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D.ssa Anna Guardavilla Compiti e responsabilità dell’organigramma aziendale La ripartizione degli oneri prevenzionali (penalmente sanzionati) si modella sui ruoli ricoperti all’interno della gerarchia aziendale: l’obbligazione di sicurezza è imputata in ordine decrescente al Datore di Lavoro, al dirigente, al preposto ed infine al lavoratore. DL Dirigenti Preposti Lavoratori

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D.ssa Anna Guardavilla

Compiti e responsabilità dell’organigramma aziendale

La ripartizione degli oneri prevenzionali (penalmente sanzionati) si modella sui ruoli ricoperti all’interno della gerarchia aziendale: l’obbligazione di sicurezza è imputata in ordine decrescente al Datore di Lavoro, al dirigente, al preposto ed infine al lavoratore.

DL

Dirigenti

Preposti

Lavoratori

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Il principio di effettivitàIl principio di effettività

Tale principio esprime la volontà Tale principio esprime la volontà dell’ordinamento di dell’ordinamento di fotografare i fotografare i sistemi organizzativi per quello che sistemi organizzativi per quello che effettivamente sonoeffettivamente sono e di dare e di dare rilevanza agli obblighi e alle rilevanza agli obblighi e alle responsabilità in base all’assetto responsabilità in base all’assetto delle mansioni realmente svolte e delle mansioni realmente svolte e dei poteri concretamente esercitati dei poteri concretamente esercitati

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EFFETTIVITA’ DEI POTERIEFFETTIVITA’ DEI POTERI

Cass. Pen. sez. IV 20 apr.1989 n. 6025Cass. Pen. sez. IV 20 apr.1989 n. 6025“In tema di infortuni sul lavoro, l’individuazione dei soggetti destinatari della relativa normativa deve essere operata sulla base dell’effettività e concretezza delle mansioni e dei ruoli svolti”.

Per il principio di effettività, incarichi scritti e deleghe sono irrilevanti qualora non corrispondano all’organizzazione sostanziale presente in azienda.

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Esercizio di fatto di poteri direttiviEsercizio di fatto di poteri direttivi

Le posizioni di garanzia relative al datore di Le posizioni di garanzia relative al datore di lavoro, al dirigente e al preposto di cui lavoro, al dirigente e al preposto di cui all’articolo 2, comma 1, lettere b), d) ed e), all’articolo 2, comma 1, lettere b), d) ed e), gravano gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferitipoteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti a ciascuno dei soggetti ivi definiti (art. 299). ivi definiti (art. 299).

Datore di lavoro di fatto, dirigente di fatto, Datore di lavoro di fatto, dirigente di fatto, preposto di fatto.....preposto di fatto.....

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Il Datore di LavoroIl Datore di Lavoro(Art. 2 c. 1 lett. b) D.Lgs. 9 aprile 2008)

Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la ha la responsabilità dell’organizzazioneresponsabilità dell’organizzazione stessa stessa o o dell'unità produttivadell'unità produttiva*, in quanto esercita i *, in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.poteri decisionali e di spesa.

**Unità produttivaUnità produttiva: Stabilimento o struttura finalizzati alla : Stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotata di produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotata di autonomia finanziaria e tecnico funzionaleautonomia finanziaria e tecnico funzionale

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Il Datore di Lavoro pubblicoIl Datore di Lavoro pubblico(Art. 2 c. 1 lett. b) D.Lgs. 9 aprile 2008)

Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1 Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1 c. 2 del D.Lgs. n. 165/2001, per datore di lavoro c. 2 del D.Lgs. n. 165/2001, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, autonomia gestionale, individuato dall’organo individuato dall’organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l’attività, e degli uffici nei quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa.

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Il Datore di Lavoro pubblicoIl Datore di Lavoro pubblico(Art. 2 c. 1 lett. b) D.Lgs. 9 aprile 2008)

In caso di omessa individuazione, o In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l’organo di lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo.vertice medesimo.

Vedi sentenze Cassazione…Vedi sentenze Cassazione…

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Il Datore di Lavoro pubblicoIl Datore di Lavoro pubblico(Art. 2 c. 1 lett. b) D.Lgs. 9 aprile 2008)

Cass. Pen. n. 35137 del 20.09.2007Cass. Pen. n. 35137 del 20.09.2007::

““In un ComuneIn un Comune, la mancata individuazione da , la mancata individuazione da parte degli organi di direzione politica – nella parte degli organi di direzione politica – nella fattispecie fattispecie il Sindacoil Sindaco - dei soggetti ai quali - dei soggetti ai quali attribuire la qualifica di datore di lavoro […], attribuire la qualifica di datore di lavoro […], non può che avere come conseguenza il non può che avere come conseguenza il permanere in capo al soggetto titolare della permanere in capo al soggetto titolare della responsabilità politica della qualità di datore di responsabilità politica della qualità di datore di lavoro e ciò anche ai fini della responsabilità per lavoro e ciò anche ai fini della responsabilità per la violazione della normativa antinfortunistica.” la violazione della normativa antinfortunistica.”

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DVR: obbligo indelegabile DVR: obbligo indelegabile Artt. 16 e 17Artt. 16 e 17

La valutazione dei rischi di cui all’art. 28 è un obbligo indelegabile (art. 17 D.Lgs. 81/08).

Art. 16 D.Lgs. 81/08:“La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni:[…].”

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Il dirigenteIl dirigente(Art. 2 c. 1 lett. d) D.Lgs. 9 aprile 2008)

Persona che, in ragione delle competenze Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa.di essa.

Tra le misure generali di tutela ora vi è Tra le misure generali di tutela ora vi è “l’informazione e formazione adeguate per dirigenti e “l’informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti” (art. 15 c. 1 lett. o) i preposti” (art. 15 c. 1 lett. o)

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Cassazione Penale Cassazione Penale

“Sono, tra gli altri, responsabili, nell’ambito delle proprie attribuzioni e competenze, i dirigenti tecnici, ossia coloro che sono preposti alla direzione tecnico-amministrativa dell’azienda o di un reparto di essa con la diretta responsabilità dell’andamento dei servizi e, quindi, institori, gerenti, direttori tecnici o amministrativi, capi-ufficio, capi-reparto che partecipano solo eccezionalmente al lavoro normale”.

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Cassazione Penale Cassazione Penale

“I dirigenti devono, avvalendosi delle conoscenze tecniche per le quali ricoprono l’incarico, vigilare, per quanto possibile, sulla regolarità antinfortunistica delle lavorazioni, dare istruzioni – di ordine tecnico e di normale prudenza – affinché tali lavorazioni possano svolgersi nel migliore dei modi; in ogni caso, quando non sia possibile assistere direttamente a tutti i lavori, devono organizzare la produzione con una ulteriore distribuzione di compiti tra i dipendenti in misura tale da impedire la violazione della normativa”.

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Il preposto nel Testo UnicoIl preposto nel Testo Unico(Art. 2 c. 1 lett. e) D.Lgs. 9 aprile 2008)

Persona che, in ragione delle competenze Persona che, in ragione delle competenze professionali e professionali e nei limiti di poterinei limiti di poteri gerarchici e gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, conferitogli, sovrintendesovrintende alla attività lavorativa alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.potere di iniziativa.

Il preposto ha gli obblighi previsti dall’art. 19.Il preposto ha gli obblighi previsti dall’art. 19.

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Prima del D.Lgs. 81/2008Prima del D.Lgs. 81/2008

- Art. 4 D.P.R. 547/1955Art. 4 D.P.R. 547/1955

- Art. 4 D.P.R. 303/56Art. 4 D.P.R. 303/56

- Artt. 4 e 90 D.Lgs. 626/94Artt. 4 e 90 D.Lgs. 626/94

- Art. 1, comma 4-Art. 1, comma 4-bis bis D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94::

““Il datore di lavoro che esercita le attività di cui Il datore di lavoro che esercita le attività di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 e, ai commi 1, 2, 3 e 4 e, nell’ambito delle nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze,rispettive attribuzioni e competenze, i dirigenti i dirigenti e i preposti che dirigono o sovraintendono le e i preposti che dirigono o sovraintendono le stesse attività, sono tenuti all’osservanza delle stesse attività, sono tenuti all’osservanza delle disposizioni del presente decreto.”disposizioni del presente decreto.”

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Giurisprudenza Giurisprudenza

- “Le qualità di dirigente e preposto discendono dalla loro posizione assunta all'interno delle singole aziende o enti”.

- “ Con il termine “sovrintendere”, secondo il concorde orientamento della dottrina e della giurisprudenza, si indica l’attività rivolta alla vigilanza sul lavoro dei dipendenti per garantire che esso si svolga nel rispetto delle regole di sicurezza.”

(Cass. Pen. IV Sez. 21 aprile 2006 n. 14192)

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Attribuzioni e competenzeAttribuzioni e competenze

Binomio datore di lavoro-dirigente distinto dalla Binomio datore di lavoro-dirigente distinto dalla figura del preposto in quanto ad attribuzioni e figura del preposto in quanto ad attribuzioni e poteri:poteri:

- Le attribuzioni del preposto non afferiscono - Le attribuzioni del preposto non afferiscono alla fase di programmazione, predisposizione od alla fase di programmazione, predisposizione od organizzazione delle misure preventive/protettiveorganizzazione delle misure preventive/protettive

- Corrispondentemente il preposto non ha poteri - Corrispondentemente il preposto non ha poteri a livello finanziario o di intervento sul processo a livello finanziario o di intervento sul processo produttivo complessivamente inteso (salvo in produttivo complessivamente inteso (salvo in caso di delega).caso di delega).

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Attribuzioni e competenzeAttribuzioni e competenze

Ciò che compete al preposto, e che emerge dalla Ciò che compete al preposto, e che emerge dalla attuale definizione, è:attuale definizione, è:

Il Il controllo sulle controllo sulle modalità esecutivemodalità esecutive della della prestazione lavorativaprestazione lavorativa da parte dei soggetti da lui da parte dei soggetti da lui coordinati sotto il profilo della salute e sicurezza, coordinati sotto il profilo della salute e sicurezza, attraverso:attraverso:

- l’esercizio di un certo margine di autonomia l’esercizio di un certo margine di autonomia

- l’esercizio di un certo potere nell’impartire l’esercizio di un certo potere nell’impartire ordini ed istruzioni al personale durante ordini ed istruzioni al personale durante l’esecuzione del lavoro.l’esecuzione del lavoro.

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Giurisprudenza Giurisprudenza

Il controllo è un obbligo originario in primis del datore di lavoro:

“La sovrintendenza spetta al preposto come compito non esclusivo ma sussidiario, spettando anzitutto al datore di lavoro e ai dirigenti salvo il datore di lavoro abbia conferito apposita delega a persona tecnicamente all’altezza laddove consentito.”

(Cass. 23 luglio 1997 n. 7245)

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Giurisprudenza Giurisprudenza

- “Perché [il preposto] possa essere chiamato a risponderne in concreto occorre che utilizzando il criterio guida dell’effettività egli abbia in concreto il potere di intervenire nei compiti precettati, per cui l’area della sua responsabilità viene circoscritta dagli effettivi poteri a lui spettanti, indipendentemente dalle più ampie indicazioni normative.”

(Cass. Pen. IV Sez. 21 aprile 2006 n. 14192)

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Cassazione Penale Cassazione Penale

“Il preposto ha soltanto il dovere di vigilare a che i lavoratori osservino le misure e usino i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione.

Una responsabilità del preposto è inconcepibile allorché l’infortunio sia dipeso non da omessa o da insufficiente vigilanza nel senso suddetto, bensì dalla mancanza degli strumenti, misure, cautele e accorgimenti antinfortunistici la cui predisposizione ed attuazione spetta soltanto al datore di lavoro o al soggetto specificamente competente in base ad una delega”.

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Un esempio: Un esempio: Cass.Cass. PenPen. 14192/2006 . 14192/2006

“Al lavoratore era stato ordinato dal caposquadra di trarre dei cunei da un’asse di legno, operazione che necessita dello spingi pezzo onde impedire lesioni alle mani.

Si tratta di una dotazione obbligatoria che va fornita dal datore di lavoro, ma l’imputato non ha sollevato obiezioni circa la possibilità di disporre di tale strumento.

Trattandosi di un’operazione espressamente ordinata dal preposto il controllo della stessa era di sua competenza e se vi fosse stata una qualche difficoltà nel reperimento dello spingi pezzo avrebbe dovuto preoccuparsene o sospendere l’operazione stessa, essendo suo compito quello di fornire ai lavoratori i mezzi di protezione o di farne richiesta al DL”.

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Un esempio: Un esempio: Cass. LavCass. Lav. 29323/2008 . 29323/2008

La questione di diritto: “a chi, nella scala gerarchica delle responsabilità, competa la scelta delle modalità esecutive e dei mezzi di protezione per la singola operazione lavorativa”.

“L’uso delle scale e delle cinture di sicurezza per lavori quali quelli che dovevano essere svolti da B. e dalla sua squadra era assolutamente obbligatorio per disposizione aziendale e tali misure di sicurezza (scale e cinture di sicurezza) erano a disposizione degli operai, nel furgone in dotazione alla squadra.”

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Il Preposto “di fatto”Il Preposto “di fatto”(Giurisprudenza)

«Soggiace alla responsabilità del Preposto chi ne esplichi «Soggiace alla responsabilità del Preposto chi ne esplichi le funzioni [anche] le funzioni [anche] senza averne l'investitura formalesenza averne l'investitura formale (c.d. (c.d.

preposto di fatto)»preposto di fatto)»

Cass. Pen. 1982.Cass. Pen. 1982.

«In tema di infortuni sul lavoro, l’esatta «In tema di infortuni sul lavoro, l’esatta individuazione del Preposto, più che attraverso la individuazione del Preposto, più che attraverso la

formale qualificazione giuridica, va fatta con formale qualificazione giuridica, va fatta con riferimento alle riferimento alle mansioni effettivamente svoltemansioni effettivamente svolte

nell’ambito dell’Impresa»nell’ambito dell’Impresa»

Cass. IV, Sent. 16409 del 13.12.1990.Cass. IV, Sent. 16409 del 13.12.1990.

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Il Preposto “di fatto”Il Preposto “di fatto”(Giurisprudenza)

Affinché sia riconosciuta la posizione di Affinché sia riconosciuta la posizione di preposto c.d. di fatto, «occorre sia che preposto c.d. di fatto, «occorre sia che

quel lavoratore sia solito dare direttive ed quel lavoratore sia solito dare direttive ed impartire ordini, sia che quella impartire ordini, sia che quella preposizione di fatto sia nota e, preposizione di fatto sia nota e,

soprattutto, riconosciuta, obbedendo alle soprattutto, riconosciuta, obbedendo alle direttive e agli ordini, dai lavoratori sui direttive e agli ordini, dai lavoratori sui

quali viene esercitata»quali viene esercitata»

Cassazione 5 febbraio 1997 n. 952.Cassazione 5 febbraio 1997 n. 952.

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Giurisprudenza Giurisprudenza

Per individuare il preposto di fatto occorre tener conto di indici quali:

- la specializzazione- la competenza- l’ambito di discrezionalità- la posizione gerarchica.

Sono indicatori che, di volta in volta, sono atti ad evidenziare l’eventuale responsabilità di questo soggetto.

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L’“eventuale” delega L’“eventuale” delega Art. 16Art. 16

- Dirigenti e preposti possono essere destinatari di delega, un atto (unilaterale recettizio) eventuale che trasferisce una posizione “datoriale” nei limiti degli obblighi delegati.- Anche al di là e a prescindere da eventuali deleghe, il preposto e il dirigente sono comunque centro di imputazione di obblighi (v. artt. 18 e 19) e responsabilità.

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La delega La delega Art. 16Art. 16

“La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni:a) che essa risulti da atto scritto

recante data certa;b) che il delegato possegga tutti i

requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;

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La delega La delega Art. 16Art. 16

c) che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;d) che essa attribuisca al delegato

l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate;

e) che la delega sia accettata dal delegato per iscritto.”

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La delega La delega Art. 16Art. 16

“Alla delega di cui al comma 1 deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità.

La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite.

La vigilanza si esplica anche attraverso i sistemi di verifica e controllo di cui all’articolo 30, comma 4.”

Riferimento ai modelli organizzativi 231

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Conferma del D.Lgs. 758/94Conferma del D.Lgs. 758/94

Art. 301 - Applicabilità delle disposizioni di cui agli Art. 301 - Applicabilità delle disposizioni di cui agli articolo 20 e seguenti del D.Lgs. 19 dicembre 1994 n. 758articolo 20 e seguenti del D.Lgs. 19 dicembre 1994 n. 758

1. Alle 1. Alle contravvenzioni contravvenzioni in materia di igiene, salute e in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro previste dal presente decreto sicurezza sul lavoro previste dal presente decreto nonché da altre disposizioni aventi forza di legge, per le nonché da altre disposizioni aventi forza di legge, per le quali sia prevista la quali sia prevista la pena alternativa dell’arresto o pena alternativa dell’arresto o dell’ammendadell’ammenda, si applicano le disposizioni in materia di , si applicano le disposizioni in materia di prescrizione ed estinzione del reato di cui agli articoli prescrizione ed estinzione del reato di cui agli articoli 20, e seguenti, del decreto legislativo 19 dicembre 1994, 20, e seguenti, del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758.n. 758.

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Responsabilità colposaResponsabilità colposa

• Art. 589 c. p.:Art. 589 c. p.: Omicidio colposo: “Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da 2 a 7 anni”.Art. 590 c. p., 1°c.:Art. 590 c. p., 1°c.: Lesioni personali colpose: “Chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la reclusione fino a 3 mesi o con la multa fino a 300 euro”.