Ebook-Sinergologia.pdf

21
© Istituto Italiano di Sinergologia Tutti i diritti riservati COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 1 [Selezionare la data] Istituto Italiano di Sinergologia Via Fuhrman, 74 - 10062 Luserna S.G.(TO) Tel. 0121.954452 - [email protected] SINERGOLOGIA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Transcript of Ebook-Sinergologia.pdf

Page 1: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 1

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

SINERGOLOGIA

COMUNICAZIONE

NON

VERBALE

Page 2: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 2

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

INDICE

1. La Sinergologia – Storia della teoria e delle sue applicazioni

2. Alcune Ricerche sulle emozioni

3. Gli Studi sulla Finzione

Page 3: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 3

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

INTRODUZIONE

ALLA

DISCIPLINA

SINERGOLOGICA

Page 4: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 4

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

1. La Sinergologia

Storia della teoria e delle sue applicazioni

Page 5: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 5

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

Durante un lavoro nell’ambito di una ricerca per il dottorato, Philippe Turchet notò

come esistevano delle correlazioni interessanti tra alcuni gesti apparentemente

spontanei delle persone e le emozioni che queste potevano provare in base al contesto

e all’atmosfera del momento. Da quest’osservazione nacque uno studio approfondito su

centinaia di video provenienti da pubblicità, cinema e web dai quali Turchet e i suoi

collaboratori crearono le basi della teoria sinergologica.

La Sinergologia è una disciplina che ha l’obiettivo di è comprendere

meglio il funzionamento della mente umana a partire dal linguaggio

del corpo e soprattutto di quell’area inconsapevole delle emozioni non

espresse verbalmente; dimostra, infatti, molto chiaramente che qualsiasi

reazione emotiva presente nell’essere umano è decodificabile

attraverso una lettura esperta dei segnali dati dal corpo, dal viso e da

altri elementi, come ad esempio, la postura. Il linguaggio del corpo esprime,

dunque, come evidenziato dallo stesso Turchet, ciò che il soggetto vuole

trasmettere e ciò che vuole tenere per sé.

La comunicazione umana interpersonale può essere consapevole e/o

inconsapevole; il linguaggio non verbale risulta essere molto spesso

inconsapevole. Questo perché l’essere umano quando comunica (si potrebbe

quindi dire sempre) utilizza due tipi di canali: il canale verbale, attraverso cui

esplicita il contenuto manifesto e formale del messaggio, e il canale non

Page 6: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 6

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

verbale, in cui sono veicolati tutti gli altri contenuti del messaggio che

rimangono latenti, a volte inconsci o volutamente nascosti.

La Sinergologia insegna come un gesto non abbia significato se

non viene letto insieme a tutti gli altri e a tutto il corpo. L’elemento

importante, infatti, è la coerenza o l’incoerenza dei diversi gesti visti in una

prospettiva unitaria che dà informazioni sulle emozioni simulate nel momento.

L’asimmetria tra le due parti del viso dà indicazioni importanti

in merito alla veridicità dell’espressione mostrata.

Turchet per primo introduce il concetto della logica emisferica nella

comunicazione non verbale; sulla metà destra del viso compaiono i segni

legati al calcolo e al controllo sulla comunicazione, mentre nella parte destra

leggiamo i segni di maggiore spontaneità.

Quando siamo di fronte al nostro interlocutore il prestare attenzione ai segni

che compaiono nell'uno o nell'altro emi-viso ci consentirà di leggere le scelte

emozionali dell'eventuale “apertura” o “messa a distanza”.

Unendo i diversi studi riguardanti l’espressione delle emozioni, si

acquisiscono gli strumenti per decodificare i segnali che il corpo e il viso

dell’altro inviano e, in tal modo, decodificare altresì tutti i meta-messaggi

Page 7: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 7

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

latenti presenti all’interno della sua comunicazione. In un messaggio, infatti,

oltre all’informazione vera e propria, esistono diversi meta-messaggi più o

meno consci; a seconda che utilizzi un tono di voce dolce o ruvido, una postura

chiaramente “aperta” oppure “chiusa”, una gestualità particolare e altro

ancora, la persona che invia il messaggio sottintende ulteriori elementi “di

cornice” del messaggio, elementi che, come si diceva precedentemente, il più

delle volte sono inconsapevoli. Attraverso gli studi di Turchet si è andati ad

indagare proprio tutti questi aspetti dei messaggi.

A tal proposito, Turchet e collaboratori individuano cinque dimensioni

del linguaggio non-verbale:

1. la dimensione peri-verbale;

2. la dimensione para-verbale;

3. la dimensione infra-verbale;

4. la dimensione sopra-verbale;

5. la dimensione pre-verbale.

La prima dimensione, quella peri-verbale, riguarda lo spazio dove la

comunicazione ha luogo e che intercorre tra gli individui interessati. Questa è

una dimensione dove molta importanza ha l’appartenenza socio-culturale.

Page 8: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 8

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

La seconda dimensione è quella para-verbale1, che viene spesso confusa

con tutto il non-verbale. Essa comprende tutto ciò che nella comunicazione

dipende dalla voce, tranne che il significato logico delle parole stesse; tutto ciò

che riguarda tono, timbro, intonazione.

La dimensione successiva, l’infra-verbale, comprende l’insieme delle

informazioni subliminali che vengono comunicate da colori, odori, tipo di

abbigliamento scelto dagli interlocutori, cioè da elementi di contorno

appartenenti al contesto in cui si svolge la comunicazione.

La quarta dimensione è il sopra-verbale che corrisponde ai messaggi

coscienti che inviamo all’altro durante la comunicazione e che, però, non sono

veicolati dalle parole, ma da elementi rilevati dal modo di porsi in relazione con

l’altro. Tutti i messaggi di questo tipo hanno lo scopo di produrre un effetto, ma

la difficoltà spesso è stabilire quale2.

La dimensione pre-verbale permette ad ogni persona di analizzare

brevemente l’altro individuo con il quale si comunica, “dargli un’occhiata”,

come si dice in gergo popolare, ed “inquadrarlo”. In seguito a questa prima

rapida valutazione, il nostro interlocutore acquista subito caratteristiche

1Il para-verbale è molto importante nei primi anni di vita del soggetto, perché attraverso tale dimensione-guida il bambino

impara i primi rudimenti della comunicazione, rudimenti che resteranno impressi indelebili nella sua memoria e che faranno pe r sempre

parte del suo bagaglio culturale e personale. 2Durante un primo appuntamento, ad esempio, per una donna la scelta del vestito e del maquillage è una scelta

assolutamente non casuale, attraverso la quale vuole trasmettere al partner messaggi precisi riguardo la predisposizione nei suoi

riguardi; è importante che il partner riesca a decodificare in modo adeguato tali messaggi in modo da evitare qualsiasi equivoco.

Page 9: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 9

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

positive o negative che ci permettono di provare empatia o diffidenza nei suoi

confronti ancor prima di parlare.

Quando si comunica? Sempre, ovviamente. È impossibile non

comunicare. Provate anche solo a non comunicare con la persona che avete

davanti: se la cosa dovesse inizialmente (e apparentemente) riuscirvi, ci

vorrebbe poco per svelare al vostro interlocutore, magari con dei gesti, che

l’obiettivo di ciò che state facendo è proprio non comunicare: e questa è una

comunicazione!

Autori come Watzlawick, Beavin e Jackson, attraverso le loro ricerche,

dimostrarono scientificamente la verità di tale affermazione: il diniego è

comunicazione, non rispondere è comunicazione, fuggire dalla

conversazione è comunicazione, e così via.

Qualsiasi movimento, parola o gesto trasmette una comunicazione.

Il segnale A passa dall’inviante X all’inviato Y e produce una risposta B.

Qualora anche il segnale A fosse “distogliere lo sguardo dall’interlocutore

allo scopo di interrompere la comunicazione”, tale segnale consisterebbe

comunque in un’informazione che giunta ad Y continua a produrre una

X segnale A Y risposta B

Page 10: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 10

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

determinata risposta B. Tutto questo processo, al di là del contenuto del

messaggio in sé, è comunicazione.

In base alla tipologia di messaggio e al tipo di relazione che intercorre tra

i due interlocutori, esistono diversi livelli comunicativi di

contenuto e di relazione; all’interno della teoria degli autori

citati (Watzlawick, Beavin, Jackson, 1971), viene data molta

importanza all’aspetto meta-comunicativo.

La pratica sinergologica aiuta ad individuare entrambi i

livelli (di contenuto e di relazione) allo scopo di meglio definire e classificare i

comportamenti e gli atteggiamenti umani: in ogni comunicazione esiste un

livello di contenuto che individua l’informazione che deve essere veicolata da X

a Y ed un livello di relazione che classifica il livello precedente e che si desume

essenzialmente studiando il linguaggio del corpo.

Ciò che interessa non è l’informazione, ma la pragmatica della

comunicazione. L’aspetto meta-comunicativo rappresenta, dunque, uno degli

aspetti essenziali sia dal punto di vista della Scuola di Palo Alto sia dal punto di

vista sinergologico.

Page 11: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 11

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

2. Alcune ricerche sulle emozioni

Page 12: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 12

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

Charles Darwin scrisse nel 1872 “The

expression of the emotions in man and

animals”.

A quel tempo già altri scienziati avevano

studiato le espressioni del volto.

Il fisiologo francese Duchenne, ad esempio,

scrisse un libro in cui voleva dimostrare la funzione di determinati

muscoli nel produrre le espressioni facciali.

Per far ciò, utilizzò deboli scariche elettriche allo scopo di produrre

contrazioni dei muscoli del volto e fotografò tali espressioni.

Molti altri autori indagarono la funzionalità di tali muscoli,

cercando di mettere in connessione questi con la modalità di espressione delle

emozioni.

Alcuni studi hanno interessato le espressioni facciali

simulate, arrivando a costruire griglie di risposte, alcune delle quali

riconosciute all’unanimità (o quasi) dal campione scelto, altre di ambigua

collocazione: alcune espressioni, infatti, destavano risposte diverse a seconda

degli individui coinvolti appartenenti al campione.

Ciò accadeva perché le fotografie raffiguranti le emozioni simulate

contenevano espressioni che spesso non esprimevano sempre il pattern

desiderato dai ricercatori. Inoltre, ciascun attore-soggetto trasportava nella

Page 13: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 13

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

fotografia rughe di espressione e smorfie appartenenti al suo particolare ed

unico modo di esprimersi, fatto questo che poteva influenzare la posa e,

quindi, le risposte. L’ambiguità di alcune espressioni derivava anche dal

fatto che la denominazione degli affetti è spesso ambigua perché

ciascuno porta dentro di sé una particolare storia personale che è

fortemente legata all’apprendimento del linguaggio emozionale.

Ma il fatto più importante che i ricercatori dimenticarono di considerare

fu che una risposta emozionale è un evento che si verifica nel tempo e

che difficilmente si può imprimere in una fotografia.

Altre ricerche furono volte ad indagare la parte del volto che più di tutte

riflettesse le emozioni. I risultati mostrarono che non esiste tale area, ma

l’importanza delle diverse zone facciali nel distinguere le emozioni dipende

dall’emozione che si intende valutare.

Tutte queste ricerche ebbero il grosso limite della metodologia: i

ricercatori utilizzarono strumenti, come la fotografia, che impedivano di

analizzare la molteplicità di cambiamenti di espressione che si verifica nel

tempo dell’emozione, perché focalizzavano l’attenzione su un momento preciso

e statico impresso nella pellicola.

Da studi antropologici e transculturali più recenti e da studi svolti con

bambini nati ciechi e sordi, si è concluso che molte espressioni emozionali sono

Page 14: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 14

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

innate e riflettono programmi neuromuscolari fondamentali, geneticamente

determinati.

Se molte espressioni emozionali sono innate è anche vero che ne

esistono di apprese. Le espressioni innate non sono passibili di modifiche ed

aggiustamenti.

I comportamenti non verbali sono quindi intimamente connessi

con le emozioni:

le espressioni facciali

i movimenti oculari e la direzione dello sguardo

i gesti

la postura

le caratteristiche della voce (tono, inflessione, ecc.)

le esitazioni nel discorso

i suoni non linguistici (risate, sbadigli, ecc.)

l’uso dello spazio sociale

il tocco

gli odori e l’olfatto.

Gli esseri umani (e prima di loro già i Primati) usano una gran varietà di

gesti nella conversazione parlata. Ogni gesto ha un particolare significato da

solo e nella combinazione con altri gesti. Alcuni sono volontari, ma la maggior

parte di questi risulta essere inconsapevole ed aiuta ad individuare i messaggi

latenti che il soggetto comunica senza intenzione.

Page 15: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 15

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

3. Gli studi sulla finzione

Page 16: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 16

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

Le prime ricerche sulle emozioni

furono svolte con l’ausilio di semplici

fotografie; nello specifico, i ricercatori

sottoponevano ai soggetti del campione

delle fotografie con volti umani aventi

particolari espressioni e i soggetti dovevano indicare di quali emozioni si

trattava. In alcuni casi, le risposte risultavano omogenee3, in altri c’era molta

discordanza.

Ekman sottolinea come a volte la causa della disomogeneità nei risultati

delle ricerche stia nella difficoltà a distinguere le diverse emozioni, soprattutto

perché nella quotidianità è raro incontrare un’emozione pura, si tratta quasi

sempre di emozioni multiple.

Ognuno di noi, fin da piccolo, ha dovuto fare i conti con le proprie ed

altrui emozioni e con l’espressione o con il mascheramento di queste. Anche a

fronte di anni di allenamento, non è sempre facile controllare la mimica delle

emozioni.

Siamo più abituati a mentire con le parole e ci sentiamo anche più

abili nel farlo; la mimica, infatti, può essere questione di frazioni di secondo,

può essere a volte impercettibile e difficile da interpretare anche per

3Un’emozione, infatti, come la paura ha caratteristiche manifeste universalmente conosciute e condivise che ne facilitano

l’individuazione attraverso il riconoscimento dell’espressione facciale. In particolare, circa l’80% dei soggetti delle ricerche concordava nel definire “impaurita” una determinata espressione facciale.

Page 17: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 17

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

l’osservatore più attento. Le parole, di contro, agevolano il nostro processo di

empatia4. Inoltre, non dimentichiamo che le espressioni del viso sono

involontarie, le parole non lo sono; questo non vuol dire che non possono

essere apprese o simulate, ma che ci sono alcune situazioni in cui sarà forse

impossibile celare determinate emozioni, o meglio, celare l’espressione

inconsapevole e autonoma di tali emozioni.

Durante il processo di apprendimento, buona parte di ciò che il bambino

impara (almeno per i primi periodi) passa attraverso il meccanismo

dell’imitazione: il bambino vede gli altri suoi simili (gli adulti) comportarsi in un

determinato modo, assumere quella particolare espressione o adottare un

particolare atteggiamento e prontamente lo imita. L’apprendimento del

linguaggio ha come base il processo di imitazione dei primi suoni, poi sillabe,

poi micro-frasi, poi frasi vere e proprie.

Così avviene anche per l’apprendimento delle emozioni e per

l’espressione delle stesse: non esiste, però, un dizionario delle

emozioni riconosciuto ed è per tale motivo che la ricerca è tuttora

aperta.

4Con le parole, infatti, noi riusciamo meglio a metterci nei panni dell’altro che ascolta la nostra voce con la nostra tonalità, ed in tal modo

riusciamo a modificare l’intervento in base a ciò che empaticamente sentiamo. Su ciò che accade sul nostro viso mentre parliamo

non possiamo, invece, avere un feedback costante ed è molto più difficile l’automonitoraggio e, conseguentemente, il mascheramento.

Page 18: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 18

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

Paul Ekman (2003) individua quattro ragioni per controllare l’espressione

del viso. Vediamole qui di seguito:

1. regole di esibizione culturali, che individuano l’appartenenza di un

individuo ad una determinata classe sociale o culturale. Sono regole che, una

volta apprese, diventano abitudini;

2. regole di esibizione personali, costituiscono automatismi che derivano

dalle esperienze e dall’ambiente familiare;

3. regole di esibizione professionale, dettate dalla propria appartenenza ad

un ambito professionale;

4. regole di esibizione contingenti, definite dall’esigenza del momento

presente.

Queste quattro ragioni possono portare a messaggi falsi od

omessi.

Ekman sostiene che «la stessa parola menzogna, tuttavia, può

essere ingannevole: fa supporre che il solo messaggio importante sia quello

vero, nascosto, mentre invece anche il messaggio falso è importante, se

sappiamo che è falso. Invece di parlare di menzogna, preferiamo parlare di

controllo del messaggio, perché la menzogna stessa può comunicare qualcosa

di utile» (Ekman, 2003, pag. 185).

Il controllo delle emozioni è ovviamente volontario e l’individuo può avere

diverse motivazioni che lo muovono: si può, ad esempio, cercare di modificare

l’intensità delle emozioni, andando incontro ai dettami socio-culturali oppure

allo scopo di soddisfare le aspettative dell’altro interlocutore.

Page 19: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 19

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

Un altro obiettivo può essere la falsificazione delle emozioni attraverso la

simulazione (mostrare un sentimento che non esiste), la neutralizzazione (non

mostrare un sentimento che proviamo) o il mascheramento (sostituire

l’emozione veramente provata con un’altra falsa).

Come si può capire se una mimica è controllata, se è falsificata?

Culturalmente siamo stati educati più che ad imparare a riconoscere i

sintomi della manipolazione, a collaborare con questi; ciò avviene perché

spesso intervengono regole di esibizione culturali condivise e può capitare che

un soggetto non abbia desiderio di affrontare una manipolazione (per paura di

vedere la realtà o per incapacità ad affrontare la situazione) e colluda, in tal

modo, con l’interlocutore. Altre volte capita che le emozioni siano falsificate

con l’obiettivo di rendere noto a tutti che sono false. Capitano anche situazioni

in cui la manipolazione-falsificazione ha lo scopo di ingannare sulle emozioni.

In questi casi può essere molto difficile individuare l’inganno, perché di solito si

tratta di persone molto abili5.

Nel tentativo di scoprire una falsificazione occorre sempre considerare le

caratteristiche peculiari del soggetto che vogliamo esaminare: ognuno di noi,

infatti, nel corso del suo sviluppo ha acquisito una serie di movimenti ed

atteggiamenti che sono entrati a far parte con il tempo del suo modo di

parlare, muoversi, gesticolare e che devono essere conosciuti dall’esaminatore

5Anche se in qualsiasi simulazione anche l’individuo più bravo lascia intravedere per un tempo brevissimo il vero sentimento a lla base di

quello falso.

Page 20: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 20

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

al fine di non confonderli con eventuali comportamenti menzogneri.

Tutti i possibili indizi di falsificazione non devono mai essere considerati

da soli; se prendiamo, ad esempio, i lapsus gestuali vedremo come non

tutti sottintendano menzogne, anzi la maggior parte di queste non sono

tradite dai lapsus. Possono indicare anche la presenza di uno stress di vario

tipo6.

Negli anni si è cercato di creare uno strumento che individuasse le

modificazioni del sistema nervoso autonomo in seguito a menzogna; da questa

esigenza è nato il poligrafo, la cosiddetta “macchina della verità”. Per anni

scienziati ed organi di sicurezza dei diversi Stati del mondo hanno creduto

nell’infallibilità di tale macchina, ma oggi non si è più così sicuri. Ekman, in

particolare, è molto critico in merito; egli sostiene che il poligrafo non individui

le bugie: le alterazioni rilevate dalla macchina indicano il grado di intensità

dell’emozione, ma non dicono nulla sul tipo di emozione provata. Provare una

forte emozione significa allora mentire?

Ekman si occupò per anni di studiare i segni di finzione, in particolare sul

viso delle persone. Il presupposto alla base delle sue ricerche è che esistono

emozioni vere ed emozioni false e la loro espressione interessa parti diverse

6Prendiamo l’esempio di una situazione che porti l’individuo ad una generica eccitazione emotiva: le conseguenze saranno l’aumento

del ritmo respiratorio, della frequenza nella deglutizione e della sudorazione; tutti possibili indizi di menzogna che devono

comunque sempre essere valutati caso per caso: una generica eccitazione emotiva, infatti, non significa necessariamente

falsificazione.

Page 21: Ebook-Sinergologia.pdf

© Istituto Italiano di Sinergologia – Tutti i diritti riservati

COMUNICAZIONENONVERBALE.COM 21

[Selezionare la data]

Istituto Italiano di Sinergologia

Via Fuhrman, 74 - 10062 – Luserna S.G.(TO)

Tel. 0121.954452 - [email protected]

del cervello (le emozioni vere producono movimenti involontari, mentre quelle

false producono movimenti volontari). Il volto mostra entrambi i messaggi:

quello che si ha intenzione di comunicare e quello che, invece, si vuole

nascondere.

Tra le più inafferrabili fonti che nel viso fanno trasparire emozioni

nascoste ci sono le microespressioni, mimiche emotive complete che si

presentano sul volto per una frazione di secondo (1/4 di secondo) e che,

se individuate, non lasciano dubbi in merito all’emozione dell’interlocutore.

Oltre alle microespressioni esistono altri

due modi in cui possono trasparire i

sentimenti nascosti: le espressioni che

l’individuo si lascia sfuggire prima di

controllarle e/o soffocarle e le

tracce che rimangono sul viso a causa dell’impossibilità dell’inibizione dei

muscoli governati dal sistema vegetativo.

Grazie per aver scaricato questo eBook!

Chiedi informazioni gratis telefonando al 0121.954452

Copyright Istituto Italiano di Sinergologia

Tutti i diritti riservati

www.comunicazionenonverbale.com