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Aeronautica Militare 70° Stormo Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti Riferimenti normativi D.Lgs. 81/08 artt. 26 e28 Pagina 1 di 50 Documento di proprietà dell’Aeronautica Militare Comando 70° Stormo, destinato alle imprese appaltatrici all’interno del sedime aeroportuale e nell’ambito del’intero ciclo produttivo del 70° Stormo. L’utilizzo, la diffusione e la riproduzione anche parziale del documento è consentita esclusivamente per finalità previste dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni AERONAUTICA MILITARE 70° STORMO “E. COMANI” DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA (art. 26, comma 3, D.Lgs. 4 aprile 2008, n. 81 e D.Lgs. 3 Agosto 2009, n. 106)

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Aeronautica Militare 70° Stormo

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AERONAUTICA MILITARE

70° STORMO “E. COMANI”

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

(art. 26, comma 3, D.Lgs. 4 aprile 2008, n. 81 e D.Lgs. 3 Agosto 2009, n. 106)

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COMANDO 70° STORMO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTER FERENZA (D.Lgs. 4 aprile 2008, n. 81)

Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (D.U.V.R.I) contempla le seguenti parti:

• identificazione del Comando (committente) • identificazione della Ditta appaltatrice (contraente) • organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione del committente • organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione del contraente • individuazione dei rischi da interferenza • interventi volti a prevenire, eliminare o ridurre i rischi da interferenza • schede di sicurezza dei prodotti “pericolosi” • individuazione dei dispositivi di protezione collettiva o individuale

Il presente D.U.V.R.I. è stato predisposto dal Servizio di Prevenzione e Protezione del 70° Stormo. In quanto documento descrittivo dell’attività e delle sistemazioni nonché delle planimetrie di un’istallazione militare, è da considerarsi tutelato dalle norme penali e militari relative alla “tutela del segreto di stato”.

Si fa obbligo al contraente:

- che dovrà fornire i propri elementi di identificazione per l’inserimento nell’apposita sezione;

- che ne prenderà visione e che dovrà sottoscriverlo per presa conoscenza, accettazione e condivisione dei contenuti relativi ai rischi e ai provvedimenti ritenuti necessari per prevenirli o eliminarli o ridurli al minimo;

- che ne riceverà copia, verso restituzione al termine dell’obbligazione contrattuale;

- di non divulgare alcuna informazione in esso contenuta, non riprodurlo in tutto o in parte né a divulgarlo con qualsiasi mezzo né verso chiunque anche se appartenente alla Difesa.

Il Comando 70° Stormo si riserva il diritto/dovere di eseguire in proprio eventuali copie di tutto o parte dopo valutazione della “necessità di conoscere” del destinatario dell’informazione. Tutto il personale della Ditta dovrà essere informato, indottrinato ed esortato al rispetto di quanto riportato nell’intero D.U.V.R.I.

Il presente D.U.V.R.I. è approvato dal Comandante del 70° Stormo nella sua veste di Datore di Lavoro e in qualità di committente limitatamente alla propria area di comando.

Approvato il _________________

Il Titolare del Comando: Col. AArnn Pil. Giovanni Francesco ADAMO

__________________________

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COMANDO 70° STORMO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTER FERENZA (D.Lgs. 4 aprile 2008, n. 81)

Il Sottoscritto nella sua qualità di della ____________ con

sede in in via n° contraente per

l’assolvimento del Contratto n° _ _di rep. datato _ _ stipulato da 70° Stormo –

Servizio Amministrativo:

“Servizio di pulizia, sguatteria e rifacimento letti presso il 70° Stormo”

dichiara

di aver letto il presente D.U.V.R.I. e di condividerne i contenuti in riferimento ai rischi da

interferenza individuati. In particolare concorda con l’individuazione dei metodi organizzativi,

mezzi di protezione collettiva, mezzi di protezione individuale in esso indicati.

Dichiara

inoltre di aver letto l’atto di approvazione del Comandante il 70° Stormo, di averne compreso

appieno i contenuti anche in riferimento agli obblighi relativi alla tutela del segreto militare.

Latina, ______________________

Il Legale Rappresentante della Ditta: . (scrivere in stampatello)

Firma __________________________________________ (estesa e leggibile)

R.S.P.P. del 70° Stormo Il R.S.P.P. della Ditta

R.L.S. del 70° Stormo Il RL.S. della Ditta

INDICE pag.

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ATTO DI APPROVAZIONE 2

ATTO DI ACCETTAZIONE DELLA DITTA 3

Capitolo 1 – PREMESSA 6

1. Scopo del documento 6 2. Schema di redazione del D.U.V.R.I. 3. Definizione e classificazione dei pericoli 8

Capitolo 2 - DATI GENERALI 9

1. Dati di identificazione dell’azienda committente a. Datore di Lavoro b. Dirigenti e Preposti

2. Descrizione del sito 3. Tipologia ciclo produttivo del committente 10 4. Personale operante e orario di lavoro

Capitolo 3 - ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA 11

1. Servizio di Prevenzione e Protezione del Committente a. Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione b. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza c. Rappresentante dei Lavoratori Militare per la Sicurezza d. Medico Competente

Capitolo 4 - RELAZIONE SUI RISCHI 12

1. Informazioni generali a. Disponibilità servizi igienici/mensa b. Disponibilità planimetrie c. Locale adibito a primo soccorso/cassetta di pronto soccorso d. Luogo deposito materiali e. Aree riservate

2. Informazioni specifiche sui rischi individuati 13 a. Rischi elettrico/folgorazione b. Punti di connessione apparecchi elettrici c. Rischio incendio/esplosione d. Piano di emergenza 14 e. Zone con misure di protezioni particolari

Capitolo 5 – CONCLUSIONI 16

Capitolo 6 - LA DITTA 17

1. Dati di identificazione dell’azienda contraente 2. Dati relativi ai lavori da eseguire 3. Datore di Lavoro 4. Organizzazione della sicurezza 18

a. Organizzazione azienda appaltatrice b. Interventi formativi obbligatori

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c. Interventi formativi non obbligatori 5. Procedure aziendali di sicurezza 19 6. Elenco dei lavoratori e sorveglianza sanitaria 20

Capitolo 7 – GESTIONE DELLE EMERGENZE 21

a. Compiti e procedure generali b. Chiamate soccorsi interni c. Chiamate soccorsi esterni

Capitolo 8 – VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA 23

- Scale delle Probabilità - Scala delle Gravità del Danno 24 - Rischi da sovrapposizione di Attività

Capitolo 9 - RISCHI INTRODOTTI DALL’APPALTATORE 25

a. Autoveicoli b. Prodotti chimici c. Attrezzatura specifica d. Individuazione dei rischi specifici e di interferenza 26 e. Misure di prevenzione e protezione per eliminazione rischi interferenza

Capitolo 10 – COSTI DELLA SICUREZZA 27

Documenti Allegati 28

A. Tabella dei Rischi 30 B. Verbale di sopralluogo – Riunione di

Cooperazione e coordinamento 35

C. Principali rischi presenti e Norme di carattere generale da rispettare

38

D. Estratto del T.U. artt. 26 e 27 41

E. Comunicazione del personale accreditato ad operare all’interno del sedime aeroportuale e Tessera di Riconoscimento (a cura della Ditta) 47

- Organizzazione Interna della Ditta - Metodologia delle Lavorazioni (a cura della Ditta) - Schede di Sicurezza dei Prodotti (a cura della Ditta)

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Capitolo 1

PREMESSA 1. Scopo del documento Il presente Documento unico sulla valutazione dei rischi da interferenza (Piano di sicurezza), è redatto ai sensi dell’art. 26 comma 3 del DLgs. n. 81/2008 integrato dal D.Lgs. n. 106/2009, tenendo conto che i lavori di pulizia locali, sguatteria e rifacimento letti presso il 70° Stormo sono specificatamente rivolti alle aree interessate riportate nel progetto tecnico estimativo. La legge di cui sopra, che da ora in poi sarà indicata come Testo Unico sulla sicurezza (T.U.), al’art. 26 comma 1 lettera b), prevede che nei confronti dell’appaltatore dei lavori, il datore di lavoro committente:

− fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Inoltre, ai fini di un corretto ed adeguato coordinamento delle misure di prevenzione e di emergenza, all’art. 26 comma 2 il T.U. prescrive:

− Nell’ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori (dove autorizzati):

a. cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;

b. coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

Allo scopo di realizzare l’azione di coordinamento voluta dalla legge, è prescritto a carico del datore di lavoro committente l’approntamento di un documento unico di individuazione dei rischi al fine di prevenire, eliminare, ridurre i possibili rischi da interferenza.

È pertanto escluso che in tale documento si tratti dei “rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.”

Ogni datore di lavoro, pertanto dovrà mantenere attive le proprie predisposizioni di sicurezza inerenti i rischi specifici professionali dei propri dipendenti (ultimo cpv. c.3 art. 26 del T.U.) e adempiere a tutte le prescrizioni imposte dalla legge che qui non si riportano.

Il presente documento è stato redatto, quindi, tenendo conto dello schema riportato alla pagina seguente analizzando in successione i “Fattori di Rischio”. L’intero processo di valutazione è preventivamente sottoposto all’esame del rappresentante per la sicurezza del 70° Stormo.

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2. SCHEMA REDAZIONE D.U.V.R.I. E STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

SI

NO

NO Ci sono

Interferenze?

- Non si deve redigere il DUVRI - Non si devono stimare i costi

della sicurezza.

VALUTARE LE INTERFERENZE Valutazione preliminare circa l’esistenza dei rischi derivanti dalle interferenze delle attività connesse all’esecuzione dei lavori

VALUTAZIONE INTERFERENZE

FATTORI DI RISCHIO

FATTORI TECNICI Ciclo produttivo, Infrastrutture e

Ambienti di lavoro

FATTORI OPERATIVI Organizzazione Procedure, Formazione e Informazione,

Addestramento

DECISIONE

- NON CI SONO LE INTERFERENZE

Non sono rilevabili rischi interferenti per i quali sia necessario adottare relative misure di sicurezza per cui non è necessario redigere il DUVRI

- CI SONO LE INTERFERENZE - Adempimento dell’art. 26 comma 3 del D.Lgs. n. 81/2008. Redige il D.U.V.R.I. PREDISPORRE IL D.U.V.R.I.

Individuare le misure idonee ad eliminare o ridurre i rischi relativi alle interferenze

STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

non soggetti a ribasso

STIMARE I COSTI DELLA SICUREZZA relativamente alle Interferenze

REDIGERE LA LETTERA DI INVITO

alle ditte ATTENZIONE

Indicare i costi della sicurezza NON SOGGETTI A RIBASSO

REDIGERE LA LETTERA DI INVITO indicando i costi della sicurezza NON SOGGETTI

A RIBASSO D’ASTA

METTERE A DISPOSIZIONE IL

D.U.V.R.I

VAGLIO DELLE OFFERTE AGGIUDICAZIONE DEL

CONTRATTO

INFORMAZIONE, COORDINAMENTO, COOPERAZIONE tra Ditta e Ente appaltante – (Allegato “B”)

Esecuzione del servizio o fornitura

SI

Integra il D.U.V.R.I.

Integrare il D.U.V.R.I.?

METTERE A DISPOSIZIONE IL D.U.V.R.I. ai fini della formulazione dell’offerta (art. 26

comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008).

VAGLIO DELLE OFFERTE,

AGGIUDICAZIONE , AFFIDO DEL CONTRATTO

facendo attenzione che i costi della sicurezza non siano stati soggetti a ribasso e che l’offerta sia congrua rispetto l’entità e caratteristiche del

servizio o fornitura offerta.

AZIONI

INFORMAZIONE, COORDINAMENTO, COOPERAZIONE

(art. 26 comma 2 del D.Lgs. n. 81/2008).

I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori,

cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;

coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

.

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3. Definizione e classificazione dei pericoli

La conoscenza, l’individuazione ed il riconoscimento dei pericoli o fattori di rischio, presenti nell’ambiente o nelle modalità di lavoro, sono le azioni iniziali e più importanti per ogni valutazione, per una efficace prevenzione e per l’impostazione di misure di tutela. Allo scopo di rendere chiara la descrizione successiva, si riporta, la seguente definizione estratta dagli orientamenti CEE riguardanti la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro:

PERICOLO: “proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (per esempio: materiali o attrezzature di lavoro, metodi e pratiche di lavoro) avente il potenziale di causare danni”. Risulta metodologicamente utile, se non necessario, ai fini delle analisi successive, classificare i pericoli in categorie unitarie. Una possibile classificazione dei pericoli per la salute e la sicurezza, all’interno dell’attività produttiva oggetto del contratto può portare ad individuare, prendendo come riferimento le sorgenti di rischio, due gruppi principali o categorie:

Pericoli ordinari o “generici” Sono quei pericoli che si trovano generalmente presenti nella grande maggioranza delle attività produttive, collegati alla struttura fisica produttiva, sia come fabbricati che come impiantistica e attinenti possibilità di infortuni inerenti sia gli ambienti di lavoro, (passaggi, scale, pavimenti, illuminazione, etc.), sia macchine, attrezzature ed impianti, (accessibilità a parti in movimento, proiezioni di frammenti/schegge, mezzi di sollevamento e trasporto, elettrocuzione, etc.). I pericoli da individuare non possono che riferirsi a situazioni comuni e frequentemente rilevabili presso gli uffici.

Pericoli specifici che richiedono particolari cautele Sono quei pericoli che risultano maggiormente imputabili e correlati allo specifico procedimento di lavorazione o ciclo tecnologico adottato e che si manifestano durante l’espletamento dei compiti assegnati ai lavoratori ma che si concatenano con le situazioni del luogo e le tipicità esistenti negli uffici beneficiari del servizio e che possono recare danno ai lavoratori dipendenti dal committente o dal contraente , come : • Pericoli riconducibili ad agenti chimici pericolosi utilizzati sotto qualunque stato

fisico: solido, liquido, gas o vapore. • Pericoli riconducibili alla presenza di agenti fisici specifici delle lavorazioni, quali:

rumore, vibrazioni, polveri inerti, microclima. • Pericoli riconducibili alla modalità esecutiva della lavorazione.

Si sottolinea che ricadono in questa categoria i pericoli che si configurano durante le normali e prevedibili condizioni di esercizio. Anche in questo caso, i pericoli da individuare sono piuttosto limitati. Questi aspetti sono considerati importanti ai fini della prevenzione di incidenti, anche gravi, la cui prevedibilità non si fonda su misurazioni oggettive. Si osserva, infatti, come la semplicità delle lavorazioni, comporta facilmente che le cause alla radice di incidenti anche gravi, sono riconducibili al fattore umano, dizione che raccoglie in sé una molteplicità di elementi, che coinvolgono gli aspetti sopra richiamati.

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Capitolo 2

DATI GENERALI

1. Dati di identificazione dell’azienda committente

Comando/Ente: 70° Stormo “E. COMANI”

Sede legale: Via dell’Aeroporto, 1 – 04013 Latina Scalo (LT)

Infrastrutture interessate dai lavori: Infrastrutture Aeroportuali

Contratto d’appalto per il: Servizio di Pulizia, sguatteria e rifacimento letti presso il 70° Stormo

Dirigente/Preposto delegato alla sicurezza dal Comandante: Cap. Nicola D’APOLITO

Datore di lavoro (D.D.L.) e figure interne della Sicurezza

a. Datore di Lavoro (D.d.L.)

Nome e Cognome: Col. AArnn Pil. Giovanni Francesco ADAMO

Nella sua qualità di COMANDANTE IL 70° STORMO (Datore di Lavoro)

b. Dirigenti e Preposti

All’interno della struttura gerarchica militare del 70° Stormo, il Datore di lavoro si avvale della collaborazione, in materia di sicurezza ed in ordine alla prevenzione e protezione ai fini della sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, dei Capi Articolazione/Servizi/Sezioni/Nuclei/Squadra per la corretta applicazione delle norme vigenti.

Nome e Cognome: T.Col. AAran Dino FUSCO

Nella sua qualità di COMANDANTE 570° GRUPPO S.L.O. (Dirigente)

Nome e Cognome: Cap. AAras Angelo RUOCCO Nella sua qualità di CAPO SEZIONE SERVIZI VARI (preposto)

2. Descrizione del sito

La descrizione del sito fa espresso riferimento agli elaborati grafici, allegati fuori testo, qui elencati: Planimetrie Manufatti 70° Stormo.

Le zone summenzionate sono ubicate all’interno del complesso dell’aeroporto militare 70° Stormo Latina. L’ingresso al complesso avviene da Via dell’Aeroporto, nr. 1 e dispone di accesso carrabile. I corpi edificali in questione sono tra di loro collegati tramite strade interne , dove, per la circolazione interna, si fa riferimento al codice della strada vigente, con l’eccezione che il transito in tali aree deve avvenire rispettando il limite massimo di velocità stabilito dalla cartellonistica presente in loco (30 Km/H). Tutti i servizi tecnici e gli impianti utilizzati dal personale in forza allo Stormo fanno capo al Comando 70° Stormo (riscaldamento, acqua, telefoni, energia elettrica, ascensori, mensa, etc.)

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3. Tipologia del ciclo produttivo svolto nelle aree oggetto dei lavori

Nelle aree sopra indicate, vengono svolte tutte quelle attività connesse con l’attività addestrativa nonché attività di ufficio.

Le altre attività di produzione (esclusa attività operativa e connesse) sono finalizzate a:

• trattazione, gestione, aggiornamento della documentazione;

• protocollo, distribuzione e archiviazione della corrispondenza, delle pubblicazioni e/o delle pratiche del personale militare che civile;

• gestione contabile dei materiali e rendiconti, gestione delle spedizioni, degli acquisti;

• gestione dei progetti per i lavori alle infrastrutture;

• programmi delle attività operative per la difesa delle installazioni compresa l’organizzazione dei servizi di guardia e della sicurezza contro i rischi lavorativi.

4. Numero degli addetti operanti nella zona dei lavori e relativi orari di lavoro:

Gli orari di servizio sono simili a quelli di un Ente della Pubblica Amministrazione; in particolare l’attività lavorativa è distribuita secondo i seguenti orari:

• dalle 08.00 alle 16.30 dal Lunedì al Giovedì;

• dalle 08.00 alle 12.00 il Venerdì;

• Sabato, Domenica e festivi non lavorativo tranne per turnisti H24 e personale addetto alla vigilanza.

Per i propri compiti d’istituto il Comando 70° Stormo impiega nell’area interessata circa 600 dipendenti tra militari e civili.

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Capitolo 3

ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA DEL COMMITTENTE

1. Servizio di Prevenzione e Protezione

È regolarmente istituito, secondo le procedure previste dalla legge.

a. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Il Responsabile del Servizio è regolarmente in possesso dei requisiti previsti e della formazione prescritta secondo i D.Lgs. 81/08 e D.Lgs. 106/09 nonché da quanto previsto dall’accordo raggiunto il 26 gennaio 2006, tra Stato e Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, in sede di conferenza permanente.

Nome e Cognome Cap. GArs Alfonso BORZACCHIELLO Mansione Capo Servizio Prevenzione e Protezione Telefono 0773 8212215 linea civile – 658 2215 linea militare

b. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

È stato individuato dalle R.S.U. secondo le modalità prescritte dalla legge.

Nome e Cognome Dip. Marcello VASTA Mansione Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (R.L.S.) Telefono linea civile 07738212437 – linea militare 658-2437

c. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Militare.

In considerazione del numero di lavoratori militari in forza presso il 70° Stormo, sono stati individuati e designati anche due “Rappresentanti dei Lavoratori militare”, sulla base delle linee guida emanate da Segredifesa.

Nome e Cognome Cap. AAras nNicola D’APOLITO Mansione Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Militare (R.L.S.)

Telefono linea civile 07738212348 – linea militare 658-2348

Nome e Cognome S.M. Imp. Inf.Francesco DOCIMO Mansione Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Militare (R.L.S.)

Telefono linea civile 07738212229 – linea militare 658-2229

d. Medico Competente

A seguito della peculiarità dei rischi professionali specifici, il Datore di lavoro ha anche nominato il Medico Competente che assicura la sorveglianza sanitaria prevista dalla legge.

Nome e Cognome T.Col. Massimo PROIETTI Mansione Medico Competente (M.C.) Telefono linea civile 07738212566 – linea militare 658-2566

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Capitolo 4

RELAZIONE SUI RISCHI

1. Informazioni generali

a. Disponibilità di servizi igienici, mensa , spogliatoi:

Il personale della Ditta che espleta i servizi di pulizia locali e prestazioni accessorie presso il 70° Stormo non dispone di un locale Spogliatoio. I Servizi Igienici presenti in loco sono dotati di WC e lavandini. Il personale della Ditta potrà consumare il pasto presso la struttura utilizzata dal personale dipendente del 70° Stormo (mensa unica) durante la pausa per il periodo di recupero psicofisico, ma previa le necessarie predisposizioni amministrative/contabili da attuarsi, a cura del Datore di Lavoro contraente o persona delegata, presso il Responsabile della mensa del 70° Stormo.

b. Disponibilità di planimetrie su rete fognaria, telefonica, distribuzione acqua, gas combustibili o tecnici:

L’attività di servizio fornita dalla Ditta non richiede l’uso di specifiche indicazioni in merito ai percorsi degli impianti tecnici.

Il personale preposto del 70° Stormo indicherà i necessari dettagli in fase di lavorazione.

c. Locale adibito all’ intervento di primo soccorso/cassetta di primo soccorso:

Presso il 70° Stormo è disponibile l’infermeria del Servizio Sanitario. L’infermeria è dotata di ambulanza con barella e il personale sanitario presente assicura il primo soccorso agli eventuali infortunati.

La Ditta, dal canto suo, dovrà provvedere in proprio a dotare il personale dipendente di una cassetta per il primo soccorso.

d. Luoghi presso i quali è data la possibilità di organizzare un deposito dei materiali della ditta appaltatrice:

Il deposito dei materiali ed attrezzature necessarie allo svolgimento del servizio, avviene presso gli stessi manufatti.

All’esterno e all’interno dei locali sono disponibile vari estintori di tipologie diverse (polvere e CO2) in grado di coprire tutte le categorie di rischio e quindi sufficienti per eventuali accidentali principi di incendio.

Si fa obbligo alla Ditta appaltatrice di verificare, attraverso le schede di rischio dei prodotti o delle etichettature apposte sulle confezioni dei prodotti chimici impiegati, la loro infiammabilità e limitarne, di conseguenza le quantità introdotte all’interno dei locali di deposito e di attuare delle modalità di conservazione che mantengono, il più possibile, distanti i materiali infiammabili da latri materiali che possono partecipare ad un eventuale incendio amplificandolo o propagandolo. I prodotti infiammabili devono essere inoltre segregati, all’interno di armadi separati, al fine di escludere la possibilità di inneschi accidentali.

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e. Aree/sedimi con caratteristiche di “aree riservate/classificate”, procedure da rispettare per l’accesso al personale estraneo.

Tra i luoghi destinatari ai lavori di pulizia locali e prestazioni accessorie presso reparti del 70° Stormo - Latina, non sono comprese aree dove non è consentito il libero accesso (aree riservate). I lavori da svolgersi all’interno dei luoghi prestabiliti dovranno essere resi alla presenza del personale preposto o persona delegata affinché sia garantito il rispetto di tutte le norme di sicurezza previste.

2. Informazioni specifiche e rischi individuati.

a. Rischio elettrico

Il rischio elettrico, che è quello che maggiormente può interagire con il personale della Ditta assuntrice del contratto lavori, è correlato alla presenza diffusa di apparecchiature elettriche, che se manutenute regolarmente non dovrebbero presentare fonti di rischio. In relazione al rischio di folgorazione elettriche, dovrà essere usata molta prudenza nell’effettuare le lavorazioni previste dal contratto che dovranno essere sempre eseguite nella massima sicurezza e cioè sempre precedute dall’apertura dell’interruttore di alimentazione elettrica relativa ai luoghi di lavoro, ove presente, ovvero dal distacco delle prese di corrente, dalle spine connesse, etc.

b. Punti di connessione di eventuali apparecchi elettrici:

Il collegamento di eventuali utenze elettriche e apparecchiature necessarie per il corretto svolgimento delle lavorazioni, dovrà, di volta in volta, essere preventivamente indicato dal personale tecnico elettricista del 70° Stormo, che ha conoscenza delle caratteristiche elettriche dei punti di prelievo di energia, al fine di evitare i rischi di sovraccarico.

Per le ubicazioni di lavoro ripetitive, il personale della Ditta potrà prendere nota dei punti di prelievo di Energia Elettrica indicati dal personale precedentemente indicato mentre, per ogni nuova ulteriore ubicazione di lavoro, dovrà richiedere al personale elettricista e/o al preposto nuove indicazioni dei punti di possibile connessione.

Deve essere garantito il rispetto rigido di questa ultima prescrizione, indottrinando anche l’eventuale nuovo personale che dovesse essere assunto o che fosse impiegato per sostituire, seppur per breve tempo, il personale stabilmente assegnato allo svolgimento dei lavori in parola presso le strutture interessate.

c. Il rischio incendio (mezzi di estinzione, planimetrie della zona con dislocazione delle attrezzature di spegnimento e delle vie di esodo)

Il rischio incendio nei locali in questione è modesto. Poiché per lo sviluppo di un incendio è necessario un innesco. In considerazione che nelle strutture interessate può essere presente materiale infiammabile (cartaceo, tendaggi, ecc.) anche se in modesta consistenza, la presenza di tali materiali combustibili richiede il rispetto rigoroso del divieto di fumo. Per limitare la probabilità di sviluppo d’incendi, la ditta dovrà attenersi scrupolosamente a quanto già espresso al precedente capitolo 1 punto 2.

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Nel caso infausto di sviluppo di un incendio, il personale della Ditta che giudicasse non nella propria capacità l’uso di estintore per soffocare i soli principi d’incendio, dovrà abbandonare il luogo di lavoro raggiungendo i luoghi sicuri indicati dal personale preposto e dai piani di emergenza ed evacuazioni dislocati sulle pareti interne di tutti gli edifici dello Stormo. Per tale esodo, il personale della Ditta esecutrice dei lavori, dovrà seguire le indicazioni che sono state apposte presso i luoghi di lavoro o indicate dal preposto. Le istruzioni contenute determinano i percorsi per raggiungere il luogo sicuro e il posizionamento delle attrezzature antincendi. Si fa obbligo alla ditta, di disporre e verificare in maniera continuativa, che sia evitato il deposito di materiali di qualsiasi natura, anche se temporaneamente, lungo le vie di esodo, sulle scale, nei pianerottoli o davanti alle uscite. Almeno un preposto, appositamente istruito, dovrà curarsi di sovrintendere all’esodo del personale dipendente della ditta, di effettuare l’appello ed informare, sul suo esito, il preposto delegato alla sicurezza del 70°Stormo.

d. Piano di emergenza e/o comportamento da adottare in caso di emergenza:

Il piano d’emergenza è visibile in tutte le zone (edifici, corridoi, scale, ballatoi, etc.). Esso è predisposto: • sotto forma di planimetria dove sono visibili le collocazioni degli estintori e degli

idranti, le vie di fuga ed i percorsi sicuri per raggiungere il luogo sicuro; • norme di comportamento da adottare in caso di incendio e/o di emergenza grave. Nel suddetto piano sono anche indicati i numeri telefonici per avvertire, dell’emergenza insorta, il personale che darà avvio alle azioni del caso, per fronteggiare l’emergenza incendio o l’emergenza sanitaria (primo soccorso). Sono anche riportati i numeri per richiedere all’esterno l’intervento dei VV.FF., Carabinieri, Pubblica Sicurezza, Emergenza Medica.

e. Zone per le quali devono essere adottati sistemi e misure di protezione particolari:

Il personale della Ditta dovrà essere protetto secondo i rischi specificatamente connessi alle mansioni e che sono stati individuati e valutati dal Datore di Lavoro dell’impresa appaltante. Sussistono, inoltre, rischi fisici derivanti dal rumore e vibrazioni provocato dall’attività di volo effettuata sul sedime aeroportuale. Ovviamente è il rumore l’elemento rischioso a fattor comune ma, esso, dovrà rientrare tra i rischi professionali per il personale della Ditta e le protezioni dovranno essere commisurate utilizzando, non solo i dispositivi di protezione individuale adatti, ma anche metodologie e apparecchiature tecnicamente valide per la minimizzazione dei rischi indicati anche al fine di non causare ricadute sul personale del 70° Stormo. Comunque, allo scopo di evitare o limitare i rischi da interferenze, la Ditta dovrà adottare, per quanto possibile, orari che escludono la contemporanea presenza, nei luoghi in cui viene svolto il lavoro, del personale militare/civile dell’Amministrazione e quello della Ditta appaltante. In alternativa dovrà essere concordato, per il tempo strettamente necessario, il temporaneo allontanamento del personale dagli edifici.

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E’ indispensabile, nel caso che i lavori siano svolti in orario d’ufficio, l’interdizione temporanea al passaggio del personale nei tratti interessati delimitandone e segnalandone l’estensione con mezzi idonei allo scopo di scongiurare i rischi da interferenza. Per quanto possibile, dovranno essere usati prodotti che non comportino rischio chimico. Nel caso di prodotti potenzialmente pericolosi, la Ditta dovrà ricercare prodotti più sicuri e intanto, seguendo i consigli di prudenza indicati nelle schede di sicurezza dei prodotti potenzialmente pericolosi, dovrà dotare il personale dei presidi idonei e disporre perché siano impiegati con la minima dispersione possibile, in presenza di sufficiente ricambio d’aria e in assenza totale di altro personale estraneo ai lavori. Il personale della Ditta dovrà essere ammonito sulla pericolosità dei travasi dei prodotti chimici. Alcune loro caratteristiche di pericolosità come l’infiammabilità e la corrosività, possono causare danni molto gravi a lavoratori estranei che si trovino a breve distanza, in seguito a schizzi in caso di caduta accidentale del prodotto oggetto di travaso. Inoltre, qualora il travaso avvenga verso contenitori non identificati o sprovvisti della corretta etichetta di identificazione (bottiglia d’acqua o di altre bevande), gli agenti chimici potrebbero essere ingeriti da soggetti non a conoscenza dell’avvenuto travaso. Dovrà essere ammonito tutto il personale della ditta, sul divieto di mescolanza tra i prodotti chimici onde evitare lo sviluppo di gas pericolosi, tossici, nocivi, irritanti, asfissianti, etc. È indispensabile che il personale della Ditta conosca la pericolosità verso l’incendio di eventuali prodotti spray il cui getto non dovrà mai essere diretto verso fonti di calore (apparecchi elettrici o elettronici, lampadine ad incandescenza o al neon, etc.) né usato contemporaneamente a macchinari di aspirazione. Le operazioni svolte sulle apparecchiature o sui corpi illuminati di qualsiasi genere, dovranno essere eseguite dopo la disalimentazione elettrica e senza uso di sostanze infiammabili né liquide né solide né spray. È vietato l’uso di sedie: non garantiscono né la stabilità né la corretta robustezza per il sostegno del peso della persona in posizione eretta sul piano della “seduta”. Il personale della Ditta dovrà essere ammonito sulla circostanza che tutte le superfici vetrate presenti (porte, finestre, quadri elettrici, etc.) non sono vetri di sicurezza e pertanto la loro frattura può produrre tagli o schegge. Nel caso di lavori nei pressi di tali superfici, il personale dovrà essere adeguatamente informato, dotato di attrezzatura idonea e adeguatamente protetto. Durante l’eventuale uso di macchinari, nella certezza del superamento dei limiti di soglia di rumore ammissibile senza protezioni, il personale dovrà essere dotato di otoprotettori sufficientemente isolanti nei confronti della pressione acustica allo scopo di eliminare il rischio acustico. Durante tali operazioni, il personale della Ditta è obbligato ad assicurarsi che nessun soggetto estraneo ai lavori e non protetto contro il rischio acustico resti nell’ambiente di svolgimento del lavoro.

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Capitolo 5

CONCLUSIONI

È molto frequente che, per ragioni di familiarità con i lavori di pulizia ci si senta portati a credere che non sussistano rischi significativi derivanti da questo lavoro. Raramente si pensa che i gesti più comuni visti compiere con tanta abitudine possano costituire fonti di rischio per chi li esegue e per chi gli è vicino. In un’attività di questo tipo, svolta in forza ad una obbligazione contrattuale, è obbligatorio esaminare tutte le ipotesi, valutando le possibili conseguenze dell’organizzazione, dei gesti, delle abitudini nonché la pericolosità di talune apparecchiature o materiali impiegati. Nell’allegato “A” sono stati associati i rischi che possono derivare al personale della ditta appaltatrice da situazioni che trovano nell’ambiente di lavoro del committente o che possono incidere sulla sicurezza e la salute dei dipendenti dello stesso committente, a seguito delle operazioni previste dalla specifica tecnica, per effetto della modalità operativa e di tutto l’insieme dell’opera svolta, talvolta distrattamente o inconsciamente o anche per uso e abitudine, dal personale della ditta contraente. Nella semplicità e modestia delle rischiosità possibili, infine, si insidiano opportunità di danni di elevata magnitudo che possono essere scongiurati attenendosi alle prescrizioni contenute nell’allegato predetto ma, di certo, la maggior efficacia per la prevenzione, è da attribuire al buon senso e alla prudenza che derivano dall’informazione/formazione. Un lavoratore informato/formato è già per questo molto protetto.

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Capitolo 6

LA DITTA (Allegato “E”)

1. Dati di identificazione dell’azienda contraente

Ditta:

Sede Legale:

Certificato di iscrizione al C.C.I.A. n.: (ovvero Autocertificazione art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Nr. Lavoratori impegnati

Nr. Lavoratori diversamente abili:

Dati relativi ai lavori da eseguire

Lavori da eseguire: Data inizio lavori

Durata presunta dei lavori (giorni naturali consecutivi)

Numero presunto degli uomini / giorno (*):

Nota (*): da compilare solo nel caso in cui non sia obbligatoria la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.

2. Datore di lavoro (D.D.L.) e figure interne della Sicurezza: a. Datore di Lavoro (D.d.L.)

Nome e Cognome:

Nella sua qualità di Legale Rappresentante (Datore di Lavoro)

b. Dirigenti e Preposti

Nome e Cognome:

Nella sua qualità di Direttore di Filiale /Dirigente

***** Nome e Cognome:

Nella sua qualità di Preposto

Nome e Cognome:

Nella sua qualità di

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3. Organizzazione della sicurezza a. Organizzazione Sicurezza Azienda appaltatrice

Capo squadra

Referente aziendale appalto

Datore di lavoro

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione

Medico del lavoro

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Addetto/i Prevenzione incendi

Addetto/i Primo Soccorso

Recapiti telefonici appaltatore

b. Interventi formativi ed informativi obbligatori

QUALIFICA LAVORATORI

ATTIVITA’ DI FORMAZIONE

DEDICATA NOMINATIVO SVOLTA ANNOTAZIONI

RSPP Corso RSPP (D.Lgs.81/08) (*1) SI

Corso prevenzione incendi SI

Addetti Corso primo soccorso SI

RLS Corso RLS (D.Lgs.81/08) SI

**** Nuovi assunti (dopo 01/01/1997)

Formazione sui rischi particolari del lavoro ed uso DPI

****

Lavoratori Informazione generale sul D. Lgs. 81/08 SI

1 Nota:Obbligatorio solo se svolto direttamente dal datore di lavoro nominato dopo il 1 gennaio 1997.

2 Indicare possibili altri corsi frequentati e l’eventuale possesso di patentini, qualifiche o iscrizioni particolari

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c. Interventi formativi ed informativi non obbligatori

NOMINATIVO ATTIVITA’ DI FORMAZIONE DEDICATA SVOLTA ANNOTAZIONI

Datore di lavoro

****

****

****

****

****

Lavoratori

****

4. Procedure aziendali di sicurezza

Riportare l’estratto delle procedure aziendali di sicurezza relative alle mansioni svolte nello specifico dai propri lavoratori dipendenti. Una medesima figura può anche ricoprire più ruoli.

Qualifica Nominativo Presente in

cantiere Mansione ai fini della sicurezza

RSPP SI Antincendio

RSPP SI Primo soccorso

Caposquadra SI Controllo e

coordinazione delle operazioni

**** *****

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5. Elenco dei lavoratori e sorveglianza sanitaria

Si riporta il nominativo dei lavoratori, la loro mansione e viene indicato anche se essi sono soggetti a sorveglianza sanitaria.

NOMINATIVO DEL LAVORATORE

MANSIONE SOGGETTO A

SORVEGLIANZA SANITARIA

*****

NOMINATIVO DEL LAVORATORE AUTONOMO 2

MANSIONE

*****

2 La sezione è evidenziata in rosso e pertanto verra compilata in questo modo indicando i lavoratori autonomi subappaltatori diretti dell'impresa relatrice al fine di adeguare il documento ai contenuti minimi previsti per esso dal successivo D.P.R. 222/2003 all'art. 6 comma 1 lettera a) punto 7).

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Capitolo 7

GESTIONE DELLE EMERGENZE

COMPITI E PROCEDURE GENERALI

In situazione di emergenza (incendio – infortuni) l’operaio dovrà chiamare l’addetto all’emergenza che si attiverà secondo le indicazioni sotto riportate. Solo in assenza dell’addetto all’emergenza l’operaio potrà attivare la procedura sotto elencata.

a. CHIAMATA SOCCORSI INTERNI

IN CASO D’INCENDIO

Telefonare al C.O.D. al nr. 07738212242 (int. 6582242), o al

Nucleo A/I nr. 07738212290 (int. 6582290) e dare l’allarme:

- rispondere con calma alle domande dell’operatore ; - specificare la natura dell’Emergenza; - specificare il luogo dell’Emergenza; - specificare la presenza di eventuali persone coinvolte; - fornire le proprie generalità; - non interrompere la comunicazione finché non lo decide l’operatore; - attendere i soccorsi lontano dal luogo dell’emergenza.

INFORTUNI O MALORI

Telefonare al C.O.D. al nr. 07738212242 (int. 6582242), o al

Pronto Soccorso Aeroportuale al nr. 07738212400 (int. 6582400) e dare l’allarme:

- rispondere con calma alle domande dell’operatore ; - specificare la natura dell’Emergenza; - specificare il luogo dell’Emergenza; - specificare la presenza di eventuali persone coinvolte e/o ferite; - fornire le proprie generalità; - non interrompere la comunicazione finché non lo decide l’operatore; - attendere i soccorsi lontano dal luogo dell’emergenza.

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b. CHIAMATA SOCCORSI ESTERNI

IN CASO D’INCENDIO

Chiamare i vigili del fuoco telefonando al 115

- rispondere con calma alle domande dell’operatore dei vigili del fuoco

- fornire indirizzo e telefono del cantiere; - informazioni sull’incendio. - non interrompere la comunicazione finché non lo decide

l’operatore. - attendere i soccorsi esterni al di fuori del cantiere;

INFORTUNI O MALORI

Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il numero telefonico 118

- rispondere con calma alle domande dell’operatore; - fornire cognome e nome; - località e kilometro, n. telefonico ed eventuale percorso per

arrivarci; - tipo di incidente: descrizione sintetica della situazione, numero dei

feriti, ecc.;

Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi.

Regole di comportamento:

- Seguire i consigli dell’operatore della Centrale Operativa 118. - Osservare bene quanto sta accadendo per poterlo riferire. - Prestare attenzione ad eventuali fonti di pericolo (rischio di

incendio, ecc.). - Incoraggiare e rassicurare il paziente. - Inviare, se del caso, una persona ad attendere l’ambulanza in un

luogo facilmente individuabile. - Assicurarsi che il percorso per l’accesso della lettiga sia libero da

ostacoli.

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Capitolo 8

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI

I rischi interferenti afferiscono, non sempre in modo univoco, a quattro differenti tipologie:

a. Rischi da sovrapposizione di attività, derivanti dallo svolgimento in contemporanea delle attività svolte dalla DITTA APPALTATRICE e da altre imprese (inclusi i dipendenti del Committente e/o eventuale pubblico presente);

b. Rischi immessi dall’attività della ditta aggiudicataria nei luoghi di lavoro del Committente;

c. Rischi specifici del luogo di lavoro, ove è previsto che debba operare la ditta aggiudicataria, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività;

d. Rischi da esecuzioni particolari, qualora il Committente richieda alla ditta aggiudicataria lavorazioni che esulano dalla normale attività di quest’ultima.

Criteri di valutazione utilizzati La definizione della Scala delle Probabilità fa riferimento principalmente all’esistenza di una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata ed il danno ipotizzato; in secondo luogo all’esistenza di dati statistici noti a riguardo; infine un criterio di notevole importanza, è quello del giudizio soggettivo di chi è direttamente coinvolto nella realtà lavorativa, che spesso costituisce l’unica fonte di tipo pseudo-statistico disponibile.

SCALA DELLE PROBABILITÀ’ (P)

VALORE LIVELLO DEFINIZIONI/CRITERI

4 ALTAMENTE PROBABILE

• Esiste una correlazione diretta tra la carenza riscontrata ed il danno ipotizzato per i lavoratori;

• Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nei luoghi in esame o in altre attività similari.

• Il verificarsi del danno conseguente alla mancanza rilevata non susciterebbe stupore tra il personale addetto.

3 PROBABILE

• La carenza riscontrata può provocare un danno ai lavoratori, anche se non in modo automatico o diretto;

• E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza rilevata ha fatto seguito un danno.

• Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa trai lavoratori.

2 POCO

PROBABILE

• La carenza riscontrata può provocare un danno ai lavoratori, solo in presenza di circostanze sfortunate.

• E’ noto solo il verificarsi di rarissimi episodi. • Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa

tra i lavoratori.

1 IMPROBABILE

• La carenza riscontrata può provocare un danno ai lavoratori, solo per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti.

• Non sono noti eventi già verificatisi. • Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe incredulità.

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La Scala di gravità del Danno, chiama invece in causa la competenza di tipo sanitario e fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno, distinguendo tra infortunio ed esposizione acuta o cronica.

SCALA DELLE GRAVITÀ’ DEL DANNO (D)

VALORE LIVELLO DEFINIZIONI/CRITERI

4 GRAVISSIMO

• Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale.

• Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.

3 GRAVE

• Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.

• Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti.

2 MEDIO • Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità

reversibile. • Esposizione cronica con effetti reversibili.

1 LIEVE • Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità

rapidamente reversibile. • Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

Definiti il danno e la probabilità, il rischio è automaticamente graduante mediante la formula:

R = P x D

Il Rischio è raffigurabile nella rappresentazione grafica che segue, avente in ascissa la gravità del danno e in ordinata la probabilità del suo verificarsi:

RISCHIO (R) ENTITÀ DEL DANNO (D)

PROBABILITÀ [P] LIEVE MEDIO GRAVE M OLTO GRAVE

IMPROBABILE 1 2 3 4

POCO PROBABILE 2 4 6 8

PROBABILE 3 6 9 12

ALTAMENTE PROBABILE 4 8 12 16

Tale rappresentazione costituisce di per se un punto di partenza per la definizione delle priorità e la programmazione temporale degli interventi di prevenzione e protezione da adottare. La valutazione numerica e cromatica del rischio permette di identificare una scala di priorità degli interventi.

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L’insieme delle successive tabelle di rischio, corredate dalle suddette valutazioni e dalle indicazioni delle azioni correttive e della loro priorità, costituisce la base per la stesura della presente Valutazione dei Rischi Interferenti.

R=1 Condizioni di lavoro accettabili non necessitano ulteriori provvedimenti

2<R<3 L’attività presenta un rischio residuo, attenersi alle procedure stabilite e programmare nel breve-medio termine delle azioni correttive e/o migliorative (1 mese).

4<R<8 L’attività presenta un rischio grave. Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza (comunque prima dell’inizio dei lavori).

R>8

Attenzione l’attività comporta un rischio grave non accettabile. Attuare delle azioni correttive e ricondurre l’analisi del rischio (comunque prima dell’inizio dei lavori).

RISCHI DA SOVRAPPOSIZIONE DI ATTIVITA’

Sono connessi alle interferenze tra: a. i lavoratori della ditta appaltatrice ed il personale visitatore presente all’interno

dell’Ente;

b. i lavoratori della ditta appaltatrice e personale di altro Ente in missione;

c. i lavoratori della ditta appaltatrice ed i lavoratori di altre imprese che potrebbero contemporaneamente operare nella stessa zona.

Capitolo 9

RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DA PARTE

DELL’APPALTATORE

a. Autoveicoli: Saranno utilizzati autoveicoli di proprietà del personale dipendente della ditta appaltatrice per accedere ai luoghi di lavoro all’uopo attrezzati per la sosta degli stessi nei luoghi consentiti.

b. Prodotti chimici

Eventuali prodotti chimici utilizzati devono essere registrati presso il Ministero della Salute e conservati durante le lavorazioni in luoghi idonei individuati per temperatura ed opportunamente chiusi.

c. Attrezzatura specifica

Attrezzatura specifica per i lavoratori nella fase di lavorazione :

Quella necessaria/ordinaria alla realizzazione dei lavori di _____________________________

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d. Individuazione dei rischi specifici e di interferenza

N INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI E DI INTERFER ENZA SI NO

1 ESECUZIONE ALL’INTERNO DEI LUOGHI DI LAVORO X

2 ESECUZIONE ALL’ESTERNO DEI LUOGHI DI LAVORO X

3 PREVISTI INTERVENTI SUGLI IMPIANTI X

4 PREVISTI INTERVENTI MURARI X

5 ALLESTIMENTO AREA DELIMITATA RACCOLTA MATERIALI X

6 ESECUZIONE DURANTE ORARIO DI LAVORO CONCORDATO X

7 PREVISTO LAVORO FUORI DAL NORMALE ORARIO CONCORDATO X

8 PREVISTA CHIUSURA DI PERCORSI X

9 PREVISTO UTILIZZO DI TRABATTELLI (LAVORI IN QUOTA) X

10 UTILIZZO DI FIAMME LIBERE X

11 PREVISTO UTILIZZO DI SOSTANZE CHIMICHE X

12 RISCHIO SVILUPPO ATMOSFERE ESPLOSIVE X

13 PREVISTA MOVIMENTAZIONE CARICHI MANUALE E CON L’AUSILIO DI

MACCHINARI X

14 PREVISTA PRODUZIONE DI RUMORE X

15 PREVISTA TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DI SISTEMI ANTINCENDIO X

16 PRESENTE RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO X

17 PRESENTE RISCHIO DI CADUTA DI MATERIALE DALL’ALTO X

18 MOVIMENTO AUTOMEZZI X

19 COMPRESENZA CON ALTRI LAVORATORI X

20 PREVISTO TRASPORTO DI SOSTANZE CHIMICHE X

21 I LAVORATORI DELLA DITTA UTILIZZERANNO I SERVIZI IG IENICI DEL LUOGO DI LAVORO X

22 I LAVORATORI DELLA DITTA INCARICATA AVRANNO A LORO DISPOSIZIONE SPAZI QUALI DEPOSITI X

23 ESISTONO SPAZI DEDICATI AL CARICO/SCARICO DEI MATERIALI NECESSARI ALLO SVOLGIMENTO DELL’APPALTO X

24 E’ PREVISTO LO SVILUPPO DI RUMORE IN QUANTITA’ SIGNIFICATIVAMENTE MAGGIORI RISPETTO AL LUOGO DI LAVORO X

25 PREVISTO USO DI SCALE X

26 PREVISTO UTILIZZO/TRASPORTO DI LIQUIDI INFIAMMABILI/COM-BUSTIBILI X

e. Misure di prevenzione e protezione atte ad eliminare i rischi dovuti alle interdipendenze dei lavoratori

Si dispone preventivamente che durante le fasi di lavorazione devono essere interdetti i luoghi di lavoro a rischio interferenza attraverso apposita segnaletica di sicurezza, al fine di avvisare preventivamente il personale operante all’interno dell’area interessata ai lavori

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Capitolo 10

COSTI DELLA SICUREZZA L’art. 8 della Legge 123/2007 modificata dall’art. 86 del codice dei contratti pubblici, prevede che vengano individuati specificatamente i costi riferibili alla sicurezza, che dovranno risultare congrui rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi e delle forniture, anche al fine delle obbligatorie verifiche amministrative sulle offerte anomale L’art. 86 comma 3bis del Codice dei contratti pubblici, di cui al D.Lgs. 163/2006, così come modificato dall’art. 8 della Legge 123/2007, richiede alle stazioni appaltanti che “ Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di […], di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificatamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture.” Inoltre nel successivo comma 3ter, si richiede che “il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d’asta”. L’amministrazione è tenuta a computare solo i rischi interferenziali, a conteggiare gli stessi ed a sottrarli a confronto concorrenziale. Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell’appalto saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per:

a. gli apprestamenti (come ponteggi, tra battelli, etc.); b. le misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale

eventualmente necessari per eliminare o ridurre al minimo i rischi da lavorazioni interferenti;

c. gli eventuali impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; d. i mezzi e servizi di protezione collettiva (come segnaletica di sicurezza, avvisatori

acustici, etc.); e. le procedure previste per specifici motivi di sicurezza; f. gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o

temporale delle lavorazioni interferenti; g. le misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature,

infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.

Per la tipologia della lavorazione, i costi per la sicurezza sono stimati pari al 3% della spesa prevista dal contratto stipulato dall’A.D.

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DOCUMENTI ALLEGATI

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ALLEGATI AERONAUTICA MILITARE A. RISCHI

− Schema delle attività previste dal contratto e connessione dei “rischi da interferenza”

B. VERBALE DI SOPRALLUOGO – RIUNIONE DI COOPERAZIONE E

COORDINAMENTO

C. PRINCIPALI RISCHI PRESENTI PRESSO IL 70° STORMO E NORME DI CARATTERE GENERALE DA RISPETTARE

D. ESTRATTO DEL T.U. ARTT. 26 E 27

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ALLEGATO “A”

TABELLA DEI RISCHI

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Schema dei rischi possibili per “interferenza” per servizi

Operazione di Rischio da interferenza individuato

Procedura o provvedimento di sicurezza

Protezione collettiva

D.P.I. per rischi residui

P D R

Rischi di cadute, urti, inciampi

Gli interventi non devono creare ostacoli alla percorrenza dei luoghi non oggetto dell’intervento. Attrezzature e materiali dovranno essere collocati in modo da non causare inciampo. Il deposito non dovrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga; se ne deve, inoltre, disporre l’immediata raccolta ed allontanamento al termine delle lavorazioni. Se gli interventi presuppongono l’apertura di botole, cavedi, sottopassaggi e simili, eventualmente posti nella zona sottostante i pavimenti, dovranno essere predisposte specifiche barriere, segnalazioni e segregazioni della zona a rischio o garantire la continua presenza di persone a presidio. L’Appaltatore deve segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare bagnate e quindi a rischio scivolamento. Nel caso di ristagni d’acqua all’interno degli edifici (a seguito di eventi meteorologici, di perdite da tubazioni o di interventi manutentivi), l’Appaltatore dovrà provvedere immediatamente ad asciugarla.

1 2 2

Elettrocuzione: presenza di apparec-

chiature elettriche

Delimitare la zona interessata dai lavori dove potrebbero essere presenti elementi in tensione raggiungibili dalle persone e mantenere chiusi gli sportelli dei quadri elettrici qualora gli interventi vengono svolti direttamente sugli stessi. Apporre nei pressi delle aree di lavoro adeguata segnaletica di avvertimento e divieto. Effettuare le giunzioni dei cavi e le connessioni elettriche solo all’interno delle cassette di derivazione, le quali debbono essere chiuse tramite apposite viti di serraggio dei coperchi non appena terminate le relative operazioni. Al termine degli interventi di manutenzione degli impianti e/o delle linee elettriche controllare l’integrità dei cavi elettrici e delle protezioni dai contatti diretti e indiretti.. Predisporre sistemi di interdizione al ripristino accidentale della tensione (blocchi di sicurezza, segnaletica, etc). Accertarsi che, prima delle operazioni di manutenzione, le attrezzature non siano in funzione o alimentate.

1 2 2

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Schema dei rischi possibili per “interferenza” per servizi

Operazione di Rischio da interferenza individuato

Procedura o provvedimento di sicurezza

Protezione collettiva

D.P.I. per rischi residui

P D R

Danneggiamenti di impianti e rischi

conseguenti

Sono presenti nei locali rete elettrica, impianti di refrigerazione. Prestare la massima attenzione per evitare il danneggiamento accidentale

1 1 1

Ferite o Lesioni da urti accidentali

Presso i PG è presente personale militare addetto al controllo delle lavorazioni. Deve essere impedito l’accesso a tutti i non addetti ai lavori. I locali adibiti a magazzino o ripostiglio devono essere chiusi se incustoditi.

1 3 3

Incendio ed Esplosione

Considerata la tipologia del lavoro e le caratteristiche del luogo il rischio incendio può essere classificato “medio”. L’Appaltatore dovrà predisporre tutte le azioni previste al fine di impedire interferenze con la normale attività lavorativa (Rifornimento Carburanti). È cura dell’Appaltatore fornire idonei DPI e procedure al personale impegnato nelle lavorazioni. Nelle zone interessate sono presenti presidi antincendio regolarmente mantenuti.

1 3 3

Rischi di caduta di materiali dall’alto

Per gli interventi eseguiti in quota, la Ditta deve provvedere alla preventiva segregazione delle zone al livello del suolo in corrispondenza della proiezione verticale dell’attività da seguire (anche al fine di evitare all’esterno il parcheggio di automezzi dell’A.D e privati), mediante cavalletti, nastri e apposita segnaletica indicante il pericolo ed il conseguente divieto di passare o sostare in tali zone. Qualora nelle zone sottostanti gli interventi in quota sia necessario permettere la sosta ed il transito di persone terze, l’esecuzione degli stessi deve essere preceduta dalla messa in atto di protezioni, delimitazioni e segnaletica richiamante il pericolo. Tutte le opere provvisionali, i mezzi d’opera e le scale necessarie allo svolgimento degli interventi devono essere allestite.

2 1 2

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Schema dei rischi possibili per “interferenza” per servizi

Caduta dall’alto nell’uso di scale

Fare uso di scale a norma corredate dai requisiti di sicurezza (resistenza, idoneità, dispositivi antisdrucciolo, dispositivi di limitazione apertura della scala a libro) Assicurarsi della stabilità della stessa. Per la scala a libro verificare la presenza e l efficacia del dispositivo avente funzione di impedire l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza, non si deve salire sulla piattaforma e sul gradino immediatamente sottostante. Per eseguire lavori in altezza è fatto divieto d uso di mezzi diversi da quelli in dotazione vale a dire sedie sgabelli , tavoli, ecc. Tutti gli spostamenti della scala devono essere fatti con la persona ed il materiale a terra. Va fatto divieto di più persone sulla stessa scala. L’espletamento di attività in altezza dovrà essere fatta in assenza di utenza e personale non autorizzato. Segnalare e delimitare le aree di lavoro al fine da evitare interferenze derivanti dalla compresenza tra personale della Ditta e personale dell’A.D.

1 3 3

Rischi dovuti alla proiezione di schegge

In caso di possibilità di proiezione di schegge, l’Appaltatore deve prevenire un simile evento, delimitando e segnalando l’area di influenza attraverso la predisposizione di delimitazioni, ed opportuna segnaletica di sicurezza.

1 3 3

Rischi per l’esposizione al rumore

In caso di lavorazioni che possono comportare esposizione al rumore quotidiana personale superiore a 80 dBa, le persone addette dovranno essere dotate degli idonei otoprotettori. Tali zone devono essere delimitate e segnalate mediante cartellonistica. Nel caso che l’attività effettuata dall’Appaltatore esponga generi verso terzi esposizione significativa al rumore, si deve operare con i migliori mezzi tecnici a disposizione (attrezzature silenziate, procedimenti tecnologici adeguati). Tali attività devono essere di norma svolte in assenza di terzi sul luogo di lavoro.

1 3 3

Rischi derivanti dall’uso di macchine o

attrezzature

Tutte le attrezzature, le macchine e gli utensili utilizzati devono essere conformi alle norme vigenti in materia di protezione e sicurezza del personale utilizzatore e di terzi e devono riportare la marcatura CE.

2 1 2

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Schema dei rischi possibili per “interferenza” per servizi

Operazione di Rischio da interferenza individuato

Procedura o provvedimento di sicurezza

Protezione collettiva

D.P.I. per rischi residui

P D R

Circolazione automezzi interno base Investimento in area esterna di pedoni

Attenersi alle previsioni del codice della strada. Prestare attenzione ai limiti di velocità presenti. Sui piazzali esterni alle sedi lavorative dovranno essere adottate le seguenti precauzioni: - Osservare e rispettare la cartellonistica presente nelle zone

adibite al transito; - Moderare la velocità; - Prestare attenzione alla manovra di altri veicoli; - In condizioni di scarsa visibilità o manovrabilità, effettuare

manovre esclusivamente con l’ausilio di personale a terra; - Non transitare o sostare nelle aree di manovra dei mezzi, - Prestare attenzione al cancello dotato di meccanismo di

apertura e di chiusura meccanica. Per interventi da eseguire con impiego di mezzi operativi, la Ditta porrà la massima attenzione affinché nessuno possa entrare , né tantomeno sostare nel raggio d’azione della macchina operatrice

1 2 2

Nota bene: i rischi individuati, si riferiscono alla possibile ricaduta, in termini di rischio durante le operazioni di pulizia previste dal relativo contratto, cioè, verso i lavoratori del

committente. inoltre sono stati individuati le fonti di pericolo esistenti nei luoghi oggetto della prestazione contrattuale, ovvero quelle che possono essere risentite dal personale della Ditta contraente. Il committente e la Ditta contraente conservano in esclusiva l'obbligo di proteggere il proprio personale dai rischi individuati e valutati nel proprio Documento di Valutazione dei Rischi. (D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 26 comma 3)

NON SONO CONTENUTI I RISCHI PROFESSIONALI PROPRI DELL'ATTIVITA' DEL CONTRAENTE O DEL COMMITTENTE !

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ALLEGATO “B”

VERBALE DI SOPRALLUOGO

RIUNIONE DI COOPERAZIONE E

COORDINAMENTO

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Aeronautica Militare 70° Stormo

Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti

Riferimenti normativi

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Documento di proprietà dell’Aeronautica Militare Comando 70° Stormo, destinato alle imprese appaltatrici all’interno del sedime aeroportuale e nell’ambito del’intero ciclo produttivo del 70° Stormo. L’utilizzo, la diffusione e la riproduzione anche parziale del documento è consentita esclusivamente per finalità previste dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni

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COMANDO 70° STORMO

VERBALE DI SOPRALLUOGO – RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO (art. 26 D.Lgs. 4 aprile 2008, n. 81 – contratto di appalto o d’opera o di somministrazione)

In riferimento all’incarico che l’impresa appaltatrice

In relazione al contratto del

Ha ricevuto dalla committente Aeronautica Militare di effettuare presso i seguenti P.G. del

Comando 70° Stormo Aeroporto “G.C. Graziani” per i lavori che

prevedono l’effettuazione delle seguenti attività:

__________________________________________________________________________

è convenuto il seguente rappresentante della Ditta ________________________________

Cognome e Nome

ruolo ricoperto in Ditta

DATORE DI LAVORO

***** *****

Il quale dichiara:

� Di aver eseguito congiuntamente al personale dell’A.D. un sopralluogo ove si svolgeranno i lavori;

� Di essersi riuniti allo scopo di una reciproca informazione sui rischi e sui pericoli connessi all’attività di cui all’appalto e di quelli derivanti dalle attività lavorative svolte presso l’Aeroporto di Latina, nonché allo scopo di coordinare gli interventi di prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori valutando le possibili interferenze;

� Di aver preso visione degli ambienti di lavoro e di giudicarli idonei allo svolgimento delle attività sopra indicate;

� Di aver ricevuto il Documento di Valutazione dei Rischi Interferenti (art. 26, com. 3 D.Lgs. 81/08) e di aver preso visione del Documento di Valutazione dei Rischi nei quali sono riportate le lavorazioni ed i rischi conseguenti possibili;

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� Di utilizzare/ non utilizzare attrezzature dell’ A.D.

In caso di risposta affermativa, si elencano di seguito le attrezzature

****

e di aver preso visione dei manuali di uso e manutenzione e di impegnarsi a formare adeguatamente i

propri lavoratori incaricati del loro uso, i cui nominativi vanno preventivamente comunicati al locale

S.L.P.P.

� Di utili zzare / non utilizzare sostanze pericolose per lo svolgimento delle lavorazioni;

In caso di risposta affermativa, elencare di seguito le sostanze utilizzate

****

e di trasmettere al locale S.L.P.P. copia delle “Schede di Sicurezza”

� Di aver preso visione della viabilità interna e di essere stato edotto circa le modalità di circolazione dei veicoli e dei pedoni all’interno del sedime aeroportuale;

� Di essere a conoscenza che nei luoghi di lavoro possono essere presenti altre imprese appaltatrici;

� Di aver preso visione del piano di emergenza specifico delle aree interessate alle lavorazioni.

La Ditta appaltatrice si impegna ad aggiornare il proprio documento di valutazione dei rischi e a redigere un piano della sicurezza (P.O.S.) coerente con i rischi comunicati dall’A.D.

Nel corso del sopralluogo e della riunione di cooperazione e coordinamento sono state concordate le seguenti misure:

****

Latina, __________________________

L’impresa appaltatrice

Comandante 70° Stormo

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ALLEGATO “C”

PRINCIPALI RISCHI PRESENTI PRESSO IL 70° STORMO

E NORME DI CARATTERE GENERALE

DA RISPETTARE

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ELENCO PRINCIPALI RISCHI PRESENTI PRESSO IL 70° STORMO

Impatto con mezzi in movimento (autobus, mezzi pesanti, carrelli elevatori, etc.)

Scivolamenti, cadute e inciampo

Esposizione al rumore

Contatto e esposizione a sostanze pericolose e nocive

Pericolo di incendio per la presenza di sostanze infiammabili

Pericolo di caduta durante l’esecuzione di lavori in posti sopraelevati.

Pericoli da rischi dovuti alla presenza di particolari attrezzature (caduta carichi, schiacciamento, organi in movimento)

Rischi legati al contatto con parti elettriche in tensione

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NORME DI CARATTERE GENERALE DA RISPETTARE

o Non fumare o usare fiamme libere all’interno dei locali chiusi o nelle vicinanze di sostanze infiammabili.

o È vietato accedere a zone diverse da quelle previste per lo svolgimento delle specifiche lavorazioni o le aree destinate ai servizi comuni se non accompagnati.

o Mantenere libere le vie di fuga ed evitare di depositare materiali al di fuori delle aree previste

o Utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale in dotazione

o Rispettare la segnaleti-ca stradale e di sicurezza

o Segnalare immediatamente eventuali

guasti o malfunzionamenti di attrezzature o impianti, interrompendo lavorazioni che potrebbero risultare pericolose

o Se si effettuano lavorazioni temporanee che possono comportare pericoli (caduta di oggetti dall’alto, urti con mezzi in movimento, etc.) delimitare l’area di lavoro

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NORME DI CARATTERE GENERALE DA RISPETTARE

• L’utilizzo di apparecchiature elettriche di proprietà dell’impresa appaltatrice deve essere preventivamente concordato con il personale della Centrale Elettrica ed effettuato rispettando le condizioni previste dal costruttore

• L’eventuale utilizzo di attrezza-ture/impianti di proprietà dell’A.D. deve essere preventivamente autorizzato da parte del Comandante il 70° Stormo ed effettuato rispettando le condizioni previste dal costruttore

• Tutto il personale impiegato deve avere una adeguata formazione. La formazione del personale è a carico dell’impresa appaltatrice

• La conduzione di veicoli all’interno del sedime aeroportuale deve avvenire esclusivamente da parte del personale in possesso delle abilitazioni necessarie.

o È vietato fotografare o filmare all’interno del sedime aeroportuale senza preventiva autorizzazione del Comando 70° Stormo

o È vietato consumare pasti al di fuori delle aree apposite (mense)

o È vietato versare liquidi negli scarichi o scaricare rifiuti se non nelle aree apposite

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ALLEGATO “D”

Estratto del T.U. artt. 26 e 27 Estratto dalla Specifica dei lavori relativa al Contratto

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Articolo 26 Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione

1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo:

a. verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all’articolo 6, comma 8, lettera g), l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. Fino alla emanazione del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:

I. acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;

II. acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;

b. fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.

2. Nell’ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:

a. cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;

b. coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non é possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento é allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto.

3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI.

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3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.

4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere

al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale.

6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle

procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme i n materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro Ø determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione.

7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come

da ultimo modificate dall’articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto.

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8. Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità d el lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.

Articolo 27 (Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi)

1. Nell’ambito della Commissione di cui all’articolo 6 , anche tenendo conto delle

indicazioni provenienti da organismi paritetici, vengono individuati settori, ivi compreso il settore della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico, e criteri finalizzati alla definizione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, con riferimento alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, fondato sulla base della specifica esperienza, competenza e conoscenza, acquisite anche attraverso percorsi formativi mirati, e sulla base delle attività di cui all’articolo 21, comma 2, nonché sulla applicazione di determinati standard contrattuali e organizzativi nell’impiego della manodopera, anche in relazione agli appalti e alle tipologie di lavoro flessibile, certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.

1-bis. Con riferimento all’edilizia, il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi si realizza almeno attraverso la adozione e diffusione, nei termini e alle condizioni individuati dal decreto del Presidente della Repubblica di cui all’ articolo 6, comma 8, lettera g), del presente decreto, di uno strumento che consenta la continua verifica della idoneità delle imprese e dei lavoratori autonomi, in assenza di violazioni alle disposizioni di legge e con riferimento ai requisiti previsti, tra cui la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e i provvedimenti impartiti dagli organi di vigilanza. Tale strumento opera per mezzo della attribuzione alle imprese ed ai lavoratori autonomi di un punteggio iniziale che misuri tale idoneità, soggetto a decurtazione a seguito di accertate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’azzeramento del punteggio per la ripetizione di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro determina l’impossibilità per l’impresa o per il lavoratore autonomo di svolgere attività nel settore edile

2. Fermo restando quanto previsto dal comma 1-bis, che potrà, con le modalità ivi

previste, essere esteso ad altri settori di attività individuati con uno o più accordi interconfederali stipulati a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative, il possesso dei requisiti per ottenere la qualificazione di cui al comma 1 costituisce elemento preferenziale per la partecipazione alle gare relative agli appalti e subappalti pubblici e per l’accesso ad agevolazioni, finanziamenti e contribu ti a carico della finanza pubblica, sempre se correlati ai medesimi appalti o subappalti.

2-bis. Sono fatte salve le disposizioni in materia di qualificazione previste dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni.

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ALLEGATI DITTA CONTRAENTE

� COMUNICAZIONE DEL PERSONALE ACCREDITATO DALL’ASSUNTORE DEI LAVORI AD OPERARE ALL’INTERNO DE L SEDIME AEROPORTUALE (Allegato“E”) – TESSERA DI RICONOSCI-MENTO

� ORGANIZZAZIONE

� Documenti di nomina delle figure della sicurezza � METODOLOGIA

� Eventuale documentazione di indirizzo, istruzioni, procedure � SCHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI

� Schede di sicurezza di eventuali prodotti potenzialmente pericolosi (Tossici, Corrosivi, Irritanti, Dannosi per l’ambiente, Infiammabili, etc.)

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ALLEGATO “E”

COMUNICAZIONE DEL PERSONALE ACCREDITATO DALL’ASSUNTORE

DEI LAVORI AD OPERARE ALL’INTERNO DEL SEDIME

AERPORTUALE DEL 70° STORMO E

TESSERA RICONOSCIMENTO PERSONALE DITTA

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____________________________________ Timbro Ditta

COMUNICAZIONE DEL PERSONALE ACCREDITATO DALL’ASSUNTORE DEI LAVO RI AD OPERARE ALL’INTERNO DEL 70° STORMO

Il sottoscritto in qualità di

della ditta iscrizione alla camera di commercio, industria

e artigianato nr. in data

COMUNICA

che per i lavori di:__________________________________________”

che si svolgono all’interno del sedime del 70° Stormo Manufatto/i nr. ________________ di PG.

Sono accreditati all’esecuzione dell’attività di cui al capitolato i dipendenti elencati di seguito:

COGNOME E NOME NR. POSIZIONE

ASSICURATIVA INAIL

NR. POSIZIONE

ASSICURATIVA INPS

ABILITAZIONI E PATENTI

NECESSARIE PER LO

SVOLGIMENTO DELLE

ATTIVITA’ OGGETTO

DELL’APPALTO

DICHIARA:

� che tutto il personale è in regola con tutti i contributi assistenziali, previdenziali e assicurativi; � di aver preso visione del Documento Unico di Valutazione Rischi Interferenti ; � di aver effettuato prima dell’inizio dell’attività un sopralluogo degli ambienti di lavoro per verificare

la presenza di rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori; � che tutto il proprio personale dipendente è stato informato circa i rischi generali esistenti nei luoghi

in cui verrà svolta l’attività come previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 81/08) ed è stato informato riguardo al preciso obbligo contrattuale che solo il personale in possesso di idonea abilitazione alla guida può condurre mezzi all’interno del sedime aeroportuale;

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� che l’eventuale utilizzo di attrezzature di proprietà dell’A.D. potrà avvenire solo da personale adeguatamente formato;

DICHIARA inoltre che:

� è stato nominato Medico Competente il Dott. .

� è stato nominato RSPP il Sig. .

� i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio e pronto soccorso e, comunque, di gestione delle emergenze sono i seguenti:

COGNOME E NOME NOTE

COMUNICA inoltre che il Sig. riveste il RUOLO DI REFERENTE /

CAPO SQUADRA

La presente comunicazione ha validità .

DICHIARA di aver preso visione dell’informativa ai sensi dell’art. 13 D.Lgs. 196/03 relativo al

trattamento dei dati personali forniti ai fini della gestione del contratto di cui sopra.

Latina,_______________________________

Timbro e Firma

__________________________________

Page 50: DUVRI PULIZIA 2012 - aeronautica.difesa.it · D.Lgs. 81/08 artt. 26 e28 Pagina 1 di 50 Documento di proprietà dell’Aeronautica Militare Comando 70° Stormo, destinato alle imprese

Aeronautica Militare 70° Stormo

Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti

Riferimenti normativi

D.Lgs. 81/08 artt. 26 e28 Pagina 50 di 50

Documento di proprietà dell’Aeronautica Militare Comando 70° Stormo, destinato alle imprese appaltatrici all’interno del sedime aeroportuale e nell’ambito del’intero ciclo produttivo del 70° Stormo. L’utilizzo, la diffusione e la riproduzione anche parziale del documento è consentita esclusivamente per finalità previste dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni

RICONOSCIMENTO PERSONALE DITTA

Dal 1° settembre 2007 ai sensi della legge 3 agosto 2007 , nr. 123, e successive modifiche ai sensi del D.Lgs. 81/08 è obbligatorio per tutte le imprese che operano in regime di appalto e subappalto di fornire al proprio personale una tessera di riconoscimento. Il personale inoltre è tenuto ad esporre detta tessera.

Normativa di Riferimento

� D.Lgs. nr.81 del 9/4/2009 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

� Art. 18. Obblighi del datore di lavoro e del dirigente

1. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'articolo 3, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:

…. u) nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i

lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.

� Art. 20. Obblighi dei lavoratori …..

3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto.

� Art. 26. Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione ….

8. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.

Cognome e Nome del lavoratore

Nr. Matricola___________________________

FOTO

Impresa

Sede

Tessera di riconoscimento (art. 26, comma 3 D.Lgs. 81/08)

Fac-Simile Tessera