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TECNOLOGIE, STRUMENTI E TECNICHE DISUPPORTO DEL CULTURAL HERITAGE

13 Dicembre 2017

Contatti:[email protected]


TUTELA E TRASMISSIBILITÀDELLE OPERE D’ARTE CONTEMPORANEA.

Interventi di documentazione e conservazione preventiva.

Gruppo di ricerca: Sara Abram (Storico dell’Arte), Michela Cardinali (Restauratore), Sandra Vazquez(Restauratore), Alessandra Bassi (Restauratore), Marco Nervo (Fisico), Anna Piccirillo(Chimico).

CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE

Competenze del gruppo di ricerca

Gli interventi dedicati al settore dell’arte contemporanea prevedono la formazione di gruppi interdisciplinari interni, formati daprofessionalità umanistiche, tecniche e scientifiche. I singoli progetti si svolgono in collaborazione con i musei e altri enti delterritorio.

Gruppo di lavoro del Centro Conservazione e Restauro:storici dell’arte e archivistirestauratori di arte contemporanea + restauratori per tipologia di materialeprofessionalità scientifiche (chimici, fisici, esperti di imaging e multispettrale)

Partner attualmente coinvolti nei progetti in corso:Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di TorinoCastello di Rivoli Museo d’Arte ContemporaneaGalleria d’Arte Moderna di TorinoFondazione Sandretto Re RebaudengoGetty Conservation Institute


Attività di ricerca

ARCHIVI E DOCUMENTAZIONEAcquisizione e digitalizzazione dei materiali e delle fonti legate alla storiadei materiali e delle opere di arte contemporanea- Archivi delle Gallerie private e dei luoghi di produzione dell’arte

(Archivio Galleria Martano, Archivio Piper)- Raccolta della memoria orale (interviste agli artisti: Progetto Arte

Povera; Progetto Interview with Art)

INTERVENTI DI RESTAURO: LA RICERCA SULLE FOME E I MATERIALIDELL’ARTE CONTEMPORANEA- Il Progetto Mellors

INTERVENTI DI CONSERVAZIONE PREVENTIVA- Il caso Cy Twombly


Idee progettuali

Elaborazione di un protocollo specifico per laconservazione preventiva delle opere di artecontemporanea- Strumenti per la documentazione delle opere

polimateriche, con componenti tecnologichee/o installative

- Procedure per la registrazione dei dati e il loromonitoraggio nel tempo

Progettazione e realizzazione di piattaformemultimediali per la condivisione dei dati relativi alleopere e/o agli artisti di arte contemporaneadocumentati attraverso i progetti in corso

Erogazione di un percorso formativo per laconservazione dei Time Based Media


13 Dicembre 2017

STRUMENTI E MODELLI PER IL MONITORAGGIO REMOTO

DEL PATRIMONIO DIFFUSO

Gruppo di ricerca: Lorenzo Appolonia, Elena Biondi, Marco Nervo, Michela Cardinali, Paola ManchinuContatti: [email protected]




Le competenze attuali del gruppo di ricerca:Interventi di monitoraggio microclimatico seguiti in molti casi da piani di conservazione preventiva attuati presso residenze storiche, edifici di culto e in ambito museale, tramite l’impiego di sensori per il rilevamento remoto dei parametri termo-igrometrici, della velocità dell’aria e degli inquinanti chimici e grazie a software di analisi dati.

Tali competenze vedono la compresenza di fisici, chimici, conservatori e storici dell’arte, sono state sviluppate e alimentate negli anni grazie alle attività svolte a favore della conservazione di ambienti e collezioni delle Residenze Sabaude del Piemonte, ed estese anche ad altri siti di valore storico artistico, è stata sostenuta in primis dai contributi e dai progetti finanziati dalla Compagnia di San Paolo.



Le attuali attività di ricerca:• Predisposizione degli strumenti per il monitoraggio microclimatico• Elaborazione della piattaforma di gestione in grado di acquisire e confrontare in un sistema di analisi

multifattoriale i dati di monitoraggio di insiemi di beni eterogenei• Analisi set di dati per l’individuazione delle criticità e la definizione di interventi necessari• Progetto della Consulta Beni Culturali Ecclesiastici di Piemonte e Valle d’Aosta per il monitoraggio del

patriomonio ecclesiastico diffuso in collaborazione con il CCR Venaria.


Idee progettuali

Le future attività progettuali, supportate da fondi di cooperazione transfrontaliera, fondi privati e fondi per la ricerca e l’innovazione:• Sviluppo di una infrastruttura strumentale di monitoraggio remoto del patrimonio diffuso, modulare,

replicabile ed espandibile, in grado di rispondere ai diversi livelli di analisi e controllo necessari per un idoneo monitoraggio dei beni, diversificati per livello di criticità e complessità, ma comparabili secondo macro-categorie tipologiche e localizzative.

• Elaborazione di una piattaforma di gestione e analisi multifattoriale di dati attraverso processi di intelligenza artificiale e machine learning

• Definizione di strumenti di accesso e gestione dati dati user friendly, destinata al personale degli enti di gestione del patrimonio oggetto del monitoraggio, per guidarli sulle azioni e i provvedimenti da adottare ove dall’interpretazione dei dati di monitoraggio emergano delle criticità.

• Definizione di un protocolli di conservazione programmata e manutenzione per sistemi di beni eterogenei diffusi sul territorio.

• Messa in rete dei risultati.


13 Dicembre 2017

Contatti:[email protected]


LE ARCHITETTURE OLIVETTIANE E IL MODERNO: LA CULTURA DEL PROGETTO E IL RECUPERO DEI MATERIALI.

Percorso di formazione sui materiali che caratterizzano i rivestimenti, le finiture e le tecnologie presenti negli edifici

architettonici del Novecento.

Gruppo di ricerca: Sara Abram (Storico dell’Arte), Elena Bozzo (Architetto), MichelaCardinali (Restauratore), Marco Demmelbauer (Restauratore), AnnaPiccirillo (Chimico).



Il gruppo di ricerca del Centro si avvale delle diverse competenze presenti al suo interno in grado di garantire un idoneoapprofondimento delle diverse tematiche (architettoniche, conservative, storico-artistiche e scientifiche) affrontate nell’ambitodel ciclo di workshop proposto.

L’esperienza consolidata nella conduzione di interventi di conservazione e restauro secondo un sicuro impiantometodologico, l’elevata dotazione professionale e strumentale interna e la sinergia con l’Università e il Politecnico di Torinosul fronte della ricerca e della formazione sono elementi che avvalorano le competenze nella progettazione ed erogazione dipercorsi formativi efficaci e importanti ricadute sulla conoscenza e conservazione del patrimonio storico e architettonicoeporediese.

Il team multidisciplinare del CCR è supportato nelle fasi di progettazione e realizzazione da numerosi altri professionisticoinvolti grazie alle convenzioni attivate con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’Ordine degli ArchitettiPianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Torino, il Comune di Ivrea e l’Associazione per gli Insediamenti universitari e l’altaformazione del canavese.



La proposta formativa si inserisce nel più ampio progetto di conservazione, promozione e valorizzazione del patrimoniourbano, oggetto della candidatura UNESCO di “Ivrea città industriale del XX secolo”. Data la peculiarità del sito e lacomplessità degli elementi che concorrono a costituirne il valore di unicità, e dunque le potenzialità di sviluppo, si èritenuto importante progettare un’offerta formativa specializzante, con lo scopo di rafforzare le competenze professionali etecniche che saranno coinvolte nella gestione di questo patrimonio.

Messa a punto di un’offerta formativa articolata partendo dalla mappatura degli edifici sottoposti a vincolo di Tutela sisono individuate 8 macro-tematiche da sviluppare da un punto di vista storico-artistico, conservativo, architettonico eprogettuale.

Coinvolgimento della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, parte attiva nelle fasi progettuali e operative, per la messa a disposizione del proprio know-how in termini di riconoscimento e valorizzazione delle peculiarità del patrimonio storico e architettonico di Ivrea.

Attività di aggiornamento professionale e formazione come risposta alle esigenze emerse dagli stakeholder del territorio ( pubblica amministrazione, architetti, restauratori,….) messa a punto di un programma articolato in grado di fornire una panoramica generale sugli aspetti tecnologici, storico-conservativi e progettuali.


Idee progettuali

Progettazione ed erogazione degli altri 7 moduli formativi previsti dalla proposta iniziale (utilizzo dei metalli nell’edilizia: iserramenti, i corpi scala, macchine da scrivere e calcolatori, design e soluzioni d’interno, la memoria documentale, giochie infanzia);

Coinvolgimento di interlocutori selezionati, volta per volta, in base alle specifiche competenze richieste collaborazionicon Enti locali e nazionali per la definizione di interventi mirati e professionalizzanti;

Inserimento dell’iniziativa nella proposta progettuale di un programma di cooperazione transnazionale.


13 Dicembre 2017

MANUFATTI ORIENTALI E D’IMITAZIONE “ALLA CHINA”. Approfondimenti tecnico-scientifici in funzione della definizione di

modalità di restauro e di metodi di conservazione preventiva e manutenzione programmata.

Gruppo di ricerca: Lorenzo Appolonia, Roberta Bianchi, Michela Cardinali, Paola Croveri, Stefania De Blasi, Giovanna Ferrari di Celle, Paola Manchinu con Valentina GucciardiPartner identificati: UNITO (Dipartimento di Chimica), Polo Museale del Piemonte, Musei Reali di Torino, FAI – Fondo Ambiente Italiano – Castello di MasinoContatti: [email protected]




Ricerche storico-artistiche: Stefania De Blasi, Paola ManchinuRicerche scientifiche: Lorenzo Appolonia, Paola Croveri con UNITO (Dipartimento di Chimica)Studio tecnico e restauri: Roberta Bianchi, Michela Cardinali, Giovanna Ferrari di Celle con Valentina Gucciardi

Interventi CCR in questo settore di ricerca:Castello di Moncalieri, Appartamento di Maria Letizia, Gabinetto Cinese, boiserie già alla Reggia di Venaria Reale, XVIII secolo.Roma, Palazzo del Quirinale, Pannelli orientali e di imitazione (XVIII e XIX sec.) provenienti dalla Reggia di Venaria Reale.Santena, Castello Cavour, 2 Paraventi cinesi del XVIII secolo in lacca Coromandel.Santena, Castello Cavour, Cannocchiale del XVIII secolo in lacca di imitazione.



- Stato dell’arte sulle attuali conoscenze scientifiche relative ai materiali di manifattura orientale (lacche urushi nere, blu, brune, verdi, rosse, a decorazioni intagliate, intarsiate, incise, a bassorilievo, dipinte, a decorazioni con lamine e polveri metalliche: tecniche makie, hiramakie, nashiji, …) e ai materiali e alle tecniche impiegati dalle maestranze di area piemontese per realizzare le opere imitative.

- Identificazione dei materiali e della tecnica esecutiva in particolare di due paraventi Coromandel del Castello Cavour di Santena, già oggetto di uno studio di tesi.

- Test di pulitura diversifica sui paraventi Coromandel con metodi chimico-fisici (Laser) delle campiture e delle situazioni di degrado trattandosi di opere polimateriche con stesure di lacca e tempere nelle decorazioni policrome più o meno spesse con degradi di differente entità


Idee progettuali

PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE PROGRAMMATA: • Studio dei materiali costitutivi originali (lacca cinese qi, lacca giapponese uruschi) e non

originali (resine naturali, materiali proteici, ecc.)• Caratterizzazione dei prodotti di degrado e delle fenomenologie di alterazione dei materiali

antichi• Analisi dei fenomeni di degrado per valutare il comportamento dei materiali presenti sulle

singole opere e nell’arredo di interi ambienti (boiserie dei Gabinetti «alla China»).• Sviluppo di tecnologie per i problemi conservativi: monitoraggio delle superfici in fase di

consolidamento e pulitura• Indagini diagnostiche per la valutazione dello stato di conservazione dei manufatti al fine di

identificare criticità conservative in funzione delle tipologie di materiali presenti• Sperimentazione di materiali consolidanti da impiegare per la risoluzione dei fenomeni di

degrado che si manifestano principalmente sugli strati superficiali sotto forma di difetti di adesione e di coesione.

• Raccolta dati: monitoraggio nel tempo delle variazione delle superfici in relazione alle condizioni ambientali di conservazione dei manufatti intesi sia come singoli oggetti sia come ambienti più complessi.

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