Dr.ssa Gianfranca TESTA Segretario Nazionale CARD

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Convegno “Governance Convegno “Governance sanitaria, modelli unici sanitaria, modelli unici regionali. regionali. Sistemi a confronto” Sistemi a confronto” “CLINICAL GOVERNANCE “CLINICAL GOVERNANCE I percorsi di qualità nei I percorsi di qualità nei Distretti Sanitari” Distretti Sanitari” Dr.ssa Gianfranca TESTA Dr.ssa Gianfranca TESTA Segretario Nazionale CARD Segretario Nazionale CARD Confederazione Nazionale Associazioni Regionali Confederazione Nazionale Associazioni Regionali Distretti Distretti Campobasso, 9 – 10 giugno 2008 Campobasso, 9 – 10 giugno 2008

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Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali. Sistemi a confronto” “CLINICAL GOVERNANCE I percorsi di qualità nei Distretti Sanitari”. Dr.ssa Gianfranca TESTA Segretario Nazionale CARD Confederazione Nazionale Associazioni Regionali Distretti Campobasso, 9 – 10 giugno 2008. - PowerPoint PPT Presentation

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Convegno “Governance Convegno “Governance sanitaria, modelli unici sanitaria, modelli unici

regionali. regionali. Sistemi a confronto”Sistemi a confronto”

“CLINICAL GOVERNANCE“CLINICAL GOVERNANCEI percorsi di qualità nei I percorsi di qualità nei

Distretti Sanitari”Distretti Sanitari” Dr.ssa Gianfranca TESTADr.ssa Gianfranca TESTA

Segretario Nazionale CARDSegretario Nazionale CARDConfederazione Nazionale Associazioni Regionali DistrettiConfederazione Nazionale Associazioni Regionali Distretti

Campobasso, 9 – 10 giugno 2008Campobasso, 9 – 10 giugno 2008

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INNOVARE PER (SOPRAV) INNOVARE PER (SOPRAV) VIVERE:VIVERE:

Considerazioni a margine del Congresso Considerazioni a margine del Congresso Card Card

“Il Distretto tra Governo e Governance”“Il Distretto tra Governo e Governance”Le cure primarie e i servizi territoriali Le cure primarie e i servizi territoriali – tradizionalmente il settore povero – tradizionalmente il settore povero del sistema, tanto del sistema, tanto labor – intensivelabor – intensive, , quanto poco quanto poco technology – intensivetechnology – intensive – – possono sopravvivere in un contesto possono sopravvivere in un contesto di intensi cambiamenti demografici, di intensi cambiamenti demografici, epidemiologici, tecnologici, socio – epidemiologici, tecnologici, socio – antropologici, economici, finanziari, antropologici, economici, finanziari, politici che stanno trasformando il politici che stanno trasformando il

nostro sistema sanitario?nostro sistema sanitario?

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La sfida dell’innovazione La sfida dell’innovazione da parte dei distretti:da parte dei distretti:

• Il cittadino al centro del sistema;Il cittadino al centro del sistema;

• Organizzazione dei servizi;Organizzazione dei servizi;

• La presa in carico;La presa in carico;

• La continuità assistenziale;La continuità assistenziale;

• Modelli di cura e percorsi Modelli di cura e percorsi assistenziali.assistenziali.

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Superamento di un sistema frammentato e Superamento di un sistema frammentato e focalizzato sugli erogatori delle prestazioni focalizzato sugli erogatori delle prestazioni

a favore di un a favore di un sistema centrato sul sistema centrato sul pazientepaziente, inteso come entità che vive la , inteso come entità che vive la

progressione clinica della malattia in tutti i progressione clinica della malattia in tutti i suoi aspetti e che la affronta attraverso un suoi aspetti e che la affronta attraverso un

percorso assistenziale integratopercorso assistenziale integrato..

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DISTRETTO SANITARIO DI BASE

Proiezioni Dipartimenti di Salute Mentale, Prevenzione e

Sanità Pubblica

Assistenza Riabilitativa

Assistenza Specialistica

Ambulatoriale interna in

accreditamento esterno

- Assistenza di Medicina Generale;

- Continuità Assistenziale

ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE DEL DISTRETTO

UCAD

SISTEMA INFORMATIVO

Cure Domiciliari – Integrazione socio - sanitaria

Consultori Cure intermedie

Assistenza Residenziale Extra - Ospedaliera

Assistenza Integrativa e Protesica

Ricondurre in capo al Distretto attività e servizi perché lo stesso possa essere garante dei LEA dell’Assistenza Sanitaria Territoriale

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I SISTEMI INFORMATIVI:• Flussi informativi evoluti per adeguato Flussi informativi evoluti per adeguato

svolgimento delle funzioni di svolgimento delle funzioni di programmazione e committenza dei programmazione e committenza dei servizi;servizi;

• Messa a punto e valutazione di un sistema Messa a punto e valutazione di un sistema regionale di indicatori di assistenza regionale di indicatori di assistenza distrettualedistrettuale (indicatori di popolazione, di (indicatori di popolazione, di salute, dell’area dell’assistenza primaria, salute, dell’area dell’assistenza primaria, dell’area dell’assistenza domiciliare, dell’area dell’assistenza domiciliare, dell’area delle cure intermedie, dell’area dell’area delle cure intermedie, dell’area della specialistica ambulatoriale, dell’area della specialistica ambulatoriale, dell’area della riabilitazione).della riabilitazione).

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LA PRESA IN CARICO:LA PRESA IN CARICO:• Bisogni assistenziali sanitari e socio Bisogni assistenziali sanitari e socio

assistenziali;assistenziali;• Accessibilità;Accessibilità;• Semplificazione;Semplificazione;• Affidabilità;Affidabilità;• Appropriatezza;Appropriatezza;• Percorsi terapeutico – sanitari e socio – sanitari;Percorsi terapeutico – sanitari e socio – sanitari;• Formazione;Formazione;• Risorse;Risorse;• Condivisione obiettivi;Condivisione obiettivi;• Modalità di valutazione;Modalità di valutazione;• Professionisti e strutture;Professionisti e strutture;• Interazione tra strutture;Interazione tra strutture;• Responsabilità;Responsabilità;• Efficacia;Efficacia;• Risultato di salute.Risultato di salute.

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LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE:LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE:• Continuità della cura;Continuità della cura;

• Coordinazione della cura;Coordinazione della cura;

• Piano di dimissioni ospedaliere;Piano di dimissioni ospedaliere;

• Integrazioni dei servizi;Integrazioni dei servizi;

• Patient/client care;Patient/client care;

• Condivisione percorso cure;Condivisione percorso cure;

• La valutazione degli esiti.La valutazione degli esiti.

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La continuità assistenziale risponde La continuità assistenziale risponde alla finalità di creare una alla finalità di creare una

integrazione tra l’Ospedale, i Servizi integrazione tra l’Ospedale, i Servizi Distrettuali, i Medici di Famiglia, gli Distrettuali, i Medici di Famiglia, gli Specialisti, le Strutture Residenziali, Specialisti, le Strutture Residenziali, con il coinvolgimento dei gruppi di con il coinvolgimento dei gruppi di

interesse della Comunità Locale interesse della Comunità Locale (Enti – Associazioni – Volontariato), (Enti – Associazioni – Volontariato),

per la definizione di percorsi per la definizione di percorsi assistenziali che vedano coinvolte le assistenziali che vedano coinvolte le figure professionali che operano in figure professionali che operano in ambiente ospedaliero e in ambito ambiente ospedaliero e in ambito territoriale in una organizzazione territoriale in una organizzazione delle diverse attività centrata sul delle diverse attività centrata sul

paziente.paziente.

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Strumenti già presenti in Strumenti già presenti in alcune realtà distrettuali alcune realtà distrettuali

regionali:regionali:• Domanda di inserimento in Domanda di inserimento in

percorso domiciliare/trattamento percorso domiciliare/trattamento territoriale;territoriale;

• Protocolli di dimissioni protette Protocolli di dimissioni protette ospedale – territorio;ospedale – territorio;

• Piano assistenza personalizzato Piano assistenza personalizzato (POP – PAI);(POP – PAI);

• Unità di Valutazione Unità di Valutazione Multidisciplinare;Multidisciplinare;

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• Prestazioni specialistiche – Prestazioni specialistiche – infermieristiche – riabilitative;infermieristiche – riabilitative;

• Assistenza integrativa e protesica;Assistenza integrativa e protesica;• Interazione con alcune UU. OO. Interazione con alcune UU. OO.

Ospedaliere e Dipartimento di Ospedaliere e Dipartimento di Riabilitazione;Riabilitazione;

• Ambulatori medicina generale;Ambulatori medicina generale;• Servizio continuità assistenziale;Servizio continuità assistenziale;• Strutture residenziali territoriali;Strutture residenziali territoriali;• Parziale avvio integrazione socio – Parziale avvio integrazione socio –

sanitaria;sanitaria;• Tecnologie informatiche.Tecnologie informatiche.

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Azioni positive in corso:Azioni positive in corso:• Porta Unica di Accesso (PUA);Porta Unica di Accesso (PUA);

• Formazione specifica;Formazione specifica;

• Gruppo operativo territoriale;Gruppo operativo territoriale;

• Piano Sociale di Zona;Piano Sociale di Zona;

• Definizioni percorsi diagnostico – Definizioni percorsi diagnostico – terapeutici;terapeutici;

• Volontariato;Volontariato;

• Piattaforma informatica regionale.Piattaforma informatica regionale.

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I MODELLI DI CURA E I MODELLI DI CURA E PERCORSI ASSISTENZIALI:PERCORSI ASSISTENZIALI:

Necessità di attivare modalità operative Necessità di attivare modalità operative che consentano di generare più valore, che consentano di generare più valore, migliorare l’efficienza operativa, ridurre migliorare l’efficienza operativa, ridurre

i costi, ottimizzare l’impegno delle i costi, ottimizzare l’impegno delle risorse disponibili:risorse disponibili:

COSTRUZIONE E VALIDAZIONE DI COSTRUZIONE E VALIDAZIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO – TERAPEUTICI- PERCORSI DIAGNOSTICO – TERAPEUTICI-

ASSISTENZIALI QUALI STRUMENTI DI ASSISTENZIALI QUALI STRUMENTI DI COORDINAMENTO PER PROFILI COORDINAMENTO PER PROFILI

INTEGRATI DI CURA SIA DAL PUNTO DI INTEGRATI DI CURA SIA DAL PUNTO DI VISTA ORGANIZZATIVO CHE CLINICO, VISTA ORGANIZZATIVO CHE CLINICO,

CONTESTUALIZZATI ALLA REALTA’ CONTESTUALIZZATI ALLA REALTA’ TERRITORIALE DI RIFERIMENTOTERRITORIALE DI RIFERIMENTO

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• Individuazione del bisogno;Individuazione del bisogno;

• Risposta adeguata del bisogno;Risposta adeguata del bisogno;

• Valutazione periodica esiti di Valutazione periodica esiti di salute (es. percorso diagnostico e salute (es. percorso diagnostico e terapeutico della BPCO, gestione terapeutico della BPCO, gestione integrata del paziente diabetico, integrata del paziente diabetico,

gestione patologie cardiovascolari, gestione patologie cardiovascolari, percorso e rete assistenziale per percorso e rete assistenziale per

l’Alzheimer, percorso ictus l’Alzheimer, percorso ictus cerebrale tra ospedale e territorio, cerebrale tra ospedale e territorio,

etc.)etc.)

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GOVERNO CLINICO E PERCORSI QUALITA’ GOVERNO CLINICO E PERCORSI QUALITA’ NEI DISTRETTI:NEI DISTRETTI:

“Capacità dei servizi e degli operatori di “Capacità dei servizi e degli operatori di mantenere performance professionali su mantenere performance professionali su

standard standard accettabili in termini di accettabili in termini di

risultati clinici ottenuti e di appropriatezza risultati clinici ottenuti e di appropriatezza nell’uso degli interventi”nell’uso degli interventi”

• Coniugare nel governo dei processi Coniugare nel governo dei processi assistenziali l’approccio professionale clinico assistenziali l’approccio professionale clinico (QUALITA’ PROFESSIONALE) con quello (QUALITA’ PROFESSIONALE) con quello gestionale (QUALITA’ ORGANIZZATIVA);gestionale (QUALITA’ ORGANIZZATIVA);

• Soddisfare le aspettative e i valori degli attori Soddisfare le aspettative e i valori degli attori (QUALITA’ PERCEPITA);(QUALITA’ PERCEPITA);

• Gestione del RISCHIO;Gestione del RISCHIO;• Valutazione ESITI.Valutazione ESITI.

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Nei percorsi di qualità nei Nei percorsi di qualità nei distretti vanno garantite:distretti vanno garantite:

• Centralità paziente;Centralità paziente;• Approccio multidimensionale e Approccio multidimensionale e

multiprofessionale;multiprofessionale;• Semplificazione percorsi;Semplificazione percorsi;• Miglioramento continuo del processo Miglioramento continuo del processo

assistenziale;assistenziale;• Orientamento consumo prestazioni;Orientamento consumo prestazioni;• Reti integrate servizi assistenza Reti integrate servizi assistenza

territoriale primaria;territoriale primaria;• Integrazione socio – sanitaria;Integrazione socio – sanitaria;• Efficiente uso risorse;Efficiente uso risorse;• Promozione iniziative di formazione.Promozione iniziative di formazione.

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BISOGNA PROSEGUIRE:BISOGNA PROSEGUIRE:• Nel costruire un’area territoriale forte ed Nel costruire un’area territoriale forte ed

affidabile;affidabile;• Nell’aumentare le conoscenze dei Nell’aumentare le conoscenze dei

professionisti nella gestione del malato;professionisti nella gestione del malato;• Nel rafforzare la multidisciplinarietà della Nel rafforzare la multidisciplinarietà della

equipe;equipe;• Nel considerare l’ospedale – il domicilio – le Nel considerare l’ospedale – il domicilio – le

strutture residenziali a tutti gli effetti punti strutture residenziali a tutti gli effetti punti della rete;della rete;

• Nel dotarsi di strumenti per facilitare la Nel dotarsi di strumenti per facilitare la comunicazione dei vari punti della rete;comunicazione dei vari punti della rete;

• Nella costruzione dei percorsi assistenziali Nella costruzione dei percorsi assistenziali omogenei e flessibili sempre più centrati sui omogenei e flessibili sempre più centrati sui complessi bisogni del malato e della sua complessi bisogni del malato e della sua famiglia.famiglia.

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DOBBIAMO FARCI CARICO DOBBIAMO FARCI CARICO DELLA VITA DELLA PERSONA DELLA VITA DELLA PERSONA

MALATA, CERCARE DI MALATA, CERCARE DI INTERPRETARE NEL MODO INTERPRETARE NEL MODO PIU’ UMANO E ONESTO LA PIU’ UMANO E ONESTO LA

SUA VOLONTA’, GARANTIRE SUA VOLONTA’, GARANTIRE SINO ALL’ULTIMO DIGNITA’SINO ALL’ULTIMO DIGNITA’