste giornate di vacanza!
MER
CATIN
O D
ELL’ USATO
Giovanna
Il 27 e il 28 Dicem
bre i ragazzi dell’A.C
.R.
partecipano alla 2 giorni a Calam
brone congli educatori, don Federico e don Stefano.
Un Saluto e un A
ugurio a Suor Flora che l’8 -9-2011ha celebrato i suoi 50 anni di vita religiosa .
Il 19 Dicem
bre don Silvio, presso la chiesa di SanFrancesco ha presentato gli ultim
i lavori da lui pubblicati:1) La ristam
pa della descrizione del San Francescorealizzata alcuni anni fa da M
oreno Salvadori ed ora nellaversione italiana e inglese, visto anche il flusso di turisti stranieriche visitano i nostri m
onumenti.
2) Il n°4 della collana Docum
enta che riporta una visitapastorale del luglio 1862 dell’allora A
rcivescovo di Pisa Em°
Card. C
osimo C
orsi3) U
n libro e una sua riflessione su”50 anni scristianizzati”anni in cui progressivam
ente vita, attività e cultura sono statiricoperti dal pesante m
anto della secolarizzazione che purnascondendo con la sua coltre valori perenni, non li hadistrutti.D
on Silvio ci offre “Pensieri in libertà” con profonderiflessioni che potrem
mo definire “sapienziali”.
Chi è interessato può rivolgersi presso il convento di San
Francesco.
L’ Associazione A
.N.S.P.I. organizza una cena, il
29 dicembre alle ore 19.30, al S. C
uore pertrascorrere una serata in am
icizia.C
hi desidera partecipare si rivolga a Da Prato
Fabrizio o a Don Stefano, entro m
ercoledì 28D
icembre e in quella sera verrà fatta l’estrazione
della lotteria A.N
.S.P.I.
Venerdì 13 gennaio al S. Cuore, alle
ore 15.30, incontro con il gruppodell’ A
postolato della Preghiera.
potete visitare per informazioni
ww
w.bargaunitapastorale.com
ww
w.m
adonnadelmolino.com
Don Federico nel suo servizio diaconale
con il diacono Luigi e don StefanoA
NN
O G
IUB
ILAR
E M
AR
IAN
OIl m
ese di Dicem
bre 2011 è iniziato con l’accoglienza nellanostra com
unità dell’ imm
agine della Madonna del M
olinorestaurata. U
na buona partecipazione di persone hanno ascoltato,la dom
enica 4 Dicem
bre, le notizie storiche e artistiche descrittedalla dott. A
. D’A
niello della Soprintendenza B.A.P.S.A
.E.di Lucca
e quello che la curatrice del restauro, Ilaria Nardini, ha illustrato
con le foto, facendoci notare le fasi del lavoro eseguito perripulire la tavola del X
IV sec. conservata nel D
uomo di Barga.
Molto interessante anche il contributo per una lettura spirituale
e teologica che il prof. Lucchesi don Mauro ha presentato e
indicato di questa icona della Madre di D
io, la sera del 7 Dicem
bre,presso la Chiesa della SS. A
nnunziata. Con tali approfondimenti
di questa sacra imm
agine e con la fiaccolata e la preghiera diaffidam
ento a Maria, abbiam
o aperto “l’ Anno M
arianoG
iubilare” richiesto con animo riconoscente verso D
io, dal nostroA
rcivescovo Giovanni Paolo Benotto, “ in favore dei fedeli che
devotamente parteciperanno alle solenni celebrazioni che si
terranno nel Vicariato di Barga a partire dal giorno 7 D
icembre
2011 al giorno 8 Dicem
bre 2012, per comm
emorare i
cinquecento anni trascorsi da quando la sacra imm
agine dellaBeata Vergine del M
olino, patrona della città di Barga con SanC
ristoforo, è stata solennemente esposta al culto, Lei che ha
sempre protetto con la sua m
aterna intercessione il popolocristiano contro ogni pericolo.”V
i com
unico il
decreto della
“PAE
NIT
EN
TIA
RIA
APO
STOLICA” che descrive il senso e le condizioni di questo
anno giubilare. Un anno speciale perchè la nostra vita sia sem
prepiù conform
e al Santo Vangelo, e ad ogni fedele si apra iltesoro della G
razia divina per accogliere i suoi frutti.“La Penitenzieria A
postolica, per speciale mandato del
Somm
o Pontefice e manifestando volentieri la Sua paterna
benevolenza, concede l’An
no
Marian
o con l’annessa
Ind
ulgen
za Plen
aria alle solite condizioni eseguite fedelmente
(Confessione sacramentale, Com
unione Eucaristica e preghiere
secondo le intenzioni del Somm
o Pontefice) da lucrare una solavolta al giorno, dai fedeli veram
ente pentiti, indulgenza che puòessere applicata anche alle anim
e fedeli ancora ritenute nelPurgatorio a m
o’ di suffragio.- O
gni qual volta visiteranno l’ Imm
agine di Nostra Signora del
Molino in form
a di pellegrinaggio e lì parteciperanno a qualchesacra celebrazione o alm
eno un mom
ento congruo di meditazione
da concludersi con le preghiere del Padre nostro, Credo e delle preghiere
della Beata V
ergine Maria.
- Ogni qual volta assisteranno a una celebrazione m
ariana inqualche Chiesa del V
icariato di Barga.I fedeli devoti im
pediti da vecchiaia o da grave malattia possono
lucrare l’Indulgenza Plenaria se si uniranno spiritualm
ente allecelebrazioni giubilari con atto di vera contrizione e conl’ intenzione di osservare quanto prim
a le tre condizioni consuetedinanzi a qualche piccola im
magine della celeste Patrona e
offriranno tramite M
aria le loro preghiere e le loro sofferenze aD
io misericordioso.
Tutti i fedeli potranno lucrare, anche più volte al giorno,l’Indulgenza parz
iale se, con almeno il cuore contrito, si
dedicheranno, alle opere di misericordia, di penitenza o di
evangelizzazione proposte dall’ Eccellentissim
o Metropolita di
Pisa. Perché sia facilitato, con carità pastorale, l’accesso alperdono divino tram
ite il potere delle chiavi della Chiesa, questaPenitenzieria prega con insistenza i sacerdoti m
uniti della facoltàdi ascoltare le confessioni di prestarsi con anim
o pronto egeneroso alla celebrazione della Penitenza e ad am
ministrare
spesso la S. Comunione agli inferm
i.”
Il presente vale per tutto l’anno mariano.
Nelle icone della M
adre diD
io della tenerezza , a cuiappartiene questa, M
aria èrappresentata inclinata conil Bam
bino sul braccio; Gesù
è appoggiato guancia aguancia verso di lei. M
aria,colei che intenerisce il Figlioa favore dell’uom
o.Q
uello che colpisce è losguardo di M
aria, unacom
mistione di dolcezza e di
tristezza, di dolore e di amo-
re. E’ uno sguardo assortoin una visione interiore, nonsi posa sul bam
bino, ma è
rivolto verso chi guarda e cipartecipa il m
istero che essastessa vive.N
elle icone il volto non è unritratto, i lineam
enti esprimo-
no la partecipazione del soggetto alla vita di Dio: gli occhi sono
grandi, come di chi vede nel m
istero di Dio; la bocca è elem
entodella passionalità: chi non m
angia muore ,è piccola, perchè il santo
ormai vive di D
io. L’ icona non è un ritratto, vuole esprimere l’iden-
tità interiore e vera della persona partecipe della vita di Dio.
Raccolgo in brevi pensieri alcuni aspetti di quanto il Prof. Lucchesi don M
auro, la sera del 7 Dicem
bre, nella chiesa dellaSS. A
nnunziata ci ha presentato per farci comprendere la bellezza del linguaggio delle icone e quello che la nostra tavola
ci vuole trasmettere
Maria ha sopra di sè le stelle, sim
bolo della verginità prima, durante
e dopo il parto per esprimere il dogm
a del conciloio di Efeso sulladivino-um
anità di Gesù.
Gesù è il centro dell’icona e se lo sguardo di M
aria è rivolto verso dinoi è per dirci qualcosa che riguarda Lui. G
esù è rappresentato conil volto di adulto, esprim
e la sua condizione di Figlio di Dio e Salva-
tore.L’espressione di G
esù è grave, i suoi occhi aperti sono fissi in quellidella m
adre, egli riconosce nella madre la creatura che si apre piena-
mente al Padre e grazie alla sua apertura appare vulnerabile e questo
suscita la tenerezza del Dio-bam
bino: tenerezza del Creatore per la
sua creatura, tenerezza piena di meraviglia della creatura verso il
suo Signore che, assumendo la natura um
ana, si è consegnato a leirendendosi a sua volta radicalm
ente vulnerabile. Il suo sguardo èsegnato da una radiosa tristezza.A
nche gli occhi della madre sono velati di tristezza, ella sa che il
Figlio dovrà soffrire per l’umanità . C’ è una com
passione serena delFiglio verso la m
adre e della madre verso il Figlio.
Nella m
ano destra Gesù ha un uccellino:è un elem
ento che caratte-rizza la pittura toscana prim
a di Giotto L’uccellino potrebbe essere
un pettirosso, un fringuello o cardellino che sono simboli della pas-
sione di Cristo. Esso ha le ali tese a form
are la croce e lo sguardo diG
esù sottende tutta la comprensione di tale sim
bolo. Nel suo sguar-
do si adombra il grande disegno di salvezza del Padre, quello della
grande misericordia verso A
damo e per questo il Verbo si è fatto
carne, per raggiungere e liberare l’umanità. M
ariella
Il prossimo appuntam
ento Giubilare dell’anno m
ariano sarà la D
omenica 1 G
ennaio 2012, Solennità di Maria M
adre diD
io alle ore 11.15 con la celebrazione dell’Eucaristia in Duom
o.