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…E se questa è una favola? …(una favola antropocratica)… Viviana Luna Aurora

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… E s e q u e s t a è u n a f a v o l a ?

… ( u n a f a v o l a a n t r o p o c r a t i c a ) …

Viviana Luna Aurora

P r e f a z i o n e :

Questa favola vede la luce nell’estate del 2012, dopo aver ricevuto in dono un libro che ha rivoluzionato il mio

pensiero e illuminato la mia anima.Il libro da cui traggo ispirazione ha titolo

” verso l’antropocrazia”, autore il grande e stimato Nicolò Giuseppe Bellia, che ho avuto la fortuna

di conoscere poco tempo dopo,tramite la meravigliosa persona di Otello Daniele

(presidente del circolo culturale “P.L.Ighina” di Montegrotto Terme) con il quale abbiamo iniziato un

percorso di diffusione del progetto esposto in tale scritto.E’ poi nata l’intuizione di scrivere una favola, la quale si prefigge l’obiettivo di sviluppare, in chiave “fantasy”,

le colonne portanti del pensiero antropocratico, che il mio intimo ha percepito poter essere la migliore

Espressione del Valore Reale dell’essere umano, applicata alla società che lo circonda e che egli stesso

dovrebbe governare e coordinare,in armonia con la profonda spirituale natura

dell’Uomo Libero :

L’Amore

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E’ l’amore da me fortemente sentito, nelle parole di Nicolò e nella missione di Otello, quel tipo di amore Cristico che si cela nel

profondo spirito di ogni uomo e pulsa al ritmodell’universo a “lui”strettamente collegato.

L’Amore che cammina con la Libertà, ma che una realtà “disumanizzata” da quei pochi poteri che chiaramente

non hanno nulla a che vedere con L’Uomo,ha schiacciato e deviato in una realtà atrofizzata verso

un processo autodistruttivo, che sembra sia deciso a non aver termine e ad esaurirsi e compiersi nella sua stessa Fine,

insieme alla grande Madre…

Ma questa, per me è solo Apparenza, uno specchio che è stato necessario all’Uomo di ieri e lo ha caratterizzato, ma che

sta ormai deponendo il vecchio spettro per la nascita dell’Uomo di Domani.

Questo caos sociale nel quale stiamo vivendo noi tutti ora, io dopo aver conosciuto l’antropocrazia, la quale prende ispirazione

dall’antroposofia (la scienza dello spirito di Rufolf Steiner),lo vedo metaforicamente come il caos che precede un grande

cambiamento, il quale porrà in questo “disordine” le fondamenta creative della nascita del Nuovo Uomo!

Vi sono esempi di persone che ci hanno dimostrato quanto la forza dello spirito nell’essere umano possa realmente rovesciare le sorti, far compiere miracoli e operare le missioni più ardue e immaginabili.

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Se i cambiamenti non avvengono e ci si cristallizza è per mancanza di consapevolezza di questa forza, che può tutto, che potrebbe cambiare

un destino deciso attualmente da quattro “signori” i quali l’unica forza che hanno è l’aver capito che distruggere la Psiche dell’uomo(e al contempo il suo apparato vitale: la Natura), ostacolarne la

libera espressione creativa “deviando” a conoscenze errate e di proposito erranti e demonizzando quelle Vere, disseminando

ignoranza, superstizione e paura…Porta alla distruzione dello Spirito, e distruggendo lo Spirito l’essere umano non è mai Sovrano e Libero, ma confuso e passivo, e da quel momento in poi facilmente corruttibile, ricattabile e manovrabile, perché privato

fin dalle radici della sua Linfa…

Ma come dice Nicolò Bellia, la Provvidenza guida il nostro cammino, ed egli ha esaudito il suo progetto in quasi cinquant’anni di

Studio,Dedizione,Passione ma soprattutto Amore per l’Altro, per L’essere umano, nel quale ripone Piena Fiducia.

Lo ha fatto visualizzando davanti a sé il completamento di un’umanità Libera e Felice, nonostante e sotto la presente reale dimostrazione dell’opposta umanità: sofferente e schiavizzata.L’antropocrazia viene proposta da me in questa favola che vede

protagonisti dei particolari g att i !Il loro proposito sarà quello di” insinuarsi” ingenuamente nella mondo immaginario della fantasia, dei più grandi e dei piccini.

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Gli antropocratici gatti, capeggiati da Pompeo, racconteranno,con l’alternarsi di scenette bizzarre e buffe battute,

u n P r o g e t t o c h e è m o l t o p i ù c h i a r o e f a c i l e a d a t t u a r s i c h e a t e o r i zz a r s i , c o m e d e l r e st o è l a V e r a E c o no m i a !

Il proposito dello stravagante Pompeo, della raffinata Papessa e dei loro amici, sarà proprio quello di metterci sempre la pulce

nell’orecchio…e l’antropocratico zampino!

E se qualcosa si accenderà nei vostri cuori…ci incontreremo un giorno…

Nel lasciarvi, vorrei esprimervi,per come l’ho sentita,la mia definizione di “antropocrazia”:

l’antropocrazia è il Compimento dellaVolontà dello Spirito nello Stato , la realizzazione delle vocazioni interiori dell’Uomo esercitante la sua Libera Sovranità nell’apparato sociale di cui lo

Stato, servendosi dell’economia come strumento, ne è servitore.

…Il mio augurio è quello di farvi sognare un po’, perché i sogni sono il motore di ogni missione!

Buona lettura!

Viviana Luna Aurora

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Inizio:per una monetina...

Vi in troduco a que s ta Stor ia,un po’ s t rana,un po ’Nuova…Dove un ga t t o Mess i cano,un po’ bu f f o e un po’ Gras soRacconta :

Tante nuvole come piume aleggiavano nell’offuscato cielo,pervaso dalla luce pallida d’un sole siderale…una pioggerellina fina fina cadeva sui tetti delle case...e l’aria sapeva di carnevale!

Coriandoli e stelle filanti coloravano gli umori dei passanti,quei rari che ancora trovavano il tempo per sorridere,nella cupa atmosfera che si viveva in quella perduta Italia,in periodo di Crisi!

Ed erano per lo più i bambini, i quali, nella loro ingenua innocenza, ancora gli affanni della societànon ponevano al cuore vicini.

Gli altri, invece, freneticamente andando a testa china,non si curavan di nessuno e marciavano verso i loro posti di lavoro stabiliti; a suon di sfuriate mattutine e clacson impazziti, un caffè al volo insieme al pettegolezzo del vipdel giorno oppure al romanzetto preferito, che narrava quotidianamente le “virtù” delle ultime mode e le saghedi quattro signori che giocano a pallone…

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Mentre chi il lavoro l’aveva perdutoMarciava con i curriculum alle mani e tante porte da bussare…La psiche infusa di estratti conti, di pappardelle, di cozze e di virtuali racconti…dove la maga Apatia si divertiva a preparare sempre nuovi minestroni!

E chi, tra i pochi beati, non possedeva che pochi spiccioli,con quelli, si improvvisavano artisti o ballerini!Così, indossato un costume,da orso o da coniglio, da pagliaccio o da birillo,cercavano di conquistarsi la simpatia di grandi e piccini,per una monetina…

C’era chi, invece, con la furbizia e con l’inganno, follie di monete faceva, e poi rifuggiva, ora qua, ora là…

C’era chi, di più nobile spirito, con l’arte della musica cercavadi scoprire i sensibili cuori, e farli innamorarcome la freccia di Cupido.Con la viva speranza di sentire il suono di una monetina sul piattino…

Chi invece, tra i più desolati, lasciandosi andare a nostalgici canti,vagavano con una stonata chitarra,cantando con tutta la forza nell’animo…Ma come se dall’altro canto non scorgessero altra strada,oltre quella sulla quale stavano ubriachi,con un cartone ai piedi,e un cartone di odoroso vino..

anche questi, come altri, protendevano un piattino!

Fino ai mendicanti bisognosi e stanchi, i quali,esaurite le evanescenti “risorse” socialiil piattino nemmeno avevano,e protendevano solo le ruvide mani.

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C a p . 1 :

L ’ a n t r o p o c r a t i c o P o m p e o !

A d osservare tutto questo vi era,all’angolo d’una casetta abbandonata,un curioso gatto.

Una bambina di passaggio subito lo notò;Era lì a tentare invano una carezza dai passanti, che in malo modo lo cacciavano via, povero gatto!Era un po’ciompo! l’espressione da giocondo!Si guardava in giro spaesato…Che si fosse perso? o era stato abbandonato?Aveva un grosso nasone rosso! E due occhi ambrati, un po’assonnati.Stava per piovere, chissà se aveva riparo, quel povero gatto!

La bimba, con cuore commosso corse in un attimo da lui.:-“Oh, ma che bel musetto! cosa ci fai qui solo soletto? Piccino piccino,come mai ti ritrovi qui, bel gattino?”E lui, forse per precauzione o per sospetto, rimase ammutolito e fermo,ma lei, insistendo:-“ chi sei tu gattino che vai in giro furtivo e misterioso, tutto solo?”Lui resistette e taque, quando un soffio di polvere dal tetto cadde giùproprio sulla sua testa, facendogli cacciare, dalle fauci grandi, uno starnuto frastornante! Col naso gocciolante, scuotendo la testa::-“ meo o’ savevo! El raffreddor gò preso!”La bimba, si volse a sentire da dove provenisse quella voce buffa,ma vi erano dei passanti che osservavano tutt’intorno il paese, ignari…:-“Mica avrai parlato tu?!” s’avvicinò lei al suo musetto,e gli protese un delicato fazzoletto.

Alcune vecchie signore, nel frattempo avevano notato la bizzarra scena…

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Ma lei prontamente nascose il gatto tra le sue minute braccia,fingendo d’avere stretto un fagotto, efurbescamente, avvicinando la mano in gesto di starnuto,provvide già a scusarsi per il rumore!

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Quindi le vecchiette caso non ci fecero più e tornarono alle loro abituali pose.

:-“Allora, gattino formaggino, come mai qui tutto soletto?”Chiese la bimba.:-“Muchacha, meo non essiere il gattino formaggino,1meo chiamarmi Pompeo!”,esclamò lui.:-“Allora è vero che parli, oh che meraviglia!” :-“E voi come ve chiamate, graziosa muchacha?”:-“ Aurora”:-“ Magico nome, muchacha! Meo vi dico, vivevo in un camper,ed avventurarmi per il mondo la era la mea spessialità! Ma mèo me son perso all’Antonio Santo,ed il meo padron non ho più trovato!”:-“Povero meo! abbiate il piacere di venire a casa mea!”

Quando lei lo prese in braccio, quasi barcollò per il peso!facendo rotolare il fagotto di pelo!che si drizzò in un salto ballerino,e a lei fece un bell’inchino!

:-“Ma Dio mio!ma quanto pesate! mai avrei creduto!”.:-“porché mangio da mattino fin sera salame e prosciutto!”E cacciò uno sbadiglio che odorava di vino, al ché la bimba Aurora:-“siete una vecchia spugna!”.:-“meo essermi abituato col meo padrone, che beveva sempre fiaschi de vin!” esclamò lui, sbadigliando ancora.E alcune goccie di pioggia già cadevano…la bambina aprì l’ombrello che portava con sé e corsero a casa,Pompèo avvinghiato al collo e già pioveva a dirotto!

Le chiassose stradine di città, isolate in un attimo…

1 Meo:io,me,mio

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C a p 2 :

P a p e s s a l ’ a n t r o p o c r a t i c a C o n t e s s a !

Le ore scorrevano,ed anche i giorni…che da due divenirono tre, poi quattro, poi ventiquattro…

Papessa s’aggirava per il cortile della casa accanto.Papessa era la gatta dei vicini, gente benestante, nobili professionisti.Nella nuova dimora di Pompeo invece erano simpatici contadini.Pompeo notò la nobil gatta e giunse goffamente nel suo cortile per conoscerla....Con un grido che precedeva i suoi passi :-“heilà muchacha!”.Al ché lei, dal delicato dondolo in vimini e cuscini di seta in cui sedeva, imbellettata e altezzosa, all’eco di quel vocione, si destòdisturbata nel sonno, e storcendo il suo nasino violaceo, borbottando:-“da dove arriva codesto gattaccio?! E’ il nuovo arrivato di quelli della casa accanto?”Quando fu nuovamente interrotta dal gagliardo Pompèo:-“hei muchacha! dico a te! Gallina!”:-“Questa poi! Gallina?! Come osa chiamarmi con codesto ignobile nomignolo?! io sono la contessa Papessa!”.Pompeo, colmo d’euforia:-“oh che onore essier corrisposto! Lei chiede un appuntamento per poterle rivolgere la parola, contessa Papessa Von Gallina?”Lei, offesa e le tempie fumanti d’ira :-“gallina non lo dice a me! Non si permetta mai più! maleducato! quale malefico vento l’ha condotta fin qui nel mio reame a portarmi disturbo?”.:-“El viento del Messico! meo col camper sono approdato al Santo de Antonio ed eccome qua!”:-“Allora lei è un vagabondo! mea santissima! perchè non fate ritorno ai vostri campi messicani? barbaro invasore!”.

Quando in quel momento, scorse sotto la zampa di lui un libro…Lo stesso, guarda un po’ il caso, che anche lei andava leggendo…:-“Ma guarda un po’, cosa mai sarà questa coincidenza?”

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esclamò Papessa.Vi narrava un nobile antroposofo… Ed il libro recitava “Antropocrazia”…

Così infine strinse amicizia con quel Pompeo, Arrivato nella casa dei suoi vicini come un vagabondo…E per Papessa, abituata a raffinate maniere e gesta, fu una sfida accogliere un gatto così strano, che col suo sombrero e quell’aspetto bizzarro, si molleggiava tra sbadigli, “ombre de vin” (come era solito dire), figuracce, capitomboli ed un linguaggio Per metà dialettale e metà messicano!Che ardua prova Papessa! doveva compiere giornalmenteLe sette fatiche per poterlo sopportare, ed altrettante fatiche per raffinarlo!Tutto questo insieme di scoperte e fatiche, la entusiasmavano come un enteroclisma, ma Papessa non demordeva!Per il suo caratterino era conosciuta anche come Papessa Barbarossa…Lui invece la chiamava Barbanera, per altri era Barbablù..E a voi come piace più? …

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C a p . 3Q u e l d i … B o c c a d o r o !

Vi era tra tanti gatti uno in particolare,più aristocratico di tutti, che faceva la concorrenza a Papessa perTitolo ed eleganza…era un gatto intellettuale e come lei, con un po’ di puzza sotto il naso. Era un intellettuale un po’ scaduto a dire il vero, pregno delle medesime filosofie e stanche teorie! quasi tutte, per lui ormai insoddisfacenti…così vagava per le stradine come uno zombie,che avesse visto passare su di sé tutta la vita, borbottandocontro i politicanti e i valori perduti.Sempre ineffabilmente, vestito con il suo completo d’impeccabile raffinatezza, guarnito dal suo immancabile orologio da tasca d’oroe bastone da passeggio.

Allora in preda alla curiosità, decise di fare un giro per quelle vie,trovandoli proprio in quell’istante a vagabondare.Pompeo non poteva che destare l’attenzione di tutti: vestito con una buffa tutina bianca sulla quale vi erano stampate delle rosse fragoline, ed in testa teneva un sombrero! sotto il sole cocente di quella già calda primavera.Boccadoro, il gatto dal manto d’oro sempre ben pettinato e agghindato, storse ovviamente il naso a vedere quello strano figuro vestito come un pagliaccio!

:-“e chi è quello?! con quel sombrero di paglia sul capo! tiene pure un fiasco di vino tra le zampe! mamma mea! Papessa è proprio caduta in basso!”.Un gruppo di gatti passanti, bisbigliando tra loro:-“è l’Antropocrazia di Bellia! si troveranno questa domenica al vecchio cinema teatro “Pegaso!”.Boccadoro, a sentire quelle parole venne colpito da una folle curiosità:-“ cosa mai sarà?”

:-“oh buondì signor Boccadoro!”, esclamò un simpatico gatto goffo e tozzo, dal manto rosso. Si chiama Tindaro ed è un gatto ferroviere.:-“Buondì Tindaro! ma cos’è questa antropocrazia?” chiese Boccadoro.

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:-“Ah meo non gò capio! ma voglio capire! ci sarà la Papessa a parlare, al cinema teatro “Pegaso” in piazza S.Nicolò; sapete anche voi vero, di quel cinema che da poco hanno chiuso?!”:-“Si Tindaro, so che costruiranno un supermercato, come se non ne avessimo abbastanza! bah!” rispose lui, amareggiato.:-“Ebbene, pensate che si parlerà di economia! loro sostengono di aver una soluzione efficace per questa società! Propongono di eliminare tutte le tasse e di istituire un reddito di cittadinanza universale….mèo non gò capio, ma voglio capire!”

:-“ma suvvia, anni di studi e filosofia non hanno fatto pervenire neppure me ad una soluzione, e ora di reddito ci cittadinanza ne parlano tutti!”In quel mentre, un grillo saltò sopra la sua chioma colma di brillantina, provocandogli una reazione infastidita, che lo rese ancora più nervoso,e sentenziò:-“ vuoi dirmi che quel gatto demente col sombrero e vestito come un neonato, vorrebbe azzardare così tanto? ohohoh,pensavo che carnevale fosse già passato!e Papessa mi stupisce assai, non c’è più religione!ohohoho”….Così, se ne andava, quel malizioso di Boccadoro! Lasciando dietro a sé l’eco della risata, che dissolveva la sua ombra nel lontano orizzonte…

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C a p . 4

T u t t i d a P e g a s o !

Preparato e imbellettato in un completo assai raffinato,I baffi lisciati coi riccioli all’insù..avvolto con fierezza d’un intenso profumo di vanità.Eccolo Boccadoro, che alla curiosità non aveva resistito ed era trai primi arrivati davanti a quel cinema, con il suo convenzionale bastoneda passeggio d’oro, che, come sempre caratterizzava la sua entratain scena così nobile e regale.

Era una sera illuminata da una splendente luna piena,che irradiava con la sua fulgida luce le buie stradine del quartiere.Ed ecco che venne preannunziata dallo scoccare del cucù l’ora dellamezzanotte e la conferenza doveva avere inizio!Pompeo, chiamato ad avviare la sua esposizione, con una calda folla incuriosita ad attenderlo, spalancò la bocca in un enorme sbadiglio, seguita da un espressione paciosa che s’estese dal microfono a tutta la sala.:-“Meaoh…non mi siento tanto argillo….”un silenzio, ed una risata isterica di Papessa:-“Bella questa! non mi hai neppure risparmiato l’argillo! se mi dici “argillo” posso immaginare di quali abominevoli termini mi potrai deliziare in codesta sera! Allora mi si dia una paletta che mi scaverò la fossa dall’umiliazione!”Povera Papessa! La folla già divertita, in fermento attendeva….

Quell’esiguo gruppetto di gatti che già aveva cominciato a discuteree a chiedersi mille quesiti in merito a quel Pompeo, dall’aspetto così strano e da quel bizzarro sombrero, che portava sempre al capo e teneva sotto la zampa…un bottiglione di rosso vino!Ma, ripresosi in un battibaleno:-“hasta la vista! Meo dico che dobbiamo abolire le tasse, e da qui il principio!”Boccadoro sobbalzò dalla sedia :-“ah!e questa sarebbe la novità del secolo? E lei sarebbe l’unico intelligente ad averla capita?”, sbottò con tono seccato!

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:-“ Meo introduco con le tasse porchè possiamo vedere che quando la ricchezza generale aumenta è conseguente l’impoverimento della fascia dei Cittadini che vivono di reddito di lavoro, cioè i salariati! Ciò porché tutti i produttori di beni e servizi, trovandosi a pagare le tasse, che fanno? per far sopravvivere le aziende, debbono scaricare tutti gli oneri fiscali, previdenziali, assistenziali…sui prezzi! E così si ha meno consumo, meno domanda e via dicendo…il mercato si fossilizza e il denaro si svaluta, portando il paese all’impoverimento sempre più crescente! E i poveri la pagano più di tutti! Anche se ormai…”Boccadoro, interrompendolo :-“ah, ecco il comunista!Bah io pensavo che si trattasse d’una novità, che delusionesentire sempre parlare della lotta di classe!”. Pompeo ribatté :-“ messier Boccadoro, non è la lotta de classe,meo non sono giunto fin qui per discutere de etichette de vin, per meo possiamo parlare di destra e sinistra all’infinito, cambia solo etichetta!”:-“Aah, e lei quindi non si ritiene di nessuna schiera politica?Ah giusto lei è Antropocratico! E allora sentiamo questaantropocrazia, così poi potrò trarne le mie conclusionie vediamo se non si tratta di un partito politico!”

:-“Muchos grazias por questa possibilità che me offrite,gentile signore, vedrà che la smentirò! Intanto vorrei stuzzicarvitutti con una domanda, che sarà el meo A B C di partenza!”. Così il gagliardo messicano iniziò :-“Cari signori, vi è mai capitatodi dover fare un favore ad un amico, che ne so….accompagnarei piccoli a scuola, fare l’imbianchino ecc…senza che nessuno vi avesse obbligato, ma per istinto di altruismo, o semplice cortesia nei confrontidi chi ve l’ha chiesto? “ Tutti risposero insieme, qualcuno urlando :-“ma si certo! Non è da mettere in discussione! Un amico si aiuta sempre!”,ed altri che affermavano:-“ è naturale, se si può ci si aiuta”…altri ancora con uscite del tipo :-“ magari è uno scambio,io faccio una cosa e tu ne fai un’altra…”Pompeo:-“ vedete, tutti mi fornite una risposta che propendeall’altruismo, anche il minimo! Ed ora la mia seconda domanda!Come vi sentite moralmente, facendo queste cose?”Boccadoro rispose :-“ chiaro che è piacevole, stimolante, costruttivo…Talvolta divertente…ma non è il lavoro che ti dà il pane per vivere,

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è un lavoro che fai per piacere…Per gratitudine, per l’altro!”:-“Tombola!” esultò Pompeo :-“ eccoti Boccadoro! Se posso ora dartidel tu, porché lo sento che nel profondo dello spirito sei un antropocratico!E questa affermazione me ne ha fornito la prova! Sei solo un po’ scettico, ma basterà smussare alcuni spigoli, e un po’ di baffi...”:-“ma guarda te che arrogante di un messicano!” sbottò lui impermalosito, ma ci pensò subito Papessa ad acquietare la sua ira funesta!:-“ Mi perdoni messier Boccadoro, ma Pompeo è di modi un po’ ruspanti, io lo conosco bene! Però è un pezzo di pane, come sono certa anche Lei, che è così colto e raffinato…” e seguiva un battito di ciglia voluttuoso…Le gatte, come le donne, sanno sempre come addolcire i più ruvidi caratteri! Boccadoro ne rimase incantato…Pompeo riprese, più vivace di prima :-“Voialtri con queste risposte avete già esaudito, col pensiero, el reddito de cittadinanza, anzi,de Esistenza Universale! Porché il lavoro non deve nascere per bisognoma per vocazione!” :-“ Spiegati meglio!” insorse di nuovo Boccadoro, che nonostante ciò non mollava l’osso! Pompeo:-“Pensate a tutte le mamme che si prendono cura dei loro figlioletti, li devono allattare, crescere, svezzare, educare…devono inoltre badare alle faccende di casa…Vi siembra che lo facciano per forza?”:-“Ma ci mancherebbe!” esultò una grossa gatta, che aveva a seguitoi suoi dieci figlioletti :-“per i figli tutto si fa! non esistono fatiche che tengano, è una vocazione che noi mamme sentiamo per natura, non si potrebbe pensare di fare altrimenti!” ed un velo di commozione bagnòle paffute guance, al ché intervenne un’altra signora, mamma anch’essa :-“ cara mia però sappia che ci sono tante mamme che abbandonano i loro figli! Oppure non se ne prendono cura e si lamentano anche quando devono allattarli, come fosse una tortura!”:-“ Una vergogna!”, urlava un trio di giovani gatti.Papessa :-“ certo, esistono di questi casi, ma altrettanto esistono casi di figli ingrati nei confronti dei genitori, che considerano solo alla loro mercé e li usano per chiedere in continuazione soldi e favori, donando in cambio pura ingratitudine.Questi ragazzini rimangono incollati davanti a videogames ed iphone,con l’unico sogno, tra uno spot televisivo e una coca cola, di diventare famosi o di andare nelle isole dei reality!Ci sono persone che ancora devono percorrere un lungo cammino per evolversi e aquisire dignità ed intelligenza, valori perduti e integrità morale, ma noi dobbiamo attenerci agli esempi positivi e alla natura intima

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dell’Uomo, e non agli esempi deviati!Quei poveretti sono solo dei disperati di cui è bene non tener conto, per non demoralizzarci e perdere i nostri obiettivi,ma pensare dobbiamo, piuttosto, anche per loro!Che non sono in grado di visualizzare un’umanità sana, ma noi si!Poi la provvidenza penserà al resto, sarà l’universo la nostra bussola…”

:-“ Mi sembrano obiezioni da prete! Provvidenza? Per voi che ci credete, ma io sono Ateo, ed allora?” obiettò aspramente un gatto, dall’aspetto sciupato e stanco.Pompeo :-“ Meo ripeto che non siamo venuti a parlare di marche ed etichette! la provvidenza pensa anche a Voi, caro signore, che poi ci creda o no non importa, non serve crederci, volendo la può pensare come il piano superiore di coscienza al quale tutti noi possiamo accedere,ma che si può vedere solo se apriamo un po’ gli occhi!Ed anche un po’ di porticine….”

Il gatto ateo ribatté, ancora più adirato :-“ Beh mi dispiace ma io non ho le chiavi e non conosco la serratura!” :-“ Ah ah ah, ma queste sono le storielle dei metri e dei chilometri!”Rispose Pompeo, cacciando una divertita risata, mentre il gatto acerbo rimase colpito, non capendo il senso dell’affermazionedel gagliardo messicano, e riprese ::-“ mi scusi e mi consenta! Cosa c’entrano i metri e i chilometri?! Sia così gentile da essere chiaro, perché mi sembrauna presaper i fondelli!”:-“Meo vi chiedo de stare un po’ rilassato, se desidera le offro una bella ombra, così i suoi spiriti maligni troveranno un po’ di pace! Vi racconto la storiella dei metri e dei chilometri?”Tutti i gatti in coro :-“siiii!”

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C a p . 5Q u a n d o m a n c a l ’ u n i t à d i m i s u r a …

Pompeo:-“ C’era una volta una bella sposa, che si recò emozionatain una famosa merceria, per prendere una preziosa stoffa, la qualsarebbe servita per il suo abito nuziale. Arrivata, in compagnia dellasua fidata sarta, le due, emozionatissime, chiesero:-“ Scusate, cerchiamo un bel pezzo di seta per realizzare un abito, ci potreste mostrare le stoffe più belle che avete? Il negoziante lecondusse nel laboratorio, per mostrar loro le stoffe più preziose e quando la sposa e la sarta con entusiasmo indicarono la scelta :-“ bellissima quella lì! Per favore potrebbe tagliare una ciquantinadi centimetri e farci il conto? Il negoziante, rammaricato :-“ mi dispiace ma non posso”…:-“ Come non può?! Ma non sono mica in vendita?”:-“ in teoria si ma in pratica non posso”…:-“ Scusi, continuiamo a non capire…Lei ci mostra una partita di tessuti che tiene in venditae poi venite a dirci che non può fornirceli, ma che storia è questa?!Lei ci prende in giro?” :-“ Ma no, è proprio che non si può, è impossibile…”Le due poverette, esterrefatte :-“ impossibile? Ma perché?!”:-“ perché Manca il Metro, dunque non posso darvi nulla….”

Pompeo interruppe l’aneddoto :-“ poi la storia prosegue, ma per oraci fermiamo qui! avete capito? In questa storia il negoziante non poteva vendere la sua merce perché mancava il metro, ossia un’unità di misura…C’è anche la storiella dell’ingegnere che non può costruire una strada perché mancano i chilometri…ma questa ve la racconterò proprio un’altra volta! Però fin qui è chiaro, giusto?”Boccadoro:-“ Ma è assurdo che non si possa dare una merce oun servizio perché privi dell’unità di misura! Che assurdità!”:-“Esatto! È proprio così….e questa è la storia del denaro, e delle storielle che ci inventano intorno ad esso….il denaro, scusate,non è esattamente questo, un’unità di misura?”:-“ Beh ci serve per avere beni, servizi e dare lavoro, dicono!” :-“ Ecco, giusta precisazione! “dicono” ..ma nei fatti non è il denaro il bene o il servizio, tantomeno il lavoro…Ma tu con il denaro compri questo bene o questo servizio, giusto?”

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:-“ Beh, chiaro!…”:-“Ecco! E allora è il denaro l’unità di misura! Perché è lo strumento che ti serve per ottenere un bene o un servizio! E allora non trovate che lo Stato potrebbe produrla l’unità di misura? Se ti manca un’unità di misura, creala! No? Le banche fanno così, creano il denaro dal nulla, e poi lo danno a credito! Ma che valore ha questo? Le banche accreditano con i finanziamenti ciò che loro creano dal niente e che potrebbe avere solo un valore spirituale, in previsione dell’acquisto di un bene, porché nei fatti è carta colorata”Papessa:-“ non già più dell’oro, che al limite poteva materialmente avere un valore..ma si tratta di carta colorata! Ora prodotta in maggioranza virtualmente, ogni qual volta si voglia, con un clic!”:-“Le banche creano il denaro dal nulla?! Se lo stampano?! Meo non gò capìo proprio bene, ma vojo capire!”intervenne il gatto ferroviere, Tindaro.Pompeo :-“Proprio così muchacho! Se lo creano. Ma il denaro è solo un’unità di misura. E se le banche se lo stampano dal nulla, la mia domanda è: lo Stato non può farlo?”Tindaro:-“ Logicamente si! Ma non sarà nel loro interesse...”:-“però nel nostro lo è!” insorse Papessa.:-“ certo muchachi!” continuò Pompeo:-“ Se non vogliamo continuare ad essere derubati e privati del diritto alla vita! Anche il famoso debito pubblico, è creato dal nulla! Noi paghiamo la nostra vita per un fantasma che non esiste…”A questa scottante e scandalosa affermazione si sollevò una generale espressione:-“Cosaaaa?!”Papessa e Pompeo in coro:-“ E’ proprio così!”:- “ Muchachi, vi è mai capitato di andare, che ne so, a Londra,e trovarvi bloccati alla dogana, ostacolati a proseguire il viaggio, perché debitori del debito pubblico? Vi è mai giunta una telefonata di qualche pinco pallino, che avanza crediti da voi per il debito pubblico?”Nella sala si sollevò un chiacchierio e una serie di esclamazioni al limite dello stupore e dello scandalo :-“ incredibile!….” Rammentavano esterrefatti tutti quanti.:-“Essiere proprio questo il nostro comico dramma! Noi siamo debitori fin da quando siamo nati! Ma vi sembra? È chiaro che qui gatta ci cova (non me ne vogliano le gatte)…Quando questi signori sostengono che non c’è lavoro, che bisogna dare il lavoro, ma che questo manca, sono tutte storielle fasulle! Ma se il denaro te lo puoi stampare, il lavoro non te lo puoi creare?”

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Boccadoro:-“ La logica non fa una piega, ma tu come agiresti?”Pompeo:-“ Basta che abolisci le tasse, le quali, come ripeto, immobilizzando il sistema economico per quella catena: aumento prezzi per eccessive imposte ai commercianti = svaluta mento del denaro = diminuzione della domanda = diminuzione della produzione = disoccupazione ecc…ecco che allora abolendo l’ostacolo alla vita economica e il mezzo con il quale certe forze possono attuare il loro potere coatto per derubare le vite e le risorse, il gioco è fatto! Non è il bene che manca, ma l’unità di misura! Allora creala! Perché lo Stato deve utilizzare le tasse per privare i cittadini, dal loro reddito, dell’unità di misura che a loro occorre per comprarsi i beni, che poi non possono acquistare, non ce la fanno, perché manca il denaro…ossia, questa benedetta unità di misura?! È assurdo no?”Tutti i gatti annuirono.Pompeo :-“ E meo vi dico allora, che l’antropocrazia,eliminando le tasse, elimina il problema dell’unità di misura, che verrà creato in forma elettronica, proprio come fanno le banche!Solo che con un’ etica ed una missione completamente diversa!Porché la prima è giusta ed equa, le seconde sono ingiuste e ingannatrici!E poi ve spiegherò il resto…”

Ma ormai nel cuore della notte, gli animi erano stanchie Papessa intervenne, per avviare la chiusura :-“ Immagino , miei cari, che siate molto provati ed anche colpiti da tali affermazioni, forse ci prenderete per matti, ma è tutto quanto vero! Fate delle ricerche approfondite e ci arriverete voi stessi! Ma state attenti ai mezzi ufficiali, perché sono tutti truccati…”

:-“ Tutti truccati?! Addirittura? Ma voi ci state mostrando uno specchio catastrofico! E a chi dobbiamo dar retta allora?” Chiedevano perplesse, alcune mamme gatte.Pompeo :-“ Date retta alla vostra volontà di conoscenza e al vostro cuore!

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L’universo vi manderà le occasioni giuste al momento giusto!Intanto chi di voi è già qua, non è qui per caso…Tutto è guidato dalla provvidenza!Se le tasse non vengono abolite, non potrà essere eliminata la maledizione del lavoro salariato! Voi avete affermato che i servizi che prestate ad amici o conoscenti o parenti, li eseguite senza pesi e senza obblighi, ma perché vi sentite di farlo…quindi c’è uno stimolo spinto da una vocazione, e in questo caso, guarda un po’, sparisce anche il peso del lavoro e il pensiero che questo sia un sacrificio da dover sopportare a fatica. Anzi talvolta, come affermato da Boccadoro, esso diventa costruttivo ed entusiasmante! Perché?”:-“ Eh, appunto, perché?” chiese Boccadoro.:-“ ma suvvia! perché l’Amore è il motore che ci spinge!E meo vi dico che sono venuto qua, proprio per dirvi che il lavoro non deve nascere dal bisogno, ma dall’amore! “Tindaro :-“Ma io non ci capisco più niente!” :-“ Avete ragione messier! Ora procederemo con ordine!

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C a p . 6I l l a v o r o … v o c a z i o n a l e ?

Pompeo riprese:-“ meo vi dico che è fondamentale abolire le tasse, e questo purtroppo non l’hanno capito in molti, sempre per la storia del fantasma del debito pubblico, che fa loro credere che le tasse siano necessarie e un onere per tutti pagarle! Invece è una colossale truffa! Che fa affondare l’economia reale e gli spiriti degli uomini!”:-“Pompeo, ti do la mia benedizione!” gridò soddisfatto e commossoil magnanimo ferroviere, Tindaro. Papessa incalzò :-“Infatti il diritto alla vita non è garantito e l’essere umano è abbandonato all’alea del mercato.In questa società diviene sempre più difficile svolgere le attività creative umane, essenziali per mantenere condizioni soddisfacenti di vita!Questo perché siamo tutti gravati dal fantasma del debito pubblico!Le banche, tutte, ci stanno truffando e derubando della vita!Di contro l’organizzazione statale, che anziché controllare questi enticome dovrebbe essere, dagli stessi viene controllata! Sembra una barzelletta ma è l’amara realtà della nostra Italia. Infatti datevi un’occhiata alle vecchie lire…”Intervenne un’anziana gatta, che aveva con sé proprio una banconota da mille lire :-“ voialtri, bei giovanotti, prendete qua!”Così porse la vecchia moneta a Papessa, la quale indicò:-“ vedete che c’è scritto qui? Pagabile al portatore, e ci trovavi l’intestazione della Banca D’Italia….Ebbene, ora la trovate più questa scritta? Vi siete mai chiesti come mai? Lascio a voi porvi le giuste domande e cercare le risposte…”

E gli animi furono scossi….

Pompeo :-“ avete sospetto ora, che si tratta di una colossale truffa? E’ una truffa è quando vi dicono che si deve lavorare per vivere! Che si deve lavorare per avere i soldi, ossia un’unità di misura, la qual ti serve per comprare quei beni che la natura ha sempre offerto spontaneamente e senza monete in cambio! Poi il resto lo devi dare a loro perché devi pagare il famigerato fantasma! Allora, per camuffare e travestire un’entità fasulla e inesistente, cosa fanno?”

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Tindaro gridò:-“ Tassano i redditi, i servizi e i beni!”:-“ Esatto! E noi sapete che faremo? Ribalteremo la situassion!”:-“Ma come?” tutti chiesero.Pompeo:-“ Eliminando il bisogno del lavoro! Ossia, ristabiliamo il diritto di avere i beni primari, quelli che la natura offriva gratuitamente e chetutti devono avere! Questo lo facciamo con l’istituzione di un reddito di cittadinanza, che così garantirà a tutti la sicurezza di poter mangiare e dormire sotto un tetto! Per prendere i soldi che serviranno a fornire tale reddito, aboliremo tutte le tasse, così frattanto il denaro raddoppierà il valore e i prezzi caleranno del 50% !Istituiremo inoltre un’imposta fiscale annua sulla massa monetaria, e qui lo ripeto: un’imposta sulla massa monetaria, non sul reddito!”Boccadoro, al limite dello stupore:-“fammi capire Pompeo, l’imposta non l’abbiamo già sui redditi? Vorresti metterne una anche sulla massa monetaria?!”:-“ma no che hai capito Boccadoro! Riprenditi! Mi sembri un po’ ammuffito…un intellettuale come te mi stupisce..suvvia! animo! Io parlo di un’imposta monetaria in sostituzione all’imposta fiscale, che verrà eliminata con le tasse…è logico no? Se eliminiamo le tasse, verrà eliminata anche la fonte dalla quale il sistema succhia, per pagare tali imposte…”Boccadoro :-“ ma allora perché deve esistere lo stesso un altro tipodi imposta?”Ma Boccadoro, porché il denaro è soggetto a naturale deperimento, e come avviene in natura, che ogni cosa nasce e muore, anche il denaro deve seguire le stesse leggi!Una parte dovrà essere distrutta, altrimenti si accumulerebbe troppo capitale deperibile che andrebbe a creare squilibri all’economia, saturandola di unità di misure…Cosa ce ne facciamo di tanti metri messi da parte? Magari a far la muffa per molti tanti anni, durante i quali questi metriPerderebbero il loro valore con il cambiare costante dell’economia,fino magari a non valere più nulla rispetto al loro valore di partenza? Quindi noi applichiamo un’imposta sulla massa monetaria minima, circa l’8% annuo, che così distruggerà quella fetta di troppo…”Tindaro :-“Meo gò capìo sta roba, cioè anche se non capisco el senso!”

Pompeo:-“Capirai muchacho! Meo vi dico che il lavoro, dopo aver risolto le basi per la vita, che ridoneranno all’Uomo la dignità e libertà perdute, diventerà vocazionale! Ossia basato sulle libere scelte

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e sulla propria creatività, la quale finalmente troverà la via per esplodere ed esprimersi! Avete capito? Lavoro vo-ca-zio-na-le! Non vi saranno buste paghe e tutte quelle assurdità che rendono l’Uomo misero e privo di spirito, ma vi saranno solo scelte individuali e patti stabiliti liberamente dai contraenti!E…”

Ed era giunta l’ora di andare a riposo, infatti tutte quelle nozioni e quelle notizie scottanti, avevano sconvolto gli animi, e urgeva una pausa di riflessione notturna! I gatti antropocratici invitarono tutti a gustare un banchetto a base di sardine, vino e salame, che fu accolto con entusiasmo e piacere….e andarono tutti a nanna!

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C a p . 7D a i m o n t i . . M o n t i n o … e F o r z a B e r l u s c h i n a !

La riunione riprese con fervore il dì seguente, ed intanto i gatti della sera prima, avevano portato con sé amici, parenti e conoscentidi ogni dove, a sentire quali novità andavano a diffondersi!Tanto che alcuni giornali locali pubblicarono già una testata nei mattutini quotidiani, i quali recitavano quasi tutti allo stesso modo:

“Assalto al vecchio cinema Pegaso, allerta gatti impazziti, fenomeno anomalo, si sospetta l’apparizione di entità aliene, si pronunciano strane parole, le forze dell’ordine richiamate a gettare l’allerta generale…”

Papessa recitò l’articolo giornalistico, senza nascondere il suo divertimento :-“ Ottime notizie! Iniziano già ad aver paura di noi! Se saranno necessari gli alieni per cacciare via tutto questo marcioe ristabilire un’umanità felice, ben vengano gli alieni!”Un caldo applauso seguì e…

:-“Hasta la vista! Meo essiermi ristorato dopo una bella dormitaed eccomi più antropocratico di prima! Dove ci eravamo lasciati?”

:-“Al lavoro vocazionale e alla questione delle tasse!” gridò Boccadoro.Pompeo:-“ Giusto! Avete quindi capito che il lavoro non deve nascere dal bisogno, ma dall’amore? Quello è il reale lavoro costruttivo per un’economia Reale. Porché il bisogno di sopravvivenza dev’essere già garantito dal reddito di cittadinanza, come la Natura ti dà il cibo senza chiedere nulla in cambio, quindi non stiamo parlando di conferire premi, donando un reddito puramente meritocratico, nossignori, porché il bisogno non può essere derubato!E l’Uomo non si compra col lavoro!Semmai egli dovrà Creare il suo mestiere ideale!”

Un boato giunse dall’ingresso:-“Cosa mai le mee orecchie sentono!?”

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Si alzarono le tende e ad esclamare, un vecchio gatto alto e nero, che sembrava saperla lunga, con delle borse portadocumenti alle zampe.

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:-“Voi vorreste abolire le tasse in un Sistema dove già soldi non se ne hanno più e stiamo cercando di salvare la moneta? Voi sembrate tutto matto! Ma prego, continuate che son curioso di sentire il proseguo di questa roba qua!”Così, andò sedendosi in prima fila, accavallando le zampe e gli occhi puntanti come lanciafiamme.:-“Meo l’è un piacere darvi el benvenuto, adesso ve spiegherò tutto!Come ve 2ciàmate Voialtri?”:-“Sono il gatto Montino, provengo dalla Bocconcini e sono un esperto di finanze!”Tanti rimasero sbalorditi da quell’entrata in scena.Ma Pompèo intimorire di certo non si faceva!:-“Messier Montino, illustrissimo e lucidissimo Montino, che venite dalla Bocconcini, con tanto di sombrero mi inchinoal vostro cospetto, che la luce della vostra Sapienza mi acceca, tanto è illuminante il faro delle vostre finanze! E meo, che sono rispetto a lei un poveraccio, le dico proprio che lei ha preso un abbaglio!”Montino arse d’ira per la provocazione! ma Pompeo sembrava solo all’inizio:-“ Per introdurvi al progetto di Bellia, meo ve parlerò dell’argomentoche Voi, illustre Montino, conoscete senz’altro: la inflassion!”:-“ oh oh oh, mi state prendendo in giro? Le pare che io debba venire da lei a studiare l’inflazione? La conosco come le mie tasche!”:-“ Ha detto giusto Montino, lei l’ha studiata per filo e per segno e la conosce nella teoria come il mio inseparabile pappagallino…”:-“ Come si permette?! Come osa rivolgersi così a me? Io sono Montino! Provengo dalla Bocconcini e sono un esperto di finanze! Ha capito?!”:-“ Va bene, lei verrà dalla Bocconcini, io vengo dal viento del Messico e ve parlerò dell’inflassion! Essiere il problema più grande e la causadi questo disastro sociale! Porché genera le premesse per una serie de danni tutti derivanti dall’eccessivo assorbimento nella vita economica oppure dall’emarginazione ad essa! È un sistema caotico! Incapace de mantienere la sopravvivenza materiale oltre che la sicurezza giuridica!così non va bien!

E mèo ve dico, dobbiamo abolir le tasse sul reddito, così l’inflassion non ce sarà più! Sono proprio le tasse il problema! Se vogliamo uscirne da questo tunnel, dobbiamo necessariamente togliere le tasse e stamparci la moneta sovrana! Che sarà elettronica, così potrà essere decurtata

2Come ve ciamate:come vi chiamate

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direttamente dal sistema della Banca Centrale, la quale avrà la sola funzione di fungere da deposito del denaro e far si che nessuno possa rubare e fare furbizie di alcun tipo…”Indicando Montino :-“Sono questi signori che vi fanno credere chele tasse sono necessarie, ma intanto le paga il popolo! Di contro l’organizzazione statale, gravata da un grande numero di incombenze connesse alla vita economica, ha trascurato il settore propriamente giuridico, che diviene sempre più inadeguato a far fronte alle esigenze di giustizia dei Cittadini! Sempre per queste tasse!”.

:-“E chi allora chi le dovrebbe pagare?guardi che le paghiamo tutti!”Esclamò Montino, con lo sguardo un po’ furbo.Papessa intervenne:-“su questo non ci metterei la mano sul fuoco…Che poi me lo dica proprio lei, egregio Montino!Non sia così furbetto, lei non è un salariato!” :-“ma guarda che gatta gagliarda” rispose Montino, lanciando uno spavaldo sorriso.Boccadoro a quella scena, divampò di rabbia e gelosia (che si fosse per caso innamorato di Papessa?) :-“Lei non provi a fare il Dongiovanni! Non creda di farsi tanto bello, che dovrà competere con me!” :-“Oh,L’Orlando Furioso!”:-“Non sono Orlando, mi chiamo Boccadoro, e sono più funesto ancor!”Papessa cercò di tranquillizzarli, ma Boccadoro aveva già orecchie e narici fumanti! Pompèo:-“Ora ascoltate meo! per risolvere l’inflassion ci vogliono:

1.) fiscalità monetaria:una fiscalità che non tassa sui redditi e quindi non grava sui costi,di conseguenza sui prezzi. Ma prende il denaro in forma elettronica direttamente dalla massa monetaria(ed in minima quantità giacché non esisterà più il fisco aggressivo che deruba le tasche dei cittadini)2.) l’istituzione contemporanea di un reddito di cittadinanza universale, ossia: una quota monetaria mensile fissa, per ciascun cittadino italiano, che gli consenta di vivere dignitosamente, sia che lavori, sia che no!

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I muri tremarono, al rimbombo della voce di Montino.:-“Cos’è sta roba?! reddito di cosa? una quota mensile anche per chi non lavora? ma stiamo scherzando? ma sentitelo!”Papessa:-“Hai capito bene! Poi dobbiamo contemporaneamente riorganizzare lo Stato, che non deve più partecipare coattivamente nella sfera economica, ma deve occuparsi solo di adempiere ai compiti che riguardino la sicurezza civile degli umani! Questo potrà far sì che spariscano sistemi corruttivi e mafie di qualsiasi sorta. E questo renderà possibile l’introduzione della fiscalità monetaria sulla massa monetaria,al posto di quella attuale sul reddito!”Montino,con sarcasmo: -“voglio proprio sentire il proseguo di queste idee bislacche!”.

E ad entrare in scena una gattina non meno spavalda e tagliente di Montino :-“Mi consenta...E se eliminiamo le tasse, come paghiamoil debito pubblico? è impossibile eliminare le tasse, giacché mi dite dove andremo a prelevare i soldi per pagare tutte le funzioni necessarie allo Stato per estinguere il debito e per mantenere in vita la società,compresi i Cittadini?”

Tindaro, scuotendo il cappello della divisa:-“ Ladruncoli! Non paratevi dietro a quel fantasma di cui si discute già ampiamente in questa sala, pensate di poterci spaventare? Createli i soldi! Stampateli! Sapete che potete farlo benissimo, furbetti!”

Papessa infervorata incalzò :-“Quella del debito pubblico è solo la scusa che funge da lasciapassare al fisco, che così può agire indiscussosui redditi dei cittadini, prosciugando tutto quel che può! Quando bastereste soltanto voi e tutti i vostri amici bancari, che fate le magie creando pezzi di carta colorati, come qualsiasi mago che svelia sorpresa, il coniglio dal cappello! Voi che amate tanto questo debito pubblico, che ci condannate al debito fin dalla nascita…Mostrateci allora il suo vero volto! Almeno che possiamo vederein faccia chi ci condanna a pagarlo per tutta la vita, sacrificandoci nello spirito a “lui” per giunta già da quando siamo nel grembo materno! Perché non ce lo mostrate? Qui sta l’inganno! E Lei, signora Berluschina, non si mascheri,che queste cose le conosce bene!”.

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Ma la folla di gatti, sembreva intimorita da questi due gatto politici:-“Ma cosa si può fare? Loro sono la forza, sono i potenti! Non si vede come la mafia è in ogni luogo della società? Lo Stato da chi è governato? Le grandi multinazionali? La globalizzazione? Cosa possiamo fare noi gatti? Se già gli essere Umani non possono fare nulla?”

Si alzarono in piedi due ambigui gatti, vestiti in borghese…Erano Lettam dalla mano svelta e Napoletano, due terribili alleatidi Montino e Berluschina :-“niente si può fare…lo spread continua ad aumentare, siamo tutti in default! Nessuno ci vuole più! L’Italia è in rovina! Lo spread dilaga!Di fronte allo spread non si può fare nulla! Solo lavorare e pagare le tasse! Altrimenti disequitalia vi perseguiterà, e a disequitalia non potrete scappare!”Papessa, a veder la pressione psicologica che questi volevano attuare, balzò in difesa dei poveretti intimoriti :-“Ah voialtri!che catastrofici siete, ma potreste portarci per favoreLe vostre alternative soluzioni, prima di sentenziare?”La malefica coppia tacque per un istante.Papessa :-“ E voialtri, gatti impauriti! Vogliamo riprenderci la Sovranità monetaria e individuale, o volete forme sempre più autoritarie? Vogliamo ancora le dittature? Anzi che dico, siamo già da un bel po’ in dittatura!”Pompèo:-“possiamo paragonarci proprio a quell’ingegnere che si credeva impossibilitato a costruire una nuova strada per mancanzadi chilometri!…Porché siamo bloccati nell’azione dalla stessa unità di misura, che noi dovremmo creare e governare, invece ci governa lei!Che beffa!”. Lettam dalla mano svelta insinuò :-“ Potete fare i missionari quanto volete, ma ricordate che uno schiavosarà per primo egli stesso a proteggere il Sistema che lo governa, perché qualora egli si liberasse dal suo aguzzino, non avrebbe più le capacità di creare qualcosa di nuovo e di diverso…Eh, non sarebbe in grado di vivere in modo indipendente! Noi questa cosa la conosciamo bene,e qualora i nostri schiavi provassero a deviare percorso, ne abbiamo il giusto sedativo: tv e telefonini, mode e tecnologici lustrini, bombardati a carrellate di pubblicità demoralizzanti, rate di cibi modificati e sopraffini, farmaci e droghe “rivitalizzanti” , bevande ingannatrici…Arriviamo perfino in cielo, con le nostre scie fantasmagoriche, checome abili illusionisti, materializziamo e smaterializziamo !”

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E così Lettam e Napoletano, svelarono la maschera e si presentarono.Sotto lo sconcerto generale…Napoletano :-“La schiavitù, che voi proteggete, la sua stessa condizione vorrà proteggere e difendere, ergo voi con la vostra fede andrete ben poco lontano!”

Che terribili, questi quattro gatto politici!

Ma Pompeo, Papessa e i loro nuovi amici Boccadoro e Tindaro, non si diedero per vinti, pur riconoscendo che purtroppo,quel gruppo di Montini conosceva bene le regole del gioco!

Rivolgendosi al pubblico:

Pompeo :-“Voialtri! Suvvia! Lo spread, le tasse, il debito…a noi fanno solo che Bau, perché non esistono!” :-“o Miao”, aggiunge Papessa e :-“in qualsiasi caso, non vi spaventerà perché avrete capito che è solo una tecnica furba per farvi star buonicome cagnolini (non me ne vogliano gli amici cani).Napoletano e Lettam dalla zampa svelta :-“ Siamo proprio curiosi di vedere come vi comporterete quando riceverete le corrispondenze d’amore di disequitalia! Oh oh oh…”

La folla di gatti:-“ che paura, che paura!”Pompeo :-“ Meo ve rispondo che Disequitalia non essiere proprioil tipo meo! Sorry! Dovrà accettare un bel due di picche!”E rivolgendosi al pubblico:-“ Vedete? In mancanza di una sicurezza economica di base si è tutti in balìa di questi pochi potenti che ti tolgono il pan di bocca e a loro voltaoperano in un andamento autodistruttivo e ormai loro stessi non sannopiù come barcamenarsi! Questi per voi ne sanno di economia?Montino…ma andate a fare un bel giro in gondola, insieme al Napoletano e alla vostra zampa svelta! Che le acque della bella Veneziave possano purificare gli spiriti inquinati!”.

Ed un vociare rumoroso creò un fracasso mostruoso!

Papessa, che non teneva più gli animi folli urlò :-“ Se vi piace tanto lo spread andate dalla Merkel, che s’occupa meglio di voi di queste faccende!”

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Montino:-“ contessa Papessa,a differenza di voi, che venite dalle nuvole, io me ne intendo e posso parlare, perché sono Montino, vengo dalla Bocconcini e sono esperto di finanze!”Pompeo, sorridendo :-“và là Montino, andate a farvi un bel brindisicon una bela muchachita, che ve rinfresca le idee!”E riprese rivolgendosi ai gatti sconsolati:-“Meo vi chiedo, chi di voi vorrebbe 500 euro mensili fissi, dalla nascita alla morte?chi di voi vorrebbe inoltre veder i prezzidimezzati della metà? Lo ripeto: dimezzati?!Io immagino solo i miei pesciolini preferiti, che purtroppo la mia famiglia non mi compra mai,perché costano 30 euro al kg! E che costerebbero invece 15 euro,considerando la disponibilità in più di quella quota monetariaper la mia famiglia, beneficiaria anch’essa del reddito universale, grazie al quale non sarebbe più restia a deliziarmi di quelle leccornieche mancano sempre nella mea ciotola! Guadagnandone la mea e altrui gioia, e davanti a sé, sovrani sogni da poter realizzar!Allora, chi di voi vuole la Sovranità?”Tutti si sollevarono in un “ola”di entusiasmo,

canticchiando in coro:

-”che meraviglia,che meraviglia,l’antropocrazia!Di Nicolò Belliaaa!”

Con le facce disgustate di Montino, Lettam, Napoletano e Berluschina,che , sollevandosi dalle sedie ed avviandosi all’uscita, potevano solo tentare di spaventare ancora qualcuno urlando :…“ Spread, spread, spread!…”Ma niente! Provarono anche ad annunziare Disequitalia, l’imu, la cicciona Iva, la benzina, l’america e la Siria, ma nessuno li ascoltava!L’eco delle loro parole si perdeva nel fitto vociare dei gattiche a loro per nulla badavano…E salirono, con schiere di giornalisti alle spalle, nelle loro auto blu…guizzando via come ladruncoli!

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C a p . 7

4 a n t r o p o c r a t i c i V s . I 4 b o c c o n i a n i !

Passarono i mesi, le idee antropocratiche andarono diffondendosi a macchia d’olio, ma altresì la Crisi, e con questa gli schieramenti gatto politici di Montini e Berluschini.Questi andavano architettando astutamente un piano per bloccare ogni antropocratica azione impedendo loro di farsi conosceremediaticamente…Montino e Co. avevano cooperato strettamenteper porre limiti al gruppo di antropocratici.Ma non avevano tenuto conto di un’arma molto efficace, che per dei gatti poteva essere un gioco da ragazzi:La comunicazione notturna per i tetti delle case, dal nord fino al sud! Strano che degli stessi gatti, i quali si vantavano dei loro titoli “Bocconiani”, non avessero avuto l’intelligenza di capire questa fondamentale e conosciuta comunicazione “gattofila”…ma come si dice “la Provvidenza a tutto pensa”

E le conversazioni notturne si accendevano di dispute, di affermazioni, di domande…

un vociare frenetico, nel quale a tratti, la grossolana voce di Pompeo si poteva sentire in tutto il quartiere :-“Allora voialtri! Oramai siamo a cavallo, l’antropocrazia ha viaggiato fino in Sicilia e stiamo raggiungendo il quorum! Meo propongo di ritrovarci tra una settimana qua, Tindaro e altri penseranno a mandare il messaggio in tutta Italia, se anche voi volete collaborare ben venga, dobbiamo progettare un piano, ora che le elezioni si avvicinano!i tetti scottano di notizie, ci rivediamo quando la luna sarà alta in cielo, tra sette giorni!”

I gatti salutarono e un gruppo di loro iniziò un lungo viaggio per tetti, con lo scopo di diffondere il piano stabilito.Le voci furono sparse a suon di miagolii e serenate…e arrivò l’attesa data.

Ma improvvisamente, i nostri gatti antropocratici si ritrovarono di fronte ad una sorpresa inaspettata.

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Nessuno si presentò all’appuntamento….cosa poteva esser accaduto?:-“Meo non ci credo!” :-“ che abbiano capito male? Avranno frainteso la data?” rispose con tono interrogativo Papessa.:-“Secondo me c’è puzza di bruciato! anzi, gatta ci cova!” insinuò maliziosamente Boccadoro…e infatti la sua era una giusta intuizione,loro non sapevano che in realtà fu preparata una trappola!:-“ oh oh oh, le vostre idee antropocratiche vi hanno portato lontano, tanto che nessuno vi ha ascoltato! In quattro eravate, e in quattro siete rimasti, oh oh oh…” con sarcasmo e arroganza, recitarono due voci roche e maliziose…si trattava di Montino e Napoletano!:-“ noi ci siamo già visti” rispose con aria indispettita Boccadoro.:-“ esatto, al famoso Pegaso! Ma ditemi, cosa pensate di fare adesso? Pensate ancora che le vostre chiacchere possano aver effetto?”Papessa, col cuore affranto non poteva che esternare la sua confusione…Tutte quelle riunioni, quei dibattiti affollati sui tetti..quello spargersi come un fiume in piena di notizie…e ora rimanevano solo Boccadoro e Tindaro a sostenerli?”Pompeo:-“ me siembra un film horror, dove ci sono Montino e Napoletano che vanno a nozze con disequitalia e il popolo italiano!…ritorniamo alla realtà!”Infatti non poteva credere nemmeno lui ai propri occhi!La risata di Napoletano sembrava regnare sulle loro anime, ma ad uno di loro venne un intuizione…Tindaro era fuggito senza che se ne accorgessero, ma dove poteva esser finito?Non ebbero tempo di esprimere tale quesito che si ripresentò, accompagnato da una gatta molto dolce e carina, che quando Pompeo vide, scattò una scintilla.La gatta si chiama Priscilla, e accorse a svelare l’inganno, dove in realtà tutta quella schiera di gatti che quella sera stava per recarsi all’appuntamento antropocratico, fu fatta prigioniera tramite un falso annuncio, fatto girare da una spia, il quale recitava :

“Papessa e Pompeo vi danno appuntamento non più sul famoso tetto,

ma al vecchio cinema teatro Pegaso”.

Priscilla, che per sospetto non volle fidarsi, era l’unica ad avere in realtà capito che si trattava di una falsa notizia, e così non venne presa in ostaggio dai briganti Montini, che ora telecomandavano da un furgone,

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tutte le entrate del cinema Pegaso, da loro manomesse e modificate, facendo così in modo che nessun gatto, rinchiuso lì, potesse scappare.:-“ ma che furbetti questi Montini!” urlò Papessa, al colmo dell’ira.Napoletano e Montino maledirono la gatta Priscilla, ma forte del loro potere, non demorsero :-“ebbene, anche se ora ci avete scoperto, cosa potete fare? Nulla, giacché i vostri seguaci, quando verranno liberati, avranno preso talmente tanta paura, che non si fideranno più di seguirvi, e preferiranno tornare ai loro comodi piuttosto che rischiare ancora una missione con voi! Oh oh oh…”I due però, non tenevano conto di una cosa molto importante:La forza spirituale dei gatti antropocratici…e la giustizia provvidenziale

Quando Napoletano voltò le spalle, una miriade di grandi occhi felini, come lucciole della notte, lo fissavano divertiti.Napoletano, riconoscendoli, quasi barcollò dal tetto, facendo alcuni passi indietro.“:- ma come avete fatto?” :-“ è un segreto antropocratico!” esultarono loro, con la commozione di Boccadoro.

Mentre Pompeo e Papessa, con Tindaro e Priscilla già cantavano in coro:

:-“Che meraviglia, che meravigliaL’antropocrazia,di Nicolò Belliaaa!

:-“ basta con questo maledetto ritornello!” Imprecò Napoletano, che, di rossa vergogna, si dileguò come un ladro.Scappando, inciampò sulla sottana d’una ragazzina, che vestiva una gonnella strana, sembrava familiare quella stampa colorata…chi altri la indossava?:-“ Muchachito, ma come siete pallido! Venite con me, vi porterò nel mio furgone, lì ho trovato altri gatti che si divertivano un po’ a provare le mie invenzioni tecnologiche, e ho appena preparato loro un prelibato pasto!”al sentire queste parole Napoletano ebbe un sobbalzo e svenne.Montino invece, lì rimase, accanendosi contro Priscilla::-“ gatta beffarda, con te faremo i conti!”

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Pompeo a sentir quelle parole, davanti a lei come scudo si pose e a Montino si rivolse:-“ non ci provar nemmeno, o dovrai vedertela con meo!”

:-“ Pompeo, Pompeo, perché sei tu Pompeo?...avete trovato la vostra Giulietta, oh che tenerezza!” rispose Montino, con divertito sarcasmo.:-“ E la vostra Giulietta intanto è fuggita?”

Montino, accorgendosi solo in quel mentre, che Napoletano si era dato alla fuga, al colmo dell’imbarazzo e dell’offesa:-“ Come ti permetti? Pallone messicano!”Così, trovandosi solo in mezzo ad una folla antropocratica,si dileguò borbottando tra sé e sé. …Ma chi poteva essere quella strana fanciulla,sulla cui sottana inciampò l’errabondo Napoletano??

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C a p . 8L e s o r p r e s e n o n s o n o f i n i t e !

Dopo aver brindato insieme la resa dei nemici e i prigionieri liberi, i gatti iniziarono a contarsi tra loro e le domande che ne seguirono furono ovvie, Papessa interrogò:-Ma spiegatemi, dunque voi avete ricevuto un avviso falso, che vi aveva condotto nel cinema teatro Pegaso, ma come avete fatto a cascarci così ingenuamente?”:-“ era esposto talmente bene e poi vi erano le impronte di Pompeo sulla firma! Un nostro compagno, che analizza le impronte di mestiere, aveva riscontrato l’identità di Pompeo, così ci siamo fidati!”:-“Come?! Esclamò Papessa, esterrefatta e sconvolta :-“ hai sentito Pompeo, avevano le tue orme! Chi può mai avertele prese?Ma questa è cosa grave! E mi preoccupa….Pompeo…Pompeo…Pompeo! hai sentito?”Ma il gagliardo messicano non sembrava preoccupato né toccato,era solo intento a guardare la sua amata Priscilla!Boccadoro e Papessa aspramente lo ripresero:-“ ti sembra il contesto e il luogo per amoreggiare? Noi stiamo parlando di cose serie, e tu vai a perderti con le gatte belle?!”Priscilla, sentendosi un po’ colpevole, si oscurò timidamente, ma il gagliardo Pompeo reagì prontamente:-“ meo certo che vi ascolto, ho sentito tutto! Hanno preso le mee impronte digitali e hanno messo un annuncio falso…ma, eccoci qua!”

Boccadoro e Papessa rimasero a bocca asciutta, non capivano come il loro compare potesse sentirsi così tranquillo e sereno, senza chiedersi alcunché….nemmeno Papessa, che conosceva ormai Pompeo come le sue tasche, riuscì a interpretare quelle parole, allora, stanca e impaziente,lo richiamò all’ordine:-“ sii chiaro! Come mai non ti spaventa e non ti esprimi in merito? Cosa pensi di fare? Pensi che noi vogliamo stare quia scervellarci con i tuoi rebus?”

:-“meo un po’ di pazienza! Ho sentito una notte che la zampa mea mi prudeva in modo strano, e mi sentivo particolarmente intontito

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La mea Aurora, che si accorse del fattaccio, correndo in mio soccorsovide un figuro losco fuggire dalla finestra...Si trattava di Lettar dalla zampa svelta, e sospettavo quel che avrebbe fatto, porché si può vedere che in realtà questi signori, che si reputano d’aver un’ intelligenza talmente luccicante da poter accecare anche il genio della lampada, si possano cogliere in fallo come ridere!Intanto un grazioso e fidato uccellino, mi informava sui loro movimenti…” :-“ in che senso?” esclamarono tutti in coro.Boccadoto, sconcertato :-“ e tu non ci avresti detto nulla E ci avresti tenuto nascosto il fatto? Così come ci fidiamo??”:-“ Ma Boccadoro, devi prima fidarti di te stesso, mai abbassarela guardia! Meo ho lasciato che i Montini sfogassero un po’ la loro creatività in questo loro progetto di opposizione, perché sarebbe troppo facile e banale lasciare andare tutto liscio,non trovate?”Boccadoro :-“ Ma questa non è una partita a briscola!Non siamo qui a giocare!”Papessa :-“ E poi questi poveri prigionieri chissà quanto avrannosofferto prima di essere liberati! A loro ci hai pensato?”Pompeo :-“ascoltate meo! Certo che ci ho pensato,e loro te lo potranno confermare!”Si intromise allora un gatto che confermò con allegria: “Tranquilli! C’era solo un po’ di suspence all’inizio, non lo nego, ma quando abbiamo capito che vi era una forza benefica dietro le quinte che teneva in pugno la situazione, ce siamo rilassati…e abbiamo anche guardato un bel film!”:-“ avete guardato un film? forze benefiche? Ma chi?!” Riprese sempre più impaziente Boccadoro, mentre Papessa, Tindaro e Priscilla erano imbambolati.:-“ Una stretta conoscenza di Pompeo…e gli somiglia pure!”Si volsero di scatto verso il messicano, che confermò:-“ Essiere proprio così! E ve la presenterò con piacere, non mancherà l’occasion! Con la mea Aurora ha già stretto amicizia!È esperta di tecnologie e fa delle cose che io non so decifrare,ma è la mia spalla destra!”:-“E chi sarebbe questa? Dov’è adesso?” Ripresero i quattro, sconcertati:-“ Suppongo sia insieme ai Montini, ora…ma non abbiate fretta! Caro Boccadoro, nessuno avrebbe mai sofferto!

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E abbiamo dato anche la possibilità ai Montini di esprimersi, ho aggiunto un po’ di pepe nella novella, e voi avete imparato una grande lezione: Mai fidarsi delle apparenze, mai abbassare la guardia,imparare a non farsi prendere dal panico e dalla fretta”Seguì un silenzio di riflessione…:-“ Meo vi dico che avremo modo di tornarci su questa storia, e quando conoscerete la mea aiutante, le nubi spariranno dall’orizzonte! Suvvia, mangiamoci una bella sardina, abbiamo tanta carne al fuoco! Iniziamo?” E si ricominciò come prima.:-“ meo vi dico intanto, che dobbiamo toglierci dalla testa l’idea che l’essere umano ha diritto al lavoro: Questa frase trabocchetto, che i nostri cari Montini ci insinuano nel cervello, vorrebbe dire: “L’essere umano ha diritto ad essere comandato e schiavizzato” , oppure “l’essere umano ha diritto a baciare i pavimenti”...Comprendiamo quindi che, con tale affermazione si tende a istituire la schiavitù!”:-“ ma come?” ma se anche tu hai detto che possiamo crearlo il lavoro? Ora vieni a paragonarlo al baciare i pavimenti e alla schiavitù? Io proprio non capisco!” :-“ meo ho detto che dobbiamo resettare l’idea che il lavoro sia un diritto dell’uomo! Un diritto è un onere che tu pretendi che qualcun altro ti renda meritevolmente. Invece il lavoro vocazionale è pura espressione materiale della creatività dell’uomo, non è un diritto che egli chiede e che qualche autorità gli deve concedere, ci siamo?”I gatti annuirono. Pompeo proeguì:-“ Bene, ottimo muchachi. E convenite anche voi che i diritti li richiedete a degli enti a voi “superiori”, quindi comandanti la vostra individualità?”Annuirono ancora. :-“Ergo se voi reclamate un diritto, vuol dire che questo è gestito da un’autorità che vi governa, e che vi può concedere tale diritto, ma in modo del tutto relativo, perché non è una tua sovranità, ma la sovranità di chi lo gestisce e te lo concede, se decide di farlo. Dunque nella base di tale diritto può fare il bello e cattivo tempo, giusto?”Ci fu un di confusione, ma inevitabilmente arrivarono alla stessa conclusione:-“ ma allora i diritti non dovrebbero esistere?”:-“ L’antropocrazia vede solo un fondamentale diritto”:-“ ma scusa Pompeo, cos’è sto giro di parole virtuoso? Prima sostieni che il diritto ci conduce alla non libertà giacché viene gestito da un’entità superiore da cui dipendiamo, ci porti verso la soluzione che vedrebbe

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dunque l’abolizione dei diritti, in un sistema giusto, ma ora ne salvi uno, ma questo diritto cos’è e da chi è gestito?”:-“ suvvia Boccadoro, sii un po’ più perspicace, le doti non ti mancano! La Natura non ci fornisce i beni primari di cui necessitiamo in vita?”:-“Beh certo!” :-“ ecco, e tu puoi affermare che dalla Natura in qualche modo dipendiamo, perché essa ci eroga ossigeno, acqua e cibo, senza i quali in questo mondo non ci saremmo?”:-“Non potrei mai negarlo!beh in effetti giammai mi considererei indipendente dalla natura che mi nutre e mi circonda, senza di essa non esisteremmo! Al contrario di come pensano questi quattro signori, che pretendono di controllarla e di gestirla, ma mai ci riusciranno perché la Natura è superiore a tutto”:-“Tombola! Qui ti volevo Boccadoro. Per quello dico che l’antropocrazia vede un solo diritto: il reddito di esistenza universale, che tradotto sarebbe: l’ossigeno, l’acqua e il cibo di cui la nostra entità superiore, la Natura, provvederebbe a donarci. In questo unico caso ci sta la parola “diritto”, il quale, ritradotto alla civiltà odierna, poggiata sul sistema economico: reddito di cittadinanza universale, strumento con il quale noi tutti possiamo provvedere a richiedere i beni primari. Convenite?”:-“Siiii!”:-“Bueno, muchachi…allora questo è l’unico diritto che l’antropocrazia riconosce, ossia un qualcosa che è di nostra necessità e che può donarci L’unico “essere” a noi superiore: La Natura che ci permea, che ci ha dato la vita che noi viviamo, altro nostro diritto, unitamente ai tre elementi da me riportati, per dirla in maniera un po’ grossolana e spiccia, e perdonatemi la sintesi, ma dobbiamo essiere chiari e concisi! potremo approfondire in seguito, non temete!”Tindaro:-“ meo non so se gò capìo, ma da quello che ne esce, qui si stabilisce la superiorità della Natura, verso la quale noi abbiamo il diritto di richiedere questo diritto? scusate il giro di parole! e nella pratica, siccome abbiamo creato la moneta, che è nostra creazione, non è un diritto, con essa abbiamo creato il lavoro salariato, perché prima non esisteva, dunque dovrebbe essere anche questo lavoro la nostra creazione! E non un diritto! Lo abbiamo creato noi! Quindi non abbiamo diritto al lavoro, ma possiamo solo creare il lavoro, come possiamo creare la moneta! Giusto?”Pompeo acclamò:-“ Bravo Tindaro! Vieni qua che te offro un sorso de vin! Hai colpito il segno, e hai già esaurito in anticipo le mee parole! Anzi venite qua tutti che brindiamo, sto assistendo ad una bellissima nascita e voi me commovete!”Un fulmine squarciò il cielo e illuminò la città, seguì l’eco:

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-“Siete un branco di oziosi, che volete passare dalla mattina alla sera il tempo in amaca a mangiare e bere, sotto una palma e, come quel tizio lì, col sombrero in testa! Andate tutti nel mondo dell’orso yoghi!”

Questa voce tutti la riconobbero e Pompeo:-“Ancora lei? Ma certo che ci sorprende siempre! Era andato a cercare la perduta Giulietta?”Montino:-“ sempre voglia di scherzare! Pallone messicano! Non metta in mezzo alle nostre faccende Napoletano, se la veda con me!”:-“ Per l’amor dell’angelo Michele! Napoletano in mezzo a noi? Mamma mea…Lui chi è? Lui chi èèèè? Il triangolo no!”I gatti sul tetto che scotta, ridevano come matti, e da questo folle clamore molti curiosi furono attratti! E i vicini di casa dal sonno destati”Montino fumava come un drago:-“ Siete un circo di buffoni! Ridete e ridete e sempre ridete! Ma non vi hanno insegnato altro da piccoli? A me hanno insegnato le buone maniere, le regole e le parole severe e così si cresce un individuo! e voialtri sembrate nati tutti da un fungo, siete una folla di folletti canterini!”:-“ Montino, suvvia, butta quella noiosa borsa portadocumenti che vi portate appresso! Cosa avete di così prezioso dentro? Delle carte colorate? O vi servono per fare i tarocchi?”:-“ i tarocchi me li fa già la Merkel!” e agitando il suo fazzoletto, per allontanare Pompeo :-“ via, via, sciò! Odoroso pallone messicano, non avvicinatevi al mio completo nuovo di zecca, e lontano dalla mia borsa!”:-“ porché avete paure che v’attacco le zecche? Mr. Merkel?”:-“ Sono Montino, vengo dalla Bocconcini e sono un esperto di finanze! Lo volete capire si o no, che sono Montino, vengo dalla Bocconcini e…”:-“ ….sono un esperto di finanze!” recitarono a mo’ di pappagallo gli antropocratici gatti, e Tindaro aggiunse:-“ e siete così esperto che per sapere domani come sarà il vostro spread o la Iva, vi fate fare i tarocchi dalal Merkel!oh oh oh…”:-“ ridete, ridete, tanto l’Iva sta aumentando a dismisura e vi schiaccerà col suo peso!”.:-“ tenetevela la vostra Iva, e mettetela a dieta! Se tanto mangia!Per meo conto preferisco la Zanicchi…”Priscilla iniziò a cantare alcuni ritornelli, era la sua cantante preferita!

Così quella che doveva essere una riunione si trasformò in un vero e proprio festival! Con un seguito sempre maggiore! Sia di interessati che di semplici curiosi, e i gatti antropocratici a nulla si fermavano.

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Infatti mentre Pompeo era alle prese con Montino, Papessa ricominciò il discorso, proseguendo quello che era stato interrotto:-Attenti tutti…se affermiamo che l’essere umano (e anche noi gatti) ha l’obbligo di lavorare, significa precludere la scelta del lavoro!istituendo una forma di violenza e schiavitù! Non si può pensare di consumare la propria vita riuscendo appena a guadagnarsi il pane o le sardine per vivere! e che solo una piccola fetta di privilegiati possano condurre un’esistenza dignitosa a scapito di moltissimi! Questa l’è pura ingiustizia!”Montino, che con la punta dell’orecchio seguiva :-“per sviluppare le proprie vocazioni non esistono già le scuole? Sta alla volontà dell’individuo darsi da fare! Ci sono un sacco di fannulloni in giro, che non lavorano, che non studiano! E si dovrebbe mantenere questi con il compenso del cittadino?”, Boccadoro :-“reddito di cittadinanza!”:-“ma guardi lei che pignolo! mi venga data risposta alla mia obiezione!”.Priscilla rispose : -“la scelta del lavoro vocazionale è una geniale constatazione! L’individuo deve scegliere che lavoro fare e cosa studiare!Le scuole?come sono organizzate le scuole in Italia? fanno piangere!E poi, anche se uno avesse il suo bel titolo di studio, cosa se ne fà?Io dico che se ha le conoscenze giuste, se esce con qualche gattopolitico,il posto lo trova in un batter d’occhio, anche senza merito e titolo!È una realtà risaputa, eppure, tutti tengono gli occhi chiusi, perchécosì vanno le cose…a voi fa comodo che vi sia tanto pessimismo in giro, è nel vostro interesse disporre di uomini che potete comprare con il lavoro! Ebbene non dite di no Montino! Questa catena dev’esser spezzata!”Una schiera applaudì a quel brillante e fiero intervento.Montino:-“Messier Pompeo, allora dica chi assicura che nell’antropocrazia sarete sempre in condizione di disporre del necessario per la vostra (e vi saranno crocchette e sardine per tutti)? Pensate che le risorse vi basteranno?”Pompeo :-“Quando ve le toglieremo a voi che ce le avete rubate indegnamente, si! Tutti avremo questa sicurezza, con il reddito di cittadinanza! Anche lei, caro Montino, certo che dovrà rinunziare alSuo bottino, ottenuto con il ladrocinio! Ma i suoi 500€ mensili per mangiare li avrà, come tutti, stia tranquillo! E mi si mozzi la testa sedirò il falso!” :-“Felice di essere il tuo boia!”Boccadoro:-“Caro Montino, se vuole accumulare tutti quei soldi di cui dispone ora, si dia da fare! L’antropocrazia non le negherà questa possibilità! Si dovrà però impegnare, dovrà dimostrare le sue reali capacità! O spera di vivere facendosi fare i tarocchi dalla Merkel?”

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Papessa intervenne: esatto Boccadoro! Lei, caro Montino, non potrà che affidarsi alle sue capacità, come è giusto che sia, e l’antropocrazia le assicurerà, con il reddito di cittadinanza, la degna sopravvivenza, o preferisce farsi assistere dalla signora Iva?”Montino:-“ No no, ci pensa l’eroe Pompeo che si veste da Robin Hood con una tutina a fragoline, a derubare le mie taschine per dare tutto ai poveri!ohohohoho…”Priscilla:-“Montino, del resto solo tu potresti andare a derubare i poveri per dare ai ricchi come te! Ma non funzionerà per sempre!”Papessa sollevò la questione giuridica:-“l’antropocrazia ci doterà di un complesso di leggi, scritte nei nostri codici, che per mezzo di organizzazioni giuridiche, tuteleranno tutti i cittadini da ogni sopraffazione e furto!”

:-“ma sentiteli! anche i codici, le leggi! Avete pure i comandamenti?!E rivolto al gagliardo messicano:-“ Ma chi sei tu, il Messia? Da che pianeta provieni? Da Pandora? ”:-“No, però il pandoro me piace tanto! Ma ancora non è natale!”

Papessa:-“Avremo un’economia basata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione, che sarà altamente specializzata,consentirà di produrre i beni di mercato a bassi costi data l’alta specializzazione produttiva e l’impiego delle macchine e dell’energia ricavata da prodotti e fattori naturali! Il tutto in regime di libera concorrenza!”:-“ oh oh oh, che illusi che siete voi! Siete nate sotto una zucca?Vorreste utilizzare le avanguardie del capitalismo, rigirandole come un calzino? Ma fatemi il piacere, siete un’ orda di grilli parlanti!”:-“ Voi, caro Montino, non potete certo capire il senso di quello che andiamo a dire, perché siete troppo intelligente! Talmente intelligente Che nella ostra illustrissima Bocconcini manca la materia filosofia!”

Ma due gatti obiettarono:-“ scusate, ma non capiamo una cosa,cioè ricaveremo le energie della natura, cioè ci sarà maggior progresso e una volta abbiamo sentito parlare di razionalione, razionalone,cioè razione...”:-“razionalizzazione produttiva!” li corresse Boccadoro.

:-“Ecco!cioè se le macchine andranno a sostituirsi alla forza lavoro per

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Questa antropro..antopro..antroppo..cazia..crazia..”:-“ ANTRO-PO-CRA-ZIA!” Corresse nuovamente Boccadoro.:-“Ecco! Togliendo il lavoro non avremo disoccupazione? cioè diciamo che,cioè,ce n’è tanta ora ,dove si andrà? cioè qua è tutto un marasma!E quindi,cioè, se alla manodopera si sostituiscono le macchine…cioè..capito”:-“Si si,abbiamo capito!” in coro Papessa Tindaro e Boccadoro.:-“ volete sapere dove andremo a finire? Sotto i ponti con l’Iva!”Stuzzicò Montino :-“Fidatevi di me, che sono un esperto…”:-“di finanze!” riprese Pompeo :-“ ma non di economia!”:-“ e che giro di parole è questo? La finanza è l’economia!”Insorse adirato Boccadoro:-“ La finanza è la tomba dell’economia! Non è l’economia! Bugiardo!”Pompèo riprese:-“ zero problemi! col reddito de cittadinanza! Non stiamo a perderci nei meandri dell’oscurità….abbiamo il reddito di cittadinanza, e il lavoro poi lo creiamo! Se non avete voglia di lavorare accontentavi del reddito, ma che problemi vi ponete? Ma suvvia, meo invito i due partecipanti a ricordare quello che abbiamo detto, ossia, che il lavoro, come il denaro si crea, e non si compra!”.Papessa :-“Avremo sempre la base economica sicura per vivere!e non si sarà costretti a fare lavori non graditi! La finanza non dovrà esistere, a Montino e Co. Daremo un’altra occupazione più utile e costruttiva, altrimenti li metteremo a leggere i tarocchi nei mercatini!Non dovrete preoccuparvi del posto di lavoro garantito, perché ve lo garantirete voi stessi il lavoro! Sarete voi stessi la fonte della vostra ricchezza materiale, se quella desiderate! Che problema c’è?”Montino :-“perché lo spread incomberà e possibilità non ce ne sarà!”:-“ Va bene Montino, abbiamo capito che la tua vocazione è fare il ladro!Ma dovrai sviluppare altre arti per vivere degnamente…ci dispiace!”Montino:-“Cosa andate confabulando? Io mostro solo fatti reali, lo spread c’è e non possiamo negarlo, siete voi che vivete sotto una pianta di fico fuori dal mondo!”:-“meglio sotto una piantas de ficos ma col mèo cervello funzionante e non i vostri transgenici neuroni!”:-“come si permette?!” Montino infuriò e la testa perdette!

Papessa, da una parte, raccolse quei gatti che volevano continuare la conversazione :-“Non stavamo parlando del reddito di cittadinanza? Dicevamo che nel caso uno perdesse il lavoro o abbandonasse l’attività,

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in una società antropocratrica potrà, in quel periodo di “pausa”, dedicarsi ad un’attività di studio volta a coltivare le sue aspirazioni e creare qualcosa di nuovo! Oppure troverà un’occupazione a lui adatta e ne stabilirà il valore e il tempo con la sua controparte, in modo equo e libero!Ne viene ovvio che ci troveremo sulla libera contrattazione, ove entrambe le parti, in un contratto da loro personalmente stipulatoe non da terzi, decideranno di attuarlo sotto le condizioni da entrambi liberamente stabilite, e in virtù del reciproco rispetto e reciprocalibertà di scelta!

Priscilla:-“ Inoltre con la moneta elettronica tutto sarà controllato.Poi ve lo dice lo stesso Pompeo, che non si dovrà più lavorareper vivere, né vivere per lavorare.Il lavoro dovrà nascere solo su basi vocazionali!Ed ognuno dovrà rivolgersi al settore verso cui si sente ispirato..E se non vuoi lavorare per un periodo, per altre tue legittime necessità,ti potrai accontentare del reddito di cittadinanza,che costituisce ciò che la Natura ti donerebbe normalmente”Montino, a sentir bisbigliare tali affermazioni:-“Evviva!allora nessuno farà più un cavolo e i pochi che lavoreranno saranno costretti a mantenere gli altri sfaticati!Geniale idea! ma suvvia, spero vogliate scherzare!”.Un gatto perplesso :-“Ma, fatemi capire, se avete parlato diMercato libero privato,vuol dire che anche l’imprenditoria, cosidetta “ereditaria” in antropocrazia sarà in vendita a determinati prezzi sul mercato? I quali tenderanno a stabilizzarsiautomaticamente, perché sarà comunque prelevato stabilmentel’ 8% annuo sulla globale massa monetaria (prodotta ed esistente) ? Pompèo:-“ proprio così! Il tasso di decurtazione, indipendentemente dalla quantità di denaro esistente, rimarrebbe dell’8% , adeguandosi perciò all’8% di quella massa presente! Sarebbe difatti quell’8%, il quale, venendo distrutto, poi ricreato all’interno della nuova produzionedi denaro (ovvio!), poi ridistrutto, e ricreato ecc…che manterrebbe l’economia stabile!”:-“ wow che ficata!” urlò quel pacioso di Tindaro :-“ ma, vorrei capire,perché meo non gò capìo ben una cosa…le aziende quindi, si potrebbero comprare? Io penso a tutte quelle imprese che passano solo per ereditarietà!”:-“ come certi lavori del resto” commentò un altro gatto.Pompeo:-“ ma certo! Scusate, se meo fossi nato all’interno di una

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Famosa impresa, ma la mia vocazione fosse quella di fare il musicista?Nel sistema attuale non potrò, porché sarò costretto a ricevere l’azienda per via ereditaria e dovrò esercitare quel mestiere! Non potrò sviluppare un lavoro sulla base delle mie vocazioni! Così infatti, assistiamo a tristi esempi…dove certe famose e floride aziende, quando passate ai figli, si impoveriscono e degradano, fino ad arrivare alla totale chiusura. Questo per l’incapacità dell’erede di gestirle…Ma se non era quella la suaVocazione , meo mi chiedo, perché deve fare quel lavoro? Perché non dareInvece la possibilità ad un’altra persona, che non sia dello stesso ramo familiare, ma che abbia la vocazione e la capacità di portare avanti un’azienda, di buttarsi in questa sfida? Meo vorrei sapere perché!L’antropocrazia invece dà la possibilità a tutti di mettersi alla prova!”Tindaro:-“ illuminante! Me piace ‘sta cosa!”

La folla di gatti ancora acclamò!”“Che meraviglia, che meraviglia, l’antropocrazia, Di Nicolò Belliaaa!”

:-“ Ne sto sentendo di tutti i colori, voi siete degli eretici!”Imprecò Montino, e continuò :-“che bella favola! M’ avete proprio deliziato con questi strampalati racconti poetici, ci rivedremo presto! Pallone Messicano,non pensi di farla a franca!”Pompèo:-“non se preoccupa, vi lascio volentieri La Iva, la Francae anche Franco! Hasta la vista!”.

Dopo una nottata così movimentata, i nostri antropocratici ormai Sentivano giungere il sonno, così la folla in tumulto, tra mille domande e curiosità,su quel movimentato tetto si addormentava, sotto lo splendoredelle prime ore mattutine.Papessa e Boccadoro, che non riuscivano a prender sonno, chiacchieravano di arte, filosofia e storia antica. Pompeo invece tra le zampe di Priscilla sonnecchiava, e lei,sussurrando nell’orecchio, canticchiava una canzone messicana.Mentr Tindaro rimaneva incantato, ad osservare le stelle…Freneticamente pensava allo svolgersi dei prossimi piani e contavai minuti e le ore, ansioso di ricominciare al più presto il dibattito

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ed avere risposta a tutti quei “ma” e “come”.Decise poi di fare due passi, per rinfrescare la mente…:-“ sempre freneticamente da un treno all’altro, raramente mi ritrovo Ormai, a vagare per paesi e città, mi sembra quasi di tornare ai vecchi tempi! Mah si, vado ad esplorare un po’ il centro storico!”.Aggirandosi per le notturne stradine, tristemente osservava un immondo immondezzaio, che regnava sulla povera e decomposta natura…e che occhi indifferenti, nessuno notava un tale spettacolo!Un solo camion di questi rifiuti perlustrava tutti i quartieri, prelevando montagne di sacchi neri, che suscitavano, a quella visione, un profondo sdegno nel cuore di Tindaro.Affranto, egli si chiedeva:-“ Come fanno gli esseri umani a esseri ridotti così? Tutto questo spreco!come fanno a percorrere la strada della distruzione così impudentemente? Senza avere alcuna responsabilitàe coscienza dell’altrui vita?Le strade sono come insidie e le vie sono oscuri sentieri,nei quali più non si trovano fonti d’acqua pura e cristallina!L’inquinamento ha spopolato la fauna marina!I mari sono distese di pece nera e alghe morte!E mi rendo conto, dal basso dei miei treni, che non erano solo reality!Bottiglie di plastica galleggianti…La bottiglia di vetro, ove i vecchi amantiCon messaggi d’amore corrispondevano,è solo immagine sbiadita, di vecchi, abbandonati romanzi...Ora quei messaggi, al millesimo di secondo viaggiano!E arrivano al destinatario, privi di vita e in un batter di ciglia!Riflessi e illuminati su degli spettrali, piatti schermi!Quando prima, vagavano come viandanti… per giorni e giorni,dal chiaro di luna al sole splendente, superando mari e tempeste..Ora a vagare così, sono le bottiglie dei vecchi detersivi!Sono le bolle dei fluidi chimici…i poveri pesci estinguono,come le balene e i delfini!E i poveri alberi, simbolo di vita, vittime di assurdi disboscamenti!Gli animali del bosco e i fiori dei giardini, saranno tra poco solo dei miti, saranno ritratti nel ricordo, su dei nostalgici dipinti!E le campagne, che una volta raccoglievano le passioni e le virtùdella conoscenza della vita…

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Ora raccolgono solo artefatte sementi, e sfruttamento di esseri viventi!I campi non giovano più delle loro vive presenze,tutto ridotto a sfere artificiali…E le genti spopolano questi ambienti sacri,alla ricerca di un lavoro salariato,La miseria inaridisce i cuori e la terra!

Ah, povero meo! Questo spettacolo mi basta e avanza,Il biglietto l’ho pagato caro, meglio tornare a letto!”

Rammentò l’amareggiato Tindaro.

E :-“ Come disse la mea bella Rossella in via col Viento…Domani è un altro giorno!”

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C a p . 9I l m o s t r o n e l c a p a n n o n e

Erano alle loro quotidiane baruffe, all’esterno di un isolato capannone,che avevano tanto cercato per la loro prossima riunione.Era un luogo strategico, situato nei pressi d’una dismessa zona industriale, nella periferia della città…Lui,che rideva come un matto,euforico e un po’ ubriaco, con il solito sombrero alla testa e quella medesima tuta, ormai lercia!Boccadoro lo guardava indiavolato, e si chiedeva come potesse Papessa sopportarlo…in realtà egli, innamoratosi della bella aristocratica, fremeva di una certa gelosia, che tranquillo non lo faceva stare, fino a quando lei non si fosse, finalmente dichiarata!Quindi, con tutta la frustrazione e la rabbia :-“ suvvia, Pompeo! Mica avrai il coraggio di indossare ancora quell’orrida tuta?! Anche qui, a farci sfigurare?” .Pompeo :-”Ebbene si! è il mio segno de riconoscimento! Questo vestito per me è molto importante, in esso sono rimaste impresse le mie esperienze e fatiche sudate!”:-”E soprattutto la puzza di sudore è rimasta impressa! Ma come faia stargli accanto e sopportarlo così tanto, Papessa?!”Pompeo:-“ Vah là Boccadoro, lo so che il tuo è solo un trucchetto,porché della raffinata Papessa, ti sei innamorato, cotto come una mela!E meo mi siento allegro e euforico, quando vedo nascere nuovi amori!A quando la data del matrimonio?”Papessa e Boccadoro non ebbero coraggio di rispondere, e nel guardarsi arrossirono come peperoni, che teneri!Ma Papessa, per smentire l’imbarazzo, riprese:-“Suvvia, siamo qui per cose assai più urgenti, vi prego!Boccadoro ne fu affranto, sentendosi non corrisposto, ma annuì.Giunse Priscilla :-“Eccoci qua!Questo allora sarà il posto in cui ci troveremo? Ottima scelta! E’disperso nei campi e non ci sono rifiuti tossici da queste parti!”Pompeo :-“e si trova anche, poco distante, una bella osteria che sembra fatta apposta per noi! Questa sarà la nostra base! Forza, andiamo a diffondere il passaparola a tutti i gatti del circondario, dobbiamo diffondere,presto, presto!”:-“Pompo, hai bisogno di un aiuto?”

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chiese una bimba dal grazioso aspetto…Si trattava di Aurora, l’abbiamo trovata all’inizio della storia, ricordate?Premurosamente si occupava di Pompeo, lo accompagnavanei posti meno sicuri, anche se lui sempre la tranquillizzava:-“ Bella muchacha, non te devi preoccupar! Sei piccolina, e alla tua saluteDevi badar! I tuoi genitori si preoccupano! Corri a casa muchacha, che anch’io me siento più sereno! Tanto se qualcosa và storto, c’è Giulietta!”

:-“ Esiste anche una Giulietta? Ma chi è?” chiesero in coro Papessa e Boccadoro.Pompeo :-“ La conossierete presto, muchachi, un po’ di pazienza!”

Si sentì da lontano il rumore d’un vecchio treno, che fendeva il percorsodi un binario abbandonato, alla guida, l’esperto Tindaro :-“ Che favola! Ancora esistono i treni a vapore, e pensare che lo hanno abbandonato qui come un vecchio cartoccio! Ce penserò io a rimetterlo a nuovo, questo gioiello!”E sospirò…:-“ Chissà quante volte ha percorso questo binario, che a vedersi, sembrava conducesse fino a quel soleggiato orizzonte che si scorge da lontano…E pensare che lì una volta vi era un bellissimo monte, ma per farvi un’inutile strada, l’hanno traforato! E questo povero treno, conserva le memorie di antichi tempi perduti, chissà quanti amori di qui sono passati, quanti addii e quanti ritorni! Ah che bei tempi…”Pompeo:->” Hasta la vista muchacho! Non ti rattristar! Siamo qui tutti insieme ora, e ce batteremo per far rifiorire i vecchi valori perduti! Una montagna non la potremo ricostruire, ma ce penserà col tiempo Madre Natura, forza, non abbattiamoci e seguiamo i nostri sogni!”Tindaro, da quelle parole si sentì sollevato e scacciò i tristi umori:-“Comunque sia, questo treno sarà una navetta perfetta per chi non vuole arrivare con le sole zampe! E mi presterò come autista e condottiero!” :-“ Ooh, bravo muchacho! Così si parla!”

Le campane di una vicina chiesa suonarono frastornanti il mezzodì…Alto si ergeva un sole splendente, imponeva di far ritorno alle tane peril pranzo, e i nostri gatti s’avviarono, a rifocillarsi e Tindaro si prestò peraccompagnare a casa la bimba Aurora.

All’ora della sera, giunta l’ora prevista il capannone era già colmodi presenze di gatti che venivano da ogni dove.Pompeo :-“Hasta la vista!”

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Boccadoro e Papessa:-“ Mamma mea, siamo davvero in tanti!”

Infatti le notizie avevano viaggiato per tutta Italia e ad una velocità Inimmaginabile…merito di chi?

Il rinnovato treno andava e giungeva continuamente, fischiando e borbottando, Tindaro al colmo dell’entusiasmo,s’accingeva a condurvi i gatti freneticamente.Pompeo avviò la serata:-“ Ascoltatemi bene muchachi, porchè di coscie importanti se tratta!”:-“dove son le coscie? le belle coscie vogliamo veder!” Recitavano in coro un gruppo di gatti siciliani.Pompeo :-“Meo vi dico, che quest’idea che vi presenteremo, potrà portare la tanto sognata felicità e giustizia nella società, ed in modo semplice e indolore!”:-“ Che idea sarebbe?” chiesero impazienti quei spettatori che giungevano per la prima volta.:-“si chiama antropocrazia!”:-“ Antropocrazia?” risposero loro :-“ mai sentita! Cos’è?”:-“ Essere la nostra illuminassion! Si basa su tre punti essenziali!

1.) abolizione totale delle tasse2.) istituzione contemporanea di un reddito di cittadinanza universale3.) attuazione della neofiscalità monetaria, in sostituzione di quella attuale sul reddito. Ovvero, verrà prelevata annualmente, da un sistema elettronico gestito dalla banca centrale, una percentuale dell’8%, dalla massa monetaria presente! Questo per impedire che vi siano accumuli di denaro inutile, che poi depositandosi a lungo, va a creare un esubero che porterebbe il resto del denaro alla svalutazione. Così distruggendo una parte, un 8%, si manterrà l’economia ad un livello stabile di equilibrio!E lo ripeto, prelevando questa percentuale una volta all’anno, dalla massa monetaria de tutta la Nazione, quindi non dalle tasche dei cittadini!Sottolineo inoltre che il denaro sarà tutto elettronico, porché saràSemplice così decurtarlo direttamente dal sistema automatico”Un gatto veneziano : -“3 ostrega, difficile ‘sta roba!me potete per piacere rispiegare?”Suonò in quel momento un campanello…E, indovina indovinello, chi mancava all’appello?Montino, Lettam, Napoletano e tutta la schiera di forza Berluschina!3 Mì,tì:in dialetto veneto “io”,”tu”.Ostrega:un modo di dire “accidenti,perbacco”

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:-“Siamo tutt’orecchi egregio Pompeo, sentiamo che discorsi blasfemi!”Tindaro e Boccadoro:-“ Ancora voi?!”:-“ Si ancora noi! Non vi permetteremo di rovinare l’Italia!”Papessa scattò, al colmo dell’ira :-“ Ma sentite da che pulpito viene la predica! Siete voi a condurci in miseria, che furbi! E pensate che ci possiamo fermare?”Pompèo:-“ silenzio! Siamo sul più bello! Meo vi dico, immaginate una società dove vi fosse istituito il reddito de cittadinanza! Non importa se non avete capito porchè capirete poi, ma fate già finta che vi sia, chiudete gli occhi e supponete de avere ad esempio 500 euro fissi al mese! Sia che lavoriate o no! Sò che sembra assurdo, ma fate finta che sia già così…Come vi sembrerebbe?”Montino :-“ancora con sto reddito? Speravo si trattasse dell’effetto di una sbornia e invece è patologica! Problemi non ne ho di immaginare d’avere in tasca 500 euro, tanto ne ho 500.000.000 oh oh oh oh oh ..”Boccadoro:-“Potreste offrire voi la cena allora!”:-“Appena avrò il reddito di cittadinanza vi inviterò tutti…oh ho ho ho”.Alcuni gatti della folla:-“ Avere una somma così non sarebbe affatto male,umhh…Ma le tasse?” . Pompeo:-“ abolite!”Gatti:-“ e scusate! Come si possono abolire dal giorno alla notte? E i servizi e i beni chi ce li garantisce?”Pompeo :-“ Il denaro è creato dal nulla e le tasse servono a pagare un debito che non esiste, ma che ci è stato imposto con l’inganno, porché è funzionale a fare ingrassare i globocrati che ci vogliono comandare, e qui ne abbiamo quattro!”Intervenne Napoletano:-“ Ma quanti bla bla bla. Ma pensate che La popolazione dia retta ad un matto come voi? “Pompeo:-“ ebbene, si! Meo ho questa presunzione! Porché, non so fra quanto, ma so che la verità sarà destinata a trionfare! In virtù di questa certezza io combatterò, fino a quando finirà la mea esistenza! Poi ce penseranno altri a farlo, meo non me preoccupo!”Ci fu un rumoroso bisbiglio:-“ che coraggioso e temerario questo gatto!”Napoletano:-“ Se vuole le posso dare un titolo d’onore per il suo coraggio, ma non lotti contro i mulini a vento!”Pompeo:-“ gentile Napoletano, se vuole fare Lei un’opera d’onore,ceda al popolo le sue poltrone, e il suo compagno Lettam ritragga la mano svelta e la smetta di fare bottino insieme ai vostri banchieri e Montino!”:-“ Ma sentitelo!” inveirono i Montini, che furono però dal pubblico zittiti.Pompeo:-“ Grazie muchachi! Meo vi ho spiegato l’inutilità e il danno delle tasse, e che queste sono la causa de tutto el disastro economico!

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Parliamo dell’inflassion! Che essiere el problema maggiore e la causa de questa patologia! La inflassion de cosa tratta? Della grande fregatura!L’inflassion è prodotta porchè aumentano i prezzi dei beni di mercato. E porché aumentano? Porché i prezzi nascono dai costi!E più della metà, un buon 75% dei costi sono formati dal Fisco!Ed eccoci al punto d’inizio e d’arrivo! Ecco qua, l’essiere mostruosoche tutti divora, il fisco, come un drago, ci magna tutti quanti! Eppure è immaginario, ma se siamo tutti ipnotizzati, esso magicamenteprende vita e consuma le nostri poveri animi stanchi!”Montino :-“La favola fantasy continua, ora ci sono pure i mostri! Mi sembra di essere nei 4gormiti Oh oh oh ”Gatti in coro:-“ zitto Montino!”Gatti veneziani : -“ ostrega! Ma il mostro del fisco non sono mica le imposizioni pubbliche : previdenziali, fiscali e burocratiche?”Pompeo:-“ appunto chiamate “imposizioni”. Ma imposizioni da chi?Da questi quattro signori? Non solo! Principalmente dai luoghi, che per voi sono i più innoqui…quei luoghi che vi prestano l’aiuto quando avete bisogno di fare un investimento, e quei luoghi che tengono i vostri conti... Io ve li raggruppo in un unico posto, e la chiamo la sede del Mostro!”Gatti esterrefatti :-“ Ostrega che disastro!”Papessa:-“ gentili signori, perché secondo voi si dovrebbe dover pagare con gli interessi un’unità di misura che è necessaria per potersi procurare la possibilità di lavorare? O dormire sotto un tetto sicuro? O anche potersi fare un viaggio o mantenersi il sogno di uno studio?Ci fu un cauto silenzio…nemmeno la compagnia dei Montini intervenne,sapendo d’essere in difetto.Papessa:-“ e se il fisco abbisogna di un 75% di denaro, estrapolato dai Conti e dei cittadini e i servizi che paghiamo , mi spiegate come mai non viene prodotto denaro per la restituzione equa di quel 75% che vienerubato? Visto che il denaro può essere creato dal nulla? A questo punto crolla tutto il palco! Loro creano denaro dal nulla per i loro lerci affari, a te lo privano per pagare i “beni” statali, che in realtà finiscono a loro, che moltiplicano e rimoltiplicano in un circolo virtuoso e vizioso…”:-“ Ma questo è troppo! “obiettò un gatto sconvolto.Boccadoro:-“ è dura da digerire, ma ne dobbiamo uscire da questo fantascientifico occhio, che ci manovra e ci controlla, o preferite rimanereun numero nel cui valore è stato associato un altro numero, ossia la somma a te addebitata del debito pubblico”

4 Gormiti:i mostri dal recente cartone animato per bambini

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:-“ ma no è assurdo! Ma si divertono a giocare coi numeri questi qui?!”Pompeo:-“ Meo li lascio pure giocare coi numeri, se non giocassero con le nostre vite! Convenite?”I gatti:-“ Siii!”Un gatto siciliano:-“ E chi lo vuole pagare un debito che non gli spetta?”Tindaro:-“ Ebbene, tutti i cittadini lo pagano! Per questo li dobbiamo aiutare! Se non vogliamo collassare bisogna eliminare el mostro!”Napoletano :-“e daglie con questo Mostro! non vi pensavo così superstiziosi! Ci credete così tanto a queste favolette? E dove sono i fantasmi, i folletti e la strega nocciola? ”Gatti veneziani :-“ostrega! Ma che differenza fa se spostiamo il mostrodal reddito alla massa monetaria? Un mostro che continua ad esistere costituisce sempre un pericolo!”

Pompeo:-“ infatti si estinguerà da solo! Insieme al suo debito e alla sua dimora! Se togliamo le tasse il mercato, ora prigioniero del mostro,troverà la libertà e finalmente rifiorirà! Il valore d’acquisto della moneta raddoppierà (non gli interessi come ora) e i prezzi dimezzeran! Questa è la formula magica! E non sono favole per piccini!”

Berluschina:-“mi consenta! Ms spiegateci questo benedetto sistema di prelievo dalla massa monetaria! Voi che vi reputate così intelligente!”

Pompeo:-“ la acconsento e accontento subito! Esisterà una sola e unica “banca”, che la potremo chiamare tale solo per nome, ma per nulla paragonabile alla banca che tutti conosciamo!Questa cosidetta “banca” centrale fungerà da luogo di creazione, decurtazione e deposito del denaro!Mi spiego: la moneta, come premesso, sarà tutta elettronica, la si stamperà da sé per elargire i redditi di cittadinanza di tutti, che verranno automaticamente versati nei loro conti personali!Sparendo infatti il denaro cartaceo, il sistema economico sarà molto più snello! Al momento della creazione del denaro, vi sarà già la decurtazione dell’8% annuo, quindi questo verrà immesso nel mercato, ossia nei conti, già decurtato! Ognuno avrà una propria scheda, nella quale sarà custodito il suo conto, tipo una carta di credito. Ovviamente so che insorgerete, chiedendovi se sia sicuro questo sistema e da chi potrebbe essere controllato..Ebbene, anzitutto i conti saranno assolutamente privati!Ognuno avrà la sua chiave per accedervi, ossia una password.”

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Lettam:-“ Geniale! Non pensavo esistessero le password….Mi avete proprio illuminato! Ma per piacere!”Pompeo:-“ Mi consenta, ma meo essiere chiaro come l’acqua cristallina! E’ giusto ripetere anche i concetti palesi e scontati, per non finire in fraintendimenti e inganni! Meo sono abituato a viaggiar in sorgenti pure, e non in pozzi neri, come voialtri”Lettam:-“ Lei osa paragonarci a dei tombini!”Ma nessuno a lui diede retta.Pompeo:-“ Meo vi dico, nessuno potrà spiare nel conto altrui, nemmeno la stessa banca centrale!” Un gatto scettico intervenne :-“ un attimo, un attimo! E gli aker dove li mettiamo? Se con la truffa qualcuno riuscisse a scoprire la mia password?” Pompeo:-“ per gli Aker c’è l’antiacaro, non vi preoccupate! Sono solo degli insetti, basta prendere le giuste precauzioni..e se fosse necessario, i giusti provvedimenti!”Montino:-“ Mi mancava l’antiacaro! E perché non esiste l’antiantropocratico? Per me è questo l’insetto più fastidioso!”Pompeo:-“ lo so Montino, perché noi andremmo a privarti dei tuoi ladrocini, ma devi fartene una ragione e redimerti!”Montino:-“ Giammai!”Priscilla:-“ “Ma come funziona questo antiacaro? Perché proporrei di provarlo su Montino, per vedere se funzia!”Una grassa risata si propagò e Montino infuriò:-“Con te dobbiamo ancora fare i conti, Giulietta dei miei stivali!”Napoletano a sentire quel nome ebbe un sussulto e quasi svenne!Montino rimase perplesso, intanto Pompeo poté riprendere il filo:-“ Oh, Priscilla mea! La lozione antiacaro si propagherà anche sulsistema giuridico, porché quando avremo attuato la soluzione antropocratica, anche quest’ultimo si riformerà da sé!”Berluschina:-“ mi consenta, questa è una cosa strampalata! Cosa vuol dire -si riformerà da sé-? Non ha mica la bacchetta magica!”Pompeo:-“ No, per quello c’è l’antiacaro! Se io depuro, lo ripeto, DE-PU-RO , o bonifico, come preferite, il sistema giuridico, la cosidetta giustizia, dalle sue coatte funzioni economiche? Che succede?”Gatti perplessi:-“ Eh, vorremo saperlo noi, che succede?”Papessa:-“ succede che, come aboliamo le tasse, aboliamo anche il sistema giuridico!”Gatti doppiamente perplessi:-“ ma..siete ubriachi? O siete impazziti?E se abolisci il sistema giuridico, chi è che ci tutela più?!”

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Pompeo:-“ e chi è che ti tutela, ora? Poniamo il caso che, uscito da qui, ti incammini allegro e beato verso casa dolce casa…sorte vuole che qualche malegatto si impossessi della tua dimora, occupandola…caro meo, devi sapere che ora esiste una legge che acconsente alla libera occupazione della tua casa, e tu non ci puoi fare niente. Una barzelletta? No caro meo….questo però, è solo un piccolo esempio…”:-“ Ma io mi faccio giustizia da solo!” ribatté questo!Papessa:-“ Vedi che ti sei già risposto? Praticamente non esiste già più il sistema giuridico! Cosa importa a voi se proponiamo di abolirlo? Non esiste già più! Anzi questo ti è contro, giacché qui, nel paese delle tragicomiche commedie, non solo esistono leggi che non ti tutelano, ma esistono leggi che impediscono anche l’atto spontaneo di volontà di giustizia! Siete ancora dell’idea che questo sistema esista? Ciò che esiste, e ne porta senza merito il nome, è la globale corruzione!”Pompeo:-“ Meo potremo portare migliaia di esempi, tanti quanti gli euri circolanti! Ma non è la cosa importante, ragion per la quale rimanderò alla prossima storia! Mi basta che il concetto sia chiaro, e i vostri occhi aperti”.

La folla, con espressione funerea, deglutì l’amaro boccone e tacque.

Pompeo:-“ e su con la vita! Noi abbiamo la proposta! La solussion c’è stata fornita, perché queste facce? “Papessa:-“ Non vi preoccupate, come dicevamo, abolendo il falso sistema giuridico, faremo una meravigliosa opera di bonifica della struttura appunto giuridica, la quale tornerà ad adempiere alle sole ed esclusive missioni di tutela dei cittadini e ordine sociale. Punto. L’economia non la dovrà neanche da lontano sfiorare, perché all’economia ci penserà il sistema della banca centrale, che sarà automaticamente programmato alle sue funzioni di : deposito dei conti, creazione di moneta, con decurtazione annua dell’8% e immissione dei redditi di cittadinanza.”Berluschina:-“ e basta con questo 8%! Avrò gli incubi stanotte!”Priscilla:-“ forse tu Berluschina, noi di certo no!”Papessa:-“ infatti, noi faremo sogni d’oro, perché la giustizia ritornerà alle sue originarie funzioni, e nei suoi compiti farà anche da antiacaro nei confronti di chi, furbescamente, volesse appropriarsi dei conti altrui, o semplicemente, delle altrui informazioni, che possa magari sfruttare per porre ricatti! Questo non esisterà!”Priscilla:-“ è la mafia che agisce così! Ma in antropocrazia non vi saranno più mafie!”

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Montino:-“ questa è la più bella che abbia mai sentito! Voi siete i paladiniDella giustizia! Vorreste anche eliminare la mafia? Ah ah ah, lo dicevo io, che venite dal mondo dell’orso yoghi!”E così dicendo, lasciò il capannone, insieme agli altri Montini, ridendo…Così andarono via anche Lettam, Berluschina..e Napoletano, che ancora non si era destato…chissà cosa gli era successo?!

Perché Napoletano tremava al solo sentire nominare Giulietta?...

Intanto si sollevarono cori d’obiezioni e dubbi, nessuno poteva credere che si potessero cambiare le sorti del mondo così facilmente, crescevano i sospetti che quei gatti antropocratici fossero ingenui, o matti! Qualcuno si sollevò sulle zampe, per andarsene…Il pubblico pareva dimezzarsi, sotto la preoccupazione di Boccadoro e Papessa, al contrario Pompeo e Tindaro sembravano indifferenti.Tindaro:-“ suvvia! Voi due siete i soliti romantici! Invece non è facile comprendere che a risolvere i problemi siano proprio le soluzioni più logiche e semplici! Si pensa che, siccome siamo impantanati fino al collo,questa colla melmosa non si potrà più scrollare dai nostri corpi! E siccome l’antropocrazia, come il miglior depuratore, ce ne scrollerebbe subito, abbiamo quasi paura a toglierci questa schifezza melmosa di dosso, perché è talmente appiccicata a noi, che ci sembra impossibile vivere diversamente, ci sembra “troppo semplice”…e coloro che su due tacchi se ne vanno, sono troppo abituati alle cose dolorose e complicate…”:-“Ma io dico siempre, meglio pochi ma buoni!” esclamò Pompeo, indicando con la zampa l’altra metà che era rimasta.

Così, dispiaciuti da una parte per gli altri, ma consapevoli dall’altra della loro ardua missione, ricominciarono, più determinati di prima.

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C a p . 1 0B i r i l l o e g l i a n t r o p o c r a t i c i c o n d o t t i e r i !

Ancora si proseguiva, i pochi rimasti erano agguerriti come cavalli!Ponevano fiumi di domande, per capire ogni minima sfumatura,Papessa, che da ottima cuoca, aveva preparato una minestra di pesce, in quella già autunnale sera, si fece passare da Pompeo un grande, dorato mestolo, per versare a tutti quella delizia!Dopo aver finito di esaminare la questione della giustizia,la si concluse con le ultime parole:

“ La giustizia sarà chiamata a svolgere le uniche funzioni di tutela delCittadino antropocratico, comprese le possibili azioni di Aker e truffatori,se ancora ve ne saranno, perché sarà difficile immaginare che vi potrà essere ancora qualche avido e ingordo di moneta, in un paese antropocratico, ove tutti godranno del reddito di cittadinanza e del lavorovocazionale, dove non esisteranno più le sovrabbondanze del capitale da una parte, e le carenze o assenze dall’altra, ma tutto sarà distribuito equamente e ognuno avrà la possibilità di crescere e sviluppare la propria creatività liberamente. Nel caso però, sussistesse qualche caso malato, questo verrà rintracciato immediatamente, dalla tracciabilità del conto personale, e gli sarà bloccata la strada per continuare”.

Tindaro:-“ Mi gò capìo…però…mi sorge un dubbio. Gò capìo che i furbi non avranno lunga strada e il cittadino sarà protetto, e se per assurdo dovesse anche trovarsi a subire un’ingiustizia, egli sarà subito ripagato.Ma…la moneta…noi siamo nell’Euro, e se vincesse il nostroprogetto, come la mettiamo con gli altri paesi? ”Pompeo:-“ ottima, doverosa e brillante domanda! Semplicemte riavremo la nostra Sovranità! Come sostenevo, la moneta ce la creeremo e stamperemo! Anzi, con la moneta elettronica ce risparmieremo pure inutile spreco di carta!“

Tindaro:-“ Ottimo! Ma…proponi il ritorno alla Lira? Cioè..con tutto Il rispetto che gò per la vecchi cara Lira, ma ci immaginiamo di tornare ad una moneta così debole a confronto con l’Europa?

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Non significherà sprofondare nella fossa?!”

Pompeo :-“ Ma meo non propongo il ritorno alla lira! -La vecia minestra non l’è più bona!- meo propongo una nuova elettronica moneta, l’è la paladina della giustissia!La Eurolire!che, nel nostro Stato funziona come la Lira, aggiornataperò ai tempi, perché è chiaro che non possiamo riesumare le cose del passato com’erano allora! Ma avremo la nostra moneta sovrana…e per i rapporti con l’Estero? De cosa ve preoccupate? Meo vedo che i paesi Europei, che più astuti di noi, hanno preteso di mantenere la loro Sovranità, se la cavano come dèi! Ovvio, sono Sovrani! E perché non ce facciamo astuti anche noi? E ce riappropriamo così anche dei nostri, derubati tesori?”Boccadoro esultò:-“ Geniale constatazione!”

I gatti, soddisfatti ed entusiasti, decisero sul da farsi…

Infatti si avvicinavano le elezioni, mentre la crisi imcombeva sempre più pesantemente nei cuori…Bisognava pianificare queste brillanti idee!

Pompeo:-“ muchachi, ricapitolando:Ci riappropriamo della Sovranità e bonifichiamo lo Stato, mediante:1.) abolizione di tutte le tasse, e quindi del mostro!2.) reddito di cittadinanza universale, dalla nascita alla morte3.) fiscalità monetaria dell’8% annuo, istituzione della moneta elettronica4.) riorganizzazione dello Stato e depurazione delle strutture pubbliche!Allora muchachi, ancora dubbi?”

Tindaro:-“ Alla faccia di chi sostiene che sarebbe la morte dello Stato!Alla faccia tua Montino!”Priscilla:-“ Quindi, essendoci il lavoro vocazionale, anche tutti i campi di ricerca dell’Uomo, tipo la ricerca scientifica, scaturiranno dalle capacità dei Cittadini che potranno coltivarla autonomamente, disponendo del Reddito di Cittadinanza, fino alla necessaria maturazione?”:-“Esatto, Priscilla mea!”:-“ E la Scuola, se lo Stato non dovrà intervenire nella sfera economica,sarà privata, o no?”

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:-“ Proprio così! Ma ricordate che avremo tutti il reddito di cittadinanza, quindi, se tutti abbiamo assicurati acqua, letto e cibo, il resto ce lo possiamo anche pagare, o no? Tanto ce sarà il dimezzamento dei prezzi! E il raddoppiamento del potere d’acquisto! Si favorirà così la libera accettazione degli insegnanti da parte degli allievi che ne pagheranno le prestazioni, e lo scopo sarà quello di acquisire delle capacità e non imbalsamarsi in titoli di studio!In ogni settore gli scambi avverranno su basi di reciproca convenienza,con esclusione di ogni forma di imposizione.”Priscilla:-“ Ma se uno volesse tornare al baratto?”Pompeo:-“ I due contraenti saranno liberi di contrattare come vogliono,non vi saranno terzi a doversi imporre con loro, potranno gestirsi con la banca del tempo o come preferiscono”.

E nuovamente i gatti:-”Che meraviglia Che meraviglia.. L’antropocrazia, Di Nicolò Belliaaa!”:-“ Perché non andate al karaoke? Così potete cantare il vostro stupido ritornello fino a quando non sarete sommersi di pomodori!”Erano nuovamente Berluschina e Montino! Erano tornati d’improvviso,a rompere le uova nel paniere! Infatti, in quell’istante, Montino, preso un secchio d’acqua procurato dal giardino, lo rovesciò verso i quattro antropocratici, facendoli scendere dal palco, completamente inzuppati.Montino:-“ antroposofi bagnati, antroposofi sfortunati….oh ho ho ho”.Papessa, infuriata, non ci vedeva più, per il suo caciucco, da lei fatto con tanto amore, ora tutto annaquato, mentre Boccadoro accorse a consolarla.Gli Altri gatti, rimasero davanti al loro piatto vuoto, sconcertati. Boccadoro per il gesto maleducato, decise di lanciare una sfida a Montino,a fil di spada, con l’opposizione di Papessa, la quale ora, dimentica della sciupata minestra, temeva le sorti del suo amato Boccadoro!Ma Montino accettò la sfida, così Boccadoro corse a strappare il sombrero a Pompeo:-“ questo mi servirà da porta fortuna!”E lanciò un mestolo a Montino, il qual fiero, accettò la sfida.Con l’aria minacciosa e gli sguardi sinistri, iniziarono il duellobattendosi a suon di mestolate!I cuori eran sospesi, e Papessa si rese conto d’amarlo alla follia quel di Boccadoro!…Corse quindi in suo aiuto, mentre Montino daBerluschina veniva sostenuto, Pompeo e compagnia assistevano

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all’esilarante vicenda! Che alla fine, fu galeotta.Papessa strappò un bacio a Boccadoro, che perdette l’equilibrioe fece scivolare il sombrero, raccolto prontamente da Montino:-“ Questo me lo prendo in prestito, Pompeo! Con la promessa Che ci ricedremo!” . Pompeo:-“ ridammi il mio sombrero!”Ma Montino volò via come il vento, presi a prestito mestolo e cappello!:-“ Il mio sombrero! Me siento nudo come senza mutande!”Sbuffò Pompeo, al ché Boccadoro, su di giri, ironizzava:-“ Suvvia Pompeo, la tutina ti è rimasta!”Priscilla, sentendosi offesa, insorse:-“ Boccadoro, non è educato da parte tua! Hai sottratto il sombrero al tuo fidato amico, per una stupida lotta, conclusa, per fortuna tua,in maniera favolosa! Ma non si fa così! Ora corri da Montino e và a recuperare ciò che è di Pompeo, và a redimere il suo cappello! E riprendi anche il mestolo!” . Così concludendo, scoccò un bacio al suo amato messicano.Pompeo, ora pavoneggiando:-“ Meo che felicità!”Berluschina urlò, sbraitando:-“ma cos’è questo posto!? Siamo in una telenovela??! Filastrocche su Bellia, sombreri al vento, mestoli che volano!è un manicomio! Ora che si lasci la sentenza al pubblico!Pensate dei gatti matti possano condurvi in una retta via?Io mi propongo presidente di questo gruppo!”.Tindaro, con sarcasmo:-“ Oh, ti sia dato lo scettro!Berluschina for president!” e così, le lanciò dietro un grosso pesce!Berluschina:-“ Caro Tindaro, un giorno, prima o poi, ci ritroveremo!Magari proprio su un treno! Nell’occasione le donerò un po’di carità, perché quelli come voi, non possono che vivere da poveracci, e poveracciVi ritroverò! A passare il vostro tempo divertendo gli altri, con le meravigliose favole dell’orso antropocratico!”.Tindaro:-“vedrà che lei sottovaluta troppo l’orso antropocratico”:-“ Ah certo! Me ne vo, mi sono bastate le vostre assurde filosofie”

Così Berluschina, se ne andò con il suo pesce, mentre Pompeo commentò:-“ E’ così permalosa, che in fondo fa tenerezza anche ad un gattino!”.

Abbiamo nominato un gattino?

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Che impresa rischiosa stamani aveva scelto di compiere il gatto Birillo!per procurar un po’ di cibo, per la sua amica affamata!In quella famiglia, di sole tre orfane e un gatto, la sorella maggiorenne, che faceva da madre,perso il lavoro, riusciva ad arrangiarsi solo con aiuti di parenti, e precari lavoretti a chiamata, come ormai avveniva di consuetudine: Agenzie che ti contattavano il giorno stesso, per stipulare un contratto giornaliero, o forse, se t’andava bene, d’una settimana, non si sa.E dovevi correre, se volevi guadagnarti quel misero salario sottopagato,che ti consentisse l’arrancata sopravvivenza, alla giornata.Per…l’indomani, un’oscura incognita..

Ed i pochi soldi come per magia svanivano: Pagati scuola, bollette, affitto. Le tasse già dal salario prelevate, e rimaneva un po’ di misero cibo,che ci si doveva far bastare.Se le più grandi resistevano, la più piccola, ai primi anni delle elementari, reclamava i suoi diritti con sofferenza. Vestita sempre con le medesime vesti, stracce e vecchie.Confezioni di pasta e riso presi alla carità,riempivano gli, altrimenti vuoti, scaffali della cucina.Ed ogni tanto,come per lusso, una tavoletta di cioccolata e per Birillo,il piccolo gatto nero, del tonno in lattina.

Ma un giorno, che ricorreva al compleanno della piccolina,Birillo non ne poté di sapere che nemmeno quell’anno avrebbePotuto illuminare una torta con delle candele, e, dopo aver progettato Un piano, tentò l’azzardo:Un folkloristico mercato era stato organizzato,di tutto e di più si sarebbe trovato, dal dolcetto preferito della bambina,con colorati chicchi e medaglie,ai più raffinati cioccolatini, fino alle ciambelle di zucchero,i bomboloni alle creme,castagne fumanti,mandorle e nocciole in glassa,fichi in marmellata,la preferita della mamma…per poi passare alle favolose bambole, ai pesciolini, ai più colorati palloncini!Così Birillo, si ripromise di fare una bella sorpresa per le sue padrone,e fremeva al pensiero che, se fosse riuscito nell’impresa, avrebberofatto una grande festa. L’unico problema, è che si trovava solo.Avrebbe dovuto fare affidamento unicamente ad un robustoFagotto, da caricar sulla esile schiena.Si dice che la forza dello spirito può far compiere miracoli?

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Ebbene, la data giunse, e all’alba, Birillo partì, stando attendo a non farsi notare dalle sue padroncine. Quanta gente in festa!le piazze ricolme, odor di salsiccie e polenta si propagava tutt’intorno, poi odori di frittelle e dolciumi,vi erano balocchie palloncini svolazzanti in cielo, bancarelle di fiori dappertutto!:-“le porterò a casa anche un bel bouquet di colorati fiorellini!Che a lei piacciono tanto!” pensò Birillo, guardandosi intorno, con incanto.Lì nel centro della città, una banda di trombettisti, giocolieri e ballerini,ed un'altra di musicisti marciavano lungo le stradine…violinisti un po’ qua e un po’ là, fanciulle giovani e avvenenti, sfilavano con i costumi caratteristici del paese che rappresentavano, si trattava infatti della festa europea! E se ne vedevano di tutti i tipi e tutti i colori…Mai spettacolo più bello e gioioso gli occhi di Birillo avevano visto,quelle musiche allegre ed emozionanti, quei profumi, quel movimento vorticoso di passanti e musicanti, mercanti e artisti…Non sembrava neanche il solito mondo! Sembrava d’essere in un sogno….:-“Se ci fosse la mia piccina qui, che bello sarebbe! che peccato possa perdersi tale spettacolo!se potesse essere qui con me!”Così si lasciò andare ad un profondo sospiro,che quasi lo adombrò nella cupa tristezza, resosi conto di quanto distante era questo mondo dalla loro realtà…Una bianca colomba, come una folata di vento, passò, destando nuovamente la sua attenzione e rendendolo memore del suo obiettivoVide folle di gatti randagi, che accorrevano in ogni angolo, per accapparrarsi ogni ben di Dio che rimaneva in terra,tra briciole e avanzi di ogni genere…E si contendevano con bramosia quei regali così rari!Difficile sarebbe stato riuscire a prendersi qualcosa,perché Birillo, vide, in quello, le facce dei mercanti, avide e vigili … Avevano l’aria ben poco amichevole, e gli davano un’impressione tutt’altro che affidabile..:-“Ah loro certo non potranno capirmi né aiutarmi!”Difatti Birillo, tentò d’avvicinarsi al banchetto d’una goffa signora,che vendeva delle colorate ciambelle, e azzardando una smorfia sorridente, quella gli soffiò aggressiva, imprecando :-“ brutto nero gattaccio porta sfiga! Pussa via!”Facendosi ben capire! E che stesse ben attento, il povero Birillo, a non azzardare altro! Allora per un momenti, rimase in mezzo al mercato frenetico,lì, solo, come un puntino minuscolo…

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Una formica in mezzo ad una folla agguerrita, che avrebbe potuto schiacciarlo da un momento all’altro, e chi se ne sarebbe curato?

Il grande orologio della piazza scoccò le 9 e mezza, già l’ora s’era fatta così tarda,e l’ansia di tornare a casa premeva, sarebbe stato un bel problema se non l’avessero trovato a casa, chissà quanto si sarebbero preoccupate!e magari s’erano già svegliate!Presto presto si doveva fare!Allora un moto di coraggio sopraggiunse in lui.Avvistato,proprio in quel momento un banchetto, lasciato per un attimo incustodito, si affrettò a guizzare, con grande agilità, sotto il bancone ed a far bottino, senza più curarsi d’esser visto, riuscendo a rubare, ora una ciambella, ora una torta, ora una ricamata candela, un mazzetto di palloncini, un pugno di cioccolatini, una zampata di biscottini, ed anche quella famosa bambola che per la sua bimba, tanto desiderava!Che coraggio Birillo! In poche manciate di minuti,nello zaino finirono anche focacce d’ogni tipo, salami e prosciutti,riuscendo infine a raccogliere una scorta per una settimana.

Ma ora giunse il bello della vicenda…sapeva che uscito da lì sarebbe esploso il finimondo! E fu pronto a correre come il vento,quindi, tirando un profondo sospiro, uscì allo scoperto, con il suo agile passo, a tentare la folle corsa, mentre la famigerata vecchiaccia si fece sentire dando l’allarme, perché ella, senza che il poveretto se ne accorgesse, lo spiò per tutto il tragitto, e fece poi cenno ad un vicino mercante, il quale, accortosi di un corridore zainetto fantasma, da cui spuntava una fine coda, pieno zeppo di vivande e di alcuni suoi salamini:-“I miei salami! Prendete quel gattaccio! Ha derubato me e tutto il circondario! Presto presto! Darò una ricca ricompensa a chi lo afferra!”Birillo corre, terrorizzato, con il cuore in gola, in quella situazioneCatastrofica, invidiava la bianca colomba, che con le sue svelte ali, poteva ergersi in volo e fuggire con facilità.Il peso di quello zaino così ingombrante, rendeva la corsa affannosa e pesante! E non vi erano nemmeno gatti che potessero aiutarlo, sembravaProprio una sfortunata fatalità. Ciò nonostante, riuscì a resistere.Senza fiato per respirare, correva eppure lungo stradine tortuose, passando tra le gambe delle persone, le sottane delle signore, schivando i bambini che solo per gioco lo volevano rincorrere, schivando i cani cattivi che, minacciosi protendevano le loro zanne feroci, pronti ad acciuffarlo,per fortuna erano tenuti al guinzaglio!

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Sembrava un girone infernale, pieno di anime dannate e di mostri,anche il cielo s’era dipinto di una spettrale atmosfera;Birillo correva senza mai voltarsi indietro, pur sapendo di proseguirenella folle corsa verso ora strade che affatto conosceva,chissà se mai vi avrebbe fatto ritorno!Ma egli imperterrito, correva e correva soltanto,sempre più velocemente, giacché sentiva che il terribile nemico avanzava sempre più!Erano un corpo di voci di ragazzacci, cosa mai avrebbero potuto fargli,non lo voleva immaginare!Al contempo la piccola, proprio lì si stava dirigendo,quasi avesse unpresentimento. Lei per prima s’era accorta dell’assenza del fagotto e di Birillo, e , preoccupatissima era corsa a cercarlo, sfuggendo alle sue stesse sorelle. Vestendosi di fretta e furia, e, forse all’aiuto di un angelo custode,le sobbalzò l’intuizione, che la diresse alla festa del folklore.Il cuore affranto, chissà dove era fuggito il suo Birillo, forse era in pericolo,lo doveva trovare! Correva anche la bambina, la gonnella al vento, il sudore al petto, gli occhi sgranati e spaventati,ansiosi di vedere il suo amato gattino, sano e salvo.I due cuori, uniti nella folle corsa! Lei verso di lui, lui verso una viadi fuga, per giungere a casa da lei…Ma, in un momenti ,si fece davanti, sbarrando la strada del piccolo gatto, un alto e robusto ragazzino, coi capelli a spazzola,e lo sguardo cattivo.Fermandosi d’improvviso, senza più vie di fuga, da quella strada ch’era confluita in un vicolo chiuso, rimase tremando, ed il cuore ora batteva ad un ritmo talmente accelerato, da non riuscire ad emettere una solaparola, gli occhi soltanto persi nell’incubo.:-“Adesso,brutto gattaccio non avrai più scampo!Ti pentirai amaramente d’aver preso le salsicce!Ti ridurremo noi ad un salamino e ti faremo arrosto o ti affogheremonel fosso!”, esclamò, gonfio di spietata rabbia, il ragazzaccio.Giunse anche la bimba, con un folle urlo:-“fermatevi!”e corse verso il suo gattino,ma entrambi venneropresi da un altro, che, strappando il fagotto, lanciò i due in una pozzanghera, e tutti ridevano divertiti.

Che ingiustizia e che cattiveria!Ma d’improvviso…come vuol la provvidenza…Arrivò,preceduto da un eco lontano:-“heylààà”” balzando sulle spalle di quel titanico tizio,indovinate chi?

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El gagliardo Pompèo! E il bullo, che si vantava d’essere un leone, cadde per terra solo per lo spavento!Mentre Papessa e Priscilla accorsero ai due piccoli feriti, aiutandoli, non senza che prima il messicano riprendesse il meritato fagotto, e a Priscillalo porgesse, in custodia, al sicuro da quei quattro villani.:-“Voialtri vigliacchi pagliacci! permettervi di offendere i più deboli,di maltrattare gli animi buoni!questa è cosa grave!e meo divento una belva feroce come poche, quando vedo queste ingiustissie! Ve la vedrete con me, voialtri non avete più scampo!”:-“Nel nome di Bellia,io sferro le armi e s’incendia l’anima mia!la mia spada trafiggerà le vostre addormentate coscienze,e vergogna proverete!O con viltà ve ne andrete!”incalzò Boccadoro, e Tindarò sferrò affilati artigli ed aguzzi denti.I ragazzacci, impavidi e inconsapevoli, si schierarono contro i tre antropocratici moschettieri, e vi si gettarono, all’attacco,urlando come cavernicoli primitivi delle grotte.I tre condottieri, con eleganti salti,spiccarono un volo alto e i ragazzaccisi scontrano uno contro l’altro, quindi, sempre più irosi, sbraitando con le braccia cercarono di acchiappare i nostri antropocratici, che, sfoggiando:Pompeo il suo magico mestolo, ed un nuovo sombrero, e incalzando con dei passetti che sapevan di flamenco, si portò verso il suo nemico.Boccadoro invece, cavaliere per dinastia, prese dalla tasca della suagiacca, un’elegante e grande forchetta.Tindaro, il più genuino e rusticano, si batté con le sue nude zampe.Tutti e tre insieme, li vinsero, a suon di forchettate, mestolate e zampate sui pesanti fondoschiena!Infine Papessa e Priscilla strapparono a loro i calzoni,e, minacciandoli con gli artigli raffinati, li fecero fuggire via in mutande! Da lontano si sentirono cori di risate. Papessa:-“ si sono alla fine auto sconfitti, come i nostri gatto politici!”

Si festeggiò la vittoria, Birillo e la bimba si commossero.

Boccadoro:-“ Ottimo lavoro, amici miei!”.Poi rivolgendosi a Pompeo:-“Ma… dove l’hai trovato quel sombrero?!”:-“me o correndo, in mezzo a quella affannata folla, ho trovato un signore messicano, e meo eccomi qua!”Boccadoro e Tindaro, con stupore e curiosità:-“ Ci sono altri messicani nei paraggi, oltre a te?”Pompeo:-“ meo vi dico, un giorno, tutti insieme, ci ritroveremo…

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C a p . 1 2L a n o t t e d e c i s i v a

In tutto questo susseguirsi di novità, tra cui l’entrata in scena del nuovo gatto, i mesi passavano e l’antropocrazia aveva viaggiato tra fauci e fauci, di gatti veneti e lombardi,emiliani e toscani,calabresi e tirolesi,pugliesi e campani,siculi e marchigiani, Umbri e liguri, Sardi e Romani, Piemontesi e Valdostani…Ma anche tramite un prezioso aiuto, che avveniva, in incognito….Si continuava a parlare di una certa Giulietta…e di un altro messicano…

Si arrivò alla notte che precedeva le elezioni, la notte decisiva.I gatti antropocratici avevano stabilito un piano preciso, nel quale, con un sistema raffinato, ad una determinata ora, tutte le serrature dei luoghi dove le tessere elettorali erano custodite, sarebbero scattate, gli allarmi disattivati, ed i gatti avrebbero dovuto solo fare i conti con i portieri notturni…Ma ad aiutare tutto questo, vi era proprio la nostra Giulietta…Una infiltrata?Per quello Napoletano tremava?

Boccadoro, Papessa e Tindaro:-“ Ecco chi erano i famosi personaggi!

I due scesero da un colorato furgone, e con fare pacioso:-“Hasta lavista! Piacere di fare la vostra conoscenza, onoevoli antropocratici!Purtroppo il tempo stringe, l’antropocrazia ci aspetta, e con questa la felicità umana…hasta la vista!5andemo!”

Con il vecchio camper si misero in moto, i due messicani vi caricarono tutti i nostri gatti. Dentro questo furgone c’erano dei marchingegni strambi, degni di uno scienziato che si rispetti…:-“alla faccia della tecnologia!” esclamò con stupore Boccadoro.:-“ opera mia! Come le pare?” rispose Giulietta, una fanciulla molto bella, dai lunghi e colorati capelli e una fine intelligenza…Un accento messicano, e indossava un completino…con una stampa a rosse fragoline…

5 Andemo:andiamo

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:-“ quella tuta!” esclamò Tindaro.:-“ ah si, creo anche vestiti, anziché comprarli! Questa è la nostra preferita, vero Pompeo?”:-“ certo muchacha!” .:-“Ah, ecco perché ci eri così affezionato!” esultò Boccadoro.:-“Meo hai capito!” Priscilla:-“ anch’io la voglio!”Pompeo:-“muchacha, tu verrai con me e Giulietta ne cucirà una apposta per te!”Papessa, Tindaro e Boccadoro:-“ –verrai con me?- ma dove andate?”

Pompeo diede la notizia:-“ meo è giunto il momento di dirvi, che era tutto organizzato. La mea missione era venire fin qui, porché era il luogo giusto per diffondere le idee antropocratiche, e meo savevo che avrei conosciuto delle anime stupende, come voi! Ora però siamo arrivati all’arrivo, e meo devo per ora salutarvi…”Tutti:-“ Noo!Pompeo ci saluti?”:-“ tranquilli muchachi! E’ solo un arrivederci, non un addio!”

Ma ora forza, avviamoci, la notte si sta concludendo e ci manca poco tempo!”

E poi, come andò a finire?

Pompeo:-“ Ve lo racconterò nella prossima favola!”:-“ Come?!” Perché?”Pompeo:-“ Porché questa è la favola dell’antropocrazia.La prossima, sarà, la favola della libertà!E meo vi lascio indovinare, come questa finirà!Non è un addio…ma un arrivederci! Hasta la vista”

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E così si conclude questa storia, un po’ strana, un po’ nuova,

ma solo per ora!

Pompeo, Papessa, Boccadoro, Tindaro e compagni,

ci hanno mostrato la chiave d’accesso

e la porta è stata schiusa.

L’antropocrazia ci è stata svelata,

dietro le tue spalle, il passato

con il suo Stato, la crisi e le truffe…

Oltre questa porta la luce della verità

ed il soffio della libertà…..

E non è finita qua!

E voi…nell’attesa,

che finale dareste ai nostri antropocratici gatti?...

Viviana Luna Aurora

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