EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti...

8
I.T.C. – I.T.T. L.SCIASCIA – Erice (C.S.) – Valderice Anno 2009 Numero Unico EDITORIALE È sempre una gioia assistere ad una nascita. E proprio una nascita ci troviamo a celebrare in questa occasione, anche se si tratta di quella di un giornale, del giornale dello “Sciascia” di Erice e Valderice. Realizzato nell’ambito di un Progetto inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, il periodico che oggi manda in stampa il primo numero vuole essere uno strumento di comunicazione sia per l’interno della scuola che verso fuori, perché della ricchezza e della bellezza dell’esperienza educativa posta in essere dalla nostra comunità scolastica possa restare una traccia nel tempo; ma anche affinché di essa tutti – dagli alunni ai genitori, agli insegnanti, al personale non docente, al nostro “territorio” di riferimento – possano, almeno in parte, e con tutte le pecche inevitabili per un lavoro svolto da non professionisti, fruire ed essere informati. E sono in primo luogo loro, i protagonisti veri della vita della scuola – gli alunni –, i primi “redattori”, che, affiancati da un gruppo di docenti, si sono assunti – con generosità e passione – il difficile compito di costituire una redazione stabile che, aperta al contributo libero di tutti, individuerà le tematiche, l’articolazione e la forma grafica con cui trasmettere periodicamente il meglio di quanto quotidianamente accade dentro e fuori dalle mura scolastiche. In una società dell’informazione come quella in cui viviamo, peraltro, il rischio è che ciò che accade di bello, vero e buono “non esista” se non nella misura in cui viene reso pubblico. Ma il senso più significativo di questo strumento è, credo, che esso “costringe” (mi si passi il termine) a riflettere su ciò che si vive, affinché lo si possa meglio comprendere e giudicare. In una parola, perché diventi vera “esperienza”, ricca di ragioni e di consapevolezza. Di ciò non possiamo che esser grati, innanzitutto a chi porta avanti un lavoro come questo, ma anche a tutti coloro che avranno la bontà di contribuire alla sua realizzazione ed alla sua diffusione. Ma anche a tutti coloro che – semplicemente – lo leggeranno. Allora… buon lavoro, con l’augurio che “Voci dallo Sciascia” possa per lungo tempo farsi sentire! Erice, maggio 2009. Andrea Badalamenti IN QUESTO NUMERO : Prima Pagina Editoriale Dalla Media al Superiore Seconda Pagina La Settimana Santa Internet e noi Giovani Terza Pagina Poesie Lettera ai docenti Quarta Pagina Voci dalla casa circondariale Quinta Pagina La Nuova Esperienza Noi Giovani e la Scuola Sesta Pagina Living London Valorizzare la donna e il territorio Pagina Settima Stage linguistico a Parigi Ottava Pagina ERICE – CHOLET DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE Noi ragazzi, studenti della 1° A Iter di Valderice, abbiamo trovato molte differenze nel passaggio dalla scuola media alla scuola superiore: nuove materie, nuove regole scolastiche e la necessità di un impegno maggiore. All’inizio eravamo come un pesce fuor d’acqua, avevamo difficoltà ad adattarci ad una scuola che è assolutamente più contenutistica. Pertanto il primo passo è stato l’acquisizione di un metodo di studio più pertinente alle discipline e più proficuo. Abbiamo notato che vi erano aspetti che la nuova scuola aveva e che non erano presenti alle medie: una maggiore attenzione ai contenuti a all’esposizione corretta ed elegante degli stessi; maggiore severità nell’osservazione dei comportamenti che può scaturire anche in sospensioni per i casi più gravi, la presenza dei debiti scolastici nel profitto; la presenza degli insegnanti di lingua straniera madrelingua. L’edificio che attualmente ci ospita, è di piccole dimensioni ma confortevole, anche se bisognoso di un rinnovamento e potenziamento dei laboratori. E’ presente una biblioteca, uno spazio circostante l’edificio scolastico, un campetto e un recinto con cancello di accesso, che circonda il plesso di Valderice. I docenti sono gentili, comprensivi e disponibili. Continua in seconda …

Transcript of EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti...

Page 1: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

I.T.C. – I.T.T. L.SCIASCIA – Erice (C.S.) – Valderice Anno 2009 Numero Unico

EDITORIALE

È sempre una gioia assistere ad una nascita.E proprio una nascita ci troviamo a celebrare in questa occasione, anche se si tratta di quella di un giornale, del giornale dello “Sciascia” di Erice e Valderice.Realizzato nell’ambito di un Progetto inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, il periodico che oggi manda in stampa il primo numero vuole essere uno strumento di comunicazione sia per l’interno della scuola che verso fuori, perché della ricchezza e della bellezza dell’esperienza educativa posta in essere dalla nostra comunità scolastica possa restare una traccia nel tempo; ma anche affinché di essa tutti – dagli alunni ai genitori, agli insegnanti, al personale non docente, al nostro “territorio” di riferimento – possano, almeno in parte, e con tutte le pecche inevitabili per un lavoro svolto da non professionisti, fruire ed essere informati.E sono in primo luogo loro, i protagonisti veri della vita della scuola – gli alunni –, i primi “redattori”, che, affiancati da un gruppo di docenti, si sono assunti – con generosità e passione – il difficile compito di costituire una redazione stabile che, aperta al contributo libero di tutti, individuerà le tematiche, l’articolazione e la forma grafica con cui trasmettere periodicamente il meglio di quanto quotidianamente accade dentro e fuori dalle mura scolastiche.In una società dell’informazione come quella in cui viviamo, peraltro, il rischio è che ciò che accade di bello, vero e buono “non esista” se non nella misura in cui viene reso pubblico. Ma il senso più significativo di questo strumento è, credo, che esso “costringe” (mi si passi il termine) a riflettere su ciò che si vive, affinché lo si possa meglio comprendere e giudicare. In una parola, perché diventi vera “esperienza”, ricca di ragioni e di consapevolezza.Di ciò non possiamo che esser grati, innanzitutto a chi porta avanti un lavoro come questo, ma anche a tutti coloro che avranno la bontà di contribuire alla sua realizzazione ed alla sua diffusione. Ma anche a tutti coloro che – semplicemente – lo leggeranno.Allora… buon lavoro, con l’augurio che “Voci dallo Sciascia” possa per lungo tempo farsi sentire!Erice, maggio 2009.Andrea Badalamenti

IN QUESTO NUMERO :Prima PaginaEditorialeDalla Media al SuperioreSeconda PaginaLa Settimana SantaInternet e noi GiovaniTerza PaginaPoesieLettera ai docentiQuarta Pagina Voci dalla casa

circondarialeQuinta PaginaLa Nuova EsperienzaNoi Giovani e la ScuolaSesta PaginaLiving LondonValorizzare la donna e il territorioPagina SettimaStage linguistico a ParigiOttava PaginaERICE – CHOLET

DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE

Noi ragazzi, studenti della 1° A Iter di Valderice, abbiamo trovato molte differenze nel passaggio dalla scuola media alla scuola superiore: nuove materie, nuove regole scolastiche e la necessità di un impegno maggiore. All’inizio eravamo come un pesce fuor d’acqua, avevamo difficoltà ad adattarci ad una scuola che è assolutamente più contenutistica. Pertanto il primo passo è stato l’acquisizione di un metodo di studio più pertinente alle discipline e più proficuo. Abbiamo notato che vi erano aspetti che la nuova scuola aveva e che non erano presenti alle medie: una maggiore attenzione ai contenuti a all’esposizione corretta ed elegante degli stessi; maggiore severità nell’osservazione dei comportamenti che può scaturire anche in sospensioni per i casi più gravi, la presenza dei debiti scolastici nel profitto; la presenza degli insegnanti di lingua straniera madrelingua. L’edificio che attualmente ci ospita, è di piccole dimensioni ma confortevole, anche se bisognoso di un rinnovamento e potenziamento dei laboratori. E’ presente una biblioteca, uno spazio circostante l’edificio scolastico, un campetto e un recinto con cancello di accesso, che circonda il plesso di Valderice. I docenti sono gentili, comprensivi e disponibili. Continua in seconda …

Page 2: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUOREA Valderice c’è un ambiente quasi irreale, c’è, insomma, una pace e una cordialità che non immaginavamo. Con i docenti si è istaurato un rapporto di familiare collaborazione. Le prime esperienze esterne con il territorio ….. “Bibbia nel parco” ….. “Carnevale” …….. “Festival degli aquiloni” a San Vito ...... Chissà cosa ci aspetterà il prossimo anno!

Classe 1° Iter di Valderice

LUOGHI TRADIZIONI MEMORIASettimana Santa a Trapani: un binomio di successo che perdura da alcuni anni.

Colori, partecipazione, antichità e modernità: tradizioni, sacro e profano, da secoli si intrecciano dando vita alla più celebre delle manifestazioni trapanesi, così cara a tutti noi e allo stesso tempo così profonda, perché racchiude un sentimento forte, tangibile; quel sentimento che, in alcuni casi, combacia con la fede, in altri sfiora la commozione, andando oltre il puro folclorismo.

Al di là delle tante parole, però, certo è che i "Misteri" costituiscono una parte significativa delle tradizioni della città di Trapani(che loro rappresentano, seppur in modo indiretto, in tutto e per tutto), enunciando le contraddizioni che la connotano ed esaltandone le bellezze, troppo spesso poco valorizzate o, ancora peggio, dimenticate.Ormai da decenni “i Misteri” hanno finito per connotare la nostra città, imponendosi per maestosità e bellezza artistica, per valore storico e culturale, divenendo uno straordinario collettore di turisti sia italiani che stranieri, che hanno modo, fra l’altro, di contemplare il patrimonio artistico-monumentaledella città di Trapani.Ed è proprio a questo straordinario evento che noi, alunni dell'ITT-ITC "L.Sciascia" di Erice-Valderice, abbiamo potuto non solo assistere, ma anche partecipare, grazie al progetto “Luoghi, tradizioni e memoria”, che coinvolge parecchi nostri docenti, in particolare la professoressa Antonella Maiorana e si realizza da due anni nella sede di Erice e da otto ani nella sede di Valderice.Si tratta, infatti, di un progetto molto valido poiché non solo interessante, ma estremamente utile da un punto di vista prettamente pratico, visto che aiuta noi ragazzi a crescere, permettendoci di arricchire il nostro bagaglio di conoscenze relative al territorio in cui viviamo e consentendoci, soprattutto, di entrare in contatto diretto con il turista, mansione che, probabilmente, vista la natura dell’indirizzo da noi scelto, saremo chiamati a ricoprire in futuro.Guidare i turisti, far conoscere i “nostri monumenti”, ovviamente dopo accurata preparazione è un’esperienza formativa, che noi ci auguriamo vivamente di ripetere negli anni a venire, ma anche e non solo un servizio prezioso che il nostro Istituto svolge per la collettività e la nostra città.

Sabrina Cusumano 3° A Iter - Erice

INTERNET E NOI GIOVANI

Ai giorni nostri internet è diventato uno dei mezzi di comunicazione più usato in tutto il mondo.Internet è cultura, lavoro, tempo libero.I programmi più cliccati da noi giovani sono youtube, msn, facebook, emule, ognuno con diverse funzioni.Youtube, è un motore di ricerca utilizzato per esclusiva visualizzazione di video, che possono essere creati da chiunque ed essere caricati sul web; continua in 3° pag

Page 3: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

youtube ha anche i suoi lati negativi, infatti molta gente pur di pubblicare un proprio video è disposta a fare delle cose impossibili e a volte disumane.Msn e facebook, sono delle chat private che permettono di interagire e conversare con i propri amici.In particolare facebook, che diversamente da msn, oltre a poter conservare, dà la possibilità di pubblicare le proprie foto e considerazioni sul web.Facebook è solidarietà, è da ricordare infatti che grazie a questo programma, è stato possibile raccogliere fondi a tutta quella gente in difficoltà, vittima del terremoto in Abruzzo.Sul web si conosce molta gente, ma non è di certo dietro uno schermo, o scrivendo su una pagina bianca che si può conoscere bene una persona; infatti si stanno fin troppe ore sedute davanti ad una scrivania, impegnati nello scaricare musica, conversare e quando serve fare qualche ricerca.Internet è anche lavoro, infatti molta gente lo utilizza giornalmente per diverse ore; altri invece nonostante conoscano questa finestra sul mondo, si ostinano ancora adesso ad utilizzarlo, affermando che senza internet si può vivere anche meglio. Sarà vero?Internet è un mondo a portata di click, sta a noi farne buon uso. Giovanna Vitale

SorridereSorridere ancora di un sorriso triste perché più triste di un sorriso triste c’è solo la tristezza di non saper sorridere. S.C.

E’ Primavera E’ primavera ed èla vostra festa “Donne”.Guardo attraverso la mia finestra il cielo è pieno dicolori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo ogni colore al cielo.S.C.

Io te Vurria Vasa“io te vurria vasà”, sospira la canzone, ma prima e più di questo io ti vorrei bastar, io te vurria abbastà.Come la gola al canto, come il coltello al pane, come la fede al Santo, io ti vorrei bastar.E nessun altro abbraccio potessi tu cercar, e nessun altro odore addormentare,io ti vorrei bastario te vurria abbastà“io ti vurria vasà”, insiste la canzonema un po’ meno di questo io ti vorrei mancareio te vurria mancàpiù del fiato in salita,più di neve a Natale, più di benda su feritapiù di farina e sale.E nessun altro abbraccio potessi tu cercare, in nessun altro odore addormentare, io te vorrei mancareio ti vurria mancà. S.C.

LETTERA AI DOCENTI

Gentilissimi Professori,sono Giuseppe Riggi, vostro ex allievo dell'Istituto Tecnico Commerciale attivato presso la Casa Circondariale di Trapani. Sono finalmente ritornato libero il 25 marzo scorso. Con questa breve lettera sento il bisogno di ringraziarvi tutti, nessuno escluso, per il gran bene che avete fatto a me ed ai miei compagni di detenzione. Sono riuscito veramente ad apprezzare il valore della conoscenza e della cultura, fondamentale per la vita di ogni uomo. Grazie ad essa e a voi, non abbiamo perduto la speranza in un futuro migliore, abbiamo avuto più fiducia in noi stessi e nei nostri poveri mezzi.

continua in 4° pagina

Page 4: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

Voi non ci avete mai giudicato per quello che avevamo fatto, ma per ciò che eravamo, uomini con una nostra identità e dignità e non ci avete fatto sentire diversi, anzi ci avete fatto recuperare la dignità che in questi luoghi è spesso calpestata. Pur se ristretti, ci avete dato la possibilità di essere liberi anche se solo con il pensiero e la mente. Il carcere è un'esperienza durissima, di sofferenza, di dolore, di distacco e di umiliazioni, ma grazie ai momenti di studio e al vostro aiuto abbiamo potuto sperimentare che c'è possibilità di riscatto. Siete stati dei grandi professionisti e validissimi educatori e di ciò io ed i miei compagni vi siamo e saremo sempre grati. Adesso per me ricomincerà una vita nuova; dovrò ripartire da zero, ma sento che ce la farò, avendo più fiducia in me stesso e contando sulla presenza dei miei familiari, che non mi hanno mai abbandonato neanche nei momenti più tristi e bui di questo mio calvario. Ancora un sentito grazie a tutti voi, un grazie che proviene dal profondo del cuore per il bene fatto. Colgo l'occasione delle prossime feste pasquali per augurare a voi ed ai vostri cari una Felice e Santa Pasqua 2009.

Giuseppe Riggi

VOCI DELLA CASA CIRCONDARIALE

Ecco, stasera voglio provare a scrivere qualche riga, visto che ci è stata data questa possibilità, voglio provarci, anche se sono certo che non sarà una lettera tanto comune, o forse lo è più molte altre, ma solo scritta da una persona “diversa”. Pochi giorni fa, per essere preciso dal 2/03 al 8/3, io e altre persone che si trovano nella mia stessa condizione, abbiamo aderito ad una iniziativa contro la pena dell’ergastolo, nell’Istituto di Trapani abbiamo iniziato una settimana di sciopero della fame, ma a differenza di tanti altri

luoghi, poi, questa iniziativa è rimasta solo tra queste mura e forse non ce ne siamo resi conto nemmeno noi, proprio perché la vita di un ergastolano tende ad isolarsi, anche inconsapevolmente. Forse è vero, non siamo normali, ma non solo per i racconti che si possono ascoltare di noi, ma anche per come ci adattiamo alla vita. Raccontare del nostro passato è molto facile, la cosa difficile è dire chi siamo oggi. Ma forse è proprio questa la nostra forza, l’essenza della nostra vita: renderci conto che le tante persone che ci conoscono cambiano idea. L’altro giorno, infatti, c’è stato qualcuno che ci ha chiesto per quale motivo avevamo preso questa iniziativa e come mai nessuno sapesse nulla. Sembrerà strano, ma le cose più banali in questi posti diventano le più difficili. Forse è proprio per questo motivo che non riesco ad avercela con il mondo esterno, purtroppo c’è una cattiva informazione su queste cose e giustamente le persone pensano sempre a noi come quei mostri che devono essere esclusi dalla società in qualunque modo e con qualsiasi mezzo. Ma non so a cosa possa servire visto che fino a questo momento ognuno di noi risultiamo ancora cittadini Italiani? Io e tanti altri come me lottiamo ancora contro questa orrenda pena, che porta una persona a morire per ogni giorno della propria vita. Questa non è vendetta? Credo che le persone debbano sentirsi soddisfatte solo quando si rendono conto di aver salvato una persona, dopo avergli fatto capire che il proprio passato sia qualcosa da rivalutare, perché purtroppo quello che si è stato non lo si può cancellare e poi sfido chiunque a guardare nel proprio armadio e non trovare alcuno scheletro. Noi ergastolani non lottiamo per essere liberi, ma solo per essere liberi di poter sognare anche noi un futuro, come tante altre persone comuni come voi. Qualche volta provate a chiedervi come sia una vita !!!!! priva di futuro, immaginare che non ci sia alcun domani che non sia uguale all’oggi. Credetemi è assurdo, eppure riusciamo, trovare la forza di guardare avanti e sempre con il sorriso sulle labbra e tanto altruismo. C’è un disegno di legge preparato da alcuni politici che riguarda proprio la proposta all’abolizione della pena dell’ergastolo, che non riguarda ad una nostra prossima scarcerazione, ma ad una condanna a 30 anni, e basta rendersi conto che trenta anni non sono una passeggiata, ma una buona parte della propria vita e tanto tempo per riflettere, ma soprattutto una speranza anche per noi di sognare un futuro.

Page 5: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

Molti di noi, compreso io, prima di entrare in questo posto sapeva scrivere solo il proprio nome, oggi, grazie all’aiuto delle poche persone che ci ??? sostengono e che hanno fiducia in noi, siamo riusciti ad imparare qualcosa, qualcosa di diverso da quello che conoscevamo. Ecco, la nostra iniziativa serve a questo, a sollecitare la curiosità di tante persone a conoscere veramente chi siamo e offrirci quando serve quel poco di solidarietà che credetemi, ci aiuta anche a farci sentire vivi. Vi ringrazio per l’occasione e l’attenzione a me data anche solo per un mio sfogo. G.D.

Noi Giovani e la Scuola

La scuola è uno strumento valido ed efficace per combattere l’ignoranza. È l’alunno che però deve aiutare la scuola nel suo compito, ma quest’aiuto , spesso, manca. Purtroppo sta accadendo che la scuola diventi il contenitore di una grossa percentuale di alunni che “non vogliono produrre nulla di buono”. Si va a scuola perché qualcuno lo obbliga, si va a scuola perché tutti lo fanno, si va a scuola perché non si ha nient’altro da fare. Forse abbiamo dimenticato che la scuola è un privilegio, è un bene inestimabile di cui non tutti possiamo godere; molti nostri coetanei vengono tenuti nell’ignoranza e non potranno mai conoscere ciò che ha segnato il cammino dell’uomo. Perché molti decidono di non godere di questo bene, pur potendo? Forse perché il consumismo, la tecnologia, il benessere e i mutati costumi sociali formano un mixer di tale potenza da portare i giovani a tentare vie più brevi, più facili, più rischiose, più moderne. I giovani sembrano, dunque, tentati da modelli di vita spesso privi di impegno sociale o peggio di estrema pericolosità e rischio. L’istruzione non è ciò che impariamo a ripetere a memoria, ma lo strumento che ci fa capire i molti aspetti del mondo che ci circonda e che ci porta ad essere padroni di noi stessi nel rispetto degli altri. “impara, frequenta la scuola, acquista il sapere… afferra un libro: è un’arma” frase tratta dalla Lode dell’imparare di Bertolt Brecht. È un invito allo studio volto ad un continuo arricchimento personale, tale da impedire sfruttamento e oppressione; mali che affliggono il nostro mondo e soprattutto coloro che, per ignoranza, non si sanno difendere, non hanno gli strumenti, per poter essere una parte “attiva” della loro società. Solo chi sa avrà armi potenti e tali da reagire all’ingiustizia. La battaglia per la cultura non è stata ancora vinta! Giovanni di Cristina

I.T.C – I.T.T. L. Sciascia sede di Erice C.S.

LA NUOVA ESPERIENZA–LA NUOVA CONOSCENZA

Siamo un piccolo gruppo di cinque alunni della 1° C ITER e vogliamo far conoscere quella che è stata la nostra prima esperienza in questo Istituto.Abbiamo scelto questo tipo di studio dall’orientamento scolastico perché secondo noi ci proietta direttamente nel mondo del lavoro, a conclusione dell’intero percorso scolastico. Nello stesso tempo, con il bagaglio di conoscenze che acquisiremo, potremo presentare le caratteristiche del nostro territorio, facendone apprezzare le bellezze sconosciute. In questo primo anno scolastico il bilancio conclusivo è positivo. Continua in 6° pagina

Page 6: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

Dobbiamo ringraziare i professori che ci hanno preso per mano e ci hanno accompagnato spingendoci ad affrontare con coraggio le materie, alcune delle quali mai trattate precedentemente.Con tanta pazienza ci hanno affiancato in questo nuovo cammino istradandoci nella giusta direzione ed insieme abbiamo percorso il viale dello studio pieno di difficoltà.Le esperienze più belle affrontate sono state: l’utilizzo dei laboratori, che ci hanno completato il lavoro iniziato in classe;il gemellaggio che ci ha permesso di conoscere orizzonti di vita, di esperienza e di confronto con realtà e culture nuove secondo una diversa prospettiva.Vanessa Basiricò, Roberta Catalano, Silvia Gandolfo, Giuseppe Genovese, Antonino Messina 1 C Iter Erice C.S

LIVING LONDON, ovvero come trasformare un’esperienza formativa in un sogno indelebile.Quest’anno il nostro Istituto, tra le molteplici opportunità offerte nel corso dell’anno, ci ha dato la possibilità di prendere parte ad uno stage in una delle capitali più belle ed interessanti d’Europa: Londra. Dinamica, multi-etnica, poliedrica, un perfetto mix di modernità e classicità: ecco come si presenta la capitale del Regno Unito. Noi abbiamo potuto vederla sotto vari punti di vista, vivendola nella sua quotidianità. Questo stage ci ha infatti dato l’opportunità di conoscere il tipico stile di vita londinese, venendo ospitati presso delle famiglie.Svegliarsi e ritrovarsi in quella che non è la tua casa, ma quella di un’altra famiglia, fare colazione, prendere l’autobus e meravigliarsi giornalmente della guida a destra, tipicamente londinese e anglosassone, andare a scuola e frequentare i corsi d’inglese, consumare ciò che noi non definiremmo mai un “pranzo”, ma solo un “piccolo spuntino”, prendere la metropolitana per andare a Londra, visitare i monumenti e tutto ciò per cui Londra è così famosa ( il Big Ben, il London Eye, il London Bridge, Westminster Abbey, Trafalgar Square, il British Museum e molto altro), le lunghe e faticose “passeggiate” per spostarsi da un posto ad un altro, ritornare a casa stanchi, ma comunque soddisfatti, cenare alle 18.30 insieme alla famiglia e cercare di conversare decentemente in inglese, prepararsi poi per uscire di nuovo e vivere la Londra notturna piena di luci e di fascino, sono state esperienze irrepetibili, uniche e formative sotto vari punti di vista.Non scorderemo mai niente di tutto questo, come non scorderemo mai le lezioni di inglese alla scuola GeosEnglish Academy, dove era possibile trovare ragazzi di molte nazionalità differenti, ed era bello confrontarsi e raccontare le proprie esperienze. I professori poi riuscivano sempre a catturare la nostra attenzione ed eravamo sempre spronati ad interagire e prendere attivamente parte alle lezioni, che non riuscivano mai ad essere noiose: si scherzava, si rideva, si giocava, si cantava; le canzoni “Drift Away” e “Gotta Be” rimarranno, per alcuni di noi, le “colonne sonore” di questa magnifica esperienza.Tutto ciò a parole non potrà mai esprimere quelle emozioni che bisogna soltanto vivere per poterle comprendere; emozioni, che rimarranno sempre vive nei nostri ricordi!

Laura Fontana 3 A Iter – Erice

Valorizzare la donna e il territorio

Il progetto "Donna e risorse del territorio" portato avanti dalla commissione delle pari opportunità, del capoluogo di provincia, diretta da Aurora Ranno, si è concluso giovedì 26 marzo a Marsala. Dopo vane conferenze realizzate al fine di valorizzare la donna e le risorse dei territorio, alcune classi dell'ITT-ITC "Leonardo Sciascia", dell'Istituto alberghiero e dell'Istituto Tecnico Industriale "Leonardo Da Vinci", il 26 marzo si sono riuniti in piazza Vittorio Emanuele. La partenza era prevista per le ore 8:00 ma a causa di alcuni ritardatari è stata posticipata di alcuni minuti. Dopo aver segnato le presenze e raccolto le autorizzazioni di chi non le avesse dimenticate, i ragazzi accompagnati da alcuni docenti si sono messi in cammino per raggiungere le cantine Rallo. Lì è stato spiegato loro le varie fasi di lavorazione del mosto e dell'imbottigliamento. Particolarmente apprezzata dai giovani è stata, soprattutto, la degustazione del vino-passito. La seconda tappa è avvenuta al Baglio Anselmi dove li attendeva l'archeologo Pier Francesco Vecchia. Gli studenti assistono ad una spiegazione molto dettagliata sul ritrovamento dì diversi reperti archeologici tra cui la nave punica; la quale esistenza è stata accertata nel 1971 al largo dell'isola Lunga. Dopo una breve sosta al bar per uno spuntino o un caffè gli studenti sono partiti alla volta dell'area circostantel'isola di Mozia. Precisamente hanno visitato le saline Ettore Infersa. Tra l'attesa per l'entrata e tra una ripresa e l'altra per le telecamere del TG locale, i ragazzi cercarono di sopportare il freddo che li avvolgeva. È stato proiettato un filmato che spiegava la produzione del sale evidenziando anche il grande lavoro manuale dell'uomo. Ai più curiosi è stato permesso di salire sulla torretta che permetteva loro di osservare dall'alto il panorama delle saline con la loro flora e fauna, mentre i più pigri si sono accontentati di ammirarlo dal basso. La giornata si è conclusa con il ritorno a Trapani intorno alle ore 14:00.

Page 7: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

A MAGGIO 2009 STAGE LINGUISTICO DELL’ITT “L. SCIASCIA” A PARIGI

STUDIO, CULTURA, SHOPPING E AVVENTURA AEROPORTUALE PER UN COKTAIL DI ASSOLUTO DIVERTIMENTO.

TRAPANI- alle 16:15 del 23 maggio un aereo Ryanair ha toccato terra sulla pista di Birgi con un ritardo di circa 20 minuti. Tra i passeggeri vi erano 32 alunni dell’ITT “L. Sciascia” Erice-Valderice delle classi 2-3-4, 2 insegnanti di francese e un loro familiare.I ragazzi provenivano da uno stage trascorso a Parigi ed iniziato lo scorso 16 maggio…..Per i giovani viaggiatori quel giorno sembrava non arrivare mai!Tuttavia dopo tanta attesa e preparazione arrivò il giorno della partenza!Ansia e trepidazione regnavano nei loro corpi, ma dopo essersi riuniti tutti in aeroporto, aver svolto le relative operazioni di chek.in e dopo due ore di viaggio arrivano all’aeroporto di Beauvais e la gioia prese il posto del nervosismo. Ad attenderli c’era un pullman che li ha accompagnati fino al “cuore pulsante” di Parigi, dove era ubicato l’albergo che li avrebbe accolto.La prima tappa, disturbata dalle condizioni meteorologiche, è stata effettuata alla maestosa Reggia di Versailles, con i suoi immensi giardini… dove hanno trascorso tutta la serata, in un contesto storico – monumentale -naturalistico di incomparabile bellezza e di fascino senza pari.Il giorno seguente i ragazzi hanno visitato l’Ile de la Cité con la sua cattedrale di Notre Dame, una grandiosa opera di architettura gotica, la Sainte Cappelle e il Palazzo di Giustizia.Lunedì è iniziato il vero e proprio stage, attraverso il quale la comitiva ha potuto perfezionare la conoscenza del francese e migliorare la propria capacità di conversazione. Nel pomeriggio è stata effettuata una visita al Teatro dell’Opera Garnier e Piazza Vandome. Nei giorni seguenti i ragazzi hanno visitato il paesino di Montmartre dove chi ha preferito si è seduto per circa 20 minuti aspettando che il suo ritratto venisse ultimato. Tanti hanno contemplato la Chiesa del Sacre Coeur, il Moulin Rouge, l’Arco di Trionfo con la tomba sottostante del milite ignoto e poi, in totale rilassatezza hanno “assaporato” la straordinaria atmosfera dei Les CHamps Elyées.Ma il giorno più atteso di tutti è stato il 19 maggio, quando i giovani si sono recati alla Tour Eiffel, un ammasso di ferro poggiato sulla terra che di sera sa trasformarsi in un gioco di luci e colori davvero spettacolare. Lí hanno sostato per buona parte del pomeriggio, osservando il magnifico paesaggio parigino attraversato dalla Senna e decorato da costruzioni vecchie e nuove.Anche se, talvolta, qualcuno avvertiva leggeri malori o stanchezza, la visita continuava per gli inarrestabili studenti che volevano, a tutti i costi, conoscere Parigi. È stata la volta del Centro Pompidou e dopo tanto camminare si è arrivati al Museo del Louvre, dove tra l’attesa per l’entrata c’era chi si riposava, chi giocava con l’acqua delle fontane e chi si divertiva a dar da mangiare ai piccioni.

Gli ultimi due giorni sono stati dedicati alla visita di Pialle, la Geóde, la Villette e a fare un po’ di shopping tra immensi centri commerciali e piccoli negozietti di souvenir.“Estenuanti” i chilometri percorsi a piedi, e le metropolitane prese per spostarsi da un posto all’altro, ma l’energia di fare parte del gruppo era inesauribile: molti erano sempre pronti a divertirsi in un pub o a riunirsi in camera com’è, d’altra parte, solito fare tra ragazzi in gita.Triste per alcuni ed eccitante per altri il giorno della partenza, baciato, anche, da un pizzico di avventura.C’era chi non aspettava altro che tornare a casa e riabbracciare i propri cari e chi, invece, avrebbe voluto trascorrere qualche altro giorno nella magica Parigi.Il solito pullman attendeva la comitiva per accompagnarla in aeroporto, ma un imprevisto meccanico ha costretto il gruppo a fermarsi e ad aspettare l’arrivo di un altro pullman.L’ansia e la paura di non riuscire ad arrivare in tempo in aeroporto crescevano sempre di più, ma grazie alla rapidità dell’autista e alla prontezza dei viaggiatori nell’effettuare le operazioni di imbarco, “i nostri eroi” sono riusciti a prendere l’aereo che è partito con un po’ di ritardo.

Santoro Rosanna IIIA Iter - Valderice

Page 8: EDITORIALE DALLA MEDIA AL SUPERIORE CON TUTTO IL CUORE · colori e io cercherò di rubarli tutti con il mio sguardo e dipingerò i miei piedi per raggiungervi e poi insieme restituiremo

ERICE – CHOLET: cronaca di un gemellaggio con i fiocchi!

Quando ci siamo iscritti in questa scuola, i professori hanno esposto le attività che potevano essere svolte durante l'anno scolastico.Una della attività di cui ci hanno parlato era quella dello scambio culturale con altre scuole di nazionalità diversa. Noi alunni abbiamo accolto positivamente questo tipo di attività, pertanto quando quest'anno ci anno dato la notizia di un possibile gemellaggio con una scuola francese, abbiamo riflettuto e abbiamo pensato che questa esperienza ci avrebbe fatto crescere e acquisire maggiori competenze nella lingua francese.Solo pochi alunni della 1 C hanno confermato di voler partecipare al gemellaggio.Tutto e' incominciato l'8 marzo, quando noi italiani abbiamo accolto i francesi all'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo . All'inizio eravamo un po' freddi e non sapevamo come comportarci, ma dopo averli fatti sistemare nelle nostre case ci siamo riuniti in pizzeria e abbiamo preso più confidenza. Nei giorni successivi li abbiamo condotti a visitare le città turistiche più interessanti e più importanti sotto il profilo storico-monumentale come Marsala, Palermo, Salemi, …. . Sono stati dieci giorni indimenticabili e non nascondiamo a dire che ci siamo emozionati quando li abbiamo lasciati al pullman per il loro ritorno in Francia.Poiché però e' stato un gemellaggio, successivamente noi siamo andati in Francia. Il paese dove noi alloggiavamo era Cholet, una città tranquilla situata a nord-ovest della Francia. Possiamo dire che questi altri dieci giorni trascorsi in Francia sono stati stressanti ma divertenti nello stesso tempo, anche se qualche italiano non si e' trovato bene, poiché le loro abitudini sono diverse dalle nostre.Sono passate un po' di settimane dal nostro ritorno dalla Francia e i ragazzi francesi ci mancano molto.....Possiamo dire che e' stata un' esperienza indimenticabile, assolutamente da rifare, e molto formativa. SPERIAMO CHE VE NE SIANO ALTRE!

1° C Iter – EriceSIMONA ODDONOTO LOREDANACAMPO GIOVANNAAGOSTA FEDERICA

Hanno collaborato alla realizzazione grafica gli alunni : Barbaro, Patti, Tamburello della III A Merc.

Professori coinvolti nel progetto D’Angelo Salvatore, Maiorana Antonella, Ganci Antonio, Poma Elisabetta.