...è tempo di scrivere...

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Giornale scolastico del primo circolo didattico “Don Lorenzo Milani” - Galatone Marzo 2011 «In-forma mentis»: piccoli giornalisti crescono! «In -forma mentis» è il titolo del P.O.N. di giornalismo che ab- biamo il piacere di seguire insieme agli studenti delle classi quarte e quinte dei plessi «Don Lorenzo Milani» e «Giu- seppe Susanna» di Galatone. Un corso in cui gli studenti stanno imparando a scrivere un articolo di giornale secondo le regole di base dell’attività giornalistica: imparzialità, verità e completezza delle informazioni. I bambini sono invitati a guardarsi intorno per osservare la realtà e riportare fedelmente ciò che c’è di buono e ciò che invece non va bene. È quello che hanno fatto, per esempio, con il reportage sulla città di Galatone, che proponiamo in questo primo (e speriamo non ultimo) numero del giornale scolastico «...è tempo di scrivere...». Il nome del nostro giornale è stato scelto dagli studenti tra una rosa di proposte nate dalla fantasia degli stessi alunni. Durante il P.O.N. gli studenti stanno imparando a leggere le notizie con occhio critico e, nella redazione dei loro piccoli scritti, hanno già compreso che si deve va- lutare l’attendibilità delle fonti dalle quali si traggono le informazioni. Ai bambini è stato spiegato che Inter- net non è l’unica fonte da cui ricavare in- formazioni utili ma, anzi, che la rete è uno strumento da usare con cautela. Gli iscritti al corso si sono cimentati nella realizzazione di un’intervista al sin- daco di Galatone, il prof. Franco Miceli, che ci ha onorati della sua presenza per sottoporsi alle domande dei «piccoli gior- nalisti». «In-forma mentis» è, insomma, un corso avvincente sia per gli studenti sia per noi docenti, perchè i bambini hanno sempre nuove idee e con le loro domande ci spronano ad approfondire le nostre co- noscenze per poterle trasferire a loro nel migliore dei modi. Pierangelo Tempesta Anna Paola Lisi Anna Bagnato In giro per Galatone... L’ESPERIENZA. Un reportage per scoprire il bello e il meno bello della nostra cià Per le strade del centro armati di macchina fotografica e penna. E non poteva mancare l’intervista al sindaco: tante le domande da parte dei ragazzi I P.O.N. della scuola Alla scoperta dei corsi del 1° polo pag. 2 > Lecce vs Palermo Cronaca di una partita vista in diretta! pag. 7 > ...è tempo di scrivere... pagg. 4 - 5 - 6 - 7 >> Pedoni sicuri per strada Impariamo a passeggiare in sicurezza: il vigile urbano ci spiega come fare I ragazzi delle classi VC e VD del- la scuola «Don Lorenzo Milani» cammineranno per strada più sicuri ma... senza mai abbassare l’attenzio- ne! Perchè i cittadini del futuro sono proprio i bambini, che già da piccoli devono imparare a rispettare le re- gole per vivere bene. pag. 3 > Il saluto al re del pop pag. 8 > Tempo di pagelle! pag. 3 > Supplemento al n. 55 del periodico «Il Salentino»

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Giornalino del primo circolo didattico "don Lor

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Giornale scolastico del primo circolo didattico“Don Lorenzo Milani” - Galatone

Marzo 2011

«In-forma mentis»:piccoli giornalisticrescono!

«In-forma mentis» è il titolo del P.O.N. di giornalismo che ab-

biamo il piacere di seguire insieme agli studenti delle classi quarte e quinte dei plessi «Don Lorenzo Milani» e «Giu-seppe Susanna» di Galatone. Un corso in cui gli studenti stanno imparando a scrivere un articolo di giornale secondo le regole di base dell’attività giornalistica: imparzialità, verità e completezza delle informazioni. I bambini sono invitati a guardarsi intorno per osservare la realtà e riportare fedelmente ciò che c’è di buono e ciò che invece non va bene. È quello che hanno fatto, per esempio, con il reportage sulla città di Galatone, che proponiamo in questo primo (e speriamo non ultimo) numero del giornale scolastico «...è tempo di scrivere...». Il nome del nostro giornale è stato scelto dagli studenti tra una rosa di proposte nate dalla fantasia degli stessi alunni.

Durante il P.O.N. gli studenti stanno imparando a leggere le notizie con occhio critico e, nella redazione dei loro piccoli scritti, hanno già compreso che si deve va-lutare l’attendibilità delle fonti dalle quali si traggono le informazioni.

Ai bambini è stato spiegato che Inter-net non è l’unica fonte da cui ricavare in-formazioni utili ma, anzi, che la rete è uno strumento da usare con cautela.

Gli iscritti al corso si sono cimentati nella realizzazione di un’intervista al sin-daco di Galatone, il prof. Franco Miceli, che ci ha onorati della sua presenza per sottoporsi alle domande dei «piccoli gior-nalisti».

«In-forma mentis» è, insomma, un corso avvincente sia per gli studenti sia per noi docenti, perchè i bambini hanno sempre nuove idee e con le loro domande ci spronano ad approfondire le nostre co-noscenze per poterle trasferire a loro nel migliore dei modi.

Pierangelo TempestaAnna Paola Lisi

Anna Bagnato

In giro per Galatone...L’ESPERIENZA. Un reportage per scoprire il bello e il meno bello della nostra città

Per le strade del centro armati di macchina fotografica e penna.E non poteva mancare l’intervista al sindaco: tante le domande da parte dei ragazzi

I P.O.N.della scuola

Alla scopertadei corsi

del 1° polopag. 2 >

Lecce vsPalermoCronaca di una partita vistain diretta!

pag. 7 >

...è tempo discrivere...

pagg. 4 - 5 - 6 - 7 >>

Pedoni sicuri per stradaImpariamo a passeggiare in sicurezza: il vigile urbano ci spiega come fare

I ragazzi delle classi VC e VD del-la scuola «Don Lorenzo Milani»

cammineranno per strada più sicuri ma... senza mai abbassare l’attenzio-ne! Perchè i cittadini del futuro sono proprio i bambini, che già da piccoli devono imparare a rispettare le re-gole per vivere bene.

pag. 3 >

Il salutoal redel pop

pag. 8 >Tempo di pagelle!

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Supplemento al n. 55 del periodico «Il Salentino»

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...è tempo di scrivere...2 Marzo 2011

Nella scuola «Don Lorenzo Milani» di Galatone si sta svolgendo un P.O.N. molto interessante, dal ti-

tolo «Eureka: osservo, scopro, trasformo i materiali». La tutor è la maestra Lucia Filieri, mentre l’esperto esterno si chiama Marco Poto. I ragazzi ritengono il proget-to molto interessante: stanno trattando l’argomento dei rifiuti, soprattutto appro-fondendo i modi in cui questo si possono riciclare e riutilizzare. Secondo gli studen-ti il P.O.N. è interessante e divertente.In questi giorni gli studenti hanno parlato dei rifiuti e delle cattive abitudini di alcuni citta-dini che li lasciano per strada; hanno scoperto il significato della sigla R.A.E.E., che significa «rifiuti con apparecchiature elettriche ed elet-troniche». Questi rifiuti si devono recuperare perché al loro interno ci sono metalli preziosi come oro, argento e rame. Durante l’intervista gli alunni erano im-

pegnati a costruire il «mostro»: riutiliz-zeranno dei rifiuti per creare qualcosa di utile. Per esempio da un barattolo pos-sono ricavare un portapenne, possono realizzare con una bottiglia di plastica il «polpo salterino», con i tappi di bottiglia possono creare dei gioielli o degli anima-letti.I bambini si aspettano di acquisire nuove conoscenze sui rifiuti, per salvaguardare l’ambiente e per comprendere quali sono i comportamenti rispettosi nei riguardi della natura.Il P.O.N. sta coinvolgendo anche l’esper-to, che ritiene che i bambini sono curiosi al punto giusto. Alla fine del corso, così come ha spiegato il dott. Poto, i ragazzi avranno imparato che bisogna tutelare l’ambiente, scoprendo che con semplici operazioni manuali la materia si può tra-sformare in energia.

«Eureka: osservo, scopro, tra-sformo il mio ambiente»: è questo il nome del P.O.N. di

scienze che stanno seguendo alcuni alunni della «Don Milani». Gli studenti di questo corso sono entusiasti di parteciparvi perché stanno studiando l’ambiente che ci circon-da, a cominciare dai tipi di terreno, facendo vari esperimenti; per gli studenti quello che stanno facendo è divertente. Si aspettano di migliorare le loro conoscenze sull’ambiente e vogliono imparare a salvarlo e a non in-quinare il nostro pianeta.

L’esperta Anna Maria Campa, accompa-gnata dal tutor Luigi Barone, pensa che questo P.O.N. la coinvolge a pieno ritmo, come sempre, perché non è il primo anno che tiene dei corsi in questa scuola, bensì il terzo; inoltre è molto contenta di colla-borare con la scuola «Don Milani» perché Galatone è la sua città.Il prodotto finale del progetto sarà una pre-sentazione in Power Point che illustrerà gli esprimenti fatti. Gli studenti, infine, costru-iranno un modellino sull’energia e realizze-ranno dei cartelloni.

Nella scuola «Don Lorenzo Mi-lani», durante l’anno scolastico 2010/2011, si stanno svolgendo

vari progetti P.O.N. riferiti alla linguistica. Uno di questi è il progetto «Sogni di carta colorata», guidato dalla tutor Anna Scra-scia e dall’esperta esterna Dolores Merico.I ragazzi stanno conoscendo i vari tipi di testi creandone alcuni, riferendosi spe-

cialmente ai testi descrittivi soggettivi ed oggettivi e imparando nuove regole.Gli alunni ritengono questo P.O.N. molto interessante: scrivono testi arricchendo il loro vocabolario con parole nuove. L’esperta esterna ritiene che i bambini sia-no molto bravi e attenti. Alla fine del pro-getto nascerà un libro con i migliori testi scritti dagli studenti.

Un P.O.N. molto interessante che si sta svolgendo nella scuola «Don Milani» è quello dal titolo

«Sogni di carta creativa», che si basa sul comunicare in diversi modi attraverso la comunicazione verbale (usando le pa-role), non verbale (comunicazione con i gesti) e paraverbale (facendo uso del tono della voce e del silenzio).Gli studenti sono molto entusiasti di que-sto progetto e credono che sia molto inte-ressante. Hanno scoperto che il 70% della comunicazione è non verbale… bella sco-perta, perché nessuno se lo immaginava!!!

L’esperta Marta Tondo, accompagnata dalla tutor Romina Polo, si trova molto bene, perchè i ragazzi vogliono imparare cose nuove e sono aperti alle novità.Alla fine del P.O.N. verrà realizzato un libro con una storia raccontata dai bam-bini; sarà girato anche un cortometraggio, cioè una sorta di recita per raccontare la storia inventata dai bambini.È stata fatta un’attività anche in palestra: i ragazzi hanno ascoltato alcuni suoni della natura ed hanno espresso i loro sentimen-ti, per poi essere coinvolti in alcuni giochi di gruppo basati sulla comunicazione.

La scuola “Don Milani” e i suoi P.O.N.Nell’ambito del P.O.N. di giornalismo “In-forma mentis” gli studenti hanno intervistato

i compagni che stanno frequentando gli altri corsi organizzati dalla scuola

Impariamo a riciclare!

Osservando la natura

I nostri “sogni di carta colorata”

Inventiamo una storia...Chiara Greco - Giorgia Buia - Erika Cardinale Chiara Greco - Francesco Giuseppe Parisi

Francesco Giuseppe Parisi - Chiara Greco

Francesco Giuseppe Parisi - Christian Terragno - Leonardo Stranieri - Edoardo Potenza

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...è tempo di scrivere... 3Marzo 2011

I ragazzi delle classi VC e VD della scuola «Don Lorenzo Milani» cam-mineranno per strada più sicuri ma...

senza mai abbassare l’attenzione! I bambi-ni, infatti, hanno partecipato al progetto di educazione stradale «Pedoni sicuri per strada».Il progetto ha avuto la durata di quattro incontri; in uno di questi è stato presente il vice comandante della polizia munici-pale di Galatone Mario Cavalera, che ha illustrato i movimenti che i vigili fanno per regolare il traffico. È stata una lezio-ne molto bella e utile, perchè gli studenti hanno compreso il vero significato di tutti quegli strani gesti che gli agenti fanno per strada...Le insegnanti Daniela Petrucelli, Lucia Filieri, Anna Paola Lisi e Anna Tonia

Scrascia sono state sempre presenti du-rante gli incontri ed hanno espresso le loro opinioni e i loro consigli.Ricordiamo una cosa molto impor-tante: i cittadini del futuro sono proprio i bambini, che già da piccoli devono imparare a ri-spettare le regole per vivere bene, senza danneggiare la loro salute e quella degli altri.

Pedoni sicuri per strada!IL PROGETTO. I cittadini del futuro sono i bambini

Nella scuola «Don Milani» si impara a camminare sicuri.E il vigile spiega il significato dei segni con le braccia

Lisa Mirocleto - Giorgia Buia Gli scolari delle classi quarte del primo circolo didattico di Galatone (plesso

«Don Milani») hanno assistito ad uno spettacolo che si è tenuto nel teatro Co-munale di Nardò il 17 dicembre 2010, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Italia Unita.Lo spettacolo parlava di una maestra che viaggiava nelle scuole per raccontare lo spirito delle favole ai bambini. La maestra si chiamava Cartoccia e si divertiva a tra-sformare le storie a suo piacimento.Secondo alcuni scolari lo spettacolo si è svolto in modo divertente, è stato molto interessante, bello e istruttivo; secondo al-tri alunni lo spettacolo è stato molto bello soprattutto alla fine perché Cartoccia ha chiamato alcuni studenti e li ha invitati a raccontare le loro storie; poi ha modifi-cato queste storie per raccontarle ad altri bambini.

Lo spettatoreincantato

 

Giulia Simone - Agata CalòMaria Pellegrino - Ludovica Filoni

Noemi Musardo - Federico Bruno

No, non stiamo parlando del Dante del-la Divina Commedia, ma del protago-

nista di una invenzione dei giapponesi, il gioco «Devil May Cry 4», uscito nel 2008. È un videogioco d’azione in cui il prota-gonista, Dante, deve esplorare il territorio circostante e affrontare una serie di livelli. Sottofondo del gioco è una colonna sono-ra heavy metal. Dante è famoso per i suoi capelli bianchi e per il suo abito rosso; è un mezzo demone, protagonista dei primi tre episodi e co-protagonista del quarto.Questo gioco ha avuto molto successo grazie all’azione che invita molti giovani a comprarlo. Una storia commuovente e allo stesso tempo piena d’azione e spasso-sa. Molto conosciute sono anche le versio-ni più vecchie del gioco.

Dante eDevil May Cry 4

Giacomo Marcuccio

In questi quattro mesi di scuola abbia-mo studiato molto le diverse materie.

Poi il «giorno del giudizio» delle maestre sulle pagelle tutti quelli che avevano stu-diato erano super tranquilli e io ero uno di loro, invece chi sapeva di non aver studiato molto aveva la pelle d’oca.Quando io sono entrato ho salutato tutte le maestre, poi ho preso le pagelle e quando le ho guardate sono rimasto molto soddisfatto.

Il 14 febbraio, giorno di San Valenti-no, sono andato a ritirare le pagelle,

con i voti scritti in base a quello che è successo in questi cinque mesi di scuo-la. Quando sono arrivato c’era la mae-stra di storia, che ha detto che l’impe-gno c’è e che quando le cose le studio le capisco senza impararle a memoria!La maestra di matematica non aveva

niente da aggiungere, mentre quella di italiano ha detto che devo migliorare con il disegno. Avevo preso tutti 9 e tre 8.Quello che penso è che nel secondo qua-drimestre mi impegnerò molto di più perchè gli 8 li ho presi solo in laboratorio espressivo, disegno e educazione moto-ria. Spero di avere quasi tutti 10 nel se-condo quadrimestre!!!

Tempo dipagelle!

Alessio Bove - Simone Bove

Page 4: ...è tempo di scrivere...

...è tempo di scrivere...4 Marzo 2011

in giro perUna visita a GalatoneOggi, 11 marzo 2011 i bambini del P.O.N. di giornalismo hanno fatto una visita a Galatone per vedere le cose belle e quelle non belle. Hanno iniziato con le chiese di Galatone, cioè: San Nicola, Chiesa Madre, San Pietro, San Sebastiano, SS. Crocifisso, Odegitria.Grazie a questa gita i bambini hanno im-parato tante nuove cose. Quando hanno visitato le chiese hanno notato molti par-ticolari. Infatti nella chiesa del Crocifisso hanno visto un buco nel terreno e la loro maestra ha spiegato loro che tanto tem-po fa un operaio che stava costruendo la chiesa è caduto con la testa ma non si è fatto niente. Poi continuando la loro visi-ta hanno notato molti altri problemi ma anche altre cose belle. Alcune delle cose brutte che hanno visto erano la spazzatu-ra, le scritte ovunque e, in piazza Itria, l’ac-qua sporca, le bottiglie nell’acqua, scritte sui muri delle scuole, ecc..Ma hanno visto anche molte cose belle come il Milan Club, le chiese e le statue.

Simone Bove

Una visita a GalatoneIl giorno 11 marzo 2011 io e i miei com-pagni del P.O.N. di giornalismo siamo an-dati a far visita a Galatone, precisamente a visitare le chiese e le piazze.Abbiamo visitato per prima la chiesa di San Nicola, che apparteneva ad una fa-miglia nobile, e subito dopo siamo andati alla chiesa Madre, dove c’era il pulpito, cioè un balcone dal quale il sacerdote si affacciava per fare le prediche alla gente.Poi sempre nel centro storico siamo anda-ti a visitare la chiesa di San Pietro e dopo quella di San Sebastiano.Successivamente abbiamo visitato la chie-sa del SS. Crocifisso, dove si dice che sia accaduto un miracolo: la statua di Gesù aveva le mani dietro e il giorno dopo è stata trovata con le mani avanti.Infine siamo andati in piazza Itria, dove c’è una fontana purtroppo piena di botti-glie e scritte spray con segni razzisti, che sono vietati dalla legge.

Federico Filoni

Girando per Galatone!Oggi sono andata, insieme ai miei com-pagni del P.O.N. di giornalismo, in giro per Galatone. Abbiamo visitato la chiesa di San Nicola: era piccolissima, ma bella e c’erano le foto di due fratelli scompar-si. Poi siamo entrati nella chiesa Madre, dove si trovavano tante cose interessanti, tra cui statue e dipinti.Dopo, la maestra ci ha portati alla chieset-ta di San Pietro, vicino alla quale c’erano delle bici. Successivamente abbiamo cam-minato verso la chiesa di San Sebastiano, dove abbiamo fatto una foto sullo stemma di Galatone in piazza. In seguito abbiamo ammirato la chiesa del SS. Crocifisso. Era di stile barocco, aveva i decori in oro, i di-pinti, le statue e la balaustra.La maestra ci ha raccontato un miracolo che riguarda il quadro appeso in chiesa. Questo raffigurava Gesù Crocifisso: alcu-ne persone, quando è stato appeso, hanno visto Gesù con le mani legate avanti, ma il giorno dopo, ritornati, era con le mani legate dietro. Quando ho sentito questo fatto sono rimasta a bocca aperta!Camminando abbiamo visto l’Odegitria, una chiesa con grandi finestre. Qui però non siamo entrati perchè celebravano la Messa.Infine siamo andati in piazza Itria. L’ac-qua della fontana era sporca e piena di lattine, carte e bottiglie di birra. Intorno, però, c’era un verde carino, ma nel picco-lo prato abbiamo trovato un barattolo di gel per capelli.È stato un pomeriggio molto bello e in-teressante, soprattutto perchè l’ho passa-to con i miei amici del P.O.N., l’esperto Pierangelo Tempesta e la maestra Anna Paola Lisi.

Giorgia Buia

Reportage sulla città di GalatoneNoi alunni del progetto P.O.N. «In-forma mentis» siamo andati a visitare alcuni luoghi della città di Galatone, riflettendo sulle cose belle e le cose brutte. Abbiamo visitato parecchie chiese, tra cui la cappel-la di San Nicola, la chiesa Madre, la chiesa di San Pietro, la chiesa di San Sebastiano, la chiesa dell’Odegitria e la chiesa del SS. Crocifisso. È stato molto bello visitare queste chiese perchè, nella chiesa del Cro-cifisso, abbiamo scoperto un miracolo: un operaio, che lavorava per il restauro del tetto, è caduto sbattendo con la testa e non si è fatto niente.In piazza Itria è situata una fontana mol-to bella, che però a causa di giovani van-dali è stata rovinata con delle scritte con bombolette e con lattine di cola e di birra, per colpa di queste sciocchezze l’acqua è diventata verde e maleodorante tanto che ci sono molti girini e presto, quindi, ci sa-ranno delle rane.Comunque, oltre a questo, altre cose brut-te sulla città di Galatone sono la spazza-tura in mezzo alla strada e gli escrementi dei piccioni che rovinano i monumenti storici.Per molti il monumento più bello è lo Ju-ventus Club, per altri il Milan Club, ma è sicuro che non sono quelle le cose miglio-ri. Se devo essere onesto, è stata una bella esperienza.

Francesco Parisi

Una giornata all’aria apertaOggi 11 marzo 2011 siamo andati in giro per Galatone con il corso del P.O.N. di giornalismo «In-forma mentis», per os-servare alcune cose belle ed altre brutte della città. Per prima cosa abbiamo visi-tato la chiesa di San Nicola, di proprietà di una famiglia nobile galatonese, dopo abbiamo ammirato la bellezza della chiesa Madre, dove c’è il pulpito. In seguito ab-biamo visto la chiesa di San Pietro. Dopo ancora la chiesa di San Sebastiano, che ora tutti chiamano di Sant’Antonio, dove c’era la statua di Gesù dopo essere stato crocifisso. Per ultima, ma non peggiore, la chiesa del SS. Crocifisso, ricca di storie e miracoli, in stile barocco, con molte sta-tue.Infine siamo passati accanto all’Odegitria, dove celebravano la S. Messa. Qui vicino si trova piazza Itria, tutta imbrattata e scritta, con la fontana che ha l’acqua sta-gnante. Non era però l’unica cosa brutta: c’è anche la spazzatura che oramai non manca in nessuna delle città italiane. Per concludere siamo tornati in classe con-tenti per l’esperienza.

Lisa Mirocleto

11 marzo 2011: piccoli giornalisti per le strade del centro

Piccoli esploratori galatonesiAlcuni scolari hanno visitato Galatone, la nostra città, in provincia di Lecce.Hanno visitato le cose belle e le cose brut-te di Galatone: prima si sono recati nella chiesetta di San Nicola, successivamente hanno raggiunto la chiesa Madre e poi quella di San Pietro. Poi hanno visitato quella di San Sebastiano e ancora dopo il SS. Crocifisso e infine l’Odegitria. C’erano cose che sembravano appena dipinte e al-tre sembrava fossero lì da millenni perchè erano ridotte male. Infine hanno visitato piazza Itria. Aveva un’acqua sporca e piena di lattine, bottiglie e cose varie. Poi le scuo-le erano completamente imbrattate. Inol-tre c’erano scatole fuori dai bidoni e non c’era la raccolta differenziata.Queste sono le cose negative, ma prima di partire i ragazzi avevano visto il Milan Club.Cosa avranno pensato gli scolari di questa avventura?

Alessio Bove

Page 5: ...è tempo di scrivere...

...è tempo di scrivere... 5Marzo 2011

GalatoneIl territorio galatoneseOggi, 11 marzo 2011, io insieme ai miei compagni del P.O.N. di giornalismo sia-mo andati in giro per il centro storico di Galatone, per vedere le cose belle e le cose brutte della città. Abbiamo visitato cinque chiese diverse. Per prima abbiamo visto la chiesa di San Nicola, che ci è stata aperta da un signore molto gentile; la maestra ci ha spiegato che quella era una cappella appartenente alla famiglia Leuzzi. Dopo la chiesa di San Nicola la maestra ci ha fatto vedere una casa a corte, detta così perchè aveva un giardino interno con intorno di-verse entrate di appartamenti.Andando avanti si trova la chiesa Matrice, costruita nel 1591. Le cose più importanti della chiesa Madre sono il fonte battesi-male, dove prima si battezzavano i bam-bini e l’organo che prima veniva utilizzato per suonare.Poco dopo abbiamo visitato la chiesa di San Sebastiano o Sant’Antonio, dove c’è la sta-tua di Gesù Morto e all’entrata sopra il por-tone è rappresentata la scena del carro di Sant’Elena; vicino alle scale d’entrata della chiesa c’erano gli escrementi di alcuni pic-cioni, che non vengono mai puliti.A pochi metri di lontananza si trova il san-tuario del SS. Crocifisso, la chiesa più im-portante di Galatone, dove sono successi alcuni miracoli molto importanti. Un ope-raio stava lavorando ed è caduto dalla sca-la con la testa in giù ma non si è fatto nien-te; adesso quel punto dove ha battuto con la testa è ricordato con una croce di ferro. Un altro miracolo che è accaduto riguarda la tela, cioè il quadro di Gesù: prima Gesù aveva le mani legate dietro e la mattina se-guente alcune signore lo trovarono con le mani legate avanti.Poi andando in piazza Itria abbiamo an-che visto l’esterno della chiesa dell’Odegi-tria, ma non siamo potuti entrare perchè stavano dicendo la Messa. Abbiamo infine visto la fontana di piazza Itria che era in condizioni molto indecenti: l’acqua era sporca e c’erano anche dentro bottiglie, cd, carte, tappi... e al muro della scuola del 25 aprile c’era un segno del nazismo.Infine siamo tornati a scuola molto felici

Agata Calò

Gli scolari del P.O.N. di giornalismo ve-nerdì 11 marzo 2011 hanno fatto visita al paese di Galatone per osservare le sue cose belle e le sue cose brutte e scattare delle fotografie.All’inizio hanno visitato la chiesa di San Nicola, una chiesa privata, di una sola fa-miglia, per questo un po’ piccola.Dopo, mentre si incamminavano per la successiva chiesa, hanno visto una cosa non gradevole: della spazzatura messa a fiando ai bidoni anzichè dentro.Arrivati alla chiesa Madre hanno scoperto che in un angolo della chiesa si trovava un verme che strisciava!Poi si sono recati alla chiesa di San Pietro, soltanto che l’hanno potuta osservare solo

dall’esterno; subito dopo sono andati alla chiesa di San Sebastiano.Dopo hanno visitato la chiesa del SS. Cro-cifisso, nella quale è accaduta una storia: mentre la stavano costruendo un operaio è caduto dal soffitto e ha sbattuto la testa sul pavimento senza farsi nemmeno un graffio.Come ultima chiesa hanno visto l’Ode-gitria. Infine sono andati in piazza Itria dove si trova una fontana che per il suo aspetto non si può definire bella: è riem-pita dall’acqua piovana, è completamente scritta ed è piena di rifiuti. Appena tornati in classe gli alunni hanno cominciato a raccontare quella bellissima esperienza.

Federico Bruno

Oggi i ragazzi in gita a GalatoneI ragazzi osservano le cose belle e brutte della città. Oggi, 11 marzo 2011, i ragaz-zi delle quarte e delle quinte del P.O.N. di giornalismo «In-forma mentis» hanno passeggiato nel centro storico di Galatone osservando le cose belle e le cose brutte della città. Partendo dalla scuola «Don Lorenzo Milani» sono giunti all’arco di San Sebastiano. Entrando nel centro sto-rico i ragazzi hanno visto dall’interno va-rie chiese quali: San Nicola, chiesa Madre, San Pietro, San Sebastiano, la chiesa del SS. Crocifisso, alla quale è legata una leg-genda che racconta di un operaio caduto a testa in giù durante i lavori, miracolato. Dopo si sono recati alla chiesa dell’Ode-gitria. In seguito i ragazzi sono andati in piazza Itria, dove, guardando la splendida fontana di un tempo, molto maltrattata, sono rimasti molto male. Inoltre la scuo-la «Walt Disney», in via Tunisi, era per la maggior parte dipinta da segni nazisti e parolacce. L’erba era piena di flaconi di detersivo e gelatina. Dopo la gita i ragazzi sono tornati a scuola.

Graziano Natalini

Reportage sulla città: cosa c’è di bello e di brutto intorno a noi?

Secondo alcuni bambini è questa la cosa più bella di Galatone... SARÀ VERO?!?

Una bellissima esperienza, tutta da raccontare!

I ragazzi del I Circolovisitano il centro storicoA Galatone gli studenti del P.O.N. giorna-listico del I circolo didattico hano visitato il centro storico. Come prima tappa gli studenti hanno visto la chiesa di San Ni-cola e molti degli alunni non sapevano ne-anche che esistesse, quindi quando sono entrati sono rimasti sbalorditi.Come seconda tappa, invece, hanno visi-tato la chiesa Madre e durante un’inter-vista è stato detto loro che è una chiesa proprio bella. Poi hanno visitato la chiesa di San Pietro.Ma i ragazzi riferiscono che la chiesa più interessante è stata quella di San Sebastia-no, dove al suolo c’era lo stemma di Gala-tone, cioè una fiamma.E la chiesa del SS. Crocifisso, dove la ma-estra Anna Paola Lisi ha detto agli alunni che quando è stata costruita un operaio è caduto proprio sotto l’immagine di Gesù senza farsi niente: è accaduto un miraco-lo. Per questo nella chiesa c’è un buco con una croce sopra.Ma i bambini hanno visto anche le cose brutte di Galatone, come la spazzatura che fuoriusciva dai bidoni oppure la fontana della villa. Proprio i ragazzi hanno chiesto al sindaco perchè la fontana fosse ridotta così male e lui ha risposto che è inutile si-stemarla se poi la rovinano un’altra volta.

Edoardo Potenza

continua a pag. 6 >

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...è tempo di scrivere...6 Marzo 2011

Piccoli giornalisti...in giro per GalatoneI piccoli giornalisti di Galatone sono an-dati nel centro storico. Come «prima tappa» si sono recati alla cappella di San Nicola, che è molto antica e bella, quindi, essendo antica, i suoi dipinti sono sbiaditi. Il secondo luogo è stata la chiesa Madre, molto grande, bella e antica, belle anche le staute e i dipinti.Un’altra cappella è quella di San Pietro, dove non si poteva entrare, ma di fuori sembrava molto carina. Dopo i bambini sono andati nella chiesa di San Sebastiano «protetta» da due leoni; in mezzo alla piazza c’è lo stemma di Galatone. L’ultima chiesa che hanno visto, la più importante del pa-ese, è la chiesa del SS. Crocifisso, con tante impalcature, dove tanti anni fa un muratore cadde da una scala e sbattè la testa sul pavi-mento, ma non si fece niente: un miracolo!L’ultima «tappa» è stata piazza Itria, dove prima c’era un frantoio ipogeo in cui le persone facevano l’olio. Questa piazza non è tanto bella: scritte dappertutto a terra, al centro c’è una fontana anch’essa piena di scritte con un’acqua molto spor-ca, con bottiglie e cartacce varie.È stata una bella giornata, piena di diver-timento!

Chiara Greco - Camilla Gatto

Tutti al centro storicodi GalatoneOggi noi bambini del P.O.N. di giornali-smo ci siamo divertiti a girare per le vie di Galatone.La prima tappa è stata la chiesa di San Nicola, era piccola ma sono stata molto affascinata; conservava sull’altare alcune foto ricordo.Per la seconda tappa abbiamo dovuto per-correre un tragitto notando che le strade erano sporche di spazzatura e che le per-sone dopo aver fumato gettavano le siga-rette a terra.Arrivati alla chiesa Madre, dopo essere entrati, l’unica cosa che mi ha colpito è stata la grandezza della chiesa, talmen-te grande che si sentiva l’eco! Ho saputo che la mastra Anna Paola fa parte del coro parrocchiale.La chiesa di San Pietro era chiusa, però abbiamo visto quattro bici parcheggiate fuori. La quarta tappa è stata la chiesa di San Sebastiano, dove c’era la foto del carro di Sant’Elena e la statua di Gesù che por-tano in processione. Dopo abbiamo visto la chiesa del SS. Crocefisso, dove è avve-nuto anche un miracolo.Nella chiesa dell’Odegitria non siamo po-tuti entrare perchè don Pierluigi celebra-va la Messa. L’ultima tappa è stata piazza Itria con la sua fontana mal messa, sporca e piena di rifiuti.

Erika Cardinale

Il territorio di GalatoneOggi 11 marzo noi bambini del P.O.N. di giornalismo siamo andati a visitare il ter-ritorio di Galatone. La prima chiesa che abbiamo visitato è stata la chiesa di San Nicola, dove ci siamo fermati e un signore ci ha aperto: dentro c’erano due panchine e sul tavolo dove celebra il prete c’erano dei fiori e delle fotografie.Dopo abbiamo osservato la chiesa Madre e dentro abbiamo visto che è una bellis-sima chiesa. Ci siamo avvicinati alle pan-chine dove si siedono le persone che van-no in chiesa; a fianco ci sono le panchine del coro e la maestra Anna Paola Lisi ci ha spiegato una cosa molto interessante: il sacerdote saliva sul pulpito dalla scala grigia che si trova vicino al coro per fare le prediche nel periodo di Pasqua.Ancora dopo siamo andati a visitare la chiesa di San Pietro, dove c’era un porto-ne nero chiuso e la porta di dentro aperta, quindi non si è potuto entrare. Poi siamo andati a osservare la chiesa di Sant’Anto-nio: a fianco alla porta ci sono dei leoni di pietra e sopra c’è una striscia che rappre-senta il Carro di Sant’Elena.Dalla chiesa di Sant’Antonio siamo andati alla piazza del Santuario del SS. Crocifis-so, abbiamo osservato che di fuori è una bella chiesa, il frontale è tutto lavorato bene, ci sono anche alcune statue attac-cate al muro. All’entrata c’è una croce sul pavimento: un operaio stava lavorando sul soffitto quando ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra; la storia dice che non si è fatto niente e questo è stato un miracolo. La chiesa è molto spaziosa e alcune volte affollata.Usciti da lì siamo andati alla chiesa dell’O-degitria, ma non siamo potuti entrare per-chè il prete stava celebrando la Messa. Da lì siamo andati in piazza Itria e abbiamo visto che la fontana era tutta sporca, con bottiglie di acqua, coca-cola, aranciata e altre cose sporche.

Noemi Musardo

Finalmente usciamo!I bambini del P.O.N. di giornalismo sono usciti per le strade di Galatone, per vedere le cose belle e le cose brutte. Le cose brutte di Galatone sono poche: ci sono solo gli innumerevoli rifiuti in parchi, fontane e strade; ci sono poi i muri scritti: segni del nazismo, razzismo e parolacce ma anche disegni e dichiarazioni d’amore.Le cose belle invece sono tantissime: le in-numerevoli chiese, monumenti, palazzi... Gli studenti hanno visitato varie chiese. Quella di San Nicola: una chiesa piccola con poche finestre e piena di dipinti; la chiesa di San Pietro, intravista dall’esterno per-chè chiusa da un cancello; la chiesa Madre, la più grande di Galatone: erano presenti il pulpito, un piccolo altare dove prima il sacerdote saliva per l’omelia. Poi hanno vi-sitato anche la chiesa di San Sebastiano, la chiesa del SS. Crocifisso, a cui sono legate molte leggende e la chiesa dell’Odegitria.Hanno visitato anche piazza Itria, dove c’era un’enorme fontana e dove si sono sfrenati un po’! Poi sono tornati a scuola, tutti divertiti e felici di aver visitato le loro città.

Simone Maria Giustizieri

Un’uscita per le stradedella vecchia Galatone!Oggi 11 marzo siamo andati nel centro storico di Galatone alle ore 15.45. Ab-biamo visitato diverse chiese tra cui: San Nicola, chiesa Madre, San Pietro, San Se-bastiano, SS. Crocifisso. Abbiamo visitato anche l’Odegitria, una piccola chiesetta situata un po’ sotto il livello della strada. Sono delle chiese bellissime, ma in par-ticolare la chiesa del Crocifisso ci ha col-piti molto. Una leggenda racconta che un uomo, che stava lavorando per riparare un dipinto presente sul tetto, cadde con la testa per terra ma fu miracolato da Gesù e non si fece male.Infine abbiamo visitato la fontana di piazza Itria, che è stata distrutta dai vandali ma il sindaco non vuole ripararla perchè i van-dali la distruggerebbero di nuovo. La fon-tana aveva un’acqua sporchissima, tanto da... modificare l’informazione genetica!!!

Giacomo Marcuccio

< continua da pag. 5 in giro per

Passeggiata cittadinaIo insieme ai miei compagni del P.O.N. abbiamo visitato le cose belle e le cose brutte del nostro paese. Il primo monu-mento che abbiamo visto è stata la chiesa di San Nicola, una piccola chiesetta pri-vata dove ci sono le foto di alcune perso-ne. Poi abbiamo visitato la casa a corte: si chiama così perchè in quelle case ci abitavano più persone di una famiglia, anche quando si sposavano. Abbiamo anche visitato la chiesa Madre e la mae-stra Anna Paola ci ha mostrato dove lei canta insieme ai suoi amici del coro e ci ha fatto vedere il pulpito. Ancora dopo ci siamo recati alla chiesa di San Sebastiano, dove ci siamo fatti delle foto intorno allo stemma di Galatone. Dopo abbiamo visto la chiesa dell’Odegitria, però non siamo riusciti ad entrarci perchè si stava cele-brando la Messa. Poi la chiesa di San Pie-tro, dove quasi tutti i giorni si conserva la particola di Gesù. Ancora dopo quella del SS. Crocifisso, in cui abbiamo notato che c’era una croce per terra, e la maestra ci ha raccontato la storia di un operaio che è caduto a testa in giù e non si è fatto niente.Infine abbiamo visitato la fontana di piaz-za Itria, che era in condizioni penose. Infatti lì abbiamo visto bottiglie, girini, carte... però è stata una esperienza molto istruttiva.

Ludovica Filoni

Scopriamo GalatoneIl giorno 11 marzo 2011 io e i miei com-pagni del P.O.N. di giornalismo siamo an-dati in giro per Galatone a vedere le cose belle e le cose brutte di questo paese.Il nostro cammino è finalmente iniziato con un gran chiacchericcio; con Pierangelo e con la maestra Anna Paola siamo andati alla chiesa di San Nicola (una piccola chiesa antica e privata, di proprietà di una famiglia nobile). Poi siamo stati alla chiesa Madre, dove era custodita la particola di Gesù, e poi al SS. Crocifisso, dove tanti anni fa è avvenuto un miracolo: un operaio cadde dall’impalcatura del tetto e arrivò a terra con la testa ma, non appena toccò il pavi-mento, fu miracolato, perchè non si fece niente e non si tagliò nemmeno. Poi siamo stati alla chiesa di San Pietro, però non sia-mo entrati perchè era chiusa. Dopo abbia-mo visto una casa a corte, dove una famiglia doveva vivere con tutta la generazione.Infine siamo andati a vedere la fontana di piazza Itria, dove c’era l’acqua stagna e le pareti erano tutte imbrattate.Devo dire che è stata un’esperienza stu-penda.

Maria Pellegrino

Bambini nella storica GalatoneI bambini del I circolo di Galatone iscrit-ti al P.O.N. di giornalismo sono andati a fare una gita nel centro storico di Gala-tone venerdì 1 marzo. Questi ragazzi o, possiamo dire, «piccoli giornalisti», sono andati a visitare alcune chiese di Galatone, che sono: San Nicola, chiesa Madre, San Pietro, San Sebastiano, SS. Crocifisso e la chiesa dell’Odegitria.Nel loro cammino hanno trovato anche cose brutte della città, come ad esempio la spazzatura in mezzo alle strade e altre cose che spesso passano inosservate dai cittadini.

Christian Terragno

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...è tempo di scrivere... 7Marzo 2011

Domenica 6 febbraio 2011 allo stadio «Via del Mare» di Lecce, hanno as-

sistito alla partita di calcio Lecce-Palermo scolari, maestri e collaboratori scolastici delle classi quarte del primo circolo di Ga-latone, insieme ai genitori e ad altri paren-ti dei bambini.Indossavano vivaci cappellini giallo-rossi con bandierine e pon-pon, sciarpe e stri-scioni, cartelloni con slogan che invitano al bel gioco e alla gioia di essere salentini.Sono stati invitati dall’Unione Sportiva Lecce per offrire loro l’esperienza diretta del calcio giallo-rosso.Abbiamo intervistato alcuni ragazzi e questo è quello che ci hanno raccontato in merito a questa esperienza: «Il Lecce ha perso 4 a 2 ma ha comunque dimostrato che non importa vincere ma solo divertir-si e fare un bel gioco di squadra».

La caricadei 101 scolariallo stadio

 

Domenica 6 febbraio 2011 i bambini delle

classi quarte sono andati allo stadio «Via del Mare» di Lec-ce .Erano un bel gruppo, com-presi i collaboratori scolastici, i maestri, i genitori e i parenti: tutti insieme hanno assistito alla partita «Lecce - Palermo».Gli studenti erano attrezzati con vi-vaci cappellini giallo rossi, bandierine e pon-pon, con sciarpe e striscioni, cartello-ni con slogan che invitavano al bel gioco e trasmettevano la gioia di essere salentini.Sono stati onorati dell’invito dell’Unione Sportiva Lecce, che ha offerto l’esperienza diretta del gioco del calcio giallo rosso.

Gli scolari hanno meritato questo regalo perchè fin dallo scorso anno scolastico si sono avvicinati alla squadra del Lecce, se-

guendo le sue vicende spor-tive ed imparando a scuola il suo inno: «Giallo-rosso per sempre». Inoltre la scuola recente-mente (27 gennaio 2011) ha

riservato un’accoglienza ca-lorosa e sentita alla delegazio-

ne della squadra del Lecce che si è recata in visita presso l’istituto

per ringraziare personalmente i ma-gnifici 101 scolari di quarta, protago-

nisti dell’amore per il proprio territorio e nello stesso tempo per la propria squadra. Durante questa visita agli alunni era stato annunciato l’invito ufficiale ad assistere allo stadio ad una partita della loro squa-dra del cuore.

Una sorpresa inaspettata...Ludovica Filoni - Noemi Musardo

Federico Bruno

Federico Filoni - Simone Bove - Alessio Bove

Si sono svolte a Taranto le qualifica-zioni di nuoto: le società partecipanti

sono state 11, con 232 atleti. Nella piscina comunale di Taranto si sono viste le gare con il più difficile livello di qualificazione: dai 400 stile ai 200 farfalla, e quelle un po’ più «facili» come i 100 dorso e i 50 stile.I campioni in carica sono Christian Spa-gna e Marco Nestola, che si sono mostrati i più resistenti e veloci.In attesa delle gare di Modugno e del campione dell’«Adriatica Nuoto Galato-ne» Marco Giglio, che aspira a diventare campione regionale, abbiamo assistito, alla «Meridiana» di Taranto, a delle per-formance veramente spettacolari.

Se il 31 gennaio, quando fece una dop-pietta al Bari, qualcuno gli avesse detto

che pochi giorni dopo sarebbe stato l’i-dolo di un’altra squadra, non ci avrebbe creduto. Alessandro Matri, attaccante di Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, cresciuto nelle giovanili del Milan, diventato nel 2007 bomber del Cagliari, il 6 febbraio 2011 segna due reti proprio ai sardi, con la maglia che tutti (o quasi) vogliono giocare. La maglia bianconera!

Non quella di Siena o Udinese, ma della Juventus! Due reti fantastiche e qualche gol sbagliato, per la nostalgia... A segno non solo lui nel 3 a 1 rifilato al Caglia-ri, ma anche l’altro nuovo arrivato, Luca «numero 1» Toni, con una bellissima rete di testa da fuori area.Matri è ormai diventato un pilastro, con-quistando, inoltre, il derby d’Italia tra Ju-ventus e Inter. Bellissimo gol di testa sul filo del fuorigioco, azione in solitaria di Krasic, palla per Sorensen e cross del gio-vane danese.

Galatone

A Tarantosi nuota coni professionisti!

Graziano Natalini

Il nuovo idolo juventino: Alessandro MatriFrancesco Giuseppe Parisi

sport!qqqqqqqB...è tempo di

Intervista al sindacoFranco MiceliOspite della scuola, il 25 febbraio, è stato il sindaco della città di Galatone Franco Miceli, al quale gli studenti del P.O.N. di giornalismo hanno posto le proprie domande riguardanti la città e il lavoro dell’amministrazione comu-nale.I bambini hanno chiesto cosa il sin-daco intendesse fare per i più piccoli e come si svolge il suo lavoro. Le do-mande hanno riguardato anche le condizioni della città, in particolare di piazza Itria, degli spazi verdi, della piscina comunale e del parco giochi.Il primo cittadino ha risposto esausti-vamente a tutte le domande dei picco-li, spiegando loro come si svolge il la-voro di amministrazione di una città.L’intervista è stata ripresa integral-mente dalle telecamere di Mybo-xtv: il video è disponibile sul sito www.myboxtv.com, sezione «Edu-cational».

In giro per Galatone!!!Venerdì 11 marzo io e i miei compagni del P.O.N. abbiamo visitato il centro storico di Galatone. Abbiamo visto diverse chie-se: prima la chiesa di San Nicola, che in antichità apparteneva alla famiglia Leuzzi (tanto tempo fa c’erano delle chiesette pri-vate, appartenenti alle famiglie ricche che lì andavano a pregare).La chiesa Madre, la seconda che abbiamo visitato, ha al suo interno delle parti molto importanti, come il pulpito, dove prima i sacerdoti salivano per predicare la Parola di Dio. In questa chiesa abbiamo visto an-che il fonte battesimale, dove prima bat-tezzavano i bambini, e la particola, cioè il Corpo di Gesù.Abbiamo poi visto la chiesa di San Seba-stiano, dove c’era la statua di Gesù Morto: aveva gli occhi stanchi, era molto triste... mi ha fatto un po’ di impressione!Nella chiesa del SS. Crocifisso, invece, sono accaduti molti miracoli: questa è sta-ta sicuramente la chiesa preferita da tutti perchè, anche se mette un po’ di paura, è molto bella.La sesta e ultima chiesa visitata è stata quella dell’Odegitria: è una chiesa molto piccola ma antica, hanno appena finito di restaurarla e si stava celebrando la Messa; è piccolina ma molto accogliente.Oltre a vedere le chiese abbiamo visita-to anche piazza Itria: è molto rovinata e la sua fontana non funziona più perchè, purtroppo, ci sono stati dei vandali che l’hanno rovinata.

Giulia Simone

Gita per GalatoneOggi con la nostra classe del P.O.N. di giornalismo siamo andati in giro per Ga-latone, nel centro storico. Abbiamo visi-tato la fontana della villa comunale, una casa a corte, delle chiese come la chiesa Madre, il SS. Crocifisso, la chiesa di San Pietro, l’Odegitria, la chiesa privata di San Nicola e quella di Sant’Antonio. Le cose che a me sono piaciute sono moltissime, invece ciò che non mi è piaciuto è la fon-tana comunale, ridotta così perchè il sin-daco Franco Miceli non si decide a darsi una mossa per aggiustarla...Non so gli altri ma io ho visto nella chie-sa Madre un pezzo della Croce di Gesù, e devo dire che mi sono molto emozionata, soprattutto perchè non l’avevo mai vista, per non parlare di quel buco nella chie-sa del SS. Crocifisso... La maestra ci ha raccontato che c’era un operaio che nel costruire la chiesa è caduto a testa in giù e, quando è arrivato a terra, è stato mira-colato perchè quando ha battuto la testa sul pavimento non ha subito neanche un taglio, anzi era intatto. Poi abbiamo fatto una foto sullo stemma di Galatone situa-to sul pavimento della piazza vicino alla chiesa di San Sebastiano.

Vittoria De Martinis

I piccoli giornalistialla scoperta di GalatoneOggi con la nostra classe abbiamo fatto un giro per Galatone e abbiamo ammirato le cose belle e le cose brutte di questa città.Le cose belle sono le chiese, e ne abbiamo viste diverse: San Nicola, chiesa Madre, San Pietro, San Sebastiano, SS. Crocifisso, Odegitria. Nel nostro cammino abbiamo anche trovato cose brutte, come ad esem-pio la spazzatura ammucchiata lungo le vie dai cittadini e la fontana della villa, sporca e non ripulita da tanto tempo. I ragazzi hanno capito dal sindaco il perchè di questa situazione: i vandali hanno di-strutto la fontana e se la ricostruissero la distruggerebbero di nuovo.

Leonardo Stranieri

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...è tempo di scrivere...8 Marzo 2011

...è tempo di scrivere...Giornale scolastico del primo circolo didattico “don Lorenzo Milani” - Galatone

REDAZIONE DOCENTIEsperto esterno

dott. Pierangelo Tempesta

Tutorprof.ssa Anna Paola Lisiprof.ssa Anna Bagnato

Giornale realizzatonell’ambito del P.O.N.«In-forma mentis»

Primo circolo didattico«Don Lorenzo Milani»

Galatone (Le)

Dirigente: prof.ssa Adele Polo

Alessio BoveSimone Bove

Federico BrunoGiorgia BuiaAgata Calò

Erika CardinaleAntonio Colazzo

Vittoria De MartinisFederico FiloniLudovica Filoni

Camilla GattoSimone Giustizieri

Chiara GrecoGiacomo Marcuccio

Lisa MirocletoNoemi Musardo

Graziano NataliniFrancesco Giuseppe Parisi

Maria PellegrinoEdoardo Potenza

Giulia SimoneLeonardo StranieriChristian Terragno

Salutiamo con un enorme abbraccio il «re del pop», che con le sue canzoni ha dato grandi emozioni a tutti i suoi

fan. Dopo la sua morte, Michael lascia canzoni inedite e un nuovo album intito-lato «This is it» in cui racconta la sua vita tra sketch e le sue prime canzoni come «Got to be there», «Off the wall» e «Thril-ler». Nonostante la sua grinta da cantan-te, è stato un bravo coreografo, cantante, produttore discografico, imprenditore e ballerino. Nel 1982 incise la canzone “Someone in the dark” per il film «E. T. l’extraterrestre» e in quello stesso anno uscì il nuovo al-bum «Thriller». A Michael, dopo aver inciso il disco, proposero di fare il vide-oclip (video animato) ma il cantante non accettò. I suoi collaboratori lo convinsero e, grazie a questo nuovo album ricevette

otto statuette d’oro. Poi il picco della fama arrivò il 25 marzo 1983. Infatti quella sera si esibì con i Jackson (il suo gruppo mu-sicale) al concerto celebrativo dei 25 anni della nascita della «Motown». Ad un cer-to punto, si presentò con una giacca nera scintillante, un cappello nero e un guanto e iniziò a ballare il suo brano «Billie Jean». E fu proprio lì, quella sera, che lanciò il suo nuovo passo: il moonwalk. Molti suoi fan pensavano che proprio lui avesse in-ventato il passo ma disse lui stesso che prese spunto dal mimo francese Marcel Marceau. Il 27 gennaio del 1984 Jackson e i suoi fratelli girarono uno spot pub-blicitario per l’azienda «Pepsi Cola», allo «Strine Auditorium» di Los Angeles. Poi Michael e i Jacksons simularono un finto concerto ma, per colpa di un guasto piro-tecnico, i capelli di Michael presero fuoco. Il 14 maggio 1984 andò alla Casa Bianca per ricevere un premio dal presidente degli USA Ronald Reagan, per sostenere

una campagna per la lotta all’alcool e alla droga. Nel 1985 Mi-chael scrisse, insie-me a Lionel Richie, l’album «We are the World», che servì per raccogliere fondi per i bambini dell’Africa Orientale, cantato da lui con il gruppo «Usa for America».Di tanto in tanto, il colore della pelle di Michael, s’iniziò a schiarire e il prof. J. Randy Taraborrel-li scoprì che era una forma di vitiligine. Per non far vedere la malattia si copri-va con un ombrello. Un anno dopo, uscì «Bad», ottavo album di Michael, ultimo prodotto da Quincy Jones.

Da Bad furono estratti dieci singoli: «Just can’t stop loving you», «Bad», «The way you make me feel», «Man in the mirror», «Dirty Diana», «Another part of me», «Smooth criminal», «Leave me alone», «Liberian girl» e «Speed demon». Il disco fu di grande successo perché ne furono vendute oltre 33 milioni di copie al mondo. Poi, nel 1987 iniziò il «Bad World Tour», primo tour solista di Michael, composto da più di 100 spettacoli in tutto il mon-do, visti da più di 4,4 milioni di spettato-ri. L’anno dopo, uscì il nuovo film «Mo-

onwalker» («Camminando sulla luna»), che era sia cantato che ballato, interpretato da Michael. Infine, 22 anni dopo, il 25 giu-gno 2009, si seppe della sua morte. Il suo dottore, Alain Branchereau, gli dette delle pasticche contro la vitiligine. Ma Micha-el, le prendeva in modo esagerato. Perciò, quel caldo giorno d’estate si seppe della sua morte. Ma 3 settimane dopo succes-se una cosa incredibile: 9 milioni di copie dei suoi dischi vennero vendute in tutto il mondo. Per questo, Michael, ti ricordere-mo per sempre nei nostri cuori.

Il ricordo del re del popAdesso noi lo ricordiamo con un semplice grazie

MICHAEL JACKSON. Due anni fa usciva di scena

Simone Giustizieri - Antonio Colazzo

Brenda Daniela Asnicar Mendoza è nata a Buenos Aires, Argentina, il 17 ottobre 1991. Vive con sua ma-

dre Adriana, suo padre Gustavo, suo fra-tello Ivan e con un animale domestico, la sua cagnolina «Blondie», regalatale per i suoi quindici anni. È una giovane attrice, cantante e conduttrice. Brenda confessa che ama chiacchierare con la nonna. La sua popolarità è nata grazie alla teleno-vela giovanile «Patito Feo», ma prima di ciò aveva già iniziato il suo viaggio per la celebrità. Si dice che nel 2001, quando seppe delle audizioni per il coro del pro-gramma «Cantaniño», pregò sua madre affinchè la facesse partecipare: «Mamma, portami alle audizioni, portami...», e lì fu scelta tra 5.000 ragazzi. Il suo carattere sfacciato ha fatto sì che fosse presa a co-condurre il programma. Un anno dopo, nel 2002, è stata condut-trice di un programma di intrattenimen-to con Jimena Cyrulnik. Poi, nel 2003, ha condotto «Ragazzi Argentini» per Cana-le 7 e lì ha registrato «Caminos», il suo primo cd, insieme agli altri ragazzi del

cast. Nel 2007 Brenda è stata selezionata tra un migliaio di ragazze per il ruolo di Antonella in «Patito Feo». Brenda Asni-car è stata nominata per il «Clarín Enter-tainment Awards 2007» sotto il titolo «La rivelazione femminile», con Laura Esqui-vel. Brenda è ancora oggi impegnata con le riprese della seconda stagione di «Pa-tito Feo» e con le tournèe nell’America Latina. Ma la sua vita non è solo il lavoro in quanto frequenta la scuola «Nuevo de las Lomas de San Isidro» al mattino.

Brenda Asnicar:storia di una giovane attrice

 

Giulia Simone - Agata Calò - Maria Pellegrino

Supplementoal n. 55 del periodico

«Il Salentino»