Edizione 18, 2009 18 ATTIVO DIABETE · Rapporto tra diabete e igiene orale 6 Vivere con il diabete...
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ATTIVO18 DIABETE
Vivere con il diabete – Storie vere
Grasso… indifferente dove?Con un consiglio in tema di circonferenza
addominale
Voi chiedete Noi rispondiamo
www.bayerdiabetes.chEdizione 18, 2009
I CARBOIDRATI AUMENTANO LA VOSTRA GLICEMIA
La rivista del team sul diabete di Bayer per le persone con il diabete, i loro familiari e tutti coloro che si prendono a cuore le esigenze dei diabetici.
www.bayerdiabetes.ch
CuratoreIl team Bayer Diabetes Care
Capo-redattriceDr. pharm. Susanne DevayResponsabile comunicazione
Direttore Diabetes Care TeamWalter Bechtiger
SIGLA EDITORIALE SOMMARIO
Pungere in modo corretto10 consigli per prelevare sangue in modo facile e delicato 4
GuidaRapporto tra diabete e igiene orale 6
Vivere con il diabeteRaffi e la famiglia «senza preoccupazioni al 90%» 10
GuidaGrasso… indifferente dove? 12
Punto crucialeLa documentazione dei valori di misura aiuta a capire le interrelazioni! 15
Punto crucialeModulo per l’analisi della glicemia 16
Premio da sognoOgni persona coltiva dei sogni.Anche lei? Noi la aiutiamo a realizzarli! 18
In forma & attiviBreeze & età 20
Terzo mondoAiuto per le persone diabetiche in Camerun 22
A domanda, risposta 24
AlimentazioneCarboidrati, la sostanza che influisce sulla glicemia 26Ricetta: Bocconcini 28
Intrattenimento 30
Bayer Diabetes Care
Grubenstrasse 6
8045 Zürich
Hotline 044 465 83 55
Fax 044 465 82 82
E-Mail [email protected]
2
www.bayerdiabetes.ch
Nuovo titolo e nuovo look. Ma con i consueti
contenuti: ecco la vostra opinione, care let-
trici e cari lettori. Noi ve lo abbiamo chiesto
e in centinaia ci avete risposto. Per questo vi
ringraziamo di cuore. Il vostro riscontro ci ha
fatto molto piacere. Sono stati espressi molti
desideri, formulate proposte e presentate
idee. Per settimane abbiamo analizzato i
vostri feedback, abbiamo riflettuto, discusso,
fatto test ed espresso valutazioni. Così è nata
la nuova rivista, con voi e per voi.
La scelta del titolo, dopo approfondite rifles-
sioni, è caduta su «Diabete ATTIVO». Ci sem-
brava importante riproporre il lemma «Dia-
bete», poiché da noi tutto verte su questo
tema.
Anche il logo Bayer deve comparire in coper-
tina, unitamente al nostro impegno nei vostri
confronti ogniqualvolta voi avete a che fare
con noi: «semplicità vince». Sin dalla prima
occhiata deve essere chiaro: Diabete ATTIVO
è la rivista del team sul diabete di Bayer per i
clienti, gli utenti e tutti coloro cui sta a cuore il
destino delle persone affette da diabete.
La parola «ATTIVO» rappresenta la nostra
convinzione che al centro vi debba essere la
responsabilità della propria salute. Il diabete
è una malattia seria. Con un buon tratta-
mento, la conoscenza delle correlazioni, uno
stile di vita attivo e i supporti moderni si può
vivere bene quasi quanto una persona non
diabetica. Vogliamo supportare e continuare
EDITORIALE
Dr. pharm. Susanne DevayResponsabile comunicazione
a motivare le persone attive. Desideriamo
inoltre incoraggiare tutti coloro che condu-
cono ancora una vita «passiva» a diventare
attivi, sia attraverso la ricerca di informazioni
sia imparando nuove abilità e attività a livello
fisico. Essere attivi contro e con il diabete.
Il look sarà allegro, colorato, vario ma anche
chiaro. I colori di base sono più vivaci e cam-
bieranno in ogni numero. Così tutti i collezi-
onisti saranno soddisfatti.
«Un’immagine vale più di mille parole!», dice
un vecchio proverbio. Per questo lavoriamo
molto con le immagini. Le immagini devono
risvegliare l’attenzione, chiarire i contenuti,
colpire il cuore dell’argomento, trasmettere
gioia.
A voi piacciono i concorsi e la combinazi-
one con il nostro sito www.bayerdiabetes.ch.
Faremo in modo di soddisfare anche questo
desiderio.
Il nostro obiettivo è quello di rendervi più sem-
plice convivere con il diabete. Speriamo di
esserci riusciti con questa nuova edizione. Il
giudizio spetta a voi!
Dr. pharm. Susanne Devay
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Due delle nostre collaboratrici durante l’analisi dei numerosi questionari. Le risposte e le note supplementari ci hanno fornito importanti indicazioni per il perfezionamento e il layout della nostra rivista per i clienti.
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La puntura sulla pelle
PUNGERE IN MODO CORRETTO
2. Sfruttare la forza di gravità
Lasciar pendere il braccio per poco tempo e
scuoterlo per far affluire il sangue alla punta
delle dita.
3. Lavarsi le mani
Importante: lavarsi le mani prima di ogni
misurazione onde evitare misurazioni errate.
Utilizzare l’acqua calda. Questo stimola la
circolazione del sangue. Asciugare accurata-
mente le mani. Non è necessario disinfettare
le mani prima della puntura, altrimenti la
pelle si secca ulteriormente.
4. Scegliere un punto adatto per la puntura
Per il prelievo della goccia di sangue si con-
siglia di utilizzare il bordo laterale del pol-
pastrello. Esercitando una leggera pressione,
inserire il pungidito sulla punta del dito, ma
non troppo vicino all’unghia o all’articolazi-
one. Non praticare la puntura direttamente
sulla punta del dito o al centro del polpas-
trello, poiché queste zone sono più sensibili
al dolore.
Cambiare mano ogni settimana. In questo
modo la pelle ha una settimana di tempo per
«rigenerarsi».
5. Selezionare la minor profondità di puntura possibile
Lo spessore della pelle varia da persona a
persona, anche nelle diverse parti del corpo.
Per questo motivo la profondità di puntura
deve essere regolata per consentire di prele-
vare un quantitativo sufficiente di sangue per
il controllo della glicemia. La profondità della
puntura nella pelle nella maggior parte dei
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10 consigli per prelevare il sangue in modo semplice e delicato
La puntura sulla pelle per molti diabetici è
un gesto quotidiano. Misurare la glicemia è
indispensabile in caso di diabete, e quindi
anche il prelievo del sangue. Nessuno si
punge volentieri. Eppure questa operazione
non deve essere necessariamente dolorosa.
Come supporto vi sono piccoli apparecchi, i
cosiddetti pungidito, che, se appoggiati sulla
pelle, azionano un meccanismo che fa fuor-
iuscire un ago estremamente sottile e affilato.
Attenendovi ai consigli che seguono, potrete
rendere il prelievo ancora più semplice, deli-
cato e pratico.
1. Stimolare la circolazione
Con l’altra mano, massaggiare il palmo e le dita
in direzione dei polpastrelli. La punta delle dita
si scalderà e cambierà colore poiché il sangue
arriva più vicino alla superficie della pelle.
Immagini elettromicro-scopiche
Foto:
con l’autorizzazione
del Dresden University
Hospital, Professor Peter
Schwarzlancetta nuova usata una volta usata 6 volte usata 8 volte
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«Il mio lunedì è verde» Con le nuove lancette colorate
Microlet® di Bayer Diabetes Care, le persone diabetiche
non dimenticheranno più di sostituire le lancette: per ogni
misurazione o giorno può essere scelto un colore di lan-
cetta diverso con cui effettuare il prelievo, p.es. secondo il
motto «Il mio lunedì è verde».
puntura ancor più delicata e protegge le sensibili punte
delle dita.
può essere espulsa e non deve essere afferrata o estratta
manualmente.
Le misurazioni della glicemia in parti del corpo diverse dal
palmo della mano e dall’avambraccio possono evidenziare va-
lori di glicemia diversi da quelli dei polpastrelli. Per questo
motivo tali misurazioni possono essere effettuate solo:
In caso di pericolo di ipoglicemia, la misurazione della glice-mia deve essere effettuata sui polpastrelli.
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pungidito può essere impostata individual-
mente.
6. Prelevare una sufficiente goccia di sangue
Dopo la puntura, sono necessari alcuni
secondi prima che il sangue fuoriesca. Per
facilitare la formazione di una goccia di
dimensioni sufficienti, massaggiare di nuovo
la mano e le dita in direzione del punto in
cui è stata effettuata la puntura. Attenzione:
non premere troppo («mungere»), altrimenti
il liquido tessutale potrebbe penetrare nella
goccia di sangue e falsare il risultato della
misurazione.
7. Sostituire gli aghi
Un prelievo delicato è possibile solo con lan-
cette integre e sterili. Purtroppo però la realtà
è diversa: mediamente i prodotti usa e getta
vengono utilizzati otto volte prima di essere
sostituiti1. Riutilizzando la lancetta, l’ago origi-
nariamente piatto si deforma. Si smussa e
forma dei microscopici barbigli. Ne consegue
che la puntura sul dito diventa inutilmente
dolorosa e la guarigione della ferita rallenta.
Inoltre i residui pressoché invisibili di tessuti
e sangue presenti sugli aghi sporchi in caso
di riutilizzo possono provocare infezioni sul
punto della puntura.
Lancette di diversi colori aiutano le persone
diabetiche a pensare in tempo alla sostitu-
zione degli aghi.
8. Evitare i travasi di sangue
Dopo il prelievo del sangue premere forte e a
lungo sulla puntura per 30 secondi circa. In
questo modo è possibile evitare il piccolo san-
guinamento che produce la pelle anche se
dall’esterno non si vede più alcuna fuoriuscita
di sangue. Sono questi piccolissimi travasi di
sangue nella pelle che provocano dolore e
producono gli odiosi puntini neri.
9. Provare su parti del corpo alternative (AST)
Il prelievo nell’avambraccio o in altre parti del
corpo diverse dal polpastrello può essere me-
diamente meno doloroso. Tuttavia si osser-
vano notevoli differenze tra i valori della gli-
cemia sull’avambraccio e sul dito, se la gli-
cemia cambia in modo particolarmente velo-
ce. In presenza di queste veloci oscillazioni
glicemiche, un prelievo sull’avambraccio rile-
va, mediamente, valori ritardati di mezz’ora.
Una conseguenza pericolosa può essere il
possibile mancato rilevamento delle ipogli-
cemie. In caso di misurazioni effettuate dopo
aver mangiato, praticato attività sportiva, subi-
to dopo un’iniezione di insulina e in situazioni
poco chiare va quindi tenuto presente che
possono manifestarsi differenze di misurazi-
one rispetto alla punta delle dita. In questi
casi si consiglia di ripristinare la misurazione
sulle dita.
10. Smaltimento sicuro delle lancette
Le lancette usate devono essere smaltite in
maniera adeguata per evitare lesioni involon-
tarie ad altre persone. Conservare il cappu-
ccio protettivo della lancetta per lo smaltimen-
to. Dopo l’utilizzo spingere la lancetta verso il
centro del cappuccio. Si consiglia l’utilizzo
di un contenitore idoneo allo smaltimento
sicuro di oggetti appuntiti (lancette e aghi).
La nuova generazione di pungidito è dotata
di un dispositivo per l’espulsione automatica
delle lancette. In questo modo le lancette
usate non devono essere più afferrate né
estratte manualmente.
1 (Fonte: Blutzuckerselbstmanagement Report Deutschland 2006)
ATTENZIONE!
Punti di prelievo
del sangue dal palmo
della mano o
dall’avambraccio
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Rapporto tra diabete e igiene orale
GUIDA
Quali sono i casi in cui i diabetici corrono un rischio maggiore?
Malattie del cavo orale
I diabetici sono maggiormente esposti al ris-
chio di carie, una demineralizzazione della
struttura dura del dente (smalto, dentina)
causata da un’infezione batterica (streptococ-
chi). Questa potrebbe essere una conseguen-
za diretta dell’iperglicemia: se nella gengiva è
presente una quantità maggiore di glucosio,
i batteri hanno in effetti maggiori possibilità
di sopravvivere e di danneggiare lo smalto.
Prevenzione: igiene orale accurata, prodotti
per la pulizia dei denti a base di fluoruro
(dentifricio e colluttorio), buon controllo del
metabolismo,
Trattamento: presso il dentista e a intervalli
ravvicinati presso l’igienista dentale.
La secchezza della bocca (xerostomia in lin-
guaggio specialistico) è un disturbo provo-
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Per quale motivo la salute del cavo orale è così importante per i pazienti affetti da diabete?
Il diabete può causare drastici cambiamenti
nel cavo orale. Le infezioni orali possono per-
altro ripercuotersi negativamente sul controllo
del metabolismo e sulla qualità di vita dei
diabetici. Per anni e anni l’attenzione riser-
vata all’igiene orale di molti diabetici non è
stata adeguata.
Per i medici dentisti e gli igienisti den-
tali l’influenza del diabete sulle patologie di
denti e gengive è particolarmente importante,
poiché queste sono una delle cause più fre-
quenti della perdita dei denti tra i diabetici.
I denti mancanti e i disturbi provocati dalle
protesi dentarie hanno spesso effetti nocivi
sulla salute dei diabetici. Da un lato per-
ché provocano un aumento dell’accumulo
di placca, dall’altro perché sono tra le cause
di malnutrizione, problemi psicosociali e del
peggioramento dello stato di salute e della
qualità della vita.
Un esame approfondito del parodonto durante le visite regolari presso l’igienista dentale contribuisce al precoce riconoscimento di un’eventuale malattia.
La profilassi personale contribuisce a prevenire le malattie.
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cato da una ridotta produzione salivare. Le
persone affette da questa patologia hanno
spesso notevoli problemi di alterazione del
gusto, ma anche quando mangiano, parlano,
ingoiano o portano una protesi. La secchezza
della bocca è spesso accompagnata da irri-
tazioni e dolori, che possono poi degenerare
nella sindrome della «bocca incandescente»,
che colpisce soprattutto i portatori di protesi.
Il disturbo delle ghiandole salivali è provocato
dallo stato metabolico alterato. Valori di gli-
cemia elevati per lungo tempo provocano la
secchezza della bocca.
Inoltre spesso i diabetici assumono farmaci
che riducono la produzione salivare, per esem-
pio betabloccanti, diuretici e antidepressivi).
Un’ulteriore conseguenza della bocca secca
è una difesa ridotta e quindi l’ambiente favor-
evole per la proliferazione di batteri e funghi.
Trattamento: sostituti salivari o stimolazione far-
macologica della produzione salivare.
Il dentista consiglia:
Poiché i diabetici sono maggiormente col-
piti dalle malattie del cavo orale, si consi-
glia di non prenderle alla leggera, anche
se non vi sono sintomi che lascino presa-
gire problemi.
Informate il vostro medico dentista del
diabete e affrontate eventuali problemi
odontoiatrici anche con il vostro medico
di famiglia.
Facendosi visitare regolarmente dal den-
tista e dall’igienista dentale è possibile
prevenire l’insorgere o l’avanzamento
delle malattie del cavo orale. Già in pre-
senza di sintomi lievi si consiglia di con-
sultare il dentista, poiché le parodontiti
gravi possono attaccare il sistema cardio-
circolatorio.
Bevendo regolarmente acqua normale
è possibile prevenire la secchezza della
bocca e mantenere neutro l’ambiente del
cavo orale. Questo viene supportato an-
che dalle gomme da masticare senza
zuccheri poiché la masticazione stimola il
flusso salivale.
L’ulteriore vitamina C supporta la rigene-
razione dei tessuti.
Se non avete voglia di bere acqua o tè
non zuccherato, allora scegliete bevande
che contengono acidi, come i succhi di
frutta (ma anche Coca Cola Light o Zero)
ma solo durante i pasti principali salvo
che non siate in ipoglicemia. Utilizzando
le cannucce è possibile ridurre il contatto
dell’acido con i denti.
Si raccomanda di seguire i consigli degli
specialisti sull’igiene orale. Talvolta sono
necessari ulteriori strumenti per la pulizia.
I denti e le gengive dovrebbero essere
puliti a fondo almeno due volte al giorno,
i dentifrici con fluoruro stannoso o elyzol
in questo caso presentano dei vantaggi.
Anche un colluttorio a base di fluoruro
previene la proliferazione dei batteri e
stimola la resistenza dei denti.
Si consiglia ai fumatori di smettere di fu-
mare, poiché così facendo non solo non
possono assorbire vitamina C ma sono an-
che a rischio.
E adesso una buona notizia:
tutte queste malattie del cavo orale pos-
sono essere trattate o guarite e non vi è
nulla che possa ostacolare una vita nor-
male con un diabete ben controllato.
Le persone con un diabete ben control-
lato sono esposti a un rischio di paro-
dontite pressoché identico a quello delle
persone sane.
Dr. med. dent. Mario J. Besek
Bocca secca (xerostomia)
Malattie gengivali
gonfie e arrossate
o gusto sgradevole
masticazione o della posizione
dei denti
Mughetto
sensazione di dolore e bruciore
In presenza dei seguenti sintomi si consiglia ai diabetici di consultare il proprio dentista.
Docente presso la Facoltà di Medicina di Zurigo Ambulatorio privato: Swiss Dental Center, Zurigowww.swissdental.ch
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GUIDA
Nella maggior parte dei casi più difficili è necessario intervenire chirurgicamente.
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Il mughetto è un’infezione provocata dalla
Candida albicans, un fungo frequente che
colpisce al cavo orale quasi la metà della
popolazione. I diabetici sono interessati mag-
giormente dalle infezioni di Candida, che in
questo gruppo di pazienti probabilmente è
provocata da un disturbo salivare e da una
difesa immunitaria alterata, soprattutto nei
casi di portatori di protesi. Anche le sigarette
aumentano la probabilità che si manifestino
problemi di micosi. I sintomi del mughetto
sono l’insorgenza di macchie bianche e
lacerazioni, gonfiore a lingua e mucose e
malessere.
Trattamento: compresse o pomate
Malattie gengivali
gengivite e parodontite
Il diabete è un noto fattore di rischio per le
malattie infiammatorie alle gengive. Si sup-
pone che l’iperglicemia tra i diabetici intralci
il normale processo di cicatrizzazione delle
gengive e provochi alterazioni microvascolari
alle gengive, esattamente come succede sulla
retina o sulla pelle. L’ingrossamento dei vasi
sanguigni nei capillari delle gengive provoca
un ridotto apporto di sangue e ossigeno.
La gengivite è un’infiammazione leggera e
reversibile provocata da un aumento della
placca sui denti che tra i diabetici si manifes-
ta più frequentemente del normale. I pazienti
con un insufficiente controllo della glicemia
hanno molti più problemi di gengivite rispetto
ai pazienti con un diabete ben controllato o ai
non diabetici.
La parodontite è un’infiammazione gengivale
provocata da batteri che tra i diabetici si
manifesta con una frequenza due-tre volte
I valori vengono registrati su uno schema per documentare il decorso.
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Parodontite grave e avanzata. Alcuni denti sono andati, altri necessitano di cure e di trattamenti intensivi.
Lo stesso paziente dopo il trattamento parodontale, la profilassi intensiva e le nuove ricostruzioni.
superiore rispetto ai non diabetici. Questa
patologia produce una riduzione del tes-
suto parodontale e osseo. Se non curata,
provoca la caduta dei denti. Il decorso e la
gravità della parodontite tra i diabetici con un
controllo del metabolismo non ottimale sono
maggiori.
Al contrario i diabetici hanno difficoltà più
elevate a raggiungere un buon controllo della
glicemia se sono affetti da parodontite, poiché
questa può provocare insensibilità all’insulina
e infiammazione cronica. La parodontite è
altresì collegata a un maggiore rischio di altre
complicanze derivanti dal diabete, come le
malattie ai reni e le patologie macrovascolari.
Il trattamento della parodontite è costituito
da una corretta pulizia dei denti, profes-
sionale e domestica, per ridurre i batteri
e l’infiammazione. Vi sono indicazioni sec-
ondo le quali un efficace trattamento della
parodontite tra i diabetici possa migliorare il
controllo della glicemia. Per questo motivo vi
è la necessità di una migliore igiene orale. Ciò
nonostante sono necessarie ricerche control-
late e ad ampio raggio per confermare questi
risultati provvisori.
Fonte: Diabetes Voice, Volume 53
Dentoquiz1. Le persone con un diabete ben controllato sono esposte a un rischio di parodontite pressoché identico
a quello delle persone sane.
Vero Falso
2. Le persone affette da diabete dovrebbero informare il proprio dentista del loro diabete.
Vero Falso
3. Se nella gengiva è presente un contenuto maggiore di zuccheri, i batteri «fanno festa».
Vero Falso
Inviate le vostre risposte corredate di nome e indirizzo entro il 13 luglio 2009 alla signora
Julia Gebhard, Bayer (Schweiz) AG Diabetes Care, casella postale, 8045 Zurigo,
o, ancora più semplicemente: Rispondete alle domande su www.bayerdiabetes.ch/pub/fr /news/concours.asp
Le prime 10 risposte via posta e le prime 15 sul sito riceveranno un regalo.
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VIVERE CON IL DIABETE10
Il diabete dal punto di vista di una madre
Prima lo shock
…Quando a mio figlio Raffael, che all’epoca
aveva appena un anno, venne diagnosticato
un diabete di tipo 1, non mi erano ancora
chiare le ripercussioni che ciò avrebbe avuto
nella nostra vita. Raffael strillava tutta la notte
ed era pallido. La diagnosi all’ospedale è
stata impietosa: diabete. Tutte le spiegazioni
mi sembravano così strane. Penso che in
una situazione di quel tipo sia difficile capire
veramente. Certe situazioni bisogna viverle.
Nelle prime settimane e mesi non facevamo
che porci domande: come avremmo trovato
un equilibrio tra la «disciplina del diabete» e
una vita senza preoccupazioni?
«Poverino» era una parola che non volevo sentirmi mai dire
Una cosa era chiara da subito: nonostante la
malattia noi tutti volevamo condurre una vita
normale. Volevamo crescere Raffi in modo
che potesse vivere senza preoccupazioni e
che non si sentisse né discriminato né com-
patito. All’inizio mi opprimeva il fatto che molti
genitori di bambini con diabete sopravvalu-
tassero il problema e limitassero molto i loro
figli e loro stessi nella vita di tutti i giorni.
Io volevo che le cose andassero diversa-
mente.
Raffi ha il diabete. Nessuno può farci niente.
È un dato di fatto che noi non possiamo cam-
biare. Fortunatamente oggi viviamo nel XXI
secolo e anche se il diabete non si può guar-
ire, ci sono molte possibilità per vivere una
vita normale. Raffi è stato educato a essere
autonomo. Già alla scuola materna riusciva
a fare molte cose da solo e adesso, all’età di
undici anni, è completamente autonomo, si
misura la glicemia, sa valutare i carboidrati e
iniettarsi l’insulina. Tutto senza problemi. Non
ho mai voluto sentire parole come «poverino».
Non è così che si aiuta un bambino.
Alla scuola materna ho spiegato da subito il
motivo per cui dovevano essere fatte le inie-
zioni. «È come far il pieno della macchina»:
i bimbi l’hanno capito subito e da allora le
iniezioni di Raffael sono diventate un fatto
normale.
Il diabete e il resto del mondo?
Abbiamo sempre viaggiato volentieri, per ques-
to ci siamo posti queste domande: possiamo
continuare a viaggiare? Fino a che punto pos-
siamo spingerci a farlo adesso? Soprattutto nei
viaggi per destinazioni lontane ci chiedeva-
mo: c’è una buona assistenza medica? Come
ci dobbiamo comportare con il fuso orario?
Quanto durano i viaggi aerei? Quali possibili
malattie sono particolarmente rischiose per i
diabetici, per esempio il vomito o la diarrea?
Ci sono anche altre «minacce», per esempio
le splendide colazioni a buffet… il calcolo dei
carboidrati è praticamente impossibile. Allora
bisogna farsene una ragione e pensare che
la cosa più importante è che Raffi sia felice.
Allora vuol dire che ridurremo la quantità di
carboidrati più tardi.
«Ecco che il tossico va a farsi di nuovo…»
A volte ci sono momenti difficili e turbolenti,
che vanno affrontati. Raffael qualche volta a
scuola è stato preso in giro a causa del suo
Raffi e la famiglia «senza preoccupazioni al 90%»
Raffi cavalca quattro volte la settimana, con il sole, la neve o con la pioggia.
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11
diabete. Battutacce del tipo «Ecco che il
tossico va a farsi di nuovo…» urlate durante
l’intervallo oppure bambini che giocavano col
glucometro. La cosa peggiore per noi era che
dal personale insegnante non arrivava alcun
supporto. L’insegnante non si è mai interes-
sata del diabete di Raffael. In altre scuole
c’era sempre una specie di lezione informa-
tiva, in modo che i bambini ricevessero tutte
le spiegazioni necessarie. Questo è di aiuto,
i bambini e gli insegnanti in questo modo
capiscono meglio che cos’è il diabete. Infor-
mazione e sincerità spianano la strada per
una migliore comprensione e accettazione.
Naturalmente non si può convincere nessuno
a confrontarsi con il diabete.
Campionati europei di pony?
Raffael è molto sportivo. Già a due anni aveva
fatto le prime esperienze di equitazione,
scuola di equitazione per bambini, volteggi
a cavallo e successivamente le prime vere
e proprie lezioni. In effetti dietro a questo
sport deve esserci l’intera famiglia, poiché
l’impegno e il tempo necessari non sono
trascurabili. Raffi cavalca quattro volte la set-
timana, con il sole, la neve o la pioggia. Nei
fine settimana spesso ci sono competizioni, la
maggior parte non proprio fuori dalla porta di
casa. Tutto ciò richiede molta disciplina, che
Raffael profonde volentieri.
La stagione di equitazione che abbiamo alle
spalle è stata un successo. Raffi e il suo pony
Shangri La sono riusciti a classificarsi due
volte e a raccogliere punti. Raffi ha obiettivi
ambiziosi. Vorrebbe concorrere ai Campionati
Europei di Pony e naturalmente vincerli!
Anche per il resto Raffael è molto sportivo;
mountain-bike, calcio, pattinaggio su ghiac-
cio o nuoto. Gli piace molto fare movimento.
Una quotidianità senza grandi punti interrogativi
e si misura la glicemia mediamente otto
volte al giorno. Fa semplicemente parte della
nostra vita. Nemmeno con il cibo non mi
complico la vita. La cosa più importante è
un’alimentazione sana ed equilibrata, che
peraltro fa bene a tutta la famiglia.
Adesso siamo «senza preoccupazioni al
90%», la nostra vita scorre senza grandi
punti interrogativi, il diabete di Raffi è una
cosa naturale.
Foto: www.pferdefotograf.ch
Raffael Giovanoli, Anno di nascita: 1997
Segno zodiacale: Bilancia
Migliore amico: molti
Musica preferita: tutto ciò che
trasmette la radio
Film preferito: James Bond
Materia preferita: matematica
Cibo preferito: lasagne
Tipi di sport: a 2 anni ho cominciato
a fare equitazione
Viaggio da sogno: America
Il mio sogno: poter fare giochi
di prestigio
Professione da sogno: banchiere
o fantino per salto a ostacoli
Il mio consiglio agli altri bambini diabetici: vivere una vita normale,
fare ciò che diverte
IDENTIKIT
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GUIDA12
In Svizzera circa un terzo della popolazione è in sovrappeso. Il sovrappeso è un fattore di rischio importante, peraltro evita-bile, per le malattie cardio-coronariche e favorisce l’insorgenza di altri rischi, come l’alta pressione, l’aumento del colesterolo e il diabete. Anche l’apparato locomotore soffre a causa dei chili di troppo, che per esempio possono causare l’artrosi precoce. Il fatto che il grasso non sia salutare, lo sanno praticamente tutti. Ma che non sia affatto indifferente dove si formano i cuscinetti di grasso è molto meno noto!
Perché ingrassiamo sempre di più?
Responsabili della diffusione del fenomeno del
sovrappeso sono sostanzialmente due cam-
biamenti delle nostre condizioni di vita:
Fondamentale è la continua disponibilità di ali-
menti economicamente accessibili, in partico-
lare di quelli ad elevato contenuto calorico. Un
tempo, in particolare nelle regioni più povere,
non c’era abbondanza. Da tempi immemora-
bili molti ricchi avevano addomi abbondanti. Il
del nostro minor consumo di energia. Di gior-
no sempre più persone lavorano sedute alla
scrivania davanti a un monitor, di sera si
rilassano comodamente sul divano, davanti
alla televisione. Naturalmente le conseguen-
ze sono diverse a seconda delle persone.
Ma in generale questo fenomeno interessa
soprattutto i giovani che crescono all’insegna
del «computer anziché del football». La cres-
cente obesità tra i giovani non è tanto il risul-
tato dell’alimentazione, quanto della scarsità
di movimento. Si assume quindi più energia
di quanto necessario e di quanto se ne con-
suma.
Il sovrappeso si manifesta in misura mag-
giore nei paesi industrializzati, dove sono in
pochi a svolgere lavori fisici pesanti e dove
l’alimentazione è sovrabbondante. Il sovrap-
peso interessa soprattutto le persone dal
basso reddito. Coloro che dispongono di un
budget limitato, mangiano presumibilmente
cibi troppo grassi e troppo dolci. Anche l’ac-
quisto di grandi porzioni provoca un maggiore
consumo ed è considerato una delle cause
del sovrappeso.
Le più elevate percentuali di crescita delle
persone in sovrappeso rispetto alla popo-
lazione totale, soprattutto nella fascia d’età
«giovani» e, non si registrano tuttavia nei
paesi industrializzati, bensì nei paesi emer-
genti. Si presume quindi che l’esplosione del
problema del sovrappeso a livello globale si
manifesterà solo nella prossima generazione.
addominale regolarmente
maggiore. Preferibilmente
all’altezza dell’ombelico.
pelle. Non tirate dentro la pancia.
Barare non aiuta.
Ecco come misurare correttamente la vostra circonferenza addominale:
Grasso… indifferente dove?
70 cm
75 cm
80 cm
85 cm
90 cm
95 cm
100 cm
105 cm
110 cm
115 cm
120 cm
125 cm
130 cm
135 cm
140 cm
145 cm
150 cm
155 cm
repentino miglioramento della qualità della vita
ha raggiunto però molte parti non privilegiate
della popolazione, che storicamente non sono
riuscite ad abituarsi a convivere con questa
abbondanza. Ecco perché molti degli obesi
appartengono proprio a questi segmenti della
popolazione, anche e soprattutto nei paesi
emergenti, nei quali il sovrappeso in parte era
ed è considerato tuttora un ideale di bellezza.
In linea di principio la maggiore attività men-
tale a scapito dell’attività fisica è responsabile
www.bayerdiabetes.ch
13
Cos’è meglio, mela o pera?
In realtà è una questione di gusti. Non però
quando si parla della forma del corpo delle
persone in sovrappeso, che si suddividono in
silhouette a forma di pera e a forma di mela.
Gli uomini tendono a ingrassare nella zona
addominale, mentre nelle donne i cuscinetti
si accumulano spesso su fianchi e glutei.
Gli accumuli di grasso sul ventre si riper-
cuotono sulla circolazione in diversa misura.
Studi scientifici hanno evidenziato che il
grasso interno del ventre, quindi il grasso
nell’addome («forma di mela») è in stretta
correlazione con le malattie cardio-circola-
torie.
La misurazione della circonferenza dell’ad-
dome è la modalità più semplice per deter-
minare la quantità di grasso nell’addome.
Una circonferenza addominale superiore a 88 cm nelle donne e superiore a 102 cm negli uomini comporta un rischio maggiore di malattie cardio-circolatorie.
Nella distribuzione del grasso tipicamente maschile, ovvero «a forma di mela», l’accu-
mulo del grasso interessa soprattutto la
regione addominale che per questo motivo è
chiamata «pancia da birra». Questo accumu-
lo di grasso espone maggiormente a problemi
di natura cardio-circolatoria di quanto succe-
da con la distribuzione del grasso femminile
sui fianchi. Il grasso addominale produce
infatti degli ormoni che interferiscono con il
metabolismo degli zuccheri e contribuiscono
al restringimento dei vasi sanguigni.
La forma di mela è tipica degli uomini, seb-
bene sempre più donne ne siano colpite.
La distribuzione del grasso femminile si mani-
festa con accumulo di cuscinetti di grasso
sulle gambe e sulle cosce. Per questo motivo
questo tipo di accumulo è chiamato «a forma
di pera».
Ma attenzione: sebbene la forma di pera
sia meno pericolosa della forma di mela, il
sovrappeso rimane comunque un fattore
non salutare. Il sovrappeso a forma di pera
si manifesta prevalentemente tra le donne,
sebbene anche gli uomini possano esserne
interessati.
Attraverso la misurazione della circon-
ferenza addominale è possibile verificare
in maniera veloce il rischio di una patolo-
gia cardio-circolatoria. Questa procedura
è semplicissima, può essere effettuata da
chiunque senza l’utilizzo di attrezzature e
non comporta alcun costo.
Che siate diabetici o meno: si consiglia
di non oltrepassare il limite superiore di
circonferenza addominale. Se la vostra
circonferenza addominale è più grande
del normale, siete a rischio, poiché una
quantità eccessiva di grasso sull’addome
mette in pericolo il cuore.
Le vostre misure sono superiori?
Allora è giunto il momento di fare qualche
riflessione sui seguenti temi:
alimentazione
Parlatene con il vostro medico!
CONSIGLIO PER LA SALUTE: CIRCONFERENZA ADDOMINALE
Ideale: aumentato: troppo alto:
Uomini:
Donne:
60 cm
65 cm
70 cm
75 cm
80 cm
85 cm
90 cm
95 cm
100 cm
105 cm
110 cm
115 cm
120 cm
125 cm
130 cm
135 cm
140 cm
145 cm
150 cm
155 cm
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LA DOCUMENTAZIONE DEI VALORI DI MISURA AIUTA A CAPIRE LE INTERRELAZIONI!
L’autocontrollo ha effettivamente senso quando è possibile capire i valori e prendere autonomamente i provvedimenti adeguati. Perché con la misurazione vi assumete la responsabilità della vostra salute.
Quando si tratta di documentare i valori della glicemia, non tutti i diabetici adoperano la stessa precisione. In questo campo vale la pena di essere precisi, e non vi costa nulla. Per annotare i valori sono sufficienti un paio di minuti al giorno. A tale scopo potrete usare il vostro diario o visualizzare i dati sul computer. Esiste anche una terza possibilità: un semplice foglio di lavoro che consente di rappresentare graficamente i valori. Come questo modulo può semplificare la convivenza con il diabete?Se eseguite le misurazioni solo sporadicamente o solo in determinati orari, ad esempio solo al mattino, le misurazioni saranno insufficienti, soprattutto se il controllo del diabete non è soddisfacente. La vostra HbA1c, la glicemia media su 3 mesi, risulterà quindi notevolmente aumentata, il 7% o più. Un’analisi della glicemia intensa per 1-3 giorni può fare chiarezza e aiutare voi e lo specialista che vi segue a capire le oscillazioni e a reagire nel modo corretto.
Un buon controllo della glicemia vi consente di evitare molti problemi che possono presentarsi con il diabete! E adesso una buona notizia: il diabete è una malattia di cui potete influenzare attivamente l’andamento.
MODULO PER L’ANALISI DELLA GLICEMIANOME PAZIENTE NOME INSULINA DOSE (UNITÀ) INIEZIONI/GIORNO
TELEFONO PAZIENTE
ANTIDIABETICI ORALI DOSAGGIO Q.TÀ/GIORNO NOME MEDICO
TELEFONO MEDICO
1. Giorno Data______________________ 2. Giorno Data______________________ 3. Giorno Data______________________
Pri
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cola
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e
2 o
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opo
la c
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ione
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pran
zo
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cena
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Orario
Entità del pastoLeggero Medio
Abbondante- L M A - L M A - L M A - - L M A - L M A - L M A - - L M A - L M A - L M A -
Livello di energia** 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5
GLICEMIA
TROP
PO A
LTO
>18 mmol
15 - 18 mmol
12 – 15 mmol
10 – 12 mmol
7 – 10 mmol
6 – 7 mmol*
4 – 6 mmol*
TROP
PO B
ASSO
3 – 4 mmol
< 3 mmol
* American College of Endocrinology Consensus Statement on Guidelines for Glycemic Control. 2002.
Cosa avete imparato da questa analisi dei vostri valori di glicemia?**Livello di energia
Com’è il vostro livello di energia?
1molto basso
2un po’ basso
3normale
4un po’ alto
5molto alto
Portate questo foglio e il vostro glucometro alla prossima visita medica.
E-Mail: [email protected]: www.bayerdiabetes.ch Hotline 044 465 83 55
Comprendere la reazione dell’organismo con il profilo della glicemia su 3 giorniI dati possono fornirvi informazioni importanti:
1. Nella maggior parte dei casi, basta uno sguardo per capire cosa sta andando bene e dove ci sono dei problemi. Collegate i punti con una linea. In questo modo potete individuare l’andamento. Valori al di fuori della norma indicano che occorre cambiare lo stile di vita o rivedere e adeguare la terapia.
2. Potete riconoscere le interrelazioni tra
(quanto siete in forma)
Se avete poca energia e vi sentite stanchi, solitamente i valori sono troppo alti. Se siete freschi e pieni di voglia di fare, normalmente i valori della glicemia sono nell’area verde. Se quanto è stato detto non è il vostro caso, la stanchezza può avere altre cause che vale la pena di indagare!
Per
staccare
la p
agin
a d
oppia
, aprire
le g
raffette
MODULO PER L’ANALISI DELLA GLICEMIANOME PAZIENTE NOME INSULINA DOSE (UNITÀ) INIEZIONI/GIORNO
TELEFONO PAZIENTE
1. Giorno Data______________________ 2. Giorno D
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Entità del pastoLeggero Medio
Abbondante- L M A - L M A - L M A - - L M A
Livello di energia** 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2
GLICEMIA
TROP
PO A
LTO
>18 mmol
15 - 18 mmol
12 – 15 mmol
10 – 12 mmol
7 – 10 mmol
6 – 7 mmol*
4 – 6 mmol*
TROP
PO B
ASSO
3 – 4 mmol
< 3 mmol
* American College of Endocrinology Consensus Statement on Guidelines for Glycemic Control. 2002.
Cosa av**Livello di energia
Com’è il vostro livello di energia?
1molto basso
2un po’ basso
3normale
4un po’ alto
5molto alto
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TELEFONO MEDICO
Data______________________ 3. Giorno Data______________________
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- L M A - L M A - - L M A - L M A - L M A -
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IN FORMA & ATTIVI19
Ci sono dei momenti a partire dai quali la
vita non è più come prima. La diagnosi del
diabete è sicuramente uno di questi.
Cosa si sa di una malattia che fino a quel
momento ha interessato solo «gli altri»? Che
ripercussioni ha la malattia sulla propria vita?
E su quella del proprio figlio per il quale ci
si era augurati soprattutto salute e fortuna?
Come si convive con la consapevolezza che
questo cambiamento durerà per «il resto della
vita» e che non sarà per un periodo limi-
tato?
Proprio negli ultimi anni lo sviluppo di nuove
tecnologie, l’insulina e molte scoperte promet-
tenti in campo terapeutico hanno fatto passi
da gigante. È mutata anche la concezione che
le persone colpite hanno di loro stesse. C’è
un nuovo spirito di apertura e di solidarietà
all’interno di questa comunità. Una comunità
che condivide la consapevolezza che la vita di
Vivere con il diabete – Storie vere:
prima debba essere riconsiderata! Il fatto che
questo aspetto offra anche dei lati positivi e
nuove opportunità lo conferma il nuovo libro
Il libro è una raccolta di conversazioni con
le persone più disparate di tutt’Europa. Sono
genitori, coniugi, bambini, ragazzi e giovani
adulti. Tutti con il desiderio di condividere le
proprie storie ed esperienze. Non esiste un
solo modo di convivere con il diabete, come
non esiste un solo consiglio o una sola tera-
pia. Però c’è la possibilità di trarre beneficio
dalle esperienze e di affidarsi alla comunità
con cui si ha una cosa in comune: una vita
con il diabete.
Una delle persone che convive con il diabete
è Tamara. La giovane studentessa proviene
dal Ticino.
Tamara Lutz: 23 anni, diabetica da 8 anni, studentessa in medicina
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IN FORMA & ATTIVI20
Perché proprio a me?
Allora nella mia testa non facevo che chie-
dermi: «Perché proprio a me?» Era un’altalena
di emozioni. Io non l’ho presa così male, ma
per chi mi circondava è stata come la fine
del mondo.
Il mio medico mi ha aiutata molto e io mi
sono informata leggendo opuscoli e cercando
su Internet. Ho cominciato con la terapia
«basal /bolus», quindi con la «pen». Le inie-
zioni vengono fatte di mattina e di sera, a se-
conda della dose necessaria, e a ogni pasto si
riceve un bolo extra. Me la sono cavata piut-
tosto bene, solo con lo sport la cosa era un
po’ seccante. Con la pompa ora me la cavo
molto meglio di prima, in acqua mi basta
semplicemente staccarla.
La vita quotidiana con il diabete
Ballo, mangio e faccio festa come tutti. Man-
giare fuori è però sempre un’incognita. Cosa
c’è esattamente nel menù, quanto devo
iniettarmi? Quanto grasso ci sarà? Ma con il
tempo ci si fa l’occhio. Il mio medico allora mi
aveva detto: «Attenzione all’alcol, perché non
Trarre spunti dalle esperienze altrui?
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Editore e diritti d’autore: Medtronic International TS Supporto di: Bayer Healthcare e International Diabetes Federation
Autori:
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21
riesci più a percepire bene le ipoglicemie se
sei alticcia».
In viaggio non ho mai avuto problemi, anche
quando ho dovuto mostrare la pompa. Non
ci sono problemi, né alla dogana né durante i
controlli di sicurezza negli aeroporti.
Anche in aereo, a un’altezza di 10’000 m,
non ci sono problemi né con la pompa né con
il glucometro: funzionano bene come a terra.
Il fidanzato:
quando l’ho conosciuta, mi sono chiesto:
cosa succede se…? Può succedere qual-
cosa? Ne abbiamo parlato talvolta, ma per
me non è stato mai un problema. Prendiamo
le ipoglicemie. Mi ero chiesto: cosa faccio se
una mattina mi sveglio al suo fianco e la trovo
morta a letto? Cosa devo fare esattamente?
Ma adesso non è più un problema. Lei ha la
situazione completamente sotto controllo e
per lei è del tutto normale. Il diabete fa parte
di noi: senza alcun problema!
Il mio consiglio: non limitatevi, tutto è possi-
bile. C’è bisogno solo di correggere un po’ la
rotta. Dopo funziona tutto a meraviglia!
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TERZO MONDO22
Avere il diabete di tipo 1 o 2 in Svizzera è per così dire una fortuna nella sfortuna. Da noi sono garantiti un’assistenza medica di prim’ordine, la migliore terapia personale possi-bile, i migliori farmaci, centri di consulenza professionali che offrono agli interessati supporto. Infine, e non da ultimo, grazie all’autocontrollo della glicemia i pazienti possono assumersi la responsabilità della propria salute. Lo stesso non avviene nei paesi in via di sviluppo, come ci riferisce il Dr. med. Rudolf Fetscherin.
Ospedali senza acqua corrente
Quattro dei glucometri con i rispettivi acces-
sori da voi messi a disposizione sono stati
fatti pervenire dal medico, direttore, a quat-
tro «Centres non médicalisés» (Centri non
medicalizzati) dell’ospedale. Si tratta di pic-
coli «ospedali» situati in lontani villaggi tra
steppe e foreste gestiti da un responsabile.
Non dispongono di acqua corrente. Davanti
all’ospedale c’è un «buco» dal quale viene
estratta l’acqua. Solitamente il personale di
questi centri è costituito dal responsabile,
un suo rappresentante, da un assistente di
laboratorio qualificato e dalla persona addetta
alla pulizia. Queste 4 persone garantiscono
un’assistenza davvero ammirevole 24 ore su
24 per 365 giorni all’anno. Abbiamo visitato
2 di questi centri e siamo rimasti profonda-
mente colpiti dal loro lavoro. Innanzitutto
sono molto puliti. Nelle camere c’erano i
pazienti ospedalizzati con le flebo, sui quali
il responsabile ha provveduto a darci rag-
guagli medici. Ci ha confessato che a volte
quando lavora si sente molto solo ed è
stato davvero felice di poter parlare con noi
delle malattie e di ricevere un nostro parere
medico. Solitamente il responsabile del cen-
tro viene chiamato a rapporto una volta al
mese dal primario dell’ospedale di base.
In caso di malattie o situazioni mediche per
le quali ritiene di non avere le competenze
necessarie, può mettersi in contatto con il pri-
mario dell’Hôpital Njissé di Foumban. Poiché
però in queste zone periferiche non c’è rete
mobile, per poter parlare con l’ospedale,
il responsabile del centro deve inforcare
Pazienti, lontane da un luogo «civilizzato», in fiduciosa attesa della visita medica: per l’occasione si sono agghindate con cura.
Approvvigionamento d’acqua davanti all’ingresso.
Aiuto per le persone diabetiche in Camerun
Nei paesi poveri il diabete non è facile da gestire
In Africa è estremamente difficile motivare i
pazienti diabetici a controllarsi regolarmente e
a intraprendere un adeguato trattamento. Ciò
è dovuto anche al fatto che mancano i soldi
necessari per procurarsi i farmaci per lunghi
periodi. Se il paziente non avverte più i sin-
tomi della malattia, non investe più il suo già
di per sé scarso denaro per i farmaci, poiché
le priorità di solito sono altre. E così molte
terapie a lungo termine, necessarie, vengono
interrotte a poco a poco e i pazienti alla prima
complicazione tornano in ospedale.
www.bayerdiabetes.ch
23
la sua moto e percorrere una pista polv-
erosa per raggiungere la località vicina più
grande. Questo viaggio dura circa mezz’ora.
Quando viene annunciato un trasferimento
in ospedale, quest’ultimo invia l’ambulanza.
Per questi centri i glucometri sono di
grande aiuto e costituiscono un notevole
alleggerimento del lavoro. Sono utilizzati in
modo ottimale a beneficio di molti pazienti.
Un’opportunità per un giovane diabetico
Rudolf, un giovane molto determinato che
lavora come autista dell’ospedale, ha il dia-
bete di tipo 1. Come dipendente dell’ospe-
bete e quindi di migliorare la propria qualità
di vita.
A nome di entrambi i medici e dei responsa-
bili dei piccoli «ospedali» desidero ringraziarvi
per i glucometri e per gli accessori e vi garan-
tisco che saranno utilizzati a beneficio di molti
pazienti.
Dr. med. Rudolf FetscherinFMH Medicina interna3074 MURI/Berna
Entrambi i medici responsabili e il personale dell’Hôpital protestant Njissé di Foumban hanno accolto con entusiasmo i glucometri. Il personale di laboratorio si è messo subito al lavoro per metterli in funzione. Nella foto, la prima misurazione con il nuovo glucometro.
Centro non medicalizzato nella terra di nessuno.
dale, a differenza della maggior parte degli
abitanti del villaggio, è in continuo contatto
con i medici, può discutere con loro i risultati
della misurazione della glicemia e adattare la
terapia, di cui egli ha compreso pienamente
l’importanza. Per questo motivo entrambi
i medici hanno proposto di consegnare a
Rudolf un glucometro affinché egli possa
controllarsi regolarmente. Rudolf ha avuto
l’opportunità di gestire meglio il proprio dia-
www.bayerdiabetes.ch
Voi chiedete, noi rispondiamo…
A DOMANDE, RISPOSTA
In tema di glicemia misurata istantaneamente
con il glucometro e di glicemia nel lungo peri-
odo (HbA1c) c’è molto da dire. Informazioni
a tal proposito sono parzialmente disponibili
sul nostro sito (www.bayerdiabetes.ch), ma
anche in molti altri testi sul diabete. A titolo
esemplificativo la glicemia nel lungo perio-
do (HbA1c) è come il saldo del suo conto
bancario a fine mese o a fine anno. Dal saldo
risulta che lei dispone ancora di un credito di
Fr. 5’000.00.
Se però vuole sapere come ha fatto a ri-
sparmiare Fr. 5’000.00, allora deve stampare i
singoli movimenti del conto. Queste non sono
altro che le misurazioni della glicemia. Se a
questo punto desidera risparmiare, per avere
alla fine Fr. 10’000.00 sul conto deve dire a
sua moglie quali spese dovrà tagliare (oppure
sarà la sua signora a dirlo a lei).
In altre parole: per comprendere il saldo di
fine anno, è necessario consultare i movi-
menti nel corso dell’anno. C’è quindi bisogno
di entrambi: le misurazioni giornaliere della
glicemia e quello nel lungo periodo. Poiché
disponendo solo della glicemia nel lungo
periodo non è chiaro dove e cosa dovrà cam-
biare. Esattamente come avviene con il suo
conto corrente.
Il motivo per cui gli «dei» abbiano messo
la puntura prima della misurazione, non è
chiaro a tutti. Grazie per averlo segnalato. In
questo numero abbiamo dedicato moltissima
Infine grazie ancora per la sua mail. Per
esprimere il nostro apprezzamento per i suoi
suggerimenti non ci limiteremo a ringraziarla,
ma provvederemo a inviarle nei prossimi gior-
ni un segno di riconoscimento!
Non mi resta che augurarle il meglio per la
sua salute, un consistente saldo sul suo conto
della glicemia e una buona e attenta lettura
della nostra rivista!
Cordiali saluti
Ho comprato il glucometro CONTOUR e ho ricevuto anche una scatola con 10 strisce reattive. Su questa scatola c’è scritto 5.8–
24
In questa rubrica rispon- diamo alle domande che ci vengono poste dai pazienti e che possono essere interessanti anche per altri diabetici.
Gentili signore ed egregi signori,in una clinica mi sono imbattuto per caso nella vostra rivista ASCENSIA DIABETES NEWS, n.15. Poiché anch’io soffro di un leg-gero diabete e possiedo un glucometro, ho letto con attenzione la vostra rivista e avrei alcune domande da porvi.
Innanzitutto a pagina 6 è menzionato il valore HbA1c in relazione al quale vengono indicate delle percentuali. In nessun posto però è spiegato di che tipo di grandezza si tratti. Qual è la relazione tra il valore summenzio-nato e il valore di misura mmol/ l?
In tutta la rivista non viene mai citato il ter-mine pungitore. Un profano che non ha mai letto niente né sentito parlare del diabete potrebbe farsi l’idea che per fare il test basta premere le strisce reattive sulla punta delle dita (pagine 4 /14 /15).
Ancora una domanda che non riguarda la rivista: dal medico viene sempre misurata la glicemia nel lungo periodo (non conosco il termine tecnico), però mi chiedo come mai questo sia sempre molto basso, per esempio 5.6, sebbene i valori istantanei non siano quasi mai inferiori a 7 mmol/ l. Il medico dice che fa testo soprattutto la glicemia nel lungo periodo. Questo potrebbe essere un tema da affrontare nella vostra rivista.
Infine: mia moglie ed io ci siamo divertiti molto leggendo le barzellette alla fine della rivista.I più cordiali salutiKurt + Luise. M
Egregio signor M.,
grazie per il suo interessante riscontro. Ci fa
piacere soprattutto che le barzellette le siano
piaciute. Il sorriso è infatti uno dei metodi più
convenienti e privi di controindicazioni per
abbassare la glicemia.
Walter Bechtiger, Direttore Team Diabete
www.bayerdiabetes.ch
25
8.1 mmol/ l. La mia domanda: se il valore del-la glicemia è superiore a 8.1, con le nuove strisce reattive questo valore non viene più visualizzato?
Gentile signora S.,
in caso di valore da 5.8 a 8.1 mmol/ l, come
indicato sulla confezione, si tratta di un valore
che deve essere raggiunto se lo strumento
viene verificato con la soluzione di controllo
«normale» e non del valore che lei dovrebbe
raggiungere nel corso di una misurazione
normale. Lo strumento visualizza le misurazi-
oni del glucosio tra 0.6 e 33 mmol/ l.
Cordiali saluti
Gentili signore ed egregi signori,su Internet ho scoperto il nuovo glucometro di vostra produzione (Ascensia Breeze 2). Credo che questo strumento si addica particolar-mente al caso di mia suocera, che è diabetica da 15 anni e deve misurarsi la glicemia più volte al giorno. Finora ha utilizzato Ascensia Elite e si è sempre trovata bene. Ma ora ha il problema che fa fatica o non riesce più a inserire le strisce reattive nello strumento. Sto quindi cercando uno strumento che con-tenga già le strisce reattive che pertanto non devono essere inserite di volta in volta. Per questo il vostro nuovo glucometro ha attirato la mia attenzione e mi piacerebbe averlo per mia suocera. Poiché lei però è scettica verso i nuovi strumenti, vorrei ordinare un glucomet-ro di prova. Ma non posso nemmeno togliere a mia suocera il suo glucometro e inviarvelo, poiché lei deve controllarsi la glicemia più volte al giorno e se non dovesse cavarsela con lo strumento nuovo, dovrebbe avere natural-mente sempre la certezza di poter utilizzare il suo vecchio strumento. La mia domanda è quindi: sarebbe possibile ricevere da voi un glucometro di prova anche se non si invia lo strumento vecchio? Vi sarei grato se voleste darmi una risposta positiva. Cordiali saluti S.D.
Egregio signor D.,
il glucometro Breeze 2 è stato pensato pro-
prio per le persone come sua suocera. Le di-
mensioni e la forma garantiscono una facile
maneggevolezza anche ai pazienti con dif-
ficoltà motorie alle dita. A sua suocera sarà
risparmiata anche l’incombenza di dover
trafficare con le strisce reattive. Le inviamo un
glucometro Breeze 2. Lo tenga pure e lo provi
per due settimane. Poi, se il glucometro non
dovesse aver superato l’esame di sua suocera,
la preghiamo di restituircelo. Ma siamo certi
che quest’ultima cosa non succederà…
Cordiali saluti
Buongiorno. Per un produttore come Bayer Diabetes Care dovrebbe essere facile fornire degli astucci più grandi di quelli forniti con il mio Contour. Pensate ai diabetici! Dobbiamo portarci sem-pre dietro pen, insulina, pungidito, appa-recchio e sensori. Nell’astuccio Contour ci stanno a malapena il glucometro, il pungidito e pochi altri strumenti. Dove metto le pen?? K.H
Egregio signor H.,
comprendiamo il suo problema. I diabetici
che devono seguire la terapia insulinica
hanno bisogno di maggiore spazio di quanto
fornito dall’astuccio. Altre persone con il
diabete sistemano le pen in un altro posto
oppure utilizzano altre possibili terapie e pre-
feriscono un astuccio che sia il più piccolo
possibile. Non è possibile soddisfare tutte le
esigenze con le borsette fornite. Per questo
motivo forniamo astucci in diverse dimen-
sioni, colori e modelli sul nostro sito www.
bayerdiabetes.ch, nello shop per i pazienti.
Troverà sicuramente il contenitore che farà
al caso suo e potrà portare sempre con sé
l’equipaggiamento necessario per soddisfare
le sue esigenze!
Cordiali saluti
Avete domande sul vostro apparecchio? De-
siderate ricevere una pratica tabella dei valori
limite? Per risposte, ulteriori informazioni e
altro ancora, vi invitiamo a visitare il nostro
sito web www.bayerdiabetes.ch. Oppure fate-
ci una semplice telefonata. Il team della no-
stra hotline, sarà lieto di aiutarvi.
Annette Casper, Product Manager
Dott. Farm. Andrea Botomino, Product Manager
Marlies Hintermann, Hotline
E-Mail: [email protected]: 044 465 83 55
www.bayerdiabetes.ch
ALIMENTAZIONE26
Il signor Huber ha una glicemia di 12.3 mmol/ l. Mmm… Come mai così alta? Stress? Troppo poco movimento? Mangiato troppo? Il glucometro dà i numeri? Queste domande vi suonano familiari? Soprattutto se effettuate le vostre misurazioni in modo affidabile e regolare è importante conoscere i diversi fattori che influenzano la glicemia.
fiocchi di cereali, polenta, farina, legumi,…
caramelle, bevande dolci…
Le verdure contengono un quantitativo molto
limitato di carboidrati non rilevante per la gli-
cemia. Oltre all’energia, gli alimenti che con-
tengono carboidrati possono contenere prezi-
ose vitamine, sostanze minerali, oligoelementi
e sostanze vegetali secondarie. Si tratta quin-
di di sostanze pregiate che vi mantengono
sani e forti.
I carboidrati aumentano la vostra glicemia
Tutti i carboidrati aumentano la glicemia. Il
corpo ha bisogno di insulina per trasportarli
dal sangue alle cellule, nelle quali vengono
trasformati in energia. A seconda del tipo di
carboidrato la glicemia risulta più «bassa»
(lenta) o più «alta» (veloce). E, sebbene i car-
boidrati aumentino la vostra glicemia, è im-
portante consumarli regolarmente.
Tre aspetti determinanti per una buona glicemia
Con un livello di glicemia normale siete effi-
cienti ed è possibile prevenire in modo effi-
cace eventuali complicazioni tardive. Glicemia
a digiuno e glicemia dopo i pasti sono impor-
tanti.
La glicemia dopo il pasto è un fattore di ris-
chio indipendente per le patologie di natura
cardio-circolatoria ed è determinante per il
vostro valore trimestrale. Per mantenere la
glicemia a livelli normali prima e dopo i pasti,
sono fondamentali i seguenti aspetti:
Carboidrati, la sostanza che influisce sulla glicemia
Alimenti che contengono carboidrati.
è consulente nutrizionale dipl. SSS e
ha completato un’ulteriore formazione
nel campo della psicologia e comu-
nicazione. Il suo settore specifico è
il diabete, per il quale partecipa a
diversi progetti come freelance. Ha
scritto tre libri di cucina per diabetici.
Come docente lavora presso le Scuole
Presso la scuola di cucina Betty Bossi
è responsabile dei corsi di cucina per
diabetici. Uno dei suoi intenti principali
è dimostrare che grazie a una mag-
giore informazione è possibile migl-
iorare la qualità della vita e il piacere
del palato nell’alimentazione quotidi-
ana, a vantaggio di tutti i diabetici.
Natalie Zumbrunn-Loosli
Carboidrati: cosa sono?
I carboidrati forniscono l’energia di cui il vo-
stro corpo ha bisogno. Se mangiate carboid-
rati, vi sentite efficienti e in forma. Tra gli ali-
menti che contengono carboidrati ci sono:
Un grammo di carboidrati contiene 4 kilocalorie, circa la metà del grasso (1 grammo di grasso contiene 9 kcal).
kcal
Carboidrati Proteine Alcool Grassi
10
8
6
4
2
0
Contenuto energetico (kcal)
Ogni grammo
www.bayerdiabetes.ch
27
1. Quando mangiate i carboidrati?Distribuite i vostri carboidrati tra i pasti prin-
cipali e prestate attenzione a distanziare suf-
ficientemente i pasti uno dall’altro. Tra i due
pasti principali si consiglia un intervallo di
-
sivo pasto principale andrebbe rispettato un
intervallo di almeno due ore, per consentire
al corpo di normalizzare la glicemia. Se non
vi è possibile rispettare questi intervalli, la vo-
stra glicemia salirà. Ciò va tenuto presente
quando dosate i farmaci che riducono la gli-
cemia, onde evitare eccessive oscillazioni del
glucosio. Parlatene con il vostro medico.
Se desiderate perdere peso, riconsiderate
i vostri spuntini: sono necessari o piuttosto
un’abitudine? Senza spuntini si dimagrisce
più velocemente. Se la perdita di peso per
il momento non è una vostra priorità e siete
fisicamente attivi, non c’è nulla di male a
concedersi uno spuntino. L’ideale sono dei
frutti, Darvida o pane integrale.
2. Quanti carboidrati mangiate?
55% della vostra energia complessiva. Il fab-
bisogno di energia varia da persona a per-
sona e dipende da quanto vi muovete, dalla
vostra età, da quanto siete alti, dal vostro
peso e se volete prendere o perdere chili.
Informazioni dettagliate in merito possono
essere ottenute nel corso di una consulenza
nutrizionale personalizzata. Su www.svde.ch
o presso la vostra associazione per il diabete
troverete l’indirizzo che fa al caso vostro.
Troverete anche un calendario giornaliero
oppure l’indicazione della quantità di car-
boidrati consigliata per ogni pasto.
3. Quali carboidrati mangiate?Per avere un basso o lento aumento della
glicemia dopo il pasto, è possibile combinare
i carboidrati con fibre alimentari, proteine
o grassi. Queste sostanze accompagnatorie
frenano l’afflusso nel sangue. Altrettanto
importante è la consistenza del carboidrato:
più è liquido e più è veloce, più è granuloso e
solido, più lentamente aumenterà la glicemia.
Siete voi a decidere!
Carboidrati: lo sapevate già?
Mettete una crocetta in corrispondenza di ogni alimento per indicare se contiene car-
boidrati (sì) o se non ne contiene (no). Se non ne siete certi, cercate di indovinare.
Pera sì no Cioccolato sì no
Vino rosso sì no Cioccolato per diabetici sì no
Burro sì no Fiocchi di avena sì no
Latte intero sì no Corn-flakes sì no
Latte magro sì no Formaggio sì no
Confrontate le vostre risposte con la soluzione (pagina 30) e conteggiate le risposte
giuste.
Velocità dei carboidrati: lo sapevate già?
Mettete una crocetta in corrispondenza di ogni alimento per indicare se i carboidrati
affluiscono al sangue velocemente o lentamente. Se non ne siete certi, cercate di
indovinare.
Lamponi velocemente lentamente
Cioccolato velocemente lentamente
Bevande calde a base di cioccolato velocemente lentamente
Pane nero/pane bianco velocemente lentamente
Pane integrale velocemente lentamente
Pasta, cotta al dente velocemente lentamente
Risotto velocemente lentamente
Composta di mele senza zucchero velocemente lentamente
Miele velocemente lentamente
Yogurt light velocemente lentamente
Confrontate le vostre risposte con la soluzione (pagina 30) e conteggiate le risposte
giuste.
Test del pasto – sfruttate la vostra libertà
Oltre al tipo dei carboidrati per l’aumento
della glicemia è fondamentale la quantità di
carboidrati assunti. Siete sicuri di mangiare
la quantità giusta? Un portatore di carboidrati
«veloce» è nella lista dei vostri cibi preferiti?
Fate una prova! Solo così lo saprete per
certo.
Un test sul pasto vi dà la libertà di mangiare il
vostro cibo preferito con la coscienza pulita.
www.bayerdiabetes.ch
ALIMENTAZIONE28
Ecco come funziona:
1. Misurare la glicemia prima del pasto.
2. Definire la quantità di carboidrati.
3. 120 minuti dopo il pasto misurare nuo-
vamente la glicemia. Adesso dovrebbe
essere inferiore a 7.8 mmol/ l.
glicemia. Adesso il valore dovrebbe avere
raggiunto nuovamente il valore di parten-
dovete astenervi dall’assumere altri car-
boidrati.
Obiettivo raggiunto? Godetevi il vostro pasto!
Avere la coscienza sporca non serve a niente.
Obiettivo non raggiunto? L’importante è non
demordere! Ripetete il test del pasto. La se-
conda volta riducete il quantitativo di carboid-
rati, aumentate la vostra attività dopo il pasto
o combinate entrambe le possibilità finché i
vostri risultati avranno raggiunto gli obiettivi
prefissati.
Per agire sulla glicemia con i carboid-
rati, tenete sempre presente le tre
domande chiave:
(Ora)
(Quantità)
(Tipo/qualità)
Oppure effettuate il test del pasto
che vi fornisce l’informazione precisa
su quanto i carboidrati influenzino la
vostra glicemia.
Le 3 domande chiave
Tempo di preparazione: 20–25 min.Ingredienti per 8 involtini
4 pezzi di pomodori essiccati da tamponare con carta da cucina e tagliare
a striscioline sottili.
40 g ½ formaggio di montagna grasso, p.es. Savogniner da tagliare a striscioline sottili.
4 piccoli cetriolini sottaceti da tagliare a striscioline sottili.
4 fette di prosciutto Parma (circa 70 g) da tagliare e stendere.
1 manciata di germogli di rafano da lavare, asciugare bene e distribuire
trasversalmente sulle fette di prosciutto.
Sistemare le striscioline di pomodoro,
il formaggio e i cetriolini al centro della
fetta e avvolgere il tutto con il prosciutto.
Stuzzicadenti Fissare il tutto con uno stuzzicadenti e
decorare con altri germogli di rafano.
Suggerimenti
capra anziché il formaggio di montagna.
i germogli di rafano.
BOCCONCINI
Vi auguro buon divertimento nel provare e ri-
cercare.
Natalie Zumbrunn-Loosli
www.bayerdiabetes.ch
29
Importante: con il nuovo DIABASS® 5 è possibile rappresentare anche graficamente i marker!
Volete utilizzare il nuovo Contour con
la sua più ampia gamma di possibilità
per un’impostazione più mirata del
metabolismo? Adesso c’è la possibil-
ità di sostituire il vostro apparecchio
con il nuovo prodotto. Vi preghiamo
di informarci utilizzando il tagliando
(pagina 14) oppure via E-Mail all’in-
dirizzo [email protected]. Indica-
re come riferimento: «Offerta lettori
Diabete Attivo».
La nostra offerta speciale:
La modalità di base (level 1) consente di effettuare le misu-
razioni in modo molto sempli-
ce.
La modalità avanzata (level 2), grazie alle funzioni supplemen-
tari, offre la possibilità di gestire
il proprio diabete in modo personalizzato. I
marker per i valori misurati nella modalità
avanzata vi aiutano per gestire al meglio i
vostri pasti. L’allarme vi ricorda gli orari delle
misurazioni, anche perché è normale voler
pensare anche a qualcosa di diverso dal
diabete.
IN FORMA & ATTIVI
Il nuovo Bayer Contour: una decisione – più possibilità
12:00 13:00
Ora14:00 15:00
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Glic
emia
(m
mol
/L)
Indica i valori prima del pasto
Indica i valori 2 h dopo
Ogni persona diabetica è unica. Ogni corpo reagisce all’alimentazione in modo diverso. Imparate a cono-scere il vostro metabolismo per poter gestire il vostro diabete in modo ottimale.
Grazie alle possibilità di impostazione, il
nuovo Bayer ContourTM rappresenta in questo
caso la soluzione ideale:
Il supporto ideale per la misu-razione pre e postprandiale
Ogni diabetico ha esigenze diverse. Molti de-
siderano «soltanto» effettuare le misurazioni,
e nel modo più semplice possibile. Per altri è
importante poter gestire, analizzare e inter-
pretare i propri valori di glicemia in modo
personalizzato e dettagliato.
Il nuovo Bayer Contour soddisfa le esigenze
più disparate, con un unico apparecchio:
– Con marker per i valori di misura pre e postprandiali– Allarme promemoria personalizzabile– Obiettivi personalizzabili– Con valori medi di 7, 14 e 30 giorni.
www.bayerdiabetes.ch
30
Soluzioni:
Carboidrati: lo sapevate già? (Domanda di pagina 27)
Pera sì no Cioccolato sì no
Vino rosso sì no Cioccolato per diabetici sì no
Burro sì no Fiocchi di avena sì no
Latte intero sì no Corn-flakes sì no
Latte magro sì no Formaggio sì no
Velocità dei carboidrati: lo sapevate già? (Domanda di pagina 27)
Lamponi velocemente lentamente
Cioccolato velocemente lentamente
Bevande calde a base di cioccolato velocemente lentamente
Pane nero/pane bianco velocemente lentamente
Pane integrale velocemente lentamente
Pasta, cotta al dente velocemente lentamente
Risotto velocemente lentamente
Composta di mele senza zucchero velocemente lentamente
Miele velocemente lentamente
Yogurt light velocemente lentamente
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DIVERTISSEMENT
Il medico al paziente:
«Perché sta scappando dalla sala operato-
ria?» Il paziente: «L’infermiera ha detto: Si
calmi, è una semplice operazione di appen-
dicite. Vedrà che ce la farà!». Il medico: «E
perché si è spaventato così tanto?». Paziente:
«Che lo ha detto al chirurgo!»
Due ufficiali di dogana: «Hermann, oggi con-
trolla i viaggiatori con particolare attenzione.
Siamo a corto di sigarette!»
Infermiera: «Dottore, dottore, il malato imma-
ginario della 12 è morto». Dottore: «Adesso
però esagera…»
Tre bionde chiacchierano tra di loro. La
prima: «Il mio ragazzo mi ha regalato un
libro, ma io non so leggere!» La seconda: «Il
mio ragazzo invece mi ha regalato un set da
scrittoio, ma io non so scrivere!» La terza:
«Non è niente a mio confronto! Il mio ragazzo
mi ha regalato una macchina da caffè, ma io
non ho la patente!»
In preda al panico una giovane sposa inter-
rompe la cerimonia nuziale e si rivolge al
parroco: «Fermo, fermo! Per quanto tempo
ha detto…??»
Fredi è in visita dal suo amico Hans e sua
moglie. Per tutto il tempo Hans chiama sua
moglie «tesoro», «cara», «dolcezza», ecc.
Quando la moglie si assenta per un attimo,
Fred si congratula: «Trovo straordinario che
dopo così tanti anni tu ti rivolga a tua moglie
con dei vezzeggiativi così belli». «Cos’altro
posso fare?», dice Hans. «Ho dimenticato il
suo nome già molto tempo fa…».
La piccola Erica chiede alla zia: «Zia, perché
tu e zio Arthur non avete ancora bambini?»
La zia risponde: «Il fatto è che la cicogna non
ce ne ha portato ancora nessuno!»
«Ah, capisco», risponde la piccola Erica, «se
credete ancora alla cicogna allora mi è tutto
chiaro…»
«Perché almeno una volta non puoi pensarla
come me?», chiede Thomas a sua sorella.
«Perché allora avremmo torto tutti e due»,
risponde lei.
Un topo dice all’altro: «Oh no, sta arrivando
un gatto nero da sinistra!» L’altro risponde:
«Guarda che non sono mica superstizioso!»
Allagamento dai Friedrich. Avendo il piano
terra completamente allagato, la coppia fugge
all’esterno dell’edificio. La moglie al marito:
«Tesoro, non posso crederci. In quindici anni
di matrimonio è la prima volta che usciamo
insieme!»
Una famiglia pranza al ristorante. Il padre di
famiglia, avaro, al cameriere: «Per cortesia
mi impacchetti i due wurstel rimasti, così li
porto a casa per il cane!» I bambini esultanti:
«Grande! Papi ci compra un cane!»
«Papà, ho deciso di sposare la nonna». «Ma
Moritz, tu non puoi sposare mia mamma».
«Perché no? Tu hai sposato la mia!»
«Lena, mi regaleresti una tua foto?» Lena
è davvero commossa che il suo fratellino
le dimostri così tanto affetto. «Vuoi dav-
vero una foto di tua sorella maggiore?» «Sì,
domani dobbiamo portare a scuola la foto di
una catastrofe naturale».
Cartello alla stazione ferroviaria: «Sulla scala
mobile è obbligatorio portare i cani in brac-
cio!» Un passante sbuffa: «Un cane? E dove
vado a prenderlo adesso…»
Ha Ha Ha…
www.bayerdiabetes.ch
31REPORTAGE PUBBLICITARIO
Organizziamo vacanze all’insegna del benessere, adatte anche per i diabetici!
J Vacanze attive a Pontresina, Alta Engadina:
conoscitori (i quali hanno l’occasione di per-
fezionare la tecnica allenandosi su sentieri
variati e preparati in modo ottimale); in in-
verno sci di fondo con istruttori preparati sia
per lo stile classico che lo skating; si propon-
gono pure lezioni di Fitgym e Acquagym e
una tavola rotonda su un tema riguardante
disposizione.
J Seminari dedicati a movimento e alimenta-
zione a Serpiano (Monte San Giorgio, TI)
Vacanze benessere
Emilia Tonolla-Rosa,
segreteria Piuma,
6558 Lostallo (per Molab SA)
Tel. 091 830 12 88 / 079 830 29 92
Fax 091 830 15 55
E-Mail: [email protected]
www.piu-ma.ch
ORGANIZZAZIONE E INFORMAZIONE:
www.bayerdiabetes.ch E-Mail: [email protected]
Tel: 044 465 83 55Fax: 044 465 82 82
Vi prego di inviarmi gratuitamente un glucometro Bayer BREEZE®2 in sostituzione all’apparecchio in mio possesso:
Inviare tagliando a: Bayer Diabetes Care, Grubenstrasse 6, 8045 Zurigo, oppure ordinazione via hotline del diabete 044 465 83 55.
"
Via:
Tel.:
data e firma:
Cognome / Nome:
CAP / Luogo:
e-mail:
Dia
bete
s A
ktiv
, Aus
g. 1
8
TU
NON MI
FERMI, DIABETE.
Misurazione semplice e affidabile, in viaggio e a casacaricare 1 volta, misurare 10 volte