Edifici Europei non-residenziali “al microscopio” Analisi del mercato terziario Europeo.

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Edifici Europei non- residenziali “al microscopio” Analisi del mercato terziario Europeo

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Edifici Europei non-residenziali “al microscopio”

Analisi del mercato terziario Europeo

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Settore Edifici Europei – Qualche dato

Secondo il programma Green Paper e GreenBuilding, il Settore Edifici conta più del 40% della richiesta di energia finale in Europa, creando più del 40% delle emissioni di diossido di carbonio.

Un terzo di tale richiesta può essere attribuito ad edifici non residenziali, come uffici, fabbriche, scuole, ospedali o alberghi.

Negli ultimi 20 anni in Europa, il consumo di elettricità in edifici non residenziali e' cresciuto di un notevole 74%.

Si stima che il consumo medio di energia nel settore non-residenziale sia di 280kWh/m², ricoprendo tutti gli utilizzi finali come illuminazione, ventilazione, riscaldamento, raffreddamento, refrigerazione, attrezzature IT ed elettro- domestici.

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Edifici non-residenziali. Qualche dato

Nei palazzi non residenziali, in Europa, troviamo in larga parte Uffici, Edifici Commerciali, Ingrosso e Dettaglio

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L'impegno europeo al risparmio di energia

I 27 Stati Membri hanno stabilito un target di risparmio energetico del 20% entro il 2020, principalmente attraverso misure di efficienza energetica.

L'Unione Europea si è anche impegnata a ridurre il GHG dell'80-95% entro il 2050, come parte della sua tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni nel 2050.

Tra i maggiori potenziali di risparmio energetico ci sono, ad esempio, il miglioramento dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento, e anche illuminazione degli edifici, così come l'ottimizzazione dell'involucro edilizio.

Nel Piano di Efficienza Energetica del 2011, la Commissione Europea dice che il maggior potenziale di risparmio energetico si trova negli edifici

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EPBD e attestato di Certificazione Energetica

La Direttiva sulla Certificazione Energetica degli Edifici (EPBD) e' il principale strumento in UE per promuovere e migliorare la resa energetica degli edifici, considerando costo effettivo requisiti e condizioni locali.

Tra le altre misure, e' stato introdotto un contesto per attestare la prestazione energetica (Energy Performance Certificates - EPCs).

Sotto tale Direttiva, gli Stati Membri devono stabilire ed applicare i requisiti per prestazione energetica minima, per edifici nuovi e già esistenti e garantire la certificazione della prestazione energetica dell'edificio.

Inoltre, la Direttiva prevede che gli Stati Membri garantiscano che, entro il 2021, tutti gli edifici nuovi siano per così dire "ad impatto energetico quasi zero".

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(US)

Le Certificazioni Ambientali sono sempre più usate e sviluppate nel mondo, e tutte con lo stesso concetto di base: costruire verde (calcolo dei processi operazionali e di consumo).

Schemi di Certificazione Ambientale

(UK) (GERMANY)

(SWISS)

(FRANCE)

(JAPAN)

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Standard Europeo EN 15232Un contributo fondamentale per l’efficenza energetica globale. La Norma descrive i metodi per valutare l’influenza della building automation

e la gestione tecnica dell’edificio sul consumo energetico degli edifici.

4 classi di efficienza da A a D: in base alle dotazioni di automazione e controllo di un edificio, verrà assegnata una di queste 4 classi.

I potenziali risparmi di energia termica ed elettrica possono essere calcolati per ogni classe di appartenenza in base al tipo e alla funzione dell’edificio. I velori delle classe energetica C sono utilizzati come riferimento per la comparazione dell’efficienza.

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EN 15232 – Estratto della Norma

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EN 15232 – Estratto della Norma

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EN 15232 – Estratto della Norma

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EN 15232 – Estratto della Tabella 5

Thermal efficiency factor

Electrical efficiency factor

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Quando si applica la EN 15232…

Se un proprietario aggiorna una palazzina di uffici, da classe di efficienza C a classe di efficienza A, la Norma mostra la riduzione di consumo di energia per riscaldamento al 30% (fattore 0.7), e la riduzione dei consumi di energia elettrica al 13% (fattore 0.87).

Esempio:

Per costi di riscaldamento di € 10.000,00 a stagione, il risparmio sarà di circa € 3.000,00/anno

Per costi di energia elettrica di € 25.000,00 il risparmio sarà di circa € 3.250,00/anno.