Dsa (Conegliano 30 10 2014)

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04/11/2014 1 INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLA QUALITA’ DELLA DIAGNOSI, RIABILITAZIONE E DELLE AZIONI IN AMBITO SCOLASTICO E DI SUPPORTO ALLO STUDIO DEI SOGGETTI CON DSA CONEGLIANO 30 -10-2014 DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di studio, autonomia studio, autonomia studio, autonomia studio, autonomia RELATORE Berton Maria Angela RELATORE Berton Maria Angela RELATORE Berton Maria Angela RELATORE Berton Maria Angela DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO • Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia DISLESSIA è il disturbo specifico di lettura si caratterizza per la difficoltà a effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza tale difficoltà si ripercuote, nella maggioranza dei casi, sulla comprensione del testo. DISORTOGRAFIA è il disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura è legata quindi ad aspetti linguistici consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto

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Intervento Dr.ssa Berton (II parte) Individuazione precoce DSA a.s. 2014-15

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INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLA QUALITA’ DELLA DIAGNOSI, RIABILITAZIONE E DELLE AZIONI IN AMBITO

SCOLASTICO E DI SUPPORTO ALLO STUDIO DEI SOGGETTI CON DSA

CONEGLIANO 30 -10-2014

DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di DSA, stili di apprendimento, metodo di studio, autonomiastudio, autonomiastudio, autonomiastudio, autonomia

RELATORE Berton Maria AngelaRELATORE Berton Maria AngelaRELATORE Berton Maria AngelaRELATORE Berton Maria Angela

DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

• Dislessia• Disgrafia• Disortografia• Discalculia

DISLESSIA

è

• il disturbo specifico di lettura

• si caratterizza per la difficoltà a effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza

• tale difficoltà si ripercuote, nella maggioranza dei casi, sulla comprensione del testo.

DISORTOGRAFIAè

• il disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura

• è legata quindi ad aspetti linguistici

• consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto

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DISGRAFIA

• riguarda la componente esecutiva, motoria, di scrittura

• è la difficoltà a scrivere in modo fluido, veloce ed efficace

DISCALCULIA

• riguarda il disturbo nel manipolare i numeri

• nell’eseguire calcoli rapidi a mente

• nel recuperare i risultati delle tabelline e nei diversi compiti aritmetici

DISLESSIA EVOLUTIVA(International Dyslexia Association 2003)

• DISABILITA’ SPECIFICA DELL’APPRENDIMENTO

• ORIGINE NEUROBIOLOGICA

• DERIVA DA UN DEFICIT DELLA COMPONENTE

FONOLOGICA DEL LINGUAGGIO

DSA come. Disturbo/Disabilità

suddisfa i criteri condivisi dalla comunità scientifica per identificare i disturbi, con lo scopo:

• di facilitare la comunicazione scientifica• permettere studi sulla frequenza dei disturbi• permettere un’organizzazione coerente dei Servizi• rendere i risultati della ricerca confrontabili (PARCC, 2011). • ha uno scopo etico di protezione sociale: è utile quando viene utilizzato

per rivendicare un diritto a pari opportunità nell’istruzione quella della disabilità è, infatti, una relazione sociale, non una con-dizione soggettiva della persona (PARCC, 2011).

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DSA come: Difficoltà

Difficoltà che osserviamo come manifestazioni del Disturbo.

I DSA sono solo un aspetto di una persona che ha un proprio carattere, punti di forza e punti di debolezza, caratteristiche e peculiarità che incidono anche sul modo di affrontare e gestire la propria vita comprese le difficoltà

DSA come: Differenza

Secondo il modello sociale delle differenze individuali, se c’è una difficoltà, questa dipende soprattutto dalla cultura in cui siamo immersi: se vivessimo in una cultura orale, i DSA non si manifesterebbero, poiché non sarebbe richiesta la letto-scrittura (Pollak, 2009).

In base a questo modello, i DSA rientrerebbero nelle differenze individuali, tipiche della neurodiversità umana, secondo cui gli individui possono pensare o comportarsi, per certi aspetti, ognuno in modo differente dagli altri, respingendo quindi l’idea che queste differenze siano necessariamente disfunzionali e che debbano essere “corrette” (Grant, 2009).

ABILITA’ABILITA’

��EE’ la capacità di mettere in atto una serie di ’ la capacità di mettere in atto una serie di

azioni, spesso in sequenza tra loro, in modo azioni, spesso in sequenza tra loro, in modo

rapido ed efficiente per raggiungere uno scopo rapido ed efficiente per raggiungere uno scopo

con un minimo dispendio di risorse (G. Stella)con un minimo dispendio di risorse (G. Stella)

DISABILITA’

� Incapacità a stabilizzare una routine di azioni

� L’allenamento non produce gli effetti attesi

� Non scatta l’automatismo

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ABILITA’

diversa da

INTELLIGENZA

Quali effetti genera la disabilità sul processo di apprendimento

* l’allenamento non sortisce gli effetti attesi

* il bambino si dimostra particolarmente sensibile alle variazioni, anche piccole, per cui non riconosce come comparabili situazioni anche molto simili

* le condizioni di partenza impediscono all’esperienza di depositare una traccia e successivamente di rinforzarla

A a a a a

casa

Leggere è una abilità stabilizzata come nuotare andare in bicicletta (è un

apprendimento procedurale)

ORIGINENEUROBIOLOGICA

• Costituzionale – fa parte della dotazione innata –tende a persistere nel tempo.

• Con interventi idonei si riducono gli effetti e si ottengono buoni risultati funzionali se il disturbo:

- viene affrontato precocemente

- con tecniche adeguate

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Disturbo fonologico espressivo (G.Stella)

Realizzazioni poco intelleggibili

Miglioramento della produzione verbale

Difficoltà di analisi fonologica e

di programmazione fonologica Diff. Di letto-scrittura

Difficoltà di accesso lessicale

4 aa.

5 aa.

6 aa.

8 aa.

- studia sul quaderno (difficoltà a prendere appunti, calligrafia non comprensibile)

- ricopia in modo corretto il testo senza gli errori (disortografia)

- ricopia in modo leggibile (disgrafia)

- studia a memoria il dialogo (deficit MBT)

- esegui 10 espressioni (discalculia)

- leggi 3 volte la pagina da studiare (dislessia)

- correggi la verifica (… ma le verifiche come sono strutturate?! Riflessione sulle

verifiche come strumenti compensativi)

A volte al doposcuola arrivano tramite il diario e non solo

L’APPRENDIMENTO E’• Esperienza dipendente

• Ripetere l’esperienza genera apprendimento

• L’esperienza deve portare al successo

• Ripetere attraverso l’esperienza genera competenza

• REGOLE

• CLIMA DI CLASSE

• METODO

• TEMPI DI APPRENDIMENTO

FANNO LA DIFFERENZA NELL’APPRENDIMENTO

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IMPOTENZA APPRESA

• Più si sperimenta l’insuccesso, e quindi di non essere capaci, più si impara che non si è capaci di imparare.

Mariangela Berton - Monica Bertelli

Ogni persona possiededei propripropri

STILI DI APPRENDIMENTOSTILI DI APPRENDIMENTO,cioè particolari

MODALITA’ D’ELABORAZIONEMODALITA’ D’ELABORAZIONEdell’informazione che possono essere

messe in atto nelle varie fasi del processo di apprendimento

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Inoltre …

• Gli STILI COGNITIVI sono

LEGATI alla SCELTASCELTA concreta delle STRATEGIE STRATEGIE COGNITIVECOGNITIVE utilizzate

per risolvere un compito e NON vanno CONFUSI CON le ABILITA’ POSSEDUTE

• Uno STILE COGNITIVO può essere concepito come la PREDISPOSIZIONEPREDISPOSIZIONEad adottare strategie di apprendimento

e tende a stabilizzarsistabilizzarsi nel tempo ma non è necessariamente rigido

Lo stile cognitivo, applicato alle situazioni di apprendimento, è definito STILE STILE DIDI APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO

ed evidenzia il modo in cui l’allievo percepiscepercepisce, organizzaorganizza, fissafissa e recuperarecupera le informazioni.

Ognuno di noi ha un proprio modo di apprendere in base alla via preferenziale di accesso alle

informazioni.

Si definiscono essenzialmente 4 canali sensoriali con cui

l’informazione può essere percepita

• Stile visivovisivo--verbaleverbale

• Stile visivovisivo--non verbalenon verbale

• Stile uditivouditivo

• Stile cinestesicocinestesico

È importante conoscere

� Sia i diversi stili cognitivi e di apprendimento degli alunni

� Sia i propri stili cognitivi (che influenzano lo stile di insegnamento)

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Il successo scolastico è determinato da più Il successo scolastico è determinato da più fattorifattori

Ingredienti personali Buone strategieStile di apprendimento

Metodo di studio efficace

Successo / Senso di autoefficacia

È necessario comprendere il rapporto che c’è tra

stili di insegnamento, strategie impiegate e caratteristiche dell’alunno con DSA

Tratto da Come leggere la DISLESSIA e i DSA, GIUNTI Scuola, 2011.

Perché i ragazzi con DSA Perché i ragazzi con DSA faticano ad essere faticano ad essere

??

AUTONOMIA

• Facoltà di governarsi da sé

• Indipendenza di giudizio, libertà di pensare,d’agire

• Esprimere la capacità di darsi autonomamente regole

• Scegliere autonomamente obiettivi, scegliere i materiali, i metodi e le attività, l'organizzazione e lo svolgimento dei compiti scelti (Holec 1983)

• Essere un agente attivo nel processo di apprendimento (Rathbone 1971)

Alcune definizioni…

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• E’considerato sempre di più il vero obiettivo da

raggiungere (“studia in autonomia = studia da solo”)

AUTONOMIA COS’E’ ESSERE AUTONOMI?

• Non è saper fare da soli ad ogni costo o necessariamente

• E’ saper trovare il miglior modo per fare una cosa ( in termini di efficienza, fatica, tempi….)

• Spesso il miglior modonon è fare da soli

• E’ trovare la strategia giusta,gli strumenti giusti, gli aiuti giusti,le indicazioni giuste

QUINDI

Dobbiamo

• Mettere a disposizione gli strumenti che possono sostenere un percorso verso l’autonomia

• Farli conoscere

• Lavorare sulla consapevolezza

• Costruire un percorso che permetta al bambino/ragazzo di essere libero di pensare, di scegliere, di agire

• Per raggiungere un obiettivo:

- Ognuno troverà la propria strategia

- Ognuno userà gli strumenti che ottimizzeranno la sua modalità di apprendere

QUINDI

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PATTO CON LA FAMIGLIA• Consapevolezza delle abilita’ e delle caratteristiche dei

propri figli

• rispetto dei tempi, delle modalita’ di studio dei ragazzi

• valorizzazione delle strategie usate spontaneamente dai ragazzi nello studio

• supporto nell’utilizzo degli strumenti compensativi

• “studio” dei libri di scuola nelle loro componenti formali

• dialogo con la scuola

PATTO CON LA SCUOLA• Consapevolezza reciproca del fatto che sanno fare

• Conoscere e riconoscere l’importanza degli strumenti e delle misure compensative

• Motivare i ragazzi verso il percorso che porta all’autonomia

• Rispetto dei tempi di ognuno

e delle strategie di studio

dei ragazzi

• Realizzazione del PDP

STRUMENTI COMPENSATIVI

Quando parliamo di strumenti e di DSA pensiamo chiaramente

agli strumenti compensativi che ovviamente:

• non sono uguali per tutti

• non è sufficiente proporli, consegnarli perché vengano poi consapevolmente utilizzati.

•Bilanciare•Risarcire •Determinare una situazione di equilibrio

Alcune definizioni di Compensare..

• Ma anche come un disagio

• Come qualcosa che li mette nella posizione di “fregare” i compagni soprattutto nelle verifiche o interrogazioni

• Come dimostrazione delle proprie difficoltà

STRUMENTI COMPENSATIVI

I ragazzi con DSA possono percepirli, viverli:

• Come opportunità di scegliere

• Come integrazione, completamento della loro modalità di apprendere

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Permettono di raggiungere un buon grado di Autonomia

Permettono di informarsi, apprendere e comunicare senza necessariamente dipendere da un mediatore

Sintesi vocale

Audiolibro

Software - editor di testi e sintesi vocale

STRUMENTI COMPENSATIVIAlta tecnologia

Software -Mappe concettuali

Libro digitale

Permettono di raggiungere un buon grado di Autonomia

Permettono di informarsi, apprendere e comunicare senza necessariamente dipendere da un mediatore

STRUMENTI COMPENSATIVIAlta tecnologia

MATEMATICA:

ITALIANO:

STRUMENTI COMPENSATIVIBassa tecnologia

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RIFLESSIONIRIFLESSIONI

Clima di classe: creare circolarità, puntare sui punti di forza, parlare

delle difficoltà riconoscendole evitando così che ci siano

incomprensioni o derisioni;

Ambiente: strutturato, punti di riferimento precisi nello spazio in

modo da orientare i ragazzi nelle attività, organizzarlo in modo che

sia possibile l’attività individuale o di piccolo gruppo

A volte diamo modalità e comportamenti per “ scontati”

Un esercizio diventa facile o difficile se…….

Dobbiamo passare la consapevolezza che “abilità e intelligenza” non

sono la stessa cosa

Mariangela Berton - Monica Bertelli

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Strumenti: Strategie:

Software con sintesi vocale

Libri digitali 1. Attivazione conoscenze pregresse

2. Analisi indici testuali

3. Passaggio Indici testuali-mappamultimediale

4. Priming (per le prove di comprensione)

5. Lettura segmentata

6. Copia e incolla (per rispondere alle domande)

7. Attivazione magia (per le lingue straniere)

ORGANIZZATORI ANTICIPATI

Per usare in modo efficace gli organizzatori anticipati è necessario seguire 3 principi guida (Baxendell, 2003):

1) CONTINUITA’ (creare routines)

2) COERENZA (relazioni chiare e concetti limitati)

3) CREATIVITA’ (vari momenti e per scopi diversi, tutoring, gruppi cooperativi)

Organizzatori anticipati

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ORGANIZZATORI ANTICIPATIfare la scheda di un libro

1. Analisi Indici testuali in italiano

TITOLO DEL CAPITOLO

BOX DI APPROFONDIMENTO

TITOLO DEL PARAGRAFO

PAROLE CHIAVEsottolineate e

spiegate nel glossario

GLOSSARIO

IMMAGINI

1. Analisi Indici testuali in inglese

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4. Priming (lettura delle domande prima del testo)

AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO PROPRIO STUDIO

• Selezionare i contenuti del testo da studiare, individuare pochi concetti chiave in relazione

fra loro

• Utilizzare mappe concettuali e associare mediatori visivi sia nella fase di comprensione

degli argomenti sia per lo studio individuale

• Far accedere a questi semplici ausili con anticipo e prima dell’esposizione orale delle unità

didattiche, se possibile fornendo anche registrazioni

• Sviluppare la comunicazione e l’ascolto

• Leggere o registrare i testi dei problemi, scindere la soluzione dei problemi dal calcolo,

fornendo l’opportunità di usare la tavola pitagorica, la calcolatrice ed altri supporti

• In un testo valutare in modo costruttivo, separando l’errore dal contenuto

• Aiutare a pianificare i tempi di una prova orale

(rilettura del testo, degli appunti e/o della mappa, preparare una lista

di domande e/o schema di interrogazione, simulare l’interrogazione

rispondendo ai quesiti formulati curando l’esposizione)

• Attirare l’attenzione durante la lezione in classe

(utilizzando enfasi, tono della voce gestualità, mimica, uso di

immagini)

• Riformulare i concetti con esempi e parole diverse

• Proporre esemplificazioni

AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO

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• Informarsi e formarsi sui DSA

• Coinvolgere tutti gli insegnanti di classe accordandosi su:

� verifiche

� interrogazioni

� compiti per casa

� valutazione

• Passaggio comunicativo di informazioni ai nuovi insegnanti

AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO AIUTO L’ALUNNO A ORGANIZZARE IL PROPRIO STUDIO

Libro digitale

libro digitale: formato digitalizzato della versione stampata: si presenta dunque come la versione cartacea, ma dentro al computer. Tale strumento permette quindi di evitare la fase di scannerizzazione e solitamente quella di utilizzo dell’OCR, per passare direttamente all’utilizzo del software di gestione della sintesi vocale per la lettura attraverso l’ascolto.

CARATTERISTICHE DELLA

SINTESI VOCALE

• GRADEVOLEZZA: la voce risulta gradevole a chi la utilizza, somigliante alla voce umana, accettata in tempi

rapidi

• EFFICACIA: aiuta a comprendere i testi (per studiare, per rileggere, per individuare gli errori),rispetta la

punteggiatura,legge le pause, consente di regolare la velocità di lettura mantenendo l’intellegibilità delle parole