Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA...

16
La Politica è una nobile arte che, secondo un approccio pragmatico, rende possibili le cose necessarie, oppure che, volando un po' più alto, riesce a trasformare un'idea, una visione, in vivere quoti- diano. Qual e è una delle condizio- ni determinanti perchè ciò si realizzi? La disponibilità del- la società civile a dedicare, come Cincinnato nell'antica Roma repubblicana, una parte del proprio tempo alla comunità, per tornare poi, a mandato concluso, alle pro- prie normali occupazioni. Questa visione, oggi presso- chè idilliaca, un tempo in- segnata nelle scuole ele- mentari, ha lasciato spesso il posto ad una politica di so- pravvivenza, nel senso più letterale del termine. Nell'epoca della politica dei politicanti, le scelte su cui si arrovellano gli amministra- tori sono spesso condizio- nate da logiche che nulla hanno a che fare con il “sen- timent” dei cittadini che am- ministrano. “Primum vivere deinde phi- losofari”, la difesa del proprio status quo, quando non di malcelati interessi, diventa spesso il vero e unico prin- cipio ispiratore di scelte va- riamente edulcorate per gli amministrati di turno. Una unione Dronero-Carti- gnano è un'anatra zoppa, se le unioni di Comuni si de- vono fare, allora che siano pensate come elemento di un disegno strategico che in- teressi tutta la Valle Maira, vista come un unico organi- smo di cui valorizzarne le specificità culturali ed eco- nomiche. E se per raggiun- gere questo obiettivo qual- che tacchino si vedrà co- stretto a festeggiare il Nata- le che si avvicina, nulla di drammatico, semplicemen- te anticiperà il ritorno alle proprie normali occupazioni. Risulta difficile immaginare che questa unione in can- tiere sottenda ambiziosi di- segni politici, molto più rea- listico, invece, ricondurla al prossimo avvicinarsi della fine di un ciclo amministra- tivo a cui, senz'altro, torne- rebbe utile farne seguire uno nuovo ... E se Carti- gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte- male! DRAGONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 - 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile: FRANCO BAGNIS - Autorizzazione Tribunale di Cuneo n. 635 del 21.12.2011 - Editore: Associazione culturale Dragone via IV Novembre 30 Dronero Redazione: via Fuori le Mura, 5 Dronero - Grafica e Stampa: Mondo Grafico Cuneo - San Rocco C. Cuneo - Abbonamento annuale 15,00 Euro - Conto corrente Postale n° 001003593983 intestato all’Associazione Culturale Dragone - Iscrizione al R.O.C. n° 22010 - Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/04) Art. 1 Comma 1 - MP-NO / CUNEO PERIODICO APARTITICO DI INFORMAZIONE CRONACA CULTURA VARIETA’ SPORT EURO 1,40 Dragone: Posta: Via IV novembre 63 e-mail: [email protected] Telefono per abbonamenti: 329.3798238 (solo ore serali) Sito internet: www.dragonedronero.it INTERVISTA Elisabeth Wahn Goletti di Massimo Monetti 3 a pagina RICORDI DI VITA PARTIGIANA Da “ribelle” a tutore dell’ordine Incontro con Giovanni Isaia SPORT / CALCIO Vittoria con la Cheraschese Dronero “torna” in vetta 15 a pagina APRILE ASSEMBLEA DEI SINDACI DELLA PROVINCIA L’Editoriale di a cura di Massimo Monetti 30 GIORNI / LA COPERTINA Il comune di Dronero vince Il supermercato si farà La sentenza del Tar regala al Comune di Dronero il dolce sapore della vittoria allo sca- dere dei tempi regolamen- tari, in piena zona Cesarini. Mentre l’Enel versava un bo- nifico da 1.848.000 euro sul conto corrente del Comune, il Tar del Piemonte respingeva definitivamente il ricorso dell’imprenditore dronerese Marco Fuso contro la costruzione del supermercato nell’area ex-fer- rovia. Ora più nulla può fermare i lavori, il supermercato si farà. Nei 4.100 mq di terreno, ceduti dal Comune alla “Pro Deve- lopment” di Milano, è prevista la costruzione di una struttura che occuperà 1550 mq. Al termine dell’opera Dronero do- vrebbe avere un’area di 12 mila mq, con due piazze e 120 parcheggi. L’immobile, che ospitava la Stazione ferroviaria, una volta ristrutturato, verrà riconvertito nella famosa e più volte proposta “Porta di Valle”. Questa causa è stata vinta nel momento perfetto. Dopo anni di peripezie, con la sentenza del Tar, l’Amministrazione non solo può finalmente veder iniziare i lavori, ma soprattutto ha la fondata speranza di vederli conclusi, prima della fine della legislatura. Come i palloni calciati dall’attaccante degli anni ‘30, Renato Cesarini, che gonfiavano la rete quando tutti ora- mai aspettavano il fischio finale. Con questa vittoria l’amministrazione porta a casa tre punti importanti, ma il campionato è ancora molto lungo. A.M. 5 L’Assemblea dei Sindaci del- la provincia di Cuneo tenutasi mercoledì 28 marzo ha deci- so il passaggio dalle diffe- renti 12 società di gestione del Servizio Idrico Integrato ad un’unica società pubblica e in house, avente come soci tut- ti i Comuni della Provincia che ne avranno quindi il con- trollo esclusivo. La scelta del “totalmente pubblico” arriva alla fine di un mese di marzo molto caldo dal punto di vista politico amministrativo che aveva visto come momento cardine l’approvazione da parte della Conferenza ATO4 Cuneese del “Piano d’Ambito”, documento che definisce l’in- dirizzo gestionale del ciclo idrico per i prossimi 30 anni. Si tratta di un atto fonda- mentale per la operatività dell’intera rete provinciale dell’acqua dalla captazione e distribuzione alla depurazio- ne e che prevede oltre 700 mi- lioni di investimenti. Dopo questo passo rimaneva da assumere la decisione relati- va alle modalità di costitu- zione della società unica che per legge poteva essere a ge- L’Acqua sarà pubblica Mario Piasco (continua a pag. 6) Presidio davanti al Palazzo della Provincia Molti e tutti importanti i mes- saggi trasmessi dalla ricor- renza del 25 Aprile. Alcuni ri- vestono un carattere più isti- tuzionale: quest’anno ricorre il 73° anniversario della Libera- zione, ma anche il 70° dal- l’entrata in vigore della nostra Costituzione repubblicana. E, nonostante gli anni trascorsi, i temi fondamentali della Car- ta Costituzionale sono sempre molto attuali, in particolare quelli del Titolo 1°. Attualizzare quei valori per i quali in molti hanno dato la loro vita e renderli vivi ogni giorno è forse il modo miglio- re per ricordare i sacrifici di quegli anni, patiti dai parti- giani combattenti e dalla po- polazione. Per ragioni anagrafiche, colo- ro che hanno vissuto in prima persona i fatti storici di quel periodo sono rimasti in pochi e la necessità di passare sim- bolicamente il testimone è for- se il messaggio più forte che è venuto sia dalla fiaccolata di Cuneo, il 24 aprile, sia so- prattutto dalle celebrazioni svolte a Dronero nella matti- nata del 25 aprile, presenti de- legazioni di diversi comuni della zona, associazioni e cit- tadini. Dapprima l’omaggio alle lapi- di e ai monumenti che ricor- dano i fatti tragici delle guer- re e il riscatto delle persone, poi l’inaugurazione della pietra “d’inciampo” posizionata al- l’ingresso del Comune a ricor- do dei componenti dell’Ammi- nistrazione deportati nel 1944, scomparsi nei campi di con- centramento nazisti: Alle- mandi, Lantermino, Lugliengo, 25 Aprile Protagonisti i giovani Simbolico passaggio di testimone a pagina Deposizione della corona ai caduti di tutte le guerre SCUOLA PRIMARIA Il Tricolore nel nostro futuro! Lunedì 16 aprile l'aula magna dell'Istituto Comprensivo di Dronero si è vestita del trico- lore italiano in occasione del- la distribuzione delle bandie- re da parte del Lions Club. Tutti gli alunni delle classi 5ª dell'Istituto si sono ritrovati per l'occasione ed ognuno di loro ha ricevuto la bandiera d'Ita- lia. I rappresentanti della Lions hanno sottolineato l'impor- tanza di sentirsi parte di un gruppo nel quale cooperare e lavorare per il bene e per la pace di tutti i popoli. ragazzi hanno dimostrato di collabo- rare e sentirsi uniti cantando insieme l'Inno di Mameli, sven- tolando la bandiera appena ri- cevuta. Classi 5ª A e B Piazza Marconi Nell'aula Magna dell'Istituto comprensivo di Dronero i ra- gazzi delle classi quinte della primaria, lunedì 16 aprile, hanno ricevuto dai volontari dell'Associazione internazio- nale Lions, che raccoglie un milione e mezzo di soci in 202 paesi nel mondo, la bandiera italiana. L'incontro si è aperto con una presentazione, da parte di due membri del club, durante la quale sono stati illustrati al- cuni scopi dell'associazione stessa tra cui i princìpi di buona cittadinanza. In seguito gli alunni, con la mano sul cuore, hanno into- nato “Fratelli d'Italia”, inno scritto da Goffredo Mameli, poeta e patriota genovese, nel novembre 1847. Dopo la consegna, i tricolori sono stati innalzati in onore dell'appartenenza alla Patria, divenuta Repubblica in segui- to al referendum del 2 giugno 1946. La cerimonia ha voluto così ri- cordare i 70 anni dalle prime elezioni politiche repubblicane (1948). L'evento, molto signi- ficativo ed emozionante, si è concluso lasciando ai ragazzi la responsabilità di essere i fu- turi cittadini italiani. Viva l'Italia, saluto conclusivo e condiviso dell'incontro. Classe 5ª Villar S Costanzo Consegna della bandiera da parte del Lions Club 25 aprile a Dronero Sergio Tolosano (continua a pag. 6) 25 aprile a Dronero

Transcript of Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA...

Page 1: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

La Politica è una nobile arteche, secondo un approcciopragmatico, rende possibilile cose necessarie, oppureche, volando un po' più alto,riesce a trasformare un'idea,una visione, in vivere quoti-diano.Qual e è una delle condizio-ni determinanti perchè ciò sirealizzi? La disponibilità del-la società civile a dedicare,come Cincinnato nell'anticaRoma repubblicana, unaparte del proprio tempo allacomunità, per tornare poi, amandato concluso, alle pro-prie normali occupazioni.Questa visione, oggi presso-chè idilliaca, un tempo in-segnata nelle scuole ele-mentari, ha lasciato spessoil posto ad una politica di so-pravvivenza, nel senso piùletterale del termine.Nell'epoca della politica deipoliticanti, le scelte su cui siarrovellano gli amministra-tori sono spesso condizio-nate da logiche che nullahanno a che fare con il “sen-timent” dei cittadini che am-ministrano.“Primum vivere deinde phi-losofari”, la difesa del propriostatus quo, quando non dimalcelati interessi, diventaspesso il vero e unico prin-cipio ispiratore di scelte va-riamente edulcorate per gliamministrati di turno.Una unione Dronero-Carti-gnano è un'anatra zoppa, sele unioni di Comuni si de-vono fare, allora che sianopensate come elemento diun disegno strategico che in-teressi tutta la Valle Maira,vista come un unico organi-smo di cui valorizzarne lespecificità culturali ed eco-nomiche. E se per raggiun-gere questo obiettivo qual-che tacchino si vedrà co-stretto a festeggiare il Nata-le che si avvicina, nulla didrammatico, semplicemen-te anticiperà il ritorno alleproprie normali occupazioni.Risulta difficile immaginareche questa unione in can-tiere sottenda ambiziosi di-segni politici, molto più rea-listico, invece, ricondurla alprossimo avvicinarsi dellafine di un ciclo amministra-tivo a cui, senz'altro, torne-rebbe utile farne seguireuno nuovo ... E se Carti-gnano, alla fine, si negasserimarrà pur sempre Monte-male!

DRAGONELA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA

NUMERO 4 - 30 aprile 2018

Dragone - Direttore Responsabile: FRANCO BAGNIS - Autorizzazione Tribunale di Cuneo n. 635 del 21.12.2011 - Editore: Associazione culturale Dragone via IV Novembre 30 DroneroRedazione: via Fuori le Mura, 5 Dronero - Grafica e Stampa: Mondo Grafico Cuneo - San Rocco C. Cuneo - Abbonamento annuale 15,00 Euro - Conto corrente Postale n° 001003593983 intestatoall’Associazione Culturale Dragone - Iscrizione al R.O.C. n° 22010 - Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/04) Art. 1 Comma 1 - MP-NO / CUNEO

PERIODICO APARTITICO

DI INFORMAZIONECRONACA CULTURAVARIETA’ SPORT

EURO 1,40

Dragone:Posta: Via IV novembre 63

e-mail: [email protected] per abbonamenti:329.3798238 (solo ore serali)

Sito internet:www.dragonedronero.it

INTERVISTA

ElisabethWahn Goletti

di Massimo Monetti

3a pagina

RICORDI DI VITA PARTIGIANADa “ribelle” a tutore dell’ordine

Incontrocon Giovanni Isaia

SPORT / CALCIOVittoria con la Cheraschese

Dronero“torna” in vetta

15a pagina

APRILE

ASSEMBLEA DEI SINDACI DELLA PROVINCIA

L’Editoriale di

a cura di Massimo Monetti

30 GIORNI / LA COPERTINAIl comune di Dronero vinceIl supermercato si faràLa sentenza del Tar regala alComune di Dronero il dolcesapore della vittoria allo sca-dere dei tempi regolamen-tari, in piena zona Cesarini.Mentre l’Enel versava un bo-nifico da 1.848.000 euro sulconto corrente del Comune, il Tar del Piemonte respingevadefinitivamente il ricorso dell’imprenditore dronerese MarcoFuso contro la costruzione del supermercato nell’area ex-fer-rovia. Ora più nulla può fermare i lavori, il supermercato sifarà.Nei 4.100 mq di terreno, ceduti dal Comune alla “Pro Deve-lopment” di Milano, è prevista la costruzione di una strutturache occuperà 1550 mq. Al termine dell’opera Dronero do-vrebbe avere un’area di 12 mila mq, con due piazze e 120parcheggi. L’immobile, che ospitava la Stazione ferroviaria,una volta ristrutturato, verrà riconvertito nella famosa e piùvolte proposta “Porta di Valle”.Questa causa è stata vinta nel momento perfetto. Dopo annidi peripezie, con la sentenza del Tar, l’Amministrazione nonsolo può finalmente veder iniziare i lavori, ma soprattutto hala fondata speranza di vederli conclusi, prima della fine dellalegislatura. Come i palloni calciati dall’attaccante degli anni‘30, Renato Cesarini, che gonfiavano la rete quando tutti ora-mai aspettavano il fischio finale.Con questa vittoria l’amministrazione porta a casa tre puntiimportanti, ma il campionato è ancora molto lungo. A.M.

5

L’Assemblea dei Sindaci del-la provincia di Cuneo tenutasimercoledì 28 marzo ha deci-so il passaggio dalle diffe-renti 12 società di gestione delServizio Idrico Integrato adun’unica società pubblica e in

house, avente come soci tut-ti i Comuni della Provinciache ne avranno quindi il con-trollo esclusivo. La scelta del“totalmente pubblico” arrivaalla fine di un mese di marzomolto caldo dal punto di vista

politico amministrativo cheaveva visto come momentocardine l’approvazione daparte della Conferenza ATO4Cuneese del “Piano d’Ambito”,documento che definisce l’in-dirizzo gestionale del cicloidrico per i prossimi 30 anni.Si tratta di un atto fonda-mentale per la operativitàdell’intera rete provincialedell’acqua dalla captazione edistribuzione alla depurazio-ne e che prevede oltre 700 mi-lioni di investimenti. Dopoquesto passo rimaneva daassumere la decisione relati-va alle modalità di costitu-zione della società unica cheper legge poteva essere a ge-

L’Acqua sarà pubblica

Mario Piasco(continua a pag. 6)

Presidio davanti al Palazzo della Provincia

Molti e tutti importanti i mes-saggi trasmessi dalla ricor-renza del 25 Aprile. Alcuni ri-vestono un carattere più isti-tuzionale: quest’anno ricorre il73° anniversario della Libera-zione, ma anche il 70° dal-l’entrata in vigore della nostraCostituzione repubblicana. E,nonostante gli anni trascorsi,i temi fondamentali della Car-ta Costituzionale sono sempremolto attuali, in particolarequelli del Titolo 1°.Attualizzare quei valori per iquali in molti hanno dato laloro vita e renderli vivi ogni

giorno è forse il modo miglio-re per ricordare i sacrifici diquegli anni, patiti dai parti-giani combattenti e dalla po-polazione.Per ragioni anagrafiche, colo-ro che hanno vissuto in primapersona i fatti storici di quelperiodo sono rimasti in pochie la necessità di passare sim-bolicamente il testimone è for-se il messaggio più forte che èvenuto sia dalla fiaccolata diCuneo, il 24 aprile, sia so-prattutto dalle celebrazionisvolte a Dronero nella matti-nata del 25 aprile, presenti de-

legazioni di diversi comunidella zona, associazioni e cit-tadini.Dapprima l’omaggio alle lapi-di e ai monumenti che ricor-dano i fatti tragici delle guer-re e il riscatto delle persone,poi l’inaugurazione della pietra“d’inciampo” posizionata al-l’ingresso del Comune a ricor-do dei componenti dell’Ammi-nistrazione deportati nel 1944,scomparsi nei campi di con-centramento nazisti: Alle-mandi, Lantermino, Lugliengo,

25 Aprile

Protagonisti i giovaniSimbolico passaggio di testimone

a pagina

Deposizione della corona ai caduti di tutte le guerre

SCUOLA PRIMARIA

Il Tricolore nel nostro futuro!

Lunedì 16 aprile l'aula magnadell'Istituto Comprensivo diDronero si è vestita del trico-lore italiano in occasione del-la distribuzione delle bandie-re da parte del Lions Club.Tutti gli alunni delle classi 5ªdell'Istituto si sono ritrovati perl'occasione ed ognuno di loroha ricevuto la bandiera d'Ita-lia. I rappresentanti della Lionshanno sottolineato l'impor-tanza di sentirsi parte di ungruppo nel quale cooperare elavorare per il bene e per lapace di tutti i popoli. ragazzihanno dimostrato di collabo-rare e sentirsi uniti cantandoinsieme l'Inno di Mameli, sven-tolando la bandiera appena ri-cevuta.

Classi 5ª A e B Piazza Marconi

Nell'aula Magna dell'Istitutocomprensivo di Dronero i ra-gazzi delle classi quinte dellaprimaria, lunedì 16 aprile,hanno ricevuto dai volontaridell'Associazione internazio-nale Lions, che raccoglie unmilione e mezzo di soci in 202

paesi nel mondo, la bandieraitaliana.L'incontro si è aperto con unapresentazione, da parte di duemembri del club, durante laquale sono stati illustrati al-cuni scopi dell'associazionestessa tra cui i princìpi dibuona cittadinanza.In seguito gli alunni, con lamano sul cuore, hanno into-nato “Fratelli d'Italia”, innoscritto da Goffredo Mameli,poeta e patriota genovese, nelnovembre 1847.Dopo la consegna, i tricolorisono stati innalzati in onoredell'appartenenza alla Patria,divenuta Repubblica in segui-to al referendum del 2 giugno1946.La cerimonia ha voluto così ri-cordare i 70 anni dalle primeelezioni politiche repubblicane(1948). L'evento, molto signi-ficativo ed emozionante, si èconcluso lasciando ai ragazzila responsabilità di essere i fu-turi cittadini italiani.Viva l'Italia, saluto conclusivoe condiviso dell'incontro.Classe 5ª Villar S Costanzo

Consegna della bandiera da parte del Lions Club25 aprile a Dronero

Sergio Tolosano(continua a pag. 6)

25 aprile a Dronero

Page 2: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

Scoperto affrescoromanico a San Costanzo al Monte1 APRILE. La Soprintenden-za Archeologia, Belle Arti ePaesaggio per le province diAlessandria, Asti e Cuneo haeffettuato nei giorni scorsi unsopralluogo presso la chiesa diSan Costanzo al Monte, edifi-cio tra i più significativi del ro-manico piemontese.La chiesa, in comproprietàtra la Provincia di Cuneo e laDiocesi di Saluzzo, è inseritanella parrocchia di San Pietroin Vincoli di Villar San Co-stanzo ed è stata oggetto di si-gnificativi interventi conser-vativi a partire dagli anni No-vanta del secolo scorso.Con la rimozione di parte del-la pavimentazione soprastan-te l’ampia chiesa inferiore(cripta), lungo la parete late-rale sud è stata rinvenutauna fascia ad affresco, na-scosta a seguito della costru-zione delle volte, in condizio-ni insperate di conservazione.Si tratta, verosimilmente, diepisodi della vita di Gesù se-condo la narrazione dei Van-geli dell’infanzia, articolati en-tro cornici a nastro, stilisti-camente ascrivibili alla faseromanica dell’edificio fra XI eXII secolo.

Il ritrovamento è importan-tissimo per la qualità delle pit-ture, ma anche in considera-zione del panorama fram-mentario e discontinuo dellapittura romanica piemontese.I dipinti murali rinvenuti la-sciano presumere una fasciadecorativa più ampia che cor-re alla stessa altezza sull’in-tero perimetro interno.

Dieci nuovi posti letto al “San Camillo”5 APRILE. Giovedi 5 aprile èstato inaugurato un nuovonucleo da 10 posti-letto allacasa protetta “Ospedale SanCamillo de’ Lellis” di Droneroal secondo piano dell’ ala ove-st. I lavori sono durati unanno e mezzo. La spesa del-

l'intervento ammonta all'in-circa a 520 mila euro pagatigrazie anche ai contributidella Fondazione CRT e del-la Banca di Credito Coopera-tivo di Caraglio e ad un co-spicuo lascito della signoraMangini Anna.Alla cerimonia sono interve-nuti il parroco di Dronero,che ha benedetto i locali, il vi-ceparroco, le autorità dell’A-SL CN 1 e del Consorzio So-cio-Assistenziale di Cuneo,il sindaco e il vicesindaco diDronero, il presidente dell’U-nione Montana Valle Maira, irappresentanti della BancaBCC di Caraglio, l’architettoprogettista della ristruttura-zione.

Frana in alta Valle Maira10 APRILE. Nella notte un’e-norme massa di neve e detri-ti ha completamente ricoper-to la carreggiata della stradatra le borgate Albaretto e Pa-lent. Sono intervenute lesquadre del Comune e dell’U-nione Montana per predi-sporre gli interventi e rende-re la strada nuovamente agi-bile.

Presentazione libro a San Damiano13 APRILE. Alle ore 21 aSan Damiano Macra, presso ilsalone Parrocchiale, è statopresentato il libro “Con laguerra in casa: la Provincia diCuneo nella Resistenza1943/1945” dell'Istituto Sto-rico della Resistenza e dellasocietà contemporanea di Cu-neo, a cura di Michele Calan-dri e Marco Ruzzi. Il librocontiene otto saggi di vari au-tori, che affrontano da puntidi vista diversi la storia dellaprovincia di Cuneo durante imesi della Resistenza.

Inaugurato nuovo negozio14 APRILE. Sono stati inau-gurati i nuovi locali del Qua-

drifoglio Abbigliamento che siè trasferito in via Roma 30, aDronero. La titolare France-sca Bianco ringrazia tutti perla numerosa partecipazione.

“Uscire dal silenzio”14 APRILE. Alle ore 17,30,nel salone della Biblioteca Ci-vica di Dronero, è stato pre-sentato il libro "Uscire dal si-lenzio", con cui l'AssociazioneMai+Sole - Centro Antivio-lenza Donne - ha celebrato ildecennale delle sue attivitàsul territorio. Sono intervenutiil presidente dell'associazioneAdonella Fiorito e una corag-giosa testimone che ha con-diviso con i presenti la suastoria.

Incidente in parapendio 16 APRILE. Un settantenneè decollato con il parapendiodal colle Liretta a Villar SanCostanzo, in compagnia di unamico, non coinvolto nell’e-pisodio. A 2700 metri di quo-ta, a causa di una forte tur-bolenza nei pressi del monteBirrone, tra le valli Maira eVaraita, è stato costretto adazionare il paracadute diemergenza che gli ha per-messo di atterrare, illeso,sulla neve sottostante.

Il nuovo primario dronerese a Mondovì17 APRILE.Giuseppe Bianco,53 anni, è il nuovo primario diOrtopedia e Traumatologiaall’ospedale di Mondovì. Lau-reato in Medicina e Chirurgiaall’Università degli Studi diGenova nel 1991, con specia-lizzazione in Ortopedia e Trau-matologia presso lo stessoAteneo, ha lavorato all’ospe-dale di Savigliano tra il 1997e il 2003, anno in cui è pas-sato a Saluzzo come respon-sabile del Modulo di Chirurgiaartroscopica e del ginocchio.Dal febbraio 2013 presta ser-vizio presso il reparto di Or-topedia e Traumatologia del-l’ospedale Civile Regina Mon-tis Regalis di Mondovì, comedirigente medico di I livello,responsabile del Modulo diChirurgia artroscopica e delginocchio. Dal 2016 è re-sponsabile della Fast-trackdella chirurgia protesica dianca e ginocchio. La casisti-ca operatoria come primooperatore degli ultimi diecianni consta di circa 4.200 in-terventi chirurgici, di cui1.290 interventi di chirurgiaprotesica, 900 di chirurgia ar-troscopica e 436 interventi ditraumatologia.

Trema la terra aSan Damiano Macra18 APRILE. Un terremoto dimagnitudo 2.3 della scalaRichter è stato avvertito aSud-Ovest di San DamianoMacra. La scossa è stata re-

gistrata dalla Sala Sismicadell’Istituto Nazionale diGeofisica e Vulcanologia diRoma alle 22.18 ad unaprofondità di 16 chilometri.Pur se non intensa la scossaè stata avvertita in ValleMacra, in Valle Varaita edanche in Valle Po e nel Sa-luzzese. Segnalazioni sonoarrivate da molti dei comunicompresi nel raggio dei 20chilometri dall’epicentro.Ovviamente non si segna-lano danni a persone o cose.

Tre ragazze intossicateda un braciere19 APRILE. A Dronero treventenni di origine maghre-bina sono rimaste intossica-te da monossido di carbonionella notte fra mercoledì 18 egiovedì 19 aprile. Il fatto è av-venuto in via XXIV maggio. Acausare l’intossicazione sa-rebbe stato un braciere ac-ceso nell’abitazione. Immediati i soccorsi da par-te dell’emergenza sanitaria edei vigili dl fuoco, intervenu-ti con due squadre. Le tre gio-vani sono state trasportate alPronto soccorso dell’ospeda-le Santa Croce di Cuneo equindi a Torino nella cameraiperbarica. Nessuna sarebbein pericolo di vita.

Dal mondo piccolo al mondo grande19 APRILE. Alle ore 18, pres-so il Museo Mallè Dronero, èstata inaugurata la mostra“Storie dal mondo piccolo almondo grande”, una mostraoriginata dal concorso “MicheBerra, la tua storia nella sto-ria”, promosso da Espaci Oc-citan e comune Dronero nel-l'ambito del programma Me-moria Futura, con il contri-buto regione Piemonte e fon-dazione Crc.All’esposizione dei lavori fat-ti dai ragazzi delle scuole ele-mentari della zona, verrannoesposti anche disegni fattida Giovanni Guareschi e al-tri autori.

“ Appunti partigiani”20 APRILE. Alle ore 21, pres-so la bocciofila del comune diRoccabruna, è andato in sce-na lo spettacolo “Appuntipartigiani”. L'omonimo testodi Beppe Fenoglio è stato ri-proposto attraverso letture emusiche. Durante la serata sisono esibiti: Luisa Arneodovoce e flauto; Alberto Savat-teri chitarra; Pinuccio Gerto-sio pianoforte; Mario Boisvoce recitante.

A Dronero auto investe bambina22 APRILE. Una bambina di8 anni di origini straniere, re-sidente a Dronero, è stata in-vestita da un'auto. La bambi-na è stata immediatamentetrasportata all’ospedale di Cu-neo con l’ambulanza del«118». Ha riportato alcune fe-rite ma le sue condizioni nonrisultano gravi.

Il centro Giolitti su Rai Tre24 APRILE. Una troupedella Rai ha girato a Dro-nero, nei luoghi tipici giolit-tiani, delle sequenze chesaranno incluse nella pun-tata di “Passato e presente”,programma di Paolo Mieli,dedicata a Giovanni Giolitti.La troupe, guidata da Deme-trio Zema del Centro Giolitti,ha dedicato alle riprese l’in-tera giornata. La puntata suGiolitti sarà trasmessa il 15maggio: su Rai3, alle 13.15,e su Rai Storia alle 20.30.

+ Provincia: via libera al rendicontodi gestione 2017

Il Consiglio provinciale, che si è riunito lunedì 9 aprilesotto la guida del presidente Federico Borgna, ha appro-vato all’unanimità lo schema del Rendiconto di gestione2017 che ora dovrà essere sottoposto al parere dell’As-semblea dei sindaci. La relazione tecnica è stata affidataalla dirigente del Settore Finanziario, Loredana Canavese,che ha annunciato un risultato di amministrazione di17.310.613 euro, composto però in gran parte da quotegià vincolate per lavori di viabilità già in corso, per inve-stimenti e per il fondo crediti di dubbia esigibilità. Soltantola quota residua di 130.347 euro è da considerarsi comeavanzo libero.Dal lato delle entrate il rendiconto documenta la preva-lenza delle entrate tributarie, in particolare l’Imposta pro-vinciale di trascrizione (Ipt), l’imposta sulle assicurazioniRc Auto ed i tributi ambientali (Tefa) per una somma to-tale di accertamenti pari a circa 35,5 milioni di euro, inlinea con le previsioni. Altre entrate derivano da trasferi-menti e da entrate extra tributarie. Sul fronte della spesal’ente provinciale ha registrato una buona percentuale direalizzo sulle spese correnti (85%), cioè entrate che hannoavuto un buon impiego, ma scarsi investimenti, pari sol-tanto al 14% della somma e quasi tutti per lavori di edili-zia scolastica resi possibili dagli spazi finanziari (fondipropri). Dal punta di vista del rimborso dei prestiti sonoarrivati effetti benefici dalla rinegoziazione dei mutui, tuttisul settore viabilità.Per quanto riguarda l’indebitamento, la cifra – seppur di-minuita – è ancora elevata (circa 133 milioni di euro), masi tratta di somme pregresse riferite a mutui del passatoche saranno oggetto di ulteriore rinegoziazione. Il docu-mento contabile riporta poi un’analisi dei programmi edegli obiettivi.Si attende ora il via libera da parte dell’Assemblea dei sin-daci, convocata per il 4 maggio prossimo e l’approvazionein via definitiva del Consiglio.

+ Presentato il bilancio sociale di AslCn1E’ partito da Cuneo il tour di presentazione dei bilanci so-ciali delle aziende sanitarie piemontesi. Il Centro Incontridella Provincia ha accolto giovedì 12 aprile la conferenzadei servizi e la giornata sulla trasparenza organizzate aCuneo da Asl Cn1 e Azienda ospedaliera Santa Croce eCarle. Erano presenti l’assessore regionale alla Sanità An-tonio Saitta, l’on. Chiara Gribaudo, il Prefetto GiovanniRusso, il presidente della Provincia Federico Borgna, i di-rettori dell’Asl Corrado Magni e dell’Azienda ospedalieraCorrado Bedogni e un nutrito pubblico di addetti e tecnicidel settore. I bilanci sociali e di mandato, scaricabili dalweb, sono stati redatti in collaborazione con il Campus diManagement dell’università, sede di Cuneo, e raccolgononumeri, dati e attività delle aziende, rivolti a cittadini eamministratori.Saitta ha ricordato come la sanità piemontese abbia risa-nato i suoi conti dopo sette anni e possa tornare a inve-stire. L’esempio di Cuneo è però emblematico perché lestrutture sono state riorganizzate e migliorate. Le dueaziende sono più unite del passato e i Dipartimenti sonopassati in tre anni da 9 a 6, di cui 3 insieme all’Asl (ma-terno-infantile, salute mentale e servizi). Sono state unifi-cati la direzione del personale, il sistema degli acquisti emolti servizi come quello trasfusionale, medicina legale,sistema informatico, laboratorio analisi, rete oncologica. Idipendenti sono oggi 3.910, poco meno di tre anni fa, masono stati ridotti gli impiegati amministrativi e le figuretecniche (-100) ed è aumentato il numero di infermieri(+60) e medici. Tra le innovazioni anche l’inaugurazione dinuove Case della salute in alcuni centri della zona e la fi-gura di infermiere di comunità nelle valli Grana e Maira.

+ Obbligo di taglio e rimozione di piante e siepiLa Provincia ricorda l’obbligo in vigore da anni, per i pro-prietari di terreni confinanti con le strade provinciale, altaglio e alla rimozione di piantagioni e siepi entro la fasciaminima di 6 metri dal sedime viabile per garantire la si-curezza stradale. Per gli inadempienti sono previste san-zioni amministrative con una pena pecuniaria e l’obbligoal ripristino e alla rimozione. Si richiama l’attenzione allaresponsabilità, anche penale, in caso di danni a personeo cose conseguenti all’eventuale interruzione del pubblicotransito.

+ Novità per la biblioteca di padre Sergio a MarmoraDopo un lungo periodo di stallo, è stato coinvolto l'asses-sorato alla Cultura della Regione Piemonte. La titolare, An-tonella Parigi: "Vorremmo che restasse in quell'area.Quello che ci interessa è il valore culturale, non quello eco-nomico". Potrebbe esserci una svolta importante per per labiblioteca di Marmora, 73mila volumi collezionati in quasi40 anni dal monaco benedettino padre Sergio De Piccoliche lassù aveva scelto di vivere. Alla sua morte, avvenutaa settembre 2014, è rimasta quella biblioteca, di cui è dif-ficile prevedere il destino. La storia di padre Sergio è stataliberamente ripresa dal film "La terra buona" di EmanueleCaruso, regista albese. La pellicola ha avuto un successoinaspettato, anche nella nostra sala cinematografica, masicuramente meritatissimo.Sulla biblioteca è in corso una disputa tra il Comune e l'exbadante di Padre Sergio. La proprietà dell'edificio cheospita la biblioteca e dove ancora vive Daniele, il badante,è della Diocesi di Saluzzo.C'è una donazione, del 2007, a favore del Comune, che siera impegnato a costruire una biblioteca e poi un testa-mento, successivo alla donazione, a favore proprio di Da-niele, nominato erede dei libri dallo stesso benedettino.C'è stato, più recentemente, un coinvolgimento della Fon-dazione CRC, confermata dal presidente GiandomenicoGenta.Ora, per la prima volta, c'è un interessamento della Re-gione Piemonte, confermato dall'assessorato alla Culturapresieduto da Antonella Parigi, interessato alla questionedai sindaci della Valle.È importante salvaguardare un patrimonio così grande.

2 Aprile 2018DRAGONE

DRAGONEDirettore responsabile: Franco Bagnis

Autorizzazione Tribunale di Cuneo n° 635 del 21-12-2011 Coordinamento di redazione: [email protected]: Luigi Abello (Sport), Alessandro Monetti (Cronaca locale)[email protected], Massimo Monetti (attività produttive, poli-tica locale) [email protected], Ugo Mauro ([email protected]), Italo Marino [email protected] e Mario Piasco (valle Maira- piascomario@ gmail.com), Mariano Allocco (Alte Terre).Amministrazione: Sergio Tolosano ([email protected])Collaboratori: Roberto Beltramo, Gabriella Codolini, Enrico Cortese, Ser-gio Aimar, Daniela Bruno di Clarafond, Paolo Tomatis, Gloria Tarditi, Ser-gio Sciolla, Giulia Beltritti, Edoardo Riba e tutti coloro che, con tantabuona volontà, ci inviano materiale.Per invio materiale e contattare la redazione:[email protected] normale: Redazione Drago via Fuori le Mura, 5 - 12025 DroneroTelefono per abbonamenti: 329.3798238 (solamente ore serali)oppure [email protected] cellulare (solo urgenze): 329.3798238

Pubblicità: [email protected]

brevi•brevi

A cura di Alessandro Monetti

30 giorniAPRILE

1APRILE

30

L’enorme massa di neve e detriti tra le borgate Albaretto e Palent

Page 3: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

3Aprile 2018 DRAGONE

di Italo Marino… e se non ce l’ha, se la inventa. Questa la morale, si fa perdire, della favola del lupo e dell’agnello che, spinti dalla sete,si ritrovano a bere allo stesso ruscello: quegli sta più a mon-te, questi più in basso. Ma il lupo, che vuole attaccar briga,rimprovera all’agnello di avergli intorbidato l’acqua. ‘’Impos-sibile, l’acqua scorre dall’alto verso il basso!’’ ‘’Sì, però sei mesifa tu hai sparlato di me’’ incalza il lupo. E l’altro ‘’Io sei mesifa non ero ancora nato’’. ‘’Tuo padre, lui sì, ha sparlato di me’’.Ciò detto, gli salta addosso e se lo mangia.Più che di ragione, si tratta di una scusa, di un pretesto, matant’è.Angherie, soprusi, ingiustizie, sono all’ordine del giorno, dache mondo è mondo, dai tempi delle caverne: chi ha la clavapiù grossa, chi è più forte, o più ricco, o in qualche modo puòprevalere applica la legge … del più forte. È vero che la civiltàha introdotto il diritto, sostituendo alla clava la parola; ma incerti casi anche questa si può trasformare in strumento di so-praffazione, come abbiamo modo di constatare seguendo cer-ti dibattiti in televisione durante i quali chi ha più parlanti-na, o comunque una voce più potente, riesce a sopraffare l’in-terlocutore.Per cui troppo spesso, ancora, i deboli - segnatamente i bam-bini, le donne, gli anziani e le classi sociali ‘’ultime’’ - hannola peggio.Ma capita anche che un perseguitato, all’occorrenza, diven-ti a sua volta persecutore, come Totò nel film ‘’Uccellacci e uc-cellini’’ (1966, regia di P.P. Pasolini), che da passerotto, nonappena può, si trasforma in falco. Così va il mondo.Se applicato ai popoli, il sopruso può diventare invasione, an-nessione, pulizia etnica, strage. Un popolo contro un altro,un’etnia contro l’altra, i seguaci di una religione contro i ‘’caniinfedeli’’, una tifoseria contro quella avversaria, e via discor-rendo. La storia insegna e purtroppo il fenomeno continua,perfino nel settore del volontariato.

Un fenomeno grave, ancor più grave quando il sopruso avvieneda parte di un’autorità. Ad esempio da parte degli educato-ri, che usano a sproposito la ‘’verga della disciplina’’, sosti-tuendo l’autoritarismo all’autorevolezza. Maestre che insul-tano o picchiano i bambini nella scuola materna (e anche ilcontrario: studenti o genitori che aggrediscono gli insegnan-ti); preti che, invece di educare, approfittano dei minori. E al-tri soprusi, da parte del capufficio, del primario, del capo-cantiere, del burocrate.Se poi il sopruso è compiuto dai tutori della legge, peggio an-cora. Non parlo delle polizie di regime come Fascismo, Nazi-smo, Stalinismo ecc., che ne hanno combinate da vendere eda pendere, ma delle forze dell’ordine degli Stati democrati-ci.Il 30 marzo, a Bardonecchia, cinque doganieri francesi, armatidi pistola, fanno irruzione in un locale adibito all’accoglien-za di migranti, per un controllo: violazione di domicilio, fuo-ri dal territorio di competenza. Si è trattato di un ‘’malinteso’’,è la prima ‘’ragione’’ addotta (mi chiedo se nel frattempo ab-biano trovato una scusa un po’ più plausibile).Il 16 febbraio, a Mentone, agenti della Polizia di Frontiera sca-ricano da un treno una donna incinta come un sacco di pa-tate. Hanno solo applicato ‘’il protocollo’’.Per carità, non è morto nessuno; ma non sono certo fatti edi-ficanti.E non è per sparlare delle forze di Polizia transalpine. Fatti an-cora più gravi succedono anche al di qua delle Alpi: basta ri-cordare gli episodi avvenuti in occasione del G8 di Genova del2001; e la morte di Stefano Cucchi (che proprio in questi gior-ni torna alla ribalta della cronaca con contorni inquietanti);o il recente fatto di Napoli dove il 7 aprile di quest’anno dueagenti insultano e picchiano un giovane che non si è ferma-to all’intimazione di alt.E casi analoghi succedono al di là dei Pirenei (a Barcellona,qualche mese fa); e al di là dell’Atlantico (negli USA i pestag-gi sono frequenti e, a dir poco, piuttosto energici).Per farla breve, si tratta di episodi di violazione della legge daparte di chi dovrebbe farla rispettare. È vero che il lavoro deitutori dell’ordine è tutt’altro che facile, spesso rischioso; e chepoi interviene la Magistratura, eccetera, però …

* * * * *Che ogni cesta abbia qualche mela marcia è fisiologico; ma,di regola(1), prevalgono quelle sane, vale a dire che la mag-gior parte di insegnanti, impiegati, poliziotti, carabinieri, fun-zionari, amministratori e uomini politici fa il proprio dovere,a volte anche di più. Ci sono anche casi di eccellenza, e nonpochi.Allora mi pare doveroso citarne uno per tutti, riguardante pro-prio una ‘’gendarmeria’’: il 23 marzo scorso a Trebes, vicinoa Carcassonne, nel corso di un attentato un terrorista se-questra una donna in un supermercato: al suo posto si offreun tenente colonnello della Gendarmeria. L’ostaggio è salvo:il gendarme, ferito gravemente, morirà poche ore dopo. Ave-va 45 anni, si chiamava Arnaud Beltrame.Un’eccezione che conferma questa regola, riguarda il Comu-ne di Ficarra (Messina ), dove sono indagati 23 dipendenti su40: si tratta di furbetti del cartellino, più del 50%. In 16 sonostati sospesi e il Sindaco si chiede come potrà funzionare la‘’macchina’’ del Comune. Povero Sindaco, gli assenteisti glie-la facevano in sua … assenza!

IL . DI VISTAIl più forte ha sempre ragione

Carte, scartoffie e vecchi fogli :un patrimonio da valorizzare,questo il titolo di un interes-sante convegno organizzato alCentro Giolitti il 4 Maggio alleh.18.Le parole del Presidente delCentro, Paolo Bersani, che fan-no da prologo all’iniziativa, of-frono spunti molto interessan-ti. Dice Bersani, “Gli archivi,pubblici e privati, custodisconoun patrimonio di grande inte-resse non solo per gli storici pro-fessionisti. I documenti antichiaiutano a ricostruire la grandeStoria: le carte conservate in ar-madi, soffitte e cantine celanostorie di persone e famiglie cheportano a comprendere meglioda dove veniamo e quali sono lecaratteristiche del territorio in cuiviviamo.”Chiediamo al Presidente, dacosa nascono il titolo e i con-tenuti che saranno presentati.“La serata si inserisce nelle ini-ziative che Maraman sta pro-ponendo attraverso la rete deimusei che vi aderiscono, e na-sce da una serie di eventi espunti recenti che pensiamopossa essere utile, anche nellaprospettiva futura, diffondere evalorizzare. Mi riferisco princi-palmente alle competenze dicui, con il nuovo Comitato Scien-tifico, disponiamo al Centro Gio-litti e all’aver ricevuto, negli ul-timi mesi, piccole ma interes-santi donazioni da parte di pri-vati di lettere o documenti che ri-guardano Giovanni Giolitti.”A quali competenze fa riferi-mento? “Il Comitato Scientifico,ora, include diversi studiosi e ri-cercatori con profili comple-mentari tra loro. La conferenza

del 4 maggio, per esempio, ve-drà tre relatrici coinvolte: Da-niela Bernagozzi, studiosa eappassionata ricercatrice di“nuove storie” che emergono

dallo studio di archivi inediti. Afronte di tale passione ha giàpubblicato diversi lavori, pre-sentati anche in Valle Maira, eora si sta occupando dello stu-dio di una parte del carteggioconservato dalla famiglia Ga-limberti, che riguarda proprio lerelazioni con la famiglia Giolit-ti. Uno sguardo interessantis-simo, che aiuterà, una voltaterminato, ad arricchire il qua-dro già più noto che riguarda ilGiolitti politico e statista. SilviaOlivero, invece, è la Direttricedell’Archivio del Comune di Sa-vigliano. Presentarà un bellis-simo progetto che è stato rea-lizzato con la raccolta, digita-lizzazione e restituzione trami-te apposito portale, della docu-mentazione (prevalentemente

fotografica) che le famiglie sa-viglianesi hanno voluto renderedisponibili. Interessante sareb-be mutuare questa esperienzae proporla anche ai nostri terri-tori. Aiuterebbe a mantenerevive la memoria e le radici del-le nostre famiglie. Silvia Gior-celli, infine, presenterà breve-mente i risultati della sua ricer-ca presso la Biblioteca Reale diTorino, sul carteggio Momsen-Promis, nel quale i due studio-si ottocenteschi si confrontanosullo studio delle testimonianzeromane in Valle Maira (Elva, Pa-gliero, Marmora).”Faceva riferimento a donazionirecenti, di cosa si tratta? “Mi ri-ferisco a due interessanti lette-re, ricevute la prima da MariaCristina Buffa di Perrero (cheringraziamo!), che ci ha inviatola ricevuta con la quale il suo bi-snonno, dott Luigi Savio, aderi-va, sostenendolo, a uno dei fa-mosi banchetti elettorali cheerano organizzati in favore diGiolitti e che si tenevano inpiazza Martiri (foto allegata).La seconda, invece, anonima(timbro postale da Milano), ci hafatto pervenire alcune letteredi Giolitti, autografe, con le qua-li egli rispondeva a sollecitazio-ni e teneva i rapporti con inter-locutori di rilievo. La prima è del1904, l’ultima del 1924, testisemplici ma interessanti, se in-seriti nel quadro del periodo.”L’intervento di Silvia Olivero,Direttrice dell’Archivio del Co-mune di Savigliano, ci offrespunto per portare l’attenzionesu quella che viene definitacome “storia minore” o meglio“storia di una identità territo-riale”. E’ un argomento che

abbiamo più volte posto all’at-tenzione dei nostri lettori. Lastoria delle nostre famiglie, fat-ta di lettere, di fotografie, di do-cumenti costituisce un vero eproprio giacimento culturaleche viene gelosamente conser-vato per un certo arco tempo-rale per poi disperdersi ineso-rabilmente. Tra quelle “carte”,in mezzo a quelle “scartoffie”, sipuò leggere la vita quotidiana,vera cartina tornasole dellaStoria con la S maiuscola,come una specie di sceneggia-tura cinematografica.Purtroppo il normale procede-re del tempo nella vita delle fa-miglie fa sì che molta di questasceneggiatura si perda ineso-rabilmente, un po’ vittima de-gli spazi abitativi sempre trop-po angusti rispetto alle neces-sità, un po’ perchè se al mate-riale non si associa una sce-neggiatura, una volta scom-parsi i testimoni delle vicendeche raccontano, si perde lamemoria e l’utilità di conser-vare quelle che diventano inu-tili scartoffie. Invece proprioin quelle scartoffie è conserva-ta l’identità di un popolo e di unterritorio.Ci auguriamo che l’interes-sante Convegno del 4 Maggiodiventi un momento di rifles-sione per affrontare questo ar-gomento magari coniugandovecchio e nuovo. Chiudiamo con l’invito ai nostrilettori a partecipare a quelloche il Centro Giolitti definiscecome “un breve viaggio per sco-prire come guardare … nelprofondo dei cassetti e degliarmadi di casa.”

MM

La vita pubblica dronerese, daqualche tempo, ha imparato aconoscere una simpatica e di-namica signora, si chiama Eli-zabeth Wahn Goletti, è stata lacompagna di vita di GiovanniGoletti, il nostro illustre concit-tadino che ha donato alla co-munità dronerese la propriacollezione di strumenti musicali,raccolti nei suoi tanti viaggi ingiro per il mondo.Con la sua solita cortese dispo-nibilità accetta di rispondere aqualche nostra domanda.

Sig.ra Elizabeth, lei è nata aBoston, città storica degliUSA, ci può raccontare qual-cosa della sua famiglia e del-la sua gioventù. Mio padre, bostoniano, era unuomo d’affari cosmopolita. Silaureò ad Harvard nel 1940 (lastessa classe del PresidenteJ.F.Kennedy), era un vero in-tellettuale, amava leggere libri difilosofia e Dostoyevski era tra isuoi autori preferiti. Suonava ilpianoforte, amava particolar-mente la musica di Mozart. Eraun appassionato delle linguestraniere, prima di iniziare unviaggio si preoccupava di im-parare a conversare nella linguadel paese in cui era diretto,compreso il cinese che studiòper decenni. Mia madre, di ori-gine portoricana, era invece piùamante delle scienze, della me-dicina, oltre che delle Belle Arti.Frequentò l’Università prima aNew York e poi, nel post-laurea,a Boston dove fu l’unica ragaz-za nella sua classe in optome-tria. I miei genitori sepperocreare in famiglia un ambienteeducativo sereno, sia a Boston,durante l’anno scolastico, sia aPuerto Rico dove si trascorreval’estate. La mia gioventù fusana e spensierata. A volte michiedo se mi sono innamoratadi mio marito Giovanni proprioperché era un uomo con i valo-ri, e i gusti, che avevo impara-to ad apprezzare fin dalla mianascita. Certamente Giovanniera molto intraprendente, ama-va imparare, collezionare, scri-vere, e viaggiare. Voleva vederetutto il mondo e, grosso modo,ci riuscì.Quando e dove l’incontro conGoletti ? Fu un colpo di ful-mine ?

Ho conosciuto Giovanni duran-te un viaggio in Polonia e Rus-sia che feci da studentessa,nell’indimenticabile inverno del’68. La prima impressione cheho avuto di Giovanni fu, per cer-ti versi, drammatica. Pensavo diaver conosciuto un uomo dedi-to a traffici poco raccomandabilie tutto per un errore di tradu-zione. Deve sapere che Giovan-ni aveva l’hobby di collezionarecucchiaini turistici. Non appe-na conosciuto, mi disse chestava cercando di comprare uncucchiaino di Varsavia. Pur-troppo non conoscevo moltobene l’italiano, per cui il cuc-chiaino diventò, per me, cocai-na! Mi spaventai molto, madopo un paio di giorni chiarim-mo il malinteso, complice ancheil colpo di fulmine che mi ave-va colpito e che durò poi tutta lavita. Suo marito, ci può racconta-re qualcosa di lui ? Giovanni aveva la “joie de vivre”.Da piccolo frequentò con gioia lelezioni di pianoforte di Don Ro-vera, di cui rimase grande ami-co. Giovanni suonava parecchistrumenti e amava così tanto lamusica da esprimere la volontàdi iscriversi, da giovane, al con-servatorio. Suo padre, invece,non condivideva tale scelta e loobbligò a seguire gli studi in giu-risprudenza. Nonostante questaimposizione iniziale, Giovannitrovò questi studi talmente af-fascinanti da approfondirli an-che dopo la laurea. Seguì pro-grammi post-laurea sia ad Har-vard che in altre prestigiosesedi accademiche europee.Scrisse almeno cento mono-grafie di “Foro Amministrativo”e quattro libri sulla giurispru-denza comunitaria, che si tro-

vano alla Biblioteca di Dronero.Era molto legato a Dronero ?Giovanni adorava Dronero doveè nato e dove adesso riposa. Ilsuo cuore è sempre rimastoqua. Era ben orgoglioso di poterparlare in dialetto Dronerese, loaveva imparato quando vivevaqui, in tempo di guerra. Torna-va sovente per respirare l’ariadella sua Occitania.Trascorrere un po’ di temponella Val Maira rinnovava ilsuo spirito, e quando dovevamoritornare in Lussemburgo o aRoma, caricavamo la macchinacon chili di grissini, dolci Dro-neresi, vino dolcetto, formaggi,e a luglio con le prugne ramasindel nostro giardino. Giovanniavrebbe voluto poter coltivarel’orto tutto l’anno.Recentemente ha presentatoa Dronero scuole e IstitutoMusicale ) un libro, piccolo,ma molto interessante, sullafigura di Felisa Rincon deGautier, il primo sindaco don-na del Sudamerica. Quali isuoi legami con Portorico, inparticolare San Juan, di cuiFeliza fu Sindaco.Puerto Rico significa per mequello che Dronero era per miomarito, un bellissimo posto cheevoca tutta la nostalgia per unagioventù passata accanto ainonni. Come Giovanni, cre-sciuto tra due ambienti diversi,ma culturalmente ricchi comeRoma e Dronero, io sono cre-sciuta tra Boston e San Juan emi hanno lasciato segni positi-vi. Usando il mio nome di bat-tesimo Elizabeth Wahn, hoscritto “Felisa e il magico coqui”sulla vita della sindaca di SanJuan, Felisa Ricon, con la spe-ranza di trasmettere esperienzee valori che possono servire airagazzi d’oggi. Felisa era unadonna che da piccola ammira-vo e di cui, da adulta, riconoscol’importanza storica. Il mio librosi trova, stampato in quattro lin-gue (inglese, spagnolo, italianoe francese), su Amazon. Hoscritto poi, solo in lingua ingle-se, un altro libro intitolato“Lindsey and the Jedgar,” unaavventura fantasiosa che in-troduce ai ragazzi la figura diShakespeare. Anche i miei librisi trovano nella Biblioteca diDronero.La passione per gli strumen-

ti musicali, i più vari, partedall’amore per la musica. Fuuna passione di suo marito odi entrambi.Di entrambi. Tante volte suo-navamo la chitarra insieme e alui piaceva anche scrivere can-zoni. Io ho scritto una sola can-zone in vita mia, s’intitola “Il pe-sciolino blu.” L’ha cantata la ni-pote Cecilia Goletti, con il corodelle “Perle” di Dronero, checantano benissimo e con tantaallegria. Lo abbiamo inciso comedisco e stiamo preparando mol-tissime copie per Suor Paola,Madre Superiora Vincenziana diDronero. Spero che quest’esta-te sia possibile incominciare adusare i diritti d’autore di questacanzone come donazione per leopere della Missione Della Di-vina Provvidenza.Quando l’idea della donazionedella raccolta di strumenti alComune di Dronero.Durante tutta la sua vita, miomarito ha collezionato stru-menti musicali dai cinque con-tinenti, ed un bel giorno gli hochiesto (noi che non abbiamo fi-gli) “che cosa faremo con laraccolta quando non ci saremopiù?” A lui è piaciuta l’idea difare la donazione per il Comu-ne di Dronero. Quando ho per-so mio marito, ho contattato ilVicesindaco di allora, Paolo Ro-vera (bravissimo nipote del par-roco che conoscevamo tantobene) che mi ha aiutato a ren-dere possibile questo progetto.Quali i progetti futuri perquesta interessante collezio-ne.Ho ancora una cinquantina distrumenti da donare, devo an-cora decidere se donarli da vi-vente o dopo. In questi ultimitempi ho avuto il piacere di co-noscere Paolo Bersani, il nuovodirettore dell’Istituto Giolitti, evorrei collaborare con lui e conle tante bravissime persone diDronero organizzate in enti qua-li Soroptimist, Istituto CivicoMusicale, e altri, per creare uncentro multi-culturale che ruo-ti intorno al Giolitti e a PalazzoSavio. Per me sarà un onore, nelnome di mio marito, avere unaparte nel valorizzare ulterior-mente questo gioiello di Drone-ro. Un grazie alla sig.ra Elizabeth.A cura di Massimo Monetti

INCONTRI

Intervista a Elizabeth Wahn GolettiGiovanni, mio marito, adorava Dronero dove è nato e dove adesso riposa

In primo piano Giovanni Goletti

Carte, scartoffie e vecchi fogliConvegno al Centro Giolitti - Un patrimonio da valorizzare

Page 4: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

4 Aprile 2018DRAGONE

Incomincia la grande stagione ciclistica con la partenza del Girod’Italia. In una foto degli anni ’80 il dronerese Michele Damiano(1° a destra), grande appassionato delle due ruote con moltianni nel gruppo Bici Cucchietti, posa davanti al santuario Mon-serrato di Borgo San Dalmazzo con il grande Gino Bartali.Famoso il suo libro “Tutto sbagliato, tutto da rifare”.

La Fondazione CRC, con uncontributo di € 20.000,00 hafinanziato, nell’ambito delBando Infrastrutture Scola-stiche 2016 Misura 1, la ri-qualificazione e la messa anorma dell’impianto elettricodel laboratorio di MacchineUtensili dell’AFP di Dronero.L’intervento è stato effettuatonel 2017 ed ha previsto la so-stituzione dei quadri elettrici,il potenziamento dell’illumi-nazione e il rifacimento delle li-nee con la messa in sicurezzadell’alimentazione delle mac-chine. L’officina meccanica

copre una superficie di circa400 mq, dispone di torni e fre-satrici tradizionali, trapani,mole, un centro di lavoro CNCe un Tornio CNC di ultima ge-nerazione. Questo importan-te intervento ha portato be-nefici agli allievi di tutti i no-stri corsi: tradizionali, di spe-cializzazione e di orientamen-to.AFP ringrazia la FondazioneCRC, da sempre al fianco delnostro istituto, nell’ottica del-la sicurezza, del migliora-mento e di creazione di spazie strutture all’avanguardia.

Il 12 aprile, a Roma, “Cittadinanzattiva” (a cuifa capo anche il “Tribunale diritti del malato”)ha riconosciuto ad AIL Cuneo una menzionespeciale nell’ambito del “13° premio Alesini perl’umanizzazione delle cure”. Il premio punta amettere in luce le pratiche di “buona sanità” nelnostro Paese, quelle che dimostrano di mette-re la persona e i suoi bisogni “al centro”, sia perchi riceve che per chi eroga le cure. L’obiettivoè anche mettere in rete tali pratiche, perché lesingole esperienze possano essere condivise epossano orientare il più possibile il sistema sa-nitario nella suo modo di operare complessivo.Il premio è stato dedicato da “Cittadinanzatti-va” ad Andrea Alesini, medico umbro della sa-nità pubblica, prematuramente scomparso, cheha rappresentato un una gestione della sanità

“dalla parte dei cittadini”, attenta al dialogo eal rispetto dei diritti.Il progetto è partito nel 2014 su iniziativa, inparticolare, del dr. Nicola Mordini del repartodi Ematologia dell’Ospedale “S.Croce” di Cuneo.L’obiettivo era quello di dare la possibilità ad al-cuni pazienti sottoposti a trapianto autologo dimidollo osseo, residenti fuori Cuneo, di svolgereil lungo e delicato periodo post trapianto di-rettamente presso la “Casa AIL”, adiacente al-l’ospedale e vicino ai propri cari.“Come AIL non possiamo che ringraziare le tan-te persone che ci sostengono con costanza e fi-ducia: a Roma, il 12 aprile, c’erano idealmen-te i nostri volontari, i nostri donatori, tutto ilpersonale del reparto di Ematologia. Come sem-pre, siamo grandi solo insieme!”.

La Riserva dei Ciciu del Villarè un’area naturalistica e sto-rica di grande pregio presentenel territorio del Comune diVillar San Costanzo, vicino aDronero. E’ stata istituitadalla Regione nel 1989. Lacaratteristica principale chela rende unica è quella diconservare, al proprio in-terno, ben 479 curiose “scul-ture” in pietra e dall’aspettosimile a grandi funghi la cuiformazione è avvenuta neltempo con un lento processodi erosione fluviale. I Ciciupossono essere ammirati uti-lizzando il sentiero grazie alquale si attraversa l’interaarea. Il camminamento, però,non era più in condizioni age-voli per i tanti visitatori che,ogni anno, lo percorrono pertrascorrere alcune ore im-mersi nella splendida naturadel luogo. Di conseguenza, ilParco Alpi Marittime, Entegestore della Riserva, ha chie-sto l’intervento dei forestalidella Regione con l’obiettivodi rimetterlo in sesto. A pre-stare la loro opera, nelle setti-mane passate, per unaquindicina di giorni, sonostati sette addetti delle squa-dre Valle Maira 1 e ValleMaira 2, con la direzione la-vori affidata a Riccardo Costa. Cosa è stato fatto? Si è ripri-stinata la sede calpestabiledel sentiero sconnessa in pa-recchi punti a causa dellepiogge abbondanti o dellaneve. Eliminando, inoltre, leimperfezioni del tracciato do-vute a pietre o radici spor-genti che potevano farinciampare le persone. In al-

cuni tratti, un poco più ripidi,per agevolare la salita sonostati posizionati dei tronchettiin legno trasversali al per-corso e da usare come gra-dini. Così come, dove l’acquapiovana formava pozzan-ghere, i forestali hanno co-struito delle canalettedrenanti. Infine, si è provve-duto a tagliare la folta vegeta-zione che copriva alcuni Ciciuin modo da renderli di nuovovisibili e sono stati collocatidei parapetti in legno neipunti ritenuti maggiormentepericolosi per il transito dellapersone. “Tutti gli anni -spiega Costa - effettuiamo al-cuni interventi di manuten-zione. Questa volta sono statiun poco più corposi. Ma si ètrattato di un lavoro senzaparticolari problemi, seppureimpegnativo, perché eseguitototalmente a mano. Per spia-nare in modo efficace il ter-reno ci siamo serviti di unamotocarriola con un piccolobraccio operativo. Il materialenecessario ce l’ha fornitol’Ente Parco. Una buona formadi collaborazione fra Enti isti-tuzionali”.L’intervento è stato finanziatocon i fondi regionali destinatialla manutenzione ordinariadel settore. “Quello effettuato lungo il sen-tiero - sottolinea l’assessoreregionale alle Foreste, AlbertoValmaggia - è stato un lavoromolto importante perché man-tiene in ordine e rende godi-bile un’area dal rilevantevalore turistico e molto cono-sciuta e visitata per le partico-lari caratteristiche dei Ciciu”.

Giovedi 5 aprile è stato inau-gurato un nuovo nucleo da 10posti-letto alla casa protetta“Ospedale San Camillo de’Lellis” di Dronero al secondopiano dell’ala ovest. Un annoe mezzo di lavori con unaspesa di circa 520 mila europagati grazie a fondi propridell’Ente, un mutuo e a con-tributi di Fondazione CRT eBanca di Credito Cooperativodi Caraglio, oltre ad un cospi-cuo lascito della signora AnnaMangini).

Un intervento fondamentale –ha detto il presidente dellastruttura, Sergio Demaria –per venire incontro alle semprepiù numerose esigenze deglianziani del territorio con rica-dute positive sull’occupazione.Questi posti si aggiungono ai10 inaugurati due anni fa eportano a 80 il numero com-plessivo della disponibilità delSan Camillo.Alla cerimonia sono interve-nuti il parroco di Dronero,che ha benedetto i locali, il vi-ceparroco, le autorità dell’ASLCN 1 e del Consorzio Socio-As-sistenziale di Cuneo, il sinda-co e il vicesindaco di Dronero,il presidente dell’Unione Mon-tana Valle Maira, i rappre-sentanti della Banca BCC diCaraglio, l’architetto progetti-sta della ristrutturazione, l’im-presa edile ditta Fantino diCuneo che ha effettuato i la-vori, le ditte impiantiste Idro-gas e Tecnoimpianti, la coo-perativa operante nella strut-tura, amministratori, perso-nale, volontari e un folto pub-

blico.E’ già stato impostato un ul-teriore progetto – ha prose-guito Demaria – per la ri-strutturazione del piano terrasempre dell’ala ovest per unincremento di ulteriori 10 po-sti-letto per anziani non auto-sufficienti.I reparti saranno dotati di at-trezzature ultra moderne pergarantire un’assistenza digrande qualità.Al termine, nel padiglione do-tato di grandi vetrate, per gliintervenuti è stato offerto unrinfresco magistralmente pre-parato e servito dagli alunnidell’Istituto Alberghiero Virgi-nio-Donadio di Dronero coor-dinati dai loro insegnanti.

L’Amministrazione

Dronero

Inaugurato un nuovo reparto al 2° piano, ala ovest

Villar San Costanzo

Sistemato il sentiero dei CiciuIntervento dei forestali della Regione

Casa protetta“San Camillo”

CICLISMO

Amarcord anni ’80

AFP Dronero

Lavori di messa a norma

Adeguato l’impianto elettrico dell’officina

AIL CUNEO

Menzione alla sezione Paolo Rubino

Page 5: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

5Aprile 2018 DRAGONE

Il nostro incontro si svolgequi, a Dronero, presso laCasa di riposo GattinaraSgherlino. Sono in compagniadi Giovanni Isaia e della mo-glie, Giorgina Generali, ospi-ti da circa tre mesi della localestruttura per anziani.Avevo già avuto modo di co-noscere il “partigiano” Gio-vanni Isaia durante i festeg-giamenti per il 25 Aprile di treanni fa, nel 2015, quando du-rante il pranzo era stato pre-miato dalla locale sezioneANPI, per i sacrifici nella lot-ta di Liberazione 1943-45,con un riconoscimento in oc-casione del suo 90esimo com-pleanno.E proprio quel periodo pren-derà gran parte della nostraconversazione; noto infatti inGiovanni una grande dispo-nibilità a raccontare gli anniduri passati con i suoi com-pagni di battaglia.Partiamo però da qualcheanno prima. Giovanni Isaia ènato in borgata Foglienzane il5 novembre del 1925. Fre-quenta poi le elementari nelvecchio edificio dietro la Con-fraternita (Crusà). Terminatele elementari si trasferisce aCuneo dove di giorno lavoracome apprendista panettieredal sig. Biodo nel negozio diCorso Nizza 4, mentre di serafrequenta la scuola media.Purtroppo, a causa dell’av-vento della guerra, non è riu-scito a conseguire il diploma.Nel marzo del 1944 ritorna aFoglienzane, dove vivevano igenitori. Appena diciottennesi iscrive nel gruppo degliausiliari presso il sig. EnricoBelliardo di Roccabruna (Ricud’la Cascina) per aiutare ipartigiani garibaldini che era-no già saliti in montagna.Verso la fine di aprile del ’44,spinto da una scorreria di fa-scisti in Dronero, Giovannicon altri giovani ausiliari salein montagna. Si ferma dap-prima in frazione Galliana diCartignano dove era disloca-to il distaccamento “Domeni-co Borriero” della 104ª bri-gata Garibaldi “Carlo Fissore”comandata da Steve Revelli.Alla guida del suo distacca-mento c’era invece Antonio“Nini” Acchiardi.Nel mese di luglio dello stes-so anno, proprio il 26, giornodella festa patronale dellafrazione Sant’Anna, Giovan-ni Isaia – nome di battagliaVernè - si trovava con altri tregaribaldini nei dintorni dellachiesa di San Giuliano diRoccabruna in perlustrazio-ne. Circolava la voce di unimminente attacco dei nazi-fascisti e il gruppo si era ap-postato, nascondendosi nel-la buca lasciata da un gran-de castagno da poco abbat-tuto. Erano circa le 6 delmattino. Giovanni uscì dallabuca allontanandosi un po’per necessità fisiologiche e dadietro un cespuglio ebbe ap-pena il tempo di accorgersi diuna numerosa pattuglia chestava salendo e dalla qualepartì una raffica di mitragliaa bruciapelo. Fortunatamen-te il nostro giovane se la cavòcon una leggera ferita allaspalla ed ebbe il tempo di tor-nare verso i compagni chedalla buca rispondevano alfuoco. La reazione del picco-lo gruppo di garibaldini ebbel’effetto di impaurire il nemi-co che cercò un riparo e inmodo assai fortunoso i quat-tro giovani poterono allonta-narsi dalla situazione di gra-ve pericolo quel tanto da rag-giungere un riparo sicuro,rinunciando però al combat-timento che molto probabil-mente avrebbe avuto un esi-to disastroso visto che i fa-scisti erano schierati in duecolonne.I quattro garibaldini, cono-scitori dei luoghi, riescono araggiungere a fatica la fra-zione Galliana per riferire alcomando della situazione.Nel frattempo, sulla strada

provinciale era giunta un’au-toblindo fatta scortare a pie-di da una trentina di ostaggi.Valutando saggiamente chenon si sarebbe potuto com-battere se non mettendo gra-vemente a rischio la vita de-gli ostaggi, il piccolo coman-do assunse la decisione di ri-tirarsi a monte. Già la seraprecedente il distaccamentoG.L. (Giustizia e Libertà) diNorat aveva optato per un ri-tiro senza però darne comu-nicazione. I garibaldini quin-di dovettero fare la stessacosa per evitare un pericolo-so accerchiamento da partedei nazi-fascisti.A distanza di tempo, in Gio-vanni è sempre ferma la con-vinzione che il distaccamen-to di cui faceva parte si è sal-

vato proprio grazie alle intui-zioni di Nini Acchiardi che va-lutate attentamente le possi-bilità di ulteriori accerchia-menti optò per un ritiro finoa borgata Chesta, nell’altovallone di Pagliero, per poi ri-discendere verso Camoglieres(Macra).Sull’alto versante sinistro del-la Valle il gruppo si spostavaverso il colle di Valmala, inprevisione di un possibile at-tacco in Valle Varaita, pren-dendo contatti con il distac-camento di Piasco comanda-to da “Bellini”, nome di bat-taglia del capogruppo. Sulcolle, Giovanni e gli altri delgruppo rimasero una setti-mana dormendo sotto il fienoe nutrendosi di mirtilli rac-colti nel bosco. Fortunata-mente non ci fu l’attacco pre-visto e il distaccamento potèfare ritorno a Camoglieresdove però rimase solo qual-che giorno perchè poi dovet-te raggiungere postazioni piùalte, sotto le pendici del Col-le del Mulo nel vallone diMarmora.Le Valli Maira e Stura eranostate occupate dalle truppenazi-fasciste a seguito dellosbarco degli alleati a Tolonein Francia. La valle Maira fuoccupata per sette giorni e icombattimenti qua e là cer-carono di rallentare il rag-giungimento del confine conla Francia.L’occupazione della Valle pro-vocò però un forte sbanda-mento dei partigiani perché ivari gruppi furono pratica-mente privati dei collega-menti con il comando. In so-

stanza, ogni piccolo gruppodoveva agire di propria ini-ziativa e nei limiti delle pro-prie esigue possibilità.In quel periodo, Giovanni edaltri quattro, cinque del suogruppo passarono in alta Val-le Grana, a Pradleves perscendere poi verso Monte-male e cercare di tornare alleproprie case in attesa di nuo-vi ordini di organizzazione.Due dei compagni erano diSan Chiaffredo di Busca eduno di Saluzzo. Da Monte-male scesero a Ricogno dovesostarono una notte per poidividersi, ciascuno cercandodi raggiungere la propria de-stinazione.Giovanni, grazie ad un cono-scente, ebbe anche la possi-bilità di dare sue notizie allafamiglia con la quale nonaveva contatti ormai da oltredue mesi.Quest’uomo si chiamava Lui-gi Bernardi “barba Vigiu” (pa-rente del prof. Luigi “Gino”Bernardi, attuale capogruppodi minoranza in Comune aDronero) – racconta e sotto-linea ancora Giovanni Isaia –ed ha rischiato parecchio an-dando di persona a Ricognocon zappa e pala, facendo inmodo che Giovanni potessetornare in veste di falso agri-coltore. L’idea fu efficace eGiovanni fu ospite della fa-miglia Bernardi in regioneCreuse (nelle vicinanze del ci-mitero di Dronero) per unaventina di giorni, nascosto inuno sgabuzzino dietro ungrosso armadio, per la tran-quillità dei suoi genitori che losapevano vivo e al sicuro.Approfittando poi di un’am-nistia fascista che concedevaai ribelli la possibilità di pre-sentarsi ai vari distretti mili-tari, Giovanni – già rivedibi-le alla leva – si reca a Cuneodove può iniziare a lavorarepresso il Panificio Buschese.Qui si panificava per i tede-schi e Giovanni - non avendoobblighi di leva – riesce adavere una carta bilingue ita-liano/tedesco. Nello stessopanificio lavoravano pure set-te prigionieri russi. Il nostrogaribaldino, in contatto conun certo Luigi, membro del-la Resistenza in Valle Grana,potè organizzare la fuga deiprigionieri russi che, armatie indisturbati, riuscirono araggiungere Pradleves. Uno diquesti, di nome Nicola, è poipassato in Valle Maira e ilgiorno della Liberazione Gio-vanni ricorda di averlo anco-ra incontrato a Dronero. Afine febbraio del ’45 Giovan-ni è rientrato nelle formazio-ni combattenti, nel distacca-mento che nel frattempo ave-va raggiunto Balmarossa (vi-cino alla Margherita).Da lì a pochi mesi la discesain Dronero per la liberazionee la grande sfilata per le viecittadine. Una giornata cheGiovanni non esita a definire“indimenticabile”. E qui siconclude il ricordo di un pe-riodo difficile ed intenso del-la nostra storia, che Giovan-ni ha vissuto in prima perso-na.

Finita la guerra, Giovanni havent’anni e la vita deve ri-prendere il suo cammino. Uncammino che per lui saràricco di soddisfazioni.A vent’anni, per l’appunto, siarruola nella Pubblica Sicu-rezza dove si fermerà perquarant’anni, raggiungendo ilgrado di Ispettore capo. Consemplicità ed ironia il sim-patico Giovanni sottolinea ilpassaggio dalla condizionedi “ribelle” a quella di “tuto-re dell’ordine”.Quarant’anni sono tanti spe-cialmente se il lavoro è svol-to con passione, con dedizio-ne, onestà e la massima se-rietà; qualità che l’ex parti-giano ha saputo dimostrare eche gli hanno valso il confe-rimento del Cavalierato dellaRepubblica Italiana, ritiratopresso la Prefettura di Nova-ra e firmato dall’allora presi-dente Sandro Pertini, quasicertamente il presidente piùamato dagli italiani.La vita lavorativa di Giovan-ni Isaia trascorre piuttostolontana da Dronero: Roma,Nettuno, Cesena, Pistoia,dove ha conosciuto la com-pagna della sua vita, la sig.raGiorgina Generali che gli hadato una figlia, Daniela che,proprio nell’anno in cui ilpapà maturò il diritto allapensione è entrata in Magi-stratura e dopo aver lavora-to in diverse città italiane, oralavora a Torino presso la Pro-cura generale della Corted’Appello in qualità di sosti-tuto Procuratore generale.Indubbiamente le cose daraccontare sarebbero ancoramolte, tutte scolpite nell’otti-ma memoria di Giovanni, main quest’occasione abbiamopreferito soffermarci più alungo sulle vicende dellaguerra partigiana, anche perla concomitanza con i giornidel 73° anniversario della Li-berazione.Una cosa su tutte in partico-lare gli preme però ancora ri-cordare. Oltre a svolgere ilsuo lavoro al servizio delloStato, egli ha pure ricopertoil ruolo di Segretario provin-ciale SIULP (Sindacato italia-no unitario Lavoratori Poliziadello Stato) coronando il suoimpegno anche sul frontesindacale.Siamo arrivati ormai al ter-mine della lunga ed interes-sante chiacchierata, ringrazioGiovanni per la grande di-sponibilità e cordialità e mifaccio portavoce del sinceroringraziamento che lui e lamoglie Giorgina rivolgono alcomplesso della Casa di ri-poso Gattinara Sgherlino del-la quale – come abbiamo ri-cordato –sono entrambi ospi-ti da pochi mesi. “In qualità diispettore di Polizia voglioesprimere un lusinghierocomplimento a tutto lo staffper un luogo accogliente eben diretto, sia come pulizia,sia come servizio del perso-nale. Ispettore GiovanniIsaia”.La città di Dronero, almeno diquesto dovrebbe essere orgo-gliosa.

A cura di Luigi Abello

Ricordi di vita partigiana

Incontro con Giovanni IsaiaDa “ribelle” a tutore dell’ordine

Castelnuovo di Garfagnanaha vissuto, il 21 e 22 aprile,due giornate di festa per cele-brare il 40° anniversario delgemellaggio con Dronero, co-mune piemontese. L’impor-tante evento è statopresentato oggi, presso l’uffi-cio del sindaco, dallo stessoAndrea Tagliasacchi, l’asses-sore Chiara Bechelli, il presi-dente del consiglio comunaleFrancolino Bondi, l’Unionedei Comuni della Garfagnanarappresentata da MartinaMoriconi e Luigi Grassi perl’Associazione Nazionale Al-pini.Due giorni con un calendariofitto di eventi e iniziative concortei e commemorazioni aisacrari e monumenti ai ca-duti. Presentato il libro diCarlo Giordano “I soldatidella montagna”, la cena e ilpranzo alla tensostruttura acura degli Autieri, una seratamusicale al Teatro Alfieri conil Coro Alpi Apuane, la Fan-fara degli Alpini in Congedodella Garfagnana e gli alunnidella Scuola Secondaria del-l’Istituto Comprensivo di Ca-stelnuovo. Il momento piùsolenne della due – giorni, èstato domenica 22 aprile conla sfilata per le vie del centrostorico di Castelnuovoquando il lungo corteo partitodagli impianti sportivi hafatto visita al parco Dronero,poi ancora un ricordo alla la-pide dedicata alla divisioneCuneense e a seguire il cor-teo ha raggiunto il duomo

dove L’abate Angelo Pioli hacelebrato la santa messa.Dopo la deposizione della co-rona d’alloro ai caduti pressoil tempietto di fianco alDuomo si è svolta la parteistituzionale con gli interventidelle autorità presenti.“Il legame tra i nostri territorie le nostre valli – ha detto ilsindaco Andrea Tagliasacchi– è molto radicato e nasce dairapporti umani e affettivi deinostri giovani che prestavanoservizio militare negli Alpiniin quelle zone. Da lì è partitoil legame istituzionale. Oggivorremmo potenziare quel le-game con Dronero e la ValleMaira, mettendo insieme leaffinità di sviluppo dei dueterritori con progetti con-creti”. Martina Moriconi(Unione dei Comuni dellaGarfagnana): “L’Unione credemolto in questo gemellaggio,avendo già sottoscritto un ac-cordo con l’Unione MontanaValle Maira in occasione deltrentennale”. L’assessore Be-chelli e Francolino Bondihanno ringraziato LuigiGrassi per il grande impegnoprofuso nell’organizzazionedel raduno e, in generale, diquanto fatto per il gemellag-gio con Dronero. “Questo ge-mellaggio – hannosottolineato Bondi e Bechelli– deve crescere e non averesolo un valore istituzionale esimbolico, ma reale e con-creto, coinvolgendo la popola-zione e soprattutto le scuolee i giovani”.

Due giorni di eventi a Castelnuovo Garfagnana

40° anniversario delgemellaggio con Dronero

La sede del comando della 104 Garibaldi “Carlo Fissore” a bor-gata Ferre di RoccabrunaGiovanni Isaia oggi a 92 anni

Giovanni Isaia con la divisadella Polizia di Stato

Sabato 5 maggio in occasione della 21ª Rassegna Corale“Chantén mai..” il Gruppo Corale “LA REIS” di San DamianoMacra ospiterà l’Agrupación Coral EMIGRANTI di San Fran-cisco provincia di CORDOBA (Argentina) in tournée in Italia.La Coral EMIGRANTI nasce nel 2005 a San Francisco con ilpatrocinio della Società Italo Argentina di Mutuo Soccorso “XXSettembre” ed è diretta sin dall’inizio dal Prof. Luis AlbertoAnselmi. Si è esibita in molte città argentine tra le quali Bue-nos Aires, Santa Fe, Porteña, Maria Juana, Rafaela, Salta,Humahuaca, Cafayate, San Juan, Mendoza e Malargüe. Hacompiuto due tournée in Uruguay e due in Brasile e nel 2016ha partecipato al Concorso Internazionale “Termas de RíoHondo” (Santiago del Estero), dov’è stata premiata come “Mi-glior Gruppo Corale”. Ogni anno organizza a San Francisco laRassegna “Encuentro Coral del Centro del País” con la parte-cipazione di vari gruppi corali nazionali e internazionali. LaCoral EMIGRANTI è composta da 40 elementi e il suo reper-torio spazia dal canto popolare italiano, ai classici di diverseepoche, alla musica latino-americana, tango e folklore argen-tino.La serata sarà aperta dai canti del Gruppo Corale “LA REIS”nella Chiesa Parrocchiale SS. Cosma e Damiano alle ore 21con ingresso libero. Info www.lareis.com e Facebook.

Coro Argentinoa “Chantén mai”

San Damiano Macra

Page 6: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

stione pubblica, privata o mi-sta. L’Assemblea dei 250 sin-daci della provincia convoca-ta su questo punto l’8 marzoha affrontato la discussionedella relazione sul piano d’am-bito e sui piani finanziari de-rivanti dalle 3 differenti op-zioni e ha accettato la propo-sta della Presidente della Con-ferenza Bruna Sibille di rin-viare di due settimane la de-cisione finale, sospendendol’assemblea al 28 marzo perulteriori valutazioni da partedi tutti. Su questo rinvio lastessa Sibille si è espressa ri-chiamando i sindaci all’im-portanza della scelta specificaper il territorio nella sua inte-rezza ed esprimendo per que-sto la volontà di ricercare lamassima unitarietà nella de-cisione da assumere. A taleproposito va ricordato che laConferenza aveva approvato ilpiano d’ambito 2018 – 2047ad ampia maggioranza consolo qualche rappresentanteastenuto e nessuno contrarioe da qui la decisione del rin-vio per cercare di recuperarei sindaci incerti. La partitacome è stato più volte ricor-dato in queste pagine è moltogrande, gli interessi economi-ci e le variabili in gioco tocca-no ambiti che vanno ben oltrela nostra provincia. Probabil-mente è da leggere anche inquesta chiave l’incontro che siè tenuto sabato 24 marzo aBarolo con alcune decine disindaci dissidenti (in 50 traLanghe e Roero avevano fir-mato un documento che chie-deva la gestione mista pub-blico-privato), alla presenzadell’europarlamentare albeseAlberto Cirio su un tentativodi mediazione anche del Pre-sidente della Regione Chiam-parino per mettere insieme ledue anime, quella del cunee-se già orientata verso il pub-blico e lasciando comunqueuna situazione intermedia nelterritorio collinare e in altri co-muni a gestione mista (Egea,Tecnoedil e altri). L’assem-blea decisiva del 28 marzo no-nostante i tempi di riflessioneha sostanzialmente messo inluce il perdurare di queste di-verse posizioni e la votazionefinale ne è testimonianza. Nel-la Sala Einaudi della Provin-cia si sono presentati 188Comuni pari al 90 % circa del-le quote dell’ATO4 e sul do-

cumento portato in assembleache prevede la società unicapubblica i voti favorevoli sonostati 119 (83% dei presenti,76% rispetto alle quote terri-torio), contrari 59, astenuti 2e 8 sindaci hanno abbando-nato l’assemblea. Il dibattitoche ha preceduto il voto è sta-to lungo e serrato e ha datomodo ai sindaci presenti diprendere la parola e di espri-mere le proprie rispettive po-sizioni. Nell’introduzione laPresidente Sibille ha ringra-ziato senza retorica l’impe-gno degli amministratori ecollaboratori che ha permes-so di adempiere alle varie sca-denze, compreso il documen-to finale e la proposta di deli-berazione portata all’assem-blea per la votazione e di cuiviene data lettura. Gli inter-venti sul documento sono nu-merosi e iniziano con Federi-co Borgna che ricorda la spe-cificità e la rilevanza del temaacqua e da qui l’importanzadella decisione che verrà as-sunta, con la precisazioneche non si tratta di un mo-mento conclusivo ma dell’ini-zio di un percorso di qui aiprossimi trent’anni. I sindacidissidenti, che rappresentanoalcuni comuni di Langhe, Roe-ro e altri della zona di Savi-gliano, motivano la loro con-trarietà sostanzialmente colfatto che le loro collaborazio-ni con società private hannonel tempo sempre garantitoun buon servizio ai cittadini,che la nuova società potrebbediventare una occasione per“poltronifici” politici. E so-prattutto esprimono i timori didovere mettere mano ai propriproblematici bilanci comuna-li nel momento della dismis-sione della vecchia società edel subentro nella nuova e suquesta ed altre argomenta-zioni di previsione si appella-no a più voci per le carenze deidati forniti. Sostanzialmentefavorevoli da subito, ricor-dando anche la completezzadei dati riportati dal pianod’ambito, sono i grandi co-muni (le 7 sorelle) Cuneo in te-sta e le vallate montane; va se-gnalato che la val Maira ha vo-tato compattamente per lagestione pubblica. Nei variinterventi non è emerso daparte degli amministratori inmodo specifico il richiamo alrispetto della volontà popola-re dei referendum del 2011, ri-tenendolo forse implicito inquanto è chiaramente espres-so nel documento, ma la ci-tazione in aula non sarebbeguastata. Come in tutti gli al-tri delicati passaggi di questolungo percorso, era presentein sala una folta delegazionedel Comitato Cuneese Acqua

Bene Comune che continua apungolare gli amministratorie la politica e ad informare icittadini. Il documento ap-provato prevede anche che ilpassaggio alla nuova societàavverrà in modo graduale edomogeneo per i vari territori(varrà anche per le tariffe?) econ attenzione alle diversenecessità locali e al manteni-mento dei posti di lavoro. Sichiude dopo quasi 7 anni unadifficile trattativa che ha por-tato finalmente ad una sceltadi campo. Con questa deci-sione la provincia di Cuneo haespresso il principio che l’ac-qua è un bene pubblico, chenon ci saranno quindi gare diaffidamento del servizio agrandi società private nazio-nali o europee, e che il servi-zio rimarrà in gestione al ter-ritorio con un totale costantereinvestimento degli utili nel-la società stessa. Questa po-sizione ci accomuna ad altrearee del Paese ed in Europache hanno optato per la ge-stione pubblica come Torino,Napoli, Lione, Barcellona eapre nuove prospettive chepossono restituire protagoni-smo al nostro territorio.

mario piasco

Coalova, Marchiò. Una pietrascolpita con i loro nomi, in-serita nel lastricato e realiz-

zata dalla ditta Acchiardi mar-mi di San Damiano - un’ideadiversa dalle tipiche e singo-le pietre d’inciampo nate nel1995 per iniziativa dell'artistatedesco Gunter Demnig - chevuole ricordare tutti insiemei cinque martiri droneresi,davanti a quella che fu la sededel loro impegno sociale.Infine al Teatro Iris dove,dopo il saluto delle autorità lo-cali (presente anche l’on.Chiara Gribaudo), ha tenutol’orazione ufficiale GianniMarchiò, nipote di MagnoMarchiò, uno degli ammini-stratori deportati nel 1944, epresidente dell’ANED (Asso-ciazione ex deportati) sezionedi Cuneo che, oltre a ricordarei fatti storici e il percorsosenza ritorno dei molti pri-gionieri vittime dei rastrella-menti nazi-fascisti, ha volutoporre proprio l’accento sullanecessità di trasmettere queivalori alle nuove generazioni.Insomma il “passaggio di te-stimone” di cui abbiamo par-

lato in precedenza. Necessitàsottolineata in apertura anchedal Presidente ANPI Droneroe Valle Maira, AlessandroMandrile che ha messo inevidenza i valori fondanti del-l’ANPI stessa ed invitato ipresenti ad aderirvi.Poi sono stati proprio i ragazzie i bambini dell’Istituto com-prensivo di Dronero a diven-tare protagonisti con letturedei loro lavori e l’esecuzione dimusiche e canti partigiani.Toccante l’esecuzione dell’In-no di Mameli con le voci deibambini della Primaria e l’ac-compagnamento musicale deiragazzi della Secondaria. Al-trettanto interessanti le pic-cole storie raccolte, storie condonne come protagoniste:partigiane combattenti, staf-fette e ausiliare o semplice-mente madri e compagne,ma non per questo meno im-portanti nella Resistenza.Al termine la premiazione delconcorso “Miche Berra – latua storia nella storia” – perragazzi delle scuole primariedella zona. Il progetto, realiz-zato su un bando della Fon-dazione cassa di Risparmio diCuneo e proposto dalla cura-trice del Museo Mallè IvanaMulatero, sotto l’egida diEspaci Occitan, è stato illu-strato dalla stessa Mulatero.Miche Berra, classe 1920 diMoretta, è stato partigiano,scrittore, giornalista e criticod’arte, passioni che ha af-fiancato al suo lavoro qua-rantennale presso il Consor-zio agrario di Cuneo. Testi edisegni realizzati dai ragazzi -a partire proprio dal suggeri-mento di narrare una storia

ambientata nel proprio paesedurante la Seconda GuerraMondiale - sono ora espostinel museo Mallè e lo sarannofino al prossimo 30 settembre.E non è mancato l’invito adandare a vederli!Moltissimi i lavori presentatied avremo modo di parlarneancora sul nostro giornale. Ipremiati avranno una coper-tina creata appositamentedall’affermato e giovane dise-gnatore e autore di storie il-lustrate Nazareno Giusti diLucca. Tre i lavori scelti per lapremiazione di rito ed altri tremenzionati, ma tutti ugual-mente importanti e significa-tivi sia per aver coinvolto tut-ti i ragazzi delle classi parte-cipanti, sia per aver contri-buito a mantenere vivo quelfuoco acceso durante la Re-sistenza, un fuoco che haaperto una nuova luce sul no-stro Paese e al quale dobbia-mo dare continuità e concre-tezza nel tempo.

Sergio Tolosano

6 Aprile 2018DRAGONE

PIZZERI

A FORNOA LEGNA

Via Montemale 3 • DRONERO • 0171.905671/916377 / 338.8147995

dalla prima - dalla prima - dalla prima - dalla prima - dalla prima - dalla prima -

L’Acquasarà

pubblica

25 AprileProtagonistii giovani

POLITICA IN VALLE

Dronero e Cartignanotrionferà l'amore ?

Matrimonio in vista tra i co-muni di Dronero e di Carti-gnano. Tramontata l'ipotesidi Villar e Roccabruna, Ac-chiardi gioca la carta Carti-gnano. Cosa spinge, dopo ladelusione del primo tentatomatrimonio, i nostri ammini-stratori a cercare una nuovaunione?I vantaggi sono oggettivamen-te svariati, sostanzialmenteeconomici e sono conseguen-ti alla nuova concezione del-l'ente comunale, da parte del-

lo Stato. Non più solo un or-ganismo caratterizzato daglielementi costitutivi “classici”del territorio e della popola-zione, ma una organizzazioneche deve essere posta nellecondizioni di assicurare, agliamministrati, un buon livellodi welfare. Diversi gli incenti-vi che il legislatore ha pensa-to. Il primo consiste nei con-tributi straordinari statali, ero-gati per dieci anni successivialla costituzione del comunenato da fusione. La Legge diStabilità per il 2017 ha previ-sto che tali contributi am-montino al 40% dei trasferi-menti erariali attribuiti perl’anno 2010. Quindi entratemaggiorate del 40%.Si passa poi ad un allenta-mento del Patto di stabilità in-terno, a partire dal quintoanno successivo a quello del-la fusione, a questa si ag-giungono poi diversi altri in-centivi. Da ultimo, al fine dicontrastare il campanilismo edil naturale timore avverso ten-denze “accentratrici”, viene

ammessa la possibilità di pre-vedere, nello statuto dei co-muni nati a seguito di fusione,l’istituzione di Municipi neiterritori delle comunità di ori-gine, in rappresentanza dellestesse. Buon senso vorrebbe la valledivisa in due, il numero limi-tato di abitanti non consentealtre combinazioni : bassa-media valle e media-alta vallecon una linea di confine dalleparti di San Damiano-Carti-gnano. La mini-fusione Dro-

nero-Cartignano è una sorta diaccrocchio, sarebbe interes-sante capire perchè Rocca-bruna e Villar hanno detto dino, così come sarebbe cosagradita che diventasse di pub-blico dominio il piano che laGiunta Acchiardi ha in men-te.Le mezze ammissione ed imezzi silenzi a cui abbiamo as-sistito nell'ultimo ConsiglioComunale, in merito a questoargomento, sembrano uscitidalle pagine di un romanzo diSciascia. La possibilità che il risultato fi-nale, come già è successo perle Comunità Montane e per al-tri Enti pubblici “accorpati”, sitraduca, invece che in un'oc-casione per ottimizzare e ri-sparmiare, nel solito incre-mento di costi e di personale,è più concreto che mai.Insomma il rischio è che allafine ci si ritrovi a dirla come ilprincipe di Salina, “Se voglia-mo che tutto rimanga come è,bisogna che tutto cambi”

Massimo Monetti

Una discarica a cielo apertoDronero

Nell’ultima intervista che il Sindaco ci ha concesso abbiamoregistrato, con piacere, un importante interesse per l’area Fuorile Mura ed annesso Pra Bunèt. Il Sindaco ci ha parlato di nuovescalinate di accesso dal futuro parcheggio di Pra Bunèt alla viasovrastante, addirittura di ascensori per venire incontro alleesigenze di anziani e disabili. Questo però è lo scenario cheoggi, e non solo oggi, l’area presenta nel periodo invernale, unasorta di discarica a cielo aperto. Bene i progetti ambiziosi, manon dimentichiamoci della qualità del vivere quotidiano. RD

Page 7: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

Finalmente dopo un lungo efreddo inverno sembra chesia esplosa la tanto agogna-ta primavera, con i suoi pro-fumi e il suo vento caldo cheriscalda i cuori. E cosa c’è dimeglio di un buon libro, leg-gero e frizzante, per inaugu-rare al meglio il risvegliodella natura e la nostra ri-trovata voglia di sole e di giteal mare? Il libro in questio-ne è l’ultimo romanzo diRaphaëlle Giordano, editoda Garzanti, dal titolo: “Lafelicità arriva quando sceglidi cambiare vita”.C’è sempre tempo per unnuovo inizio, e la primaveraè sicuramente la stagionemigliore, perché oltre al cam-bio di vestiti nell’armadio, viè anche un cambio di idee,di prospettive. La nascita dinuovi progetti e i programmiincombenti per l’estate aiu-tano a sfuggire dalla routinequotidiana e a riprogram-mare i sogni futuri con unrinnovato desiderio di legge-rezza e serenità. Raphaëlle Giordano ha fattoil suo ingresso trionfale nelpanorama letterario inter-nazionale con il bestseller:“La tua seconda vita comin-cia quando capisci di averneuna sola”, che a pochi gior-ni dall’uscita ha convintopubblico, critica e librai ed èdiventato un caso editoriale,tuttora in vetta alle classifi-che dei libri più venduti. Ilsuo nuovo straordinario ro-manzo ci esorta a non pren-derci troppo sul serio e a sfi-dare anche le certezze, perscegliere di ascoltare semprei nostri desideri più profon-di. I protagonisti del libro inquestione si incontrano inun luogo insolito, che servi-rebbe a tutti frequentare ditanto in tanto: l’Accademiadel Sorriso, dove si tieneuno stravagante corso orga-nizzato da Romane, giovaneparigina dagli occhi verde ac-qua, piena di vita e positi-vità. Il suo alter ego è incar-nato da Maximilien Vogue,un manager di un’aziendamolto importante, che hacome unico scopo nella vitail lavoro, e che proprio a cau-sa dell’eccessiva dedizioneche riserva a quest’ultimo,ha perso di vista le cosedavvero importanti, in primoluogo i suoi affetti più cari. La giornata dell’affascinanteMaximilien è iniziata con il

piede sbagliato. Sta di nuo-vo litigando con la bella Ju-lie che ora, stanca delle con-tinue discussioni, gli porgeun volantino con la presen-tazione di un corso quantomai insolito. Il corso tenutoappunto da Romane, che diprofessione combatte l’ar-roganza sempre più diffusanella nostra società. È con-vinta che il mondo sarebbeun posto migliore se tuttipraticassimo la gentilezza.Lei sa come insegnarla e of-fre un biglietto di sola an-data per la felicità a chi sce-glie di mettersi in gioco. Dabuon scettico, Maximiliennon crede a una sola paro-la. Ma poi, un po' per giocoe un po' per curiosità, deci-de di iscriversi al corso. Dap-prima i consigli di Romanegli sembrano semplici e ba-nali. Eppure, a poco a poco,si accorge che dentro di luiqualcosa sta cambiando.Scopre che basta un picco-lo gesto, ogni giorno, per ri-trovare il piacere della con-divisione e la bellezza dellaquotidianità: al mattino de-dicare almeno un’ora a pren-dersi cura di un fiore o di unanimale domestico; anno-tare quanti «grazie» riuscia-mo a dire prima di andare aletto; imparare a riconosce-re e accettare gli errori com-messi durante la giornata. Esi rende conto che non c’èniente di meglio che tra-scorrere del tempo con gliamici e riprendere la buonavecchia abitudine di strin-gere la mano per ritrovarerapporti autentici e duratu-ri.Questo romanzo leggero maprofondo allo stesso tempo,ci ricorda che è solo mo-strando il nostro lato piùsensibile e attento alle esi-genze degli altri che possia-mo cambiare la nostra vita eraggiungere la felicità. Quel-la vera che, una volta trova-ta, non si può più dimenti-care. La gentilezza infatti èun’arma potentissima, e ri-trovare la bellezza delle pic-cole cose, soprattutto in unastagione così delicata e dol-ce come la primavera, nonpuò che far bene al cuore ericordarci quali sono le cosedavvero importanti, al di làdei faticosi impegni di tutti igiorni.Buona lettura e buona pri-mavera.A cura di Giulia Beltritti

Più di un ventennio fa, quan-do insegnavo nella scuolaelementare di Oltre Maira aDronero, pensai che fosseutile agli alunni, nell’ambitodegli studi antropologici elinguistici, una ricerca suiproverbi locali per conosceregli eventi che avevano datoorigine alla loro nascita e fartesoro della saggezza popola-re, mantenendola viva nellatradizione.Non mancò la collaborazionedelle famiglie, specie dei non-ni, e consistente fu anchel’apporto di quelli dell’areamontana, dato che molti era-no emigrati a Dronero dal-l’alta valle, alcuni decenniprima in cerca di un lavoropiù remunerativo e meno fa-ticoso di quello offerto nelleborgate d’origine.Fu un lavoro da “certosini” sucui tutti spendemmo volen-tieri le nostre forze perché cioffriva la possibilità di con-frontarci, di formulare ipote-si e di discutere sulle moti-vazioni di determinate “verità”offerteci dai proverbi esami-nati.Fu anche un lavoro piacevo-le perché, poi, ogni proverbioesaminato fu graficamenterappresentato su piatti e ta-glieri di legno che esponem-mo in colorate mostre allestitenell’atrio della scuola. Credo,però, che questa attività siastata particolarmente piace-

vole per gli alunni perchéfornì loro l’alibi per sottrarsi,ogni tanto, a qualche inter-rogazione di storia o a qual-che verifica sui verbi. Ricor-do in modo particolare glialunni più polemici che met-tevano sempre in discussio-ne ogni cosa e che, in questaricerca, si adoperavano pertrovare, se possibile, per ogniproverbio il suo “antagonista”che ne annullasse il valore.Me ne vengono ora in mentedue: “Chi fa da sé fa per tre”annullato da “L’unione fa laforza” e “Grupeme man e pe,ma campeme ‘n ti me” (Lega-temi mani e piedi, ma getta-temi tra i miei familiari) neu-tralizzato dal famoso “Parent,serpent”, (Parenti, serpenti).Mi giungevano, attraverso iragazzi, anche proverbi “pic-canti” con significati nascostiun po’ spinti di difficile e de-licata spiegazione. Quando ri-

cercammo i proverbi sul ma-trimonio fu arduo spiegarequello che recitava “La paias-so ranjo tout” (Il pagliericcio– ovverossia il materasso – ag-giusta tutto). Siccome aveva-mo da poco analizzato il pro-verbio “Fra moglie e maritonon mettere il dito”, un alun-no un po’ ingenuo, oppure unpo’ più malizioso, unì i dueproverbi e ne coniò uno nuo-vo: “Fra moglie e marito nonmettere il dito, ma… la“paiasso”.Ho qui, davanti a me, i due li-bri prodotti in modo molto ar-tigianale, in cui sono statiraccolti i 240 proverbi alloraanalizzati e opportunamentecatalogati per argomenti.Ne trascrivo alcuni che ri-guardano il periodo di fine in-verno e inizio primavera, spe-cialmente quelli riguardanti lecondizioni meteorologiche dacui dipendevano i raccolti: ivecchi vi prestavano molta at-tenzione perché da queste,spesso, dipendeva la loro so-pravvivenza.1) “L’uvern ten lou siou bou-coun pu bon a la fin” (L’in-verno tiene il suo boccone mi-gliore alla fine del suo perio-do). Non dobbiamo lasciarciilludere da quelli che sem-brano i primi tepori primave-rili perché i colpi di coda del-l’inverno potrebbero annul-larli.2) “Pan e vin, oca gnoca e seveul fiuché ca fioca” (Pane evino, oca muta e se vuol ne-vicare nevichi). Non dobbia-mo disperarci se continua anevicare: “Carpe diem” se ab-biamo una buona provvista diviveri e bevande.3) “Suta la fioca pan, suta l’e-va fam” (Sotto la neve pane,sotto l’acqua fame). La nevericopre come un manto i semie li ripara dal gelo assicu-rando un buon raccolto; l’ec-cesso di acqua rischia di far-li marcire promettendo care-stia.4) “Gira, tuira, regülte la ta-sca, l’invern düra findi a Pa-squa (Gira e mescola, regola-ti la tasca, l’inverno durafino a Pasqua). Dobbiamoessere previdenti e regolare leprovviste perché l’invernodura fino a Pasqua.5) “Pasqua piuvusa, anadagranusa (Pasqua piovosa, an-nata ricca). Se piove nel pe-riodo pasquale, il raccoltosarà abbondante e l’annatasarà buona.6) “Chi semna cun la pieva,semna pi d’erba che ‘d gran”(Chi semina con la pioggia,semina più erba che grano).

Chi semina nei giorni piovo-si, raccoglierà solo erbacce,favorite nella crescita dallapioggia, che, invece farà mar-cire i semi.7) “Sapè cul mol le lo del fol”(Zappare nel terreno molle ètipico dello scemo). Il terrenomolle, appena zappato, si ri-compatta in zolle dure, pocoadatte ad essere fertile ricet-tacolo di semi o pianticelle.8) “Se fa caud a fervè, s’empnen ‘l granè” (Se fa caldo afebbraio , non si riempie ilgranaio). I tepori di febbraiospingono i semi a germoglia-re anzitempo e il raccolto ri-schia di essere danneggiatodal freddo di marzo che po-trebbe venire.9) “Qui la fremo vol far murierla porte a gode lou soulei defebrier” (Chi vuol far morire lamoglie, la porti a godere il soledi febbraio). Si sa che il soledi febbraio favorisce il proli-ferare di germi e virus. Isti-gazione al femminicidio?10) Chi vël fe mëri ‘l somari, cai daga ‘d por al mesd’avril” (Chi vuol far morire ilmarito, gli dia i porri nelmese di aprile). Ecco le don-ne alla riscossa: sommini-strando i porri al mese diaprile è facile che siano dan-nosi alla salute dei maritiperché mettono già i germo-gli.11) Mars süt, gran per tüt”(Marzo asciutto, grano dap-pertutto). Se c’è siccità nelmese di marzo, il raccolto digrano è assicurato.12) A la prima, tüt lo ca bütafora la testa, serv a fe lamnestra” (In primavera, tut-to ciò che mette fuori la testaserve a fare la minestra). Leerbe tenere che spuntano inprimavera sono quasi tuttecommestibili e da mettere inpentola per la nostra tipica“minestra di erbette”.13) “Mars e abril, nhanco ‘nfil”. (Marzo e aprilr, neancheun filo). A marzo e ad aprilenon bisogna togliersi neancheun filo di dosso, cioè nessun

indumento: i primi tepori pri-maverili sono ingannevoli.14) Primo, secundo e tersoabrilando, cranto journ cou-mando” (Il primo, il secondoe il terzo giorno d’aprile, co-mandano per 40 giorni). Iprimi tre giorni d’aprile sonogiorni “’d marca” come dice-vano i nostri vecchi, cioè pre-monitori per le condizionimeteorologiche future che siripeteranno, in questo caso,per 40 giorni, dello stesso tipoe con la stessa intensità.15) “Lou journ ‘d l’Assen-sioun la creis ni erbo nibouissoun” (Nel giorno dell’A-scensione non cresce né erbané cespuglio). Nel giorno del-l’Ascensione era severamen-te vietato lavorare perché il la-voro sarebbe stato infruttuo-so. Era un giorno dedicatoprevalentemente alle “Roga-zioni”: celebrazioni religiosevolte a implorare la benedi-zione di Dio sui campi e suifuturi raccolti.Nel mio paese d’origine,Stroppo, si “ascendeva” inprocessione, a piedi, dallaParrocchiale di Paschero finoal Santuario di Santa Maria,con un dislivello di circa 450metri, recitando il rosario.Ogni tanto il sacerdote si fer-mava alle croci rogazionali oai piloni che si trovavano sulpercorso e aspergeva con l’ac-qua benedetta la campagnacircostante. Poi, in latino,proferiva le invocazioni voltead ottenere da Dio l’abbon-danza dei raccolti. I fedeli, adogni invocazione, dovevano ri-spondere: «Te rogamus, audinos». Noi bambini, però, nonconoscendo il significato diqueste parole, le pronuncia-vamo unite, come se fosserouna parola unica: «Teroga-musaudinos». Era per noiuna parola magica che avreb-be assicurato il benessere e laserenità della famiglia.Concludo ricordando la can-tilena, o indovinello, che evi-denzia l’operosità delle api inprimavera, alla ricerca di net-tare sui fiori: «Tres que van,tre que venen / tres que fanla ridoundeno / tres que fanla ridounda / tres que batenla caia / tres que fan la bar-bo ai fra» (Tre che vanno, treche vengono, / tre che fannoun gran ronzìo, / tre chefanno il girotondo, / tre chelavorano il latte cagliato, / treche fanno la barba ai frati). Alla fine di questo invernotanto lungo e pesante, questacantilena sia d’augurio per ri-prendere la nostra attività apieno ritmo, dopo il torpore incui siamo stati costretti dalfreddo e dalle copiose nevi-cate.

Adriana Abello

7Aprile 2018 DRAGONEVALLE MAIRA - Saggezza popolare sempre attuale

La primavera nei proverbiAvvenimenti ripetuti nel tempo, divenuti regole

IL LIBRO

Benvenuta Primavera!

indicava che ben il

7

TABACCHIDistributore automatico sigarette

RIVENDITA PANERICARICHE TELEFONICHECONSEGNA A DOMICILIO

Strada Valle Maira, 22 - ROCCABRUNA - Tel. 0171.916204

Parrocchia di Paschero, Stroppo. Foto di Franca Abello

Piatto con proverbi.

Valle Maira, lucherino maschio. Foto di Franca Abello.

“La felicità arriva quando scegli di cambiare vita”

Un particolare dei “Mandorli in fiore” di Van Gogh

Page 8: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

L’ultimo martedì prima delle vacanzedi Pasqua sembrava un normale gior-no di scuola, finalmente fuori splen-deva un tiepido sole primaverile e coni pensieri sognavamo già le vacanze,ma quando siamo rientrati per il po-meriggio la maestra di inglese ci haraccontato la storia del Coniglietto diPasqua (Easter Bunny). Questo Coni-glio o Leprotto è un simbolo pasqualenel Regno Unito e nei paesi anglosas-soni, si crede che lasci doni e ovetti co-lorati nel giardino dei bambini, che lamattina di Pasqua raccolgono con molta gioia e divertimento, ri-cevendo in cambio uova di cioccolato e altri dolci. Anche noi comei bambini inglesi siamo usciti in giardino e via alla caccia, tan-te uova colorate nascoste tra i cespugli e sotto gli alberi, un grandivertimento. Dopo la caccia abbiamo giocato anche ad una staf-fetta con le uova e risposto a tante domande in inglese, siamostati bravissimi, così abbiamo ricevuto un regalo dal Conigliet-to! Un uovo enorme!Attraverso le pagine di questo giornale, gli alunni e le insegnantiringraziano per il graditissimo dono, Maria Marchetti, la vinci-trice della lotteria di Pasqua organizzata dal Comitato del ge-mellaggio di Roccabruna - S. Paulien e Blanzac finalizzata a sov-venzionare le iniziative proposte durante l’anno.

La scuola primaria di Roccabruna.

8 Aprile 2018DRAGONE

Nei mesi di aprile e maggio ibambini dell’ultimo anno del-la scuola dell’infanzia di Roc-cabruna hanno avuto la pos-sibilità di sperimentare i pri-mi passi di alcune semplicidanze della tradizione occita-na tipiche delle nostre valliche allietanospesso feste eserate danzanti.Per realizzarequesto progettodel tutto gratui-to ci si è avvalsidel contributodi alcune inse-gnanti, della ti-rocinante cheha accompa-gnato le danzecon il suo alle-gro “semitun” edella preziosacollaborazionedi Ginetta Bron-zetti che si èg e n t i l m e n t emessa a dispo-sizione per rea-lizzare questasimpatica ini-ziativa.Con nostra me-raviglia i bam-bini alle finedella terza le-zione già sape-vano danzare il“circolo circas-so” e la “curen-ta” in modo ab-bastanza cor-retto diverten-dosi e mostran-do entusiasmoper questa nuo-va attività ludi-ca e motoria. Alcuni di loro giàconoscevano la curenta e que-sto ha attirato ancor più l’in-teresse dei compagni. Nel-l’ultima lezione di aprile, ibambini si sono molto diver-titi a ballare la “farandula”perché molto movimentata ericca di varianti che hanno fa-vorito una gioiosa partecipa-zione dei piccoli ballerini … inerba.Le danze occitane hanno laproprietà di raggiungere mol-ti obiettivi educativi in mododivertente e giocoso, sicura-

mente appropriati all’infanzia,come la percezione del ritmo,l’ascolto della musica, la per-cezione delle pause e del mo-vimento, il rispetto delle regolenecessarie per realizzare ladanza e il rispetto e la sco-perta della collaborazione re-

ciproca per un fine comune.I piccoli allievi hanno ancheavuto la possibilità di cono-scere il “semitun” strumentotipico della musica d’oc pro-vando a schiacciare alcuni ta-sti dello strumento e dimo-strando molto interesse neisuoi confronti. Obiettivo prin-cipale di questo piccolo as-saggio delle danze occitane èche possa gettare il seme inalcuni di loro e li invogli a pro-seguire anche in età adultaquesto sano e divertente,chiamiamolo pure, sport.

Balli della tradizione occitanaINFANZIA ROCCABRUNA

Caccia all’uovo e non soloSCUOLA PRIMARIA ROCCABRUNA

SCUOLA PRIMARIA VILLAR SAN COSTANZOLo sport va a scuola, che successo!

Venerdì 20 aprile alle ore 20.45 Villar San Costanzo ha ospi-tato, presso la sala polivalente, i gemelli Dematteis. L’evento vo-luto e organizzato dalla scuola primaria di Villar San Costan-zo in collaborazione con il Comune, ProVillar e Team Morra hariscosso una grande entusiasmo tra tutte le persone coinvolte,grandi e bambini.Le insegnanti hanno voluto condividere questo incontro con lefamiglie perchè la scuola è istruzione ma anche educazione equesta si ottiene se si lavora per i ragazzi in stretta collabora-zione con i genitori.Nel corso della serata si sono affrontati temi importanti comel’impegno, la forza di volontà, la passione, lo spirito di sacrifi-cio e i valori di famiglia e amicizia.I campioni, detentori del record mondiale di ascesa al Monvi-so, hanno più volte sottolineato come tutto ciò sia fondamen-tale nel raggiungimento di obiettivi sportivi ma non solo: tuttociò ci serve a realizzare i nostri sogni!

Giovedì scorso, noi alunni del-la classe quarta di piazzaMarconi, abbiamo partecipa-to ad un’attività molto inte-ressante: il “ laboratorio deisensi”, nell’ambito del pro-getto “a scuola di legno”.Una bravissima falegname,Sara Olivero, formatrice pres-so le scuole San Carlo di Cu-neo, ci ha illustrato i valori dellegno, i vari tipi di bosco pre-senti in provincia di Cuneo ela loro gestione consapevole.Noi alunni abbiamo scopertocome questo materiale “vivo”,che fa parte della nostra sto-ria fin dall’antichità, sia forte,biodegradabile, resistente neltempo anche se non troppofacile da lavorare.Sara ci ha fatto toccare, an-nusare cinque piallacci di le-gni diversi: il mogano, il tiglio,

il castagno, il ciliegio ed ilnoce, con i loro diversi colorie le loro nervature particola-ri. Dopo una prima parte teo-rica è toccato a noi: abbiamoeseguito delle piccole lavora-zioni e rifiniture su un pezzodi legno. È stato bello lavora-re con la cartavetro e sentirecon le nostre mani quanto li-scio fosse diventato il nostropezzo di legno. Poi, con la tec-nica del decoupage, li abbia-mo trasformati in simpaticiportamatite, poggia mestoli,… aspettiamo impazienti laseconda puntata del progettoche consisterà nella visita adun’azienda dronerese, laSild,che si occupa della lavo-razione del legname.

Gli alunni della classequarta di piazza Marconi

SCUOLA PRIMARIA DRONERO

Falegnami per un giorno

SCUOLA DRONERO PIAZZA MARCONI

Un anno di sport alla scuola dell’Infanzia

In quest’anno scolastico, sonostate numerose le attività spor-tive proposte ai bambini conl’obiettivo di favorire l’amplia-mento delle conoscenze e del-le competenze motorie, ludichee sportive all’interno della no-stra scuola.In autunno, presso la palestradella scuola primaria, si sonosvolti 5 incontri di judo per ibambini di 4 e 5 anni, orga-nizzati dall’Associazione dilet-tantistica “Judo Valle Maira”.Attraverso l’esperienza corpo-rea, passano tanti concetti (dispazio, di tempo, di quantità,di relazione con l’altro, di ri-spetto delle regole, ecc.) che avolte risulterebbe quasi im-possibile far assimilare sol-tanto attraverso esperienzepoco concrete e non basate sul“fare” e sul continuo speri-mentare degli alunni. Moltibambini si sono resi contodell’importanza della com-prensione verbale degli ordinidati dall’insegnante, senza laquale è impossibile eseguireun gioco strutturato con regoleben precise. Le lezioni inizia-vano e terminavano con il sa-luto molto caro ai bambini“AJMAN” che è anche un au-gurio di felicità, e di stima re-ciproca.In occasione della settimanadello sport, al rientro dallevacanze di carnevale, i bam-bini hanno sperimentato:il gioco del calcio, grazie agli al-lenatori Mario Raina e FaustoFerrero dell’Associazione cal-cistica “Valle Maira”, che han-no piacevolmente intrattenu-to e divertito i piccoli con sim-patici giochi atti a sviluppareed eseguire movimenti cor-retti e veloci per giungere conrapidità alla conclusione dipercorsi motori;le danze occitane invece, han-no permesso ai bambini di ac-costarsi in modo vivo e creati-vo alla tradizione delle nostrevalli imparando i passi della

“courenta” e” balet”. I bambi-ni si sono divertiti al suon diuna musica molto orecchiabi-le, ripetitiva e funzionale alballo.Dal mese di marzo i bambinidi 3 e 4 anni hanno svolto uncorso di psicomotricità conuna terapista della neuropsi-comotricità dell’età evolutiva,con lo scopo di prevenire, po-tenziare e sviluppare le auto-nomie dell’apprendimento apartire dall’ infanzia. Sonostate svolte attività specifichedi consolidamento dei prere-quisiti di base per un armoni-co sviluppo psicomotorio egrafo-motorio.Adesso i bambini di 5 anniaspettano con entusiasmo l’i-nizio del corso di acquaticitàche si svolgerà, nel mese dimaggio, presso la piscina diRoccabruna. In un ambientecostruito a misura di bambino,viene proposto un percorsoludico, mirato al raggiungi-mento degli obiettivi propridell’acquaticità. Il gioco rap-presenta il dispositivo più po-tente per realizzare tale obiet-tivo, ed proprio utilizzandoquesto innato comportamen-to dei bambini che vengono co-struite e predisposte situazio-ni di apprendimento efficaci edurature. Il giocare con l’acquae nell’acqua, permette loro dirivivere e ricostruire un ance-strale rapporto naturale con ilmondo liquido dove non verràpiù visto pericoloso il tuffarsi,l’immergere completamentesott’acqua il corpo e la testa, loscivolare, il galleggiare liberi daqualsiasi vincolo e perché no… anche nuotare.La tenacia degli istruttori e lanovità dello svolgimento di at-tività nuove hanno contribui-to con successo alla parteci-pazione, creando nei bambiniaspettative ed interesse.Un grazie di cuore a tutti gliistruttori dai bambini e dalleinsegnanti.

“Ortolandia” è il nome dato da-gli alunni della scuola prima-ria di Oltre Maira all’orto di-dattico inaugurato sabato 7aprile alla presenza delle au-torità: il Sindaco, la DirigenteScolastica e l’Assessore con de-lega all’agricoltura. Erano pre-senti inoltre genitori, nonni,una rappresentante della Col-diretti e i volontari dell’Asso-ciazione Mastro Geppetto chehanno messo a dimora le pian-te da frutto, ciliegi e meli, aiu-tati dagli alunni. L’iniziativamira ad avvicinare i ragazzi alrispetto dell’ambiente, ad ap-prendere le pratiche della col-tivazione e a condividere unprogetto comune per impara-re a stare bene insieme.Alle autorità presenti e ai rap-presentanti dei genitori, glialunni hanno fatto omaggio diun vasetto di bietole semina-to da loro con un simpaticomini-spaventapasseri realiz-zato dagli alunni.La mattinata è iniziata con lapresentazione del progetto daparte del Sindaco del Consiglio

Intercomunale dei ragazzi del-la classe 5^. A seguire ciascu-na classe è intervenuta conacrostici, proverbi, breve rap-presentazione teatrale, balli,canti e filastrocche sul temadella frutta e della verdura. Dopo aver scoperto il pannel-lo d’intitolazione, donato dal si-gnor Enrico Belliardo e deco-rato dagli scolari, tutti i pre-senti hanno preso parte albuffet, offerto dalle famigliedegli alunni.La giornata è stata piacevole ele famiglie hanno apprezzatoquesto momento d’incontro econdivisione dell’attività diclasse.Insegnanti e alunni della scuo-la primaria di Oltre Maira

SCUOLA PRIMARIA DI OLTRE MAIRA

“Ortolandia”

La classe 3ª di Oltre Maira inversione spazzacamino. Gio-vedì 5 aprile, lo spazzacaminoFrancesco ha incuriosito glialunni della classe 3ª dellascuola primaria di Oltre Mai-ra presentando il mestiere del-lo spazzacamino di ieri e dioggi.In passato, erano i bambini, dacinque a dieci anni, mingher-lini, che salivano su per le can-ne fumarie per ripulirle dallafuliggine.Oggi, grazie alla tecnologia, illavoro di pulizia delle canne fu-marie viene fatto da modernistrumenti: la telecamera, l’a-

spo, il peso e la carrucola, e lafresa meccanica. Lo spazza-camino esegue tutto dal tetto,indossando i D.P.I.: imbrago,corda, discensori, caschetto escarpe antinfortunio.Quest’esperienza rientra nelprogetto “Mestieri senza con-fini …” per far conoscere ai ra-gazzi gli antichi mestieri dellaValle Maira.All’uscita dalla scuola, i ventialunni della classe terza, vestitida spazzacamini e sporchi difuliggine fino all’osso, sonoandati a casa sulle note di“Cam caminì spazzacamin”.Gli alunni della classe 3ª

SCUOLA PRIMARIA DI OLTRE MAIRA

Venti alunni sporchi di fuliggine

ANDREA  BERTOLOTTI

Commerciale

Cellulare 335 7645883

Via Autostrada, 44 - 12060 Magliano Alpi (Cn)

Tel. 0174.622500 - Fax 0174.66816

e-mail: [email protected] www.centro-calor.com

Page 9: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

9Aprile 2018 DRAGONESCUOLA PRIMARIA DI PRATAVECCHIA

Addio zaini … viva le borse!

Sabato 7 aprile, la Dirigente del nostro IstitutoComprensivo, il Sindaco, il Vicesindaco, asses-sori e consiglieri del nostro Comune, Don Enzo,il Presidente del Consiglio d’Istituto e i rappre-sentanti dei genitori della nostra scuola di Pra-tavecchia hanno partecipato ad una festa chenoi alunni aspettavamo con trepidazione: laconsegna delle borse che sostituiranno i nostrizaini.Con la realizzazione del progetto “Senza Zaino”,le nostre cartelle hanno, infatti, lasciato il postoalle tracolle confezionate dalla cooperativa”Made in carcere” per opera delle donne del car-cere femminile di Lecce che, con il loro lavoromolto prezioso, hanno permesso ad ognuno dinoi di avere una borsa capiente e pratica.

Ospite d’onore della giornata è stata ElenaSerra, studentessa del liceo Artistico di Cuneo,che, grazie al progetto di alternanza scuola/la-voro, ha scritto su queste i nostri nomi, ren-dendole uniche. Un grazie speciale va allaBanca di Credito Cooperativo di Caraglio che hafinanziato interamente il progetto “borse”. Gra-zie al suo generoso contributo, la scuola ha ri-cevuto novanta tracolle di stoffa, indispensabiliper realizzare ancora più concretamente il mo-dello Senza Zaino.Ora non ci resta che rendere ancora più originalile nostre borse, personalizzandole con stam-pini, stencil, brillantini e stemmi: borse tutteuguali perché siamo una comunità, ma diverseperché ciascuno di noi è unico.

SCUOLA PRIMARIA DI PRATAVECCHIA

Una valle da scoprire

SCUOLA PRIMARIA DI PRATAVECCHIAA Scuola con Matteo Olivero

Sabato 24 marzo è venuta ascuola la prof. Daniela Berna-gozzi, docente di storia e filo-sofia al Liceo “Peano - Pellico”di Cuneo, per parlarci del pit-tore Matteo Olivero.L'intervento è stato finanziatodal progetto “Piccoli passi inValle Maira”.Noi alunni di terza e quartaabbiamo atteso con ansia e unpo' di timore questa inse-gnante delle scuole superioriperchè temevamo potesseusare un linguaggio troppodifficile per noi, invece ab-biamo incontrato una personadavvero speciale.La professoressa ci ha parlatodi Matteo Olivero con grandepassione presentandoci consemplicità e in modo esaustivola figura del pittore dal puntodi vista biografico e artistico.Con lei abbiamo conosciuto al-cuni aspetti della scuola edella vita del novecento,

quanto fosse difficile essere unartista a quei tempi e il ruoloimportante che la madre diMatteo ha avuto nella realiz-zazione del sogno del figlio pit-tore.La professoressa ci ha aiutatoa capire le caratteristiche dellacorrente artistica del pittorecon una bellissima carrellatadi opere proiettate alla LIM esapientemente descritte.

Osservando le opere abbiamoprovato a immaginare qualipotessero essere le emozioniche il pittore voleva trasmet-tere o che semplicementeaveva provato nel dipingere ilquadro. Questa attività ci èpiaciuta molto e ci ha per-messo di capire che abbiamotanti canali diversi per comu-nicare agli altri quello chesiamo e che sentiamo.Questa mattinata ci ha la-sciato tantissima curiosità e lavoglia di andare a conoscerealtri personaggi ed artisti lo-cali.Ci sentiamo davvero fortunatiad abitare in una valle come lanostra che ha visto nascere ecrescere personaggi così ge-niali ed interessanti: sapereche molti ce l'hanno fatta cidà tanta speranza e forza percredere nei nostri sogni.Gli alunni delle classi terza equarta di Pratavecchia

Mercoledì 11 aprile, presso leclassi terza, quarta e quintadella Scuola Primaria di Pra-tavecchia, si è tenuta unagiornata di lezioni legate alprogetto “Piccoli passi in ValleMaira". L’intervento è statocurato da Valentina Sciglianodell’Ufficio Turistico dellaValle Maira di Dronero che ègestito dall’AssociazioneEspaci Occitan.La lezione è partita da unvideo che ha fornito aglialunni una panoramica sututta la valle grazie alle ma-gnifiche immagini. L’eccel-lenza della Valle Maira toccamolteplici aspetti, da quellonaturalistico a quello arti-stico, enogastronomico esportivo, risulta quindi essen-

ziale la presenza di una strut-tura che accolga e accompa-gni i turisti durante la lorovisita.“Chi è il turista?”, “Quali sonole regole da rispettare quando

si è turisti in valle?” a queste emolte altre domande i bam-bini hanno provato a dare unarisposta toccando temi qualil’ecosostenibilità e la salva-guardia della fauna e dellaflora. Dalla geografia, allescienze, alla storia, all’arte eall’inglese … per arrivare finoal Marketing!Come parte pratica del lavoroè stato infatti proposto ai gio-vani studenti di diventarepubblicitari per un giorno ecreare, con l’aiuto di brevitesti ed immagini, un dépliantcon l’intento di pubblicizzareun evento in valle. Tutti entu-siasti i ragazzi si sono lanciatiin queste creazioni che ver-ranno presto stampate e resevisibili a compagni e famiglie.

SCUOLA PRIMARIA DI PRATAVECCHIA

In giro per la valle con il profumo di legnoLa Signora Daniela Rebuffo, mamma diArianna e Lucia, ha fatto viaggiare virtual-mente le classi seconda e quinta del plesso diPratavecchia lungo i sentieri e le vette della no-stra valle.Daniela, esperta conoscitrice delle montagneche ci circondano per passione e per lavoro, ciha fatto percorrere strade e sentieri, boschi eprati attraverso immagini e mappe, ma soprat-tutto attraverso i suoi occhi.Ci sembrava di essere stati catapultati inmezzo ad una verde radura con le piccole baitesull'altro versante della montagna in un silen-zio irreale, soltanto interrotto dal suono deicampanacci delle mucche al pascolo. Danielanon ha dimenticato nessun aspetto della valle.Ci ha fatto assaporare ricette, ci ha fatto cono-scere monumenti ed artisti.La classe seconda ha potuto condire il tuttocon un buon profumo di legno portato in classedal Signor Ivano Arnaudo, abile artigiano epapà di Nicholas. Ivano ci fatto capire quantolavoro occorra per produrre gli oggetti che tuttii giorni utilizziamo, quanta cura e quanta fa-tica siano necessarie per creare mobili chesono allo stesso tempo opere d'arte.Siamo stati molto contenti di osservare tutto ilciclo della produzione del legno poiché alle

volte noi bambini crediamo che tutto sia giàpronto e confezionato! Adesso abbiamo com-preso che il legno è vivo ... a differenza di pla-stica e altri materiali creati dall'uomo.Grazie mille a Daniela e Ivano!

Mercoledì 28 marzo, nel po-meriggio, siamo andati ad im-bottigliare il vino che avevamopigiato in autunno, l’uva frut-to della nostra vigna didattica.Sinceramente non ci aspetta-vamo che venisse tutta quellagente a vederci, ma di sicurosono stati tutti attirati dalle bel-lissime canzoni suonate dairagazzi delle medie ad indiriz-zo musicale diretti dai loro in-segnanti. Appena arrivati ab-biamo assistito all’accorda-mento degli strumenti e poidopo 5/10 minuti è arrivata laDirigente che ha salutato eringraziato l’associazione “Ma-stro Geppetto”, il musicale,Sandro, Gianpaolo Rovera e noialunni. Subito l’orchestra hasuonato due brani e il nostrocompagno Giacomo ha dato ilvia all’imbottigliamento dellaprima bottiglia del “vino deibambini” Nebbiolo di Dronero.Eravamo un po’ in ansia perchénessuno di noi aveva mai fat-to questa esperienza , poi peròci siamo tranquillizzati.Per prima cosa si prendeva labottiglia e la si risciacquava conun po’ di vino e con la canna digomma si spillava dalla dami-giana il dolce succo, riempien-do una bottiglia di vetro scuro.Poi si doveva azionare la tap-patrice attraverso una leva conforza per introdurre nel collo iltappo di sughero. Tutti hannosvolto questa operazione perben due volte, finchè tutte lebottiglie ( più di un centinaio)sono state poste nelle loro cas-sette rosse. Al termine, moltoaffamati, ci siamo diretti versola terrazza del teatro dove gli al-lievi dell’Istituto Alberghiero ciavevano preparato una me-renda da sballo: pizza, focaccia,2 tipi di torte e molte bibite. E’stato un bellissimo pomeriggio

nel quale abbiamo avuto l’oc-casione di imparare la tecnicaantica di fare il vino. Grazie atutti!Era un mercoledì pomeriggio,l’ultimo giorno prima delle va-canze di Pasqua. Appena tor-nata dalla mensa mi sono mes-sa la giacca perché sapevo chedovevamo andare all’imbotti-

gliamento del vino che avevamovendemmiato e pigiato con i no-stri piedi ad ottobre. In realtànon avevo la più pallida idea diche cosa avremmo dovuto fare.Ci dirigemmo verso l’ala del tea-tro, dove già ci aspettavano i ra-gazzi delle medie del corso mu-sicale. Ognuno aveva i propristrumenti musicali in mano.Accanto c’erano dei signori condue grandi damigiane pienedel nostro vino, pronto per es-sere imbottigliato. C’era untubo che collegava una dami-giana ad una bottiglia e vicinoun macchinario azzurro cheaveva una leva in alto. L’attesafu lunga perché dovevamoaspettare altri alunni. Quandoarrivarono ci catapultammo inuna lunga fila indiana che oc-cupava gran parte della piazza. Io ero a circa metà della fila enon mi trattenevo più: volevocapire a tutti i costi come fun-zionassero quegli strumenti.Guardai con aria interrogativail “Geppetto” appena fu il mioturno. Il signor Gianpaolo conun gesto della mano mi indicòun piccolo tubo. Io ci infilai labottiglia e schiacciai con forza,ne uscì vino rosso che sem-brava sangue per sciacquarla epoi infilai la canna collegata alladamigiana. Il liquido scorrevaveloce e riempiva la bottiglia.Poco più avanti Guido ci aiu-tava ad usare una macchinastrana, subito capii che servi-va per mettere i tappi. Tirandola leva prima il tappo si re-stringeva e poi tappava il collo.A me il tappo si ruppe e nel ten-tativo di tirarlo fuori, ne rima-se metà dentro. Alla fine ciaspettava una deliziosa me-renda offertaci dall’alberghiero.Gnam, gnam, è stato tutto fan-tastico!!Classe 5ª A piazza Marconi

DRONERO PIAZZA MARCONI

L’imbottigliamento del vino dei bambini

Oggi andiamo in Valle d’Aosta ingita, l’ultima della Scuola Pri-maria. Partiamo alle 6,45 daPiazza XX Settembre, saliamosu un pullman nuovo di zeccache crea un po’ di ansia so-prattutto nell’autista che vuoleriportarlo a casa integro perchéè stato immatricolato appenaieri. Oltre Maira carichiamo an-che i nostri compagni della 5ªche condividono la gita con noi.Durante il viaggio ascoltiamomusica, giochiamo, parliamo esoprattutto ridiamo. Purtroppoperò sulla tangenziale nord diTorino c’è un coda lunghissima,è successo un incidente e dob-biamo restare fermi per più diun’ora compromettendo così lanostra tabella di marcia. Giun-giamo ad Aosta verso le 11,30 evicino all’arco di Augusto con-sumiamo la colazione: la panciabrontola più delle nostre boc-che, il tempo di sbocconcellare

qualcosa e via per visitare lacittà: la Porta Pretoria, gli sca-vi romani con il teatro, l’anfi-teatro, la Torre del Formaggio eil criptoportico della chiesa diSan Lorenzo. La chiesa diSant’Orso la vediamo da lonta-no perché già l’autista ci aspet-ta per portarci a Bard dove nelbar Stendhal consumeremo ilpranzo.Alle 14,30 ci incamminiamosulla salita che porta al fortedove già ci aspettano tre guide,una per classe. Saliamo a grup-pi di tredici persone compresal’insegnante su un ascensorepanoramico con una vista moz-zafiato. Qualcuno soffre di ver-tigini, ma da lassù la valle ètroppo bella e la paura svanisce.Visitiamo la prima parte dedi-cata all’opera Ferdinando, lasec onda a Vittorio e la terza aCarlo Alberto tutti componentidi Casa Savoia. La nostra visi-

ta più approfondita inizia nelMuseo delle Alpi. Le varie salesono tutte multimediali e trat-tano i diversi aspetti naturali eantropologici della montagna. Cisoffermiamo a guardare un vi-deo che simula la discesa dalMonte Bianco in elicottero finoal forte di Bard, sembra propriodi stare sul velivolo. In unasala si può vedere “ lu Dahu” unanimale leggendario simile allostambecco che aveva due zam-pe più corte rispetto alle altreper rimanere in equilibrio suipendii scoscesi delle Alpi. Iltempo però stringe e dobbiamotornare a casa dopo aver natu-ralmente comprato qualchesouvenir. Alle 20, con un po’ diritardo scendiamo in piazzadove già ci aspettano i genitoriansiosi di conoscere le nostreesperienze.

Classi 5ª A e Bdi Piazza Marconi

SCUOLA PRIMARIA DI DRONERO IN GITA

La valle d’Aosta vista dai miei occhi

Dronero – Martedì 10 aprile ab-biamo svolto una lezione mol-to speciale, infatti è venuto atrovarci, presso la Scuola Se-condaria di primo grado diDronero, il biologo Matteo To-losano, per raccontarci la suaesperienza di lavoro/studiopresso le isole Kerguelen, unpiccolo arcipelago nell’OceanoIndiano.Matteo ci ha parlato del suopercorso di vita: inizialmente hafrequentato ragioneria - indi-rizzo linguistico a Cuneo e allafine dei cinque anni si è spo-stato a Torino per farne tre dibiologia; poi, grazie al progettoErasmus, ha potuto frequen-tare l’università a Chambery, inFrancia, dove è rimasto unanno e mezzo, quindi si è spo-stato a Rennes. Il periodo fran-cese è stato molto importanteper lui e lo ha spinto a parteci-pare a un concorso, che gli hapermesso di partire per le iso-le Kerguelen, che distano 2000km dall’Antartide. Grazie ai vi-deo, alle foto e al suo raccontoappassionato, abbiamo potutorivivere la sua esperienza e co-noscere l’ambiente in cui è sta-to immerso per 13 mesi.

Dai caribù agli elefanti marini,passando ai pinguini, per fini-re con gli albatros, abbiamoammirato la fauna del territo-rio antartico. Ci ha molto colpitiquell’ambiente: un’isola senzadistrazioni, solo la natura e icompagni di viaggio, con i qua-li si è creato un legame di ami-cizia fortissimo.A maggio Matteo partirà per unnuovo viaggio: un tour europeo,che lo porterà a studiare le fo-reste e la tundra in relazione aicambiamenti climatici L’incontro si è concluso con iconsigli di Matteo, che ci han-no stimolati e ci hanno fatto so-gnare … sognare di poter fare

un giorno come lui: partire,viaggiare, inseguire le nostrepassioni e cercare di conqui-stare i nostri sogni … conosce-re persone nuove e instaurarerelazioni forti, profonde e du-rature nel tempo.Un grazie a Matteo per ciò checi ha raccontato e per l’entu-siasmo che ci ha saputo tra-smettere … e un grande “inbocca al lupo” per la nuova av-ventura che si prepara a vive-re tra breve.Torna a trovarci! Buon viaggio,Matteo!

La classe 2ª B della Scuola Secondaria

di primo grado di Dronero

SCUOLA SECONDARIA

Storia di un biologo senza confiniMatteo Tolosano si racconta ai ragazzi della Media di Dronero

Page 10: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

10 Aprile 2018DRAGONE

Page 11: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

11Aprile 2018 DRAGONE

EVENTI, MANIFESTAZIONI, FIERE E SAGREDa venerdì 4 a domenica 6 maggioCirco Peppino Medini - DroneroSpettacoli cistercensi in Piazza XX Settembre a Dronero. Orari: venerdì 4maggio ore 21, sabato 5 maggio ore 16.30 e 21, domenica 6 maggio ore16.30. Info: 348 0439454, Facebook: Circo Peppino Medini

Venerdì 4, sabato 5, 19, 26 domenica 20 e 27 maggioMARAMAN, Paesaggio Culturale delle Valli Maira e Grana, Incontri,Eventi, Film, Laboratori – Dronero, RoccabrunaIl programma è il risultato di un lavoro collettivo fra i piccoli musei delle ValliMaira e Grana che hanno espresso la volontà di lavorare insieme per orga-nizzare e sviluppare da protagonisti una proposta culturale unitaria e dina-mica da offrire alla cittadinanza. L’iniziativa, realizzata con il contributo dellaRegione Piemonte, è promossa dall’Unione Montana Valle Maira, coordinatadall’Associazione Espaci Occitan ed è inserita nell’ambito della Carta Euro-pea del Turismo Sostenibile del Monviso.Venerdì 4 maggio / h 18Si comincia venerdì 4 maggio 2018 alle ore 18 con il Centro Europeo Gio-vanni Giolitti che presso la propria sede di Via XXV aprile 25 a Dronero pro-pone Carte, scartoffie e vecchi fogli: un patrimonio da riconoscere evalorizzare. Gli archivi, pubblici e privati, custodiscono un patrimonio digrande interesse non soltanto per gli storici di professione ma per tutti co-loro che sono interessati a guardare al passato per comprendere il futuro. Idocumenti antichi aiutano a ricostruire la grande Storia coi suoi protagoni-sti, ma attraverso le storie di persone e famiglie permettono anche di com-prendere meglio il territorio in cui viviamo. Dopo il saluto del presidente PaoloBersani, Silvia Giorcelli descriverà il fondo Promis della Biblioteca Reale di To-rino; Daniela Bernagozzi approfondirà le lettere inedite di Rosa Giolitti Sobreroe le relazioni tra le famiglie Giolitti e Galimberti; Silvia Olivero illustrerà il la-voro svolto per l’Archivio Storico della Città di Savigliano.Sabato 5 maggio / h 17.30Sabato 5 maggio 2018 alle ore 17.30 il Museo di Pels di Elva propone nellapropria sede in borgata Serre, c/o Casa della Meridiana, l’incontro con la fo-tografa e scrittrice Marzia Verona, che presenterà le sue ultime opere, “Pa-scolo vagante” del 2015 e “Capre 2.0 Una tradizione antica che tornaattuale” del 2017. Marzia Verona, di Cumiana, dopo gli studi in Scienze Fo-restali e Ambientali ha vissuto per due anni coi pastori di Piemonte e Fran-cia e la sua storia, raccontata anche nel blog “Pascoli e stalle”, è confluitain numerosi volumi: la transumanza, la vita in alpeggio, il pascolo tradizio-nale di alcune valli alpine che non prevede la stabulazione, si rivelano espe-rienze ricche di sapienza antica, amore per gli animali e la natura, curiositàe umanità.Sabato 19 maggio 2018 / h 9.30 Saletta Antica Tipografia propone nel punto espositivo / via Giolitti 79-Dro-nero (previa iscrizione tel. 0171 918118): WORKSHOP DI STAMPA A CARAT-TERI MOBILI. Laboratorio artigianale di stampa tipografica Domenica 20 maggio 2018 / dalle h 10 per tutta la giornataMuseo del Setificio Piemontese – Filatoio Rosso propone nel museo / viaMatteotti 40-Caraglio: TRADIZIONI ARTIGIANE: L’ANTICA ARTE DEL TESSERE.Workshop e laboratoriSabato 26 maggio 2018 / h 17 Museo Casa Narbona + Museo La vita di quassù propongono nel salone Co-munale / borgata Campomolino-Castelmagno: SPIRITO ARNEODO DI SPI-RITO DI SPIRITO, … LA PIÙ ANTICA VOCE DI NARBONA. Intervento dell’autoreFlavio Menardi Noguera Domenica 27 maggio 2018 / h 15Punto espositivo La Memorio di nosti souldà propone nella Parrocchiale/ bor-gata Chiesa-San Michele di Prazzo: CONCERTO DE LA CEVITOU e I SOLDATIDELLA MONTAGNA. Concerto del Coro. Segue intervento dell’autore CarloGiordano per la presentazione del libro.Info: Espaci Occitan, Via Val Maira 19 – 12025 Dronero (CN) - tel/fax 0171-904075. [email protected] – www.espaci-occitan.org - Fb@museooccitano – Tw @espacioccitan

Sabato 5 maggioRassegna Corale “Chantén Mai”: Coro Argentino - San Damiano Macra Sabato 5 maggio in occasione della 21ª Rassegna Corale “Chantén mai” ilGruppo Corale “LA REIS” di San Damiano Macra ospiterà l’Agrupación CoralEMIGRANTI di San Francisco provincia di CORDOBA (Argentina) in tournée inItalia. La Coral EMIGRANTI nasce nel 2005 a San Francisco con il patrociniodella Società Italo Argentina di Mutuo Soccorso “XX Settembre” ed è direttasin dall’inizio dal Prof. Luis Alberto Anselmi. Si è esibita in molte città argen-tine tra le quali Buenos Aires, Santa Fe, Porteña, Maria Juana, Rafaela, Salta,Humahuaca, Cafayate, San Juan, Mendoza e Malargüe. Ha compiuto duetournée in Uruguay e due in Brasile e nel 2016 ha partecipato al ConcorsoInternazionale “Termas de Río Hondo” (Santiago del Estero), dov’è stata pre-miata come “Miglior Gruppo Corale”. Ogni anno organizza a San Franciscola Rassegna “Encuentro Coral del Centro del País” con la partecipazione divari gruppi corali nazionali e internazionali. La Coral EMIGRANTI è compostada 40 elementi e il suo repertorio spazia dal canto popolare italiano, ai clas-sici di diverse epoche, alla musica latino-americana, tango e folklore argen-tino.La serata sarà aperta dai canti del Gruppo Corale “LA REIS” nella ChiesaParrocchiale SS. Cosma e Damiano alle ore 21 con ingresso libero. Info www.lareis.com e Facebook.

Domenica 13 e 20 maggioVisite guidate alla cripta e cappella in San Pietro in Vincoli – Villar SanCostanzoDomenica 13 e 20 maggio la Parrocchia di San Pietro in Vincoli a Villar SanCostanzo sarà aperta per la visita della Cripta e della Cappella. Le visite sa-ranno assistite dai Volontari per l’Arte dalle ore 14.30 alle 18.30. Durante l’a-pertura straordinaria di domenica 20 maggio in occasione del Ciciufestivalil bene sarà visitabile anche al mattino dalle ore 10.30 alle 12.30.Info: Volontari per l’Arte, 335.7780966

Domenica 13 maggioFesta patronale di san Pancrazio - ElvaDomenica 13 maggio si terrà ad Elva la Festa Patronale della borgata Serre,San Pancrazio. Alle 11 sarà celebrata la messa nella chiesa parrocchiale diSanta Maria Assunta in Borgata Serre con processione. Alle ore 13 pranzosotto l’ala comunale a cura della Pro Loco “La Deseno”. Nel pomeriggio in-trattenimenti musicali. Info: 340-9846508, 347-9525382

Domenica 13 maggioIncontro di Benessere – CartignanoIncontro di Benessere guidato da Marta Dutto attraverso il metodo

“Corpo&Coscienza”. “Corpo e Coscienza Metodo Courchinoux” è una praticamotoria che, considerando l’uomo nella sua globalità, conduce ad un Ri-Equilibrio Fisico, Emozionale ed Energetico. Una giornata dedicata a te, untempo prezioso per entrare in contatto con te stesso e rigenerare il corpo.Nella splendida cornice della Valle Maira, immersi nella natura, usufruiremodi una pratica che ci permetterà di depurare il corpo, rilasciare le tensionipsico-fisiche, facilitando il riposo notturno, la circolazione e le diverse fun-zionalità dell’organismo, donandoti maggiore serenità, vitalità e benessere.Un tempo per rallentare, per respirare profondamente, per ritrovare chi sei.Aperto a tutti. Luogo: Ass. Chiaraiveti a Cartignano. Orario: 10.30-18.30. Info e iscrizioni entro il 3 maggio al 331.7828181.

Da giovedì 17 a domenica 20 maggio 8ª edizione Ciciufestival – Villar San CostanzoProgramma Ottava Edizione 2018Giovedì 17 maggio: Ciciu by night - Serata AstronomicaRiserva naturale i Ciciu del Villar dalle 21.00 - Escursione notturna alla sco-perta dei funghi di pietra. Facile passeggiata fra i Ciciu alla luce delle fiac-cole, ascoltando la magia notturna dei rumori del bosco e osservando lestelle con il geologo Enrico Collo. Durante l’escursione potrebbe fare la suacomparsa l’Uomo Preistorico, che ci guiderà in un viaggio nel passato quandosi viveva in mezzo alla natura e si cercava di vincere la paura della notte cir-condati da animali selvatici. Costo € 7 - Consigliamo abbigliamento comodoper passeggiare, scarponcini, una pila e un binocolo per guardare il cielo.Per info: 349 732 8556 - 327 117 6661Venerdì 18 maggio: Giornata Didattica per le Scuole. Riserva naturale i Ciciu del Villar dalle 8.30 - Quarta edizione della giornatadi educazione e svago, dedicata ai bambini delle scuole primarie. Presso la Riserva naturale i Ciciu del Villar dalle ore 19 Disc Jockey Soul,Apericena e DJS: Playboyz feat. Bubu & Mcd - 8 hours Dj Set. Saranno al-lestiti tre stand degustazione: stand di carne alla brace (a cura di Barbecuea Domicilio) - stand di pizza al taglio, stand di gnocchi (a cura di Pro Villar).Servizio Food & Drink fino al mattino! Ingresso libero.Sabato 19 maggio: Ciciu Block Raduno Boulder – Arrampicata. Riserva naturale i Ciciu del Villar dalle 10.00 - Quarto raduno boulder di Vil-lar San Costanzo, per il quale sono stati accuratamente selezionati i blocchidi arrampicata. All’inizio del raduno verrà distribuito agli iscritti un ricco paccogara con la mappa ufficiale dell’anello blocchi. La preiscrizione è valida finoal 16 maggio, compilando ed inviando il form nella pagina dell’evento face-book dedicato o sulla home page www.provillar.it. Inviando la preiscrizioneentro il termine fissato, si avrà diritto al pacco gara, che verrà distribuito ilgiorno stesso della manifestazione presso il centro visita della Riserva na-turale i Ciciu del Villar. Il costo dell’iscrizione è di € 10. Ore 17 termine dellacompetizione amatoriale, seguiranno le premiazioni del raduno. Per info iscri-zioni 328 2176406.Dalle 19.30 sarà possibile cenare nel parco con la tipica Sagra del Saleset- Piatti della tradizione locale.A seguire: Spazio Libero Music FestivalOre 20.00 Concerto BEKYOre 21.00 Concerto MAGASIN DU CAFÉOre 23.00 Concerto HUGOLINIOre 00.00 Concerto ANDREA BIAGIONI & THE DIRTY RABBITSSegue Dj Set HUGOLINI and LUCONE. Servizio Food & Drink fino al mattino!Ingresso libero. Prenotazioni Cena: 327 1176661 - 335 5907054.Per info e prenotazione attività: 327 117 6661 - 335 590 7054.Domenica 20 maggioI Ciciu mercatini - Attività didattiche - Visite guidate - SpettacoloI Ciciu mercatini di artigianato e gastronomia per le vie del paese dalle 9.00alle 18.30. Pranzo nel parco dei Ciciu, dalle 12.30, con la tipica Sagra delSaleset - Piatti della tradizione locale. Visite guidate dalle 14.00 alle 18.30,nella Cripta dell’ex Abbazia Benedettina e nella Cappella di San Giorgio. Vi-site guidate nella Riserva dei Ciciu a cura del Geologo Enrico Collo (visita alle9.00 alle 14.00 e alle 16.00). Attività didattiche presso la riserva dei Ciciu e nelle vie del paese:Divertirsiin bicicletta (Pump Track e mini percorso Xc, è consigliato portarsi la biciclettacon caschetto). Back to origin con l’uomo di Neanderthal (attività alle 14.00,alle 15.00 e alle 16.00). I Giardini fantastici a cura dell’Associazione ScatolaGialla.Dalle 14.00 alle 17.30 Concerto Occitano con i “PAURE DIAU” nella piazza delComune.Dalle 10.00 alle 18.00 Spettacoli di magia, marionette e trucca bimbi per levie del paese.Dalle 10.00 alle 18.00 Percorso su poni e cavalli per bambini e ragazzi,presso la Riserva dei Ciciu.Aspettando Le Vacanze - Grande Concerto nel ParcoRiserva naturale i Ciciu del Villar alle 17.30 - I giovani musicisti dell’Indirizzomusicale della Scuola Media “G. Giolitti” di Dronero salutano in musica l’annoscolastico giunto ormai al termine con un concerto che vede protagoniste ledue orchestre, della classe prima e delle classi seconde e terze, proponendobrani di vari generi ed epoche musicali, spaziando dalla musica medievaleed occitana al più moderno pop rock. Ciciufestival è anche camping!Per chi desidera fermarsi a dormire, venerdì e sabato verranno delimitatearee campeggio per tende e camper, presso la Riserva dei Ciciu.

Domenica 20 maggioMeditazione in Natura - CartignanoOre 9-17.30 a Cartignano: Meditazione in Natura. La natura ci circonda,siamo parte di essa. Ritornare in contatto con la natura significa ritornare incontatto con sé, con il proprio movimento armonico interno. Durante la gior-nata verranno proposte meditazioni attive all’aperto, esercizi di radicamentoe di contatto con la “terra”, camminata consapevole nel bosco e altro ancora.Un’occasione per rallentare e riconnettersi, riscoprendo la semplicità e labellezza della connessione con Madre Natura e la ricchezza dell’incontro conl’altro. Presso: Centro Chiaraiveti, Borgata Mittante 13, Cartignano. La gior-nata è aperta a tutti, la partecipazione è ad offerta libera. Pranzo condiviso.Gradita adesione entro martedì 15 maggio. Svolgimento anche in caso dibrutto tempo. Info: 333.1499414 (Daniele), [email protected]

Domenica 27 maggio8ª edizione Mangiando Pedalando – DroneroScaldate i motori. Preparate le biciclette. Mangiando & Pedalando sta pertornare! Due i gruppi di partenza, ore 10.30 e ore 11.30. Partenza da BorgoSottano (Dronero) - Aperitivo in Frazione Tetti - Antipasti in Frazione Mona-stero - Primo in Frazione Pratavecchia - Secondo in Frazione Ricogno - Dolcee caffè a Dronero (Borgo Sottano). Attività adatta a famiglie e bambini. Adulti

€ 18,00 Bambini sotto i 14 anni € 10,00.Info e prenotazioni: Cicli Rovera, via Montegrappa 13, Dronero, 0171-918326,[email protected], www.ciclirovera.it. ProLoco Dronero, 393-5625551, [email protected]

Domenica 27 maggioSagra del Narciso – Acceglio, Borgo VillaDomenica 27 maggio sisvolgerà ad Acceglio laSagra del Narciso. Il pro-gramma prevede la S.Messa con la benedizionedei narcisi, il mercatino ca-ratteristico, i balli occitaninel pomeriggio, l’elezionedi Miss e Mister Narciso ealle ore 15 la Merenda allaMontanara (a base di pane,burro, miele e vino).Info: Comune di Acceglio,tel. 0171-99013, [email protected], www.comune.acceglio.cn.it

MUSICASerate danzanti 2017/2018 - RoccabrunaLa Pro loco di Roccabruna organizza per tutto l’inverno 2017/2018 delleserate danzanti presso il Centro Sportivo Val Maira, Strada Pietro Acchiardi,4 Roccabruna.I due appuntamenti conclusivi:Sabato 5 maggio 2018: Orchestra Nanni Bruno. Sabato 19 maggio 2018:Orchestra Aurelio Seimandi. Info e prenotazioni: 347 9387625

ESCURSIONI E ATTIVITÀ ALL’ARIA APERTA Scoprinatura - guida naturalistica e speleologo Enzo RestaInfo e prenotazioni (entro h. 17 nel periodo invernale / h. 18 nel periodo estivo,del giorno antecedente l’escursione): cell. 338-5811520, [email protected],www.scoprinatura.itLe escursioni contenute nel programma non sono vincolanti per date e iti-nerari, saranno possibili variazioni per motivi oggettivi legati al territorio eallo stato del manto nevoso, si accettano in linea di massima suggerimenti.

Martedì 1, sabato 5, martedì 29 maggio A Spass Per Lou Viol - ElvaDescrizione: Escursione con/senza racchette da neve. Passeggiata tra le Bor-gate di Castes (1622m), Garneri (1820m), Laurenti (1805m), e Viani (1835m).Storia dei Piloni votivi e affreschi murali di Elva. Al termine dell’escursione vi-sita guidata agli affreschi di Hans Clemer nella Chiesa Parrocchiale di SantaMaira Assunta. Ritrovo ore 9 in Borgata Serre (1637m) Elva. Tempo di per-correnza 5 ore circa escluso soste, percorso ad anello. Il rientro è previsto neltardo pomeriggio. Dislivello +320m da località Mulino dell’Alberg (1515m).Difficoltà Escursionistico wt1. Pranzo al sacco. Costo a persona 10€.

Domenica 6 maggioGrance Gias Cervet/Ricoverino (2135m) - Acceglio Descrizione: Escursione con/senza racchette da neve. Attraversando la pic-cola e graziosa Cappella di San Maurizio (1547m) e salendo alle Grange Bor-della (1665), Grange Brisset (1772m), Grange Cruset (1788m), rudere eGrange Gias Cervet (2000m) Ritrovo ore 9 ad Acceglio in piazza. Tempo dipercorrenza circa 6 ore escluso soste. Il rientro è previsto nel tardo pome-riggio. Dislivello: +625m da Borgata Lausetto (1510m). Difficoltà Escursio-nismo. Pranzo al sacco. Costo a persona 10€.

Giovedì 10 maggioA Spass Per Lou Viol - ElvaDescrizione: Passeggiata notturna con o senza racchette da neve tra alcuneBorgate di Elva; Castes (1622m), Garneri (1820m), Laurenti (1805m), e Viani(1835m), tra storia di Piloni e Affreschi murali. Al termine dell’escursionecena presso l’Agriturismo Artesin. Ritrovo ore 17 in Borgata Serre (1637m)di Elva. Tempo di percorrenza 4 ore circa escluso soste, percorso ad anello.Dislivello: +320m da località Mulino dell’Albergh (1515m). Difficoltà Escur-sionistico wt1. Costo a persona 25€ (accompagnamento + cena).

Mercoledì 16 maggioMonte Festa (2130m) - MarmoraDescrizione: Escursione con/senza racchette da neve. Ritrovo ore 8 in loca-lità Marmora (1223m). Tempo di percorrenza circa 6h escluso soste, per-corso ad anello. Il rientro è previsto nel tardo pomeriggio. DifficoltàEscursionismo wt1. Dislivello +582m da Parrocchia di San Massimo(1548m). Pranzo al sacco. Costo a persona 10€.

Venerdì 18 maggioLago Resile (1986m) - MarmoraDescrizione: Specchio d’acqua posto su un ripiano ai piedi di Monte la Bianca,fra larici e distese prative. Ritrovo ore 9 in località da definire. Tempo di per-correnza circa 5 ore escluso soste. Il rientro è previsto nel tardo pomeriggio.Difficoltà Escursionismo. Dislivello +m da San Sebastiano (1338m). Pranzoal sacco. Costo a persona 10€.

Martedì 22 maggioColle Di Valmala (1540m) - RoccabrunaDescrizione: Escursione con/senza racchette da neve. Colle situato sullospartiacque tra Valle Maira e Varaita. Ritrovo ore 9 in località da definire.Tempo di percorrenza circa 5 ore escluso soste. Il rientro è previsto nel po-meriggio. Difficoltà Escursionismo (wt1). Dislivello +570m da Borgata Cen-tro (970m). Pranzo al sacco. Costo a persona 10€.

Giovedì 31 maggioGrotta Del Diavolo - StroppoDescrizione: Alla scoperta del mondo delle grotte. Laboratorio didattico perragazzi e adulti. Per raggiungere la grotta è prevista una facile escursione at-traverso un bosco ricco di vegetazione. Durante la visita della grotta sarannotrattati vari argomenti sulle origini delle grotte, sulla formazione di stalattitie stalagmiti, sulla fauna cavernicola, chi è lo speleologo e che cosa fa. Ab-bigliamento necessario scarponcini da montagna, copricapo, giacca imper-meabile, lampada frontale. Ritrovo ore 10 in Borgata Paschero (1087m) diStroppo. Tempo di percorrenza circa 5h escluso soste. Il rientro è previstonel pomeriggio. Dislivello nr. Difficoltà facile. Pranzo al sacco. Costo a persona€ 10 (per i più piccoli è obbligatoria la presenza di un genitore). L’attività sieffettuerà a raggiungimento di un numero congruo di partecipanti. La visitaalla cavità potrà subire modifiche dovute alle condizioni meteorologiche oad altri eventi imprevedibili. Prenotazione obbligatoria entro le ore 18.00 delgiorno prima.

Appuntamenti a Dronero e dintorni

Page 12: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

Ai due giocatori del T.C. Dronero (Dino Laugero e Lorenzo Pe-rotto) che rappresenteranno il Piemonte nel torneo di doppiodi quarta categoria che si svolgerà a Roma, nel mese di mag-gio, in concomitanza con il torneo internazionale del Foro Ita-lico, per un soffio non è riuscita ad aggiungersi un’altra nostratesserata. Si tratta di Giovanna Acchiardi capace, in coppia conla fossanese Francesca Garavagno, di aggiudicarsi il titolo pro-vinciale di doppio femminile di quarta categoria vincendo il tor-neo che si è disputato presso il Vehementia Tennis Team di La-gnasco.Grazie a questa vittoria le due atlete hanno avuto l’accesso allafase regionale, presso lo Sporting Stampa di Torino, che asse-gnava un posto alla coppia vincitrice per la finale nazionale. An-che in questo torneo sono riuscite a ben figurare eliminandonei quarti le campionesse della provincia di Novara, ma pur-troppo in semifinale sono state superate dalla coppia di Tori-no che ha poi conquistato il titolo.

12 Aprile 2018DRAGONE

Nella foto: Giovanna Acchiardi del T.C. Dronero con alle spalleFrancesca Garavagno dell’Olimpia Fossano

Titolo provinciale per Giovanna Acchiardi

TENNIS T.C. Dronero

Il Tennis Club Dronero, in collaborazione con l'associazione ilBottegone, al fine di promuovere e sostenere gli acquisti in ValleMaira, ha stipulato una convenzione per l'anno 2018 che pre-vede sconti fino al 31 dicembre 2018, negli esercizi commer-ciali, artigianali e professionali di seguito elencati. Sarà sufficientepresentarsi con la tessera per ottenere lo sconto che per i tesse-rati che non hanno compiuto i 18 anni è trasferito ai familiari.

ACQUISTA IN VALLE MAIRASconti dedicati ai Tesserati 2018 del T.C. Dronero

PRESENTATI CON LA TESSERA E RICEVERAI LO SCONTO!JONATHAN’S PUB 10% - LA PERLA NERA NAILS&BEAUTY 10% - ER-BORISTERIA BOLLE DI SAPONE 10% - OTTICA FOCUS 15% - AR-REDAMENTI F.LLI BELLIARDO SNC 20% - CARTOLIBRERIA ALICESNC 10% - BERTONE ABBIGLIAMENTO SNC 10% - ENOTECAVINO&CO 8% - FRATELLI MARINO SNC 5% - PIZZERIA IL CANTUC-CIO 15% - MACAGNO IVANO ARREDAMENTI 5% - LAVASECCOFRANCESCA 10% - MATRIX STRUMENTI MUSICALI 10% - L’ETOILEABBIGLIAMENTO 15% - PARAFARMACIA GALLINOTTI 10% IL QUA-DRIFOGLIO ABBIGLIAMENTO 5% MESSAGGERIE SUBALPINE SAS10% - STUDIO ARCHITETTURA BARBERO 10% - TESSILCORREDO10% - FALEGNAMERIA ARNAUDO IVANO 10% - RISTORANTE CA-VALLO BIANCO 10%.

Annunci economiciMentone. Affittasi bilocale incentro a 150 m. dal mare. Set-timanalmente o week-end. Tel.388-9383510Dronero. Appartamento ven-desi al piano rialzato: due ca-mere, studio, ampio salone,cucina, bagno, corridoio, trebalconi, cantina e garage.Prezzo interessante. Per infor-mazioni tel. 328-8508860Roccabruna. Vendesi divanocome nuovo a € 50,00. Tel388-9383510Caraglio: vendo gabbia permais o legna; aratro 90 gradiper trattore 45-55 cavalli; tri-genia. Tel ore pasti0171/618993Vendo 6 arnie nomadismo(nido, melario, telaini) usate enon, tutto in ottimo stato +smielatore manuale, affumi-catore, maschera protettiva,14 telaini di riserva, 30 fogli dicera. € 375,00. Tel 0171-905518Batteria pentole inox 18/10fondo termico, coperchiocompleto di termometro, cot-tura con pochi grassi e pocaacqua – mai usate – vendo aeuro 120 Villar San Co-stanzo. Tel 0171-902247Bottiglie nere da 1 litro 50

con chiusura tappo a su-ghero e 50 con chiusura amacchinette. Totale 100 bot-tiglie vendo a euro 100 VillarSan Costanzo. Tel 0171-902247Tovaglie per tavolo rotondo,due pezzi con rispettivi 8 to-vaglioli, una bianca l’altraecru + un copritavoloverde/arancione vendo aeuro 25 Villar San Costanzo.Tel 0171-902247Signora cuneese cerca la-voro come badante, collabo-ratrice domestica in CuneoCittà. Tel 333-7222026

Signora rumena, 36 anni, af-fidabile e con esperienza, of-fresi per lavori domestici,baby sitter e assistenza an-ziani (anche 24 ore) o qual-siasi altro incarico purchèserio. Per contatti: Sig.raDama cell. 389-9339202

Vendo alloggio in Dronero,su viale Sarrea, camera, cu-cina, soggiorno, bagno, ripo-stiglio, cantina e garage.Termoautonomo. Solo a refe-renziati. Tel 389-9711791

Vendo cascinale zona SanPietro del Gallo. Per informa-zioni telefonare al numero338-7379902

I privati che desiderano pubblicare concisi annunci economici possonofarlo inviando il testo per posta a: Redazione Dragone - via Fuori leMura, 5 - Dronero oppure via e-mail a: [email protected]

Page 13: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

La grande conca di Chiap-pera offre al visitatore unodei più bei panorami dellaprovincia di Cuneo con l’altaparete delle cascate di Strop-pia a sinistra e il rocciosogruppo Castello-Provenzaledi aspetto dolomitico a de-stra.D’inverno non sempre le con-dizioni della neve sono adattealle escursioni a causa delvento e per il pericolo di va-langhe. In primavera invece,con il manto nevoso asse-stato, si possono fare bellegite raggiungendo vette di no-tevole altezza. Tra le più fre-quentate si possonoricordare il facile montemonte Bellino, il monte Ma-niglia m 3177, il monte Cia-slaras, e la Testa della Fremam 3142.La valle del Maurin è menopercorsa dagli sciatori forse acausa di alcuni pianori cheinterrompono la discesa; pre-senta però alcune gite digrande interesse e le discesesono soddisfacenti se effet-tuate con neve scorrevole.Qui descriverò: 1) la salitaalla Tete du Vallonet, facile epriva di pericoli, adatta siaalle racchette da neve cheagli sci. Si sviluppa in granparte su pendii ampi e pocoripidi per terminare poi al co-spetto di un grandioso am-biente di alta montagna.2) la salita alla Pointe de laFenetre de Mary, posta interritorio francese: itinerarioimpegnativo negli ultimi 300metri di dislivello, che portasu una vetta di 3200 metrimolto panoramica, ma pernulla frequentata.Presso la cima si trova unagrande e caratteristica fine-stra formata da massi inca-strati dall’aspetto piuttostoinstabile.

Accesso stradale per en-trambe le cime: si percorretutta la valle fino ad Acceglioe poi a Chiappera. Di qui, ingenere dal mese di maggio, sipuò ancora proseguire, pren-dendo a destra dopo il primoponte, per strada in partesterrata fino a quota 1884.1) TETE DU VALLONETmetri 2822Difficoltà: per medi sciatori ociaspolatori; alterna trattipoco ripidi a brevi rampe suterreno sempre ampio esenza percorso obbligato Partenza: Chiappera m 1631o quota 1884 nei pressi diuna presa di acqua.

Dislivello: m 1200 da Chiap-pera, m 940 se la strada èaperta fino a quota 1884.Lunghezza: 9-10 Km soloandata.Esposizione: sud-sud-estCarte: Esquiar en Val Mairadi Bruno RosanoTempo di percorrenza: salitada Chiappera 3 o 4 ore, daquota 1884 quasi un’ora inmeno.Itinerario: da Chiapperadopo il primo ponte si va asinistra e si prosegue nelfondovalle quasi pianeg-giante per circa 2 Km se-guendo eventualmente lapista da fondo fin sotto allecascate di Stroppia (asciutted’inverno). Si prosegue per lastradina che risale la vallesul lato sinistro (destro oro-grafico) fino a incontrare inuna bella conca a quota1900 circa la strada prove-niente dall’altro versante delvallone poco oltre la presad’acqua (questo punto è rag-giungibile in auto quando lastrada è sgombra da neve).Si lascia sulla sinistra il val-lone dell’Infernetto e si salequindi sulla destra un ripidopendio che porta al piano digrange Collet a m 2000. Si continua poi a sinistra,verso nord-ovest per l’ampioe ondulato vallone Maurintenendosi preferibilmentesul lato sinistro, di solito piùinnevato, giungendo con per-corso vario e non obbligatonei pressi del col de Maurin.Poco prima del colle a quota2600 circa salire a sinistra indirezione ovest e immettersiin una valletta che porta alcol de Marinet.A quota 2750, poco primadel colle, risalire sulla destrail pendio un po’ più ripidoche porta sulla Tete du Val-lonet. Si può anche raggiun-gere il col Maurin e risalireun breve e più ripido pendiosulla sinistra e poi raggiun-gere la cima per facile dor-sale. Notevole la vista sullacatena di confine: verso suda sinistra l’appuntita vettadella Tete de l’Homme m3204 poi verso destra laPointe des Cirques m 3234 el’Aiguille du Chambeyron m3412, terza montagna in or-dine di altezza delle alpiCozie.2) POINTE DE LA FENE-TRE DE MARY metri 3197Difficoltà: gli ultimi 300metri sono per ottimi sciatori(pendenza 30-35%). Dislivello totale: metri 1570

da Chiappera, metri 1315 sela strada è aperta fino aquota 1884 fin sotto alle ca-scate di Stroppia (asciutted’inverno).Esposizione: Sud-sud-est poiovest poi sudTempo: 5 ore per la salita daChiappera.Carte: Esquiar e IGN 3538ET Aiguille du ChambeyronItinerario: Dal col de Maurino dal colle immediatamente adestra (col de Roux m 2668),voltare decisamente a destrae dirigersi verso il fondo delvallone, lato sinistro.Dopo una zona in lieve salitasi attraversa un bel pianoro(m 2760 ) e, in fondo a sini-stra si prosegue su terrenopiù ripido in direzione nordpassando a destra di unaparete formata da grigie gu-glie rocciose. Si giunge cosìin vista del ripido pendio-ca-nale finale che porta neipressi della vetta, sulla de-stra dello spuntone finale. Sisale il pendio di circa 300metri di dislivello (indispen-sabile neve assolutamentesicura, con neve dura utili iramponi) con pendenze di30-35° giungendo in cresta apochi metri dalla cima, evi-tando di sporgersi sul ver-sante opposto (pericolo dicornici). La vetta si rag-giunge a piedi per un ripidocanalino che sbuca poco asinistra della cima. La discesa si può effettuareper il vallone di Ciabriera ef-fettuando così un anello. Aquesto scopo si ritorna alpianoro quota 2760 metri esi risale brevemente dallaparte opposta al colle di Cia-briera m 2820. Discesa verso sud fino alpiano a quota 2600 quindidecisamente a sinistra perimboccare a quota 2500 unbreve canale che porta nellavalle del Col Bellino per laquale ci si collega all’itinera-rio di salita. Oppure in fondoal piano m 2600 si va drittoper scendere un canale piùlungo e ripido (35-40°).Pericolo valanghe: In casodi grandi nevicate possonoscendere valanghe sullastradina dopo le cascate diStroppia. Per la Tete du Val-lonet per il resto pochi peri-coli evitando le rampe piùripide e i valloncelli troppoincassati. Per la Pointe de laFenetre attenzione al pendiofinale e nei canalini di di-scesa nella valle di Ciabriera.

Sergio Sciolla

Escursioni in Val Maira

Due gite poco note nei pressi del Col MaurinCon racchette o sci: una facile passeggiata e una gita impegnativa

Sui campi del club cuneese“la Novella”, che ha ospitatosabato 7 e domenica 8 apri-le la due giorni scudetto deimassimi campionati della pe-tanque, il club ligure del SanGiacomo è riuscito per laprima volta a entrare nell'al-bo d'oro della competizionemaschile, mentre in quellafemminile ha bissato il titolocolto nel 2016. Degna avver-saria la Valle Maira che si èpiazzata seconda, sconfitta inentrambe le finali. Le sfideper non retrocedere hannopenalizzato gli uomini del Vi-gnolo e le donne del CP Sam-pierdarena.A maschileLa formazione di Imperia, di-retta dal tecnico Valter Gaz-zani, è apparsa spietata nelmatch conclusivo contro laValle Maira, uscita vincentedallo spareggio con la geno-vese Abg. Gli uomini di Lu-ciano Lerda hanno rispostobene nelle prove singole del-la prima frazione di gioco chesi è chiusa in parità: sui 6punti di Alessio Cocciolo, Fre-derick Sciortino e Diego Riz-zi, i droneresi ne hanno coltialtrettanti per mano di DanielGhiglione, Fabio Dutto e Ales-sandro Basso.Come già in fase di qualifica-zione, sono state però le ter-ne le armi vincenti del SanGiacomo. Gli imbattuti Ales-sio Cocciolo - Donato Goffre-do - Diego Rizzi hanno con-cesso a Maurizio Biancotto -Mauro Martino - Jacopo Gar-della (Luca Abbà) il solo pun-to della bandiera, e SaverioAmormino - Frederick Scior-tino - Danilo Meli non sonostati da meno contro DanielGhiglione - Fabio Dutto -Mosè Nassa (Alessandro Bas-so), permettendo loro di co-gliere due punti. Restavano inpalio ancora i 9 punti delleprove a coppie, ma il divariodi 10 lunghezze tra le due for-mazioni, ha chiuso anzitem-po sulla sfida tricolore. Sulterzo gradino del podio si èfermata l'Abg. La squadra ge-novese, opposta alla ValleMaira nello spareggio playoff,ha tenuto testa ai droneresisoltanto nel primo confronto(4-8), per poi crollare sotto icolpi delle terne, anche inquesta circostanza determi-nanti.A femminileMolto più incerto l'epilogodella finale al femminile. Ilvantaggio iniziale (4-2) delledonne droneresi di StefanoAimar, propiziato dalla ternaSara Dedominici – Irma – Gi-raudo - Erika Massucco e dal-la coppia Barbara Beccaria -Jacqueline Grosso, è statoannullato nella frazione suc-cessiva dall'azzurra JessicaRattenni (ottava vittoria suotto per lei) e dal collaudatotandem Emilie Ballocchi -Roberta Peirano.Ripristinato l'equilibrio ini-ziale (parziale di 6-6), l'in-contro si è deciso sui restan-ti 6 punti in palio. Dopo ilvantaggio di Emilie Ballocchi- Catherine Sebban, le donnedi Riccardo Carrai hanno cer-cato di chiudere la gara. In-seguimento infruttuoso dellaValle Maira, tranne che perl'individuale di Barbara Bec-caria, il cui successo ai dan-ni di Roberta Peirano non èperò bastato ad agganciare leliguri vincenti con la terna El-vira Grillo - Sara Peretto - Jes-sica Rattenni nei confrontidella “3G” dronerese, Gior-dano –Giraudo - Grosso.Pure nella competizione fem-minile, l'Abg è caduta nel-l'anticamera della finale, an-cora per mano della ValleMaira. Primo tratto dello spa-reggio playoff assai incerto,con un parziale di 3-3 ad ope-ra delle droneresi Maria Gra-zia Esposito e della coppiaBeccaria - Grosso (pari), e dal-

l'altra parte della terna Ro-sanna Ghiglino - PierangelaOrengo - Franca Fossati, ol-tre al pari di Jessica Gastal-do - Valentina Petulicchio.La sfida si è chiusa quando laValle Maira ha messo a segnol'en plein nel secondo atto (6punti), rendendo inutile pro-seguire la gara.Play outPer tutt'altro obiettivo si sonoritrovate Vignolo Petanque eVita Nova: lo spareggioplayout tra le due formazioniha deciso il nome della se-conda squadra costretta a re-trocedere in serie B con il DLFerroviario di Ventimiglia. Altermine delle sfide dei solistisituazione di parità (6 a 6), ri-solta dalla doppia vittoria del-le terne saviglianesi, a segnocon Josca Debar - ValentinoDebar - Guido Fiandino e Or-lando Bresciani - Steven Bre-sciani - Davide Laforè, con-dannando così alla retroces-sione la società di Vignolo,dopo una stagione in A.

Identica sorte per le donne diSampierdarena (GE). Sottoper 6-0 al primo turno controla Caragliese, hanno dovutoarrendersi nel secondo allaterna Alessia Bottero - Filo-mena Maratea - Elena Mar-tini e alla solista Sandra Og-gero. Alle rossonere AmeliaAngioli e Maria Teresa Idda idue punti dell'orgoglio chetuttavia non hanno evitatoloro di retrocedere insiemealle compagne del Lanternino(GE). ST

I risultati della due giornidella Novella.Maschile: spareggio Abg Ge-nova – Valle Maira 4-18, fi-nale San Giacomo – ValleMaira 16-6.Femminile: spareggio AbgGenova – Valle Maira 3-9, fi-nale San Giacomo – ValleMaira 10-8.Playout – Maschile: VignoloPetanque – Vita Nova 6-16.Femminile : CP Sampierda-rena – Caragliese 2-10.

La terza edizione del torneo“Cuneo Griss” riservato asquadre sponsorizzate da dit-te, imprese ed esercizi ha vi-sto prevalere la formazioneche difendeva i colori del CAR(Centro Artigiano Revisione) diBernezzo.Alla prima fase eliminatoriahanno preso parte 18 forma-zioni, ognuna delle quali eraimpegnata in cinque incontri

a doppio turno. Una terna eduna coppia per il primo turnoe così pure per il secondo, macon ordine inverso ovvero cop-pia e terna secondo il regola-mento stilato dall’organizza-zione in base alle qualifichedei giocatori partecipanti. Lacategoria massima per squa-dra era quella di due atleti diserie C e cinque di serie D. Ledonne iscritte (anche se di ca-

tegoria superiore) venivanoconsiderate di C. In gara, abocce vuote, era ammessa lasostituzione di un solo gioca-tore.La manifestazione, organiz-zata dall’ASD Caragliese si èdisputata unicamente suicampi della società organiz-zatrice, presso l’impianto diPiazza San Paolo.La formazione che ha iscrittoil proprio nome nell’albo d’o-ro della manifestazione vede-va come giocatrice l’intra-montabile fuoriclasse IrmaGiraudo, quindi Stefano Ai-mar, Adriano Isoardi, Gian-luca Chiapello, GiampieroCucchietti e Claudio Mana.Al posto d’onore si è piazzatala squadra sponsorizzata dal-la Trattoria castello di Mon-temale.Visto il consistente numero digare in programma il Torneoha preso il via il 6 febbraioscorso per concludersi dopoquasi due mesi di incontri in-teressando e divertendo unbel numero di atleti.Complimenti agli organizzatorie ai giocatori. RsD

13Aprile 2018 DRAGONEPETANQUE

Argento per la Valle MairaAl San Giacomo scudetto maschile e femminile

Torneo Cuneo GrissPETANQUE - A Caraglio la lunga maratona di petanque

Squadra serie A Femminile 2aClassificata Campionato Italiano Società

Squadra serie A Maschile 2a classificata Campionato Italiano Società

Nella foto la squadra che ha vinto il Torneo

Page 14: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

Sabato 14 a Cuneo e dome-nica a Bricherasio si sonosvolti rispettivamente i cam-pionati provinciali e regiona-li di staffetta giovanili.Cuneo. Ottimi risultati perla Podistica Dragonero. Ra-gazzi: staffetta svedese, oroper Tommaso Olivero, Tom-maso Crosio, Francesco Ci-vallero, Alessandro Viale;bronzo per Giulio Gerbaldo,Andrea Sciolla, Nicolò Gros-so, Giulio Bernardi; quintiStefano Pittavino, FedericoCarpensano, Leonardo Muc-chetti, Christian Salvagno.Staffetta 3x800: oro per Tom-maso Olivero, Francesco Ci-vallero, Alessandro Viale.Quinti Andrea Sciolla, GiulioGerbaldo, Giulio Bernardi.Ragazze: staffetta 3x800, oroper Carlotta Pellissero, Tere-sa Mandrile, Rebecca Pome-ro. Cadette: staffetta svedese,oro per Romina Barbero,Noemi Martini, Elisa Calan-dri, Bianca Mandrile. Ca-detti: staffetta svedese, quin-ti Pietro Giordano, MarcoSciolla, Matteo Viale, PaoloChiapello.Assolute: staffetta 4x100, ter-ze Chiara Laudadio, France-sca Bianchi, Elena Ferrari,Marica Garro; ottave SimonaCavallo, Michela Galfrè, Sara

Cherasco, Arianna Collino.4x400, terze Marica Garro,Sveva Musso, FrancescaBianchi, Chiara Sclavo. Sve-dese, seconde Chiara Lauda-dio, Giulia Castellano, ElenaFerrari, Sveva Musso. Asso-luti: 4x100, terzi Matteo Bar-beris, Aleksei Conti, LucaFlore, Gabriele Marenchino;sesti Gioele Blanc, FedericoRuggiero, Gioele Mattalia,Roberto Boccardi. Staffettasvedese, terzi Gabriele Ma-

renchino, Aleksei Conti, Mat-teo Barberis, Luca Flore;quinti Federico Ruggiero,Gioele Blanc, Gioele Mattalia,Roberto Boccardi.Bricherasio. Francesco Cival-lero e Tommaso Olivero, Dra-gonero, hanno vinto il titolonella categoria Ragazzi. Icompagni di squadra, An-drea Oberto e Michele Viale,sono arrivati terzi. Argentoper Tommaso Mattio e Stefa-no Bagnus, Valle Varaita.

Oro anche per Rebecca Po-mero e Teresa Mandrile, Dra-gonero, nelle Ragazze. Bron-zo per Eleonora Ghidini eMichela Sarale, Saluzzo. Ca-detti: argento per Elia Mattioe Simone Giolitti, Valle Va-raita. Cadette: argento perSofia Audisio e Noemi Bo-giatto, Saluzzo; bronzo perMatilde Bagnus e Gloria Bau-dracco, Valle Varaita. Allieve:oro per Chiara Magnino eNoemi Bouchard, Saluzzo.

Boston. La famiglia di Claudio Ravera alla maratona.

14 Aprile 2018DRAGONEProvinciali e regionali giovanili staffette a Cuneo e a Bricherasio

Doppietta della Dragonero nei Ragazzi/eAl Campo “Merlo” oltre cinquecento atleti alla partenza

«È stata una fantastica ma-nifestazione per organizza-zione, scenario, partecipanti,circa 900 da tutta Italia, aicampionati italiani giovanili,under 23, di Duathlon che sisono svolti a Cuneo sabato 7,con le gare individuali, e do-menica 8, con le staffette», ilcommento entusiasta di Da-niele Crosio, tra gli allenato-ri della Podistica Dragonero.In evidenza il 2º posto diLeonardo Geretto (Cuneo1198 Triteam e Dragonero)abbracciato all’arrivo dall’al-lenatore Francesco Dutto(Cuneo 1198 Triteam), com-mosso e in lacrime. La ma-nifestazione si è tenuta inpiazza Galimberti, viale degliAngeli, Cuneo vecchia, ed èstata organizzata dalla so-cietà Cuneo 1198 Triteamcon l’aiuto di tantissimi vo-lontari.

Podismo a cura di Daniela Bruno di Clarafond. Notizie e foto: [email protected]

Cuneo. Junior staffetta mista 9ª posizione. Da sinistraLeonardo Geretto, Anna Salviani, Marco Arnaudo, SvevaMusso. Foto Cuneo 1198 Triteam.

Cuneo, Campo “Walter Merlo”. Podio Ragazzi campionati provinciali staffetta svedese. Dasinistra, Atletica Roata Chiusani secondi, Dragonero primi e terzi.

Buona la prima! Successo a Cuneo per gli italiani di Duathlon

Leonardo Geretto 2º negli individualiNovecento gli atleti arrivati da tutta Italia

Coincidenza: a Quinzano d'Oglio, nel bresciano, Elio Rubis siè laureato campione italiano nella stessa domenica, l’8 aprile,in cui a Cuneo si svolgevano i Campionati italiani giovanili diduathlon. Rubis ha vinto il campionato per i master categoriaM7 per la società Alba Triathlon, con un tempo inferiore (37')al vincitore della categoria precedente M6, e solo di 5 e 6 mi-nuti superiore ai vincitori delle categorie M5 ed M4. Un grande e meritato successo per l'atleta albese che vince inmeno di due mesi il terzo titolo italiano, i primi due con la Dra-gonero nei campionati Fidal: il 23 febbraio ad Ancona il titolonella categoria M70 nei 3000 mt in pista in 11'37". Il 4 marzonel cross di Lucca in 17:28.Titolo italiano di categoria con la Libertas nel cross anche perla compagna di squadra, Daniela Bruno di Clarafond, a Casarsadella Delizia, domenica 8 aprile.

Bricherasio. Podio Ragazze

«È stata un’esperienza sportiva allucinante», questo il com-mento “a caldo” di Claudio Ravera, all’arrivo, lunedì 16, del-la 122ª maratona di Boston, la più vecchia al mondo. La clas-sica gara si è svolta con un tempo da tregenda: freddo, ven-ti trasversali, pioggia. Condizioni che hanno fortemente con-dizionato i tempi dei podisti: 1200 su 30 mila sono stati gliatleti soccorsi per il freddo. Ha vinto a sorpresa il dilettantegiapponese Yucki Kawauchi in 2h15:58", con quasi 3' di di-stacco dal keniano Kirui, primo nel 2017. Nelle donne primal'americana Desirèe Linden in 2h39'54"; l'ultima statuniten-se aveva vinto nel 1985. Claudio Ravera, Dragonero, ha con-cluso in 2h53:23: ottimo tempo, data l'edizione "epic", comedefinita dai giornali. La moglie, Antonella Taricco, e la figliaPriscilla hanno concluso domenica la 5 km, rispettivamentein 21:28 (683^ su 8668) e 22'52", 14^ di categoria. La ma-ratona di Boston è anche la più dura con la collina “spacca-cuore” a 10 km dall’arrivo. La prima con un’atleta donna, Kath-rine Switzer nel 1967 iscrittasi con le sole iniziali del nome,distanza allora considerata troppo lunga e quindi vietata alledonne fino al 1972. Boston è la vittoria di Gelindo Bordin, il16 aprile del 1990, dopo l’oro ai Giochi del 1988: 1º in 2h08’19”e primo campione olimpico a vincere anche a Boston. Mai piùsuccesso.

Tempo da tregenda alla maratona di Boston

Sotto il diluvio anche ilDrago Claudio Ravera

Quinzano d’Oglio, Brescia. Podio per Elio Rubis, campione ita-liano duathlon.

Perano IvanoLegna da ardere

Nuova sede Tetti Borgetto - DroneroTel. 0171 - 905059 - 389 1141591

Bricherasio. Podio Ragazzi.

Primo il giapponese dilettante Kawauchi

Cuneo. Leonardo Geretto ab-bracciato all’arrivo dall’alle-natore Francesco Dutto.Foto Cuneo 1198 Triteam.

Domenica 8 aprile a Quinzano d'Oglio, Brescia

Elio Rubis campioneitaliano master duathlonL'albese della società Alba Triathlon unico della provincia

Percorso ridotto ai “Sentieri Cervaschesi” per la neve

Vincono Bortolas e Magliano, Podistica TorinoGrande collaborazione e partecipazione

Successo per Manuel Bortolas,M1, e Camilla Magliano, F1,tutti e due della Podistica To-rino, nella 18ª edizione deiSentieri cervaschesi, classicadi primavera che apre le cor-se in montagna, accompa-gnata dal sole, svoltasi saba-to sabato 31 marzo, vigilia diPasqua. Enrico Aimar 2º as-soluto e 1º M2 (Roata Chiu-sani), precede il compagno disquadra Danilo Brustolon. Eli-sa Almondo 2ª assoluta e 1ªF2 (Brancaleone), precede Pao-la Pretto (Atletica Saluzzo).Primi di categoria: Achille Fa-randa M3 (Brancaleone); Pao-lo Viada JM (Roata Chiusani);Paolo Musso M4 (Vitt. Alfieri);Antonio Barberis M5 (Baude-nasca); Gemma GiordanengoF3 (Dragonero). Nel percorsoridotto di 4,8 km Lorenzo Pia-na AM (Saluzzo); Fraziella Ste-fani F4 (Baudenasca). Il GsrFerrero si è aggiudicato il Tro-feo Roberto Ilarda, dopo la ri-nuncia della Dragonero, so-cietà organizzatrice.Il percorso è stato ridotto 7,8km con 300 m di dislivello, perla neve ancora presente inquota.Grande collaborazione da tut-ta la comunità di Cervasca:Comune, Cai, Ana, Protezionecivile, Polizia municipale e Di-rezione scuole medie con la di-sponibilità delle docce. La garaera valida come 1ª prova del-la combinata alpina (Cerva-sca + Vignolo del 20 giugno) edel neonato Circuito Trail Cup

CMP che raggruppa le princi-pali manifestazioni provincia-li di corsa in montagna e trailFidal. Premiazione finale perchi avrà disputato almeno 7delle 11 prove previste: 29/4,1º Trail di Lurisia, 18km; 6/5,Sui percorsi di Marco Olmo,16km; 2/6, 5º Giro delle Bor-gate di Melle, 10km; 16/6,Monte Bracco, 6º Sulle ormedei Trappisti, 7km; 20/6, 4ªStravignolo Alpina, 8km; 23/6,Montemale, 6º Trail dei 2 Co-muni, 18km; 20/6, 14ª Cro-noscalata di Manta, 4km;15/7, Celle di Macra, 18º Sen-tiero degli Acciugai, 10,6km;25/7, Guarene, 2ª Cronosca-lata al castello, 3km; 4/8, Vil-lar S. Costanzo, 8º km Verti-cale dei Ciciu.

Laveno, Varese. Alessan-dro Fiorello al Vertikal Sassde Fer, 3km 900mD+

Page 15: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

Pro Dronero – Olmo 1-1Sabato 31 marzo. Alla vigiliadi Pasqua, si gioca la 29ªgiornata di campionato. Nellasfida casalinga con la forma-zione cuneese dell’Olmo, laPro rimedia un solo punto,certo importante per non per-dere di vista la capolista manon determinante perché iprimi della classe battono l’A-tletico Torino e la distanzadal vertice è ancora di 4punti.

Pro Dronero - Alfieri Asti 3-2Mercoledì 4 aprile. Nel primorecupero infrasettimanaledella 26ª giornata del cam-pionato regionale di Eccel-lenza i draghi conquistanoun´importantissima vittoriacontro l´Alfieri Asti: al “Fi-lippo Drago” finisce 3-2.

I padroni di casa, due volte invantaggio, con Galfrè al 18´ eToscano al 55´ si fanno recu-perare in altrettante circo-stanze, arrendendosi alle retidi Plado (49´) e Lewandowsky(60´). La squadra di Dessena,tuttavia non si arrende, at-tacca e sigla la terza rete conNiang (81´), su pregevolecross di Dutto.La Pro ha dalla sua anche itre legni colpiti in apertura daDutto e nella ripresa da San-gare e Brondino. Occasioniinteressanti pure per gliospiti, in particolare con Ban-dirola, ma Rosano si fa tro-vare sempre pronto. Ilrisultato comunque consenteai biancorossi di mettere alsicuro tre punti molto impor-tanti per la classifica che livede ora ad un solo puntodalla capolista Cheraschese.

Denso – Pro Dronero 0-2Domenica 8 aprile. In cimaalla classifica Cheraschese62, Pro Dronero 61. E merco-ledì sarà scontro diretto nelrecupero! Oggi hanno vintoentrambe: la Cheraschese 0-1 in casa Olmo, la Pro Dro-nero con un avvio roboante incasa della Denso F.C. (0-2),sul campo sintetico “Pavia” aChieri dove vanno a segnoprima Niang e poi Sangare.La vittoria della Cheraschesein casa dell’Olmo tuttaviamantiene inalterato il verticedella classifica.Il Saluzzo espugna Alba 1-3con Serra e doppietta diGozzo, al 4° posto semprel’Alfieri Asti che batte 0-2 adomicilio l’Atletico Torino. IlRivoli, che va in vantaggiocon Cirillo, viene ripreso daRomani: 1-1 a Fossano, Atle-tico a -2 al terzultimo posto.Vince l’Alpignano con l’Asca(2-0) ed è un successo pe-sante visto anche il colpo di

giornata del Pinerolo: conGiordano in panchina alposto del dimissionario Ri-cardo è subito 0-2 a Pinerolo.Un punticino avvicina l’UnionBussoleno alla salvezza (1-1sul campo del Benarzole, mac’è ancora da fare punti)mentre il Savio è a 50 puntiin zona playoff, ma ad ogginon giocherebbe la gara dispareggio in quanto la ProDronero, seconda, è distante11 punti.

Pro Dronero – Cheraschese1-0Mercoledì 11 aprile. Al FilippoDrago, la Pro Dronero si ag-giudica il recupero con laCheraschese, grazie a Galfrèche firma l’ 1-0 finale a solitre minuti dal termine da-vanti ad un pubblico dellegrandi occasioni, nonostantela forte pioggia che ha ri-schiato di compromettere lagara. Una vittoria preziosa,anche se di misura, nel recu-pero della 27ªgiornata del gi-

rone B di Eccellenza. Trepunti che potrebbero segnareil campionato perché adessoi draghi attuano il sorpassoin vetta ai danni dei nerostel-lati.Partono bene i padroni dicasa in avvio di partita, moltopropositivi e vicini al gol conRastrelli e Galfrè. Annullatoanche un gol a Niang, per unfallo in attacco prima delcolpo di testa vincente dell’at-taccante.I nerostellati si difendono eprovano a pungere in contro-piede con Cornero. Lavoro per il portiere Rosanoad inizio ripresa. Puntuale ilsuo intervento sulla conclu-sione avversaria ad opera diCornero. Buon piglio dellaCheraschese: un’incursioneoffensiva di Prizio su cornermette i brividi ai padroni dicasa. La Pro si scuote e iniziaa macinare gioco. Doppia oc-casione a ridosso del 70’: perdue volte la difesa di Brovia sisalva in mischia. La qualitàdella Cheraschese non auto-rizza distrazioni. Assolo diCeleste che conclude con tiropotente, Rosano ancora prov-

videnziale para.La partita sembra avviarsiverso un pari a reti inviolate,ma Galfrè non è della stessaidea e da fuori area infila l’in-crocio dei pali. Una bellis-sima rete che regala ai suoi lavittoria; al “Filippo Drago”termina 1-0 ed ora la Pro èavanti di due punti a quattrogare dal termine del campio-nato.

Pro Dronero – Albese 0 0Domenica 15 aprile alle ore15 va in scena l’attesa sfidacasalinga con l’Albese. Il ver-detto del Filippo Drago, tutta-via, non va oltre lo 0 a 0 trale due formazioni in campo.L’Albese in zona play-out fa ilpossibile per evitare la retro-cessione diretta. La Pro con ilsolo punto conquistato con-solida il suo primato in clas-sifica grazie all’inattesasconfitta della Cherascheseche, sul proprio terreno digioco, ospitava la Denso FC(avversaria della Pro la dome-nica prima). La formazione diChieri mette a segno un 3 a 2contro i nerostellati, che aadesso si trovano a -3 puntidalla capolista Pro Dronero, eal tempo stesso prova ad al-lontanarsi dalla zona playout.

Corneliano Roero - Pro Dro-nero 0-2Domenica 22 aprile. I draghibattono 2 a 0 in trasferta ilCorneliano Roero con unarete per tempo di Salif San-gare (che mette a segno uncolpo da antologia) e capitanCarlo Dutto (che si avvicinaal traguardo delle 200 reti inbiancorosso) e portano a cin-que i punti di vantaggio sulla

Cheraschese, fermata sulpari 1 a 1 in casa dell’Albese,a due giornate dalla fine delcampionato di Eccellenza.Numerosi i tifosi al seguito,chi con il pullman messo gra-tuitamente a disposizionedalla società, chi con mezzipropri.Alle spalle delle prime due, ilSaluzzo, vittorioso per 2 a 1in trasferta ad Alpignano salea quota 60 (-8 rispetto allaPro) e l’Olmo, che batte l’Al-fieri Asti, insegue a 55 punti.Al momento in cui scriviamo,restano due gare: quella ca-salinga con l’Alpignano do-menica 29 aprile e l’ultima intrasferta contro il FossanoCalcio il 6 maggio. I Draghihanno un buon vantaggio,tanta volontà e indiscusse ca-pacità: se sapranno ammini-strare bene tutto ciò,potranno alzare il titolo.In bocca al lupo!

ST

Classifica 32ª giornataPro Dronero 68, Cheraschese63, Saluzzo 60, Olmo 55, Al-fieri Asti 54, Fossano Calcio50, Sds Rocchetta T. 50, Cor-neliano Roero 49, Chisola 45,Union BussolenoBruzolo 43,Benarzole 41, Denso Fc 41,Alpignano 38, Pinerolo 36,Albese 30, Rivoli Calcio 27,Atletico Torino 23, Asca 12

Classifica marcatori dellaPro Dronero dopo 32 gior-nateCarlo Dutto 20 reti, AtouNiang 18, Salif Sangare 13,Daniele Galfrè 6, DavideIsoardi 4, Giuseppe Toscanoe Marco Caridi 2, LucaIsoardi e Livio Monge 1 rete.

15Aprile 2018 DRAGONECALCIO - ECCELLENZA

Pro Dronero torna in vettaVittoria nel recupero con la Cheraschese, sei risultati utili

Il mese scorso abbiamo pre-sentato le formazioni dellaPallonistica Monasteropronte ad iniziare la stagioneagonistica 2018. Nella gara di esordio in C2,nel pomeriggio di sabato 21aprile a Monastero: Mona-stero Dronero ha superatol’Albese con il punteggio di 11a 3.Domenica 22 invece si è di-sputata la prima gara del-l’Under 25. Anche questa incasa con la formazione diBubbio. Monastero Dronero -Bubbio 11 a 1. Dunqueun’ottima partenza con l’au-spicio che si prosegue benenelle gare successiveRiportiamo brevemente qui diseguito gli impegni in pro-gramma nel prossimo mese.Calendario C2 – Prima faseDomenica 29 aprile h 15 a

Imperia: San Leonardo – Mo-nasteroVenerdì 4 maggio h 21 a Mo-nastero: Monastero Dronero– Ricca d’AlbaDomenica 13 maggio h 16 aRocchetta Belbo: Castino –MonasteroVenerdì 25 maggio h 21 a Ca-raglio: Caraglio – MonasteroCalendario Under 25 – PrimafaseMartedì 1 maggio h 15 aMondovì: Merlese - Mona-steroSabato 12 maggio h 16 a Mo-nastero: Monastero – CastinoGiovedì 17 maggio h 21 a Do-gliani: Virtus Langhe – Mona-steroMartedì 22 maggio h 21 a Be-nevagienna: Benese - Mona-steroSabato 26 maggio h 21 aNeive: Neivese - Monastero

PALLAPUGNO

Buon esordio per MonasteroVittoriosa partenza per la C2 e l’Under 25

La formazione Under25

Sangare in azione con il Cor-neliano

Atou Niang in azione

La formazione C2

Il gol di Galfrè nella sfida con la Cheraschese

La “Pro Dronero” nell’ultima trasferta a Corneliano

Preparazione agonistica, fatica, rispetto, condivisione e sostegno:queste le note che hanno contraddistinto la 24 ore di Judo pro-mossa, ed organizzata, dall’ASD Judo Valle Maira, in colla-borazione con l’ASD Accademia Santena e l’ASD Judo Mon-dovì.Una sessantina gli atleti piemontesi che, tra venerdì 30 e sa-bato 31 marzo, hanno popolato la palestra comunale di Dro-nero. Docenti d’eccezione i maestri Gian Luigi Giorda (cintu-ra nera V Dan), Diego Pennone (cintura nera IV Dan) e Ales-sandro Brizio (cintura nera II Dan), capaci di condurre, con pas-sione, serietà, preparazione ed empatia, il ricco programma pre-disposto per l’occasione.Il pomeriggio del venerdì, suddiviso in tre sessioni di allena-mento, si concludeva con la cena in pizzeria. Alle 21 ancorasessioni di ‘ne-waza’, il combattimento a terra, e nage-waza,comprendente le tecniche di proiezione e sbilanciamento uti-li a portare l’avversario a terra, per smaltire la cena. E, per fi-nire, una serie di giochi tematici conduceva i preagonisti al me-ritato riposo, mentre gli agonisti affrontavano ancora sessio-ni di lotta a terra.Il sabato iniziava, di primo mattino, con un’ora di riscaldamentofisico; colazione e pulizia locali per poi dedicarsi a lezioni di tec-nica ed allenamento fino alla conclusione della manifestazio-ne, fissata alle 12. Stanchi e provati, ma felici, i judoka si sa-

lutavano ringraziando maestri e società per questa lodevoleesperienza, finalizzata alla riscoperta della voglia di stare in-sieme nel rispetto delle regole e del prossimo.

A.S.D. Judo Valle Maira

A Dronero si è svolta la 24 ore di Judo

A.S.D. Judo Valle Maira

A Villadossola il 25° Trofeo NelaDomenica 8 aprile nel palazzetto di Villadossola (VCO) siè svolto il XXV Torneo Nela, l'A.S.D. Judo Valle Maira èstata rappresentata da due suoi atleti:Giulia Varetto juniores (Kg 52), è salita sul terzo gradinodel podio; perde il primo incontro per una disattenzione,ma si rifà nei due incontri di ripescaggio vincendoli net-tamente per IPPON (KO tecnico).Giorgio Bertolotti seniores (Kg 73), è salito sul terzo gra-dino del podio; vince il primo incontro per IPPON (KO tec-nico), perde il secondo incontro di misura.Gli atleti Droneresi si sono ben distinti per la loro buonavolontà e tecnica sportiva.

Nella foto da sin.: Giulia Varetto, l’istruttore Diego Penonee Giorgio Bertolotti

Palestra Baretti, il saluto degli atleti

Page 16: Dragone: DRA GONEE se Carti-gnano, alla fine, si negasse rimarrà pur sempre Monte-male! DRA GONE LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA NUMERO 4 -w 30 aprile 2018 Dragone - Direttore Responsabile:

In collina il nostro Bianco-spino, coi suoi densi corimbibianco-rosati e quell’in-confondibile odore delicatonon da tutti gradito, fioriscesolitamente a Maggio, ilmese che i Celti vollero dedi-care, nel calendario degli Al-beri, proprio a quest’arbustodalle spine chiare e dai fustiintrecciati.Alba spina, come lo chia-

marono i Romani, appar-tiene alla famiglia delleRosacee con il termine lin-neiano Crataegus, dalgreco Kratos, cioè Forza,a motivo della durezzadel legno e della longevitàdella pianta.Molto usato nelle siepi,cresce anche spontaneonelle Valli alpine fino acirca 1200 metri di alti-tudine. Due le specieprincipali: ‘monogyna’, lapiù comune, e ‘oxya-cantha’, la più utilizzatain medicina per le straor-dinarie proprietà sedative ecardiotoniche favorevoli alriequilibrio dei battiti e dellapressione arteriosa (siabassa che alta) tanto da avermeritato al Biancospino iltitolo di “amico del cuore” .Capace di attraversare i se-coli - come dimostra l’esem-plare di Boquetot in AltaNormandia felicemente arri-vato a seicento anni con unacirconferenza che supera idue metri - al Biancospinoera dedicato “Hat”, il sestomese dell’Anno lunare celtico(composto di 13 mesi e 328giorni) che iniziava il 13 dimaggio, giorno sacrale perquesta pianta, e durava finoal 9 di giugno.Albespin o Albespi, comenell’antica poesia diGuilhèm de Peitieus, meglionoto come Guglielmo d’Aqui-tania (1071-1126), primotrovatore di cui si abbia no-tizia. L’incipit che la titola sirichiama alla primavera “Abla dolchor del temps novel...”, dove alla terza sestinarecita “Accade al nostro

amore come al ramo del bian-cospino ...”. Suggestiva laversione in occitano anticointerpretata da un evocativoBrice Duisit accompagnatodalla viella o ghironda (ormaiintrovabile, ma in You tube sipossono scoprire anche altrebelle interpretazioni).Tante le dizioni locali perquesto assai citato arbusto:Aguhiansìer (Elva), Blanzi-flour (Limone P.te), Bosou(Roccavione-Robilante), Bar-batoni e Bòssu (Ostana),

Gueut (Valli Lanzo), Aoubé-spi (Gard), Obopino (Limo-ges), Espin e Espinanell’antico provenzale. Lepiù curiose ci riconduconoalle parlate locali e ai testipoetici popolari, ma in qual-che caso il riferimento è allecaratteristiche di questa‘pianta ursina’, da cui l’an-tica dizione alpina di ‘piccolepere dell’orso’ riferita aifrutti: i cosiddetti ‘Pruset’ inVal germanasca.Nella tradizione cristiana sipensava che la corona dispine di Gesù Cristo fossefatta col Biancospino, da quiil legame con la Madonna acui venne consacrato per isuoi fiori bianchi, simbolo dipurezza, mentre gli stamirossi ricordavano le gocce disangue versate nella croce-fissione. La figura dellaMadre di Dio è in questocaso l’evidente trasposizionecristiana di una ritualità pa-gana legata all’antica deaMaia, regina di Maggio,mese in cui si praticava lapurificazione, non solo con

una sorta di digiuno ma so-prattutto attraverso la ca-stità, per propiziare lamaggiore fertilità possibile didonne e uomini, animali ecampi, in vista del periodosolstiziale di San Giovanni, ilculmine del ciclo riprodut-tivo in natura.Proprio a questi fini rituali, irami del Biancospino eranotipici nelle feste di nozze eper le celebrazioni dell’Al-bero di maggio. ‘Planta loumai’ si diceva quando, nel

medioevo, veniva innal-zato nelle piazze un al-bero, detto il ‘Maggio’,come augurio di prospe-rità per l’annata a venire(Trésor). Una raffigura-zione popolare del sim-bolo fallico, ricopertospesso di decori che allu-devano all’erotismo o le-gati alla sessualità,attorno al quale si dan-zava e si faceva festa.Durante la Rivoluzione

francese il Biancospinovenne scelto a rappresentare“l’albero della libertà”,così in Francia, tra il 1789 eil 1792, vennero piantati piùdi 60.000 alberelli di Cratae-gus. Abbattere il Bianco-spino veniva reputato, nellaleggenda, pericoloso e forierodi disgrazie, perchè, tra ledoti protettive ad esso rico-nosciute dalla civiltà conta-dina, la più nota era quelladi salvare persone, animali ecase, dai fulmini e dai dannidelle tempeste.Sacro alle Fate, insieme alFrassino e alla Quercia, ilBiancospino costituiva latriade arborea ad esse dedi-cata. Perciò, nei luoghi dovele tre piante crescevano in-sieme, si credeva possibileincontrare e vedere le magi-che entità dei boschi, dasempre presenti nell’incon-scio collettivo, inestinguibiliarchetipi dell’energia bene-fica di Madre Natura, onni-potente e numinosa.

Gloria Tarditiwww.difiorinfiore.blogspot.it

16 Aprile 2018DRAGONEDi fiore in fiore

Il Biancospino, l'albero di maggio

Dronero. Ieri l’altro i Vigili ur-bani sono venuti in via Cavour– strano perché in 27 anni diresidenza credo sia la primavolta – ed hanno verbalizzatola macchina di mia moglie indivieto di sosta. Tutto legitti-mo, non fosse che il divieto disosta è situato nella zona piùlarga della via e non dove siforma il tappo per il passaggiodei mezzi per la raccolta diffe-renziata, chiedere magari agliautisti per conferma!Via Cavour è nel centro stori-co della città, ma per i servizisembra una squallida perife-ria. I vigili non sono passatiquest’inverno, quando a cau-sa di una pessima rimozionedella neve (come ogni anno)siamo rimasti per due mesicon 10 cm di ghiaccio sullastrada.Nessuno viene a vedere che,dopo il passaggio della spaz-zatrice in primavera, per gli al-tri 364 giorni non passa piùnessun operatore ecologico.I verbalizzanti avranno certa-mente segnalato all’assesso-

rato competente il pessimostato dell’asfalto, la presenzadi una buca di 80x30x15 cmdi profondità pochi metri dacasa mia e il degrado di viaBirrone (stradina in acciotto-lato) dove l’erba è arrivata a 20cm e in pochi giorni raggiun-gerà i 30/40.Le case di via Cavour e di viaGardetta sono state pratica-mente tutte recuperate e am-modernate va vedo che nean-che nell’intervista al Dragonedel mese scorso l’Ammini-strazione ha intenzione di ri-qualificare le vie. Credo sa-rebbe un giusto riconosci-mento a chi ha creduto in Dro-nero investendo centinaia dimilioni di lire allora e centinaiadi migliaia di euro oggi.L’Amministrazione si ricordadi via Cavour solo a giugnoavendone bisogno per la ma-nifestazione “un Borgo ritro-vato”. Un po’ poco per preten-dere la collaborazione dei re-sidenti che, ricordo, sono per-sone che vivono, lavorano e so-prattutto pagano e hanno

sempre pagato le tasse a Dro-nero.In quanto al cambio di rottasulla circolazione stradale: po-steggi, velocità, ecc. che sem-bra aver pervaso l’Ammini-strazione sono d’accordo: le re-gole vanno fatte rispettare,ma fin dal primo giorno e nona metà del secondo mandato.Se no viene da pensare che,interessando meno il consen-so, si possa passare da ungiorno all’altro dal lassismopiù totale alla tolleranza zero.Per chiudere, inviterei l’as-sessore – o chi per esso – a farriparare la fontana di Prà Bu-net, lato spogliatoi. Da moltimesi è rotta e quest’invernoaveva formato una monta-gnola di ghiaccio. Adesso, se siè fortunati e l’orario è favore-vole, si può vedere fra le goc-cioline l’arcobaleno.Uscendo dal “palazzo” lo si puòammirare.Con poca cordialità,

Dado Ferrando

È disponibile in rete, negliebook-stores, “A San Gio-vanni tutte le erbe sonosante” dedicato alla floraspontanea nelle terre occi-tane, dalle Alpi al mare.Con un approccio più antro-pologico che botanico, ri-guardante miti, storie,leggende,curiosità, intera-zioni mediche e culinarie, equant’altro, dall’antichità adoggi, il lettore è invitato a co-noscere attraverso diversesfaccettature, le meravi-gliose creature vegetali checon semplicità e generositàaccompagnano la nostravita.Su questi temi Gloria Tar-diti, collaboratrice del no-stro giornale, ha raccoltoalcuni suoi articoli degli ul-

timi dieci anni per vari men-sili: “Viver meglio” nellarubrica “Anima e corpo”,“Ousitaniovivo” nella rubrica “Florsd’Occitania” e “Il Dragone”nella rubrica “Di fiore infiore”.Iscritta all’Albo dei Giornali-sti dal 1985, l’autrice ha col-laborato a varie testate disettimanali, periodici e rivi-ste (Astragalo, Cuneo Pro-vincia Granda, Ad Ovest),occupandosi di attualità ecultura. Di questo primo E-book, (un secondo per com-pletare l’opera è già inpreparazione), seguirà nonappena possibile la relativastampa in versione cartaceaper coloro che preferisconoquesta modalità di lettura.

Nato a Pasquetta l’e-book di Gloria Tarditi

A San Giovanni tutte le erbe sono sante

Prendi i soldi e scappa …Gentile Direttore,approfitto ancora una volta della Sua disponibilità per ri-chiamare l’attenzione su di una questione di “trasparenza” so-stanziale. Come ho avuto modo di ricordare in altre occasio-ni, l’attuale legislazione comunale attribuisce estese facoltàai sindaci, sottraendoli nel contempo ad ogni controllo di le-gittimità. L’intendimento del legislatore, come dicono i giuri-sti, era quello di rendere più efficiente la gestione dei comu-ni, con conseguente riordino economico-finanziario. Come sisa, di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno … ecosì si è svuotato quel serbatoio di partecipazione alla vita ci-vile rappresentato dai Consigli e dalle commissioni comuna-li, senza produrre (qui la discussione è aperta) la propagan-data efficienza o il risanamento dei bilanci.Rimane tuttavia nei consigli comunali una funzione di indi-rizzo, che non dovrebbe essere ridotta al silenzio, specie quan-do si toccano questioni rilevanti come quella del riordino ter-ritoriale ed amministrativo. La questione aperta, come sanno i lettori dei periodici locali,è quella dei possibili accorpamenti fra comuni, specialmen-te nelle aree marginali e montane.A Dronero, per anni, si è parlato di accorpamenti con Roc-cabruna e Villar S.C., per tanti, ragionevoli motivi. Ora vienefuori, ma soltanto a condizione di spulciare bene i bilanci diprevisione, qualcosa di molto diverso. Il Sindaco infatti si è fi-nora sottratto alle domande di consiglieri e giornalisti su diun progetto, già ufficialmente quantificato in termini mone-tari, di annessione di un comune come Montemale o Carti-gnano.Premesso che come gruppo siamo favorevoli alla costituzio-ne di unità amministrative coerenti e maggiori, abbiamo avu-to l’impressione di trovarci davanti a una furbata, sullo stileBusca-Valmala. Naturalmente ogni proposta è legittima, ma la discussione deveessere pubblica. E non si venga a dire che poi tanto (a cosefatte) ci sarebbe un referendum consultivo …A parte il fatto che il primo referendum della storia, quello diPonzio Pilato, si è concluso con la liberazione di Barabba, laquestione investe il destino di un’ampia comunità (sempre cheil tutto non voglia consistere nella semplice riduzione di Mon-temale o Catignano a località che, nell’ irrilevanza elettorale,possono essere lasciate, passata la festa, in totale abbando-no …) e la riorganizzazione dei servizi fondamentali.Chissà se, nel silenzio dei sindaci, pure già proiettati verso leprossime elezioni, non potranno essere ancora una volta i gior-nali locali ( e il Dragone in particolare) a svolgere il necessarioruolo di supplenza politica, in senso alto, e non legato, con or-dinaria miopia amministrativa al “prendi i soldi e scappa” …

Luigi BernardiConsigliere comunale

Non solo “Un Borgo ritrovato”ma un borgo da ritrovare…