[EDIZIO-MI - 55] GIORN/MILANO/PAG07 21/05/07ISOCAR Brescia (BS) 030 314526 LANDINO AUTO Vigevano...

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Annalisa Gimmi L a sua immagine è quasi un'icona del Novecento. Occhiali, folti baffi bianchi, e quel si- garo perennemente stretto tra le labbra fanno di Mario Soldati una delle figure più note della letteratura italia- na. Dopo aver esordito giova- nissimo e aver raggiunto una certa notorietà pubbli- cando presso Longanesi e poi presso Garzanti, si apre per Soldati la ricca stagione cinematografica, quando di- rige ben trenta film tra gli anni Trenta e Cinquanta. Nel 1959, però, lo scritto- re lascia Roma e si trasferi- sce a Milano. Contempora- neamente, passa da Garzan- ti a Mondadori, l'editore a cui resterà legato per più di vent'anni. Inizia così uno dei periodi più intensi della produzione letteraria di Sol- dati che da quel momento, per sua esplicita dichiara- zione, vuole dedicarsi alla scrittura «a tempo pieno». Ai rapporti del narratore con Milano è dedicata una giornata di studi che si ter- rà domani nella sala Napo- leonica di Palazzo Greppi. Nel corso della giornata, verranno indagati i vari aspetti della sua vita artisti- ca: la scrittura dei romanzi di maggiore successo, l'atti- vità di regista e di osservato- re del mondo cinematografi- co, il teatro, il giornalismo, e anche la televisione, quel mezzo che si era da pochi anni proposto al pubblico italiano, ma che già ne con- dizionava gli umori e anche i pensieri. Poliedrico, curio- so di ogni sperimentazione, «personaggio» ai limiti del narcisismo, Soldati non ha trascurato nessuna via espressiva né comunicati- va. In occasione del conve- gno, la Fondazione Monda- dori ha pubblicato il volume Scrivere a tempo pieno. Ma- rio Soldati autore Mondado- ri, a cura di Bruno Falcetto, in cui il rapporto con la ca- sa editrice è ripercorso at- traverso i documenti con- servati negli archivi edito- riali. La memoria gioca a volte brutti scherzi: i ricordi nel tempo si sovrappongono, si appannano, si idealizzano. La ricostruzione di fatti e vi- cende prende invece una prospettiva diversa se si ba- sa su documenti scritti, sem- pre fedeli per definizione al momento della stesura. È soprattutto dalle lettere che si delinea il rapporto di Sol- dati con Arnoldo Mondado- ri e con i funzionari della ca- sa. Con il presidente, in par- ticolare, si instaura un lega- me di fiducia e di stima reci- proche, che non vengono meno neppure nei momenti più difficili della collabora- zione, quando Soldati, co- me sempre oberato da mil- le nuove iniziative, sembra non tenere fede agli impe- gni e ai tempi concordati. Ma il fiuto di Arnoldo non sbaglia, e il successo che Soldati riscuote a partire da I racconti del maresciallo (1968) in poi ripaga ampia- mente (anche dal punto di vista economico) le attese mondadoriane. Scrittore elegante, argu- to, con uno stile pieno, per- sonale e sempre leggibile, Soldati è stato anche un abi- lissimo promotore di se stes- so che ha saputo cogliere da subito l'importanza del- la pubblicità e del mezzo te- levisivo come strumenti di divulgazione letteraria. L'attenzione prestata dallo scrittore all'aspetto esterio- re del volume (collana, co- pertina, risvolti) è solo uno degli indizi che rivelano il suo interesse comunicati- vo. Soldati ottiene da con- tratto che l'editore si impe- gni «a sottoporre preventi- vamente all'Autore il pro- gramma pubblicitario» per le sue opere e sa avanzare lui stesso strategie di marketing vincenti. Ad esempio è lui a proporre la pubblicazione proprio dei Racconti del maresciallo a ridosso della serie televisi- va (in cui, fedele al testo scritto, compare lo stesso Soldati - già noto al pubbli- co televisivo - che dialoga con Turi Ferro, nei panni del maresciallo Reynaud), scelta che diede un grandis- simo impulso di vendite. È stato invece un felice sugge- rimento di Niccolò Gallo quello di affiancare illustra- zioni di Mino Maccari alle Canzonette pubblicate nel 1962. Infine la propria con- sapevole assunzione a per- sonaggio già dalle sue pri- me apparizioni televisive: in maniche di camicia, cop- pola e bretelle. Lo ricordia- mo nei suoi incontri con la gente nel Viaggio nella val- le del Po, del 1957, e nel fa- mosissimo Chi legge?, 1960, in cui ripercorrendo a ritroso il cammino dei Mil- le, intervista i passanti sulle loro abitudini di lettura, per scoprire drammaticamente che in quegli anni ancora un terzo degli italiani era analfabeta... Un'immagine che è rimasta nel tempo uguale a se stessa: e mai di- menticata. Scritti e lettere dal passato MARIO SOLDATI Meina, 1968: da sinistra Arnoldo Mondadori, Mario Soldati, Carlo Betocchi, Giuseppe Ungaretti e Piero Chiara Domani, nella Sala Napoleo- nica di Palazzo Greppi, via Sant'Antonio 12, si terrà una giornata di studi dedicata a Mario Soldati a Milano, or- ganizzata dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondado- ri, insieme con Apice - Archivi della parola dell'Immagine e della Comunicazione Edito- riale, dall'Università di Mila- no e dalla Casa Editrice Mon- dadori. I lavori inizieranno alle ore 9.15 e si svolgeranno nel cor- so dell'intera giornata, toc- cando i vari aspetti del lavoro milanese di Mario Soldati: dalla narrativa all’editoria, dal giornalismo, al cinema e persino il teatro. Agliintervenuti saràdistribui- to il volume Scrivere a tem- po pieno. Mario Soldati au- tore Mondadori, a cura di Bruno Falcetto, realizzato dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. Il volume è il primo della serie «Carte raccontate». Per informazioni: info@fonda- zionemondadori.it. R egista e scrittore Una vita milanese «a tempo pieno» Nel 1959 lasciò Roma Domani una giornata di studi dedicata agli anni vissuti in città In un volume viene ricordato il rapporto con la Mondadori IL CONVEGNO L’appuntamento è per domattina nella Sala Napoleonica di palazzo Greppi dove la sua vita milanese sarà ricostruita attraverso le lettere, specialmente quelle con Arnoldo Mondadori col quale ci fu un rapporto di stima reciproca il Giornale Lunedì 21 maggio 2007 Milano cultura 55

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Annalisa Gimmi

La sua immagine èquasi un'icona delNovecento. Occhiali,

folti baffi bianchi, e quel si-garo perennemente strettotra le labbra fanno di MarioSoldati una delle figure piùnote della letteratura italia-na.

Dopo aver esordito giova-nissimo e aver raggiuntouna certa notorietà pubbli-cando presso Longanesi epoi presso Garzanti, si apreper Soldati la ricca stagionecinematografica, quando di-rige ben trenta film tra glianni Trenta e Cinquanta.

Nel 1959, però, lo scritto-re lascia Roma e si trasferi-sce a Milano. Contempora-neamente, passa da Garzan-ti a Mondadori, l'editore acui resterà legato per più divent'anni. Inizia così unodei periodi più intensi dellaproduzione letteraria di Sol-dati che da quel momento,per sua esplicita dichiara-zione, vuole dedicarsi allascrittura «a tempo pieno».

Ai rapporti del narratorecon Milano è dedicata unagiornata di studi che si ter-rà domani nella sala Napo-leonica di Palazzo Greppi.Nel corso della giornata,verranno indagati i variaspetti della sua vita artisti-ca: la scrittura dei romanzidi maggiore successo, l'atti-vità di regista e di osservato-redel mondo cinematografi-co, il teatro, il giornalismo,e anche la televisione, quelmezzo che si era da pochi

anni proposto al pubblicoitaliano, ma che già ne con-dizionava gli umori e anchei pensieri. Poliedrico, curio-so di ogni sperimentazione,«personaggio» ai limiti delnarcisismo, Soldati non hatrascurato nessuna viaespressiva né comunicati-va. In occasione del conve-gno, la Fondazione Monda-dori ha pubblicato il volumeScrivere a tempo pieno. Ma-rio Soldati autore Mondado-ri, a cura di Bruno Falcetto,in cui il rapporto con la ca-sa editrice è ripercorso at-traverso i documenti con-servati negli archivi edito-riali.

La memoria gioca a voltebrutti scherzi: i ricordi neltempo si sovrappongono, siappannano, si idealizzano.La ricostruzione di fatti e vi-cende prende invece unaprospettiva diversa se si ba-sa su documenti scritti, sem-pre fedeli per definizione almomento della stesura. Èsoprattutto dalle lettere chesi delinea il rapporto di Sol-dati con Arnoldo Mondado-ri e con i funzionari della ca-sa. Con il presidente, in par-ticolare, si instaura un lega-me di fiducia e di stima reci-proche, che non vengono

meno neppure nei momentipiù difficili della collabora-zione, quando Soldati, co-me sempre oberato da mil-le nuove iniziative, sembranon tenere fede agli impe-gni e ai tempi concordati.Ma il fiuto di Arnoldo nonsbaglia, e il successo cheSoldati riscuote a partire daI racconti del maresciallo(1968) in poi ripaga ampia-mente (anche dal punto divista economico) le attesemondadoriane.

Scrittore elegante, argu-

to, con uno stile pieno, per-sonale e sempre leggibile,Soldati è stato anche un abi-lissimo promotore di se stes-so che ha saputo cogliereda subito l'importanza del-la pubblicità e del mezzo te-levisivo come strumenti didivulgazione letteraria.L'attenzione prestata dalloscrittore all'aspetto esterio-re del volume (collana, co-pertina, risvolti) è solo unodegli indizi che rivelano ilsuo interesse comunicati-vo. Soldati ottiene da con-

tratto che l'editore si impe-gni «a sottoporre preventi-vamente all'Autore il pro-gramma pubblicitario» perle sue opere e sa avanzarelui stesso strategie dimarketing vincenti. Adesempio è lui a proporre lapubblicazione proprio deiRacconti del maresciallo aridosso della serie televisi-va (in cui, fedele al testoscritto, compare lo stessoSoldati - già noto al pubbli-co televisivo - che dialogacon Turi Ferro, nei pannidel maresciallo Reynaud),scelta che diede un grandis-simo impulso di vendite. Èstato invece un felice sugge-rimento di Niccolò Gallo

quello di affiancare illustra-zioni di Mino Maccari alleCanzonette pubblicate nel1962. Infine la propria con-sapevole assunzione a per-sonaggio già dalle sue pri-me apparizioni televisive:in maniche di camicia, cop-pola e bretelle. Lo ricordia-mo nei suoi incontri con lagente nel Viaggio nella val-le del Po, del 1957, e nel fa-mosissimo Chi legge?,1960, in cui ripercorrendoa ritroso il cammino dei Mil-le, intervista i passanti sulleloro abitudini di lettura, perscoprire drammaticamenteche in quegli anni ancoraun terzo degli italiani eraanalfabeta... Un'immagineche è rimasta nel tempouguale a se stessa: e mai di-menticata.

Scritti e letteredal passato

MARIO SOLDATI

Meina, 1968: da sinistra Arnoldo Mondadori, Mario Soldati, CarloBetocchi, Giuseppe Ungaretti e Piero Chiara

AB MOTORS Caronno Pertusella (VA) 02 96450913 AdCar Milano (MI) 02 413014.1 ALTAUTO Pavia (PV) 0382 569600 AUTO GRANDIVizzolo Predabissi (MI) 02 98230977 AUTOFORMULA DUE San Vittore Olona (MI) 0331 517166 AUTOLECCO Lecco (LC) 0341 29666AUTORIMESSA VALBREGGIA Cernobbio (CO) 031 512182

AUTOSTAR Lodi (LO) 0523 579541 CAPELLI AUTOMOBILI Casalmaggiore (CR) 0375 42414 CITY MOTORS Monza (MI) 039 2148563 CUPONAUTO Bussero (MI) 02 95039246 F.LLI MELONI Rho (MI) 02 9309277 FUTURAUTO Bergamo (BG) 035 4373501GENERAL CARS Cremona (CR) 0372 20343

ISOCAR Brescia (BS) 030 314526 LANDINO AUTOVigevano (PV) 0381 344632LANZAUTO Trezzano sul Naviglio (MI) 02 4455653RASCIONI AUTO Meda (MI) 0362 72896SEMPIONCAR Milano (MI) 02 3343451

Domani, nella Sala Napoleo-nica di Palazzo Greppi, viaSant'Antonio12,si terràunagiornata di studi dedicata aMario Soldati a Milano,or-ganizzata dalla FondazioneArnoldo e Alberto Mondado-ri, insiemeconApice-Archividella parola dell'Immagine edella Comunicazione Edito-riale, dall'Università di Mila-noedallaCasaEditriceMon-dadori.I lavori inizieranno alle ore9.15esisvolgerannonelcor-so dell'intera giornata, toc-candoivariaspettidel lavoromilanese di Mario Soldati:dalla narrativa all’editoria,dal giornalismo, al cinema epersino il teatro.Agliintervenutisaràdistribui-to il volumeScrivere a tem-po pieno. Mario Soldati au-tore Mondadori, a cura diBruno Falcetto, realizzatodalla Fondazione Arnoldo eAlbertoMondadori. Il volumeè il primo della serie «Carteraccontate».Perinformazioni: [email protected].

Registae scrittoreUna vita milanese«a tempo pieno»

Nel 1959 lasciò RomaDomani una giornata

di studi dedicataagli anni vissuti in città

In un volumeviene ricordatoil rapporto conla Mondadori

IL CONVEGNO

L’appuntamento èper domattina nellaSala Napoleonica dipalazzo Greppi dovela sua vita milanese

sarà ricostruitaattraverso le lettere,specialmente quelle

con ArnoldoMondadori col quale

ci fu un rapportodi stima reciproca

il Giornale � Lunedì21maggio2007 Milano cultura 55