Dr.ssa Ivana Simonelli – Psicologa Psicoterapeuta e ... · Incoraggiamento ad esprimere i propri...

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Dr.ssa Ivana Simonelli – Psicologa Psicoterapeuta e Psicopedagogista

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Unelencodiemozioni…1. Felicità2. Tristezza3. Paura4. Rabbia5. Preoccupazione6. Imbarazzo7. Gelosia

8. Disgusto9. Sorpresa

il Pensiero relativo ad una situazione, scatena un’Emozione,

che scatena un Comportamento

P$E$C

� I comportamenti possono essere interpretati come manifestazioni di stati emotivi. Le emozioni, immediate e reattive, possono essere scatenate dai pensieri relativi ad una situazione vissuta o percepita:

Attraverso l’osservazione del comportamento è possibile dare un significato emotivo a gesti, sguardi, agìti, parole…Attraverso le emozioni è possibile risalire ai pensieri dei bambini (e degli adulti), osservando i contesti nei quali i pensieri si attivano.

i Comportamenti$ esprimonoEmozioni$ scatenate da

Pensieri in relazione con i contesti

Il comportamento perciò non viene visto unicamente come problematico, ma assume un significato più ampio: è portatore di molteplici possibili significati. Da questa

prospettiva, l'adulto può quindi porsi le domande: Quale emozione sta vivendo il bambino?

Quale pensiero può averla attivata? Cosa posso fare io

in termini di accoglienza, legittimazione, riformulazione dell'esperienza?

� Riconoscimento dell’emozione: “Mi sembri….”� Connessione dell’emozione al pensiero: “Forse stai

pensando….”� Legittimazione dell’emozione: “Hai ragione di sentirti… Se

pensi....”� Fase di esplorazione, esplicitazione e riformulazione� Incoraggiamento ad esprimere i propri stati d’animo anche

con le parole: “Tutte le volte che ti senti…..dimmelo con la voce.....” e ad utilizzare “coping comunicativi” funzionali alla comprensione da parte dell’adulto del bisogno del bambino

Ilmodelloperl’individuazione,l’espressioneelalegittimazionedelleemozioni

ICopingComunicativiFra i Coping Comunicativi che possono essere insegnati ai bambini troviamo i seguenti, associati agli stati emotivi.

� Rabbia: “…quando ti senti arrabbiato, vieni da me e chiedimi: «Mi ascolti?»”� Tristezza: “…quando ti senti triste, vieni da me e chiedimi: «Mi fai una

coccola?»� Paura: “…quando hai paura, vieni da me e chiedimi: «Mi abbracci?»� Noia: “…quando sei annoiato, vieni da me e chiedimi: «Facciamo qualcosa?»� Gelosia “…quando ti senti geloso, vieni da me e chiedimi: «Mi fai una coccola?»� Imbarazzo: “…quando sei imbarazzato, vieni da me e chiedimi: «Mi aiuti?»� Preoccupazione: “…quando sei preoccupato, vieni da me e chiedimi: «Cosa

succede?»

ILDIALOGOEMOTIVONELLESITUAZIONIDICONFLITTOFRABAMBINI

IlModelloDilloconlaVoceperildialogoemotivo

nellesituazioni diconflittofrabambini

Il Modello si articola in cinque fasi:

� ricerca del senso di un comportamento; � connessione del comportamento all’emozione e/o al

pensiero;� riconoscimento delle emozioni; � fase di risoluzione;� incoraggiamento ad esprimere i propri stati d’animo

anche con le parole e ad utilizzare CopingComunicativi funzionali alla relazione tra pari.

FraiCopingComunicativichepossonoessereinsegnatiaibambinitroviamoiseguenti,associatiapensieri,statiemotivi,intenti,

desideri

� Posso…?� Facciamo cambio?� Giochiamo insieme?� Mi hai fatto male… � Non voglio.

Diventa importante promuovere una modalità alternativa che valorizzi i sentimenti reciproci

e il rispetto di sé e dell’altro.

Ciò permette ai bambini di comprendere che l’altro è una fonte di possibile scambio affettivo,

è un compagno di giochi (e di crescita…)ed è importante trattarsi bene.

Simonelli, I. (2017). Dillo con la Voce. Metodo psicopedagogico. Insegnare ai bambini ad esprimere emozioni. Rimini: Bookstones ed.

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