EDITORIALE SAGRA DI BACIALLA - 2016 A TERONTOLA - CS Terontola Informa -N098... · e ciocchi di...

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Registrazione del Tribunale di Arezzo n. 177/2 del 09/03/2005 - Direttore responsabile Andrea Laurenzi - Sede, direzione, amministrazione e redazione: Via dei Combattenti 52044 Terontola (AR) - email: Carlo Roccanti [[email protected]]- Tel. C.S.T. 3661953522 - Impaginazione Marco Meoni - Stampa Grafiche Calosci FRATELLI QUAGLIA S.N.C. di Quaglia St. e Fab. Viale Michelangelo, 1/D 52044 - Terontola tel. 3397220132 - 3356744102 - www. caffequaglia.it Numero 98 Settembre - Ottobre 2016 Segue a pag. 2 TERONTOLA PER IL TERREMOTO - 15 SETTEMBRE 2016 SAGRA DI BACIALLA - 2016 A TERONTOLA EDITORIALE CORTONA RICORDA IL PROF. DOMENICO CAMPANACCI Del terribile sisma del 24 Agosto 2016 che ha messo in ginocchio il Reatino ne parlia- mo ampiamente all’interno con la cronaca della grande Cena di beneficenza del 15 Settembre 2016 organizzata dalle Associa- zioni “no-profit” di Terontola. Come credo tutti voi, ho anch’io sempre davanti agli occhi quelle terribili immagini di deva- stazione e di morte. Ho vissuto questo luttuoso evento con una partecipazione anche superiore all’analoga vicenda de L’Aquila solo pochi anni or sono: in questo caso non si tratta di una sola grande città e le crude immagini della TV ci hanno mo- strato la distruzione totale di piccoli paesi e ciocchi di case come potrebbero essere i nostri vecchi agglomerati in cui viviamo. Mi sono immedesimato in quella gente che, a dispetto del freddo incombente, non vuole abbandonare quelle mura di- roccate, non vuole staccare quel cordone ombelicale dei ricordi, delle piccole cose care, insomma il filo conduttore di tutta una vita. E’ inutile che si prometta che tut- to , prima o poi…, sarà ricostruito proprio lì dov’era: no, nulla potrà mai essere come prima. In questo terribile evento io ho rivisto specularmente il “terremoto” della rivoluzione tecnologica a livello planetario che ha sconvolto e continua a sconvolge- re la nostra esistenza. Vi siete accorti di quello che è successo in pochi anni (spesso in pochi mesi….) ? I Partiti, le Imprese, il Commercio, la Comunicazione …. tutto è cambiato a 360 gradi. Il “sapere” che l’arti- giano tramandava di padre in figlio ed era il tesoro più prezioso del nostro modo di vivere ora non esiste più o, quanto meno, non serve più a niente perché qualche “robot” in Cina o da quelle parti ti copia e inonda il mercato (spesso di paccotti- glia a prezzo stracciato…) distruggendo il lavoro di intere generazioni. E i rapporti interpersonali e tra le generazioni dove li mettiamo ? Mi sembra di averlo scritto altre volte: nella nostra Civiltà Contadina (immutata per secoli) il “vecchio” man- teneva un suo ruolo di guida nell’ambito della famiglia patriarcale proprio in virtù dell’esperienza maturata: recita un vecchio proverbio contadino “Fa più un vecchjo t’un cantone (“ stando seduto al focolare” ndr) che ‘n giòveno t’un campone”. Oggi il mondo si è rovesciato e siamo noi… di

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Registrazione del Tribunale di Arezzo n. 177/2 del 09/03/2005 - Direttore responsabile Andrea Laurenzi - Sede, direzione, amministrazione e redazione: Via dei Combattenti 52044 Terontola (AR) - email: Carlo Roccanti [[email protected]]- Tel. C.S.T. 3661953522 - Impaginazione Marco Meoni - Stampa Grafiche Calosci

FRATELLI QUAGLIA S.N.C. di Quaglia St. e Fab.Viale Michelangelo, 1/D 52044 - Terontola

tel. 3397220132 - 3356744102 - www. caffequaglia.it

Numero 98 Settembre - Ottobre 2016

Segue a pag. 2

TERONTOLA PER IL TERREMOTO - 15 SETTEMBRE 2016

SAGRA DI BACIALLA - 2016 A TERONTOLAEDITORIALE

CORTONA RICORDA IL PROF. DOMENICO CAMPANACCI

Del terribile sisma del 24 Agosto 2016 che ha messo in ginocchio il Reatino ne parlia-mo ampiamente all’interno con la cronaca della grande Cena di beneficenza del 15 Settembre 2016 organizzata dalle Associa-zioni “no-profit” di Terontola. Come credo tutti voi, ho anch’io sempre davanti agli occhi quelle terribili immagini di deva-stazione e di morte. Ho vissuto questo luttuoso evento con una partecipazione anche superiore all’analoga vicenda de L’Aquila solo pochi anni or sono: in questo caso non si tratta di una sola grande città e le crude immagini della TV ci hanno mo-strato la distruzione totale di piccoli paesi e ciocchi di case come potrebbero essere i nostri vecchi agglomerati in cui viviamo. Mi sono immedesimato in quella gente che, a dispetto del freddo incombente, non vuole abbandonare quelle mura di-roccate, non vuole staccare quel cordone ombelicale dei ricordi, delle piccole cose care, insomma il filo conduttore di tutta una vita. E’ inutile che si prometta che tut-to , prima o poi…, sarà ricostruito proprio lì dov’era: no, nulla potrà mai essere come prima. In questo terribile evento io ho rivisto specularmente il “terremoto” della rivoluzione tecnologica a livello planetario che ha sconvolto e continua a sconvolge-re la nostra esistenza. Vi siete accorti di quello che è successo in pochi anni (spesso in pochi mesi….) ? I Partiti, le Imprese, il Commercio, la Comunicazione …. tutto è cambiato a 360 gradi. Il “sapere” che l’arti-giano tramandava di padre in figlio ed era il tesoro più prezioso del nostro modo di vivere ora non esiste più o, quanto meno, non serve più a niente perché qualche “robot” in Cina o da quelle parti ti copia e inonda il mercato (spesso di paccotti-glia a prezzo stracciato…) distruggendo il lavoro di intere generazioni. E i rapporti interpersonali e tra le generazioni dove li mettiamo ? Mi sembra di averlo scritto altre volte: nella nostra Civiltà Contadina (immutata per secoli) il “vecchio” man-teneva un suo ruolo di guida nell’ambito della famiglia patriarcale proprio in virtù dell’esperienza maturata: recita un vecchio proverbio contadino “Fa più un vecchjo t’un cantone (“ stando seduto al focolare” ndr) che ‘n giòveno t’un campone”. Oggi il mondo si è rovesciato e siamo noi… di

una certa età a doverci appellare ai figli, e soprattut-to ai nipoti, per farci rendere partecipi di quelle tecnologie in tumultuosa crescita e che ci permettano così di… tirare avanti in qualche modo nella moderna società tecnologica. Mantenendo questo parallelo, personalmente mi impersono benissimo a volte nel “terremotato” che contempla quel-le macerie e dalle quali non riesce a staccarsi. E notevole è lo sconforto perché, al netto delle chiacchiere e delle promesse campa-te in aria, vediamo che ogni giorno le cose sembrano andare sempre peggio. E non parlo della gestione del fenomeno immigra-torio, sarebbe troppo facile ! Prendo invece in esame i legacci della “Burocrazia” (che a chiacchiere dovevano essere troncati….) e che invece danno l’impressione di essersi raddoppiati o triplicati: tra poco, tanto per restare al nostro mondo “contadino”, si dice che non potremo più fare un “trattamento” al nostro orticello o usare il decespugliatore senza il famigerato “patentino” o l’onnipre-sente “Partita IVA”. Poi, magari, su input dell’”Europa” ci inondano con tonnellate di olio tunisino (presumo di qualità non paragonabile al nostro “oro verde”…): che poi non ci si lamenti se interi oliveti già ora languono abbandonati e, prima o poi, sconvolgeranno lo splendido paesaggio che tutti ci invidiano. Quelli della mia genera-zione finiscono insomma per sentirsi come “stranieri in patria” e, al netto della difficoltà a staccare il vecchio “cordone ombelicale” di cui sopra, finiscono per cullare la voglia di abbandonare tutto e tutti. Non per niente nascono come funghi le Agenzie che agevo-lano “chiavi in mano” una dorata vecchiaia alle Azzorre, in Portogallo, in Bulgaria e via viaggiando… con sempre più persone che beatamente ne usufruiscono. No, dobbiamo trovare dentro di noi quella forza residua per lottare contro questo insidioso sconfor-to: ma per questo occorre che la “Politica” in genere ( e qui non parlo di schieramenti secondo le tradizionali “tribù” del Novecen-to) torni a selezionare uomini capaci e onesti e torni soprattutto a ridare ordine, certezze e a riaccendere un fioco lumicino tra le te-nebre in fondo al tunnel: per ora basterebbe anche questo…..

Carlo ROCCANTI

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Prosegue da pag. 1

IN VISI-

UN SIMPATICO E POETICO COMMENTO SULLA RECENTE SAGRA DI BACIALLA

Si è da poco conclusa la 24° SAGRA DI BACIALLA (della quale parliamo ampiamente a parte, oltre al ricco corredo fotografico): una gran bella edizione quella del 2016, caratterizzata dall’assunzione “in proprio” della gestione da parte di un agguerrito gruppo di giovani, ed il successo ottenuto è forse ancora più bello proprio per que-sto. Il nostro vecchio amico e collaboratore Alvaro SGARGLI è stato un affezionato…cliente della Sagra, presente quasi tutte le sere assieme alla sua Edda a gustare la musica dei vari complessi calandosi nel clima della festa. Come ci racconta, le gam-be cominciano a rispondere un po’ male ma l’occhio di acuto osservatore è sempre quello di un tempo… Ecco, il nostro Alvaro ci ha scritto un suo breve commento, acuto e ben centrato, sul clima che ha vissuto nell’ambito della Sagra di Bacialla. Uno scritto che pubblichiamo ben volentieri ringraziandolo per la collaborazione.

LA REDAZIONE

Beata gioventù…… simbolo di forza. Di capacità d’aggregazione e, checché se ne dica, d’intelligenza e di tanta buona volontà. Ragazzi miei, io che a tutti voi vi ho visto dei vispi bambini, sono orgoglioso di voi e di come avete portato avanti la “SAGRA DI BACIALLA” con gioia e con tanto spirito di sacrificio. Mi permetto solo di darvi un consiglio: state uniti, date un calcio alle cose frivole, non vi perdete nei meandri dell’incomprensione. Insieme e uniti siete una grande risorsa per tutto il nostro paesello. Fate si che non ci sia mai più…”il Padrone e il Contadino”, quel mondo di un passato che non deve tornare più. Ricercate sem-pre il dialogo in ogni momento perché il confronto e il dialogo sono perle di luce e di saggezza. Quando tutto lo “Staff” è venuto in pista per festeggiare la fine della festa, ho provato grande emozione ed una gioia infinita: mi sono tornate in mente quelle belle feste dei bei tempi. Avrei voluto correre in mezzo a voi e gioire per un attimo con voi… ma le mie gambe stanche, maledette !, me lo hanno proibito. Che tempi ragazzi ! Insieme al Dottor MEZZETTI e al Maestro PIPPA-RELLI si lavorava come si lavora adesso, con la gioia di stare insieme. Quando siete stanchi sedetevi e riflettete…non dimenticatelo mai ! Alvaro SGARAGLI

UN RINGRAZIAMENTO DAGLI AMICI DELLO “S.P.I.-TREVISO”Vi ricordate degli amici dello SPI-CGIL (Sindacato Pensionati) di Treviso che, in viaggio per una manifestazione a Roma, il 19 Maggio scorso si “appoggiarono” a noi per il pranzo ed una breve visita alla bella Cortona. Fu una gran bella giornata per la nostra…. “politica este-ra” e di questo “gemellaggio” abbiamo parlato diffusamente nel n. 96 del giornale inviando-ne alcune copie allo SPI di Treviso. In merito a quella giornata mi è pervenuta lo scorso 15 Settembre una simpatica e-mail che mi piace portare a conoscenza dei nostri soci e lettori pubblicandola integralmente.

LA REDAZIONE

Gentilissimo Sig. Carlo ROCCANTI, è stata una gradevolissima sorpresa leggerci nel vostro notiziario del Centro Sociale. Ancora un grande grazie per quello che abbiamo potuto godere del vostro territorio (in tutti i “sensi”) e aggiungo l’augurio di poter avere altri incontri perché la politica….estera ha la sua importanza !! Vorrei aggiungere che anche la CGIL di Treviso si avvale della collaborazione di AUSER per vari servizi rivolti soprattutto alla nostra bellissima terza età. Mi auguro di poterci rileggere con un sorri-so. Un cordiale saluto. -

Luisa del Brollo-Lega SPI-TREVISO.

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LA 24a SAGRA DI BACIALLA A TERONTOLA: UN GRAN SUCCESSO

IN VISI-

Le inevitabili paure iniziali sotto il profilo organizzativo e le giustificate proteste che sempre più si levano dal mondo della “ristorazione” contro le Sagre almeno per quest’anno le abbiamo saltate a piè pari. Il tradizionale appuntamento agostano della SAGRA DI BACIALLA, arrivato alla sua ventiquattresima edizione, si è svolto con grande successo e unanime apprezza-mento. Novità ci sono state, e non di poco conto… In primo luogo il mitico organiz-zatore di tante edizioni della Sagra e da ringraziare per l’impegno profu-so in tale ambito, Livio BIAGIANTI, ha passato la mano ed il “co-mando” è stato assunto in proprio da un agguerrito gruppo di giovani Consiglieri del GS TERONTO-LA che, ad onor del vero, già da un paio di anni stavano sempre più entrando negli ingranaggi dell’organizzazione. Un ricambio “fisiologico” la cui importanza è da cogliere soprattutto in prospettiva futura, ma sono rimasti “al pigio” anche moltissimi della vecchia guardia portando un sensibile contributo di esperienza e di continuità : un mix ben calibrato che ha portato al successo dell’edizione 2016 della Sagra di Bacialla. Poi le caratteristi-che e la durata: quest’anno è stata divisa in due “fine settimana” (4-7 Agosto e poi 11-15 Agosto 2016) il tutto per un totale di 9 giorni contro gli 11 della passata edizio-ne. Ho accennato alle difficoltà di parten-za che sono rimaste legate soprattutto al preciso adeguamento degli impianti e delle strutture ai precisi dettami della

USL-8 in materia si Sagre (un assaggio del futuro…) : sforzo iniziale ripagato dalla successiva tranquillità nello svolgimen-to delle serate. La Sagra ha mantenuto sostanzialmente invariato il suo clichét anche nell’edizione 2016:musica, buona cucina, serate in amicizie e allegria per grandi e piccini. Cura particolare è stata annessa al “Ristorante” (comprensivo della “Gratella” e della “Pizzeria”). Posso ben testimoniarlo dal mio punto di osservazio-ne privilegiato (la “Cassa” del Ristorante): pressoché nessuna lamentela ed anzi elogi sperticati per la qualità sia della “cucina” che del servizio ai tavoli con tanta gente (soprattutto stranieri e della vicina Um-bria) che sono tornati a cena quasi tutte le sere. Apprezzatissime le due serate “di pesce” su prenotazione: ”Serata Spagno-la-Paella & Sangria” e “Cacciucco a Bacial-la”. Il risultato ? Ben 248 “coperti” in più (al netto dei “buoni pasto” per i volontari) rispetto allo scorso anno nonostante i due

giorni in meno di durata della Sagra. C’è da dire che il tempo ci ha aiutati allontanando “Giove Pluvio”: un aiuto parziale perché la temperatura è stata più bassa del solito per il periodo e ciò ha inciso negativa-mente (ma in fondo non più di tanto…) nelle consumazioni ai due

Bar. Rispetto allo scorso anno non è stata riproposta la “Pesca” utilizzando lo stand per un “Torneo di Biliardino” che però non è decollato come volevamo: un’esperienza da ripensare. Per il resto buono, e perfet-tamente in linea con la durata dell’evento, è stato l’andamento della “Briscola” che a Terontola “tira” sempre. Si è mantenu-to il consueto appuntamento serale con la “Lotteria” curata dalla ormai inossidabile cop-pia Ivo Calzolari e Samuele Meoni. Poi musica presso-ché tutte le sere con buoni complessi e pista da ballo sempre affollata al limite della capienza. Ci sono state anche iniziative collaterali. In particolare Sabato 6 Agosto l’ apprezzatissima esibizio-ne teatrale dei RAGAZZI DEL CAM seguita dall’atteso TOUR 2016 DEI 7 CERVELLI: uno spettacolo che ha visto una enorme affluenza di gente, in particolare dalla vicina Umbria. Nel tardo pomeriggio di Giovedì 11 Agosto la suggestiva “CAMMINATA SOTTO LE STELLE” su per le colline di Farinaio: una esperienza da ripetere e possibilmente da potenziare tassativamente. Spettacolare poi, Sabato 13 Agosto, l’esibizione musi-

cale dei giovani allievi della Scuola Media “Berrettini-Pancrazi” di Terontola schierati con i loro strumenti al centro della pista e magistralmente guidati dal Prof. Biagian-ti. Poi Domenica 14 Agosto l’Esibizione della Scuola di Ballo “Dancin’Forever di

Maurizio e Silvana” ( con tanti “ballerini” locali in grande spolvero) seguita dallo spettacolo comico di “Massimo Antichi in Tour”. Spettacolare poi la chiusura di ferragosto con la seguitissima orchestra locale di Willy Cottini e gli scoppiettanti fuochi artificiali curati dal nostro socio Nicola Imparato. L’entusiasmo dei giovani organizzatori per il buon risultato conse-guito ha contagiato tutti noi con un brin-disi finale… a ” doccia” come all’arrivo dei Gran Premi automobilistici. Allegria che ha contagiato anche la “Cena dei Volon-tari”, la tradizionale “benfinita” di Martedì 16 Agosto con i dati statistici che ho snoc-ciolato tra gli applausi ed un piccolo ma gradito omaggio al “gentil sesso” offerto dalla Ditta GIROMAGI di Pipparelli. Vera-mente un bel clima che, sera per sera, ci ha coinvolto tutti: ci siamo conosciuti me-glio apprezzandoci a vicenda in allegria e

sempre con grande spirito di collaborazio-ne. Un clima di amicizia che fa ben sperare per il futuro e che deve necessariamente consolidarsi anche al difuori della Sagra. Un ringraziamento ai Soci del Centro Sociale di Terontola che, come al solito, hanno dato il loro contributo alla riuscita della Sagra e….appuntamento all’Edizione 2017, quella del “Giubileo” !

4 IMMAGINI

CORTONA RICORDA IL “RICCIAIOLO” PROF. DOMENICO CAMPANACCI

COL C.S.T. ALLE TERME DI S. ALBINO-STAGIONE 2016

IL CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA FESTEGGIA IL DODICESIMO COMPLEANNO

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COL C.S.T. ALLE TERME DI S.ALBINOSono ormai 9 anni che i nostri Soci possono usufruire dei benefici effetti delle Cure Termali presso le Terme di S. Albino- Montepul-ciano che abbiamo la fortuna di avere qui, praticamente a due passi…. Un impianto che sfrutta al meglio le facoltà terapeutiche delle acque termali (prodotto finale dell’attività di antichi vulcani) conosciute fin dall’antichità ma utilizzate allo scopo solo di recente (le Terme sono operative solo da 50 anni). Un impianto ampio e modernissimo che, accanto al Centro Riabilitativo (ottimo sia per i problemi circolatori che ortopedici) ha di recente allargato la sua attività anche al settore “Bauty” con trattamenti e prodotti strettamente personalizzati. Per il nono anno consecutivo il Centro Sociale di Terontola ha concordato ed organizzato per i suoi Soci un ciclo di cure e trattamenti di 12 giorni, attività coordinata come sempre dalla nostra inarrestabile Franca GORUCCI. La Franca è or-mai di casa a S.Albino anche grazie alla consolidata amicizia con la Sig.ra Sabrina, vero factotum dell’impianto. Come già avvenuto lo scorso anno, è stato possibile organizzare una visita medica pre-ventiva per nostri Soci presso il Salone Tuttinsieme: cosa utilissima in quanto permette di anticipare tutte le incombenze di carattere burocratico che finirebbero per “intasare” le prime giornate a S. Albino. La visita si è tenuta dalle 14,30 di Venerdì 26 Agosto 2016 con la presenza di un Medico delle Terme affiancato dalla imman-cabile Sig.ra Sabrina che ha portato a termine da par suo tutte le incombenze burocratiche necessarie. Rispetto alle passate edizioni inferiore è stato il numero dei nostri Soci aderenti, cosa dovuta in parte a motivi di salute. Opportuno è stato perciò l’accordo col Centro Sociale di Camucia tramite il Presidente Ivan LANDI : cosa che ha permesso di poter utilizzare assieme un unico pullman per il trasferimento giornaliero alle Terme. C’è inoltre da sottolineare in

merito che alcuni Soci, per motivi di orario, hanno preferito recar-si a S. Albino con un mezzo proprio. Sabato 24 Settembre 2016 si è felicemente concluso il periodo di Cure Termali 2016 con gran-de soddisfazione da parte degli utenti. Per questa iniziativa, che permane uno dei fiori all’occhiello del C.S.T., un doveroso ringra-ziamento alla nostra Franca GORUCCI e al Consigliere Francesco MAGINI che l’ha ben affiancata nella parte organizzativa.

Carlo ROCCANTI

La Prof.ssa DANIELA BELLAVEGLIA VA IN PENSIONE.

Bandiere a mezz’asta al Ministero della Pubblica Istruzione: col 31 di Agosto u.s. è uscita “dal ciclo produt-tivo della nazione” la nostra carissima socia Daniela BEL-LAVEGLIA. E mi sembra che proprio a lei calzi a pennello l’immortale tormentone di Mario MARENCO quando, nella fortunatissima trasmis-sione radiofonica degli anni ’70 “ALTO GRADIMENTO”, interpretando il mitico “Pro-fessor Aristogitòne” ripeteva allo sfinimento: “Quarand’an-ni di insegnamento, qua-rand’anni di duro lavoro fra queste quattro mura scola-stiche…” Questi quarant’anni e passa sono volati e così la nostra cara Daniela è finalmente venuta tra noi alla faccia della Fornero… Con molta commozione e inevita-bili rimpianti ha lasciato i suoi ultimi allievi di Cortona e, soprattutto, di Foiano e adesso potrà dedicarsi a tempo pieno alla sua bella famiglia ed in particolare ai nipotini Chiara e Luca. Forse andrà peggio al marito, il nostro caro Silvestro GORI, che non potrà più godere delle sue preziose …”ore d’aria” giornaliere, ma questo è un altro discorso: auguri ! Daniela perdonerà il tono scherzoso: vadano a lei i migliori auguri e congratulazioni a livello personale e del Centro Sociale di Terontola. Gli amici del “Poggetto del Riccio” attendono fiduciosamente i dove-rosi (e si auspica…sostanziosi) festeggiamenti che questa bella notizia si merita. Auguri, Daniela e goditi la tua “età libera” !

Carlo ROCCANTI

I NOSTRI LUTTI - LISA MANCIOPPI Ved. TORRESI 1935-2016

Lo scorso 28 Agosto 2016, all’età di 81 anni, se ne è andata per sempre Lisa MANCIOPPI Ved. TORRESI, reclinando serenamente la testa sulla sua poltrona. Ma Lisa in realtà se ne era andata ormai da qualche anno fiaccata dall’inesorabile progredire del Morbo di Alzheimer: ormai da tempo della Lisa che conoscevamo non c’èra rimasto più nulla e la sua dipartita è stata una liberazione sia per lei che per chi le ha sempre voluto bene assistendola amorevolmente fino all’ultimo. Lisa era nata nel 1935 nella vicina Ritorto da una notissima e ben radi-cata famiglia di agricoltori, primogenita di una bella nidiata di fratelli e sorelle,. Agli inizi degli anni ’60 la famiglia si trasferì a Terontola Alta dove i nostri lettori l’hanno conosciuta e apprezzata. Lisa sposò un vicino di casa di Ritorto che conosceva fin da ragazzo, Novilio TOR-RESI che seguì in quel di Firenze dove lavorava prima in Ferrovia e poi nell’ambito di un’attività di pavimentazione edile. Vennero tre figli:

Raul, Marco e per ultima Carla. Lo sfortunato andamento dell’attività di Novilio ebbe risvolti negativi non solo sotto il profilo economico, ma anche nell’ambito dei rapporti famigliari. Dissidi che poi si sono leniti col tempo gettando le basi di una serena convivenza nel loro appartamento di Via Morelli a Terontola, con Novilio che poté dedicarsi anima e corpo alla fondazione e gestione in prima linea del nostro Centro Sociale di Terontola. Ci si è messa però la terribile malattia di cui ho parlato e Lisa è stata accudita con cura da Novilio in questi ultimi anni fino a quando anche lui si è ammalto gravemente ed è scomparso il 17 Maggio 2015. Dopo un sentita cerimonia presso la chiesa parrocchiale di Terontola con tanti amici venuti a porgerle l’estremo saluto, ora Lisa riposa accanto a Novilio nel raccolto Cimitero di San Biagio. Nel ricordo di Lisa e della sua dolcezza, vadano alla famiglia le più sentite condoglianze da parte del Centro Sociale di Terontola.

Carlo ROCCANTI

GINO MEACCI1938-2016

All’età di 78 anni ci ha lascia-ti Gino MEACCI a non molta distanza dal fra-tello Egidio. Era ormai da qual-che tempo che le condizioni di salute lasciava-no a desiderare. Esponente di una famiglia conosciutissima di agricoltori era noto per i suoi successi nel campo dell’allevamento del bestiame. Adesso il peso della conduzione dell’azienda agricola sarà per la famiglia che lo ha amorevol-mente assistito in questi ultimi anni . Il Centro Sociale di Terontola lo ricorda con affetto porgendo le più sentite condoglian-ze.

Claudio MEONI

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CORTONA RICORDA IL PROF. DOMENICO CAMPANACCI

Zona ind.le Vallone C.S. Ossaia, 35/35P52044 Cortona (AR) – Italywww.mbelettronica.com

C’è un grande personaggio del quale le persone di una certa età (tra le quali, ahimé, anch’io ormai mi annovero…) mantengono un grande ed affettuoso ricordo. Si tratta di un luminare della Medicina italiana, il Prof. Domenico CAMPANACCI, nato appunto al Riccio nel 1898 dove da ormai trent’anni riposa nella tomba di famiglia dopo la scomparsa nel 1986. Spirito vivace e grande intelligenza fin da ragazzo, Domenico CAMPA-NACCI studiò brillantemente a Cortona, Arezzo e Perugia laureandosi in Medicina e Chirurgia presso l’ Università di Firenze. Si perfezionò all’estero seguendo corsi di specializzazio-

ne nella più prestigiosa scuola medica del tempo, quella di Vienna, imparando alla perfezione la lingua tedesca. Iniziò la sua carriera universitaria a Parma nel primo dopoguerra e venne poi chiamato nel 1953 a dirigere il prestigioso Istituto di Patologia Medica dell’Università di Bologna, incarico mantenu-to fino al suo pensionamento nel 1968. E’ stato l’autorevole “maestro” di tante generazioni di medici ed il suo mitico “TRATTATO DI PATOLOGIA MEDICA” venne adottato praticamente da tutte le Università italiane dandogli fama, prestigio ed una enorme notorietà. Suo enorme merito fu quello, tra i primi in Italia, a comprendere che la Medicina Interna era una materia talmente vasta da dover essere divisa necessariamente per settori e richiese sempre ai suoi allievi (i ben noti “Campanacciani”) di specializzarsi in uno specifico settore seguendo anche dei corsi all’estero. Nel suo Istituto nac-quero pertanto Cardiologia, Ematologia, Pneumologia, Nefrologia, Gastroenterologia, Medicina del Lavoro….Per questo dovette lottare a lungo con la “casta universitaria” del tempo, i ben noti “Baroni”, che tutti noi studenti universitari di qualunque Facoltà abbiamo conosciuto, che vedevano in questa “rivoluzione” una perdita del loro prestigio. Ma questa sua intuizione (che oggi appare del tutto logica) alla fine fu vincente ed i suoi allievi divennero a loro volta maestri occu-

pando posizioni di crescente prestigio sia negli Ospedali che nelle Università. Il Prof. Campanacci nel suo percorso ha seguito e attuato concreta-mente gran parte degli immortali insegnamenti del Prof. Augusto MURRI ( una colonna della Medicina italiana 1842-1932). Ad esempio le cinque caratteristiche essen-ziali del “Maestro”: Carisma, Modello, Disponibilità di Spa-zi e Strumenti, Orgoglio di assistere all’ascesa dell’allie-vo, Essere stato superato dall’allievo”. Oppure l’ Umiltà: “Se un Clinico pretendesse di saper fare tutto da sé dovrebbe suscitare più compatimento che ammirazione”. Ed ancora l’Amore: “ Medico vero non può essere chi non sente imperio-so nel cuore l’amore per gli uomini”, cosa che deve necessa-riamente portare a “…un ritorno verso le alte virtù della meditazione, del raziocinio, e soprattutto dell’amore”. E ciò fino ad una bellissima conclusione: “ Noi dobbiamo guardare innanzi ed in alto, lasciando che il nostro lavoro sia illumi-nato dalle universali eterne verità del cuore, ancora e sempre racchiuse nei sentimenti di fede e di onore, di pietà e di dovere, di sacrificio e di amore”. Ecco il perché della sua grandezza e del fatto che il suo nome rimarrà tra i “grandi” della nostra terra, al pari degli eccelsi artisti che possiamo vantare. Arezzo gli ha dedicato dieci anni or sono una strada e Cortona lo ricordò una ventina di anni or sono con un busto di bronzo attualmente nel Palazzo Comunale ( di quella cerimo-nia possiedo un filmato esclusivo che girai personalmente). Il

suo nome ed il suo insegnamento resta vivo tra i suoi allievi (i “Campanacciani”) attraverso una rivista periodica e soprattutto con incontri e convegni. L’ultimo di questi è stato appunto a Cortona nella mattinata di Mercoledì 14 Settembre 2016 presso il Teatro Signorelli di Cortona per ricordarlo nel trentennale della scomparsa. L' "INCON-TRO DEGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DEL PROF. DOMENICO CAMPANACCI” si è tenuto a cura della

Il Prof. Campanacci, la moglie e un gruppo di Ricciaioli alla Festa a Sepoltaglia 19 Maggio 1974

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NEL 30° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fondazione “Nicodemo Settembrini”- Cortona, del Comune di Cortona e dell’Accademia degli Arditi di Cortona: vorrei ringraziare in merito l’ Avv. Nicodemo SETTEMBRINI che mi ha trasmesso l’invito essendo a conoscenza del mio vecchio rapporto di amicizia col Prof. Campanacci. Dopo il saluto delle autorità (ha presenziato la compaesana Lorena TAN-GANELLI Presidente del Consiglio Comunale di Cortona), dell’ Avv. Settembrini e del Direttore Sanitario dell’ Ospedale S. Margherita di Fratta Dr. Franco COSMI, si sono alternati sul palco alcuni prestigiosi allievi. Ha coordinato il tutto il Prof. Mauro SASDELLI (Ospedale di Arezzo) che ha introdotto i brillanti interventi del Prof. Mario PASSERI (Università di Parma) e del Prof. Giovanni DANIELI (Università di Ancona). L’intervento più sentito e impreziosito da tutta una serie di foto storiche è stato quello del figlio, il Prof. Luciano CAMPANACCI (Univer-sità di Trieste) che poi alla fine ha presentato il rampollo della famiglia, il Prof. Domenico CAMPANACCI (che ha ripreso, oltre che la scienza medica, anche il nome del nonno) attualmente chirurgo di fama internazionale presso l’Ospedale di Careggi a Firenze. Nel suo mirabile intervento, il Prof. Luciano ha ricorda-to il Domenico Campanacci visto con gli occhi del figlio e nella sua dimensione domestica. Il suo bel portamento e l’innata curatissima eleganza (splendide le foto storiche che ci ha mostrato sul mega-schermo), l’amore per la caccia e la vita all’aria aperta, la semplicità e la sobrietà di vita (specialmente a tavola) ed il suo infinito attaccamento a Cortona ed al Riccio in particola-re. E qui, se permettete, vorrei dare un mio contributo alla conoscenza del personaggio ricorrendo ad alcuni bei ricordi ed aneddoti. In primo luogo ho cercato nel mio archivio fotografico alcune belle foto degli anni ’70 (che in parte pubblico a corredo) che ho ristampato facendone omaggio in questa occasione alla figlia che le ha accolte con grande commozione. Prima del convegno ho potuto parlare a lungo con uno degli ultimi esponenti (per parte di madre) della famiglia Campanacci in Val di Pierle. Purtroppo non ho memorizzato il suo nome e mi dispiace: nel corso di questo colloquio mi ha raccontato episodi di estremo interesse , per altro documentati anche nella pubblicazione “Val di Pierle – Memorie Storiche” di Don Giovanni MILLOTTI (Parroco di Lisciano Niccone e Mercatale dal 1848 al 1893) – Guerra Edizioni-2010 (testo coordinato da Marcello Silvestrini). Ho saputo che la famiglia Campanacci era originaria della Calabria e, con un diverso cognome come Simonetti, fece fortuna nelle Corti Rinascimentali del Nord Italia a cavallo tra il 1500 e il 1600. Fortuna economico/politica che declinò improvvisamente tanto che il nucleo venne esiliato in Val di Pierle presso il Castello di Reschio. Qui ripartirono pratica-mente da zero impegnandosi nei mestieri più umili: uno della famiglia divenne coordinatore della mano d’opera per i lavori nei campi (quello che oggi, in senso negativo, potrebbe essere il “Caporalato”) ed era uso convocare il gruppo dei braccianti al suono di un campanaccio. Da qui il soprannome (poi divenuto vero e proprio cognome) di “CAMPANACCI”: di questo soprannome ne parla appunto Don Millotti nella pubblicazione sopra citata. Personaggio importante, medico di fiducia della borghesia emiliana e lombarda, Il Prof. Dome-nico CAMPANACCI sapeva però stare con le persone più umili e, in queste occasioni, era totalmente a suo agio ed amava essere trattato alla pari, come uno di loro. Non poteva

sopportare il caldo e, specie dopo il pensionamento, passava alcuni giorni nel refrigerio della Villa Guglielmesca di S.Egidio che era la base per frequenti visite “ a valle”. Così, quando tornava al Riccio negli anni ’60 e ’70, chi ne aveva bisogno preparava “i fogli” (le ricette e gli esami medici) e la sua passeggiata in paese si trasformava in un vero e proprio “ambulatorio medico” itinerante: i le sue osservazioni e i suoi consigli (sempre azzeccati !) erano “vangelo” per tutti. Poi,

dopo l’ immancabile visita al Cimitero, una tappa alla vecchia Falegnameria Roccanti a parlare di caccia con mio zio Nello e delle novità del paese con i ricciaioli “doc”: Farina, Donati, Fucini, Mearini, Palazzi… Aveva un particolare rapporto di amicizia con la famiglia Garzi (“Massino”) con la chiave della cappella al cimitero lasciata in custodia alla Menchina. Con l’arrivo al Riccio di Don Benito CHIARABOLLI organizzava-mo ogni anno la “Cena Parrocchiale” (vuoi nell’ampio garage del compianto Dr. Luigi Nucciarelli, vuoi sul “palco” del frantoio). Nonostante la giovane età (ero sulla…”ventina”) mi dilettavo fino da allora a scrivere in dialetto chianino poesie satiriche per prendere in giro bonariamente personaggi e vicende paesane e queste cene erano appunto il posto canonico delle “declamazioni”. Invitato dal Dr. Nucciarelli, partecipò ad un paio di queste anche il Prof. Campa-nacci: vero “ossigeno” per lui queste

rimpatriate che lo divertivano un mondo (anche se a tavola era estremamente parco)e lo facevano sentire a “casa sua” nel vero senso della parola (nel convegno il figlio ha parlato a lungo della sua “toscanità” in terra bolognese). Era il 1972 quando in sua presenza lessi appunto la mia “CHIANINA COMMEDIA” dove raccontavo fantasiosamente la morte di Don Alfredo Caloni (avvenuta dieci anni prima) che poi mi faceva da guida in un breve, e molto ironico, viaggio nell’Al-dilà. Lo rivedo ancora sorridere di gusto: mi fece promettere solennemente di rilegare questo scritto e di inviarglielo a Bologna. Cosa che feci spedendo il plico al suo mitico Studio in Via Gualandi: mi ringraziò con un affettuoso biglietto affermando, tra l’altro, che il mio scritto sarebbe stato “il volume più prezioso della sua biblioteca”. Amava la vista della sua Valdichiana dal colle del Cimitero del Riccio e così, quando seppe che il Comune avrebbe costruito lungo la cinta del Cimitero verso valle del loculi che avrebbero coperto la visuale della Valdichiana dalla sua Cappella, mi scrisse se potevo fare qualcosa per impedirlo. Sapeva che in quegli anni ero Consigliere Comunale (di opposizione…): la richiesta arrivò tardi perché ormai i lavori erano già iniziati ed infatti comprese benissimo, signore come sempre, che non ci sarebbe stato nulla da fare .Quando seppe del mio matrimo-nio, nel 1980, mi inviò in dono un prezioso vassoio in cerami-ca di Faenza con un bellissimo biglietto augurale: tutte cose che conservo con cura in ricordo di questo grande ed uma-nissimo personaggio che ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare godendo della sua sincera amicizia. In perfetta assonanza di idee con la Fondazione Settembrini, vorrei che Cortona si ricordasse tangibilmente di questo suo “figlio” che ha portato il nome della città nel mondo magari intitolando-gli una strada, una piazza, oppure una scuola…

Carlo ROCCANTI

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RACHELE CALZOLARI e MARIO LOVRENCIECONVOLANO A NOZZE

Festa grande in quel di Castiglion Fiorenti-no e Cortoreggio: nel pomeriggio di Sabato 27 Agosto 2016 sono convolati a giuste nozze Rachele CALZOLARI e Mario LOVRENCIE (cognome compli-cato, speriamo di averlo scritto bene…). Giornate impegna-tive e agitate per il nostro Presidente Ivo

CALZOLARI (e soprattutto per la “first lady” Nadia CORRADINI) che si sono stemperate con la bellissima cerimonia nella suggestiva cornice della chiesa di S. Maria Nuova a Cortona. Una chiesa armoniosa e ricca d’opere d’arte che, per luce e disposizione interna, è l’ideale per celebrarvi un matrimonio: non per niente convolò qui a nozze Lorenzo Cherubini, meglio noto come Jovanotti. Il luminosissimo e soleggiato pomeriggio di fine Agosto ha fatto tutto il resto, accogliendo nel migliore dei modi i due elegantissimi sposini accompagnati poi all’Altare dai rispettivi genitori vi-sibilmente commossi. Di “livello” anche la colonna sonora con un grande artista ed amico, Francesco SANTUCCI, che dall’altro ha accompagnato col suo incredibile sax i momenti salienti della cerimonia. Dopo l’imman-cabile festa con parenti e amici, Mario e Rachele sono partiti per un lungo viaggio di nozze che sognavano da tempo e che li ha portati dalle candide vette dell’Himalaya alle limpide acque delle barriere coralline del Pacifico. Vadano a Mario e Rachele i più sinceri a auguri a livello personale e del Centro Sociale di Terontola per una lunga e serena vita assieme come si meritano veramente.

Carlo ROCCANTI

FESTA AL RICCIO PER LE NOZZE DI EMANUELE MEUCCI E GIADA CAPRINI

In uno splendido pomeriggio d’Estate, lo scorso 20 Agosto 2016 si sono uniti in matrimonio Ema-nuele MEUCCI e Giada CAPRINI. La suggestiva cerimonia si è svolta presso la chiesa di S. Angelo, tempio pieno di sto-ria e che permane tra i più belli della nostra zona: celebrante Don Giovanni Tan-ganelli, da sempre legato da vincoli di amicizia con i due sposini. Emanuele e Giada sono conosciutissimi nell’ambito della gestione del Bar del Riccio, locale in grande ascesa e che allarga costan-temente la sua attività: anche per questo ha presenziato alla cerimonia un vero stuolo di amici festanti. Festa che è poi proseguita fino alle ore piccole nella bellissima “location” di S. Andrea a Pigli, immersa nel verde di un bosco lussureggiante. Per l’atteso viaggio di nozze anche Giada ed Emanuele non hanno scherzato: prima in Sud-Africa tra i leoni e poi un tuffo nelle acque cristalline delle Isole Seychelles, nell’Oceano Indiano proprio sopra la punta del Madagascar. Vadano ad Emanuele e Giada che hanno coronato il loro sogno d’amore il mio personale abbraccio e l’augurio di ogni felicità da parte del Centro Sociale di Terontola.

Carlo ROCCANTI

PIETRO DEL PRINCIPE – ALBERTINA TARALLAFESTA PER IL 50° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO

Correva l’anno 1966, un anno strano con alti e bassi (molti di più questi ultimi…): escalation della Guerra del Viet-Nam, l’anno del “denti-sta” coreano Pak Doo-Ik che col suo goal mandò a casa gli “Azzurri” dai Mondiali di Cal-cio in Inghilterra, l’anno della terribile alluvione di Firenze, ma anche l’anno di nascita del conterraneo Lorenzo Che-rubini, in arte Jovanotti… In

quell’anno, il 28 Agosto, convolarono a giuste nozze due nostri carissimi Soci, Pietro DEL PRINCIPE e Albertina TARALLA. Come da consolidata tradi-zione che si è protratta nel tempo in questa nostra terra di “confine” tra il “Granducato di Toscana” e lo “Stato Pontificio”, è in genere il “toscano” che impalma la “umbra” (con rari casi in senso inver-so):e così fu anche allora col ricciaiolo Pietro e l’umbra “doc” di Tuoro Albertina. La cerimonia si svolse appunto a Tuoro presso la chiesa di S. Maria Maddalena, celebranti (proprio per non creare…casi diplomatici) Don Decio (Parroco di Tuoro) e Don Benito Chiarabolli (fresco e giovanissimo Parroco del Riccio). Da allora gli anni sono volati: una bella famiglia unita e armoniosa con due bravi figli Tiziana e Tiziano (tanto per non alimentare gelosie sul nome…) e poi con i nipotini. Pietro e Albertina han-no voluto rivivere quel momento scambiandosi nuovamente la promessa di allora presso la stessa chiesa Di S. Maria Maddale-na a Tuoro proprio nello stesso giorno: Domenica 28 Agosto 2016 ! Poi tutti a far festa assieme alla famiglia e gli amici presso il Ristorante La Sosta del Priore con l’immancabile taglio della torta e i doverosi e reiterati brindisi augurali. Auguri ai quali mi associo personalmente e a nome del Centro Sociale di Terontola auspicando tanti bei giorni sereni ai nostri carissimi Pietro e Albertina. Se li meritano !

Carlo ROCCANTI

9IMMAGINI

A TERONTOLA LA “SAGRA DI BACIALLA” - 2016

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INIZIATIVA DELLE ASSOCIAZIONI DI TERONTOLA PER I TERREMOTATI DEL REATINO

Tutti noi abbiamo ancora davanti agli occhi le crude immagini di distruzione e morte legate al sisma che nella notte del 24 Agosto 2016 ha colpito le popolazioni del reatino. Un evento che ci ha colpito maggiormente rispetto ad analoghi disa-stri proprio perché in quei piccoli borghi rasi al suolo abbiamo forse rivisto i nostri paesini, i nostri ciocchi di case… E ci siamo immedesimati da subito in quella gente piena di dignità che in un attimo ha perduto per sempre il frutto del lavoro di una vita, gli affetti e i ricordi di una serena esistenza. Di Amatrice com’era ho solo un vago ricordo personale: vi passai oltre trent’anni or sono e ricordo con piacere la sosta (mi pare proprio al Ristorante dell’ Hotel Roma) e soprattutto la splendida “Amatriciana” che vi gustai (fatta con tutti i crismi….). E proprio questo gustoso piatto di pasta ha stimolato la fantasia ed è stata alla base di tanti incontri con-viviali per raccolta fondi. tanto che è stata fatta incetta del “guanciale” (le nostre “gote”) del maiale, suo ingrediente fondamentale assieme al pe-corino. Naturale perciò anche per noi il desiderio di dare una mano, anche solo un piccolo sollievo a questa gente tanto più sfortunata di noi. Dopo la recente splendida iniziativa Comunale di Camucia che, grazie al coinvolgimen-to delle Associazioni di volontariato del Comune di Cortona, è riuscita a “mettere a tavola” per una cena di beneficenza quasi 1.300 persone, anche le Associazio-ni di Terontola sono scese volentieri in campo. Ci siamo guardati negli occhi e sono bastate un paio di riunioni organiz-zative per mettere in piedi “TERONTOLA PER IL TERREMOTO”, la grande Cena

di beneficenza che si è tenuta presso gli impianti sportivi dello Stadio “Enzo MEZ-ZETTI-PANOZZI” di farinaio Giovedì 15 Settembre 2016. Grande merito dunque alle Associazioni “no-profit” di Terontola che hanno messo in campo “uomini e mezzi” col massimo impegno: CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA, CICLISMO TERONTOLA, FRATRES TERONTOLA, GS TERONTOLA CALCIO, MISERICOR-DIA TERONTOLA E UNITRE TERONTO-LA. All’iniziativa ha dato il suo patrocinio anche la Parrocchia di Terontola pur impegnata in analoga iniziativa nell’ambi-to della Caritas per il 24 Settembre. Oltre all’impegno dei tanti volontari, lo splendi-do risultato dell’iniziativa è derivato anche dalla immensa generosità di Aziende e Negozi che ci hanno offerto gratuitamen-te tutto quello che occorreva per la cena. Il “RISTORANTE PRELUDIO”- “PRELU-DIO GROUP” ha offerto ben 13 prosciutti di maiale magistralmente cotti al forno, croccanti e pronti da…affettare. “LA BOTTEGA DEL FUTURO “ dei Flli Lisi di Pozzuolo (PG) una ventina di “Guanciali” di maiale (meglio conosciute da noi come “Gote”) per il sugo all’Amatriciana che ha condito circa 50 Kg. di pasta offerta dal PASTIFICIO FABIANELLI di Castiglion

Fiorentino. Il “pomodoro” per il sugo ed i fagioli per il contorno ci sono stati offerti in quantità… industriale dalla “CORTO-NESE CARNI srl” del Vallone. Le Aziende Agricole BALDETTI ALFONSO di Pietraia e STEFANIA MEZZETTI di Terontola hanno offerto il vino, così come la “ELLE-VI” di Elio Vitali di Camucia e la“VINA-RIUM” di Rossi Luciano che, oltre al vino, ha fornito anche l’acqua. L’ottimo olio locale è venuto dal Frantoio GNERUCCI

BRUNELLA di Terontola Alta. Il Panificio “F.LLI LAZZERI snc” ha fornito il pane e “LA PANETTERIA DI GIAIMO & C. snc” dei dolci che si sono aggiunti a quelli casa-

linghi portati direttamente dai volontari. Il “PRONTO CARTA srl” del Vallone ha garantito la completa “apparecchiatura” dei tavoli e poi i vari negozi di Terontola si sono attivati per offrirci i loro prodotti e servizi: la Cartolibreria “IL PAPIRO” di F. Postiferi, i SUPERMERCATI EMI dei F.lli Falini e CRAI di Sartini, “LA FRUT-TERIA” di Magi Francesco, la “FERRA-MENTA FORCONI” di Vinerba Stefano, fino a al “CAFFE’ QUAGLIA” di Terontola con la materia prima per gli espressi al Bar. Una incredibile gara di generosità che ci ha permesso di mettere a tavola quasi 500 persone in maniera ordinata ed efficiente e qualche goccia d’acqua caduta in serata non ci ha disturbato più di tanto… Un bellissimo colpo d’occhio che il Sindaco Francesca BASANIERI, presente alla cena assieme alla famiglia, ha sottoline-ato ringraziando di cuore i volontari e le Aziende. Ha presenziato alla cena anche l’Assessore Andrea BERNARDINI, sempre affezionato a Terontola, ed il Presidente del Consiglio Comunale, la nostra com-paesana Lorena TANGANELLI. Oltre ai proventi della cena abbiamo raccolto ulteriori offerte a parte, il tutto per un incasso netto di quasi 5.000,00 € che le Associazioni di Terontola destineranno a breve, tramite il Sindaco, alle popolazioni del reatino. Mi piace ricordare inoltre che il CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA ha offerto a parte la somma di 500,00 euro. Per Terontola è stato un evento memora-bile e, a nome degli organizzatori, vorrei ringraziare di cuore quanti ci hanno dato una mano.

Carlo ROCCANTI

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DIARIO DI BORDO

Direttore Responsabile:Andrea LaurenziCapo Redattore:Carlo Roccanti Redattori: Raffaello BerniCollaboratoreClaudio MeoniImpaginazione:Marco Meoni

Direttore Responsabile: Andrea Laurenzi

Capo Redattore: Carlo Roccanti Redattori: Raffaello Berni

Collaboratore: Claudio MeoniImpaginazione: Marco Meoni

La Redazione

Giovedì 13 Ottobre 2016 – INCONTRO AL C.S.T. sulle NUOVE NORMATIVE IN AGRICOLTURAMolti dei nostri Soci sono interessati alle nuove NORMATIVE IN AGRICOLTURA che prevedono un “patentino” sia per l’acquisto e utilizzo di anticrittogamici, pesticidi ecc. sia per la conduzione dei mezzi agricoli (dai trattori fino alle motoseghe e ai decespugliatori). Per questo abbiamo organizzato un incontro per una adeguata informazione Giovedì 13 Ottobre 2016 ore 21,00 presso il Salone TUTTINSIEME. Interverranno Enzo BANINI (della C.I.A.) e Massimo LODOVICHI della omonima Scuola Guida.Giovedì 20 Ottobre 2016 – CENA “DEL PROSCIUTTO” al C.S.T.Si rinnova il tradizionale appuntamento per gustare il prosciutto di nostra produzione abbinato alle nostre impareggiabili “ciacce calde” e non solo… Informazioni e prenotazioni presso la Sede 366-1953522.

Domenica 23 Ottobre 2016 – GITA PER CASTAGNE A BALZE DI VERGHERETOPer la tradizionale gita per castagne quest’anno abbiamo…tradito il Monte Amiata optando per il nostro Casentino. In collaborazione con la Fulginium Viaggi il CST organizza una gita a Balze di Verghereto che prevede, tra l’altro, una colazione “del contadino”, un robusto pranzo “di montagna”, la raccolta di castagne con una guida locale e, nel pomeriggio, la visita al paesino di Balze e al Monte Fumaiolo alle sorgenti del Tevere. Quota prevista € 55,00.Per informazioni e iscrizioni: Sede CST 366-1953522.

Sabato 12 Novembre 2016 – Tradizionale CENA DI S.MARTINO al C.S.T.Vi aspettiamo al C.S.T. per un appuntamento ormai tradizionale: l’annuale CENA DI S. MARTINO che, oltre ad un ricco menù comprensivo di castagne arrosto e vino novello, sarà allietata dalla musica del complesso GUITAR SIX BAND . Un com-plesso di “vecchie glorie” della zona specializzato nella musica “Anni ‘60”.

ATTIVITA’ IN CANTIERE AL C.S.T.L’ipotesi allo studio di una nuova edizione autunnale della “BICICLETTATA TRA LE VIGNE” non potrà essere attuata per le condizioni delle strade sterrate da percorrere. In compenso si prospetta (per il prossimo Dicembre) una VISITA CON DEGU-STAZIONE presso le cantine LA BRACCESCA. E’ incerta l’edizione 2016 della RACCOLTA E MOLITURA DELLE OLIVE COL C.S.T.: in caso di attuazione daremo ampia pubblicità in tempo reale. Come noterete, questo numero del giornale “IL CST INFORMA” è IL 98: dunque si avvicina il n. 100 (presumibilmente in Dicembre). Per festeggiare questo bellissimo evento il C.S.T. ha messo in cantiere una festa celebrativa. In merito ai tempi e sue caratteristiche terremo informati soci e lettori.

SERATE DANZANTI DEL VENERDI’ AL CENTRO SOCIALE DI TERONTOLASono ripresi alla grande i tradizionali appuntamenti danzanti del Venerdì al CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA. Ecco il ca-lendario aggiornato fornitoci dal nostro attivissimo Franco Magrini:Venerdì 7 Ottobre 2016 - VALERIO E LAURA Venerdì 14 Ottobre 2016 - LUCA CONTIVenerdì 21 Ottobre 2016 - ANNESA Venerdì 28 Ottobre 2016 - ROBYVenerdì 4 Novembre 2016 – TRIAL BAND Venerdì 11 Novembre 2016 – PETER BELLUCCI Venerdì 18 Novembre 2016 – MARCO E NOVELLA Venerdì 25 Novembre 2016 - VALERIO E LAURA

Il mese di Settembre dell’ormai lontano 2004 certificò la nascita del CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA grazie, in particolare, all’impegno e all’attivismo del compianto Novilio TORRESI. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti della vi-cina Mucchia, ma di quella data non ci scordiamo e continuiamo a celebrarla ogni anno impostandola come “COMPLEANNO DEL CENTRO SOCIALE DI TERON-TOLA”. Una data che, per altro, cade proprio…a fagiolo perché, con l’incombente arrivo dell’Autunno, diviene il momento focale della ripresa delle nostre attività dopo la rigenerante pausa estiva. E così è stato anche quest’anno quando, Do-menica 11 Settembre 2016, ci siamo ritrovati per festeggiare il dodicesimo “com-pleanno” del C.S.T. Una festa che non ha nulla di eclatante e continua a seguire il rodato clichét delle precedenti edizioni: offerta agli ospiti ( Soci e non) di panini con affettati e fragranti salsicce arrosto (a proposito…grazie a Moreno Lorenzini e Francesco Magini che si sono impegnati alla “gratella”), vino e squisiti dolci casalinghi offerti come al solito dalle nostre infaticabili Socie. Tradizionale anche la “colonna sonora” della serata condotta dal nostro Alberto BERTI che ha fatto da cornice all’incontro. Non poteva mancare inoltre la tradizionale Tombola, essenziale (cosa che…non guasta !) per ripianare parzialmente le spese. Il tempo “ballerino” non ci ha però dato una mano con un acquazzone breve e improvvi-so a metà pomeriggio, cosa che ha indotto qualche Socio a disertare l’iniziativa. Grazie all’ampio e funzionale Salone TUTTINSIEME abbiamo parato l’inconve-niente allestendo il rinfresco all’interno e i presenti hanno passato comodamente una bella serata in un clima di amicizia e allegria gettando le basi per le prossime iniziative in cantiere del C.S.T.. Un grazie di cuore a quanti hanno dato una mano per la buona riuscita della festa.

Carlo ROCCANTI

IL CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA FESTEGGIA IL SUO DODICESIMO COMPLEANNO

“ TERONTOLA PER IL TERREMOTO “ - 15 Settembre 2016