e nuove degustazioni! - Degustare il Vino. Gustarsi la vita · i 6 Passi per Degustare un Vino come...

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I 6 PASSI PER DEGUSTARE ILVINO COME UN SOMMELIER

di Mary Ferrarello

Alle vostre futuree nuove degustazioni!

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indice

Introduzione pag 6

Perché dovrei applicare questi consigli pag 9

Cosa vuol dire “Degustare” e differenza fra bere e degustare pag 10

Come si Degusta? pag 11

PASSO NUMERO 1

L’importanza dei bicchieri e gli attrezzi del sommelier pag 12

PASSO NUMERO 2

Tenere il bicchiere come un Sommelier pag 16

PASSO NUMERO 3

Come si osserva il colore dei vini bianchi-rosè -rossi pag 17

Curiosità pag 19

PASSO NUMERO 4

Valutazione della qualità olfattiva pag 19

Come si sviluppa la memoria olfattiva pag 20

PASSO NUMERO 5

Il gusto del vino pag 21

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indice

Dalla teoria alla pratica:come si esegue una degustazione pag 21

Che fare se il vino sa di tappo? pag 22

Come dovrebbe essere servita una bottiglia pag 22

PASSO NUMERO 6

Temperatura di Servizio dei Vini pag 23

Curiosità pag 23

Abbinamenti cibo –vino pag 24

Abbinamenti Regionali pag 25

Abbinamenti vini e formaggi pag 29

Ringraziamenti e…Ora cosa devi fare? pag 30

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Complimenti per aver deciso di iniziare il cammino verso la conoscenza del vino, e il conseguente miglioramento della tua cultura in questo ambito.Il mio augurio è che tu possa trarre grandi soddisfazioni nei momenti in cui ti troverai a scegliere e bere un vino.

Il Vino è convivialità e gioia, non c’è ricorrenza importante che si rispetti, dove non vi sia la presenza del vino sulla tavola.

Con degustareilvino.com puoi creare o rendere qualsiasi incontro, a casa oppure al ristorante, un momento indimenticabile insieme ai tuoi familiari e amici.Centinaia di amici di degustareilvino.com, il sito dedicato a tutte le persone che proprio come me e te amano il mondo del vino a 360°, ed hanno frequentato i miei corsi, hanno sperimentato in prima persona

che applicando gli insegnamenti corretti e un metodo, i risultati sono oggettivamente notevoli.

Da oltre 20 anni sono appassionata dalla cultura del Vino e continuo ancora oggi, con grandi soddisfazioni a studiare ed approfondire, spesso anche con viaggi in giro per l’Italia e all’estero per degustare dei buoni Vini e conoscere nuove realtà.Ho scoperto che forse, perché cosi affascinante, legato ad antiche tradizioni, il vino suscita un interesse sempre più diffuso, e il desiderio di decifrare ogni segreto, stimola una ricerca creativa che porta a scoprire, in angoli nascosti tra le colline, frammenti di storia e momenti di piacere. Colori, profumi, sapori, intensità, persistenze,ma anche emozioni e atmosfere.

introduzione

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introduzione

Le domande che spesso le persone mi pongono sono: • Ma come si fa a saper Degustare un vino? • Cosa vuol dire Degustare? • Qual’è la differenza fra bere e Degustare? • Ed altre ….

A queste domande ti risponderò un po’ più avanti.Ma la domanda più importante, a cui le persone tengono molto è:Come riconoscere e sapere se quello che stiamo bevendo è un Vino di Qualità?

Intanto ti posso dire che purtroppo nessuno ti dice o spiega: • Come/Cosa fare per riconoscere un buon vino • Quali accorgimenti prendere per apprezzarlo al meglio • La differenza fra un vino rosso e un altro • A che temperatura è meglio bere un Vino Rosso, oppure un Bianco o Rose’ anche perché è un argomento che non si può spiegare in due minuti mentre si prende un aperitivo, o durante una cena ecc..

Allora che fare, se tu senti il desiderio di conoscere e saperne di più? Magari hai anche pensato di farti una cultura “fai da te”, (in mancanza di una persona di riferimento a cui poter chiedere), leggendo qualche libro, ma fra tanti libri non è neanche facile scegliere qual’é quello più adatto a te, probabilmente ne hai anche comprato qualcuno, che hai abbandonato presto, perché il vino ha un linguaggio tutto suo, e se nessuno ti spiega cosa vogliono dire certi termini, è proprio difficile capirne il significato.

Ad esempio:se ti dicono o leggi che un vino è fresco, nel linguaggio del vino, si intende che ha acidità, ma tu potresti capire che si vuole dire freddo, cioè dal frigo,o se ti dicono che il vino é caldo, può voler dire che è caldo di temperatura ma anche caldo perché ha una alcoolicità ecc…

Come vedi generare confusione è piuttosto semplice.

Può darsi che hai anche pensato di fare delle degustazione un po’ quae un po’ là, così da poter imparare qualcosa, ma senza una base, destreggiarsi fra i diversi tipi di vini diventa problematico e spenderesti diversi soldini.

Questi problemi li capisco bene perché li ho sperimentato in primis sulla mia pelle… qualche anno fa, e quindi so bene quanto è difficile, quanta dedizione, pazienza e tempo ci vuole per intendersene.

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Ecco i 6 principali passi che puoi fare fin da subito, per cominciare a capire se quello che stai degustando è un vino di Qualità.In questo e-book ti parlerò proprio della cosa a cui tieni di più, ossia La QUALITA’ e a come RICONOSCERLA.

Hai la possibilità di provare direttamente l’efficacia di questi insegnamenti.Dunque, ho pensato alle prime cose che ti piacerebbe sapere quando ti appresti a degustare un bicchiere di vino, e su queste fondamenta ho creato:i 6 Passi per Degustare un Vino come un Sommelier!

Questi semplici passi sono l’inizio di un corretto approccio alla degustazione.Dunque, in questo e-book scoprirai: • L’importanza dei Bicchieri da utilizzare per i vari tipi di vino • Il modo corretto di tenere il calice, quando si Degusta • La valutazione del Colore dei vini • L’analisi della Qualità Olfattiva e L’analisi Gustativa • L’importanza della Temperatura di servizio dei vini • Cosa fare quando il vino sa di tappo • I vari metodi di abbinamento Cibo-Vino • Alcuni abbinamenti regionali • E molto altro ancora.

Mi auguro che questa preziosa guida introduttiva di immediata applicazione, contribuisca a migliorare la qualità della tua vita!

Buona lettura e Buona Degustazione!

introduzione

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perché dovrei applicare questi consigli

Perché dovrei applicare questi consigli?

• Se stai leggendo questa guida, probabilmente sei tra quelli/e che hanno già notato che, oggi intendersene di vino è, come avere una marcia in più.• Oppure sei fra quelli che non vogliono più sentirsi come un pesce fuor d’acqua quando si parla di Vino.• Oppure sei tra quelli che il vino è sempre stato il tuo hobby preferito, e per lavoro o altro non hai mai avuto modo, di approfondire ed hai sempre rimandato.

Sicuramente sai quanto è importante l’autostima, e fare bella figura è una gran bella cosa! (si sa che piace a tutti ).Anche tu avrai notato più volte, andando a cena fuori, che se c’é una persona che sa di Vino, quando il cameriere porta il vino in tavola per l’assaggio, viene guardato con ammirazione da tutti.

• Ti sarà capitato anche di lasciare questo compito a qualcun altro proprio perché non sapevi da dove cominciare.• Oppure a una cena con la tua dolce metà (sono quei momenti dove il vino non può mancare sulla tavola) lasciar fare al cameriere per paura di sbagliare.• Oppure semplicemente a una cena di lavoro importante dove proprio tu hai fatto l’invito e al momento di scegliere il vino, hai dovuto affidarti a qualcun altro.

Hai capito benissimo dove voglio arrivare.In tutti quei casi sopra citati, hai incontrato una persona che aveva dedicato un po’ del suo tempo alla conoscenza del vino.

Ecco perché dovresti applicare questi consigli!

Nella mia esperienza ho potuto constatare, che anche le cose che ti sembrano difficili, con un metodo, dei giusti consigli e un pizzico di buona volontà, puoi ottenere degli evidenti risultati e soddisfazioni.

Alcuni benefici che puoi ottenere da questi insegnamenti: • Potrai capire subito, fin dall’inizio se stai bevendo o ti stanno offrendo, un Vino di qualità. • Quando ti troverai davanti a un scaffale pieno zeppo di vini, non ti sentirai più come un pesce fuor d’acqua. • Da ora in poi oltre a fare la figura dell’esperto, e soddisfare un tuo grande desiderio, sarai invitato/a più spesso a cena, proprio perché il vino lo dovrai scegliere proprio tu! ( si spera… ) scherzo, ecc….

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la differenza tra degustare e bere

Allora iniziamo subito con il capire,

Cosa vuol dire “DEGUSTARE” e qual’é la differenza tra beree Degustare

Degustare vuol dire percepire e valutare attraverso i nostri sensi, le caratteristiche organolettiche (cioè attraverso i nostri sensi) di un vino ed è un atto volontario, che richiede: intelligenza, impegno, concentrazione, competenza, riflessione.

Una pratica che oltre ad una buona conoscenza del vino, necessita anche di abilità e sensibilità, che si ottengono con l’esercizio e l’esperienza.Mentre bere è un atto istintivo, che serve per rinfrescare la gola, come l’acqua e altre bibite dissetanti e non occorre bere a piccoli sorsi. Non è richiesta nessuna competenza.

La degustazione fa parte del “Saper vivere”, un detto comune dice:

“ Dimmi come bevi e ti dirò chi Sei ”

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come si degusta

Detto questo la seconda domanda è:

Come si Degusta?

Si degusta sottoponendo il Vino ad una serie di analisi sensoriali, al fine di determinare e descrivere le caratteristiche organolettiche di un vino.

Queste analisi si articolano in 3 fasi distinte:

• L’analisi visiva • L’analisi olfattiva • L’analisi gustativa

La degustazione è un’arte antica, fin dai tempi dei Greci, si annovera fra le attività sociali, non si addice agli appassionati solitari, perché l’assaggio invita al confronto, alla discussione, all’interpretazione delle sensazioni attraverso parole appropriate, acquisite con lavoro, dedizione ed esperienza.

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PASSO NUMERO 1

L’ importanza dei bicchieri e gli attrezzi del sommelier

Perché sono così importanti?

Il bicchiere assume grande importanza nella valutazione organolettica di un vino.

Uno degli errori che spesso si commettono, quando si apre una bottiglia di vino, è quello di sottovalutare l’importanza della scelta del giusto bicchiere, dove poter degustare le varie tipologie di vini.

Il bicchiere adatto per una corretta degustazione influisce sulla percezione dei sapori e dei profumi, esaltandone o limitandone.

passo numero 1

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passo numero 1

Come anche, chi ama il vino sa, quanto è importante avere a disposizione degli strumenti, per apprezzarlo in tutto il suo valore, eccone alcuni: 1- Cavatappi professionali per non sbagliare mai, 2- il Decanter da usare per i vini invecchiati, 3- il Termomentro per servire il vino sempre alla giusta temperatura, 4- e il classico Tastevin, che adoperano i sommelier negli eventi importanti.

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Bicchiere da Vino Rosso Importante

passo numero 1

Bicchiere da Vino Bianco

Quello che vedi è un bicchiere corretto, da usare per un vino bianco un po’ strutturato, se invece fosse un vino bianco giovane, va bene anche un po’ più piccolo ma della stessa forma.

Per i vini rossi maturi, il calice sarà di grosse dimensioni, per permettere di apprezzarne gli aromi complessi, dovuti alla lunga affinazione.Ci sono diversi modelli, l’importante è che sia più grande rispetto al bicchiere che vedete qui sotto.

Mentre per un vino rosso giovane il bicchiere dovrà essere più piccolo e meno panciuto.

E’ importante conoscere il tipo di vino che si vuole bere, per poter utilizzare il bicchiere più adatto.

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passo numero 1

Per gli spumanti si preferisce utilizzare il flute, un calice stretto e allungato che trattiene l’anidride carbonica e favorisce lo sviluppo regolare del perlage.

Puoi verificare di persona le incredibili variazioni che, le diverse forme di un bicchiere possono apportare alla percezione sensoriali del vino.

Se sei un appassionato o un addetto ai lavori, o una persona desiderosa di apprezzare al meglio un vino, non puoi trascurare un elemento cosi importante come il bicchiere.

Flut

La personalità di un vino può essere esaltata o sacrificata a seconda del bicchiere che viene utilizzato.

Per quanto riguarda i materiali, quello più apprezzato è il cristallo e per poter essere chiamato cristallo deve avere almeno 24% di piombo con l’obligo di esporre l’apposito bollino di certificazione.

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PASSO NUMERO 2

Tenere il bicchiere come un sommelier

Dopo aver versato il vino nel calice da degustazione, non resta che prenderlo in mano e iniziare la valutazione, anche se questa operazione può sembrare banale, in realtà ci sono delle indicazioni che dovrebbero essere seguite.

Cominciamo a vedere come non si deve prendere un calice.

Un calice non si prende mai per il corpo, (cioè la parte più larga del bicchiere) a parte la poca eleganza nel tenere un calice per il suo corpo, per chi degusta vino ci sono altre diverse ragioni importanti, prima di tutto il calore della mano riscalderebbe il vino e, come vedremo più avanti, la temperatura è un fattore determinante per la corretta valutazione di un vino.Oltre a questo, renderebbe difficoltosa la valutazione visiva del vino, in quanto la mano, ostacolerebbe la visione del contenuto del bicchiere un’altra ragione è che, l’esame olfattivo potrebbe essere alterato, da eventuali odori presenti nella mano e che disturberebbero la reale analisi olfattivo del vino.

In considerazioni di queste premesse,• la prima regola da seguire è che, la mano deve essere tenuta il più lontano possibile dal corpo del bicchiere, e dal naso.ll calice da degustazione, va tenuto per la base o comunque nella parte dello stelo, adiacente alla base.Una corretta impugnatura del calice da degustazione, facilita inoltre il movimento di rotazione, che viene impresso al bicchiere, con lo scopo di favorire lo sviluppo degli aromi.Questo importante movimento, ottenuto dalla rotazione in senso orario della mano, fa risalire e distribuire il vino nelle pareti del bicchiere, con il risultato di aumentare la superfice di contatto del vino, con l’aria e quindi si ha una maggiore ossigenazione e un maggiore sviluppo degli aromi.

passo numero 2

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passo numero 3

PASSO NUMERO 3

Come si osserva il colore

Quando ti versano (o versi) il vino nel bicchiere osserva il colore, perché da qui puoi subito farti una idea.

Ecco qualche indicazione.

Per quanto riguarda i Vini Bianchi in generale, comincia a capire come non devono essere.Nel mondo del vino c’é un termine esatto per descrivere questo tipo di vino, ed è:“ Vino Ambrato” per ricordartelo meglio, pensa al colore delle pietre preziose dell’Ambra e del Topazio.Queste tonalità rappresentano un aspetto negativo, in quanto rappresentano una accentuata ossidazione, e quindi puoi capire subito che, ti trovi davanti a un vino scadente.Invece il colore che dovrebbe avere è: un bel colore giallo che va dal Giallo Verdolino al Giallo Paglierino, e al Giallo Dorato, a secondo della tipologia, provenienza, maturazione in legno ed età. Attenzione…

Se la tonalità “Ambrata” la ritrovi in un vino passito, e’ del tutto normale, questa è proprio la sua caratteristica.Può essere più o meno accentuata ma è il suo colore e si avvicina molto al colore dell’ambra.

Vini RosèQuando valuti il colore di un vino rosè , le tonalità positive sono:

Il Rosa Tenue: alcuni vini hanno proprio un colore delicato, come il colore dei petali di rosa, (facile da ricordare), questo colore si può trovare sia nei vini, (in genere provenienti dal nord Italia), che negli spumanti.

Rosa Cerasuolo: anche qui si ricorda bene, perché ricorda il colore delle ciliegie, sono vini provenienti dal centro e dal sud.

Rosa Chiaretto: questi vini hanno un colore rosè molto intenso, quasi come un vino rosso giovane, leggermente più chiaro.

Se invece hai davanti un Vino Rose’ con una tonalità che va’ verso l’aranciato, stai sicura che è un vino vecchio, che ha perso ogni freschezza, caratteristica positiva e quindi priva di pregio.

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Vini RossiPer i Vini Rossi, quando valuti il colore, se ti trovi davanti un grande vino rosso maturo invecchiato, avrà sicuramente una tonalità aranciata, (paragonabile al colore dei mattoni), perché ha subito un lungo invecchiamento, questo è da considerare normale.Se invece questa tonalità la riscontriamo nei vini rossi giovani è un “ fattore negativo” e indica un precoce stato di maturazione e un avanzato stato di degradazione.Secondo la tipologia, il colore deve essere di un rosso rubino, somigliante alla pietra preziosa del rubino, tendente al granato.

Per esempio i vini prodotti con alcuni tipi di vitigni come:Sagrantino di Montefalco, Cabernet Sauvignon, Syrah, Sangiovese, Barbera ecc.. hanno in genere un colore rosso rubino più o meno intenso e con l’invecchiamento tendono al colore granato.

Mentre un Vino Barolo, Barbaresco prodotti con il vitigno Nebbiolo hanno un colore rosso granato e con l’invecchiamento assume una tonalità aranciata, quindi è da tenere presente la tipologia di vino che si sta degustando, per esprime un giudizio obiettivo.

passo numero 3

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Curiosità

Questo fantastico Brunello di Montalcino è:una riserva 1946, bottiglia N° 93ed ha un valore di €. 4.500.00

passo numero 4

PASSO NUMERO 4

Valutazione della Qualità Olfattiva

Il profumo del vino è senz’altro un indicatore importante per la qualità del vino.Ed è relativo all’intensità e alla persistenza dei profumi.

L’intensità dei profumi, si riferisce alle sensazioni che si percepiscono contemporane-amente e che si vanno a sommare le une alle altre, diciamo che è un aspetto verticale.Mentre la persistenza dei profumi è un aspetto orizzontale, cioè si riferisce alla successione dei profumi che si sprigionano dal bicchiere in un tempo più o meno lungo.

La valutazione della qualità è un aspetto un po’ soggettivo, perché chi degusta fa appello alla propria memoria delle sensazioni che conosce e alla propria esperienza.La qualità viene analizzata andando a selezionare la finezza dei profumi, la gradevolezza, la tipicità e in base a tutte le sensazioni percepiti un vino può essere:Vino Comune: se ha un profumo scadente che non suscita gradevolezza. (a volte per comune si intende, per tutti i giorni, ma fra gli esperti il significato non è questo)Vino Fine: se ha profumi gradevoli, che suscita piacevolezza.Vino Eccellente: se ha profumi veramente gradevoli.

I vari tipi di profumi che si possono percepire sono:

L’aromatico: tipico dell’uva come moscato, malvasia ecc.

Il floreale: che ricorda fiori di diverso tipo, come: acacia biancospino, violetta, mammola ecc.

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Il fruttato: che ricorda la frutta come la mela verde negli chardonnay, la pera nel pinot grigio, ecc..L’erbaceo: che ricorda l’erba tritata, essenze vegetali come il peperone verde, la foglia del pomodoro, questi sentori erbacei si trovano nei vini/vitigni Cabernet Sauvignon, Sauvignon Blanc, Riesling Renano, Lagrein ecc..Speziato: qui si sentono profumi di spezie come pepe nero, cannella, chiodi di garofani. Un esempio è il vitigno/vino Syrah, questi profumi si sentono anche in vini invecchiati in botti di legno .

I profumi dei vini si racchiudono in 3 gruppi diversi:

• Profumi primari: sono tutti quei profumi che derivano direttamente dal tipo di uva (moscato, malvasia ecc..)• Profumi secondari: che derivano dalla vinificazione, sia durante la pigiatura che durante la fermentazione.Quelli più comuni sono i floreali come l’acacia biancospino, fiori d’arancio ecc..• Profumi terziari: che derivano dall’invecchiamento e dalla maturazione, come lo speziato, l’anice, la cannella, chiodi di garofano ecc..

Come si sviluppa la memoria olfattiva?

Semplicemente facendo un po’ di allenamento, proprio come si fa con i muscoli.Si odora tutto ciò che capita, ad esempio quando si fa una bella passeggiata in campagna si possono sentire centinaia di profumi diversi, vanno memorizzati.

Oppure in casa, si possono sentire profumi di frutta matura o acerba, spezie varie, profumo di cioccolata, ogni genere di profumi, una volta percepito, va memorizzato, quindi odoratelo diverse volte.Questo allenamento vi permetterà di crearvi un vostro vocabolario/memoria olfattiva, che vi servirà quando degusterete un vino. In questo modo affinerete sempre di più la vostra sensibilià olfattiva.

passo numero 4

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passo numero 5

PASSO NUMERO 5

Il gusto del vino

Eccoci arrivati alla fase tanto attesa, la degustazione del vino.

Il gusto del vino è dato dall’insieme delle sensazioni di dolcezza, acidità sapidità, amarezza e delle sensazioni retronasali olfattive (aroma in bocca), la parte direttamente interessata è la lingua.

Dalla teoria alla pratica: Come si esegue la degustazione?

Mettere in bocca circa un cucchiaio di vino, portare il vino nella parte anteriore della bocca, inspirando attraverso i denti, una piccola quantità di aria, questo per far volatizzare alcune componenti del vino, amplificando così le sensazioni saporifere, muovere il vino con la lingua, imprimendo contemporaneamente una leggera pressione contro la volta palatina e successivamente espirare.Durante questa fase il vino andrà a lambire tutte le zone della cavità orale quindi i bordi linguali e le gengive, in modo da permettere la valutazione dei diversi componenti (zuccheri, alcoli, tannini, acidi..)Dopo aver deglutito il vino, sempre espirando, effettuare una masticazione a bocca vuota per valutare la persistenza gusto-olfattiva.

La qualità gustativa tiene presente di alcuni parametri come:

La gradevolezza, la ricchezza di gusto, la finezza, l’aroma che lascia in bocca dopo alcuni secondi che il vino è stato deglutito, tenendo presente anche di tutte le sensazioni sentite nelle fasi di analisi precedenti (la fase del colore e dell’olfatto).

Un esempio:sensazioni al primo impatto, per quanto riguarda i vini bianchi, specialmente se sono giovani, cioè’ non sono barricati, devono lasciare una sensazioni di piacevole freschezza.Oppurese si degusta un vino rosso avrai delle sensazioni pulite, asciutte, e piacevolmente amarognole.

Attraverso l’esame gustativo si valutano i principali elementi che compongono il vino, come gli zuccheri, l’alcool, gli acidi ecc.. e di conseguenza si può arrivare ad esprimere un giudizio sulla sua struttura generale.

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Per approfondire questi concetti vai a:http://www.corsodegustazionevino.it

Che fare se il vino sa di tappo? Capita più sovente di quanto non dovrebbe, bottiglie mal conservate, tenute in piedi, alla luce o peggio ancora al caldo, che si rivelano spesso imbevibili perché sanno di tappo.Può capitare anche con una bottiglia pregiata, che fare? Se siete a casa e la bottiglia è stata acquistata in enoteca, si può provare a riportargliele e farsela cambiare, sé la persona è corretta, come credo, non avrà nessun problema a cambiarvela.Se invece vi trovate in un ristorante, siete anche fortunati, perché potete garbatamente rifiutarla, argomentando gentilmente il difetto, facendovela sostituire,

Come dovrebbe essere servita una bottiglia

1) La bottiglia che avete ordinato andrebbe portata al tavolo chiusa e stappata davanti a voi. 2) Va versata una piccola quantità di vino in un bicchiere, a un commensale e il cameriere o il sommelier deve aspettare che venga approvato prima di versarlo agli altri commensali. 3) Se tocca a voi assaggiare non fatevi prendere dall’ansia, degustate il vino con calma, cercando di capire il più possibile, 4) Se il vino è un Rosso importante, non svilupperà tutti i propri aromi appena stappato, dovete aspettare un po, se è un bianco ed è troppo freddo potete lasciarlo scaldare per un istante nel bicchiere.

5) Se il vino non vi convince, e sentite che potrebbe sapere di tappo, senza essere arroganti, fatevelo sostituire con una bottiglia uguale, e se anche questa non vi convince, cambiate proprio vino, questo vuol dire che il problema è legato o a una partita di tappi difettosi, o una male conservazione.

Ricordate comunque che è un vostro diritto rifiutare una bottiglia che ritenete difettosa e ovviamente non va pagata.

passo numero 5

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passo numero 6

Quando va rifiutata una bottiglia

Il momento migliore per rifiutare una bottiglia è quello della prima degustazione, sta a voi usarlo al meglio, riuscendo a motivare ragionevolmente il vostro rifiuto.Se c’è un sommelier, tutto è più facile, perché difficilmente vi serviranno una bottiglia difettosa.

PASSO NUMERO 6

Temperatura i deale dei Vini

La temperatura del vino ha un grande impatto sulle impressioni olfattive e gustative, infatti i profumi e i sapori possono venire esaltati, o modificati sia qualitativamente che quantitativamente dalle variazioni di temperature.

Ogni vino ha la sua temperatura ideale.

La temperatura di servizio di un vino è una componente fondamentale da rispettare se si vuole gustarlo al meglio.Infatti una temperatura troppo elevata per un Vino Bianco comporta una discreta perdita della freschezza in bocca e una eccessiva esaltazione dell’alcoolicità.Mentre una temperatura troppo bassa, in un Vino Rosso ne appiattisce gli aromi e non fa avvertire la totale armonia dei sapori.

CuriositàA proposito di termometri…

Ci sono dei termometri curiosi per i vini e dei termometri per i cibi, guarda questo curioso termometro per misurare la temperaturadella carne.

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passo numero 6

Adesso passiamo alle corrette temperature dei vini

Scheda delle temperature

Spumanti 6/8 gradi

Vini bianchi secchi giovani 8/10 gradi

Vini bianchi aromatici 10/12 gradi

Vini bianchi strutturati e Rosé e Novelli 12/14 gradi

Vini rossi giovani 14/16 gradi

Vini rossi invecchiamento medio 14/16 gradi

Vini rossi invecchiati e di grande struttura 18/20 gradi

Vini liquorosi e passiti 12/14 gradi

Abbinamento Cibo-Vino

Mestiere o divertimento?

L’abbinamento e’ sicuramente un’arte che aiuta chi cucina, ma anche chi mangia.Il vino viene goduto al meglio a tavola, l’aspetto importante è riuscire ad apprezzare al massimo ciò che si sta mangiando e ciò che si sta bevendo, armonizzarli per farli esaltare a vicenda

La prima regola è che il sapore e la struttura del vino debbano essere di intensità quanto più simile al piatto,

Esistono 5 sistemi di abbinamento cibo-vino

• Soggettivo • Tradizionale • Stagionale • Emotivo • Logico

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passo numero 6

L’abbinamento soggettivo: è semplicemente ciò che è determinato dal gusto personale.

L’abbinamento tradizionale: come ad esempio lo zampone si accompagna con il lambrusco, cioè per tradizione, vuol dire abbinare piatti e vini dello stesso luogo.

L’abbinamento stagionale: si basa sulla disponibilità stagionale di certi vini e cibi come ad esempio le caldarroste abbinate al vino novello.

L’abbinamento emotivo: è quello in cui si sceglie il vino in base al prestigio e in base al proprio stato d’animo, come ad esempio scegliere vini prestigiosi per niente adatti al cibo.

L’abbinamento logico: si basa sul gusto e sugli stimoli del cibo e del vino. Voglio ricordarti che le varie pietanze presentano differenze organolettiche variabili, dovute non solo alla varietà di ingredienti utilizzati, ai diversi tipidi cottura ma anche alle diverse tradizioni culinarie.

Anche le caratteristiche di un vino, variano da bottiglia a bottiglia nonostante possano essere dello stesso produttore o proveniente dal medesimo vitigno.

Lo scopo dell’abbinamento è sempre quello di suscitare sensazioni gustative armoniche, dove vino e cibo non si sovrastano ma anzi si sposano e si valorizzano a vicenda.

Ecco alcuni suggerimenti di:

Abbinamenti Regionali

Piemonte

Agnolotti al sugo Barbera

Anatra farcita Barbaresco

Valle d’Aosta

Lardo di Arnad Vino con le bollicine (Franciacorta)

Fondue alla valdostana Un fruttato, Gamay

Bistecca di manzo alla valdostana Chambave rosso

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Liguria

Trofie al pesto genovese Vermentino ligure

Cappon magro genovese Vermentino o Rossese

Lombardia

Bresaola della Valtellina Rosso giovane con buona acidità

Risotto allo zafferano Albana di Romagna amabile

Trentino / Alto Adige

Canederli Schiava

Filetto di cervo al timo con salsa Lagreinai Frutti di bosco

Friuli

Prosciutto san Daniele Tocai

Granseola alla triestina Ribolla gialla

Capriolo in salmì Cabernet Sauvignon

Veneto

Bigoli al sugo d’anatra Lessini durello

Casunzei ( ravioli di zucca) Valpolicella ripasso

Baccalà alla vicentina Valpolicella classico

Insalata di Gallina in saor Sauvignon bianco(alla padovana)

Toscana

Pappa al pomodoro Chianti colli fiorentini

Bistecca alla fiorentina Chianti classico

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Lazio

Bucatini all’amatriciana Aleatico di Gradoli

Maccheroni alla carbonara Aleatico di Gradoli

Cotiche con i fagioli Rose’ colli Etruria viterbese

Abruzzo e Molise

Maccheroni alla chitarra Montepulciano d’Abruzzo

Sogliole alle olive Pecorino

Agnello ai peperoni Aglianico del vulture

Puglia

Cozze ripiene gratinate Salice salentino rosso

Minestra di face e cicoria Alezio rosato

Orecchiette alle cime di rapa Locorotondo, Gravina

Umbria

Frittata al tartufo nero di Norcia Sagrantino di Montefalco

Tegamaccio di pesce di lago Torgiano bianco

Campania

Pizza margherita

Agnolotti alla napoletana Ischia bianco

Pasta alla puttanesca, Fiano di Avellinoqualcuno dice che è una ricetta romanaaltri campana, la leggenda dice che ènata a Ischia

Zuppa di pesce Capri o Ischia

La birra è l’ideale ma se si vuole sperimentare si può’ provare, Barbera, o un Tocai

passo numero 6

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Basilicata

Fusilli con le fave Gioia del colle bianco

Agnello in casseruola Aglianico

Calabria

Sarde a scapece Cirò

Lombatina d’agnello Cirò rosso

Sicilia

Pasta alla norma Alcamo bianco

Caponata di melanzane Cerasuolo di vittoria

Cannoli alla siciliana Malvasia delle Lipari

Sardegna

Porceddu Cannonau di Sardegna

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passo numero 6

Abbinamento formaggio-vino

Formaggi freschi a pasta molle come: Robiola, Crescenza, Stracchino, Mozzarella ecc…

Vini bianchi morbidi, giovani, poco profumati, come:Soave Classico, Verdicchio, Orvieto, Vermentino di Gallura

Formaggi come Taleggio,Caprino

Marzemino del Trentino, Merlot del Grave del Friuli, Sangiovese

Asiago, Montasio,Caciotta toscana

Chianti, Dolcetto d’Alba

Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Castelmagno, Caciocavallo invecchiato

Quando sono serviti come aperitivo o fuori pasto e bene abbinarli a spumanti secchi

Formaggi di capra stagionati Rossi corposi, con bouquet intenso, sapidi e tannici, come Barolo, Barbaresco, Chianti riserva, Nobile di Montepulciano

Formaggi a pasta erborinata come, gorgonzola naturale o piccante

Vini rossi frizzanti , bonarda, barbera, vini aromatici come traminer, sauvignon, oppure abbinarli con vini passiti, Malvasia, delle Lipari, Moscato diPantelleria e Albana passita

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E ora cosa devi fare?

Innanzitutto voglio ringraziarti, per essere arrivato fin qui e per avermi dato la possibilità di farti vedere il mondo del vino, dal mio personale punto di vista.Con i 6 passi che ti ho illustrato in questa breve ma utilissima guida hai creato delle basi molto solide, quindi sei sulla buona strada per ottenere degli ottimi risultati e fare delle interessanti Degustazioni!

Ora continua a scoprire tutti gli altri Segreti, Risorse e consigli su: www.degustareilvino.com che via via verranno pubblicati, per diventare sempre più un Esperto.

Se vorrai approfondire (come io spero che lo sia), quello che hai iniziato e metterti alla prova, sarò felicissima di essere la tua compagna di viaggio.

puoi scrivermi a:[email protected]@corsodegustazionevino.it

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Ciao

e ora cosa devo fare?

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