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Finestre aperte Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi Onlus sostenitore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Rovigo - Quadrimestrale. In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta. Anno XXVI n. 1 / 2018 E-mail: [email protected] SITO internet: www.mariabolognesi.com Pagina Facebook: Beata Maria Bolognesi Numero speciale Ho bisogno di stare con Te non lo sai quanto costi a me io ti penso ogni attimo che tu respiri e non pensi a me. Tu saprai la mia fedeltà né più grande alcuno sarà del mio Amore per l’umanità disturbata dall’oscurità. E ogni lacrima tersa sarà sol nel gaudio la storia vivrà sinodal passeggiata vedrà la ormai red-enta unità. (PIERANDREA GUSELLA) poesia Dedicata a Zoe Due stelle nel firmamento di Dio La beata Maria Bolognesi e Zoe Mantovani Zoe con la beaa Maria, 1972. “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. Gesù

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Finestre apertePeriodico del Centro Beata Maria Bolognesi Onlus sostenitore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

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Anno XXVI n. 1 / 2018

E-mail: [email protected] internet: www.mariabolognesi.com Pagina Facebook: Beata Maria Bolognesi

Numero speciale

Ho bisogno di stare con Tenon lo sai quanto costi a meio ti penso ogni attimo che tu respiri e non pensi a me.

Tu saprai la mia fedeltàné più grande alcuno saràdel mio Amore per l’umanitàdisturbata dall’oscurità.

E ogni lacrima tersa saràsol nel gaudio la storia vivràsinodal passeggiata vedràla ormai red-enta unità.

(Pierandrea Gusella)

poesia

Dedicata a Zoe

Due stelle nel firmamento di Dio

La beata Maria Bolognesi e Zoe Mantovani

Zoe con la beaa Maria, 1972.

“Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio”.Gesù

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1 Dedicata a Zoe di Pierandrea Gusella

2 L’anniversario ci chiama a cura della Redazione

3 Il testamento spirituale di Zoe di p. Tito M. Sartori

5 Pensieri di affidamento di Giuseppina Giacomini

6 Le mie lunghe giornate accanto a Zoe allettata

di Giuseppina Giacomini

7 Festa di San Francesco d’Assisi di Silvana Gullo

8 Lettera aperta di Maria Bertilla Franchetti

9 L’insondabile realtà e verità di E. C.

10 Adesso puoi sentirmi meglio di Licia Bolognesi

10 Pensare ... credere e poi parlare di Giuseppina Giacomini

11 Un doppio grande incarico di Giuseppina Giacomini

11 Agenda a cura della Redazione

S ommario

n. 1 / 2018

Finestre apertePeriodico del Centro Beata Maria Bolognesi Onlus sostenitore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

Post

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Anno XXVI n. 1 / 2018

E-mail: [email protected] internet: www.mariabolognesi.com Pagina Facebook: Beata Maria Bolognesi

Numero speciale

Ho bisogno di stare con Tenon lo sai quanto costi a meio ti penso ogni attimo che tu respiri e non pensi a me.

Tu saprai la mia fedeltàné più grande alcuno saràdel mio Amore per l’umanitàdisturbata dall’oscurità.

E ogni lacrima tersa saràsol nel gaudio la storia vivràsinodal passeggiata vedràla ormai red-enta unità.

(Pierandrea Gusella)

poesia

Dedicata a Zoe

Due stelle nel firmamento di Dio

La beata Maria Bolognesi e Zoe Mantovani

Zoe con la beaa Maria, 1972.

“Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio”.Gesù

Direttore Responsabile: Maria Bertilla Franchetti

Direttore: Giuseppina Giacomini

In redazione: Luciano Faraon, Maria Bertilla Franchetti, Silvana Gullo, Pierandrea Gusella, Maria Rosetta Menarello, Paola Munaro

Sede e Redazione: Centro Beata Maria Bolognesi Onlus - Via G. Tasso, 49 45100 Rovigo - Telefono e fax: 0425.27931

Aut. Trib.: Rovigo n. 8/92 del 30/07/1992

Grafica: Roberto Chillon

Stampa: Papergraf.it S.r.l. - Piazzola sul Brenta (Pd)

Per offerte: Conto corrente postale 26145458

2 – Finestre aperte n. 4

Il ricordo

L’anniversario ci chiamaa cura della redazione

Cari lettori,questo numero del periodico vi arriverà entro

la prima quindicina di gennaio 2018, per con-ferire maggior rilievo al 30 gennaio, 38° anniversario della “salita” al cielo della nostra amatissima Beata, che sarà ricordata, come di consueto, con le letture del Pro-prio della Messa che le competono.

La Redazione ha pensato di impaginarlo senza le consuete rubriche, perché il tutto procederà secondo le necessità che si presenteranno momento per mo-mento.

La stessa Redazione ha ritenuto quindi opportuno inserire innanzitutto quanto padre Tito M. Sartori ha “letto” durante le esequie di Zoe Mantovani – il 6 otto-bre 2017 – nella chiesa di San Bartolomeo apostolo in Rovigo. ■

Considerazione

La bara di Zoe Mantovani nella chiesa di San Bartolomeo (Rovigo).

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Soffrire, offrire, pregare... attendere

Il testamento spirituale di Zoedi Padre TiTo M. sarTori

primo pian o

Cara Zoe, ho letto nell’immaginetta

stampata per questa occasio-ne, le parole che ci hai lasciato qua-li tuo testamento: Soffrire, offrire, pregare... attendere.

Nel giorno della memoria litur-gica di San Francesco hai chiuso il tuo cammino terreno e ti sei ricon-giunta con la persona che più hai amato in vita: la Beata Maria Bolo-gnesi. Da lei hai appreso la lezione che hai riassunto nelle parole testa-mentarie e che dopo il decesso di lei, hai tutti i giorni ritrovate nella tua mente e nel tuo cuore.

Hai atteso il compimento ulti-mo, quello che, nel chiudere gli oc-chi alla visione terrestre, ti avrebbe consentito di volgere lo sguardo sulle realtà celesti intraviste per anni nella partecipazione della Bo-lognesi alle sofferenze di Gesù. Tu solo hai avuto la percezione fisica che nella Bolognesi il patire e l’of-frire la propria vita al Signore non erano parole, ma realtà incise nelle sua carne martoriata dalla soffe-renza atroce della partecipazione al Cristo paziente, che le chiedeva di portare con Lui il peso delle uma-ne malvagità. Tu hai visto, segnate nel fisico della persona che amavi, le stimmate della partecipazione al dolore di Gesù soprattutto nelle vi-sioni mistiche annuali del Venerdì santo.

Dal mattino del 4 ottobre 2017, nell’incontro con lei hai ritrovato tut-to il contrario di quanto accaduto in vita: la luce, la gioia, il gaudio della felicità che Dio riserva alle persone che lo amano. La tua è stata, tutto sommato, una vita serena, pur nelle inevitabili sofferenze che solitamente accompagnano il cammino di cia-scuno di noi. Hai avuto il destino

lieto di vivere fianco a fianco, per 25 anni, accanto ad una persona che nella fede seppe sempre trovare l’o-rientamento giusto, il Dio amato con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze e questo sempre, perfi-no nelle malattie che hanno segnato

pesantemente l’intera esistenza della Bolognesi. La povertà che Maria visse sempre, la contraddizione tra i sogni da lei coltivati, perfino quello di rea-lizzare una casa da offrire ai convale-scenti per assicurare loro una ripresa tranquilla della salute cagionevole, perfino questo sogno le fu stroncato e tu, Zoe, hai partecipato a questa di-sillusione ultima della Bolognesi.

Le sei stata accanto affettuosa-mente quando l’impotenza fisica l’aggredì dopo l’infarto e hai potu-to assistere, meravigliata e ad un tempo lieta, che reagiva coraggiosa-mente per poter continuare ad esse-re di aiuto ai fratelli.

Dopo il decesso di Maria hai atte-so, per anni, che venisse riconosciu-

Gennaio-Marzo 2018 – 3

Il ricordo

L’anniversario ci chiamaa cura della redazione

Padre Tito M. Sartori.

Il luogo di sepoltura di Zoe Mantovani, nel cimitero di Rovigo, settore C.

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4 – Finestre aperte n. 1

P rimo piano

ta la verità della sua persona e che tale verità le fosse giustamente ri-conosciuta a livello sommo, ciò che accadde il 7 settembre 2013 con la beatificazione della Bolognesi.

Quel giorno crollarono, come castelli di carta, le calunnie, le deni-grazioni che umiliarono per ben 56 anni Maria Bolognesi, la quale, giu-stamente, nel suo testamento, volle che tutti sapessero che lei concede-va il suo perdono alla città di Rovi-go. Tu conoscevi questa volontà di lei. Sempre Maria perdonò a tutti, anche a coloro che compirono gesti infami nei suoi confronti, gesti che lei ricambiò sempre con un amore e una generosità che solo i santi sulla terra sanno compiere.

La tua vita è durata a lungo: cent’anni. Una lunghezza di vita

che rende evidente la volontà divina che tu potessi rimanere qui, tra noi, per continuare, con la tua presen-za e con la tua preghiera nascosta, a testimoniare non solo la santità della Bolognesi, ma anche la verità che solo l’umiltà consente all’uomo di vivere nella pace interiore e nella consapevolezza che l’esistenza u-mana è ricca di gioia nella misura in cui si riesce a portare nel silenzio le croci che Dio sempre elargisce a coloro che lo amano.

Ora che con Maria hai raggiun-to il traguardo ultimo, prega per noi, per le nostre famiglie, per la nostra città, per l’Europa e per tut-to il mondo, affinché rimanga viva nel cuore di tutti la fede in Gesù, l’amore ai fratelli, soprattutto i più bisognosi, e si ritrovi nell’amore al Signore e alla Vergine santa la forza per continuare a rispondere gene-rosamente agli inviti dello Spirito Santo. ■

La Redazione desidera accostare allo scritto di Padre Tito una deli-

cata testimonianza di un altro sacer-dote, che così esordisce:

“Ho iniziato le Messe gregoriane da ieri 4 ottobre. L’amata Zoe mi ha sem- pre voluto bene, e so – in piccola par-te – quanto ha sofferto, sopportato e offerto in silenzio. Piccolissime ma pre-ziose e significative confidenze che un giorno, forse, condividerò. Finalmente è con Maria. Riposi in pace.” (P. R. T.)

Quale gioia ha recato questa no-tizia, ben sapendo che Zoe ci teneva alla celebrazione di un ciclo di Messe Gregoriane!

Da parte del grande papa San Gregorio Magno, abbiamo la certez-za che, alla fine del “ciclo” delle Messe Gregoriane, l’anima del defunto sarà purificata e potrà vivere nella Luce di Dio, non solo, ma anche vederLo.

I quattro Novissimi, infatti, in- segnano quel che ci aspetta subi- to dopo il decesso di una persona: MORTE - GIUDIZIO - INFERNO - PARADISO.

La redazione La folla accorsa per la beatificazione di Maria Bolognesi, il 7 settembre 2013.

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Gennaio-Marzo 2018 – 5

Le nostre intenzioni

Pensieri di affidamentodi GiusePPina GiacoMini

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La Redazione interrompe questa sequenza di ricordi, importan-ti, per dare spazio ai pensieri

più semplici riportati nei bigliet-ti delle condoglianze o in foglietti messi sotto il cuscino della Beata:

■ Per la Beata Maria

Chi prega presso la tomba di Maria beata, non torna mai a ma-ni vuote.

(A) “Grazie, Maria beata, per la tua sollecitudine nell’avermi assi-stita durante l’intervento chirurgi-co…”.

(B) “Cara Maria, ti raccomando Chiara malata di anoressia”.

(C) ”Cara Maria, intercedi per tutti i problemi della mia famiglia e dei suoi componenti”.

(D) “Alla nostra amata Beata af-fidiamo Maria Pia colpita da ictus cerebrale…”.

(E) Lucia chiede, con fervorosa preghiera a Maria beata, di interce-dere per la figlia malata di leucemia.

(F) “Maria cara, guarda e vedi di guarire i miei tre figli ed anche i nipoti. Ti offriamo le nostre soffe-renze di genitori”.

(G) La mamma di quattro figli è in attesa del quinto. Fabiana chie-de a Maria beata di intercedere per la nuova creatura e per tutta la fa-miglia.

(H) “Cara Maria, oggi sono qui nella tua casa per respirare un po’ della tua fiducia in Gesù e confer-mare che tu mi sei e ci sei sempre vicino. Tu sai che la nostra famiglia “è stata colpita”. Rafforza la nostra certezza che Gesù sa tutto e si pren-de cura, con la tua intercessione, di noi… ringrazia Gesù per tutto e per tutti!”.

(I) “La Beata, lassù in Paradiso, ci aiuti ad affrontare le difficoltà di ogni giorno”.

■ Per Zoe

Chi ha pregato e continua a pregare Zoe, non resta deluso.

(a) “Il 4 Ottobre 2017 Zoe Man-tovani è salita alla Casa del Padre: una Luce si è accesa in Cielo per illuminare le tenebre sulla terra…”.

(b) “La scuola di Zoe è la scuola della Santa Messa. La vedo sempre inginocchiata, con il busto eret-to, gli occhi rivolti al Tabernacolo

o al Sacerdote che celebra, pronta a ricevere la S. Eucaristia non con le mani, ma sempre e solo in bocca e sulla lingua. Un grande esempio, per tutti noi, di coerenza e di Amo-re verso nostro Signore”.

(c) “Sentiamo la perdita di una grande e santa Donna. Lascerà un grande vuoto in tutti noi. Riposi in pace”.

(d) “Grazie dell’invio della foto di Zoe. Dà l’idea di un futuro ra- dioso”.

(e) “Sarà con Maria Bolognesi lassù nel cielo azzurro a pregare e continuerà ad essere presente nel Centro M. B. e nel cuore di chi l’ha conosciuta”.

(f) “Quanto mi rattrista questa notizia… Gesù l’avrà già accolta sul Suo Cuore e ora godrà la Luce del cielo… Il testamento spirituale di Zoe fa capire quanto fosse stata una straordinaria persona”.

(g) “… Rimarrà per sempre nei miei ricordi. Prego per lei”.

(h) “… Ora ha finito di soffri-re… La mancanza di una persona cara si sente! Eccome! Mi consola la certezza che è assieme a Maria”.

(i) “Cara Zoe, il Signore ti ha concesso di vivere “volando”, per fare una carezza, per dire una pre-ghiera a chi ti cerca, perché i tuoi ricordi della vita di Maria sono im-perituri”.

Seguono diverse richieste, a Maria

e a Zoe, che hanno come temi: la pace in famiglia, la ricerca di un lavoro, la guarigione fisica, la serenità spiritua-le, la buona riuscita di un’operazione chirurgica. ■

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6 – Finestre aperte n. 1

Sono certa che i nostri let-tori avranno capito che Zoe ha trascorso gli ultimi due

mesi e mezzo della sua vita co-me persona inferma, bisognosa di tutto, perché né gambe né pie-di reggevano più il peso del suo corpo.

È naturale che la scrivente ab-bia sentito il bisogno di dedicar-le del tempo fin dall’inizio di un nuovo giorno, aiutandola a fare il segno della Croce, a recitare le preghiere del mattino, proseguen-do, possibilmente, con la recita

del s. Rosario e senza dimenticare quelle di suffragio per i defunti.

Lo stesso rituale anche ad ogni sera… con l’augurio di una buona e santa notte.

Va da sé che in questi mesi, tra me e lei, ci siano state delle con-versazioni importanti, sia sul suo passato, con i propri familiari, poi con Maria, ed anche sul suo pre-sente.

Purtroppo, la memoria di Zoe centenaria era piuttosto incerta perché labile, ma il Cielo è venu-to in suo aiuto per non disperde-

re un patrimonio singolare, ricco di spiritualità.

Quante volte mi disse: “Ho vi-sto mio padre, i miei fratelli, la mia mamma, e tante altre persone attorno al mio letto”.

Curiosa come sono, un giorno le chiesi: “Hai visto Maria?”. Lei rispose: “Sì!”. Replicai: “Era triste o sorridente?”. E lei: “Sorridente!”.

E io: “Hai visto La Madonna?”. E lei: “Sì!”.

E, di nuovo, io: “Com’era?” E lei a me: “Bellissima!”.

Per ultimo, chiesi se avesse visto anche Gesù. E lei prontamente: “Sì!, mi ha parlato, ma non ti posso dire niente!”.

Nei primi giorni di ot-tobre, Zoe ha visto anche San Padre Pio da Pietrel-cina e Sant’Antonio da Padova.

A questo punto, mi sovviene una frase di don Giuseppe Maroso, nostro consigliere, mor-to in odore di santità, il quale ripetutamente ci diceva: «Tose, se voé che la Causa di Maria la vada avanti, preghé Padre Pio e Sant’Antonio!” (“Ra-gazze, se volete che la Causa di canonizzazione di Maria Bolognesi pro-ceda, pregate Padre Pio e Sant’Antonio”)». ■

Vicino a Zoe allettata

Le mie lunghe giornate di Giuseppina Giacomini

T estimonianze

Giuseppina Giacomini con Zoe Mantovani davanti al quadro della Beaa Maria, alla fine della Santa Messa di ringraziamento celebrata alla Rotonda di Rovigo, l’8 settembre 2013.

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Gennaio-Marzo 2018 – 7

4 ottobre

Festa di San Francesco d’Assisidi silvana Gullo

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Il Ritorno

“Voi dunque partirete con gioia, sarete condotti in pace.

I monti e i colli davanti a voi eromperan-no in grida di gioia

e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani.

Invece di spine cresceranno cipressi, in-vece di ortiche cresceranno mirti;

ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà!” (IsaIa cap. 55 - vers. 12/13)

Come una nuvola lieve sei an-data in via.

Negli ultimi istanti ti ve-devo trasfigurata: confabulavi con Dio la tua dipartita, il ritorno ai giardini incantati. In punta di pie-di, quale farfalla dalle ali d’argento abbandonavi furtiva il palcoscenico dell’esistenza terrena.

Hai interpretato a meraviglia la danza dell’ultima ora e la misteriosa signora, avvolta di veli non tene-brosi, è giunta a sollevarti in alto, in direzione del sole.

All’istante ti sei tuffata tra le gem-me rare e i profumi senza tempo.

Nel canto degli usignoli hai sor-seggiato acque limpide dalle sor-genti della vita.

Sulle rive illuminate a festa, una figura eterea ti attendeva porgendo-ti le chiavi del Regno.

Maria beata ti sorrideva, musa e compagna tenera ti apriva i cancelli dell’assoluto, regalandoti da subito il soffio della vera Pace!

Ti sei girata a rimirare la terra, la dimora-santuario ove deposita-sti il testimone e fremevi nel pen-sarmi, ora sola senza la tua voce. E con dentro, pur affranta, la spinta ad amare, a credere e a sperare con-tro ogni chiusura e barriera! Mi hai lasciato in dote la tua risata e l’ac-cento severo e ora tenero delle no-stre chiacchierate, argomentazioni, riflessioni e contemplazioni dinanzi

al dolce Nazareno, esposto nella cappellina delle preghiere “mi il-lumino d’immenso!”. Ora tu resti abbracciata all’Immenso Bene!!!

Tutto è silenzio e mancanza… non un accenno ancora del tuo so-stegno che però intravvedo nelle pieghe delle ore che scalpitano irre-quiete e mi disorientano. Ma scruto i tuoi occhi e quelli di Maria Bolo-gnesi neri profondi, la ferita per la tua dipartita è meno cocente, sento che non è poi lontana la tua promes-sa: di amarmi sempre e più smisu-ratamente quando saresti stata luce purissima. Quella stella in mezzo ai cieli di ottobre, che rischiara tutti gli inverni, dona boccioli alle primavere e fresche cascate alle estati di fuoco, porta il tuo nome.

Mia cara amica e guerriera di giu-stizia, amore e verità apprendemmo da Lei, la beata del Polesine: terra santa e patria amata e desiderata libera; tu stai per raggiungermi in spirito ed offrirmi una corona di fortezza e gentili strofe, un canto che inebria. Spero di esserne degna e te ne sono grata!

Un arcobaleno si apre nello spa-zio ed accende la città, la coscienza, il cuore di tutte quante le chiese del mondo. E odo un sussurro: “Non temere, noi siamo con te e ti bene-diciamo!”

È il bisbiglio tuo, mia dolce Zoe! Con Maria orchestrate in paradiso concerti di armonia e raggiugono le nostre umane solitudini! Lo spartito musicale è denso di note e di bellez-za, di emozioni profonde e di pro-fumi gemmanti. Nei colori voi siete e mi invitate al banchetto: così nelle notti insonni m’involo nella divina tenerezza che ha il volto di Maria Immacolata, balsamo che guarisce. E Gesù, Ostia Eucaristica donata per la mia gioia imperitura, mi incita a credere nella Sua venuta. Ed io at-tendo con la fiducia di un bambino. E mi sento leggera, come una piu-ma; danza la mia anima tra il grano maturo e le spine giammai potranno soffocare la mia sete di Infinito. Di te, mia stupita ragione di vita, spesa per amore ai fratelli e fedeltà a Dio, ho un ricordo struggente e dolcissi-mo! E ne sono felice! ■

L’entrata della Basilica Inferiore di Assisi.

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8 – Finestre aperte n. 18 – Finestre aperte n. 1

Carissima Zoe,“Aspettami, sai!” – E tu:

“Sì, si, ti aspetto”, mi avevi detto a congedo del nostro ultimo incontro, avveuto il 27 luglio scor-so. Mi hai aspettata. E ora sono qui per la Santa Messa di Risurrezione, per il saluto ultimo terreno... con-sapevole che mi hai attesa.

Ti penso felice, sorridente, ca-pace di uno sguardo ampio sulla vita precedente, presente e futura in Dio, accanto alla tua amata so-rella di anima, la Beata Maria Bo-lognesi, i cui segreti hai sempre custodito e difeso, perché la Grazia

non si sciupa.Quando ti ho conosciuto la pri-

ma volta, era il 16 giugno 2013. Andavamo a Bosaro, per la Santa Messa presieduta dal cardinale Ve-

lasio De Paolis. In auto mi raccon-tavi di Maria, ti sentivo una sua stretta familiare e mi sembrava che la santità fosse “accessibile bene”, oltre che dono e conquista. Ti ho ammirata fin da subito per la finez-

T estimonianze

Zoe Mantovani impegnata a servire il pranzo alla Beata Maria, nel periodo di malattia.

Vite parallele

Lettera apertadi Maria BerTilla FrancheTTi

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L a Redazione, senza voler in al-cun modo anticipare il giudizio della Chiesa e della Scienza

Medica, riporta quanto scritto da una persona il 13 ottobre 2017.

Il giorno 6 Ottobre, durante le esequie dell’amica Zoe, cui de-vo tanta riconoscenza, mi trovavo accanto a lei. All’improvviso, ho visto scendere una specie di lacri-ma, dall’occhio sinistro della stes-sa, molto luminosa. Incredula, ho deterso con un fazzoletto, non solo l’occhio suddetto, ma anche il na-

so e, infine, la fronte della mia e nostra cara Zoe. Ac-canto a me, ad aver visto il tutto, anche una persona di cui non faccio il nome, per evitare ogni sorta di fraintendimenti e/o in-comprensioni.

Il fazzoletto, all’uopo usato, lo ho inserito in un sacchetto di cellopha-ne, perché lo ritengo un “dono” “speciale” di Zoe, la quale profetizzò in mo-do mirabile la guarigione, stabile e duratura, di mio figlio, che, da tempo, è stato chiamato a ricopri-re cariche importanti in campo europeo». ■

za e delicatezza dei gesti, per la tua intima unione con Gesù, per il tuo modo di guardarlo nel Tabernaco-lo e nell’Ostia consacrata in chiesa. Se Dio aveva preparato Maria Bolo-gnesi, di certo aveva preparato an-che te per la missione di vicinanza e testimonianza.

Non eri gelosa di Maria. L’hai compresa nel silenzio come gioiel-lo e frutto di quel Dio che non si adegua ai nostri schemi mentali, ma supera ogni nostra attesa per sorprenderci in spirito di vita e verità.

Sei stata grande, Zoe. Tu, pur fragile fisicamente, nel tuo lun-go tragitto esistenziale – un se-colo dalle apparizioni di Fatima ad oggi – ci hai convinti che per Gesù si può tutto: anche stravol-

gere iniziali e personali progetti, anche lasciare che il mondo non assecondi i nostri desideri, anche nasconderci dall’altrui curiosità, anche patire per fare strada, apri-re varchi.

Mi sembri un po’ San Giovanni Battista, il precursore, colui che ha predisposto la via al Signore.

Mi sembri un po’ Maria, per la contemplazione fervida, e un po’ Marta, per la professione di do-cente svolta con amore e rigore, nonché per le premure domestiche e di accoglienza che mai ti sono mancate.

Ti ringrazio, Zoe, perché, con il “sì” tuo e della tua famiglia Man-tovani, ci hai permesso di respira-re aria buona: quella del Paradiso, in anticipo. Ti ringrazio perché sei

sempre stata gentile con il Mistero e attenta a rivelare la centralità di Gesù nella vita.

“Siamo buonine...” e poi “per Gesù”. Uno dei tuoi ultimi saluti alla porta, quel 4 gennaio 2016.

Ora che sei entrata nelle altezze e nelle eccellenze della Beatitudi-ne eterna, guarda a noi tutti che ti abbiamo incontrata. Con i meriti tuoi e di Maria Beata, che hai ritro-vato bellissima e con cui stai assie-me (vero?), chiedi all’Onnipotente le grazie che ardentemente desi-deriamo. Sii per noi quel nuovo angelo che ci accompagna e ci attende!

Un abbraccio e un bacio, Zoe, sorella amata anche da me, seppur indegnamente. ■6 ottobre 2017

testimonianz e

Considerazione

L’insondabile realtà e veritàdi e. c.

Gennaio-Marzo 2018 – 9

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10 – Finestre aperte n. 1

Ciao Zoe, adesso puoi sentirmi meglio da dove sei.

Ti penso ogni giorno, ti penso e ti rievoco nei miei migliori ricordi.

Penso che hai scelto di vivere con Maria, mia zia, per seguire un intento Divino a cui Maria era stata chiamata.

La tua presenza a fianco di Maria è stata fondamentale.

Zoe bellissima nel sole di Pelle-strina, ti vedo camminare sui sassi e raccogliere, con gli occhi, l’azzurro del mare.

Ti vedo immersa in quel profu-mo di salsedine, vestita di vento.

Zoe, giovane ed audace guidi Maria ogni giorno.

Zoe lamentosa, polemica, pro-

tettiva, volitiva, vincente nelle scel-te e accomodante per necessità.

Zoe sofisticata ed elegante, sem-pre.

Ciao Zoe, ti guardo dai miei ri-cordi di bambina.

Profumo di muschio e ciclamini nell’aria di Lastebasse.

Sei lì davanti alla chiesa a guar-dare i bimbi della colonia andare a Messa, ci sono anch’io.

Ciao zia Zoe.Deve essere stato per la morte

di Maria che ti sei sentita più sola e stanca e non più giovane.

Sì, hai ospitato nella tua vita Giuseppina, per perpetuare l’inten-to di Maria.

Giorni belli e ricchi quelli dedi-cati a Maria, gioia per i miei occhi.

Una famiglia allargata nel nome del Centro Studi dedicato a mia zia, tutti insieme nel ricordo e per il fu-turo.

Ciao Zoe, il tuo sorriso resterà con me, sempre. ■

17 ottobre 2017

A scoltare

S e si pensa e si crede al “senti- to dire”, senza procedere con un più retto e dialogato par-

lare, si resta all’interno del proprio Io, condizionato da tutte le sue fan-tasie; se invece si inizia un dialo-go con la persona oggetto di quello stesso pensiero, si imbocca la stra- da che al momento più opportu- no ci farà comprendere tutta la ve-rità.

Questa introduzione la ritengo necessaria per far capire bene e in modo chiaro il tema:

RACCOLTA FIRME

Quanto andrò a scrivere non è frutto del mio pensiero, bensì di quello di Padre Tito Sartori, all’epo-ca dei primi anni della sua nomina di Postulatore.

Un giorno lui mi disse (1): Giu-seppina è bene iniziare a contattare le persone più anziane e farle par-lare di Maria Bolognesi, non solo raccogliere la testimonianza, ma ritrascriverla a macchina e in un secondo momento, senza fare pres-sione, chiedere alla persona se è di-

sposta a firmarla davanti al proprio Parroco, il quale la dovrebbe con-trofirmare e datare.

Da questo momento in avanti, la Parte Attrice avrà in mano un docu-mento ineccepibile, sempre valido anche dopo secoli nel caso dovesse iniziare – a Dio piacendo – l’Inchie-sta Diocesana.

Chi ha orecchie per intendere…intenda. ■

(1) Per rispetto a Padre Tito non metto le virgolette, perché mi è difficile ricordare con e-sattezza il dialogo fatto tanti anni fa.

“Sentito dire”

Pensare ... credere e poi parlaredi GiusePPina GiacoMini

Un mio ricordo

Adesso puoi sentirmi megliodi licia BoloGnesi (nipote di maria Beata)

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riflession e

Dal vescovo Giovanni M. Sartori

Un doppio grande incaricodi GiusePPina GiacoMini

Gennaio-Marzo 2018 – 11

L’11 luglio 2017, il postino, nel recapitare la posta, ci ha consegnato ben 156 resi di Finestre Aperte, accompagnati da queste motivazioni:

a) Deceduto; - b) Trasferito; - c) Rifiutato; - d) Introvabile; - e) Indirizzo inesi-stente; - f) Indirizzo insufficiente.

I lettori che lamentano di non ricevere più il periodico sono pregati di mettersi in contatto con la Redazione (0425.27931 / 0425.23489 / cellula- re 340.6162504) in modo tale da ripristinare l’invio di Finestre Aperte interrotto per i sopra citati motivi. ■

Agenda

da lunedì a venerdì (giorni feriali)

ore 16.00 recita Santo Rosario al Centro Beata Maria Bolognesi

martedì 30 gennaioChiesa parrocchiale di Bosaro (RO) S. Messa per anniversario salita al cielo e IV anniversario della beatificazione di Maria Bolognesi

… Grazie! …

Il Centro Beata Maria Bolo-gnesi - Onlus nel ringraziare

tutti i benefattori per la loro gene-rosità e per il dono del 5 x 1000, auspica che questi aiuti si possano rinnovare nel corso del 2018.

Sentiamo il piacere e il dovere di ricambiare il bene ricevuto con preghiere di intercessione rivolte alla nostra Madre Santa, come ci suggerisce Benedetto XVI: “Proteg-gi le nostre famiglie, perché siano luoghi di fede e di amore” . ■

Aiutaci ad aiutare chi suona e bussa

al Centro Beata Maria Bolognesi -

Onlus chiedendo la carità

DOnA IL tUO 5 x 1000

con la prossima dichiarazio-ne dei redditi 2017 indican-

do il codice fiscale del Centro

93020210295

Ro v i g o

Centr

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eata

Maria Bologn

esi - on

lus

Correva l’anno 1985 ed era il 5 luglio.

Nella mattinata di quel giorno, Zoe Mantovani era raggian-te per aver ricevuto una telefonata da parte del Vescovo Diocesano che le diceva: “Non venga lei in Curia da me questa mattina, nel pomerig-gio sarò io a venire da lei”, e così fu!

Nel corso della conversazione a cui ero presente anch’io, Giuseppina Giacomini, il Vescovo parlò a lungo non solo con Zoe, ma anche con me.

L’incarico che mi fu dato fu di in-tervistare a lungo Zoe del suo vissuto passato con Maria Bolognesi, essen-

do stata lei sorella integerrima e cu-stode di una mistica e stigmatizzata.

L’incontro infine terminava con un riferimento al testamento di Zoe, la quale così rispose al Vescovo: “È come quello di Maria!”. Di rimando il Vescovo le disse: “O lo cambia o non si procederà con l’introduzio-ne della Causa in Diocesi, perché questa Casa dovrà diventare – a Dio piacendo – un museo”.

L’appuntamento per la consegna delle rispettive relazioni fu fissato per il mese di settembre.

Al termine dell’incontro il Ve-scovo mi consegnò l’incarico di “ribattere” a macchina tutti i Diari della Beata seguendo uno schema prestabilito da lui. ■

Avviso importante

Zoe Mantovani, con la Beaa Maria.Sopra, il vescovo Giovanni M. Sartori.

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Donne per Dio,

il suo amore e la sua grandezza.

Donne per Dio,

che ne dilatano la presenza:

terse come cristalli alla luce

e libere di cantare l’eternità.

Donne per Dio,

intense e radicalmente vive.

Donne per Dio,

che attraversano il mare dei giorni

dissolvendo parvenze e abbracciando

il Tutto, loro fitta speranza.

Donne per Dio

e il suo generativo icastico stupore.

A Maria Bolognesi e Zoe Mantovani

Donne per Diodi Maria BerTilla FrancheTTi

P oesia

12 – Finestre aperte n. 1