È il Vangelo che vive in me Paolo comunicatore per vocazione V.

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“È il Vangelo che vive in me” Paolo comunicatore per vocazione V

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“È il Vangelo che vive in me”

Paolo comunicatore per vocazione

V

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O nostro Padre,

mostrateci i segreti del vostro cuore ed il segreto del vostro zelo: la parola, la penna!

(Beato Alberione, 1931)

P

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Paolo percepisce chiaramente la vocazione a portare l’annuncio del Vangelo fuori dall’ambito palestinese. Ad Antiochia, giunge inaspettatamente il momento dell’invio:“Separatemi Saulo e Barnaba per un’opera alla quale li ho chiamati” (At 13,2).

Fin dalla conversione,

C

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Paolo si sente investito, incendiato dall’amore di Cristo come da un fuoco interiore che lo incalza a diffondere

il messaggio evangelico senza permettergli riposo. “L’amore di Cristo, l’amore di Colui che morì per tutti,

ci domina, ci spinge, non ci dà pace”

AL’investitura apostolica

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“Se evangelizzo…

non è per me un titolo di vanto: incombe su di me una forza che mi necessita.

Guai a me se non annunciassi il Vangelo”

(1 Cor 9,16).

E

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Paolo considera la missione come un’azione sacra, una solenne liturgia in onore dell’Altissimo.L’attività apostolica è una meravigliosa “liturgia” che ha lo scopo di “consacrare” a Dio in Cristo, l’umanità.

LL’apostolato: rito sacro, solenne liturgia…

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e per le zone d’attorno fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del Vangelo di Cristo tenendo però

a mio grande onore di non evangelizzare là dove fosse già stato annunziato il nome di Gesù

per non costruire sopra fondamenta altrui…” (Rm 15,19-21).

“A partire da Gerusalemme…

G

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Il metodo missionario paolino

M Paolo non predicava mai dove altri avessero iniziato una qualsiasi attività missionaria. Non fondava solo nuove comunità ma le assisteva e le consolidava, le rivisitava anche a distanza di anni…. Quando poi non gli era possibile,scriveva le lettere, colme di tenerezza materna.

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La Parola di Dio, annunciata dagli Apostoli, è ricolma di Spirito Santo. Paolo ne è consapevole e nei testi in cui

rievoca le proprie esperienze apostoliche non tralascia mai la tematica della dynamis (potenza) dello Spirito.

Con la forza dello SpiritoS

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Comunicatore per vocazione,

C Paolo si identifica con il messaggio che porta. Egli ha scritto: “Non sono più io che vivo. E’ il Cristo che vive in me”. Ma avrebbe potuto scrivere: “Non sono più io che vivo. E’ il Vangelo che vive in me”.

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Ben 7800 Km furono percorsi dall’apostolo a piedi e 9000 in nave e con i mezzi di comunicazione

di quei tempi. Il viaggio divenne la sua condizione di vita e il suo strumento di lavoro.

I tre grandi viaggi missionariC

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Paolo e Don AlberioneEredi di una missione universale

E “Siate Figlie di S. Paolo! Egli aveva un cuore ed una mentalità ed una virtù tanto simili a Gesù Cristo: perciò universalità d’amore… Comprendere tutte le mentalità; assecondare i disegni del Cuore di Gesù su tutti gli uomini; dare a tutti Gesù Cristo Via Verità Vita per lo Spirito Santo”

(CVV 71).

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su Lui devono ‘stamparsi’ i Paolini, le Paoline, tutti secondo questa divina forma. Conformatevi al vostro Padre, cioè siate stampati sulla medesima forma”.

F “Egli è la forma,