Economia ed organizzacione TODO

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Economia e Organizzazione Aziendale Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e dell’Automazione Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected] L’economia L’Economia Analizza l’influsso delle istituzione e della tecnologia sui prezzi e sull’allocazione delle risorse Indaga sul comportamento dei mercati finanziari Esamina la distribuzione del reddito Studia i cicli economici e la modalità di impiego della Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected] 2 Studia i cicli economici e la modalità di impiego della politica monetaria per attenuare inflazione e disoccupazione Studia i modelli degli scambi e di commercio internazionale Esamina la crescita nei paesi in via di sviluppo Definizione “Studio del modo in cui le società utilizzano risorse scarse per produrre beni utili e di come tali beni vengono distribuiti” (Paul A. Samuelson) Scarsità L’Economia Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected] 3 Efficienza Impossibilità di migliorare le condizioni di un individuo senza peggiorare quelle di qualcun altro (Pareto). Scarsità Beni e servizi limitati rispetto ai desideri di tutti. Microeconomia Definizione (A. Smith, 1776 - The Wealth of Nations) “Studio del funzionamento di singole entità (mercati, imprese e famiglie)” Fissazione dei singoli prezzi Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected] 4 Fissazione dei singoli prezzi Meccanismi di determinazione dei prezzi di terra, lavoro e capitale Punti di forza e di debolezza del meccanismo del mercato Teoria della “mano invisibile”

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Economia e Organizzazione Aziendale

Corso di Laurea inIngegneria Informatica e dell’Automazione

Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected]

Organizzazione Aziendale

L’economia

L’Economia

� Analizza l’influsso delle istituzione e della tecnologia sui prezzi e sull’allocazione delle risorse

� Indaga sul comportamento dei mercati finanziari� Esamina la distribuzione del reddito� Studia i cicli economici e la modalità di impiego della

Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected] 2

� Studia i cicli economici e la modalità di impiego della politica monetaria per attenuare inflazione e disoccupazione

� Studia i modelli degli scambi e di commercio internazionale

� Esamina la crescita nei paesi in via di sviluppo

Definizione“Studio del modo in cui le società utilizzano risorsescarse per produrre beni utili e di come tali benivengono distribuiti” (Paul A. Samuelson)

Scarsità

L’Economia

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EfficienzaImpossibilità di migliorare le condizioni di un individuosenza peggiorare quelle di qualcun altro (Pareto).

ScarsitàBeni e servizi limitati rispetto ai desideri di tutti.

Microeconomia

Definizione (A. Smith, 1776 - The Wealth of Nations)“Studio del funzionamento di singole entità (mercati,imprese e famiglie)”

Fissazione dei singoli prezzi

Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected] 4

Fissazione dei singoli prezzi� Meccanismi di determinazione dei prezzi di terra,

lavoro e capitale� Punti di forza e di debolezza del meccanismo del

mercato� Teoria della “mano invisibile”

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Macroeconomia

Definizione (J.M. Keynes, 1936 - General theory ofEmployment, Interest and Money)

“Studio del funzionamento complessivo dei sistemieconomici”

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� Analisi delle cause dei cicli economici in cui sialternano fasi di elevata disoccupazione e inflazione.

� Determinazione degli investimenti e del consumototale, gestione della moneta e tassi di interesse.

Definizioni

Cicli economici:fluttuazioni del prodotto nazionale, del reddito e dellaoccupazione totali, di durata variabile tra 2 e 10 anni ecaratterizzate dalla diffusa e simultanea espansione ocontrazione in molti settori dell’economia.

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Crescita economica:aumento della produzione totale di un Paese nel corsodel tempo (periodo di osservazione superiore ai 10anni).

La Logica Economica/1

� Adozione del metodo scientifico che si basa suosservazione dei fenomeni economici, ricorso astatistiche e dati storici per interpretarli.

� Utilizzo di analisi e teorie che consentono ampiegeneralizzazioni di particolari fenomeni.

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� Utilizzo di una particolare tecnica (Econometria) chepermette di applicare i metodi statistici ai problemieconomici.

� Possibilità di vagliare montagne di dati differenti perestrarne semplici relazioni.

La Logica Economica/2

Errori comuni� Errore del post hoc (inferenza di causalità):

“si verifica quando supponiamo che, dal momento cheun fenomeno si è verificato prima di un altro, il primo haprovocato il secondo”.Ceteris paribus (ipotesi della parità di altre condizioni):

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� Ceteris paribus (ipotesi della parità di altre condizioni):“quando si analizza l’impatto di una variabile sul sistemaeconomico occorre mantenere costanti le altrecondizioni”.

� Errore di aggregazione:“quando si suppone che ciò che vale per una parte delsistema sia valido anche per tutto il sistema”.

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La Logica Economica/3

� Il fine ultimo della scienza economica consiste nelmigliorare le condizioni economiche degli individui nellaloro vita quotidiana.

Quale è lo scopo di tutta questa massa di economisti impegnati in misurazioni, analisi e calcoli?

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loro vita quotidiana.� La società deve trovare il giusto equilibrio tra la dura

disciplina del mercato e l’atteggiamentocompassionevole espresso attraverso i programmi diassistenza pubblica.

� Quando menti fredde informano cuori caldi, la scienzaeconomica può svolgere il proprio ruolo per assicurare lacreazione di una società florida e giusta.

Tre problemi

� Cosa produrre? (E in che quantità?)

� Come produrre? (Quali tecnologie?)

� Per chi produrre? (Come distribuire i prodotti?)

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� Per chi produrre? (Come distribuire i prodotti?)

Prodotti = beni (materiali) o servizi (immateriali)

I fattori di produzione (input e output)

� Sono beni e servizi utilizzati dalle imprese nei loro processi produttivi. � Terra (risorse naturali).� Lavoro (know-how e skills).� Capitale (immobilizzazioni materiali e immateriali).

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� Un sistema economico impiega la tecnologia esistente per combinare gli input al fine di produrre gli output.

� Gli output possono essere beni o servizi disponibili per il consumo o impiegati nella produzione successiva (sotto-assemblati).

Economie di mercato, pianificate e miste

Economia di mercato:� Gli individui e le imprese prendono le principali decisioni

sulla produzione e sul consumo.� Le aziende decidono il cosa, il come e per chi.Economia pianificata :

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� Lo Stato prende tutte le decisioni relative alla produzionee alla distribuzione.

� Lo stato possiede la gran parte dei mezzi produttivi(terra e capitale).

Economia mista :� Comprendono alcuni elementi delle economie di

mercato e altri delle economie pianificate.

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Economia

Economia positiva: � Perché i medici guadagnano più dei portieri?� Qual è l’impatto dei computer sulla produttività?

La soluzione (non banale) può essere ricavata facendo riferimento all’analisi e ai fatti empirici.

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Economia normativa:� Si dovrebbe chiedere ai poveri di lavorare se vogliono

ricevere i sussidi dello Stato?� Si dovrebbe aumentare la disoccupazione per assicurare

che l’inflazione da prezzi non acceleri troppo?Si tratta di principi di carattere etico e norme di equità.

Gli obiettivi economici

� Crescita economica� Piena occupazione� Efficienza economica� Stabilità di prezzi

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� Stabilità di prezzi� Libertà economica� Equa distribuzione del reddito� Sicurezza economica� Bilancia commerciale

La Frontiera delle Possibilità Produttive

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La Frontiera delle Possibilità Produttive

L’economia non ha raggiunto il livello di efficienza produttivadesiderato

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Livello di efficienza produttiva irraggiungibile

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Definizioni/1

Frontiera delle possibilità produttive:Indica la quantità massima di produzione ottenibile daun sistema economico, date la conoscenzatecnologica e la quantità di input di cui si dispone.

Costo opportunità:

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Costo opportunità:Indica il valore del bene o servizio cui si è rinunciato.

Efficienza:Misura del rapporto tra la quantità di output ottenuto in rapporto alla quantità di input utilizzata.

Definizioni/2

Efficienza allocativa:le risorse devono essere destinate alla produzione deibeni e servizi più richiesti dalla società.

Efficienza produttiva:

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Efficienza produttiva:per ottenere i beni e servizi desiderati devono essereutilizzate le tecniche produttive meno costose.Questa si ottiene quando non è possibile aumentare laproduzione di un bene senza ridurre quella di un altrobene.

Applicazione della FPP/1

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Applicazione della FPP/2

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Applicazione della FPP/3

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Appendice

La pendenza di una linea rappresenta la variazionesubita da una variabile al variare di un’altra.La pendenza è un numero che esprime la relazioneesistente tra la variazione di y e la variazione di x.

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Appendice

La ripidezza di una curva dipende dalla scala delgrafico.La ripidezza non rappresenta in alcun modo lapendenza di una curva.

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Appendice

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Appendice

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Esercizio

Supponiamo di avere 16 ore a disposizione perpreparare gli esami di economia (variabili x) e disegno(variabile y).

Qual è la pendenza delle linea che rappresenta larelazione tra le ore di economia e quelle di disegno?

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relazione tra le ore di economia e quelle di disegno?

Supponiamo che vi necessitino 6 ore al giorno perstudiare economia. Tracciare sul grafico il punto checorrisponde a 6 ore. E se le ore fossero 4? Cosasuccede?

Cosa succederebbe se ci fossero a disposizione 18ore per studiare?

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Organizzazione Aziendale

Mercati e Stato

L’Economia scomparsa

� Negli ultimi due secoli si è verificato il passaggio dalfeudalesimo al meccanismo di mercato ecapitalismo concorrenziale.

� Laissez-faire (XIX secolo): lo Stato dovrebbeintervenire il meno possibile sull’attività economica elasciare le decisioni al mercato.

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lasciare le decisioni al mercato.� Welfare State (XX secolo): i mercati controllano le

attività della vita economica quotidiana mentre loStato stabilisce le condizioni sociali, fornisce lepensioni, assistenza medica e altri servizi essenzialialle famiglie povere.

Che cosa è il mercato?

� Il mercato è un luogo (reale o virtuale) che consentel’interazione tra venditori (offerta) e acquirenti (domanda)al fine di determinare il prezzo e le quantità di un bene oservizio.

� In un economia di mercato nessun individuo,organizzazione o Stato è responsabile della soluzione

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organizzazione o Stato è responsabile della soluzionedei problemi economici.

� I prezzi coordinano le decisioni dei produttori e deiconsumatori in un mercato e fungono da equilibratori.

� Prezzi più elevati tendono a ridurre gli acquisti deiconsumatori e a incoraggiare la produzione.

� Prezzi più bassi incoraggiano il consumo e frenano laproduzione.

Equilibrio di mercato

Definizione� Punto in cui la quantità offerta dai venditori è uguale

alla quantità richiesta dai compratori.� I mercati operano simultaneamente per determinare

un equilibrio generale di prezzi e produzione.

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un equilibrio generale di prezzi e produzione.� Un prezzo troppo elevato porterebbe ad una

sovrabbondanza di beni sul mercato.� Un prezzo troppo basso creerebbe un eccesso di

domanda da parte dei consumatori.

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I tre problemi economici – Cosa produrre

� Voto del portafoglio dei consumatori nelle decisioni di acquisto quotidiane.

� I consumatori scelgono in base alle caratteristiche dei prodotti.

� Le aziende spingono per massimizzare i profitti.

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� Le aziende spingono per massimizzare i profitti.� Uscita da quei settori che hanno rendite basse.� Incremento degli investimenti in R&S.

I tre problemi economici – Come produrre

� Elevata concorrenza spinge a mantenere bassi costi di produzione.

� Profitto (ricavo netto) = valore totale delle vendite –costi totali.

� Investimenti in nuove tecnologie produttive o in

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� Investimenti in nuove tecnologie produttive o in strumenti informatici di supporto.

Esempio� Locomotive a vapore anziché cavalli (vapore meno

costoso per unità di lavoro utile)

I tre problemi economici – Per chi produrre

� Dipende dalla domanda e dall’offerta sul mercatodei fattori di produzione.

� Il prezzo dei fattori di produzione viene stabilito inbase alla particolare situazione di mercato.

� Reddito della popolazione = quantità di fattori (ore di

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� Reddito della popolazione = quantità di fattori (ore dilavoro, ettari di terra,..) * prezzi dei fattori (salari,rendite,..).

Il sistema di mercato si serve dei profitti e delle perdite per indurre le imprese a produrre i beni desiderati!

Il circuito del mercato

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I settori economici

� Primario: legato alle risorse della terra (agricoltura,pesca, allevamenti, ecc..).

� Secondario: legato alla trasformazione dei beni fisicidel settore primario in beni finali a maggior valoreaggiunto.

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� Terziario: tutto ciò che non riguarda strettamente latrasformazione e produzione di beni ma è legatoall’erogazione di servizi (trasporti, internet,consulenze, ricerca e sviluppo, ecc..).

Le tipologie produttive

Prodotti standardizzati (commodities):� Il prezzo e la quantità del bene viene fissata dal

mercato nel suo insieme (zucchero, petrolio,grano,…).

� Processo di approvvigionamento caratterizzato dabassi flussi informativi con pochi livelli di codifica.

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bassi flussi informativi con pochi livelli di codifica.Prodotti personalizzati (customizzati):� Il prezzo e la quantità del bene viene fissata dai

singoli mercati.� processo di approvvigionamento è caratterizzato da

transazioni con elevati flussi informativi a diversilivelli di codifica.

La Mano Invisibile

Adam Smith esamina il problema dell’armonia tra profittoprivato e interesse pubblico.Sostiene che l’individuo “agisce esclusivamente per la propriasicurezza e il proprio tornaconto […]; in questo è guidato dauna mano invisibile che lo porta a perseguire un fine estraneoalle proprie intenzioni.

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alle proprie intenzioni.Nel fare i propri interessi, spesso, promuove anche quelli dellasocietà in maniera molto più efficace di quando si propone dipromuoverli realmente.L’interferenza dello Stato nell’economia è dannosa”.

Il mercato concorrenziale perfetto

� In un mercato concorrenziale perfetto vienemassimizzata la produzione di ricchezza.

� Il mercato opera come una “mano invisibile” didistribuzione ottimale delle risorse.

� Quando prevalgono monopoli, esternalità o altre

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� Quando prevalgono monopoli, esternalità o altreforme di fallimento potrebbe venir meno l’efficienzadella “mano invisibile”.

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Scambi, moneta e capitale

� Complessa rete di scambi tra individui e Statobasata sulla elevata specializzazione e sullacomplessa divisione del lavoro.

� La moneta costituisce il mezzo di scambio e il metroper misurare il valore economico di un bene.

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� Il capitale permette di fare investimenti in nuovetecnologie e di aumentare l’efficienza del lavoroumano.

Specializzazione e scambi

� Concentrazione degli sforzi degli individui su unparticolare insieme di attività, affinché ogni individuoo Paese possa utilizzare al meglio le propriecapacità e risorse.

� L’efficienza della specializzazione permette la fittarete di scambi tra individui e Nazioni.

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rete di scambi tra individui e Nazioni.� Vantaggi negli scambi: globalizzazione.� Gli individui e le Nazioni scambiano i beni in cui

sono specializzati per ottenere i prodotti degli altri.

Principio del vantaggio comparato

Ogni paese avrà un vantaggio se si specializzerà nellaproduzione ed esportazione dei beni che può produrrea un costo relativamente basso (nei quali èrelativamente più efficiente di altri paesi).Al contrario, ogni paese avrà un vantaggio seimporterà i beni che produce ad un costo

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importerà i beni che produce ad un costorelativamente elevato (nei quali è relativamente menoefficiente di altri paesi).Il costo opportunità per la produzione di undeterminato bene in termini di altri beni è minore in unpaese rispetto agli altri.

La globalizzazioneCapelli dal Giappone

Plastica da Taiwan

Assemblaggio in Indonesia, Malaysia e Cina (era in

Giappone)

Stampi e vernici dagli USA

Cotone per vestiti

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Cotone per vestiti dalla Cina

Prezzo di vendita: 10 $

Costi manodopera cinese: 0,35 $

Costi materiali esteri: 0,65 $

Altre spese (trasporto): 1 $

Profitti MATTEL: 8 $

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Moneta

Definizione� Consente agli individui di scambiare gli output che

producono per ottenere la vasta gamma di beni eservizi prodotti da altri.

La moneta è:

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La moneta è:� Un mezzo comune di pagamento.� Il lubrificante degli scambi.Pericoli:� Inflazione (politica monetaria della Banca Centrale).� Oculata gestione nell’offerta di moneta.

Capitale

Definizione� Strumenti di produzione a loro volta prodotti, input

durevoli che sono allo stesso tempo un output delsistema economico.

� Il Capitale deve essere prodotto, prima di poteressere utilizzato.

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essere utilizzato.� Lavoro e terra (fattori di produzione primari):

l’offerta è determinata da fattori non economici(tasso di fertilità e geografia del paese).

� Gran parte dell’attività economica consiste nelsacrificare il consumo presente per incrementare ilcapitale.

Capitale e proprietà privata

� Il capitalismo prende il nome dalla capacità degliindividui di possedere e sfruttare il capitale.

� Benché la società occidentale sia basata sullaproprietà privata, i diritti di proprietà sono limitati.

� La risorsa più importante (il lavoro) non può

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� La risorsa più importante (il lavoro) non puòdiventare un bene da acquistare e vendere comefosse una proprietà privata.

� I diritti di proprietà vengono fatti valere attraversol’ordinamento giuridico che costituisce l’insieme dileggi con cui opera un sistema economico.

Il ruolo economico dello Stato

� Aumentare l’efficienza favorendo la concorrenza,limitando le esternalità e fornendo beni pubblici.

� Promuovere l’equità utilizzando le imposte e iprogrammi di spesa per ridistribuire il reddito tradeterminate categorie di popolazioni.

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� Favorire la stabilità e la crescita macroeconomicariducendo la disoccupazione e l’inflazione eincoraggiando la crescita economica.

Lo Stato svolge queste funzioni esigendo che i cittadini paghino le tasse, osservino le leggi e consumino determinati beni e servizi comuni.

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Efficienza

Adam Smith riconobbe che le virtù del meccanismo delmercato si realizzano completamente solo quandosono presenti i freni e gli equilibri imposti dallaconcorrenza perfetta (tutti i beni e servizi hanno unprezzo e vengono scambiati sul mercato senza poteressere influenzato).

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essere influenzato).Situazioni anomale:� Concorrenza imperfetta.� Esternalità.� Beni pubblici.

Concorrenza imperfetta: Monopolio

� Il mercato presenta un unico fornitore o comunque un numero ristretto di fornitori.

RIMEDIO

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� Leggi antitrust, in generale incentivare laconcorrenza nazionale ed estera.

RIMEDIO

Concorrenza imperfetta: l’Unione Europea

“Nel 2007 la politica di concorrenza ha continuato amigliorare il funzionamento dei mercati a vantaggiodelle imprese e dei consumatori europei.Ciò ha comportato, tra l’altro, misure volte a indagaree sanzionare comportamenti anticoncorrenziali daparte degli operatori e a rimediare a strutture e

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parte degli operatori e a rimediare a strutture eregolamentazioni di mercato anticoncorrenziali in varisettori chiave dell’economia.La politica di concorrenza è stata inoltre inserita nelprogramma di lavoro della Commissione per la riformaeconomica globale, ovvero nel quadro della strategiadi Lisbona”.

Concorrenza imperfetta: l’Unione Europea

� Lotta ai cartelli e alle concentrazioni.� Lotta agli aiuti di Stato per il salvataggio o la

ristrutturazione di imprese in difficoltà.

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Esternalità

� Imprese o individui impongono costi o benefici adaltri soggetti al di fuori delle relazioni di mercato.

RIMEDIO

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� Regolamentazioni per controllare le esternalitàquali l’inquinamento, le miniere a cielo aperto, irifiuti dannosi, i materiali radioattivi,…

RIMEDIO

Beni pubblici

Sono delle esternalità positive caratterizzate da:� il costo sostenuto per estendere il servizio ad

un individuo è zero.� è impossibile impedire agli individui di farne

uso.

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uso.

� Prezzo dei beni pubblici: le imposte sui redditipersonali e sulle imprese (non volontarie).

Equità

� I mercati non producono necessariamente unadistribuzione del reddito che si possa consideraresocialmente equa.

� Un’economia di mercato che determinadisuguaglianze di reddito e consumo è inaccettabileper gli elettori.

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per gli elettori.

RIMEDIO

� Imposizione fiscale progressiva.� Trasferimenti pubblici (assistenza agli anziani,

sussidi, ecc...).

Obiettivi a lungo termine� Crescita economica: crescita dell’output di una

Nazione.� Produttività: misura dell’output in rapporto alle

unità di input.

Crescita e stabilità macroeconomiche

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unità di input.Strumenti� Politiche fiscali: rappresentano il potere di far

pagare le imposte e di spendere.� Politiche monetarie: determinazione dell’offerta di

moneta e dei tassi di interesse.

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Riepilogo

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Domanda, Offerta e Elasticità

Domanda e Offerta: introduzione

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La domanda

� La quantità acquistata di un bene dipende dalprezzo (senso comune e osservazioniscientifiche).

� Esiste una relazione tra il prezzo di mercato di unbene e la quantità richiesta a parità di altre

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bene e la quantità richiesta a parità di altrecondizioni (scheda di domanda o curva didomanda).

� Legge della domanda con pendenza negativa(verificata per qualsiasi tipo di bene).

Curva di domanda

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Definizioni

Effetto sostituzione� L’aumento del prezzo di un bene porta il

consumatore a scegliere prodotti simili in alternativae quindi a consumare minori quantità di quel bene.

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Effetto reddito� Se il prezzo di un bene aumenta il consumatore, a

parità di altre condizioni, diventa più povero e nonpuò acquisire il bene.

Significato della domanda

La curva di domanda del mercato si ottienesommando le quantità domandate da tutti gli individuiad ogni livello di prezzo.

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Determinanti della domanda

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Variazioni della domanda

Le variazioni di fattoridiversi dal prezzo di unbene che influiscono sullaquantità acquistataportano ad un aumento(o diminuzione) della

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(o diminuzione) dellaquantità richiesta aciascun livello di prezzo.

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Variazione della quantità domandata

Definizione� Spostamento in un punto diverso sulla medesima

curva di domanda a causa di una variazione diprezzo.

� Incremento (o diminuzione) degli acquisti di un bene

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� Incremento (o diminuzione) degli acquisti di un benea secondo della variazione del prezzo del bene.

� I fattori che influenzano la domanda (diversi dalprezzo) rimangono costanti nel periodo diosservazione.

L’offerta

� L’offerta di un mercato implica le condizioni alle quali le imprese producono e vendono i loro prodotti.

� Esiste una relazione diretta tra la quantità offerta diun bene e il suo prezzo di mercato a parità di altrifattori (scheda di offerta o curva di offerta)

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fattori (scheda di offerta o curva di offerta)� Andamento della curva di offerta: crescente.� Validità della legge dei rendimenti decrescenti.

Curva di offerta

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Determinanti dell’offerta

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Spostamenti della curva

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Equilibrio di domanda e offerta

� Domanda e offerta interagiscono tra di loro perprodurre un prezzo e una quantità di equilibrio(equilibrio di mercato).

� Al prezzo di equilibrio la quantità che i consumatoridesiderano acquistare è uguale a quella che i

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desiderano acquistare è uguale a quella che iproduttori desiderano vendere.

� Al livello di equilibrio non vi è alcune tendenza alrialzo o ribasso del prezzo.

� Al prezzo di equilibrio non si verificano eccessi didomanda o offerta.

Equilibrio di domanda e offerta

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Equilibrio di domanda e offerta

� In un mercato concorrenziale l’equilibrio è datodall’intersezione delle curve di domanda ed offerta.

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Variazioni di domanda e di offerta

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L’equilibrio

� Indica che le diverse forze operanti sul mercato si bilanciano in modo che il prezzo e la quantità che ne derivano soddisfino i desideri di acquirenti e fornitori.

� La variazione degli elementi che influenzano la domanda o l’offerta comporta spostamenti delle curve con conseguente cambiamenti dell’equilibrio

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curve con conseguente cambiamenti dell’equilibrio di mercato relativamente a prezzo e quantità.

� L’equilibrio contabile tra acquisti e vendite non spiega la natura del complesso equilibrio economico.

Effetto di diverse variazioni di domanda e offerta

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Elasticità di domanda e offerta

� Permette la misurazione della reattività delladomanda e dell’offerta al variare del prezzo.

� Permette di analizzare il comportamento deiconsumatori e dei produttori alla variazione delprezzo dei beni.

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� Modifica in maniera diretta la scelta nell’acquisto dibeni di lusso (automobili, crociere, ecc…).

� Non modifica in maniera sensibile la scelta nelmercato dei beni di prima necessità (generialimentari, elettricità, ecc…).

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Elasticità della domanda rispetto al prezzo

Definizione� Variazione percentuale della quantità domandata

divisa per la variazione percentuale del prezzo.� L’elasticità dei singoli beni rispetto al prezzo

dipende:

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dipende:� da fattori economici, e tende a essere più elevata per

i beni di lusso;� dalla disponibilità di beni sostitutivi;� dal tempo che i consumatori hanno per adattare il loro

comportamento alla nuova situazione.

Calcolo dell’elasticità della domanda

variazione percentuale della quantità domandata

variazione percentuale del prezzoDE =

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� La domanda si dice elastica se E > 1.� La domanda si dice anelastica se E < 1.� La domanda si dice ad elasticità unitaria se E =

1.

Esempio

Tabella 3.7Tabella 3.7Tabella 3.7Tabella 3.7

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Calcolo dell’elasticità della domanda

1 2 1 2( ) / 2 ( ) / 2D

Q PE

Q Q P P

∆ ∆= ÷+ +

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� Per evitare qualsiasi ambiguità si utilizza sempre nel calcolo dell’elasticità il Prezzo Medio e la relativa Quantità Media.

Page 22: Economia ed organizzacione TODO

L’elasticità della domanda

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� Elasticità sempre positiva anche se i prezzi e lequantità si muovono nella direzione opposta.

� La definizione di elasticità si riferisce a variazionipercentuali piuttosto che a variazioni effettive.

� Il valore di P e Q al denominatore delle singolevariazioni viene considerato come valore medio.

Aspetti fondamentali dell’elasticità della domanda

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variazioni viene considerato come valore medio.� Elasticità non è sinonimo di pendenza della curva.

Particolarità

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Esempio

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Page 23: Economia ed organizzacione TODO

Il calcolo dell’elasticità

L’elasticità della curva didomanda in un puntopuò essere calcolatacome rapporto tra lalunghezza del segmentosotto il punto e quella del

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sotto il punto e quella delsegmento sopra il punto.

Il paradosso del raccolto abbondante

� In un anno di clima particolarmente favorevole, gliagricoltori scoprono alla fine dell’anno gli agricoltoriscoprono che i loro ricavi sono diminuiti.

� Il mercato dei generi alimentari ha una domandaanelastica.

� L’aumento delle quantità derivanti da raccolti

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� L’aumento delle quantità derivanti da raccoltiabbondanti tende a far diminuire i prezzi.

� La diminuzione dei prezzi non provoca significaviaumenti della quantità domanda.

� I ricavi (prodotto tra Prezzo e Quantità) non tendonoad aumentare.

Per definizione il ricavo totale è dato dal prodotto tra ilPrezzo del bene e la quantità totale venduta.

Elasticità della domanda e ricavo

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Elasticità di offerta

Definita come variazione percentuale della quantitàofferta divisa per la variazione percentuale del prezzo.

prezzo del epercentual variazione

offerta quantità della epercentual variazione=OE

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prezzo del epercentual variazione=OE

� L’offerta si dice elastica se E > 1.� L’offerta si dice anelastica se E < 1.� L’offerta si dice ad elasticità unitaria se E = 1.

Page 24: Economia ed organizzacione TODO

Fattori d’influenza dell’elasticità dell’offerta

� Facilità nell’aumentarela produzione (gli inputdevono esserefacilmente reperibili).

� Periodo di tempopreso in

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preso inconsiderazione(maggiore è il tempomigliore è la rispostadei produttori alcambiamento).

Esempio: il settore dell’agricoltura

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Esempio: il settore dell’agricoltura

� Per far fronte alla diminuzione dei redditi, gliagricoltori hanno esercitato pressioni sui governi.

� Misure di sostegno, limitazioni delle importazionitramite l’imposizione di dazi doganali,sovvenzioni.

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� I governi adottano misure di sostegno agliagricoltori per indurli a produrre meno.

Esempio: il settore dell’agricoltura

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Page 25: Economia ed organizzacione TODO

Esempio: imposta sulla benzina

� Imposizione di una tassasul prezzo della benzina.

� Incidenza diretta sulreddito reale diconsumatori e

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consumatori eproduttori.

� Diminuzione deiconsumi conconseguente perdita peri produttori.

Esempio: imposizione del prezzo massimo

� Lo stato impone ilprezzo massimo a 1euro/litro.

� Spostamento dellacurva di domanda

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curva di domandadovuto alrazionamento formaleo informale deiproduttori.

� Eccesso di domandanon soddisfatta.

Incidenza delle imposte

� Le imposte permettono allo stato di scoraggiare ilconsumo di un bene e/o servizio.

� L’incidenza di un’imposta denota l’impattodell’imposta stessa sui redditi dei produttori econsumatori.

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� Dipende dall’elasticità della domanda.� Se la domanda è anelastica rispetto all’offerta

graverà di più sui consumatori.� Se l’offerta è anelastica rispetto alla domanda

graverà di più sui produttori.

Scarsità

� Il concetto fondamentale è che i beni sono semprescarsi e la società non è mai in grado di soddisfare idesideri di tutti.

� In tempi normali è il prezzo stesso che razional’offerta limitata.

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� Quando lo Stato interferisce nel meccanismo didomanda e offerta, i prezzi perdono la loro funzionedi razionamento e si verificano sprechi, inefficienzee peggioramenti della situazione iniziale.

Page 26: Economia ed organizzacione TODO

Esercizio

� Tracciare le curve di domanda e offerta e determinare ilprezzo e la quantità di equilibrio.

Prezzo (euro/pizza)

Quantità domandata Quantità offerta

10 0 40

8 10 30

6 20 20

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6 20 20

4 30 10

2 40 0

0 125 0

� Cosa succederebbe se la domanda di pizza triplicasseper ciascun prezzo?

� Cosa accadrebbe se il prezzo fosse inizialmente fissatoa 4 euro/pizza?

Esercizio

Si stima che nel breve periodo l’elasticità delladomanda mondiale del greggio rispetto al prezzo siapari a 0,05.Se il prezzo iniziale del petrolio è di 30$ al barile, qualesarebbe l’effetto sul prezzo e sulla quantità di petroliodi un embargo che facesse diminuire l’offerta di

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di un embargo che facesse diminuire l’offerta dipetrolio mondiale del 5% (si supponga che la curva diofferta sia totalmente anelastica)?.

Page 27: Economia ed organizzacione TODO

Economia e Organizzazione Aziendale

Corso di Laurea inIngegneria Informatica e dell’Automazione

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Organizzazione Aziendale

Le scelte del consumatore

Domanda e comportamento del consumatore

� Prendere decisioni su come distribuire il denaro e iltempo disponibile.

� Acquistare una nuova auto o far riparare quella vecchia?� Studiare economia o andare a prendere il sole al parco?� Ricerca dell’equilibrio tra necessità e desideri.

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� Ricerca dell’equilibrio tra necessità e desideri.� La somma di tali scelte influenza la curva della domanda

e l’elasticità rispetto al prezzo.� Processo con il quale gli individui cercano di ottenere i

beni di consumo preferiti.

Utilità

� Gli individui tendono a scegliere quei beni e servizi aiquali danno il valore maggiore.

� In modo in cui i consumatori scelgono viene descrittoattraverso il concetto di Utilità.

Definizione:

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Definizione:� Utilità indica soddisfacimento ovvero la misura in cui

determinati beni e servizi vengono preferiti daiconsumatori.

� Nella teoria della domanda, si dice che gli individuimassimizzano la propria utilità.

� Scelgono i beni di consumo che preferiscono.

Utilità Marginale

Definizione:� Se si consuma un’unità aggiuntiva di un bene o servizio

si ottiene un soddisfacimento maggiore o una utilitàaggiuntiva.

� L’espressione marginale viene sempre usata con il

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� L’espressione marginale viene sempre usata con ilsignificato di aggiuntivo.

Legge dell’utilità marginale decrescente:� L’utilità marginale diminuisce se un individuo consuma

quantità sempre maggiori di un determinato bene.� All’aumentare del consumo di un bene la sua utilità

marginale tende a diminuire.

Page 28: Economia ed organizzacione TODO

Da dove nasce il concetto di Utilità

Jeremy Bentham (1748-1832)� Principio di utilità definito come la capacità di qualsiasi

oggetto di produrre piacere, bene e felicità o di impediredolore, male o infelicità.

� Massima felicità per il maggior numero di persone.

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� Massima felicità per il maggior numero di persone.

William Stanley Jevons (1835-1882)� Teoria economica come calcolo di piacere e dolore.� Le persone razionali basano le loro decisioni di consumo

sull’utilità aggiuntiva o marginale di ciascun bene.

Utilità totale e marginale

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Condizione di equilibrio

Massimizzazione della utilità individuale.� Ogni individuo deve effettuare le proprie scelte in modo

che ogni singolo bene porti alla stessa utilità marginaleper euro speso.

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Utilità Marginale del reddito� Di fronte ai prezzi di mercato dei beni, un consumatore,

con reddito dato, ottiene il massimo soddisfacimentoquando l’utilità marginale dell’ultimo euro speso per unbene è esattamente uguale all’utilità marginale dell’ultimoeuro speso per qualsiasi altro bene.

Condizione di equilibrio

� Il consumatore che disponga di un reddito R destinato alconsumo di n prodotti lo ripartisce in maniera tale cherisulti:

31 2 ....... nUM UMUM UMUM

P P P P= = = = =

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� Se (UM/P)1 aumenta, gli acquisti di 1 aumentano mentrediminuiscono gli altri beni

� Se (UM/P)1 diminuisce, gli acquisti di 1 diminuisconomentre salgono gli altri beni

1 2 3 nP P P P

Page 29: Economia ed organizzacione TODO

Allocazione ottimale del tempo

� Ogni individuo deve sapere distribuire il proprio tempocosì come ripartisce le proprie finanze.

� Tale compito non è affatto semplice dato che, ognuno dinoi, povero o ricco che sia ha a disposizione solo 24 oreal giorno.

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al giorno.� Quale è il modo migliore per distribuire il tempo?� Non si tratta solo di una semplice legge economica ma

di una legge di scelta razionale.� Studio dell’economia cosiddetta comportamentale.

La curva di indifferenza

� Sviluppate da Pareto permettono di studiare il comportamento del consumatore messo di fronte alla scelta tra due o più beni differenti.

� Vale la legge della sostituzione.� Quanto più un bene è scarso, tanto maggiore è il

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� Quanto più un bene è scarso, tanto maggiore è il suo valore relativo di sostituzione.

� La sua utilità marginale cresce rispetto all’utilità marginale del bene che è diventato abbondante.

� La pendenza della curva in ogni punto rappresenta il cosiddetto saggio marginale di sostituzione.

La curva di indifferenza

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La mappa di indifferenza

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Page 30: Economia ed organizzacione TODO

Il vincolo di bilancio

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L’equilibrio del consumatore

L’equilibrio del consumatore si raggiunge nel punto in cui la retta di bilancio è tangente alla curva di indifferenza più elevata ovvero dove il saggio

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ovvero dove il saggio marginale di sostituzione è esattamente uguale alla pendenza della retta di bilancio.Nel punto di equilibrio:

Ga Ga

V V

P UM

P UM=

Particolarità

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Derivazione della curva di domanda

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Page 31: Economia ed organizzacione TODO

Approccio alternativo

Effetto di sostituzione� Quando il prezzo di un bene aumenta, i consumatori

tendono a sostituire il bene che è diventato più costosocon altri bene per soddisfare i propri bisogni in modo piùeconomico (comportamento simile per le imprese).

Effetto reddito

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Effetto reddito� Indica l’impatto di una variazione di prezzo sulla quantità

domandata di un bene risultante dall’effetto dellavariazione di prezzo sui redditi reali dei consumatori.

� Elasticità della domanda rispetto al reddito.

Dalla domanda individuale a quella di mercato

La curva di domanda di mercato è data dalla somma delle domande individuali a ciascun prezzo.

� Se la domanda di tutti i consumatori fosse esattamentela stessa e se i consumatori fossero 100, la curva didomanda di mercato sarebbe 100 volte quella di

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domanda di mercato sarebbe 100 volte quella didomanda del consumatore.

� Per ottenere la curva di domanda di mercato bisognasommare tutte le quantità che i diversi consumatoriacquistano ad un determinato prezzo.

� La quantità totale sarà rappresentata da un punto sullacurva della domanda di mercato.

Dalla domanda individuale a quella di mercato

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Dalla domanda individuale a quella di mercato

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Page 32: Economia ed organizzacione TODO

Definizioni

Beni sostitutivi� Un aumento del prezzo di un bene determina un

incremento della domanda dell’altro (manzo e pollo).Beni complementari� Un aumento del prezzo di un bene determina una

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Un aumento del prezzo di un bene determina unadiminuzione della domanda dell’altro (automobili ebenzina).

Beni indipendenti� Una variazione del prezzo di un bene non provoca

alcuna variazione sulla domanda dell’altro (manzo elibri).

Alcuni esempi

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Alcuni esempi

Droghe pesanti

Droghe leggere

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“..il mercato illegale delle droghe favorisce il crimine, distrugge lecittà, diffonde l’AIDS, corrompe i tutori dell’ordine e del crimine,produce ed esacerba la povertà ed erode il tessuto morale di unasocietà”. [Miron, J.A. & Zwiebel, J. – 1995]

Il paradosso del valore

� “Niente è più utile dell’acqua, ma con essa non si puòacquistare praticamente nulla. Al contrario, un diamanteha uno scarso valore d’uso, ma può essere spessoscambiato con moltissimi altri beni”. (Adam Smith, 1776)

� Il prezzo dell’acqua dipende dalla sua utilità marginale omeglio dall’utilità dell’ultimo bicchiere di acqua disponibile.

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meglio dall’utilità dell’ultimo bicchiere di acqua disponibile.� Maggiore è la quantità disponibile di un bene, meno

desiderabile sarà l’ultima unità consumata.� Il divario esistente tra l’utilità totale di un bene e il suo

valore totale di mercato è detto Rendita (o surplus) delconsumatore.

Page 33: Economia ed organizzacione TODO

La rendita del consumatore

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Il paradosso del valore

� Ogni individuo riceve la rendita del consumatore di un mondo economico costruito da altri.

� Hobhouse affermò:� “L’imprenditore che crede di essersi fatto da solo e

di aver costruito la propria impresa esclusivamente

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di aver costruito la propria impresa esclusivamente con le proprie mani ha in realtà ereditato un intero sistema sociale, di cui ha potuto disporre sotto forma di operai, macchinari, mercato, pace e opere pubbliche […]

� Se l’intero sistema sociale venisse a mancare, non saremmo che selvaggi che si nutrono di radici, bacche e insetti”.

Esercizio

Gli elementi della domanda di attraversamento di un pontesono Q=1.000.000-50.000*P.(Q è il numero di volte che il ponte viene attraversato e P èil prezzo del pedaggio).1. Si calcoli la rendita del consumatore per i pedaggi pari a

0, 1, 20.

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0, 1, 20.2. Se il ponte costasse 1.800.000 euro qual è il pedaggio

che permette di raggiungere il pareggio? Quale è larendita del consumatore per tale pedaggio?

3. Se il ponte costasse 8.000.000 euro per quale motivodovrebbe comunque essere costruito anche se non vi èun pedaggio di pareggio?

Page 34: Economia ed organizzacione TODO

Economia e Organizzazione Aziendale

Corso di Laurea inIngegneria Informatica e dell’Automazione

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Organizzazione Aziendale

Produzione e tecnologia

Funzione di produzione

� La relazione tra la quantità massima di output ottenibile e la quantità di input necessaria per ottenerla, per un determinato livello di conoscenze tecnologiche.

� Esistono milioni di funzioni di produzione differenti, una per ogni bene o servizio esistente.

� La funzione produzione può non essere definita in maniera formale ma derivante dalla pratica quotidiana.

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La funzione produzione può non essere definita in maniera formale ma derivante dalla pratica quotidiana.

� Facilità di obsolescenza a causa del continuo progresso tecnologico e scientifico.

� Utile strumento per descrivere le capacità produttive di un’impresa.

Prodotto totale, medio e marginale

� Prodotto totale:� Quantità totale di output prodotto in unità fisiche.� Prodotto marginale: � Output aggiuntivo conseguente all’aumento di una

unità di input, mentre tutti gli altri fattori rimangono

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unità di input, mentre tutti gli altri fattori rimangono costanti.

� Prodotto medio:� Misura l’output totale per unità totali di input.

Prodotto totale, medio e marginale

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Page 35: Economia ed organizzacione TODO

Esempio

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Legge dei rendimenti decrescenti

� Definizione:� Aggiungendo quantità addizionali di input, e

mantenendo costanti tutti gli altri fattori, si otterranno quantità via via decrescenti di output.

� Valido per tutti i fattori produttivi (terra, lavoro,

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� Valido per tutti i fattori produttivi (terra, lavoro, capitale).

� Osservazione:� Studiare di volta in volta o fare tutta una tirata prima

dell’esame di economia?

Esempio

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Rendimenti di scala

� Studio degli effetti degli incrementi in scala (aumento proporzionale) degli input sulla quantità prodotta.

� Rendimenti di scala costanti� La variazione di tutti gli input porta ad una variazione

proporzionale dell’output.� Rendimenti di scala crescenti

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� Rendimenti di scala crescenti� Un aumento di tutti gli input produce un incremento più

che proporzionale dell’output.� Rendimenti di scala decrescenti� Un aumento di tutti gli input produce un incremento

meno che proporzionale dell’output.

Page 36: Economia ed organizzacione TODO

Breve periodo e lungo periodo

� Affinché la produzione sia efficiente è necessario disporre di tempo (oltre che degli input tradizionali).

� Breve periodo:� Periodo nel quale si possono modificare solo la quantità

e la qualità degli input variabili mentre i fattori fissi (attrezzature, impianti, capitale, ecc…) non possono

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(attrezzature, impianti, capitale, ecc…) non possono subire cambiamenti significativi.

� Lungo periodo:� Periodo nel quale un’impresa può modificare tutti i fattori

produttivi compreso il capitale.

Il progresso tecnologico

� Si riferisce a miglioramenti dei processi produttivi di beni e servizi, a variazioni di prodotti già esistenti o all’introduzione di nuovi prodotti.

� Innovazione di processo:� Si verifica quando si migliorano o vengono introdotte

nuove tecniche produttive che permettono di migliorare l’efficienza e l’efficacia del processo.

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nuove tecniche produttive che permettono di migliorare l’efficienza e l’efficacia del processo.

� Innovazione di prodotto:� Si verifica quando sul mercato vengono introdotti prodotti

nuovi o con caratteristiche nettamente migliorative rispetto ai precedenti.

Il progresso tecnologico

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Misura delle prestazioni economiche

� La produttività è data dal rapporto tra l’output totale e la media ponderata degli input utilizzati.

� Produttività del fattore lavoro:� Misura la quantità di output prodotta in rapporto al

solo lavoro utilizzato.

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solo lavoro utilizzato.� Produttività totale dei fattori:� Misura la quantità di output prodotta in rapporto agli

input totali utilizzati (capitale e lavoro).� La produttività aumenta grazie alle economie di

scala e al progresso tecnologico.

Page 37: Economia ed organizzacione TODO

La funzione produzione aggregata

� Stime empiriche per misurare l’efficienza di un intero sistema economico considerando il prodotto totale, la quantità di fattori e la produttività totale.

� La produttività totale è aumentata nel corso del XX secolo grazie al progresso tecnologico e agli elevati livelli di istruzione e specializzazione dei lavoratori.Lo Stock di capitali è cresciuto più rapidamente rispetto

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� Lo Stock di capitali è cresciuto più rapidamente rispetto al numero di ore lavorate.

� Il tasso di rendimento del capitale si è mantenuto quasi costante.

� La produttività del lavoro è cresciuta ad un media leggermente inferiore al 2% annuo.

Le Reti

� Sistema attraverso il quale è possibile collegare tra di loro diverse persone che ne traggono beneficio.

� Tre caratteristiche fondamentali:� Propendono per pochi prodotti se non per uno solo

(Windows e non Linux).� Mantiene una sua storicità con il passare del tempo

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� Mantiene una sua storicità con il passare del tempo (tastiera qwerty e non abcdef).

� Sono governate da una serie di strategie economiche derivanti dall’interazione tra economie di scala, previsioni, dinamiche e propensioni.

� Possibilità di estendere la leadership di un’impresa per occupare una posizione dominante sul mercato!

Le reti

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Organizzazione delle imprese

� La quasi totalità della produzione è dovuta ad organizzazione specializzate: piccole, medie o di grandi dimensioni.

� Le imprese sono organizzazioni specializzate che si dedicano alla gestione del processo produttivo.

� Il fattore primario alla base dell’organizzazione della produzione nelle imprese è costituito dalle economie

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Il fattore primario alla base dell’organizzazione della produzione nelle imprese è costituito dalle economie della produzione in serie.

� L’organizzazione si basa su tre fattori fondamentali:� Divisione;� Specializzazione;� Coordinamento.

Page 38: Economia ed organizzacione TODO

Organizzazione delle imprese

� La seconda funzione delle imprese è il reperimento delle risorse per la produzione su vasta scala.

� Passaggio da finanziatori privati (magnati) all’uso del profitto o dei capitali di terzi per portare avanti le attività produttive.

� La produzione finanziata privatamente sarebbe impensabile se le aziende non fossero in grado di

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La produzione finanziata privatamente sarebbe impensabile se le aziende non fossero in grado di reperire fonti ingenti per i nuovi progetti.

� Nasce la necessità di gestire il processo produttivo.� La figura di riferimento sono i manager i quali:

� Organizzano la produzione;� Introducono nuove idee, prodotti e processi produttivi;� Prende le decisione ed è ritenuto responsabili dei successi

e dei fallimenti.

Organizzazione delle imprese

Definizione� Le imprese sono organizzazioni specializzate che si

dedicano alla gestione del processo produttivo.� La produzione è organizzata nelle imprese perché

l’efficienza richiede una produzione su vasta scala, il reperimento di notevole risorse finanziarie, nonché l’attenta gestione e il controllo delle attività in corso.

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reperimento di notevole risorse finanziarie, nonché l’attenta gestione e il controllo delle attività in corso.

� Stilare contratti che prevedano tutte le possibili contingenze è un compito molto arduo e le imprese preferiscono svolgere tali operazioni internamente.

� Le organizzazioni favoriscono l’innovazione e la produttività dato che senza il genio organizzativo della moderna impresa privata, terra, lavoro e capitale servirebbero a poco.

L’Organizzazione

� Si occupa della scelta dei criteri di divisione del lavoro.� Implementa tecniche e metodologie di coordinamento

delle attività del personale aziendale.� Definisce l’assetto organizzativo, identificando:

1. gli organi;

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2. le funzioni attribuite agli organi;3. le relazioni gerarchiche relative agli stessi organi.

� Viene rappresentata graficamente attraverso l’utilizzo degli organigrammi.

Le funzioni aziendali

� Per svolgere la sua funzione di produzione e commercializzazione, l’imprese deve instaurare una serie di rapporti economici con l’ambiente che la circonda.

� Sistema aperto in cui convergono gli input e divergono i prodotti realizzati.

� Combinazione delle risorse secondo criteri di efficienza

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� Combinazione delle risorse secondo criteri di efficienza (impiego dei fattori) ed efficacia (raggiungimento degli obiettivi).

� Raggruppamento in sottosistemi omogenei sotto il profilo tecnico ed economico.

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Le funzioni aziendali

Strutture di intermediazione con il mercato:� Approvvigionamenti.� Amministrazione, Contabilità e Finanza.� Organizzazione e gestione del personale.� Marketing.

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Sottosistemi interni per la trasformazione:� Pianificazione.� Produzione.Supporto alle attività:� Sistema Informativo.

Imprese grandi, piccoli e piccolissime

� In un’economia di mercato la produzione avviene all’interno di una vasta gamma di organizzazioni aziendali.

� Attualmente in Italia esistono milioni di imprese diverse.� Per la maggior parte si tratta di imprese individuali di

modeste dimensioni, altre sono società di persone formate da due o più soci, le più grandi sono di solito

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modeste dimensioni, altre sono società di persone formate da due o più soci, le più grandi sono di solito società per azioni.

� Differenze tra piccole e grandi:� Numero delle vendite;� Attività patrimoniali;� Potere economico e politico;� Numero di dipendenti.

L’impresa

L’impresa individuale� Piccole imprese a conduzione familiare.� Sono le più diffuse sul territorio ma presentano un

numero di vendite molto esiguo.� Grosso impegno da parte del titolare.La società di persone

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La società di persone� Due o più persone si riunisco per formare una società di

persone accettando di fornire parte del lavoro e del capitale.

� Tutti i soci si suddividono i profitto generati.� Alcuni svantaggi:

� Responsabilità illimitata dei soci;� Difficoltà a reperire le fonti di finanziamento.

L’impresa

La società per azioni� A partire dal XIX secolo sono state emanate leggi che

consentono a chiunque di creare una società per azioni cone le finalità più disparate.

� È una forma di organizzazione aziendale istituita mediante statuto e appartenente a numerosi azionisti.

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mediante statuto e appartenente a numerosi azionisti.� Caratteristiche:

� Responsabilità limitate dei soci;� Proprietà determinata dal numero di azioni possedute;� Gli azionisti controllano la società, percepiscono dividendi

in proporzione alle azioni possedute, eleggono gli amministratori e votano sulle questioni importanti.

� La gestione è affidata agli amministratori delegati.

Page 40: Economia ed organizzacione TODO

L’impresa

La società per azioni� A partire dal XIX secolo sono state emanate leggi che

consentono a chiunque di creare una società per azioni cone le finalità più disparate.

� È una forma di organizzazione aziendale istituita mediante statuto e appartenente a numerosi azionisti.

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mediante statuto e appartenente a numerosi azionisti.� Caratteristiche:

� Responsabilità limitate dei soci;� Proprietà determinata dal numero di azioni possedute;� Gli azionisti controllano la società, percepiscono dividendi

in proporzione alle azioni possedute, eleggono gli amministratori e votano sulle questioni importanti.

� La gestione è affidata agli amministratori delegati.

Esercizio

� La sostituzione tra fattori si verifica quando le impresesostituiscono un input con un altro (per esempio trattoriinvece di lavoro a seguito di un aumento dei salari).

� Considerate i seguenti mutamenti nel comportamento diun’impresa.

� Quali rappresentano un progresso tecnologico e qualiuna semplice sostituzione di fattori con altri?

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una semplice sostituzione di fattori con altri?1. Quando il prezzo del petrolio aumenta, un’impresa

sostituisce un impianto a gasolio con uno a gas.2. Un rivenditore di libri riduce il numero di commessi

del 60% e apre un sito di e-commerce per la vendita.3. Un’università acquista PC per i docenti e riduce il

numero di segretarie.

Page 41: Economia ed organizzacione TODO

Economia e Organizzazione Aziendale

Corso di Laurea inIngegneria Informatica e dell’Automazione

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Organizzazione Aziendale

Macroeconomia e contabilità nazionale

Quadro generale Macroeconomico

� Differenza tra Macro e Micro.� Studio del Ciclo Economico e della Crescita

economica.� Combattere le crisi economiche e stimolare la

crescita di lungo termine.

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crescita di lungo termine.� John Maynard Keynes (1883-1946) individuò le forze

che determinano le fluttuazioni economiche.� Stato è un potente mezzo per controllare il mercato.� Fallimenti macroeconomici come insegnamento per

le Nazioni.

Tre problemi macroeconomici

1. Perché a volte la produzione e l’occupazionediminuiscono e come si può ridurre ladisoccupazione?

2. Qual è l’origine dell’inflazione e come si può tenerlasottocontrollo?

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3. Come può una nazione aumentare il proprio tasso dicrescita economica?

� Non ci sono formule semplici per risolvere questidilemmi.

� Grandi divergenze di opinione tra gli esperti dieconomia.

Obiettivi della macroeconomia

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Page 42: Economia ed organizzacione TODO

Produzione

� La misura più completa della produzione diun’economia è il Prodotto Interno Lordo (PIL).

� Il PIL è la misura del valore di mercato di tutti iprodotti finiti e servizi realizzati in un Paese nel corsodi un anno.

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� PIL Nominale valutato secondo gli effettivi prezzi dimercati.

� PIL Reale calcolato in base ai prezzi costanti (riferitiad un anno scelto come base di riferimento).

� L’aumento del PIL reale rappresenta la crescitaeconomica di una Nazione.

Produzione

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PIL Potenziale

Definizione� È il livello massimo sostenibile di output di lungo

periodo e rappresenta la capacità a lungo terminedell’economia.

� Rappresenta anche la quantità massima che

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� Rappresenta anche la quantità massima chel’economia può produrre, quando la forza lavoro e lostock di capitale presentano condizioni di elevatoimpiego.

�Quando una Nazione opera al di sopra del propriopotenziale il livello di inflazione tende ad aumentare.

PIL Potenziale

Dipende� Input sostenibili (terra, lavoro, capitale, …).� Efficienza tecnologica (grado di sviluppo delle

tecnologie produttive e loro sfruttamento).Recessione

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Recessione� Periodo di calo dell’output, del reddito e

dell’occupazione di durata dai 6 ai 12 mesi.Depressione� Periodo di calo di durata superiore all’anno.

Page 43: Economia ed organizzacione TODO

PIL reale vs potenziale

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Alta occupazione, bassa disoccupazione

� I cittadini vogliono essere in grado di ottenereimpieghi con elevata retribuzione senza cercare oaspettare troppo a lungo e godere della sicurezzadel posto di lavoro.

Tasso di disoccupazione:�

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� Si ottiene calcolando la percentuale dei disoccupatisulla forza lavoro.

� Comprende tutte le persone occupate e quelledisoccupate in cerca di impiego.

� Non tiene conto dei disoccupati che non cercanolavoro.

Disoccupazione

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Stabilità dei prezzi

� Il livello generale o globale dei prezzi (P) deverimanere invariato o crescere lentamente.

� Costruzione dell’Indice dei Prezzi per monitorarnel’andamento.

Indice dei prezzi al consumo (IPC):

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Indice dei prezzi al consumo (IPC):� Rileva il prezzo medio dei beni e dei servizi

acquistati dai consumatori.� Viene rilevato attraverso il Tasso di Inflazione ovvero

la variazione percentuale del livello generale deiprezzi da un anno all’altro.

Page 44: Economia ed organizzacione TODO

Gli Indici dei prezzi al consumo (IPC)

� In Italia il calcolo dell’indice è affidato all’IstitutoNazionale di Statistica (ISTAT).

Tre diversi indici dei prezzi al consumo:� NIC (intera collettività nazionale) misura l’inflazione a

livello dell’intero sistema economico.

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livello dell’intero sistema economico.� FOI (famiglie di operai e impiegati) si riferisce ai

consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capoad un lavoratore dipendente;

� IPCA (IPC armonizzato) è stato sviluppato perassicurare una misura dell’inflazione comparabile alivello europeo.

Gli Indici dei prezzi al consumo (IPC)

� NIC e FOI si basano sullo stesso paniere ma il pesoattribuito a ogni bene o servizio è diverso (per il NICla popolazione italiana, per il FOI l’insieme dellefamiglie che fanno capo a un operaio o impiegato).

� IPCA e NIC hanno la stessa popolazione diriferimento ma IPCA esclude dal paniere le lotterie, il

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riferimento ma IPCA esclude dal paniere le lotterie, illotto, i concorsi pronostici e i servizi relativi alleassicurazioni sulla vita.

� Concetto di prezzo: NIC e FOI prezzo pieno divendita, IPCA prezzo effettivamente pagato dalconsumatore.

Gli Indici dei prezzi al consumo (IPC)

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Inflazione

Tasso di inflazione = [P(x)-P(x-1)]/P(x-1)

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Page 45: Economia ed organizzacione TODO

Ancora sulla stabilità dei prezzi

Definizioni� Deflazione: diminuzione dei prezzi (inflazione

negativa).� Iperinflazione: aumento del livello dei prezzi

estremamente rapido (superiori al 1000% annuo).

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estremamente rapido (superiori al 1000% annuo).� I prezzi perdono il loro significa e il sistema

economico si inceppa non potendo più essere ingrado di auto-regolamentarsi.

� Difficoltà nella stima della scarsità dei beni e deiservizi e nella stima di domanda e offerta.

Strumenti di politica Macroeconomica

� I governi dispongono di diversi strumenti che sipossono utilizzare per influire sull’attivitàMacroeconomica.

� Uno strumento di politica economica è una variabilesotto il controllo del governo che può influire su unoo più obiettivi macroeconomici.

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o più obiettivi macroeconomici.Principali strumenti:� Politica fiscale o di bilancio.� Politica monetaria.

Strumenti di politica Macroeconomica

Politica Fiscale.� Controllo della spesa pubblica: influenza

direttamente le dimensioni relative del consumocollettivo rispetto a quelle private.

� Controllo della tassazione: riduce i redditi e la spesa

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� Controllo della tassazione: riduce i redditi e la spesaprivata e incide sul risparmio privato, oltre ad avereun effetto sugli investimenti e sulla produzionepotenziale.

� Impiegata soprattutto per influire sulla crescitaeconomica di lungo periodo grazie all’effetto cheesercita sul risparmio nazionale e gli incentivi allavoro.

Strumenti di politica Macroeconomica

Politica Monetaria.�Gestita dalla Banca Centrale determina l’offerta di

moneta le cui variazioni fanno salire o scendere itassi di interesse.

� Tassi di sconto elevati indicano un periodo di stretta

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� Tassi di sconto elevati indicano un periodo di strettacreditizia (minore circolazione di moneta).

� Incidono diretta sulla spesa in settori quali gliinvestimenti delle imprese, l’acquisto di abitazioni ele esportazioni nette.

� Ha un effetto rilevante sia sul PIL effettivo che sulPIL potenziale.

Page 46: Economia ed organizzacione TODO

I rapporti internazionali

� Tutte le Nazioni partecipano all’economia globale esono collegate tra loro attraverso il commercio e lafinanza.

� Continui rapporti di importazione ed esportazione dibeni e servizi rilevanti.

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beni e servizi rilevanti.Esportazioni nette:� Differenza numerica tra il valore delle esportazioni e

quello delle importazioni.� Se l’indice è > 0 => surplus di beni e/o servizi.� Se l’indice è < 0 => deficit di beni e/o servizi.

Economia Internazionale

Definizione:� Intricata rete di rapporti commerciali e finanziari tra

Paesi.� Forte interesse nelle politiche commerciali e nelle

politiche di gestione della finanza internazionale e

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politiche di gestione della finanza internazionale esugli obiettivi interni di produzione, occupazione estabilità dei prezzi.

� Politiche commerciali: normative che regolano elimitano le importazioni ed esportazioni.

� Politiche di gestione della finanza: tasso di cambio evalore della valuta.

Prodotto Interno Lordo

� Valore monetario totale dei prodotti e dei servizirealizzati da una Nazione in un dato anno.

� Somma del valore monetario di tutti i consumi (C), gliinvestimenti lordi (I), la spesa pubblica (G) e leesportazioni nette (X) in altri Paesi.

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PIL=C+I+G+X

�Migliore misuratore dei risultati globali diun’economia.

�Misurabile in due modi completamente diversi.

La misurazione del PIL

Metodo del flusso dei prodotti

� Somma del flusso annuale di beni e servizi finaliovvero valore monetario totale del flusso di beni finaliprodotto da una Nazione.

� Utilizzo dei prezzi di mercato come pesi per valutare

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� Utilizzo dei prezzi di mercato come pesi per valutarebeni diversi.

Metodo dei costi o dei redditi

� Somma di tutti i costi insiti in un’attività produttiva,compresi i salari, le rendite per la terra, i profitti per ilcapitale, ecc…

Page 47: Economia ed organizzacione TODO

La misurazione del PIL

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Equivalenza tra i due metodi

� I due metodi sono equivalenti perché consideranoentrambi il profitto.

� Il profitto è ciò che rimane dalla vendita di unprodotto dopo aver pagato gli altri costi dei fattori.

�Gli economisti traggono le informazioni necessarie

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�Gli economisti traggono le informazioni necessarieda un’ampia gamma di fonti.

� Il conto economico di un’azienda è lo strumentoprincipale con cui vengono registrati tutti i flussieconomici rilevanti.

� Il problema dei doppi conteggi.

I conti economici nazionali

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Metodo del Valore Aggiunto

Definizione

� Il valore aggiunto è la differenza tra le venditeeffettuate e gli acquisti di materiali e servizi da altreimprese.

� Per evitare doppi conteggi è opportuno includere nel

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� Per evitare doppi conteggi è opportuno includere nelPIL solo i beni finali ed escludere quelli intermediusati per produrre altri beni.

� Sottraendo le spese per i beni intermedi acquistateda altre imprese si evitano doppi conteggi e siregistrano salari, interessi e altro una sola volta.

Page 48: Economia ed organizzacione TODO

Il valore aggiunto

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Aspetti particolari della contabilità

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Deflatore del PIL (P)

� La variazione dei prezzi è uno dei problemi che sicrea quando si utilizza la moneta come unità dimisura.

� PIL Nominale viene calcolato in base ai prezzieffettivi di mercato (variabili) mentre il PIL reale viene

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effettivi di mercato (variabili) mentre il PIL reale vienecalcolato in base a prezzi costanti.

Definizione

� Rapporto tra il PIL nominale (PQ) e il PIL reale (Q).

� Serve a misurare il livello globale dei prezzi.

Deflatore del PIL

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PIL nominale vs reale

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Consumo

� Le spese per consumo personale rappresenta lacomponente più importante del PIL ed è pari a quasii 2/3 del totale negli ultimi anni.

Tre categorie:

� Beni durevoli (automobili,…).

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� Beni durevoli (automobili,…).

� Beni non durevoli (generi alimentari,…)

� Servizi (assistenza sanitaria,…).

Incidenza del consumo sul PIL

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Investimenti e formazione del capitale

� Le Nazioni riservano parte del loro prodotto allarealizzazione di capitale per incrementare laproduzione futura.

� Sacrificio del consumo presente per favorire quellofuturo.

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futuro.

� Per le imprese si parla di aggiunte al capitale socialedi costruzioni, attrezzature, software e scorte nelcorso di un anno.

Il PIL è la somma di tutti i prodotti finali considerando anche gli investimenti.

Page 50: Economia ed organizzacione TODO

Investimenti

Reali

� Produzione di beni durevoli.

Finanziari

� Acquisto di azioni, obbligazioni e altre forme di benidi risparmio.

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di risparmio.

Netti

� Dati dalla nascita di capitale (investimenti lordi)meno i decessi di capitale (ammortamento).

La Pubblica Amministrazione

Metodo del flusso di prodotti.

� Inclusi beni di consumo (cannoni per l’esercito) e diinvestimento (computer e strade), esclusitrasferimenti pubblici (interesse sul debito pubblico).

Metodo dei costi o dei redditi.

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Metodo dei costi o dei redditi.

� Incluse imposte dirette e indirette.

� Le imposte dirette sono quelle applicate direttamenteagli individui e alle imprese.

� Le imposte indirette, che sono applicate ai beni eservizi e quindi solo indirettamente alle persone.

Esportazioni nette

� Componente sempre più importante e pesante delPIL.

� Differenza tra esportazioni e importazioni di beni eservizi.

� La produzioni interna con fattori esterni viene

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� La produzioni interna con fattori esterni vienemisurata attraverso le importazioni di fattori produttivi(terra, lavoro, capitale,…).

� La vendita di beni e servizi prodotti in una Nazione evenduti all’esterno viene misurata attraverso leesportazioni.

Prodotto Interno Netto e Prodotto Nazionale Lordo

� Il PIN è pari al prodotto totale realizzato all’interno diun Paese nel corso di un anno, e comprende gliinvestimenti netti o lordi al netto dell’ammortamento.

� PIN = PIL - Ammortamento.

� Il PNL è il prodotto totale ottenuto con fattori di

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� Il PNL è il prodotto totale ottenuto con fattori diproduzione di proprietà dei residenti di un Paese nelcorso di un anno.

� La produzione della Honda in Italia rientra nel PILma non nel PNL (la Honda è di proprietà deigiapponesi).

Page 51: Economia ed organizzacione TODO

Reddito Nazionale (RN) e Reddito Disponibile (RD)

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� I risparmi nazionali rilevanti sono esattamente ugualiagli investimenti rilevanti.

�Gli investimenti totali comprendono quelli interni

Risparmio e Investimenti

TI

prodotti

redditi

I PIL C

R PIL C

= −

= −

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�Gli investimenti totali comprendono quelli interniprivati e quelli esteri (o esportazioni nette).

� I risparmi totali possono essere privati e pubblici(avanzo di bilancio dello Stato).

T P G TI I X R R R= + = + =

TI

TR

�Mario Rossi produce beni per € 1000, paga € 750 disalari, € 125 di interessi e € 75 di rendita. Qualidevono essere i suoi profitti?

� Se ¾ del prodotto di Rossi vengono consumati e ilresto investito, si calcoli il PIL del Paese di MarioRossi sia mediante l’approccio dei prodotti sia

Esercizio

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Rossi sia mediante l’approccio dei prodotti siamediante quello del reddito e si dimostri checoincidono esattamente.

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Economia e Organizzazione Aziendale

Corso di Laurea inIngegneria Informatica e dell’Automazione

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Organizzazione Aziendale

Domanda e Offerta aggregata

Domanda e Offerta aggregata

�Offerta aggregata (OA) riferita alla quantità totale dibeni e servizi che le aziende di una Nazione sonodisposte a produrre e a vendere in un dato periodo.

� Dipende dal livello dei prezzi, dalla capacitàproduttiva e dal livello dei costi.

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produttiva e dal livello dei costi.� Domanda aggregata (DA) si riferisce all’importo

totale che i diversi settori dell’economia sono dispostia spendere in un dato periodo.

� Dipende dal livello dei prezzi, dalla politica monetariae fiscale e da altri fattori.

Domanda e Offerta aggregata

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L’equilibrio macroeconomico

� Significa che si vuole trovare il PIL reale e il livelloglobale dei prezzi in grado di soddisfare sia gliacquirenti che i consumatori.

� L’equilibrio macroeconomico è una combinazione dellivello generale dei prezzi e della quantità globaleprodotta in cui né gli acquirenti né i venditori

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prodotta in cui né gli acquirenti né i venditoridesiderano cambiare i propri acquisti, le proprievendite o i prezzi.

� Una volta raggiunto l’equilibrio non ci sono pressioneperché sia alterato il livello dei prezzi.

Page 53: Economia ed organizzacione TODO

Domanda e Offerta aggregata

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Crisi dell’offerta e stagflazione

� Improvvisi cambiamenti delle condizioni di costo oproduttività che modificano rapidamente l’offertaaggregata.

� Aumento incontrollato del petrolio, delle materieprime e della manodopera fanno aumentare i costidelle imprese.

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delle imprese.� Crisi dell’offerta con conseguente aumento dei prezzi

dei beni e servizi prodotti.� Diminuzione della produzione e aumento della

disoccupazione.

Crisi dell’offerta e stagflazione

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Le restrizioni creditizie

� Strumento di politica monetaria per combatterel’aumento dell’inflazione attraverso l’aumento deitassi di interesse.

� Rallentamento della spesa dei consumatori e delleimprese con spostamento della DA.

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� Diminuzione della produzione con aumento del tassodi disoccupazione.

Page 54: Economia ed organizzacione TODO

Le restrizioni creditizie

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Il secolo della crescita

� Aumento della produzione e dei prezzi pressochécostante dall’inizio del 1900.

� Crescita dovuta all’aumento della scala diproduzione, agli input di capitale e lavoro, almiglioramento dell’efficienza dovuto a nuovi prodottie a nuovi processi produttivi.

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e a nuovi processi produttivi.� Crescita dovuta anche a fattori meno tangibili

strettamente legati alle migliori tecniche gestionali edorganizzative.

�Miglioramento del benessere e della qualità della vitadifficilmente misurabile all’interno del prodottointerno lordo.

Il secolo della crescita

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La politica economica

� Compito principale è diagnosticare le condizioni dellamacroeconomia e prescrivere la medicina adeguata.

� Scelte legate alle normative che presentano dilemmilegati a valori sociali (aumentare le tasse?) oquestioni politiche (tagliare la spesa pubblica?).

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� Analisi concrete di economia positiva attraverso lastima degli effetti che le decisioni prese hanno sulsistema economico Nazionale.

Page 55: Economia ed organizzacione TODO

Fluttuazioni economiche

� Un ciclo economico è un’oscillazione del prodottonazionale, del reddito e dell’occupazione, che disolito dura per un periodo variabile dai due ai diecianni, segnato da una diffusa espansione ocontrazione nella maggior parte dei sistemieconomici.

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economici.Si possono individuare due fasi principali:� Recessione: periodo ricorrente di diminuzione del

prodotto totale, del reddito e dell’occupazione.� Depressione: forte periodo di recessione.� Espansione: periodo ricorrente di aumento del

prodotto totale, del reddito e dell’occupazione

Caratteristiche della recessione

� Diminuzione improvvisa degli acquisti da parte deiconsumatori con conseguente aumento delle scortedei prodotti da parte delle aziende: la produzionediminuisce e il PIL reale cala.

� La domanda di manodopera cala: aumentodisoccupazione.

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disoccupazione.�Mentre il prodotto diminuisce, l’inflazione rallenta, e

mentre la domanda di materie prime scende, i prezzicrollano.

� I profitti delle imprese scendono rapidamente e, inprevisione, i prezzi delle azioni calano.

Caratteristiche del ciclo economico

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Caratteristiche del ciclo economico

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Le teoria del ciclo economico

Le teorie esogene� Individuano l’origine del ciclo economico nelle

fluttuazioni di fattori al di fuori del sistemaeconomico: guerre, rivoluzioni, elezioni politiche,prezzi del petrolio, scoperta di nuovi giacimenti dioro, scoperta di nuove terre, nel progresso

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oro, scoperta di nuove terre, nel progressoscientifico, ecc…

Le teorie endogene� Individuano all’interno del sistema economico stesso

i meccanismi che creano i cicli economici.� Teoria del moltiplicatore-acceleratore.

Cicli indotti della domanda

� Le fluttuazioni del prodotto, dell’occupazione e deiprezzi durante il ciclo economico sono spessoprovocate da variazioni della domanda aggregatache si verifica quando i consumatori, le impresi o igoverni modificano la spesa totale rispetto allecapacità produttive dell’economia.

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capacità produttive dell’economia.�Quando queste variazioni della domanda aggregata

determinano brusche contrazioni l’economiaattraversa periodi di recessione o persino didepressione.

� Una brusca espansione dell’attività economica puòportare invece all’inflazione.

Cicli indotti della domanda

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Previsione dei cicli economici

�Gli economisti hanno elaborato strumenti diprevisione in grado di anticipare le variazionidell’economia.

� Previsioni basate sullo studio di dati facilmentedisponibili relativi a fattori come la moneta, i carichidei carri merci e la produzione di acciaio.

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dei carri merci e la produzione di acciaio.Modelli econometrici:�Modello computerizzato molto complesso che

utilizza un insieme di equazioni per rappresentare ilcomportamento dell’economia sulla stima di datistorici.

� Rappresentazione della domanda e dell’offertaaggregata.

Page 57: Economia ed organizzacione TODO

Previsione dei cicli economici

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Fattori che incidono sulla DA

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Fattori che incidono sull’OA

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Esercizio

Quale sarebbe l’effetto di ciascuno dei seguenti fattorisulla domanda o offerta aggregata?

1. Aumento del prezzo del petrolio (curva OA);

2. Accordo sulla riduzione degli armamenti che limiti laspesa per la difesa (curva DA);

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spesa per la difesa (curva DA);

3. Aumento della produzione potenziale (curva OA);

4. Allentamento della politica monetaria tale dadeterminare una riduzione dei tassi di interesse(curva DA).

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Economia e Organizzazione Aziendale

Corso di Laurea inIngegneria Informatica e dell’Automazione

Organizzazione Aziendale

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Il Bilancio Aziendale

Il Bilancio Aziendale

� Il termine bilancio può essere utilizzato con riferimento adocumenti contabili aventi diverse finalità:� Situazioni operative nelle quali l'impresa viene a trovarsi;� Tempo di riferimento del bilancio;� Tipo di impresa oggetto del bilancio.

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Il Bilancio Ordinario è il reddito prodotto dall'impresa in undato periodo amministrativo e la sua situazione patrimoniale efinanziaria.Il Bilancio Straordinario non riguarda invece direttamente unperiodo amministrativo definito: esso viene redatto inparticolari momenti o circostanze della vita dell'azienda.

Il Bilancio Aziendale

� Bilancio Preventivo è la previsione di periodi amministrativisuccessivi.� Denominato budget o piano, a seconda dell'estensione del

periodo (rispettivamente breve o lungo) che si vuoleanalizzare.

� Redatto anticipatamente e costituisce uno strumento di

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programmazione e controllo dell'attività imprenditoriale.

� Bilancio Consuntivo riguarda il periodo di gestione appenaconcluso.� Descrive quindi il patrimonio dell'impresa e il risultato

economico della sua attività in relazione ad una data e ad unperiodo d'esercizio stabiliti.

La redazione del Bilancio: principi generali

� Attendibilità e la verificabilità delle informazioni sullasituazione economica, finanziaria e patrimonialedell'impresa, con una chiara responsabilizzazione deiredattori e dei revisori del bilancio

� Neutralità delle informazioni verso le diverse categorie disoggetti interessati all'impresa

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soggetti interessati all'impresa� Utilità delle informazioni per il maggior numero di

interessati� Chiarezza delle informazioni per favorire la comprensibilità

del bilancio che, a tale scopo, deve essere redatto con unadeguato grado di analiticità e corredato da significativisupporti informativi

Page 59: Economia ed organizzacione TODO

La redazione del Bilancio

� Prudenza nel riportare le informazioni, in particolarecontabilizzando tutti i costi e le perdite

� Continuità di funzionamento dell'impresa: la vitadell'azienda deve essere considerata indefinitamente lunga

� Costanza dei criteri contabili adottati, non modificabili da unesercizio all'altro, al fine di consentire sia una

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esercizio all'altro, al fine di consentire sia unacomparazione dei bilanci nel tempo che una correttadeterminazione delle diverse voci e dei conseguenti risultatid'esercizio;

� Competenza economica delle operazioni e degli eventi digestione all'esercizio cui questi si riferiscono: i costi e iricavi di gestione devono essere attribuiti all'esercizio in cuisi verificano gli eventi che li hanno generati

La redazione del Bilancio

� Omogeneità delle voci del bilancio: l'unità di misura (moneta di conto) con cui valutare i diversi componenti del bilancio deve essere la stessa

� Costo come criterio base delle valutazioni di bilancio: i valori dei beni dell'azienda devono essere interpretati sulla base dei rispettivi costi storici

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base dei rispettivi costi storici� Incompatibilità delle finalità economiche con le finalità

fiscali del bilancio

Dal 1993, in tutti i Paesi membri della CEE (in Italia secondo le norme previste dal decreto legislativo n.127 del 9 aprile 1991) il bilancio delle società di capitale viene redatto in

conformità alle norme generali previste dalla IV e dalla VII direttiva CEE.

Stato Patrimoniale

� Costituisce una fotografia, ad un dato istante (31dicembre), della situazione patrimoniale e finanziariadell'impresa

� Redatto a sezioni contrapposte, riportando su due colonneseparate le fonti di finanziamento dell'impresa e gli impieghidi tali fonti di finanziamento

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di tali fonti di finanziamento� Le fonti di finanziamento dell'impresa sono composte dalle

fonti interne o proprie (capitale netto) e dalle fonti di terzi(passività)

L'equazione contabile fondamentale risulta pertanto la seguente:

Attivo = Passivo + Capitale Netto (A = P + CN)

Stato Patrimoniale

� Le fonti di finanziamento interne costituiscono il capitale dirischio dell'impresa, composto in parte dai contributifinanziari dei soci ed in parte dall'autofinanziamentodell'impresa.

� Il Rischio è rappresentato:� da una mancata ed adeguata remunerazione (reddito)

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� da una mancata ed adeguata remunerazione (reddito)del capitale.

� da un mancato rimborso totale o parziale del capitaleapportato.

� Le fonti di finanziamento esterne costituiscono invece ilcapitale di credito, composto dai prestiti di beni o capitali diterzi all'impresa.

� Il capitale di credito, nel breve o nel lungo termine, deveessere restituito dall'impresa ai finanziatori.

Page 60: Economia ed organizzacione TODO

Conto Economico

� Rappresenta il rendiconto dell'attività dell'impresa svoltanell'esercizio appena concluso e della quale si vuoledeterminare il risultato.

� Ha per oggetto la determinazione del redditodell'impresa che viene calcolato come differenza fraricavi e costi dell'esercizio.

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ricavi e costi dell'esercizio.� Viene redatto in forma scalare attraverso la somma e/o

differenza delle diverse voci che ne fanno parte.

L’equazione contabile fondamentale risulta:Utile = Ricavi - Costi

(U = R - C)

Conto Economico

� I ricavi di un'impresa sono prevalentemente costituiti daicompensi che l'impresa riceve a fronte della cessionedei beni o servizi.

� I costi d'esercizio sono le spese sostenute dall'impresaper lo svolgimento della sua attività economica.

� Vengono considerate alcune voci particolari che

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� Vengono considerate alcune voci particolari cherappresentano gli incrementi (decrementi) del valore delpatrimonio dell'impresa.

� L’elemento che collega il conto economico con lo statopatrimoniale è l’Utile Netto: il valore calcolato vieneascritto direttamente nel passivo dello StatoPatrimoniale.

L’Allegato o Nota Integrativa

� E’ un documento che illustra il contenuto delle voci delbilancio, i criteri di valutazione adottati nella rilevazionecontabile e le eventuali variazioni dei criteri divalutazione rispetto all'esercizio precedente.

� E’ una relazione sulla gestione, che ha lo scopo diinformare i terzi sulla situazione della società,

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informare i terzi sulla situazione della società,sull'andamento degli affari e su previsioni e programmifuturi.

� La nota integrativa e la relazione sulla gestionesostituiscono la relazione degli amministratori che inItalia, con funzioni simili, accompagnava il contoeconomico e lo stato patrimoniale primadell'adeguamento alle direttive CEE.

Parametri fondamentali

� Il contenuto del bilancio ovvero l'elenco delle vociriportate nello stato patrimoniale e nel conto economico.

� La struttura del bilancio ovvero la modalità dirappresentazione sintetica dei dati rilevati dal sistemacontabile.

� La classificazione delle voci in base alla:

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� La classificazione delle voci in base alla:� Natura (credito, debito, costi, ricavi, ecc…);� Destinazione (compiti o funzioni particolari che queste

rivestono all'interno del processo produttivo e gestionaledell'impresa).

� La forma del bilancio esprime la rappresentazioneconcreta di una data struttura prescelta.

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Principio di redazione del Bilancio

Stato Patrimoniale:� Principio del duplice aspetto� Principio di omogeneità� Principio dell’identità giuridica� Principio della continuità di funzionamento� Principio del costo storico

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� Principio del costo storicoConto Economico:� Principio della prudenza� Principio della rilevanza� Principio di realizzazione dei ricavi� Principio della competenza

Principio del Costo storico

� Consente di interpretare in modo semplice edinequivocabile il valore dei beni il cui acquisto èdocumentato tramite un documento contabile.

� Permette di superare la difficoltà nella stima, da partedegli amministratori, di alcune voci del bilancio.

� Permette di superare le difficoltà legate all'inflazione

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� Permette di superare le difficoltà legate all'inflazioneovvero alla perdita di valore dei beni contabilizzati alcosto storico nel patrimonio dell'impresa.

� L'utilizzo di regole diverse dal costo storico può tuttaviaportare a scelte e stime arbitrarie, che possono renderemeno comprensibili i conti e indurre ad abusi contabili.

� Molte volte in contrasto con il principio della prudenza.

Principio di Competenza economica

� Afferma che il complesso dei componenti positivi (ricavi)e negativi (costi) del reddito debbano essere attribuitiall'esercizio cui le operazioni e gli eventi che li hannogenerati si riferiscono.

� Non viene considerato il momento della relativaespressione monetaria.Mette in risalto che non tutti i proventi realizzati (o le

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� Mette in risalto che non tutti i proventi realizzati (o lespese sostenute) in un dato esercizio costituiscono ricavi(o costi) di competenza dello stesso esercizio.

� Permette di contabilizzare i ricavi in corrispondenzadell'esercizio in cui avviene la vendita di beni o laprestazione di servizi a clienti.

� E’ indipendente dai relativi incassi.

Stato Patrimoniale

� Si redige utilizzando la forma a sezioni contrapposteprevista dal decreto legislativo italiano.

� Attività (Assets): sono risorse di valore delle quali l’aziendabeneficerà per lo svolgimento delle attività future.

� Passività (Liabilities): sono gli obblighi contratti dall’aziendane confronti dei terzi dai quali ha ricevuto risorse.

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ne confronti dei terzi dai quali ha ricevuto risorse.� Patrimonio Netto (Equity): rappresenta un’ulteriore

categoria di fonti finanziarie ed è costituito da capitaleversato direttamente dai soci e da riserve di utili relative aiprofitti prodotti dall’azienda non distribuiti sotto forma didividendi.

� La liquidità di un bene consiste nella rapidità con cui essopuò essere trasformato in denaro contante.

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Stato Patrimoniale

Il contenuto dello stato patrimoniale è disciplinato dall’art. 2424c.c. e prevede una classificazione per destinazione dell’attivo eper origine del passivo.

Attivo Passivo

A) Crediti verso soci per A) Patrimonio Netto

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A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

B) ImmobilizzazioniC) Attivo CircolanteD) Ratei e risconti attivi

A) Patrimonio NettoB) Fondi per rischi ed oneriC) Trattamento di fine

rapportoD) DebitiE) Ratei e risconti passivi

Attivo

� Accolgono i beni posseduti da un’azienda che soddisfarei requisiti:

� Essere di proprietà (si riferiscono a beni acquistatidall’azienda per cui ci sia stata una transazione e nonpresi in affitto da altri aziende).

� Avere un valore per l’azienda (deve essere riconosciuta

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� Avere un valore per l’azienda (deve essere riconosciutain maniera oggettiva l’utilità del bene possedutodell’azienda e le necessità del suo acquisto).

� Avere un costo oggettivamente determinabile (deveessere definito in maniera univoca il valore monetario deibeni posseduti dall’azienda in modo da poter ascrivereoggettivamente il suo costo in bilancio).

Attivo

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti� I crediti verso soci per versamenti ancora dovuti sono

costituiti dalle quote di capitale sociale (azioni) giàsottoscritte, ma non ancora versate, dai soci.

ImmobilizzazioniLe immobilizzazioni sono gli impieghi delle fonti di

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� Le immobilizzazioni sono gli impieghi delle fonti difinanziamento che l'impresa intende utilizzare per diversiesercizi della sua attività.

� Rappresentano quindi gli investimenti in beni durevoli,anche detti attività fisse o di medio/lungo termine.

� Si distinguono in Materiali, Immateriali e Finanziarie.

Immobilizzazioni Immateriali

� Rappresentano impieghi o investimenti effettuatidall'impresa per perseguire obiettivi di tipo pluriennale, lacui particolarità consiste nel non essere costituite da benifisici.

� Essendo destinate ad un uso pluriennale ed essendosoggette ad obsolescenza risultano però soggette ad

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soggette ad obsolescenza risultano però soggette adammortamento come le immobilizzazioni materiali.

� Sono caratterizzate dal fatto che, pur non essendo costituitida beni fisici, possono essere suscettibili di valutazioni dimercato che ne consentano un'eventuale vendita.

� Esempio: i brevetti industriali, le licenze, i marchi di fabbricae di commercio e, nel caso del rilevamento dell'azienda daparte di un'altra impresa, l'avviamento.

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Immobilizzazioni Materiali

� Le immobilizzazioni materiali o tecniche consistono nei benifisici durevoli quali i terreni, i fabbricati e gli edifici, gliimpianti e i macchinari, i mezzi di trasporto, i mobili e lemacchine d'ufficio, e così via.

� Per tali beni, dalla vita utile più o meno elevata, vengonopredisposti appositi piani di ammortamento.

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predisposti appositi piani di ammortamento.� Non tutte le immobilizzazioni materiali possono definirsi tali

per natura.� Alcune di queste vengono infatti classificate per

destinazione, in quanto, pur essendo caratterizzate da ungrado più o meno elevato di mobilità fisica, sonoconsiderate "immobili" dall'azienda.

Immobilizzazioni Finanziarie

� Sono costituite da titoli e da crediti che l'impresa considerainvestimenti di lungo termine.

� I titoli sono documenti rappresentativi di quote del capitaledi rischio (patrimonio netto) o del capitale di credito(passività) delle aziende.

� Detti valori mobiliari in quanto sono facilmente trasferibili da

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� Detti valori mobiliari in quanto sono facilmente trasferibili daun soggetto economico ad un altro.

� Servono a raccogliere le risorse finanziarietemporaneamente o durevolmente disponibili (ineccedenza) presso i risparmiatori.

� Servono per acquisire i mezzi necessari alla gestione delleattività aziendali.

Immobilizzazioni Finanziarie

� I titoli vengono scambiati nel:� Mercato primario, dove avviene la contrattazione tra gli

operatori finanziati e i risparmiatori;� Mercato secondario (Borsa Valori), dove hanno luogo le

transazioni dei titoli già emessi.

� I titoli possono inoltre essere classificati in diversi modi in

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� I titoli possono inoltre essere classificati in diversi modi inbase alla natura del soggetto emittente:� Pubblici: Certificati di Credito del Tesoro (CCT) e i Buoni del

Tesoro Pluriennali (BTP), lunghi tempi di restituzione delcapitale, e i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), scadenza nonsuperiore all’anno;

� Privati: emessi da società di capitale per azioni e possonoessere suddivisi in azioni e obbligazioni.

Attivo Circolante

� E’composto da beni convertibili in liquidità entro un anno,anche se in realtà l'impresa può egualmente considerarecorrenti particolari attività convertibili in liquidità in più di unanno.

� La liquidità massima è garantita dal denaro contante e daivalori presenti in cassa, nonché dagli assegni, dai depositi

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valori presenti in cassa, nonché dagli assegni, dai depositie dai conti correnti bancari e postali.

� Con i depositi e i conti correnti l'azienda può disporre delcapitale a breve termine con rapidità pressoché analogaalla cassa, usufruendo però anche di un rendimento(interesse).

� I titoli riportati nell'attivo circolante rappresentano gliinvestimenti di breve termine in azioni, titoli di stato e simili.

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Attivo Circolante

� Un componente importante dell'attivo circolante è costituitodai crediti.

� Parte dei crediti verso imprese è considerata attivitàcorrente piuttosto che immobilizzazione finanziaria.

� I crediti commerciali verso clienti sono generalmenteconsiderati attività correnti in quanto hanno scadenze per lo

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considerati attività correnti in quanto hanno scadenze per lopiù di breve periodo.

� Esempio: dilazioni di pagamento che i clienti, avendo giàottenuto la fornitura dei prodotti o servizi richiesti, devonoancora versare all'impresa.

Attivo Circolante

� Le rimanenze rappresentano anche i componenti a minoreliquidità tra le attività correnti.

� Tra le rimanenze si riportano i lavori in corso suordinazione, che rappresentano lavori in esecuzione daparte dell'impresa per la realizzazione di beni o servizicommissionati.

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commissionati.� Tra le rimanenze si riportano anche le scorte di beni che, a

seconda dello stadio di lavorazione, possono esseredistinte principalmente in:� Merci� Materie prime (di prodotto, sussidiarie e di consumo)� Semilavorati� Prodotti finiti

Ratei e risconti attivi

� I ratei e risconti attivi costituiscono un particolare creditodell'azienda nei confronti di terzi.

� Per la loro particolare natura vengono riportati al di fuoridell'attivo circolante.

� I ratei e i risconti esprimono contabilmente lo slittamentonel tempo che si verifica, in uno scambio o transazione, al

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nel tempo che si verifica, in uno scambio o transazione, almomento del conguaglio tra beni economici e benifinanziari.

� Si ha un rateo quando il bene finanziario nello scambiosegue, in ordine di tempo, quello economico.

� Si ha un risconto quando il bene finanziario precede quelloeconomico scambiato.

Ratei e risconti attivi

Risconto Attivo al 31/12� Un’azienda stipula un

contratto assicurativodella durata di un annopagando il corrispettivo indue rate semestralianticipate.

Costo

(1) (2)

Costo

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Rateo Attivo al 31/12

8 20 12

Ricavo

(1) (2)8

Ricavo

� Una società diassicurazione stipula uncontratto con una aziendae richiede il pagamentoposticipato per semestre.

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Patrimonio Netto

Sono le fonti di finanziamento proprie della società,provenienti cioè

dai soci e dai risultati della società stessa.Tre categorie di voci fondamentali:� Il capitale sociale riporta il valore nominale del capitale

sottoscritto dai soci al momento della formazione della

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sottoscritto dai soci al momento della formazione dellasocietà e comprende gli eventuali successivi aumenti dicapitale decisi dall'assemblea degli azionisti ed attuati connuove emissioni di azioni;

� Le riserve sono accantonamenti di capitale;� Gli utili, suddivisi in utili (o perdite) portati a nuovo e l'utile

(o perdita) dell'esercizio.

Le riserve

� La Riserva legale è un accantonamento previsto per leggeche non può essere distribuito ai soci (generalmentedell'ordine del 5% degli utili d'esercizio, finché raggiunge ilvalore del 20% del capitale sociale).

� Le Riserve statutarie sono gli accantonamenti di una partedi utile allo scopo di rafforzare finanziariamente la società

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di utile allo scopo di rafforzare finanziariamente la società(previste dallo statuto aziendale).

� La Riserva da sovrapprezzo delle azioni è costituita, perlegge, dalla differenza fra l'importo realizzato dall'emissione(sopra la pari) di nuove azioni ed il loro valore nominale.

Fondo per rischi ed oneri

� Possono essere istituiti per rettificare i valori di alcune vocidell'attivo.

� Si riferiscono al rischio di un'eventuale perdita economica.� Servono per far fronte a particolari situazioni impreviste ed

onerose che l'impresa deve fronteggiare.� Rappresentano una forma di assicurazione interna:

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� Rappresentano una forma di assicurazione interna:� Da un lato sono un costo per la gestione (quota ascritta nel

conto economico);� Dall’altro sono un accantonamento (conseguente ad una

minore tassazione del risultato d'esercizio).

Fondo per TFR

� Il motivo per cui il fondo TFR relativo al lavoro subordinatonon viene riportato nei fondi per rischi ed oneri risiedeprincipalmente nel considerevole importo globale, tantomaggiore quanto più l'impresa è anziana, che tale fondoassume nelle aziende.

� La liquidazione dei propri dipendenti (operai, impiegati,

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� La liquidazione dei propri dipendenti (operai, impiegati,dirigenti) comporta un esborso di denaro sostanzialmentedi lungo termine per l'azienda.

� La quota di tale fondo stanziata ogni anno al personale cheinterrompe il rapporto di lavoro con l'impresa è infatti quasisempre piccola rispetto all'accantonamento complessivo.

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Debiti

� Costituiscono, insieme ai ratei e risconti passivi e ai fondiper spese future, le passività di breve e di lungo terminedell'impresa.

� La distinzione fra passività di medio/lungo termine epassività correnti è evidenziata solo nell'indicazione a partedegli importi con scadenza superiore a un anno.

� I debiti obbligazionari, di cui possono usufruire solo le

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� I debiti obbligazionari, di cui possono usufruire solo lesocietà di capitale per azioni, rappresentano il capitale chel'impresa deve restituire ai sottoscrittori delle obbligazioniemesse dalla società.

� Debiti commerciali sono costituiti da posizioni debitoriedell'impresa nei confronti di fornitori e clienti.

� I debiti verso la pubblica amministrazione sono costituitidai debiti tributari, che consistono nel capitale da versareal fisco per le gestioni passate e dai debiti verso istituti diprevidenza e di sicurezza sociale.

Ratei e risconti passivi

� Un rateo si ha quando il bene finanziario nello scambiosegue, in ordine di tempo, quello economico.

� Un risconto si ha quando il bene finanziario precede quelloeconomico scambiato.

In altre parole:� i ratei passivi sono costituiti da costi (pagamenti) che

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� i ratei passivi sono costituiti da costi (pagamenti) chesaranno effettivamente sostenuti in esercizi futuri, la cuicompetenza è però dell'esercizio trascorso.

� i risconti passivi sono ricavi (incassi) già realizzatinell'esercizio passato, ma la cui competenza economica èrelativa agli anni seguenti.

Ratei e risconti passivi

Rateo Passivo al 31/12� Una azienda paga un

canone di locazioneannuale per l’utilizzo di uncapannone in due ratesemestrali posticipate allafine del periodo.

Costo

(1) (2)

Costo

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Risconto Passivo al 31/12

8 20 12

Ricavo

(1) (2)8

Ricavo

� Una finanziaria affitta adun’azienda un capannoneattraverso il corrispettivodi due rate semestralianticipate all’inizio delperiodo.

Schema sintetico dello Stato PatrimonialeATTIVO PASSIVO

A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTIANCORA DOVUTI.

A) PATRIMONIO NETTO:

I - Capitale

B) IMMOBILIZZAZIONI: II - Riserva da sovrapprezzo delle azioni

I - Immobilizzazioni immateriali. III - Riserve di rivalutazione

II - Immobilizzazioni materiali. IV - Riserva legale

III - Immobilizzazioni finanziarie (indicando a parte gli V - Riserva per azioni proprie in portafoglio

importi esigibili entro l'anno successivo). VI - Riserve statutarie

Totale immobilizzazioni (B). VII - Altre riserve

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Totale immobilizzazioni (B). VII - Altre riserve

C) ATTIVO CIRCOLANTE: VIII - Utili (perdite) portati a nuovo

I - Rimanenze. IX - Utile (perdita) dell'esercizio.

IIa - Crediti a breve termine. Totale patrimonio netto (A).

IIb - Crediti a medio-lungo termine. B) FONDI PER RISCHI ED ONERI.

III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO

IV - Disponibilità liquide. SUBORDINATO.

Totale attivo circolante (C). Da) DEBITI A BREVE TER MINE.

Db) DEBITI A MEDIO-LUNGO TERMINE.

D) RATEI E RISCONTI . E) RATEI E RISCONTI.

Totale attivo (A+B+C+D). Totale passivo a pareggio (A+B+C+D+E).

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Conto Economico

� Il conto economico riporta i ricavi (proventi) realizzati ed icosti (oneri) sostenuti dall'impresa nell'ultimo esercizio.

� La rilevazione dei ricavi e dei costi rappresenta un obiettivofondamentale della contabilità generale dato che consentedi determinare il risultato economico della gestione (utile operdita).

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perdita).� Classificazione delle voci per natura più idonea a:

�consentire correlazioni con lo stato patrimoniale;� recepire suddivisioni di voci già presenti nella

legislazione.� Classificazione per destinazione più idonea alla

rappresentazione e alla conoscenza dell'andamentoeconomico di un'azienda.

Valore della produzione

� Una delle principali voci di profitto di un'impresa industrialeè costituita dai ricavi delle vendite e delle prestazioni.

� La vendita dei beni e la prestazione di servizi, checostituiscono il fatturato dell'azienda, rappresentano infatti ilrisultato dell'attività produttiva dell'impresa e della suainterazione con il mercato.

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interazione con il mercato.� I ricavi dalle vendite possono essere calcolate

moltiplicando il prezzo di vendita P di tutti i beni/servizi perla quantità totale di beni/servizi venduti:

R=P*Q

Valore della produzione

� Tra i proventi dell'attività produttiva dell'impresa vacontabilizzata la variazione di rimanenze relative a prodottifiniti, semilavorati e in corso di lavorazione.

� Le rimanenze finali costituiscono convenzionalmente unprofitto per l'esercizio, pari al relativo costo di produzione odi acquisto.

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di acquisto.� Le rimanenze iniziali rappresentano un costo effettivo per

l'impresa, in quanto legate, per il principio di competenza,ai corrispondenti ricavi che, presumibilmente, scaturisconodalla loro vendita nello stesso esercizio.

� La variazione di rimanenze (finali – iniziali):� Se positiva contribuisce al valore della produzione;� Se negativa contribuisce ai costi di produzione.

Costi della produzione

� Le principali categorie dei costi di produzione sono:� gli acquisti (spese, documentate dalle fatture commerciali,

per l'acquisto di beni (merci e materiali) e servizi;� il costo per l'uso (godimento), da parte dell'azienda, di beni

di terzi ricevuti in fitto ed utilizzati per l'attività produttiva;� le spese per il personale, per lavoro subordinato e gli

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� le spese per il personale, per lavoro subordinato e gliaccantonamenti per fondi vari;

� le quote di accantonamento per ammortamenti,svalutazioni (oscillazione prezzi, oscillazione cambi, rischidi collaudo e garanzia), fondi vari (manutenzione, ricerca esviluppo, marketing,…), e altri diversi oneri.

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Proventi e oneri finanziari

� Le attività finanziarie vengono suddivise tra partecipazioni,immobilizzazioni finanziarie (non partecipazioni) e titoli (nonpartecipazioni) dell'attivo circolante.

� Principali voci di questa categoria sono:� I dividendi delle partecipazioni azionarie� I proventi (interessi attivi) relativi ai titoli delle immobilizzazioni

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� I proventi (interessi attivi) relativi ai titoli delle immobilizzazionie dell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni.

� Gli oneri finanziari (interessi passivi) dei debiti (rappresentatiad esempio da fidi bancari, mutui, obbligazioni) verso banche,istituti di credito, fornitori, imprese.

� Le rettifiche di valore (rivalutazioni e svalutazioni delleattività).

� Le altre spese finanziarie (costi di commissioni bancarie, dicessione di crediti,…).

Proventi e oneri straordinari

� Rientrano in questo raggruppamento alcune componenti direddito relative alla gestione patrimoniale dell'impresa:� I profitti e i costi straordinari di gestione o utilizzo di beni

immobili (fitti attivi e passivi di edifici, suoli, ecc.).� Le plusvalenze (minusvalenze) patrimoniali consistono nella

differenza positiva (negative) tra valore di vendita e valoreiniziale.

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iniziale.� Sopravvenienze attive (rimborsi, indennizzi assicurativi,…).� Insussistenze del passivo (annullamenti o riduzioni di debiti

già accertati nei confronti di terzi, diminuzione del valore difatture a terzi,…).

� Sopravvenienze passive (eventuali multe e penalità, maggioriimporti delle fatture a fornitori,…).

� Insussistenze dell’attivo (danni subiti causati da terzi o daeventi naturali, ammanchi di cassa,…).

Risultato dell’esercizio

� L’utile lordo si ottiene sottraendo al valore della produzionei costi dell'attività produttiva e gli oneri (al netto dei relativiproventi) delle gestioni finanziaria (con le rispettiverettifiche) e straordinaria dell'impresa.

� Le imposte sul reddito d'esercizio indicate a detrazionedell'utile lordo sono le imposte dirette in parte già versate inacconto all'erario ed in parte accantonate nel fondo imposte

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acconto all'erario ed in parte accantonate nel fondo impostedello stato patrimoniale in quanto di competenzadell'esercizio.

� Sottraendo all'utile lordo le imposte sul reddito d'esercizio siottiene quindi il risultato dell'esercizio (utile netto).

Schema sintetico del Conto Economico

A) Valore della produzione.

B) Costi della produzione.

Differenza tra valore e costi della produzione (A- B).

C) Proventi ed oneri finanziari.

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie.

E) Proventi ed oneri straordinari.

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Risultato prima delle imposte (A - B ± C ± D ± E).

Imposte sul reddito d'esercizio.

Risultato d'esercizio.

Rettifiche di valore operate esclusivamente in applicazione di norme tributarie.

Accantonamenti operati esclusivamente in applicazione di norme tributarie.

Utile (perdita) dell'esercizio.

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Considerazioni

� Non più netta separazione delle componenti di redditorelative alle specifiche attività o gestioni dell'impresacome usualmente identificate:� gestione tipica o caratteristica;� non caratteristica (o extra-caratteristica);� finanziaria, straordinaria, patrimoniale.

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� finanziaria, straordinaria, patrimoniale.

� La straordinarietà consiste nella estraneità degli eventiche generano le componenti di reddito dall'attivitàordinaria dell'impresa.

� Parte dei componenti straordinari (nell'accadimento) diformazione del reddito possono essere riportati tra glioneri e i proventi ordinari della produzione o tra quellifinanziari.

Considerazioni

� Scelta di classificare le voci del conto economico pernatura invece che per destinazione.

� Il criterio adottato non consente di separare i costi inerentialla sola produzione o fabbricazione (costo del venduto)dalle spese di altra natura (costi di distribuzione e vendita,d'amministrazione e generali, per la ricerca e sviluppo,…).

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d'amministrazione e generali, per la ricerca e sviluppo,…).� Necessità di determinare importanti risultati parziali del

conto economico, utilizzabili nell'analisi della gestioneoperativa, amministrativa e finanziaria delle impreseindustriali.

� Alla base della determinazione di questi risultati intermedivi è una differente struttura delle voci del conto economico,che devono essere prevalentemente classificate perdestinazione.

ConsiderazioniRicavi (Fatturato)

- Costo del Venduto (lordo)

- Altri costi di produzione

Margine Industriale Lordo

- Spese di vendita e distribuzione

- Spese per la ricerca e sviluppo

- Spese generali e amministrative

Margine Operativo Lordo

Acquisti di beni e servizio

+

Variazione delle rimanenze

Ricavi – CdV =

Valore Aggiunto

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Margine Operativo Lordo (EBITDA)

- Quote di accantonamento a fondi

Utile Operativo (EBIT)

+/- Proventi ed Oneri Finanziari

+/- Proventi ed Oneri Patrimoniale

+/- Proventi ed Oneri Straordinari

Utile Ante Imposte (EBT)

- Imposte

Utile (perdita) dell'esercizio.

Valore Aggiunto

Questo valore va a finire direttamente nel passivo

dello SP alla voce PN

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Economia e Organizzazione Aziendale

Corso di LauraDisegno Industriale – 2°Anno

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Organizzazione Aziendale

L’Analisi di Bilancio

L’analisi di bilancio

� Consiste nella valutazione, attraverso l'esame delle diversevoci riportate nello SP e CE, della situazione patrimoniale efinanziaria di un'impresa e della sua capacità di produrrereddito.

� Diverse finalità:� individui legati all'impresa da differenti interessi economici,

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� individui legati all'impresa da differenti interessi economici,quali i creditori, gli azionisti, gli investitori.

� imprese consociate o imprese esterne interessate allavalutazione dell'azienda a fini partecipativi, di controllo, diacquisizione o di vendita.

� il management dell'impresa, per l'utilizzo del bilancio comestrumento operativo di gestione.

� Si utilizzano gli indici di bilancio ovvero il rapporto tradifferenti voci dello SP e del CE.

Gli indici di bilancio

Indici Finanziari� Esaminano:

� la solidità patrimoniale dell'impresa e la sua capacità(solvibilità) di far fronte ai debiti di breve periodo;

� l'utilizzo dei mezzi finanziari, in particolare di quelli a brevetermine, nel processo produttivo

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termine, nel processo produttivo

� Si dividono in Patrimoniale ed Operativi.

Indici Redditività� Utilizzati per analizzare l'efficienza economica dell'attività

imprenditoriale.

Indici patrimoniali

� Gli indici patrimoniali esprimono alcuni confronti tra vocidello stato patrimoniale utili all'analisi delle fonti difinanziamento e degli impieghi adoperati dall'impresa.

� Indebitamento

Passività TotaleIndebitamento = ––––––––––––––––––––––

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� Indipendenza Finanziaria

Indebitamento = –––––––––––––––––––––––

Capitale Tot. Inv.

Patrimonio NettoInd. Finanziaria = –––––––––––––––––––––

––Capitale Tot. Inv.

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Indici patrimoniali

� Generalmente questi indici dovrebbero attestarsi fra il33% e il 66%, con una variabilità dipendente dalladiversità dei settori e delle situazioni economiche dellevarie imprese.

� Valori troppo bassi dell'indice di indipendenza finanziariapotrebbero infatti evidenziare la sotto-capitalizzazione

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potrebbero infatti evidenziare la sotto-capitalizzazione(difficoltà ad accedere al credito).

� Valori eccessivamente bassi dell'indice di indebitamentosovra-capitalizzazione (inefficiente utilizzo delle capacitàe delle risorse dell'azienda).

Indici patrimoniali

� Se capitale netto eguaglia o supera il valore delleimmobilizzazioni, la situazione patrimoniale risultaparticolarmente solida.

PN + Passività M/L Termine

Copertura Immob. = –––––––––––––––––––––––––––––

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� Capacità di accesso ai finanziamenti di lungo periododell'impresa se il rapporto è abbastanza elevato.

–––Immobilizzazioni

ImmobilizzazioniGaranzia debiti M/L Termine = ––––––––––––––––––– –

– Passività M/L Termine

Indici di liquidità

� Analizzano la capacità dell'impresa di far fronte ai debiti dibreve scadenza.

� Current Ratio può assumere valori compresi tra 1 e 2.

Attività CorrentiCurrent Ratio = –––––––––––––––––––––––

Passività Correnti

Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected]

� Quick Ratio (Acid Test) deve essere prossimo o superioread 1 affinché l'impresa disponga di risorse sufficienti asoddisfare i debiti a breve scadenza.

Passività Correnti

Attività Correnti - RimanenzeQuick Ratio = ––––––––––––––––––––––––––––––

––Passività Correnti

Indici operativi

� Legati alla gestione operativa di un’impresa analizzano lemodalità di incasso e di pagamento legate agli scambicommerciali dell'impresa con gli operatori esterni.

� Dilazione Crediti (espresso in giorni o mesi).

Crediti CommercialiDilazione Crediti = –––––––––––––––––––––––

Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected]

� Dilazione Debiti (espresso in giorni o mesi).

Dilazione Crediti = –––––––––––––––––––––––Ricavi

Debiti CommercialiDilazione Debiti = –––––––––––––––––––

Acquisti

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Indici di redditività

� Utilizzati per analizzare l'efficienza economica dell'attivitàimprenditoriale.

� Il valore viene riportato in termini assoluti o in terminipercentuali (rispetto ai ricavi d'esercizio).

� Particolarmente significativo è il seguente:

Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected]

� Questo rapporto (o il suo inverso) è utile per valutarel'incidenza delle attività non strettamente produttivesull'attività globale dell'impresa.

Utile Operativo–––––––––––––––––––––––

–Utile Netto

Indici di redditività

� Turnover del capitale investito (capacità dell'impresa digenerare nuove risorse finanziarie).

Turnover del capitale circolante (l'efficienza di utilizzo del

RicaviTurnover CTI = –––––––––––––––––

Capitale Tot. Inv.

Prof. Ing. Fulvio Iavernaro – [email protected]

� Turnover del capitale circolante (l'efficienza di utilizzo delcapitale).

RicaviTurnover CC = ––––––––––––––––––––––––––––––

––Attività Correnti – Passività

Correnti

L’analisi di bilancio

� Return on Sales (remunerazione della gestione operativadell’impresa).

Utile OperativoROS (%) = –––––––––––––––––

Ricavi

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� Return on Investments (remunerazione del capitaleinvestito rispetto alla gestione operativa dell’impresa).

Utile OperativoROI (%) = –––––––––––––––––

Capitale Tot. Inv.

L’analisi di bilancio

� Return on Equity (esprime invece la redditività delpatrimonio netto dell'impresa).

Utile NettoROE (%) = –––––––––––––––––

PN

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� Return on Debts (esprime il costo dell'indebitamento, cioèdel ricorso al capitale di credito per il finanziamento dellasua attività).

Oneri FinanziariROD (%) = –––––––––––––––––

Debiti