In azienda ci vuole un filosofo e un comunicatore. La Repubblica delle Idee - Napoli 8-6-2014
È il Vangelo che vive in me Paolo comunicatore per vocazione V.
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“È il Vangelo che vive in me”
Paolo comunicatore per vocazione
V
O nostro Padre,
mostrateci i segreti del vostro cuore ed il segreto del vostro zelo: la parola, la penna!
(Beato Alberione, 1931)
P
Paolo percepisce chiaramente la vocazione a portare l’annuncio del Vangelo fuori dall’ambito palestinese. Ad Antiochia, giunge inaspettatamente il momento dell’invio:“Separatemi Saulo e Barnaba per un’opera alla quale li ho chiamati” (At 13,2).
Fin dalla conversione,
C
Paolo si sente investito, incendiato dall’amore di Cristo come da un fuoco interiore che lo incalza a diffondere
il messaggio evangelico senza permettergli riposo. “L’amore di Cristo, l’amore di Colui che morì per tutti,
ci domina, ci spinge, non ci dà pace”
AL’investitura apostolica
“Se evangelizzo…
non è per me un titolo di vanto: incombe su di me una forza che mi necessita.
Guai a me se non annunciassi il Vangelo”
(1 Cor 9,16).
E
Paolo considera la missione come un’azione sacra, una solenne liturgia in onore dell’Altissimo.L’attività apostolica è una meravigliosa “liturgia” che ha lo scopo di “consacrare” a Dio in Cristo, l’umanità.
LL’apostolato: rito sacro, solenne liturgia…
e per le zone d’attorno fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del Vangelo di Cristo tenendo però
a mio grande onore di non evangelizzare là dove fosse già stato annunziato il nome di Gesù
per non costruire sopra fondamenta altrui…” (Rm 15,19-21).
“A partire da Gerusalemme…
G
Il metodo missionario paolino
M Paolo non predicava mai dove altri avessero iniziato una qualsiasi attività missionaria. Non fondava solo nuove comunità ma le assisteva e le consolidava, le rivisitava anche a distanza di anni…. Quando poi non gli era possibile,scriveva le lettere, colme di tenerezza materna.
La Parola di Dio, annunciata dagli Apostoli, è ricolma di Spirito Santo. Paolo ne è consapevole e nei testi in cui
rievoca le proprie esperienze apostoliche non tralascia mai la tematica della dynamis (potenza) dello Spirito.
Con la forza dello SpiritoS
Comunicatore per vocazione,
C Paolo si identifica con il messaggio che porta. Egli ha scritto: “Non sono più io che vivo. E’ il Cristo che vive in me”. Ma avrebbe potuto scrivere: “Non sono più io che vivo. E’ il Vangelo che vive in me”.
Ben 7800 Km furono percorsi dall’apostolo a piedi e 9000 in nave e con i mezzi di comunicazione
di quei tempi. Il viaggio divenne la sua condizione di vita e il suo strumento di lavoro.
I tre grandi viaggi missionariC
Paolo e Don AlberioneEredi di una missione universale
E “Siate Figlie di S. Paolo! Egli aveva un cuore ed una mentalità ed una virtù tanto simili a Gesù Cristo: perciò universalità d’amore… Comprendere tutte le mentalità; assecondare i disegni del Cuore di Gesù su tutti gli uomini; dare a tutti Gesù Cristo Via Verità Vita per lo Spirito Santo”
(CVV 71).
su Lui devono ‘stamparsi’ i Paolini, le Paoline, tutti secondo questa divina forma. Conformatevi al vostro Padre, cioè siate stampati sulla medesima forma”.
F “Egli è la forma,