Ebrei e fascismo: il caso di Cervia

• IL PERCORSO DELL’EBRAISMO ITALIANO VERSO LA PIENA PARIFICAZIONE FU BRUSCAMENTE

INTERROTTO DAL FASCISMO.

• PATTI LATERANENSI 1929 LA CONDIZIONE PRIVILEGIATA ACCORDATA ALLA CONFESSIONE

CATTOLICA, CHE TORNAVA AD ESSERE RELIGIONE DI STATO, RIMETTEVA IN DISCUSSIONE LA

POSIZIONE GIURIDICA DEGLI ALTRI CULTI, POSTI SULLO STESSO PIANO DAL CODICE

ZANARDELLI DEL 1889. NASCEVA COSÌ LA FORMULA DEI “CULTI AMMESSI”, CHE ERANO IN UNA

IDEALE SCALA DI VALORI GERARCHICAMENTE INFERIORI ALLA CHIESA CATTOLICA, PORTATRICE

RELIGIONE DI STATO.

• LE CONSEGUENZE DELL’ABBANDONO DEL PRINCIPIO DELLA LAICITÀ DELLO STATO ANDARONO

OLTRE LA SFERA RELIGIOSA IN SENSO STRETTO NORME LEGISLATIVE ED AMMINISTRATIVE

DESTINATE A CONTROLLARE I CULTI AMMESSI.

• REGIO DECRETO 1930, AVENTE PER OGGETTO LE COMUNITÀ ISRAELITICHE E L’UNIONE DELLE

COMUNITÀ CON QUESTO ATTO, IL FASCISMO IMPONE UN ORDINAMENTO DI TIPO

CENTRALISTICO (FORTE CONTROLLO GOVERNATIVO SULLE COMUNITÀ).

• AVVIO DI UNA POLITICA DI TUTELA DELLA RAZZA COME CONSEGUENZA DELLA CONQUISTA

COLONIALE IN ABISSINIA E DELL’INCONTRO CON LE POPOLAZIONI AFRICANE. FOBIA DELLA

CONTAMINAZIONE, DELLA DEGENERAZIONE BIOLOGICA DELLA RAZZA SUPERIORE.

• PRINCIPIO DELLA DISTINZIONE FRA SUDDITO E CITTADINO, FORMALIZZATA DOPO LA

CONQUISTA DELL’IMPERO CON LA LEGGE ORGANICA COSTITUTIVA DELL’AFRICA ORIENTALE

ITALIANA DEL GIUGNO DEL 1936 REGOLAMENTAZIONE DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI,

MA ANCHE DEL LAVORO, DELL’ISTRUZIONE, DEI TRASPORTI, DELL’URBANISTICA IN GENERALE.

• CONTESTO INTERNAZIONALE L’INIZIO DELLA GUERRA DI SPAGNA, AD UN PAIO DI MESI

DALLA CONCLUSIONE UFFICIALE DELLE OPERAZIONI CONTRO GLI ESERCITI DEL NEGUS,

INTERVENNE A SOTTOLINEARE UNA SORTA DI STATO DI ALL’ERTA PERMANENTE, DI

ININTERROTTA TENSIONE POLITICA ED IDEOLOGICA. LA SPAGNA ESALTÒ ULTERIORMENTE LO

SCONTRO FRA IL FASCISMO E LE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI CREAZIONE DELL’ASSE ROMA

BERLINO.

• L’INAUGURAZIONE DELLA POLITICA ANTIEBRAICA IN ITALIA NON DERIVÒ DA ALCUNA

PRESSIONE TEDESCA, ESSA FU UNA DECISIONE AUTONOMA DEL REGIME FASCISTA NEL

TENTATIVO DI RIVITALIZZARE IL REGIME DALL’INTERNO. NON FURONO PRESSIONI TEDESCHE A

SPINGERE MUSSOLINI A LANCIARE LA SUA CROCIATA ANTIEBRAICA, MA CERTAMENTE EGLI FU

CONDIZIONATO DAL MONTARE DI UNA SITUAZIONE DI GENERALIZZATA PERSECUZIONE

(GERMANIA, AUSTRIA, UNGHERIA, POLONIA, ROMANIA…).

• L’ITALIA FASCISTA VOLEVA DIMOSTRARE DI NON ESSERE SECONDA A NESSUNO E L’INVENZIONE

DELL’EBREO COME NEMICO FORNÌ L’OCCASIONE PER ADDITARE IL NEMICO INTERNO E OFFRIRE UN

BERSAGLIO ALLE COMPONENTI PIÙ ESTREMISTICHE DEL FASCISMO, STRETTE NELLE CONTRADDIZIONI DEL

NEONATO IMPERO CHE NON AVEVA RISOLTO NESSUNO DEI PROBLEMI CHE AFFLIGGEVANO LA SOCIETÀ

ITALIANA, NELLA QUALE AVEVA ANZI INSERITO GLI STIMOLI ALLA CONTAMINAZIONE RAZZIALE

PROVOCANDO LO SPETTRO DEL METICCIATO.

• LA CAMPAGNA CONTRO GLI EBREI SERVIVA AL REGIME ANCHE PER USCIRE DAL VICOLO CIECO NEL

QUALE L’ITALIA SI ERA CACCIATA CON L’IMPRESA AFRICANA, NELLA QUALE IL SUCCESSO MILITARE ERA

LARGAMENTE CONTROBILANCIATO DALL’ISOLAMENTO INTERNAZIONALE CON L’UNICA VIA DI SALVEZZA

VERSO LA GERMANIA NAZISTA. MAI COME ADESSO L’ASPRA POLEMICA CONTRO LA DEMOCRAZIA

POTEVA COPRIRSI CON LE PAROLE D’ORDINE ANTISEMITE: FRANCIA, INGHILTERRA E STATI UNITI

VENIVANO IDENTIFICATI COME GLI AGENTI DEL COMPLOTTO GIUDAICO INTERNAZIONALE DESTINATO A

SOFFOCARE I POPOLI GIOVANI, L’ITALIA FASCISTA CUI SARÀ ASSOCIATA LA GERMANIA NAZISTA.

• LA PRIMA MANIFESTAZIONE UFFICIALE DEL CORSO ANTISEMITA DEL FASCISMO FU LA

PUBBLICAZIONE DELL’INFORMAZIONE DIPLOMATICA N. 14 NEL FEBBRAIO DEL 1938:

“LE RECENTI POLEMICHE GIORNALISTICHE POTERONO SUSCITARE IN CERTI AMBIENTI STRANIERI L’IMPRESSIONE CHE IL GOVERNO FASCISTA

STIA PER INAUGURARE UNA POLITICA ANTISEMITA. NEGLI AMBIENTI RESPONSABILI ROMANI SI È IN GRADO DI AFFERMARE CHE QUESTA

IMPRESSIONE È COMPLETAMENTE ERRATA E CHE SI CONSIDERANO LE POLEMICHE COME DOVUTE SOPRATTUTTO AL FATTO CHE LE

CORRENTI DELL’ANTIFASCISMO MONDIALE DIPENDONO REGOLARMENTE DA ELEMENTI EBRAICI. […] IL FATTO CHE IN ITALIA ESISTONO

DEGLI EBREI NON COMPORTA NECESSARIAMENTE CHE ESISTA UN PROBLEMA EBRAICO SPECIFICATAMENTE ITALIANO. D’ALTRO CANTO

GLI EBREI SI CONTANO A MILIONI MENTRE IN ITALIA, SU UNA POPOLAZIONE CHE RAGGIUNGE ORMAI I 44 MILIONI DI ABITANTI, LA

MASSA DEGLI EBREI OSCILLA FRA LE 50 E LE 60 MILA UNITÀ. IL GOVERNO FASCISTA NON PENSÒ MAI, E NÉ PENSA ADESSO, A PRENDERE

MISURE POLITICHE, ECONOMICHE, MORALI, CONTRARIE AGLI EBREI IN QUANTO TALI, SALVO, BENINTESO, NEL CASO IN CUI SI TRATTASSE

DI ELEMENTI OSTILI AL REGIME. IL GOVERNO FASCISTA È INOLTRE RISOLUTAMENTE CONTRARIO A QUALSIASI PRESSIONE, DIRETTA O

INDIRETTA, PER STRAPPARE ABIURE RELIGIOSE E ASSIMILAZIONI ARTIFICIOSE. LA LEGGE CHE REGOLA E CONTROLLA LA VITA DELLE

COMUNITÀ EBRAICHE HA FATTO BUONA PROVA E RIMARRÀ INVARIATA. IL GOVERNO FASCISTA SI RISERVA TUTTAVIA DI VAGLIARE

SULL’ATTIVITÀ DEGLI EBREI DI RECENTE GIUNTI NEL NOSTRO PAESE E DI FARE IN MANIERA CHE LA PARTE DEGLI EBREI NELLA PARTE

D’INSIEME DELLA NAZIONE NON SIA SPROPORZIONATA AI MERITI INTRINSECHI INDIVIDUALI ED ALL’IMPORTANZA NUMERICA DELLA LORO

COMUNITÀ”.

CIANO CI DICE CHE LO STESSO MUSSOLINI LA DEFINÌ <<UN CAPOLAVORO ANTISEMITA>>.

• ALLA PRIMA AFFERMAZIONE CHE SMENTIVA QUALSIASI INTENZIONE DEL GOVERNO DI PRENDERE

PROVVEDIMENTI CONTRO GLI EBREI, SEGUIVANO TANTE “PRECISAZIONI” CHE ERANO

ALTRETTANTI, SEPPUR CELATI, ANNUNCI DI PROSSIMI PROVVEDIMENTI.

• DA QUESTO MOMENTO, IL GOVERNO FASCISTA NEL SUO APPROCCIO ALLA QUESTIONE EBRAICA

PROCEDETTE LUNGO UN DOPPIO BINARIO: DA UNA PARTE PREPARAVA CONCRETI PROVVEDIMENTI

AMMINISTRATIVI E NORMATIVI PER LA LORO SEPARAZIONE, DALL’ALTRA MOBILITAVA LA

PROPAGANDA PER LA PREPARAZIONE DI UN QUALCHE TESTO CAPACE DI DARE UN FONDAMENTO

TEORICO AL NUOVO RAZZISMO DI STATO.

• QUESTO TESTO, PRESENTATO COME MANIFESTO DEGLI SCIENZIATI RAZZISTI, VEDE LA LUCE IL 14

LUGLIO DEL 1938, PUBBLICATO SUL <<GIORNALE D’ITALIA>>.

• 1. LE RAZZE UMANE ESISTONO. LA ESISTENZA DELLE RAZZE UMANE NON È GIÀ UNA ASTRAZIONE DEL NOSTRO

SPIRITO, MA CORRISPONDE A UNA REALTÀ FENOMENICA, MATERIALE, PERCEPIBILE CON I NOSTRI SENSI. QUESTA

REALTÀ È RAPPRESENTATA DA MASSE, QUASI SEMPRE IMPONENTI DI MILIONI DI UOMINI SIMILI PER CARATTERI

FISICI E PSICOLOGICI CHE FURONO EREDITATI E CHE CONTINUANO AD EREDITARSI. DIRE CHE ESISTONO LE RAZZE

UMANE NON VUOL DIRE A PRIORI CHE ESISTONO RAZZE UMANE SUPERIORI O INFERIORI, MA SOLTANTO CHE

ESISTONO RAZZE UMANE DIFFERENTI.

• 2. ESISTONO GRANDI RAZZE E PICCOLE RAZZE. NON BISOGNA SOLTANTO AMMETTERE CHE ESISTANO I GRUPPI

SISTEMATICI MAGGIORI, CHE COMUNEMENTE SONO CHIAMATI RAZZE E CHE SONO INDIVIDUALIZZATI SOLO DA

ALCUNI CARATTERI, MA BISOGNA ANCHE AMMETTERE CHE ESISTANO GRUPPI SISTEMATICI MINORI (COME PER

ES. I NORDICI, I MEDITERRANEI, I DINARICI, ECC.) INDIVIDUALIZZATI DA UN MAGGIOR NUMERO DI CARATTERI

COMUNI. QUESTI GRUPPI COSTITUISCONO DAL PUNTO DI VISTA BIOLOGICO LE VERE RAZZE, LA ESISTENZA DELLE

QUALI È UNA VERITÀ EVIDENTE.

• 3. IL CONCETTO DI RAZZA È CONCETTO PURAMENTE BIOLOGICO. ESSO QUINDI È BASATO SU ALTRE

CONSIDERAZIONI CHE NON I CONCETTI DI POPOLO E DI NAZIONE, FONDATI ESSENZIALMENTE SU

CONSIDERAZIONI STORICHE, LINGUISTICHE, RELIGIOSE. PERÒ ALLA BASE DELLE DIFFERENZE DI POPOLO E DI

NAZIONE STANNO DELLE DIFFERENZE DI RAZZA. SE GLI ITALIANI SONO DIFFERENTI DAI FRANCESI, DAI TEDESCHI,

DAI TURCHI, DAI GRECI, ECC., NON È SOLO PERCHÉ ESSI HANNO UNA LINGUA DIVERSA E UNA STORIA DIVERSA,

MA PERCHÉ LA COSTITUZIONE RAZZIALE DI QUESTI POPOLI È DIVERSA. SONO STATE PROPORZIONI DIVERSE DI

RAZZE DIFFERENTI, CHE DA TEMPO MOLTO ANTICO COSTITUISCONO I DIVERSI POPOLI, SIA CHE UNA RAZZA

ABBIA IL DOMINIO ASSOLUTO SULLE ALTRE, SIA CHE TUTTE RISULTINO FUSE ARMONICAMENTE, SIA, INFINE, CHE

PERSISTANO ANCORA INASSIMILATE UNA ALLE ALTRE LE DIVERSE RAZZE.

• 4. LA POPOLAZIONE DELL'ITALIA ATTUALE È NELLA MAGGIORANZA DI ORIGINE ARIANA E LA SUA CIVILTÀ

ARIANA. QUESTA POPOLAZIONE A CIVILTÀ ARIANA ABITA DA DIVERSI MILLENNI LA NOSTRA PENISOLA; BEN

POCO È RIMASTO DELLA CIVILTÀ DELLE GENTI PREARIANE. L'ORIGINE DEGLI ITALIANI ATTUALI PARTE

ESSENZIALMENTE DA ELEMENTI DI QUELLE STESSE RAZZE CHE COSTITUISCONO E COSTITUIRONO IL TESSUTO

PERENNEMENTE VIVO DELL'EUROPA.

• 5. È UNA LEGGENDA L'APPORTO DI MASSE INGENTI DI UOMINI IN TEMPI STORICI. DOPO L'INVASIONE DEI

LONGOBARDI NON CI SONO STATI IN ITALIA ALTRI NOTEVOLI MOVIMENTI DI POPOLI CAPACI DI INFLUENZARE

LA FISIONOMIA RAZZIALE DELLA NAZIONE. DA CIÒ DERIVA CHE, MENTRE PER ALTRE NAZIONI EUROPEE LA

COMPOSIZIONE RAZZIALE È VARIATA NOTEVOLMENTE IN TEMPI ANCHE MODERNI, PER L'ITALIA, NELLE SUE

GRANDI LINEE, LA COMPOSIZIONE RAZZIALE DI OGGI È LA STESSA DI QUELLA CHE ERA MILLE ANNI FA: I

QUARANTAQUATTRO MILIONI D'ITALIANI DI OGGI RIMONTANO QUINDI NELLA ASSOLUTA MAGGIORANZA A

FAMIGLIE CHE ABITANO L'ITALIA DA ALMENO UN MILLENNIO.

• 6. ESISTE ORMAI UNA PURA "RAZZA ITALIANA". QUESTO ENUNCIATO NON È BASATO SULLA CONFUSIONE DEL

CONCETTO BIOLOGICO DI RAZZA CON IL CONCETTO STORICO-LINGUISTICO DI POPOLO E DI NAZIONE MA

SULLA PURISSIMA PARENTELA DI SANGUE CHE UNISCE GLI ITALIANI DI OGGI ALLE GENERAZIONI CHE DA

MILLENNI POPOLANO L'ITALIA. QUESTA ANTICA PUREZZA DI SANGUE È IL PIÙ GRANDE TITOLO DI NOBILTÀ

DELLA NAZIONE ITALIANA.

• 7. È TEMPO CHE GLI ITALIANI SI PROCLAMINO FRANCAMENTE RAZZISTI. TUTTA L'OPERA CHE FINORA HA FATTO IL REGIME IN ITALIA È

IN FONDO DEL RAZZISMO. FREQUENTISSIMO È STATO SEMPRE NEI DISCORSI DEL CAPO IL RICHIAMO AI CONCETTI DI RAZZA. LA

QUESTIONE DEL RAZZISMO IN ITALIA DEVE ESSERE TRATTATA DA UN PUNTO DI VISTA PURAMENTE BIOLOGICO, SENZA INTENZIONI

FILOSOFICHE O RELIGIOSE. LA CONCEZIONE DEL RAZZISMO IN ITALIA DEVE ESSERE ESSENZIALMENTE ITALIANA E L'INDIRIZZO

ARIANO-NORDICO. QUESTO NON VUOLE DIRE PERÒ INTRODURRE IN ITALIA LE TEORIE DEL RAZZISMO TEDESCO COME SONO O

AFFERMARE CHE GLI ITALIANI E GLI SCANDINAVI SONO LA STESSA COSA. MA VUOLE SOLTANTO ADDITARE AGLI ITALIANI UN

MODELLO FISICO E SOPRATTUTTO PSICOLOGICO DI RAZZA UMANA CHE PER I SUOI CARATTERI PURAMENTE EUROPEI SI STACCA

COMPLETAMENTE DA TUTTE LE RAZZE EXTRA-EUROPEE; QUESTO VUOL DIRE ELEVARE L'ITALIANO AD UN IDEALE DI SUPERIORE

COSCIENZA DI SE STESSO E DI MAGGIORE RESPONSABILITÀ.

• 8. È NECESSARIO FARE UNA NETTA DISTINZIONE FRA I MEDITERRANEI D'EUROPA (OCCIDENTALI) DA UNA PARTE GLI ORIENTALI E GLI

AFRICANI DALL'ALTRA. SONO PERCIÒ DA CONSIDERARSI PERICOLOSE LE TEORIE CHE SOSTENGONO L'ORIGINE AFRICANA DI ALCUNI

POPOLI EUROPEI E COMPRENDONO IN UNA COMUNE RAZZA MEDITERRANEA ANCHE LE POPOLAZIONI SEMITICHE E CAMITICHE

STABILENDO RELAZIONI E SIMPATIE IDEOLOGICHE ASSOLUTAMENTE INAMMISSIBILI.

• 9. GLI EBREI NON APPARTENGONO ALLA RAZZA ITALIANA. DEI SEMITI CHE NEL CORSO DEI SECOLI SONO APPRODATI SUL SACRO

SUOLO DELLA NOSTRA PATRIA NULLA IN GENERALE È RIMASTO. ANCHE L'OCCUPAZIONE ARABA DELLA SICILIA NULLA HA LASCIATO

ALL'INFUORI DEL RICORDO DI QUALCHE NOME; E DEL RESTO IL PROCESSO DI ASSIMILAZIONE FU SEMPRE RAPIDISSIMO IN ITALIA. GLI

EBREI RAPPRESENTANO L'UNICA POPOLAZIONE CHE NON SI È MAI ASSIMILATA IN ITALIA PERCHÉ ESSA È COSTITUITA DA ELEMENTI

RAZZIALI NON EUROPEI, DIVERSI IN MODO ASSOLUTO DAGLI ELEMENTI CHE HANNO DATO ORIGINE AGLI ITALIANI.

• 10. I CARATTERI FISICI E PSICOLOGICI PURAMENTE EUROPEI DEGLI ITALIANI NON DEVONO ESSERE ALTERATI IN NESSUN MODO.

L'UNIONE È AMMISSIBILE SOLO NELL'AMBITO DELLE RAZZE EUROPEE, NEL QUALE CASO NON SI DEVE PARLARE DI VERO E PROPRIO

IBRIDISMO, DATO CHE QUESTE RAZZE APPARTENGONO AD UN CEPPO COMUNE E DIFFERISCONO SOLO PER ALCUNI CARATTERI,

MENTRE SONO UGUALI PER MOLTISSIMI ALTRI. IL CARATTERE PURAMENTE EUROPEO DEGLI ITALIANI VIENE ALTERATO DALL'INCROCIO

CON QUALSIASI RAZZA EXTRA-EUROPEA E PORTATRICE DI UNA CIVILTÀ DIVERSA DALLA MILLENARIA CIVILTÀ DEGLI ARIANI.

• NELLA DOCUMENTAZIONE UFFICIALE FASCISTA NON VI È ALTRO TESTO CHE SI SIA COSÌ

FORTEMENTE ESPOSTO SUL TERRENO DELL’AFFERMAZIONE BIOLOGISTICA DEL PROBLEMA

RAZZIALE. NEMMENO LA DICHIARAZIONE SULLA RAZZA DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO (6

OTTOBRE 1938), CUI SPETTÒ LA PREFIGURAZIONE DEI PROVVEDIMENTI CHE IL GOVERNO SI

ACCINGEVA A DECRETARE PER PORRE GLI EBREI AL BANDO SOTTO IL PROFILO NORMATIVO, SI

SAREBBE SPINTA A TANTO, PRIVILEGIANDO UNA MOTIVAZIONE POLITICA, OSSIA IL

COINVOLGIMENTO DELL’EBRAISMO MONDIALE NELL’ANTIFASCISMO, QUASI CHE LE LEGGI

ANTIEBRAICHE DOVESSERO RAPPRESENTARE UNA FORMA DI RITORSIONE CONTRO L’IMPEGNO

ANTIFASCISTA DEGLI EBREI.

• 17 LUGLIO 1938 L’UFFICIO CENTRALE DEMOGRAFICO DEL MINISTERO DELL’INTERNO

CAMBIA NOME E COMPETENZE DIVENTANDO LA NUOVA DIREZIONE GENERALE PER LA

DEMOGRAFIA E LA RAZZA (DEMORAZZA), CHE PER OLTRE 5 ANNI DECIDE LE SORTI DI MIGLIAIA

DI EBREI ITALIANI E STRANIERI.

• LA DICHIARAZIONE SULLA RAZZA DEL GRAN CONSIGLIO

DEL FASCISMO DEL 6-7 OTTOBRE 1938

• SECONDO DOCUMENTO FONDAMENTALE PER IL FASCISMO AL QUALE ATTENERSI PER

LEGITTIMARE LA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE: IL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO DICHIARÒ

INFATTI L’URGENTE ATTUALITÀ DEI PROBLEMI RAZZIALI E LA NECESSITÀ DI UNA COSCIENZA

RAZZIALE.

• IL FASCISMO INOLTRE GIUSTIFICAVA IL PROPRIO OPERATO DI 16 ANNI DI ATTIVITÀ POSITIVE,

DIRETTE AL MIGLIORAMENTO QUANTITATIVO E QUALITATIVO DELLA RAZZA ITALIANA, CHE

AVREBBE POTUTO ESSERE “GRAVEMENTE” COMPROMESSO DA VARI INCROCI ED

IMBASTARDIMENTI.

• PROVVEDIMENTI PER LA DIFESA DELLA RAZZA.

• IL 6 OTTOBRE DEL 1938 IL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO VARA LA CARTA DELLA RAZZA. AL

SACERDOTE CHE CURAVA IL REGISTRO DEI BATTESIMI DELLA CATTEDRALE DI RAVENNA, I MARESCIALLI

CC CHE ANDAVANO A CONTROLLARE CHI FOSSE O MENO BATTEZZATO, PER RICAVARE GLI EBREI,

CHIEDEVANO: “MA INSOMMA, CHI SONO QUESTI EBREI: SONO CRISTIANI CHE NON CREDONO IN

CRISTO?”;

• VIENE RIDEFINITA LA FIGURA DELL’EBREO: NATO DA GENITORI EBREI ANCHE SE DI RELIGIONE NON

EBRAICA; NATO DA UN GENITORE EBREO ED UNO STRANIERO; NATO DA MADRE EBREA E PADRE

IGNOTO; NATO DA UN GENITORE EBREO; COLUI CHE ABBIA FATTO MANIFESTAZIONI DI EBRAISMO.

• 1° LEGGE: INTRODUCE IL CONSIGLIO SUPERIORE PER LA RAZZA, AD INDIRIZZARE LA MATERIA.

• 2° LEGGE: VIETA I MATRIMONI MISTI CON STRANIERI; SI DEFINISCE L’EBREO.

• 3° LEGGE: CONCEDE FACOLTÀ AL MINISTRO PER L’INTERNO, SU PARERE DI UNA COMMISSIONE

AD HOC, DI CONCEDERE LA ”NON APPARTENENZA ALLA RAZZA EBRAICA” ANCHE CONTRO LE

DOCUMENTAZIONI.

• 4° LEGGE: LIMITA IL DIRITTO TESTAMENTARIO, SI POSSONO CAMBIARE I COGNOMI.

• 5° LEGGE: REGOLA I CAMBI COGNOMI ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI ASSUMERE COGNOMI

DI “CASATI ISCRITTI NELL’ELENCO UFFICIALE DELLA NOBILTÀ ITALIANA”.

• 6° LEGGE: PREVEDE IL CASO EX ART. 158 R.D 1238. IL CODICE CIVILE FORMALIZZA LA

DIVERSITÀ GIURIDICA RAZZIALE PRIVILEGIANDO SEMPRE GLI ARIANI (COME NELLA

ASSEGNAZIONE DEI FIGLI IN CASO DI SEPARAZIONE).

• IL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO STABILÌ:

• 1) IL DIVIETO DI MATRIMONI DI ITALIANI E ITALIANE CON ELEMENTI APPARTENENTI ALLE RAZZE CAMITA,

SEMITA E ALTRE RAZZE NON ITALIANE;

• 2) IL DIVIETO PER I DIPENDENTI DELLO STATO A DA ENTI PUBBLICI – PERSONALE CIVILE E MILITARE – DI

CONTRARRE MATRIMONIO CON DONNE STRANIERE DI QUALSIASI RAZZA;

• 3) IL MATRIMONIO DI ITALIANI E ITALIANE CON STRANIERI ANCHE DI RAZZE ARIANE DOVRÀ AVERE IL

PREVENTIVO CONSENSO DEL MINISTERO DELL’INTERNO;

• 4) DOVRANNO ESSERE RAFFORZATE LE MISURE CONTRO CHI ATTENTA AL PRESTIGIO DELLA RAZZA NEI

TERRITORI DELL’IMPERO.

• INOLTRE IL GRAN CONSIGLIO RICORDAVA CHE L’EBRAISMO MONDIALE FU L’ANIMATORE DELL’ANTIFASCISMO

IN TUTTI I CAMPI E CHE L’EBRAISMO ESTERO O ITALIANO FUORIUSCITO È STATO (NEL 1924-1925 E DURANTE

LA GUERRA ETIOPICA) UNANIMAMENTE OSTILE AL FASCISMO.

• SI SALVAVANO DALL’ESPULSIONE GLI EBREI STRANIERI SOPRA AI 65 ANNI E COLORO CHE AVESSERO

CONTRATTO MATRIMONIO MISTO PRIMA DEL 1 OTTOBRE 1938, OLTRE AD ALTRI CASI SINGOLARMENTE

VALUTATI.

• IL GRAN CONSIGLIO STABILÌ, A PROPOSITO DELLA RAZZA EBRAICA, CHE:

• 1) È DI RAZZA EBRAICA COLUI CHE NASCA DA GENITORI ENTRAMBI EBREI;

• 2) È CONSIDERATO DI RAZZA EBRAICA COLUI CHE NASCE DA PADRE EBREO E DA MADRE DI

NAZIONALITÀ STRANIERA;

• 3) È CONSIDERATO DI RAZZA EBRAICA COLUI CHE, PUR ESSENDO NATO DA MATRIMONIO

MISTO, PROFESSA LA RELIGIONE EBRAICA;

• 4) NON È CONSIDERATO DI RAZZA EBRAICA COLUI CHE È NATO DA UN MATRIMONIO MISTO,

QUALORA PROFESSI ALTRA RELIGIONE ALL’INFUORI DELLA EBRAICA, ALLA DATA 1 OTTOBRE XVI

(1938).

• NON ERANO SOGGETTI A DISCRIMINAZIONI GLI EBREI ITALIANI CHE APPARTENEVANO A:

• 1) FAMIGLIE DI CADUTI NELLE 4 GUERRE SOSTENUTE DALL’ITALIA (LIBICA, MONDIALE, ETIOPICA,

SPAGNOLA); PATRIOTTISMO, NAZIONALISMO

• 2) FAMIGLIE DEI VOLONTARI DI GUERRA;

• 3) FAMIGLIE DI COMBATTENTI INSIGNITI DELLA CROCE AL MERITO DI GUERRA;

• 4) FAMIGLIE DI CADUTI PER LA CAUSA FASCISTA;

• 5) FAMIGLIE DI MUTILATI ED INVALIDI PER LA CAUSA FASCISTA;

• 6) FAMIGLIE DI FASCISTI ISCRITTI AL PARTITO NEGLI ANNI 1919-20-21-22 E NEL SECONDO

SEMESTRE DEL 1924 E FAMIGLIE DI LEGIONARI FIUMANI;

• 7) FAMIGLIE AVENTI ECCEZIONALI BENEMERENZE CHE SARANNO ACCERTATE DA APPOSITA

COMMISSIONE.

• NELL’ATTESA DI NUOVE DISPOSIZIONI DI LEGGE PER L’ACQUISTO DELLA CITTADINANZA I

CITTADINI ITALIANI DI RAZZA EBRAICA NON APPARTENENTI ALLE SUDDETTE CATEGORIE NON

POTERONO:

• 1) ISCRIVERSI AL PNF;

• 2) POSSEDERE AZIENDE DI QUALSIASI NATURA CHE IMPIEGHINO 100 O PIÙ PERSONE;

• 3) POSSEDERE PIÙ DI 50 ETTARI DI TERRENO;

• 4) PRESTARE SERVIZIO MILITARE IN PACE O IN GUERRA;

• INOLTRE SI CHIEDE AGLI EBREI ALLONTANATI DA IMPIEGHI PUBBLICI VENISSE RICONOSCIUTO IL

DIRITTO DI PENSIONE, NON SI EFFETTUASSERO PRESSIONI PER OTTENERE ABIURE, CHE

SEGUANO LE LEGGI IN CAMPO RELIGIOSO E CHE SI CONSENTA LA POSSIBILITÀ DI ISTITUIRE

SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE PER EBREI.

• INOLTRE SI PROCEDE CON UNA CONTROLLATA IMMIGRAZIONE DI EBREI IN ETIOPIA

• LA COMMISSIONE HA RIVELATO IMPORTANTI AI FINI DELLA PROPRIA INDAGINE:

• LE LIMITAZIONI DI PROPRIETÀ STABILITE DALLA LEGISLAZIONE 1938-39 E L’ESPROPRIO DELLE QUOTE

ECCEDENTI

• LE CONFISCHE DI BENI IMMOBILI E MOBILI DOPO IL DECRETO DEL DUCE (GENNAIO 1944)

• FURTI, SACCHEGGI, RAZZIE

• DANNO ECONOMICO A CHI È STATO COSTRETTO A VIVERE IN CLANDESTINITÀ

• DANNI CHE HANNO LIMITATO SUL LAVORO E ATTIVITÀ PROFESSIONALI.

• NON ABBIAMO DATI MOLTO PRECISI IN MERITO AI DANNI SUBITI DALLA COMUNITÀ EBRAICA, SOLO

POCHI SONO PUNTUALI RISPETTO AL VALORE DEI BENI. I DANNI FURONO MOLTO INGENTI POICHÉ

VENNERO A MANCARE LE FONTI PRIMARIE DI REDDITO. LE RESTITUZIONI SONO AVVENUTE IN

SEGUITO A SINGOLI DECRETI DI REVOCA O SULLA BASE DI DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE.

• = PESO DELLA TRAGEDIA CHE SPINGEVA A NON RICERCARE I PROPRI IMMOBILI.

IL CENSIMENTO DEGLI EBREI NEL 1938

• IL 5 AGOSTO VIENE ANNUNCIATO IL CENSIMENTO DEGLI EBREI.

• IL CENSIMENTO VENNE SVOLTO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE IL 22 AGOSTO 1938

CON LO SCOPO DI ”CREARE” IL GRUPPO DEGLI EBREI, CIOÈ DI ISOLARLO DALLA

POPOLAZIONE PER POI ASSOGGETTARLI ALLA NORMATIVA PERSECUTORIA –> 47.000 EBREI IN

ITALIA NEL 1938, POPOLAZIONE ITALIANA CIRCA MILLE VOLTE SUPERIORE.

• MANIFESTO DEL RAZZISMO, 14 LUGLIO 1938

• CENSIMENTO, 22 AGOSTO 1938

• DICHIARAZIONE SULLA RAZZA, MUSSOLINI; APPROVATA DAL GRAN CONSIGLIO DEL

FASCISMO IL 6 OTTOBRE 1938

• IL CENSIMENTO FU UNA DELLE PRIME INIZIATIVE DELLA DIREZIONE GENERALE; AVEVA

CARATTERE RISERVATO E GIRAVANO CIRCOLARI CIFRATE A PROPOSITO DI QUESTO TEMA

SICCOME VERSO L’ESTERNO DOVEVA APPARIRE COME ESCLUSIVO OGGETTO DI STUDIO. GLI

EBREI DOVEVANO COMPILARE MODULI CHE RICHIEDEVANO INFORMAZIONI DI CARATTERE

STRETTAMENTE PERSONALE. GIÀ PRIMA DELLA DATA DEL CENSIMENTO GLI UFFICI

DELL’ANAGRAFE, DELLA QUESTURA ED I CARABINIERI SI ERANO MOBILITATI PER OTTENERE UN

ELENCO DEI RESIDENTI.

• I MODULI DOVEVANO ESSERE INVIATI A ROMA ENTRO IL 26 AGOSTO ED ESSI RICHIEDEVANO

INFORMAZIONI SU TUTTA LA DISCENDENZA FAMILIARE.

• PASSATO IN RASSEGNA OGNI TIPO DI EBREO: CONVERTITI, NON PRATICANTI, DISCENDENTI DI

SOLO UN GENITORE EBREO, ECC…

• SI STIMAVANO CIRCA 40.000 EBREI NEL 1938; NEL 1911 GLI ISRAELITI ERANO 32.852 SU

34.671.400; NEL 1931 ERANO 39.112

• IL 26 AGOSTO VENGONO CONSEGNATI AL MINISTERO DELLA DEMOGRAFIA E DELLA RAZZA

47 SCHEDE DELLA PROVINCIA DI RAVENNA: 36 FAMIGLIE RESIDENTI ED 8 NON RESIDENTI

(FORSE 86 EBREI CENSITI).

• DEI 18 COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA SOLO IN 6 RISULTANO ESSERVI EBREI

RESIDENTI: 21 PERSONE A RAVENNA, 20 A LUGO, 20 A FAENZA, 11 A RUSSI, 8 A CERVIA, 5 A

BAGNACAVALLO. A CASOLA VALSENIO VIENE COMPILATA UNA SCHEDA SU RICHIESTA DEL

PODESTÀ DI IMOLA PERCHÉ VI SI TROVAVA UN CITTADINO EBREO, INFERMO DI MENTE,

AFFIDATO ALLA SORVEGLIANZA DEL SACERDOTE.

•CERVIA• 4 NUCLEI DI EBREI RESIDENTI, MA IL 22 AGOSTO VENGONO TROVATI ANCHE 7 NUCLEI FAMILIARI

NON RESIDENTI.

• DAL CENSIMENTO RISULTANO DI RAZZA EBRAICA, (MA SI SALVARONO):

• 1) MORPURGO VANDA, MOGLIE DEL SEGRETARIO DEL FASCIO (ODDONE PANZAVOLTA)

• 2) KOCH LILLY, MOGLIE DEL DIRETTORE DELLE SALINE (PIROMALLO ALBERTO)

• 3) COTTIGNOLI RINA OLGA, BATTEZZATA E SPOSATA CON MATRIMONIO CRISTIANO (NEL 1942 LA

DEMORAZZA LA CONSIDERA NON APPARTENENTE ALLA RAZZA EBRAICA, NEL 1944 NE VIENE

DECRETATA L’APPARTENENZA, MA NON QUELLA DEI SUOI FRATELLI, E LE VENGONO CONFISCATI I

BENI

• 4) LEVI MARIA BENVENUTA IN SARTORETTI, BATTEZZATA CHE RICHIEDE IL CAMBIO DI COGNOME IN

LAURI. NEL 1943 IL MINISTERO DELL’INTERNO DETERMINA LA SUA NON APPARTENENZA ALLA RAZZA

EBRAICA

• (NON SI SALVARONO): SILVIO WERTHEIMER, FIGLIO DI GIUSEPPE E CHIAPPI ERNESTA,

NATO A VENEZIA IL 28 AGOSTO 1896. RESIDENTE A BOLOGNA E SPOSATO CON

ZEDARICCHIO EMMA. AL CDEC (CENTRO DOCUMENTAZIONE EBRAICA

CONTEMPORANEA) RISULTA CHE FU ARRESTATO A CERVIA IL 9 DICEMBRE 1943,

INCARCERATO A RAVENNA, POI A BOLOGNA. DI QUI VENNE SPOSTATO A FOSSOLI E

SUCCESSIVAMENTE A VERONA. INFINE CON CONVOGLIO 14 DEL 2 AGOSTO 1944

VENNE DEPORTATO AD AUSCHWITZ, POI A DACHAU DOVE MORÌ IL 5 DICEMBRE 1944.

• SEMBREREBBE AVER RAGGIUNTO CERVIA PER SFUGGIRE A QUESTIONI DI GIOCO

D’AZZARDO, IVI DENUNCIATO PER TALI QUESTIONI E DA QUEL MOMENTO VENNE

SVELATA LA SUA DISCENDENZA EBRAICA.

• 4 DICEMBRE 1944 LIBERAZIONE DI RAVENNA.

La deportazione di

Wertheimer viene citata

anche in questo documento,

di poco posteriore alla sua

morte.