EBR Intervista - Gruppo Callipo

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18 Employer Branding Best Practices. Le interviste di EBR La navigazione del Gruppo Callipo: dai mari del Mediterraneo agli orizzonti social. Risponde: Filippo Callipo Amministratore Unico, Callipo Group. Il mare cristallino incorniciato nel ligneo oblò di una ipotetica barca da pesca fa da sfondo ai tre barat- toli di Tonno Callipo nella home page dot com del brand. I valori della genuinità e della semplicità trainano l’azienda così come la loro chiarezza guida i cybernauti nel mare della navigazione web. “Giacinto Callipo Conserve Ali- mentari S.p.A.” si legge in calce al sito: se il brand fosse un libro la sua copertina si presenterebbe come solidamente tradizionale. Alla domanda “Quanti dipenden- ti ha Callipo?” la risposta secca dell’Amministratore Unico Filippo Callipo è “260 ca.” Se queste pa- role fossero i due lati di una ten- da si potrebbero già intravedere side A e B di Callipo. Un versante verbale dipinge dimensionalmen- te l’azienda, classificandola come medio-grande. L’altro, disegnato dal tono illocutorio della rispo- sta, lascia evincere la tradiziona- lità della struttura organizzati- va. Sull’onda di questo copione espressivo inizia l’intervista, i cui

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Employer Branding Best Practices. Le interviste di EBR

La navigazione del Gruppo Callipo: dai mari del Mediterraneo agli orizzonti social.

Risponde: Filippo Callipo Amministratore Unico, Callipo Group.

Il mare cristallino incorniciato nel ligneo oblò di una ipotetica barca da pesca fa da sfondo ai tre barat-toli di Tonno Callipo nella home page dot com del brand. I valori della genuinità e della semplicità trainano l’azienda così come la loro chiarezza guida i cybernauti nel mare della navigazione web. “Giacinto Callipo Conserve Ali-mentari S.p.A.” si legge in calce al sito: se il brand fosse un libro la sua copertina si presenterebbe come solidamente tradizionale.Alla domanda “Quanti dipenden-ti ha Callipo?” la risposta secca dell’Amministratore Unico Filippo Callipo è “260 ca.” Se queste pa-role fossero i due lati di una ten-da si potrebbero già intravedere side A e B di Callipo. Un versante verbale dipinge dimensionalmen-te l’azienda, classificandola come medio-grande. L’altro, disegnato dal tono illocutorio della rispo-sta, lascia evincere la tradiziona-lità della struttura organizzati-va. Sull’onda di questo copione espressivo inizia l’intervista, i cui

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pezzi si montano in uno scambio di telefonate ed e-mail a mille km di distanza.

F.S.: Callipo è una realtà aziendale molto radicata nel territorio locale della Regione punta dello stivale, al contempo il vostro brand espor-ta a livello internazionale. Tale evoluzione del mercato compor-ta un incremento delle posizioni aperte?F.C.: “Sicuramente la crescita del-la visibilità dei nostri prodotti ha comportato un incremento del-le posizioni aperte. Tenga anche presente che dal 2009 hanno ini-ziato la loro attività altre 2 azien-de (la Callipo Gelateria e il Popilia Country Resort), che hanno porta-to al cambiamento da una realtà aziendale unica ad un Gruppo e già tale circostanza ha, fisiologi-camente, incrementato il fabbiso-gno di risorse umane.” Callipo non è solo Tonno Callipo. L’evoluzione del business del brand va di pari passo con la voglia di trasmettere un’immagine aziendale realistica-mente articolata ed ambiziosa.

F.S: La gestione delle Risorse Uma-ne avviene da parte di un’area unica per le diverse linee di busi-ness del Callipo Group?F.C.: “La gestione è centralizzata e l’attività principale è fornire servi-zi a tutte le linee di business”.

F.S.: Come è organizzato il team delle Risorse Umane. Ci sono figu-re dedicate alla talent attraction

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Gruppo, che attualmente gestisce il sito aziendale e presidia in otti-ca principalmente consumer bran-ding il social network Facebook.

F.S: Quali sono gli elementi distin-tivi di ogni sito, qual è il target di ciascuno di loro?F.C.: “Ogni sito è orientato al consumatore finale: il sito della Conserve, pubblicizza prodotti di prima fascia, rivolgendosi ad un pubblico adulto con una veste gra-fica quasi tradizionale. I siti del Po-pilia e della Gelateria hanno una fascia di consumatori più ampia, cercando di coniugare un’ infor-mazione istituzionale ad una fre-sca e giovanile. Il sito della Volley ha un taglio decisamente diverso, cercando di soddisfare un pubbli-co più orientato all’informazione sportiva”.A questo punto l’intervista fa uno zoom sull’interessante attività sportiva made in Callipo.

F.S.: Su www.volleytonnocalli-po.com/index.asp appare l’icona dell’inconfondibile “f” blu, che ri-manda alla pagina Facebook della fan page Ufficiale della Volley Ton-no Callipo Vibo Valentia. Come è nata l’idea di una squadra che por-ta il nome del vostro brand?F.C.: “La Volley Tonno Callipo è sta-ta fondata dal Presidente Callipo nel 1993 ed ha una fortissima va-lenza sociale in una Regione come la nostra. La squadra è riuscita ne-gli anni a veicolare positivamente l’immagine della Calabria a livello nazionale ed a coinvolgere attor-

ed altre alla talent retention?F.C.: “La nostra è una realtà par-ticolare che, nell’ambito territo-riale di riferimento, suscita di per sé una forte talent attraction. Al contempo, molti dei nostri colla-boratori hanno avviato percorsi di lavoro che hanno portato ad un pensionamento senza mai cambiare posto di lavoro. Pertan-to il nostro Gruppo suscita, di fat-to, una forte talent retention. Ciò non toglie che, guardando alle nuove tecnologie con attenzione, in futuro possano esserci figure dedicate in via esclusiva alla ta-lent attraction e retention”. In Callipo la talent retention va di pari passo con l’assenza di turno-ver.

F.S.: Quali sono gli strumenti di se-lezione utilizzati da Callipo?F.C.: “In via principale il web, tra-mite la ricezione di e-mail o la pubblicazione di annunci. Occu-pa una fetta importante anche il passaparola con la relativa conse-gna dei cv presso la nostra sede”. Job board e comunicazione tradi-zionale sono in Callipo vie percor-ribili da una stessa rotatoria.

F.S.: Come si gestisce la talent at-traction all’interno di un Gruppo che presenta business così etero-genei: dal settore ittico a quello alimentare, al turismo, allo sport?F.C.: “Il minimo comune denomi-natore che genera l’attrazione che il Gruppo ha all’esterno è di sicuro la qualità, filosofia prin-cipale in Callipo. Oltre a riferirci

a quella dei prodotti finiti, ap-plichiamo il termine ai rapporti interpersonali ed alla gestione a 360° delle risorse umane”.L’attenzione al benessere orga-nizzativo come motore dell’inte-grazione tra diverse linee di bu-siness è la password della talent attraction del Gruppo.

F.S: Digitando “Callipo” nel browser appaiono una serie di link: www.callipo.com, www.cal-lipogroup.com, www.gelateria-callipo.com, www.volleytonno-callipo.com/index.asp. Noto che in nessuna stringa compare il pro-dotto storico del brand: il tonno. A cosa si deve questa scelta di co-municazione?F.C.: “La Callipo è un’azienda che vanta una storia centenaria, fatta di valori quali “la qualità innanzi-tutto” e la trasparenza, traman-dati da 5 generazioni e oggi ri-conosciuti ampiamente dai nostri consumatori. Il marchio Callipo pur evolvendosi ha saputo costru-irsi nel tempo una brand aware-ness molto forte”.

F.S: Quale dei vari siti è maggior-mente orientato all’employer branding inteso come talent at-traction?F.C.: “La talent attraction del no-stro Gruppo, al momento, si espri-me attraverso altri canali, che stiamo incrementando”. La conquista della dimensione so-cial in ottica e.b. da parte di Calli-po è in fieri. Stiamo assistendo al coraggioso work in progress del

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ne sono indiscutibilmente attratti dalle aziende che hanno un alto valore di affidabilità e prestigio. Pertanto, la comunicazione dei plus aziendali diventa un elemen-to strategico per attrarli e trat-tenerli. La nostra squadra di pal-lavolo negli anni ha certamente contributo a rafforzare la brand reputation. Siamo infatti l’unica azienda calabrese che ha scelto di investire in maniera considerevole nello sport della pallavolo, por-tando la nostra regione nella mas-sima serie nel giro di pochi anni. L’investimento ha un forte valore sociale, tangibile da tutti i nostri stakeholder. Lavorare in Callipo significa fare gioco di squadra e condividere i successi di un’azien-da che sceglie di puntare su azioni di CSR, che non portano a risultati numerici di bilancio, ma ad impor-tanti benefici in termini di reputa-zione e credibilità”.Si svela gradualmente il segreto della talent retention in Callipo, che si traduce in gioco di squadra. Ecco cosa intende Callipo per “fi-losofia della Qualità”.

F.S.: Come si vive in Callipo?F.C.: “In Callipo il clima è sicura-mente dei migliori. L’azienda è percepita come una grande fami-glia, attenta alle esigenze di tutti i collaboratori”.

F.S.: Con quali strumenti monitora-te il clima aziendale?F.C.: “Con il continuo contatto e scambio di informazioni con i col-laboratori. Ciò è possibile perché

non esistono barriere al confronto con i vertici aziendali”.

F.S.: Avete partecipato ad iniziati-ve esterne (realizzate da fornitori) che prevedevano l’uso dei social media? Se si quali sono queste ini-ziative e quali sono stati i riscon-tri?F.C.: “Non abbiamo realizzato ini-ziative tramite fornitori esterni, ma lo abbiamo fatto diverse vol-te in maniera diretta. La nostra azienda da qualche anno, infatti, sta utilizzando i social, Facebo-ok in particolare, per lanciare dei “concorsi”. Oltre a veicolare la promozione dei nostri prodotti, l’obiettivo è di aumentare le atti-vità di entertainment con gli uten-ti dei social. Ad oggi la fan page Callipo registra oltre 15.000 fan. Diamo loro la stessa importanza dei consumatori tradizionali, in quanto rappresentano un target nuovo, molto attento, interattivo e raggiungibile facilmente”.L’interazione che si propone tra-mite i contest, tanto in voga nei gruppi del social network foto-grafico www.flickr.com, è coniu-gata da Callipo in ottica consumer branding. Su Flickr, in base all’area tematica definita, i membri del gruppo postano le immagini ed al termine si premia la migliore. Questa forma di interazione con-sente di raccogliere virtualmente le persone attorno ad un “mat-ter”. Callipo lo fa in ottica consu-mer branding, ma il vero obiettivo che lascia sottendere è quello di fare parlare di sé.

no a sé l’entusiasmo di tutti i cala-bresi, diventandone al contempo simbolo e motivo di orgoglio”.Emerge da questa domanda l’or-goglio regionale che quel mare presentato assieme ai prodot-ti del brand nel sito aziendale http://www.callipo.com/ aveva la-sciato intendere a chiare lettere.

F.S.: Come mai il sito dedicato al volley è dotato di maggiori ri-mandi ai social media ed ai social network?F.C.: “Rivolgendosi ad un target molto ampio e costituito soprat-tutto da giovani, è necessario po-ter veicolare il nostro messaggio attraverso i canali oggi più diffusi ed utilizzati. Le attività che coin-volgono la volley, inoltre, sono quotidiane, per cui necessitano di essere trasmesse tramite canali e linguaggi friendly e veloci”.

F.S.: La formazione della squadra sportiva rientra in una politica di talent retention?F.C.: “Io direi che la squadra è un forte volano sia per la talent retention che per la talent attrac-tion, in quanto cerca di esportare in tutta Italia i valori che contrad-distinguono la filosofia del Grup-po”.

F.S.: La formazione della squadra sportiva rientra in una politica di talent retention?F.C.: “La squadra può essere cer-tamente un valido strumento per il coinvolgimento dei talenti. I candidati che cercano occupazio-

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F.S.: Che tempi vi siete dati?F.C.: “L’arco temporale previsto è quello del prossimo biennio”.

F.S.: Su quale canale punterete principalmente e perchè?F.C.: “Sicuramente faremo leva su più fronti: in primis, come dicevo, sui canali che oramai son diventa-ti di uso comune (vedi Facebook). Successivamente su quelli che lo stanno diventando come su Twit-ter e Linkedin. In particolare su questi ultimi vorremmo potenzia-re la nostra talent attraction”.

F.S.: Cos’è il talento per Callipo?F.C.: “Innanzitutto per la filosofia

F.S.: Che idea ha Callipo dei social media e dei social network come veicoli di talent attraction?F.C.: “La nostra azienda ha preso da tempo atto che, nell’era digi-tal social, è pressoché impossibile rinunciare all’utilizzo dei social anche come veicoli di talent at-traction. Gli utenti di Facebook ad esempio sono milioni e milio-ni, per cui utilizzare la propria fan page per raccontare la storia aziendale, la mission, i risultati raggiunti contribuisce a rafforza-re il marchio e ad attrarre i talen-ti. Anche i dipendenti stessi, fre-quentando le varie community, possono trasformarsi in “amba-

sciatori” dei valori dell’azienda”.Story telling attraverso i social ed embrionale definizione del ruolo di brand ambassador si pongono come base di una preannunciata rivoluzione del brand attraverso i social media.

F.S.: Intendete investire nella vo-stra presenza sui social media?F.C.: “Sicuramente. Nel prossimo futuro verrà implementata la presenza e l’incisività della nostra comunicazione sui social media, sia su quelli che oramai sono di-ventati familiari che su quelli che iniziano a farsi strada nella vita giornaliera di tutti noi”.

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continuo”.Responsabilizzazione individua-le e impronta human resources oriented sono gli ultimi valori che Callipo svela in questa calda testi-monianza aziendale. Si completa il quadro di un Gruppo attento a salvaguardare l’autenticità delle proprie origini, a favore di una sana informalità relazionale in-quadrata in una ambiziosa defini-zione degli obiettivi. L’employer branding si respira nell’aria dei locali aziendali in cui

sorridenti lavoratori collaborano quotidianamente. Se i social media sono strumenti di comunicazione, il motore comunicativo è roboan-te in Callipo così come impetuosa è la voglia di affermarsi

a cura di Francesca Serrao

Callipo il talento deve riguarda-re soprattutto le doti umane in quanto è nostra ferma convinzio-ne che si debba necessariamente essere buoni uomini per poter di-ventare buoni collaboratori. Altro aspetto del talento, per il brand è la capacità di essere imprenditori di sé stessi, ciascuno nel proprio ruolo. Questa qualità si traduce nella volontà di gestire al meglio le proprie mansioni ed i propri compiti, intraprendendo giornal-mente percorsi di miglioramento