ECONOMIA DELLE REGIONI ITALIANE: CONGIUNTURA, … · Fonte: Elaborazione I-Com su dati Istat 4 IL...
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2 Fonte: Elaborazione I-Com su dati Istat
IL QUADRO MACROECONOMICO
-8,0-6,0-4,0-2,0
- 2,0 4,0 6,0
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
PIL reale per ripartizione territoriale, tassi di crescita
Italia Nord-est Nord-ovest Centro Sud Isole
0,8 0,7 0,2 0,0
-0,3 -0,3 -0,3 -0,6 -0,6 -0,6 -0,8 -0,9 -0,9 -1,1 -1,1 -1,3 -1,4 -1,7 -2,0 -2,1 -2,5
-2,0-1,5-1,0-0,50,00,51,0
PIL reale delle regioni, CAGR 2009 - 2014
3 Fonte: Elaborazione I-Com su dati Istat
IL CONTRIBUTO DELL’EXPORT AL VALORE AGGIUNTO
Piemonte Valle d'Aosta
Lombardia Liguria
Trentino-Alto Adige Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna
Toscana Umbria
Marche Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
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4,0
6,0
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-2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5
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9 -
20
14
CAGR valore aggiunto 2009 - 2014
Dinamica del valore aggiunto (valori reali) e crescita dell'export
4 Fonte: Elaborazione I-Com su dati Istat
IL RUOLO DELLA MANIFATTURA
Piemonte Valle d'Aosta
Liguria
Lombardia
Trentino Alto Adige Veneto Friuli-V.G.
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
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4,0
6,0
-3,0 -2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5
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20
13
Totale attività economiche, CAGR 2009 - 2013
Valore aggiunto dell'industria in senso stretto cfr totale delle attività economiche
5
IL LINK TRA MANIFATTURA E SPESA IN R&S
Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Istat
Piemonte
Valle d'Aosta Liguria
Lombardia
Trentino Alto Adige
Veneto Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio Abruzzo
Molise Campania
Puglia
Basilicata Calabria
Sicilia
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Quota del valore aggiunto del settore manifatturiero (2013)
Vocazione manifatturiera delle regioni e spesa in R&S delle imprese
6 Fonte: Elaborazione I-Com su dati Istat
IMPRESE ATTIVE, DIMENSIONE E PRODUTTIVITÀ
DEL LAVORO
Calabria
Puglia
Campania
Sardegna
Molise
Sicilia Basilicata
Umbria Abruzzo
Marche
Friuli-Venezia Giulia
Toscana
Piemonte Veneto Emilia-Romagna
Liguria Valle d'Aosta
Lazio
Trentino Alto Adige
Lombardia
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35
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45
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Produttività oraria del lavoro
Produttività oraria e dimensione media di impresa, 2014
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12,0
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20,0
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40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
Imprese attive ogni mille abitanti, 2014
Totale Manifattura
7
LE START-UP
Fonte: Elaborazioni I-Com su dati InfoCamere (aggiornati al 15 settembre 2016)
55% 22%
23%
Start-up per area geografica (2016)
Nord
Centro
Sud0
2.000
4.000
6.000
2013 2014 2015
Evoluzione della nascite delle start-up (2016)
Nuovi ingressi
Totale
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
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120
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Nord Centro Mezzogiorno
Numero di start-up pro-capite, per area geografica (2016)
start-up pro-capite (asse sinistro) % popolazione (asse destro) % start-up (asse destro)
8 Fonte: Elaborazioni I-Com su dati UnCTAD E Banca d’Italia
L’ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI
1,2 1,3 1,3 1,2 1,1 1,3
2,2 2,0
-0,5
0,9
0,4
1,5
0,0
1,2
0,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Flussi di IDE in entrata in % del PIL
65,2 14,2
18,0 1,8
Investimenti diretti esteri, composizione territoriale (consistenze a fine 2014)
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
- 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0
- 50.000
100.000 150.000 200.000 250.000 300.000
Italia Nord Ovest Centro Nord Est Sud e Isole
Investimenti diretti esteri per area geografica, consistenze
mln 2013 mln 2014 %PIL 2013 (asse dx) %PIL 2014 (asse dx)
9 Fonte:Elaborazioni I-Com su dati Intesa Sanpaolo e Istat
L’EXPORT DEI DISTRETTI INDUSTRIALI
4,1%
3,3%
8,3%
4,2%
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
9,0%
Nord Centro Mezzogiorno Italia
-0,8%
0,2% 1,5% 1,6%
3,6% 4,6% 4,6% 4,7%
6,2% 6,6% 6,9% 7,8%
10,0% 10,8%
-2,0%0,0%2,0%4,0%6,0%8,0%
10,0%12,0%
Esportazioni distrettuali (var. % tendenziale) – 2015/2014
41% 41% 38% 34% 30% 23% 21% 20% 20% 17% 17% 14%
7% 4% 1% 0%
10%20%30%40%50%
Export distrettuale (in % dell'export totale) - 2015
10
LE INFRASTRUTTURE
Fonte: Elaborazioni I-Com
23 31
32 39
45 54
55 58
61 62
64 68
71 73
79 87 88 88
98 100
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Valle d'Aosta
Trentino A.A.
Sardegna
Basilicata
Molise
Umbria
Friuli V.G.
Abruzzo
Toscana
Calabria
Piemonte
Sicilia
Marche
Puglia
Emilia Romagna
Veneto
Liguria
Lazio
Campania
Lombardia
Indice I-Com di dotazione infrastrutturale
11
GLI OPEN DATA
Fonte: Elaborazioni I-Com su dati dati.gov.it *I dati risalgono all’ultima consultazione del portale, avvenuta in data 15 settembre 2016
1483 1094
830 688 643 472 468 363 353 333 302 277 265 230 228 227 163 144 139 134 125 97 76 75 68 58 57 54 51 49
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500
1000
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Open data in Italia, per ente (in numero di dataset; 2016*)
55% 37%
8%
Open data per ripartizione territoriale (2016*)
Nord
Centro
Sud
37%
29%
17%
15%
2%
Open data per tipologia di ente (2016*)
Comunali
Regionali
Provinciali
Nazionali
Altri enti
12
L’IMPOSIZIONE FISCALE
Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Agenzia delle Entrate e MEF
4,9
7%
4,9
7%
4,8
2%
4,8
2%
4,8
2%
4,8
2%
4,8
2%
4,7
3%
3,9
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0%
2,9
3%
2,6
8%
2,3
0%
0,00%1,00%2,00%3,00%4,00%5,00%6,00%
Aliquote IRAP 2016 (anno d'imposta 2015)
00,5
11,5
22,5
33,5
%
Aliquote addizionali regionali all'IRPEF (2015)
fino a 15.000 oltre 15.000 a 28.000 oltre 28.000 a 55.000 oltre 55.000 a 75.000 oltre 75.000
13
IL RITARDO DEI PAGAMENTI DELLA P.A.
Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Banca d’Italia e MEF
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
0
20
40
60
80
100
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Debiti commerciali della Pubblica Amministrazione Italiana
miliardi di € in % del Pil (asse dx)
116 97 92 102
0
50
100
150
Mezzogiorno Centro Nord Italia
Tempi medi di pagamento della Pubblica amministrazione, per area geografica
76
57 53 62
0
20
40
60
80
Mezzogiorno Centro Nord Italia
Tempi medi di ritardo della Pubblica amministrazione, per area geografica
PARI OPPORTUNITÀ E REGOLE D’INGAGGIO VERIFICA DI IMPATTO DELLE POLICY
PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI E DELLE
IMPRESE AI PROCESSI DECISIONALI
I PUNTI DEL MANIFESTO DI ORTI SULLE RELAZIONI TRA
AMMINISTRAZIONI E IMPRESE
«Ogni impresa, anche quella che avvia un contatto
professionale con una pubblica amministrazione, deve
poter beneficiare, sotto il profilo procedurale, del
medesimo trattamento riservato a tutte le altre imprese
che hanno già avviato rapporti con l’ente […]»
«Grandi aziende, assieme a piccole e medie
imprese, contribuiscono, ciascuna nel proprio
ambito di azione, a creare le condizioni per lo
sviluppo del territorio e, con esso, porre le basi
per il benessere delle comunità locali […]»
PACTA SUNT SERVANDA
«La partecipazione, se “convogliata” entro canali
adeguati, consente a tutte le parti coinvolte di tentare di
risolvere a monte, anziché a valle, le divergenze,
favorendo di conseguenza un benessere diffuso. Ogni
ente locale, da solo o in forma associata, deve
prevedere un “luogo di dialogo” anche con le istanze
del mondo produttivo […]»
«Gli impegni tra amministrazioni e imprese
vanno mantenuti, indipendentemente dal
cambio delle amministrazioni e del top
management, al fine di rendere il più possibile
prevedibili e stabili le imposte locali gravanti
sulle imprese […]»
UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A MISURA DI CITTADINI E IMPRESE
TEMPI DI PAGAMENTO PICCOLO NON È (A VOLTE) BELLO
I PUNTI DEL MANIFESTO DI ORTI SULLE RELAZIONI TRA
AMMINISTRAZIONI E IMPRESE
«Gli enti territoriali hanno il dovere di promuovere come obiettivo prioritario
la digitalizzazione dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese, all’interno di
una cabina di regia nazionale che riduca i costi e aumenti l’interoperabilità
dei sistemi, e favorisca la ricerca e la condivisione di buone prassi in modo
da snellire i procedimenti amministrativi e ridurre i tempi della loro
conclusione […]»
«Uno sforzo verso una riduzione strutturale
del ritardo nei pagamenti verso i fornitori da
parte delle amministrazioni di tutti i livelli è un
passo essenziale per il recupero della fiducia
nel rapporto con le imprese, alle quali si
chiede giustamente di rispettare i tempi per i
propri adempimenti […]»
«L’associazione tra gli enti territoriali può
consentire anche ai comuni di minori
dimensioni di offrire servizi alle imprese in
grado di promuovere percorsi di crescita e
valorizzazione integrata del territorio e
delle comunità locali.»
LE BUONE PRASSI: I CASI DI STUDIO A LIVELLO REGIONALE
E LOCALE
Lo studio svolto dall’Osservatorio ORTI ha identificato una serie di progetti realizzati sul territorio, i cui
protagonisti: le istituzioni, le imprese e i cittadini, tramite iniziative, delibere e protocolli sviluppano idee
innovative con l’obiettivo di garantire uno sviluppo socio-economico.
Il team di ricerca ha individuato sedici “Buone Prassi” collocandole all’interno di cinque categorie di
riferimento
Italia digitale Tutela dell’ambiente Partecipazione dei cittadini
Sostegno alle nuove imprese Smart City Sostegno alle nuove imprese
1. ITALIA DIGITALE
Il Friuli-Venezia Giulia e Cisco alleate per lo sviluppo tecnologico
Le 5 città capofila del progetto di Enel Open Fiber
Il Comune di Firenze e Microsoft alleati per la digitalizzazione
Il protocollo d’intesa prevede una serie di iniziative
finalizzate ad accelerare i processi di innovazione
della Regione e a contribuire alla nascita e allo
sviluppo di nuovi progetti in area digitale, tra cui:
• Competenze digitali
• Business Innovation
• Innovazione tecnologica del Porto di Trieste
Il progetto mira a coprire entro il 2020 il 100% del
territorio nazionale con una connessione a 30
megabit e raggiungere il 50% degli abbonati a 100
megabit. Tra le azioni previste:
• Adeguamento normativo e infrastrutturale
• Incentivi economici e fiscali
• Realizzazione di infrastrutture pubbliche
Il Comune di Firenze, attraverso un accordo stilato con Microsoft a inizio 2016, ha scelto di dotarsi della
piattaforma Cloud Compunting Office 365.
In questo modo il Comune mira a semplificare i modelli di lavoro e ad agevolare una maggiore flessibilità,
obiettivi necessari per rendere l’amministrazione pubblica più efficiente.
2. TUTELA DELL’AMBIENTE
Venezia e Toyota insieme per la mobilità sostenibile
La Regione Emilia-Romagna contro le emissioni CO2
Il Comune di Alessandria e il Progetto Futur-E
Il progetto, denominato “Chiavi in mano”, ha
consentito alla casa costruttrice giapponese di
progettare un nuovo sistema di mobilità
sostenibile che comprende sia la parte di terra
che quella relativa al traffico acqueo della città.
Il piano prevede un utilizzo dei mezzi meno
impattante e meno inquinante, grazie soprattutto
alla diminuzione dell’uso dei veicoli privati.
Il piano regionale contro le emissioni di CO2,
denominato Mi Muovo Elettico – Free Carbon City
ha come obiettivo quello di abbattere le emissioni di
anidride carbonica, grazie al car sharing elettrico
che si avvale della collaborazione dei grandi gruppi
Enel, Hera e Iren. Tra le città coinvolte, Bologna,
Carpi, Cesena, Ferrara, Forlì, Imola, Modena,
Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.
Con questo progetto, Enel intende porsi alla guida del processo di transizione che sta portando enti locali e
cittadini a operare un cambiamento radicale delle abitudini riguardo l’uso energetico.
Attraverso il coinvolgimento di società specializzate è stata condotta un’analisi dei territori, tra cui il Comune di
Alessandria, per individuare le potenziali nuove “destinazioni” degli impianti per i quali si prefigura (o si è già determinata) la cessazione della produzione nell’assetto attuale.
3. PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
Le Maratone di ascolto del Comune di Firenze
Il Bilancio Partecipativo del Comune di Bari
I Consigli di Cittadini Volontari del Comune di Parma
Le maratone sono incontri tematici in cui i portatori
di interessi hanno la possibilità di dialogare con la
Giunta e i referenti tecnici del Comune (competenti
per materia) all’interno di appositi tavoli di lavoro.
Tra le maratone del recente passato ci sono quelle
dedicate alla semplificazione della pubblica
amministrazione, l’accesso alle strutture e ai
servizi pubblici e la mobilità cd. “intelligente”.
I cittadini del Comune di Bari vengono consultati tramite
il sito internet municipale o attraverso incontri dal vivo
per discutere sulle tematiche che riguarderanno i futuri
bilanci comunale, tra cui:
• Le linee di spesa
• I programmi da realizzare con relativi obiettivi da perseguire
• Gli interventi da realizzare in relazione ai bisogni dei territori
I Consigli di Cittadini Volontari sono organismi di partecipazione eletti direttamente dai cittadini. Tra le loro
attività figurano:
• Co-redigere il bilancio partecipativo del Comune di Parma
• Esprimere pareri non vincolanti sulle leggi del Consiglio comunale e formulare proposte di propria iniziativa
o su richiesta dell’Amministrazione
• Organizzare le ‘‘Camminate di Quartiere’’, incontri tra istituzioni e cittadini che hanno lo scopo di far
emergere proposte per il bene della collettività
4. SOSTEGNO ALLE NUOVE IMPRESE
Il programma Bollenti Spiriti della Regione Puglia
La Regione Campania e il taglio dell'IRAP per le Startup
Il programma istituisce un insieme di interventi e azioni per consentire ai giovani pugliesi di vivere una
cittadinanza “integrale”, affrontando i principali ostacoli socio-economici alla loro piena integrazione nella
comunità.
La Regione eroga finanziamenti (fino a 25.000€ in dodici mesi) ai giovani pugliesi che desiderino sviluppare
idee per la tutela e la valorizzazione del territorio in ambiti come:
• Sviluppo dell’economia della conoscenza e dell’innovazione
• Inclusione sociale
• Partecipazione attiva della cittadinanza
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la defiscalizzazione dell’imposta regionale per le attività
produttive (IRAP) per le startup innovative per il triennio 2016-2018.
Potranno accedere al finanziamento le start-up che:
• Hanno sede in Italia
• Hanno un valore della produzione non superiore ai 5 milioni a partire dal secondo anno di attività e
• Non esercitano l’attività da più di quarantotto mesi.
4. SOSTEGNO ALLE NUOVE IMPRESE
Il Consiglio delle grandi aziende della Città di Firenze
La Regione Liguria e il taglio dell'IRAP alle nuove imprese
La Regione Liguria ha previsto l’esenzione dall’Irap per quattro anni per tutte le imprese nate nel 2016.
I settori cui l’esenzione si applica sono:
• il manifatturiero
• l’edilizia
• l’agroalimentare
• l’artigianato
• il turismo e la ricettività
• la ristorazione
• l’informatica
• l’alta tecnologia
• i servizi alla persona
In passato l’aliquota regionale pesava per il 3,9% sui ricavi delle imprese. L’investimento totale ammonterà tra
gli 8 e i 10 milioni di euro.
Nel 2014 nasce a Firenze il Consiglio delle grandi aziende, un organismo pensato per attrarre investimenti
nell’area metropolitana. Nelle intenzioni dell’amministrazione, il Consiglio rappresenta un tavolo di confronto
permanente sul mondo del lavoro e della formazione, sulle difficoltà che intercorrono tra pubblica
amministrazione e impresa, sulle strategie di sviluppo territoriale e infrastrutturale.
Tra le grandi aziende, ad oggi figurano Corporation America, Colorobbia, Eli Lilly, Ferragamo, Finmeccanica -
Leonardo, GE Oil&Gas-Nuovo Pignone, Gilbarco, Gucci, Intesa San Paolo, KME Group, Menarini,
Sammontana, Savino Del Bene, SeSa, Starhotels e Thales.
5. SMART CITY
Il contributo del MISE ai progetti Smart City
Il Comune di Firenze: una moderna Smart City
Regione Sardegna e Huawei, progetto Smart&Safe City
Con una dotazione iniziale di 65 milioni e con la
firma dell’Atto di Indirizzo in materia di smart city è
stato lanciato ad inizio del 2016 il primo
programma di intervento del Mise.
Il programma mira a rafforzare la dotazione
infrastrutturale delle città, attraverso smart grid,
inter-connesse con le infrastrutture di banda
larga, rispondendo ai fabbisogni di servizi
innovativi espressi dalle smart city.
Grazie a un finanziamento di 10 milioni di euro
da parte dell’UE, la città di Firenze, dal febbraio
2016, ha programmato una serie di interventi in
ambito smart city, su tre settori pilota:
• Efficientamento energetico
• Mobilità sostenibile
• Innovazione tecnologica
Il patto prevede la realizzazione di progetti di ricerca in ambito Smart & Safe City, che verranno sviluppati
all’interno del Parco Tecnologico di Pula di Cagliari.
In particolare, ha avuto inizio una collaborazione con la Città Metropolitana di Cagliari sulle strategie che
sfruttano il rilevamento dei dati e le tecnologie informatiche per migliorare la qualità della vita e l'efficienza della
gestione della città.
Piazza dei Santi Apostoli 66
00187 Roma
tel. +39 06 4740746
fax +39 06 4746549
Rond Point Schuman 6
1040 Bruxelles
tel. + 32 (0) 22347882
www.i-com.it