e vivi la tua comunità! - oblati.org · emerito Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui,...

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Email: [email protected] Tel e Fax: (+39) 06.2040432 17 marzo 2013 Anno 5, numero 11 NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino, Cappella dell’Università Tor Vergata Via Salamanca - 00133 ROMA effata.cappellauniversitariasantommaso.org ...e vivi la tua comunità! V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C) "Fratelli e sorelle buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave è di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo. Ma siamo qui... Vi ringrazio dell'accoglienza, alla comunità diocesana di Roma, al suo Vescovo, grazie. E prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca". Quindi ha recitato il Padre nostro, l'Ave Maria e il Gloria. "E adesso - ha proseguito - incominciamo questo cammino, Vescovo e popolo, questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità a tutte le chiese. Un cammino di fratellanza, di amore e di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi, l'uno per l'altro, preghiamo per tutto il mondo, perchè ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi incominciamo - mi aiuterà il mio cardinale vicario qui presente - sia fruttuoso per la evangelizzazione di questa sempre bella città... Adesso vorrei dare la benedizione, ma prima vi chiedo un favore. Prima che il Vescovo benedica il popolo io vi chiedo che voi pregate il Signore perchè mi benedica: la preghiera del popolo chiedendo la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me". "Adesso darò la benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e donne di buona volontà", ha proseguito, impartendo la benedizione in latino e concedendo l'indulgenza plenaria. "Grazie tante dell'accoglienza. Pregate per me e a presto, ci vediamo presto. Domani voglio andare a pregare la Madonna perchè custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo". Il ricordo dei sacerdoti di Buenos Aires Papa Bergoglio ha sempre fatto della semplicità il suo stile di vita. Tanto che quando andava a fare visita da cardinale ai suoi confratelli vi si recava in autobus come un normale cittadino. «Chi può dimenticare il cardinale Bergoglio quando arrivava da noi in autobus -racconta Padre Carlos Rubia, uno dei sacerdoti della chiesa argentina di Santa Maria Addolorata in piazza Buenos Aires a Roma - Scendeva dal bus a piazza Quadrata e veniva ad abbracciare i suoi confratelli».

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Email: [email protected]

Tel e Fax: (+39) 06.2040432 17 marzo 2013

Anno 5, numero 11

NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino,

Cappella dell’Università Tor Vergata

Via Salamanca - 00133 ROMA

effata.cappellauniversitariasantommaso.org

...e vivi la tua comunità!

V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)

"Fratelli e sorelle buonasera. Voi sapete che il

dovere del Conclave è di dare un Vescovo a

Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali

sono andati a prenderlo quasi alla fine del

mondo. Ma siamo qui... Vi ringrazio

dell'accoglienza, alla comunità diocesana di

Roma, al suo Vescovo, grazie. E prima di tutto

vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo

emerito Benedetto XVI. Preghiamo tutti

insieme per lui, perché il Signore lo benedica

e la Madonna lo custodisca".

Quindi ha recitato il Padre nostro, l'Ave Maria

e il Gloria.

"E adesso - ha proseguito - incominciamo

questo cammino, Vescovo e popolo, questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità a tutte le

chiese. Un cammino di fratellanza, di amore e di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi, l'uno per l'altro, preghiamo per tutto il mondo, perchè ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi incominciamo - mi aiuterà il

mio cardinale vicario qui presente - sia fruttuoso per la evangelizzazione di questa sempre bella città... Adesso vorrei dare la

benedizione, ma prima vi chiedo un favore. Prima che il Vescovo benedica il popolo io vi chiedo che voi pregate il Signore

perchè mi benedica: la preghiera del popolo chiedendo la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa

preghiera di voi su di me".

"Adesso darò la benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e donne di buona volontà", ha proseguito, impartendo la

benedizione in latino e concedendo l'indulgenza plenaria. "Grazie tante dell'accoglienza. Pregate per me e a presto, ci vediamo

presto. Domani voglio andare a pregare la

Madonna perchè custodisca tutta Roma.

Buona notte e buon riposo".

Il ricordo dei sacerdoti di Buenos Aires

Papa Bergoglio ha sempre fatto della

semplicità il suo stile di vita. Tanto che quando

andava a fare visita da cardinale ai suoi

confratelli vi si recava in autobus come un

normale cittadino. «Chi può dimenticare il

cardinale Bergoglio quando arrivava da noi in

autobus -racconta Padre Carlos Rubia, uno dei

sacerdoti della chiesa argentina di Santa Maria

Addolorata in piazza Buenos Aires a Roma -

Scendeva dal bus a piazza Quadrata e veniva

ad abbracciare i suoi confratelli».

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S i sta avvicinando il momento tragico di Cristo: la passione e la morte di Gesù in croce. Ma

prima di avviarsi verso il monte degli Ulivi, entra nel tempio per pregare e per insegnare alla gente. Lì gli scribi e i farisei gli condussero una donn a so rp res a me ntr e s tava commettendo adulterio e non mentre stava pregando in chiesa o recitando il Rosario nel santuario. Gesù gli dice: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». I farisei se ne andarono uno ad uno, cominciando dai più anziani perchè Gesù scrivendo a terra mette a nudo la loro ipocrisia e i loro p e c c a t i . Anche noi, a volte, ci comportiamo da farisei e scribi, godiamo nel mettere in pubblico i peccati degli altri. Ma alla fine, in fondo, si scopre che siamo colpevoli degli stessi errori di cui accusiamo gli altri. Anche oggi, continuiamo a lanciare le prime pietre con diffamazione, insulti, giudizi severi, ecc. P e r c h è n o n s i è l a p i d a t o il partner (socio) della donna? La storia è sempre la stessa come la storia della nostra società moderna. La violenza e l’aggressività si scaricano sui i più deboli. I forti riescono sempre a “scappare” in qualche modo. I più deboli sono puniti, li mandano in carcere; i forti che commettono gli stessi peccati sono liberi, onorati e giustificati. Tutti condannano la donna, ma Gesù non la condanna. Condanna solo il peccato e ammonisce il peccatore. «va’ e d’ora in poi non peccare più». “Non peccare più” vuole dire smetti di farti del male. Il peccato far male e rovina chi lo commette.

P. John Idio, OMV

LE LETTURE D’OGGI Prima lettura: Is 43,16-21

Salmo responsoriale: Sal 125 Seconda lettura: Fil 3,8-14

Vangelo: Gv 8,1-11

U na splendida giornata, qualcuno cantava e noi l'abbiamo vissuta davvero!

Un sole primaverile aumenta l'attesa per la meta partenopea, un ricco

programma è pronto a saziare la curiosità per una terra ad alcuni

sconosciuta. San Giuseppe Moscati ci aspetta e noi del Tommaso d'Aquino non

vogliamo perderci nemmeno un minuto di questa intensa giornata. Dovete sapere

che il santo medico, celebre dottore delle prima metà del '900 incarna a pieno la

figura santa nella quotidianità. Moscati è spunto non solo per i medici ma per tutti,

in particolare gli studenti: diligente nell'apprendimento delle materie vuole esser

completo, ponendo il servizio al centro della sua vita, servizio ai poveri e ai malati

sotto la guida di Dio. Non ho conosciuto il santo ma sono convinto che come noi

studenti, correva a lezione per prender posto, interrogava il professore, alimentava

la sua curiosità, prima di diventare medico chissà quanti panini ha digerito. Non si

dimenticava della preghiera, costante della sua vita. Descrivere, raccontare delle

bellezze di Napoli è impossibile, bisona viverle, sentirle, esserci. A Castel

Sant'Elmo provo un profondo smarrimento guardando il mare all'orizzonte e le

costruzioni di case e vie fino a perdita di vista sotto i miei piedi. L'uomo sembra

aver invaso la natura, ho paura di perdermi fra tutte quelle persone, di perdere la

mia identità. Lo smarrimento dura poco, saldi nella Fede, sappiamo bene dove

rifugiarci e da chi partire per una nostra identità, per la modellazione della nostra

persona. Moscati ne è un esempio. Al chiostro della Certosa i crani scolpiti a

decoro del piccolo cimitero interno mi ricordano, come Moscati aveva fatto

scrivere nella sala mortuaria dell'Ospedale degli Incurabili, 'Ero mors tua, o mors',

e mi aggrappo a ciò che conta nella vita di un cristiano, dimenticandomi di tutto

quello inessenziale. Le corazzate navali, le carrozze, i presepi del museo della

Certosa di San Martino sono ornamento artistico di una giornata all'insegna della

convivialità e comunione fraterna.

Vi saluto da 'dove il mare luccica e tira forte il vento

su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento', al prossimo pellegrinaggio!

Antonio Palloti

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A cura di Pantaleone Palmiotti

Ogni anno , il 17 marzo,

tutto il mondo cattolico

celebra devotamente la

ricorrenza di San Patrizio

con il St.Patricks’Day o, più

brevemente, Paddy’s Day.

Nei cinque continenti

centinaia di milioni di

p e r s o n e s e g u o n o

processioni e parate con

gioiosa serenità. Vari

intellettuali anti-cattolici

hanno spesso cercato , con

loro arbitrarie teorie , di

confondere tale figura, ed i

s i m b o l i s m i r e l i g i o s i

collegati, con inesistenti

e l e m e n t i p a g a n i o

addirittura politici, cercando

di fuorviare i credenti. Ma la

forza della fede dei cattolici

ha sempre mantenuto

coerente ed intatta e la

devozione al santo.

Maewyn Succat , chiamatosi

successivamente Patrizio,

nacque in Scozia a

Bannaventa Berniae nel

385 dai notabili romani

cattolici Calphurnius e

Conchessa. A 16 anni fu

rapito da pirati irlandesi e

trascinato come schiavo

alla corte del re del North

Dal Riada (attuale irlanda

del Nord). Durante tale

periodo apprese la lingua

gaelica e la religione

celtica che considerava la

natura ,ed in particolare il

cielo, come divinità. Dopo

sei anni riuscì a fuggire e

tornò presso la sua

famiglia , riprese la pratica

del culto cattolico e ,

successivamente , fu

n o m i n a t o d i a c o n o .

Seguendo la vocazione

religiosa , dopo anni di studi

in Gallia, fu consacrato

vescovo da San Germano

d’Auxerre, località francese

sul fiume Yonne, in

Borgogna, dove sorge

l’omonima cattedrale. Nel

431 Il Papa Celestino gli

affidò l’evangelizzazione

delle isole britanniche ed in

particolare dell’Irlanda.

Patrizio, tra i pagani dei

popoli celti, affrontò tale

incarico con fede e

capacità. Dimostrò loro che

il sentimento di sacralità

che essi provavano verso la

natura altro non era che un

misconosciuto richiamo

verso Dio attraverso il suo

“Creato”. Non a caso , nella

spiegazione dell’opera del

Signore, pose il cerchio del

sole sulla croce latina ed

utilizzò il trifoglio , simbolo

irlandese, come esempio

esplicativo della Trinità in

quanto le tre foglie erano

collegate da un unico stelo.

In tal modo la natura fu

rivelata come risultato

dell’opera di Dio ed i

Solstizi non furono più

ricorrenze pagane, ma

festose celebrazioni della

Divina Creazione e dei suoi

elementi destinati al bene

dell’uomo. Tale intelligente

evangelizzazione ha fatto in

modo che i cattolici di

origine celtica oggi siano

tenacemente fedeli al

Signore, come dimostrato

dalla loro storia anche

recente. La croce celtica di

San Patrizio, diffusissima in

tutti i paesi di tradizione

anglosassone e derivata

dagli elementi del Creato

nella croce di Cristo, è uno

dei simboli di tale forte

religiosità. Non a caso molti

popol i d i indiscusso

cattolicesimo esprimono la

loro fede anche attraverso

la natura; i mitteleuropei a

Natale erigono piccoli abeti

decorati sulle tombe dei

loro cari sovrastate dalla

croce di Cristo.

Patrizio , all’età di 50 anni,

c o m p ì u n l u n g o

pellegrinaggio a Roma per

consegnare copia di due

lettere a lui attribuite, la

“ C o n f e s s i o ” , c o n

dichiarazioni sulla sua

opera missionaria, e l’

“Epistula” con la diffida

r i v o l t a a l c r u d e l e

c o n d o t t i e r o p a g a n o

Coroticus. Le tradizioni

popolari gli attribuirono

numerose leggende, tra le

quali la “cacciata dei

s e r p e n t i ” d a l l ’ i s o l a

irlandese e la creazione del

“Pozzo di San Patrizio” che

avrebbe portato i penitenti

nel Purgatorio.

Patrizio tornò in Irlanda e ,

secondo alcuni storici, morì

a Saul, nella Contea di

Dawn, il 17 marzo 461. Oggi

San Patrizio è considerato

patrono dell’Irlanda, della

Nigeria, di Montserrat, di

New York, di Boston e degli

ingegneri.

San Patrizio d’Irlanda

La croce di San Patrizio

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SALMEGGIARE CON GIOIA

di Rita Tomasi

CALENDARIO SETTIMANALE

18 LUNEDI

16,00: Corso d'inglese. Sala Biblioteca

18.00–20.00: Ador. e confes (Campus X)

19,00: Catechesi per Universitari II Livello. Sala

Biblioteca

19 MARTEDI- San Giuseppe

16,30 Formazione alla liturgia

17,00 Lettere: “Lo Spirito: La Trinità il mistero di

Dio”

19,30: Corso per fidanzati

21,00: Catechesi Campus X

20 MERCOLEDI

13,10 Economia(Aula S5): “Il ruolo

dell’imprenditore e del dirigente d’azienda”

16.15 Scienze (Aula T4): “Crisi del riduzionismo

alla luce delle nuove prospettive della post-

genomica”

19,00: Catechesi per Universitari I Livello

19,30: Lectio Divina

20,30: Laboratorio musicale. Sala Studio

21.00: Formazione Umana e Sociopolitica

(Campus X)

21 GIOVEDÌ

13,15: Adorazione eucaristica

14.00: Incontro di spiritualità per Docenti

15.00 Medicina I (Stanza 25B): “L’aborto e

l’eutanasia”

16,00 Corso di francese. Sala Biblioteca

17,30: Adorazione eucaristica

19,00: FUCI

19,00: Preparazione alla cresima

21,00: Newman Center (Campus X)

22 VENERDI

14.00 MEDICINA E BIOETICA II-CONVEGNO

INTERFACOLTA’ (Facoltà Giurisprudenza -aula

15): “La volizione”

19,00: Prove di canto per la liturgia

19,30: Introduzione alla S. Scrittura

23 SABATO

15,00-18,00:Appuntamento di spiritualità in

Cappella

15,30 Scuola di evangelizzazione

24 DOMENICA (DOMENICA DELLE PALME )

11,00-(18,00):Messa(Res. Schiavonetti)

12,00: MESSA, pranzo e vita comunitaria

GRANDI COSE HA FATTO IL SIGNORE PER NOI

– Sal. 125-

I l salmo 125 veniva cantato dai pellegrini

quando salivano a Gerusalemme. Narra

della gioia degli esiliati che tornavano

dalla prigionia. Attendiamo la Pasqua e

gioiamo perché il Signore ci ha liberato dal

peccato. “Chi semina nelle lacrime mieterà con

giubilo”. Sotto il peso del lavoro, a volte il viso

si riempie di lacrime: molte volte la semina è

faticosa, inutile e senza successo. Ma quando

giunge la mietitura abbondante e gioiosa, si

scopre che quel dolore è stato fecondo. Questa

preghiera è un canto di speranza, utile quando

si è immersi nel tempo della prova, della paura,

della minaccia esterna e dell’oppressione

interiore. È ciò che San Paolo ricordava ai

Galati: “Chi semina nello Spirito, dallo Spirito

raccoglierà vita eterna”.

Venuto dai lontani e sconosciuti Iperborei

ove il leggero vento fa oscillare gli allegri salici,

ove il cielo si colora di una delicata Speranza ,

hai raggiunto la sacra dimora pietrina

con Misericordiosa, Umiltà e profondissima Fede,

affacciandoti alla luminosa e radiosa Piazza

come fece nella moderna transizione il Papa

Buono.

Mentre il popolo argentino festeggia il suo Giglio,

dalle profonde secrete della mia generosa Anima

intono con accorata e sublime Voce

"Salve Regina , Mater Misericordiae" ,

pregando come un ramingo ed esule figlio di Eva

per il nostro beneamato Fratel Francesco.

Dedicata con Affetto e Stima

a PAPA FRANCESCO

Gianluigi Melucci

REALIZZAZIONE DI EFFATÀ

Direttore responsabile

P. John Idio, OMV

Email: [email protected]

Cell: +393318064780

Capo redattore

Rita Tomasi

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Redattori

Marianna Dimasi, Maria Grazia

Mascali, Pantaleone Palmiotti

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Fotografia

Marianna Dimasi

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