ECO DI BIELLA LUNED« 9NOVEMBRE 2015 45...

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45 ECO DI BIELLA LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2015 LE LETTERE Opinioni & Lettere L’AVVOCATO risponde Figli: il genitore viola le modalità di affidamento? Può essere condannato l Laura Gaetini Mentre di fronte all’inadempimento dell’obbligazione pecuniaria il credito- re ha diversi strumenti a suo servizio - come decreti ingiuntivi, precetti o pi- gnoramenti - che rimedi ha il credito- re di un’obbligazione di fare o di non fare, se questa non viene spontanea- mente adempiuta? Particolarmente nel diritto di fami- glia, la conflittualità sorge spesso con riguardo a obblighi non economici, relativi all’affidamento e alla frequen- tazione dei figli minori: in questi casi gli inadempimenti non posso certo es- sere risolti con l’intervento dell’ufficia- le giudiziario. Il diritto di famiglia si è così orienta- to verso nuovi strumenti come la mi- sura pecuniaria di “coercizione indi- retta” di cui all’articolo 614 bis codice procedura civile, o il ricorso al giudice ai sensi dell’articolo 709 ter c.p.c. per la soluzione delle controversie relative alla violazione o all’inadempienza del provvedimento di affidamento. L’articolo 709 ter, introdotto nel 2006, consente al Giudice, in caso di gravi inadempienze o di ostacolo allo svolgimento delle modalità di affida- mento, di ammonire il genitore ina- dempiente, condannarlo al risarci- mento del danno nei confronti del mi- nore o dell’altro genitore oppure al pa- gamento di una “mul ta” da 75 a 5.000 euro a favore della Cassa delle ammende. L’articolo 614 bis invece, modificato proprio quest’anno, con- sente al Giudice di fissare su richiesta di parte, con il provvedimento di con- danna all’adempimento di obblighi non pecuniari, la somma di denaro dovuta per ogni violazione o inosser- vanza successiva o per ogni ritardo nell’esecuzione del provvedimento. Si parla di “condanna in futuro” perché il provvedimento costituisce ti- tolo esecutivo per il pagamento delle somme dovute per ogni violazione o inosservanza successiva. l scrivi all’avvocato l [email protected] INSETTI NELLE CASE Attenti al proliferare di cimici e affini In autunno l’abbassamento delle temperature e la fine dei cicli vegetativi di molte coltivazioni e piante spontanee inducono alcune specie di insetti a trovare rifugio nelle abitazioni. Questi insetti passano l’inverno allo stadio adulto e per sopravvivere ai periodi più freddi cercano riparo in ambienti protetti e/o riscaldati. In primavera, poi, abbandonano questi rifugi per portarsi sulla nuova vegetazione dove si alimentano e si riproducono, continuando così il loro ciclo biologico. Siamo ormai abituati da anni a vedere in autunno la cimice verde (Nezara viridula) tentare di intrufolarsi nelle nostre case, nascondendosi nei panni e negli indumenti stesi al sole, oppure entrando direttamente da porte e finestre lasciate aperte. Questo pentatomide, un tempo diffuso nell’Italia centromeridionale, è diventato comune anche da noi, grazie al progressivo incremento delle temperature. Oltre a questa specie negli ultimi anni è stata segnalata la presenza di altri insetti, in genere originari di altri continenti e accidentalmente introdotti in Europa, che si comportano in modo simile. Ne sono un esempio il cimicione delle conifere Leptoglossus occidentalis, di origine nordamericana, e la coccinella Harmonia axyridis, originaria dell’Estremo Oriente. Spesso questi insetti si rinvengono in numero elevato sia sulle pareti esterne degli edifici, soprattutto su quelle esposte a sud, sia dentro le abitazioni. Non risultano dannosi per le persone, ma arrecano fastidio se presenti in numero elevato e inoltre emanano uno sgradevole odore se vengono inavvertitamente schiacciati. l Mirko Crosetto Direzione regionale Agricoltura, settore Fitosanitario MIGRANTI/1 La lezione di Pray-Trivero e le regole da rispettare Come era prevedibile, lo Stato scarica sui Comuni e sul territorio il problema dei migranti: la protesta di martedì scorso è stata il primo segnale di allarme, ma tutto lascia pensare che in futuro i problemi siano destinati ad aumentare, piuttosto che il contrario. Tanto più che – purtroppo – a Trivero e Pray abbiamo avuto la sfortuna di avere una gestione dell’ospitalità che si sta rivelando drammaticamente inadeguata, tanto da mettere a rischio l’ordine pubblico. A questo proposito vogliamo essere chiari: ovunque il sindaco Biasetti vada a reclamare che l’associazione Nuvola rispetti il capitolato d’appalto, ha tutto il nostro appoggio. Purtroppo, da quello che abbiamo letto, sembra che la Prefettura non veda ciò che qui vedono più o meno tutti: nonostante nessuno dei 40 profughi di Pray e Trivero abbia mai ricevuto la diaria di 2,50 euro, il vice prefetto afferma che «non risultano inefficienze». Prendiamo atto, ma la pensiamo in altro modo. Ma il problema di fondo è che – L’INTERVENTO Contro la minaccia di malattie “ve l o c i ” serve una cultura delle vaccinazioni Caro Direttore, consideriamo doverosa e di grande importanza una presa di posizione ferma della Federazione regionale degli Ordini dei medici e odontoiatri del Piemonte in appoggio della massima adesione alle campagne vaccinali, al Piano piemontese di promozione vaccinale e all’adozione di un calendario vaccinale unico su tutto il territorio nazionale, promuovendo l’aggiornamento e la sensibilizzazione dei propri iscritti all’utilità della pratica vaccinale. A tal fine, si ricorda che il piano d’azione Europeo per le vaccinazioni 2015-2020 (European Vaccine Action Plan 2015-2020-E.V.A.P.) rappresenta la contestualizzazione del Piano globale nella Regione Europea dell’Oms. Esso è stato approvato dalla 65ª Assemblea mondiale della Sanità per una visione, espressa dal “Decalogo delle vaccinazioni”, di un mondo in cui ogni individuo, indipendentemente da dove sia nato, dove viva e chi sia, possa godere di una vita libera dalle malattie prevenibili da vaccinazione, grazie alla disponibilità dei vaccini, che deve essere garantita dalle autorità sanitarie. Nel mondo odierno, interconnesso e globalizzato, data la consapevolezza della vulnerabilità alle minacce di malattie che possono diffondersi più velocemente che in passato (per l’incremento dei viaggi, degli spostamenti di volumi elevati di persone), è impensabile che la situazione presente sia svincolata dal Piano di azione europeo, in cui deve invece trovare le proprie radici. L’approccio proattivo con l’adesione consapevole da parte del cittadino prevede un coinvolgimento dei medici di medicina generale, della pediatria di famiglia, dei pediatri specialisti ambulatoriali, delle strutture ospedaliere specialistiche e dei servizi socio-sanitari. Allo scopo di rendere concreta questa nuova concezione della prevenzione attraverso azioni reali, è stata concepita una bozza di Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2016-2018, i cui contenuti sono stati approvati all’unanimità dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 22 ottobre 2015, salvo rinviare a novembre la discussione finale per le verifiche di carattere tecnico sulla copertura finanziaria dello stesso. La bozza è stata elaborata dal Gruppo di lavoro per le strategie vaccinali, costituito dal ministro Lorenzin presso il Consiglio superiore di Sanità e formato dai più qualificati organismi scientifici del nostro Paese. Obiettivi del Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2016-2018 sono: 1) mantenere lo stato polio free 2) raggiungere lo stato morbillo free e rosolia free 3) garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni 4) aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni della popolazione 5) contrastare le diseguaglianze 6) promuovere una cultura delle vaccinazioni 7) individuare un nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo per gli eventuali danneggiamenti da vaccinazione Conferendo ai vaccini un grande valore dal punto di vista etico, umano e sociale, riteniamo importante promuovere lo sviluppo di una vera e propria “cultura vaccinale”, atta a sviluppare nel cittadino una maggiore consapevolezza circa le potenzialità delle vaccinazioni e a contrastare invece il diffondersi di fuorvianti falsità e pericolosi pregiudizi. l La Federazione regionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri del Piemonte La vignetta di Gianni purtroppo – in Italia il sistema dell’accoglienza porta a un solo risultato sicuro: dare guadagno alle cooperative e alle associazioni che si occupano – bene, male o malissimo – dell’ospitalità di queste persone. Infatti, la gran parte dei migranti non otterrà lo status di rifugiati, per cui davvero non si capisce a che servono tutti questi denari pubblici se non a garantire un solido business al terzo settore. Si afferma di voler dare un futuro ai migranti, e invece si dà fatturato a chi li ospita. Stanti così le cose, c’è solo un’unica cosa da fare: obbligare queste cooperative e associazioni a fare quello per cui sono pagate. Senza sconti e senza aiuti. E’ scandaloso – e pericoloso – che dopo tre mesi la Nuvola non abbia ancora pagato la diaria ai suoi ospiti. Ma non ci piacciono nemmeno quelle cooperative presunte “buone” che – anziché approfittare della oggettiva debolezza dei migranti a far valere i loro diritti – si fanno forza del volontariato e del buon cuore dei cittadini, facendo fare ad altri quello che devono fare loro, o addirittura utilizzando strutture pubbliche per gestire gli stranieri – mentre almeno alla Nuvola va dato atto che le case se le sono prese in affitto da soli. Come abbiamo già detto, il volontariato va benissimo, ma solo per fare ciò che va la di là del capitolato di appalto, non per permettere ai gestori di risparmiare su spese dovute. La Prefettura non ci sente? Gridiamo più forte: siamo noi che dobbiamo protestare per lo scempio che viene fatto dei nostri soldi, non i migranti. l Gruppo “Progetto per Trivero” MIGRANTI/2 Secondo me servono centri di correzione Leggo sui giornali lettere che trattano dell’apporto culturale ed economico dei cosiddetti profughi o migranti. Una prima sintetizza talune manifestazioni di scarsa civiltà, quali l’abitudine di stendere la biancheria in posti non confacenti, in vicinanza di edifici scolastici. La seconda, di natura politico-economica, ci ricorda il continuo aggravamento del debito pubblico italiano, favorito dalle ingenti somme di denaro relative all’”emergenza” immigrazione. Considerato che, sovente, l’assenza di “rispetto delle regole” va ben oltre quanto descritto - mi riferisco non tanto a Biella quanto, piuttosto, all’intera nazione italiana - non chiederei una “rieducazione” di coloro che approdano in Italia con mezzi di fortuna, generosamente concessi dallo stato italiano. Rieducazione che sarebbe aleatoria, considerato che la maggior parte degli immigrati scappa dai paesi di provenienza non per guerre in corso o per cause di forza maggiore - come si continua, surrettiziamente, a sostenere - bensì, invece, se non per sfuggire a eventuali rieducazioni in loco, per la ricerca di una “bella” vita. Ritengo, di conseguenza, che sarebbe ben più serio e responsabile, nonché eticamente, umanamente e socialmente auspicabile, avviare a rieducazione coloro i quali, in qualità di responsabili delle nostre Istituzioni, laiche ed ecclesiastiche, programmano e favoriscono, per interessi di bottega, queste indebite invasioni. Peccato che non esistano più le Case di correzione o Centri di rieducazione. l Mario Dionisotti

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45ECO DI BIELLALUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2015

LE LETTERE

Opinioni&

Lettere

L’AVVOCATO risponde

Figli: il genitoreviola le modalitàdi affidamento?Può essere condannato

l Laura Gaetini

Mentre di fronte all’inadempimentodell’obbligazione pecuniaria il credito-re ha diversi strumenti a suo servizio -come decreti ingiuntivi, precetti o pi-

gnoramenti - che rimedi ha il credito-re di un’obbligazione di fare o di nonfare, se questa non viene spontanea-mente adempiuta?

Particolarmente nel diritto di fami-glia, la conflittualità sorge spesso conriguardo a obblighi non economici,relativi all’affidamento e alla frequen-tazione dei figli minori: in questi casigli inadempimenti non posso certo es-sere risolti con l’intervento dell’ufficia -le giudiziario.

Il diritto di famiglia si è così orienta-

to verso nuovi strumenti come la mi-sura pecuniaria di “coercizione indi-retta” di cui all’articolo 614 bis codiceprocedura civile, o il ricorso al giudiceai sensi dell’articolo 709 ter c.p.c. perla soluzione delle controversie relativealla violazione o all’inadempienza delprovvedimento di affidamento.

L’articolo 709 ter, introdotto nel2006, consente al Giudice, in caso digravi inadempienze o di ostacolo allosvolgimento delle modalità di affida-mento, di ammonire il genitore ina-dempiente, condannarlo al risarci-mento del danno nei confronti del mi-nore o dell’altro genitore oppure al pa-gamento di una “mul ta” da 75 a

5.000 euro a favore della Cassa delleammende. L’articolo 614 bis invece,modificato proprio quest’anno, con-sente al Giudice di fissare su richiestadi parte, con il provvedimento di con-danna all’adempimento di obblighinon pecuniari, la somma di denarodovuta per ogni violazione o inosser-vanza successiva o per ogni ritardonell’esecuzione del provvedimento.

Si parla di “condanna in futuro”perché il provvedimento costituisce ti-tolo esecutivo per il pagamento dellesomme dovute per ogni violazione oinosservanza successiva.

l scrivi all’avvocatol [email protected]

INSETTI NELLE CASEAttenti al proliferaredi cimici e affiniIn autunno l’abbassamento delletemperature e la fine dei ciclivegetativi di molte coltivazioni epiante spontanee inducono alcunespecie di insetti a trovare rifugionelle abitazioni. Questi insettipassano l’inverno allo stadio adultoe per sopravvivere ai periodi piùfreddi cercano riparo in ambientiprotetti e/o riscaldati. In primavera,poi, abbandonano questi rifugi perportarsi sulla nuova vegetazionedove si alimentano e siriproducono, continuando così illoro ciclo biologico. Siamo ormaiabituati da anni a vedere in autunnola cimice verde (Nezara viridula)tentare di intrufolarsi nelle nostrecase, nascondendosi nei panni enegli indumenti stesi al sole,oppure entrando direttamente daporte e finestre lasciate aperte.Questo pentatomide, un tempodiffuso nell’Italia centromeridionale,è diventato comune anche da noi,grazie al progressivo incrementodelle temperature. Oltre a questaspecie negli ultimi anni è statasegnalata la presenza di altri insetti,in genere originari di altri continentie accidentalmente introdotti inEuropa, che si comportano inmodo simile. Ne sono un esempioil cimicione delle conifereLeptoglossus occidentalis, diorigine nordamericana, e lacoccinella Harmonia axyridis,originaria dell’Estremo Oriente.Spesso questi insetti si rinvengonoin numero elevato sia sulle paretiesterne degli edifici, soprattutto suquelle esposte a sud, sia dentro leabitazioni. Non risultano dannosiper le persone, ma arrecanofastidio se presenti in numeroelevato e inoltre emanano unosgradevole odore se vengonoinavvertitamente schiacciati.

l Mirko Crosetto

Direzione regionale Agricoltura, settoreFitosanitario

MIGRANTI/1La lezione di Pray-Triveroe le regole da rispettareCome era prevedibile, lo Statoscarica sui Comuni e sul territorioil problema dei migranti: laprotesta di martedì scorso è statail primo segnale di allarme, matutto lascia pensare che in futuro iproblemi siano destinati adaumentare, piuttosto che ilcontrario. Tanto più che –purtroppo – a Trivero e Prayabbiamo avuto la sfortuna di avereuna gestione dell’ospitalità che sista rivelando drammaticamenteinadeguata, tanto da mettere arischio l’ordine pubblico. A questoproposito vogliamo essere chiari:ovunque il sindaco Biasetti vada areclamare che l’associazioneNuvola rispetti il capitolatod’appalto, ha tutto il nostroappoggio.Purtroppo, da quello che abbiamoletto, sembra che la Prefettura nonveda ciò che qui vedono più omeno tutti: nonostante nessunodei 40 profughi di Pray e Triveroabbia mai ricevuto la diaria di 2,50euro, il vice prefetto afferma che«non risultano inefficienze».Prendiamo atto, ma la pensiamoin altro modo.Ma il problema di fondo è che –

L’INTERVENTO

Contro la minaccia di malattie “ve l o c i ”serve una cultura delle vaccinazioni

Caro Direttore, consideriamodoverosa e di grande importanzauna presa di posizione fermadella Federazione regionale degliOrdini dei medici e odontoiatridel Piemonte in appoggio dellamassima adesione allecampagne vaccinali, al Pianopiemontese di promozionevaccinale e all’adozione di uncalendario vaccinale unico sututto il territorio nazionale,promuovendo l’aggiornamento ela sensibilizzazione dei propriiscritti all’utilità della praticavaccinale.A tal fine, si ricorda che il pianod’azione Europeo per levaccinazioni 2015-2020(European Vaccine Action Plan2015-2020-E.V.A.P.)rappresenta lacontestualizzazione del Pianoglobale nella Regione Europeadell’Oms. Esso è stato approvatodalla 65ª Assemblea mondialedella Sanità per una visione,

espressa dal “Decalogo dellevaccinazioni”, di un mondo in cuiogni individuo,indipendentemente da dove sianato, dove viva e chi sia, possagodere di una vita libera dallemalattie prevenibili davaccinazione, grazie alladisponibilità dei vaccini, chedeve essere garantita dalleautorità sanitarie. Nel mondoodierno, interconnesso eglobalizzato, data laconsapevolezza dellavulnerabilità alle minacce dimalattie che possono diffondersipiù velocemente che in passato(per l’incremento dei viaggi, deglispostamenti di volumi elevati dipersone), è impensabile che la

situazione presente sia svincolatadal Piano di azione europeo, incui deve invece trovare le proprieradici.L’approccio proattivo conl’adesione consapevole da partedel cittadino prevede uncoinvolgimento dei medici dimedicina generale, della pediatriadi famiglia, dei pediatri specialistiambulatoriali, delle struttureospedaliere specialistiche e deiservizi socio-sanitari. Allo scopodi rendere concreta questa nuovaconcezione della prevenzioneattraverso azioni reali, è stataconcepita una bozza di Pianonazionale della prevenzionevaccinale 2016-2018, i cuicontenuti sono stati approvati

all’unanimità dalla ConferenzaStato-Regioni lo scorso 22ottobre 2015, salvo rinviare anovembre la discussione finaleper le verifiche di caratteretecnico sulla copertura finanziariadello stesso. La bozza è stataelaborata dal Gruppo di lavoro perle strategie vaccinali, costituito dalministro Lorenzin presso ilConsiglio superiore di Sanità eformato dai più qualificatiorganismi scientifici del nostroPaese.Obiettivi del Piano nazionale dellaprevenzione vaccinale 2016-2018sono:1) mantenere lo stato polio free2) raggiungere lo stato morbillofree e rosolia free

3) garantire l’offerta attiva egratuita delle vaccinazioni4) aumentare l’adesioneconsapevole alle vaccinazioni dellapopolazione5) contrastare le diseguaglianze6) promuovere una cultura dellevaccinazioni7) individuare un nesso dicausalità ai fini del riconoscimentodell’indennizzo per gli eventualidanneggiamenti da vaccinazioneConferendo ai vaccini un grandevalore dal punto di vista etico,umano e sociale, riteniamoimportante promuovere lo sviluppodi una vera e propria “culturavaccinale”, atta a sviluppare nelcittadino una maggioreconsapevolezza circa lepotenzialità delle vaccinazioni e acontrastare invece il diffondersi difuorvianti falsità e pericolosipregiudizi.l La Federazione regionale degliOrdini dei medici chirurghi e degli

odontoiatri del Piemonte

La vignetta di Gianni

purtroppo – in Italia il sistemadell’accoglienza porta a un solorisultato sicuro: dare guadagnoalle cooperative e alle associazioniche si occupano – bene, male omalissimo – dell’ospitalità di

queste persone. Infatti, la granparte dei migranti non otterrà lostatus di rifugiati, per cui davveronon si capisce a che servono tuttiquesti denari pubblici se non agarantire un solido business al

terzo settore. Si afferma di volerdare un futuro ai migranti, e invecesi dà fatturato a chi li ospita.Stanti così le cose, c’è soloun’unica cosa da fare: obbligarequeste cooperative e associazioni

a fare quello per cui sono pagate.Senza sconti e senza aiuti. E’scandaloso – e pericoloso – chedopo tre mesi la Nuvola non abbiaancora pagato la diaria ai suoiospiti. Ma non ci piacciononemmeno quelle cooperativepresunte “buone” che – anzichéapprofittare della oggettivadebolezza dei migranti a far valerei loro diritti – si fanno forza delvolontariato e del buon cuore deicittadini, facendo fare ad altriquello che devono fare loro, oaddirittura utilizzando strutturepubbliche per gestire gli stranieri –mentre almeno alla Nuvola va datoatto che le case se le sono presein affitto da soli. Come abbiamogià detto, il volontariato vabenissimo, ma solo per fare ciòche va la di là del capitolato diappalto, non per permettere aigestori di risparmiare su spesedovute.La Prefettura non ci sente?Gridiamo più forte: siamo noi chedobbiamo protestare per loscempio che viene fatto dei nostrisoldi, non i migranti.

l Gruppo “Progetto per Trivero”

MIGRANTI/2Secondo me servonocentri di correzioneLeggo sui giornali lettere chetrattano dell’apporto culturale edeconomico dei cosiddetti profughio migranti. Una prima sintetizzatalune manifestazioni di scarsaciviltà, quali l’abitudine di stendere

la biancheria in posti nonconfacenti, in vicinanza di edificiscolastici. La seconda, di naturapolitico-economica, ci ricorda ilcontinuo aggravamento del debitopubblico italiano, favorito dalleingenti somme di denaro relativeall’”emergenza” immigrazione.Considerato che, sovente,l’assenza di “rispetto delle regole”va ben oltre quanto descritto - miriferisco non tanto a Biella quanto,piuttosto, all’intera nazione italiana- non chiederei una “rieducazione”di coloro che approdano in Italiacon mezzi di fortuna,generosamente concessi dallostato italiano. Rieducazione chesarebbe aleatoria, considerato chela maggior parte degli immigratiscappa dai paesi di provenienzanon per guerre in corso o percause di forza maggiore - come sicontinua, surrettiziamente, asostenere - bensì, invece, se nonper sfuggire a eventualirieducazioni in loco, per la ricercadi una “bella” vita. Ritengo, diconseguenza, che sarebbe benpiù serio e responsabile, nonchéeticamente, umanamente esocialmente auspicabile, avviare arieducazione coloro i quali, inqualità di responsabili delle nostreIstituzioni, laiche ed ecclesiastiche,programmano e favoriscono, perinteressi di bottega, questeindebite invasioni. Peccato chenon esistano più le Case dicorrezione o Centri dirieducazione.

l Mario Dionisotti