E zine giulius Anno 4 N° 1

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1 e-zine La prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 01 - Gennaio 2016 l’amico degli animali Angolo cane Lagotto Romagnolo Il cane nel ‘900 artistic o Il cane sant o L’esperto risponde Lotta ai parassiti intestinali Uso responsabile degli antibiotic i L’albero sacro dell’India

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e-zineLa prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 01 - Gennaio 2016

l’amico degli animali

Angolo caneLagotto Romagnolo

Il cane nel ‘900 artisticoIl cane santo

L’esperto rispondeLotta ai parassiti intestinali

Uso responsabile degli antibiotici L’albero sacro dell’India

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Sommario..............................

l’amico degli animali

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Link esterni

LEGENDA

Alimentazione pag 4 Uso delle farine di insetto nell’alimentazione di cani e gatti

Salute animale pag 6 - 9 Malattie del fegato nel cane e nel gattoFalsa gravidanzaLe infezioni delle vie urinarieAvvelenamento da Aflatossine

Omeopatia pag 11Trattamento omeopatico di pazienti oncologici

L’esperto risponde pag 13 - 16Lotta ai parassiti intestinaliUso responsabile degli antibiotici L’albero sacro dell’India

Angolo cane pag 19 - 21Lagotto RomagnoloIl cane nel ‘900 artisticoIl cane santo

Angolo gatto pag 24 - 25Comunicazione tattile nel gattoOrientale a pelo corto

Storia della veterinaria pag 29In un antico codice gli albori della veterinaria

Qui Demas pag 30 - 31Giulius Pet Shop: la parte social vive in noi

Pet quiz pag 33

Angolo gatto

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Salute animale

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Storia della veterinaria

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ALimentAziOne

uso delle farine di insetto nell’alimentazione

di cani e gatti

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di utilizzo di farine d’insetto nella catena alimentare che direttamente o indirettamente interessa la nostra specie.

Perché tutto questo interesse?La prima motivazione è sicuramente legata all’aumento demografico a cui il nostro pia-neta sta andando incontro e questo si riflette sull’individuazione di fonti proteiche che siano compatibili con il rapporto tra popolazione, superfici disponibili e controllo dell’ecosistema. Al momento l’utilizzo degli insetti risulta l’unica frontiera ecosostenibile. Ovviamente non si pensa ancora all’inserimento delle farine derivate da insetti nell’alimentazione umana, ma i diretti interessati saranno per ora le produzione zootecniche.

Perché ProPrio gli insetti?I motivi sono ovvi. Utilizzo di fonti alimentari non competitive con l’uomo (es. foglie di gelso nel baco da seta). Alta capacita di conversione alimentare, un bovino ha bisogno di circa 8 kg di cibo per produrre 1 kg di proteina, gli insetti 1.7 kg. Spazio necessario, i m2 necessari per produrre 1 kg di proteina sono fino a 150 volte inferiori. Produzioni di CO2 in confronto agli allevamenti classici.

Per concludere le produzioni di insetti risultano un’ottima alternativa alle produzioni attuali anche se vanno ancora ottimizzate al fini di far diminuire i costi e nel frattempo adattare le normative. Da poco è stato messo in commercio un alimento monoproteico per cani a base di farine d’insetto, che rappresenta il primo ingresso nelle nostre case. Per ora siamo solo all’inizio ma sembra un dato di fatto che l’entomofagia dovrà entrare nella nostra cultura nel tempo massimo di 20 anni, cosa che per ora sconvolge quella parte di popolazione mondia-le che finora ha visto sempre questo fenomeno come una bizzarra usanza orientale.

Dr. Mario Agrillo

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Le patologie epatiche non sono facili da diagnosticare dal momento che le manifestazioni cliniche possono non essere specifiche e non abbiamo a disposizione un unico test in grado di svelarle. Il fegato ha una rilevante capacità di riserva e, per questa ragione, i

sintomi di malattia possono non manifestarsi fino a quando il danno dell’organo non è rile-vante. Esistono poi affezioni di ordine generale che possono avere ripercussioni epatiche.

Il veterinario per giungere ad una diagnosi in primo luogo procederà alla raccolta accurata della storia dell’animale che riguarda l’uso di farmaci, la possibile esposizione a sostanze tossiche, la presenza di malattie infettive, procedure chirurgiche recenti che richiedevano l’uso di anestetico e dati sul tipo di vita. L’età, la razza e il sesso possono aiutare ad indirizzarsi verso una causa piuttosto che un’altra. Un esempio è l’epatite cronica presente comunemente in cani di razza Dobermann, femmine, di media età.

I segni clinici di più frequente riscontro sono rappresentati da: depressione, minore appe-tito, perdita di peso e mancata crescita, vomito, diarrea, feci di color argilla, presenza di liquido in addome, aumento della sete e dell’urinazione, ittero, problemi di coagulazione, dolore addominale ed encefalopatia. Alla visita clinica faranno seguito gli accertamenti diagnostici quali esami di sangue, urine, ecografia epatica. In molti casi il veterinario per una diagnosi di certezza può anche ricorrere ad un esame bioptico del fegato. Prima di arrivare alla biopsia, è però importante che tutte le cause di problemi epatici secondari siano completamente escluse.

A. C.

malattie del fegatonel cane e nel gatto

SALute AnimALe

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è possibile osservare soprattutto nella cagna, meno frequentemente nella gatta, la com-parsa di un comportamento materno e di segni esteriori tipici di una gravidanza du-rante la fase di “riposo sessuale”. Si ritiene che tale fenomeno sia imputabile ad uno

squilibrio ormonale. Il problema può presentarsi anche in soggetti sottoposti a trattamenti con progestinici od a breve distanza da un intervento di ovaristerectomia.

L’evento è preceduto da particolari manifestazioni comportamentali da parte dell’animale, che si attiva per allestire un luogo in cui partorire, assume atteggiamenti materni nei confronti di oggetti di varia natura, diventa irrequieto e si lambisce insistentemente i capezzoli. Nella fase acuta del fenomeno l’animale presenta distensione dell’addome, abbattimento od irrequietez-za (“raspa il terreno”), scarso appetito, aumento di volume delle mammelle con secrezione di liquido siero - brunastro o latte.

Per contrastare tale situazione è opportuno cercare di impedire la stimolazione delle mam-melle, mettendo al cane un collare elisabettiano, ed applicare degli impacchi freddi in loco. Dal punto di vista farmacologico è consigliabile l’utilizzazione di specifici farmaci consigliati dal veterinario in grado di ridurre la durata delle manifestazioni correlate a questo evento patologico, che, peraltro, può risolversi spontaneamente nel giro di un paio di settimane.

A. C.

falsa gravidanza

SALute AnimALe

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Nel caso in cui un cane presenti sintomi di una possibile infezione delle vie uri-narie, il proprietario può osservare la presenza di uno o più delle seguenti manifestazioni cliniche:

• urinazione frequente ed abbondante• sete aumentata • eliminazione di urina in maniera intermittente, impellente, spesso a gocce • difficoltà nell’urinare • minzione in luoghi non usuali dell’ abitazione• incontinenza• urine torbide e maleodoranti• presenza di sangue nelle urine • abbattimento, scarso appetito• febbre • infiammazione e irritazione della regione genitale esterna• pulizia frequente della zona genitale mediante leccamento• secrezioni vaginali

A. C.

le infezioni delle vie urinarie

SALute AnimALe

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è un tipo di avvelenamento che può colpire il cane in seguito all’ingestione di aflatos-sine e verificarsi soprattutto in climi caldo-umidi in seguito all’esposizione all’umidità di alimenti per cani ricchi di cereali od allorquando nella loro produzione siano im-

piegate materie prime contaminate da muffe. Le aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti (genere Aspergillus) oppure da altre tipologie di muffe.

La sintomatologia clinica è in funzione della quantità di tossine ingerite, le quali esplicano la loro azione patogena soprattutto nei confronti del fegato. Essa è caratterizzata da ano-ressia, dimagramento, ittero, ascite, emorragie.

Fine del trattamento terapeutico è quello di minimizzare il danno epatico, per questa ragio-ne sarà opportuno alimentare il paziente con una dieta ricca di proteine di elevata qualità ed introdurre nella stessa un determinato quantitativo di glucosio. Necessaria è una fluido-terapia di supporto. La prognosi è il più delle volte infausta.

A. C.

avvelenamento da aflatossine

SALute AnimALe

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In questi ultimi tempi sono aumentati sempre di più in veterinaria i casi di neoplasie, forse perchè la vita media dei nostri amici a quattro zampe è aumentata, ma anche per cause ambientali, genetiche. Al di là delle cause del cancro è assodato che nella nostra professio-

ne sono decisamente numerosi i caso di pazienti affetti da problematiche oncologiche.

La terapia omeopatica può agire in maniera incisiva in questi soggetti che spesso sono considerati non operabili e non curabili con la terapia allopatica classica. Alcune persone si rivolgono all’omeopatia perchè il proprio animale ha avuto un risultato inefficace con la terapia farmacologica tradizionale, ha effetti collaterali molto imponenti, oppure perchè non vuole per propria scelta iniziare un protocollo chemioterapico.

Lo scopo è quello di dare una buona qualità di vita al paziente. Ciò è possibile se riusciamo a stabilizzare la patologia in corso, allungando di molto i tempi di sopravvivenza se parago-nati a quanto riportato in letteratura scientifica. Altro aspetto importante è il controllo del dolore in questo tipo di pazienti che soffrono magari in silenzio. In questo articolo non è possibile inserire per esigenze di spazio tutti i casi trattati con la terapia omeopatica, ne spiegare la scelta del rimedio ed il percorso, che ha dato delle risposte ottime.

Ogni caso è differente dall’altro e quindi i rimedi omeopatici sono diversi, il caso clinico va valutato accuratamente dal veterinario omeopata che prendendo in considerazione gli esiti degli esami strumentali e di laboratorio di quel determinato animale e le sue caratteristiche specifiche, sceglierà il rimedio adatto per quel soggetto. è importante inoltre che il proprieta-rio somministri in modo corretto il rimedio omeopatico al proprio animale e collabori con il veterinario riferendo gli eventuali cambiamenti che si hanno sul soggetto, al fine di modulare al meglio la prescrizione, seguire l’evoluzione del caso per un esito positivo della terapia.

Dr Luca Pecchia - Medico veterinario

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L’eSPeRtO RiSPOnDe

La coesistenza in ambiente urbano di uomo ed animali ha portato e porta con se una serie di problemi vecchi e nuovi, cui dobbiamo prestare particolare attenzione. Se da una parte il miglioramento delle condizioni di vita ha portato con se l’adozione di attente norme di

profilassi ed igiene personale ed ambientale, dall’altra l’inurbamento esasperato ha comportato il perdurare di antichi problemi e la comparsa di patologie inattese legate al fatto che i parassiti hanno trovato nell’habitat urbano un ambiente adatto alla loro permanenza e diffusione.

Merita una considerazione particolare il fattore parassitosi intestinali, che può affliggere du-rante la loro esistenza i nostri piccoli amici. è necessario prendere delle semplici, ma opportune precauzioni per convivere correttamente anche sotto il profilo igienico con il nostro amico. Regole di comportamento:• Sottoporre micio e cucciolo ad una vermifugazione iniziale all’età di circa 20 - 30 giorni.• Far eseguire un esame delle feci almeno una volta all’anno, se l’animale vive in casa, o semestralmente se questi è libero di vagabondare all’aperto.• Osservare la consistenza delle feci e, nel caso in cui si noti la comparsa di diarrea, tenere presente che una delle possibili cause è la presenza di parassiti intestinali.• Cane e gatto possono ospitare nel loro apparato digerente sia vermi piatti sia tondi, i quali non sempre sono evidenziabili macroscopicamente nelle feci.• Clinicamente un animale parassitato può presentare: diminuzione dell’appetito, dimagra-mento, distensione addominale, vomito occasionale, prurito anale, dolori colici, feci molli o diarroiche.• Lavare accuratamente le mani di bambini condotti a giocare in parchi dove sono lasciati liberi cani, in quanto l’ingestione occasionale di uova di determinati vermi tondi (ascaridi) può essere responsabile dell’insorgenza della così detta sindrome da larva migrans.• Evitare che il nostro gatto o cane dorma sul cuscino del nostro letto, ma, se vogliamo farlo riposare con noi, prepariamogli una coperta od una cuccia tutta per lui.• Combattere la presenza di pulci, che, se parassitate da tenia, possono, in seguito a loro ingestione, trasmettere il parassita sia all’animale sia all’uomo.• Evitare il fai da te, il consiglio di amici, l’uso di rimedi improvvisati come aglio e cipolla quali antiparassitari, ma affidiamoci al consiglio di un operatore sanitario qualificato per un’efficace lotta nei confronti dei parassiti intestinali.

Ho un cane setter inglese, di 1 anno e mezzo, che porto a passeggiare e correre nel parco sotto casa. è vaccinato ed alimentato correttamente. Qualche consiglio per evitare i parassiti intestinali ?

Antonio G. (Avellino)

Prof. A Ciorba

lotta ai Parassiti intestinali

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L’eSPeRtO RiSPOnDe

L’uso degli agenti antimicrobici ha contribuito ampiamente a migliorare la salute. Da decenni per il trattamento delle malattie trasmissibili si fa ricorso agli”agenti antimicro-bici”. Oltre a produrre benefici, il loro impiego ha tuttavia indotto alcune specie di

microrganismi dapprima sensibili a questi agenti a sviluppare una resistenza, denomi-nata “resistenza antimicrobica”. Il corretto utilizzo degli antibiotici, oltre a prevenire la presenza di residui negli alimenti, a limitare l’insorgenza di germi antibiotico-resistenti che potrebbero in seguito contaminare le derrate alimentari di origine animale è indispensa-bile per garantire l’efficacia delle terapie.

il ruolo del veterinario curante Il veterinario curante deve educare i proprietari degli animali alla corretta gestione degli stessi o del relativo sistema di allevamento al fine di prevenire le malattie comuni. Deve, inoltre, assicurare che gli antibiotici e gli altri farmaci siano utilizzati solo come prescritto e limitare la somministrazione di antibiotici solo agli animali malati od a rischio concreto di ammalarsi e possibilmente solo dopo aver fatto una diagnosi certa avvalendosi di idonee indagini di laboratorio disponibili. Sui medici veterinari liberi professionisti ricade la responsabilità dell’idonea gestione delle scorte dei farmaci in allevamento e della registrazione delle terapie nel registro dei trattamenti per gli animali da reddito. Tutti i veterinari liberi professionisti dovrebbero pertanto avere piena padronanza dei concetti basilari inerenti l’uso responsabile degli antibiotici divulgati dai diversi organismi comuni-tari e internazionali (EMEA, CODEX, Commissione Europea, WHO, FAO, OIE)

Dr. Salvatore MacrìUFFICIO IV della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario

uso resPonsaBiledegli antiBiotici

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L’eSPeRtO RiSPOnDe

Per i ProPrietari degli animali e Per gli allevatori Anche i proprietari degli animali, siano essi d’affezione o da reddito, devono essere consapevoli che spesso bastano pochi e semplici accorgimenti finalizzati al migliora-mento delle condizioni ambientali, nutrizionali e igienico-sanitarie degli animali assistiti al fine di garantire loro le condizioni fisiche e il benessere necessari allo sviluppo di una solida immunità che li protegga dagli agenti patogeni provenienti dall’ambiente esterno onde ridurre quanto più possibile l’uso degli antibiotici e dei farmaci in genere. Anche nel caso in cui l’impiego di prodotti antimicrobici si renda necessario è importante che chi ha in custodia l’animale sia adeguatamente informato sulla corretta gestione della terapia prescritta dal veterinario curante.

I concetti sopra menzionati possono essere schematicamente tradotti nelle seguenti prati-che di carattere generale: - prevenire le malattie comuni con sistemi di allevamento adeguati finalizzati a garantire: • idonee condizioni igienico sanitarie; • alta qualità dei mangimi; • protezione dagli agenti atmosferici; • attuazione di idonee misure di biosicurezza; • utilizzo di vaccini; • esami clinici regolari; • controllo dei parassiti; • collaborare attivamente con il veterinario curante/aziendale per individuare le opzioni terapeutiche migliori; • utilizzare gli antibiotici e gli altri farmaci solo come prescritto; • stoccare adeguatamente gli antibiotici e gli altri farmaci e eliminare i farmaci scaduti o inutilizzati secondo le indicazioni del foglietto illustrativo/etichette o il parere di un veterinario; • utilizzare i farmaci in modo da minimizzare la contaminazione ambientale; • registrare i trattamenti (laddove richiesto dalla legge); • avvisare tempestivamente il veterinario curante in caso di mancata risposta clinica a un trattamento terapeutico.

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L’olio di Neem è estratto dai semi, spremuti a freddo, dell’Azadirachta Indica, l’albero sacro dell’India. I primi scritti medici sanscriti riferiscono i benefici dei frutti, semi, foglie, radici e corteccia del Neem ed è per questo che viene chiamato “Farmacia del villaggio”.La ricerca

ha dimostrato che il Neem ha la gamma d’uso più vasta di qualsiasi altra pianta: è stato lar-gamente impiegato per molti secoli nei rimedi per la salute sia dell’uomo sia degli animali, in campo cosmetico, agricolo, per il controllo delle infestazioni e nel settore industriale.

detestato dagli insetti e dai ParassitiAgli abitanti dell’India è noto già da tempo che le foglie del Neem allontanano insetti e pa-rassiti: per questo mettono foglie di Neem nei letti, negli armadi, nei recipienti. I ricercatori hanno appreso da allora che il complicato arsenale chimico del Neem è efficace contro oltre 200 specie di insetti, come pure contro parassiti, acari, funghi, batteri e perfino virus. Questo albero fantastico, utilizza i suoi principi attivi e li modula in base alle esigenze dettate dal clima e dai parassiti che vorrebbero attaccarlo. L’azione come scudo naturale, studiata nel 1993 da Ascher, è dovuta ai limonoidi, in particolare alla azadirachtina, una sostanza presente nei semi, considerata antiparassitaria naturale selettiva. Secondo questi studi, essa agisce sugli organi sensoriali degli insetti togliendo loro lo stimolo a nutrirsi, agisce sul sistema ormonale che regola la crescita e lo sviluppo dei parassiti e degli insetti provocandone l’arresto e una notevole mortalità, soprattutto a livello larvale. Il Neem è un multicomplesso e quindi sfugge alla possibilità di sviluppare una resistenza da parte di parassiti ed insetti, come pure di poter essere riprodotto sinteticamente.

efficace ed in sintonia con l’ambiente Le ricerche tossicologiche confermano che l’Olio di Neem non presenta tossicità e possiede una notevole sicurezza d’uso ai normali dosaggi ed è per questo che rappresenta il collaboratore più antico, naturale e versatile in grado di mantenere un ideale equilibrio tra natura e scienza.

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Dr M. Caniglia - Farmacista

l’alBero sacro dell’india

L’eSPeRtO RiSPOnDe

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AngOLO CAne

Antica razza da riporto in acqua, presente dal 1800 nelle zone paludose di Ravenna e nelle pianure di Comacchio. è divenuta, a livello mondiale, l’unica razza riconosciuta con questa attitudine. Cane di media-piccola taglia, di aspetto forte, robusto e rustico al

tempo stesso. Particolarità estetica che lo caratterizza il pelo riccio e lanoso su tutto il corpo, com-presa la testa. Cane dall’espressione sempre vigile e attenta a tutto. Si dimostra un ottimo cane da compagnia per la sua intelligenza ed obbedienza. è una razza facilmente addestrabile.CaratteristicheOrigine: Italia.Altezza: maschio da 43 cm a 48 cm; femmina da 41 cm a 46 cm.Peso: maschio da 13 kg a 16 kg; femmina da 11 kg a 14 kg.Tronco: quasi uguale all’altezza al garrese in lunghezza.Testa e muso: testa di forma trapezoidale. Il muso è abbastanza largo. Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale è largo e voluminoso.Denti: regolarmente allineati e completi nel numero.Collo: muscoloso, privo di giogaia.Arti: ben in appiombo sia gli anteriori sia i posteriori. Coda: con giusto punto di attaccatura. In lunghezza arriva fino ai garretti.Pelo: con tessitura lanosa. Molto particolare. è riccio su tutto il corpo. I ricci devono essere distri-buiti in modo omogeneo.Colori ammessi: bianco sporco uniforme, bianco con macchie marroni, roano, marrone fegato uniforme, arancio monocolore.

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A. C.

lagotto romagnolo

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AngOLO CAne

Parliamo del Novecento, tumultuoso, percorso da passioni e soprattutto da guerre e scon-volgimenti sociali. In questo secolo il cane sarà presente in tutti questi avvenimenti. Sarà addestrato contro le truppe nemiche o utilizzato come mascotte. La figura del potente di

turno sarà affiancata a quella del suo fedele amico quadrupede. Ad esempio il bulldog di Churchill o Blondie il pastore tedesco di Hitler. All’Arte figurativa si affianca anche il fumetto ed il cinema con i personaggi di Pluto, Snoopy, Lassie, Rin Tin Tin, ecc.

Ma torniamo all’aspetto artistico con Balla, che esalterà il dinamismo “canino” sfruttando la frizzante energia di un bassotto tra la gonna svolazzante della sua padrona e il dinamismo che fonde la sua evoluzione con il roteare del guinzaglio. Per convesso invece Dix esalterà del cane il contrasto tra l’esser mite del padrone e la forza del quadrupede. Evidenziando i denti aguzzi e le orecchie attente. Ma questo secolo, essendo assai complesso, merita ulteriori specifiche in ambito artistico, proseguiremo, quindi, nel prossimo numero.

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/agnesemonacoofficial

il cane nel ‘900 artistico

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AngOLO CAne

Lione, Francia, esatta-mente a Sandras c’è la tomba di Saint Gui-

nefort, reliquia di culto e di grande devozione popo-lare. Numerosissimi sono i pellegrinaggi per i miracoli che da esso scaturirono. Parliamo del Cane San-to! Un levriero vissuto nel XIII secolo, era il più bello e veloce cane del signore di Villars. Il suo padrone gli concedeva numerosis-simi privilegi. La leggenda narra che mentre il signo-re era a caccia, lasciò il suo primogenito con le nutrici. Il cane vide una vipera che voleva mor-dere il bimbo e lottò per salvargli la vita.

Nel tumulto il bimbo cad-de dalla culla e continuò il suo letto sotto essa. Le nutri-ci non vedendo il bimbo e osservando il cane abba-iare davanti a loro con la bocca insanguinata pen-sarono che il cane avesse

divorato l’infante. Il padrone torò e lo uccise. Poi si accorsero che il bimbo era sotto la culla e mosso in un atroce rimorso fece costruire per il cane una tomba vicino al castello, che da quel momento divenne meta di pelligrinaggi di madri che avevano i bambini malati e chiedevano la grazia. In molti casi si racconta che ci furono anche molti miracoli. Così nacque la leggenda del cane santo che salvava i bambini malati. Nel 1930 fu abolita la festa dalla Chiesa.

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/agnesemonacoofficial

il cane santo

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Lo scopo primario della dieta è fornire i nutrienti sufficienti a soddisfare le esigenze nutrizionali degli animali. Una corretta alimentazione rappresenta la base fondamentale per mantenere un buono stato di salute e per prevenire malattie. A tal fine è necessario, non solo evitare le

carenze di alcuni principi nutritivi includendo vitamine e minerali, ma anche gli eccessi, spesso causa di alcuni problemi articolari, obesità e diabete. L’aspetto forse più complesso da conside-rare nella scelta nutrizionale degli animali da compagnia è rappresentato proprio da una corretta valutazione delle reali necessità alimentari dalla nascita all’età geriatrica. L’alimentazione, infatti, deve seguire le diverse condizioni fisiologiche del ciclo vitale con un corretto e differenziato bi-lanciamento dei nutrienti.

Il cane, nella gestione nutrizionale, è spesso assimilato al gatto, ma le due specie hanno delle peculiarità fisiologiche a livello metabolico che richiedono un’alimentazione appropriata e diffe-renziata. Definire il gatto un carnivoro stretto e il cane un carnivoro opportunista se non un onnivoro è il risultato evolutivo dell’uomo. La progressiva coabitazione con “l’amico uomo”, nel corso dei se-coli, ha modificato molti aspetti dei nostri animali domestici. Anche la stessa fisiologia, l’evoluzione alimentare e fisica di entrambe le specie hanno contribuito, così, allo sviluppo o al mantenimento delle diverse capacità digestive, proprie del cane e del gatto ma, comunque, lontane dai propri progenitori.

L’industria del pet food ormai da alcuni anni propone a veterinari e proprietari di animali domestici alimenti commerciali come unica soluzione alimentare per poter garantire formulazioni complete e bilanciate. Negli ultimi anni, poi, molti alimenti completi e integratori presenti nel mercato del pet food presentano un contenuto di composti ad azione nutraceutica e funzionale.

Spesso gli alimenti funzionali vengono anche definiti o assimilati ai nutraceutici, pertanto “alimenti funzionali” e “alimenti nutraceutici” sono utilizzati come sinonimi. Identificano un componente di un alimento, un alimento o un gruppo di alimenti il cui consumo è considerato favorevole al mante-nimento dello stato di salute. è importante che il proprietario comprenda come anche attraverso la corretta alimentazione si può contribuire in modo positivo alla salute del proprio animale. La selezione dell’alimento, le integrazioni o le diete fai da te sono scelte responsabili che non vanno prese in autonomia e in modo superficiale.

Affidando ai medici veterinari (figure professionali specializzate e competenti in grado di dare indicazioni circa la conoscenza della fisiologia e dei fabbisogni nutritivi dell’animale), la scelta dell’alimento giusto tra le varie proposte commerciali e, dove necessario, la stesura di un vero e proprio piano alimentare individuale.

Dott. Valerio Bianchini - Resp. Scuola di Nutrizione Trainerwww.scuolanutrizionetrainer.it

alimentazione ed evoluzione alimentare

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AngOLO gAttO

Il tatto è molto utilizzato nel gatto per le interazioni sociali; comportamenti quali lo sdraiarsi insieme, lo strusciarsi l’uno sull’altro, il contatto con il naso sono riportati nella specie felina. Lo sdraiarsi insieme è una forma passiva d’interazione sociale la cui

unica funzione sembra essere, al momento, quella di mantenere le relazioni affiliative. Lo strusciarsi può essere diretto ad altri gatti o ad altre specie. In altre occasioni i gatti pos-sono strofinarsi anche contro gli oggetti; una possibile funzione di questo comportamento è legata alla deposizione di odori, infatti, spesso i gatti strusciano il lato della loro testa, zona in cui sono situate particolari ghiandole.

L’allogrooming, e cioè il comportamento di toeletta reiproca, è una forma di compor-tamento affiliativo che si manifesta tra gatti che vivono nella stessa casa o nella stessa colonia e si è osservato che all’interno della colonia i gatti con legami preferenziali si prendono cura gli uni degli altri più di quanto accada tra gli altri membri della colonia. Il toccarsi con il naso serve probabilmente come comportamento di saluto che permette lo scambio d’informazioni molto specifiche che includono l’identificazione olfattiva e visiva di un membro del gruppo.

R. B.

comunicazione tattile nel gatto

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AngOLO gAttO

La culla d’origine è la Thailandia anche se l’Orientale a pelo corto è stato ottenuto in In-ghilterra, intorno alla metà del XX secolo, incrociando gatti provenienti dalla Thailandia, gatti comuni e Abissini. Le caratteristiche fisiche e il temperamento del gatto Orientale

a pelo corto sono simili a quelle del Siamese. Le differenze sono nel colore del pelo (sono assenti le estremità colorate, tipiche dei Siamesi) e in quello degli occhi (verde smeraldo invece che blu, colore tipico dei Siamesi). Affettuoso e socievole, ha bisogno di continua compagnia, soffre se lasciato solo in casa. Convive bene con altri gatti e cani.

StandardPaese d’origine: Thailandia - Gran Bretagna. Varietà di colore: gli Orientali sono selezionati in una grande varietà di colori. I colori più comuni sono il nero e il blu, ma anche gli esemplari con mantello tigrato sono molto apprezzati. Anche per gli Orientali si parla di varietà Smoke quando il mantello presenta il sottopelo argentato. Segnalati anche esemplari completamente bianchi. Occhi di colore verde intenso. è allevata anche la varietà a pelo semilungo.Categoria: Pelo Corto.Corporatura: media (peso medio: maschi 5 kg, femmine 4 kg); corporatura snella e ossatura leggera.Testa: lunga, piatta, con muso appuntito; guance magre; naso lungo e senza stop.Orecchie: grandi. Occhi: a mandorla.Arti: lunghi e sottili; zampine ovali.Coda: lunga e affusolata. Mantello: pelo corto e fine, setoso e morbido al tatto; molto aderente al corpo, senza troppo sottopelo.

Pelo: semi-lungo, fine e setoso, privo di sottopelo.

A. C.

orientale a Pelo corto

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Abbiamo tutti a cuore il benessere del nostro animale.E abbiamo diversi modi per dimostrarlo. Anche in inverno.

Artosalus e Condrosalus sono due alimenti complementari che, grazie ai loro pregiati ingredienti naturali, supportano il benessere delle articolazioni e delle cartilagini del cane.

Contribuisce all’efficienza delle sue articolazioni. Usato quotidianamente, lo aiuterà a mantenerlo attivo e a vivere meglio.

Aiuta a rinforzare e a mantenere elastiche le articolazioni nei cuccioli e a rallentare i processi di degenerazione cartilaginea nei cani anziani.

Processo infiammatorio

in caso di

Artosalus

aiuto terapeutico

Prevenzionee ricostruzione

in caso di

Condrosalus

aiuto terapeutico

Distribuiti da Camon S.p.A. Albaredo d’Adige (VR) Italy www.ormenaturali.it

www.camon.it

Contiene: Glucosamina, Condroitin Solfato, MSM, NAT®, Miscela di estratti secchi di Equiseto e Boswellia Serrata, Collagene, Acido Ialuronico.

Contiene: Acidi grassi, Artiglio Del Diavolo, Boswellia, Ribes Nero, Spirea Ulmaria.

Artosalus

Condrosalus

Nuova vitaper le sue

articolazioni

Con la forza degli estratti vegetali

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Anche i nostri animali domestici, come noi dopotutto, possono soffrire di dolori alle articolazioni e alle cartilagini in modo più o meno grave. E questi disturbi accadono, anzi, possono essere ancor più pesanti nei cambi di stagione oppure

nei mesi più freddi. Insomma, i nostri quattrozampe assomigliano a noi esseri umani anche in questo!

i camPanelli “d’allarme”Il nostro animale tende a leccarsi o a mordicchiare insistentemente le zampe? Appare più pigro nel camminare e tende a rimanere indietro durante le uscite in passeggiata? Dimo-stra qualche difficoltà nel salire e scendere le scale o nel movimento mentre si alza oppure si corica? Ha un’andatura zoppicante o assume posture anomale? Sembra abbattuto a livello umorale ed è soggetto a cambiamenti di comportamento? Se abbiamo risposto sì ad una o più delle precedenti domande, è il caso di non perdere tempo e di rivolgersi quanto prima al nostro veterinario di fiducia.

attenZione anche alle Passeggiate…I dolori articolari e cartilaginei riguardano un numero significativo di cani (si stima circa il 20% dei cani adulti) e possono colpire soggetti di tutte le età. Risulta però molto difficile una quantificazione più precisa: spesso i sintomi non sono visibili subito al proprietario e, in alcuni casi, essi vengono considerati solo quando la situazione è già avanzata. Durante i mesi più freddi dell’anno, inoltre, le condizioni climatiche come freddo, pioggia ed umidità possono accentuare tali sensazioni di dolore, rendendo i sintomi più evidenti. Per questo è consigliabile evitare di sottoporre il nostro animale, se soggetto a tali fastidi, a momenti di esercizio fisico troppo intenso, specialmente quando le condizioni meteo non sono le migliori. Al contrario, tranquille passeggiate quotidiane della durata di 20 minuti e che non sottopongano l’animale ad uno sforzo esagerato, possono essere un ulteriore aiuto per la sua tonicità muscolare e la flessibilità articolare.

con il freddo non si scHerza…Per il Bene di fido

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…e all’alimentaZioneAnche una corretta alimentazione contribuisce positivamente alla gestione di queste pa-tologie, sia perché aiuta gli animali ad evitare il sovrappeso, sia perché può cooperare ad una diminuzione dell’infiammazione a carico di articolazioni e cartilagini. Esistono numerose alternative del tutto naturali, sotto forma sia di mangimi che di alimenti com-plementari in compresse, ideali per un uso quotidiano e frutto della sinergia di estratti vegetali come Artiglio del Diavolo, Boswellia Serrata, Spirea Ulmaria, Ribes Nero, di cui è nota l’azione antinfiammatoria.

due aiuti a tutta natura Per il suo benessereProprio per questo Orme Naturali propone Artosalus e Condrosalus, due alimenti com-plementari, utilizzabili anche in combinazione, che supportano il benessere e la qualità della vita dei quattrozampe. Artosalus contribuisce a stimolare le membrane cellulari aiutando l’animale a recuperare la mobilità e contribuendo a ridurre l’assottigliamento delle cartilagini, fenomeno spesso associato a dolore ed infiammazione che a lungo andare divengono invalidanti.Condrosalus è, invece, pensato per rinforzare e mantenere elastiche articolazioni e carti-lagini dell’animale, soprattutto nei cuccioli, fornendo all’organismo gli elementi essenziali per la costruzione di articolazioni, muscoli e tessuti connettivi quali cartilagini, tendini, legamenti ed ossa.

una buona abitudine quotidianaCondrosalus e Artosalus sono disponibili in compresse appetibili e sono indicati per un uso regolare e continuativo essendo inoltre di facile somministrazione: sarà sufficiente aggiungere le compresse nella ciotola del cibo oppure anche lontano dai pasti.

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StORiA DeLLA veteRinARiA

Nella terra posta tra i fiumi Tigri ed Eufrate, la Mesopotamia giunsero alla fine dell’800 a.C. i Sumeri, forse scampati ad un cataclisma, Il Diluvio universale. Qui svilupparono un agricoltura ed una zootecnia fiorente, furono maestri di matemati-

ca ed astronomia, costruttori di grandi edifici e artefici di una grande cultura. Tutte le attività dei Sumeri ruotavano attorno al tempio, dedicato al culto, ma anche all’amministrazione ed al mercato. I sacerdoti erano i veri padroni del bestiame.

Documento fondamentale di questa civiltà è il codice di Hammurabi, il primo testo di leggi, che poi saranno riprese in successivi codici e in alcune moderne costituzioni. Da questo documento provengono le testimonianze scritte su una primitiva zootecnia e le prime noti-zie in assoluto sulla veterinaria. In campo zootecnico era praticata la mungitura e la lavora-zione del latte per la caseificazione. Bovini e pecore erano impiegate per il lavoro agricolo ed i trasporti. Scarse le notizie sui cavalli importati dalle steppe dell’Asia centrale.

Nel codice di Hammurabi si trovano molte disposizioni riguardanti la compravendita di animali ed è presente la prima citazione del veterinario, chiamato “mounasio”, cioè me-dico con l’incarico particolare di curare gli animali. Si parla del compenso spettante al veterinario che ha curato un bue per una grave ferita; la sua responsabilità economica in caso di morte dell’animale, pari ad 1/5 del suo valore in vita. Sono poi citate le malattie infettive, che affliggevano il bestiame e che erano ritenute maledizioni divine, che necessi-tavano di atti di purificazioni e di giuramenti davanti a dio.

Prof. A. Ciorba

in un antico codice gli alBori della veterinaria

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30

Come tutti gli anni ci promettiamo di non fare corse, e invece eccoci! Entrare ed uscire dai negozi nella frenesia dei regali. Cos’è cambiato negli ultimi anni? Prima pensavamo solamente ad esaudire i desideri dei nostri figli, nipoti ed

amici che avevano utilizzato fiumi di parole per la lettera a Babbo Natale, adesso sentiamo nel cuore il desiderio di trasmettere l’affetto ai nostri amici Fido e Micia. Loro che ci hanno supportati, amati, rispettati, fatto ridere nei momenti tristi e arrabbiare nei giorni di “marachelle”. La nostra pagina facebook “Giulius pet shop”, questo mese si è colorata di luci, consigli sui doni da far trovare sotto l’albero ai nostri amici a 4 zampe e un aiuto per superare un momento anche un po’ critico per loro. Perché in mezzo alle feste ci sono anche insidie (pezzi di panettone rubati, luci che attirano da lontano, bicchieri di alcolici lasciati sui tavoli). Ogni indizio è pura curiosità per nostri pet.

Ogni inizio anno pensiamo alla realizzazione di sogni, nuove idee, strade da percor-rere, in compagnia di chi ci ha amati dal primo giorno che ha messo la “zampa” in casa nostra.

Pamela Sales

giulius Pet sHoP la Parte social vive in noi

Qui DemAS

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Qui DemAS

Nel mondo social di Giulius, i nostri followers mettono in primo piano il loro cuore, guardano, commentano, e rendono pubbliche le loro piccole grandi emozioni. Molti di loro sostengono onlus con delle donazione e non parlano per il gusto di sentire la propria voce. Un augurio per un 2016 ricco di solidarietà, giochi nei parchi, coccole, carezze, e passione per chi tutti i giorni ci guarda riconoscente per averlo fatto entrare nella nostra vita. Non dimenticate di sostenere fido e micia nell’alimentazione, nel gioco, nell’educazione e nella salute, e di affidarvi a Giulius che crea il vostro vestito su misura…basta comunicargli la taglia.

Buon anno!

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DOVE L’ECCELLENZA ÈIL VALORE PIÙ SEMPLICE

È nato Demas, il nuovo sito italiano rivolto al mondo veterinario. Demas vuole rappresentare un valido ed utile strumento di servizio per il professionista.Il sito si presenta ricco di rubriche di varia natura e sarà costantemente aggiornato sulle novità del mercato e della professione veterinaria.

FIDUCIA, PROFESSIONALITÀ,DISPONIBILITÀ.

Le qualità di un vero VETERINARIO

www.demas.it

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Pet quiz1)a 2)a 3)c 4)c 5)b 6)b 7)a 8)b

Le risposte corrette:

La tobramicina è un :

La labirintite è un'infiammazione di :

Il sacro è un osso di :

L'artrosi è una malattia degenerativa di :

La vitamina C è contenuta in :

Nel cane il numero delle ossa del cranio è pari a :

Gli aminoacidi sono componenti di :

I tricocefali sono parassiti di :

1

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antibiotico

orecchio

spalla

fegato

pesce

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proteine

muscolo

antinfiammatorio

muscolo

arto anteriore

meningi

frutta

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lipidi

intestino

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disinfettante

milza

bacino

articolazioni

carne

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zuccheri

Pet Quiz

polmone