Ecco allora l'idea di questa brochure realizzata in … · gior diffusione del “farmaco...

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arlare di farmaci significa parlare di diritto e tutela della salu- te. Significa ricordare che qualunque prodotto medicinale va usato con criterio, solo quando indispensabile e solo se pre- scritto dal medico o consigliato dal farmacista, evitandone in ogni caso l'abuso. Ma parlare di tale argomento significa anche introdurre la possi- bilità di tutelare i nostri diritti di cittadini consumatori, risparmian- do senza rinunciare alla sicurezza e alla qualità anche per questa voce di spesa così importante. Il costo dei farmaci, infatti, è sicuramente un tema particolarmen- te spinoso per le famiglie italiane. In questo senso riveste particolare importanza la Legge 248/06 del Ministro Bersani che ha liberalizzato la vendita dei farmaci da banco. Tuttavia, convinta che ancora molto ci sia da fare per ridurne il costo, quale Assessore alla Tutela dei Consumatori ho ritenuto opportuno porre tra le mie priorità un'iniziativa volta a informare i cittadini circa la possibilità di ricorrere a farmaci generici o equiva- lenti. Questi, infatti, costano assai meno degli altri pur contenendo gli stessi principi attivi ed avendo la stessa efficacia terapeutica. Non tutti conoscono l'esistenza di questi farmaci e pochi quindi vi ricorrono perché li considerano “farmaci minori”. Secondo la stes- sa Federfarma (Federazione italiana titolari farmacie) solo il 2% della popolazione italiana utilizza farmaci equivalenti contro valori che oscillano dal 6% al 22% nei paesi del centro-nord Europa. P

Transcript of Ecco allora l'idea di questa brochure realizzata in … · gior diffusione del “farmaco...

arlare di farmaci significa parlare di diritto e tutela della salu-te. Significa ricordare che qualunque prodotto medicinale vausato con criterio, solo quando indispensabile e solo se pre-

scritto dal medico o consigliato dal farmacista, evitandone in ognicaso l'abuso.Ma parlare di tale argomento significa anche introdurre la possi-bilità di tutelare i nostri diritti di cittadini consumatori, risparmian-do senza rinunciare alla sicurezza e alla qualità anche per questavoce di spesa così importante.Il costo dei farmaci, infatti, è sicuramente un tema particolarmen-te spinoso per le famiglie italiane. In questo senso riveste particolare importanza la Legge 248/06del Ministro Bersani che ha liberalizzato la vendita dei farmaci dabanco. Tuttavia, convinta che ancora molto ci sia da fare per ridurne ilcosto, quale Assessore alla Tutela dei Consumatori ho ritenutoopportuno porre tra le mie priorità un'iniziativa volta a informare icittadini circa la possibilità di ricorrere a farmaci generici o equiva-lenti. Questi, infatti, costano assai meno degli altri pur contenendogli stessi principi attivi ed avendo la stessa efficacia terapeutica. Non tutti conoscono l'esistenza di questi farmaci e pochi quindi viricorrono perché li considerano “farmaci minori”. Secondo la stes-sa Federfarma (Federazione italiana titolari farmacie) solo il 2%della popolazione italiana utilizza farmaci equivalenti contro valoriche oscillano dal 6% al 22% nei paesi del centro-nord Europa.

P

Ecco allora l'idea di questa brochure realizzata in collaborazionecon Adiconsum, che in realtà è solo l'inizio di un lungo percor-so sul tema che prevederà momenti di sensibilizzazione e diinformazione sul territorio provinciale con il progressivo coinvol-gimento di quanti possono operare un effettivo cambiamentonell'utilizzo dei farmaci equivalenti ossia: medici di base, indu-strie farmaceutiche, farmacisti, farmacie comunali, Asl, Aziendeospedaliere.Ci auguriamo così di aver realizzato un'opera utile e, con questa,di avviare un percorso che, partendo dalla primaria esigenza delrispetto della salute dei cittadini, al di là degli interessi legittimidelle singole parti coinvolte su un materia così importante, si tra-duca in un'effettiva possibilità di qualità terapeutica e di risparmioper tutti.

Francesca CorsoAssessora alla Tutela dei Consumatori

della Provincia di Milano

'impegno di Adiconsum Lombardia a favore di una mag-gior diffusione del “farmaco generico” non comincia daquesta pubblicazione: abbiamo incontrato i rappresentanti

dei soggetti coinvolti, dai medici ai farmacisti, dalle imprese del set-tore ai giornalisti specializzati. Abbiamo collaborato ad un concor-so giornalistico sul tema ed abbiamo tenuto incontri e relazioni.Proprio grazie alle esperienze del passato, abbiamo capito che larealizzazione di questo obiettivo passa attraverso una correspon-sabilità di tutti gli interessati, a pur diverso titolo. Serve in tutti laconsapevolezza che la diffusione del farmaco generico, mentremortifica speculazioni di alcuni, sostiene i legittimi interessi ditutti. Questo è un passaggio obbligato!Ma più di tutto serve un cittadino informato, cioè capace di ope-rare scelte socialmente responsabili: il linguaggio e le caratteristi-che di questa pubblicazione, insieme alla didattica del percorsoprevisto, vanno in questa direzione formativa.La Amministrazione Provinciale di Milano ci ha fortemente soste-nuti: le siamo grati per questa concreta”compagnia”.

Milano, gennaio 2007Angelo Motta

Adiconsum Lombardia

L

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INDICEl Premessa

l Cos'è il farmaco generico (o equivalente)?

l Farmaco generico (o equivalente)e farmaco di marca a confronto

l Perché scegliere il farmaco generico (o equivalente)?

l Come posso sapere se esiste il generico(o equivalente) di un farmaco di marca?

l Chi e come può promuovere una maggiorediffusione del farmaco generico (o equivalente)?

l … e il farmaco da banco? Non va confusocon il generico (o equivalente)!

l Vediamoci chiaro. Un breve glossario per riordinare le idee

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PREMESSAForse non tutti sanno che da alcuni anni anche nel nostro paese è possibileacquistare, in alternativa ai tradizionali medicinali “di marca”, che da tempoconosciamo ed usiamo, i cosiddetti “farmaci generici (o equivalenti)”.

Ma cosa sono i farmaci generici (o equivalenti)? Cosa li distingue daipiù noti farmaci di marca? Perchè, quando possibile, è preferibileacquistare il generico (o equivalente)? Come posso sapere se esisteil generico (o equivalente) di un certo farmaco di marca? Chi e comepuò promuoverne una maggiore diffusione? E il farmaco da banco?Attenzione, non va confuso con il generico (o equivalente)!

Consapevoli dei dubbi, delle perplessità e della confusione cheregna in materia proponiamo questa breve guida. Essa nasce dallavolontà di sfatare i luoghi comuni e rispondere, nel modo più sem-plice e accessibile possibile, alle domande dei consumatori sul farma-co generico (o equivalente).

Nel raccomandare di usare i farmaci con prudenza (più o menocostosi che siano), ricordiamoci però che anche in farmacia rispar-

miare è un nostro diritto.

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Il farmaco generico è un medicinale del tutto “equivalente” (da cui ilnome…) al suo corrispettivo di “marca”; presenta infatti gli stessi compo-nenti, la stessa forma farmaceutica gli stessi dosaggi e, di conseguen-za, la stessa efficacia curativa dell'originale.

Cos’è il farmacogenerico (o equivalente)?

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Per saperne di più...

Vediamo dunque come nasce il farmaco generico (o equivalente). È bene sapere che in ogni farmaco, insieme ad altri secondari com-ponenti (gli eccipienti), è presente una sostanza che ne costitui-

sce il vero e proprio motore: si tratta del principio attivo.La scoperta del principio attivo avviene, in genere, dopo lunghi

anni (anche 10-12) di ricerche, studi e sperimentazioni in labo-ratorio da parte delle case farmaceutiche. A seguito di questo

lungo percorso di ricerca, la scoperta viene brevettata, permet-tendone così l'utilizzo alla sola azienda scopritrice per un periodo

massimo di 25 anni. Trascorsi i 25 anni quel principio attivo potràessere utilizzato da altri e dare vita ad un farmaco che è bioe-

quivalente all'originale, ma che venduto con il nomecommerciale del principio attivo.

Ecco così nato il farmaco generico (o equivalente). Una volta immesso sul mercato questo farmaco - proprio perché

non soggetto a costi di ricerca e sperimentazione -avrà un costo inferiore di oltre il 20% rispetto

all'originale.

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È chiaro quindi come:l diverso è il prezzo, a tutto vantaggio del generico (più economico

anche del 20%); l diversi possono essere alcuni eccipienti* che però sono sostanze prive

di azione terapeutica, quindi tendenzialmente innocue

Uguale è invece il principio attivo, cioè il vero motore del farmaco.

Farmaco generico(o equivalente)e farmaco di

marca a Confronto

Farmaco generico Farmaco di marca(o equivalente)

Principio attivo uguale

Eccipienti Possonoesserediversi

Prezzo Più basso Più alto

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*Eccipiente è qualunque sostanza diversa dal principio attivoaggiunta alle preparazioni farmaceutiche per facilitarne la sta-bilità, la conservazione, la somministrazione, l'assorbimento

o anche solo l'aspetto (è questo il caso dei “coloranti”).La caratteristica fondamentale di ogni eccipiente è il fatto di

essere inerte nei confronti di:• principi attivi,

• materiali di confezionamento • organismo

Questo significa che - senza dimenticare la prudenza che sempreva prestata nell'assunzione di un farmaco e le preziose indi-

cazioni del nostro medico - in linea di massima l'ec-cipiente non può in alcun modo influire sull'efficacia

del farmaco.

Per saperne di più...

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l Perché costa meno al consumatore

l Perché permette al Sistema Sanitario Nazionale di risparmiare edinvestire questi risparmi nella ricerca scientifica

l Perché essendo, appunto, equivalente al farmaco di marca è perfet-tamente intercambiabile e altrettanto sicuro

Perchè scegliere il farmacogenerico (o equivalente)

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Per saperne di più...L'art. 7, comma 1, della legge 405/2001, in vigore dal 1° dicem-

bre 2001, stabilisce che qualora esistano in commercio farmacigenerici (o equivalenti), il Sistema Sanitario Nazionale deverimborsare la specialità medicinale di riferimento solo per un

importo pari al prezzo più basso del medicinale equivalente incommercio. L'esistenza del farmaco generico favorisce quindi la

riduzione della spesa sanitaria sostenuta dal Sistema SanitarioNazionale e la possibilità di investire questi risparmi nella ricerca

scientifica, potenziando o istituendo altri servizi, disponendo dimaggiori risorse per terapie che necessitano, senza alternativa, di far-

maci ancora sotto copertura brevettuale. Lo stesso articolo di legge inoltre attribuisce al farmacista la facoltà

di sostituire il farmaco prescritto con un medicinale equi-valente di prezzo più basso, a meno che il medico non

abbia espressamente apposto sulla ricetta l'indicazione “insostitui-bile” (o “sic volo”). In quest'ultimo caso, come nel caso in cui

l'assistito non accetti la sostituzione, la differenza tra ilprezzo più basso e il costo del farmaco è a carico

dell'assistito.

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La parola d'ordine è CHIEDERE al nostro farmacista!

Anche se l'iniziativa di proporci il farmaco generico dovrebbe partire dalui, è sempre buona cosa domandare, senza timori, né vergogna.

Sapere se esiste l'alternativa è un nostro diritto.

Decidere in maniera informata e consapevole, pure.

Come posso sapere se esisteil generico (o equivalente)

di un farmaco di marca?

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Per saperne di più...

Questa è la percentuale di diffusione (sul totale del mercato farma-ceutico) del farmaco generico in alcuni paesi europei. Il ritardo delnostro paese è piuttosto evidente…

Fonte: www.assogenerici.org - giugno 2004

FARM

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5,9

6,2

17,9

19

21,4

13,4

0

5

10

15

20

25

% su totale mercatofarmaceutico

Italia

Francia

P ortogallo

R e gno U nito

G e rmania

O landa

D animarca

1,70,6

Spagna

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l Il medico di famiglia: prescrivendo, quando possibile, il farmacogenerico (o equivalente). Si tratta, purtroppo, di una pratica ancorapoco diffusa nel nostro paese.

l Il farmacista: non dimentichiamo che per i farmaci di fascia C (quel-li, cioè a totale carico del cittadino) il farmacista ha addirittura l'obbli-go di informare il paziente della disponibilità di medicinali equivalentia quello prescritto.

l L'ospedale: dopo la dimissione, la struttura sanitaria - ove possibile -potrebbe indirizzare il paziente verso l'impiego di farmaci generici (oequivalenti).

Chi e come può promuovere unamaggiore diffusione del farmaco

generico (o equivalente)?

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Proprio allo scopo di incentivare la prescrizione del farmacogenerico (o equivalente) da parte dei medici italiani sarebbeopportuno attuare meccanismi di responsabilizzazione della

categoria e di controllo della spesa sanitaria. In altri paesi, come Germania e Regno Unito, questo accade già

da alcuni anni e i risultati si vedono! In Germania, ad esempio (dove i farmaci generici coprono il

40% delle prescrizioni), viene fissato per ogni medico un bud-get di spesa ed è previsto che il medico compartecipi al finanzia-

mento della spesa eccedente quella fissata. Nel Regno Unito (dove i generici arrivano al 50% delle pre-

scrizioni) il medico ha l'obbligo di indicare nella ricet-ta, non solo il nome del farmaco di marca prescritto, ma

anche quello del principio attivo corrispondente.Altre forme di incentivo potrebbero poi riguardare distributori e

grossisti.

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Per saperne di più...

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Perché sono due cose completamente diverse!

I farmaci da banco (chiamati anche OTC, dall'inglese “over the counter”, cioè“sopra il bancone” o SOP “senza obbligo di prescrizione”) sono quelli che, perla loro natura e finalità, possono essere acquistati e utilizzati autonomamentedai cittadini, senza bisogno del medico né per la diagnosi, né per la prescrizio-ne, né per la sorveglianza durante il trattamento.

Sono impiegati quindi per l'automedicazione, vale a dire per la cura didisturbi di lievissima entità.

Questi farmaci, essendo di fascia C, sono a totale carico del cittadino.

Tutti i farmaci da banco devono riportare questo bollino

I farmaci generici (o equivalenti) possono essere sia da banco (cioè acqui-stabili senza obbligo di prescrizione) che prescrivibili (acquistabili solo conricetta medica), esattamente come la specialità medicinale da cui derivano.

…e il farmaco da banco?Perché non va confuso con ilgenerico (o equivalente)?

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Vediamoci chiaroUn breve glossario

per riordinare le idee

BIOEQUIVALENZA: in tema di farmacigenerici, bioequivalenza significa che ilgenerico deve avere, rispetto all'originale

brevettato, lo stesso principio attivo presente inuguale dose, la stessa forma farmaceutica, la stessa via di somministrazio-ne e le stesse indicazioni terapeutiche.

ECCIPIENTE: è il componente inerte (cioè inattivo e innocuo) del farma-co. Ogni medicinale ne contiene generalmente parecchi, con diversefinalità: leganti (utili a “tenere insieme” i componenti del farmaco); disag-greganti (svolgono la funzione opposta ai leganti); aromatizzanti (utili arenderne più piacevole il sapore), etc. Anche se non vanno sottovalutati (soprattutto da parte di persone diabe-tiche o che presentano intolleranze) gli eccipienti non svolgono alcunaazione farmacologia.

FARMACO DA BANCO (o OTC - Over The Counter - o SOP - SenzaObbligo di Prescrizione). Sono i farmaci utili a curare disturbi di lieveentità e possono essere venduti senza ricetta medica, su semplice richie-sta del paziente.Non sono dispensati in regime assistenziale dal Servizio Sanitario Nazionale,appartengono pertanto alla fascia C e sono a totale carico del cittadino.

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CLASSI O FASCE (A, C, H): tutti i medicinali di origine industriale sonocompresi in tre classi, con regimi differenti da un punto di vista dell'assi-stenza pubblica.• Farmaci di Classe A: vengono impiegati per patologie di particolare

gravità. Per questo vengono rimborsati al 100% dal Servizio SanitarioNazionale. Il cittadino, in base a quanto stabilito dalla regione di appar-tenenza, dovrà eventualmente pagare solo una quota fissa (ticket) perconfezione o ricetta.

• Farmaci di Classe C: vengono impiegati per curare disturbi di lieve enti-tà, dunque non sono considerati essenziali. Per questo, il ServizioSanitario Nazionale non rimborsa i farmaci di fascia C che restano atotale carico del cittadino

• Farmaci di Classe H: sono farmaci utilizzati esclusivamente in ambien-te ospedaliero o in ambulatori specialistici. Non possono essere ven-duti al paziente in farmacia e sono gratuiti solo se utilizzati o fornitidalle strutture sanitarie.

FORMA FARMACEUTICA (o Formulazione): è la presentazione finaledel farmaco, pronto per la somministrazione al paziente. Sono forme far-maceutiche: le compresse, le capsule, gli sciroppi, le fiale, le pomate, lebustine, le gocce, le supposte, le creme, etc.

PRINCIPIO ATTIVO: è la sostanza dotata di attività farmaceutica, il medi-cinale vero e proprio che esercita proprietà curative. I principi attivi pos-sono essere sintetici (es. : il paracetamolo), semisintetici (es.: l'acido ace-tilsalicilico) o naturali (es.: sostanze contenute nelle piante).