Ecco la nuova AL Quattro - Laverda - Home · presentazione della nuova macchina ai concessionari...

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2 DICEMBRE 2007 Il giornale dello specialista del raccolto Alle convention con le reti vendita di Italia e Francia applausi per l’autolivellante di ultima generazione ANNO VII CON AGCO INTESA INDUSTRIALE PER LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE pag. 2 SPAGNA, MEETING DEI CONCESSIONARI GUARDANDO AL 2008 pag. 8 MANUTENZIONE I CONSIGLI DELL’ESPERTO pag. 13 GRANDE ALLEANZA CON LA FILIERA DEI FORNITORI pag. 11 DALLO SGRANATOIO PER IL MAIS IL VIA ALL’EPOPEA LAVERDA pagg. 14-15 Gruppo Industriale ARGO In caso di mancato recapito il mittente si impegna al pagamento dei resi che dovranno essere spediti a VICENZA 36100 C.P.O. Ecco la nuova AL Quattro

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n° 2 DICEMBRE 2007

Il giornale dello specialista del raccolto

Alle convention con le reti vendita di Italia e Francia applausi per l’autolivellante di ultima generazione

ANNO VII

CON AGCO INTESA INDUSTRIALE

PER LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE

pag. 2

SPAGNA, MEETING DEI CONCESSIONARI

GUARDANDO AL 2008

pag. 8

MANUTENZIONEI CONSIGLI

DELL’ESPERTO

pag. 13

GRANDE ALLEANZA

CON LA FILIERADEI FORNITORI

pag. 11

DALLO SGRANATOIOPER IL MAIS IL VIA

ALL’EPOPEA LAVERDA

pagg. 14-15

Gruppo Industriale ARGO

In caso di mancato recapito il mittente si impegna al pagamento dei resi che dovranno essere spediti a VICENZA 36100 C.P.O.

Ecco la nuova AL Quattro

� Il punto di Mario Scapin

Con estremo piacere mi rivolgo ai lettori per confermare gli importan-ti cambiamenti che hanno interes-sato Laverda negli ultimi mesi. Lo stabilimento di Breganze fornisce già da ottobre �004 mietitrebbie ad Agco in OEM, producendo cioè le proprie macchine con i colori e con i marchi Fendt, Massey Ferguson e Challenger.In seguito all’accordo del �004, La-verda ha potuto accrescere i propri volumi produttivi, mentre Agco, a sua volta, ha potuto consolidare la propria presenza nei mercati EAME (Europa, Africa e Medio Oriente) nel segmento delle macchine da raccolta, grazie alle doti di qualità e affidabilità delle mietitrebbie pro-dotte a Breganze.Proprio in considerazione dei volu-mi, non trascurabili, e della soddi-sfazione di entrambe le parti per i risultati conseguiti, si è ritenuto opportuno dare ulteriore stabilità al collaudato rapporto. Ecco dunque la costituzione della joint venture fra Laverda e Agco, passo indispen-sabile e grazie al quale si prospetta-no oggi scenari ancora migliori e di reciproca soddisfazione.Agco dispone infatti di una forza considerevole sui mercati grazie alla fama di Fendt, Massey Ferguson e Challenger e alle proprie reti distri-butive, il che porterà certamente ad un incremento delle mietitrebbie prodotte da Laverda e distribuite con questi marchi. Il ritorno sarà positivo anche per Laverda che potrà beneficiare delle accresciute economie di scala e di uno sviluppo della propria organizzazione di sup-porto al cliente.L’accordo siglato con Agco è un ac-cordo esclusivamente industriale e riguarda Laverda, la controllata Fel-la ed il 50% di Gallignani. In termini di strategia distributiva e di politica commerciale non andrà a modifica-re in alcun modo l’assetto attuale di Laverda.Laverda continuerà a distribuire at-traverso la propria rete e attraverso

la propria organizzazione, e lo stes-so vale per Agco. Di conseguenza non vi saranno interventi sulle at-tuali strutture con cui operiamo oggi sui mercati.Il mercato in Italia, pur se in ripre-sa, resterà presumibilmente sotto le 500 mietitrebbie ed è un mercato in cui la competitività fra i vari atto-ri presenti è molto forte. In questo mercato, Laverda è presente con la rilevante quota del �5% e gode di una buona reputazione e di un’im-magine costruita in molti anni di se-rio lavoro. Nonostante ciò Laverda concentrerà nel mercato domestico uno sforzo particolare per acquisi-re posizioni ancora migliori grazie, soprattutto, alla rinnovata gamma delle mietitrebbie autolivellanti. Il mercato francese sta mostrando segnali di crescita e Laverda sta consolidando la propria presenza. L’attività di ristrutturazione della rete distributiva avviata due anni fa ha permesso al mercato francese di diventare il primo mercato per La-verda.Certo è che i benefici di questo ac-cordo derivano anche dalla capacità di trovare sinergie che consentano non solo il contenimento dei costi a livello industriale ma anche la possi-bilità di accelerare il nostro piano di sviluppo del prodotto, in modo da competere al meglio anche con la concorrenza più qualificata.

Si conferma tra gli obiettivi stra-tegici di Laverda quello di conta-re, in futuro, anche su un’offerta alternativa alle macchine a scuo-tipaglia.Siamo consapevoli, però, che an-che le macchine convenzionali manterranno la loro fondamenta-le importanza sul mercato e, per questi motivi, stiamo lavorando nel senso dell’innovazione. Un esempio recente è la nuova au-tolivellante, la AL Quattro, nuo-va nel design e capace di ancora migliori prestazioni, ma nel con-tempo stiamo sviluppando una Levelling System, dotata di un si-stema già brevettato da Laverda che consente di ridurre le dimen-sioni del fuori tutto rendendo le condizioni di spostamento su strada molto più agevoli e sicure, senza bisogno di scorta.E poi, per quanto riguarda la gamma alta, stiamo lavorando sulla dotazione elettronica della macchina a livello di interfaccia tra uomo e macchina, per sempli-ficare ulteriormente le regolazio-ni e i settaggi, a tutto vantaggio dell’operatore e delle performan-ce della mietitrebbia.Concludiamo quindi il �007 con risultati positivi, con nuovi pro-getti per l’anno prossimo e con l’auspicio di buone stagioni futu-re per tutti.

Una nuova crescita sui mercati grazieall’intesa industriale tra Laverda e Agco

Il giornale dello specialista del raccolto

Anno VII, n. �, dicembre �007Periodico trimestrale

Registrazione Tribunale di Vicenzan. 1017 del 5 marzo �00�

direzione editorialeMario Scapin

Angelo BenedettiSimonetta Lambrocco

direttore responsabileClaudio Strati

progetto graficoAndrea Rosset

Piergiorgio Laverda

hanno collaborato:

Albino Bertaccoarea manager post vendita

Pietro Dal Santoresponsabile ricambi e assistenza

Elena Faccicommerciale export

Fabrice Rondeaudirettore commerciale Francia

Andrea Ugattiexport manager

Piergiorgio Laverdacuratore dell’Archivio Storico

“Pietro Laverda”

fotografieArchivio Laverda spa

© by Laverda spa3604� Breganze (VI) Italy

via F. Laverda, 15/17tel. +39.0445.385311fax +39.0445.873355

[email protected]

Stampa G.N.G.

Via Galvani, 58 - 36066 Sandrigo (VI)

Proprietà letteraria riservata. È permessa la riproduzionedi articoli e immagini solo citando la fonte.

Mario Scapindirettore generale

Ai destinatari della rivista

INFORMATIVA A NORMA DELL’ART. 13 D. LGS. 30.6.�003, n° 196

I vostri dati identificativi sono stati acquisiti da Laverda S.p.A. presso i diretti interessati o comunque presso elenchi e registri pubblici quindi do-cumenti conoscibili da chiunque per svolgere in futuro la nostra attività di marketing. Verranno trattati da Laverda S.p.A. in forma cartacea e/o informatica o telematica e verranno utilizzati esclu-sivamente presso la nostra società o soggetti nostri ausiliari che collabo-rano alla postalizzazione in relazione alle nostre esigenze, anche future, di acquisizione di nuovi clienti mediante invio di proposte commerciali. Laverda S.p.A. garantisce la massima riservatezza nel trattare i dati e la pos-sibilità di richiedere gratuitamente la cancellazione (o la rettifica) dei vostri dati contenuti nel nostro archivio. È a voi pertanto garantita la facoltà di esercitare tutti i diritti dell’art. 7 del d.lgs.vo n. 196/�003 ed in partico-lare di opporvi in tutto o in parte al trattamento.

A Breganze si accelera nello sviluppo dei prodotti: alla fiammante AL Quattrosi affiancano progetti per un’inedita LS e per innovative dotazioni elettroniche

L’ Italia a cura di Simonetta Lambrocco

Un lancio tutto speciale per la AL Quattro

La AL Quattro, la nuova autolivel-lante di casa Laverda, richiedeva un evento speciale, un lancio particola-re per presentarla a tutta la rete di vendita Italia.La convention ha avuto luogo il 9 ottobre a Villa Traverso Pedrina, an-tica residenza padronale immersa nelle campagne vicentine. Oltre alla presentazione della nuova macchina ai concessionari italiani, l’incontro è stato organizzato con lo scopo di fornire alcune indicazioni utili per la futura campagna vendite, sia in ter-mini di obiettivi che di prodotto, e di trarre le fila della stagione ormai conclusa.L’elevata partecipazione dei conces-sionari italiani ha testimoniato il loro forte interesse per la nuova autoli-vellante e le aspettative fiduciose nella ripresa del mercato.La giornata ha avuto inizio con la vi-sita dello stabilimento produttivo a Breganze, dove gli ospiti sono stati accolti da Grazia Stefani, dell’ufficio commerciale Italia, e dal responsabi-le qualità, Gianni Salin, per un tour molto dettagliato che ha evidenziato i grandi cambiamenti apportati negli ultimi anni in termini di organizza-zione all’interno della fabbrica.A visita conclusa, gli ospiti sono stati trasferiti in pullman alla location, ove sono stati accolti da due mimi che, accompagnati dal suono di un’arpa e di un flauto traverso, offrivano il caffè di benvenuto nel grande parco con prato all’inglese e piscina. La giornata soleggiata, anche se un po’ ventosa, ha completato la piace-vole atmosfera.Nell’antica barchessa allestita a pla-tea, è toccato a me l’onore di dare inizio ai lavori con il benvenuto isti-tuzionale e con il ringraziamento a tutti i convenuti. Conclusi i saluti di rito, nella mia relazione mi sono soffermata prin-cipalmente sul tema della comuni-cazione e dell’immagine con par-ticolare attenzione all’importanza del brand. Utilizzando la metafora di un’orchestra, organismo vivo composto da molti elementi, para-gonabile al sistema azienda-rete di vendita, ho sottolineato quanto sia indispensabile operare con la mas-sima coralità, affinché ciascuno, con la propria attività utilizzando in

modo coerente gli strumenti dispo-nibili, possa contribuire con efficacia al raggiungimento degli obiettivi stabiliti. La visione deve essere più che mai cliente-centrica e deve tener conto del fatto che la motivazione del-la scelta al momento dell’acquisto (atto ancora molto emozionale e non sempre razionale) è determi-nata sostanzialmente da un fattore: il brand. Il brand dell’azienda, del prodotto, del sistema azienda-rete di vendita. E maggiori sono la noto-rietà e la reputazione di questi ele-menti, maggiore è l’attrazione che essi esercitano sul cliente in termini di apprezzamento e di propensione all’acquisto. Ma è ovvio che notorietà, reputa-zione e fama si devono fondare su valori concreti e tangibili. Su questo si fonda la forza del brand, il sim-bolo che riassume in sé i valori del-l’azienda e li rappresenta, valori che

devono essere condivisi e fatti pro-pri dall’intero sistema azienda-rete di vendita ed in base ai quali tutti coloro che fanno parte del sistema devono operare.Presupposto fondamentale perché un brand sia forte e fornisca valore aggiunto al prodotto (il brand è uno dei principali asset di un’azienda) è che esso mantenga la promise, cioè la promessa intrinseca ai valori di cui esso è portatore e che lo differenzia dagli altri brand.E se la promise di Laverda, cioè l’elemento di differenziazione, sono la qualità e l’affidabilità del prodotto e la vicinanza al cliente in termini di servizio, occorre che tutti coloro che fanno parte del sistema azienda-rete di vendita siano fortemente orienta-ti a produrre affidabilità e qualità e ad offrire un eccellente servizio, pas-sando ad una politica di marketing allargata a tutto il sistema azienda-rete di vendita e non più delegata al

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I concessionari italiani a villa Traverso Pedrina fanno conoscenza con la nuova autolivellante

La nuova autolivellante a spasso per l’ItaliaUn programma davvero intenso quello della nuova nata di Breganze.Dopo il lancio con la rete di vendita Italia e Francia, la AL Quattro è infatti subito partita per la fiera Agrilevante di Bari, dove è stata presentata al grande pubblico per la prima volta.Poi una serie di tappe per incontri più ravvicinati con i clienti del Sud e del centro Italia, il �4 ottobre alla conces-sionaria Buccione a Campobasso, il �6 ottobre con la concessionaria Ciampi al Castello L’Incanto, in provincia di Avellino, quindi il �1 novembre alla concessionaria Tecnomarche di Fermo, il �� a San Leo di Pesaro con la concessionaria Rosati e la Nuova Officina Nucci e Grossi, il �5 alla concessionaria Agriubaldi a S. Giustina di Rimini e il 30 alla concessionaria Rosati di Senigallia.

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solo comparto marketing.Ha preso poi la parola Angelo Benedetti che ha esposto una relazione molto dettagliata sull’evoluzione dei merca-ti tra sfide e opportunità, specificando in quale segmento di mercato Laverda è presente, quello delle mietitrebbie convenzionali, cioè quelle a scuotipaglia, che rappresen-tano almeno il 70% dei mercati analizzati. Le classi di mietitrebbie che comprendono l’offerta La-verda sono la Classe VII motore CV 3�0 - 4�0, serbatoio cereale litri 9.000 - 10.500, con numero scuotipaglia 6-8; la Classe VI motore CV �60 - 3�0, serbatoio cereale litri 7.500 - 9.000, con numero scuotipaglia 5 - 6 e infine la Classe V motore CV �00 - �60, serbatoio cereale litri 6.500 - 8.000, con numero scuotipaglia 5 - 6.Considerando le aree EU Occidentale, CIS, EU Centrale e Repubbliche Baltiche risulta evidente l’opportunità per Laverda di poter partecipare ad un mercato che è cresciu-to del �5% nel settore delle mietitrebbie convenzionali. È questa, ha specificato Benedetti, una crescita “media” dei mercati principali, ma non dobbiamo trascurare che i mercati emergenti segnalano un valore di crescita delle mietitrebbie convenzionali ancora più marcato. Laverda in questo mercato c’è, ecco perché, ha esortato Bene-detti in conclusione di intervento, possiamo e dobbia-mo approfittare di questa crescita, che coinvolge tutta la gamma.

È intervenuto quindi Luciano Parise, product manager, che ha presentato in dettaglio tutte le novità dell’offerta Laverda �008, con particolare rilievo per la AL Quattro.È stato poi il momento di Pietro Dal Santo, responsabile del servizio assistenza e ricambi, che ha illustrato bilancio e prospettive ad un anno dalla nuova organizzazione dei due comparti.Il direttore generale, Mario Scapin, ha preso per ultimo la parola per esporre in dettaglio quali sono le prospetti-ve ed i reciproci vantaggi derivanti dal nuovo accordo di joint venture tra Agco e Laverda. Le prospettive prevedono un aumento consistente dei volumi. Per quanto riguarda il mercato interno, si sti-ma per Laverda una quota di partecipazione del �5%,

ha detto Scapin. In particolare, la serie di mietitrebbie M Special Power rappresenta il prestigio del nostro marchio: la bellezza della linea, il comfort, la semplicità costruttiva e, non ultime, le prestazioni hanno contribuito in modo determinante ai recenti successi nelle vendite.Il fronte del rinnovamento dei prodotti è stato forse la corsa più galvanizzante tra tutte, ha continuato il diret-tore generale: una corsa che non finisce mai, è vero, ma che ha visto Laverda molto attiva e tempestiva nel rinnovare la sua gamma e restare al passo con i tempi e le esigenze dei mercati. È stato eccitante partecipare alla nascita delle nuove idee e più ancora vederle realizzate, apprezzate e confermate dal mercato e dal campo.

Conclusa la sessione di lavoro, Parise ha invitato tutti ad uscire nel parco per un aperitivo prima del pranzo e, sor-presa, al suono dei Carmina Burana di Carl Orff, si avvici-nava maestosa la AL Quattro, “cavalcata” da due angeli bianco-vestiti ad ali spiegate, che per 10 minuti si sono esibiti con acrobazie e agili movenze, seguendo le incli-nazioni anche più esasperate della piattaforma di taglio e del corpo macchina.

S. L.

Il tavolo dei relatori: da sinistra, Mario Scapin, Pietro Dal Santo, Angelo Benedetti e Simonetta Lambrocco.Sotto, momenti di intrattenimento e di approccio tecnico alla nuova macchina.

L’azienda Barisciano snc è la concessionaria autorizzata esclusiva di Laverda per le province di Chieti e Pescara. Tratta unicamente ma-teriali originali perché solo il prodotto controllato offre la sicurezza del funzionamento senza imprevisti. L’azienda è un punto di riferimento sul territorio per gli agricoltori, ai quali offre un servizio puntale, sia per l’ampia disponibilità di ri-cambi, sia per l’assistenza tecnica. In effetti, trattandosi di un’azien-da a conduzione familiare, la reperibilità è massima: 365 giorni l’anno comprese festività ed orari notturni.Nella sua storia passata e presente, e certamente anche per il futu-ro, c’è grande amore per l’agricoltura. L’azienda nasce nel 1967 come ditta individuale di Umberto Bari-sciano. Si trasforma nel 1994 in Barisciano snc con il subentrare dei figli Giuseppe e Antonio, già inseriti nell’attività. La Barisciano (con sede ad Atessa, Chieti, via Madonna a Mare n. 7, tel. 087� 850108) ha festeggiato nel �007 i quarant’anni di esperienza nel settore agricolo, con una forte specializzazione nelle macchine da raccolta Laverda, dalle prime 100 AL fino alle attuali AL Quattro.Annualmente il personale della Barisciano segue corsi di aggior-

namento per conoscere le novità delle macchine Laverda, così da poter gestire al meglio l’attività di assistenza autorizzata a favore dei “laverdisti” della sua area. Attiva in tutti i campi meccanici con specializzazione in oleodinamica e componentistica, l’azienda, con il passare degli anni, ha incrementato il proprio magazzino con i ricambi, fra gli altri, anche di Landini e Gallignani. Il sito internet dell’azienda è all’indirizzo www.bariscianosnc.it, con indirizzo di posta elettronica [email protected]

5LA SCHEDA

I quattro vantaggi della AL QuattroPiù prestazioni, capacità, potenza e comfort

L’ultima nata di Breganze, la AL Quattro, presentata al pubblico in occasio-ne di Agrilevante, si distingue per quattro vantaggi che fanno la differen-za: maggiori prestazioni, maggiore capacità, maggiore potenza, maggiore comfort. È il frutto della tradizione e della competenza specialistica della casa breganzese nel segmento delle mietitrebbie da montagna ed è desti-nata a divenire punto di riferimento per tutti gli operatori che richiedono un significativo incremento delle prestazioni e della produttività. La mietitrebbia AL Quattro è equipaggiata di serie con l’esclusivo sistema elettronico GSAX (Ground Self Alignment Extra) che, mantenendo costan-te l’altezza di taglio e la pressione della piattaforma di taglio al suolo gra-zie alle due ampie regolazioni automatiche, assicura un taglio uniforme anche nelle condizioni di raccolta più difficili. Le grandi slitte d’appoggio Easy Reverse disposte sotto la barra consentono precisione nei comandi e facilità di manovra anche in retromarcia. Anche per il modello AL Quattro, come per tutte le mietitrebbie Laverda, le piattaforme di taglio monta-no di serie l’esclusivo sistema Schumacher, la cui scatola comando lama a moto rotativo lavora a 1.��0 colpi al minuto senza alcuna vibrazione. Le sezioni lama universali, polivalenti e autopulenti, possono lavorare su prodotti umidi e infeltriti senza creare intasamenti e, in caso di necessità, possono essere facilmente sostituite anche singolarmente, con considere-vole riduzione di tempi e costi di manutenzione.Oltre al PFR (Prepare and Feeding Roller), grazie al quale il flusso di pro-dotto dalla piattaforma di taglio agli organi trebbianti risulta continuo e uniforme, AL Quattro offre di serie anche l’MCS Plus (Multi Crop Separa-tor Plus).Il sistema, di brevetto Laverda, permette di differenziare la capacità di se-parazione in base alle situazioni e alle condizioni del cereale. L’integrazione del modulo REV nel sistema MCS consente un incremento della superficie di separazione pari al �0% e porta l’angolo di avvolgimento a 1�0°, senza rinunciare all’utilizzo dell’intera lunghezza degli scuotipaglia.Quanto alla separazione e alla pulizia del prodotto, l’ampia superficie del piano preparatore di AL Quattro predispone la miscela di pula, paglia

corta e granella in modo ottimale per la successiva azione dei crivelli e del ventilatore.I crivelli registrabili HCD High Capacity Design (a profilo speciale con azio-ne contrapposta), di serie, assicurano una perfetta pulizia del cereale e aumentano il rendimento, anche grazie alle loro lamelle dall’esclusivo design. Il potente ventilatore a portata differenziale di AL Quattro è do-tato di due prese d’aria laterali e di una superiore. Il tutto assicura cereale di qualità elevata, prestazioni superiori, consumi contenuti e polivalenza d’impiego.

La trazione a 4 ruote motrici, le robuste trasmissioni e la frenata sicura ga-rantiscono la massima stabilità e il perfetto assetto di AL Quattro rispetto al profilo del terreno, mantenendo in posizione orizzontale gli organi di alimentazione, battitura e separazione. In tal modo, la tenuta della mac-china in lavoro su inclinazioni molto accentuate sia nel senso trasversale (40%) che longitudinale (30% in salita, 10% in discesa) è eccellente.Prestazioni più elevate richiedono un serbatoio cerale di grande capien-za: ecco perché AL Quattro offre in dotazione standard un serbatoio con 6.500 litri di capacità.AL Quattro monta il motore Sisu Diesel Citius 74. Motore Tier III in linea raffreddato ad acqua, con alimentazione Common Rail, 4 valvole, 6 ci-lindri, equipaggiato con sistema di raffreddamento intercooler aria/aria e sovralimentato con turbocompressore, il Citius 74 si distingue per la sua capacità di conciliare durata e consumi ridotti ad una resa eccellente con un occhio di riguardo anche per l’ambiente, grazie alle emissioni inferiori rispetto a quanto richiesto dalle normative in vigore.Anche per il comfort AL Quattro offre il meglio con la sua Profi Cab. Sono di serie il sedile a sospensione pneumatica e il sistema di condizionamen-to dell’aria e di riscaldamento, mentre il frigorifero portatile e l’impianto radio e lettore CD sono disponibili su richiesta. Disponibili come optional anche la telecamera con display a colori e il sistema satellitare GPS.L’accesso è facile e sicuro per mezzo della robusta scaletta e dell’ampia porta d’entrata. Il controllo e la gestione del mezzo sono assicurati dal computer di bordo Agritronic Plus, in dotazione standard, e dall’esclusiva leva multifunzione.Anche la visibilità è ottimale grazie alle ampie vetrate di Profi Cab.Grandi prestazioni e alta redditività con elevato comfort, ecco le caratteri-stiche irrinunciabili di AL Quattro.

La lunga esperienza della concessionaria autorizzata Laverda per le province di Chieti e Pescara

Barisciano, da quarant’anni nel settore agricolo

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Nella vicentina villa Traverso Pedri-na, residenza prestigiosa nel Nord Italia, si sono dati appuntamen-to, il 10 ottobre, i concessionari francesi per prendere parte alla convention che aveva per tema “Laverda: tra competizione e op-portunità del mercato”.La prima parte della mattinata è stata dedicata alla visita dello sta-bilimento di Breganze, orgoglio del personale Laverda, e i conces-sionari francesi hanno così potuto vedere da vicino gli investimenti effettuati nel corso del �007, che il direttore generale Mario Sca-pin aveva annunciato durante il meeting di Moresville nel �006, per rendere più competitivo il ciclo produttivo e garantire una qualità ancora maggiore nella fabbrica-zione delle macchine Laverda.All’arrivo alla villa una grande emozione: accompagnata dalla musica e da ballerini veneziani, la nuovissima AL Quattro, presenta-ta in anteprima, accoglieva la rete francese con un sontuoso e fia-besco balletto, nel quale uomo e macchina erano un tutt’uno.Dopo il suo saluto agli ospiti, il di-rettore generale di Laverda, Mario Scapin, ha presentato i risultati del-la stagione, la strategia e gli obiet-tivi di Laverda per gli anni a venire, i progressi del Gruppo su tutti i nuovi mercati. E si è soffermato a lungo sulla joint venture realizza-ta con il Gruppo Agco, spiegando quali sono i benefici dell’accordo e i vantaggi dell’unione sinergica dell’enorme potenziale di sviluppo per la nostra società.Simonetta Lambrocco, responsa-bile della comunicazione e delle relazioni pubbliche, ha ben saputo focalizzare l’attenzione dei pre-senti su una profonda riflessione riguardante la sfida che ci aspetta per conquistare insieme il merca-to.È toccato poi a Angelo Benedetti, direttore vendite e marketing di Laverda, effettuare una carrellata molto dettagliata sui mercati eu-ropei della mietitrebbia, divisi tra convenzionali e non, e informare l’assemblea sulle opportunità di

mercato e sui progetti dei nuovi prodotti Laverda in via di sviluppo e previsti nel breve e medio termi-ne.Rémi Hugueny, responsabile per la Francia di servizio assistenza, ricambi e marketing operativo, ha fatto una panoramica della cam-pagna appena conclusa, sottoli-neando in modo particolare l’ef-ficacia e la rapidità d’intervento ottenuti attraverso l’unificazione dei due servizi, assistenza e ricam-bi, realizzata quest’anno per mi-gliorare significativamente i tempi di risposta al cliente finale.Il product manager Luciano Pari-se ha quindi impreziosito la con-vention presentando la nuova AL Quattro e le innovazioni produtti-ve previste per il �008.Alla fine del suo intervento, il nuo-vo film sulla polivalenza delle mie-titrebbie Laverda ha conquistato la rete francese.Ma uno dei momenti attesi dai concessionari era sicuramente l’intervento di Fabrice Rondeau, direttore commerciale Francia, per conoscere i trend di mercato e la posizione di Laverda sul territorio francese.

“In un mercato delle mietitrebbie con tutti i marchi e tutti i seg-menti di prodotto in crescita del 6,4 per cento (+ �0,5% nel giro di tre campagne), Laverda si asse-sta oltre il 10 per cento del mer-cato delle convenzionali, con una progressione del marchio del 100 per cento nel mercato francese in appena due campagne. Si tratta della giusta ricompensa per una rete e un team Laverda motivati che hanno saputo ristrutturarsi e possono guardare ormai ad un avvenire più sereno. I miei compli-menti e un grande “bravo” a voi tutti per questa performance” ha commentato Rondeau.Un applauso fragoroso ha accolto le parole di Rondeau, che ha pro-seguito la sua relazione facendo un’analisi del successo e delle ven-dite secondo le diverse tipologie di macchine sul mercato nazionale francese.

Il meeting della rete commerciale transalpina applaude i risultati ottenuti e punta a ulteriori margini di crescita

Una stagione di successi sul mercato francese

In alto Fabrice Rondeau, direttore commerciale Francia. Di seguito, alcuni momenti del meeting.

Nella pagina seguente una dolce sorpresa: la fontana di cioccolato in onore degli ospiti francesi.

I mercati a cura di Simonetta Lambrocco

7“Possiamo ancora fare molto me-glio, dobbiamo lavorare e cambia-re il nostro approccio, analizzare i nostri mercati locali - ha spiegato Fabrice Rondeau -. Il margine di cre-scita potenziale rimane enorme se pensiamo che solamente il 50 per cento dei nostri concessionari fanno più del 10 per cento del mercato di tutte le marche e tutte le tipologie. E di questi una decina di voi si di-stinguono facendo addirittura più del �0 per cento”.“Per il �008, con una congiuntu-ra agricola molto favorevole e un mercato delle mietitrebbie che si preannuncia di nuovo in crescita - ha concluso il direttore commerciale per la Francia -, grazie ai nuovi con-cessionari entrati nella nostra rete di recente o che stanno per entrarci, a una squadra Laverda e una rete commerciale dinamica e motivata

più che mai, a un prodotto affidabi-le, performante e in continua evolu-zione, Laverda deve di nuovo cresce-re e ritrovare quelle posizioni che già furono sue in Francia”.La convention si è conclusa, per i concessionari transalpini e la squa-dra italo francese di Laverda, in-torno al bicchiere dell’amicizia, per festeggiare degnamente i successi raggiunti.Poi la serata si è prolungata nelle antiche scuderie della villa, oggi ri-strutturate in un magnifico ristoran-te classico, e addobbate per la circo-stanza con i colori di Laverda.In un’atmosfera resa magica dai danzatori, è stata servita una cena di gala nella più classica tradizione italiana. In conclusione gli amici ita-liani hanno scoperto un bellissimo regalo per i loro invitati francesi, che avevano nascosto dietro un grande

sipario: una splendida fontana di ot-timo cioccolato veneto, che ha dilet-tato il palato degli intenditori e dei più golosi.

Agritechnica dei record con due gioielli LaverdaÈ stato il salone Agritechnica dei re-cord, quello di novembre ad Hanno-ver. La grande fiera tedesca ha visto crescere i visitatori, operatori agrico-li e specialisti del settore, quasi del 40 per cento, toccando il record di 340 mila, di cui 71 mila dall’estero. Ben �.�47 aziende, provenienti da 36 paesi, hanno messo in vetrina un’offerta completa di macchine, apparecchiature, ricambi ed acces-sori. La crescita dei visitatori di Agri-technica �007 si deve soprattutto a Svizzera, Austria, Olanda, Irlanda, Francia, Italia, Danimarca e Gran Bretagna. I valori dell’Italia sono tri-plicati, mentre quelli di Francia ed Irlanda sono raddoppiati. Con quasi 14.000 decision-maker ed investi-tori, Agritechnica si è confermata il maggior punto di attrazione del Vecchio Continente.E alla grande fiera tedesca Laverda ha presentato due delle sue mieti-trebbie di punta, la M 306 Special Power Levelling System 4WD con piattaforma di taglio da m 7,60 e la �96 LCS con piattaforma di taglio da m 6,60.La M 306 SP LS 4 WD, con il motore ecologico, omologato Tier III, Citius 8.4 CTA 4V, SISU Diesel, da �46/335 kW/CV, ad alimentazione Common Rail, trasmissione idrostatica 4WD e serbatoio da 600 litri, è una mac-china al top dell’offerta Laverda, de-stinata ad operare con prestazioni ottimali anche sui terreni declivi, e si

distingue per le sue doti di produtti-vità, stabilità e sicurezza con livella-mento di ben il �0% sulle pendenze trasversali e dell’8% sulle pendenze longitudinali. Dotata del dispositivo elettronico Option-Four, per gestire in modo indipendente il livellamento trasversale e longitudinale, monta di serie l’esclusivo sistema “Laverda Special Power” con GSAX, Ground Self Alignment Extra (consente di lavorare mantenendo uniforme il taglio anche nelle condizioni di rac-colta più difficili), PFR, Prepare and Feeding Roller (dita maggiorate, per un convogliamento ancora più flui-do ed efficace del prodotto al canale elevatore, garantendo una trebbia-tura regolare con rendimento co-stante della macchina), MCS Plus, Multi Crop Separator Plus (azione di separazione forzata dalla paglia pri-ma che questa arrivi agli scuotipa-glia, disattivabile in caso di prodotti delicati). Grazie all’integrazione del modulo REV la superficie di separa-zione viene incrementata del �0%.La �96 LCS, Laverda Crop System, con motore ecologico Citius 7.4 CTA 4V SISU Diesel, omologato Tier III, ad alimentazione Common Rail, poten-za �0�/�75 kW/CV, con serbatoio da 450 litri, si colloca nel segmento medio-alto del mercato. Caratteri-stiche distintive sono la produttivi-tà, la qualità del prodotto lavorato, la razionalizzazione dei costi e dei tempi di gestione e manutenzione.

Equipaggiata di serie di GSAX, PFR, MCS Plus, la �56 LCS dispone di un serbatoio raccolta cereale da 8.800 litri, con capacità di scarico di 85 litri al secondo.Anche in termini di comfort la �96 LCS offre molto, grazie all’esclusiva cabina PROFI Cab. Controllo e ge-stione totale della macchina sono assicurati dal computer di bordo Agritronic e dall’esclusiva leva mul-tifunzione. L’ampia dotazione di fari permette di lavorare anche di notte con una visibilità ottimale.

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In una cornice davvero originale si è svolto l’incontro con la rete di vendita spagnola. Il luogo scelto infatti è sta-to il Monastero di San Zoilo di Carrion de los Condes, centro geografico del Cammino di Santiago nella provincia di Palencia.La location individuata per la conven-tion è unica per interesse storico, ar-tistico e religioso. Il primo documento che fa riferimento all’esistenza di un monastero dedicato prima a San Gio-vanni Battista e poi a San Zoilo risale al 948 dopo Cristo. Con i monaci benedettini il monastero divenne ri-fugio per i pellegrini che si recavano a Santiago di Compostella e con i Ge-suiti, a metà dell’XI secolo, fu creato il primo collegio di studio destinato a divenire nel 1980 Seminario Minore della diocesi di Palencia.Oggi il monastero, con la sua atmo-sfera mistica e religiosa, ha confe-rito alla convention di Laverda uno scenario d’eccezione ed ha contri-buito ad arricchire con la sua arte e cultura l’incontro, organizzato con grande cura da Antonio Esteve, di-rettore generale di Agriargo Iberica, Andres Moradas, responsabile del mercato delle mietitrebbie e da tutti i collaboratori della filiale spagnola.

Immersi nell’atmosfera magica del-l’antica biblioteca del monastero, all’incontro hanno partecipato tutti i dealer spagnoli di Laverda, che si sono dimostrati entusiasti dell’ini-ziativa e hanno brindato assieme a noi, con un buon bicchiere di “vino tinto”, al successo dei buoni risultati ottenuti.

A dare il benvenuto e aprire i lavori è stato Antonio Esteve che ha illu-strato i buoni risultati ottenuti delle vendite dei trattori del gruppo Argo; vendite che rispetto all’anno �006 sono aumentate del �0% con ben 1160 trattori venduti.La parola è poi passata ad Angelo Be-nedetti, direttore marketing e vendite Laverda, che ha portato i saluti della direzione e ha esposto i vantaggi ap-portati dall’accordo Laverda - Agco, che permetterà a Laverda lo studio e lo sviluppo di nuovi prodotti introdu-cendo ulteriori opportunità di pene-

trazione nel mercato. Ma le notizie positive per Laverda non si fermano qui. L’aumento del prezzo dei cereali, il cambio delle abitudini alimentari delle popolazioni indiane e cinesi, il fabbisogno di bio-energia e la richiesta di aumentare gli stock di cereali sono presupposti fondamen-tali per la crescita comune.La convention è poi proseguita con una mia relazione sulla base di uno studio preparato dal team marke-ting Laverda, relativo allo sviluppo delle diverse tipologie di macchine nei principali mercati europei, del Cis e delle Repubbliche Baltiche. ll messaggio per la rete vendita è uni-co: Laverda ha una gamma completa con la quale può coprire tutte le ri-chieste dei mercati emergenti.

Luciano Parise, product manager, ha poi presentato la nuova gamma �008 focalizzando l’attenzione sul-la nuova �00 REV, sulle AL Quattro e AL Rev e ha illustrato la poliva-lenza della macchina Laverda con il supporto del nuovo filmato che scorre sulle note di Vivaldi.Inoltre è stato presentato uno studio sulla segmentazione delle mietitrebbie con un cenno alla con-correnza e alle novità Laverda in sviluppo per gli anni �009-�010.Andrea Ugatti, export manager, ha analizzato l’evoluzione di Laverda dal �000 al �007 con un accenno alle previsioni di fatturato per l’anno �008. L’analisi è stata fatta prenden-do in considerazione i dati del giro d’affari e i volumi di vendita nel pe-

riodo indicato e con un accento sulle aspettative del mercato spagnolo.

Andres Moradas ha evidenziato i buoni risultati di vendita �007 in Spagna e ha presentato gli obiettivi per l’anno �008, enfatizzando gli strumenti per cogliere le opportunità di un mercato in crescita. Il tutto è stato ampiamente illustrato da un’at-tenta analisi del mercato, da una ri-cerca di nuove opportunità e da una sintesi delle azioni da intraprendere per garantire il successo della prossi-ma campagna commerciale.Per concludere Manuel Tavira, re-sponsabile servizio assistenza tecnica Spagna, ha spiegato il nuovo sistema di garanzie on line, evidenziandone i benefici per concessionari e clienti.L’evento si è concluso con una visita guidata alla splendido monastero di cui porteremo il ricordo, assieme ai suoi misteri e alle sue curiosità.

Elena Facci

La rete commerciale spagnola si è ritrovata nel magico Monastero di San Zoilo

Incontro sul cammino di Santiago de Compostela

Sopra: foto di gruppo dei partecipanti.Sotto: il tavolo dei relatori, da sinistra Manuel Tavira, Angelo Benedetti, Elena Facci e Antonio Esteve.

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È GVS Agrar l’importatore Laverda in Svizzera

A seguito dell’accordo di partnership si-glato nel giugno di quest’anno per la co-stituzione di una joint venture al 50% fra Agco e Laverda, GVS Agrar ha assunto dal �9 ottobre �007 l’incarico di importatore generale delle mietitrebbie Laverda per la Svizzera.Nel quadro del proprio orientamento stra-tegico, GVS Agrar è collegata alla società Fried-Maschinen SA di Coblenza, specialista riconosciuta nel settore delle mietitrebbie. La società Fried dispone di una notevole competenza nella vendita delle mietitreb-bie e con il suo team offre un servizio di prim’ordine.La nuova unità commerciale GVS-Fried SA, con sede a Coblenza, si dedicherà alla ven-dita delle mietitrebbie dei tre marchi Laver-

da, Fendt e Massey Ferguson.GVS-Fried SA è quindi responsabile della vendita, del servizio post-vendita e dei ri-cambi. L’obiettivo è quello di aumentare la quota di mercato delle macchine da raccol-ta. La possibilità di scelta tra i tre marchi di mietitrebbie è ideale per soddisfare le ne-cessità della clientela svizzera. In questo modo l’offerta non è unicamente orientata alle grandi mietitebbie ad altissi-ma produttività, ma anche verso macchine più compatte autolivellanti, molto richieste in numerose zone della Svizzera.In occasione dell’esposizione dal 30 no-vembre al � dicembre a Coblenza, la nuova società GVS-Fried SA si è presentata con la sua nuova gamma di prodotti destinati a contoterzisti e agricoltori.

Nella verde Danimarca, piccolo Paese scandinavo ma dalle gran-di distese coltivate, Laverda si rafforza con il nuovo distributore Hvidevejs Tractor Aps, con sede a Karup (al confine tra il Nordjylland ed il Midtjylland). Hvidevejs Tractor Aps è una ditta gui-data dal titolare, Jorgen Futtrup An-dersen, e dalla moglie Janette. Nata nel 1995, l’azienda oggi si avvale di un’équipe tecnica di sei meccanici, un responsabile ricambi, un responsabile amministrativo e un responsabile ven-dite. Dopo un solo anno di attività, sono stati in grado di costruire una rete di ben sette concessionari che operano nelle seguenti zone: Græ-sted / Nord Zealand; Hårby/ Sud Fu-nen; Sindal / Nord Jytland; Ringkøbing / Ovest Jytland; Egtved / Centro-Sud Jytland; Fredericia / Sud-Est Jytland; Skærbæk / Ovest Jytland.La professionalità dimostrata nella vendita di Laverda e l’alto grado di servizio offerto ai clienti finali, sem-pre supportato dallo staff tecnico dell’azienda di Breganze durante la stagione della raccolta, hanno per-messo a Laverda di raggiungere e superare l’ambiziosa quota del 5% nel mercato delle macchine conven-zionali di gamma media e alta.I risultati raggiunti nella passata sta-

gione riproiettano perciò il glorioso marchio delle “rosse” a livelli conso-ni ad una macchina che per caratte-ristiche e prestazioni ha da sempre avuto un ruolo di rilievo nei Paesi Scandinavi.La Danimarca è un paese dove l’agri-coltura conta. È composto da un’am-pia penisola, lo Jutland, che confina con il nord della Germania, alla quale si aggiungono numerose isole, tra le quali Sjælland, Fyn, Falster, Lolland, Vendsyssel-Thy e Bornholm e Bor-nholm, oltre a centinaia di isolette mi-nori a cui talvolta ci si riferisce come all’arcipelago danese. Il Paese conta una popolazione che sfiora i 5,5 mi-lioni di abitanti (un milione vive a Co-penhagen), disposti su una superficie totale di circa 43.000 chilometri qua-drati, di cui il 60 per cento è arabile ed è suddivisa in 5 regioni: Hovedstaden, Sjælland, Syddanmark, Midtjylland, Nordjylland.E l’agricoltura danese consta di ben �.700.000 ettari di terre agricole, 57.831 aziende agricole (di cui il 10,6 per cento possiede più di 100 ettari), con dimensione medie di 47 ettari, ben superiore ala media dell’Unione Europea di 18,5 ettari. Il �5,�% delle terre agricole è in locazione.Grazie al suo export cerealicolo e non solo, la Danimarca è uno dei primi

Paesi agricoli al mondo. L’agricoltura danese produce il 3% della ricchezza del paese (Pil) e dà lavoro al 6% dei la-voratori (vale a dire 80.000 persone di cui il 40% è costituito da dipendenti). Queste le colture principali e il “peso” che rivestono nel settore: le granaglie occupano il 54,7% della superficie agricola, l’erba (prati temporanei e naturali) il �8,4%, il colza e i piselli il �,4%, le sementi, di graminacee per i prati e per l’industria l’8,7%, i tuberi (patate e barbabietole da zucchero) il 4,7%.In particolare l’agricoltura danese re-sta orientata all’allevamento di anima-li da latte e di suini.

Andrea Ugatti

In Danimarca le “rosse” si fanno strada

Superato il 5% del mercato delle convenzionali di gamma medio-alta. La crescita continua

Da destra: Alexander Fried, Werner Müller e Ugo Tosoni.

10 Gli eventiDa tutta Europa visitatori e clienti Agco in visita a BreganzeLe occasioni di incontro tra Agco e Laverda si sono moltiplicate in questi ultimi tempi. In seguito ai nuovi accordi industriali, il flusso di clienti e visitatori Agco, provenienti da molti Paesi europei per visitare lo stabilimento produttivo di Breganze, sia per il marchio Fendt che per il marchio Massey Ferguson, è notevolmente aumentato. Numerosi, in particolare, i gruppi in arrivo dalla Germania, ma non sono mancati i francesi, gli svedesi, i belgi. Ci stiamo internazionaliz-zando sempre più e, come sempre, ci auguriamo che tutti si sentano di casa, qui a Breganze, proprio come i visitatori/clienti di Laverda.

Bufalo si conferma campione

Ancora una volta vincitore. Il Bufalo 3000 è davvero il re del Tractor Pulling. Per la quarta volta consecutiva, il gigante della casa di Fabbrico è salito sul gradino più alto del podio, vincitore del campionato �007 della categoria Pro Stock. Il Bufalo 3000 ha condotto il campionato in modo glorioso, partendo con un profilo basso per poi condurre la classifica grazie ad una continuità di risultati davvero invidiabile. Più movimentata è stata la parte finale del campionato, dove il Bufalo è arrivato alla vigilia dell’ultimo appuntamento con un solo punto di vantaggio sul Blue Leader Jr. Un po’ di su-spense dunque a San Pancrazio di Parma dove “l’azzurro di Fabbrico” ha gareggiato in una lotta all’ultimo centimetro. Ma il binomio Elvio Moretti - Bufalo 3000 è stato incoronato “primo puller” �007 della categoria Pro Stock.

Anche McCormick entra in pista

In occasione dell’ultima gara di campionato del Tractor Pul-ling Italia, McCormick ha presentato ufficialmente Red Fox, che gareggerà nella stagione �008 nella categoria Italian Pul-ling. La decisione di entrare nel campionato con un proprio mezzo, ha spiegato il direttore vendite Italia Mario Danieli, è stata presa proprio in funzione della popolarità crescente della manifestazione, con un pubblico che va dalle 5.000 alle 10.000 persone nelle tappe più importanti. E Franco Paterlini, team manager della scuderia del Gruppo Argo, ha rivelato che Red Fox monta un motore di derivazione Cum-mins di 8,3 lt. di circa 1.000 CV; lo styling evidenziato dal-la nuova linea del cofano rispecchia il futuro family feeling McCormick. Red Fox è nato grazie alla collaborazione con l’Officina Moretti di Squarzanella che vede uno dei titolari, Gianni Moretti, pilota ufficiale della stagione �008.

Gruppo Industriale ARGOArgo informa

Benedetti confermato ai vertici di VDMA

Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite Laverda, è stato confer-mato ai vertici di VDMA, Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau, l’associazione dei costruttori tedeschi di macchine agricole.Per altri tre anni infatti, dal �008 al �011, Benedetti continuerà ad occupare un ruolo di rilievo nell’importante associazione di categoria. A Benedetti, la cui presenza in VDMA si deve alla partnership di Laverda con la tedesca Fella GmbH, è stato recentemente rinnovato l’incarico nel gruppo di pre-sidenza dell’associazione. Sono molti i comparti dell’industria tedesca che fanno capo all’associazione ed uno dei più significativi è proprio quello delle macchine agricole che conta oltre 150 aziende associate.Le nostre migliori congratulazioni ad Angelo Benedetti, con la certezza che, come nel triennio passato, continuerà a promuovere le istanze delle aziende italiane in seno all’organizzazione di categoria tedesca.

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Una rinnovata alleanza con la catena dei fornitoriIn vista del forte impegno produttivo del 2008, una convention li ha riuniti a Breganze

A oltre sette anni dal giugno �000, anno del rilancio dello storico marchio, Laverda ha ritenuto importante incon-trarsi con coloro che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati sin qui conseguiti.Il consolidamento di questo rapporto è fondamentale, ed è necessario indi-viduare l’esatto posizionamento di La-verda in un mercato che, sempre più esigente e competitivo, richiede a tutti la massima flessibilità ed efficienza per offrire risposte immediate ed efficaci. La comprensione e la condivisione de-gli obiettivi sono un punto di partenza indispensabile per aziende che inten-dono proporsi al mercato in modo pro-fessionale, innovativo e vincente.Fabio Dalla Valle è il responsabile del-l’organizzazione della filiera dei forni-tori in Laverda, e del rapporto con essi.

Fabio, puoi raccontarci come è nata l’idea di riunire tutti i fornitori or-ganizzando una convention in La-verda?

“Il �008 ci vede impegnati dal punto di vista produttivo a soddisfare una do-manda sempre crescente di mietitreb-bie con un mix diversificato sui vari mo-delli. Ci siamo quindi interrogati sulle strategie più efficaci da applicare non solo al nostro interno, ma anche presso i nostri fornitori e, soprattutto, insieme a loro. Ecco perché abbiamo deciso di coinvolgerli e renderli partecipi dei no-stri programmi di crescita”.

Come pensate di agire?

“Fra le varie azioni da intraprendere riteniamo sia importante divulgare l’in-formazione sui volumi, dare evidenza dei nostri progetti di miglioramento, far conoscere la nostra struttura a li-vello di supply chain, cioè la catena di approvvigionamento delle forniture, e ribadire le informazioni sulla qualità attesa. Riunire più fornitori contempo-raneamente presso la nostra sede con una convention dedicata ha permesso di amplificare il messaggio”.

Che ritorno avete ottenuto?

“Abbiamo invitato alla convention i fornitori più importanti e riscontrato un’adesione del 95% con una parteci-pazione di circa 95 persone. Abbiamo

poi esteso l’invito anche all’interno di Laverda, ad ulteriore conferma presso i nostri fornitori di quanto fosse im-portante questo momento di incontro per l’azienda. La partecipazione dei colleghi ha contribuito a offrire ai con-venuti la realtà di un’azienda che lavo-ra in squadra, coesa verso importanti traguardi”.

Come si è svolta la convention?“Prima dell’inizio vero e proprio della sessione di lavoro, dopo il saluto ed il benvenuto ufficiale di Roberto Zuech, responsabile del processo di realizza-zione del prodotto, la responsabile comunicazione e pubbliche relazioni, Simonetta Lambrocco, ha presentato un filmato istituzionale sulla storia di Laverda dalla prima mietitrebbia se-movente, la M 60, ad oggi. La paro-la è passata poi ad Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite, che ha esposto una relazione sul mercato delle mietitrebbie e sul trend attuale di crescita del mercato in cui Laverda si trova a competere.Il direttore generale, Mario Scapin, ha successivamente illustrato i motivi del-la crescita dei mercati, fra cui la forte richiesta di cereali da parte dei Paesi emergenti e la domanda proveniente dal settore delle energie pulite, sot-tolineando che il cliente si aspetta da Laverda risposte rapide ed efficaci.In considerazione dei nuovi alti obietti-vi di Laverda, Zuech ha sottolineato la necessità di intraprendere, insieme ai nostri fornitori, un percorso di miglio-ramento, e ha illustrato le linee guida

applicate da Laverda a livello di supply chain”.

E tu, Fabio, come hai affrontato un tema così importante con i fornito-ri?

“Partendo dall’introduzione di Zuech ho approfondito ed illustrato il percor-so di miglioramento in atto all’interno della nostra organizzazione, necessario per permettere a Laverda di rispon-dere tempestivamente alle esigenze del mercato. Un mercato cambiato e molto più dinamico, per partecipare al quale l’agilità di risposta è essenziale, ma non a scapito di efficienza, compe-titività e qualità”.

Puoi spiegarci che cos’è il model mix e che cosa cambia o è già cam-biato all’interno dello stabilimento con questa nuova ottica di produ-zione?

In alto: il gruppo di fornitori in visita alla linea di produzione.Il tavolo dei relatori: da sinistra, Fabio Dalla Valle, Mario Scapin, Angelo Benedetti e Roberto Zuech.

1�“La produzione in model mix ci permette di fare uscire dalla linea di montaggio macchine diverse a lotti di quattro, cosa impensabile fino a pochi anni fa. Abbiamo agito e stiamo tut-tora agendo a livello di pianificazione in questo senso. Il giorno della convention, ad esempio , c’erano tre diversi modelli in linea contempo-raneamente”.

In che modo sono coinvolti i fornitori in questo processo?

“Integrare tutto il processo di approvvigiona-mento è essenziale per far scorrere le informa-zioni in modo strutturato e trovare così un coor-dinamento a livello di intera filiera. Secondo le logiche lean, cioè di produzione snella, non basta pianificare, ma servono anche efficienza ed efficacia nella gestione dei materiali. Siamo partiti con un progetto di riorganizzazione che coinvolge l’intero stabilimento. Lo spirito è quello di un processo di innovazione che si at-tua dal basso verso l’alto, condiviso con le mae-stranze e sviluppato con loro tramite team in-terfunzionali. Anche l’integrazione informatica deve essere implementata per ridurre l’utilizzo di risorse in attività a non valore aggiunto”.

E poi?

“Poi abbiamo condiviso con i fornitori le attua-li performance della supply chain, esponendo i problemi che si possono verificare a causa dei ritardi di consegna e, conseguentemente quali e quante risorse Laverda deve mettere in pista per sopperire a tali situazioni. Infine, mol-to importante, abbiamo condiviso un piano di obiettivi per il �008 con la promessa di riunirci nuovamente l’anno prossimo per verificare i ri-sultati raggiunti”.

E in termini di qualità?

“Gianni Salin, responsabile qualità, ha trasmes-so ai fornitori l’importanza della qualità a tutti i livelli. Ha battuto molto sulla necessità di rice-vere prodotti conformi alle specifiche richieste, e ha specificato gli obiettivi per il �008 anche dal punto di vista della qualità. Abbiamo poi visitato il plant produttivo: la visita si è rivelata fondamentale per mostrare e far toccare con mano le cose dette rendendo più concreto il nostro messaggio.Infine la colazione di lavoro presso il ristorante aziendale ci ha offerto la possibilità di socializ-zare con i nostri fornitori, entrando in sintonia umana oltre che professionale”.

Insomma, un percorso atto a rendere at-tivo un altro processo: cioè il processo di trasformazione da fornitore a partner?

“Proprio così”.

Grazie Fabio e buon lavoro.

L.W.

Lo specialista del post-vendita

Da quando, a fine �006, il servizio assisten-za post-vendita ed il servizio ricambi sono stati unificati, anche gli incarichi dello staff sono cambiati. Ed è così che Albino Bertac-co, in Laverda da 33 anni e ben conosciuto in molte parti del mondo, si occupa ora ol-tre che di assistenza e di formazione tecnica sul prodotto anche di ricambi con l’incarico di after sales service area manager.I Paesi che segue sono tanti, a partire dal Centro e Sud Italia, più le isole, sino al Sud Africa passando per Inghilterra, Scandina-via, Germania, Polonia, Ungheria, Cechia, Slovacchia ed Estonia.

Che cosa serve, Albino, per riuscire ad occuparsi di così tanti clienti in paesi così diversi fra loro?

“La prima cosa che mi sento di dire è una grande passione. Lavorando con queste macchine da tanti anni, mi sono reso conto personalmente che i migliori risultati si ot-tengono solo con un forte coinvolgimento. Del resto credo che sia così per tutte le atti-vità e per tutte le professioni”.

Quali sono le cose che ti stimolano maggiormente nel tuo lavoro?

“Sicuramente la mia soddisfazione più grande arriva quando risolvo un problema sul campo anche nei momenti più diffici-li. Vedere il cliente contento e sollevato, in piena attività sulla sua macchina e riuscire a consigliarlo per trovare la soluzione giusta mi stimola a continuare con entusiasmo”.

Fra tutti i Paesi in cui hai lavorato sino ad oggi, quali ti hanno maggiormente colpito e perché?

“La Svezia e la Nuova Zelanda. La Svezia, dove sono andato più volte, mi piace mol-to in tutti i sensi, per la natura con i suoi spazi così grandi, la produzione agricola, le prospettive di lavoro, l’apertura e la dispo-nibilità all’ascolto da parte delle persone. Sì, perché una volta che hanno potuto ap-prezzare la professionalità e la serietà del-l’interlocutore, gli svedesi sanno dimostrare la propria stima.In Nuova Zelanda sono andato un’unica volta, e sono rimasto letteralmente impres-sionato dalla natura. La vegetazione lus-sureggiante, il clima ideale, la varietà dei paesaggi, i panorami dalla bellezza mozza-fiato…

Ma in effetti in ogni Paese in cui ho lavo-rato, o lavoro, trovo sempre degli aspetti interessanti, lo scambio con le persone, co-noscere, anche se solo di sfuggita, nuove culture e tradizioni, condividere esperienze. Penso che tutto questo sia un grande arric-chimento personale oltre che professiona-le, un altro motivo che mi fa apprezzare il mio lavoro”.

Un aneddoto o una frase di un cliente che ti sono rimasti impressi?

“Recentemente, in Danimarca, un cliente Laverda mi ha detto: tutte la mietirebbie, anche vecchie, si possono riparare, ma solo con una Laverda, anche se di molti anni fa, si può essere certi di avere una campagna sicura! Quale migliore testimonianza sulla affidabilità e sulla qualità delle nostre mie-titrebbie? Qualità ed affidabilità che conti-nuano tuttora a caratterizzare le macchine che escono dal nostro stabilimento”.

Un augurio particolare che vorresti ri-volgere a Laverda e a tutti coloro che con Laverda lavorano?

“Di continuare a lavorare con passione nel segno della qualità e del servizio, così come è sempre stato”.

Grazie Albino.

Simonetta Lambrocco

Albino Bertacco racconta la sua esperienza con i laverdisti di tutto il mondo

Nella foto Albino Bertacco.

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La manutenzione ordinaria e preventiva

La manutenzione è un capitolo importante che riguarda qualsiasi attrezzatura meccani-ca, semplice o complicata, e che serve a ga-rantire affidabilità e minore usura traducendo il tutto in un sempre apprezzato maggior va-lore e una maggior durata nel tempo.Per le macchine da raccolta ciò diventa anco-ra più importante, considerando che i tempi utili di raccolta sono molto ristretti e che le condizioni atmosferiche influiscono in modo determinante. Perciò non si può rischiare di aggiungere altre penalizzanti variabili, quali eventuali fermi macchina dovuti ad una ma-nutenzione carente o impropria.La manutenzione delle mietitrebbie Laverda è, d’altra parte, molto semplice e contenuta: bastano pochi minuti, alle normali scadenze riportate in modo chiaro e semplice nel Li-bretto Uso e Manutenzione in dotazione con ogni mietitrebbia Laverda.Da notare che recentemente, grazie ad una tecnologia sempre più avanzata, è divenuta disponibile tra gli altri, come accessorio a ri-chiesta, la lubrificazione automatica che ridu-ce ulteriormente i tempi di manutenzione or-dinaria senza correre il rischio di dimenticare qualche punto di ingrassaggio.Anche i prodotti o i ricambi da utilizzare sono importanti. In altre parole è essenziale che siano prodotti originali.L’utilizzo del Ricambio Originale è davvero importante in quanto ogni ricambio è parte integrante della mietitrebbia ed è studiato espressamente dall’Ufficio Tecnico Laverda per garantire la qualità e la durata delle mie-titrebbie prodotte a Breganze.

Il servizio post vendita è un valore fonda-mentale, per questo Laverda si avvale di tec-nici altamente specializzati che affiancano gli esperti delle proprie concessionarie, con l’obiettivo di offrire la massima assistenza al cliente finale.L’assistenza tecnica, comparto nel quale ope-ro dal lontano 1979, è un aiuto concreto e immediato per qualsiasi tipo di problematica e sempre in diretto contatto con il cliente. Questo servizio è cresciuto negli anni fino a raccogliere un patrimonio di esperienza pres-soché unico. L’attenzione dedicata ai clienti, alle loro esigenze e alle loro aspettative è molto utile, se si è pronti ad attingervi per creare altra esperienza. L’importanza di questo servizio, a volte sotto-valutato, si apprezza nel momento del biso-gno. Semplificare e gestire al meglio eventua-li emergenze: questa è la nostra missione, da sviluppare con dedizione e professionalità.Il servizio ricambi è l’altra componente essen-ziale per completare un’attività insostituibile e garantire l’affidabilità riconosciuta a livello mondiale alle mietitrebbie Laverda. I Ricambi Originali Laverda possono essere oggi richiesti e ordinati per via informatica tramite connes-sione Internet e le spedizioni vengono effet-tuate in tutto il mondo utilizzando i migliori mezzi di trasporto disponibili, per raggiunge-re tutti i clienti con la massima rapidità.La revisione di fine campagna e la sosta in-vernale offrono la possibilità di mantenere la mietitrebbia in perfetta efficienza, effettuan-do semplicemente la suggerita manutenzio-ne preventiva, utilizzando filtri, lubrificanti

e parti di consumo assolutamente originali. Queste poche e semplici precauzioni consen-tiranno di affrontare un’altra campagna in piena sicurezza.

Albino Bertacco

I consigli dell’esperto per lavorare tranquilli

Lo specialista del post-vendita

Dvd: grandi mietitrebbie a ritmo di grande musica

Volete saperne di più sulla polivalenza delle mietitrebbie Laverda? Quali sono le possibilità di lavoro? Su quali prodotti possono operare? E vi piace la buona musica?Con il nuovo dvd Laverda presenta-to in occasione del lancio della AL Quattro alle reti di vendita di Italia e Francia, e fra non molto disponibile per il pubblico, potrete soddisfare la vostra curiosità al suono di splen-dide musiche, dal Mattino, tratto dal Peer Gynt di Grieg, all’Inver-no, tratto dalle Quattro Stagioni di Vivaldi.

Le “rosse” in stile pop artnel calendario 2008

Grintoso e innovativo il calen-dario Laverda per il �008 pro-pone, in un originale stile “pop art”, la gamma di mietitrebbie della casa di Breganze all’opera su diverse tipologie di prodotto.Uno strumento bello e utile che accompagna ogni giorno dell’an-no clienti, appassionati di agri-coltura e di meccanizzazione e aficionados dello storico marchio Laverda.

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Le condizioni di vita nella campa-gna veneta degli ultimi decenni del XIX secolo si erano fatte mol-to difficili. Il dominio austriaco protrattosi fino al 1866 aveva ri-dotto in pessimo stato un’agricol-tura che, al contrario, nei secoli della Repubblica di Venezia aveva raggiunto uno sviluppo significa-tivo grazie anche alla presenza sul territorio di importanti famiglie di proprietari terrieri.Molti veneti erano stati così costretti, in quegli anni, ad emi-grare, soprattutto verso il nord e sud America. Nella fascia pede-montana tra i fiumi Brenta ed Astico, nel cui centro tro-viamo Breganze, l’agricoltura era spesso ridotta alla pura sussistenza, mescolando nei pic-coli appezzamenti la vite, il foraggio per qualche capo di be-stiame e soprattutto il mais, qui chiamato in dialetto “sorgo”, che costituiva la base dell’alimenta-zione umana sotto forma di “polenta”. L’uso quasi esclusivo di questo cibo aveva addirittura provo-cato negli strati più poveri della popola-zione una malattia endemica: la pella-gra. In questa società contadina in piena crisi si inseri-sce l’avventura imprenditoriale di Pietro Laverda Sr. (1845-1930). E appare del tutto naturale che uno dei primi suoi impegni di fabbro artigiano si rivolga alla costruzione di attrezzi per la sgranatura delle pannocchie di mais. Macchine a questo scopo venivano realizzate da numerosi costruttori nazionali ma l’attenzione di Pietro Laverda si rivolge alla lavorazione del pro-dotto più presente nella zona, il cosiddetto mais “marano”, tipico

per le sue piccole pannocchie e l’elevata qualità della farina per uso alimentare.Già nel catalogo del 1890 ve-diamo presentati due modelli di sgranatoio: il cosiddetto “capret-to”, piccolo attrezzo per sgranare la singola pannocchia con piccolo sforzo, e lo “sgranatoio perfezio-nato” a una bocca. Quest’ultimo viene azionato manualmente tra-mite un grande volante analogo

a quello delle pigiatrici per uva, mentre dal lato opposto un pe-sante volano in ghisa garantisce l’inerzia necessaria ad affrontare i momenti di maggior sforzo. Di questa macchina, negli anni seguenti, vengono prodotte an-che versioni a due e addirittura a quattro bocche. Queste ultime necessitano della forza di due uomini per essere azionate con continuità e perciò, a partire dagli inizi del ‘900, molte sono dotate di motore elettrico, riuscendo a

produrre fino a 15/�0 ettolitri di granella all’ora. Commercializza-te con successo nelle grandi pia-nure del Veneto meridionale e del Friuli, erano denominate “Tipo Polesine”. In tutti questi model-li la sgranatura avviene tramite la rotazione di un disco dentato verticale, realizzato in fusione di ghisa. Ma già alla fine dell’800 Pietro Laverda aveva ideato un nuovo modello di sgranatoio, da

lui brevettato, che utilizzava un cilindro dentato orizzonta-le di forma svasata che consentiva di sgranare agevol-mente pannocchie di diverse dimensio-ni, anche molto pic-cole, con una resa oraria di 3 ettolitri di mais per ora.La produzione di tutte queste mac-chine, con struttu-ra completamente in legno, fu molto intensa soprattutto tra le due guerre mondiali, raggiun-gendo le migliaia di unità annue. Negli anni ’50 del ‘900 al legno subentrò la lamiera di metallo e spesso venne in-serito un ventilatore per una maggiore pulizia del prodot-to. Queste piccole antesignane delle moderne mietitreb-bie rimasero in pro-duzione nello stabi-

limento di Breganze fino agli anni ’70, in tempo per veder crescere al loro fianco le grandi macchi-ne da raccolto. Ed è significativo osservare come, già con la prima mietitrebbia prodotta, la M 60, in Laverda ci si impegnò per rea-lizzare tecnicamente la raccolta meccanica del mais, seguendo se vogliamo gli insegnamenti di Pie-tro Laverda. Si trattava di una macchina a due sole file che, se oggigiorno può apparire buffa e sgraziata, in

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Tutto cominciò con uno sgranatoio per il maisAlla fine dell’Ottocento la prima invenzione di Pietro Laverda legata al più tipico prodotto locale

L’ album

Alcune varietà tradizionali di mais coltivate nella pianura veneta tra cui il “marano” e il “biancoperla”.

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quegli anni rappresentava il con-cretizzarsi del sogno di tanti agri-coltori che avevano trascorso nei campi le giornate autunnali a rac-cogliere a mano le pannocchie e l’inverno a sgranarle sotto i gran-di porticati delle fattorie padane.

Piergiorgio Laverda

In alto: pubblicità dello sgranatoio brevettato (1897) e pagine del catalogo di Pietro Laverda del 1890.

Sotto: sgranatoio tipo DS in metallo (1958) azionato da una motofalciatrice Laverda MFC.La mietitrebbia Laverda M60 con la prima barra mais a � file.

16 La storia, le storie a cura di Pietro Dal Santo

Il raccolto ai confini del desertoLa Libia, da ex “scatolone di sabbia” a Paese affascinante dove la trebbiatura ha bisogno di macchine affidabili in condizioni difficili

L’Italia giolittiana, nel primo Novecento, la definì “scatolone di sabbia”. Ma la Libia, oggi, è qualcosa di ben diverso. Un Paese in crescita, con un’età media estremamen-te giovanile, che ricava sì la gran parte del reddito nazionale dalla risorsa petrolio, ma che dagli anni ‘90 in poi ha riservato una particolare attenzione allo sviluppo, oltre che dell’industria e del turismo, dell’agri-coltura: vaste zone di pianura ad esempio sono state dedicate a coltivazioni di frutta e frumento. La Libia ha investito molto sul-le bonifiche dei terreni e sulla ricerca del-l’acqua. Dal deserto, oltre a quella dell’oro nero, è arrivata anche la risorsa dei grandi giacimenti di acqua fossile, convogliata da un imponente sistema di tubazioni. I cerea-li rappresentano i principali prodotti agri-coli: grano e orzo, ad esempio, vengono coltivati nella fascia costiera e sulle alture in prossimità della costa. In un paesaggio che appare arido, se non desertico, ai bordi delle città spuntano distese verdi costellate di impianti di irrigazione.E la Libia è anche, storicamente, un Pae-se in cui il nome Laverda è noto. Le mieti-trebbie di colore rosso hanno una ottima reputazione in termini di affidabilità e pre-stazioni in condizioni di raccolto molto dif-ficili quali quelle libiche. Ne sa qualcosa il collega Valter Valente, il nostro “uomo del deserto”, che della Libia conosce i minimi dettagli nelle varie tipologie di raccolta. Valente da più di �0 anni si reca in Libia durante la trebbiatura per fornire la pro-pria consulenza e le necessarie indicazioni ai molti clienti Laverda.“È una attività che mi ha arricchito a tal punto - spiega Valter, tecnico esperto nel-l’assistenza ai clienti - che ogniqualvolta mi viene proposta una missione tecnica in Li-bia, mi rendo sempre disponibile. La Libia è un mercato con peculiarità importanti, gli usi e costumi della popolazione sono molto diversi dai nostri e, quando sono in missione, mi adeguo alle loro usanze. Ne-gli anni ho avuto esperienze di ogni tipo;

quando si è nei campi deserti, è molto dif-ficile trovare un posto dove dormire e spes-so mi sono adattato a rimanere sui carri che affiancano le macchine per passare la notte. Anche il cibo è tutto particolare: non si patisce la fame, ma ci si deve adeguare ad una cucina molto diversa dalla nostra. Il couscous nel deserto è un’esperienza che suggerisco a tutti, ti porta a creare un forte spirito d’amicizia.Nella mia ultima visita sono sempre stato con Amin Arafa, il nostro agente sul posto.Con Amin mi muovo molto bene perchè mi introduce nelle varie realtà locali.Mi occupo di assistenza tecnica per le mie-titrebbie da più di �5 anni e devo ammet-tere che la missione in Libia ha sempre un fascino particolare, sia perché le condizio-ni di raccolta sono uniche, sia perché lo stile di vita è meno stressante di quello del nostro mondo”.E in Libia Laverda è sinonimo di affidabilità.

“I clienti libici sono soddisfatti delle mieti-trebbie serie REV con cui stanno lavorando in questi ultimi anni - racconta Valente - e confermano che le Laverda sono partico-larmente adatte al loro Paese, in quanto coniugano la massima semplicità operativa alle elevate prestazioni”.Ma per chi si occupa di macchine da rac-colta, la Libia, con i campi “creati” sulla sabbia, rappresenta una specificità pres-soché unica. “Infatti l’esperienza di molti anni in questo Paese mi ha fatto compren-dere l’importanza di una cultura del raccol-to che, oltre ai sistemi che già conosciamo, s’incentra sulla trebbiatura da fermo. La macchina viene appunto alimentata da ferma, in particolare quando si trova in condizioni di forte abrasività, dovute alla sabbia. In conclusione mi sento di dire che la Libia è un Paese molto affascinante, in cui Laverda gode di un’ottima immagine, un Paese che ha forti potenzialità”.

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