Ebrei a udine sud, 2017

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Ebrei a Udine sud Giovedì 26 gennaio 2017, ore 20,30 Parrocchia di San Pio X, Udine Relazione del prof. Elio Varutti sul tema: La Shoah dongje les cumieres di Baldassarie. Deportazioni e Campi di concentramento. Luoghi e storie 1943-1945 Udine, Scalo ferroviario di Via Buttrio, cancello d’ingresso, 2016

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Ebrei a Udine sud

Giovedì 26 gennaio 2017, ore 20,30 Parrocchia di San Pio X, Udine

Relazione del prof. Elio Varutti sul tema:

La Shoah dongje les cumieres di Baldassarie.

Deportazioni e Campi di concentramento.

Luoghi e storie 1943-1945

Udine, Scalo ferroviario di Via Buttrio, cancello d’ingresso, 2016

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Sebastiano Pio Zucchiatti, Vagoni bestiame carichi di ebrei, acquerello, gouache e pastelli su carta, cm 20,9 x 29,5, 2016 - da un disegno in letteratura.

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La Shoah vicino alle zolle d’orto di BaldasseriaA Udine sud, nell’area dello scalo ferroviario, tra Via Buttrio, Via Pradamano e Via Monfalcone, chiamata un tempo suburbio di Baldasseria, stazionarono i treni merci provenienti dalla Risiera di San Sabba o dal Carcere del Coroneo, o al comando delle Waffen SS, in Piazza Oberdan, a Trieste, col trasporto di ebrei, per lo più askenaziti, e di altri prigionieri dei nazisti concentrati a Udine nelle prigioni di Via Spalato.

Da Via Spalato, a piedi e, scortati da sentinelle, i prigionieri venivano portati in stazione, lungo Viale Trieste, per Dachau, Auschwitz…(testimonianza di Federico Esposito)

Udine, Via Monfalcone, treni merci in sosta, verso nord, 2016

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Marcello Tomadini, Settembre 1943, verso l’esilio, in Marcello Tomadini, Venti mesi fra i reticolati, LX tavole con prefazioni di don Pasa e Guglielmo Cappelletti, Vicenza, Editrice Società Anonima Tipografica, 1946.

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Udine, Via Capriva, incrocio con Via Romans, 2016

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Trieste,

primi del ‘900

Secondo i dati del 2016 di Mauro Tabor, la deportazione nei lager da Trieste, fulcro nevralgico dell’Adriatisches Küstenland, avendo colpito anche la figura dell’ebreo “misto” (ossia l’assimilato e il discendente da persone di altra religione, rintracciabile dalla sola evidenza del cognome) la cifra complessiva degli internati è alta. Pare vada oltre le 1200 persone, considerando che gli ebrei a Trieste, nel 1938, ammontavano a oltre 6000 unità, tra le quali letterati, pittori, scienziati, medici e amministratori d’aziende. Solo 1500 sono i sopravvissuti e i rientrati in città.

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Introduzione È documentato, nel periodo 1943-1945, il transito di ebrei

rinchiusi nei convogli merci in certi luoghi di Udine, secondo i risultati delle interviste ai signori Anna Chiavon (passaggio a livello di Via Cividale, sulla linea ferroviaria Udine-Tarvisio) e Giorgio Stella (passaggio a livello di Via della Valle a Sant’Osvaldo, sulla linea ferroviaria Venezia-Udine). In quest’ultimo caso i convogli di ebrei imprigionati provenivano da Venezia e, quindi, anche dai campi di detenzione del Centro e del Nord Italia, come da quello di Fossoli di Carpi, in provincia di Modena.

Una fonte chiara e netta è quella di Caterina Eleonora Bernardinis, detta “Rina”, decana della ragioneria friulana, insegnante all’Istituto Tecnico Commerciale “Antonio Zanon” di Udine e crocerossina, che in un suo libro ha scritto di: Quattro vagoni di ebrei a Udine sud.

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Corrado Cagli, Buchenwald 1945, Disegno a olio su carta, cm 20,5 x 33, firmato e datato in basso a destra: Germany 1945 Cagli, in I. Reale (a cura di), Cagli. Immaginare la libertà, Comune di Udine, Galleria d’Arte Moderna, Firenze, Il Fiorino, 1989, p 193.

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22 convogli di ebrei dalla Risiera di San Sabba a Trieste Dalla letteratura a disposizione si sa che i convogli ferroviari

partiti da San Sabba per i campi di concentramento nazisti furono 22. Essi non poterono passare che da Udine, anche dallo scalo di Via Monfalcone – Via Buttrio.

Il dato sui 22 convogli di deportati ebrei partiti da San Sabba a Trieste per Auschwitz, Ravensbrück e Bergen Belsen è dedotto dalle ricerche della Picciotto, pubblicate nel 2002 (pp. 62-65). Altri 20 convogli di carri bestiame carichi di ebrei sono partiti da Verona, Bolzano, Fossoli, Milano, Roma, Firenze, Bologna e Mantova, con destinazione Auschwitz. Ulteriori 3 convogli ferroviari di ebrei hanno iniziato la loro corsa dal Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, diretti prima a Drancy, in Francia e, infine, ad Auschwitz. Uno solo è il convoglio di ebrei imprigionati nel Dodecanneso, transitati a Rodi, Atene, con meta finale Auschwitz.

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Pinzano, 1943. foto Istituto provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione di Pordenone

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Prigionieri in Via Spalato Tabella n. 1 - Detenuti entrati al carcere di Udine,

1943-1945

Condannati a morte (sentenza eseguita) 98 Deportati in Germania 7.414 Deportati per lavori dalla TODT 753 Rimessi in libertà 1.647

TOTALE 9.912

Fonte: Plinio Palmano, “Al Grande Albergo di Via Spalato”, «Avanti cul Brun!», 1946, p. 106.

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Stazione di Udine, lato ovest, area taxi

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4 ebrei arrestati a Udine dalle Waffen SS Nel 1944 vengono arrestati quattro ebrei di Udine dalle Waffen SS,

secondo Pietro Ioly Zorattini. Si tratta del barone Elio Morpurgo (1858-1944), prelevato ultraottantenne e ammalato in ospedale il 26 marzo 1944 e deportato alla Risiera di San Sabba il successivo 29 marzo, per poi finire di vivere in Austria, dove morì di stenti tra… i devoti carcerieri di Hitler.

Le Waffen SS se la prendono pure coi matti, basta che siano ebrei; il demente Gino Jona è arrestato dai tedeschi nel manicomio di Udine. Poi ci sono altri tre ebrei imprigionati. Leone Jona, arrestato il 9 gennaio 1944, essendo egli partigiano della Brigata Osoppo Friuli, viene deportato ad Auschwitz il 2 settembre 1944.

Poi c’è Roberto Jona, arrestato il 12 marzo 1944 e deportato ad Auschwitz.

Infine si ha notizia di un ebreo nato a Pontelongo, in provincia di Padova, il quale viene arrestato a Udine; il suo nome è Leone Modena, fu deportato a Dachau e come tutti i sopravvissuti di quel lager venne liberato dall’esercito degli Stati Uniti d’America il 29 aprile 1945. Fin qui secondo i dati di Pietro Ioly Zorattini, del 2002.

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Antonio Picco, Difesa di Porta Aquileia nel 1848, a sinistra la Chiesa di San Pietro. Udine, Museo del Risorgimento.

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Udine, Piazzale D’Annunzio con Porta Aquileia nel 1945, dopo i bombardamenti anglo-americani.

Foto del 2016

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Il fantat Rosenberg arrestato a Gorizia nel 1944Si chiamava Rosenberg e aveva 12 anni. Era un ragazzo, un fantat (in lingua friulana). Viveva da parenti o amici sotto falso nome. Fu arrestato davanti ai compagni di scuola dalle Waffen SS, nella sua classe, presso la scuola media di Gorizia e fu portato via. Non si seppe più nulla di lui, anche dopo la guerra.

Il testimone di questa tremenda esperienza è il maestro Alfredo Orzan.

“Son rivâts a scuela i militârs da SS e i republichins – ha detto Alfredo Orzan – ai vedût puartâ via il me compagn di classe a Guriza, in Via dei Cappuccini, al jera a stâ intuna famea cuntun altri non, Rossini o Rossetti, no mi visi ben, ma lui al jera un Rosenberg e al veva dodis agns. Lu àn puartât via a pidadis tal cul e pachis cul manaçon da sclopa, lui al vaiva e chei lu pestavin ancjemò di plui. Al jera dome un fantat” (Sono arrivati alla scuola [media] i militari delle SS e i repubblichini – ha detto A. Orzan – ho visto portare via il mio compagno di classe a Gorizia, in Via dei Cappuccini, era a stare in una famiglia con un altro nome, Rossini o Rossetti, non ricordo bene, ma lui era un Rosenberg e aveva dodici anni. L’hanno portato via a pedate nel sedere e botte col calcio del fucile, lui piangeva e quelli lo pestavano ancora di più. Era solo un ragazzo).

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Il vice commissario di polizia dott. Mario Savino era nato a Pozzuoli (Napoli) nel 1914 e morì a Mauthausen il 15 marzo 1945.

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Archivio di Stato di Udine (ASUd), Questura di Udine, Categoria A 12, Stranieri, b 1. [documenti 1946 - 1947]

Un telegramma del 29 maggio 1947 del Questore di Cremona a tutte le questure d’Italia dice: “Allontanatisi ignota destinazione da locale campo UNRRA 146 stranieri che potrebbero tentare imbarco clandestino per Palestina. Maggioranza predetti est munita dichiarazione soggiorno giallo rilasciato Cremona. Pregansi ricerche procedendo secondo emergenze. Questore Di Logli”.

Il questore di Udine riceve e protocolla il telegramma, segno che vari ebrei tentavano l’imbarco da Genova ed altri porti per emigrare in Palestina, con molta probabilità con l’aiuto della Brigata ebraica e le organizzazioni ebraiche di emigrazione.

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Per saperne di più, vedi :

«Ebrei a Udine sud e dintorni, 1939-1948. Deportazione in Germania e rientri.»

In Internet: eliovarutti.blogspot.com

Udine, sottopasso di Via della Valle, in precedenza c’era il passaggio a livello, 2016

Udine, Via Pradamano, impianti ferroviari, 2016

FINE