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GN 2 L’ARCHITETTO Design e tecnologia alle porte del Molise PROTAGONISTI Le opportunità per il 2010 ECONOMIA E MERCATI Le difficoltà fanno crescere la competizione MARCATURA CE Nuovi kit prestazionali Anno XI - n.2 Novembre 2009 GN nuova serie GARDESA NEWS 30° 1979 - 2009 NUOVE STRATEGIE PER CRESCERE Buon Compleanno Gardesa STILE E DESIGN SBARCANO A RAGUSA

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GN2

L’ARCHITETTODesign e tecnologia alle porte del Molise

PROTAGONISTILe opportunità per il 2010

ECONOMIA E MERCATILe difficoltà fanno crescere la competizione

MARCATURA CENuovi kit prestazionali

Anno

XI -

n.2

Nov

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GARDESANEWS

30° 1979 - 2009

NUOVE STRATEGIEPER CRESCERE

Buon Compleanno Gardesa

STILE E DESIGNSBARCANO A RAGUSA

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Gli indicatori macroeconomici mostranoche la crisi congiunturale e quella recessi-va è ormai alle spalle. Se qualche timidosegnale di ripresa per la produzione indu-striale è visibile, il settore edilizio è ancorain piena emergenza. La crisi delle costruzioni, effetto direttodella crisi economica a finanziaria, hasubito due effetti, sul lato della domandaprivata è ancora condizionata dal clima diincertezza che induce imprese e famiglie adifferire i loro piano di investimento; dal-

l'altro, la domanda pubblica si trova ingab-biata dai vincoli di spesa imposti dal pattodi stabilità. Gli investimenti in costruzioni, che in qual-che misura sono di nostro interesse, nel-l'ultimo anno hanno registrato una flessio-ne di quasi l'8 per cento. I dati fornitidall'Istat (Istituto nazionale di statistica),per il primo semestre, registrano una fles-sione del 12%. Più forte invece la flessionenella vendita di nuove abitazioni che è del30%. L'Associazione nazionale dei costrut-

tori edili, Ance, ha stimato che il ribassonel 2009 abbia colpito e colpirà tutti i com-parti di attività: -19% per la nuova ediliziaabitativa, -4,6% per gli investimenti inmanutenzioni per la casa, -12% per lecostruzioni non residenziali private, -8%per le opere pubbliche.

IL VALORE DELLA RISTRUTTURAZIONE

Anche se la situazione è pesante, icostruttori lasciano trasparire dell'ottimi-

LA CRISI DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI STA CAMBIANDO I MODELLI DI RIFERIMENTO DELL’OFFERTANELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE. PIÙ ATTENZIONE AL COMPARTO DELLA RISTRUTTURAZIONEDEGLI IMMOBILI. LA DIFFERENZA LA FARÀ LA QUALITÀ DEI PRODOTTI E DEL SERVIZIO.

Quest'anno Gardesa ha acceso la trentesima candelina sullatorta. Un compleanno che, per la prima volta negli ultimi 20,viene festeggiato in una situazione di non espansione. La peg-gior crisi finanziaria del dopoguerra ha colpito in modo indiscri-minato tutti i settori produttivi. Le difficoltà sono innegabili, Gardesa però le sta affrontandocon coerenza e consapevolezza. Il buon risultato degli anniscorsi, la capacità di guardare avanti verso l'innovazione, dipuntare sulla ricerca e sul design, su una migliore organizzazio-ne interna e una rete vendita motivata e fidelizzata stannofacendo sentire i loro effetti positivi, attenuando le oggettive dif-ficoltà prodotte dalla crisi. I primi segnali di ripresa sono ormai univoci in molti Paesi colpi-ti dalla recessione: la produzione industriale è tornata a rivede-re il segno più; Cina e Corea hanno ripreso a marciare a ritmivicini al 10%; l'interscambio commerciale è in ripresa, anche sel'effetto della svalutazione del dollaro sta drogando buona partedell'export. Anche nelle previsioni della Commissione europeaentro la fine dell'anno si va verso la conclusione della recessio-ne; mentre nel biennio 2010-2011 avremo una lenta ripresa. Unaripresa che però non sarà in grado di arginare la disoccupazio-ne e di cancellare molte incertezze della crisi, che colpiranno lefasce più deboli della società nei prossimi mesi. Preso atto di questo, cosa possono fare le aziende in situazioni

come quella che stiamo attraversando? Vi propongo di rovesciare i termini della questione e leggere lacrisi, come l'ha descritta un grande personaggio del secoloscorso, il Fisico, Albert Einstein: la crisi non è solo paura, bensìuna benedizione per il progresso. Dice Einstein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino,se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grandebenedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi portaprogressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giornonasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, lescoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sestesso senza essere 'superato'. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta ilsuo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzio-ni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. L'inconvenientedelle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni evie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita èuna routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. È nellacrisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti iventi sono lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla etacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamoduro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa,che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.

Pietro Ricciardi

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LE DIFFICOLTÀ FANNO CRESCERE LA COMPETIZIONE

ECONOMIA E MERCATO EDILIZIO

EDITORIALE

UNA FESTA DI COMPLEANNO CON LA CRISI... ALLE SPALLE...

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smo. Queste previsioni non tengono conto,dicono all'Ance, del contributo che puòderivare dall'applicazione del Piano Casasugli ampliamenti, demolizioni e ricostru-zione. Un provvedimento che, secondo icalcoli dell'Associazione dei costruttori,potrà valere 40 miliardi di euro. Di questi

solo il 10% degli interventi riguarda l'annoin corso. Il Piano Casa, oltre al settore pri-vato, che consentirebbe di rilanciare ladomanda di miglioramento della propriaabitazione, avrebbe un effetto positivo conle demolizioni e le ricostruzioni, avviandoun processo di rinnovamento del patrimo-nio edilizio. La scommessa del Piano Casa, indipen-dentemente dalla possibilità che tutte leregioni lo mettano in pratica più o menoallo stesso modo, viene visto dagli opera-tori del settore come una grande opportu-nità. Gli effetti della ripresa si faranno sen-tire nella seconda metà del 2010 e nel2011. Il ritorno degli investimenti, in particolareper le ristrutturazioni, che coinvolge inprevalenza il privato, porta con sé l'ingre-diente della qualità a costi accessibili. E suquesto valore, la qualità appunto, ci sigioca il futuro. Di questo avviso è ancheLorenzo Bellicini, direttore tecnico delCresme, che in un recente convegno hadetto : “la crisi porta il progresso, la veracrisi è quella della incompetenza”.

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IL MATTONE NON COSTRUISCE

Nel secondo trimestre di quest’an-no il volume di compravendite haavuto una variazione negativa del12,3 per cento, rispetto allo stessoperiodo del 2008. I dati dell’Agenzia del Territorioindicano in 361 mila 844 le transa-zioni effettuate. Il mercato resi-denziale, in particolare, con 163mila e 894 compravendite, segnaun valore che rispecchia l’anda -mento medio pari al -12,9%; men-tre il settore terziario è stato toc-cato meno dalla crisi: -5,4%. Le dif-ficoltà maggiori riguardano il set-tore commerciale e quello produt-tivo, rispettivamente con un -14,5%e un -20,3%. L’analisi dell’Agenziadel Territorio indica anche la distri-buzione geografica di questi dati. Ilcomparto residenziale subisce undecremento maggiore nel CentroItalia con un -14,4%. Un po’ megliohanno fatto il Nord (-12,7%) e il Sud(-12,3%) del Paese. Sul fronte dei prezzi, gli immobiliresi denziali hanno fatto registrareuna lieve flessione sul valoremedio nazionale per unità disuperficie. La quotazione mediascende a 1.578 euro al metro qua-drato, segnando un -0,5% rispettoal secondo semestre del 2008.

ANCORA 3 ANNI DI BONUS PER LE RISTRUTTURAZIONI

La Finanziaria 2010, varata dalConsilio dei Ministri, ha prorogatofino al 2012 la detrazione Irpef del36% delle spese sostenute perristrutturare appartementi e particomuni di edifici residenziali. Il limitemassimo di spesa per la detrazionedel 36% è fissato in 48mila euro persingola unità immobiliare, da suddivi-dere in dieci anni. La detrazione valeanche per gli interventi su interi fab-bricati, effettuati tra il 1° gennaio2008 e il 31 dicembre 2012.

IL CALO DEL MERCATO EDILIZIO IN CIFRE 2009

RESIDENZIALE -19,0%RECUPERO -4,6%OPERE PUBBLICHE -8,1%INDUSTRIALE -12,0%

TOTALE COSTRUZIONI -10,9%

STIMA CON EFFETTO

PIANO CASA AL 10 PER CENTO -8,5%

Fonte Ance

Cantieri aperti a Milano

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Gardesa chiude il 2009 con dati sostanzial-mente in tenuta, nonostante le generaliz-zate difficoltà economiche che investonoquasi tutti i mercati, in Italia e all’estero. Acontare però non sono solo i numeri, mal’aspetto complessivo di una strategia chenon si è lasciata scoraggiare dai segnalinegativi e ha lavorato a tracciare stradealternative. Per Filippo Disca, DirettoreVendite Italia e Massimo Ferri, DirettoreVendite Estero, la direzione in cui si muo-verà Gardesa nel 2010 è già chiara e gliesordi sono promettenti. L’impegno e gli obiettivi perseguiti nei mesiscorsi sono il trampolino di lancio per l’an-no nuovo e la macchina aziendale, benconsolidata, all’interno del gruppo interna-zionale ASSA ABLOY, dà forti garanzie.Una grande consapevolezza, dell’organiz-zazione interna e delle responsabilità,vedono entrambi i direttori fiduciosi per ilfuturo. “Dobbiamo ammettere che è statoun anno molto complicato, nel quale i pre-supposti di mercato sono cambiati.”, affer-ma Filippo Disca. “Difficile per Gardesa,che dalla sua nascita nel ’79, ha sempreregistrato volumi in progressiva crescita.Non avevamo un riferimento storicoriguardo a un quadro macroeconomico diquesta portata. Abbiamo dovuto ricostitui-re parametri nuovi, ma possiamo ritenercisoddisfatti di quanto abbiamo realizzato”.

MERCATI ESTERI: PORTE DI FASCIA ALTA

Anche Massimo Ferri si dichiara soddi-sfatto: “Potevamo stare in attesa o reagi-re, noi abbiamo scelto la seconda soluzio-ne. Se il nostro precedente modello dibusiness puntava molto sull’edificatonuovo, di fronte al calo del residenzialeabbiamo scelto di lavorare sulla ristruttu-

razione, allargando, dunque, il nostro rag-gio d’azione”. Strategico è stato raggiun-gere nuovi posizionamenti in aree dappri-ma poco coperte: “Vogliamo proseguire suquesta strada nel 2010”, spiega Ferri.“Continuiamo l’attività di sviluppo nei mer-cati emergenti, l’Est europeo, la Cina,molto importante perché è tra i pochipaesi che mantengono una forte percen-tuale di crescita, in controtendenza rispet-to agli altri”. Sui mercati dell’Est Europa Gardesa haraccolto buoni riscontri, grazie all’offertadi porte di fascia alta, come i prodotti elet-tronici, i modelli a due ante, le collezioni dipannelli “contatto” e “Prêt à Porter”.

L’ultima conferma è giunta da Bucarest,alla fine di settembre, con l’inaugurazionedello show room del partner EUROCASA,che ha visto la presenza di Agatha Ruiz dela Prada, insieme ad autorità rumene espagnole. “Credo che la chiave di voltasia, anche per il futuro, dare ai nostridistributori esteri la possibilità di distin-guersi dagli altri, di modo che l’offertaGardesa, la qualità del servizio, siano perloro un vantaggio competitivo rispetto aiconcorrenti”, osserva Ferri.

NUOVE QUOTE DI MERCATO IN ITALIA

Sul mercato italiano, Gardesa si è concen-

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RISTRUTTURAZIONI, PRODOTTI DI FASCIA ALTA. PRESENZA QUALIFICATA E CAPILLARE SUL TERRITORIOITALIANO. SVILUPPO DEI MERCATI EMERGENTI: EST EUROPEO, CINA... QUESTE LE FORMULE ANTICRISI DIGARDESA. NE PARLIAMO CON I DIRETTORI VENDITE ITALIA E ESTERO, FILIPPO DISCA E MASSIMO FERRI.

LE OPPORTUNITÀ DI MERCATO PER IL 2010

PROTAGONISTI / DIREZIONE VENDITA

Filippo Disca, Direttore Vendite Italia

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trata sulle attività di promozione nel terri-torio: “Siamo riusciti a ottenere nuovefette di mercato rispetto ai concorrenti”,sottolinea Disca. “Ci siamo dati, dunque,un vantaggio competitivo che darà i suoifrutti sul medio e lungo termine. Siamocontenti, abbiamo portato avanti molte ini-ziative con i nostri partner e vediamo chec’è molto da fare per il prossimo anno”. Le previsioni del 2010, non saranno ancorapositive. Il settore delle costruzioni segne-rà una ripresa che si vedrà nel 2012. Maqueste considerazioni non sono il solo cri-terio per definire la strategia. Dice ilDirettore Vendite Italia: “Abbiamo com-preso che non dobbiamo concentrarciesclusivamente sulle tendenze del merca-to e sui fattori esterni, che non dipendonoda noi. Neppure possiamo limitarci a con-siderare i risultati numerici; è altrettantoimportante, invece, la soddisfazione deiclienti. Abbiamo deciso di stare molto vici-ni ai nostri partner. Il nostro obiettivo pri-mario è creare un vero e proprio gruppo dilavoro con i partner della rete vendita”.

PERCHE’ NON PARTECIPIAMO AL MADE EXPO

Quest’anno Gardesa annuncia una strate-

gia “controcorrente” non partecipando aMADE expo 2010. Una scelta inedita, per-ché l’azienda ha sempre avuto uno spazioespositivo nelle fiere di settore, dal SAIEDUE di Bologna sino alle prime due edizio-ni dell’appuntamento milanese. Una deci-sione maturata dopo anni di esperienza econ una chiara visione di mercato. Spiegano Disca e Ferri: “Gardesa ha cono-sciuto tutte le evoluzioni del sistema fierain questi anni, sa come sono cambiati gliobiettivi, le aspettative e i risultati che sipossono ottenere. Era giusto essere pre-senti alla prima edizione di MADE expo,era altrettanto decisivo esserci l’annoscorso. Oggi però siamo in sintonia con ilprogetto iniziale del MADE, che dovevasvolgersi ogni due anni”. Gardesa, in effetti, produce beni durevoli,oggetti che si acquistano perché restino alungo: un segmento di mercato che nonsempre giustifica una fiera a cadenzaannuale. L’azienda punta molto all’innova-zione, la divisione Ricerca & Sviluppo èquotidianamente al lavoro. Si tratta però dimodelli ad alta tecnologia, con un livello dicomplessità nei test e nella realizzazioneindustriale che richiede, per la presenta-zione e la promozione, una strategia moltopiù articolata rispetto al semplice stand.

“La fiera è un appuntamento che nell’arcodi due anni può giocare un ottimo ruolo, seaccompagnata poi da un lavoro attento sulterritorio, al quale ci dedicheremo perintero quest’anno”, sottolinea Disca.Incontri a stretto giro con i rivenditori,forme di comunicazione allargata per farecultura attorno alla tecnologia elettronicae alle ultime tendenze del design e dellacasa; “integrare le forze con i nostri part -ner è decisivo per poi fare conoscere evendere i nuovi modelli. Penso a corsi diformazione, tecnici e di marketing, ma nonsolo”, spiega Disca.

COSA FAREMO NEL 2010

Il panorama delle azioni previste per il2010 è molto ampio: Gardesa non sarà alMADE, ma questo non è un segno diassenza. Il primo appuntamento dell’annoè il meeting degli agenti, previsto per laquarta settimana di gennaio. Saranno pre-sentate tutte le novità di prodotto, il lanciodel marchio CE come da normativa, il pro-seguire della commercializzazione deimodelli lanciati nel 2009. L’anno scorsol’azienda aveva già inaugurato due solu-zioni per i corsi di formazione: quelli clas-sici in sede e un ciclo di tappe itineranti,che, suddividendo in grandi macroaree ilterritorio nazionale, proponevano locationpiù vicine ai singoli rivenditori. Quest’anno la formula del roadshow repli-ca con un calendario più fitto di incontri. “Irivenditori hanno partecipato l’anno scor-so con grande entusiasmo”, spiega Disca.Oltre alla facilità pratica e logistica per ipartner, il roadshow è piaciuto anche per-ché “si tratta di occasioni di scambio bila-terale, ciascuno dava il suo contributo etutti apprendevano l’uno dall’altro”. Anchesull’estero l’attività Gardesa non si ferma:“lavoreremo a rafforzare la posizione deinostri partner e, di riflesso, quella dei dea-lers che a loro si appoggiano”, affermaFerri. “Allo scopo stiamo organizzandotraining di formazione anche per i dealersdei nostri distributori”. Non ultimo, le sinergie che Gardesa puòsviluppare con le aziende del gruppoASSA ABLOY: “Ci sarà una stretta collabo-razione a livello europeo, potremo, in que-sto modo, allargare ulteriormente i merca-ti”, conclude Ferri.

Pietro Ricciardi

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Massimo Ferri, Direttore Vendite Estero

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Il 2009 è un anno speciale per Gardesache festeggia i suoi trent’anni di attività eil suo primo compleanno nel gruppo inter-nazionale ASSA ABLOY.Gardesa nasce nel 1979 da una intuizionedi Gio van ni Fiorino, Angelo Cima, LuigiNazzari, Fulvio Colombi ed Elio Brambilla.La porta blindata è il core business del-l’azienda. Sono gli anni in cui la sicurezzadelle abitazioni rappresenta un mercatostrategico con promettenti prospettive dicrescita. Raggiunti i primi obiettivi conbuoni risultati di vendita, dalla produzione

di porte standard si passa allo studio dinuovi modelli e all’introduzione dell’elet-tronica. È il 1995 quando a Corrtemaggioreviene realizzata Cavò, la prima porta d’in-gresso automatica, che si apre e si chiudegrazie a una chiave EEPROM. La tecnologia elettronica entra negli ufficidi progettazione dell’azienda e resterà unacostante per il futuro. Gli anni Novanta eDuemila seguiranno il doppio binario che

ancora oggi contraddistingue la produzio-ne Gardesa: il potenziamento delle portead apertura meccanica, in resistenza aitentativi di effrazione e opzioni accessorie;la sperimentazione di soluzioni innovativesui prodotti elettronici e, da qualche anno,anche il design è entrato in azienda, diven-tando una componente irrinunciabiledell’offerta Gardesa.

UN PROTAGONISTANel 1996 Lorenzo Muratori viene a farparte della squadra Gardesa in qualità di

direttore commerciale. La società non èpiù agli esordi, il mercato richiede la capa-cità di sostenere sfide continue senza maiindietreggiare. Si fanno investimenti creando la linea diproduzione robotizzata; dal ’94 Gardesa hala certificazione Iso, nel 2000 e nel 2004aggiorna il sistema di controlli di qualità inbase alla normativa, sino a raggiungere laUni En Iso 9001:2008.

LA RICERCA PER LO SVILUPPOCon un pizzico di orgoglio rivendichiamo lanostra leadership di mercato in Italia e lapresenza sui mercati esteri: Europa,SudAmerica e paesi asiatici. La ricercacontinua ha cambiato e migliorato via viala Cavò sino al modello SE 103 che ottieneun ottimo risultato di mercato in Cina.L’elettronica inizia a diffondersi come solu-zione utile, user friendly, in grado di supe-rare le iniziali resistenze del cliente finale.I nuovi modelli Gardesa hanno un prezzocompetitivo e una vision costante: garanti-

re alte prestazioni, offrendo al consumato-re un prodotto unico.

I PRIMI 25 ANNIL’azienda giunge quindi, con dati di bilan-cio in continua crescita, a festeggiare isuoi 25 anni di attività nel 2004. Una gran-de festa-spettacolo per un anniversarioimportante, con circa 800 invitati e 50 arti-sti, voluta e realizzata in fabbrica. Il 2004 è

UNA STORIA LUNGA 30 ANNI PER LA SICUREZZA DELLA CASA

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anche l’anno dei primi risultati del lavoroavviato con il Poli.Design, il consorzio perla ricerca del Politecnico di Milano. Undoveroso rigraziamento, per aver ricerca-to e permesso l’incontro tra il Poli.Design eGardesa, va a Pietro Ricciardi, giornalistaprofessionista e consulente Gardesa da 10anni per la comunicazione e le relazioniesterne. La collaborazione pluriennale conil Politecnico, coordinata dai docentiFlaviano Celaschi e Alessandro Deserti,porta in azienda lo spirito della ricercaaccademica. Da un workshop, al quale

partecipano studenti e ricercatori univer-sitari, vengono selezionate due nuove ideedi prodotto: sono le prime porte di designTheta e Asola, che saranno poi industria-lizzate e lanciate sul mercato nel 2008. In parallelo, l’azienda lavora a consolidarel’area del servizio e il rapporto con la retedei partner. Il team di Gardesa Assistancegarantisce qualità e tempestività negliinterventi al cliente finale, mentre i corsi di

formazione, rivolti a installatori e rivendite,assicurano una competenza e un aggior-namento costante del network.

EVOLUZIONE TECNOLOGICANel 2007 l’evoluzione tecnologica prose-gue con SenTInEl, il sistema di allarme“interno”, che aggiunge sicurezza attivaalla porta. Nel 2008 Gardesa annuncia ilprototipo dell’ultima generazione di porte

elettroniche, Cavò Futura. La prima portache si apre con il solo tocco della mano,senza inserire né avvicinare la chiave alla“toppa”, è in commercio da quest’anno. Il 2009 è anche l’anno del design. Due lineedi rivestimento inedite arricchiscono lagamma Gardesa: Prêt à Porter, di AgathaRuiz de la Prada, e “contatto”, in collabo-razione con lo studio Bizzarri Design diPesaro.

GARDESA OGGI RIPARTE DA QUI

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DESIGN E TECNOLOGIA ALLE “PORTE” DEL MOLISEARMANDO ANTONELLI, DAL SUO STUDIO DI ARCHITETTURA A VENAFRO IN PROVINCIA DI ISERNA, SPEZZA UNA LANCIA A FAVORE DELL’INNOVAZIONE. AI MOLISANI PIACE LA TECNOLOGIA ELETTRONICA.MOLTE LE RICHIESTE DI PERSONALIZZAZIONE SUI PANNELLI.

PROTAGONISTI / L’ARCHITETTO

La piccola cittadina di Venafro, la “portadel Molise”, apre un’interessante finestrasulle prospettive di mercato dei cantieriedili, della progettazione d’interni e delleporte blindate. Nel centro abitato di 12mila abitanti, a una ventina di chilometri daIsernia, lo studio di architettura diArmando Antonelli è una testimonianzadegli ultimi sviluppi del settore dei serra-menti e dei gusti del cliente finale. In unaregione di poco più di trecentomila abitan-ti, un sistema economico basato su indu-stria e agricoltura ma meno coinvolto ininterventi immobiliari su larga scala,Armando Antonelli lavora soprattutto aprogetti d’interni. I clienti gli chiedono avolte interventi di ampio respiro, a volteopere con controllati budget di spesa.Sentiamo il polso del mercato nella provin-cia di Isernia ripercorrendo le tappe dellasua esperienza e il suo punto di vista sullasituazione attuale. Architetto Antonelli, come ha iniziato lasua attività? Ho 47 anni, mi sono laureato a Napoli edopo alcune esperienze in imprese dicostruzioni e progetti urbanistici, ho intra-preso la libera professione. Lo studio di

Venafro è attivo da circa quindici anni. Mioccupo anche di progettazione, ma in granparte lavoro all’architettura d’interni. Lo studio si avvale di collaboratori? Siamo in tre. Insieme a me lavorano unresponsabile informatico e un geometra. Quali sono i vantaggi del suo lavoro? Nella progettazione edilizia ci sono vincolidi costo maggiori. Che si tratti di un lavoroper un’impresa o per un privato, le richie-ste sul budget restano importanti. La primaaffermazione del cliente, “non possospendere molto”, condiziona. Nella pro-gettazione d’interni si può curare meglio lascelta del materiale, anche delle porteblindate. Lavorare con le imprese edili dà all’archi-tetto sufficiente libertà di scelta? I margini sono minori rispetto al rapportocon il cliente privato, bisogna dire peròche ultimamente ci sono stati dei cambia-menti, anche sui cantieri. Le nuove norma-tive impongono il rispetto di alcuni para-metri, come certificazione termica, rispar-mio energetico, domotica. Si comincia aparlare di nuove soluzioni, che hannomagari un costo maggiore all’inizio, ma sullungo termine permettono di risparmiare.

Qual è il suo raggio d’azione nel molisa-no? Ho realizzato progetti a Napoli, Roma, maprincipalmente l’attività si svolge traVenafro e i comuni limitrofi, Isernia,Campobasso. Come viene vissuta la crisi economicanella regione? Le difficoltà si sono sentite nel settoreindustriale, che ha visto negli ultimi anniuna forte riduzione. L’edilizia ha subito unrallentamento, ma non eccessivo. Avràcontribuito anche il fatto che il mercatoimmobiliare aveva sì visto un boom neglianni Novanta, ma in aree localizzate: icentri urbani, Isernia, Campobasso.Potremmo dire che il comparto dell’edili-zia, in fondo, tiene. Come ha conosciuto i prodotti Gardesa? È stato tramite il rivenditore Franchitti.Andammo alla rivendita insieme a uncliente, cercavamo degli infissi e finimmopoi per scegliere un portoncino Gardesaper l’ingresso. Da allora utilizzo solo pro-dotti Gardesa. Per me è importante la qua-lità, l’innovazione nell’offerta. Dalla miaesperienza ho potuto constatare che leporte Gardesa non danno problemi di fun-

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zionamento. Ai molisani piace la tecnologianelle porte d’ingresso? La tecnologia ha dei periodi dicrisi, ma attrae molto. I clientidella provincia oggi sono affa-scinati dai sistemi elettronici,sono disposti a investire, maga-ri rinunciando a qualcos’altro.Chiedono porte elettronicheanche gli amanti dell’arte pove-ra, che hanno uno stile classiconel resto dell’arredamento!Gardesa ha oggi una linea dipannelli disegnata da AgathaRuiz de la Prada. Che cosa nepensa?Penso che le nuove tendenzevadano sempre accettate,quando preservano comunquela qualità del prodotto e la suafunzionalità. Il design modernopiace...Conta anche un altroelemento: questi prodotti si

adattano bene in progetti studiati da archi-tetti di impronta razionalista, come la miagenerazione, formati in base al criterio “ilmeno è più”, con un stile essenziale. Ci sono anche i rivestimenti contatto, inlegno e pietra...Sì, piacciono a una committenza privata diun certo livello. Pensi che in passato hooptato per soluzioni analoghe chiedendo ilrivestimento del portoncino blindato a unfalegname. Chi sceglie la porta standardnon chiede altro, perché non vuole vedereaumentare il costo del prodotto. Il clienteche invece può spendere, o che investe iguadagni di una vita in un’abitazione,vuole una soluzione unica. Credo cheattualmente avere la possibilità di sceglie-re una porta blindata industriale, ma per-sonalizzando il pannello, sia una grandeopportunità. Quanto è importante il rapporto con ilrivenditore per un architetto? È una collaborazione decisiva. La nostraprofessione è una delle più belle, maanche difficile, perché ci viene implicita-mente chiesto di avere competenze speci-fiche in parecchi campi: in qualche modo,dobbiamo essere strutturisti, idraulici,giardinieri, falegnami, elettricisti...La solu-zione sta allora nell’appoggiarsi a una retedi fiducia con i vari operatori. Dal falegname al tecnico per le porteblindate, quindi... Sì, il falegname per la sua conoscenza dellegno, il tecnico per le sue competenze suiproblemi di cantiere.. Intelligente è quelrivenditore che mette a disposizione delprogettista un tecnico quando è necessa-rio. Ci agevola molto il lavoro.

Pietro Ricciardi

Porta blindata elettronica Cavò, interno, con rivestimen-to a specchio. Sopra Armando Antonelli nel suo studio,a destra vicino alle porte Asola e Theta. Scorcio diVenafro, pagina accanto.

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Dal 1 febbraio 2010 la marcatura CE per leporte d’ingresso pedonali diviene obbliga-toria. Si chiude la cosiddetta “fase di transizio-ne”, durante la quale l’applicazione dellanorma era facoltativa e d’ora in poi tutte leaziende della comunità europea sono vin-colate a dare per i loro prodotti la dichia-razione di conformità relativa. Il logo CE indicherà al cliente finale cheuna serie di caratteristiche predefinite,per le porte d’ingresso, sono state verifi-cate dall’azienda in sede di produzione. Laconformità dei prodotti alla normativa puòessere dichiarata dopo una fase di test,che Gardesa ha già effettuato per tutte lefamiglie di prodotti che mette in commer-cio. Sono escluse dal vincolo, perchéregolamentate da normative non ancora invigore, le porte tagliafuoco e le portedestinate ai locali interni.

La marcatura CE sarà un grande vantaggioper il cliente finale perché è un indicatoredi “qualità” per la porta che sta acquistan-do. La normativa garantisce, in effetti, ilprodotto nel momento in cui varca lasoglia della fabbrica; perché la portarenda al meglio le sue prestazioni sarà poinecessaria una corretta installazione. LaCE è anche una fonte di informazione per ilcliente perché ciascun azienda è obbliga-ta a dichiarare quali sono i livelli presta-zionali raggiunti dal prodotto in fase di testper una serie di condizioni: isolamentoacustico e termico, tenuta ad aria, acqua,vento. Il confronto tra le diverse offerte incommercio potrà dare al cliente finale l’ef-fettiva possibilità di condurre un acquistoponderato, in base a elementi oggettivi. Alrivenditore la marcatura CE dà nuovi argo-menti di vendita e permette di calibrare

l’offerta verso il cliente in modo rigoroso,andando davvero incontro alle sue esigen-ze.

TEST SUPERATI ANCHE PER LE PORTE CON VETRATURELe porte blindate Gardesa, nei modelli aun’anta e a due, offrono ottime soglie diisolamento da calore e suoni e una consi-derevole resistenza agli agenti atmosferi-ci. Si collocano tutte nelle famiglie di pro-dotti di fascia alta, in questo ambito, oltreche nelle caratteristiche antieffrazione.Gli ultimi test superati con successo sonoquelli delle porte con vetrature, che offri-ranno un notevole plus nella nuova versio-ne. Le caratteristiche di isolamento termi-co e acustico saranno infatti notevolmen-te migliorate, nei prodotti in commercio dal2010, sia che il vetro venga applicato nel-l’anta, sia nella struttura del telaio.

Gardesa ha lavorato a una soluzioned’avanguardia: un vetro camera compostoda uno stratificato certificato antieffrazio-ne all’esterno e uno stratificato anti-infor-tunio con rivestimento basso emissivoall’interno, separati da una camera riempi-ta con gas Argon. Il vetro realizzato conquesta tecnologia concentra alta resisten-za ai tentativi di effrazione e la capacità diproteggere da rumori, caldo e freddo.

AMPLIATA L’OFFERTA IN CATALOGO Il lavoro compiuto dalla divisione Ricerca& Sviluppo per l’adeguamento alla CE hapermesso di ampliare l’offerta in catalogocon soluzioni mirate, che possono, surichiesta del cliente, migliorare le presta-zioni di un singolo prodotto nella versionestandard. I kit prestazionali, annunciati aMADE expo 2009 in tre opzioni, sono stati

nel corso dell’anno consolidati e potenzia-ti sino ad arrivare a una gamma di 5 pac-chetti. Il kit si richiede al momento dell’ordine: insede di produzione, all’iter di fabbricazio-ne del modello standard si praticano alcu-ne modifiche che ottimizzano la porta sulivelli più alti di isolamento acustico e ter-mico e tenuta agli agenti atmosferici. I kit prestazionali non si vedono - dal-l’esterno la porta modificata ha lo stessoaspetto di quella standard -, ma sonomolto utili. La loro applicabilità è estesa atutti i modelli Gardesa ad apertura mecca-nica e elettronica.

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MARCATURA CE E KIT PRESTAZIONALIAUMENTANO LE GARANZIE PER IL CONSUMATORE FINALE IN TERMINI DI QUALITÀ. COSA SONO E DA COSA PROTEGGONO I KITPRESTAZIONALI. LE PORTE GARDESA SONO STATE SOTTOPOSTE AITEST DI CONFORMITÀ IN SEDE DI PRODUZIONE.

SOTTO LA LENTE

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Il kit 1 permette a unaporta blindata Garde -sa per ingres so, chenella sua versione

standard avrebbe un isolamentoacustico di 38 decibel, di raggiun-gere la soglia dei 40 decibel.

Potere fonoisolante: Rw = 37 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 12/10 Rw = 40 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 18/10 Rw = 37 db per porte due ante cieche Rw = 38 db per porte anta singola con specchiatura nel battente Trasmittanza termica: 1,7 W/m²K, per tutte le porte cieche ad anta singola 12/10 e 18/10 2,3 W/m²K, per le porte due ante cieche

Potere fonoisolante: Rw = 37 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 12/10 Rw = 40 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 18/10

Trasmittanza termica: 1,4 W/m²K, per tutte le porte cieche ad anta singola 12/10 e 18/10 (con pannello esterno avente uno spessore minimo di 12 mm)

Permeabilità aria: classe 4, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10 Permeabilità acqua: classe 3A, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10 Resistenza al carico del vento: classe C5, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10

Potere fonoisolante: Rw = 41 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 12/10 Rw = 42 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 18/10 Rw = 39 db per porte a due ante cieche Rw = 41 db per porte anta singola con specchiatura nel battente Trasmittanza termica: 1,7 W/m²K, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10 2,3 W/m²K, per porte a due ante ciechePermeabilità aria: classe 4, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10 classe 2, per porte a due ante Resistenza al carico del vento:classe C5, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10 classe C3, per porte a due ante

Potere fonoisolante: Rw = 41 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 12/10 Rw = 42 db per porte coibentate, anta singola in lamiera 18/10 Trasmittanza termica*: 1,4 W/m²K, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10 * valido solo se con pannello esterno avente spessore minimo di 12mmPermeabilità aria: classe 4, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10 Resistenza al carico del vento: classe C5, per tutte le porte ad anta singola 12/10 e 18/10

Il kit 4 porta il valore ditrasmittanza termica a1,4 W/m2 K e raggiungeun valore di abbattimen-

to acustico di 42 decibel

Il kit Idro raggiunge laclasse massima per latenuta ad aria e vento diuna porta blindata e una

buona posizione, la clas-se 3A, per la permeabilità all’acqua.

Il kit 3, se applicato auna porta ad anta singo-la e senza vetrature, ledà un valore di trasmit-

tanza termica di 1,4 W/m2 K e unlivello di isolamento acustico sui 40decibel.

Il kit 2 migliora il gradodi isolamento termico:conferisce un valore di

trasmittanza termica di 1,7 W/m2 K.Raggiunge inoltre un valore diabbattimento acustico di 42 deci-bel. .

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Cannizzaro Casa “raddoppia” con l’aper-tura del nuovo showroom di Ragusa, inau-gurato il 18 luglio scorso. Alla sede storica di Ispica, attiva dal ’93,Vincenzo Cannizzaro e i figli, Ignazio eMorena, insieme ai soci Salvatore eGiovanni Latino, hanno deciso di aggiun-gere un ampio salone nella città capoluo-go. 3500 metri quadri per la prima rivendi-ta, 2200 per la seconda fanno deiCannizzaro un punto di riferimento nellaprovincia, per serramenti e prodotti per lacasa, oltre che un buon partner Gardesa. Imodelli di punta sono ben presenti, aIspica con la Cavò Futura e a Ragusa conAsola e Theta. “Avremmo voluto esporreper l’inaugurazione anche i pannelli diAgatha Ruiz de la Prada, solo che i tempi diproduzione ci hanno rallentato”, ammetteIgnazio. Una strategia dichiaratamente votata

all’innovazione...A Ragusa abbiamo scelto prodotti provo-catori, di tutte le aziende che lavorano pernoi. L’obiettivo era differenziarci, dare alcliente un’offerta diversa da quella chepuò trovare negli altri punti vendita.È ancora presto per fare bilanci sullanuova sede? Sì, devo dire però che i primi mesi sonoandati bene e che la nostra attività, nelcomplesso, non ha subito gli effetti negati-vi della crisi, nè a Ragusa nè a Ispica, doveabbiamo un mercato consolidato. Siamosoddisfatti. Vincenzo Cannizzaro, che cosa si può tro-vare nelle due rivendite?Un’offerta il più possibile completa, neiserramenti e nei prodotti per la casa.Abbiamo iniziato con le ceramiche e tuttociò che serve per il bagno, come rubinet-terie, vasche e box doccia, arredi. Oggi

però abbiamo anche serramenti e infissi,pavimenti, porte interne e blindate. In futu-ro vorremmo allargare l’offerta anche sul-l’arredamento. Vincenzo, ci racconta come è iniziata l’at-tività?Ho 54 anni e ho sempre lavorato in questosettore. Sono stato anche agente in pas-sato e da queste esperienze è nata l’idea,nel ’93, di aprire la rivendita. Abbiamoscelto, per la sede di Ispica, una zona stra-tegica e, per Ragusa, un indirizzo non lon-tano dal centro. Ignazio, chi sono i vostri clienti?Lavoriamo con privati e aziende, in per-centuali variabili a seconda dei casi. Ilprofilo del privato che si rivolge a noi cor-risponde a una fascia medio-alta: personeesigenti, che a volte non sono del tuttoinformati sul dettaglio dei prodotti, ma siaffidano volentieri ai nostri consigli.

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CANNIZZARO CASA È UN’AZIENDA GIOVANE. DOPO LA RIVENDITA DI ISPICA, IN PROVINCIA, HA APERTO UNO SHOWROOM ANCHE NEL CAPOLUOGO, DOVE SONO ESPOSTI I MODELLI DI DESIGN ASOLA E THETA. “VOGLIAMO DISTINGUERCI SUL MERCATO CON PRODOTTI NUOVI”, DICONO I SOCI

LE PORTE BLINDATE GARDESA SBARCANO A RAGUSA

PARTNER IN / RAGUSA

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Vincenzo, il problema della sicurezza èmolto sentito sul territorio?Siamo in una provincia relativamente tran-quilla e il timore di furti è limitato; la stessaporta blindata per l’ingresso di un’abi ta -zione, quindi, non viene percepita comenecessaria. Noi però la consigliamo sem-pre, pensiamo dia una maggiore sicurezzaall’abitazione, anche se poi non bisognadimenticare di proteggere anche le fine-stre e considerare tutti i punti a rischio diuna casa. Ignazio, qual è stato l’impatto sui clientidelle ultime porte Gardesa che aveteesposto? A Ragusa, i modelli di design hanno colpi-to molto. Asola con il pannello a righe,Theta, con la particolarità della manigliacircolare, danno un’offerta in linea conquello che noi vogliamo proporre: prodottiunici, al di là dei modelli più comuni che sitrovano sul mercato.

A Ispica avete esposto Cavò Futura. I ragusani amano di più l’aspetto tecnolo-gico o quello estetico?Offriamo porte meccaniche e porte elet-troniche, prodotti di base e di fascia alta.Ad oggi, sappiamo che i clienti cheapprezzano la tecnologia sono in minornumero. La possibilità di valorizzare

la porta con un bel pannello o con solu-zioni di design originali è molto piùapprezzata.

Vincenzo e Ignazio, quando e come aveteconosciuto Gardesa? É stato Giuseppe Trapani, agente Gardesada molti anni, a farci conoscere l’azienda.Ci sono piaciuti i prodotti, i prezzi sonobuoni, così come i tempi di consegna.Inoltre, Gardesa è ben seguita a livellolocale dai suoi rappresentanti e anche que-

sto è un punto a suo favore. Installazione eassistenza sono a carico nostro, ma abbia-mo constatato che, dopo la posa in opera,

non si verificano problemi.Quali sono i vostri progetti per il prossimoanno? Procedere con lo sviluppo della rivenditadi Ragusa è il nostro obiettivo di questimesi. Presto però penseremo a rinnovareanche lo showroom di Ispica.

Claudia Silivestro

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La famiglia Cannizzaro e il team di collaboratori ripresi nei due showroom di Ispicae Ragusa. Dove il design è di casa le porte Gardesa lo esaltano.

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FOCUS SU... SICILIA

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PER CRESCERE SERVONONUOVE STRATEGIE

Giuseppe Trapani è titolare dell’agenziache rappresenta diverse aziende del set-tore infissi nella regione Sicilia e perGardesa opera nel territorio di Catania,Messina, Siracusa e Ragusa. 42 anni, datredici partner dell’azienda di Corte -maggiore, è partito occupandosi di porteblindate in sole due province, per poiespandersi a un’area che comprendequasi tutta la Sicilia mediorientale, se si faeccezione per Enna. La sua prima convin-zione è “quello che pensiamo oggi moltoprobabilmente tra sei mesi sarà già vec-chio”: il mercato è cambiato molto e conti-nuerà a cambiare, per coglierne le oppor-tunità bisogna sempre essere predispostiall’innovazione. Giuseppe Trapani, come è cambiatal’agenzia in questi ultimi anni? È mutata la nostra visione, la strategia cheadottiamo sul territorio. Oggi puntiamo adiversificare, puntiamo a una rosa selezio-nata di partner, meglio se con un’offerta

ampia, che vada, ad esempio, dall’arredobagno alle finestre. Quale punto vendita può subire meno ledifficoltà del mercato? Le rivendite che hanno una gamma allar-gata di prodotti hanno un vantaggio: a lorosi rivolgono clienti, progettisti e privati,prima di scegliere porte e finestre e anchequando cercano altri prodotti. I marginifinanziari di questi punti vendita sono mag-giori rispetto a quelli dello specialista chetratta solo porte e finestre. Non conta peròsolo questo, quanto il modo di presentarel’offerta, la predisposizione a lavorare suidee e strategie nuove. Che tipo di relazione instaura con i part -ner? Come agenzia abbiamo riflettuto molto suquesti temi. Ho deciso così di ampliare inostri uffici, abbiamo aggiunto ben 100metri quadri agli altrettanti già attivi perrealizzare una sala riunioni, dove si tengo-no incontri di formazione con i rivenditori.

Lo faremo per le porte elettroniche e didesign di Gardesa. Gardesa ha già corsi per il proprio net-work a Cortemaggiore...È da considerare il fatto che siamo in unasede lontana da tutte le aziende che rap-presentiamo, per questo abbiamo pensatodi invitare i rivenditori direttamente da noi.È stato un investimento importante, macredo che la formazione sia necessaria,per un partner fidelizzato, che abbia vogliadi crescere. Gli incontri vertono sia sugliaspetti tecnici che sul marketing. Ha visto i primi risultati? Sì, è la strada giusta, ne sono convinto. Leprime giornate che abbiamo curato, dasettembre ad oggi, hanno creato un entu-siasmo notevole da parte dei rivenditori.Per il 2010 abbiamo già in previsioneincontri sui prodotti Gardesa. Abbiamoinoltre, organizzato un evento con i proget-tisti. Come sono stati contattati i progettisti?

PER L’AGENZIA DI GIUSEPPE TRAPANI LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO SUL MERCATO VENGONO DA UN’OFFERTA DIVERSIFICATA E DA UN RAPPORTO STRETTO CON I RIVENDITORI. CON PROGETTI DI FORMAZIONE SUI MODELLI DI PUNTA

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Inizialmente sono stati loro a chiamarci,sapendo che eravamo rappresentanti diun prodotto di loro interesse. In passatoperò, noi pensavamo subito a dir loro aquale rivenditore rivolgersi... Oggi, compli-ce un software gestionale che ci aiutamolto a organizzare il lavoro, operiamo inmodo diverso. Li mettiamo sì in contattocon i rivenditori ma cerchiamo anche di“seguirli”, comunicando loro le novità del-l’agenzia e dei prodotti delle aziende cheseguiamo. Che cosa pensa dei nuovi modelliGardesa? Ci credo molto. Le basti dire, nella mia abi-tazione ho da tempo una Cavò SE103, nellanuova sala riunioni abbiamo una CavòFutura, con un pannello di Agatha Ruiz de

la Prada e un modello con il pannello“contatto”. Proprio il giorno in cui stavamoinstallando la porta un progettista è venu-to in agenzia, insieme al rivenditore ne hovendute tredici. Le porte elettroniche e di design hannobuone prospettive di mercato? Sono convinto che, con la giusta prepara-zione, possono dare grandi soddisfazioni.Anche per questo è importante la forma-zione: per vendere un prodotto di questotipo, cioè di fascia medio alta, è necessa-rio sapersi proporre. Come è strutturata l’agenzia? Siamo in cinque, due dei quali incaricati diseguire l’amministrazione e gli aspetticommerciali dall’interno. Insieme a me,lavorano all’esterno Salvatore Ambra, checura la parte della Sicilia orientale doveopera Gardesa, e Donatella Dioguardi. A cos’altro sta lavorando l’agenziaTrapani? Abbiamo di recente realizzato il sitoInternet, del quale abbiamo informatoanche i progettisti e che si sta rivelandouno strumento utilissimo. Riceviamo einstauriamo nuovi contatti tramite le pagi-ne web, abbiamo ricevuto apprezzamentianche da parte di colleghi. Il sito permettedi presentare meglio l’agenzia in mododiverso, ho notato che in tanti incontri hafatto la differenza.

Claudia Silivestro

Giuseppe Trapani , a destra, vicino alla porta elettronica Cavò, insiema ai collaboratori nella sua Agenzia di Catania.

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È stato inaugurato aBucarest, lo scorso30 settembre, il nuovoshowroom EUROCA-SA con un’ampiascelta di porteGardesa. Agatha Ruiz de laPrada ha avuto l’ono-re di tagliare il nastrodel locale che vede inesposizione, i modellirivestiti dalla lineaPrêt à Porter, le portedi design Asola e Theta, Cavò Futura e Mimetic. L’apertura del punto ven-dita è avvenuta alla presenza delle autorità cittadine di Bucarest, delgoverno centrale rumeno e di rappresentanti del consolato spagnolo.EUROCASA, partner Gardesa dal 2002, ha scelto i modelli di punta delcatalogo porte blindate del 2009 per mostrare alla clientela un’ampiagamma di offerte; dalla versatilità della tecnologia elettronica alla bel-lezza di prodotti inediti, per caratteristiche funzionali ed estetica. Lo sho-wroom si trova, in posizione strategica, in una via centrale della capita-le rumena. La nuova visibilità che viene data in questo modo ai prodotti

Gardesa conferma che la Romania, cometutto l’Est euro-peo, è una dellearee di riferi-mento in cuicrede forte -mente l’aziendadi Corte mag -giore. Il consen-so, e i risultatifinora ottenutilasciano apertebuone prospetti-ve di mercatoper il futuro.

GARDESA INAUGURA UNO SHOWROOM A BUCAREST

NEWS ULTIME DA CORTEMAGGIORE

I corsi di formazione professionale per iclienti Gardesa non si tengono solo neilocali di Cortemaggiore. Il 29 luglio scorsoGilberto Ruggeri, che all’interno dell’azien-da si è sempre occupato dell’aspetto elet-tronico delle porte blindate, si è recato aVenafro, in provincia di Isernia, e nella salariunioni della Franchitti Interiors, ha tenutoun corso di formazione sulle nuove porteelettroniche della famiglia Cavo’.

FORMAZIONE ANCHE IN MOLISE

AMMINISTRAZIONEGardesa S.r.l. - Via Leonardo da Vinci, 1/329016 Cortemaggiore (PC)Tel. 0523/255511 - Fax 0523/83.98.97Ufficio Commerciale Fax 0523/83.51.91

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