Edizione Febbraio

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVIII - N. 02 - FEBBRAIO 2013 - stampato il 14/02/2013 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it L’Altro Giornale a partire dal mese di febbraio si presenta anche nella sua veste più moderna. Da qualche giorno infatti, clic- cando su www.laltrogiornaleprovincia.com, è possibile accedere al nuovissimo sito internet del nostro periodico. L’Altro Giornale potrà quindi essere consultato in ogni momento e in ogni luogo con un semplice clic. Completo delle sue edizio- ni Valpolicella, Mensile della Provincia e Mensile di Verona, il nuovo sito web offre l’opportunità di leggere tutte le notizie e le informazioni pubblicate sulle ultime edizioni - e su quelle precedenti – del nostro periodico. Grazie ad una grafica piace- vole e pulita e ad un’impaginazione chiara e ordinata, ogni sezione all’interno del sito ha il suo spazio dedicato: dalla crona- ca allo spazio donna, dalle pagine delle vostre lettere alle rubriche e allo sport. Una vera risorsa, questo sito, che L’Altro Gior- nale ha voluto mettere a disposizione dei lettori, i quali, attraverso una veloce registrazione, potranno anche commentare direttamente ogni argomento trattato. Oltre alle notizie e agli articoli pubblicati sui nostri mensili, sarà possibile trovare anche le ultimissime news, approfondite poi nelle edizioni successive …Ma non è finita qui: L’Altro Giornale da questo mese si arricchisce di un ulteriore tassello. Si tratta de “Il portale della Valpolicella”, uno spazio web interamente dedica- to al territorio della Valpolicella e alle sue numerose offerte in termini di servizi, tempo libero, svago, enogastronomia e quant’altro. Uno scrigno di consigli utili, abbinati all’informazione con cui L’Altro Giornale accompagna da 28 anni la Pro- vincia di Verona. A questo punto non ci rimane che augurarvi buona navigazione e buona lettura! www.laltrogiornaleprovincia.com www.laltrogiornaleprovincia.com Uscita ufficiale dalla Lega Nord per l’ex sindaco di Bussolengo, Alviano Mazzi, e i suoi ex assessori esce dalla Lega Nord dopo il commissariamento della sua compagine governativa alla fine di una lunga guerra interna scoppiata tra le opposte componenti del partito di Bossi. Una situazione sofferta, condivisa da Mazzi con Fran- cesco Vassanelli, Marco Soave, Luigi Ambrosi e Roberto Grigoli, che annunciano “le proprie irrevocabili dimissioni” dal partito Lega Nord in considerazione degli ultimi eventi a livello locale e nazionale”. Nel frat- tempo Alviano Mazzi dà appuntamento alle prossime elezioni comunali: «Per quello che riguarda il nostro impegno futuro, non andremo in altri partiti o movimenti, ma ci impegneremo attraverso liste civiche, per con- tinuare nel nostro impegno con lo spirito e la dedizione che ci hanno sempre contraddistinto». pagina 12

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Giornale di Febbraio

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVIII - N. 02 - FEBBRAIO 2013 - stampato il 14/02/2013

VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744e-mail: [email protected] - www.laltrogiornalevr.it

L’Altro Giornale a partire dal mese di febbraio si presenta anche nella sua veste più moderna. Da qualche giorno infatti, clic-cando su www.laltrogiornaleprovincia.com, è possibile accedere al nuovissimo sito internet del nostro periodico. L’AltroGiornale potrà quindi essere consultato in ogni momento e in ogni luogo con un semplice clic. Completo delle sue edizio-ni Valpolicella, Mensile della Provincia e Mensile di Verona, il nuovo sito web offre l’opportunità di leggere tutte le notizie ele informazioni pubblicate sulle ultime edizioni - e su quelle precedenti – del nostro periodico. Grazie ad una grafica piace-vole e pulita e ad un’impaginazione chiara e ordinata, ogni sezione all’interno del sito ha il suo spazio dedicato: dalla crona-ca allo spazio donna, dalle pagine delle vostre lettere alle rubriche e allo sport. Una vera risorsa, questo sito, che L’Altro Gior-nale ha voluto mettere a disposizione dei lettori, i quali, attraverso una veloce registrazione, potranno anche commentaredirettamente ogni argomento trattato. Oltre alle notizie e agli articoli pubblicati sui nostri mensili, sarà possibile trovareanche le ultimissime news, approfondite poi nelle edizioni successive …Ma non è finita qui: L’Altro Giornale da questomese si arricchisce di un ulteriore tassello. Si tratta de “Il portale della Valpolicella”, uno spazio web interamente dedica-to al territorio della Valpolicella e alle sue numerose offerte in termini di servizi, tempo libero, svago, enogastronomia equant’altro. Uno scrigno di consigli utili, abbinati all’informazione con cui L’Altro Giornale accompagna da 28 anni la Pro-vincia di Verona. A questo punto non ci rimane che augurarvi buona navigazione e buona lettura!

www.laltrogiornaleprovincia.com

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Uscita ufficiale dalla Lega Nord per l’ex sindaco di Bussolengo, Alviano Mazzi, e i suoi ex assessori esce dalla

Lega Nord dopo il commissariamento della sua compagine governativa alla fine di una lunga guerra interna

scoppiata tra le opposte componenti del partito di Bossi. Una situazione sofferta, condivisa da Mazzi con Fran-

cesco Vassanelli, Marco Soave, Luigi Ambrosi e Roberto Grigoli, che annunciano “le proprie irrevocabili

dimissioni” dal partito Lega Nord in considerazione degli ultimi eventi a livello locale e nazionale”. Nel frat-

tempo Alviano Mazzi dà appuntamento alle prossime elezioni comunali: «Per quello che riguarda il nostro

impegno futuro, non andremo in altri partiti o movimenti, ma ci impegneremo attraverso liste civiche, per con-

tinuare nel nostro impegno con lo spirito e la dedizione che ci hanno sempre contraddistinto».

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DOVE POTETE TROVARCIAFFIMUNICIPIOTRATTORIA DA CARLINOMACELLERIA - VIA RE DI PUGLIAGALLERIA PASCOLI - CENTRO COMMERCIALE 1BEL&BON - VIA S.PIERETTOGASTRONOMIA DA RITA - VIA NAPOLEONE

BARDOLINOMUNICIPIOUFFICIO PROVINCIA - PIAZZALE A.MOROHAPPINES BARAVISIL FORNAIO - VIA FOSCOLOCLUB MEZZA ETÀPANIFICIO BULLIO - VIA MARCONISTAZ. SERVIZIO ESSO E BAR

VIA VERONA CALMASINOORTOFRUTTA BARDI CALMASINOPIÙ 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

BUSSOLENGOMUNICIPIOSANITARIA ALL’OSPEDALEBENIN CASA - VIA DE GASPERISCAMPOLI 4 STAGIONI - VIA SABOTINOFARMACIA SEGALA - VIA GARDESANASONNIDOR - VIA SALVO D’ACQUISTOCAFÈ PASTICCERIA LA CRÉME P.ZZA DEL GRANOMACELLERIA CORDIOLI - VIA ROMA, 74CENTRO COMM. RAMONDA IN GALLERIAEUROSPINCENTRO ANZIANIPARADISO DELLA FRUTTA - VIA PASTRENGOPIÙ 5.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

CAPRINOMUNICIPIOSTEPHY CALZATUREFARMACIA AMBROSINICIRCOLO RICREATIVO TERZA ETÀDISTRIBUTORE SHELL - VIA G. SANDRIERBORISTERIA DOMUS MEAMACELLERIA DAL PADOVAN - P.ZZA STRINGAMARKET BOIPLAZA CAFÈ PESINA

PANIFICIO PAIROLI PLATANOPIÙ 1.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

CASTELNUOVOMUNICIPIOBIBLIOTECA COMUNALELA MIA BOTTEGA - VIA I MAGGIOCIRCOLO NOIBAR PAN. GELATERIA D’ANNUNZIO

VIA MANZONISAN MARCO PETROLI VIA GARDESANA

LOC.RONCHIDAL FINI SUPERMERCATO CAVALCASELLEFARMACIA PIETROPOLI SANDRÀSPLATTER BAR SANDRÀALIMENTARI MIDA

P.ZZA DELLA REPUBBLICA SANDRÀIMPIANTI SPORTIVI SANDRÀ

CAVAIONMUNICIPIOMARKET TONOLI - VIA POZZO DELL’AMOREEUROSPINPANIFICIO ZAMBIASIBAR PASTICCERIA DREAMLAVASECCO MODENA SEGADISTRIBUTORE CAMPORENGO

COSTERMANOMUNICIPIOPASTICCERIA BULLIO - VIA BECELLIMINIMARKET FACCHINETTI ALBARÈPIÙ 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

GARDAMUNICIPIOUFFICIO TURISTICOUFFICIO PROVINCIA

LUNGOLAGO REGINA ADELAIDEAGENZIA IMMOBILARE

LUNGOLAGO REGINA ADELAIDESALA FRUTTA - VIA CARDUCCIPANIFICIO BULLIO - VIA PASCOLIPIÙ 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALILAZISEMUNICIPIO

PIAZZA VITTORIO EMANUELEBAR AGIP - VIA VERONAPANIFICIO BULLIO - VIA CAN GRANDECENTRO ANZIANISUPERMARKET A&O - VIA GARDESANACIRCOLO ACLI COLÀUGOLINI PETROLI - VIA PESCHIERA PACENGOPIÙ 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

PASTRENGOMUNICIPIOORTOFRUTTA ALIMENTARE

- PIAZZA CARLO ALBERTOORTOFRUTTA MELA VERDE PIOVEZZANO

PESCANTINAMUNICIPIOFARMACIA - PIAZZA SAN ROCCOIMMOBILIARE FONDO CASAVIVAI ROSE GARDEN

STATALE BRENNERO BALCONICENTRO COMMERCIALE BALCONIBAR DOLCE VITA ARCÈALIMENTARI-EDICOLA ARCÈCAFFÈ SANTA LUCIA SANTA LUCIAMARKET 7 STELLE SETTIMOPIÙ 5.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

PESCHIERAMUNICIPIOAGIP - VIA VENEZIACENTRO SOCIALE PENSIONATI ARILICAGRUPPO ALPINIMINIMARKET LA MIA BOTTEGA - VIA VENEZIAPIÙ 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

RIVOLIMUNICIPIOFARMACIA RIZZOTTIPANIFICIO EL PISTORFIORI LA GROLETTASAN ZENOMUNICIPIO

GELATERIA LA DOCE VITABAR MILANOSALUMERIA LENOTTIPANIFICIO EL PISTOR

SOMMACAMPAGNAMUNICIPIOASLCIRCOLO RICREATIVO ANZIANIFARMACIA DONATO - VIA OSTERIA GRANDEFUNGHI MERLINI - VIA DELL’INDUSTRIA, 3PANIFICIO F.LLI FALCHETTI - VIA PONTIROLALA BOTTEGA DEI SAPORI - VIA PONTIROLAUFFICI COMUNALI CUSTOZAMARKET PETAO CASELLEBAR ALLA CHIESA CASELLEPIÙ 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

SONAMUNICIPIOUNICREDIT BANCAFARMACIA COMUNALE - PIAZZA VITTORIAPOLISPORTIVA - VIA SEGRADISPACCIO MANZATI - VIA BARBARAGOALIMENTARI PANIFICIO OLIOSI S.GIORGIOPERBACCO CAFFÈ S.GIORGIOPANIFICIO TACCONI PALAZZOLOPIÙ 2.000 COPIE NELLE CASSETTE POSTALIUNICREDIT VIA CASE NUOVE - LUGAGNANO

VALEGGIOMUNICIPIOPRO LOCOBAITA ALPINICONDOMINIO NAPOLEON - VIA SAN ROCCOALIMENTARI VENTURELLI

VIA CIRCONVALLAZIONEFRESCO MIOPIÙ 500 COPIE NELLE CASSETTE POSTALI

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Lle vostre Febbraio 2013 3

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Via Enrico Bernardi, 7

37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR)Tel. 0457152777 Fax 0456703744

e-mail:[email protected]

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario FranchinoAbbonamenti:10 euro annui

C.c postale n° 81285140intestato a L’Altro Giornale s.r.l.

Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina

Stampa:FDA EUROSTAMPA srlVia Molino Vecchio, 185

25010 BORGOSATOLLO (BS)Numero chiuso il 14 - 02 - 2013

Vede, Onorevole, sono piùdi quarant'anni che vado avotare e ad ogni tornataelettorale voi politici corre-te avanti indietro per tut-t'Italia per illustrarci pro-grammi che non realizzere-te mai, farci promesse chenon manterrete mai edassumervi impegni chesaranno sempre disattesi. Tutti dite di saper risolverequalunque problema, ... maallora perché siamo nella"Cambronne" fin sopra icapelli? Questa volta sceglierò perchi votare non in base aquello che promettete difare, ma in base a quelloche avete fatto. Tutti avete parlato di scelteimpopolari da fare di cuinon volevate assumervi laresponsabilità per non per-dere consensi. Sinceramente mi sembra unatteggiamento squallido evigliacco; se uno sa gover-nare e ritiene opportunoche si debbano fare certescelte, sicuramente cerche-rà di renderle il menoimpopolari possibile, mapoi le deve fare altrimentinon governa ma tira a cam-pare! Come è possibilepensare di governare facen-do solo scelte popolari?Pensate forse che l'Italia siail paese dei balocchi?Governare vuol dire cerca-re di capire oggi quello chesuccederà domani ma voipolitici avete dimostratoche non sapete capire ogginemmeno quel che è suc-cesso ieri! E veniamo ai rimborsi elet-torali; chi più chi meno,tutti i partiti hanno grufola-to, e grufolano, in questotruogolo. Voi politici vi riempite labocca quando dite: "ilpopolo sovrano ... diamo laparola agli elettori ... fac-ciamo scegliere agli elettori... rispettiamo la volontàdegli elettori ..." al referen-dum del '93 gli elettori ave-vano scelto ed anche chia-

ramente, il 90% ha detto noal finanziamento pubblicoai partiti e voi politici cosaavete fatto? Glielo avetemesso in quel posto alpopolo sovrano! E che diredel metodo che utilizzateper intascarvi i rimborsi?Se facesse lo stesso un cit-tadino qualsiasi i finanzierigli confischerebbero anchele mutande! Tutti dicevate di voler cam-biare la legge elettorale,non l'avete fatto adducendostupide scuse però qualcosasi poteva fare come: elimi-nare il cosiddetto "listinobloccato" che è palesemen-te in antitesi con la possibi-lità di scelta; vengonoinfatti elette delle personeanche se nessuno le vota;abolire la possibilità di"piazzare" i non eletti,quindi persone che gli elet-tori non vogliono, in postidi prestigio e con congruistipendi che, ovviamente,paghiamo noi ed infinepotevate anche sopprimerela possibilità, per gli eletti,di "cambiare casacca" cherappresenta un vero tradi-mento nei confronti deglielettori; se qualcuno noncondivide più l'operato delproprio partito abbia alme-no il coraggio delle proprieidee e si dimetta.

L'ultimo pensiero è per laquestione morale che tutti,a parole, dite di voleraffrontare. Già gli immora-li, offensivi ed indecentiprivilegi che vi siete con-cessi sarebbero più che suf-ficienti per cacciarvi apedate dal Parlamento, maanche il Padreterno perdo-na il peccatore che si pente.Vediamo se siete pentiti equant'è forte il vostro desi-derio di moralità conside-rando i fatti. Io ritengo chefra tutti i privilegi il piùindecente, il più immoraleed il più offensivo sia ilvitalizio dopo 5 anni dimandato. Il 21.9.10 vieneproposto alla Camera diabolire tale crimine: pre-senti 524 deputati, votanti520 hanno votato si 22deputati, hanno votato no498 ... la Camera nonapprova!Quello che ho riportato èsolo una piccolissima partedelle oscenità che commet-tete; lei Onorevole, sifarebbe governare da per-sonaggi del genere? Noncredo che le darò il voto, miavete convinto che votareper degli individui comevoi significa solo scegliereda chi farsi impiccare!.

Giovanni Saoncella

LETTERA APERTA

“Caro onorevole...”Egregio Direttore e cari Lettori,non è una questione diessere apartitico è sempli-cemente dire basta a questipolitici arroganti , presun-tuosi che ci prendono dadecenni per i fondelli suo-nando sempre il solitodisco. Se andiamo a guar-dare una trasmissione regi-strata 20 anni fa, si vedràche è esattamente la foto-copia di quelle in questigiorni. E’ veramente incredibileche queste persone, senzaalcuna dignità, abbianoancora il coraggio di veni-re a raccontarci sempre lestesse storie.Qui la cosa è più seria diquello che loro pensano.La gente comune non hapiù il lavoro, non si riesce- non solo ad arrivare afine mese - ma non esisteprospettiva per il futuro néper genitori né per i nostrifigli.Io non sono un ProfessoreUniversitario, però non civoleva molto a capire cheuna persona senza redditoo con il 50, 60% in menodi disponibilità economicarispetto a qualche anno fa,non possa spendere e quin-di creare quel famoso vola-no - di cui io parlavo giàpiù di un anno fa sempre

su questo giornale - quindiè inevitabile che non con-sumando non si possacreare ricchezza per nessu-no. Ci hanno voluto far crede-re che le cose andavanobene, anche quando noipersone normali, vedeva-mo che le cose peggiorava-no di giorno in giorno e,secondo me, il 2013 saràdeleterio e nefasto. Non sono un veggente,sono semplicemente uncittadino che guarda infaccia la realtà e vedo cheil costo della vita cresce, ilreddito non esiste oppuresi è dimezzato, la pensioneè diventata una chimeraanche per chi ha lavoratocome me 35 anni, i giovanidevono andare all’estero,si spende la metà dell’in-troito IMU per sommergi-bili e, ciliegina sulla torta,il capo dello Stato si èaumentato lo stipendio!Credetemi per salvarel’Italia servirebbe che tuttiquelli che sino ad orahanno fatto politica - diqualsiasi schieramento - sene andassero a casa subito,perchè i novizi, comunque,non farebbero più danni diquelli fatti da loro fino adora. Dobbiamo farci rispettaree non farci prendere per i

fondelli come sempre: oratutti promettono e poi -come sempre - saremmofottuti e cazziati, noi contutti i problemi e loro con isoliti privilegi. Abbiamobisogno che ci sia ridata ladignità che molti di noihanno perso per colpa loro.

Maurizio Toffali

POLITICA

“E facce toste”

L’inaugurazione dell’Università Itine-rante Auser di Pescantina avrà luogo,con il patrocinio del Comune, sabato 9marzo presso il Teatro G. Bianchi, Piazzadegli Alpini. Alle ore 16.00 il tenore Mae-stro Mario Chiarini terrà la lezione con-certo “La canzone italiana da GiuseppeVerdi ai giorni nostri”. Le successivelezioni avranno sede presso la Bocciofi-la, via Pace 3, il giovedì alle ore 16.00; ilprogramma verrà consegnato prima delconcerto inaugurale e diffuso a mezzostampa. Per informazioni telefonare allasede Auser di Verona tel. 0458210516 o3478578044 fax 0454850911

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Febbraio 2013 5le vostre Lettere

E’ una gran fortuna essereresidente a Bardolino, PaeseItaliano dove lo studio di unnoto quotidiano, ha stabilitoessere, il migliore in Italia perqualità di vita. Abbiamo unsistema di videosorveglianzacapillare; modernissimo!Garante della massima sicu-rezza, diurna e notturna. Pec-cato che da mesi non funzio-na, incurante dell’alto costosostenuto, dalla comunità,per istallarlo. Del fatto neapprofittano quanti, bisogno-si di compensare la scarsitàcerebrale, sfogano i propri

istinti peggiori, con la massi-ma sicurezza di impunità.Vantiamo Amministratorisimpaticissimi nell’imitarevideo demenziali, che poimettendoli in rete, dimostra-no, fuori da ogni discussione,che siamo degni del postoguadagnato in classifica.Andiamo orgogliosi per ilcentro Paese inibito alla cir-colazione delle auto; multarechi, per pigrizia, parcheggiaselvaggiamente la propriamacchina ovunque, nonsarebbe venir meno alleaspettative assegnate dal

famoso quotidiano?Quando poi dal presepioesterno la Chiesa Parrocchia-le viene tolta e profanata inmodo disumano la statua delGesù Bambino, ultimo ditanti altri atti di puro vandali-smo, purtroppo ormai fre-quenti. Nonostante tutto, rap-portando la stessa logica cheha portato in testa alla classi-fica il mio Paese, pensare acosa succederà in quelloposto all’ultimo posto, comenon posso ribadire di esserefortunatissimo?

Sergio Martini

BARDOLINO

“Il paese migliore d’Italia”

Ai giorni nostri si ricorresempre più spesso, dopo il"transito" alla praticadella cremazione, piuttostoche all'inumazione. Tantoche è quasi diventata unamoda la scelta di questotipo di sepoltura. Fannoeccezione le persone moltoreligiose, che seguonomolto pedissequamente leregole del cristianesimo, ilquale sostiene l'importan-za di conservare integro ilcorpo per il Giudizio Fina-le. Io però, da spirito libe-ro di artista che non amale regole ho una persona-lissima idea sulla necessi-tà di conservare il corpoper l’eternità. Addirittura,se potessi, ricorrerei allamummifacazione come gli

antichi Egiziani. Infatti ilcorpo, anche dopo il"transito" potrebbe essereil portante per le ricerchee gli studi archeologici,come storico protagonistadi vita vissuta in unadeterminata epoca. Vogliocitare a questo riguardodue esempi: il ritrovamen-to di un montanaro del-l’età preistorica ritrovatoquasi mummificato sullenevi delle nostre montagnee quello di due giovanimorti abbracciati rinvenu-ti nel mantovano, le cuiossa risalgono a 6 milaanni fa (considerati dagliarcheologi "gli amanti delpassato" come Giulietta eRomeo). Ecco perché sono contra-

ria alla cremazione! Miribello alla polverizzazio-ne di un corpo che in vita èstato ritenuto tanto impor-tante da essere taloraabbellito anche con inter-venti di chirurgia esteticaperfino in vecchiaia, perottenere un gradevoleaspetto fino all' ultima ora,come si usa fare oggigior-no: ne è l'esempio lanostra Gina Lollobrigida!La cremazione in questicasi sarebbe come distrug-gere un’opera d'arte...Conservando integro ilnostro corpo, questopotrebbe renderci protago-nisti storici per l'eternità,resi famosi da futuriarcheologi.

Dìna Marika Riccardini

Leggo con dispiacere su questo giornalel'ennesimo attacco rivolto alle persone chenon si riconoscono in alcuna credenza reli-giosa. Il pretesto, questa volta, arriva dallascelta della cremazione, che il signor Toffa-li Gianni - con una serie di improbabili sil-logismi - interpreta addirittura come “inop-pugnabile prova della credenza degli atei”,i quali sceglierebbero la cremazione inquanto “schiaffo” ad un dio che segreta-mente riconoscono. Ritengo che la risposta

del direttore Rosanna Pancaldi, credenteche sceglie la cremazione, sia sufficiente achiudere la questione sul nascere. Vorreiperò rassicurare il signor Toffali in meritoall'imbarazzo che gli atei proverebbero neldichiararsi tali alla cerchia di amici: micreda, spesso questo imbarazzo è semplice-mente sensibilità nei confronti dell'interlo-cutore.

Claudio Fumaneri

Gentile Signora Pancaldi,abito a Pescantina e leggo il Vostro gior-nale da più di 20 anni. Mi piace risponde-re al problema della cremazione sollevatodalla lettera del signor Toffali. Sonoanch'io cristiana e favorevole al riguardodi questa scelta. Ma questa scelta dispiace davvero a Dio?Purtroppo a causa del peccato d’Adamoed Eva, moriamo, ma grazie al sacrificiodi Gesù, molti che ora dormono nellamorte saranno riportati in vita sulla terra.Gesù disse: «Non vi meravigliate di que-sto, perché l’ora viene in cui tutti quelliche sono nelle tombe commemorativeudranno la sua voce e ne verranno fuori,quelli che hanno fatto cose buone a unarisurrezione di vita, quelli che hanno pra-ticato cose vili a una risurrezione di giudi-zio». (Evangelo di Giovanni 5:28,29)Che non sia comunque necessaria unatomba vera e propria per risuscitare una

persona è confermato da un’altra descri-zione profetica della risurrezione. Rivela-zione (Apocalisse) 20:13 dice: «Il marediede i morti che erano in esso, e la mortee la comune tomba del genere umano die-dero i morti che erano in essi». L’Iddio Onnipotente adempirà questeparole, a prescindere dal fatto che ilcorpo della persona sia stato sepolto,bruciato, disperso in mare, divorato dabestie feroci o completamente distrutto daun’esplosione atomica.Quindi la cosa importante non è dove ocome si ‘ritorna alla polvere’. L’impor-tante è essere nella memoria di Dio evenire risuscitati. Dio non ha certo biso-gno di tombe imponenti per ricordare lepersone. La cremazione non impedisce larisurrezione.

Claire Hofstee

CREMAZIONE

MATRIMONIO

Pro e contro. I lettori intervengono

Egregio signor Direttore, chi dà la vera definizione di matrimonio? Ilvocabolario, il linguaggio comune, i codicie prima di tutto il buonsenso. Non si puòchiamare cose diverse con lo stesso nome,diversamente ci sarebbero continui frainten-dimenti. Infatti chiamare matrimonio ciòche non è, e non lo sarà mai, nonostante un"certo diritto" pretenderebbe, si perde ilsenso della realtà delle cose. Un impoveri-mento della società, creando confusioneappiattendo le relazioni elargendo a pienemani false illusioni e false promesse. Per-

ché l'incontro d'amore tra uomo e donnanon sarà mai la stessa cosa dell'amore frauomo e uomo o fra donna e donna. Gliuomini e le donne che non siano prigionieridi una ideologia, che confonde i desidericon i diritti sanno tutto questa. C'è ancoramolta gente e tutto un mondo fedele alvocabolario e al buonsenso che ha il corag-gio di alzare la testa, vedi la manifestazioneche ha invaso le vie di Parigi.

Giancarlo MaffezzoliGarda

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Febbraio 2013 7le vostre Lettere

Periodicamente torna diattualità, soprattutto in cam-pagna elettorale, il tema delsovraffollamento delle car-ceri. Fioccano le propostepiù disparate che miranotutte ad affrontare il proble-ma solo nell’immediato:sconti di pena, indulti edamnistia. Sono esterrefattonel constatare che nessunoavanza (quantomeno conte-stualmente alle misure-tam-pone) l’unica proposta seriaper risolvere il problema inmaniera duratura e sicura,cioè costruire nuove carcerie/o ammodernare ed amplia-re quelle esistenti, come si fain tutti i paesi civili. Mi sem-bra un discorso perfino ele-mentare: se aumenta il fab-bisogno di posti in cella,liberare una parte dei dete-nuti è solo una misura tam-pone che dà una boccata diossigeno al sistema per 3-4anni, poi la questione inevi-tabilmente si riproporrà talee quale. Mi indigna, inoltre,osservare che le proposte diamnistia, indulto e similivengano sempre presentatein vista delle elezioni politi-che. Come diceva il buonAndreotti, a pensar male sifa peccato, ma quasi sempreci si indovina: vuoi vedereche a tanti partiti politiciinteressano i voti dei crimi-nali (e dei loro parenti edamici) piuttosto che quelli

delle persone perbene chenon commettono reati e nonsono coinvolte dal proble-ma?Considero anche fuorviante(per usare un eufemismo) iltentativo che viene fatto dipresentare le misure tampo-ne con intenti umanitari(alleviare le sofferenze indi-cibili dei detenuti ammassatiin celle di pochi metri qua-drati …) tacendo che lacostruzione di nuove carceriè l’unica soluzione che puògarantire condizioni di vitadignitose ai detenuti, senzamettere a repentaglio la sicu-rezza dei cittadini. Proporre di liberare unaparte dei detenuti perché lecarceri sono sovraffollateequivale a dire, per esempio,che se gli ospedali sonosovraffollati, invece dicostruirne di nuovi è megliostabilire per decreto che unaparte dei malati sono guaritie mandarli a casa per libera-

re posti letto.Si dirà che la costruzione dinuove carceri richiede diver-si anni e nel frattempo èindispensabile trovare qual-che soluzione-tampone peraffrontare l’emergenza.Ritengo che, pur nell’ambitodi soluzioni provvisorie, vipossano essere alternativealla sbrigativa liberazione diuna parte dei detenuti. Mirisulta che in Gran Bretagna(che, pur essendo tutt’altroche una dittatura forcaiolaha, a parità di popolazione,una popolazione carcerariaquasi doppia della nostra)fin dal 1997 con il GovernoMajor, per fronteggiareun’emergenza simile allanostra siano state approntatedelle navi come prigioniprovvisorie. In quel paesenessun politico, di qualsiasischieramento, si è sognato diproporre amnistie o indulti!

Roberto Pesce

San Giovanni Lupatoto

CARCERI

“I miei suggerimenti”Gentile Direttore,con riferimento alla mialettera pubblicata in otto-bre 2012 con oggetto:"15enni, perchè non se neparla?" è con gioia chevoglio rendere partecipeanche l'Altro Giornaledella grande conquista delComitato I Quindicenni.Apprendiamo, con vivasoddisfazione, che final-mente Il Ministro ElsaFornero ha restituito ildiritto che, con una circo-lare INPS da lei stessavoluta, aveva negato adoltre 65.000 cittadini ita-liani a percepire la pensio-ne di vecchiaia con 15anni di contributi. Non sitratta di baby pensionatima di donne e uominivicini ai 60 anni chehanno lasciato il lavorocon 15 anni di contributi(da lavoro e/o versativolontariamente all'INPS)per motivi diversi e, gene-ralmente, per assistere lafamiglia, sicuri di avermaturato una modestapensione. Dieci mesi fa questo dirit-to era stato negato: ora,dopo mesi di lotte delnostro Comitato, abbiamofinalmente ottenuto giusti-zia. Certamente il meritodi questa conquista è daattribuire, in gran parte,alla coordinatrice del

nostro Comitato EvelinaRossetto. Una ragazza conmeno di 36 anni che nonha esitato a costituire uncomitato, e assumersil'onere di lottare in primapersona per il diritto allapensione della madre cheaveva lasciato il lavoroper assisterla. Con tenaciae intelligenza, Evelina haorganizzato il Comitato inRete e intrapreso numero-se iniziative di mailingdenunciando, ai parlamen-tari e ai media, questa gra-vissima ingiustizia che lariforma Fornero avevaprodotto nei confronti dioltre 65.000 persone, ingran parte donne che, pre-valentemente per motivifamiliari, avevano lasciatoil lavoro. Ha attivamente collabora-to e sostenuto iniziativegiudiziarie (ricorso alTAR -in istruttoria- ricorsial giudice del lavoro edenuncia del Ministerodel Lavoro per mobbingsociale e danni) semprecon l'unico obiettivo: ildiritto alla pensione pertutti i quindicenni. L'impegno di questa stra-ordinaria ragazza unita-mente al supporto dialtrettanto straordinaricoordinatori hannocostretto il Ministro(anche delle pari opportu-

nità!!), a recedere dallafamigerata circolare 35 edare disposizioni all'INPSdi intervenire per cancel-lare questa grave ingiusti-zia. Finalmente, oggi 01 feb-braio 2012 è uscita la cir-colare n. 16 dell'INPS checonferma il diritto allapensione a tutti i lavorato-ri che al 31 dicembre 1992hanno maturato i requisitidi assicurazione e di con-tribuzione previsti dallanormativa previgente (art.2,comma 2, del d.lgs. 503del 1992). Rivolgiamo ilnostro ringraziamento aEvelina Rossetto e agliinfaticabili Franco Flore eLido Contemori che l'han-no affiancata e sostenutain questa lunga e trava-gliata battaglia, e peraverci guidati e accompa-gnati in questo percorso diciviltà e giustizia congrande senso di solidarietàed encomiabile impegnocivile. Purtroppo resta sempre loscoglio del requisito ana-grafico adeguato agliincrementi della speranzadi vita stabiliti con D.M. 6dicembre 2011.... ma peril momento i 15 anni dicontributi sono salvi, poisi vedrà!

Daniela Gallo

PENSIONI

“Risultato ottenuto!”

Page 8: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 8le vostre Lettere

Egregio Direttore,ho letto di sfuggita lo sfogo di tale don Boninsegna e con piùvivo interesse e preoccupazione il seguito della signora Germa-na Marchiotto. Condivido che pochi dicono pane al pane masono convinto che molti abusano di troppo vino. Il prelato e lasignora hanno usato toni molto forti con – secondo me - ipocri-sia e superficialità tali da farci capire come gira nel nostropaese. Personalmente condivido in pieno il modo con cui unodei più grandi personaggi dello spettacolo ci ha raccontato lacostituzione. Sarebbe la più bella del mondo, se i lavoratori, sei disoccupati, se le attività, se si pensasse ai terremotati, se lacrisi non ci facesse dubitare quanto questa sia stata bistrattata eviolentata. Provo sdegno come durante gli spot elettorali civengano propinate tante promesse, salvo poi non mantenerenulla. La colpa allora di chi è? Ma certo ci erudisce la signoraGermana,del giullare Benigni il quale ci ha illustrato in manie-ra sublime le fondamenta su cui posa il nostro Stato, partendomagari con una satira, per lor signori benpensanti, vergognosa

e blasfema in cui si nominava invano il nome di dio Silvio. Nonè stato in grado il miserabile giullare di proporre soluzioni peri poveri, per i terremotati, per le aziende che chiudono incas-sando emolumenti molto più elevati dei poveri bistrattati e mal-pagati nelle sedi del potere. E stato un vero flop la campagnaelettorale di Benigni che ci ha fatto oltremodo rivalutare i verisacrifici e la lungimiranza delle decisioni prese dai nostri attua-li e prossimi governanti. Ha sbagliato a non prometterci l’abo-lizione dell’IMU, forse sarebbe stato più credibile, il condonotombale o i 4 milioni di nuovi posti di lavoro e vantarsi dellaricostruzione de L’Aquila già avvenuta. Tutta la mia solidarie-tà va allora a coloro che danno voce con la poesia e la satira,magari pervasa di un velo di tristezza, al malessere generale,non certo a chi additando la luna vede solo il dito. La veracolpa, cara signora, non può essere dei vari giullari Benigni –Crozza - Litizzetto e compagnia ma dei principi e pifferaimagici e di chi crede ancora a loro.Grazie per l’ospitalità.

Carlo Viviani - San Pietro in Cariano

BENINGNI 1

“Tutta la mia solidarietà all’artista”Ho letto, sul numero di gen-naio del vostro mensile, lalettera della sig.ra Germanasu Benigni. Voglio compli-mentarmi con lei per ciò cheha scritto di colui che ioconsidero un vero e propriogiullare. Non ho letto la let-tera di don Enzo ma credocontenga critiche sensate. Vede sig.ra Germana, i giul-lari, i buffoni di corte sonosempre piaciuti al "potere"perché con le loro buffonatedistraggono i lacchè dallemalefatte dei padroni. Ma

Benigni non si limita a que-sto, pretende anche di "spie-garci" Dio recitando laDivina Commedia; chiaria-mo che Benigni non recitala Divina Commedia, laimpara a memoria e poi,come un pappagallo, la tirafuori (a pagamento). C'èanche chi lo apprezza, ma iosostengo che pensare cheun ateo possa spiegare Dio ècome pretendere che unastemio sia capace di spie-garci un vino.

Giovanni Saoncella

BENINGNI 2

“È un giullare davvero”

Vorrei esporre alcune mie riflessioni politiche partendo daun esempio storico.Verso la fine del XIV secolo, Venezia e Genova stavanocombattendo l’ultima delle quattro grandi guerre storichefra di loro. Genova, in vantaggio, era riuscita a conquistareChioggia, e anche la stessa Venezia rischiava di cadere inmano al nemico. In quel frangente, tutti i Veneziani, daldoge all’ultimo dei barnabotti, decisero di autotassarsi peril bene pubblico, per pagare un nuovo esercito con il qualepoi vinsero la guerra. Questo esempio mi serve per far nota-re come il bene e il male vengano fuori soprattutto durantei periodi di crisi. Nel nostro caso odierno, la classe politicaitaliana ha avuto, in questi anni, l’occasione propizia perdimostrare di avere una coscienza civica, e invece cos’èsuccesso? I politici, di qualunque partito, hanno pensatoprima di tutto (anzi: solamente) al loro tornaconto, e icomuni cittadini sono stati praticamente snobbati.Questo, unito alla storica reciproca diffidenza in Italia tra

governanti e governati, ed alla conseguente chiusura daentrambe le parti (i politici hanno ormai formato la “casta”,mentre i cittadini si allontanano sempre più dalle istituzio-ni, così da formare due Italie nettamente divise: l’Italia“paese legale” e l’Italia “paese reale”), mi ha portato a pen-sare che sia tutto il sistema, fin dai suoi stessi principi, anon funzionare. Infatti, anche cambiando le persone, lasituazione rimane immutata. Bisogna quindi cambiare ilsistema. Ma, a monte, c’è un altro problema: ci hanno sem-pre insegnato che il sistema democratico parlamentare rap-presentativo) è al “top” della scala evolutiva delle forme digoverno umane, è il migliore se non l’unico ammissibileper un popolo civile. Ma è davvero così? L’Occidente ingenerale e gli Stati Uniti in particolare hanno cercato diapplicarlo (cioè imporlo) ai popoli dell’Africa e dell’Asia.Con quali risultati? Non c’è bisogno di dirlo. Qual è il moti-vo di questo fallimento? A mio parere, il motivo sta nelfatto che questo sistema si basa solo su principi astratti eritenuti assoluti (validi necessariamente in ogni tempo e inogni luogo), senza che sia tenuta in alcun conto l’esperien-za storica dei singoli popoli. Gli illuministi non potevanofare un errore peggiore! Per creare un sistema politico chefunzioni, bisogna essere equamente idealisti (cioè basarsisui principi) e realisti (cioè basarsi sull’esperienza storica),ed essere consapevoli che non si può pensare al progressopartendo dal rifiuto “a priori” di tutto ciò che si ha alle spal-le. Con questo voglio dire che, per creare un sistema politi-co adatto per ogni singolo popolo, bisogna anzitutto cono-scere la storia di quel popolo (non solo quella recente), e inessa cercare le risposte.

Riccardo Marini - Valeggio sul Mincio

POLITICA

“Nella storia”

Gentile Direttore, abito a Bussolengo da 17 anni e sono molto dispiaciutaquando il paese cade in situazioni di trascuratezzaambientale. La scuola Beni Montresor è di recente costru-zione e ha un bel giardino molto amato dai bambini edagli insegnati. La parte nuova, sede della palestra e delcorpo Bandisco ha delle belle stanze, laboratori efficientie persone molto preparate, ma purtroppo a rovinare que-sto bel quadro è una "collina" di terra ed erbacce dimo-ra di insetti, piccoli roditori e animali vari. Capisco che ilcomune è in crisi, che mancano i fondi e che il personalescarseggia ecc. ma mi domando si può creare un ambien-te così piacevole e non curarlo? E' la sostanza che contae su quella nulla da dire ma anche l'occhio vuole la suaparte. Grazie

Antonella Crivaro

PS. sarebbe cosa buona che tutte le famiglie dei ragazziche frequentano questi ambienti facessero sentire la lorovoce.

UN APPELLO DA BUSSOLENGO

Page 9: Edizione Febbraio

«Tecnici comunali al bilan-cio, restituiteci i soldi del-l'Imu chiesti a titolo pruden-ziale». Questo grida a granvoce la campagna di raccol-ta firme avviata a Pescanti-na dalla lista “Cittadini perPescantina 2009-2014. Reg-giani sindaco”. «Nel giugno del 2012 ilComune di Pescantinaapprovava il proprio bilan-cio di previsione – spiega ilsindaco Alessandro Reggia-ni -: avevamo il parerefavorevole sia del Segreta-rio comunale sia dei Revi-sori dei conti e con quellaproiezione avremmo potutostabilire le aliquote per laprima casa allo 0,4 percento, mentre per le secon-de ci saremmo potuti fer-mare allo 0,76 per cento,

come previsto dalla legge.A quel punto però i tecnicicomunali hanno dato parerecontrario agli equilibri dibilancio, costringendoci adaumentare le aliquote almassimo di legge, sia per laprima sia per la seconda

casa. Io stesso avevo sostenuto cheavremmo avuto un avanzo diamministrazione e che sareb-be stato assurdo aumentarel'Imu al massimo consentito,solo per una questione pru-denziale, come l'hanno defi-

nita i tecnici». Ecco quindi arrivare questacampagna di raccolta firme,le cui cartoline di adesioneraggiungeranno ogni cittadi-no direttamente a casa, darestituire in seguito, firmatee compilate, ponendole

nelle urne predisposte alCafé ai Mulini, di via Pontea Pescantina, al Bar feel-inal Centro commerciale SanLorenzo, al punto giochiGolden Palace di Piazzadegli Alpini, al bar Fortunadi Ospedaletto, al Bar SantaLucia, agli alimentari Toscadi Arcé, al bar cartoleria edi-cola Peter Pan di via Ber-nardi a Settimo. La raccoltasarà inoltre promossa daibanchetti allestiti nei princi-pali punti di ritrovo inpaese. «I dati definitivi Imua Pescantina confermanoche il nostro bilancio nonaveva di certo bisogno di unaumento per mantenerel’equilibrio. A questo puntoquindi, oltre ad auspicareche tutte le forze consiliarisiano di sostegno a questa

campagna, chiediamo l’aiu-to di tutti i cittadini al fine diconvincere i tecnici a resti-tuire la quota superflua oalmeno a destinare questoavanzo di amministrazionealle nostre realtà sociali,quali scuole, associazionisportive e culturali e situa-zioni di necessità del Comu-ne, che hanno bisogno disostegno. E’ paradossale chiudere unbilancio con un avanzo diun milione di euro e nonpoterlo impiegare utilmen-te».

Febbraio 2013 9CRONACHE

ronacheCPESCANTINA. Il sindaco presenta la raccolta firme: «Auspico sostegno da tutte le forze consiliari»

«Restituiteci i soldi dell’IMU»Appello di Reggiani ai tecnici

Il professor Roberto DalNegro, “padre” della divisio-ne di Peneumologia del-l’Ulss 22 che ha sedeall’ospedale Orlandi è anda-to in pensione. La carriera diDal Negro, classe 1947, èiniziata a Bussolengo il 1aprile del 1974 nell’alloradivisione di Medicina Gene-rale che aveva come prima-rio il dottor Clemente Otta-viani. «Penumologia all’epo-ca non esisteva. Il dottor Ottaviani, che eraprimario di Medicina Gene-rale, dimostrandomi grandefiducia, ero fresco di specia-lità, mi diede carta bianca. –ricorda Dal Negro -. Da allo-ra nell’ospedale di Bussolen-go si iniziò a operare specifi-catamente anche in ambitorespiratorio. In quegli anniiniziai a collaborare anchecon colleghi olandesi del-l’Università di Utrecht ebelgi dell’ateneo di Lovanio(Louvain). In seguito a que-sta attività avviata in ambitointernazionale vennero stan-ziati dalla Comunità Euro-pea dei fondi che servironoper acquistare le primeattrezzature del costituendoreparto di Pneumologia e percontinuare la ricerca. All’ini-zio degli anni ’80 si costituìil Centro di FisiopatologiaRespiratoria dell’ospedaleOrlandi. Intanto l’opera diricerca su scala internaziona-le è continuata sino ad oggicon notevoli riscontri scien-tifici . A metà degli anni ’80l’attività del nostro reparto è

stata riconosciuta dallaRegione come servizio auto-nomo di FisiopatologiaRespiratoria che poi si è evo-luto in primariato e quindi ametà degli anni ’90 in divi-sione di Pneumologia. Hoavuto la soddisfazione disperimentare proprio a Bus-solengo la prima strutturaspecialistica informatizzatagià nel 1980. Allora abbiamomesso a punto il database ilcui applicativo viene tuttorausato e nel 1986 abbiamomesso a punto il primoesempio al mondo di Tele-medicina Respiratoria, rico-nosciuto e premiato dallaComunità Europea». Ognianno la divisone di Pneumo-logia dell’Ulss 22, effettua49mila prestazioni e tratta3.500 nuovi casi all’anno. Il60% dei pazienti proviene dafuori Ulss 22 e molti ancheda fuori regione creando unnotevole indotto, anche intermini economici e di fattu-

rato. «Ciò che mi fa più pia-cere è che proprio a Busso-lengo è nata una scuola diPneumologia di alto livello –afferma ancora Dal Negro -.Lo si può riscontrare dairisultati ottenuti e questograzie alla professionalità eall’entusiasmo di un validogruppo di medici e del perso-nale paramedico di grandespessore umano oltre cheprofessionale. Mi auguro chetutti loro possano continuarea lavorare serenamentesenza provare le difficoltàche io ho vissuto». DalNegro, è anche fondatore eresponsabile del CentroStudi Nazionale di Farmae-conomia e Farmacoepide-miologia Respiratoria, auto-re di oltre 700 pubblicazionisu riviste scientifiche nazio-nali e internazionali, di 20libri e docente all’UniversitàCarlo Cattaneo (LIUC) diCastellanza,

Luca Belligoli

ULSS 22 / PENEUOMOLOGIA

Roberto Dal Negro si ritira

Alessandro Reggiani

1. DIFESA PENSIONE – BASTA DETRAZIONI ISTAT2. DIFESA SANITÀ PUBBLICA – BASTA TICKET3. AUMENTARE LA SICUREZZA IN CASA E FUORI.4. CREAZIONE POSTI DI LAVORO PER I GIOVANI.5. AIUTO AI TANTISSIMI PENSIONATI IMPEGNATI

NELLA SOCIETÀ CIVILE

Segna con la X SOLO il SIMBOLOSENZA indicare il nome del Candidato

Ho concentrato su 5 punti importanti il mio prossimo impegno Politico. Moltisono ancora i temi da affrontare per il nostro paese. Ogni giorno veniamo messi al corrente di scandali che vanno dal politico chesi compera le mutande con i nostri soldi, per arrivare a Monti che salva laBanca MPS con contributi di miliardi, ecco come siamo governati. Siamoindignati, noi veniamo da una vita di impegno nel lavoro, ci siamo costruitiun futuro che questi ci stanno togliendo. Oggi sto svolgendo un impegnocome assessore alla Cultura, turismo e istruzione del Comune di Negrar. Unavolta in pensione mi sono laureato in Scienze dei Beni Culturali col massimodei voti, a 64 anni. Molti di noi PENSIONATI, sono impegnati nel sociale estanno ancora portando aiuto al nostro Paese e alle nostre famiglie. Nono-stante le brutture che sentiamo tutti i giorni, ci commuove ancora cantare ilnostro Inno Nazionale. E' il momento di pensare a noi stessi votando il NOSTRO PARTITO.

GIANNI POZZANI Candidato per il Senato

Collante della Valpolicella e unico Candidato al Senato

VOTA I PENSIONATI anche alla Camera

MESSAGGIO ELETTOREALE. MITTENTE GIANNI POZZANI

Roberto Dal Negro

Page 10: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 10CRONACHE

Le ricerche storiche deltriestino Giorgio Rustiahanno ridato memoria edignità anche a tanti mili-tari veronesi caduti tra il1943 ed il ’45, come sotto-linea lo stesso estensore,“nella difesa del territorionazionale al ConfineOrientale”. Le tragiche tri-bolazioni di quelle terreistriane, giuliane e dalma-te, oggi perdute, sono rie-vocate il 10 febbraiod’ogni anno nell’ambitodel “Giorno del ricordo”(Legge 30 marzo 2004, n.92, G.U. del 13 aprile2004), spugna di eventicommemorativi su quantoavvenne tra l’8 settembre1943 (giorno della comuni-cazione dell’armistizioseparato tra l’Italia e gliAlleati, già siglato in

segreto il 3 settembre pre-cedente), il 26 ottobre del’54 (data del ritorno diTrieste all’Italia) ed il 10novembre 1975 (momento

della firma del famigeratoTrattato di Osimo in cuivenne sancita la cessionedella Zona B dell’ex Terri-torio Libero di Trieste, cioèl’Istria nord-occidentale,all’allora Jugoslavia).Rustia ha rintracciato nomie circostanze di morte dicittadini di città e provin-cia finiti nelle mani deipartigiani comunisti italo-slavi. Dalle atrocità e dal-l’anonimato alla conside-razione postuma, affidataanche alla presidente vero-nese del MovimentoNazionale Istria FiumeDalmazia, l’inossidabileMaria Renata Sequenzia.I caduti della Provincia diVerona: Dino Perpignano,Walter Fezzi, Astenio Ber-

gamini, Agenore Bertolani,Danilo Carnevali, Ferruc-cio Colombo, ArmandoCorradi, Umberto DalCaso Mario Del Vecchio,Pietro De Rossi, GiovanniFalzoni, Giuseppe Fecanti,Igino Forapan VittorioLiniero, Francesco Masorgo, Leandro Melegari,Luigino Meneghini, GuidoMorandi, Dante Nastasio,Gaetano Nocca, CesarePagani, Giuseppe PratiDante Santinello, GinoVenturi (Ventura?),Guglielmo Zanetti, LivioZanetti, Augusto Zanoni,Severino Zavarise,Guglielmo Zanetti, JolandaDegano, Walter Fezzi,Severino Scarabello

Claudio Beccalossi

LA RICERCA STORICA

Rustia “ridà vita” ai militari veronesi

Il Centro Salesiano di Albarèdi Costermano ha recente-mente festeggiato la “3 Gior-ni Don Bosco”, un’iniziativache ogni anno vuole ricorda-re la figura di Don Bosco el’importanza dell’educazio-ne e della formazione deigiovani. Il programma havisto un primo incontrovenerdì 25 gennaio nella salaconsiliare del Comune diCostermano dove lo psicolo-go Don Severino De Pieri,che è anche Direttore delCOSPES di Mogliano, haparlato della speranza comeelemento che deve contrad-distinguere chi educa lenuove generazioni. Il giornosuccessivo presso il CentroEurocongressi di Cavaion siè svolta invece una festarivolta ai giovani e agli ado-lescenti della zona BaldoGarda il cui tema era “Rilan-cia la Speranza”: durante laserata è stato presentato lospettacolo “La Forza delSorriso”, seguito dalla cele-brazione eucaristica presie-duta da Don Nicola Giaco-mini del CPAeG. L’evento èstato accompagnato dallamusica del gruppo “Sky’nStreet” di Lazise. Domenica

27 gennaio si è celebrata poila S. Messa nella chiesa diAffi, alla quale sono seguitidei racconti e la preghiera aDon Bosco presso il monu-mento dedicato a lui. Semprein questo periodo la Fami-glia Salesiana del VillaggioMamma Margherita di Alba-rè in collaborazione con laScuola Diocesana di Forma-zione Impegno Sociale ePolitico di Verona ha orga-nizzato anche tre incontrisulla “Cittadinanza Respon-sabile”. Le serate eranorivolte in particolare ai gio-vani, agli amministratori, maanche agli elettori e a tutticoloro che si vogliono occu-pare della cosa pubblica conspirito di servizio. I primiappuntamenti si sono tenutivenerdì 8 e 15 febbraio aVilla Giuliari ad Albarè.L’ultimo incontro si terrà,sempre a villa Giuliari il 22febbraio: sarà una seratadedicata in particolare agliamministratori, con relatriceStefania Zerbato, che parleràdel bilancio comunale e dicome in generale vengonoutilizzati i soldi dei cittadini.

Laura Michelini

Il 28 e 29 gennaio scorsi si èsvolto il IV Congresso dellaCisl fp (Funzione pubblica)di Verona. Nell’occasione ilCongresso ha votato edeletto i 45 componenti delnuovo Consiglio Generale ei delegati che parteciperan-no al Congresso dell'UnioneSindacale Territoriale dellaCisl di Verona (UST) e alCongresso Regionale dellaFP del Veneto. Nella giornata del 29 è statoconvocato il Consiglio Pro-vinciale che ha eletto ilSegretario Generale: è stato confermato per il prossimomandato Franco Antolini.Confermati inoltre i compo-nenti di Segreteria, ChiaraSpigo e Roberto Zacchi.«L'esito del Congresso – hacommentato Franco Antoli-ni stesso - ha confermato lagrande compattezza dellanostra federazione di Vero-na, composta da realtà lavo-rative molto diverse ma chesi sentono e riconoscono inun'unica funzione pubblicafondata sui valori della Cisle decisa a conservarne lospirito, pur mantenendosiaperta al cambiamento cheil tempo storico richiede peressere più vicina agli iscrittisui posti di lavoro». Signor Antolini, come si

presenta la situazioneattuale?«Come cittadini, come lavo-ratori pubblici e come Cisl,attraversiamo una fase deli-catissima nella storia delnostro paese. C’è un sensoacuto di sofferenza socialediffuso soprattutto tra lefasce medie e medio-basse.A questa crisi serve unarisposta culturale. E’ possi-bile se si capisce che l’indi-vidualismo sfrenato distrug-ge le basi stesse della socie-tà e dell’economia. Se primala risposta è stata il mercato,oggi abbiamo bisogno diuna declinazione culturalenuova dove la nostra libertàdiventa una libertà respon-sabile che impara a relazio-narsi all’altra e all’ambientecircostante. Nel contempo ènecessario introdurre formeistituzionali capaci di dareforma, corpo e sostanza aquesta spinta culturale,guardare avanti innovando.La sfida è far emergere terraumana dentro il mare dellatecnica». Si è parlato molto in que-sti mesi della SpendigReview. Qual è il punto divista della Cisl fp?«Non siamo contro la spen-ding review, ma per unaspending che vada nella

giusta direzione. La nostraorganizzazione sindacalegià dal 2008 ha iniziato unacampagna incessante controgli sprechi, la cattiva gestio-ne, i doppioni istituzionali,le troppe società partecipa-te, i troppi dirigenti, i troppicosti della politica, ma pur-troppo incontrando governie ministri che hanno fatto ditutto per non fare niente. Gliultimi quattro anni sonostati i più difficili nella sto-ria del lavoro pubblico dal1993, anno in cui con ildecreto 29 si dà avvio allaprivatizzazione del lavoropubblico con la conseguen-te introduzione del contrattodi primo livello e del con-tratto decentrato di secondoo terzo livello. Le misureche si sono adottate sono

andate nella direzione dilimitare il potere contrattua-le, ridurre le agibilità sinda-cali, negare diritti contrat-tuali, disporre per legge ciòche il contratto aziendalepuò fare». Che fare quindi?«Ciò che va cambiato sonole regole di gestione diaziende e amministrazioni.E’ necessario ripensare l’ar-chitettura amministrativadel Paese. La Cisl ha lancia-to l’idea di una “nuova fasecostituente”: da parte nostrala scelta è per un federali-smo incardinato sui valoridell’autonomia, della soli-darietà, e soprattutto dellaresponsabilità che chiamministra si assume in unrapporto più vicino e direttocon la comunità a cui èchiamato a rispondere.Bisogna passare ad unalogica nuova, in cui anche iltrasferimento di risorse dalcentro alla periferia siaparametrato su criteri diappropriatezza, di buon uti-lizzo del denaro pubblico,di verifica rispetto alla qua-lità dei servizi erogati alivello territoriale. Vale adire in base a fabbisogni ecosti standard, e controlloefficace sui risultati».

Silvia Accordini

L’INTERVISTA. Parla Franco Antolini, segretario generale della Cisl fp

«Rispondiamo alla crisicon una svolta culturale»

ALBARÈ / L’EVENTO

Il Centro Salesiano

ricorda Don Bosco

Franco Antolini

Villa Giuliari

ASILO NIDO “LALUNA BAMBINA”

L'Asilo Nido "La luna bambina" di Negrarpresenta un corso di modellazione conpaste polimeriche: realizziamo insieme unaghirlanda primaverile e una formella deco-rativa! Tutto il materiale e l'attrezzaturasaranno messi a disposizione durante gliincontri. I corsi si terranno presso la sededell'Asilo Nido a Negrar, via Strada delRecioto 2/a (a fianco della Scuola Materna)sabato 16 febbraio dalle ore 9.00 alle 12.00(ghirlanda) e sabato 23 febbraio dalle 8.30alle 13.30 (formella).Per informazioni, iscrizioni e costi:

[email protected] - cell.349.8231737.

Vi aspettiamo numerosi!

Page 11: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 11CRONACHE

Anche per il 2013, gli asses-sorati alle Politiche Giova-nili dei comuni aderenti allaCarta Giovani Intercomuna-le in collaborazione con ilServizio Educativo Territo-riale dell’ULSS 22, propon-gono l’iniziativa “Bandoalle ciance”, rivolta ai gio-vani residenti nei comuni diSommacampagna (capofi-la), Villafranca, Bussolengo,Pescantina, Sona, Pastren-go, Povegliano, Peschiera,Castelnuovo, Lazise, Bardo-lino, Garda, Isola dellaScala, Vigasio, Valeggio,interessati a formulare e rea-lizzare iniziative dedicate aipropri coetanei. In sostan-za, con il bando si invitano igruppi informali di giovani(tra i 14 e i 27 anni) e leassociazioni giovanili a pre-sentare candidature perveder realizzato un proprioprogetto (festival, mostre,incontri culturali…) cheabbia la caratteristica dicoinvolgere gli altri giovanidel territorio. Il termine ulti-mo per la presentazione deiprogetti è quello del 15marzo 2013 all’Ufficio Pro-tocollo del comune di Som-

macampagna. L’interventosi pone l’obiettivo di valo-rizzare la creatività dei gio-vani e il loro spirito di ini-ziativa, offrendo loro glistrumenti per progettare erealizzare attività nel conte-sto sociale e culturale in cuivivono, per coinvolgereanche giovani diversi daipromotori dell’idea. E’ pos-sibile presentare proposte difinanziamento per una o piùdelle seguenti aree temati-che: iniziative volte a favo-rire la promozione e l’inte-grazione sociale, iniziativedi tipo ricreativo, ludico,culturale e ambientale, ini-ziative a favore della crea-zione artistica e letteraria,iniziative volte a favorirel'attivazione di reti locali perlo sviluppo ed il coordina-mento di interventi a favoredei giovani. A ciascun pro-getto ammesso potrà essereassegnato un finanziamentofino a 1.500 euro.

Per informazioni: [email protected]

mmacampagna.vr.it;045.8971388;

www.zonamedia.it;www.sommasociale.it

Sperimentare giocando perimparare divertendosi. Tornaanche quest’anno, arricchitada alcune interessanti novità,la collaudata formula diVIVILab, il progetto educati-vo promosso da VIVIgas,che consentirà ai ragazzidelle scuole di Verona e Pro-vincia di conoscere l’energia,comprendere l’importanzadelle risorse naturali da cuiviene ricavata e svilupparefin dall’infanzia un compor-tamento eco-sostenibile. Allafine del mese di gennaio èpartita la seconda edizionedel progetto didattico gratui-to rivolto alle scuole primarieproposto già nello scorsoanno scolastico da VIVIgasS.p.A., tra i primi quindicioperatori italiani specializza-ti nella vendita di gas metanoed energia elettrica nel mer-cato liberalizzato. Il progettoVIVILab – patrocinato per ilsecondo anno dalla Provinciadi Verona – offrirà alle scuo-le di Verona e della Provinciala possibilità di realizzare peri propri studenti un coinvol-gente percorso didattico allascoperta dell’energia e delrisparmio energetico e di vin-

cere fino a 1.000 euro da uti-lizzare per l’acquisto dimateriale scolastico. L’ini-ziativa, alla quale molti isti-tuti veronesi hanno già rispo-sto con entusiasmo nellaprima edizione, nel 2013metterà complessivamente adisposizione delle classi IV eV 100 laboratori didatticisperimentali sull’energia. Glistudenti potranno esplorare ilmondo dell’energia inmaniera innovativa e stimo-lante, attraverso la realizza-zione di laboratori sperimen-tali realizzati direttamente

nelle scuole che aderirannoall’iniziativa. Formatori lau-reati, esperti in materie scien-tifiche e nel campo dellacomunicazione, allestirannoin aula un vero e proprio“laboratorio scientifico”attrezzato con divertentiesperimenti che accompa-gneranno i ragazzi in un per-corso logico e pratico allascoperta dell’energia. Adarricchire la seconda edizio-ne di VIVILab sarà il giocodi card pensato per permette-re ai ragazzi di avvicinarsi aiconcetti del consumo e del

risparmio energetico in modosemplice e divertente. A con-clusione del percorso, le clas-si aderenti al progetto potran-no partecipare al concorsoVIVIlab, cimentandosi nellacreazione di un elaborato sultema dell’energia, permostrare quanto avrannoappreso attraverso immagini,descrizioni, ritagli di giornalee ogni altro materiale sugge-rito dalla loro fantasia. Imigliori lavori verranno pre-miati con buoni acquisto finoa 1.000 euro, spendibili inmateriale scolastico.

INIZIATIVA. Per le scuole di Verona e Provincia torna il programma educativo VIVILab

Conoscere “l’energia”giocando e divertendosi

PROGETTO BANDO ALLE CIANCE

Giovani al servizio

di altri giovani

NORD EST VELA. Nasce il Corso Skipper 1° ComandoPrende il nome di Corso Skipper 1° Comando esi concretizzerà in un’intera settimana (dal 23febbraio al 2 marzo) di navigazione. Questo èquanto organizzato dal gruppo velico “Nord estVela” di Verona, attivo dal 2010 e presiedutoda Enzo Sgambati.Come nasce l’idea di questo corso?«Nasce da un problema reale italiano: in que-sti anni la nautica ha conosciuto un grande svi-luppo. Molti si sono iscritti alle varie scuole e aivari corsi proposti per conseguire il patentino.Ciò che manca però è l’esperienza: uno pren-de il patentino, ma in realtà non è ancora ingrado di affrontare il mare o il lago autonomamente. Da qui l’idea di orga-nizzare un corso che potesse fornire una preparazione a 360°». Ce ne può parlare?«Si tratta di un corso base, che non ha limiti d’età, che tratta diversi temi:dal check – in dell’imbarcazione prima della partenza al carteggio e allameteorologia. Vengono inoltre fornite indicazioni per pianificare una giu-sta navigazione in sicurezza. Il corso prevede una navigazione continua ecostante – anche notturna - di sette giorni consecutivi nel mare Adriatico,partendo da Trieste, navigando accanto a Slonenja, Croazia ed EmiliaRomagna. Il corso viene seguito da due istruttori professionali, io stesso eRaffaele Trenchi. Questo corso è adatto in particolare a chi è in procinto diiniziare il corso di patente nautica e per chi, pur avendo conseguito ilpatentino, non ha ancora acquisito l’esperienza sufficiente per condurre inautonomia un’imbarcazione da crociera».Quali altre attività propone Nord est vela?«Organizziamo corsi per principianti sul lago di Garda che avranno inizioa marzo. Proponiamo inoltre corsi per patenti nautiche e crociere sul lagodi Garda, nel Mediterraneo e nell’Adriatico, oltre che in Toscana, Croaziae nella Grecia ionica». Per informazioni: [email protected],348.8952464 (www.nordestvela.com)

Enzo Sgambati

UNITALSI. Pellegrinaggio a LourdesL’Unitalsi veronese anche quest’anno organizza il pellegrinaggio a Lourdes. I famosi “treni bianchi” partirannoil lunedì di Pasqua, 1 aprile, dalla stazione di Porta Nuova e torneranno domenica 7 aprile. C’è la possibilità diviaggiare anche in aereo partendo da Villafranca martedì 2 aprile con ritorno sabato 6 aprile. Le iscrizioni si rice-vono nella sede Unitalsi di lungadige Attiraglio 45, all’interno del Centro Carraro, oppure ci si può rivolgere aicapigruppo Unitalsi parrocchiali. Per ulteriori informazioni chiamare la sede Unitalsi, aperta tutti i giorni dallunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, (tel. 045.8033676); e-mail: [email protected] informazioni,iscrizioni e costi: [email protected] - cell. 349.8231737. Vi aspettiamo numerosi!

IL COMPUTER AL SERVIZIO DELL’ODONTOIATRIACapsule e ponti in 24 ore senza la “scocciatura”

della presa dello stampo della bocca

Il sistema CAD/CAM è un innovativometodo altamente tecnologico chepermette di costruire un restauro pro-tesico in una unica seduta. Si possonocostruire denti o ponti in resina finoad arrivare a capsule in disilicato dilitio (materiale altamente esteticoprivo di metallo) che hanno unadurezza e una resistenza alla pressio-ne 7 volte maggiore rispetto ad unacorona in ceramica eseguita con latecnica tradizionale.IN COSA CONSISTE?Il sistema CAD/CAM è composto da un dispositivo di acquisizione del denteda ricostruire (impronta ottica in 3D), da un software di progettazione tridi-mensionale e da una molatrice computerizzata. Questi tre elementi ci per-mettono di realizzare in una sola seduta un restauro estremamente preciso,resistente ed estetico. La produzione di restauri dentali con il metodoCAD/CAM è una pratica ormai consolidata.COME FUNZIONA?L’impronta digitale è il metodo più preciso ed innovativo di rilevamento del-l’impronta. I dati immagine acquisiti per via endorale dall’odontoiatra vengo-no convertiti in un modello di dati 3D e trasmessi direttamente alla molatri-ce computerizzata. In questo modo, per numerosi casi di restauro non è piùnecessaria l’impronta tradizionale, operazione che risulta sgradita alla mag-gior parte dei pazienti. La modellatura digitale garantisce la precisione dellavoro, minimizza le fonti d’errore e accresce la soddisfazione dei pazienti.I VANTAGGI?Questo si traduce in reali vantaggi per i pazienti che risparmiano tempo edevitano quelle varie sedute che, con i metodi tradizionali, erano necessarie aldentista per prendere le impronte e fare le prove dei manufatti nei diversistadi della loro costruzione. Questo risultato è reso possibile dalla combina-zione dell’innovativa tecnologia di ripresa digitale e dall’avanzato software3D. Gli affidabili modelli tridimensionali così ottenuti consentono di realizza-re, oltre a faccette, corone, intarsi (ricostruzioni estese cementate) ancheponti provvisori e definitivi.

DOTT. MARCO CASTELLANILugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180

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Dott. Marco Castellani

pubbliredazionale

Page 12: Edizione Febbraio

Andrea Bassi, capogruppodella Lega nord in Consi-glio comunale, consigliereregionale ed elemento dispicco del Carroccio, com-menta l'uscita dell'ex-sin-daco Mazzi e dei suoiassessori. «Sicuramente c'è un pizzi-co di dispiacere perchésono persone con le qualisi è condiviso un lungopercorso politico. In parti-colare sono personalmentedispiaciuto per l'uscita diGigi Ambrosi, al qualenonostante le divergenze diveduta dirò sempre grazieper avermi voluto in Legaquando avevo appena 16anni. Però capita nella vitadi cambiare idea e, se nonsi sentono più a loro agioall'interno del movimento,è giusto che escano e sidedichino ad altri progetti.C'eravamo tanto amati,insomma». E’ d'accordo con la lineanazionale della Lega? «L'accordo con Berlusconi

non mi fa certo impazziredi gioia, anche se da sem-pre sostengo che all'internodel Pdl ci sono tante perso-ne valide e competenti conle quali si può dialogare ecostruire un percorso. Peròquesto accordo è soprattut-to funzionale ai nuoviobiettivi che si è data laLega: potremmo magaripagare uno scotto a livelloelettorale con qualche par-lamentare in meno, peròabbiamo buone chances divincere le elezioni regiona-li lombarde. E con Pie-monte, Lombardia e Vene-to a guida leghista potremoperseguire il nostro nuovovero obiettivo: la macro-regione autonoma del nordche trattenga sul territorioalmeno il 75% delle risorseprodotte. Un obiettivosicuramente più a portatadi mano di quello secessio-nista che ormai abbiamoabbandonato da tempo:strano che Mazzi e compa-gnia se ne siano accortisolo oggi». Cosa si augura adesso alivello locale? «Che si accantonino unavolta per tutte le cattiveriee l'odio personale: la genteè stufa di chiacchiere epolemiche. Che si finiscacon le beghe e che sicominci a parlare di pro-grammi e di quello cheognuno degli attori incampo propone per Busso-lengo: questo mi auguro.Poi saranno le elezioni adecidere. Da oggi in poinoi ci concentreremo solosu quello».

Febbraio 2013 12CRONACHE

L’ex sindaco di Bussolengo,Alviano Mazzi, con i suoiex assessori esce dalla Leganord dopo che la sua compa-gine governativa è statacommissariata dal Prefettoalla fine di una lunga guerrainterna scoppiata tra leopposte componenti del par-tito di Bossi. Una situazionesofferta, condivisa da Mazzicon Francesco Vassanelli,Marco Soave, Luigi Ambro-si e Roberto Grigoli, cheannunciano “le proprie irre-vocabili dimissioni” dal par-tito Lega Nord in considera-zione degli ultimi eventi alivello locale e nazionale”.Commenta Mazzi: «A livel-lo locale ribadiamo il nostrobuon operato, confermatoprima dai cittadini che con illoro voto ha portato la Legaa vincere le elezioni per ilsecondo mandato al primoturno con circa il 56% deivoti. Ma la nostra azione è

stata messa in discussione eostacolata fino al “nonvoto” sul bilancio, dal grup-po Bassi, causando così ladecadenza dell’amministra-zione a pochi mesi dalla finedel secondo mandato. Buonoperato, ribadisco, successi-vamente confermato dalcommissario prefettizio conl’approvazione del bilancioproposto dalla Giunta». Eallargando l’orizzonte allasituazione politica, Mazziaggiusta il tiro: «A livellonazionale ci ha indotto alpasso delle dimissioni lanon coerenza da parte deivertici della Lega Nord, conil progetto federalista. Aicongressi che si sono succe-duti la scorsa estate e nondel secolo scorso, era statodetto che serviva un nuovocorso, che non si dovevaandare mai più col Pdl, chebisognava ascoltare la base,che c’era necessità di rinno-vamento, meritocrazia e diporre fine ai doppi incarichi.Il primo punto è stato accan-

tonato, il secondo, il terzo, ilquarto e il quinto pure. E’ unrecord avere fatto di tuttoesattamente il contrario».Dal rilievo sulla meritocra-zia al meccanismo di forma-zione delle liste Mazzi sparaa zero: «E’ evidente chel’obbedienza vale di più delmerito e della competenza.Un giorno si decide unalinea, puntualmente smenti-ta il giorno seguente. Unesempio per tutti: l’articolo

1 dello statuto, parla dellacostituzione della Padania.Tosi fa togliere la scrittaPadania dal simbolo». El’ex sindaco conclude dandoappuntamento alle prossimeelezioni comunali: «Questii principali motivi per i qualiabbiamo con grande ram-marico e dispiacere, dopo20 anni di militanza e senzaaver mai chiesto “careghe”e aiuti, ma solo lavorato perl’interesse della comunitàche ci ha eletto, e del movi-mento, rubando tempo alnostro lavoro e alle nostrefamiglie per portare avantigli ideali che hanno mosso eispirato il nostro impegnopolitico, a riconsegnare letessere. Per quello cheriguarda il nostro impegnofuturo, non andremo in altripartiti o movimenti, ma ciimpegneremo attraversoliste civiche, per continuarenel nostro impegno con lospirito e la dedizione che cihanno sempre contraddistin-to».

BUSSOLENGO. Una decisione maturata dopo mesi di polemiche interne

La squadra Mazzilascia la Lega Nord

BUSSOLENGO / LEGA NORD

Bassi: «Smettiamola

con le polemiche»

BUSSOLENGO / L’INTERVENTO DELL’EX ASSESSORE

Grigoli: «Orgogliosi del nostro lavoro»

Servizi diLino Cattabianchi

Alviano Mazzi

Andrea Bassi

L’ex assessore all’ecologiae ambiente del comune diBussolengo, Roberto Gri-goli, rivendica il suo ope-rato. «A fine mandato,anche se chiuso con un pòdi anticipo –spiega -, mipermetto di rivendicarecon orgoglio quanto fattoda l l ’Ammin i s t r az ioneuscente, che è sotto gliocchi di tutti ed evidenziaconcretamente le rispostedate al paese in moltiambiti in termini di operepubbliche in generale,sociale, urbanistica, mani-festazioni, ecologia. Riten-go che l’intera giunta abbiasempre agito con coscienzae responsabilità, non pena-lizzando una categoriarispetto ad un’altra ed ope-rando nell’esclusivo inte-resse della cittadinanza; iomi sento sereno e orgoglio-so del contributo che hopotuto dare. La revisionedella spesa, con il taglio

delle spese non essenziali,che questa Amministrazio-ne ha operato fin dall’ini-zio del suo mandato ci haconsentito di avere semprei conti a posto, nonostantele minori entrate fiscalilocali legate alla crisi eco-nomica ed ai minori trasfe-rimenti statali». Sul frontepolitico Grigoli sottolinea

la frattura nella Lega: «Sela situazione economica è aposto, permane invece unamarcata frattura fra le duelinee che si sono createall’interno della Lega Nordlocale. E’ una frattura tal-mente marcata che il buonsenso mi suggerisce che èmeglio che ognuno prendala propria strada. Personal-

mente ritengo di aver sem-pre operato con impegno,trasparenza e onestà, nel-l’interesse dei cittadini, deiquali ritengo di avere anco-ra la fiducia, e che è giustoche fra qualche mese, conil voto, vadano a deciderechi dovrà amministrareBussolengo. Per quanto hosopra espresso e per quan-to, a nome del gruppo,ribadito dall’ex sindacoMazzi, mi sono dimesso damilitante della Lega Nord.L’entusiasmo di un tempoè scomparso, le mie valuta-zioni politiche non sono insintonia con il nuovo corsoleghista. Devo ancheammettere che ho vissutocon profonda amarezza erammarico il disgregarsi diuna grande famiglia, cheha perso l’unità interna eche sempre più ha utilizza-to il metodo delle denigra-zioni invece di guardareagli obiettivi e al lavoro da

svolgere sul territorio afavore dell’intera colletti-vità. Mi sono convinto del-l’inutilità di lottare all’in-terno di una Lega che nullaha più a che vedere conquella piena di ideali evalori che circa 15 anni fami hanno spinto ad asso-ciarmi: continuerò comun-que a conservare gli inizia-li valori leghisti pur senzapiù la tessera».

Roberto Grigoli

Page 13: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 13CRONACHE

Dal 14 febbraio al 23 febbraio mostra di pittura organizzata dal gruppo culturale “Artemi-sia” di Bussolengo nella sala civica “Elio Bonizzato” della biblioteca comunale di piazza-le Vittorio Veneto. Nato sette anni fa e presieduto da Silvana Maraia, il gruppo Artemisiaopera al centro ex Danese dove gli allievi si incontrano il lunedì e il venerdì dalle 9 alle12, sotto la guida della pittrice di Bussolengo Ada Bertasi e di Riccardo Rinaldi. I lavoriesposti alla mostra organizzata per la Fiera di San Valentino illustrano il tema “Bussolen-go: storia, mestieri e dintorni”. La partecipazione alle attività del gruppo Artemisia è gra-tuita e aperta a tutti.

BUSSOLENGO/GRUPPO CULTURALE ARTEMISIA

Grande attività per il circolo Noi “Il sentiero” di Bussolengo che raggruppa oltre 400 iscrit-ti e sta raccogliendo le iscrizioni per l’anno 2013. «L’attività del circolo è molto varia–spiega il presidente, don Domenico Consolini - e va dalla gestione degli ambienti parroc-chiali ai campi da calcetto al bar che è aperto il sabato e la domenica. Durante l’anno il cir-colo Noi organizza gite: una sulla neve è in programma a fine gennaio; l’altra di tre giorniad Assisi è fissata per il 26 aprile e le iscrizioni sono già aperte. Tra le altre attività, l’ani-mazione della festa padronale a giugno con l’organizzazione di giochi e pomeriggi a temao serate di amicizia con bollito e pearà. Abbiamo fatto un torneo di playstation che ha avutoun grande successo tra i ragazzi».

BUSSOLENGO/CIRCOLO NOI “IL SENTIERO”

Riprendono gli appuntamenti della Consulta per le pari opportunità di Bussolengo. Marte-dì 26 febbraio “L’invecchiamento cerebrale: come avviene e come è possibile prevenirlo”,a cura delle neurologhe Anna Bosio, e Alessandra Lorenzini. Martedì 26 marzo “Parlare inpubblico: i segreti di un’arte alla portata di tutte e tutti” a cura di Moyra Girelli, formatri-ce ed esperta della differenza. Martedì 30 aprile “Vivere positivamente la sessualità nellavita adulta: le dinamiche relazionali dell’intesa sessuale” a cura di Maria Antonietta Donà,psicologa. Martedì 28 maggio “Il femminile nelle fiabe: stereotipi e pregiudizi di genere”a cura di Chiara Contri e Moyra Girelli. Gli incontri si svolgeranno presso la biblioteca“Luigi Motta” di Bussolengo, dalle 20.30 alle 22.30. La partecipazione è libera e gratuitaper maggiori informazioni rivolgersi al personale della biblioteca (045.6769938) o scrive-re a: [email protected]

BUSSOLENGO/CONSULTA PARI OPPORTUNITÀ

L’Università popolare Auser ha voluto celebrare la Giornata della Memoria con una lezio-ne particolare di elevato contenuto umano e morale. In primo piano la vicenda umana e spi-rituale dei fratelli Flavio e Gedeone Corrà, morti di stenti nel lager nazista di Flossemburgnella primavera del 1945. Nativi di Salizzole, dopo la brillante maturità conseguita al LiceoScientifico “Messedaglia” si iscrissero alla facoltà di matematica e fisica, Flavio a Padova,Gedeone a Bologna. Dopo l’8 settembre del ’43, aderirono alla Resistenza, affrontandonei gravissimi rischi con generosità e coraggio fino alla morte, convinti che i cattolici nondovevano sottrarsi in coscienza a tale impegno. Hanno rievocato la loro figura DiegoZarantonello, presidente dell’associazione “Amici dei fratelli Corrà” e don PiegiorgioSoardo, parroco moderatore di Cristo risorto e nipote dei due martiri. Ha scritto AgostinoBarbieri, il comandante partigiano dei due fratelli di Salizzole: «Flavio e Gedeone, i piùgenerosi di tutti noi. Nella loro adamantina fede cristiana trovarono la forza ed il coraggioper affrontare ogni genere di prove». Di Gedeone e Flavio Corrà è in corso il processo dibeatificazione.

UNIVERSITÀ POPOLARE AUSER

“Un angelo all’inferno”:film a sfondo sociale

Nuova Media Italia Srl, società di produzionecinematografica, ha realizzato il film “Un ange-lo all’inferno” , quarto della serie già prodotta asfondo sociale e trasmessa da Rai Uno con lapartecipazione della Regione Veneto, il patroci-nio del Comune di Verona, in collaborazionecon le Ulss e le Aziende ospedaliere (capofila laUlss 20 di Verona). I temi trattati nei precedentifilm sono stati la donazione degli organi, l’alco-lismo e la salute mentale. Questa quarta produ-zione è incentrata sul tema delle dipendenzegiovanili e su come esse incidano nell’ambitodelle dinamiche familiari. In particolare, si èinteso mettere in risalto la drammaticità di certesituazioni di grave disagio in ambito familiareladdove si ignorino competenza e professiona-lità di chi opera nelle strutture sociali e sanitariemesse a disposizione sul territorio dalle Aziendesocio sanitarie. Tutti i film prodotti sono statigirati in Veneto e patrocinati dal Ministero dellaSalute con la partecipazione della RegioneVeneto, Assessorati alle Politiche Sanitarie eSociali. “Un angelo all’inferno”, regia di BrunoGaburro, fotografia a Sergio Rubini, soggetto esceneggiatura di Dardano Sacchetti, montaggiodi Vanio Amici, musiche di Paolo Vallesi, vedequale protagonista Giancarlo Giannini affianca-to da Laura Adriani. Il cast prevede inoltre:Chiara Conti, Michele Cesari, Roberto Farnesi,Giorgia Wurth, Luca Ward, Emilia Verginelli eMaurizio Mattioli. Il film verrà trasmesso su unarete Rai entro l’estate 2013. In collaborazionecon Cremonesi Consulenze è stato “girato”tenendo conto dei principi della ecosostenibilità.

Tempo di bilanci per lasezione Avis di San Vito alMantico. «Il Bilancio delledonazioni può essere consi-derato soddisfacente – spie-ga il presidente ClaudioPerusi -: il numero degliiscritti attivi donatori è di193. In quest’anno la sezionesi è prodigata come semprenel reperire nuovi donatorispaziando dalla propagandanelle scuole a quella svoltanelle varie manifestazionisportive che si sono tenute aSan Vito. L’Avis è presenteanche in tante attività che sisvolgono nel nostro paese:dalla sagra patronale allafesta dell’anziano. La pre-senza dell’Avis in tutte que-ste occasione fa sì che le per-sone del paese la vedanocome una famiglia, e nonsolo come un’associazione ase stante, se pur con nobilis-simi fini, per cui l’avvicina-mento delle persone all’as-sociazione per portare questea donare sangue passa dalcontatto personale, che è ilmodo migliore e più sicuroperché gli associati diventi-no prima dei collaboratori edi conseguenza dei donato-

ri». Pur con qualche sacrifi-cio economico, è statodistribuito a tutti gli associa-ti e a tutte le famiglie delpaese il calendario da tavolofatto con i disegni dei ragaz-zi della 5° elementare dellascuola di san Vito. ContinuaPerusi: «Molte le novità alivello provinciale, che, incollaborazione con tutte leAvis del territorio, si cerche-rà di far partire nel nuovoanno: la più importante è ilprogetto per l’organizzazio-ne della prenotazione delladonazione nei centri trasfu-sionali. La procedura della

prenotazione, già ora utiliz-zata per la donazione del pla-sma, sarà estesa alla dona-zione di sangue intero e nonsostituirà la consueta abitu-dine di recarsi al centroquando fa comodo, ma laaffiancherà». L’Avis di SanVito al Mantico ha program-mato la sua assemblea il 15febbraio 2013, che sarà l’oc-casione per esporre agliassociati la vita della sezionesvolta, gli adempimenti dirito e cioè il bilancio 2012 eil preventivo 2013. Si svol-geranno inoltre le elezionidel nuovo consiglio direttivo

per il quadriennio 2013-2017. Conclude Perusi: «Lasperanza e l’auspicio del pre-sidente è che si possa rinno-vare il direttivo con l’ingres-so di nuovi elementi masoprattutto giovani, nondimenticando e soprattuttoringraziando il direttivo incarica per l’attività fin quisvolta». La serata sarà prece-duta dalla messa in memoriadei donatori defunti: fra idonatori che sono venuti amancare, c’è il presidenteonorario Sergio Perusi chedell’Avis di San Vito è statouno dei fondatori.

BUSSOLENGO. La sezione locale traccia un bilancio: «Siamo soddisfatti»

Avis San Vito: sensibilità,donazioni e altre attività

In Automobile a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

E’ una giungla di informazioni che cambiano incontinuazione quella che ruota intorno alla cir-colazione stradale. Troppe sono le notizie, leregole e le novità di cui ogni conducentedovrebbe essere al corrente e di cui invece nonse ne conosce nemmeno l’esistenza. Proprio perquesto L’Altro Giornale ha pensato ad unanuova rubrica a servizio del lettore dedicatainteramente alla sicurezza stradale, non soloper evitare sanzioni e multe, ma anche pergarantire a tutti maggior tutela e sicurezza.Una rubrica, questa, che permetterà di conosce-re diritti e doveri di ogni conducente. Sarà cosìche Roberto e Alessandra Azzolina, insegnantidi educazione stradale dell’Autoscuola Azzolinadi Villafranca, forte di 47 anni di esperienza, cicondurranno per mano illustrandoci le ultimis-sime novità relative al Codice della Strada, oltrealle norme e alle regole che ogni giorno, quan-do siamo alla guida di un mezzo, ci riguardanomolto da vicino. C'è aria di cambiamento nel codice della strada: a partire dal 19 gennaio sonoentrate in vigore le nuove norme che riguardano le "nuove" categorie delle paten-ti di guida. Non è propriamente una novità, perchè già da un po' si sapeva: faran-no il loro ingresso in Italia tutte le patenti europee. La novità più grande riguar-da il patentino per il ciclomotore, che lascerà il posto alla nuova patente deno-minata AM, una patente a tutti gli effetti che consentirà di circolare in tutti i paesieuropei. I motociclisti più esperti, invece, dovranno aspettare di compiere 24 anniper guidare le moto di più grossa cilindrata (patente A3); in alternativa, potran-no conseguire la patente A2 e attendere 2 anni. Parimenti, per guidare un auto-bus di qualsiasi tipo, mentre finora bastava aver compiuto 21 anni, sarà neces-sario averne 24. Ma le novità non finiscono qui e riguardano anche chi, la paten-te, la dovrà rilasciare: saranno finalmente previsti anche dei controlli periodici sulpersonale esaminatore. Non è esclusa, anche se pare un'ipotesi ancora fanta-scientifica, l'introduzione di una scatola nera sulle auto su cui si svolgono gliesami di guida. E' già attiva, invece, la norma secondo cui le patenti di categoriaA e B scadranno nel giorno del compleanno del loro possessore: sarà dunque piùfacile ricordarne la scadenza ed evitare fastidiose sanzioni per chi se ne fossedimenticato! Nuovo articolo, il 136/bis, che chiarisce tutto quello che si può farecon una patente rilasciata da uno Stato Europeo, e che fissa provvedimenti san-zionatori come il ritiro, la sospensione e la revoca analoghi a quelli fissati per ititolari di patente italiana: si scoraggerà dunque l'antipatica usanza di non con-vertire la patente estera per evitare sanzioni in Italia. Da non dimenticare inoltrela possibilità di rinnovare la CQC a partire da marzo 2013.Per tutte le informazioni del caso non esitate a rivolgervi alla vostra autoscuoladi fiducia!

Alessandra Azzolina

Roberto Azzolina

Page 14: Edizione Febbraio

Pescantina Informa

L’assessore all’Urbanisticadi Pescantina, LoredanaPiubello, lancia il Pianodegli interventi. È statopubblicato, infatti, il bandoper la sottoscrizione degliaccordi pubblico-privatoall’interno del Piano stesso.«Con questo strumento -spiega l'assessore Piubello- si vuole privilegiare lariconversione di zone edelementi di degrado nel ter-ritorio comunale o dareattuazione a quelle aree cherivestono una specificitàstrategica in relazione agliobiettivi del Pat. Vogliamodedicare il giusto tempoalla loro trasformazione. Aseguire, ci dedicheremoalle piccole e specifiche

richieste pervenute da partedei cittadini durante ilperiodo di apertura dellafase di concertazione che siè conclusa nel mese didicembre 2012. Sappiamoche non è un periodo d'oroper l'edilizia, per questo miaspetto che prevalga sem-pre di più la qualitàambientale degli interventi.Pescantina è sempre statadipinta da fuori, se si esclu-dono alcune eccezioni,come un modello ediliziodi crescita da perseguire.Non è un caso che il paesesia aumentato di oltre cin-quemila abitanti in diecianni senza perdere la pro-pria immagine di paese cheha conservato un equilibriourbanistico fra aree fabbri-cate e zone agricole. Ma sipuò fare sempre meglio».

Questo è l’aspetto su cuil’assessore Piubello stalavorando. E conclude: «Stiamo stu-diando con l'ufficio tecnicoalcune linee guida che pun-tino a dotare le lottizzazio-ni di maggiori spazi verdi auso pubblico con manuten-zione a carico del privato.Questo per non gravare lacollettività di ulteriori costidi gestione. Una volta defi-niti gli accordi, la Giuntadarà la sua valutazione. Incaso di parere favorevole,gli accordi verranno appro-vati con la procedura delPiano degli interventi.Ribadisco che nel Pianotroveranno adeguata rispo-sta tutti i cittadini chehanno manifestato interes-se alla trasformazione delterritorio».

Novità nella raccolta differenziata a Pescantina. Lattine,barattoli e altri contenitori in metallo che fino ad oggi fini-vano nelle campane verdi per la raccolta del vetro, da gen-naio vanno conferite nel sacchetto per la raccolta della pla-stica, assieme a bottiglie in plastica per acqua e bibite, fla-coni in plastica per detersivi e shampoo, confezioni evaschette in plastica per alimenti, vaschette per alimentianche in polistirolo, piatti e bicchieri in plastica usa egetta. Nelle campane del vetro quindi, dovrà essere getta-to solo il vetro, evitando ceramica, specchi e lampadine. Èimportante che prima di essere inseriti, questi contenitorivengano puliti e schiacciati per ridurre il volume e aumen-tare la loro quantità nei sacchetti, che devono essere tra-sparenti. «Grazie a tale iniziativa - commenta l’assessoreall’Ambiente, Alfonso Marchesini - sarà più agevole efacile la separazione e il riciclo di questi materiali. L’obiet-tivo è puntare a una raccolta differenziata di qualità, pre-supposto per una migliore gestione dei rifiuti. Ciò permet-terà di ottenere materiali riciclabili di maggiore valore, ingrado di essere riassorbiti da nuovi cicli produttivi conrisparmio di risorse naturali. Le plastiche assieme alle lat-tine e barattoli saranno inviati a impianti di separazione ingrado di dividere da una parte la plastica e, successiva-mente tramite nastri trasportatori e apposite calamite,separare il metallo. In questo modo il materiale raccolto edifferenziato entrerà nella filiera del riuso presso i consor-zi. La plastica recuperata rientrerà nel ciclo produttivosotto forma di oggetti di uso quotidiano come maglioni inpile, giochi per bambini, cestini per la spesa o panchine. Imetalli recuperati (alluminio, banda stagnata o acciaio)consentono di risparmiare fino al 95% di materia prima.Ad esempio, in Italia tutte le caffettiere immesse sul mer-cato sono fatte di alluminio riciclato: bastano 37 lattine perfarne una moka da 3 tazze». L’ufficio comunale è a dispo-sizione: per delucidazioni e informazioni telefonare allo045-6764206/267. Conclude Marchesini: «Sarebbe utileorientarsi verso un consumo ecocompatibile, scegliendoprodotti confezionati con minor imballaggio ed evitare ilpiù possibile prodotti usa e getta. Si possono acquistarefrutta e verdura al banco, evitando quella preconfezionatao imballata. Meglio usare borse di stoffa o juta per fare laspesa».

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Le novitàper i rifiuti

LA SOTTOSCRIZIONE. Pubblicato il bando per gli accordi pubblico-privati

Piano degli InterventiSpazio alla popolazione

Servizi diLino Cattabianchi

Loredana Piubello

POLISPORTIVA E SERVIZI SOCIALI. Proseguono i corsi motoriContinuano con un numero di presenze elevate i corsi motori organizzati dalla Polisportiva in collabo-razione con il settore dei Servizi Sociali del comune di Pescantina. «E’ iniziata ad ottobre - spiega l’as-sessore al sociale, Manuel Fornaser - questa lunga serie di corsi per persone con più di 50 anni. Ancheper adulti che decidono di praticare attività fisica c’è la possibilità di frequenza, seguiti tutti da perso-nale specializzato in scienze motorie. Nella palestra di via Risorgimento si svolgono corsi di fitness peradulti (10.45 - 11.45; 20.35 - 21.35), l’attività motoria per anziani (mercoledì e venerdì 9.00 - 10.00

e 10.00 - 11.00 e martedì e giovedì 15.00 - 16,00 e 16.00 – 17.00), il corsodi Pilates (martedì e venerdì 17.30 – 18.30). Molte le novità di quest’annosia in termini di orari che di frequenza. Dove possibile si è deciso di fare leattività motorie nelle frazioni, agevolando così la partecipazione di anziani epersone che non possono usufruire di mezzi di trasporto propri. Ad Ospeda-letto presso la nuova scuola media il lunedì e giovedì dalle 14.30 alle 15.30la ginnastica dolce per anziani, a Settimo nella scuola elementare il martedìe giovedì dalle 16.15 alle 18.15 e dalle 17.15 alle 18.15 con due corsi diattività motoria. Presso la scuola elementare di Balconi il martedì e venerdìla ginnastica dolce per anziani dalle 16.30 alle 17.30. Il mercoledì invece unnuovo corso di ginnastica energetica dalle 18.30 alle 20.00. Questo è ilperiodo ideale per fare un po’ di movimento ed il termine di tutti i corsi èprevisto per fine maggio 2013. Le iscrizioni per tutti i corsi – conclude Forna-ser - sono sempre attive fino a esaurimento dei posti disponibili. Si ricevonodove vengono effettuate le attività oppure chiamando i coordinatori del pro-getto. Al momento dell’iscrizione è obbligatorio consegnare il certificatod’idoneità fisica rilasciato dal medico».

Per informazioni: Andrea Marai tel. 347.3053939 e Cinzia Cassera tel. 349.7110139. Manuel Fornaser

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Febbraio 2013 15CRONACHE

Aumento di due unità perl’organico della polizialocale di Pescantina enuovi ambiti di intervento.Spiega il comandante Gia-como Sandrini: «I duenuovi elementi, che siaggiungono agli altri cin-que, sono stati inseriti nel-l’area della vigilanza allaquale sono stati assegnatiulteriori incarichi relativi acommercio e attività pro-duttive, protezione civile,agricoltura e gemellag-gio». La polizia localegarantisce presenza e con-trollo ai tre mercati setti-manali del martedì in Piaz-za degli Alpini, del venerdìa Settimo e del sabato inpiazza san Rocco con lavendita dei prodotti a kmzero. Presidia, inoltre l’en-trata e l’uscita degli alunnidalle scuole dell’obbligo

del capoluogo, di Settimo eBalconi e tiene anchelezioni di educazione stra-dale ai ragazzi di secondamedia. Precisa Mandrini:«Sono stati eseguiti circa1.350 controlli sul movi-mento della popolazione e,in relazione alla circolazio-ne stradale sono state due-mila le infrazioni accertate.Tra le più frequenti ci sonole multe relative all’uso deltelefonino durante laguida, al mancato utilizzodella cintura di sicurezza eall’omissione della coper-tura assicurativa dei veico-li. Abbiamo riscontrato unaumento delle velocitàmedie specialmente in viaPascoli e via Bertoldi aSettimo e siamo intervenu-ti sulle apparecchiatureelettroniche, modificando itempi dei semafori con

risultati soddisfacenti.Numerose le indagini dipolizia giudiziaria sudisposizione della magi-stratura riguardo alla pre-senza, all’identificazione ealla convocazione di perso-

ne che dovevano compari-re in tribunale. Abbiamocollaborato con altri nostriuffici e enti pubblici, nelcampo dell’edilizia, dellasanità, dell’igiene dei luo-ghi e degli alimenti, delmaltrattamento o abbando-no di animali. Notevole èrisultata anche la collabo-razione con l’Ulss 22, inrelazione alla segnalazio-ne di persone vittime delleviolenze domestiche». Conl’ufficio commercio e atti-vità produttive la polizialocale ha lavorato per pre-parare il regolamento delleattività rumorose del terri-torio, approvato dal Consi-glio comunale nel mese diagosto. Un altro ambito diintervento in occasionedelle recenti piene del-l’Adige è stato il settoredella protezione civile,coordinato da AdrianoMotta. Conclude Sandrini:«Abbiamo collaboratoanche per altre iniziativesul territorio come la puli-zia degli argini e le provedi evacuazione nelle scuo-le. Nel settore dell’agricol-tura è stato fatto ripartirel’osservatorio, presiedutoda Silvano Zampini».

Il portale Pescantime orga-nizza un corso di formazio-ne all’impegno Socio Politi-co intitolato P.E.R. Pescanti-na. Si tratta di un ciclo dicinque incontri il mercoledì– il primo si è tenuto il 30gennaio - che si pone comeprincipali obiettivi superarela sfiducia ormai dilagantenei confronti della politica,e allo stesso tempo formareuna cittadinanza più consa-pevole e una futura classepolitica che operi conresponsabilità e autorevo-

lezza. Le tematiche delcorso, pensato per i giovanidi Pescantina dai 17 ai 35anni, sono riassunti nel tito-lo dell’iniziativa. Si tratta ditemi ampi e complessi, chegli organizzatori desideranoaffrontare soprattutto allaluce del contesto socio-poli-tico del momento attuale. Ilprogetto è pensato per unapartecipazione a numerochiuso di 20 persone e desti-nato ai giovani residenti nelcomune di Pescantina. Il progetto P.E.R Pescantina

ha ottenuto il Patrociniodella Provincia di Verona,della scuola Politica dellaDiocesi di Verona e dellaFondazione Centro di Cul-tura e sviluppo dell’Univer-sità Cattolica GiuseppeToniolo. Ha inoltre ottenutola collaborazione di tutte leparrocchie di Pescantina. Per iscrizioni: [email protected] incontri si svolgonopresso il centro Polifunzio-nale di Balconi a partiredalle ore 20.30.

PESCANTIME

Un corso P.E.R. Pescantina

“Donne a Verona. Una storia della città dalmedioevo ad oggi”. Nella serata, organizza-ta dal Lions club Bussolengo PescantinaSona, la docente dell’Università di Ca’Foscari, Paola Lanaro, presentando il libroda lei curato con Alison Smith, ha propostouna lunga carrellata della storia della donnae della sua evoluzione verso una più matu-ra conquista di diritti fondamentali. Spiegala presidente dei Lions club BussolengoPescantina Sona, Loreta Fontana Bertonci-ni: «Abbiamo scelto il tema di questo libroin questa occasione di incontro del Lionsclub con la cittadinanza per sottolineare lacentralità della donna nella società e il suoruolo crescente in molte situazioni diresponsabilità in un utile confronto con la

storia della nostra città». Donne a Veronadisegna un'ampia e ricca visione della cittàdal medioevo alla fine del Novecento, attra-verso storie di figure femminili. Donne chehanno lasciato tracce delle loro vite e delloro lavoro nella documentazione. Gli auto-ri delineano il profilo di figure di laiche ereligiose, donne alla corte scaligera e appar-tenenti al mondo ebraico, patriote e artiste,amministratrici di patrimoni e committentidi opere d'arte, fondatrici di giornali femmi-nili o, semplicemente, mogli. Grazie a ricer-che originali, i saggi ricreano le vite delledonne, mostrando come le loro esperienze,anche se particolari, possano contribuire aripensare in maniera più complessa la storiadi Verona.

IL LIBRO

La donna dal Medioevo a oggi

PESCANTINA. Aumenta l’organico all’interno del Comando di sicurezza locale

Per la Polizia municipalela famiglia si “allarga”

Osservatorio comunale agricolturaIl nuovo presidente dell’osservatorio comunaledell’agricoltura di Pescantina, composto daPaolo Fugolo, Gianni Castelli e dall’agrotecni-co Andrea Boniolo, è Silvano Zampini. «L’atti-vità dell’osservatorio dell’agricoltura – spiegaZampini - deve perseguire la valorizzazionedel settore primario con le produzioni agricoledi qualità per aumentare la redditività delleaziende e la diffusione di una maggiore cono-scenza e partecipazione del settore agricoloalle regolamentazioni amministrative». In baseai recenti dati del Censimento dell’agricoltura2010, diffusi dall’Istat, le aziende agricole aPescantina sono 253 di cui 207 attive nelle col-tivazioni frutti-viticole e 24 allevamenti zootec-nici. La superficie agricola utilizzabile (Sau)risulta di 1.099 ettari, coltivati a fruttiferi per441 ettari, mentre 142 ettari sono a vigneto.Tra i fruttiferi, 260 ettari sono coltivati apesche e nettarine e 126 ettari ad actinidia.Sul tappeto la prossima organizzazione di unconvegno sulla peschicoltura sostenibile; iltema della regolamentazione delle abbrucia-ture dei residui di potatura, con le deroghepotenziali ed esistenti; il regolamento comu-nale di igiene ambientale con le disposizionipreviste per i trattamenti antiparassitari el’emissione dei rumori. Conclude Zampini: «Illavoro dell’osservatorio procede, d’intesa coldelegato all’agricoltura, il cavalier RolandoAndreoli, in relazione alla gestione dellaMostra delle pesche e del mercato ortofruttico-lo intercomunale di Bussolengo e Pescantina,cui fa riferimento una parte consistente deinostri peschicoltori».

NATURCEA. Oasi di Benessere E’ un negozio specializzato in BioDermoCosmetica Viso Corpo con Reparto Erbo-ristico ed ha appena aperto presso Aquardens Terme a Santa Lucia di Pescantina.E’ Naturcea, boutique del benessere, in cui la salute e la bellezza del corpo e del-l’anima sono protagoniste. Anni di studio, preparazione ed esperienza vengonomesse a disposizione del cliente «con risultati visibili e riscontrati da molti deinostri clienti che da anni continuano a ricorrere ai prodotti naturali come rimedioper disturbi di ogni genere» – afferma Barbara, titolare del negozio, affiancata dalsuo team, specializzato nel trattamento del benessere corpo e trattamento visocon prodotti di altissima qualità BioDermocosmetica Wellness. Da Naturcea sipossono trovare fitoterapici, integratori, fitocosmesi naturale, dietetici, nutrizione,alimentazione e tutto per lo sport e la regalistica naturale: prodotti efficaci e com-pletamente naturali. Naturcea offre inoltre assistenza e consulenza per trovare lesoluzioni più adatte alle esigenze di salute e benessere di ogni cliente. «Il nostronegozio Naturcea a Pescantina – aggiunge ancora Barbara - propone prodotti diogni genere per la cura del corpo e dello spirito, che possiamo spedire anche adomicilio. Per gli acquisti presso il punto vendita Naturcea di Pescantina, doveogni mese si trovano promozioni ed eventi da non perdere, è possibile richiede-re la Carta Natura che darà diritto a numerosi vantaggi. Visitando il nostro sito(www.naturcea.it) è possibile iscriversi alla newsletter, attraverso la quale abbia-mo l’opportunità di aggiornare i nostri clienti relativamente agli eventi promossidal nostro negozio». Naturcea – Erboristeria si trova in via Valpolicella63 a Santa Lucia di Pescantina presso Aquardens Terme (www.aquar-dens.it). Cell. 340 8792876; [email protected]

Giacomo Sandrini

pubbliredazionale

Trenta ragazzi di Pescantinatipizzati al Centro trasfusio-nale dell’ospedale di BorgoTrento per essere successi-vamente iscritti al Registronazionale donatori di midol-lo osseo. Questa la conclu-sione di un cammino matu-rata dopo l'evento "Musicfor Life", il concerto Rockpromosso al teatro comuna-le di Pescantina dal circoloNoi San Lorenzo e dal grup-po "Risin' Avenue" perAdmor Verona, l’Associa-zione donatori midolloosseo e ricerca. Circa 250ragazzi hanno partecipatoall’evento, caratterizzatoanche da alcune testimo-nianze molto significativesulla donazione. Luca Zam-boni, che da un anno hadonato parte delle sue cellu-le staminali in favore di unmalato di leucemia, ha rac-contato la sua esperienzaconvincendo altri giovani afare come lui. Toccanti sonostati anche i vissuti raccon-tati da una paziente trapian-tata e da una giovane ragaz-za che da poco aveva perso

la mamma per la mancanzadi un donatore compatibile.La relazione scientifica didue medici ematologi harassicurato, inoltre, la plateasulla non pericolosità delladonazione di cellule stami-nali. Conclude Luca Zam-boni: «Così in trenta ragazziè scattata la determinazionedi mettersi alla prova e diandare volontariamente alCentro trasfusionale del-l’Ospedale di Borgo Trento.

Ad accompagnarci in questaavventura sono stati i volon-tari di Admor che da ven-t'anni promuovono la cultu-ra del dono come atto digrande solidarietà, di impe-gno morale e civile. Ora lospettacolo Music for lifetornerà sabato 2 marzo nelteatro parrocchiale di Bus-solengo. Proporremo airagazzi di fare il bis: chissàche il miracolo non si ripe-ta».

PESCANTINA

Trenta ragazzi all’ADMOR

Luca Zamboni e i 30 ragazzi

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Febbraio 2013 16CRONACHE

«Va avanti il progetto dellatrasformazione della stazio-ne ferroviaria di Balconi,ora a disposizione delComune dopo l’accordo conTrenitalia, in un Museo per-manente della storia delCentro di accoglienza redu-ci di Pescantina. Mi auguroche per la ricorrenza annua-le del monumento, chescade il 29 settembre, sipossa arrivare all’inaugura-zione». Lo ha anticipato ildelegato di Pescantina alleManifestazioni, Ciro Ferra-ri, alla fine dell’animazioneteatrale “Memoria per voi,conoscenza per noi” scrittada Giuseppe Paleari e inter-pretata dai ragazzi dellemedie degli istituti Com-

prensivo uno e due. I testi,raccolti da testimonianze diprima mano di prigionieri diPescantina morti nei campidi concentramento, sonostati l’occasione per riascol-tare dal vivo le testimonian-ze delle volontarie delcampo reduci di Balconi,aperto alla stazione ferro-viaria per accogliere miglia-ia di reduci che arrivavanodai campi e dai fronti euro-pei. Sul palco sono sfilateanche le “ragazze delcampo” che hanno ricordatocon grande vivacità queglianni. Argia Rizzotti andavaa raccogliere con le sorelle ibiglietti lasciati cadere daitreni piombati alla stazionedi Balconi e poi scrivevaqueste notizie alle famigliedei deportati. Rosa Righettiha rievocato i primi tempi

dell’accoglienza all’albergoal Ponte e la difficoltà di tro-vare i generi di prima neces-sità. Alda Antolini, ha riper-corso la genesi del campo, icontributi del parroco donLuigi Castagna, del dottorAntonio Zenati e l’opera deldottor Francesco Girellinelle primissime fasi di«quella mobilitazione gene-rale che coinvolse tutto ilpaese». Luigina Fumaneri,allora diciottenne in servizioalla baracca del campo B,«dove ora c’è la chiesa diBalconi», ha raccontato l’ar-rivo di una tradotta dal lagerdi Dachau. «Erano tuttimalati – ha spiegato - e pertutelare la nostra salute, ilcapitano medico ha volutoche noi ragazze ci sottopo-nessimo alla vaccinazionealla mammella, come se

dovessimo partire per ilfronte. Da allora non hoavuto nessuna malattia e leprime analisi le ho fatte a 80anni: tra poco ne compirò86». Da Ines Figini, prigio-niera arrivata a Balconi daAuschwitz – Bierkenau, unriconoscimento «agli angelidi Pescantina che mi hannofatto rinascere alla vita». Haconcluso il sindaco, Ales-sandro Reggiani, che ha rin-graziato le senatrici CinziaBonfrisco e Mariapia Gara-vaglia, presenti col provve-ditore agli studi, GiovaniPontara, «per il grande lavo-ro che ha portato il caso diPescantina all’attenzionenazionale, fino a riconosci-mento della medaglia d’oroal merito civile nel 2007 perla solidarietà dimostrataverso i reduci».

Sono arrivati a conclusionei lavori alle Ex femminili,la storica sede scolastica divia Ponte a Pescantina cheha ospitato generazioni dialunne delle scuole ele-mentari. La sede fa il paiocon l’edificio dellemaschili, costruito all’ini-zio del Novecento.«Durante l’intervento dirifacimento del tetto –spiega l’assessore all’Istru-zione, Francesco Marchio-ri - le classi sono stateospitate nella palazzina delcentro sociale. I lavori sisono conclusi tempestiva-mente nei tempi tecniciprevisti dall'appalto. Ora,ritornate nella vecchiasede, le allieve delle ele-mentari Alunni d’Europapossono disporre del corti-le e delle altre strutturedell’area scolastica delcentro». I lavori, partiti asettembre, hanno avutocome obiettivo il rifaci-mento e la messa in sicu-rezza delle strutture deltetto. Le travi e il manto dicopertura erano deterioratea tal punto che si verifica-vano talvolta infiltrazionid’acqua dovute al deterio-ramento della struttura

lignea. «Questo – sottoli-nea l’assessore - è un risul-tato di rilievo perché haconsentito di mettere insicurezza statica il tetto,garantendo pertanto unostandard di sicurezza e dimigliore vivibilità allascuola che, dopo tanti anni,necessitava di un interven-to di manutenzione di que-sto genere. I lavori sono stati finanzia-ti con 158mila euro dellaCassa depositi e prestiti, econ un contributo dellaFondazione Cariverona.Ciò dimostra che l'Ammi-nistrazione comunale,nonostante le limitazioniche derivano dai vincolidel Patto di stabilità,mostra un’attenzione parti-colare al tema dell'ediliziascolastica soprattutto pergli interventi strutturali,volti alla tutela della sicu-rezza dei ragazzi». L'edifi-cio fa parte del nuovo isti-tuto comprensivo, chesostituendo la vecchiadirezione didattica, attual-mente è costituito dallascuola primaria del capo-luogo, dalla scuola dell'in-fanzia di Settimo e dallamedia di Ospedaletto.

PESCANTINA

Ex femminili:finiti i lavori

PESCANTINA. Continua la realizzazione del Museo permanente sul Centro d’accoglienza

Giornata della Memoriatra ricordi e progetti

Servizi diLino Cattabianchi

I ragazzi che hanno interpretato “Memoria per voi, conoscenza per noi”

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Sala piena a Valeggio per ilconvegno “Veleni, nuovadiscarica a Valeggio” orga-nizzato dal Comitato che sioppone alla discarica e dalgruppo El Morar sulla possi-bilità di aprire un nuovo sitodi raccolta rifiuti a Cà Bale-stra, in territorio valeggianovicino alla vecchia discaricadi Cà Baldassarre che stacreando non pochi problemial Comune soprattutto per losmaltimento del percolato.Diversi gli interventi, mode-rati dalla giornalista MariaVittoria Adami, tra cui quel-lo di Fabrizio Gagliardi del-l'Associazione El Morar cheha sottolineato le 6.000firme raccolte in tutto ilcomprensorio contro ladiscarica. Sono intervenutiinoltre Lorenzo Albi diLegambiente; GiuseppeMagro consulente del

Comune di Valeggio e dellaCommissione di inchiestadel Parlamento sugli illeciticonnessi al ciclo dei rifiuti;il consigliere regionale diminoranza Franco Bonfante,del PD, l’europarlamentareAndrea Zanoni e il sindacodi Villafranca Mario Faccio-li. Durante gli interventisono stati sollevati diversiproblemi e questioni comele criticità normative delpiano rifiuti attualmente in

vigore e di leggi e regola-menti in materia, dellanecessità o meno di nuovediscariche nella provincia diVerona, ma anche l’impattocumulativo ambientale edecologico che un nuovo sitopotrebbe avere sul territorioin virtù della morfologiadello stesso. Sono stateesposte anche altre situazio-ni di discariche in Comunidiversi da quello di Valeg-gio. Il Sindaco Angelo Toso-

ni, arrivato a convegno inol-trato, ha ribadito di esserecontrario all'apertura di unanuova discarica e ha succes-sivamente commentato che«il problema nasce dallavecchia discarica di Cà Bal-dassarre, servono risorse perfinanziarne il post mortem.Il privato (Adige Ambientein questo caso), potendolofarlo, ha presentato un pro-getto per una nuova discari-ca che diventerebbe fonte dirisorse per far fronte allenecessità della vecchia. Secon la Provincia e la Regio-ne riusciremo a trovare unpercorso alternativo, comeun fondo di solidarietà cheaiuti il Comune, si ridurreb-be di molto la necessità diavere una discarica nuova».

Sara Tonolli

VALEGGIO SUL MINCIO. Incontro pubblico sul nuovo sito di raccolta rifiuti

Discarica a Ca’ BalestraLa discussione è aperta

Febbraio 2013 17CRONACHE

DOMENICA 24 FEBBRAIOPiazza Carlo Alberto, tutto il giorno

MERCATO DELL’ANTIQUARIATOA cura di Associazione Percorsi

LUNEDÌ 25 FEBBRAIOVilla Zamboni, ore 21.00

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DOMENICA 3 MARZOTeatro Smeraldo, ore 21

Serata a TeatroCompagnia teatrale “La Barcaccia”

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Marino Zampieri)Regia di Roberto Puliero

ingresso intero euro 7A cura Compagnia Teatrale Artaban e

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Lunedì 4 MarzoVilla Zamboni, ore 21.00Ciclo: Amori/Lontananze

LIKE CRAZYregia di Drake Dorermus

info: www.associazionehumus.org

LUNEDÌ 11 MARZOVilla Zamboni, ore 21.00Ciclo: Amori/Lontananze

AWAY FROM HERLONTANO DA LEIregia di Sarah Polley

info: www.associazionehumus.org

LUNEDÌ 18 MARZOVilla Zamboni, ore 21.00Ciclo: Amori/Lontananze

UN AMORE DI GIOVENTU’regia di Mia Hansen-Løve

info: www.associazionehumus.org

9-10-11 / 16-17-18-19 MarzoLocalità Vanoni Remelli, ore 19.30

ANTICA FIERA DI SAN GIUSEPPESerate di musica e ballo con orchestre

dal vivo e stands gastronomiciA cura del Comitato Sagra San Giuseppe

Il presente calendario potrebbe subirevariazioni per cause indipendenti dalla

volontà degli organizzatori.

INFO: 045 7951880www.valeggio.com

PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi

NOTIZIE IN BREVE(S.T.) CORSO FIDANZATI. Ha preso il via anche quest'anno a Valeggio ilcorso per fidanzati e giovani coppie attraverso una formula ormai collauda-ta di collaborazione tra l'Assessorato alle politiche sociali e la Parrocchia diValeggio sul Mincio. “Amori…in corso” è il titolo del ciclo di incontri. I primitre, di ispirazione più laica, si sono tenuti presso il Centro Famiglia&Giova-ni. Successivamente i fidanzati che intendono sposarsi in Chiesa prosegui-ranno la preparazione in una seconda serie di incontri, anche in questo casocoadiuvati da esperti, dal Parroco Don Paolo Zuccari e da un gruppo di gio-vani coppie. Questi incontri scenderanno in maniera più approfondita nellatematica del matrimonio come sacramento, della presenza di Dio e dellafede nella coppia, oltre ad affrontare tematiche etiche e morali.

GIORNALINO COMUNALE. "Informazioni & Servizi Valeggio sul Mincio"è il titolo del giornalino realizzato dall'Amministrazione Comunale diValeggio e che ha fatto scalpore nelle scorse settimane per la modalità diedizione del primo numero, data la mancanza di spazio dedicato alleminoranze. Non si è fatta attendere la replica del Sindaco Angelo Tosoniche ha definito il giornalino «un servizio informativo per la cittadinanzasulle attività che vengono fatte e su come vengono spesi i soldi pubblici,inserire commenti e battibecchi lo farebbe diventare uno strumento politi-co. L’indirizzo è quello di pubblicare le relazioni degli Assessori sulle attivi-tà, dare spazio alla Pro Loco e alle Associazioni. A partire dal prossimonumero ci sarà più spazio anche per gli argomenti seguiti dai consiglierisia di maggioranza che di minoranza».

VALEGGIO. I 100 anni di Maria ZanchettaIl giorno 24 gennaio del 2013 la signora Maria Zanchetta ha compiuto labellezza di 100 anni.Maria è nata ad Isola della Scala nel lontano 1913, madre di nove figli chela descrivono come devota alla famiglia e piena di premure verso i suoicari. Nella sua vita la signora Maria ha fatto la casalinga ed è madre dinove figli, nonna di 20 nipoti e bisnonna di 25.Ormai da qualche anno è arrivata aCasa Toffoli, il centro servizi per anzia-ni di Valeggio sul Mincio gestito daC.S.A. Cooperativa Sociale, e proprioqui ha raggiunto questo traguardo. Lafesta per la signora è iniziata con ilpranzo con i figli, proseguendo poiper tutto il pomeriggio nel salonedella struttura, con una grande tortacondivisa con gli altri ospiti. Per l’oc-casione il signor Pino ha suonato lafisarmonica e in molti si sono fatti tra-scinare nelle danze. A porgere gliauguri da parte dell’amministrazionecomunale, l’assessore ai Servizi Socia-li Marco Dalforno che ha fatto le vecidel Sindaco.

VALEGGIO. Due progettiper ragazzi disabili

Nei mesi scorsi a Valeggio sul Mincio hanno presoavvio due proposte rivolte ai ragazzi e ai giovanidisabili promosse dall’Amministrazione Comuna-le: i progetti “Artistic” e “Diversamente biblioteca”. Durante la scorsa estate alcuni ragazzi disabilihanno partecipato al progetto ”Artistic”, un’espe-rienza di arte terapia di gruppo guidata da unaprofessionista del settore, affiancata da una edu-catrice (Federica Pezzini) e in stretta collaborazio-ne con l’assistente sociale disabilità (Elisa Ronco-lato). Attraverso il disegno, la manipolazione deimateriali, l’espressione artistica, i ragazzi hannopotuto sperimentare un benessere, un’occasionedi crescita nella sfera emotiva, affettiva e relazio-nale. Durante l’incontro finale di verifica con igenitori si sono potute ammirare le “opere d’arte”prodotte dai ragazzi. Il corso viene riproposto inquesti primi mesi dell’anno e poi durante la pros-sima estate. Nel mese di maggio ha preso avvioanche il progetto “Diversamente biblioteca”.Incollaborazione tra gli Assessorati alla Cultura ealle Politiche Sociali del Comune e soprattuttograzie al prezioso apporto di alcune insegnantidella scuola primaria e di volontari, da qualchemese ha preso avvio il progetto “Diversamentebiblioteca”. Una proposta che vuole sperimentareuna nuova forma di riavvicinamento ai libri, allalettura, alla scrittura indirizzato a persone disabilimaggiorenni che hanno già terminato il loro iterscolastico e sono già inseriti in differenti servizi eattività. Un appuntamento settimanale immanca-bile di circa due ore ogni lunedì dalle ore 16,30alle 18,00 presso gli spazi della Biblioteca Comu-nale. «Vogliamo valorizzare le diverse abilità chehanno questi ragazzi e giovani – afferma MarcoDal Forno assessore Politiche Sociali – e contem-poraneamente dare un supporto alle loro fami-glie».

Maria Zanchetta

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Il 24 ed il 25 febbraio sivota per le elezioni Politi-che e dopo qualche mese,a Sona andremo ancora avotare per le Comunali.L’esito delle elezioni politi-che non potrà non avereriflessi anche sulle elezionicomunali. Da apparte-nente a formazioni politi-che che hanno fatto del-l’autonomia della propriaterra una bandiera, nonposso che difendere esostenere la propostadella Lega Nord di lascia-re sul territorio il 75%delle imposte, trasferendoil restante 25% allo Stato,per le esigenze comuni.Oggi il Veneto, in realtà,trattiene non più del 65-66%. Quel 10% circa inpiù non potrebbe che farebene alla economia loca-le, in particolare in unperiodo di grande reces-sione come quello chestiamo vivendo. Questo ètanto più vero tenendoconto che lo Stato, negliultimi due anni ha ridottoi trasferimenti al Comunedi Sona di circa il 42%,mentre, secondo le ultimedisposizioni di legge, per il

2013 si ipotizza un ulte-riore abbattimento deitrasferimenti del 40%.Questi tagli, fatti inmaniera lineare risolvonopochi problemi, giacchèpenalizzano in manieraidentica gli Enti che sisono comportati per annicome cicale dissennate edenti, come Sona, che peranni hanno fatto sanepolitiche di bilancio,rispettose della normativanazionale. Piuttosto chetale soluzione, ben piùlogica sarebbe stata l’ap-plicazione dei costi stan-dard, che avrebbe, quellasì, punito chi meritava diesserlo per politiche dis-sennate, senza penalizza-re particolarmente glialtri. Malgrado i taglilineari e non mirati, ilComune di Sona, negliultimi anni, ha mantenutoinvariato il proprio impe-gno economico nei duesettori che ritengo priori-tari, e cioè quello del-l’Istruzione e del Sociale(anziani, minori, giovani,giovani coppie, personesvantaggiate), riducendo,ovviamente, gli interventiin altri settori. Per le Scuo-le, intese come strutture,entro i primi mesi del2013 presenteremo inRegione, all’apertura delbando regionale, progettirelativi all’adeguamentosismico degli edifici scola-stici, per accedere a con-tributi che possono arriva-re al 70% del costo previ-sto. E’ necessario precisa-re, comunque, che il terri-torio di Sona non è classi-ficato come zona a rischiosismico. Gli edifici scola-stici, pur se alcuni datati,non presentano situazionidi pericolo. Vorrei ancoraevidenziare che, con altriComuni limitrofi, siamostati accreditati a Bruxellesper accedere a fondieuropei per interventi suedifici pubblici, come lescuole, per l’efficienta-

mento energetico, conspese che non incidonosul patto di stabilità inquanto escluse dalla nor-mativa. La mia intenzioneè di continuare a garanti-re il miglioramento dellecondizioni di vita dei mieiconcittadini, continuandoad erogare servizi apprez-zati ed a realizzare strut-ture necessarie per la col-lettività, utilizzando, tral’altro, al massimo contri-buti anche a fondo per-duto, provenienti dallaComunità Europea, dalloStato, dalla Regione edalla Provincia. Al propo-sito rammento che per larealizzanda Caserma deiCarabinieri, è utilizzato uncontributo a fondo perdu-to di €450.000 che dasolo copre ben più di 1/5del totale. Questo di oggiè stato un primo interven-to su temi di politicanazionale e locale; infuturo parleremo degli“Accordi di Programmacon i Privati”; strumentofondamentale, che con-sente, in questi momentidi impossibilità alla realiz-zazione delle Opere Pub-bliche da parte dei Comu-ni anche a causa delleassurde norme del Pattodi Stabilità, di realizzareimportanti lavori necessa-ri per la collettività.

Il sindaco di SonaGualtiero Mazzi

SONA / BANCO ALIMENTARE

Sindaco e assessore precisanoPrecisazioni in arrivo daparte dell’assessore ai ser-vizi sociali del comune diSona, Meri Pinotti, e dalsindaco stesso, GualtieroMazzi, in merito ad alcunepolemiche sorte in meritoall’attività del “Banco Ali-mentare” gestito dall’As-sociazione “Oggi Giovani”operante in località Manca-lacqua di Lugagnano. «Perquanto mi riguarda – affer-ma l’assessore Pinotti – hosempre offerto la miadisponibilità a supportarele iniziative benefichedelle associazioni rivolte atutta la comunità del nostroterritorio e anche di que-sta, presieduta da GraziellaCaregnato Ciman. L’Amministrazione Comu-nale di Sona, in seguitoalle richieste inoltrate alComune dall’Associazio-ne, ha provveduto ad asse-gnare alla stessa, medianteconvenzione d’uso gratui-to, gli spazi di proprietàcomunale, dapprima nellafrazione di San Giorgio inSalici (sotto alla farmacia),e in seguito nell’unicastruttura disponibile, diproprietà comunale, adibi-ta a magazzino, attiguo ailocali dati in concessioneal “Club Enologico” preci-samente a Mancalacqua. Il Comune poi ha messo adisposizione prima unautomezzo ed in seguito unoperaio con mezzo di tra-sporto più capiente, per ilritiro degli alimenti pressola sede provinciale di Vero-

na». «L’Amministra-zione comunale diSona – conclude il sin-daco Mazzi -, ricono-scendo e apprezzandol’impegno delle perso-ne che operano nell’as-sociazione ed il servi-zio altamente meritorioche prestano, è semprestata ed è in ascoltocostante di tutte le pro-blematiche che perio-dicamente vengonosottoposte al Comune.Pur conoscendo larichiesta di una sedecon maggiore spaziodell’attuale, precisoche è nei programmidell’Amministrazionerealizzare nuovi spazicomunali anche ad usodelle associazioni».

E’ stato firmato il 23 genna-io scorso tra il comune diSona, nella persona di EnnioBaldo, responsabile del Ser-vizio Interventi Sociali, e laFondazione B.G. Tovini,nella figura di Renzo Giaco-melli, Presidente e legalerappresentate, il protocolloche prevede per un annol’attivazione di un “Centrodi Ascolto” presso la SedeMunicipale in un locale alpiano terra adiacente al ser-vizio Anagrafe che l’Ammi-nistrazione Comunale hamesso a disposizione. LaFondazione metterà a dispo-sizione operatori qualificatie opererà in accordo conl’Assessorato ai serviziSociali al fine di adeguare ilservizio alle necessità cheemergeranno, avvalendosianche della collaborazionedelle Parrocchie del territo-rio Comunale. Obiettivoprincipale è quello di dareuna risposta concreta allerichieste di persone e fami-glie che versano in condizio-ni di difficoltà economichetemporanee attraverso un“Centro di Ascolto”. La Fondazione Beato G.Tovini Onlus dal 1999 operain modo sistematico nelleDiocesi di Verona e altre.Utilizza Fondi dello Stato(Legge 108/96) per daregaranzie alle Banche con-

venzionate allo scopo disoccorrere persone e fami-glie in difficoltà economichetemporanee, finalizzati aprevenire l’aggravarsi disituazioni di potenzialeesclusione sociale. Si trattadi una normale attività cre-ditizia esercitata dalle Ban-che convenzionate con laFondazione e da essa garan-tita che punta a stimolarel’autonomia e la responsabi-lità di chi riceve il finanzia-mento, mettendolo in condi-zione di realizzare il proprioprogetto di vita e prevenireforme di usura e/o criminali-tà. «La convenzione – affer-ma Meri Pinotti, assessore aiservizi sociali del comune diSona - è il frutto dell’inter-vento presentato dal GruppoLa Torre di Palazzolo nelgiugno 2012 in un incontro

pubblico presso la Parroc-chia di Palazzolo. In quel-l’occasione ho potuto pren-dere atto dell’importanza diquesto progetto e presentar-lo in Giunta. Vista la finalità rivolta allepersone e famiglie con tem-poranee difficoltà economi-che, l’Amministrazione, haconcesso il patrocinio delComune di Sona, titolato“Progetto Microcredito diSoccorso”. Ritengo che que-sto progetto possa esserevalorizzato con azioni disupporto e guida, a tutticoloro che vorranno richie-dere informazioni oltre cheaffrontare gravi situazionieconomiche, per eventualiconsigli nella gestione deibilanci familiari che oggi,per tutti noi, stanno subendoun forte cambiamento».

Febbraio 2013 18CRONACHE

SONA / CENTRO DI ASCOLTO

Firmato il protocollo

Gualtiero Mazzi

IL PREMIO. “Leggeremozioni” con LinguafrancaL'Associazione villafranchese Linguafranca bandisce la X edizione del Premio Letterario "Leggeremozioni".Tema di quest’anno sarà "Lo spreco". Il Premio, riservato a opere inedite di giovani scrittori, si articola insezione A - Scuole secondarie di 1° grado (I, Il e III media) e sezione B - Scuole secondarie di 2° grado (dallaI alla V superiore) Ogni sezione sarà suddivisa in due categorie: Poesia e Prosa. Verrà premiato il migliorcomponimento di ciascuna categoria per entrambe le sezioni. I partecipanti – non più di 5 per classe - pos-sono concorrere al premio con un massimo di due opere, una per categoria. I testi poetici non devono supe-rare i 30 versi, in lingua italiana, mentre i testi di prosa non dovranno superare le 3 cartelle (I cartella ècomposta da 30 righe di 60 battute ciascuna) in lingua italiana. I lavori, in 6 copie dattiloscritte (cinque ano-nime e una con i dati anagrafici: nome e cognome, indirizzo, scuola di appartenenza e numero telefonicodell' autore), più una copia su CD con i file in formato Word, dovranno essere spediti o consegnati a manoa: Linguafranca, via Trento 48, 37069 Villafranca (VR), entro il 22 marzo 2013. La giuria, composta daesperti del settore, valuterà i lavori e formulerà graduatorie separate per le due sezioni del concorso su cia-scuna categoria. Il primo classificato di ogni sezione riceverà un premio e la pubblicazione dell'opera sulsito internet. L'esito del concorso e il luogo della premiazione verranno comunicati e resi pubblici entro apri-le 2013.

Per informazioni: 368.3031111 - [email protected]

«La situazione di Sona»RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

Page 19: Edizione Febbraio

Cava Betlemme ancora sottoi riflettori. Tutto iniziò il 10giugno 2010, quando il con-siglio comunale di Somma-campagna espresse parerecontrario all’ampliamentodella cava di ghiaia in locali-tà Betlemme denominata“Corte Betlemme”. «Succes-sivamente all’approvazioneregionale in data 14 aprile2011 – riferisce il vice sinda-co, Giuseppe Residori – lanostra giunta comunaledecise di ricorrere per farvalere le proprie ragioni perbloccarne l’ampliamento».La successiva sentenza del12 dicembre 2012 del tribu-nale amministrativo regiona-le, pubblicata in data 16 gen-naio scorso, annulla il prov-

vedimento autorizzativoregionale dando ragione alcomune di Sommacampagnasu tutta la linea difensiva.«Accogliamo con soddisfa-zione il pronunciamento delTar – riferisce l’assessoreall’ecologia Augusto Pietro-

poli -. E’ un grosso risultatoper tutti i cittadini, per quellidi Caselle e per il Comitato».L’estensione della cava, aifini del rispetto del limite del3%, deve tener conto oltreall’area effettivamente sca-vata anche delle zone conter-mini funzionali all’attivitàestrattiva; il conteggio dellearee agricole al fine del cal-colo del 3% deve escluderele aree destinate a strade o adinfrastrutture poiché lanorma ha l’obiettivo di limi-tare la sottrazione d’areeagricole alla normale attivitàper destinarle all’unità dicava; nel calcolo dei terreniconsumati all’attività dicava, anche la cava di Gan-fardine deve essere conteg-giata perché autorizzata suc-cessivamente alla leggeregionale 36 del 1975. Que-

ste le motivazioni dell’an-nullamento del provvedi-mento autorizzativo da partedel Tar. «Un punto a nostrofavore. Dalle aree agricole,le zone E, occorre togliere –precisa l’assessore Pietropoli– tutte le aree funzionali,recintive vedi autostrada,aeroporto e quant’altro.Zone agricole sono quelleeffettivamente utilizzabili.La sentenza - prosegue Pie-tropoli - non solo ha blocca-to la cava ma precludel’apertura di nuove». Nonresta che il parere del consi-glio di Stato in caso d’even-tuale ricorso da parte deicavatori. «Noi – concludePietropoli - siamo pronti afar valere la nostre ragioni,la difesa del territorio vieneprima di qualsiasi altroragionamento».

Febbraio 2013 19CRONACHE

SOMMACAMPAGNA,VALEGGIO E VILLAFRANCA

Sala affollatissima al DB Hotel di Sommacam-pagna il 10 gennaio scorso in occasione dellaconsegna dei riconoscimenti ai 23 alunni dellescuole medie di Sommacampagna, Valeggio eVillafranca che hanno eseguito quelli che sonostati giudicati i migliori disegni sul tema dellapace. Il concorso “Un Poster per la Pace” è l’ini-ziativa promossa dal Lions International dal1988 per dare ai giovani l’opportunità di espri-mere il loro ideale di pace e la loro visione delmondo tramite le opere artistiche. «Un tema digrande attualità – sottolinea il presidente delLions Club locale Nisio Paganin – e di grandeimportanza per il contesto sociale in cui vivia-mo, fondamentale per far maturare uno spiritodi comprensione tra i popoli, uno dei principaliscopi del lionismo». Grazie all’impegno dei pre-sidi e degli insegnanti di educazione artisticadelle scuole del territorio, centinaia di ragazzihanno partecipato all’iniziativa. Le opere sele-zionate sono state premiate nel corso dellaserata alla presenza di autorità lionistiche, deisindaci e del rappresentante del vescovo, Mons.Giancarlo Grandis. Il disegno dell’alunna Auro-ra Ciccarino della scuola media Foroni diValeggio è stato considerato il migliore e haricevuto dal presidente del club Lions la targa“Memorial Giannangelo Benvenuti” in ricordodel compianto socio Lions, grande esempio dispirito lionistico, per il suo impegno, generositàe grande attenzione per i giovani. L’opera diAurora, classificatasi al secondo posto neldistretto, comprendente le province di Verona,Vicenza, Trento e Bolzano, assieme ad altre tredel territorio sarà esposta ad una mostra in alle-stimento a Treviso nei prossimi mesi per i Posterper la Pace.

Servizi diClaudio Gasparini

SOMMACAMPAGNA. È stato accolto il ricorso della Giunta comunale

Niente ampliamentoper Cava Betlemme

Augusto Pietropoli

Giannangeli Benvenuto

SOMMACAMPAGNA / LA RASSEGNA

Custoza doc e Broccoletto in augeHa avuto come protagoni-sti il Broccoletto e ilCustoza la rassegna orga-nizzata a Sommacampagnalo scorso 11 gennaio a curadel comune, dell’assesso-rato alla cultura AlbertinaBighelli, unitamente allevarie associazioni coinvol-te e le aziende che hannoofferto prodotti enogastro-nomici. Il territorio diSommacampagna è la pic-cola patria del gusto, comeha evidenziato il vicesin-daco Giuseppe Residori.Tra le specialità più cono-sciute il Custoza Doc e ilbroccoletto di Custoza. AlCustoza è stata riconosciu-ta nel 1971 la denomina-zione di origine controlla-

ta. «E’ l’unico vino Docche basa la sua fortuna sudiverse uve – ha sottoli-neato Carlo Nerozzi, presi-dente in carica dallaseconda metà del 2011 delConsorzio di tutela delCustoza, fondato nel 1972e che conta più di 400 soci-. Siamo consapevoli checamminando assieme sivince». Il Custoza ben siabbina al broccoletto, pro-duzione tipica della frazio-ne del comune di Somma-campagna. «Unico, raro,umile – ha commentatoFilippo Bresaola presiden-te dell’ Associazione Pro-duttori del broccoletto diCustoza -. La costa morbi-da e dolce di quest’ ortag-

gio viene esaltata solodopo le prime gelate».L’Associazione nasce pervolontà di nove produttoritra privati e pro loco delpaese impegnati nella sal-vaguardia e promozione diquesto raro prodotto. Dallavoro dell’associazionenascono un’etichetta appli-cata ad ogni mazzo checertifica la qualità, origineed autenticità del prodottoed un pieghevole per dif-fondere la cultura legata aquesto ortaggio. «A tavolaè un prodotto meraviglioso– ha affermato Franco Pre-domo presidente dell’As-sociazione Ristoratori delCustoza – con il quale sipossono preparare dei

menu che vanno dall’anti-pasto al dolce». Terra delgusto ma anche di turismo«che vanno sempre più sot-tobraccio – ha evidenziatol’assessore alla cultura diSommacampagna Alberti-na Bighelli -. E’ in questaprospettiva di valorizza-zione e di promozione eno-turistica che la RegioneVeneto ha concesso unfinanziamento al partena-riato “Terre del Custoza”costituito da 5 comuni dicui Sommacampagna ècapofila. Tra le varie azio-ni che la regione cofinan-zia la prima ad essere svi-luppata è una rete ciclotu-ristica estesa a tutti i cin-que comuni».

SOMMA JUNIOR BAND

Concorso nazionale all’orizzonteLa Somma Junior Band di Somma-campagna parteciperà, insieme allabanda di giovani di Dossobuono, adun concorso nazionale per bande gio-vanili che avrà luogo a Costa Volpinoin provincia di Bergamo il 9 e 10marzo prossimi valido per tutti i 23complessi partecipanti. I ragazzi dellaBand sono studenti che vanno dallaseconda media ai 18 anni. 21 giovaniche si ritrovano tutte le settimane aprovare e che sanno di essere unavera e propria “macchina da musica”.I brani spaziano dal pop, all’originaleper banda giovane, dai grandi succes-si classici alle colonne sonore. Laband è diretta dal maestro DanieleAccordini, diplomato in corno fran-cese e laureato in scienze e tecnichedell’arte spettacolo, che insegna dasette anni presso le scuole primarie diGolosine, Dossobuono, Alpo e Rizza,didattica applicativa musicale unita-mente al team, composto da 20 musi-cisti, “Disegnare musica” che da 14anni propone musica d’insieme. Nel2012 la Somma Junior Band si è esi-

bita durante la festa del tesseramentoin piazza a Sommacampagna e loscorso dicembre in un concerto diNatale presso le scuole medie.“Superbe”, la definirebbero i france-si, l’esibizione presso la chiesa par-rocchiale dello scorso 5 gennaio.«Frequentare i corsi di orientamento

musicale – commenta e concludeDaniele Accordini - è un modo concui i giovani possono imparare a suo-nare uno strumento ed avvicinarsialla musica ma anche e soprattuttostare insieme a coetanei, trascorrere iltempo in modo stimolante, intelligen-te e divertendosi; non è da poco».

Page 20: Edizione Febbraio

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

Mi chiamo Walter Mosaner. Sono il Primario del Servi-zio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore del-l’Ospedale di Peschiera del Garda – Verona. La Casa diCura Polispecialistica “Dr Pederzoli”. Così si chiama ecosì la definiremo. Per intenderci. Inequivocabilmente.Sono un Medico. “Sono nato Medico. Caduto fuori dal-l’utero Medico. Per questo mi ritengo un Uomo fortuna-to”. Svolgo la Professione che avete, forse, sognato peri vostri Figli…Non per denaro – credetemi. Non pos-seggo nulla. Né per potere o altro. Ma “per poter gua-rire i ciliegi. Quando rossi di frutta li credevo feriti…”.Vesto l’orgoglio dell’onestà. Dell’integrità intellettuale.Con tutti i limiti. Pretendo rispetto per la competenza el’impegno. La scienza e la coscienza. Che tutti i giorni ioed i miei Ragazzi perseguiamo. Grazie a loro io sono unUomo felice. Combatto un mondo di imbonitori e vendi-tori di fumo. Io. Noi. Che ci occupiamo di umanità emalattia. Dolore. Sofferenza. Con tutto l’amore – e lascienza– che posso e possiamo. Con tutti i limiti. Chenessun tribunale definirà. Perché non sono i Dottori adammazzare la gente. Ma la malattia. Il dolore. I confini–umani- della nostra conoscenza. La greve solitudine.Quella cui i tuoi cari ti hanno ” amorevolmente” affida-to…L’assenza di motivazioni per lottare, continuare –comunque...La mancanza di alternative. Insomma. Hoscritto la storia breve di Gina. Per raccontarvi di noi edella nostra vita. Lei è stata una nostra Paziente. UnaSignora ‘capitata’ in Rianimazione . Per caso. Ciò chepotrebbe succedere ad ognuno di noi…Gina stavamorendo. Non so più nulla di lei. Da allora. Fatico aricordare nomi cari, ma di lei ancora so che…le abbia-mo voluto bene. Un bene assoluto. Un bene dell’anima.

Walter Mosaner

4 gennaio“Oggi ho scannulato Gina.Le ho rimosso il tubo che usciva dalla sua trachea, dovel’avevo inserito con un piccolo intervento chirurgicotrentun giorni fa con l’aiuto di Giuliano. Per aiutarla arespirare.Perché Gina stava morendo, quando l’ho incontrata. Mihanno chiamato con urgenza.Lei respirava a stento, incosciente. Durante una proce-dura diagnostica cardiologica aveva avuto un picco iper-tensivo e qualcosa si era rotto dentro di lei. Era il giorno del mio compleanno.E’ così che l’ho conosciuta.Mi è capitato di entrare all’improvviso nella sua vita.Sfondando la porta.Senza permessi, preavvisi e consensi. Sono entrato ebasta. Ho incontrato le persone che la amano. Perché quellesole possono sapere da noi notizie di lei.

E’ così che accade di incontrarsi in Terapia Intensiva.Così che nasce una nuova storia. Di sofferenza certo. Ma anche di speranze, umanità,percorsi di vita.L’abbiamo collegata al respiratore e provveduto a lei. Per tutti i secondi, i minuti, le ore infinite che ci hannocondotto fino a qui.Per aiutarla a vivere, quando sopravvivere sembravauna impresa disperata.Ci abbiamo creduto lo stesso. Tutti noi, senza domande.Senza dubbi, subito.Abbiamo superato insieme momenti di sconforto. Disfiducia. Stanchezza.Giorni e giorni in cui sperare ci è sembrato ridicolo. Incui le notizie da condividere con i Famigliari erano fru-stranti. Per loro e per noi.L’aspetto più critico sembrava essere il danno che il suocervello poteva aver subìto in quei pochi attimi di diffi-coltà respiratoria. Viveva la vita dei dannati, senza identità e senzamemoria. Relegata nelle terre oscure. Senza alcunacoscienza di se. Confusa, agitata, aggressiva.Ostile. Nemica.Poi piano piano ci siamo incontrati, dapprima per pochiminuti. Sul pianerottolo della vita.Quindi ha lentamente ricominciato a riemergere, atranquillizzarsi. A riabituarsi alla luce dell’intelletto. Ad incrociare inostri sguardi finalmente -per lei - umani.La tracheotomia abbiamo dovuto farla perché la suagola piagata necessitava di riposo. Ma questa sceltarappresentava già il piccolo segno di una speranza ine-spressa ma possibile.Poi ancora tanti giorni. A risultati alterni.

E tante notti. Di incubi e fantasmi. Con la necessità diaiutarla ancora a respirare.Poi ci ha sorriso e ha ripreso il ritmo necessario delrespiro.

Oggi ho ascoltato per la prima volta la sua voce.Tutti noi l’abbiamo sentita. E’ stata come musica improvvisa. Armonia. La melodia della vita. Per noi la resurrezione sperata. Figlia del nostro lavo-ro. Delle speranze e preghiere quotidiane. Delle illusionidella sua famiglia.Frutto della nostra fede ancora giovane.

E’ strano come ce la siamo immaginata diversa. La suavoce, intendo.I miei ragazzi l’hanno curata tutti i giorni. Le hannolavato i capelli, pettinati con cura.Le hanno lavato i denti e sciacquato la bocca. Tutti igiorni, più volte se necessario, hanno provveduto allesue necessità e alla sua igiene intima, conoscendola piùdella propria madre, della propria moglie. Più ancorache i propri figli.Le hanno massaggiato la pelle per prevenire le piagheda decubito, facendo pazientemente penetrare la cremanelle zone più delicate ed arrossate del suo corpo. Le hanno raccontato di casa, la propria casa. Dei figli edel mutuo. Delle difficoltà di tutti i giorni.Dei regali di Natale e dei giorni di nebbia e sole evento. Del fuori di lì.Le hanno inforcato gli occhiali, teneramente. Per farleleggere le poche riviste che casualmente rimangono inTerapia Intensiva dopo i turni di notte.Per riagganciarla alla vita.Hanno scherzato con lei come solo si gioca quando sitorna a casa dai propri cari.Parlandole dolcemente per tranquillizzarla. Per farlasentire amata. Coccolata.

Abbiamo finalmente sentito – sussurrata- la sua voce.Emma era con me: dapprima un bisbiglio.Ci siamo avvicinati e Gina ha espresso la sua primaparola, dopo tanto silenzioHa ripreso fiato e -più forte di prima- ha detto ‘grazie’.Inequivocabilmente.Una parola importante, come il bimbo dice ‘mamma’Gina ha detto ‘grazie’.Stupita ed essa stessa emozionata per il suono nuovoche è uscito da lei.Ci ha commosso. E ripagati di tutto.Non saprà mai delle notti agitate di delirii. Delle lottefuriose. Dei calci che colpivano a turno coloro che lacarezzavano per rasserenarla.Delle ansie e i batticuori tutte le volte che gli allarmistraziavano il silenzio.Non saprà dell’amore delle persone che l’hanno strap-pata giorno per giorno al mondo dell’oscurità e dellamorte.

Non le diremo nulla.Quando domani la trasferiremo in Reparto di Degenza.Come dice la lettera che l’accompagna.Solo la saluteremo con una carezza - quella si , ci per-metteremo, augurandole salute e felicità.Gina è stata una bella vittoria. L’abbiamo amata tutti. Come sempre. Come tutte levolte.

Eppure nessuno di noi aveva mai udito la sua voce.”

Questa che vi ho raccontato è una storia di TerapiaIntensiva.Una storia finita bene.Per raccontarvi cosa succede dietro quella porta.Satinata. Sigillata. Comunque chiusa.

Come chiusa è la bocca dei Medici.Riservata la prognosi.

Una storia d’amore, dicevo, d’altri tempi.Una storia conclusa ieri.

La Terapia Intensiva.Il nostro Reparto.Dove si svolge la nostra vita e si combatte per quella deinostri Pazienti.Il nostro lavoro.

Le aspettative, l’impegno, le motivazioni.Lo studio di tanti anni, l’applicazione, l’esperienza.E poi la frustrazione per le sconfitte.La gioia per i successi.

La Terapia Intensiva è un posto speciale.Dove si baratta la morte per restituire la vita.Per gente speciale. Medici ed Infermieri.Gente che ci crede, che ha la vocazione – si diceva aimiei tempi.E si parlava anche di missione,allora; termine abroga-to, abolito, revocato.

Già, allora.

Quando studiare era prerogativa di pochiE tutti si era più poveri e semplici.Quando fare il Medico rappresentava un privilegio.Da restituire – poco per volta - alla propria gente,alla comunità, alla famiglia.

Con l’affettuosa dedizione di ogni giorno.

Cosa succede in un Reparto di Terapia Intensiva.O di Rianimazione. Che dir si voglia.Perché quello in cui lavoro – la Terapia Intensiva – è un posto chiusoisolatosotterratoesclusoconfinatosegregato

E’un posto in cui i Pazienti sono reclusi e sottratti allaluce del giorno.Alla comunità.Agli affetti.Al rimpianto dei figli.Alle carezze e alle lacrime dei propri cari.

Insomma negati.

Per il loro bene…

Certo, però, curatiaccuditiprotettitutelatigestitiassistiti.Vi assicuro, coccolati e amati.

Comunque isolati.

Questa è una storia di ieri.

Oggi ho una storia nuova da scrivere.Insieme ai miei Ragazzi. Medici e Infermieri.Che l’hanno pensata.Che l’hanno voluta.

Una storia nuova da raccontare: in cui la mia TerapiaIntensiva, quella in cui lavoro, emergerà alla luce.Compariranno finestre da cui vedremo colori da regala-re ai nostri Pazienti.E sorrideremo insieme a loro alla vita che rifiorisce, airitmi necessari dei giorni e delle notti.Al succedersi ineluttabile delle stagioni.Ai magici colori del cielo e del lago.

La nostra Terapia Intensiva sorgerà fra un anno.Sarà più grande, più bella.Sarà figlia del nostro cuore giovane e del nostro entu-siasmo di aiutare gli altri.E sarà aperta.

Aperta.

Come lo è l’aria fresca della primavera.L’abbraccio caloroso di un Amico.L’alito innocente del vento tiepido del lago.

Aperta come è aperta la nostra mente alla scienza che ciguidaalla tecnologia che ci supportaal cuore dell’uomo che motiva il nostro lavoro.

In nome della scienza – certo in buonafede –

abbiamo sequestrato per decenni i nostri Pazienti neiReparti di Terapia Intensiva per proteggerli dal maleisolarli dalle infezioni del mondo esternodai batteri minacciosi che abitano la vitafuori di li.

Ora abbiamo capito.

Oggi sappiamo che non è così.Non c’è più nessun motivo fondato. Non c’è più alcuna ragione per sottrarre i padri allecarezze dei figli.Nessuna scienza esige segregazione,nessun sapere sostiene la reclusione,nessun dogma condiviso promuove la limitazione delcontatto interumanoin nome di una profilassi microbiologicadi una prevenzione infettivologica.

Ora sappiamo.

Che i batteri più dannosi per i nostri Pazienti vivononegli stessi Ospedali, non nelle nostre case, né liberi per le strade delle nostre città.

I nostri vicini, i nostri Amici, i nostri cari.Non sono Alieni infetti che trasmettono il morbo.Chi ci vuol bene contagia Amore.Calore umano. E basta.E chi è malato ha bisogno di mani calde e carezze e sor-risi.E parole confortanti di mogli, figli, mariti.

Per questo la nostra Terapia Intensiva,quella che sta sorgendo, sarà aperta.Aperte le nostre porte.Aperte le nostre menti.

Per i nostri Pazienti e i loro cari.

Per poter trascorrere più tempo insieme. Tra loro e con noi.Per parlarci e capirci meglio. Fidarci reciprocamente.Comprendere di esser tutti dalla stessa parte.Quella di chi ci crede.Di chi si batte.Di chi non molla.

Per consolare lacrime.Somministrare carezze. Distribuire sorrisi.

Per tentare di riallacciare il filo sottile che la malattia hareciso.Combattere insieme la sofferenza ed il dolore.Sconfiggere assieme il demone dell’infermità

Dissolvere – finalmente – l’incubo, quel tetro fantasma

“ e i figli un giorno rideranno della nera leggendain cui un uomo piange di nottein solitudine…”

Dr Walter MosanerResponsabile

Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore

Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli”

Via Monte BaldoPeschiera del Garda – (VR)

LETTERA D’AUTUNNO

pubbliredazionale

Dott. Walter Mosaner

Page 21: Edizione Febbraio

Il Comune di Castelnuovo del Garda adotta il Fattore fami-glia, strumento che supera l’attuale Isee con il risultato disostenere le famiglie realmente bisognose di agevolazionievitando di assegnare contributi a chi non ne ha diritto.L’innovativo indicatore economico, adottato anche daicomuni di Zevio e Nogarole Rocca, è stato presentato nellasala rossa del palazzo scaligero qualche settimana fa. Nellafase iniziale il nuovo sistema servirà a calibrare la rettamensile delle scuole dell’infanzia e successivamente verràesteso ad altri servizi, come la retta dell’asilo nido e il tra-sporto scolastico. La sperimentazione è condotta dal Dipar-timento di Scienze Economiche dell’Università di Verona incollaborazione con Castelnuovo del Garda, Comune capofi-la del progetto che coinvolge anche Zevio e NogaroleRocca, oltre ai Comuni di Salizzole e Gazzo Veronese, inprocinto di aderire all’iniziativa.«La revisione dello strumento Isee, proposta a suo tempodal Forum delle Associazioni familiari – spiega il sindacoMaurizio Bernardi –, prevede l’utilizzo di scale di equiva-lenza che siano in grado di differenziare adulti e bambini, lapresenza in famiglia di persone disabili, l’impiego del red-dito disponibile della famiglia e, infine, l’introduzione dimisure di controllo dell’elusione fiscale». «L’assegnazione degli aiuti per l’accesso a beni e servizipubblici è spesso percepita come ingiusta, in quanto inmolti casi si commette l’errore di escludere dagli aiuti chidovrebbe essere incluso e di includere chi dovrebbe inveceessere escluso – precisa il prof. Federico Perali, docente delDipartimento di Scienze Economiche –. Un’inefficienza inparte spiegata dall’utilizzo di una scala di equivalenza chenon tiene conto delle differenze dei bisogni dei diversi com-ponenti della famiglia ma, soprattutto, dall’imprecisionenello stimare il reddito da lavoro e l’entità del patrimonio». Si tratta in sostanza di favorire l’introduzione di piani tarif-fari per i servizi di pubblica utilità più consoni alle caratte-ristiche dei nuclei familiari. Tutto per una migliore efficien-za e risparmio nell’uso delle risorse pubbliche.

Febbraio 2013 21CRONACHE

Il Consorzio “Lago diGarda è…”, ufficialmentericonosciuto e incaricatodalla Regione Veneto per leattività di promozione delterritorio, ha il suo rappre-sentante di punta nel comu-ne di Peschiera del Garda.Paolo Antelio, operatoreeconomico arilicense, è ilPresidente incaricato allaguida di questo Ente sulquale grava l’importantequanto delicata gestione delsettore turismo. Il nostrogiornale ha cercato di capi-re le strategie ed il pro-gramma per l’immediatofuturo. «Le difficoltà finan-ziarie in cui versava l’ente –spiega il Presidente - sonoin fase di avanzato assesta-mento, coperte interamentedalle quote dei soci la cuitotalità è di natura privata.Il bilancio 2012 è statoaddirittura chiuso con unlieve avanzo di gestione, aconfermare che tutti gliimpegni sono stati assoltied ora il Consorzio si pre-senta in perfetta formafinanziaria. Tutta la gestio-ne sarà improntata secondo

canoni di massima traspa-renza ed in tal senso – pre-cisa Antelio - sono disponi-bile in ogni momento qua-lora necessitassero deluci-dazioni o particolari infor-mazioni in merito». Il rin-novato Consiglio Direttivo,fin da subito ha cercato eottenuto il coinvolgimentodi varie Amministrazionilocali che hanno aderito alrinnovato progetto promo-zionale del Consorzio, deci-dendo di investire su que-sto. Anche Federalberghi siè schierata a sostegnodell´attività del Consorzio

“Lago di Garda è…”, ilquale ha un’importanzastrategica per la promozio-ne del marchio benacensesoprattutto all´estero e perquesto va quindi sostenutoe valorizzato. Operativa-mente parlando è statoredatto un piano triennaledi interventi, basato suchiari obiettivi di rilancioche, a differenza di pro-grammi passati, sono mag-giormente focalizzati sulleesigenze degli albergatori edi tutti i soci del Consorziostesso. Fra i vari punti delprogramma emergono alcu-

ne evidenze: la predilezionedella rete web in parzialesostituzione dei costosi car-tacei, sempre meno utiliz-zati a favore delle pubblica-zioni in internet, oltre ad uninnovativo piano coordina-to di marketing turisticoterritoriale, affidato adun’agenzia specializzata disettore. La centralità diPeschiera non si esauriscequi. Paolo Antelio è statonominato anche Presidentedel Consorzio interregiona-le “Garda Unico” che riuni-sce e rappresenta i diversiconsorzi appartenenti alletre diverse regioni che siaffacciano sul Garda. Talenomina ha valenza trienna-le (quindi per il 2013-2014-2015) e viene affidata arotazione ai vari rappresen-tanti dei singoli Consorzi diRegione; questa era la voltadel Veneto da cui la nominadel rappresentante arilicen-se. L’obiettivo a breve èquello di realizzare un mar-chio unico per il lago diGarda, elemento essenzialeed indiscutibile per unaproficua promozione di talebacino turistico all’estero.

Massimo Zuccotti

IL CONSORZIO. Il presidente Paolo Antelio svela strategie e programmi

Cambio della guardiaper “Lago di Garda è...”

CASTELNUOVO

Crisi economica?

C’è Fattore famiglia

CASTELNUOVO. È quasi terminatala sede della Protezione Civile

Sono in fase di ultimazione i lavori alla sede della Protezione civile diCastelnuovo del Garda. Il contributo di 6mila euro dell’assessorato allaProtezione civile della Provincia ha permesso di completare l'arredamentodella sala riunioni e della sala radio, al termine di una prima fase di inter-venti che ha visto la realizzazione del magazzino destinato a fuoristrada,imbarcazioni ed altre attrezzature. «Castelnuovo rappresenta un nodo cru-ciale del sistema di Protezione civile – osserva l'assessore provinciale Giu-liano Zigiotto – sul piano viabilistico e turistico, oltre che per la presenzadi industrie e reti ferroviarie. È quindi importante che la struttura, sede deldistretto di Protezione civile Verona 7, diventi un punto di riferimento fun-zionale, efficiente e dotato di tutte le apparecchiature necessarie a gestireun’eventuale calamità». Terminati gli uffici, sono ora in fase di realizzazio-ne una sala operativa, la cucina dedicata alle emergenze, spogliatoio ebagni, accessibili anche ai disabili, con la possibilità di installare unarampa per facilitare l’accesso all’edificio. Si ipotizza infatti l’inserimentodi una persona non autosufficiente per il disbrigo della pratiche.L’Amministrazione comunale ha provveduto alla fornitura di arredi per unvalore di 2500 euro, che si vanno ad aggiungere ai 6mila erogati nell’ot-tobre scorso per la torre faro con generatore. L’unità di illuminazione, delvalore di 24mila euro, è stata acquistata grazie al finanziamento di 18milaeuro del Dipartimento di Protezione civile. «Contiamo di poter inaugurareal più presto la sede – spiega il consigliere delegato Alessandro Deamoli . Nel corso di una delle prossime sedute del Consiglio comunale verrà for-malizzata la consegna del magazzino alla Squadra di Protezione Civile conun’apposita convenzione. Inoltre, il prossimo 28 febbraio, nella sala civica

XI Aprile 1848, terre-mo un incontro contecnici ed amministra-tori comunali e provin-ciali sulla prevenzionenell'emergenza terre-moto. Nell’occasione,verrà anche illustrato ilPiano comunale diProtezione civile conindicazione delle areeadibite a ricovero dellapopolazione in caso dicalamità».

Paolo Antelio

Egr dr Pecoraro,mi hanno riscontrato un tumore della prostata con 2 prelievi positivi, Gleason 6e un PSA di 8 . Ho consultato dei suoi colleghi e francamente mi sono state daterisposte molto diverse: chi mi consiglia il taglio classico e chi l’intervento laparo-scopico e chi la radioterapia. Consideri che ho 58 anni. Come può capire sonopiuttosto confuso. Vorrei un suo parere.

GA - SommacampagnaGentile signore,comprendo il suo stato d’animo cui spesso concorre la confusione che creiamo noi medici anche se va sotto-lineato che possono esserci scelte diverse ma tutte valide ed è giusto che il medico le prospetti tutte. Ovvia-mente, a mio parere, bisogna poi saper aiutare il paziente nella scelta. Io mi attengo alle linee guida Euro-pee che prevedono delle indicazioni in rapporto ad alcuni fattori quali stadio della malattia, valore del PSA, del Gleason, età, condizioni generali.Nel suo caso vi è l’indicazione a un trattamento radicale e non palliativo del tumore perché vi sono ottimepossibilità di arrivare a guarigione. Consideri che oggi siamo in grado di guarire da detto tumore quasi il70% dei pazienti e che nel rimanete 30% la causa di non guarigione è dovuta spesso al ritardo con cuiarrivi alla diagnosi. Ecco perché è importante la prevenzione!Tornando al suo caso:1. è indicato l’intervento chirurgico2. la scelta se eseguirlo in laparoscopia o con metodo classico è indifferente ai fini della guarigione di que-sta malattia, i risultati finali sono uguali . L’intervento laparoscopico o robotico è meno invasivo.3. vi sarebbe l’indicazione alla preservazione dei nervi deputati all’erezione per poter preservare la poten-za sessuale (in questo caso bisogna valutare anche se alla visita e/o alla ecografia della prostata vi sono omeno segni di sconfinamento della malattia).4. vi sarebbe l’indicazione alla ricostruzione delle fasce per preveni-re l’incontinenza urinaria che è il problema più invalidante avverti-to dai pazienti. Sono procedure che allungano un po’i tempi chirur-gici ma le assicuro che val la pena perché, almeno per i casi da metrattati, i risultati sono veramente molto buoni.5. la radioterapia è anch’essa efficace ma alla lunga può avere piùeffetti collaterali della chirurgia perché vengono irradiati ancheorgani vicini come la vescica e l’intestino.Statisticamente peraltro alcune casistiche portano risultati di guari-gione con tassi lievemente inferiori alla chirurgiaIn conclusione le consiglio l’asportazione radicale della prostata convalutazione alla preservazione dei nervi deputati alla potenza ses-suale. Nella speranza di aver apportato un po’ di chiarezza, le invioi miei più cordiali saluti.

L’urologo RispondeA cura del Dott. Giuseppe Pecoraro - Direttore U.O. di Urologia ULSS 22

e-mail: [email protected],it - www.urologiaveronese.it

Page 22: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 22CRONACHE

PENNE NERE. Bergamini neo presidenteDopo 15 anni e cinque mandati consecutivi da capogruppo delle pennenere lacisiense, Carlo Parolini, "mette a terra" lo zaino e passa la mano aStefano Bergamini. Lo hanno deciso gli oltre 120 alpini che aderiscono algruppo di Lazise nel corso delle elezioni per il rinnovo delle cariche socia-li per il triennio 2013-2015. Gli alpini hanno anche rinnovato il consigliodirettivo ed eletto 14 nuovi consiglieri: Marco Corazza, Stefano Andreoli,Arnaldo Piccoli, Mario Martini, Giovanni Bertoldi, Franco Pachera, Salvato-re Fasoli, Franco Girardi, Roberto Perinelli, Sergio Marconi,Narciso Barba-zeni,Gaetano Bigagnoli,Giovanni Sartori e Carlo Parolini. «Ho di fatto pas-sato la mano per dare un giusto spazio ai soci più giovani - spiega CarloParolini - perchè è più che mai giusto che vi sia un ricambio e che forzenuove e fresche possano contribuire allo sviluppo delle molte attività chegli alpini svolgono nel nostro paese». «Ringrazio di cuore gli alpini che mihanno votato e scelto per il mandato di capogruppo - ha dichiarato Stefa-no Bergamini - convinto più che mai che assieme si possono fare tantebelle e buone cose. Confidiamo anche che in questo triennio possa vede-re la luce la nuova baita alpina che l'amministrazione comunale ha pro-messo in zona Barum». «Ringrazio davvero gli alpini per la loro costantedisponibilità, il loro servizio, la loro presenza sul territorio - ha sottolinea-to il sindaco Renzo Franceschini - e so quanto teniate allo spazio baita. Ilnostro impegno è completo come pure l'attenzione alla realizzazione delprogetto. Confidiamo che l'opera possa vedere la luce al più presto». S.B.

La sentenza del Consiglio diStato sull’affidamento del-l’incarico professionale perla stesura del Pat (Piano diassetto territoriale, ndr) diLazise ha riacceso la pole-mica, per la verità mai sopi-ta, sulla vicenda. Anchel’ultimo grado di giudizioha infatti confermato quantoaveva già stabilito il Tar delVeneto nel 2011, e cioè chel’aggiudicazione dell’incari-co allo studio dell’architettoPiergiorgio Tombolan, nel2007, fu soggetta a “viziprocedurali” perché la sedu-ta in cui vennero aperte lebuste con le proposte sitenne a porte chiuse. Violan-do così, secondo Tar e Con-siglio di Stato, «un consoli-dato insegnamento giuri-sprudenziale», vale a dire il«principio inderogabile diogni tipo di gara, quellodella pubblicità delle sedu-te». Il ricorso al Tar era statoavviato dai secondi classifi-cati, gli architetti RobertoSbrogiò e Virgilio Munari.La prima sentenza era arri-vata appunto due anni fa,quando il Pat era stato giàapprovato anche dallaRegione, e condannava il

Comune di Lazise a risarci-re i professionisti lesi conuna somma di 8mila euro,molto meno rispetto allacifra da loro richiesta, pari acirca 35mila euro. Da qui ilricorso da parte del Comuneal Consiglio di Stato, la cuisentenza ha però conferma-to la pena pecuniaria origi-naria a suo carico, aggiun-gendo inoltre il risarcimentoper le spese processuali cal-colate in 3mila euro. Su questi fatti si erano fin dasubito espressi anche i con-siglieri di opposizione cheora, arrivata la sentenza, tor-nano a farsi sentire. Da unaparte viene risollevata laquestione dell’affidamentoa uno studio che chiedeva80mila euro in più rispettoal secondo classificato, puressendo di soli pochi puntila differenza tra le prime treposizioni in graduatoria.Dall’altra si entra ancorauna volta nel merito dellescelte derivate in seguito daquello strumento urbanisti-co, scelte che «nel giro dipochi anni hanno portatoalla svendita forsennata ealla conseguente distruzionedel nostro territorio»,denuncia il consigliere di

opposizione Giorgio Benoniavanzando ulteriori dubbi supresunte complicità e conni-venze «nate lontano daLazise», che avrebbero por-tato il Pat a «sfrecciare intutte le commissioni, otte-nendone una complessivaapprovazione». Accuse pesanti a cui il sin-daco Renzo Franceschinirisponde così: «Il Consigliodi Stato ha decretato che c’èstata un’imperfezione nellaprocedura di apertura dellebuste, ma questa è statadovuta alla direttiva comu-nitaria entrata in vigore soloin un momento successivo.In sostanza si è stabilito conprecisione ciò che prima eralasciato alla consuetudine, ecioè che anche per gli inca-richi professionali, al paridelle opere pubbliche,l’apertura va effettuata conuna seduta aperta al pubbli-co». Secondo Franceschinila prova che si è trattato solodi una “imperfezione” enulla di più sarebbe datadall’entità del risarcimento,«di gran lunga inferioreall’indennizzo che sarebbespettato ai professionisti seavessero subito un dannoreale». E, continua, «in ogni

caso non c’erano vizi chepotevano minacciare la vali-dità del Pat, che non è maistato messo in discussione.Sulla questione degli 80milaeuro in più rispetto al secon-do classificato, dico che nonsempre chi offre di menogarantisce una qualità ade-guata».La discussione non sembraperò placarsi. Sono attesiinfatti sia il pronunciamentodella Corte dei Conti, per la«ingiustificata maggiorespesa», sia l’esito della

denuncia avanzata dai ricor-renti alla Procura dellaRepubblica per «accertareulteriori circostanze di ille-galità e di turbativa conte-nute nell’appalto per laredazione del Pat», spiegaBenoni. Inoltre, nel corsodell’ultimo consiglio comu-nale le minoranze hanno

presentato una mozione perchiedere, come avevano giàfatto in passato, l’istituzionedi una commissione incari-cata di far luce sulla vicen-da. Questo punto, che nonera all’ordine del giorno,verrà però discusso nellaprossima seduta consiliare.

Katia Ferraro

LAZISE. Dopo la sentenza del TAR, ecco quella del Consiglio di Stato

“Stesura” del PAT:di nuovo polemiche

Sono tre i cantieri stradaliaperti a ridosso del centrostorico di Lazise i cui lavorisono in corso di ultimazioneper essere pronti prima del-l'inizio della stagione turisti-ca. Il progetto per l’ultima-zione della grande rotatoriacollocata fra via Gardesana el'imbocco di via San Martinoè stato approntato dall'archi-tetto Tiberio Manfredi e leopere sono in via di ultima-zione dall'impresa stradaleCGN di Lazise. Il costocomplessivo dell'operaammonta a 362.000 euro.Con la realizzazione dellarotatoria è stato approntatoanche il marciapiede lungovia Gardesana, in direzioneBardolino e alla fine delmarciapiede dovrebbe essererealizzato a cura della Pro-vincia un’allocazione perconsentire la sosta dei pul-lman e una zona di attesa pergli utenti. Un altro cantiere èin zona accesso porta SanZeno. E' stato rimosso ilmanto stradale ed è in corsola posa delle lastre di marmo

a ridosso della storica portamedievale e dei cubetti diporfido fino al manto strada-le della regionale. «Fervonoi lavori – afferma l’assessoreFabio Marinoni -anche in viaCansignorio, la strada che daCorso Cangrande conduce,attraverso l'omonima PortaCansignorio, in via Bastia ein viale Roma. E' statorimosso il manto stradalebituminoso, sono in rifaci-mento tutti i sottoservizi,quindi fognature, illumina-zione pubblica, metano, ealtri servizi necessari. Com-piuto il primo tratto relativoa via Cansignorio, l'impresa

procede lungo tutta viaBastia. Anche qui i lavorierano in programma datempo - spiega ancora Mari-noni - ma oggettive difficol-tà tecniche li hanno prolun-gati. Ora però l'operazione èin corso e prosegue fino alsuo completamento previstoprima dell'apertura della sta-gione turistica». E'in dirittu-ra d'arrivo anche la conclu-sione dei lavori di recupero econsolidamento di un trattodi mura scaligere a ridosso diporta Cansignorio. E' il trattoad ovest, in direzione lago.Opere totalmente a caricodell’amministrazione. S.B.

LAZISE / CANTIERI APERTI

Tre opere in arrivo

Rotonda via San Martino e Gardesana

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Gli studenti delle Medie diPastrengo si sono riunitinell’Auditorium per accla-mare le vincitrici del Con-corso “Un Poster per laPace” coordinato dal LionsClub di Peschiera del Garda.Il battimano più caloroso vaalla prima premiata VittoriaAldrighetti, selezionata conil suo disegno raffiguranteun mappamondo sorretto dadue mani protettive con acornice una ghirlanda dibandiere e due colombebianche con un ramoscellonel becco. Classificato conmerito anche i disegni diNaomi Cukusich e di Mar-gherita Monelli. Il Presiden-te Lions Avvocato GiulianoBevilacqua si è congratulatocon gli studenti per la sensi-bilità espressa nei disegni,mentre il Sindaco diPastrengo Mario Rizzi haelogiato lo spirito di solida-rietà che anima il mondo

lionistico.Il Coordinatore del Concor-so Lions Albino Monauni haringraziato per la fattivadisponibilità il Preside dellaScuola Prof. Luigi Facchinie l’insegnante di disegnoProf. Daniele Denaro e haricordato i 25 anni di vita diquesto Concorso propostodai Lions Club Internatio-nal. I 50 disegni del Concor-

so della Scuola di Pastrengoverranno esposti in collabo-razione con la Pro Loco diPastrengo nella Sala Civicadel Comune in occasionedel Festival studentescoPop, Soul, Jazz, delle Scuo-le inglesi ospiti di Pastrengoche si esibiranno in concertonella Piazza del Comunedall’8 al 21 luglio.

Bruna De Agostini

Febbraio 2013 23CRONACHE

FOTONOTIZIA BARDOLINOIl sindaco di Bardolino, Ivan De Beni, ha consegnato a Sergio Perazzoli, exComandante dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Bardolino da poco inpensione dopo 38 anni di servizio, una targa ricordo dello scultore SergioPasetto per il prezioso contributo offerto alla Comunità locale. La cerimoniasi è svolta in municipio alla presenza dei comandanti delle Forze dell’ordinedi stanza a Bardolino (Carabinieri, Polizia Stradale, Guardia di Finanza, Poli-zia municipale), delle associazioni di volontariato (Croce Rossa, Avis, Alpini)e degli ex sindaci Armando Ferrari e Giorgio Metzler. Presente anche AndreaErculiani capo della squadra nautica della Polizia a Peschiera. CommossoPerazzoli ha ringraziato le autorità e ricordato come i vertici nazionali deiVigili dei Fuoco abbiano espresso viva soddisfazione per l’operato del distac-camento di Bardolino considerato “tra i più efficienti del Veneto unitamentea quello di Cortina”.

CISANO. L’ufficio postale rimane apertoLa paventata ipotesi di chiusura dell’ufficio postale di Cisano non si avvere-rà. A certificarlo una lettera della direzione della Poste Italiane, a firma deldirettore Affari istituzionali Loretana Cortis, inviata il 22 gennaio scorso alsindaco di BardolinoIvan De Beni. Nellamissiva il dirigenteafferma: «Siamo lieti dicomunicarLe che, aconferma dell’attenzio-ne riservata dallaSocietà alle esigenzedella Clientela e alleistanze delle Istituzioni,l’ufficio postale “Cisa-no” non è stato assog-gettato ad alcun prov-vedimento di chiusu-ra».

Il Gruppo Alpini di Pastrengo rinnova il direttivo nel segnodella continuità e prepara i festeggiamenti per il 75° anni-versario di fondazione. Lo scorso dicembre, in occasionedel tesseramento annuale, i soci del gruppo alpini diPastrengo hanno votato il nuovo direttivo per il triennio2013/2015. Il nuovo direttivo è composto dal capogruppoMarco Tacconi, dal vice capogruppo Daniele Brunelli, dalsegretario Edoardo Beni e dai consiglieri Carlo Brentegani,Angelo Lotto, Simone Marchi. Completano le cariche asso-ciative gli alfieri Luigi Buscardo, Silvano Lotto e GuidoBenico, i revisori dei conti Luigi Bozzini, Renzo Bonominie Umberto Zantedeschi e i probiviri Silvio Zampini e SilvioSquarzoni. «Il Gruppo quest’anno festeggerà il 75° anno difondazione - ha spiegato il Neo Capogruppo -. La nostrafesta si terrà i giorni 19,20 e 21 aprile». Per questo il Circo-lo Alpini Pastrengo che ha sede presso la baita di Pastrengoe che ha rinnovato il direttivo per il prossimo triennio eleg-gendo come presidente Simone Marchi, ha stilato il pro-gramma di avvicinamento alla festa da gennaio ad aprile.Giovedì 21 febbraio, in collaborazione con la BibliotecaComunale, è in programma una serata dal titolo “Il Canta-storie”. Domenica 24 febbraio è previsto il pranzo a base dibaccalà e per tutte le domeniche di marzo e aprile sono inprogramma camminate sui sentieri dei colli di Pastrengo.«Domenica 10 marzo – conclude Tacconi - accompagnere-mo la sfilata da Pastrengo a Piovezzano del Primo Carneva-le di Pastrengo organizzato dalla Pro Loco di Pastrengo».

A quasi 16 mesi dalla con-clusione del mandato, il Sin-daco di Pastrengo, MarioRizzi, e la sua Giunta trac-ciano il bilancio del lorolavoro in vista dei prossimitraguardi. Nel 2012 sonostati molti i cantieri pubbliciaperti: i lavori nell’edificoscolastico per la realizzazio-ne dell’impianto solare etermico, per l’adeguamentosismico, per l’ampliamentocon la predisposizione dinuove aule e servizi igienici.Sono stati ultimati i lavori diriqualificazione di PiazzaCarlo Alberto (davanti alMunicipio) e sono iniziatiquelli di Piazza Guglielmo,davanti al sagrato dellachiesa parrocchiale diPastrengo. Presto inizieran-no i lavori per la ristruttura-zione e riqualificazione delcircolo combattenti e reducidi Pol, il marciapiede che

collega Pastrengo a Piovez-zano e la ristrutturazione delForte Degenfeld di Piovez-zano. «Come dimostrato,stiamo attuando il program-ma amministrativo puntoper punto - ha ricordato ilPrimo Cittadino nel periodi-

co comunale arrivato intutte le case di Pastrengo -.Addirittura lo abbiamoincrementato con novi inter-venti». Ma a cosa è statafinalizzata l’azione ammini-strativa di questi anni? «Ariqualificare i centri storici,

a salvaguardare il territorio,evitando la cementificazio-ne, a valorizzare la storia e imonumenti, a creare spaziinformativi per i turisti, amantenere inalterati i serviziper i nostri cittadini, a ren-dere la nostra Pastrengosempre più a misura “d’uo-mo” privilegiando la qualitàdella vita». Il programmaper gli ultimi mesi di gover-no è già tracciato: «Si vuoledare alla nostra Pastrengol’immagine di un gioiellino– conclude il sindaco -: conil posizionamento delletabelle turistico-informati-ve, con la valorizzazione e ilripristino di antiche vie epercorsi, con l’accesso adinternet gratuito nelle piaz-ze, con la destinazione pub-blica e fruibile di ForteDegenfeld, con il nuovoPAT».

Bruno Gardin

PASTRENGO. Mario Rizzi fa il punto sulle opere che sono state realizzate

Focus sui lavori pubbliciIl bilancio del Sindaco

PASTRENGO / ALPINI

Direttivorinnovato

PASTRENGO / SCUOLE MEDIE

Un poster per la paceReduce dal successo logisti-co del Falò della Befana aForte Degenfeld, la ProLoco di Pastrengo chiamaancora una volta a raccoltale associazioni del territorioper contribuire alla miglioreriuscita della prima edizionedel Carnevale a Pastrengoprevisto per domenica 10marzo, nato con il sostegnomorale dei Comitati Carne-valeschi di Domegliara,Bussolengo e Colà, con lapartecipazione dichiarata diCastelnuovo e Sandrà. Pre-ziosa è stata la consulenzainiziatica della Contessadella Val Del Tasso, che dacivile fa Manuela Bertoni,

figlia erede di nobile e lungadinastia carnevalesca. Ilraduno delle maschere èprevisto a Pastrengo, nellapiazza del Comune. Il cor-teo parte alle ore 14.00verso Piovezzano arrivandoin Piazza della Chiesa. Suigradini davanti al monu-mento nella piazza, lo spea-ker Arsenio accoglie edeclama le maschere ospiti.Più in là nel cortile delle exscuole, avviene la distribu-zione gratuita per tutti dimaccheroni e come battesi-mo benaugurante dellaprima edizione del carneva-le è in funzione un grandespiedo con “sbottona” in

distribuzione gratuita, offer-ta da sponsor concittadino.Il tutto all’insegna dellagrande festa popolare, conbanda, balletto di fanciullebrasiliane e al calar dellanotte, clown con i pallonci-ni, mangiafuoco e bonghi.La Pro Loco ci tiene a ricor-dare come la nuova Festadel Carnevale di Pastrengoè a offerta libera, però gliorganizzatori si auguranoche il contributo di ognunosia generoso, così da poterfar fronte con tranquillità ai“debiti” contratti per ildivertimento generale.

Albino Monauni

PASTRENGO / PRO LOCO

Il “primo Carnevale”

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Da 19 anni il premio “Giar-dino d’Europa” segnalapersone o gruppi che con laloro opera fanno conoscereed apprezzare il MonteBaldo. Il riconoscimento,indetto anche in questo2013, è promosso dal grup-po C.T.G. Animatori Cultu-rali ed Ambientali M. Baldodi Caprino, con il patroci-nio della Comunità Monta-na del Baldo e de “L’AltroGiornale”. «Il premio“Giardino d’Europa” è natonel 1995 per segnalare Per-sone, Enti od Associazioniche si siano distinti, inmodo originale, nella pro-

mozione culturale e turisti-ca del territorio baldense,diffondendone l’immaginee la conoscenza, anche conmodalità inusuali - spiegaPaola Carlieri del CTG -. Sirifà alla denominazione“Hortus Europae”, “Giardi-no d’Europa” con cui ilBaldo venne conosciutoall’estero a partire dal XVIIsecolo per la sua flora parti-colare e rara. Nelle ultimeedizioni si è cercato disegnalare chi lavora inmontagna e la valorizzaconcretamente, giorno pergiorno, senza scalpore». Ilriconoscimento verrà asse-

gnato su segnalazionepopolare e per giudizio diun’apposita giuria che siriunirà a fine aprile. Il pre-mio consiste in un diplomacon targa e in numerosepubblicazioni sul territoriobaldense, del valore di circa500 euro. Lo scorso anno ilpremio è stato assegnatoex-aequo al gruppo Alpinidi Lubiara, all’associazioneScatti della Memoria di SanZeno di Montagna e algruppo Baldo Natura 359°di Ferrara di Monte Baldo.Nella sezione dedicata a chilavora e vive in montagnasono stati premiati lo scal-

pellino Angelo Caurla diLubiara e Guido Stefàna delmaneggio La Suerte. Tuttipossono segnalare persone,gruppi o Enti, siano essiresidenti o non residentinell’area baldense, entrofine aprile. Le segnalazionivanno inviate al CTG aCaprino. La giuria terràconto per un 50% dellesegnalazioni pervenute edesprimerà anche il propriogiudizio. Per informazioni esegnalazioni rivolgersi alCTG allo 045.6260228, osul sito www ctgbaldolessi-nia.org.

M.D.

Sono stati ben 30 gli anni di servizio cheSebastiano Cassarino ha svolto a CavaionVeronese. Era infatti l’1 gennaio 1981quando vinse il concorso pubblico che loportò a diventare Comandante di PoliziaMunicipale del comune cavaionese, unicoufficiale fino a 8 anni fa. Oggi Cassarino,che fino al 1977 aveva prestato serviziopresso la polizia municipale del comune diLazise, ha raggiunto la pensione, ma tutti siricorderanno di lui! Infatti l’ex comandan-te vanta un trascorso di tuttorispetto…anzi, non si è fatto mancare pro-prio nulla durante i suoi anni di servizio.«In questi anni di servizio – afferma Cassa-rino stesso - ne sono successe tante, tra altie bassi. Un anno sono stato addirittura ai

Fatti Vostri. Diciamo che mi sono fattoconoscere anche oltre i confini di Cava-ion. Sono arrivato in questo paese quandoancora era considerata zona depressa…inquesti 30 anni ho visto invece questoComune crescere giorno dopo giorno.Qui ho trovato grande disponibilità daparte del Comune e di tutti gli ammini-stratori che si sono succeduti ed ho rice-vuto molte dimostrazioni di stima e affet-to da parte della popolazione». Sebastia-no Cassarino in questi anni si è avvicina-to anche alla politica: nel 2001 era candi-dato come deputato per la lista Di Pietro,mentre nel 2009 si era presentato alle ele-zioni amministrative di Cavaion con lasua lista civica “Cassarino sindaco”.

L’ultima assemblea del-l’AVIS comunale di Affi,svoltasi a metà gennaio, havisto l’elezione di un nuovopresidente, Federico Tosonial posto di Luigi Brentegani,artefice della vita dellasezione negli ultimi tren-t’anni, praticamente per piùdella metà della sua storia,iniziata nella primavera del1974. Dopo 20 anni conse-cutivi come Presidente,Brentegani si è dimessodalla carica come prevede loStatuto dell’associazione,ma non ha abbandonato ildirettivo, venendo elettocome vice-presidente, caricaaccettata per aiutare il suonuovo giovane successore.Brentegani, entrato a farparte del direttivo dell’AVIScome segretario nel 1980, èstato eletto Presidente dellasezione nel 1992, carica cheha ricoperto con scrupolo egrande fervore di iniziative,fino ad ora. Contempora-neamente è stato anche pre-sidente del periodico Dona-re AVIS per due mandati etuttora è Consigliere provin-ciale AVIS. Durante l’as-semblea, i donatori di Affihanno deciso di assegnargliall’unanimità la nomina aPresidente onorario dellaSezione, per tutti gli impe-

gni presi e portati avanti inquesti anni con costanza eserietà e per le innumerevo-li iniziative organizzate chehanno dato lustro all’asso-ciazione. «La solidarietà èstato uno dei valori che lohanno sempre contraddistin-to - afferma il nuovo presi-dente Tosoni - anche fuoridall’Italia, come quando haorganizzato dal 1998 al2000 in collaborazione conAmici senza Frontiere ealtre Avis, un soggiorno perbambini ucraini di Kiev,dopo il disastro di Cernobil,per dare loro una miglioreimmunità e superare il peri-colo radioattivo. Per questogli siamo riconoscenti».

Maurizio Delibori

Febbraio 2013 24CRONACHE

Inizierà il 23 marzo e termi-nerà l’8 giugno il corso peraspiranti giovani ammini-stratori organizzato dallaFondazione CUOA, surichiesta dell’assessoratoalle politiche giovanili delcomune di Caprino Verone-se. Il corso è pensato per 30giovani under 35, che abbia-no l’ambizione di ricoprireil ruolo di consigliere, asses-sore o sindaco in un entelocale. La buona amministrazionenasce sui banchi di scuola:una buona classe politica sicostruisce solo attraversointensi percorsi di formazio-ne culturale e amministrati-va. Per questo motivo ilcomune di Caprino Verone-

se, e in particolare l’assesso-rato alle politiche giovaniliguidato da Carla Giacomaz-zi, hanno commissionatoalla Fondazione CUOA l’or-ganizzazione di un percorsoformativo per aspiranti gio-vani amministratori. Il

corso, realizzato anche gra-zie al contributo della BancaPopolare di Verona, si rivol-ge ad una trentina di ragazziunder 35. «Ho pensato aquesto progetto - dichiaral’assessore Giacomazzi -per poter fornire uno stru-mento utile e concreto ainostri giovani Amministra-tori e aspiranti tali, chepossa dar loro un’opportuni-tà importante di acquisizio-ne di competenze manage-riali. Con questo corsodenominato “GiovaniAmministratori” si vuolepromuovere la cultura dellapolitica e l’impegno socialeche essa comporta. La for-mazione, come in ogniambito, favorisce un miglior

operato perché fornisce lapersona di maggiori stru-menti di comprensione eoperatività nel settore. Idocenti qualificati dellaFondazione Cuoa, definitanel 2012 tra le 4 miglioribusiness school italiane,sono stati scelti dal comunedi Caprino per offrire l’ec-cellenza a disposizione inambito della formazione».Per partecipare al corso nonè necessario essere residentinel comune di CaprinoVeronese. Il percorso forma-tivo si suddivide in duelivelli, base ed avanzato, peruna durata complessiva di12 sessioni di formazione,che si svolgeranno il sabatomattina, dalle 9 alle 13.

CAPRINO. Il corso di formazione inizierà il 23 marzo e si concluderà l’8 giugno

Giovani amministratori... sui banchi di scuola

AFFI

Avis, Tosoniè presidente

CAPRINO. Che incontro con la Marisa da Verona!Presso il Municipio di Caprino Veronese, nella "Sala dei Sogni" del Museo, il 21 gennaio scorso si è tenu-to un interessante incontro culturale con Marisa da Verona e la cittadinanza. La nota scrittrice e poetes-sa ha presentato alcuni suoi brani di prosa e sia in lingua veronese e italiana riguardante anche le sueorigini montebaldine. L ' iniziativa, voluta dal Professore Vasco Senatore Gondola, ha assunto un valo-re storico-sociale esteso alle località di Caprino, Spiazzi, Ferrara di Monte Baldo, luoghi d'origine deiantenati della poetessa. Per l' occasione il Prof. Gondola (Direttore della Biblioteca Civica) ha presenta-to interessanti mappe catastali e antichi scorci paesaggistici (con l'ausilio di filmati) riguardanti la loca-lità " La Croce" di Spiazzi e zone limitrofe. Il numeroso pubblico intervenuto per l'evento ha così avutol'occasione di rispolverare con viva emozione le proprie origini allacciate a quelle di Marisa da Verona.

Dina Marika Riccardini

Luigi Brentegani

Carla Giacomazzi

Sebastiano Cassarino

Anche quest’anno l’Associazione Incontrart& propone alcunicorsi in ambito culturale e creativo per i giovani della zonaBaldo Garda. La serata di presentazione delle attività è statal’1 febbraio a Corte Torcolo di Cavaion. Si è parlato del corsodi improvvisazione teatrale, condotto da Silvio Truccano ilmercoledì sera nella palestrina a Rivoli, e del nuovo laborato-rio di Marzia Sandri in cui si riporteranno a nuova vita ogget-ti destinati a diventare rifiuti. Un altro corso riguarda il coloree l’utilizzo emotivo che se ne può fare: ogni lunedì sera a Càdel Ri ad Affi ci sarà il corso Officina del Colore, tenuto daRaffaella Brancaglion. Viene riproposto inoltre il corso diballo liscio per giovani, tenuto da Telemaco Giacomazzi ognimartedì sera nella palestra delle scuole medie di Bardolino.Infine si è ripresentato un corso storico di Incontrart&: quellodi fotografia creativa, tenuto da Andrea Modena in collabora-zione con l’Associazione SPQF ogni lunedì sera presso la salacivica di Cavaion. I corsi sono affiancati da tre workshop,“percorsi” più brevi per chi già conosce l’attività creativa pro-posta: uno dedicato agli appassionati di giocoleria e juggling,uno all’arte dei graffiti e uno alla storia del rock. Quest’annotra i Comuni interessati ai corsi e laboratori di Incontrart& c’èuna new entry: infatti oltre a Rivoli, Cavaion, Caprino, Affi eCostermano è presente anche Bardolino. I corsi sono rivolti aigiovani residenti nei Comuni citati, che possono iscriversi conun prezzo agevolato, mentre i ragazzi degli altri paesi hanno lapossibilità di partecipare, sostenendo un costo leggermente piùalto. Per informazioni: [email protected]; http://incon-trarte.wordpress.com.

INCONTRART&

Nuove attività

CAVAION / POLIZIA MUNICIPALE

Cassarino va in pensione

MONTE BALDO / GIARDINO D’EUROPA

Al via le iscrizioni al Premio

Page 25: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 25CRONACHE

A Rivoli è arrivata la telesorveglianza. «Si tratta - affermail sindaco di rivoli Veronese, Mirco Campagnari - di trepunti sperimentali per monitorare il paese e punti sensibilidel territorio quali l’isola Ecologica, il centro paese e ilContainer verde. E' un primo passo per sopprimere atti divandalismo sul territorio e controllare l'uso corretto delladifferenziata: avendo un territorio molto esteso e molteplicifornitori coinvolti per i ponti fatti nella trasmissione delleimmagini. Questo progetto è sperimentale e ci consentirà diarrivare, in futuro, anche a gestire attraverso la tecnicaDomotica il controllo della centrale termica della palestra edel prossimo Polo scolastico, oltre a servire al controllo delterritorio»…Ma non è finita qui: oltre alla telesorveglianzain centro a Rivoli è stato installato un tabellone luminosoper comunicare le iniziative dell'amministrazione a tutti icittadini: «un modo per coinvolgere di più i cittadini nell'at-tività amministrativa e non solo – precisa il sindaco -. Oltrea questo è anche in arrivo wireless gratuito per tutto il cen-tro paese, fino a dove la ricezione lo consentirà. Si tratta diun’altra novità di adeguamento ai tempi e ai servizi che diconseguenza per i cittadini devono migliorare e magaricreare anche qualche piccolo risparmio».

E’ stata una giornata da ricor-dare per la Val d’Adige quelladell’1 febbraio scorso. Ilmunicipio di Rivoli Veroneseha infatti ospitato un incontrotra l’assessore alla Viabilitàdella provincia di Verona,Carla De Beni, e i sindaci diRivoli Veronese, Mirco Cam-pagnari, e di Brentino Bellu-no, Virgilio Asileppi. Loscopo era quella di dare il viaai lavori che completeranno laCiclopista dell’Adige e delSole, collegando così Veronaa Trento con corsie riservate aiciclisti e a fare sport. Le opere,appaltate a una ditta di Geno-va, vedranno realizzati gli ulti-mi 17 chilometri mancantinell’arco di 450 giorni, per uninvestimenti di circa 3,6milioni di euro già stanziati

dalla Regione Veneto, ma maiutilizzati fino ad ora a causadel Patto di stabilità. La ciclo-pista, larga dai due metri emezzo ai tre metri a secondadei tratti, attraverserà quindiRivoli e Brentino Belluno e si

snoderà tra Canale e Mamad'Avio di Sotto, nel comunetrentino di Avio con otto chilo-metri lungo la strada di servi-zio di Enel-Idrodolomiti a latodel canale Biffis, sei a fiancodella strada provinciale 11 etre e mezzo su strada campe-stre trasformata in ciclabile (inlocalità Canova e Cristo dellaStrada). Non mancherannoalcuni punti aperti al trafficoveicolare per l'attraversamen-to dei centri abitati (Preaboccoe Belluno). «Il completamentodel terzo lotto della ciclopistaè un ulteriore tassello che siaggiunge all’espansione del-l'attrattiva turistica a Rivoli ein Val d'Adige. Oggi sullaPista del Sole transitanomediamente 600 ciclisti algiorno: un numero che potrà

aumentare una volta che ilcollegamento tra Verona eTrento sarà completo. Il mioauspicio è che il cantierepossa portare lavoro anche aimprese locali, tramite subap-palti da parte della ditta aggiu-dicataria. Questa pista ciclabi-le incrocia l'antica via romanaClaudia Augusta in più punti,e in particolare a Preaboccocorre a meno di 200 metridalla villa romana di Brentino,da dove si può deviare ancheper il sentiero del Pellegrino,che sale al Santuario dellaMadonna della Corona, mettein rete il Forte di Rivoli, visi-tabile insieme al museo sullaGrande guerra e fungerà dacollegamento ciclabile con ilParco eolico in costruzione sulmonte Mesa».

RIVOLI. Riunione con la Provincia per completare la Ciclopista dell’Adige e del Sole

Verona-Trento in biciIn futuro si potrà fare

RIVOLI

TelesorveglianzaPiù sicurezza

Si è svolto il 26 gennaio scorso a Ferrara di Monte Baldo un addestramento sulla neve per ivolontari della protezione civile organizzato dalla Unità Operativa della protezione civiledella Provincia di Verona. L’iniziativa, a cui hanno partecipato 55 volontari con 22 mezzi,fuoristrada e camion a trazione integrale, prevedeva una prima parte teorica e, a seguire,diverse prove pratiche: montaggio catene, guida su neve con catene, guida su neve senzacatene con pneumatici invernali, guida su rampe e discese con terreno innevato. Al terminedell'addestramento è stato affrontato con alcuni mezzi il percorso innevato che va da Spiaz-zi fino a Malga Val Fredda per verificare l'apprendimento delle nozioni di guida sicura suneve. «Queste attività – ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile della provincia di Vero-

na, Giuliano Zigiotto - sonoparticolarmente importantiper i nostri volontari in quan-to da qualche anno abbiamouna convenzione con ilSUEM 118 per l'affianca-mento dei mezzi della Prote-zione civile alle autoambu-lanze durante gli interventisanitari in cui vi sono condi-zioni meteo avverse come leforti nevicate che possonoimpedire di far arrivare i soc-corsi. Un ringraziamento –conclude – va al comune diFerrara di Monte Baldo cheha reso disponibili gli spaziper effettuare tutte le mano-vre».

FERRARA DI MONTE BALDO/L’ADDESTRAMENTO

Protezione Civile sulla neve

Per l’Avis di Caprino il2013 è decisamente un annoimportante sotto vari aspet-ti: il primo è che ricorre il50^ anniversario da quandoRomildo Pozzo fondò lasezione caprinese dell’Avis.Fu un’impresa di notevolerilevanza e frutto di grandis-simi sacrifici e solidarietà.Sono stati questi i valori chehanno animato e ai quali sisono ispirati negli anni tuttii vari presidenti succedutisi,i consiglieri e tutti i donato-ri per raggiungere questotraguardo importantissimo.Cinquant’anni di silenziosasolidarietà e anonimo altrui-smo che approdano que-st’anno ad un evento impor-tante: il rinnovo del consi-glio direttivo. Sarà un momento non solodi celebrazione, ma anche di

proiezione verso il futuro, direvisione, di confrontocostruttivo e di rinnovamen-to. Le porte sono aperte a tuttiquanti fossero disponibili adare una mano e a contribui-re con le proprie idee, affin-ché l’associazione possa

proseguire la propria attivitàcon rinnovato entusiasmo.L’appuntamento è pervenerdì 22 febbraio, pressoil ristorante Villa Cerere:dalle ore 20 si svolgerà l’as-semblea annuale, con unparte dedicata alle elezionidi chi andrà a comporre il

consiglio direttivo. L’attuale presidente MaraSartori auspica che vi siagrande partecipazione e cheun cospicuo numero di gio-vani sia disponibile a dare ilproprio contributo.

CAPRINO

Avis, buon 50° compleanno

Mirco Campagnari

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Febbraio 2013RUBRICHE

a cura di Lino Venturini

IL PUNTO“Vado ad abitare in un paese che è il più bel paese di questo mondo:una vera cuccagna!... Si chiama il “Paese dei balocchi”. Pinocchio credia me, se non vieni te ne pentirai. Si passano le giornate baloccandosie divertendosi dalla mattina alla sera. La sera poi si va a letto, e lamattina dopo si ricomincia daccapo. Che te ne pare?”. Deve essere così,ho pensato, quando ho sentito che per le elezioni sono stati presenta-ti ben duecentodiciannove simboli. Evidentemente una miriade di pidoc-chi riunti ritiene l’Italia il paese del Bengodi e si buttano in politicacome gli affamati verso il cibo e i disperati all’assalto di una breccia,ma fare politica è un servizio e non il modo più semplice per intin-gere il biscotto nella nutella o per emergere dalla nullità. Davvero, l’Ita-lia più che di economisti avrebbe bisogno di psicologi o di buoni pretiche tornino a insegnare il senso della vita e delle azioni umane. Per-ché ora è chiaro che lo Stato italiano, o chi per esso, usa come unbancomat i cittadini che non riescono più a risparmiare e addiritturail 60% (cfr. Eurispes) deve intaccare i risparmi per arrivare alla finedel mese. Siamo da tempo in piena recessione e le prospettive di usci-re dalla crisi poche e lontane perché questo Stato e questi italiani, sonoirriformabili. La spesa pubblica, causata dall’inefficienza della macchinastatale, dalla burocrazia centrale e locale, dagli sperperi e dai finanzia-menti a pioggia collaterali alla politica, non è diminuita di un centesi-mo. Se a ciò aggiungiamo un groviglio infinito di leggi e regolamentiche fanno comodo solo ai burocrati, ipertrofia dei servizi, Giustizia lenta,farraginosa e spesso politicizzata, il divieto di usare il denaro (neanchefosse una droga) e la Costituzione che si vuole, teatralmente “la piùbella del mondo” mentre ha bisogno di profonde riforme, è illusoriocredere che la crisi si risolva spostando delle pedine o delle sigle. Que-sta campagna elettorale è simile a un fiume tumultuoso in piena cheraccoglie molti affluenti e trascina a valle cadaveri. Occorre agire sul-l’architettura statale e soprattutto sulla cultura delle persone. Noi siamoin recessione non tanto e solo economica, ma nel senso più propria-mente umano. Ci rinchiudiamo in una gabbia fatta di particolarismi edi rivincite personali credendo di tutelarci, mentre in realtà ci conse-gniamo a una schiavitù, politica e fiscale, di nome e di fatto delle éli-tes finanziarie. Allora il problema serio non è con chi schierarsi, mascegliere con chi “impegnarsi” per tornare a essere uomini e non merceper il carrello della spesa.

Il MeseFebruarius (mens) “mese della purificazione” deriva dafebruus “purificante” perché vi si svolgevano riti di purificazio-ne e di espiazione. Nell’antica Roma il mese di febbraio siapriva con un sacrificio espiatorio a Giunone Salvatrice eMadre Regina. Nel calendario arcaico attribuito a Romolo,febbraio era l’ultimo mese ed era necessario purificarsi perprepararsi al nuovo anno. Il verbo februare significava “puri-ficare” e i februa erano i panni di lana con cui si spargeva ilsangue delle vittime sacrificali e le focacce di farro tostato consale, con le quali si procedeva alla purificazione di una casa.All’inizio di febbraio anche i Celti celebravano una festa dellaluce rinascente che poi è diventata la nostra Candelora. Persostituire ed esorcizzare la presenza di Giunone Salvatrice suquei giorni, la Chiesa fissò al due febbraio la festa della Pre-sentazione al Tempio di Gesù che divenne poi la festa dellaPresentazione della Beata Vergine Maria. La mattina del due,infatti, sono benedette e distribuite ai fedeli le candele in sosti-tuzione dell’antico costume dei pagani che, in onore della deaFebrua, con fiaccole accese andavano correndo per le città.Ancor oggi in tutte le chiese si svolge la benedizione delle can-dele che, benedette alla Candelora, riappaiono nelle mani delsacerdote il giorno seguente, festa del vescovo San Biagiodivenuto protettore della gola. Mentre veniva condotto aSebaste per essere processato e poi condannato a mortedurante una persecuzione del IV secolo, una donna portò aSan Biagio il figlioletto che stava soffocando per una lisca e loguarì. Per questo motivo il sacerdote tocca la gola dei fedelicon l’imposizione di due candele incrociate. La Candelora èuna data importante per le previsioni del tempo: “San Paolo(25 gen.) chiaro e la Ceriola scura, dell’inverno non si ha piùpaura”; per la Santa Candelora se nevica o se plora dall’inver-no siamo fora, ma se vedi sole chiaro, marzo fia come genna-ro”. In ogni caso, come recita una poesia di Arturo Onofri: “Nell’agonia dei platani, cui sfiora / il risentito soffio del feb-braio,/ si disegna una luce, che accalora / l’inverno a un pre-sentimento gaio / di primavera azzurra,/ che già vola e sus-surra”!

A Montesodi Marittimo, un paesi-no toscano, una persona su dueporta il doppio patronimico, ilsecondo dei quali è sempre Palla,lasciato in eredità dal marcheseFilopanti Palla, gran gaudente,che pentitosi in punto di morte,non volle lasciare i figli senza unnome legittimo. Inoltre, poiché gliuomini di Montesodi sono consi-derati i più forti d’Europa, dal-l’Università vengono inviati ungenetista, Piergiorgio Pazzi, eun’archivista, Margherita Castelli.La sorpresa arriva con una tempe-sta di neve che isola il paese peralcuni giorni durante i quali la maestra Annamaria Zerbi Pallaviene trovata senza vita. Sembra una morte naturale, ma non ècosì e l’assassino non può essere andato via. D’altra parte tuttiin paese sembrano avere un alibi di ferro, tranne il genetista che,pur di non finire in galera è costretto a mettersi alla ricerca delvero assassino. Marco Malvaldi è un chimico che ha esorditonella narrativa nel 2007 con il giallo La briscola in cinque segui-to da altri tre gialli che compongono la serie del BarLume.Ammette lo scrittore pisano: “Ho avuto per tanto tempo l’ambi-zione di continuare con la chimica, ma ormai faccio lo scrittore.I miei romanzi, però, sono solo dei giochi: la letteratura seria èun’altra cosa”. In effetti, i suoi romanzi, semplici nella trama macoinvolgenti, scritti per divertirsi e divertire, mettono di buonumore. Insomma, non grandi cose ma alcune ore di piacevolelettura, in attesa del prossimo romanzo. Agli antipodi è l’altrosuggerimento: Il padrone del mondo di Robert Hugh Benson,Ed. Fede & Cultura, capolavoro della letteratura cristiana delXX secolo. Immaginate un mondo in cui si predichi la tolleran-za, umanitarismo, abbattimento di tutte le barriere religiosesociali, ma in cui a essere esclusa da tale tolleranza sia la Chie-sa Cattolica (un po’ come avvenne in Inghilterra, patria di Ben-son al tempo di Elisabetta I) e in cui si cerchi di distruggerla (undesiderio caro a molti anche oggi), questo è lo scenario in cui sisvolge Il padrone del mondo. E’ davvero straordinaria la capaci-tà di prevedere alcuni scenari politici - che si stanno avverando- dallo scrittore che scandalizzò il mondo anglicano quandodecise di convertirsi al cattolicesimo proprio lui che era figliodell’arcivescovo di Canterbury, il primate d’Inghilterra. Letturae riflessione.

LETTO PER VOIMarco Malvaldi, Milioni di milioni,

Sellerio editore Palermo 2012, 196 p., 13,00€.

Cultura26

di Giancarlo Peretti

PoesieIl Ten Gen. Nicolò Caputo di Pescantina, già ospite in questo spazio con dolci pensieri per il suo paese e per Verona, rivolge oggi un irridente messaggio a “Laterza età” che lo logora…ma non lo finisce. Renzo Gasparoni racconta in poche righe un incontro con un sacerdote nell’estate di anni addietro: “Mezzogiorno”.Nadia Spada inviò nel maggio scorso dei versi mai pubblicati. Lo facciamo ora cara Nadia, con un po’ di ritardo rispetto a Dicembre come tu avresti voluto perfarne dono alla tua famiglia. Vedrai che li accetterà volentieri: “Tenerezza è…”. Tina Plesca è una signora moldava badante in Verona che manifesta velleitàpoetiche. Ecco la prima “Perché??” integra come scritta.

LA TERZA ETÀIl sole ancor mi ride. Via la giovinezza intatto resta il mio sorriso. Il viso sa di usato, la schiena è logorata, ma la mano è operosa come la mente e il cuore.Di passare ad altra vita non è scoccata l’ora.Nicolò Caputo

PERCHÉ??Finestra chiusa senza luce, senza amore.Mi fai piangere il cuore.per non restar vicino a te.

Perché? Perché? Perché?Se la vita e cuscitaPerché? Perché Perché?Io ti amo tanto, tanto…

Dove sei, mio Amore.Io ti aspetteròLa mattina e la sera. Vieni e resta con me.Tina Plesca

MEZZOGIORNO (con riferimento ad un sacerdote notato in via Stella nel-

l’estate del 1958)Curvo a testa alta,

sembrava uno straccivendolo ambulate, si sentiva solo lo sdrucciolare di quelle scarpe logorate,

sotto il sole d’agosto che sembrava pavoneggiare sulle vieinquiete della città.

Eppure camminava senza fatica, curvo a testa alta.

Lo si notava con il suo abito talare e con quel cappello non più nuovo.

Molti passavano senza degnarlo di uno sguardo, dentro di me sentivo un fremito:

“come potevano questi increduli avere fiducia in quell’uomo che camminava con quelle scarpe sdrucciolanti?Svoltò l’angolo e pensosamente non lo vidi più.

Renzo Gasparoni

TENEREZZA È…Tenerezza è…guardare il passo ormai stanco di mia madre

che avanza lentamente con la consapevolezza degli anziani.Tenerezza è…guardare il passo finalmente calmo di mio marito

che riscopre il gusto di attardarsi a guardare la natura e quello che ci circonda.Tenerezza è…guardare il passo sicuro e intraprendente di mia figlia

che con caparbietà affronta e supera le difficoltà della vita.Tenerezza è…guardare il passo assennato e pacato di mio figlio

che si sa imporre con autorevolezza e determinazione.Tenerezza è…guardare il passo scattante e deciso dei miei nipoti più grandiche avanzano con audacia ma anche con titubanza incontro al loro futuro.

Tenerezza è…guardare il passo semplice e saltellante dei miei nipoti più picciniche corrono sereni e fiduciosi perché sanno di essere protetti.

Ed io accanto a tutti loro cammino, li osservo e li sorveglio con amore…Nadia Spada

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Il General Store-Zardini-Imedlago punta in alto.«Vogliamo confermarci tra iprimi sette team d’Italia». Ilpresidente Diego Beghinipresenta la stagione 2013 efissa gli obiettivi. «Neigiorni scorsi i ragazzi eranoin ritiro a Caprino. La squa-dra è migliorata parecchiorispetto all’anno scorso equesto ci fa ben sperare.Inoltre, siamo contenti diessere riusciti a tesserareGiacomo Peroni, un ragaz-zo di talento già nel girodella Nazionale juniores. Ciaspettiamo molto da lui».

L’esordio stagionale è fissa-to per domenica 17 febbraioalla Montecarlo-Alassio. Laformazione 2013 è formatada Lorenzo Alessi (classe1991), Jacopo Ambrosi(classe 1993), Luca Ceolan(classe 1992), Andrea Cor-dioli (classe 1992), Seba-stiano Dal Cappello (classe1990), Daniele De Danieli(classe 1992), AlessandroForner (classe 1992), Chri-stian Marc Garby (classe1991), Alfonso Gualtieri(classe 1994), Roberto Gia-cobazzi (classe 1991),Mirco Maestri (classe1991), Andrea Marchi(classe 1994), Isaia Modena(classe 1991), Giacomo

Peroni (classe 1994), Nico-la Poletti (classe 1994),Michele Simoni (classe1989), Pietro Tedeschi(classe 1987) e da NicolaToffali (classe 1992).Ricordiamo che la societàdilettantistica scaligera hasede a Domegliara e gareg-gia nella categoria under23-elite, «considerata laprima vera scuola di prepa-razione al professionismo –aggiunge Beghini -. Loscopo del General Store èfar sì che ragazzi promet-tenti, una volta usciti dallecategorie giovanili, nondebbano lasciare la fami-glia, la scuola e gli amiciper trasferirsi in un’altra

città per mancanza di unclub nelle vicinanze dovecorrere, crescere e tentare ilgrande salto. A Verona nonc’era un punto di riferimen-to simile. Ora ci siamonoi». Gli atleti si allenanoquotidianamente anche per5-6 ore al giorno. Nella pas-sata stagione sono arrivatenove vittorie. Non solo:l’ucraino Polivoda Olek-sandr, in forza al GeneralStore, ha partecipato aiMondiali di Valkenburg inOlanda. E la società si èpiazzata al settimo postonel ranking nazionale com-posto da oltre 70 team.«Quest’anno puntiamo aconfermare i successi del

2012 e, perché no, provare aottenerne qualcuno in più –spiega Beghini -. Desideria-mo continuare a stare aivertici del ranking italianoper partecipare alle corsepiù importanti. Inoltre, ilnostro Marc Garby ha lapossibilità di conquistarel’accesso ai Mondiali diFirenze in programma inautunno. Il danese è bravo edovrà dimostrarlo». Unodei segreti del GeneralStore-Zardini-Imedlago

sono le fondamenta di asso-luta esperienza: i direttorisportivi del club sono infat-ti personaggi del calibro diBilly Roberto Ceresoli,Simone Bertoletti e AngeloFerrari. «Insegnamo airagazzi il concetto di sacri-ficio, fondamentale in que-sto sport – conclude Beghi-ni -. Poi trasmettiamo valo-ri sani come il rispetto e lalealtà e li aiutiamo a cresce-re sia dal punto di vista fisi-co che umano».

La piscina è la sua secondacasa. Da grande vorrebbediventare una nuotatrice pro-fessionista. Giorgia Biondaniè sulla buona strada. L’eti-chetta di promessa ormai leva stretta. E l’argento nei 50metri stile libero conquistatoagli Assoluti invernali delloscorso dicembre rappresental’ennesima conferma. La gio-vane campionessa della Leo-sport Villafranca, 15 anni, hacominciato a farsi conoscerenel 2011 quando stabilì ilnuovo record italiano catego-ria ragazze nei 100 metri stilelibero (56”49), battendo ilprimato che dal 2002 apparte-neva a Federica Pellegrini(56’88). Da quel momentotanti successi in bacheca: ori,argenti, bronzi e partecipazio-ni a gare internazionali. Gior-gia abita a Sona e frequental’indirizzo turistico all’Istitu-to professionale Carlo Anti diVillafranca: si è avvicinata alnuoto sette anni fa, “quandomia zia Elena decise di por-tarmi per la prima volta a uncorso”. Scuola alla mattina,nuoto al pomeriggio, una pic-cola pausa e poi sotto con icompiti: tutto questo per seigiorni alla settimana. Curiosi-tà: il fratello Simone, 17 anni,pratica mountain bike e correper la Focus. Al momento,Giorgia si sta allenando invista degli Assoluti primave-rili e dei Campionati italiani.Nel mirino della campionessaveronese spiccano però gliEuropei juniores di Poznan(Polonia) e Mondiali di Bar-cellona, entrambi in program-ma la prossima estate. Biondani, ci sta prendendogusto a collezionare meda-

glie?«Sì. Vincere aiuta a credereancora di più nei propri mezzie a sentirsi più forti. L’argen-to conquistato agli Assolutiinvernali è una bella iniezionedi fiducia per il nuovo anno.Sono davvero contenta».Che cosa chiede al 2013?«Tante soddisfazioni. Vogliodare il massimo per non avererimpianti. Se poi non dovessiraggiungere tutti i miei tra-guardi, pazienza. Ma l’impor-tante sarà non lasciare nulla alcaso».In primavera l’aspettano gliAssoluti. Sensazioni?«Mi piacerebbe portare a casaqualche medaglia, a comin-ciare da un bell’oro nei 50stile libero, e realizzare itempi necessari per andareagli Europei juniores dellaprossima estate». I Mondiali di Barcellonasono alla sua portata?«Lo spero. I Mondiali sonouna competizione davveroimpegnativa a cui prendonoparte atleti preparatissimi.Partecipare sarebbe splendidoe farò il possibile per riuscir-ci».Parliamo di Olimpiadi:l’Italia del nuoto non haconvinto a Londra. La suaopinione?«Probabilmente la spedizionein Inghilterra non è stata posi-tiva perché è mancato il giocodi squadra. Occorre essere insintonia con i compagni e lecompagne di club, in questocaso della Nazionale. Altri-menti viene meno un suppor-to morale e i risultati ne risen-tono».Michael Phelps è il nuotato-re migliore di sempre?

«Senza dubbio. È un pluri-campione mondiale e ha vintoil maggior numero di meda-glie olimpiche della storia (22medaglie, ndr). L’americano èveramente il più forte».Di chi vorrebbe l’autogra-fo?«Ryan Lochte, il mio nuotato-re preferito».Ai Giochi di Rio De Janeiro2016 ci pensa?«Sì. Tra tre anni spero dicoronare il mio sogno e parte-cipare alle Olimpiadi. Natu-ralmente dovrò impegnarmi afondo per raggiungere unobiettivo così importante. Inrealtà, però, mi sarebbe pia-ciuto già andare a Londra manon sono riuscita a stabilire iltempo minimo necessario nei100 stile: il giorno della qua-lifica avevo la bronchite e nonmi sono potuta esprimere almeglio. Peccato, se fossi statain forma...».Un passo indietro: battere ilrecord della Pellegrini chesapore ha avuto?«È stata una grande emozio-ne. Continuavo a piangeredalla gioia e quasi non ci cre-devo. Ho impiegato due gior-ni per rendermi conto di ciòche avevo fatto».Conosce la Pellegrini?«No. L’ho incrociata qualchevolta in piscina di sfuggitaperò non ci ho mai parlato. AVerona avevamo orari di alle-namento diversi. La stimotanto e mi piacerebbe cono-scerla».Giorgia Biondani e il nuoto:colpo di fulmine?«Per niente. Direi più amore aseconda vista (sorride).All’inizio questo sport pro-prio non mi entusiasmava

(sorride). Il primo allenamen-to era stato davvero faticoso enon volevo continuare. Inve-ce, poi, col passare dei giornimi ha appassionato e ho deci-so dedicarvi anima e corpo».La sua famiglia è sempre abordo vasca?«Sì. Il sostegno e l’aiuto deigenitori è fondamentale: cre-dono in me e la loro fiduciami sprona a impegnarmi almassimo. Ringrazio in parti-colare mia mamma Sonia chemi segue dappertutto». Di cosa va fiera?«Del mio carattere solare. Miritengo una persona simpaticae mi piace conoscere gentenuova. Magari sono timidacon chi non ho confidenza.Altrimenti sono molto spon-tanea».Conciliare studio e nuoto èun sacrificio?«Abbastanza. Essendo inseconda superiore ho più dastudiare rispetto all’annoscorso ed un po’ difficilegestire i tanti impegni. Mariesco a programmarli bene.Bisogna sapersi organizzare».La scuola come procede?«Insomma. Ho alcune insuffi-cienze però ce la sto mettendotutta per recuperare. Sonosicura di farcela. Materia pre-ferita? Educazione fisica, misembra scontato (sorride)».Tra compiti e sport c’è spa-zio per il tempo libero?«Sì, alla domenica se non hogare da disputare. Per il restosono quasi sempre impegna-ta».Le piace stare con gli amici? «Molto. Parliamo, scherzia-mo o andiamo a mangiare unapizza. Quando posso escovolentieri con loro».

Il film che ha visto piùvolte?«Il Signore degli anelli – Ledue torri. È la parte della trilo-gia che preferisco».Ascolta musica per caricar-si?«Sì. In particolare prima dellegare. Adoro Die Young diKe$ha e Scream & shout diWill I Am e Britney Spears».Facebook e Twitter?«Uso tanto Facebook: i socialnetwork sono utili e diverten-ti anche se a volte risultanonoiosi. Inoltre, utilizzo Skypeper sentire la mia miglioreamica Ianire che abita a Tre-viso. Twitter invece non cel’ho».La vacanza ideale?«Al mare in un Hotel dotatodi piscina. Perché se il marenon è limpido, ho paura e nonmetto piede in acqua. Maior-ca, per esempio, mi è piaciutaparecchio».Lei come se la cava in bici-cletta?

«Male. Dopo un chilometrosento già fastidio alle ginoc-chia. Andare in bici è belloma non fa per me».E suo fratello sa nuotare?«È portato. Anzi, potrebbedecidere di frequentare i corsidi nuoto. Però Simone ama ilciclismo: quella è la sua stra-da».

Febbraio 2013 27SPORT

SPORT

Servizi diMatteo Sambugaro

CICLISMO. Il presidente Daniele Beghini presenta la stagione 2013 appena cominciata

Il General Store è ambizioso«Puntiamo a restare in alto»

NUOTO / L’INTERVISTA

Il sogno di Giorgia: «Diventare professionista»

Giorgia Biondani con l’argento

vinto a dicembre

GENERAL STORE (FOTO TEAM GENERAL STORE)

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Nella famiglia in cambia-mento non ci sono solo unmarito e una moglie, ci sonoanche i figli che subiscono evivono la crisi quanto gliadulti. Nella famiglia allar-gata i bambini possonoavere due padri e due madri:uno è il padre biologico, l’al-tro è quello con il quale siconvive, l’altra madre è lacompagna del padre. A voltequesto confonde i bambini:capita così che si rapportinopreferibilmente con un geni-tore disinvestendo l’altro. Ècompito di entrambi i geni-tori preparare il bambino alcambiamento che la suafamiglia sta subendo. I geni-tori devono sapere che ilbambino vive la situazione

passando per tre fasi : quan-do riceve la notizia della rot-tura del matrimonio può pro-vare forti emozioni comerabbia, stupore, paura e tri-stezza; in seguito percepirela casa vuota e per questosentirsi estraneo e soprattut-to subire la situazione di

malessere che coinvolge unodei genitori. Potrà sentirsitrascurato, pensare di nonessere più amato e conside-rato dai suoi stessi genitori.Per compensare questi senti-menti i bambini tendono adanticipare i tempi della loromaturazione affettiva. I

genitori sono confusi, il dia-logo fra i membri della fami-glia diventa quasi unicamen-te funzionale: si pensa soloai fatti, solo a quello che ènecessario fare. Vengonomeno i momenti di scambio,i momenti in cui ci si rac-conta, si gioca assieme, sifanno progetti. I genitorisono sempre meno autore-voli, adottano sempre piùspesso comportamenti diritirata o propongono coseeccitanti per attrarre il figlio,come i soldi, i regali e lamassima tolleranza. Gliadulti, per superare il loromalessere, investono moltonel lavoro sia per necessitàeconomica sia come realiz-zazione personale. I figlisono allora “adultizzati” egli si richiedono consigli edecisioni; i bambini ricevo-no così un sovraccarico psi-cologico in quanto mancanodegli strumenti necessari peraffrontare il nuovo impegno.Ogni bambino desidera con-tinuare ad essere bambino,anzi, ha paura di crescere.Ho descritto, nell’articolo diGennaio, la crisi della cop-pia. Ora ho evidenziato ledifficoltà dei figli nella spe-ranza che i giovani di oggiabbiano la volontà e ilcoraggio di capire che ciòche ho descritto è la conse-guenza della crisi familiare,non la causa. Il malessereche vivono le coppie di oggiè in parte dovuto all’incapa-cità dei giovani adulti dimettersi in discussione, ditrovare modi più democrati-ci e rispettosi dell’altroall’interno delle dinamichefamiliari. Ogni individuo hadiritto alla realizzazione dise stesso, questo non com-porta la chiusura al benesse-re delle persone con cui siconvive. La guerra fra isessi, di moda nelle giovanicoppie, non aiuta né l’uomoné la donna a trovare unagiusta armonia nella coppia.

Febbraio 2013 28SPAZIO DONNADSPAZIO

BENESSERE DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

“Faber est suae quisque fortunae “ Ciascuno è artefice della propria sorte

(Sallustio)

MOXATERAPIA

IL CALORE APPLICATO AI PUNTI DELL’AGOPUNTURA: UN METODO SEMPLICE

PER CURARSI ANCHE DA SOLILa MOXA è una terapia cinese che si basa sulla stimolazione dei puntidell’agopuntura per mezzo di calore prodotto dalla combustione di unbastoncino di artemisia. Noi Occidentali conosciamo relativamente pocoquesto metodo di cura nonostante sia diffuso l’uso del calore a fini tera-peutici. Tutti noi abbiamo usato almeno una volta la borsa con l’acquacalda. Oppure pensiamo, in ambito più scientifico, al ricorso, da partedella medicina, alle terapie con raggi infrarossi nel trattamento dei reu-matismi!Ma il calore , come principio terapeutico, è tanto più efficace,quanto più piccola e intensa è la fonte da cui irradia. La sua applicazio-ne deve essere localizzata, per esempio sui punti di agopuntura!!!!Essendo la pelle un complesso sistema sensoriale atto a recepire stimoli,essa può essere considerata la rete di partenza dell’informazione e del-l’azione riflessoterapica o neurologica. L’agopuntura è la scienza chemeglio ha saputo sfruttare le terminazioni nervose della pelle a scopoterapeutico, valendosi non solo di aghi e di moxa, ma anche di tecnichefondate sul massaggio e sulla pressione, come il do-in e lo shiatsu.Traqueste la moxa si fonda appunto su tali principi. Il metodo più diffuso epratico è quello del bastoncino di artemisia. Questa irradia, quando èincandescente, un calore che va da cinquecento a seicento gradi centigra-di. Mantenuta a una distanza di sicurezza dalla pelle (3 cm) l’artemisiaemana calore producendo una piacevole sensazione che si intensificagradualmente fino al limite oltre il quale diventa spiacevole. Il bastonci-no a questo punto si deve allontanare. Il procedimento si ripete più voltefino a quando il punto trattato comincia ad arrossarsi. Da quel momen-to la cauterizzazione è efficace e la seduta è terminata.Ma quali sono le malattie curabili con la moxa? La moxa è indicata a malattie croniche, mentre per malattie acute è pre-feribile l’uso degli aghi. La medicina cinese distingue due categorie dimalattie: quelle calde (yang) , con dolori acuti e localizzati e quelle fred-de (yin), malattie croniche con metabolismi lenti, brividi, pallore, aste-nia e arti freddi. In quest’ultimo casi la moxa è molto indicata.Quali sono le controindicazioni?Principalmente sono segnalate due controindicazioni. La prima in casodi febbre a 40°. Io personalmente la sconsiglio già quando la tempera-tura corporea arriva a 38°. La seconda riguarda l’ipertensione arteriosa.In questo caso consiglio di controllare più spesso la pressione se si deci-de di sottoporsi a moxaterapia.Consiglio inoltre di rivolgersi ad esperti in materia (massaggiatori, fisio-terapisti…) se si intende sperimentare la moxibustione, specialmente senon conosciamo la reazione del nostro organismo alla terapia del calo-re. Una volta sperimentata è possibile usare il procedimento anche acasa per i disturbi più comuni.Namastè.

NIDI DI TAGLIATELLE DOLCIIngredienti350gr. di farina80 gr. di zucchero20 gr. di burro 3 tuorli d’uovo3 cl. di marsala3 cl di vino bianco

Miele80 gr. di pinoliBuccia grattugiata di un limoneSaleVanillina1 cucchiaino di lievitoOlio per friggere

L’ARGOMENTO a cura di Franca Bevardo Burati

Psicologa e psicoterapeuta

La famiglia “allargata”

onna

L’angolo di Francesca

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Telefono 045 7152777

di Francesca Galvani

PreparazioneImpastare tutti gli ingredienti – tranne il miele e i pinoli – nel robot avendo cura di regolare i liquidiper ottenere una pasta elastica. Lasciar riposare l’impasto avvolto in una pellicola per 30 minuti. Sten-dere la pasta (non troppo sottile) ed ottenere dei rettangoli di circa 30x12 cm e passarli nel rullo dellelasagne. Annodarle e friggerle. Con i nidi ottenuti costruire una piramide da incollare con il miele e ipinoli. Buon Carnevale!

a cura di Paolo Dalla Vecchia - Educatore professionaleQuante volte i nostri ragazzi, da noi interpellati quando siamo in difficoltà con il cel-lulare o il computer risolvono problemi molto astrusi in brevissimo tempo e senzanessuno sforzo apparente? Essi, secondo gli ultimi orientamenti di psicologia socia-le, se sono nati dal 1995 in poi appartengono alla categoria dei “Nativi Digitali”, naticioè nella nuova era informatica digitalizzata. Essi percepiscono i vari marchinge-gni elettronici come “estensioni inseparabili” della propria persona. Partono allorale lotte in famiglia con i genitori che sentenziano: “Non si sta a tavola e non si stu-dia con il cellulare in mano, di notte si dorme e lo si spegne” e così via. Questi sonoalcuni dei temi affrontati in una recente conferenza nella provincia di Verona daparte del Dott. Francesco Bricolo, psichiatra e psicoterapeuta. La tecnologia non ènè buona nè cattiva: tutto dipende dall’uso che se ne fa e da come viene gestita allafonte e dai fruitori. Facciamo un esempio parlando della televisione. Sappiamo tuttila storia e l’importanza di questo mezzo nel nostro paese nel tempo, ma siamo alcontempo consapevoli di quanta “tv spazzatura” ogni giorno viene trasmessa. Unaregola importante è quella di limitarne la fruizione da parte di bambini e preadole-scenti ad un limite massimo di due ore quotidiane, verificando e controllando ciòche essi guardano possibilmente non da soli. Il sistema libico cerebrale, quella partedel cervello che controlla gli impulsi collegati al “piacere”, è fortissimo nei primianni di vita e si riduce ed evolve in qualcosa di più controllato e gestibile attraver-so la “gestione delle frustrazioni”. Gli adolescenti, con le loro tempeste ormonali“interne” e i condizionamenti sociali ed economici “esterni” sono nel bel mezzo diuna spaventosa procella. L’obiettivo primario per ottenere la soddisfazione del pia-cere per i ragazzi sono i soldi. Con essi si può ottenere il cellulare di ultima gene-razione, l’uscita notturna nei locali al sabato, i vestiti firmati, la moto, e così via equi i genitori si lacerano tra: “ma i soldi non cadono mica dal cielo” e “se non haqueste cose si sentirà inferiore agli altri”. Ai genitori l’arduo compito di arginarequesto maremoto stabilendo, armati di buon senso e spirito di realtà, limiti e rego-le. “Sarete odiati nell’immediato e, se vi va bene, ringraziati tra vent’anni!”.

TECNOLOGIA E RAGAZZI

Page 29: Edizione Febbraio

Valeria Favorito nasce adErice, in Sicilia, nel 1988. Lasua vita di bambina feliceviene però sconvolta dallamalattia del padre e il succes-sivo trasferimento a Verona.Infine la sua malattia, dia-gnosticata a 11 anni: leuce-mia mieloide acuta. Per Vale-ria e la sua famiglia tuttocambia. Deve trovare undonatore di midollo osseocompatibile in breve tempo.Un’attesa interminabile, unincubo che finisce quandocompare il suo donatore,Fabrizio Frizzi. Oggi Valeriavive a Corrubbio, è unaragazza sana, felice e soprat-tutto grata alla vita e a tutticoloro che l’hanno aiutata. Abreve convolerà a nozze e ilsuo testimone sarà propriocolui grazie al quale la suavita ha potuto continuare,Fabrizio, al quale Valeria erariuscita a risalire solamentedopo più di tre anni da quel21 maggio del trapianto,giorno della sua rinascita. Valeria, hai vissutoun’esperienza difficile edolorosa. Quali sono imomenti che ricordi conmaggior intensità? «I momenti che ricordo conmaggiore intensità sonodiversi ma quelli che mihanno colpito di più e mihanno segnato sono princi-palmente tre: il primo è stato

quello della lunga notte cioèla prima e ultima notte che miha fatto compagnia mio papàe nella quale ho davverorischiato di andarmene persempre. Lì veramente ero “adun passo dal cielo”. Il secon-do è stato il momento dopo iltrapianto: ero stanca del brut-to drago di continuare a com-battere, ma grazie all'aiutodei miei genitori e di mianonna che continuava a dirmi"volere è potere", io ce l'hofatta a sconfiggerlo perchè misono detta " Valeria, ce ladevi fare, Valeria devi tornarea scuola". La scuola è stata lasperanza per il mio futuro. Infine ricordo molto nitida-mente quando sono rientrataa scuola (ma in un'altra, per-chè nel frattempo c'eravamotrasferiti). Ho visto l'immatu-rità dei miei coetanei che,nonostante dovessi riprender-mi dalla lunga malattia, miprendevano in giro perchèportavo la mascherina...E lìmi sono detta: “Valeria, fre-gatene. Fin quando non sipassano certe cose non sipotranno mai capire fino infondo”. Solo i genitori e chista soffrendo riesce a capirela gravità della situazione». Qual è il tuo rapporto oggicon Fabrizio, a distanza diquasi 14 anni dal trapiantoe cosa si prova guardandonegli occhi chi ti ha salvata?

«Il rapporto con il mio "fra-tellone" Fabrizio è meravi-glioso. Lo sento in diversemaniere, per messaggio, viae-mail, via facebook... insom-ma come si fa con i proprifratelli o con i propri miglioriamici. Ogni volta che guardonegli occhi la persona che miha salvato la vita provoun'emozione unica ed inde-scrivibile. Perchè il sangueche scorre nelle mie vene èanche il suo». C’è un messaggio che vor-resti lanciare alla luce dellatua fortissima esperienza?«Vorrei che il mio librovenisse letto da chi si trovanelle stesse condizioni in cuimi sono trovata io, perchècome ce l'ha fatta Valeria cela possono fare tutti. Speroche “Ad un passo dal cielo”possa dare a queste persone

una speranza di vita. Vorreiche i giovani capissero l'im-portanza della donazione disangue, delle cellule stamina-li emopoietiche (Midolloosseo), e se non possonodonare entrambi partecipare aqualche altra forma di volon-tariato. Vorrei dire infine cheil ricavato del libro verràdevoluto al reparto di emato-logia di Verona (BorgoRoma), lo stesso ospedale ereparto in cui sono stata amo-revolmente curata e salvata». “Ad un passo dal cielo” è illibro che Valeria Favorito stadonando a chi sta attraver-sando la stessa esperienzache lei ha affrontato 14 annifa. La sua pubblicazione è unintenso racconto – testimo-

nianza di 125 pagine, intrisedi ricordi, descrizioni e foto-grafie. Finito di stampare adicembre 2012 da GraficheAurora, il volume non haalcuno scopo di lucro: il rica-vato dell’offerta del librosarà integralmente devolutoal reparto di oncoematologiadell’Azienda OspedalieraUniversitaria Integrata diVerona. Il libro è dedicato “aquei piccoli angeli che hoconosciuto durante il corsodella mia malattia e che pur-troppo sono volati in cielo” –

scrive Valeria, che al terminedel volume si rivolge a Fabri-zio, il suo “fratellone”: “Seadesso sono qui a scrivere èproprio grazie a te…il san-gue che per adesso sta scor-rendo dentro le mie vene èquello tuo…e ti sono infinita-mente grata per tutta la vita”.Per ordinare “Ad un passodal cielo” on – line scrivere [email protected];per la spedizione del libro_

C/C PostaleIT17T076111700000088133590. S.A.

Anche se non pratica del lago, la moglie decide di uscire in barca. Accende il motore e sispinge ad una piccola distanza; spegne, butta l’ancora e si mette a leggere il suo libro.Arriva una guardia forestale in barca. Si avvicina e le dice:– Buongiorno, Signora, che cosa sta facendo?– Sto leggendo un libro, risponde lei (pensando “non è forse ovvio?!”).– Lei si trova in una zona di pesca vietata, aggiunge la guardia.– Mi dispiace, agente, ma non sto pescando. Sto leggendo.– Sì, ma ha tutta l’attrezzatura. Per quanto ne so, potrebbe cominciare in qualsiasi momen-to. Devo portarla con me e fare rapporto.– Se lo fa, agente, dovrò denunciarla per molestia sessuale, dice la donna.– Ma se non l’ho nemmeno toccata!, ribatte la guardia forestale.– Questo è vero, ma possiede tutta l’attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare inqualsiasi momento.– Le auguro buona giornata, Signora, e la guardia se ne va.MORALE: Mai discutere con una donna che legge: è probabile che sappia anche pensare.

Febbraio 2013 29SPAZIO DONNA

L’INTERVISTA / VALERIA FAVORITO

Dedicato alle donne intelligenti

«Fabrizio, mi hai salvata»

Valeria con Fabrizio Frizzi

Page 30: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 30CASA

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Page 31: Edizione Febbraio

Febbraio 2013 31CASA

In ogni casa che si rispetti, il tavolo per eccellenza è senza ombra di dubbio quello della sala da pranzo, il cuore pulsante della famiglia attorno al quale

tutti si ritrovano. A differenza di un tempo, oggi sono cambiate molte cose, non soltanto per quanto concerne le abitudini e i ritmi di vita, per cui sem-

pre più raramente le famiglie si radunano tutte attorno alla stessa tavola, ma anche per quanto concerne gli spazi abitativi, che hanno dimensioni sem-

pre più ridotte, al punto tale che si finisce per avere all’interno di una casa un unico tavolo posizionato tra il salotto e l’angolo cottura e sempre più di

frequente si ricorre ai tavoli allungabili. Il primo fattore da tenere in considerazione quando ci si accinge a scegliere il nostro tavolo da pranzo è rappre-

sentato delle sue dimensioni ottimali, da scegliere in base allo spazio a nostra disposizione e al numero di persone che si intende far accomodare: atten-

zione, perché un tavolo troppo grande in uno spazio non abbastanza accogliente risulterà una forzatura evidente e romperà gli equilibri distributivi di

tutta la nostra zona giorno, allo stesso modo però non dobbiamo incorrere nell’errore contrario optando per un tavolo talmente piccolo che quasi si perde

tra gli altri elementi d’arredo. Altro parametro essenziale riguarda la forma, che va scelta sulla base del proprio gusto personale e in funzione della geo-

metria del locale che dovrà ospitarlo e considerando la posizione di eventuali altri elementi d’arredo. La forma più comune per un tavolo da pranzo è

quella rettangolare. Allo stesso modo si può optare per una sagoma di piano ellittica, che a differenza della precedente a parità di dimensioni è in grado

di accogliere un maggior numero di commensali (non avendo angoli a capotavola). Il tavolo rotondo è il più congeniale dal punto di vista della socia-

lizzazione e dell’accoglienza perché non crea posizioni privilegiate e pone tutti nella medesima condizione; è più difficile però avere abbastanza spazio

per posizionare un tavolo tondo capace di ospitare un buon numero di persone, lo stesso dicasi per i tavoli quadrati molto belli e d’impatto ma raramen-

te inseribili nelle abitazioni moderne. Un’altra alternativa è rappresentata da tutte quelle forme insolite e fantasiose dei tavoli di design: in questi casi

più che mai, proprio per dare al tavolo il corretto risalto che merita, è necessario avere uno spazio abbastanza ampio intorno. Ma non è soltanto la forma

del piano a risultare determinante, anche le gambe o la base del tavolo (a seconda che vi siano i quattro classici appoggi piuttosto che un unico soste-

gno centrale) rivestono un ruolo importante, così come la scelta dei materiali. Il legno risulta sempre una delle scelte più convenzionali, ma comunque

di sicura resa, meglio forse sceglierlo per ambienti arredati in stile classico o tradizionale, mentre per ambienti giovani e moderni è preferibile optare

per superfici vetrate (siano esse trasparenti piuttosto che colorate, satinate o addirittura decorate) e sostegni anch’essi in cristallo, piuttosto che croma-

ti, satinati o colorati e variopinti.

asaIL MENSILE DELLACTutti seduti attorno al tavolo da pranzo

Page 32: Edizione Febbraio