Edizione dicembre 2014 - Home: Holzbau Schweiz · Le linee guida sono state redatte da un gruppo di...

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Edizione dicembre 2014

Il settore della costruzione in legno è noto per le persone efficienti e dotate di spirito d’iniziativa che vi lavorano. Però, come tutti sappiamo, l’attività del carpentiere comporta anche dei rischi intrinseci. Per soddisfare i requisiti in materia di sicurezza sul lavoro sono necessarie conoscenze tecniche, programmazione, preparazione e soprattutto pratica.

Le norme fissate dal legislatore devono essere attuate in relazione al rischio di caduta dato dall’immobile specifico. Nella pratica tutto questo pone delle domande a cui le presenti linee guida rispondono fornendo delle possibili soluzioni in diverse situazioni. Le linee guida sono state redatte da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del settore, ingegneri della sicurezza, SUVA e Holzbau Schweiz sulla base delle leggi e dei regolamenti in vigore e delle indicazioni dei costruttori. Le aziende affiliate a Holzbau Vital possono consultarle gratuitamente per avere un valido strumento di supporto.

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Obiettivi e finalità del presente documento Per sensibilizzare le aziende che operano nel settore della costruzione in legno e del montaggio, nonché i costruttori di singoli componenti sui temi della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute è necessario attuare determinate soluzioni generali sancite dal legislatore per quanto riguarda la protezione dal pericolo di caduta in relazione a specifici immobili. Il presente documento prende in considerazione le attività svolte più di frequente nella costruzione in legno, considerandole dal punto di vista dell’OLCostr. Attraverso l’indicazione di possibili soluzioni e il rimando a strumenti utili, tali linee guida intendono quindi fornire un supporto all’attuazione dell’OLCostr e fare chiarezza in caso di dubbi.

Conoscenze tecniche richieste Per la comprensione del presente documento si presuppone la conoscenza dei contenuti dei seguenti documenti scaricabili dai siti indicati. Download da: Ordinanza sui lavori di costruzione (OLCostr) www.suva.ch/OLCostr Lavori sui tetti. Per non cadere nel vuoto. www.suva.ch/waswo/44066 Ponteggi di facciata. Pianificazione della sicurezza www.suva.ch/waswo/44077 Nove regole vitali per chi lavora su tetti e facciate www.suva.ch/waswo/88815 Dieci regole vitali per i costruttori in legno www.suva.ch/waswo/88818 Contatti Inviateci le vostre domande, possibilmente con materiale fotografico esplicativo, al seguente indirizzo e-mail: Benjamin Biedermann, Responsabile Segretariato centrale Holzbau Vital, [email protected] Gruppo di lavoro Marcel Thomi (Holzbau Schweiz), Markus Sidler (Suva Lucerna, reparto ALH). In collaborazione con: Christian Bolliger (ingegnere della sicurezza), Karl Graf (costruttore in legno), Ferdinand Ricklin (costruttore in legno) e Martin Graf (Suva Lucerna, settore Costruzioni). Editore Holzbau Schweiz, Geschäftsstelle Holzbau Vital, Schaffhauserstrasse 315, 8050 Zürich Esclusione della responsabilità Il presente documento mira a fornire possibili soluzioni in caso si riscontrassero difficoltà nell’attuazione delle misure di protezione contro il rischio di caduta ai sensi dell’OLCostr rispetto alle norme vigenti al momento dell’elaborazione del documento. Il rispetto e la corretta attuazione delle misure di protezione così come le informazioni su eventuali variazioni e novità relativamente all’OLCostr e alle altre norme di legge rientrano nell’esclusiva responsabilità del datore di lavoro. Il presente documento non implica in alcun modo un’assunzione di responsabilità (in particolare per quanto attiene a correttezza, completezza, attualità delle informazioni, ecc.). Copyright © 2014 by Holzbau Schweiz, Segretariato centrale Holzbau Vital, Zürich Tutti i diritti riservati; inclusi quelli di ristampa anche parziale, riproduzione completa o parziale, archiviazione in sistemi di elaborazione dati e traduzione.

Nota: le risposte si basano su leggi, regolamenti, norme in vigore o indicazioni del costruttore. In caso di montaggio di componenti a un’altezza di caduta superiore ai 3 metri, è consigliabile utilizzare come protezione anticaduta reti di sicurezza o ponteggi di ritenuta. Il presente documento indica delle possibili soluzioni qualora non sia possibile o sia pericoloso montare una rete di sicurezza o un ponteggio di ritenuta.

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Il datore di lavoro, che in base a un contratto d’opera si è impegnato come imprenditore a eseguire lavori di costruzione, deve verificare, prima della stipula del contratto, quali misure siano necessarie per garantire la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute durante l’esecuzione delle sue opere. La legislazione in Svizzera considera prioritarie le misure di protezione collettiva quali le protezioni laterali, i ponteggi da lavoro, le reti di sicurezza o i ponteggi di ritenuta. Con l’art. 36 dell’Ordinanza sui lavori di costruzione (OLCostr) sancisce l’obbligo di montare reti di sicurezza o ponteggi di ritenuta per i lavori di copertura dei tetti. - Se l’altezza di caduta supera i 2 m (art. 15 OLCostr) deve essere montata una protezione laterale. - Se l’altezza di caduta supera i 3 m (art. 18 OLCostr) deve essere montato un ponteggio di facciata. - Se l’altezza di caduta supera i 3 m devono obbligatoriamente essere previste le necessarie misure di sicurezza (art.

19 OLCostr). - Se l’altezza di caduta verso l’interno supera i 3 m devono essere montati una rete di sicurezza o un ponteggio di

ritenuta (art. 35 e 36 OLCostr). Dall’art. 5 dell’OPI e dagli artt. 15, 18, 19, 35 e 36 dell’ OLCostr si evince l’obbligo generale di montare protezioni laterali, ponteggi, reti di sicurezza e ponteggi di ritenuta (protezione collettiva prioritaria rispetto alla protezione individuale). SIA 118 (SN 507 118) edizione 2013 art. 104 Nell’adempimento dei loro compiti, l’imprenditore e la direzione dei lavori sono tenuti a garantire la sicurezza della manodopera impiegata sul cantiere. Le misure di sicurezza sono da prendere in considerazione già durante la fase di progettazione e di stesura del contratto di appalto e durante la definizione dello svolgimento dei lavori, in particolare della successione delle varie attività e, infine, durante l’esecuzione. L’imprenditore adotta le misure di sicurezza necessarie a prevenire incidenti e a garantire l’incolumità. In questo viene coadiuvato dalla direzione dei lavori.

Qualora, per motivi tecnici, non sia possibile attuare misure di sicurezza collettiva, è necessario dimostrare che la soluzione scelta garantisce al lavoratore e alla collettività una protezione equivalente o migliore. L’utilizzatore deve procedere ogni giorno a un’ispezione visiva delle misure di protezione collettiva. Se l’utilizzatore rileva la presenza di difetti, deve interrompere i lavori nell’area a rischio e comunicare tali difetti al committente. Con la ripresa dei lavori l’utilizzatore conferma al committente che le misure di protezione sono correttamente funzionanti.

Le misure di sicurezza collettiva devono essere messe per iscritto, incluse nel contratto d’opera e coordinate dal progettista o dalla direzione dei lavori. I costi sono a carico del committente.

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Il montaggio di elementi per pareti richiede spesso di lavorare su diversi livelli senza superfici di lavoro. Il tempo di esposizione si limita, nella maggior parte dei casi, al tempo necessario per avvitare o allentare i componenti dello strumento di sollevamento.

Le pareti interne a un piano fino a un’altezza di caduta di 3 metri possono di norma essere montate con gli ausili standard comunemente utilizzati (ponteggio a cavalletto, scaletta a 3 gradini, ecc.).

Nel caso delle pareti esterne o delle pareti interne nel vano scale e delle pareti tagliafuoco, l’altezza di caduta è spesso molto superiore ai 3 metri.

Per il montaggio di diversi tipi di parete nell’edilizia abitativa sono stati identificati gli ausili seguenti:

Montaggio delle pareti esterne o delle pareti tagliafuoco tramite un ponteggio di facciata. Se il ponteggio viene installato prima delle pareti, è necessario montare sull’edificio una protezione laterale composta da corrimano e corrente intermedio.

Montaggio delle pareti del vano scale per mezzo di un ponteggio per scale, che garantisce l’accesso alla postazione di lavoro sui solai.

Utilizzare cinghie di sollevamento monouso più lunghe in modo da poter agganciare e staccare lo strumento di sollevamento da una posizione sicura.

In loco devono essere presenti tutti gli strumenti necessari, quali ponteggio a cavalletto, scala a palchetto, scale da appoggio o ponteggi mobili su ruote.

Per il montaggio di pareti in capannoni industriali, fienili, ecc. sono stati identificati gli ausili seguenti:

Montaggio delle pareti esterne per mezzo di un ponteggio di facciata. Se il ponteggio viene installato prima delle pareti, è necessario montare sull’edificio una protezione laterale composta da corrimano e corrente intermedio.

Se il montaggio di un ponteggio risulta impossibile tecnicamente o pericoloso, le pareti interne ed esterne devono essere montate tramite una piattaforma verticale. Per gli elementi di piccole dimensioni si possono utilizzare anche ponteggi mobili su ruote.

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Nel montaggio delle coperture si creano bordi di caduta. In caso di bordi di caduta come bordi della copertura, aperture per i vani scale, aperture per il montaggio, ecc. deve essere montata una protezione laterale continua a partire da un’altezza di caduta di 2 metri (in via eccezionale ponteggi di ritenuta o reti di sicurezza). Lo stesso requisito è applicato ai bordi di caduta creati dalle interruzioni di montaggio.

A partire da un’altezza di caduta di 3 metri è obbligatorio prevedere sempre misure anticaduta, anche sul bordo di montaggio.

La protezione laterale deve essere montata in una postazione di lavoro sicura senza rischio di caduta. Fori, piedini di sostegno ed elementi simili devono essere preparati anticipatamente o prefabbricati.

1. Montare il primo elemento da una postazione sicura (ponteggio di

facciata, ponte elevatore, ponteggio mobile su ruote, ecc.).

2. Quindi montare il secondo elemento. Per il montaggio, il fissaggio

dell’elemento e lo sgancio dello strumento di sollevamento del carico i collaboratori si trovano dietro alla protezione laterale preinstallata del primo elemento.

3. La protezione laterale del primo elemento viene quindi smontata e

utilizzata per l’elemento successivo. Successivamente si procede come descritto al punto 2.

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L’uso di sistemi temporanei di protezione laterale è indicato per piante semplici, per mettere in sicurezza il bordo di montaggio.

1. Montare il primo elemento da una postazione sicura (ponteggio di

facciata, ponte elevatore, ponteggio mobile su ruote, ecc.).

2. Assemblare la protezione laterale temporanea da una postazione

sicura. Montare la protezione in parallelo al bordo di caduta.

3. Quindi montare il secondo elemento. Per il montaggio, il fissaggio

dell’elemento e lo sgancio dello strumento di sollevamento del carico i collaboratori si trovano dietro alla protezione laterale temporanea.

4. Spostare quindi la protezione laterale temporanea sul secondo

elemento. Successivamente si procede come descritto al punto 3.

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Le piantane in plastica possono essere utilizzate solo per delimitare le aree e a una distanza di almeno 2 m dal bordo di caduta. Messa in sicurezza di un bordo di montaggio durante le pause di lavoro Delimitazione della postazione di lavoro per i lavori di montaggio

successivi

Altezza del piano fino a 3 metri

Nelle tradizionali strutture a travi montare il tavolato superiore, piano per piano, prima di procedere con le operazioni successive. Il tavolato superiore deve essere dimensionato come un rivestimento di legno soggetto a sollecitazioni dinamiche (cfr. cap. 7.2). Altezza del piano superiore ai 3 metri

Se le altezze del piano sono superiori ai 3 metri utilizzare un ponteggio di ritenuta. Se tale ponteggio viene montato 2 metri sotto al solaio, può essere utilizzato come ausilio per l’installazione della costruzione portante, dell’isolamento e del rivestimento.

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Il montaggio di tetti inclinati è decisamente più complesso di quello dei tetti piani. Oltre al rischio di caduta in questi casi vi è il pericolo di scivolare verso la grondaia. Tale pericolo, poi, varia di continuo in quanto i collaboratori lavorano su diverse altezze. Spesso l’altezza di caduta è superiore ai 3 metri soltanto in una zona del tetto oppure solo in alcuni ambienti. Di conseguenza, durante la fase preparatoria del lavoro occorre pianificare accuratamente le misure di protezione anticaduta.

In caso di postazioni di lavoro lineari su tetti inclinati (lungo la linea di colmo del tetto, giunti a elementi, ecc.), è più semplice attuare le misure di protezione che sui tetti convenzionali (lavori in piano sulla costruzione portante).

Esempio di una protezione anticaduta a Y con assorbitore di energia integrato

Esempio di punto di imbracatura (testato in conformità a EN 795, montaggio secondo le istruzioni del costruttore)

La protezione anticaduta verso l’esterno deve essere assicurata per mezzo di un ponteggio di facciata lungo tutto il perimetro con un ponte da lattoniere o una parete di protezione da copritetto e protezione laterale a spiovente. Per la protezione anticaduta verso l’interno vengono montati, in fase di allestimento, dei punti di imbracatura per la protezione individuale contro le cadute dall’alto (DPI anticaduta) sul colmo dell’elemento del tetto. Il collaboratore che lavora sul bordo superiore del tetto è equipaggiato con una cintura di ritenuta e un raccordo a Y con assorbitore di energia. In caso di pericolo di scivolamento montare una passerella in lamiera. Il sistema DPI anticaduta deve essere adattato allo spazio libero di caduta.

1. Per il montaggio del primo elemento del tetto una persona lavora sul

lato della grondaia e un’altra sul lato del frontone sul ponteggio di facciata. Dopo aver fissato il primo elemento del tetto, il collaboratore si aggancia al primo punto di imbracatura e sale sull’elemento del tetto.

2. Il secondo elemento viene montato a partire dal primo. Dopo che anche

il secondo elemento è stato fissato, il collaboratore si aggancia al secondo punto di imbracatura e, quindi, si sgancia dal primo.

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Per il montaggio del tetto e del sottotetto deve essere montato un ponteggio di ritenuta nelle aree dove l’altezza di caduta è superiore ai 3 metri. L’altezza di caduta in un ponteggio di ritenuta non deve essere superiore ai 3 metri. Il ponteggio di ritenuta può essere utilizzato anche per montare in sicurezza dal basso l’isolamento del tetto e lo strato di tenuta all’aria.

Nel caso sia presente un sottotetto chiuso, questo può essere utilizzato come ponteggio di ritenuta se l’altezza di caduta possibile non supera i 3 metri. Il tavolato superiore deve essere dimensionato come un rivestimento di legno soggetto a sollecitazioni dinamiche (cfr. cap. 7.2).

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Nella costruzione di capannoni devono essere montati ponteggi di facciata e reti di sicurezza o ponteggi di ritenuta a partire da un’altezza di caduta di 3 metri. Il montaggio della costruzione portante può essere effettuato tramite piattaforme verticali. Non è consentito salire sui componenti dalla piattaforma.

Assicurare l’accesso ai livelli di lavoro (pavimenti e tetto) per mezzo di scale (scale modulari, scale a torre, ecc.).

Montaggio struttura portante primaria (puntelli, capriate, ecc.)

Con piattaforme verticali e/o ponteggi da lavoro

Montaggio di elementi per parete Installare le tavole per pareti pronte tramite piattaforme verticali e/o ponteggi da lavoro Se il rivestimento esterno è montato sul posto occorre realizzare un ponteggio di facciata. Se il ponteggio viene installato prima delle pareti, deve essere dotato di un parapetto interno composto da corrimano e corrente intermedio.

Montaggio della struttura portante secondaria (arcarecci, controventatura, ecc.) Tramite piattaforme verticali, ponteggi di ritenuta o reti di sicurezza in base alla situazione. Se per montare la struttura portante secondaria occorre salire su quella primaria, è necessario aver montato prima un ponteggio di ritenuta o una rete di sicurezza. In questo caso i bordi del tetto devono essere realizzati come per il montaggio della copertura del tetto.

Montaggio della copertura del tetto (elementi in legno, pannelli sandwich o lastre in fibrocemento, ecc.) Per questi lavori è obbligatorio montare un ponteggio di ritenuta o una rete di sicurezza. Prima di lavorare sul tetto mettere in sicurezza tutti i bordi del tetto con una protezione laterale. Nel caso la pendenza del tetto superi 10° installare un ponte da lattoniere sul lato della grondaia; se la pendenza è superiore ai 25° installare, in aggiunta, anche una parete di protezione da copritetto (sistema sottoposto a prova dinamica).

Se, per motivi tecnici, è dimostrata l’impossibilità di lavorare con misure di protezione collettiva (piattaforme verticali, ponteggi da lavoro, ponteggi di ritenuta, reti di sicurezza), occorre utilizzare dispositivi di protezione individuale anticaduta (DPI anticaduta). In questo caso occorre presentare un progetto di sicurezza che sarà approvato dalla Suva. I collaboratori devono ricevere un’adeguata formazione sull’uso dei DPI anticaduta.

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Se si devono eseguire lavori su o nelle adiacenze di superfici del tetto non resistenti alla rottura (ad es. sottotetti, lucernari, pannelli trasparenti per sopraluce, coperture dei tetti, ecc.) occorre prevedere misure di protezione anticaduta a partire da un’altezza di caduta di 3 metri per tutta la durata dei lavori. Se possibile, utilizzare prodotti resistenti alla rottura nel tempo dotati di apposita certificazione da parte del costruttore. Di seguito alcune misure di protezione possibili in caso di superfici non resistenti alla rottura.

Protezione antirottura fissata alla struttura (rete o griglia) Delimitazione dell’area o protezione laterale a delimitazione Copertura resistente alla rottura Rete di sicurezza Ponteggio di ritenuta Accessi, passerella con protezione laterale

In presenza di un grave rischio di cedimento non è consentito salire sul tetto. I componenti di sicurezza non possono essere fissati in aree a rischio di cedimento.

Priorità 1: demolizione con macchinari edili da terra. Priorità 2: demolizione attraverso piattaforme verticali. Priorità 3: se non è possibile fare diversamente per questioni tecniche, demolizione per mezzo di gru con cestello per il trasporto di persone. Le deroghe devono essere autorizzate dalla Suva.

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Le aziende che si occupano di costruzioni in legno producono elementi di grandi dimensioni destinati all’edilizia abitativa, commerciale e per l’agricoltura. Questi elementi in legno sono caricati in azienda su cassoni intercambiabili o autocarri. Durante questi lavori i collaboratori sono esposti a pericoli di varia natura in quanto normalmente si spostano sugli elementi di legno caricati per ancorarli e fissare o sganciare i sistemi di protezione. In questi casi lavorano ad un’altezza di caduta fino a 4,50 metri senza alcuna protezione. L’uso di cinghie di sollevamento monouso più lunghe rappresenta una soluzione semplice e di immediata applicazione in molte aziende. Le cinghie vengono fissate ai lati degli elementi consentendone l’aggancio o lo sgancio dallo strumento di sollevamento da una postazione sicura. È possibile migliorare la sicurezza durante il carico e lo scarico dei componenti sui cassoni in vari modi.

È più semplice attuare misure di protezione anticaduta e utilizzare strumenti di lavoro specifici durante il carico in fabbrica che durante lo scarico in cantiere. Pertanto devono essere considerati tutti i processi di produzione, carico e scarico, trasporto e montaggio. Quando possibile si consiglia di caricare i componenti in legno in fabbrica già con i necessari strumenti di supporto e di lavoro, in modo tale che in cantiere non sia necessario salirvi sopra. Accessori di sollevamento più lunghi (nastri di sollevamento, cinghie, ecc.) consentono di agganciare gli elementi da una postazione sicura durante la produzione, nel deposito provvisorio, sui cassoni e durante il montaggio. Se si utilizzano scale si ricorda che:

Le scale da appoggio sono più sicure delle scale a libro. I piedi della scala devono essere adatti al fondo su cui sono

utilizzate per impedire che scivolino via. Utilizzare piedi di gomma per superfici dure, punte metalliche per superfici morbide.

Lavorare in modo che il baricentro del corpo si trovi sempre all’interno delle sbarre.

Tenere entrambe le mani sui pioli quando si sale e si scende. Piattaforme a braccio Sono indicate per caricare elementi all’interno della fabbrica. I cassoni possono essere condotti fin sotto alla piattaforma ed è possibile lavorare in sicurezza fino al centro del cassone. È possibile cambiare postazione quando la piattaforma si trova in posizione estesa. Il materiale occorrente può essere posto sulla piattaforma. Fissaggio degli elementi tramite nastri, cinghie o catene. Il fissaggio deve essere eseguito in fabbrica in modo che possa essere sganciato sul luogo di montaggio dall’area a margine o dal ponte del cassone.

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I ponteggi di ritenuta devono assorbire eventuali forze che possono sollecitarli in modo dinamico. La sollecitazione dinamica del ponteggio di ritenuta deve essere dimensionata in modo che questo possa assorbire la forza di una persona che cade. Il piano di calpestio del ponteggio di ritenuta è, quindi, sollecitato in misura decisamente maggiore rispetto a un ponteggio da lavoro. Se non è possibile impiegare un sistema con ponteggi di ritenuta in strutture a pianta piccola, in alternativa si può installare un ponteggio di ritenuta con assi apposite disponibili comunemente in commercio. Questo ponteggio può essere utilizzato anche come ponteggio da lavoro. Se l’altezza di caduta è superiore ai 2 metri è necessario prevedere anche una protezione laterale per il ponteggio di ritenuta e da lavoro. Requisiti di un ponteggio di ritenuta con assi appoggiate e non fissate Piano di calpestio ponteggio di ritenuta: Assi apposite disponibili comunemente in commercio con classe di resistenza C24 Le assi possono essere posate singolarmente o in coppia Distanza massima fra gli appoggi delle assi come da tabella Le assi devono essere fissate per impedirne lo scivolamento laterale

Estratto da: www.bgbau.de BG Grundsätze BGG 927

Struttura portante del ponteggio di ritenuta Se il ponteggio di ritenuta è utilizzato anche come ponteggio da lavoro, la struttura portante (cavalletti a manovella, cavalletti da carpentiere, travetti, ecc.) deve essere in grado di sostenere una sollecitazione importante.

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I piani di calpestio in legno seguenti sono stati testati, sul ponte da lattoniere, con lo stesso procedimento di prova eseguito per i piani di calpestio dei ponteggi sottoposti a carico dinamico. Le prove sono state eseguite in conformità alla norma SN EN 12810-2, Allegato B. Il corpo in caduta è una sfera di acciaio del diametro di 50 cm e con un peso di 100 kg fatta cadere da un’altezza di

3,50 m (2,50 m) con un meccanismo a scatto. In precedenza, sul punto d’impatto, è stato applicato un elemento smorzatore (dimensioni 50 cm x 50 cm). Il corpo viene fatto cadere una volta per ogni tavola.

La prova è superata se il piano presenta una resistenza residua di 150 kg. Sono accettate deformazioni o danni lievi permanenti. Le tavole sottoposte a prova di carico vanno rimosse e smaltite. Struttura portante da utilizzare per le prove: dimensioni delle tavole 240/80 mm (altezza/larghezza), distanza fra gli

appoggi 4,00 m

Utilizzare i seguenti tipi di tavola negli spessori indicati e installati alla distanza massima consentita fra le tavole come ponteggio di ritenuta fino a un’altezza di caduta massima di 3,0 m.

Utilizzare i seguenti tipi di tavola negli spessori indicati e installati alla distanza massima consentita fra le tavole come ponteggio di ritenuta fino a un’altezza di caduta massima di 2,0 m.

Le distanze massime (larghezza fessura / tavola) indicate nelle tabelle sopra si riferiscono a travi su due appoggi rivestite su un lato. In generale, gli elementi rivestiti su uno o due lati con effetto di continuità (avvitato o incollato) presentano una resistenza ultima maggiore.

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È obbligatorio rispettare le otto regole vitali per chi lavora con i DPI anticaduta. www.suva.ch/waswo/88816.i Le persone che indossano DPI anticaduta devono dimostrare di aver seguito una formazione specifica della durata

minima di 1 giorno insieme a uno specialista certificato www.absturzrisiko.ch Punti di imbracatura o linee vita orizzontali devono essere fissati almeno all’altezza della pancia o, meglio, sopra la

testa. I DPI anticaduta devono essere conformi alle norme www.suva.ch/waswo/CE97-6 riportate nella scheda informativa

Dispositivi di protezione individuale anticaduta www.suva.ch/waswo/44002 Ulteriori informazioni: www.suva.ch/sicherheitsbauteile Non impiegare le attrezzature utilizzate negli sport di montagna Quando si lavora con DPI anticaduta indossare sempre un casco di sicurezza con il cinturino sottomento chiuso. I punti e i dispositivi di imbracatura devono essere testati e certificati in conformità alla norma EN795. È necessario

disporre dei documenti relativi al montaggio e della dichiarazione di conformità. Le linee vita devono essere testate in conformità alla norma EN795 classe C. Sul cantiere deve essere garantito il salvataggio di una persona caduta da parte di almeno 1 persona. Non è

consentito lavorare da soli con i DPI anticaduta.

Ulteriori informazioni sui DPI anticaduta sono reperibili su www.suva.ch/psaga o www.absturzrisiko.ch nelle sezioni

Prodotti o Suggerimenti.

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Laddove, per motivi tecnici, non è possibile o è pericoloso impiegare un sistema di protezione collettiva, devono essere cercate soluzioni alternative. Gli aspetti economici passano in secondo piano (ad es. il ponteggio di facciata è troppo caro). Quando, per esempio, per installare un sistema di protezione collettiva, è necessario un tempo di esposizione al rischio maggiore rispetto a quello di un lavoro con metodi alternativi, si considera il principio di proporzionalità.

La Suva deve essere contattata nella fase di progettazione. Le richieste di autorizzazione in caso di deroga vengono esaminate se sono soddisfatti i punti seguenti: 1. motivazione scritta che spiega perché l’uso di una rete di sicurezza o di un ponteggio di ritenuta non è tecnicamente

possibile o perché il montaggio comporta un rischio maggiore; 2. il metodo scelto deve garantire la sicurezza a tutte le persone che partecipano ai lavori; 3. il ponteggio di facciata deve essere considerato nel metodo scelto; 4. gli ausili o i componenti di sicurezza (dispositivi di imbracatura, componenti di protezione collettiva, ecc.) devono

essere realizzati e testati in conformità alle norme vigenti, nonché utilizzati in conformità alle istruzioni del costruttore.

Se la domanda viene valutata positivamente è possibile richiedere alla Suva un modello del piano di sicurezza.

Un piano di sicurezza specifico per il progetto deve contenere tutti gli aspetti seguenti:

1 Descrizione del progetto, motivazione, piano di montaggio 1.1 Descrizione del progetto 1.2 Calendario 1.3 Motivazione tecnica per la rinuncia a reti di sicurezza e protezioni laterali 1.4 Piano di montaggio e procedura dei lavori 1.5 Conseguenze in caso di violazione delle norme vigenti e del piano di sicurezza 1.6 Riferimenti normativi sulle misure anticaduta

2 Principi guida in materia di sicurezza e obiettivi della sicurezza 2.1 Principi guida in materia di sicurezza 2.2 Obiettivi della sicurezza

3 Organizzazione della sicurezza e del cantiere

4 Formazione, istruzione, informazione dei collaboratori 4.1 Formazione 4.2 Istruzione e informazione 4.3 Istruzioni per il montaggio

5 Regole di sicurezza 5.1 Regole vitali 5.2 Regole aziendali specifiche 5.3 Regole specifiche del cantiere

6 Individuazione dei pericoli e valutazione dei rischi

7 Pianificazione e attuazione delle misure 7.1 Piano delle misure 7.2 Attuazione delle misure

8 Organizzazione in caso d’emergenza 8.1 Comportamento in caso d’emergenza 8.2 Piano di salvataggio durante i lavori con DPI anticaduta

9 Collaborazione

10 Tutela della salute

11 Controllo, audit

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Gli ausili o gli strumenti di lavoro realizzati in proprio possono essere considerati conformi se il loro funzionamento è sufficientemente certificato e documentato in modo teorico e pratico oppure se sono confermati da tecniche e conoscenze recentemente elaborate. Se gli strumenti di lavoro realizzati in proprio sono utilizzati da terzi, venduti o noleggiati a terzi, essi sono soggetti alla Legge sulla sicurezza dei prodotti (LSPro).

Istruzioni di montaggio e d’uso Identificazione dei carichi consentiti o dei carichi utili Indicazioni sulla manutenzione e il ripristino Disegni di costruzione / disegni con indicazioni geometriche e sui materiali Certificazione statica conforme alle norme in vigore documentazione tecnica = descrizione del sistema con specifiche di utilizzo nome, azienda della persona responsabile della costruzione

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www.ludwigssystem-schweiz.ch Bilancini di sollevamento e ganci da carico telecomandati www.carlstahl.ch Tecnologia di sollevamento, imbracature, strumenti di sollevamento,

bilancini, ecc. www.meili.ch Tecnologia di sollevamento, imbracature, strumenti di sollevamento, bilancini www.spanset.ch Tecnologia di sollevamento, imbracature, strumenti di sollevamento,

bilancini www.zurrfix.ch Tecnologia di sollevamento, imbracature, strumenti di sollevamento

www.absturzrisiko.ch Tutto sul tema del rischio di cadute www.spanset.ch DPI anticaduta, punti di imbracatura, imbracature, reti di sicurezza,

protezione laterale www.combisafe.com Sistema completo di protezione contro le cadute, protezione laterale, reti

di sicurezza www.weglage.com Parapetto, protezione laterale, parete di protezione del tetto, reti di

sicurezza www.altradbaumann.de Sistema completo di copritetto e protezione contro le cadute per

carpentieri, protezione laterale, protezione del bordo del tetto, reti di sicurezza

www.alclic.ch Piattaforme a braccio, protezione laterale mobile, parete di ritenuta sul

tetto, piattaforme di servizio www.tobler-ag.com Ponteggi di facciata, protezione laterale, parete di ritenuta sul tetto,

ponteggio modulare per scale www.layher.de Ponteggi di facciata, protezione laterale, parete di ritenuta sul tetto, scale,

ponteggi mobili su ruote www.mbt-bautechnik.ch Componenti per protezioni laterali, DPI Life-Guard (DPI anticaduta) www.gs-system.ch Bracci per il carico di casseforme GSK

www.verbandvsaa.ch Associazione Svizzera fornitori di piattaforme www.ipaf.com Organizzazione di costruttori, rivenditori, utilizzatori, imprese di noleggio

e formazione per l’uso di piattaforme verticali www.feresta.ch Scale, pedane di lavoro, ponteggi mobili su ruote, piattaforme verticali

articolate, piattaforme con braccio articolato, piattaforme con braccio www.upag.ch Piattaforme verticali articolate, piattaforme con braccio articolato,

piattaforme con braccio www.vismara.ch autogru, trasporti, logistica

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www.admin.ch/ch/d/rs/8/832.20.de.pdf Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) www.suva.ch/waswo/1520.i Ordinanza concernente la prevenzione degli infortuni e delle malattie

professionali (OPI) www.suva.ch/waswo/1796.i Ordinanza sulla sicurezza e la protezione della salute dei lavoratori nei

lavori di costruzione www.suva.ch/waswo/6508.i Direttiva concernente l’appello ai medici del lavoro e agli altri specialisti

della sicurezza sul lavoro (Direttiva MSSL) www.suva.ch/waswo/6508.i Strumenti di lavoro (CFSL)

www.holzbau-schweiz.ch Associazione svizzera costruttori in legno www.holzbau-vital.ch Soluzione settoriale globale per la gestione della salute in azienda www.bfu.ch Consulenza per la prevenzione degli infortuni www.absturzrisiko.ch Informazioni sui rischi di caduta

www.suva.ch Assicurazione contro gli infortuni www.suva.ch/holz Informazioni sulla sicurezza per chi lavora nel settore del legno Direct link Pubblicazioni tecniche sulla sicurezza nel settore delle costruzioni in legno www.suva.ch/bau Informazioni sulla sicurezza nelle costruzioni www.suva.ch/sitech-bau Pubblicazioni tecniche sulla sicurezza nelle costruzioni www.suva.ch/anschlageinrichtungen Dispositivi di ancoraggio sui tetti www.suva.ch/dach Lavori sui tetti: Priorità ai sistemi anticaduta www.suva.ch/gerueste Ponteggi sicuri www.suva.ch/oblicht I lucernari «resistenti alla rottura» possono diventare una trappola

mortale www.suva.ch/psaga Lavorare con i DPI anticaduta www.suva.ch/regeln Regole vitali www.suva.ch/solar Montaggio e manutenzione di impianti solari www.suva.ch/waswo Shop online pubblicazioni www.sapros.ch Il mercato virtuale per prodotti di sicurezza

Edizione dicembre 2014

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Per garantire una migliore protezione dai rischi per la salute, le parti sociali

del CCL per il settore delle costruzioni in legno offrono, dal 2012, assieme a Holzbau Vital una

soluzione settoriale globale per la gestione della sicurezza sul lavoro e della salute in azienda.

L’obiettivo è quello di ridurre gli infortuni sul lavoro e i casi di malattia,

nonché incrementare la fidelizzazione nel tempo dei lavoratori e la loro efficienza.

Holzbau Vital sostiene, fra le altre cose, progetti specifici e promuove campagne

nell’ambito della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute.

Edizione dicembre 2014