Dr.ssa Maria Luisa Boninelli Centro Studi Erickson CORSO DI FORMAZIONE: Processi di Apprendimento ed...
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Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Centro Studi Erickson
CORSO DI FORMAZIONE:
Processi di Apprendimento ed Educazione Cognitiva: Quali competenze per una nuova professionalità docente
II° INCONTRO: Empowerment e stili cognitivi Empowerment e stili cognitivi
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli e-mail: [email protected]
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Empowerment Cognitivo Cosa intendiamo?
Acquisizione di un senso personale di “potere”, allo scopo di sentirsi
responsabili del proprio apprendimento (Carter, 2000).
•Saper automotivare anche dopo l’insuccesso
• Sviluppare la conoscenza, l’automonitoraggio e l’uso regolato di strategie di apprendimento;
•Possedere convinzioni e percezioni adeguate di sé che sostengano l’intero processo di apprendimento e la capacità di affrontare il fallimento.
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Modello di apprendimento
ABILITA’ DI BASE
Attenzione Attenzione
Memoria Memoria
Lettura e Comprensione Lettura e Comprensione
COMPETENZE METACOGNITIVERiflessione/ AutocontrolloRiflessione/ Autocontrollo
COMPETENZE EMOTIVO-RELAZIONALI
Attribuzioni/Teorie del sèAttribuzioni/Teorie del sè
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Cosa significa essere abile?Cosa significa essere abile?
ABILITA’ABILITA’
EXPERTISEEXPERTISE
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Definizione di Abilità Concezione rigidaConcezione rigidaLe abilità sono poco modificabili e poco controllabili: le
persone sono strategiche e motivate solo nelle attività in cui si sentono abili.
Concezione flessibileConcezione flessibileLe abilità sono predisposizioni sviluppabili, anche se con
dei limiti massimi per ogni persona.
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Definizione di Expertise
Un insieme di abilità sviluppate in ambiti specifici attraverso una lunga pratica nel compito
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Essere Esperti in un ambito
Porta ad acquisire:
1. Comprensione più approfondita2. Maggiore velocità nello svolgere i compiti inerenti
3. Maggiore controllo sul compito
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MetacognizioneCosa Intendiamo:
L’insieme delle conoscenze sul
funzionamento della mente e le varie forme
di controllo esercitate durante un compito
cognitivo
CONOSCENZE:
ciò che la persona pensa su di sè, sul compito, sulle strategie, sugli scopi
CONTROLLO:
pianificazione, previsione, monitoraggio, verifica
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Strategia
Procedura potenzialmente consapevoleconsapevole e controllabilecontrollabile avente scopi specifici, quali l’apprendimento.
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Esempio di Applicazione di Strategie
Vi chiederò di imparare 2 liste di nomi utilizzando ogni volta una
diversa strategia
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Baffo Baffo
CordaCorda
Calza Calza
Dente Dente
Spaghetto Spaghetto
PennaPenna
Palco Palco
SpadaSpada
SacchettoSacchetto
TortaTorta
CassettoCassetto
PanchinaPanchina
CassonettoCassonetto
BorsettaBorsetta
TaschinoTaschino
PacchettoPacchetto
BarbaBarba
RuotaRuota
ScodellaScodella
SassoSasso
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
TendaScalaPallaRadioMedagliaDiscoGommaPozzoCollettoTronoPuntinaPonteTettoBarcaVillaFornoPortafoglioBancoTazzinaCulla
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Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Discussione in Intergruppo Qual è stata la strategia che avete
utilizzato? Perché? Qual è stata la strategia più efficace? Quali altre strategie potevate utilizzare?In quali contesti di vita quotidiana e
scolastica posso utilizzare queste strategie?
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ConsiderazioniL’uso di strategie e di mnemotecniche:
1. migliora le capacità cognitive
2. accresce la conoscenza dei propri processi di memoria (metacognizione)
3. aumenta la fiducia nella propria capacità mnestica (motivazione) (Higbee, 1981)
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Programmi strategici OBIETTIVO: insegnare l’uso corretto di strategie semplici
o complesse atte a migliorare la memoria, lo studio, ecc.
IMPORTANTE: sono più efficaci se inseriti in un contesto metacognitivo
L’approccio metacognitivo facilita il mantenimento e il trasferimento di quanto appreso
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MNEMOTECNICHE E METODI DI STUDIO
MNEMOTECNICHE Metodo dei loci
Parola-chiave
METODI DI STUDIO SQ4RMurder
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Metodo SQR4 (Robinson 1970)Si articola in 6 fasi:
S SURVEY: sfogliare il materiale
Q QUESTION: porsi delle domande
R READ: leggere il materiale una prima volta
R REREAD: rileggere analizzando il testo
R RECITE: ripetere
R REVIEW: ripassare
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Survey= preview Affinchè si acquisisca familiarità con l’argomento
proposto e prima che quest’ultimo venga letto, si suggeriscono alcune strategie:
a. Guardare con attenzione la copertina, la tavola dei contenuti e l’introduzione del libro e l’indice.
b. Sfogliare il capitolo assegnato. Guardare i titoli e i sottotitoli per ciascun paragrafo.
c. Guardare in che modo il capitolo è stato organizzato e di quante pagine è composto.
d. Leggere velocemente il capitolo o paragrafo introduttivo, la prima frase di ogni paragrafo e il paragrafo riassuntivo per vedere quale materiale verrà discusso e in che modo verrà presentato
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Question= domande La lettura che ha come scopo il rispondere alle domande,
incrementa la concentrazione, l’attenzione, reiterazione, ed interesse nel risolvere il problema.
Le domande per poter studiare in modo adeguato l’argomento possono essere date:
a. dall’insegnante b. Compiti per casa c. Domande che si trovano a conclusione di ogni capitolo Cambiare il titolo di ogni paragrafo con una domanda. Ad
esempio: ridurre lo stress di studiare. Come posso ridurre lo stress per lo studio?
Successivamente dopo aver letto il paragrafo, si potrà rispondere alla domanda precedentemente redatta, o in fondo al paragrafo oppure ai margini di esso.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
R= read (lettura) Leggere il paragrafo una volta per capire il contenuto e rispondere
alle domande che si è posti in precedenza. Sul quaderno scrivere i titoli dei paragrafi Non prendere appunti mentre si legge Effettuare associazioni o connessioni per ricordare meglio il
contenuto Mentre si legge utilizzare una matita per segnare alcune cose
importanti. (vedi ad. Esempio date, nomi, formule). Interrompere la lettura dopo circa un ora o 1 e ½, qualora il compito
risultasse piuttosto complesso. Se necessario rileggere in modo attivo.
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R=record Dopo aver letto ogni sezione e ogni pagina, si riflette e si
riassume il lavoro utilizzando il quaderno degli appunti. Il riassunto dev’essere scritto con parole proprie, per rinforzare la comprensione e capire cosa si è letto. Il prendere appunti in questo momento, e non prima, assicura, che si stanno riassumendo le parti più importanti del testo.
A questo punto è necessario tornare indietro nel paragrafo e sottolineare attraverso un evidenziatore, o un colore, le parti o idee più importanti. La sottolineatura deve riguardare al max il 10%-15% del testo.
E’ necessario scrivere gli esempi a matita a lato del foglio, in modo tale da separare l’idea principale dagli esempi.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
R= ReciteLa memoria a breve e a lungo termine viene di gran lunga
aiutata attraverso l’ascolto e la ripetizione orale ad alta voce.
L’ideale: ripetere a qualcuno. Se quest’ultimo è assente, occorre registrare la propria
esposizione ed ascoltarla. Farsi delle domande e rispondere sempre ad alta voce. Studiare con un amico o in piccolo gruppo, per rinforzare e
discutere l’argomento appreso.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
R= Recite Il ripetere ad alta voce, consente di ricordare l’ 80%
dell’argomento. I concetti appresi verranno mantenuti intatti nella memoria per circa due settimane.
Il NON ripetere ad alta voce, provoca una perdita dell’ 80% per l’argomento studiato dopo circa due settimane.
Fate leggere e ripetere ad alta voce tutti i vostri allievi, qualsiasi materia essi stiano studiando.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
R=Reflect/review E’ una fase metacognitiva. Essa lavora e
supporta la memoria a lungo termine.
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Metodo SQ4RVantaggi: 1. Motiva l’apprendimento 2. Stimola la riflessione personale 3. Permette di rivedere e rielaborare il
materiale appreso attraverso il ripasso.
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Metodo Murder
Dansereau (1985; 1988) Si articola in 6 fasi:
M MOOD: Atteggiamento mentale ed emotivo positivo verso il materiale di studio
U UNDERSTAND: leggere, cercando di capire
R RECALL: riassumere e ricordare senza guardare il testo
D DETECT: controllare l’esattezza e la completezza del ricordo
E ELABORATE: mettere in atto strategie per fissare il materiale
R REVIEW: ripassare
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Metodo Murder
Dansereau (1985; 1988)
Ogni fase propone due tipi di strategie:
DIRETTE AL TESTO
•Costruzione di reticoli•Analisi di concetti-chiave.
DIRETTE AL SOGGETTO
Sottolineano il ruolo attivo del soggetto, migliorando la concentrazione e l’interesse per lo studio.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Studiare Lo studio implica diverse abilità cognitive,
come: a. Attenzioneb. La letturac. La comprensione d. La memoria Che insieme concorrono all’apprendimento
di nuove informazioni.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Studiare Le componenti che contribuiscono a
spiegare le differenti prestazioni di studio degli studenti riguardano:
1. Le abiltà di studio 2. Le strategie 3. La metacognizione 4. La motivazione
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Studiare Un ulteriore elemento di differenza è
rappresentato dagli
STILI COGNITIVI STILI COGNITIVI
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Stili Cognitivi La ricerca sugli stili cognitivi è iniziata negli
anni ’50 con i lavori: di Bruner sulla scoperta dei concetti, di Guilford sulla creatività dell’intelligenza di Witkin sulla percezione.
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Cosa s’intende per Stile Cognitivo
Modalità di elaborazione che il soggetto adotta in modo prevalente, che permane nel tempo e che si generalizza a compiti diversi.
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Stile Cognitivo (Boscolo e Cornoldi, 1991)
Lo Stile Cognitivo è una caratteristica del soggetto che influenza non solo l’elaborazione cognitiva, ma anche aspetti che riguardano:
a. La personalità, b. Gli atteggiamenti, c. Le relazioni sociali
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Stile Cognitivo Tende a stabilizzarsi nel tempo attraverso
un processo circolare. L’adozione dello stile preferito conduce a
risultati migliori che, a loro volta, stimolano la motivazione, e portano a riutilizzare in compiti simili le stesse strategie.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Stile Cognitivo Non è qualcosa di rigido. Ci possono essere situazioni che si affrontano
meglio con uno stile cognitivo diverso dal proprio.
La capacità di riconoscere le situazioni come più o meno confacenti al proprio stile dipende dal livello metacognitivo dello studente.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Stile Cognitivo
Nell’apprendimento è perciò importante che gli studenti conoscano e adottino preferibilmente il loro stile, ma che facciano esperienza con stili differenti, imparando a riconoscere le caratteristiche del compito e del materiale in cui è più opportuno usare un stile piuttosto che un altro.
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Stili Cognitivi
Gli stili su cui esiste una maggiore convergenza tra gli studiosi sono i seguenti:
a. Stile Globale/analitico
b. Stile dipendente/indipendente dal campo verbale
c. Verbale/visuale
d. Convergente/divergente
e. Sistematico/intuitivo
f. Impulsivo/riflessivo.
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Stili Cognitivi: Globale/Analitico Preferenza di una persona per una
percezione del dettaglio o dell’insieme.
Favoloso
Qualcuno può percepire di primo acchito una F, mentre un altro può percepire una serie di lettere piccole.
La modalità di rielaborazione percettiva influenzerà poi il successivo recupero dell’informazione.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Stile Cognitivo: Globale/Analitico A scuola uno studente dallo stile Globale,
di fronte ad un testo o ad una immagine tenderà a cogliere inizialmente l’aspetto generale.
Al contrario uno studente dallo stile Analitico punterà inizialmente l’attenzione sui particolari.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Lo Stile Cognitivo: dipendente/ Indipendente Si riferisce principalmente all’elaborazione
percettiva, ma anche alla soluzione dei problemi e alle caratteristiche di personalità.
Il soggetto dallo stile dipendente possiede una percezione poco differenziata e fortemente dominata dall’organizzazione del campo,
Il soggetto dallo stile Indipendente si lascia poco influenzare dal contesto ed ha un atteggiamento più autonomo.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Lo Stile Cognitivo: dipendente/ Indipendente Uno dei compiti proposti per identificare tale stile
consiste nel fare riconoscere allo studente velocemente alcune figure geometriche semplici inserite in figure più complesse.
Lo studente campo-indipendente a scuola, e forse anche nella vita è portato ad avere un suo punto di vista, è flessibile nell’affrontare le varie situazioni stimolo.
Lo studente campo-indipendente si basa maggiormente sui dati che gli vengono forniti, è più legato alla situazione stimolo.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Stile Cognitivo: Verbale/Visuale Si base sulla distinzione tra soggetti che
prediligono il codice linguistico ed altri che preferiscono un codice di tipo visuo-spaziale.
Questo stile esplica maggiormente a livello di memoria: le informazioni si codificano, si organizzano e si recuperano in funzione dello stile preferito.
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Stile Cognitivo: Verbale/Visuale La modalità più semplice per valutarne la
preferenza di un individuo è presentare un compito in cui si richiede:
una elaborazione verbale una elaborazione visiva Confronto della prestazione mnestica
fornita nelle due modalità. Lo studente verbalizzatore utilizzerà
preferibilmente strategie di apprendimento come il riassunto o le associazioni verbali,
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Stile Cognitivo: Verbale/Visuale Lo studente verbalizzatore utilizzerà
preferibilmente strategie di apprendimento
il riassunto le associazioni verbali. Lo studente visualizzatore punterà su strategie
come:a. Immagini mentali b. I legami grafici c. La rappresentazione grafica
Dr.ssa Maria Luisa Boninelli
Stile Cognitivo: convergente/divergente Lo studente dallo stile convergente,
procede seguendo una linea logica e convenzionale e “converge”verso una risposta unica e prevedibile.
Lo studente dallo stile divergente, parte dall’informazione data per procedere in modo autonomo e creativo, generando una quantità e varietà di risposte, di buona qualità, originali e flessibili.