dragone di marzo13 · 2013-04-03 · Dragone - Direttore Responsabile: FRANCO BAGNIS ... Qualche...

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3 Sulle tracce della Storia 3 4 5 7 Piero Camilla a un anno dala morte Protea Engineering 8 9 15 17 18 Lettere al Dragone MARZO Dragone - Direttore Responsabile: FRANCO BAGNIS - Autorizzazione Tribunale di Cuneo n. 635 del 21.12.2011 - Editore: Associazione culturale Dragone via IV Novembre 30 Dronero - Redazione: via IV Novembre 63, Dronero - Impaginato in proprio - Stampa: AG PRINT Snc di Garnero Paolo- CUNEO - Abbonamento annuale 15,00 Euro - Conto corrente Postale n° 0 0 1 0 0 3 5 9 3 9 8 3 intestato all’Associazione Culturale Dragone - Iscrizione al R.O.C. n° 22010 - Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/04) Art. 1 Comma 1 - MP-NO / CUNEO NUMERO 3 - 31 MARZO 2013 PERIODICO APARTITICO DI INFORMAZIONE CRONACA CULTURA VARIETA' SPORT Dragone: Posta: Via IV novembre 63 e-mail: [email protected] Telefono per abbonamenti: 0171/905461 (solo ore serali) Cellulare: 338/1150145 EURO 1,20 LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA Tecnogranda, la storia e i protagonisti E.P. Sigillo al Corpo AIB del Piemonte Mairaviglie. Al di là della dogana Sport locale. Goleada della Pro Luca Chiapale (continua a pag. 14) DRAGONE Sito internet: www.dragonedronero.it Luca Chiapale (continua a pag. 14) Il Consiglio comunale di Dronero, mercoledì 6 mar- zo ha approvato l’adesione all’Unione dei Comuni del- la Valle Maira che sostitui- rà la Comunità montana Valli Grana e Maira. Il nuovo ente sarà com- posto da 13 Comuni: Dro- nero, Villar San Costanzo, Roccabruna, Cartignano, San Damiano Macra, Ma- cra, Celle di Macra, Mar- mora, Canosio, Stroppo, Prazzo, Elva e Acceglio. L’adesione al nuovo soggetto è una cosa lode- vole – ha detto l’esponente del gruppo di minoranza Progetto Dronero – purchè l’Unione non diventi un nuovo carrozzone. E’ fon- damentale che la Valle ri- manga unita. Dronero è il centro più popoloso della Valle Maira e nell’Unione dovrà pesare più di altri, perché non è giusto che conti come ad esempio, come Macra. La sede non potrà che essere a Drone- ro e la minoranza dovrà essere rappresentata nel Consiglio. E’ molto impor- tante, in questa fase, redi- gere bene lo statuto del- l’Unione per tenere conto di tutte queste cose”. “Per Dronero sarà un’Unione molto leggera – ha spiegato il sindaco Livio Acchiardi – perché si po- trebbero delegare le fun- zioni di catasto e dello svi- luppo montano. Bisogna sperare che il nuovo ente produca sul territorio gli stessi risultati che ha por- tato la Comunità monta- na, il cui operato, negli anni ha permesso di recu- perare 24 miliardi (di lire ndr) per numerosi progetti sul territorio”. Sono poi stati approvati il nuovo regolamento dei controlli interni, un adem- pimento richiesto dalla leg- ge, che disciplina il funzio- namento dell’amministra- zione comunale e una mo- difica al regolamento del- l’Imu per equiparare alle abitazioni principali gli im- mobili di proprietà delle cooperative edilizie a pro- prietà indivisa, gli alloggi delle case popolari o degli enti di edilizia residenziale pubblica, considerati. Belliardo plaude all’Unione dei comuni. “... ma la sede deve essere a Dronero” Il consigliere chiede che nel nuovo ente sia rappresentata anche la minoranza Ad inizio marzo ha ri- preso la produzione la cen- trale idroelettrica della Tor- razza, ferma da tre mesi per un guasto. Questo stop forzato ha provocato, per le casse co- munali, un danno di circa 150.000 euro in termini di minori entrate. A provare ad accendere i riflettori sulla questione e chiedere chiarimenti al- l’amministrazione nell’ulti- mo Consiglio comunale, è stato il consigliere di mino- ranza Alberto Tenan. Ten- tativo vano, perché il sinda- co ha preferito rinviare la discussione dell’interroga- zione ufficialmente perché la richiesta sarebbe stata presentata in ritardo e fir- mata unicamente dall’ex vice-sindaco e non dagli al- tri tre componenti di Pro- getto Dronero Giampiero Belliardo, Marilena Beltra- Lo stop alla centralina, grave danno per il comune Il Sindaco, per un cavillo, non risponde all’interrogazione del consigliere Tenan. Oltre 200.000 euro tra mancati ricavi e spese Per Tecnogranda il 2013 sarà l’anno della resa dei conti Dopo due esercizi che hanno fatto registrare complessivamente per- dite per oltre 2.000.000 di euro, a fine 2012 si è insediato un nuovo Consiglio d’amministrazione con il compito di “salvare” il polo tecno- logico ed evitare di perdere definitivamente una scommessa che poteva rappresentare un’opportunità di sviluppo per il territorio della Valle Maira e non solo. Due delle principali figure che hanno guidato negli anni la società dronerese e che hanno lasciato e lasceranno la loro impronta in maniera significativa, sono Alessandro Mario Ferrario, nella società dal 2007 al 2011 come amministratore delegato e direttore e Maurizio Giuseppe Grosso, presidente del cda dal 2012. La storia di Tecnogranda e le interviste a Ferrario e Grosso a pag. 4 e 5 E di cosa si può parlare a marzo, se non della pri- mavera? Que- st’anno però, in concomitanza con il clima politico ed economico, anche la bella stagione sembra non arri- vare mai. Nebbie basse, umide e persistenti avvol- gono le nostre case, e talvolta pare anche i no- stri cuori. Ricordo che qualche anno fa, in una campagna elettorale per il Comune, qualcu- no descrisse Dronero come “la bella addormentata”, al- tri come “una fuori serie con il freno a mano tirato”. Meta- fore azzeccate, ma, a quanto pare, nessun principe si è presentato all’orizzonte nel frattempo. Ma non è sempre stato così. Qualche giorno fa sono stato a far riparare una gom- ma, e, mentre aspettavo di pagare, ho notato una foto appesa al muro risalente al 1911, in cui vi era un grosso camion con ruote di ferro ed alcuni baldi giovani che sor- ridevano all’obiettivo. Il ca- mion trasportava blocchi di marmo di oltre 10 tonnella- te provenienti da Acceglio, e tra i giovani vi era Lorenzo Acchiardo, il nonno dei tito- lari dell’officina, Roberto ed Enrico. Pensate un po’ a cosa po- teva voler dire più di cento anni fa movimentare blocchi di questo genere. Eppure si faceva, e se ne era giustamen- te fieri, come testimoniano i sorrisi non di circostanza dei giovani lavoratori. Poco è sopravvissuto di quell’epoca, e molte imprese droneresi sono in sofferen- za, come nel resto d’Italia. Geograficamente la no- stra città e la nostra valle sono tagliati fuori dai grandi flussi, hanno un’economia stentata e molti giovani sono costretti a cercare lavoro al- trove, come facevano i nostri bisnonni. Non si può cambiare la geografia, né le tendenze del- la società avanzate, ed allora bisogna cercare di volgere queste difficoltà in opportu- nità. L’isolamento e lo spopola- mento possono essere an- che un vantaggio, come testi- monia il successo di un turi- smo di nicchia in valle, ma bisogna gestirlo corretta- mente, e non lasciare scor- razzare liberamente le mo- toslitte tra gli sci alpinisti, per esempio Certo, occorrono anche ingegno e coraggio, ma qual- cuno ce l’ha avuto, come chi ha organizzato il trasporto di escursionisti e bagagli con quei bei pulmini con la scrit- ta Sherpabus sulle fiancate, un servizio indispensabile per favorire il turismo di chi va a piedi La primavera tornerà an- che per la Val Maira, prima o poi. Facciamoci trovare pronti, però

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3 Sulle traccedella Storia

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Piero Camillaa un annodala morte

ProteaEngineering

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18Lettere alDragone

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Dragone - Direttore Responsabile: FRANCO BAGNIS - Autorizzazione Tribunale di Cuneo n. 635 del 21.12.2011 - Editore: Associazione culturale Dragone via IV Novembre 30 Dronero - Redazione: via IVNovembre 63, Dronero - Impaginato in proprio - Stampa: AG PRINT Snc di Garnero Paolo- CUNEO - Abbonamento annuale 15,00 Euro - Conto corrente Postale n° 0 0 1 0 0 3 5 9 3 9 8 3 intestato

all’Associazione Culturale Dragone - Iscrizione al R.O.C. n° 22010 - Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/04) Art. 1 Comma 1 - MP-NO / CUNEO

NUMERO 3 - 31 MARZO 2013

PERIODICO

APARTITICO

DI INFORMAZIONE

CRONACA CULTURA

VARIETA' SPORT

Dragone:Posta: Via IV novembre 63

e-mail: [email protected] per abbonamenti:

0171/905461 (solo ore serali)

Cellulare: 338/1150145

EURO 1,20LA VOCE DI DRONERO E VALLE MAIRA

Tecnogranda,la storia eiprotagonisti

E.P.

Sigillo alCorpo AIBdel Piemonte

Mairaviglie.

Al di là delladogana

Sport locale.

Goleadadella Pro

Luca Chiapale(continua a pag. 14)

DRAGONESito internet: www.dragonedronero.it

Luca Chiapale(continua a pag. 14)

Il Consiglio comunale diDronero, mercoledì 6 mar-zo ha approvato l’adesioneall’Unione dei Comuni del-la Valle Maira che sostitui-rà la Comunità montanaValli Grana e Maira.

Il nuovo ente sarà com-posto da 13 Comuni: Dro-nero, Villar San Costanzo,Roccabruna, Cartignano,San Damiano Macra, Ma-cra, Celle di Macra, Mar-mora, Canosio, Stroppo,Prazzo, Elva e Acceglio.

“L’adesione al nuovosoggetto è una cosa lode-vole – ha detto l’esponentedel gruppo di minoranzaProgetto Dronero – purchèl’Unione non diventi unnuovo carrozzone. E’ fon-damentale che la Valle ri-manga unita. Dronero è ilcentro più popoloso dellaValle Maira e nell’Unionedovrà pesare più di altri,perché non è giusto checonti come ad esempio,come Macra. La sede nonpotrà che essere a Drone-ro e la minoranza dovràessere rappresentata nelConsiglio. E’ molto impor-tante, in questa fase, redi-gere bene lo statuto del-l’Unione per tenere conto

di tutte queste cose”.“Per Dronero sarà

un’Unione molto leggera –ha spiegato il sindaco LivioAcchiardi – perché si po-trebbero delegare le fun-zioni di catasto e dello svi-luppo montano. Bisognasperare che il nuovo enteproduca sul territorio glistessi risultati che ha por-tato la Comunità monta-na, il cui operato, neglianni ha permesso di recu-perare 24 miliardi (di lirendr) per numerosi progettisul territorio”.

Sono poi stati approvatiil nuovo regolamento deicontrolli interni, un adem-pimento richiesto dalla leg-ge, che disciplina il funzio-namento dell’amministra-zione comunale e una mo-difica al regolamento del-l’Imu per equiparare alleabitazioni principali gli im-mobili di proprietà dellecooperative edilizie a pro-prietà indivisa, gli alloggidelle case popolari o deglienti di edilizia residenzialepubblica, considerati.

Belliardo plaude all’Unionedei comuni. “... ma la sede

deve essere a Dronero”

Il consigliere chiede che nel nuovo ente sia

rappresentata anche la minoranza

Ad inizio marzo ha ri-preso la produzione la cen-trale idroelettrica della Tor-razza, ferma da tre mesi perun guasto.

Questo stop forzato haprovocato, per le casse co-munali, un danno di circa150.000 euro in termini diminori entrate.

A provare ad accendere iriflettori sulla questione echiedere chiarimenti al-l’amministrazione nell’ulti-mo Consiglio comunale, èstato il consigliere di mino-

ranza Alberto Tenan. Ten-tativo vano, perché il sinda-co ha preferito rinviare ladiscussione dell’interroga-zione ufficialmente perchéla richiesta sarebbe statapresentata in ritardo e fir-mata unicamente dall’exvice-sindaco e non dagli al-tri tre componenti di Pro-getto Dronero GiampieroBelliardo, Marilena Beltra-

Lo stop alla centralina,grave danno per il comune

Il Sindaco, per un cavillo, non risponde

all’interrogazione del consigliere Tenan.

Oltre 200.000 euro tra mancati ricavi e spese

Per Tecnogranda il 2013 sarà l’annodella resa dei conti

Dopo due esercizi che hanno fatto registrare complessivamente per-dite per oltre 2.000.000 di euro, a fine 2012 si è insediato un nuovoConsiglio d’amministrazione con il compito di “salvare” il polo tecno-logico ed evitare di perdere definitivamente una scommessa chepoteva rappresentare un’opportunità di sviluppo per il territorio dellaValle Maira e non solo.Due delle principali figure che hanno guidato negli anni la societàdronerese e che hanno lasciato e lasceranno la loro impronta inmaniera significativa, sono Alessandro Mario Ferrario, nella societàdal 2007 al 2011 come amministratore delegato e direttore e MaurizioGiuseppe Grosso, presidente del cda dal 2012.

La storia di Tecnogranda e le interviste a Ferrario e Grosso a pag. 4 e 5

E di cosa si puòparlare a marzo,se non della pri-mavera? Que-st’anno però, inconcomitanza conil clima politico edeconomico, anchela bella stagionesembra non arri-vare mai. Nebbiebasse, umide epersistenti avvol-gono le nostrecase, e talvoltapare anche i no-stri cuori.

Ricordo chequalche anno fa,in una campagnaelettorale per ilComune, qualcu-

no descrisse Dronero come“la bella addormentata”, al-tri come “una fuori serie conil freno a mano tirato”. Meta-fore azzeccate, ma, a quantopare, nessun principe si èpresentato all’orizzonte nelfrattempo.

Ma non è sempre statocosì. Qualche giorno fa sonostato a far riparare una gom-ma, e, mentre aspettavo dipagare, ho notato una fotoappesa al muro risalente al1911, in cui vi era un grossocamion con ruote di ferro edalcuni baldi giovani che sor-ridevano all’obiettivo. Il ca-mion trasportava blocchi dimarmo di oltre 10 tonnella-te provenienti da Acceglio, etra i giovani vi era LorenzoAcchiardo, il nonno dei tito-lari dell’officina, Roberto edEnrico.

Pensate un po’ a cosa po-teva voler dire più di cento

anni fa movimentare blocchidi questo genere. Eppure sifaceva, e se ne era giustamen-te fieri, come testimoniano isorrisi non di circostanza deigiovani lavoratori.

Poco è sopravvissuto diquell’epoca, e molte impresedroneresi sono in sofferen-za, come nel resto d’Italia.

Geograficamente la no-stra città e la nostra vallesono tagliati fuori dai grandiflussi, hanno un’economiastentata e molti giovani sonocostretti a cercare lavoro al-trove, come facevano i nostribisnonni.

Non si può cambiare lageografia, né le tendenze del-la società avanzate, ed allorabisogna cercare di volgerequeste difficoltà in opportu-nità.

L’isolamento e lo spopola-mento possono essere an-che un vantaggio, come testi-monia il successo di un turi-smo di nicchia in valle, mabisogna gestirlo corretta-mente, e non lasciare scor-razzare liberamente le mo-toslitte tra gli sci alpinisti,per esempio

Certo, occorrono ancheingegno e coraggio, ma qual-cuno ce l’ha avuto, come chiha organizzato il trasportodi escursionisti e bagagli conquei bei pulmini con la scrit-ta Sherpabus sulle fiancate,un servizio indispensabileper favorire il turismo di chiva a piedi

La primavera tornerà an-che per la Val Maira, prima opoi. Facciamoci trovarepronti, però

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Marzo 20132 DRAGONE

brevi• brevi

Direttore responsabile: Franco BagnisAutorizzazione Tribunale di Cuneo n° 635 del 21-12-2011Coordinatore di redazione: Ennio Pattoglio ([email protected])Redazione: Luigi Abello (Sport), Luca Chiapale (Cronaca e politicalocale u106@tele2. i t ) , Duccio Chiapel lo (Cultura Val le -al ipede@libero. i t ) , Massimo Monett i at t iv i tà produtt ive([email protected]), Piero Benedetto (Storia locale)[email protected]) Ugo Mauro ([email protected]).Collaboratori: FotoSlow Valle Maira, Mariano Allocco, Roberto Beltra-mo, Maria Teresa Emina, Lorenzo Garro, Simone Rivero.Amministrazione: Sergio Tolosano ([email protected])Per invio materiale: [email protected] contattare la redazione: [email protected] normale: Redazione Drago via IV Novembre 63 12025 DroneroTelefono per abbonamenti: 0171 905461 (solo ore serali)Telefono cellulare (solo urgenze): 338 1150145Pubblicità: 338 1150145 - [email protected]

DRAGONE

☞3 13 0 g i o rn iMARZO

1MARZO

31A cura di Luca Chiapale

Provincia, il patto di stabilità blocca

lavori per 22 milioni

La presidente Gianna Gancia “Siamo stritolati nellamorsa del patto di stabilità, che ci impedisce di investireoltre 22 milioni di euro, e di tagli secchi e lineari albilancio per oltre 27 milioni, che in prospettiva pregiu-dicano l’erogazione di servizi e perfino la manutenzionedi strade e scuole”.Gli investimenti bloccati? Moltissimi interventi sullaviabilità provinciale senza dimenticare numerosi inter-venti di messa in sicurezza e norma degli edifici scola-stici di competenza per un totale che solo per questiultimi ammonta a 8.530.953,86 euro.In tutto, 22.606.243,49 euro a fronte di 34 operepubbliche interamente finanziate e progettate. Ma chenon possono essere affidate, perché l’ente, pur in pre-senza di piena e certa copertura finanziaria, non è incondizione di assumerne la spesa.Sotto il profilo della sicurezza di strade e scuole, maanche e soprattutto per l’occupazione e l’economialocale le ricadute sono pesantissime: calcolando nellamisura del trenta per cento la percentuale degli investi-menti destinata alla sola manodopera, si deduce facil-mente una minore spesa per personale nel settorecostruzioni che sfiora i 7 milioni di euro. Poco meno di300 posti di lavoro. Cancellati dai vincoli di spesa in cuisi traduce il patto di stabilità per la sola provincia esenza contare le ripercussioni per i comuni, visto chedal primo gennaio sono assoggettati al patto tutti gli enticon più di mille abitanti.

Politiche sociali: Anci Piemonte chiede

incontro urgente

Elide Tisi: “Presenteremo la difficile situazione attualee chiederemo interventi per individuare priorità e solu-zioni possibili per garantire i servizi ai cittadini delPiemonte”Un incontro urgente con il neo assessore alla Tuteladella Salute, Sanità e Assistenza della Regione PiemonteUgo Cavallera al fine di dare una risposta concreta sullasituazione delle politiche sociali e dell’assistenza chesono una delle maggiori criticità degli Enti locali. Achiederlo è l’Anci Piemonte con il presidente PieroFassino e la presidente della consulta Welfare ElideTisi. “Chiediamo – ha spiegato Elide Tisi – fin da subitoun incontro urgente con l’assessore Cavallera rispettoalle problematiche del sistema dei servizi sociali esocio-sanitari della Regione Piemonte, che sono stateoggetto di nostre ripetute segnalazioni nell’ultimo peri-odo. Purtroppo, alle comunicazioni inviate nel tempoda parte delle rappresentanze delle Autonomie Locali,dopo averle condivise con le organizzazioni sindacali ei gestori pubblici e privati del sistema dei servizi, siarelativamente alla necessità della definizione delle ri-sorse disponibili sia relativamente alle regole da rista-bilire nei rapporti istituzionali, non è stata data alcunarisposta”. L’Anci che rappresenta 1206 comuni delPiemonte intende dunque illustrare al neo assessore ladifficile situazione in cui versa il sistema del Welfarepiemontese e richiedere un intervento che consenta diindividuare priorità e soluzioni possibili, per continua-re a garantire i servizi ai cittadini.

I sindaci chiedono ai parlamentari

cuneesi di rivedere la Tares

Un ripensamento nella sua applicazione o un rinvio. E’quanto hanno chiesto ai parlamentari cuneesi i sindacidella Granda che si sono riuniti a Bra, sabato 23 marzo,per far presente ai neo deputati e senatori le incongruenzee le difficoltà che deriveranno dall’applicazione dellaTares, la nuova imposta municipale multiservizi, cheda luglio andrà a sostituire tributi e tariffe in materia dirifiuti.“Effetti rilevanti sulla nuova distribuzione dei carichitra le diverse famiglie ma anche tra le imprese cheappartengono a categorie merceologiche differenti, conpossibili aumenti per i contribuenti senza però consen-tire alle amministrazioni locali una distribuzione deicarichi che tengano conto delle implicazioni di caratteresociale”. È quanto è stato illustrato nel corso dell’incon-tro alla presenza dei neo parlamentari cuneesi PatriziaManassero, Chiara Gribaudo, Giovanni Monchiero eMino Taricco.“L’applicazione della Tares è sintomo di due diversimalesseri: si sottrae alle amministrazioni locali il pote-re di scelta sulla propria fiscalità e non ci sonopremialità all’attività di raccolta differenziata dei rifiuti”ha detto la senatrice Patrizia Manassero, con l’onorevo-le Giovanni Monchiero che ha sottolineato come “ilpericolo può venire dal fatto che se non si riconosce ilmerito si tolgono anche le motivazioni, quando unpiccolo rinvio potrebbe essere una soluzione pocodolorosa e opportuna”. “Vedo tre criticità nell’applica-zione di questa imposta: si mortifica l’autonomia deicomuni, si istituisce una sovratassa inconcepibile e sismembra la filosofia complessiva della gestione deirifiuti” ha detto invece l’onorevole Mino Taricco, con lasua collega Chiara Gribaudo che ha sottolineato come“la Tares nasconde una patrimonialità di fatto. Perquesto, assieme ad altri deputati, abbiamo già deposi-tato una mozione per chiedere un ripensamento algoverno già nella prima settimana di apertura dei lavoridella Camera”.

3 marzo, domenicaLugano (Svizzera)

Ottimo risultato perl’istituto alberghiero al con-corso internazionale Art &Pastry che si è disputatonel centro congressi di Lu-gano.

Gli otto allievi (quattrodella sede di Mondovì equattro di Dronero), prepa-rati dai professori Gazzolae Putto, si sono classificatial secondo posto dietro allascuola svizzera Trevano,precedendo istituti blaso-nati come quelli di Fribur-go e di Saronno.

6 marzo, mercoledìDronero

Il Consiglio comunale haapprovato l’adesione al-l’Unione dei Comuni dellaValle Maira che sostituiràla Comunità montana ValliGrana e Maira.

StroppoLa giunta comunale ha

approvato un progetto da90.000 euro per il recupe-ro del Lazzaretto di Cauda-no. L’intervento “recuperodel patrimonio storico, ar-chitettonico e culturale Laz-zaretto di Caudano” saràfinanziato in parte con ifondi previsti dal program-ma si sviluppo rurale 2007– 2013.

9 marzo, sabatoCartignano

Sono stati approvati iprogetti per la sistemazio-ne di alcuni tratti di stradedi competenza comunale eper la realizzazione di nuo-vi marciapiedi.

Il costo dei lavori è di70.000 euro.

11 marzo, lunedìAcceglio

Scossa di terremoto di

magnitudo 2,1 avvertitaquesta mattina alle 8.55.Interessati i comuni di Ac-ceglio, Marmora, Canosio,Elva e Celle Macra.

CuneoE’ morto, dopo venti

giorni di agonia all’ospeda-le Santa Croce di Cuneo,Marco Giorgis, il trentunen-ne di Villar San Costanzorimasto coinvolto in un in-cidente la notte del 18 feb-braio lungo la strada checollega Caraglio a Centallo.

La Fiat Punto su cui viag-giava il ragazzo, in un retti-lineo tra San Lorenzo diCaraglio e San Pietro delGallo, andò a schiantarsicontro un albero e poi rim-balzò sulla strada.

12 marzo, martedìSan Damiano Macra

L’esecutivo presiedutodal sindaco Michele Garne-ro ha dato il via libera alprogetto “Interventi di mi-glioramento dell’efficienzaenergetica e razionalizza-zione dei consumi energeti-ci delle scuole comunali”redatto dall’architetto DinoOggero.

E’ prevista una spesacomplessiva di 100.000euro, 82.000 euro per i la-vori (4000 euro dei qualiper l’attuazione dei piani disicurezza) e 18.000 europer somme a disposizionedell’Amministrazione.

L’intervento sarà finan-ziato con fondi Bim e confondi del progetto Por Fesr2007 – 2013 della RegionePiemonte a cui il Comuneha presentato domanda dipartecipazione.

DroneroLa giunta ha approvato

un progetto da 857.000euro la spesa per la riqua-lificazione dell’edificio sco-lastico di piazza Marconi aDronero.

Il progetto porta la firmadell’architetto PierangeloArneodo, responsabile delsettore tecnico – manuten-tivo dell’ufficio tecnico co-munale e dello studio tec-nico Green Research & De-sign di Dronero per quantoriguarda gli impianti e gliisolamenti.

13 marzo, mercoledìDronero

Il cda dell’ospedale SanCamillo ha approvato un pro-getto da 1.131.200 euro perla riqualificazione energeticadell’istituto. L’intervento pre-vede anche la realizzazionedi un nuovo nucleo Rsa da10posti lettola primo piano del-la manica ovest.

Per i lavori veri e proprisi spenderanno 936.481,86euro, mente i rimanenti194.718,14 euro rappre-sentano le somme a dispo-sizione dell’amministrazio-ne. L’intervento sarà finan-ziato in parte tramite unapposito bando della Regio-ne Piemonte sull’efficienzaenergetica Pos Fesr e inparte con fondi propri per599.813,09 euro.

15 marzo, venerdìVillar San Costanzo

L’ amministrazione comu-nale ha approvato il progettoper la riqualificazione attra-verso la realizzazione dimurales di alcuni beni diproprietà pubblica.

I disegni dovranno essereispirati al tema “Il territoriodel Comune di Villar SanCostanzo. Momenti di vita edi storia agreste locale”.

Ad essere interessati dailavori saranno il muro dipiazza Giolitti a fianco delMunicipio, un tratto di viaPramarchetti, la scuola ele-mentare del capoluogo equella della frazione Morra,la sala polivalente e la stradad’accesso al paese.

17 marzo, domenicaDronero

E’ stata annullata, causamaltempo, la sfilata conclu-siva del Carnevale dei treComuni.

22 marzo, venerdìRoccabruna

Un folto pubblico hapartecipato, venerdì 22marzo, al primo appunta-mento dell’iniziativa“Aspettando il 25 aprile”che si è tenuto nella salapolivalente di Roccabru-na. La serata era incen-trata sulla figura di Duc-cio Galimberti. E’ statoproiettato il film “DuccioGalimberti, il tempo deitestimoni” realizzato nel2005 dal regista Teo DeLuigi.

25 marzo, lunedìSan Damiano Macra

Ultimo Consiglio dellaComunità montana ValliGrana e Maira. E’ stato ap-provato il bilancio di previ-sione per l’esercizio finan-ziario 2013 che pareggia a4.172.122,45 euro e plu-riennale 2013 – 2015. L’entemontano ha ceduto il 6%delle azioni, pari a322.249,20 euro, scenden-do dal 38 al 32% del capita-le sociale. Il Bim saliràdall’11 al 18%. Il Consiglioha nominato Silvio Arnau-do in rappresentanza del-l’ente montano all’internodella Maira spa.

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Marzo 2013 3DRAGONE

di Franco Bagnis

Vist i da fuor i

Sotto le austere colonnegotiche della chiesa di SanFrancesco a Cuneo lunedì11 marzo con una solennecerimonia il Consiglio co-munale ha insignito il pro-fessor Piero Camilla, della“cittadinanza benemerita”alla memoria. La consegnaè avvenuta nella ricorrenzadel 1° anniversario dellasua morte.

Egli era stato il fondato-re e primo direttore dellaprestigiosa biblioteca co-munale della città; il luogo,ove chi scrive, come un grannumero di suoi coetanei,erano soliti andare settima-nalmente a prendere a pre-stito quei libri di cui a scuo-la si veniva a conoscenzaed il cui acquisto era undiletto che alla fine deglianni ’50 erano in pochi apoterselo permettere.

Ma fu con l’avvento del-la scolarizzazione di mas-sa degli anni ’60 che labiblioteca di Cuneo diven-tò la meta abituale, dovestudenti, insegnanti, co-muni cittadini si incontra-vano ed i libri passavanodi mano in un vortice ve-loce. Erano anche gli anni

della straordinaria scoper-ta della letteratura ameri-cana, ai cui orizzonti labiblioteca prontamenteaveva aperto i propri scaf-fali, mettendo in movimen-to un lento processo disprovincializzazione i cuifrutti non tardarono amaturare alla fine deglianni ’60

Quelli furono anche glianni in cui il professor Ca-milla cominciò a tessere undisegno ambizioso: quellodi non limitarsi all’orticelloculturale della piccola Cu-neo, circondata da un terri-torio vastissimo ed in granparte estraneo alle fantasiedella cultura, chiuso nelristretto orizzonte del pro-prio campanile.

Prendeva così il largo ilsuo progetto: far diventarela biblioteca di Cuneo ilvertice di una rete di picco-le biblioteche, facendo viag-giare i libri anzichè le per-sone, creando centri di pre-stito nelle varie cittadine difondo-valle, ove non di radoegli stesso si recava per re-capitare e ritirare in capien-ti bauli i libri richiesti equelli restituiti.

Fu in questo contesto chela città di Dronero tornò adessere uno dei suoi luoghiprivilegiati, come raccontala professoressa Elda Got-tero in una sua dettagliatatestimonianza riportata nelcorposo e composito libroche il Comune di Cuneo hapatrocinato in occasionedel 1° anniversario dellascomparsa di Piero. (Tralibri e storia. Il percorso e

l’eredità di Piero Camilla,L’Artistica Editrice, marzo2013)

Roccabruna era il paesedi origine di sua madre e lafrazione di Norat é stata lasede del suo primo incari-co di insegnante elementa-re .

Sempre sulle pendicidella bassa valle Maira nel’44 e ’45 si fu in contattostretto con i gruppi parti-giani GL.

Poi negli anni ’70 è spes-so ospite gradito di quelCircolo giovanile che neltornare a far rivivere la Bi-blioteca Civica di Droneroaveva uno dei suoi scopiprincipali;

Numerosi poi sono i suoiinterventi negli incontri re-lativi alla pubblicazionedegli Statuti della valle Mai-ra e di Dronero. Infine ac-cettò di sostituire dall’ 88al ’92 Ezio Mauro alla dire-zione responsabile de “IlDrago”, di cui il presenteperiodico è la prosecuzio-ne.

Anche queste piccole cu-riosità hanno trovato spa-zio nella relazione ufficialealla cerimonia di lunedì 11marzo, tenuta da MarioCordero che di Camilla èstato prima stretto collabo-ratore e poi ne ha preso ilposto, quando il direttoresi è ritirato in pensione.

La testimonianza di Cor-dero è stata un elogio ad untipo particolare di Cultura,quella che si alimenta dipassione civile, dove il co-noscere non è un fregio dicui ornarsi, ma una condi-

zione fondamentale per vi-vere in rapporto stretto congli altri.

Cordero scorrendo avolo d’uccello l’enormemole di lavoro, sia organiz-zativo che divulgativo, ope-rato sul patrimonio custo-dito negli archivi comunaliha individuato due emble-matiche virtù che hannoguidato la sua opera: lapassione per la libertà equella che gli antichi chia-mavano la “rusticitas”, cioèl’amore per la semplicità.

Quanto alla prima essa èben evidente nella decisio-ne di pubblicare “la piùantica cronaca di Cuneo” diGiovanni Francesco Rebac-cini ove si raccontano i fattidei primi due secoli di Cu-neo e del suo territorio in-torno, individuandone lanascita in un insopprimibi-le desiderio di liberà cheemerge dalle vicende scatu-rite da una rivolta contro ilsignorotto Caraglio checontendeva ad un giovanesposo lo “ius primae noc-tis”; di qui una una lungaed alterna sollevazione sulfinire del primo secolo del-l’Anno Mille del contado traCaraglio, Bernezzo e ancheoltre che culminerà appun-to con la fondazione di Cu-neo.

Quanto alla “rusticitas”sia sufficiente riferire comevarcando il portone dellabiblioteca subito si capivase il direttore era in ufficio:bastava osservare se nel-l’androne ci fosse appoggia-ta al muro la sua vecchiabicicletta.

Ad un anno dalla morte di Piero CamillaLa cittadinanza “benemerita” allo storico del Cuneese

La storia si ripete sem-pre, come diceva Vico; e ciòche succede dopo un certoperiodo diventa parte distoria, personale o colletti-va. Ci sono eventi che nelbene e nel male non si ripe-tono più per molto tempo:uno di questi è la conquistadella libertà di tanti popoli,più antica e stabile nel no-stro continente, più recentee fragile nel resto del mon-do. Ma il pericolo è semprein agguato: nuovi fonda-mentalismi, razzismi, fasci-smi politici esasperati dal-la crisi economica. Ripen-

sare al passato serve a nonperdere la bussola, a ricor-dare che anche quando tut-to sembrava perduto la spe-ranza ancora poté cambia-re il mondo, e la ribellioneche pure costò tanto san-gue contribuì a fondare unanuova era.

Sui passi di chi ha com-battuto noi camminiamocon una consapevolezzanuova: nell’ambito del pro-getto «Memoria delle Alpi»è stata inaugurata già qual-che anno fa una rete di tra-gitti che uniscono le vallidove i partigiani operava-

no: diversi itinerari di bas-sa difficoltà, accessibili atutti per ricordare e medi-tare sulle miserie e la pietàdi un passato su cui è basa-ta la nostra storia moder-na. Per conoscerli tutti èinevitabile acquistare inedicola o libreria la guida«Sentieri della libertà in

provincia di Cuneo» nellaedizione tradizionale del2011 o in una recentissimaversione con fogli ad anelli,più comoda e leggera damaneggiare: si è interessatiad un certo percorso et voi-là, basta staccare il foglio eportarselo nello zaino. Inval Maira sono sette itine-

Sulle tracce

della Storia

Una guida e due guide sui

sentieri partigiani

rari: gli anelli di Villar, No-rat e Roccabruna - sede deigaribaldini di Acchiardi concampo base al rifugio s.Anna - e il versante verso laval Grana, al colle s. Mar-gherita con relativo rifugio,roccaforte di GL. Il librettoaggiunge nuovi particolariai pannelli esplicativi chegià popolano i sentieri neitratti più panoramici edabbina storia a cultura, peresempio consigliando a chitransita sul colle Liretta lagran classica visita a s. Co-stanzo.

Anche le guide turistichee gli accompagnatori natu-ralistici sono attivi sul ter-ritorio e hanno program-mato per aprile – maggiodelle escursioni col patro-cinio dell’ANPI. Ennio Bel-zuino dell’Associazione«Sulle Tracce della Natura»accompagna nell’area diPesio - Stura e afferma che:“la nostra attività è voltanon solo ad onorare il sa-crificio di tante persone chelottarono per ideali univer-sali di uguaglianza, fratel-lanza e libertà – da qualsi-asi oppressore o manipola-tore di masse – ma a ricor-dare che anche e soprattut-to oggi questi valori nondevono essere dimenticatio dati per scontati, pena uninaridimento delle coscien-ze e un individualismomanipolato a discapito del-la comunità civile.” Per Ro-berto Rubbini, altro socioche accompagna in val Mai-

ra - Varaita, “la scelta dieffettuare queste escursio-ni è nel mio essere antifa-scista: in un periodo in cuile istituzioni danno un pesominore alla lotta partigianaed alcuni tendono al revi-sionismo approfittandodella scomparsa di tantiprotagonisti (che non pos-sono più controbattere) miè sembrato opportuno se-guire le loro orme, dovehanno combattuto e trova-to la morte quei giovani pa-trioti sacrificatisi per fer-mare l’invasore e il fasci-sta. Grazie a loro si è scrit-ta la nostra Costituzioneinvidiata in tutto il mon-do.”

Resta una domanda, undubbio: perché i nostri con-nazionali che credetteronella libertà del propriopaese sono chiamati parti-giani, mentre in altre partidel mondo terroristi?

M. Teresa Emina

«Sentieri della libertà inprovincia di Cuneo»

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ESTRATTO DELL’AVVISO  D‘ASTAPUBBLICA PER LA VENDITA DI

BENI IMMOBILISI RENDE NOTOche il Comune di Villar San Costanzo il giorno primo maggio 2013 alleore 10,00 presso la sala consiliare , posta al piano terreno dell’edificiocomunale avente sede in Villar San Costanzo- p.za Giolitti n 1 ,procederà alla vendita con il sistema dell’asta pubblica di cui all’art.73lettera c) del R.D.  23/05/1924 n.827 e s.m. ed i., i seguenti immobili:1) FABBRICATO DENOMINATO: “CASA MARGARIA”, sito in VillarSan Costanzo Via Don G E Brarda n 5 , l’immobile è individuato pressola competente Agenzia del Terr i tor io come segue:a) Catasto Fabbricati:, Foglio 9 , mappale n.402, subalterno 1, Cate-goria A/4, Classe Seconda, Consistenza vani 4, Rendita Catastaleeuro.53,71 solo parte”b) Catasto Fabbricati:, Foglio 9, mappale n.402,subalterno 2 ,categoria A/4 Classe Quarta , Consistenza Vani 5,5rendita 73,85 .c) Catasto Fabbricati:, Foglio 9, mappale n.402 , subalterno 5 cate-goria F/1 Area Urbana mq 198 parte”IMPORTO A BASE D’ASTA: euro.67.000,00.= (Euro Sesantasette-mila/00), soggetto ad aumento.”DEPOSITO CAUZIONALE :euro.6.700,00.= (Euro Seimilasettecento/00).”2) FABBRICATO DENOMINATO: “FORNO”, sito in Villar San Costan-zo Via Rivoira Superiore , l’immobile è individuato presso la compe-tente Agenzia del Territorio come segue:”a) Catasto Fabbricati:, Foglio21 , mappale n.435, subalterno 1, Categoria F2 unità collabente”IMPORTO A BASE D’ASTA: euro.2.000,00.= (Euro Duemila/00),soggetto ad aumento.”DEPOSITO CAUZIONALE : euro.200,00.=(Euro Duecento/00).

3) FABBRICATO DENOMINATO: “FORNO”, sito in Villar San CostanzoVia Cherasco , l’immobile è individuato presso la competente Agenziadel Territorio come segue:”a) Catasto Fabbricati:, Foglio 12 , mappalen.76, subalterno 1, Categoria C2 consistenza mq 12 rendita 15,49”IMPORTO A BASE D’ASTA: euro.1.100,00.= (Euro Millecento),soggetto ad aumento.”DEPOSITO CAUZIONALE : euro.110,00.=(Euro Centodieci/00).”Le offerte dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune diVillar San Costanzo entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 30 aprile2013.Copia integrale dell’avviso d’asta, contenete le modalità per la parte-cipazione alla gara, potrà essere richiesta all’Ufficio Tecnico delComune di Villar San Costanzo, con sede in piazza Giolitti n 1 - Tel.n.0171/902087 . L’avviso d’asta è inoltre reperibile al seguenteindir izzo Internet: www.comune.vi l larsancostanzo.cn. i tVillar San Costanzo

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L’idea Tecnogranda na-sce a Dronero nel lontano1998 in seno all’AFP (Azienda di Formazione Pro-fessionale, Presidenza Mas-simo Monetti ) . Il pianoTriennale di Sviluppo ap-provato dal CdA il 13 Otto-bre 1998 si pone tra gliobiettivi “La creazione di unCentro di competenze ita-lo-francese per la diffusio-ne di tecnologie elettroni-che disponibili, il trasferi-mento tecnologico, il sup-porto all’innovazione diprodotto e di processo del-le PMI, il supporto per ac-cedere a progetti europei”.Il progetto pensava ad unINTERREG come fonte difinanziamento ed al Politec-nico di Torino ed al LIRMMdi Montpellier come part-ner. L’ambito era circoscrit-to all’elettronica e volevaessere una risposta all’an-tico ed irrisolto problemadella distanza che separal’industria, soprattutto me-dio- piccola, e l’Università,in questo caso il Politecnicodi Torino, entrambi depo-sitari di conoscenze e po-tenzialità, legati da una re-ciproca necessità, ma nellaperenne incapacità di co-municare. Tecnogranda,più tardi, nascerà propriocome “Centro di Innovazio-ne Tecnologica e di Servizioalle Imprese.”

L’idea piace all’alloraamministrazione Reineri,con Gigi Pomero Vicesinda-co. Viene coinvolta l’UnioneIndustriale nella personadel suo Direttore, DamianoPiasco, e del suo Presiden-te Anselmino. L’idea crescee assume una valenza pro-vinciale, nel panorama deiParchi Tecnologici piemon-tesi la provincia di Cuneo èassente e questa può esserel’occasione per colmare unvuoto. Per Dronero e per laValle Maira un’occasioneunica per poter invertire unflusso inarrestabile che perdecenni aveva visto scom-parire o scivolare verso lapianura industrie, infra-strutture ed intelligenze. IlPolo Tecnologico prevedeanche un Incubatore d’im-presa e la speranza è quelladi attirare nuove aziendegrazie alle competenze tec-nologiche, aziende che nor-malmente sceglierebbero diinsediarsi in aree logistica-mente più attraenti.

Con Damiano Piasco el’Unione Industriale il dise-gno diventa più corposo edimportante, si decide dipuntare ad un modello , inscala ridotta, del Bioindu-stryPark di Ivrea, la miglio-re realtà del genere in Pie-monte. Punto qualificantedi quel modello il coinvolgi-mento di alcune grandi in-dustrie che insediano all’in-terno del parco una parteimportante della loro areaRicerca e Sviluppo, questocrea un nucleo forte attor-no a cui si organizzano ilaboratori comuni e fungeda catalizzatore per il suc-cessivo insediamento dinuove aziende. Nel casoTecnogranda le grandiaziende coinvolte erano Bi-tron e Merlo, la prima do-veva trasferire l’allora cen-

tro di ricerca di Cormano(MI), una cosa analoga, an-che se in misura inferiore,doveva fare la Merlo.

Si crea un comitato Pro-motore, presieduto da Pier-giorgio Fulcheri con la su-pervisione di Piasco, a cuisi affianca un piccolo grup-po di volenterosi, che a ti-tolo completamente gratui-to, incomincia a tessere unatela che via via diventavasempre più importante ecomplessa. Si tratta infattidi raccordare le necessitàdelle due grandi aziendeprima citate, con la specifi-cità di soggetti quali la Fon-dazione CRC ed il Politecni-co di Torino, elemento fon-damentale, quest’ultimo,del disegno, in quanto por-tatore di quelle conoscenzetecnologiche che costitui-scono il vero patrimonio diun Polo Tecnologico. Tuttoda costruire però.

Grazie alla lungimiranzaed alla caratura di perso-nalità come il Prof. Sordo,Responsabile della sededecentrata di Mondovì, par-te un lungo lavoro di coin-volgimento del Politecnicoche centra perfettamentedue obiettivi : il superamen-to dell’opposizione di terri-tori potenzialmente interes-sati al progetto, quali ilComune di Mondovì, ed ilcoinvolgimento diretto del-l’istituzione Politecnico. Ilprof. Sordo sposa la causavedendo nel Polo Tecnolo-gico di Dronero il bracciooperativo dell’insediamen-to Politecnico in Provinciadi Cuneo e la distanza traMondovì e Dronero diventacosì un punto di forza inquanto garantisce una am-pia copertura del territorioprovinciale. La collocazio-ne di Dronero in un’areaObiettivo 5, poi PhasingOut, permette l’accesso afinanziamenti europei voltialla promozione di areemarginali previsti nell’Asse2.3, Linea d’intervento A,Azione 7.

Il puzzle si completa edinizia il lungo lavoro cheporta alla formalizzazioneed alla presentazione delprogetto, interamente fi-nanziato dall’Unione Indu-striale, fase costellata dimomenti di euforia e mo-menti di panico per i possi-bili veti che potevano arri-vare tra capo e collo, primitra tutti i veti della politicapronta a risalire le valli incampagna elettorale, maestremamente attenta a di-fendere con le unghie ed identi i propri feudi di fami-glia. Fortunatamente laclasse politica cuneese ra-ramente ha brillato per lun-gimiranza e spessore e pre-sa tra i mille soliti impegni,quelli che garantiscono unritorno immediato di con-senso elettorale, di fattonon si accorge del progettoPolo Tecnologico di Drone-ro e Dronero fa di tuttoperchè tale sonno non ven-ga interrotto, quindi nes-sun evento, nessun procla-ma, profilo basso e tantolavoro, in silenzio. L’effica-cia di tale strategia ebbecome riprova l’imbarazzoed il sostanziale silenzio dei

due candidati Sindaco diCuneo, Valmaggia e Gior-dano, di fronte alla doman-da “perchè Tecnogranda aDronero”, prima domandarivolta loro durante l’ulti-mo faccia a faccia per leelezioni del 2002

Si arriva così al Maggio2002, mese in cui viene fon-data Tecnogranda. Il nomelo sceglie l’allora presiden-te della Provincia GiovanniQuaglia che amava inserirela parola Granda in qua-lunque iniziativa pubblicadella Provincia. Si insediail primo CdA, Presidente ildott. Pasquini allora Presi-dente di Finpiemonte, Am-ministratore Delegato Pier-giorgio Ghisolfi e tra i varimembri del CdA il Prof.Sordo in rappresentanzadel Politecnico di Torinoche, con delibera dell’allo-ra Rettore Del Tin, entraufficialmente nel capitale diTecnogranda mentre, cre-diamo per la prima volta,una istituzione universita-ria fa il suo ingresso in Val-le Maira.

A dicembre dello stessoanno l’ok ufficiale al finan-ziamento, circa 4,5 milionidi euro. Il Comune di Dro-nero cede gratuitamente ilterreno, la FondazioneCRC, per il tramite dellasocietà controllata CuneoTrend dà un contributoimportante alla costituzio-ne del capitale sociale, ilPolitecnico coinvolge i Di-partimenti di Chimica eScienza dei Materiali, Mec-canica ed Energetica. En-trano anche i grandi privatiche poi purtroppo poi siperderanno per strada enon trasferiranno un belniente nel Polo.

Dal 2003 inizia la faserealizzativa e purtroppoanche i guai della neonataTecnogranda. Come in

una sorta di nemesi bi-blica, tanto le congiunzio-ni degli astri erano statefavorevoli negli anni dellagestazione, con le personegiuste nel posto giusto almomento giusto, tanto lecongiunzioni astrali viranoal negativo da qui in avan-ti. A dire il vero i primioscuri presagi si erano giàavuti a metà del 2002 conil cambio di presidenza al-l’Unione Industriale, daAnselmino ad Antoniotti,un cambio diciamo un po’movimentato, il progetto

Tecnogranda nato nellapresidenza Anselmino vie-ne subito messo pesante-mente in discussione daAntoniotti che però nonriesce più a fermare lamacchina ormai avviata,incomincia però un costan-te e spossante lavoro aifianchi dell’iniziativa, at-teggiamento negativo checontinuerà in tutti gli annisuccessivi.

Secondo evento negati-vo, nel 2004 cambia l’am-ministrazione a Dronero,Reineri era stato un ener-gico e convinto sostenitoredel progetto, Balbi quandoera all’opposizione lo ave-va sempre osteggiato vo-tando contro. Biglione eBalbi vincono le elezioni enon cambiano posizione,non si è mai capito se perinsipienza o superficialità,quando tanti altri sindaciavrebbero fatto carte falseper avere a disposizione unprogetto simile pratica-mente pronto all’avvio.Così a Tecnogranda viene amancare un altro suppor-to fondamentale, la loco-motiva continua ad avan-zare spedita mentre nelfrattempo si stanno sbul-lonando le traversine. Il fi-nale non poteva che esseretragico. E così fu. Il colpodi grazia arriva nell’Aprile2005. La costruzione erapressochè finita e si stava-no installando i macchina-ri dei laboratori, il 24 Apri-le scadeva il Cda, espres-sione di quel comitato pro-motore che aveva pensato,ideato e costruito Tecno-granda, ed ecco che il 9Aprile la Bresso vince leelezioni. Terremoto in Re-gione. Come da copionetutto ciò che la Giunta pre-cedente, in questo caso laGiunta Ghigo, aveva fattoandava occupato e se pos-sibile demolito per dimo-strare la supremazia delnuovo che ha vinto (abitu-dine assolutamente bipar-tisan). Il Cda viene azzera-to e fin qui nulla di nuovo,ma cosa gravissima, nonvengono aperti a Tecno-granda quei rubinetti (fi-nanziamenti e progetti eu-ropei) che alimentano nor-malmente i Poli Tecnologi-ci. Tecnograndadeve mori-re! Si vivono sei mesi in unclima da 8 Settembre. IlPolo era stato finito a tem-po di record, con la rendi-contazione in ordine ed i

fornitori pagati, però nonpuò partire perchè figlionon riconosciuto dallanuova giunta. Sono mesidurissimi in cui qualunquescalzacane si sente auto-rizzato a venire in Tecno-granda e sparare a zero suquestioni che neanche co-nosce, così come si lascia-no cadere nel vuoto occa-sioni d’oro a causa del to-tale vuoto decisionale.

Nel Gennaio 2006 arri-va in visita a Tecnograndal’ing. Ignazio Lunetta, Di-rettore Tecnico della Ge-stione Sportiva della Fer-rari, ed il suo staff , inte-ressati a realizzare nel for-no di sinterizzazione di Na-noLab, laboratorio di Tec-nogranda, una serie di trat-tamenti periodici sui dischidella frizione dell’auto diMichael Schumacher, allo-ra leader della classifica diF1. Contratto di enormeprestigio, da circa 100.000euro /anno, rifiutato dopoalcune settimane di rim-palli su chi in Tecnograndadoveva assumersi la re-sponsabilità della firma.

Mentre succede tuttoquesto il Comune di Dro-nero, quello che dovrebbeessere il naturale alleato,non muove un dito, unicapreoccupazione il tentati-vo di occupare la nuovacarica di Presidente , si ru-moreggia addirittura chenella giunta Biglione circo-li l’idea di utilizzare il fab-bricato di Tecnograndacome nuova sede della Boc-ciofila. Il neo rettore Profu-mo, anche lui neo insedia-to, invece vuole chiuderetutto e portare le strumen-tazioni a Torino. Tutte que-ste follie, e molte altre chenon citiamo per carità dipatria, si infrangono peròcontro uno scoglio che lasana burocrazia mitteleu-ropea ha posto a guardiadei finanziamenti europei:il finanziamento è vincola-to per dieci anni, quindi sesi chiude o si trasforma sidevono restituire i soldi delfinanziamento.

Il clima da purga stali-niana piano piano inco-mincia a scemare ed allafollia piano piano suben-tra la ragione. Perchè di-struggere una cosa che c’è,forse è meglio utilizzarlavisto che non ne esiste unasimile in tutto il sud pie-

monte. Ecco che allora lenuove menti delegate dallagiunta Bresso alla Ricercaed Innovazione trovanouna soluzione geniale,cambiano il nome a Tecno-granda che da Centro diInnovazione Tecnologica edi Servizio alle Impresediventa Parco Scientifico eTecnologico per l’Agro-In-dustria.

I laboratori sono sem-pre gli stessi o quasi, infat-ti Energetica, che per pro-blemi vari era rimasta unpo’ indietro nella realizza-zione, viene cancellata per-chè “non si vedono i ritor-ni per il territorio”, testua-li parole. Ma tanto bastaaffinchè tutto ciò che pri-ma non andava bene ades-so, come d’incanto, vadabenissimo ed i rubinettimiracolosamente si possa-no finalmente aprire. Nelcontempo il Comune diCuneo si sveglia (i luoghicomuni non sono mai taliper caso) e scopre Tecno-granda, lo inserisce nel suopiano strategico con l’obiet-tivo di spostare il tutto aiRonchi.

La giunta Biglione conti-nua nella sua insipienza, oforse semplicemente dor-me, così il Comune di Cu-neo entra in Tecnograndacon una importante parte-cipazione trovandosi, percosì dire, il lavoro fatto ese ne va il Politecnico diTorino, tutto ciò nell’indif-ferenza più totale del Co-mune di Dronero.

Intanto al vertice dellaFondazione arriva Falco, exvicesindaco di Cuneo chedecide di investire in Tec-nogranda cifre importanti,dalla Regione Piemonte se-maforo verde per accessoa fondi e progetti e final-mente Tecnogranda parte,siamo all’inizio del 2007.

Alla guida l’Ing. Alessan-dro Mario Ferrario, mila-nese capitato a Cuneo percaso ed imbarcato nelgruppo di lavoro che haredatto il Piano Strategicodi Cuneo. A lui non sfuggecerto l’opportunità cherappresenta Tecnogranda ela cavalca con il pieno etotale appoggio di tutti.

Il resto è storia di oggi edella gravissima situazio-ne finanziaria in cui Tec-nogranda versa.

Massimo Monetti

Tecnogranda: la storia

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Marzo 2013 5DRAGONE

Alessandro Mario Ferra-rio, classe 1965, arriva inTecnogranda nel 2007, in unperiodo di profonda crisi perl’azienda dronerese, dopoaver lavorato per numerosemultinazionali tra le qualiHeinken, Philip Morris e Ba-rilla. Nel biennio 2008 – 2009è stato direttore generale diFinpiemonte. Dall’1 settem-bre 2011 è direttore di Con-fartigianato Cuneo.

Negli anni il fatturato diTecnogranda continua a cre-scere, fino al 2011, quandofa segnare un – 1.1325.000euro (-40% rispetto all’annoprecedente). Ferrario, ammi-nistratore delegato e diretto-re dell’azienda, lascia l’inca-rico, a scadenza del manda-to, a metà 2011.

Dopo aver prestato la sua

opera in importanti mul-tinazionali, come appro-

da a Tecnogranda?

Nel 2007 si discute se Tec-nogranda deve proseguirecome aveva fatto fino ad allo-ra, chiudere o trovare unanuova strada. Se fosse statachiusa il territorio avrebbedovuto restituire una cifratra i 5 e i 6 milioni di euro difondi ottenuti per avviare lasocietà perché non avevaesaurito il percorso minimorichiesto dalla Commissioneeuropea in termini di opera-tività a partire dalla fonda-zione. Io vengo coinvolto dal-l’Unione industriale in unprogetto di dare un futuroalla società specializzandolasul settore agroalimentareche rappresenta una ricchez-za per il territorio. Si tratta-va di creare un’impresa diservizi tecnici e di accompa-gnamento. Mi sono messo alavorare in termini di volon-tariato in un percorso volutodagli azionisti. Si insedia uncda composto da imprendi-tori e tecnici per tener legatala società al territorio. I la-boratori devono essere ricon-vertiti e si deve riconnettereTecnogranda al territorio. Siraggiunge il punto di pareg-gio molto prima di quantoprevisto. Negli anni si otten-gono circa 30 milioni di euroa fondo perduto. Tecnogran-da diventa il più grande polotecnologico del Piemonte con450 imprese associate.

In un articolo del 2008

pubblicato su un quoti-diano nazionale parlò di

un progetto commissio-

nato da un’azienda israe-liana per la gestione de-

gli ortaggi. Come è anda-

ta a finire?

La cosa è continuata. Eraun sistema di ottimizzazionedell’irrigazione con dei sen-sori in campo che permette-va con il 30% in meno diacqua di fare il 21% in più diproduzione di verdure.

Nel bilancio di Tecno-

granda del 2010 si parladi 120 progetti avviati.

Nel 2011 si legge che i

progetti attivi sono scesia 12. Come mai?

Non mi risulta. Bisognavedere quale fosse la parteci-pazione di Tecnogranda intutti quei progetti.

Il 31 dicembre 2010 vie-

ne deliberato un aumen-to di capitale considere-

vole per alcuni progetti.

Sono proseguiti?

Era necessario finanziareun’implementazione dei la-boratori, quali, ad esempio,quelli del plasma e per elimi-nare le tossine. Si investe an-che nella ricerca sulle ener-gie rinnovabili perché, adesempio, le serre fotovoltai-che avevano dei problemi.Quando si cresce c’è bisognodi finanziare nell’immediatoil circolante perché i contri-buti per le ricerche arrivanodopo.

Il bilancio 2010 si chiu-

de con un fatturato di2.400.000 euro (+72% ri-

spetto all’anno preceden-

te). A fine 2011, si regi-stra invece un passivo di

1.300.000 euro. Come

spiega questa cosa?

Deriva da scelte di critericontabili operati dalla nuovaamministrazione. In primoluogo il patrimonio, poi lacontabilizzazione dei proget-ti di ricerca pluriennali. Macome è possibile che si pro-duca questa negatività? Ven-gono cambiati i criteri conta-bili rimasti inalterati fin dal-l’inizio della storia di Tecno-granda. Erano stati sempremessi a patrimonio netto deicontributi percepiti neglianni 2002, 2003 e 2004. Lacosa viene adesso spostatanei debiti del passivo. Que-sto contabilmente implicauna perdita e una riduzionedel patrimonio.

Questa cosa implica unperdita così alta?

Credo una buona parte.Se è solo una questione

contabile come spiega che il13 settembre 2012 viene con-vocata un’assemblea con al-l’ordine del giorno la discus-sione dell’articolo 2446 delcodice civile che riguarda ilcapitale societario ridotto ad1/3?

Non viene raggiunta la so-glia che obbliga ad una rica-pitalizzazione. Gli ammini-stratori lo fanno per infor-mare i soci del futuro anda-mento di Tecnogranda. Vie-ne detto che i soldi sono spo-stati e che non vengono piùcontabilizzati come prima,ma non è che non ci sonopiù. Poi, certo, la crisi iniziaa farsi sentire, qualche clien-te fallisce e c’è un discorsodi revisione dei crediti.

Nonostante il dato nega-

tivo del bilancio, l’assem-

blea approva la destina-zione di 60.000 euro a

suo favore come “corre-

sponsioni competenzead obiettivi raggiunti” re-

lativi al suo operato nel

2011…

Nel mio contratto, sin dal-l’inizio, c’è una fetta dei com-pensi legata al raggiungimen-to dei risultati. C’è un mec-canismo di valutazione for-malizzato che si avvale di uncomitato retributivo. C’è uncontrollo interno che va a ve-dere l’operato e gli obiettivisono posti ad inizio anno,controllati e consuntivati allachiusura del bilancio. L’as-semblea delibera su indica-zione di questo comitato. Cisono anni in cui non ho per-cepito questi soldi, perchènon era stato possibile rag-giungere gli obiettivi.

Nel bilancio 2011 non

sono più inseriti alcunibeni strumentali, per un

totale di 280.000 euro

presenti negli eserciziprecedenti. Che fine han-

no fatto?

Sono beni presso terzi.Acquistati da Tecnopgrandae poi portati in altre aziende.Sono inseriti nelle opportu-ne voci. A livello contabile èstato fatto tutto nella massi-ma trasparenza.

Nel 2011 inizia un suointeressamento per l’in-

sediamento di un proget-

to imprenditoriale in Val-le d’Aosta, nell’area della

ex Tecdis di Chatillon,

chiusa dal 2006. Quellonon poteva essere un pro-

getto targato Tecnogran-

da?

Veniamo presentati dallaRegione Piemonte alla Valled’Aosta che vuole fare un par-co tecnologico, per non di-smettere quell’area e conver-tirla a magazzino. Si cerca dicreare un polo che abbia ca-ratteristiche integrate con gliincubatori di quel territorioche si occupi di centro servi-zi per l’innovazione ed incu-batore d’imprese. Una cosamolto diversa da Tecnogran-da che lavora su aziende giàproduttive. E poi c’è la diffe-renza che là l’area è moltopiù grande. La situazione inValle d’Aosta è ancora all’ini-zio. Se dovesse partire sa-rebbe buono se Tecnograndavi rimanesse agganciata,mantenendo però la propriaidentità. Comunque, rimar-rò fino allo studio di fattibi-lità, poi lascerò. La cosa ave-va senso finche mi occupavodi Tecnoranda, perché avreb-bero potuto esserci delle si-nergie.

Il nuovo cda subentratonel 2012 ha detto di aver

dato mandato ad uno stu-

dio legale di verificare lapossibilità di rivalersi

economicamente sui pre-

cedenti amministratori.Ci sono novità?

Noi siamo a disposizione,come lo siamo sempre stati,a chiarire ogni cosa. Già dal2008 avevamo messo a pun-to un organismo di vigilanza.

Che futuro vede per Tec-nogranda?

Si deve proseguire sullaquestione del polo d’innova-zione. Quello che dovrebbefare l’azienda è quello che èstato fatto nel 2007, usandoTecnogranda come strumen-to di sviluppo del territorio.

Maurizio GiuseppeGrosso, 51 anni, commer-cialista con studio a Cu-neo, il 28 settembre 2012è stato nominato presiden-te del Consiglio d’ammini-strazione di Tecnogranda.

Il nuovo direttivo, di cuifanno parte anche SergioRabbia, Emiliano Cardia eil direttore generale Gior-gio Diquattro, è subentra-to al precedente, durato incarica solamente un anno,in un momento di estremadifficoltà finanziaria per ilpolo tecnologico dronere-se.

Emiliano Cardia era giàpresente, in qualità dipresidente nel cda, in-sieme ad Alberto Are-se, Guido Ghione, Gui-do Giletta e DomenicoPaschetta che si è di-messo nel 2012. Per-ché è stato riconferma-to nel nuovo direttivo?

Credo che l’assembleavolesse dare un segno diforte discontinuità ma,come succede sempre, an-che mantenere un elemen-to di continuità gestiona-le.

Ma perché è stato ri-confermato proprioCardia e non qualchealtro componente deldirettivo uscente?

Forse perché i soci han-no ritenuto che Cardiarappresenta un collega-mento tra Tecnogranda eTorino. La Regione e Fin-granda sono due interlo-cutori molto importanti.

Che compenso percepi-te per il vostro manda-to?

Il presidente 18.000euro lordi annui e 6.000euro ogni consigliere. Ilcda non percepisce rim-borsi spese o gettoni dipresenza.

Sono previste delle ul-teriori corresponsioniad obiettivi raggiunti?

No.

Che situazione avetetrovato quando vi sieteinsediati?

Una situazione difficileperché la società nel 2011aveva registrato una per-dita di 1.135.000 euro enel 2012 era avviata aduna perdita analoga. Quin-di, in una situazione in cuile perdite rappresentanoun terzo del patrimonionetto, i riflessi finanziaried economici erano pesan-ti. Abbiamo subito dovutoaffrontare le emergenze,come pagare gli stipendi.

Abbiamo dovuto raziona-lizzare i costi e riportarela società ad un livello ge-stionale di sicurezza. Il2012 chiuderà con unaperdita di 837.000 euro,frutto di un trend che eracomunque superiore.

L’ex Ad Alessandro Fer-rario ha attribuito granparte delle perdite re-gistrate nel 2011 ascelte di tipo contabiledifferenti rispetto agliesercizi precedenti.Cosa nel pensa?

Non do giudizi di tiposoggettivo. Non so comeerano gestiti i criteri con-tabili precedenti. Forse ge-stititi con troppo ottimi-smo sulla parte soggetti-va. Quelle perdite sonoreali. Posso dire che la si-tuazione al 31 dicembre2012 rappresenta conchiarezza la reale situazio-ne aziendale. Io non hofatto la scelta di cambiarei criteri contabili e il 2012è in un continuità con il2011.

Ferrario ha anche det-to che “erano statisempre messi a patri-monio netto dei contri-buti percepiti neglianni 2002, 2003 e2004. La cosa vieneadesso spostata neidebiti del passivo. Que-sto contabilmente im-plica una perdita e unariduzione del patrimo-nio”…

Il contributo è un boni-fico che arriva con un nu-mero di euro e a quel pun-to non c’è più soggettività.Se arrivano 300.000 euroin contro economico sono300 e non 500.

All’indomani dell’inse-diamento avete dettodi aver dato mandatoad uno studio legale diverificare la possibili-tà di rivalersi economi-camente sui preceden-ti amministratori. Cisono novità?

Abbiamo ricevuto ilcompito di verificare l’at-tività svolta dalle prece-denti gestioni e abbiamoavviato un’analisi, di cuidaremo conto in assem-blea, sulle operazioni chepotevano denotare dellenegligenze di tipo gestio-nale. A quel punto i socivaluteranno se sarà il caso

di procedere.

In che situazione èadesso Tecnogranda?

Ci sono 11 dipendenti,di cui 3 in cassa integra-zione. Prevediamo di chiu-dere il bilancio 2013 conuna perdita di 311.000euro. Rispetto agli anniprecedenti le perdite sonomolto contenute. Ci sono,poi, dei consistenti am-mortamenti di circa400.000 euro, quindi ilcasflow non risulta negati-vo. Non possiamo permet-terci ricavi incerti a frontedi costi da affrontare su-bito. Abbiamo il ricavo edopo possiamo spendere.

In quegli ammorta-menti sono compresianche i 280.000 eurodi beni strumentalipresso terzi?

I beni presso terzi aso-no registrati e ammortiz-zati per tutto il periodo.

E’ previsto un abbatti-mento del capitale so-ciale?

Sicuramente bisogneràfarlo perché lo chiede ilcodice civile. La nostra in-tenzione è chiedere ai sociuno sforzo per darci le ri-sorse finanziarie per ge-stire le emergenze con piùserenità, perché le perditeche sino sono accumulatesono vere e devono esserecoperte.

I laboratori adessostanno funzionando osono fermi?

Stiamo operando con ilPolitecnico e con l’Univer-sità per attività di labora-torio.

Che futuro vede perTecnogranda?

Vogliamo promuovere irapporti con le Universitàe con i vari soci senza vo-lare troppo in alto e sfrut-tando le risorse che cisono all’interno. Tecno-granda opera su più attivi-tà e in questo periodo dicrisi il lavori di que-st’azienda è ancora piùimportante.

Ferrario, a.d. dimissionarioLe passività del bilancio 2011 sarebbero da

attribuire ad un differente sistema di calcolo

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Grosso, l’attuale presidenteIl bilancio 2013 chiuderà con

una perdita di 311.000 euro

Interviste a cura diLuca Chiapale

Page 6: dragone di marzo13 · 2013-04-03 · Dragone - Direttore Responsabile: FRANCO BAGNIS ... Qualche giorno fa sono stato a far riparare una gom-ma, e, mentre aspettavo di pagare, ho

Marzo 20136 DRAGONE

Il mondo visto dalle “Alte Terre”

Perano IvanoLegna da ardere

Nuova sede Tetti Borgetto - Dronero

Tel. 0171 - 905059 - 389 1141591

“Ce lo chiede l’Europa”,“lo impongono i mercati”,quante volte abbiamo senti-to queste parole dai “capi”per giustificare scelte e deci-sioni impopolari, ma impo-ste da poteri esterni al con-testo nazionale e a cui ci sideve per forza assoggettare,condizionamenti semprepiù frequenti che indirizza-no in modo etero diretto ilprocesso decisionale e stan-no man mano facendo eva-porare il concetto di Sovra-nità Nazionale.

L’Unione Europea è qual-cosa di inedito sullo scena-rio internazionale, non èuna organizzazione intergo-vernativa come le NazioniUnite e non è una federazio-ne di Stati come gli StatiUniti d’America, per ora ri-mane un organismo “suigeneris” a cui gli Stati mem-bri delegano parti semprepiù consistenti della propriaSovranità Nazionale.

Per quanto riguarda lamoneta o le politiche agri-cole e ambientali i suoi com-portamenti sono quelli diuna federazione, per gli af-fari interni si comportacome una confederazione,mentre per la politica esterasi muove (..a fatica a dire ilvero..) come una organizza-zione internazionale.

Per il concetto di Sovra-nità Nazionale, passatemiuna lettura di tipo darwinia-no, nel vecchio continentesiamo di fronte ad un nuovosalto evolutivo di una solu-zione organizzativa nata permutazione genetica nel ‘600da quello che per i Romaniera il “summum imperium”.

Se Illuminismo e indu-strializzazione ne hanno se-gnato i fondamentali, l’eco-nomia ha scandito il tempodel grande processo che haportato agli attuali Stati-Na-zione, avendo ben presenteche tutti i grandi salti orga-nizzativi sono figli di strap-pi dolorosi, rivoluzioni,guerre, grandi flussi migra-tori, crisi economiche inter-nazionali. Tragedie insom-ma!

La Sovranità Nazionaleora sta nuovamente mutan-do sulla spinta di nuove di-namiche conseguenti allaglobalizzazione e speriamoche la politica questa voltasappia governarle in modosaggio.

Fino ad ora si intendevacon essa la somma dei pote-ri che uno Stato indipen-dente esercitava in tutto ilsuo ambito territoriale, sto-ricamente rinunciare adessa in alcuni casi non èstato un problema, così èstato per gli Stati membri diuno Stato federale, per icosiddetti “protettorati” ecosì via, ma in Europa èdiverso, non dimentichiamoche l’Euro è nato prima diuna unione politica vera epropria!

Siamo di fronte a proces-

si ancora informi conse-guenti a fenomeni nuovi,ineludibili e indipendentidalla volontà popolare, checontinua a esprimersi eleg-gendo Parlamenti che sistanno svuotando di autori-tà, autorevolezza e potere,per questo affermo che sia-mo di fronte a una ridiscus-sione del concetto di demo-crazia che rimane legato auna situazione non più at-tuale.

Ormai il mondo cammi-na su strade da altri e altro-ve per lo più tracciate, si-tuazione resa in modo chia-ro da Mario Monti il 24 no-vembre 2011 “..i passi inavanti dell’Europa sono perdefinizione cessioni di partidi sovranità nazionale a unlivello comunitario.. ”.

Piaccia o meno le cosestanno andando avanti così,ma se è comprensibile chesiano sottoposti al controlloeuropeo i bilanci dei singoliStati, come richiesto da al-cuni, Germania in testa, quinasce il problema.

Se si può accettare unsistema sovrannazionaleche ci indirizzi, ma che cirenda più forti perché piùnumerosi e compatti, biso-gna evitare la situazione incui l’Europa unita sia diret-ta da una o alcune nazioniegemoni, mentre le altre ub-bidiscono quando “l’Euro-pa lo chiede”.

E questo non solo per laperdita di autonomia per gliStati membri, ma perché chiprevale può avere la fortetentazione di gestire l’Euro-pa a vantaggio proprio escapito altrui, anche soloimponendo mentalità e abi-tudini che non sono a tutticonnaturate. Un’ipotesi chesomiglia tanto al contestoche si sta affermando e cheva in qualche modo corret-to.

Di fronte a queste mieconvinzioni e vedendo, adire il vero a volte subendo,una campagna elettorale cheaveva l’obiettivo di conqui-stare seggi in un parlamen-to che governa su pochecose ormai, mi sono rilettole considerazioni di Gusta-ve Le Bòn, per alcuni uncattivo maestro, che alla finedell’ottocento scriveva che“..i capi non sono uomini dipensiero, mad’azione…vengono reclutatisoprattutto tra quelli nevro-tici, esagitati, semi-alienatiche vivono al limite dellafollia…”1.

Confesso che ultimamen-te mi è tornata una grannostalgia della Prima Re-pubblica, ma a ben vedereanche lì la conquista delconsenso aveva percorsi di-scutibili:“ ..il saper lusinga-re, cosa che appare vergo-gnosa e deplorevole in altrimomenti della vita, è invecenecessaria durante unacampagna elettorale. Delresto la lusinga …. è indi-

spensabile ad un candidatoil cui atteggiamento, il cuivolto, il cui modo di espri-mersi, devono di volta involta mutare per adattarsiai pensieri e ai desideri dichiunque egli incontri…”2.

Non siamo però al tempodella prima repubblica fini-ta nel ’94, ma in un’altra,sono consigli che nel 64 A.C.Quinto Tullio Cicerone davaal fratello Marco che si can-didava al consolato in unapiù antica “prima repubbli-ca”.

Anche allora le regole peracquisire il consenso e for-mare le assemblee di gover-no non differivano molto daquelle attuali, rassicurantiin questo caso le parole delsolito Gustave Le Bòn:

“Le decisioni di interessegenerale prese da una as-semblea di uomini illustri,ma di specializzazioni diver-se, non sono molto miglioridelle decisioni che potreb-bero essere prese da unariunione di imbecilli”.

E’ in atto un cambiamen-ti epocale nell’impianto isti-tuzionale, iniziamo pure conla rottamazione del vecchio,ma intendiamoci su cosa siail vecchio da buttare.

Non è questione di cartad’identità, il vecchio per mesono metodi di gestione delpotere arrogante, un ap-proccio affaristico alla ge-stione del Bene Comune,l’incapacità progettuale, lapresunzione, la superbia el’arroganza, la difesa ad ol-tranza delle sedie occupatee uno sterile quanto inutilevirtuosismo polemico .

Non è una questione ge-nerazionale, questi compor-tamenti attecchiscono be-nissimo anche in gioventù,l’imbecillità non ha età, è undono innato.

Su questi argomenti miconfrontavo e scontravo giàcon amici nel ’68, lontanagioventù, quando si conte-stava l’autorità dei “vecchi”,mentre per me sarebbe sta-to meglio pensare e ridiscu-tere regole e comportamentilasciando da parte dati ana-grafici per privilegiare etica,idee e progetti.

Solo due anni dopo lospirito del ’68 era finito e irivoluzionari di allora sonoora dinosauri inamovibilipiazzati in ogni angolo econtro cui si sta scatenandouna nuova lotta generazio-nale, mentre io continuo aessere convinto che pensareun avvenire possibile non èquestione legata all’età, nonè questione generazionale, èquestione di intelligenza,buona volontà, etica e impe-gno e due grandi vecchi cistanno dando una lezionemagistrale di saggezza, ilnostro presidente Napolita-no e Benedetto XVI .

Sui loro atti e comporta-menti vale la pena riflettere.

Mariano Allocco

(Footnotes)1) Psicologia delle Folle,

Gustave Le Bon, Longanesi,1970

2) Manualetto del candi-dato, Quinto Tullio Cicero-ne, Manni editore, 2004

La strana democraziadell’Europa

Un folto pubblico ha se-guito con attenzione il pri-mo appuntamento del ci-clo di incontri “Aspettandoil 25 Aprile” che ormai daquattro anni l’ANPI e i co-muni di Dronero, Rocca-bruna e Villar organizzanoin attesa, appunto, dellacelebrazione dell’anniver-sario della Liberazione.

Il primo incontro si èsvolto presso la sala poli-funzionale di Roccabruna,venerdì 22 marzo, con laproiezione del film docu-mentario “Duccio Galim-berti – il tempo dei testi-moni” realizzato da Teo DeLuigi con introduzione edibattito finale a cura diMichele Calandri direttoredell’Istituto Storico dellaResistenza di Cuneo che hacollaborato al progetto.

Il programma dell’ini-

E’ stata una due giornimolto intensa quella vissu-ta dal Gruppo Alpini diDronero. Una due giorniche ha visto alternarsi,come nella tradizione Alpi-na, momenti di convivialitàe di festa, a momenti di ri-cordo di celebrazione e dimanifestazioni protocollari.

Sin dal sabato pomerig-gio, con l’arrivo delle PenneNere di Castelnuovo Garfa-gnana accompagnate dalVice Sindaco dott. Biasotti,l’esposizione dei mezzi mi-litari del Gruppo Alpini diLeva anni 80 in congedo,l’arrivo del Gruppo storicoRegiment d’OrdonnanceNational Piemomt 1793-1800 e la Banda MusicaleSan Luigi di Dronero si ècreata un’atmosfera di fe-sta condivisa da tutta lapopolazione. La serata,dopo la cena offerta dalComune, si è conclusa conle esibizioni canore nel Ci-nema Teatro Iris con il “Pic-colo Coro Familiae di Dro-nero” e la corale “La Reis”.

La giornata di domenicaè iniziata con l’Alza Bandie-ra ufficiale e gli onori alBattaglione Dronero e ladeposizione della corona alcippo dedicato alla Garfa-gnana per rinnovare il ge-mellaggio con le Penne neredi Garfagnana ed a ricordodegli Alpini di quella Terra

che morirono travolti dallavalanga alle pendici delmonte Rocca La Meja il 30gennaio 1937.

Si è poi reso omaggio inmemoria di tutti Caduti conla deposizione della coronaal Monumento degli Alpini.

La cornice degli Alpinialla celebrazione è stataveramente oltre ogni aspet-tativa: ben tre Vessilli Se-zionali Cuneo, Mondovì eSaluzzo, la Bandiera diGuerra del XXIX Battaglio-ne Coloniale , 22 gagliar-detti provenienti dalle pro-vincie di Cuneo, Torino eBiella, i Gonfaloni dei co-muni di Dronero e Castel-nuovo Garfagnana , le As-sociazioni d’Arma della.Marina, Aeronautica e ANPIabbracciavano il celebran-

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GRUPPO A.N.A. DI DRONERO

Raduno 2013Una due giorni molto intensa, con momenti di celebrazione e

di convivialità

te nel suo officiare coloran-do di verde alpino l’altare.Al centro della chiesa, ilnuovo gagliardetto delGruppo ripiegato intornoall’asta di supporto per poiessere srotolato e benedet-to davanti all’altare da DonGraziano, ha reso ancorapiù solenne la messa.

Stanchi ma felici e sod-disfatti gli alpini di Drone-ro hanno poi concluso lafesta con l’ammaina ban-diera.

Il Gruppo Ana di Drone-ro ringrazia di cuore tutticoloro che hanno contribu-ito con doni alla bella riu-scita della lotteria.

ziativa prevede venerdì 5aprile presso il teatro Irisdi Dronero il recital delGruppo teatro di Angro-gna dal titolo “Bianca:una, cento donne nella re-sistenza” dedicato al gran-de contributo femminilealla lotta di Liberazione edinfine il 12 aprile, pressoil palazzetto polivalente diVillar San Costanzo sarà

presentato il lavoro di ri-cerca svolto dalla scuolaprimaria di Villar “NutoRevelli” dal titolo “Memo-ria e storia degli ex inter-nati Villaresi”. Un docu-mento che raccoglie le te-stimonianze di chi è statocostretto alla detenzionenei campi di concentra-mento.

S.T.

Aspettando il 25 aprilePrimo incontro a Roccabruna, poi venerdì 5 a Dronero e il 12 a Villar

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Marzo 2013 7DRAGONE

Il nostro viaggio nelleaziende droneresi conti-nua, dopo la tradizionemetalmeccanica passiamoall’elettronica, incontriamola PROTEA, azienda spe-cializzata nella produzionedi apparecchiature per ilsettore elettronico.

Ci accoglie l’amministra-tore unico, Eraldo Lucia-no, insieme ai suoi due figliEmanuele e Massimo, ri-maniamo colpiti dalla do-tazione di macchinari perla produzione, quattordiciapparecchiature automati-che di assemblaggio Smt (Amistar-Tenryu , Philips,Yamaha e Universal), seiforni per rifusione ( Vitro-nics, Ersa, Techwin e Sam-sung ), sei apparecchiatureserigrafiche automatiche (M.P.M. ) ed una grande cel-la frigorifera automatizzatacon controllo della tempe-ratura e umidità per lo stoc-caggio dei circuiti preas-semblati. Il tutto in unabella struttura, in netta evi-denza nella zona industria-le di Ricogno, quando silascia Dronero verso Cu-neo, un cubo di vetro di cuimolti si saranno chiestil’impiego.

Proprio in quella strut-tura, organizzata su duepiani, si concentra la pro-duzione della PROTEA,montaggio di apparecchia-ture elettroniche e di cir-cuiti con componenti elet-tronici, sia tradizionali cheSMT, utilizzati soprattuttonel settore automotive. Par-lando di automotive il pen-siero non può non andarealla BITRON, multinaziona-le di proprietà della fami-glia Bianco, fornitore delleprincipali aziende automo-bilistiche europee e mon-diali. Proprio la PROTEA èun importante fornitore del

Gruppo Bitron con cui haormai stabilito una sorta difilo diretto, grazie soprat-tutto all’estrema flessibilitàproduttiva su cui l’aziendaha puntato molto in tuttiquesti anni. Scelta vincenteche ha consentito di esegui-re sia le piccole, sia le gran-di produzioni, garantendola qualità a costi estrema-mente competitivi.

Infatti la domanda chesorge spontanea riguardaproprio la competitività diproduzioni che ormai sia-mo abituati a vedere loca-lizzate in paesi magari lon-tani con un costo del lavoromolto basso.

La risposta arriva daEmanuele Luciano: “Unbuon rapporto con le mae-stranze e una attenta e par-simoniosa gestione degliimpianti produttivi consen-tono alla Protea di avereun rapporto qualità/prezzomolto concorrenziale checonsente di difendere leproprie posizioni di merca-to. In questo momentol’azienda sta lavorando apieno regime e le prospetti-ve nel breve-medio periodosono buone.

Un capitolo speciale vo-gliamo invece dedicarlo alpersonale, 27 dipendentiin tutto. Di queste la stra-grande maggioranza sonogiovani donne, spessomamme, a cui l’aziendagarantisce orari flessibiliin funzione delle proprieesigenze. L’elevata auto-mazione degli impianti diproduzione e una intelli-gente gestione della suc-cessiva attività di collaudoe test delle schede elettro-niche prodotte, consento-no alle maestranze margi-ni di flessibilità che vannomolto oltre le regole con-trattuali. Aggiunge Eraldo

VIAGGIO NEL MONDO DEL LAVORO

DELLA VALLE MAIRA

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Una piacevole sorpresa

Luciano certamente, pernoi la flessibilità vuol direanche creare un ambientepiù accogliente per i lavo-ratori. All’interno della no-stra struttura, dal 2000 cisiamo trasferiti in questomoderno stabilimento di3600 metri quadri dispo-sto su due piani, alcunilocali sono stati riservatiai dipendenti, soci, clientie fornitori. In questi localici sono un club privato,una palestra e stiamo pen-sando anche alla creazio-ne di un bar, sempre all’in-terno dell’azienda. Averededicato parte dello spa-zio a degli ambienti relaxha certamente contribuitoal rendimento complessi-vo di tutti”.

Che dire, in un momen-to non facile, in cui le azien-de puntano, con difficoltà,alla sopravvivenza la visitain PROTEA è stato un pia-cevole intermezzo.

Massimo Monetti

Simboli esoterici - autore Giorgio Yoshi Rivoira

TORNEO FOTOSLOW

Foto del mese

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Marzo 20138 DRAGONE

Nonostante il periodo dicrisi economica che ci per-seguita ormai da qualcheanno, la globalizzazione ele peripezie governative diquesti tempi, nelle nostrezone, esiste una tradizioneviva che rivolge l’attenzionea valori profondi e dalleradici antiche: il carnevaledelle maschere.

Il carnevale è una festaattraverso cui le mascheresi propongono di far cono-scere la storia, le usanze edil folklore del proprio pae-se in tutto il territorio cir-costante.

Uno scambio di raccon-ti ed esperienze tra giovanie meno giovani ed un in-treccio di rapporti che sirafforzano con il passaredei mesi e degli anni.

In ultimo, non bisognadimenticare che l’esperien-za carnevalesca delle ma-schere si rivolge in primoluogo ai “meno forti”, a co-loro che necessitano di unsorriso, di un conforto eche troppo spesso ci dimen-tichiamo di coinvolgere nel-le nostre vite. I gruppi ma-scherati portano, infatti, laloro allegria anche nei cen-tri per disabili, nelle casedi riposo, nelle scuole enegli asili per ricordarci ericordarsi il senso di co-munità locale o globale chesia, sottolineando con sor-risi, canti e balli che nes-sun uomo è un’isola.

In questo spirito anche

Il Corpo Volontari An-tincendi Boschivi del Pie-monte è stato insignito delSigillo d’oro della RegionePiemonte per il 2012. Ladecisione è stata presa dalConsiglio regionale del Pie-monte nella seduta del 23ottobre scorso, che ha ap-provato all’unanimità ilprovvedimento dell’Ufficiodi presidenza, primo fir-matario Valerio Cattaneo,ed ha avuto la seguentemotivazione: “AI Corpo Vo-lontari Antincendi Boschi-vi del Piemonte, in consi-derazione dell’opera parti-colarmente meritoria pre-stata in situazioni emer-genziali di particolare rile-vanza e gravità”.

La cerimonia ha avutoluogo alle 10.30 nella sededel Consiglio Regionale delPiemonte a Palazzo Lasca-ris, alla presenza delle piùalte cariche Civili e Militaridella Regione Piemonte. Adaprire la cerimonia Il Pre-sidente del Consiglio Re-gionale Valerio Cattaneo,che ha espresso il più vivoapprezzamento per l’operaprestata, sottolineandocome il Corpo sia semprestato presente negli scena-ri di emergenza che hannosegnato il nostro territoriopiemontese; le alluvioni del1994, deI 1996 e nel 2000,oltre all’impegno che han-no prestato nelle ultimeemergenze fuori regione.Definendo il tutto come“espressioni autentiche disolidarietà e di dedizioneal territorio e ai cittadini,volontari che con il lorooperato compensano le ca-renze economiche che ilterritorio sta vivendo inquesto periodo, il Piemon-te è orgoglioso di questi vo-lontari”.

Il Presidente della Regio-ne, on. Roberto Cota, oltread aver ribadito come lagrande professionalità

messa in atto nei gravieventi che hanno colpito ilterritorio abbia permessodi sviluppare una realtà disoccorso e di interventounica sul panorama nazio-nale, ha inoltre sottolinea-to come il Corpo A.I.B. delPiemonte sia, insieme aglialtri enti di soccorso, unaltro pilastro essenzialenel sistema di Protezionecivile regionale. Molte pa-role di elogio anche daldott. Giarola, direttore del-l’ufficio volontariato del Di-partimento nazionale diProtezione Civile, il quale èintervenuto all’evento por-tando i saluti del Capo del-la Protezione civile Prefet-to Franco Galadelli. Nelsuo intervento ha ricorda-to l’importante opera che ilCorpo A.I.B. ha prestatonella città di Barisciano,colpita dal terremoto inAbruzzo nel 2009.

Sergio Pirone, IspettoreGenerale del Corpo A.I.B.ha sottolineato come“un’associazione di perso-ne, entrata in punta di pie-di nel panorama del volon-tariato, abbia saputo met-tere in atto negli anni unaprofessionalità di interven-to esemplare, ottenuta dalgrande interessamento

quest’anno Re Rocca e Re-gina Bruna, insieme allaloro nutrita corte, hannoaffrontato i numerosi im-pegni del carnevale saluz-zese, che sono culminatisabato 9 marzo nella sera-ta al palazzetto dello sportdi Roccabruna.

Un’ottima cena allietatadai colori delle circa 200maschere provenienti daipiù disparati angoli del Pie-monte, ha preceduto l’inve-stitura a cui sono interve-nuti numerosissimi i grup-pi mascherati.

La serata è proseguitacon la musica del “Trio ca-pinera”, vecchia conoscen-za del carnevale, che conmaestria ha saputo allieta-re la festa fino a tarda not-te.

Ringraziamo i numerosivolontari che come semprehanno reso possibile labuona riuscita della mani-festazione con tempo e de-dizione, ringraziamo lemaschere intervenute el’amministrazione comuna-le.

Un grande riconosci-mento, inoltre, va alle ma-schere che hanno rappre-sentato Roccabruna da Ver-celli a Dronero, da Torresan Giorgio a Busca facen-do conoscere il nome e lebellezze del nostro comunecon dignità, intelligenza eperché no con un gran sor-riso.

economico della RegionePiemonte e dal supportomorale e tecnico del CorpoForestale dello Stato”. Achiusura della serie di in-terventi l’assessore regio-nale alla Protezione civileRoberto Ravello ha sottoli-neato come l’organizzazio-ne gerarchica e la struttu-ra professionale abbianoportato una maggiore rapi-dità di interventi, oltre allasentita radicazione sul ter-ritorio dei volontari chefanno parte di questa real-tà di volontariato. Ha inol-tre sottolineato come inquesti periodi di sofferen-za economica sia ancorapiù importante investiresul volontariato, vera risor-sa del territorio. Per il Cor-po AIB. erano presenti tut-te le rappresentanze deivari Ispettorati provincialidel Piemonte e i membridella direzione Regionale.

Il Sigillo dellaRegione Piemonte

Il Sigillo della RegionePiemonte è stato istituitocon la legge regionale n. 15del 2004 e ne costituisce lamassima onorificenza. Vie-ne conferito ai cittadini cheper qualche motivo, eventoo fatto di rilievo, o per lapropria carriera abbianoportato lustro e onore alPiemonte e si siano resiparticolarmente meritevolidi tale riconoscimento, ilConsiglio regionale può as-segnarlo per non più di duevolte all’anno a cittadininati nella nostra regione, oche vi abbiano risiedutoper almeno dieci anni, ealla memoria, con mozio-ne motivata presentata daalmeno un terzo dei consi-

glieri ed approvata dainove decimi dei componen-ti del Consiglio. I primi dueSigilli erano stati assegnatial missionario padre Clo-doveo Piazza nel giugno2008 e alle truppe alpinedelle Brigate Taurinense eJulia nell’ottobre dellostesso anno; per l’anno2011 era stato assegnatoai Coordinamenti provin-ciali della Protezione civi-le. La realizzazione del Si-gillo è stata affidata alloscultore piemontese Ric-cardo Cordero: la medagliain oro con lo stemma dellaRegione Piemonte è mon-tata su bassorilievo fuso inbronzo patinato che ripro-duce la sagoma del Pie-monte interpretata artisti-camente. Per l’occasione laRegione Piemonte ha emes-so una speciale cartolinacon annullo filatelico dedi-cata ai volontari del CorpoA.I.B. del Piemonte. Lastessa onorificenza, con lestesse modalità, è stataassegnata anche all’asso-ciazione dei Vigili del Fuo-co volontari della RegionePiemonte.

Daniele Cora Vice ispet-tore provinciale DelegatoStampa A.I.B. Provincia

di Cuneo

Nella foto, a sinistraLodovico Peyrona,roccabrunese, ispettoreprovinciale AIB

Sigillo d’oro della Regione al CorpoVolontari Antincendi Boschivi del Piemonte

DRONERO Via Giolitti 33 tel.0171.905349 Chiuso il giovedì

.Ottica ChiapelloT E L E S A T

D i E z io R o v e r a

I n s t a l l a z io n i a n t e n n e t e l e v i s iv e e i n t e r n e t a d s l o v u n q u e

N o v i t à : a D r o n e r o e R o c c a b r u n a è a r r iv a t a l�a d s l v i a r a d io ,

f u n z io n a a n c h e s e n z a l i n e a t e l e f o n ic a .

In c o l l a b o r a z io n e c o n b b b e l l .

S t r a d a L in g u a d o c a , 4 4 1 2 0 2 0 R o c c a b r u n a

C e l l 3 3 5 8 1 4 2 2 8 2 t e l 0 1 7 1 /9 1 6 2 8 1

e - m a i l r o v e r s a t@ l ib e r o .i t

DRONERO

Progetto di razionalizzazione dei consumi

nella scuola di Piazza MarconiCon delibere della Giunta municipale n 37 e 38 del 12 marzo scorso,l’Amministrazione comunale di Dronero ha approvato il progettopreliminare e quello definitivo redatto dall’arch. Arneodo e dallo StudioGreen Research finalizzato alla razionalizzazione dei consumi energe-tici presso l’edificio scolastico di Piazza Marconi.La spesa prevista ammonta a 857.000 euro che potranno esserefinanziati all’80% dalla Regione Piamonte mediante l’apposito bandoper l’incentivazione al risparmio energetico. La rimanenza pari a171.400 euro sarà coperta con fondi comunali.

Carnevale 2013

Sabato 20 Aprile 2013 si terrà in Via Roma a Dronero la giornata dedicata a:

VALLE MACRA 1911 UNA GUIDA PER IL PRESENTE

A cura e con la presenza del prof. PIERCARLO GRIMALDI, antropologo, rettore dell’Università di ScienzeGastronomiche di Pollenzo, curatore dell’edizione in copia anastatica della guida di Giovanni Lantermino,edita nel 1911, ripubblicata dalle Messaggerie Subalpine a fine 2012.Alle 10.30 si svolgerà un incontro/dibattito sulle interessanti prospettive della Valle Maira con lapartecipazione di Sindaci, Assessori al Turismo , Imprenditori locali, Associazioni di turismo ambientale.Dalla mattinata saranno esposte foto storiche e nuovi scatti sulla Valle a cura di FotoSlow Valle Maira, eun panoramica di Realtà Economiche locali. Nel pomeriggio ci sarà la presentazione ufficiale della Guida con letture dell’attore LUCA OCCELLI. Inseguito si visiterà la saletta/museo della Tipografia.

Domenica è prevista la possibilità di visita guidata alle borgate del Comune di Marmora.

Questa la proposta degli amici dell’Isola che…c’è per l’Earth Day mondiale (che questo anno sarà lunedì22 aprile) anche in relazione al comunicato della FAO per la prossima Giornata internazionale dellamontagna che si celebrerà il prossimo 11 dicembre:”Mountains - Key to a Global Green Economy” sicomprende che la Valle Maira rientra nel tema:

”…. i beni e servizi della montagna sono primari per il raggiungimento di una ‘crescita verde’, ma sonocrescenti le minacce per loro offerta sostenibile, crediamo che questo tema possa accrescere laconsapevolezza sul perché le montagne siano importanti per un’economia verde e uno sviluppo sostenibileglobale e come le nuove opportunità dovrebbero portare benefici alle regione montuose e ai bassi piani,invece di contribuire al degrado degli ecosistema montani”.(dal comunicato della FAO).

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Marzo 2013 9DRAGONE

Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi

Notizie dalle Alpi, dedicate a tutti coloro che, cittadini o amministratori, hanno a cuore questo straordinario territorio.Occasioni per partecipare a corsi o spunti da trarre per un’amministrazione un po’ meno ordinaria.La CIPRA è impegnata nel miglioramento dello scambio transfrontaliero di esperienze e di informazioni nelle regionialpine, e in questo contesto è stato elaborato un sito web: http//italiano.cipra.orgRappresentanze nazionali:CIPRA-Italia c/o Pro Natura Torino, via Pastrengo 13, I-10128 Torino, -mail: [email protected]

MairaviglieViaggi nella Valle

a cura di Duccio Chiapello

Marketing, pecore e colpi d’accetta perMarketing, pecore e colpi d’accetta perMarketing, pecore e colpi d’accetta perMarketing, pecore e colpi d’accetta perMarketing, pecore e colpi d’accetta perripristinare i pascoli d’alpeggioripristinare i pascoli d’alpeggioripristinare i pascoli d’alpeggioripristinare i pascoli d’alpeggioripristinare i pascoli d’alpeggio

Se le razze tradizionali non vengonopiù condotte agli alpeggi, o se addiritturaquesti vengono abbandonati, gli arbustiinvadono i pascoli. Un’iniziativa austro-slovena e due progetti svizzeri intendonoripristinare i paesaggi culturali degrada-ti e la loro biodiversità.

In Slovenia gli alpeggi utilizzati conti-nuano a diminuire. E dove l’estivazioneè ancora praticata, vengono portati alpascolo animali che hanno un interesseeconomico, ma sono poco utili per laconservazione del paesaggio culturale.La conseguenza è che i pascoli si degra-dano e vengono invasi dai cespugli. Ilprogetto austro-sloveno ALPA si prefiggedi rivitalizzare i pascoli montani all’in-terno delle aree Natura 2000 ricorrendoa interventi basati su analisi socioecono-miche, una gestione sostenibile e unmarketing per i prodotti che se ne rica-vano.

In Engadina, in Svizzera, anche stu-denti e impiegati danno una mano: ta-gliano alberi e mantengono così aperti ipreziosi prati magri. A tal fine la fonda-zione Pro Terra Engiadina collabora condiversi comuni. Il video “Per le farfalle ele salamandre pezzate” mostra come siprocede presentando l’esempio di Ra-mosch.

Un’altra strada per la salvaguardia del-la biodiversità viene seguita da diversianni nell’area del Gottardo. Lì è soprat-tutto l’ontano montano a soppiantare lealtre specie. Questi cespugli hanno un’in-fluenza negativa anche sul bilancio idri-co: alcune ricerche hanno dimostrato chenei terreni ricoperti da distese di ontanoverde l’evaporazione aumenta fino al 20%rispetto ai pascoli, inoltre si ha un rila-scio di nitrati nelle acque sotterranee.Gli esperti hanno anche scoperto che lepecore engadinesi, un’antica razza loca-le, si nutrono della corteccia degli ontaniverdi. Le pecore brucano i rami facendocosì morire gli arbusti.

In FIn FIn FIn FIn Francia si spengono le lucirancia si spengono le lucirancia si spengono le lucirancia si spengono le lucirancia si spengono le luciMeno inquinamento luminoso e meno

consumo di energia: da luglio in Franciale vetrine restano al buio e le facciate nonsaranno illuminate. Ecco che cosa preve-de il nuovo decreto ministeriale.

Ora è ufficiale: dal 1° luglio in Franciasarà in vigore divieto di illuminazionenotturno degli edifici non residenziali. Ildecreto riguarda solo vetrine, spazi inter-ni e facciate nella fascia oraria tra l’una ele sei del mattino. L’Agenzia francese perl’ambiente e l’energia ADEME si attendetuttavia un risparmio fino a 2 terawatto-ra, pari pressappoco all’energia prodottada una centrale nucleare in tre mesi. Cal-colando per abitante, per l’illuminazionepubblica ogni francese consuma 92 kWhall’anno. Una quantità di energia che sa-rebbe sufficiente per lavorare 460 ore alcomputer. Per raffronto: in Germania nel2005 il consumo è stato di 55 kWh, contendenza in crescita.

Le organizzazioni impegnate a contra-stare l’inquinamento luminoso apprezza-no il parziale oscuramento notturno. Cri-ticano però le numerose deroghe previsteper alcune città e località turistiche, oltreche per alcune festività, come ad esempioil periodo natalizio.

L’associazione per la protezione del cie-lo e dell’ambiente notturno ANPCEN (As-

sociation française pour la protection duciel et de l’environnement nocturnes) pun-ta a un oscuramento notturno su basevolontaria. Nel mese di gennaio l’associa-zione ha assegnato a 216 comuni, 19 deiquali si trovano nelle Alpi, il marchio “Vil-les et villages etoilés” (Città e paesi stella-ti).

Le Alpi sono troppo preziose per le Olimpi-Le Alpi sono troppo preziose per le Olimpi-Le Alpi sono troppo preziose per le Olimpi-Le Alpi sono troppo preziose per le Olimpi-Le Alpi sono troppo preziose per le Olimpi-adiadiadiadiadi

La consultazione popolare del 3 marzo2013 nei Grigioni ha avuto un esito netta-mente contrario ai Giochi olimpici inver-nali con il 52,7% di no. Una chiara dimo-strazione: il gigantismo non è ben accettonelle Alpi.

Non c’è spazio per simili megaprogetti,né in senso figurato, né finanziario, nétanto meno ecologico. Il voto contro leOlimpiadi nei Grigioni rafforza lo svilup-po sostenibile in tutto l’arco alpino - eforse anche al di fuori dei suoi confini.

Neppure le sirene della propagandaazionate dai promotori sono riuscite aottenere qualcosa. Per sostenere questoprogetto poi fallito hanno dilapidato cin-que milioni di franchi (4,2 milioni di euro),mentre la campagna dell’altro fronte ècostata appena 76.000 franchi (63.000euro).

Il progetto ha ottenuto consensi soprat-tutto tra coloro che si auguravano di trar-ne profitto o prestigio: nelle località disvolgimento St. Moritz, Davos e Lenze-rheide da un lato, e tra le élite della poli-tica, dell’economia e dello sport dall’altro.Gli altri non si sono lasciati incantaredalle promesse.

Con il rifiuto opposto dalla popolazio-ne dei Grigioni a una candidatura olimpi-ca, la corsa perde uno dei favoriti del CIO(Comitato Olimpico Internazionale). Au-mentano così le chance delle altre candi-dature alpine, Monaco di Baviera e Gar-misch-Partenkirchen? Per niente affatto:in Germania il numero di chi è critico neiconfronti delle Olimpiadi è in forte cresci-ta in seguito alle discussioni su una nuovacandidatura di Monaco.

RistrRistrRistrRistrRistrutturare coniugando ragione eutturare coniugando ragione eutturare coniugando ragione eutturare coniugando ragione eutturare coniugando ragione esentimentosentimentosentimentosentimentosentimento

La Giuria del Premio internazionale diarchitettura “Constructive Alps” ha sele-zionato le 30 costruzioni e ristruttura-zioni migliori dal punto di vista esteticoe della protezione del clima tra i 400progetti pervenuti da tutto l’arco alpino.Quali sono queste realizzazioni d’avan-guardia per la protezione del clima?

Un cinema a Ilanz/CH, un centro com-merciale a Hohenems/A, una stazione deivigili del fuoco a Magrè/I. I progetti sele-zionati dalla Giuria rispecchiano la varie-tà dell’architettura alpina: dalle case uni-familiari agli uffici, e poi scuole, municipie chiese, realizzate dalla Francia alla Slo-venia. Come già nella prima edizione delpremio internazionale, svoltasi nel 2011,10 progetti di ristrutturazione o nuovecostruzioni provengono dal Vorarlberg,regione pioniera per quanto riguarda ilcostruire con ragione e sentimento. Ma,come dimostra anche l’attuale edizionedel concorso, un moderno edificio poli-funzionale con un consumo energeticomolto basso o una casa plurifamiliare inlegno regionale nello standard di casapassiva possono benissimo sorgere aMaribor/SI o a Grenoble/F.

Ma tu ti ricordi cos’era-vamo, quando salivamo super questi sassi e questipezzi di bosco, e quandovedendo la luna spuntared’improvviso fra i rami cipareva che rispondesse alnostro sguardo? E te li ri-cordi i nostri pensieri suquel mondo che allora nonavevamo ancora neppurescalfito e che ci pareva, e dicerto era, il parto deformedi un’umanità per metà di-vina e per metà bestiale?

Noi avevamo un pianoper cambiare tutto; sapeva-mo di essere forti e invul-nerabili. Non ci interessa-vano i soldi, non ci interes-sava apparire, non ci inte-ressavano l’onore e l’altruivenerazione. Con il nostropiccolo aerostato fatto dimaterie semplici avremmoviaggiato leggeri e lontano,e avremmo bucato con glispilli delle domande inge-nue e delle accuse sacro-sante i grandi palloni gon-fiati della politica e dellafinanza che coprivano il cie-lo infinito che si apriva die-tro di loro.

Te lo ricordi quel sensod’onnipotenza che ci pren-deva quando, nel buio sol-cato dalle lucciole, ci pare-va quasi, parlando, di in-terpretare il pensiero delmondo, di parlare con lavoce del mondo?

E te lo ricordi come ba-stava il «no» di una ragazzaa farci sentire di colpoespulsi dall’ordine cosmi-co, a condannarci a vagareai margini dell’universo co-nosciuto, lungamente cer-cando il cuore perduto?

Tu eri più grande, sapevimeglio di me tutti i segretidel greco e del latino, e ge-nerazioni di poeti e di filo-sofi scorrevano nel tuo san-gue con i loro tesori di idee,vittorie, fallimenti e rim-pianti; tu sapevi sempretrovare il punto debole deidiscorsi ammaliatori deilupi da talk show, e profe-tizzavi senza neppure unmoto d’inquietudine unasorta di apocalisse moraleche avrebbe sommerso l’in-tera nazione, mentre noi cisaremmo costruiti un’arcadi poche e fidate verità perpassare oltre e vedere dinuovo emergere terre verdie coltivabili, stavolta libereda tirannie di convenienzae affarismo.

Salivamo proprio lungoquesta strada, forse te loricordi, mentre parlavamodi questo futuro, e poi ma-gari qualcosa ci distraeva,forse una nuvola che comeun nero vascello fantasmatransitava muta appenasotto la luna, o due occhi dianimale selvatico che bril-lavano e poi tornavano sot-to il manto della notte. Eallora ridevamo di noi, del-le nostre debolezze, dellenostre sconfitte e sciocchevendette, e ridevamo anco-ra più forte nel pensare aquelle a cui saremmo an-dati incontro in futuro peril nostro vizio assurdo diessere noi stessi e non in-vece qualcun altro sottomentite spoglie o sotto det-tatura.

Ed ora che ti succede? Tiho rivisto dopo tanto tem-po in televisione, mentre tiaccompagnavi a quelli cheun tempo giurammo di sfi-dare, mentre salivi le loroscale e giocavi con le lororegole. E allora mi sonochiesto quale mirabolante

e terribile conversione tiavesse toccato, quale lucesulla strada di una Dama-sco fin troppo terrena tiavesse accecato e forse per-fino tolto la memoria. Dim-mi, sulla strada verso ilpotere esiste forse una do-gana in cui abbandonare ibagagli e i vestiti, per pren-dere nuove valigie e abitidifferenti? E dove l’hai la-sciato quel ragazzo che seistato e che ora sarebbe iltuo miglior accusatore?

Non lo so. Mi accontentodi ripercorrere i nostri vec-chi sentieri, con la sensa-zione illusoria di poterti ri-trovare qui e riscoprire chesei tornato sulle antichetracce.

Dopotutto c’è sempretempo; le montagne sannoaspettare.

E nell’attesa ti lascioquella vecchia poesia che ciammoniva a non lasciartrascorrere la vita invano.Ti fa ancora un qualche ef-fetto? A me, lo stesso diallora.

Al di là della doganaLettera a un amico

LÀ NEI GIARDINI DEI SALICI

(di William Butler Yeats)

Fu là nei giardini dei saliciche io e la mia amata ci incontrammo;Ella passava là per i giardinicon i suoi piccoli piedi di neve.

M’invitò a prendere amore così come veniva,come le foglie crescono sull’albero;ma io, giovane e sciocco,non volli ubbidire al suo invito.

Fu in un campo sui bordi del fiumeche io e la mia amata ci arrestammo,e lei posò la sua mano di nevesulla mia spalla inclinata.

M’invitò a prendere la vita così come veniva,come l’erba cresce sugli argini;ma io ero giovane e sciocco,e ora sono pieno di lacrime.

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Marzo 201310 DRAGONE

Appuntamenti a Dronero e dintorni

Venerdì 5 e 12 aprile, ore 21Aspettando il 25 aprile – Roccabruna, Dronero, Villar San CostanzoDopo il primo appuntamento il 22 marzo a Roccabruna, continuanonel mese di aprile gli incontri nell’ambito dell’iniziativa “Aspettando il25 aprile”.Venerdì 5 aprile: presso il Cinema Teatro Iris di Dronero alle ore 21,Recital del gruppo Teatro Angrogna, “Bianca: una, cento donne nellaresistenza” di e con Maura Bertin e Jean Louis Sappè.Venerdì 12 aprile: presso la Sala Polivalente di Villar San Costanzo alleore 21, “La classe quinta della scuola primaria “Nuto Revelli” di Villarpresenta: “Memoria e storia degli ex-Internati villaresi”.In fo : Comune d i Roccabruna, te l . 0171-917201,www.comune.roccabruna.cn.it; Comune di Dronero, tel. 0171-908703, www.comune.dronero.cn.it; Comune di Villar San Costanzo,tel. 0171-902087, www.comune.villarsancostanzo.cn.it.

Venerdì 12 aprile, ore 21Incontro con l’autore - DroneroVenerdì 12 aprile alle ore 21 presso la Biblioteca Civica di Dronero, ViaValmala 9, si terrà nell’ambito dell’iniziativa “Incontro con l’autore” lapresentazione del libro di Maria Grazia Crozzoli “Io, Claudia e Pluk”,Gruppo Editoriale Castel Negrino. Ingresso libero.Info: Biblioteca Civica di Dronero, tel. 0171-918834

Venerdì 12 aprile, ore 21“Un giardino tra i monti – La flora alpina” - DroneroIl Bar Pasticceria Mon Desir, in Via IV Novembre 20 a Dronero,propone per venerdì 12 aprile alle ore 21 “Un giardino tra i monti – Laflora alpina”, conferenza a cura di Enzo Resta (Guida naturalistica-G.A.E.-ONCN-CAI). Serata dedicata alla visione attraverso immaginifotografiche di numerose specie floreali che arricchiscono e coloranole nostre montagne dalla Valle Po alla Valle Tanaro. Info e prenotazio-ni: 320-4665174.Da giugno a settembre si organizzano escursioni e workshop fotogra-fici sulla flora alpina.Info: Bar Pasticceria Mon Desir, Via IV Novembre 20, Dronero, tel.0171-917707

Sabato 20 aprileValle Macra 1911 – Una guida per il presente - DroneroSabato 20 aprile si terrà in Via Roma a Dronero la giornata dedicataa: “Valle Macra 1911 – Una guida per il presente”, a cura e con lapresenza del prof. Piercarlo Grimaldi, antropologo, rettore dell’Univer-sità di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, curatore dell’edizione incopia anastatica della guida di Giovanni Lantermino, edita nel 1911,ripubblicata dalle Messaggerie Subalpine nel 2012 e di Carlin Petrinifondatore di Slow Food, prefatore della guida.Alle 10.30 si svolgerà un incontro/dibattito sulle interessanti prospet-tive della Valle Maira con la partecipazione di Sindaci, Assessori alTurismo, Imprenditori locali, Associazioni di turismo ambientale.Dalla mattinata saranno esposte foto storiche e nuovi scatti sulla Vallea cura di FotoSlow Valle Maira, e una panoramica di Realtà Economi-che locali.Nel pomeriggio ci sarà la presentazione ufficiale della Guida conletture dell’attore Luca Occelli. In seguito si visiterà la saletta/museodella Tipografia.Domenica 21 aprile è prevista la possibilità di visita guidata alleborgate del Comune di Marmora.Questa la proposta degli amici dell’Isola che…c’è (gruppo di amici ecommercianti dell’isola pedonale di Via Roma che dal 2009 propon-gono eventi nella strada) per l’Earth Day mondiale (che questo annosarà lunedì 22 aprile), anche in relazione al comunicato della FAO perla prossima Giornata internazionale della montagna che si celebreràil prossimo 11 dicembre: “Mountains - Key to a Global Green Eco-nomy” si comprende che la Valle Maira rientra nel tema: ”…. i benie servizi della montagna sono primari per il raggiungimento di una‘crescita verde’, ma sono crescenti le minacce per la loro offertasostenibile, crediamo che questo tema possa accrescere la consape-volezza sul perché le montagne siano importanti per un’economiaverde e uno sviluppo sostenibile globale e come le nuove opportunitàdovrebbero portare benefici alle regioni montuose e ai bassi piani,invece di contribuire al degrado degli ecosistema montani” (dal co-municato della FAO).L’avvenimento si svolgerà sabato 20 aprile dalle ore 10 in Via Romaa Dronero. In caso di maltempo nel Salone ex Tripoli, in Via Mazziniangolo Via Roma.Info: Danilo tel. 0171-904212, [email protected]

Giovedì 25 aprileCamminata sui sentieri partigiani – Dronero, Frazione S. Marghe-ritaIn occasione della Festa della Liberazione, l’Associazione “RifugioPartigiano Detto Dalmastro” organizza una marcia guidata con arrivoal Rifugio Partigiano “Detto Dalmastro” in Frazione Santa Margheritadi Dronero, per far conoscere la storia del rifugio, della II DivisioneGiustizia e Libertà in Valle Maira e visitare il centro rete di documen-tazione del progetto “Memoria delle Alpi”.Tempo di percorrenza: circa 1 ora – percorso facile con dislivellocirca 100 metri.Partecipazione: gratuita.

Ritrovo: ore 10.30 al bivio della Borgata Bedale di Paglieres, SanDamiano Macra.Pranzo al sacco nei locali del rifugio. Caffè e dolce offerto dall’Associa-zione “Rifugio Partigiano Detto Dalmastro”.Info: tel. 340-7334656.

Da giovedì 25 a domenica 28 aprileSagra del Saleset – Villar San CostanzoLa Sagra del Saleset si svolgerà da giovedì 25 aprile a domenica 28aprile 2013 nella Sala Polivalente di Villar San Costanzo.Menù: Insalata tradizionale di “Saleset”, tomino villarese, braciola dimaiale, uovo al tegamino, dolce.Prenotazione obbligatoria: euro 15.00 non tesserati -12.00 tesserati ProVillar.Info e prenotazioni: tel. 333-9054516, 347-8813546, 328-2176406.Giovedì 25 aprile: pranzo dalle ore 12. Nel pomeriggio visite accompa-gnate al Santuario di San Costanzo al Monte e alla Cappella di SanGiorgio e Cripta, dalle ore 15 alle ore 18.Venerdì 26 e sabato 27 aprile: cena dalle ore 19.30.Domenica 28 aprile: pranzo dalle ore 12.Info: www.provillar.it

Sabato 27 e domenica 28 aprileFiera di San Marcelin – MacraProgramma della 167° Fiera di Sant Marcelin:Sabato 27 aprile:ore 15.30 Apertura mostre con Sergio Garino e Ober Bondiore 16 Impariamo a ballare Occitano con Daniela Mandrileore 18 Apertura banco di beneficienza e servizio gastronomicoore 21 Fiaccolata d’oc con “Lo Cepon”ore 22 Concerto con LOU DALFINore 23.30 Musica con DJ KAMILLODomenica 28 aprile:ore 10.30 Santissima Messa con Processioneore 12.30 Pranzo “Dinar a la mòda de lhi anchoiers”ore 14 Allegria, stupore e magia con: BARBA BRISIU lo scultore con lamotosega, PREZZEMOLO e i giochi di una voltaore 15.30 RESCONTRE di SONAIRES e gran BALLO OCCITANO CONSERGIO BERARDOInfo: Comune di Macra, tel. 0171-999161, [email protected] –www.comune.macra.cn.it

SI BALLA

Sabato 6 e sabato 20 aprileA Roccabruna il sabato … si Balla!! – RoccabrunaLe serate di Ballo Liscio si terranno presso la Sala Polivalente Palazzettodello Sport in Strada Pietro Acchiardi, 14 a Roccabruna:6 aprile: si balla con i “Ciao Cerea”.20 aprile: si balla con i “Fratelli di Campagna”.Ingresso 7 euro / Ingresso tesserati 5 euro / Possibilità di tesserarsidurante le serate.Info e prenotazioni: Pro Loco Roccabruna, tel. 335-6854349 Eralda, tel.347-9387625 Cristina.

Sabato 13 aprileA Roccabruna il sabato … si Balla!! – RoccabrunaLe serate di Ballo Occitano si terranno presso la Nuova Sala Polivalentein Strada Marcabrun a Roccabruna (vicino al campo sportivo):13 aprile: si balla con i “Roussinhol”.Ingresso 7 euro / Ingresso tesserati 5 euro / Possibilità di tesserarsidurante le serate.Info e prenotazioni: Pro Loco Roccabruna, tel. 335-6854349 Eralda, tel.347-9387625 Cristina.

Sabato 24 aprile, ore 21.30Bal d’Oc – RoccabrunaL’Associazione culturale “Lou Balet” organizza Bal d’Oc presso il Cen-tro sportivo Valle Maira a Roccabruna.Sabato 24 aprile: alle ore 21.30 si balla con “La Peiro Douso”.Gli appuntamenti successivi:11 maggio: alle ore 21.30 Grande Festa dei corsi.Info: tel. 0171-904064, www.danielamandrile.it

MUSICA, CONCERTI E SPETTACOLI TEATRALI

Aprile 2013Stagione Teatrale 2012/2013 “Confini Sconfinati” – Caraglio e Bu-scaSantibriganti Teatro presenta la Residenza Municipale di Caraglio, diBusca, delle Valli Grana e Maira presso il Teatro Civico di Caraglio e ilTeatro Civico di Busca.Stagione teatrale 2012/2013 “Confini Sconfinati”.Venerdì 5 aprile: alle ore 21 nel Teatro Civico di Busca, “Racconti di unavecchia sirena” di e con Barbara Covelli, collaborazione artistica Anto-nio Catalano, Antonio Russo, costumi e oggetti di scena Lorella Belelli,il fondale è un’opera di Antonio Catalano. Erbamil (Bergamo).Dando vita ad un’immagine nata dalla fantasia leggera e poetica diAntonio Catalano, la vecchia sirena, in una lieve atmosfera incantata,porta il pubblico nel suo universo millenario, che poi è uno scrignoprezioso, quello delle nonne-antenate, che con il loro sguardo diverso

ci aprono porte.Venerdì 12 aprile: alle ore 21 nel Teatro Civico di Caraglio, “SalvatoreGaetano detto Rino”, testo di Girolamo Lucania e Jacopo Crovella,con Jacopo Crovella, agli strumenti Olmo Morandi, regia, disegno luciGirolamo Lucania, musica Rino Gaetano. Il cerchio di gesso (Torino).Rino Gaetano è stato il più grande cantante teatrante della storia. Unsatiro. Un ironico fotografo della realtà. Un eccelso narrastorie. La suavita piena di incursioni notturne e di sfoghi, di scherzi e di incontri, èstata di un’intensità indicibile. E raccontare Rino vuol dire narrarel’oggi.Venerdì 19 aprile: alle ore 21 nel Teatro Civico di Caraglio, “E adessosipario”, testi e regia Ivano Bruno, con Massimo Barale, Ivano Bruno,Renato Cavallero, Fabiola Cuomo, Monica D’Alessio, Franca Orru,Franz Preve, Laura Anna Prochietto, Paolo Rosso. Modus Teatrandi(Torino).Gli artisti di un’improbabile compagnia teatrale, abbandonata dalregista che scappa con la cassa a pochi giorni dal debutto, per nonessere accusati di inadempienza contrattuale dall’organizzatore, siritrovano ad inventare uno spettacolo con cui andare in scena. Nasce-rà un vivace varietà musicale.Venerdì 26 aprile: alle ore 21 nel Teatro Civico di Busca, “Un postoper volare, opera lieve per Tenco e Pavese”, drammaturgia e musicaoriginali Orlando Manfredi, con Luca Occelli e Orlando Manfredi,disegno luci Marco Ferrero, installazione scenica Ivan Tozzoli, consu-lenza artistica Mauro Piombo. Santibriganti Teatro.Partendo dal proprio vissuto di cultori ed estimatori di Luigi Tenco eCesare Pavese fin dall’infanzia, muovendosi da esperienze familiariautentiche e suggestive, gli attori portanoin scena le intersezioni tra un autore e l’altro, attraverso un intriganteviaggio sensoriale, senza confini. http://www.santibriganti.it/produ-zioni/2009/volare.htm

Note: Gli spettacoli si svolgono tutti nel Teatro Civico di Caraglio viaRoma 124 e nel Teatro Civico di Busca piazzetta del Teatro 1.Biglietti: intero euro 12, ridotto euro 10, ridotto speciale euro 5.Domenica pomeriggio posto unico euro 5. Ridotto giovani fino a 25anni, studenti universitari, anziani oltre 65 anni, soci ARCI, tesseratiassociazioni socioculturali della Valle Grana, allievi scuole di teatromusica e danza del Piemonte, soci di +Eventi. Ridotto speciale allieviscuola di teatro Teatro dal di Dentro, ragazze/i fino a 18 anni. CarnetCome tu mi vuoi euro 80 (E’ una carta con 10 ingressi non nominale,si può utilizzare per 10 spettacoli distinti o può essere sfruttata da ungruppo anche per vedere un solo spettacolo; sono valide tutte lecombinazioni intermedie). Apertura cassa un’ora prima dello spetta-colo.Info, prenotazioni, vendita carnet: Comune di Caraglio, BibliotecaCivica, tel. 0171-617714/18 (ma - ve ore 14.45 – 18, me e sa ore 9– 12); Comune di Busca, Biblioteca Civica, tel. 0171-948621 (lu – ma– gio – ve 15 – 18 ma 10 – 12); Santibriganti Teatro, tel. 011-643038 (dal lun. al ven. ore 10.30 -13 e 14-18), www.santibriganti.it,[email protected]

Domenica 7 e domenica 28 aprilePomeriggi musicali – DroneroIl Civico Istituto Musicale e l’Assessorato alla Cultura del Comune diDronero presentano la rassegna “Pomeriggi musicali” presso la ScuolaMedia a Dronero.Domenica 7 aprile: alle ore 18 Duo Pianistico Paola Biondi – DeboraBrunialti.Domenica 28 aprile: alle ore 18 Ensemble Vocale “Vocaleight”.Rosmarie Braendle, Annalisa Gertosio, Federica Gertosio, MichelaVerutti - Pinuccio Gertosio, Fabrizio Pepino, Enrico M. Belliardo,Roberto Mattiauda - Pianoforte - Raffaella Bertaina.Ingresso libero.Info: Comune di Dronero, tel. 0171-908703

PROPOSTE GASTRONOMICHE

Aprile – maggioRacconti di una Valle. Itinerari enogastronomici in Valle Mairasulle tracce degli antichi mestieri.Racconti di una valle. Tradizioni centenarie tramandate attraverso legenerazioni affiorano oggi, vive più che mai. A chi vive determinatiterritori spetta il compito di raccogliere quest’eredità per tramandarlaai propri figli. Come una base salda, un terreno al quale radicare ipropri piedi ed aprirsi al vasto mondo. Proprio questi sono gli idealiche hanno spinto alla nascita del progetto. La forte coscienza diessere custodi di un territorio ricco di storia, folklore, cultura, atavicasaggezza. E la volontà di farlo conoscere, rivalutarlo, in un certosenso di scommetterci.A questo scopo, differenti professionalità da anni operanti sul territo-rio si sono unite per offrire al curioso viaggiatore l’opportunità dicogliere la più profonda essenza della Valle Maira. Un viaggio culturalee sensoriale fatto di gusti, parole, istantanee da una terra senza tempo.Di profumi e di sapori della cucina occitana. Una ricerca di storia eidentità nella quiete della primavera montana, un tempo da dedicareal proprio Io.Di qui viene alla luce “Racconti di una Valle”, una serie di itineraritematici sulla bassa media ed alta Valle Maira che, partendo dallarinomata enogastronomia occitana, intendono svelare antiche storie,

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Marzo 2013 11DRAGONE

Appuntamenti a Dronero e dintorni

vecchie leggende, e raccontare di mestieri di un tempo andato che siripropongono oggi come custodi di un’eredita secolare.Per chi ama lasciarsi travolgere dall’energia di un territorio.Per chi desidera assaporare il sapore del formaggio di malga.Per chi cerca uno spazio di quiete.Per chi si vuole lasciare trascinare dalla potenza dei balli occitani.Per chi vuole conoscere un pezzo della storia di queste vallate.Programma:

Sabato 13 aprile e sabato 18 maggio 2013Dronero e Villar san Costanzo. Suggestioni di tempi andati. La vecchiaruota di un mulino ha ripreso a lavorare. I racconti di una famiglia cheha creduto nella propria passione. La Dronero inedita, signorile citta-dina sconosciuta agli occhi dei più, tra i merli del ponte medievale e ivicoletti che si infilano tra le ville nobiliari. E poi la magica san Costanzoal Monte che con i suoi millenari capitelli ci racconta storie di fede, artee devozione, alla scoperta di un sito che ha ancora molti segreti dasvelare. L’appuntamento è alle ore 9.00 in Piazza Martiri della Libertà (difronte al cinema-teatro). Visita al quattrocentesco Mulino della Rivieraed alla tradizionale macinatura a pietra delle farine. Passeggiata nelcentro storico di Dronero. Spostamento alla Chiesa di san Costanzo alMonte con mezzi propri. Visita al monumentale complesso romanico-gotico. Costo totale del pacchetto 10 euro. Su prenotazione.

Sabato 27 aprile e sabato 25 maggio 2013Celle di Macra. Aspettando gli acciugai…. “Ancjue, ancjue” gridavanoi nostri nonni tirando il carretto, e ponendo le basi per la costruzione diun’identità che ancor’oggi caratterizza la Valle Maira nel mondo. Ma chierano questi acciugai e, soprattutto, come mai un pesce di mare èdiventato una tipicità alpina? La giornata “Aspettando gli acciugai…”intende appunto proporre un assaggio della storia culturale di una fra lepiù belle vallate dell’arco alpino occidentale, in preparazione alla Fieradi san Marcelin di Macra ed alla Fiera degli acciugai di Dronero. Per chivolesse approfondire la tematica l’appuntamento è alle ore 16.00 sulpiazzale di Celle di Macra. Visita guidata al Museo degli Acciugai, alPolittico di Hans Clemer contenuto all’interno della Parrocchiale ed allacappella di san Sebastiano. Spostamento con mezzi propri a Macra,visita alla Fiera di san Marcelin (sabato 27) con la musica occitana diSergio Berardo, cena con menù a tema presso la Locanda dei Ciclamini.Costo totale del pacchetto 35 euro. Possibilità di pernottamento a prezziconvenzionati. Possibilità di escursione sul Sentiero dei Ciclamini per ladomenica. Su prenotazione.

Sabato 11 maggio e sabato 8 giugno 2013Elva. Incanti d’ alta quota. Artisti fiamminghi alla ricerca di nuovi spazida narrare. Commercianti di capelli alla scoperta del mondo. Li sipotrebbero definire come storie di tempi andati, esempi di coraggio,romantiche avventure, od ancora eredità culturali da un lembo di terraincastonato fra i monti. Con l’inoltrarsi della primavera, Elva si preparaad accogliere i suoi ospiti offrendo scorci incantevoli e panoramimozzafiato. Per chi volesse scoprire la magia di questo meravigliosoborgo dell’alta Valle Maira, il ritrovo è alle ore 14.00 c/o Il Rifugio “Lasousto del Col” di Elva (Colle san Giovanni). Passeggiata fino a Serre(in caso di maltempo spostamento con mezzi propri). Visita guidata agliaffreschi di Hans Clemer nella chiesa di s. Maria ed al Museo dei“Caviè”. Cena a base di prodotti tipici occitani in rifugio. Costo totale delpacchetto euro 35. Possibilità di pernottamento a prezzi convenzionati.Su prenotazione.

Tutte le proposte sono su prenotazione.Info e contat t i : Daniela Rebuffo, te l . 380-5032614,[email protected], Pagina facebook: Racconti di una Valle.

Da Pasqua al mese di aprileGli spazi del silenzio al Rifugio Palent – Macra, Borgata PalentIl Rifugio Palent propone il seguente programma da Pasqua a tuttoaprile:Domenica 31 marzo: “Pasqua con l’agnello sambucano”.Lunedì 1 aprile: “Pasquetta – Escursione”: pomeriggio ore 14 ritrovo alRifugio, percorso di zone di camminata su sentiero della Cialliera. Alrientro merenda e inaugurazione del nuovo Affittacamere.Domenica 14 aprile: “Il re agnolotto”.Domenica 21 aprile: Escursione con accompagnatore Demetrio Zema:ritrovo al rifugio ore 10, percorso facile per tutti di circa 2 ore.Mercoledì 24 aprile: Escursione con la Luna Piena (notturna). Ritrovoal rifugio alle ore 19 per cenare, alle ore 21 escursione sotto le stelle conpossibilità di pernottamento.Domenica 28 aprile: “Le erbe di montagna”.Per tutte le iniziative richiesta la prenotazione con due giorni di anticipo.Info: Paolo Testa, Rifugio Palent, Borgata Palent, Macra, tel. 340-8237898, 0171-1872741, in fo@r i fug ioa lp inopalent . i t ,[email protected], www.rifugioalpinopalent.it

Venerdì 19 aprileCene a tema all’Istituto Alberghiero – DroneroCene a tema presso il ristorante dell’Istituto Alberghiero “G. Donadio”di Dronero (Via Valle Maira 19), sede associata dell’Istituto Alberghiero“G. Giolitti” di Mondovì. Gli allievi delle classi quinte dell’Istituto propon-gono una serie di piacevoli appuntamenti gastronomici organizzatidurante tutto l’anno scolastico, che vogliono creare un ambiente di altaclasse e approfondimento culturale ed eno-gastronomico.

Venerdì 19 aprile 2013: “La cena della bontà”. La cena è un’occasioneper premiare con Integrazienda le strutture meritevoli per aver datoun’occasione in più agli alunni diversamente abili, inoltre il ricavato saràdevoluto alla scuola informale St. John di Korogocho, in particolareampliamento biblioteca e acquisto libri.Gli appuntamenti successivi:Maggio 2013 (data da definire in base alle condizioni climatiche): “Nelgiardino dell’Eden”. Cena che si terrà nel giardino dell’azienda agrariadell’istituto Virginio di Cuneo.Costo delle cene: 30 euro a persona (vini inclusi). Il pagamento dovràessere effettuato tassativamente tramite bonifico bancario che serviràanche come conferma di prenotazione:IBAN: IT 45Q06 90610201 0000000 33488 intestato all’Istituto Alber-ghiero, causale: cena del … Dronero, cognome prenotante e n. persone.Info e prenotazioni: inviare messaggio con nome e numero di telefono al349-0764440 (sarete ricontattati) oppure chiamare al n. 0171-905350 echiedere della Prof.ssa Monchiero Monica oppure tramite e-mail [email protected]

Su prenotazioneAlla Chabrochanto – San Damiano Macra, Borgata PodioTorna la primavera e si ricomincia l’attività di vendita dei prodotti azien-dali, previo avviso presso l’Azienda Agrituristica Lo Puy – La Chabro-chanto.Aperto anche come locale degustazione.Info: Azienda Agrituristica Lo Puy – La Chabrochanto, Borgata Podio, SanDamiano Macra, tel. 339-3155848 Marta, www.lopuyvallemaira.com

Gustare il Castelmagno nella valle senza tempo – Valle GranaUna gustosa proposta di visita in Valle Grana, alla scoperta del Castelma-gno. In mattinata visita ad un caseificio e alle grotte di stagionatura,degustazione e possibilità di acquisto direttamente dai produttori. Pranzoin ristorante convenzionato con due antipasti, gnocchi al Castelmagno,secondo, dolce, caffè e vino. Nel pomeriggio visita guidata al “paesesenza tempo”, alla scoperta dell’antico borgo dove vivono i “Babaciu”,personaggi a grandezza naturale realizzati in fieno e legno, che animanole vie riproponendo mestieri e usanze antiche. Quota di partecipazione,con accompagnatore naturalistico, euro 29 (per gruppi di minimo 20persone).Info e prenotazioni: Ecomuseo Terra del Castelmagno – Associazione LaCevitou, Fraz. S.Pietro 89, Monterosso Grana, tel. [email protected] www.lacevitou.it

ESCURSIONI E ATTIVITA’ ALL’ARIA APERTA

SCOPRINATURA - GUIDA NATURALISTICA E SPELEOLOGO ENZO RESTAInfo e prenotazioni (entro h. 16 del giorno antecedente l’escursione): cell.338-5811520, 349-3300610, [email protected], www.scoprinatura.info

Sabato 6, sabato 13 e domenica 21 aprileElva, perla della Valle Maira – Valle Maira, ElvaCon o senza racchette da neve. Passeggiata tra le borgate di Viani, Laurentie Chiosso. Tempo di percorrenza: 4/5 ore ad anello. Difficoltà: facile di scarsoimpegno. Dislivello: 193 m. Pranzo al sacco. Ritrovo: ore 9 in Borgata Serredi Elva. Al termine visita guidata agli affreschi di Hans Clemer nella ChiesaParrocchiale. Prenotazione obbligatoria entro le ore 16 del giorno prima. Info:Guida Naturalistica Enzo Resta cell. 338-5811520.

Giovedì 25 aprileGrotta del diavolo 1431 m – Valle Maira, Stroppo, loc. San MartinoIn Valle Maira non ci sono vere e proprie grotte che si estendono in profondità(o almeno non sono ancora state scoperte...). Diversi sono però gli antricavernosi, detti “Balme” in parlata locale, da cui prende il nome ad esempiol’Alma di Macra. Qui siamo nei pressi di Stroppo e la leggenda parla delDiavolo e dei 12 Apostoli (...). Tempo di percorrenza: 3 ore circa a/r. Ritrovo:ore 14.30 piazzale in Stroppo. Difficoltà: facile. Prenotazione obbligatoriaentro le ore 16 del giorno prima.Info: Guida Naturalistica Enzo Resta cell. 338-5811520.

Domenica 28 aprileSentiero degli Acciugai – Valle Maira, Celle di MacraCon o senza racchette da neve. Breve e significativa panoramica sui luoghidi origine degli acciugai venditori di pesce conservato. Tempo di percorrenza:4/5 ore ad anello. Difficoltà: facile di scarso impegno. Dislivello: 317 m.Pranzo al sacco. Ritrovo: ore 9.30 in Borgata Chiesa. Prenotazione obbliga-toria entro le ore 16 del giorno prima.Info: Guida Naturalistica Enzo Resta cell. 338-5811520.

ACCOMPAGNATORE NATURALISTICO MARCO GRILLOInfo e prenotazioni: tel. 329-1695053 - Prenotazione obbligatoria – Costoescursione: euro 10,00www.alpicuneesi.it/guidenaturalistiche/marcogril lo/index.htm -www.jimbandana.altervista.orgTutti i lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 14.30Passegginate naturalisticheMarco Grillo, Accompagnatore Naturalistico e Guida Ambientale Escursio-nistica, ma soprattutto … neo Papà propone: Passegginate naturalistiche(per conoscere altri neo genitori, osservando in modo semplice la natura).Per chi: neo genitori con bimbi da 0 a 6 anni.Con cosa: passeggino, carrozzina, ovetto, zainetto, marsupio, ecc.

Quando: tutti i lunedì, mercoledì e venerdì (altri giorni a richiesta) a partiredalle ore 14.30.Durata: 1 o 2 ore circa a seconda del percorso.Abbigliamento: scarpe comode.Costo: euro 5 a bimbo sino a 3 anni (gratis adulti accompagnatori).Info e prenotazioni: tel. 329-1695053, mail:[email protected], web: www.jimbandana.altervista.org

MOSTRE ED ESPOSIZIONI

Fino a sabato 27 aprile“Sequenze” – DroneroAl Mulino della Riviera di Dronero è allestita, a cura del Gruppo FotoSlowValMaira, la mostra “Sequenze”, mostra di pittura del gruppo artistico“UP arte”. La mostra sarà visitabile fino a sabato 27 aprile tutti i sabatimattina dalle ore 9 alle ore 12.30 e con stesso orario domenica 7 aprile.“UP arte” è un piccolo gruppo di artisti caragliesi, nato nell’anno 2012,il cui scopo è la condivisione dell’arte, in particolare quella figurativa, nellesue varie espressioni. Fine ultimo è quello di preservare lo spirito inizialebasato sulla ricerca, sul confronto e sulla crescita personale. Il gruppoespone in mostre collettive e personali presso le Sale Comunali del“Filatoio Rosso” di Caraglio ed è aperto a nuove esperienze per accre-scere la propria personalità creativa e ricreativa.Info: FotoSlow ValMaira, [email protected]; Mulino dellaRiviera tel. 0171-902186.

Prorogata fino al 1 aprile“L’arte della Meraviglia. Costumi di scena della Fondazione Cerratel-li” – CaraglioPresso il Filatoio di Caraglio è allestita la mostra “L’arte della Meraviglia.Costumi di scena della Fondazione Cerratelli” a cura di Roberta OrsiLandini. Nelle sale espositive, che già avevano ospitato gli abiti sculturadi Capucci, sono esposti 40 dei circa 25 mila costumi di scena realizzatidalla Casa d’Arte Cerratelli nel corso di numerose collaborazioni conimportanti registi, costumisti e artisti.L’evento è organizzato dall’associazione culturale Marcovaldo con ilsostegno di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, FondazioneCRC e Fondazione CRT, in collaborazione con il Comune di Caraglio,l’associazione culturale Auriate e la Fondazione Cerratelli.La mostra è stata prorogata fino al 1 aprile con i seguenti orari: dal giovedìal sabato 14.30-19; domenica e festivi 10-19.Info: Associazione culturale Marcovaldo, tel. 0171-618260 -www.marcovaldo.it; Numero verde Regione Piemonte 800 329 329.

Prorogata fino al 1 aprile“Miche Berra – Una storia di arte e vita” – Caraglio, Cuneo eDroneroSabato 24 novembre è stata inaugurata presso il Filatoio di Caragliola mostra a cura di Ivana Mulatero “La collezione d’arte di MicheBerra. Una storia di arte e di vita”, allestita anche a Cuneo e Dronero.La mostra dedicata a Miche Berra, uno dei più importanti intellettualicuneesi della seconda metà del Novecento, è un caleidoscopio in cuiritroviamo arte, giornalismo, impegno civile e amore per la propriaterra. È un racconto esemplare per chiunque voglia confrontarsi conquel particolare habitus mentale che è la cuneesità, intreccio sapientedi genio, operosità, modestia, sobrietà, tenacia.Nelle sale auliche del primo cortile del Filatoio di Caraglio, sonoesposte 150 opere della collezione Berra, realizzate da un centinaiodi artisti di origine non solo cuneese. I quadri dei nostri MatteoOlivero, Carlo Sismonda, Bernard Damiano, Tanchi Michelotti eGiulio Boetto - solo per citarne alcuni - si alternano alle opere diRenato Guttuso, Ottavio Steffenini, Felice Casorati, Luigi Spazzapane Antonio Ligabue. Ma c’è spazio anche per le ceramiche di EgoBianchi, le sculture di Michel Pellegrino e Luigi Valerisce e per leopere di diversi artisti slavi, nordici e sudamericani. Il tutto organiz-zato in nove sezioni tematiche che danno una chiave di lettura nonscontata ad una collezione unica nel suo genere.La mostra, che è stata prorogata fino al 1 aprile 2013 ha tre sezionistaccate nel Museo Luigi Mallé di Dronero (La galassia artistica dellaGranda - Tra Parigi e Cuneo), nel Museo Casa Galimberti di Cuneo(L’istinto e il gusto di un provinciale d’assalto. L’arte e la storia) enella redazione de La Stampa di Cuneo (Miche Berra recensored’arte, saggista e scrittore).Orari:Il Filatoio, Caraglio: dal giovedì al sabato dalle ore 14.30 alle 19.00,la domenica dalle ore 10 alle 19.Museo Civico Luigi Mallé, via IV Novembre 54, Dronero: domenicaore 14.30-18.30 (ingresso: intero 3 euro; ridotto 2 euro).Museo Casa Galimberti, piazza Galimberti 6, Cuneo: visite guidate dalgiovedì alla domenica alle ore 15.30 e alle ore 17 (ingresso: gratuito).Redazione de La Stampa, corso Nizza 11, Cuneo: dal giovedì alladomenica dalle ore 15.30 alle 19 (ingresso: gratuito).La mostra è organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo conil sostegno di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e Fonda-zione Cassa di Risparmio di Cuneo, grazie al contributo della Fonda-zione Crt, in collaborazione con i Comuni di Caraglio, Cuneo, Drone-ro, l’associazione culturale Auriate e La Stampa.Info: tel. 0171-618260 oppure Numero verde della Regione Piemon-te 800 329 329.

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Marzo 201312 DRAGONE

necrologi

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Marzo 2013 13DRAGONE

Il Presidente lo avevadetto in mezzo alle righedella nostra intervista di seimesi fa, si trattava del pro-getto di creare a Torino unaresidenza per studenti dro-neresi e della Valle che con-sentisse di affrontare aglistudenti universitari la tra-sferta torinese a costi age-volati.

Per l’Ing. Allemandil’Università era una metache difficilmente rientravatra le aspirazioni dei giova-ni droneresi, i tempi eranodiversi ed il problema, al-lora, era di assicurare unaistruzione primaria al mag-gior numero possibile digiovani. Poi i tempi sonocambiati e con il boom eco-nomico l’Università è di-ventata alla portata di tut-ti, o quasi. Ora l’illusione èfinita e gli studi universita-ri, soprattutto quando ri-chiedono la permanenzavicino alla sede universita-ria, tornano ad essere pro-blematici per i bilanci fa-migliari.

La Fondazione Alleman-di, con il suo PresidenteRubino e tutto il Consiglio,ha deciso di allargare l’of-ferta di sussidi verso i gio-vani desiderosi di migliora-re la propria formazione,attraverso l’acquisto di unalloggio capiente di circa120 mq., in Torino, allog-gio da adibire a foresteriaper studenti di Dronero edella Valle Maira, 5 postiche verranno assegnati an-nualmente con apposito

Bando. Il reddito ed il buonprofitto negli studi sarannoi due elementi in base aiquali verranno assegnati iposti, il tutto ad un costo digran lunga inferiore ai va-lori correnti di mercato.

L’offerta sarà indirizzataagli studenti di corsi di lau-rea in discipline tecnico-scientifiche.

La Fondazione precisa“Questa iniziativa ha duefinalità, l’adeguamento del-le finalità della Fondazioneai tempi e la salvaguardiadel patrimonio della Fon-dazione. Abbiamo acqui-stato un bell’alloggio a To-rino, in Corso Rosselli, ini-ziativa che rappresenta co-munque un buon investi-mento immobiliare in unmomento in cui il mercatoè molto favorevole per chicompra. Al momento ab-biamo finanziato l’opera-zione attingendo alle di-sponibilità della Fondazio-

ne, la futura vendita dellapiccola cascina di VillarS.Costanzo compenseràl’operazione. All’arreda-mento abbiamo provvedu-to sempre con mezzi pro-pri, ma siamo fiduciosi,grazie all’interessamentodi un importante dirigentedell’Istituto SanPaolo diorigini Valmairesi, PaoloPonte, di poter ottenere unfinanziamento”.

E’ un gran piacere darespazio ad una buona noti-zia come questa, che ci per-mette di registrare la ripre-sa vitalità della Fondazio-ne, dopo tanti anni di oblio,e nello stesso tempo di darea qualche giovane la spe-ranza di poter accedere astudi che la crisi di questianni minacciava di allonta-nare da propri orizzonti,dato lo stato di sofferenzaeconomica con cui le fami-glie devono sempre piùspesso fare i conti.

Quale miglior occasionedel 19 marzo ormai trascor-so per parlare dei papà? Eallora parliamone, anzi, giàche ci siamo parliamo an-che delle mamme così ab-biamo anche anticipato lanota festa del mese di mag-gio. Non sono però auguriquelli che invia AntonioPolito, editorialista del“Corriere della Sera”, in unlibro dal titolo provocato-rio: “Contro i papà”, ed.Rizzoli.

Leggendolo attentamen-te si coglie una critica pro-fonda anche alle mamme,cioè, in generale, alla fami-glia italiana. Testi di questogenere suscitano la mia dif-fidenza perché solitamentecontengono tirate moralisti-che e sparano spesso sullaCroce Rossa, ovvero suitentativi, certo non sempreben riusciti, di portare soc-corso a chi si trova in circo-stanze di bisogno.

Così accade con questolibro, che voglio coglierecome occasione per propor-re una discussione sullacondizione di genitori e fi-gli, approfondendo alcuniaspetti sui quali mi trovod’accordo oppure no. Inco-minciamo dalle critiche.

Innanzitutto, se ne avetel’occasione, guardate in In-ternet la puntata del pro-gramma di Rai Tre PresaDiretta del 17/03/2013 efatevi un’idea di cosa staaccadendo nelle famiglieitaliane, in particolare quel-le di giovani laureati usaticome manodopera gratuita(si legga schiavistica) in varistudi professionali (soprat-tutto legali!) poi confronta-tela con la frase di Eliza-beth Kolbert citata in aper-tura del testo: “Con l’ecce-zione dei rampolli della di-nastia dei Ming e di quellidell’aristocrazia nella Fran-cia prerivoluzionaria, i no-stri figli sono i più viziatidella storia dell’umanità.”Nessuno nega che esistononumerosi pelandroni e chemolti genitori ne hanno re-sponsabilità: conosco ilcaso di un disoccupato qua-rantenne che ha richiestol’intervento di gruppi divolontariato per far le puli-zie a casa di sua madre; mipare una paradossale pre-sa per i fondelli e una biecaesibizione di maschilismo.E’ certo doveroso da partedei genitore spingere i figlia trovarsi un’attività, maga-ri usando l’inventiva, anchese non è precisamente quel-la per cui ci si è laureati;piangersi addosso e rifiuta-re qualsiasi cosa, compre-so l’uso della fantasia e del-l’intelligenza non è tollera-bile.

Nel frattempo quelle fa-miglie dovrebbero aver ri-solto almeno temporanea-mente il problema dellepulizie e della tenuta dellacasa. Si vergognino padri emadri che cucinano, fannospesa e pulizie, stirano,riordinano, dipingono, ri-parano, puliscono il giardi-no avendo in casa robustirampolli che piangono sulsofà davanti alla tele (consupermultivisione HD sa-tellitare, magari tridimen-sionale) la loro triste condi-zione di disoccupati.

Secondo Polito però inostri giovani e i loro geni-tori sono in massa così; neconosco invece molti che siarrabattano con contrattiCO.CO.CO, precari con sca-denza a sei mesi o a unanno anche nella pubblicasanità per svolgere compitiessenziali, false partite IVAe contrattisti anomali inattesa da anni di regolariz-zazione, tagliati fuori daidiritti che i lavoratori han-no conquistato con grandefatica decenni fa.

Quali sarebbero i tortidei padri? Innanzitutto nonmandano i figli a vivere sot-to un ponte. A pag. 13 si fanotare che in Italia il 90%dei giovani tra i 18 e i 24anni vive con i genitori equasi il 50% ci resta anchetra i 25 e i 34 anni. Secon-do Polito questo dipende-rebbe dall’ignavia dei gio-vani che non vogliono an-darsene e dei loro genitori,che non li vogliono lasciareandare, permettendo addi-rittura loro di fare sessonella loro cameretta di exbambini. Se però guardia-mo i dati Istat di gennaio,constatiamo che “La disce-sa del numero degli occu-pati italiani riguarda i 15-34enni e i 35-49enni, men-tre prosegue la crescita de-gli occupati con almeno 50anni, presumibilmente amotivo dell’inasprimentodei requisiti anagrafici econtributivi per l’accessoalla pensione”. (http://www.istat.it/it/archivio/83443). Particolarmente“disoccupata” è la fasciad’età più giovane (15-24anni); anche in considera-zione del fatto che moltistudiano, spesso in facoltàa frequenza obbligatoriacome se lo affittano un al-loggio, a meno di non con-tinuare a chiedere i soldi aivituperati papà? I lavorisaltuari, estivi, vacanzieri,finesettimanali, precarissi-mi e spesso in nero nonpermettono certo al pulci-no di volare fuori dal nido.Se anche nella fascia d’etàtra i 25 e i 34 anni l’occupa-zione è in calo, è ovvio cheun crescente numero dipersone è costretta a rima-nere a casa dei genitori; iquali invece a casa vorreb-bero stare ma non possonoperché in pensione non civanno più; fatto questospiacevole ma non necessa-riamente causato da pigri-zia. Diciamo inoltre che disolito i padroni di casa nonaffittano volentieri a preca-ri e disoccupati, anche sedotati di genitori sussidian-ti.

E se qualcuno di questifigli ambisse a metter sufamiglia? Fatti loro, special-mente se volessero compe-rare una casa, crimine gra-vissimo per il Politi, perchéchi lo fa perde la mobilitànecessaria alla società mo-derna, quindi fanno bene lebanche a non concedereloro i mutui. Guai ai geni-tori che comprano la casaai figli, ne faranno degliimmobilisti (meno male chei miei non hanno ragionatocome lui). Se poi qualcunofacesse notare che a forzadi continui spostamenti eprecarietà le nascite sono

in diminuzione e gli italianinon sanno come pagare lefuture pensioni, non imma-gino quale potrebbe esserela risposta.

I genitori non incoraggia-no abbastanza i figli a tra-sferirsi lontano, come sievince dal capitolo Lasciateche i cervelli fuggano al-l’estero. Su questo puntoc’è molto da discutere. E’davvero un bene che un gio-vane, laureato a spese (no-tevoli) dell’Italia vada amettere le sue energie a di-sposizione di un altro pae-se e a pagargli le tasse?Dipende. Se questa sceltacorrisponde ad una realeaspirazione, a qualche op-portunità colta volontaria-mente va benissimo, ma seè un obbligo non va bene.Possiamo davvero lodareuna nazione che non fa al-cuno sforzo per offrire la-voro ai suoi migliori laure-ati e li costringe ad andareall’estero non per qualcheesperienza di studio o ag-giornamento ma per sem-pre, condannandoli comebamboccioni se preferireb-bero una situazione diver-sa? Non ci sarà una via dimezzo tra il totale immobi-lismo e l’andare a finiredall’altra parte del mondo?Siamo sicuri che la disgre-gazione sociale e familiarein nome della globalizzazio-ne ci renderà davvero piùfelici?

In questo caso, visto chele famiglie con figlio unicosono numerose, dovremmoiniziare a costruire moltecase di riposo in cui ricove-rare i futuri anziani con fi-gli altrove, prevedendo an-che di rifornirli di assisten-za nel caso in cui non sianopiù in grado di gestirsi enon abbiano a disposizioneuna pensione principesca(anzi, parlamentare) con laquale sopperire a tutte, maproprio tutte le loro neces-sità. Dovremmo anche pre-vedere sussidi per chi as-solderà costosissime ba-danti, che assisteranno inItalia anziani sempre piùsoli lasciando soli i loroanziani a casa. A me perònon pare che nei program-mi dei partiti l’assistenzaagli anziani occupi un po-sto privilegiato, e nemme-no quella ai bambini (cipensino, semmai, i depre-cati nonni).

E i figli degli auspicatiemigranti? Si spera chenasceranno in paesi doveabbondano gli asili nido ele baby sitter; se non cisono queste risorse non è ilcaso di preoccuparsi, la-sciamo come al solito a casale donne, quelle cioè chesacrificano più frequente-mente il loro lavoro sull’al-tare della mobilità ad ognicosto del marito. Evviva ilprogresso.

Non dimentichiamo poiche molti di questi giornali-sti e politici che tuonanocontro i bamboccioni invi-tandoli a non essere choo-sy, hanno spesso dotato iloro tutelati eredi di posticomodi, fissi e redditizi, inpolitica, in aziende compia-centi, nella pubblica ammi-nistrazione o nell’universi-tà, quindi mettendoli fre-quentemente a carico del

“Contro i papà”Buona festa a papà, mamme,

bamboccioni e supertutelati

La Fondazione Allemandial passo con i tempi

A Torino una residenza per studenti della val Maira

L’edificio di Torino dove si trova l’alloggio

Gita a Firenze per i ragazzi della scuola media di Stroppo. Gli allievi, accompagnatida alcune insegnanti, hanno avuto la possibilità di visitare questa bella città d’arte.Anche se due giorni non sono certamente bastati per catturarne tutto il fascino, èsicuramente significativa la curiosità che ha stuzzicato in ognuno dei presenti, strap-pando alla maggior parte dei giovani partecipanti, la promessa di ritornarci. La capacitàdi stupirsi davanti alle cose belle è una delle doti che si cerca di mantenere viva inquesta scuola. Vista l’esperienza positiva di quest’anno , si sta già pensando alla metadel prossimo anno scolastico!

I ragazzi della Media di Stroppo in gita

RIUNIONE DI

REDAZIONE

La riunione della redazione perla preparazione del prossimonumero e indetta per mercoledì10 aprile alle ore 21 presso lasede di via IV Novembre 63.

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Marzo 201314 DRAGONE

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Ad essere interessatidalla modifica del regola-mento sono i soci assegna-tari dei 18 alloggi della co-operativa edilizia Flavia aproprietà indivisa delle vieStefano Revelli e Attilio Al-lione. Nel 2012, nonostan-te non fossero proprietaridell’alloggio in cui risiedo-no, si sono visti recapitareuna cartella Imu che in al-cuni casi, tra prima e se-conda rata, è arrivata an-che a oltre 400 euro.

Nell’approvare il rego-lamento per l’applicazionedell’imu, l’amministrazio-ne non aveva previsto de-roghe per alcune tipologiedi abitazione, tra cui quel-le di proprietà delle coo-perative a proprietà indi-visa. A fronte di un’aliquo-ta dell’0,4% stabilita perl’abitazione principale,questi immobili sono staticonsiderati come secondecase e quindi assoggettatiad un’aliquota dell’1%.

“Finalmente è stata sa-nata questa anomaliadell’Imu – commenta An-gelo Stanisci, portavocedei residenti, presente alConsiglio comunale – chesi è rivelata molto onero-sa per alcuni di noi. E’ ungesto di equità sociale.Adesso non resta cheaspettare il responso del-l’esposto per la restituzio-ne dell’imu 2012 indebi-tamente pagato”.

Luca Chiapale

mo e Alberto Bianco.La “proposta del sinda-

co” è stata accolta di buongrado, e senza batter ci-glio, dagli altri due com-ponenti della minoranza,il capogruppo GiampieroBelliardo e Marilena Bel-tramo (era assente Alber-to Bianco). Tenan, quindi,è stato di fatto abbando-nato dai suoi “colleghi” digruppo, nonostante l’argo-mento fosse di estremaimportanza tale da richie-dere e pretendere chiari-menti immediati. Potreb-be questo fatto rappresen-tare la prova provata dellevoci, che si susseguono daalcune settimane, di unaprofonda frattura creatasiall’interno della minoran-za che sarebbe divisa orain due fazioni distinte: dauna parte Belliardo e Bel-tramo, dall’altra Tenan eBianco?

La richiesta di Tenanmirava a conoscere l’am-montare del compensopercepito da Hydrodataper i lavori di manuten-zione svolti sulla centrale,

perché non “è stata presain considerazione l’ipotesirelativa all’acquisto di unnuovo motore asincronoche avrebbe avuto gli stes-si costi della riparazionema che sarebbe potutoentrare in funzione nell’ar-co di 15 – 20 giorni”, qualè stato il criterio per l’affi-damento dei lavori di rifa-cimento dell’avvolgimentodel generatore e quantipreventivi sono stati ri-chiesti prima di affidare ilavori alla ditta Rostagno.

A causare lo stop del ge-neratore, come si evincedal preventivo redatto dal-la Maira spa, incaricatadall’Amministrazione dianalizzare il guasto, è sta-to un cortocircuito versomassa di uno degli avvolgi-menti causato da un cedi-mento localizzato dell’iso-lamento dei conduttori.

“Quando è venuta fuoril’entità del guasto – spiegail sindaco Livio Acchiardi– ci siamo rivolti a qualcu-no di fiducia e affidato l’in-carico alla Maira spa”.

Inizialmente i tecnici in-tervenuti della Maira spa edella ditta Giordano han-no sostituito l’interruttoredi parallelo. Il problema,però, ha continuato a per-sistere e dopo altre verifi-che è stato riscontrato ildanneggiamento degli av-volgimenti del generatore.La macchina è quindi sta-ta trasportata nella sededella ditta Rostagno srl diCuneo, specializzata nellariparazione di macchineelettriche rotanti, perl’analisi del guasto e perun preventivo della ripa-razione. I tempi di manca-ta produzione, intanto, siallungavano, con una no-tevole perdita economicaper il Comune di Droneroche ogni giorno di regola-re produzione incassa cir-ca 1.600 euro tra venditadell’energia elettrica e cer-tificati verdi.

Il preventivo per la ri-parazione del generatoreche ha riguardato la rico-struzione dell’avvolgimen-to e dell’albero rotante,comprensivo di adegua-mento alle protezioni allenuove normative Cei,quantificava una spesa dicirca 60.000 euro.

Alla luce della potenzia-le perdita, non sarebbestato meglio, come hachiesto Tenan, valutarel’acquisto di un nuovo ge-neratore, che sarebbe sta-to disponibile in brevetempo? “Ci siamo informa-ti per una macchina sosti-tutiva – dice ancora il sin-daco – ma non è stato pos-sibile, perché quella non èuna macchina di serie.L’acquisto di una nuovasarebbe stato molto piùcostoso della riparazione”.

La perdita, per il Co-mune di Dronero, tra man-cata produzione e ripara-zione del danno, ammon-ta quindi ad oltre 200.000euro.

“I più arrabbiati adessosiamo noi per il mancatoincasso che poteva esserecoperto da un’assicurazio-ne – dice ancora il sindaco –che però non è stata stipula-ta da chi ha messo in fun-zione la centrale (la giuntaBiglione, di cui Tenan eravice sindaco), con le proble-matiche che adesso si gene-rano. Ora questa assicura-zione è stata stipulata”.

Luca Chiapale

Consigliocomunale a

Dronero

Stop allacentralina, grave

danno

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Marzo 2013 15DRAGONE

Dopo due ottimi campio-nati in Seconda Categoria,la squadra della Valle Mai-ra si appresta ad affrontareil suo terzo campionato ri-confermando mezza squa-dra e ingaggiando una mez-za dozzina di giocatori chesi riveleranno acquisti az-zeccati e molti di questisaranno per almeno un lu-stro affezionati alla casaccadronerese.

Quell’anno entravano afar parte della dirigenza,oltre all’ing. Franco Boido,Giovanni Marino, il geom.Giuseppe Isaia , il geom.Giovanni Olivero e, concompetenze tecniche, ilmaestro Attilio Locce. Iquattro avevano militatonella società negli anni ’40– ’50 ed erano stati colonnedello squadrone dell’U.S.Pro Dronero.

Per quanto riguarda igiocatori, erano stati ricon-fermati Lanfranco Cavallo,Sergio Rebuffo, RolandoTorre, Ilio Viscusi, Giaco-mino Belliardo, FrancoChiapello, Walter Corradoe Gianni Viscusi.

Tra i nuovi acquisti tro-viamo invece Italo Mellano,in arrivo dalla Fossanese,ala sinistra con un tirocross al fulmicotone; Anto-nio Masiero, provenientedal Marzotto Valdagno giàin serie C, in servizio mili-tare a Borgo San Dalmaz-zo, grandissimo difendoree centro mediano insupera-bile di testa; così pure Pe-coraro con un passato nel-le giovanili del Brescia, gio-

catore di grande talento econ molta classe; MarioBarale, dalla Caragliese,grande mediano – mezzalacon un’ottima visione di gio-co e un tiro potente; RemoCazzaniga, grandissimoportiere, ma con troppi altie bassi; infine Franco Cra-vera, proveniente da Cuneo– Bra, grandissimo terzinosinistro, forse il più bravodi tutti e beniamino delpubblico.

Domenica 17 ottobre1965 veniva inaugurato,alla presenza del sindacoavv. Guglielmo Giorsetti, ilnuovo stadio dronerese ri-strutturato, il “Filippo Dra-go” dove era stata eliminatala pista d’atletica intorno alcampo su cui gareggiaronocampioni con Learco Guer-ra, Domenico Piemontesi,Angelo Gremo, Ettore Bal-mamion, Stefano Giuppo-ne, Marchisio, Brunero,l’eterno secondo GaetanoBelloni, ecc.

Le squadre del gironeerano tutte della cinturatorinese, fatta eccezionedei cugini del Busca e fu-rono proprio loro a sbar-rarci la strada del succes-so. Il pareggio 1 a 1 con-quistato a Busca con uncolpo di testa eccezionaledi Masiero, su perfetto cor-ner battuto da RolandoTorre, ha lasciato per mol-to tempo l’amaro in boccaai numerosi tifosi accorsia Busca per il modo in cuii padroni di casa arrivaro-no al goal, con un tiro deldifensore Paolo Briatore,

scagliato da oltre 40 metri,ma nel calcio tutto e possi-bile.

Tuttavia chi sbaglia pagae la Pro Dronero pagò acaro prezzo quella manca-ta vittoria. Nei rivali au-mento l’euforia e la consa-pevolezza di poter vincereil campionato. Cosa che siverificò puntualmente emeritatamente.

Nei droneresi invece su-bentrò un momento di cri-si e di mancati risultatianche se il verdetto finaledi quel campionato fu piùche accettabile classifican-dosi, la Pro Dronero, tra leprime quattro a 2 puntisoltanto dal posto d’onore.

Durante l’estate i nostrigiocatori parteciparono anumerosi tornei notturni,mettendosi sempre in buo-na evidenza e diventandoappetibili per molte squa-dre anche di categoria su-periore.

La Direzione dronerese,tuttavia, dimostrò profon-da serietà e attaccamentoalla città cercando ancoradi rafforzare l’organicoprefiggendosi il traguardodi arrivare entro due – treanni all’èlite di allora, lafamosa Prima Categoriadove militavano la Caras-sonese Mondovì, Saviglia-no, Saluzzo, Alba, Bra,Fossanese e cioè ben seidelle magnifiche sette so-relle della Provincia Gran-da, ma di questo parlere-mo sul prossimo numero.

Luigi Abello

CALCIO

100 anni di Pro DroneroLa scalata alla 1ª Categoria

Nella foto di quasi 50 anni fa sono ritratti in piedi da sin. Lanfranco Cavallo, ItaloMellano (Fucile), Antonio Masiero, Mario Barale, Sergio Rebuffo e Rolando Torre.Accosciati: Ilio Viscusi, Pecoraro, Remo Gazzaniga (portiere), Giacomino Belliardo(capitano) e Franco Cravera.

Lpm Cillario Arredamenti 0VBC Dronero Terme di Vinadio 31° Set 15-25 2° Set 15-25 3° Set 24-26

Il Vbc Dronero strappa di prepotenzaun valido 3-0 sul “tosto” Lpm Cillario.

Domenica 3 Marzo si è disputata la 4ªgiornata di campionato U16F girone E cheha visto in campo le formazioni del VBCDronero contro Lpm Cillario.

Il primo e secondo set vengono incassa-ti con il medesimo risultato dal Vbc Dro-nero: 25-15.

In questi set il Vbc Dronero ha “sfoggia-to” un potente ed astuto servizio di battutache ha messo in seria difficoltà le padronedi casa.

Nel terzo set, dopo poche battute, il

coach Dronerese si vede costretto a chie-dere time-out per bloccare il parziale sul4-0 a sfavore delle sue atlete.

Le ragazze del Vbc Dronero al rientro incampo ricominciano pian piano a “carbu-rare”.

E’ un continuo rincorrersi e sorpassar-si ma in fase finale il Vbc Dronero, con unbel colpo di coda, si incassa anche questoultimo set con il punteggio di 26-24.

Vbc DRONERO:Abello E, Abello L., Bernardi, Briatore,

Cavallo, Colombo, Fagiolo, Garino, Mana,Mandrile, Manservigi

Allenatore: Bozzano Davide.Secondo Allenatore: Mandrile Noemi.

VOLLEY UNDER 16 FEMMINILE

VBC Dronero 3 Lpm Cillario 0

VBC Dronero Terme di Vinadio 3VBC Savigliano 11° Set 25-23 2° Set 25-13 3° Set 22-254° Set 26-24

Il Vbc Dronero incassa un bel ma suda-to 3-1 sul Vbc Savigliano.

Domenica 24 Marzo si è disputata la 7ªgiornata di campionato U16F girone Eche ha visto in campo le formazioni delVBC Dronero contro il VBC Savigliano.

Il primo set parte a favore del Vbc Sa-vigliano che dopo alcuni minuti di gioco,fa visualizzare sul tabellone un valido 10-4.

Il coach Dronerese, si vede costretto achiedere il suo primo time out di giornataper spronare le sue atlete e rincuorare glianimi.

Tiepidamente la formazione di casainizia a carburare e, grazie ad un buonservizio in battuta e gestione palla, effet-tua il sorpasso delle ospiti che rimangonodi stucco.

Il set prosegue con un buon livello digioco da entrambe le formazioni, ma adavere la meglio sulle battute finali è laformazione di casa che chiude 25-23.

Nel secondo set il Vbc Dronero è almassimo dei giri fin dalle prime battute, ilcoach Saviglianese chiede time out permettere pausa su 6-1 e, far prendere fiatoalle sue ragazze.

La partita riprende ma, nonostante glisforzi del Vbc Savigliano, la formazione dicasa chiude a suo favore con un netto 25-13.

Il terzo set è all’ insegna del sorpasso edel recupero, ma a crederci di più è il VbcSavigliano che chiude in positivo con ilpunteggio di 25-22 e ritrova il sorriso pergiocarsi il 4° set.

Il quarto set è giocato al massimo delladeterminazione da entrambe le formazio-ni, la differenza di punti è millimetrica.

Si procede di pari passo ma, con uncolpo di coda finale, la formazione di casavince anche questo set con un meritato, manon scontato 26-24.

Vbc DRONERO:Abello E, Abello L., Bernardi, Briatore,

Cavallo, Colombo, Fagiolo, Garino, Mana,Mandrile, Manservigi

Allenatore: Bozzano Davide.Secondo Allenatore: Mandrile Noemi.

VBC Dronero3 Savigliano 1

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Marzo 201316 DRAGONE

Domenica 24 febbraioscorso, presso l’A.S. D.Bocciofila Valle Maira si èsvolta una gara nazionale aterne dedicata a Valter Bec-caria, socio - vice presiden-te e Ct. della squadra fem-minile, mancato troppoprematuramente. Personadi poche parole, ma sem-pre presente nel momentodel bisogno.

Veniamo alla gara. Ben58 terne hanno voluto par-teciparvi con inizio al mat-tino con la poule di asse-stamento e prosecuzionenel pomeriggio con incontriad eliminazione diretta

Alle 19.30 inizia la finalealla quale erano presentitutti i famigliari di Valter eSara ha fatto il lancio delpallino.

In finale la terna dellaVitanova di Savigliano for-mata da Bruno Rovera –Gualtiero Lerda – France-sco Gallino contro la ternadell’Auxilium Saluzzo for-mata da Guido Rinaudo –

Sabato 2 e domenica 3marzo il bocciodromo diPiazza San Paolo a Cara-glio ha ospitato la 12ª edi-zione di “Europetanque”diventata ormai un gran-de appuntamento interna-zionale delle piccole boc-ce. Quest’anno la manife-stazione è stata ampliata a64 terne per un totale di192 atleti. La gara, usu-fruendo anche dei giochidel Volo, si è disputataunicamente nel bocciodro-mo caragliese, senza vin-colo sociale né di catego-ria con la partecipazionedi formazioni provenientida Francia, Svizzera, Prin-cipato di Monaco e SanMarino.

Dopo i primi gironi diqualificazione con la dire-zione di gara dell’anzianoMario Occelli di Moretta,dai trentaduesimi si ègiunti, partita dopo parti-ta, alle semifinali che han-no visto protagoniste dueformazioni della Valle Mai-ra. La prima capitanata daFabio Dutto con FabrizioBottero e Walter Torre su-perava per 12 a 3 la geno-vese A.B.G. e si qualifica-va per la finalissima. L’al-tra terna capitanata daMosè Nassa con SilvioOberto e Mauro Martino,in netto vantaggio si face-va rimontare e soccombe-va per 13 a 9, classifican-dosi poi al 3° posto, a parimerito con l’ABG Genova.

La finale vedeva così difronte i droneresi Dutto,Bottero e Torre e i francesi

La formazione femmini-le dell’ASD Valle Maira si èfermata al 3° posto nel cam-pionato italiano per societàdi cat. A totalizzando pun-ti. Nella finale per il titoloitaliano in programma do-menica 10 marzo a Rocca-vione si sono affrontate duesocietà liguri: l’ANPI Molas-sana (GE) e la PetanquePontedassio (IM). Il tricolo-re è andato all’ANPI. La for-mazione femminile, cheaveva concluso la fase dicampionato il 17 febbraio aquota 8 punti ( a pari meri-to con la Caragliese ma conmiglior quoziente punti),nella fase dei play-off – di-sputata sabato 9 marzopresso la bocciofila BuzziUnicem di Robilante - è sta-ta superata di misura (cin-que partite a quattro)dallasquadra del Pontedassio(IM) che si è conquistatal’accesso alla finale.

La squadra maschile dicat. A1 invece è approdataalla finale, sempre in pro-gramma a Roccavione il 10

BOCCE - PETANQUE

MemorialValter Beccaria

Domenico Bertola – GianLuca Rinaudo. Una bellis-sima partita vinta dalla ter-na di Bruno Rovera.

La famiglia Beccaria ave-va messo in palio tre bellis-simi televisori

Terzi a pari merito laCaragliese con Andrea Ri-bero – Costanzo Armando– Giovanni Ferrero e la Bo-vesana con Nicolas Sassa-ro – Gian. Luca Brondino–Giovanni Daziano.

Conclusa la finale, la fa-miglia Beccaria ha ancheofferto un rinfresco.

E attraverso queste po-che righe vuole ringraziaretutti i giocatori che hannofatto onore alla memoriadel compianto Valter.

“Come presidente – diceAnna Vielmo - non possofare altro che ringraziare lafamiglia Beccaria per la suagrande disponibilità. Rin-grazio inoltre gli arbitri At-tilio Sanfelici e Bruno Co-stamagna”.

RSDdel Club Antiboise (di An-tibes) in campo con WillyBegue, Philippe Berthoniere Jean Marc Pimenoff. Lapartita è stata molto com-battuta ma la vittoria pre-miava per 13 a 8 i transal-pini, i quali oltre al monte-premi in palio si aggiudi-cavano pure il “Trofeo Ar-mando e Gondolo piastrel-listi – Caraglio”.

La formazione del-l’A.B.G. terza classificataschierava Andrea Gallia-no, Andrea Vivaldi e MalikEl Madji.

Tutte al 5° posto le altreformazioni: G.S.P. Venti-

miglia con Roberto Cam-pagna, Oscar Zuppardo,Michel Maag; la BirreriaGalot (Auxilium Saluzzo)con Alfio Ribero, DanieleGolè e Anrea Bertolotti;Pasta Isoardi di Caragliocon Lorenzo Isoardi, Ro-bert Leca, Phlippe Perez;Entrevaux (Francia) conMax Tournier, Bruno Vio-la, Mickael Peyron.

Ottima come semprel’organizzazione della Boc-ciofila Caragliese che, at-traverso queste poche ri-ghe, vuole ringraziare tut-ti quelli che hanno contri-buito alla realizzazione

della 12ª edizione di que-sta gara internazionale, inparticolare la ditta Arman-do e Gondolo, la Co.M.Fal(San Rocco Bernezzo),l’az. La Malga di Pradle-ves, la Pasta di Casa Isoar-di (Caraglio), Paven Pro-dotti zootecnici (Centallo),BCC Banca di Caraglio,Bar birreria Galot (Rocca-bruna), az. La Bruna Ca-stelmagno doc (Monteros-so Grana).

Complimenti a tutti,l’appuntamento è per Mar-zo 2014.

Luigi Abello

BOCCE

Europetanque 2013Trionfa la Petanque Antiboise. Posto d’onore alla Valle Maira

Nella foto, il podio completo dell’Europetanque 2013 di Caraglio

marzo, e si è trovata di fron-te la ligure Taggese (IM) chesi è aggiudicata 11 delle 20partite previste nelle duefasi di andata e ritorno. LaTaggese, dunque, con unminimo scarto, ha potutofregiarsi del titolo italiano2013 per società di cat. A1maschile.

Nella settima e ultimagiornata di campionato, loscorso 17 febbraio, la ValleMaira si era trovata di fron-te proprio la Taggese e an-che quella volta aveva subi-to una sconfitta di misuraper 11 a 9 concludendo la“regular season” a 12 pun-ti, a pari merito con la stes-sa formazione ligure. Nellafase dei play-off, la ValleMaira aveva affrontato ebattuto il Lanternino (GE)nella giornata di sabato 9marzo presso il bocciodro-mo di Roccavione e poi,come abbiamo detto, è sta-ta superata di misura (11 a9) nella finalissima con laTaggese.

R.D.

BOCCE

Campionati nazionaliper società

Argento per gli uomini, bronzo per le donne

Domenica 17 marzo aGenova Prato nel palazzet-to GAU, organizzato dalCentro Sportivo Marassi, siè svolto il 4° Torneo dellaLanterna, gara valida peril Campionato Italiano Ma-ster. I due atleti dell’ A.S.D.Judo Valle Maira, si sonocomportati in manieraegregia. Oscar Virano si èclassificato al 1° posto nel-la categoria M4 Kg 66,mentre Diego Penone ha ot-tenuto un ottimo 3° posto,nella categoria M2 Kg 81.Penone pur gareggiando in

una categoria non sua inquanto appartenente allacategoria M3 ed erronea-mente inserito dai giudicinella M2, è stato ugualmen-te determinato nonostantela penalizzazione, haespresso un buon judo,arrendendosi solo all’atle-ta ligure che si è classifica-to al 1° posto.

Grande la soddisfazio-ne del Presidente Maria An-gela Michelis, visti i molte-plici impegni che gli atletidovranno affrontare que-st’anno.

JUDO

Virano e Penone: oro ebronzo a Genova

Il 16 marzo si è svolta inValle Pesio la 61ª Tre Rifugi.Si tratta di una delle piùantiche e prestigiose compe-tizioni italiane di Sci Alpini-smo che vede ogni anno lapartecipazione dei miglioriatleti del settore.

Il percorso, di grandeimpegno tecnico, copre undislivello di circa 2300 m ecomprende tre salite e disce-se con sci e un tratto alpini-stico da effettuare a piedi.

Circa 200 i concorrenti alvia. La vittoria è andata allasquadra del Centro SportivoEsercito composta da Eydal-lin e Lenzi col tempo vera-mente notevole di 2 h e 24';nel settore femminile, la vit-toria è andata alla valdosta-na Pellissier in coppia con latrentina Nicolini.

Lo Sci Club Valli Occitane(sede a Dronero) ha parteci-pando alla gara con 5 rap-presentanti che hanno benfigurato: la coppia formatadal roccabrunese MaritanSergio e il fossanese RivoiraPierbiagio è salita sul 3° gra-dino del podio della catego-ria over 45 ed ha ottenuto il30° posto in classifica gene-rale, con il ragguardevoletempo di 3 h e 22'; PieroBertola (con il socio MichlisSandro) si è piazzato al 45°posto nella generale e al 5°della categoria over 45; lacoppia formata dal villareseRinaudo Angelo e dal borga-rino Civallero Diego ha con-seguito un lusinghiero 53°piazzamento assoluto.

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Marzo 2013 17DRAGONE

C.B.S - Pro Dronero 2 - 1Mercoledì 6 marzo, nel

turno infrasettimale la Proviene sconfitta di misurasul terreno della torineseC.B.S Scuola Calcio Milan.Il riposo di domenica 3marzo non ha giovato aidraghi che iniziano male lapartita, e dopo sei minutisono sotto di due reti per ladoppietta del rossoneroBonelli. Il primo tempovede i biancorossi dellaValle Maira subire sempregli avversari, unico perico-lo per la porta di Dragoneuna traversa colpita da Car-lo Dutto al 40° minuto delprimo tempo. Il secondotempo comincia con unaPro vogliosa di riacciuffaregli avversari, e già al 7°minuto riesce a segnare larete del 2 a 1 con Capellino.A questo punto i draghispingono e sembrano poterpareggiare da un momentoall´altro, ma per impreci-sione o troppa fretta di con-cludere a rete sbagliano. Iminuti passano velocemen-te, gli avversari si chiudonobene nella loro metà campoe il risultato non cambiapiù e si torna a casa conuna sconfitta. Nel dopo par-tita Antonio Caridi, allena-tore della Pro Dronero, ana-lizza così la sconfitta dellasua squadra: “Un primotempo bruttissimo, senzaanima né cuore. Siamo an-dati sotto 2-0 ma potevanofarne addirittura 5. Anchenoi abbiamo avuto un paiodi occasioni ma solo fruttodi episodi sporadici. Nellaripresa siamo rientratibene in campo, trovando ilgol con Capellino e sfioran-do il pareggio in più occa-sioni: un altro atteggiamen-to. Il turno infrasettimana-le per noi è sempreun´incognita, dobbiamoarrivare meglio alle partite.Ci dispiace per l´occasionepersa visto il pareggiodell´Albese, ma ci può sta-re: i giochi sono ancoraaperti. Sono amareggiatosolo per la prestazione nelprimo tempo.”

Pro Dronero - Cherasche-se 2 - 3

Domenica 10 marzo laPro Dronero esce sconfittaper 3 a 2 nell´incontro conla Cheraschese, disputatoa Centallo perl´impraticabilità del “Filip-po Drago”. Al 3° minuto laCheraschese passa in van-taggio con Melle, che benlanciato da Pupillo batteRosano. Al 13° minuto idraghi pareggiano con Iso-ardi che con un bel diago-nale batte Maiani,nell´occasione il portiere siinfortuna e deve lasciare ilposto a Marengo. Sul fini-re del primo tempo vieneespulso per proteste l’alle-natore Caridi. Nel secondotempo al 27° minuto i ne-rostellati si riportano invantaggio con un bel colpodi testa di Melle su crossdi Malvicino. Al 36° minu-to i draghi trovano nuova-mente il pareggio con Fran-co. Potrebbe finire qui, manel finale accade di tuttol´arbitro concede 4 minutidi recupero, i draghi sciu-pano due grandi occasioniper portarsi in vantaggiocon De Peralta e Dutto, e

vengono puniti proprioall´ultimo secondo dallarete in contropiede di Ma-gno.

La distanza con la capo-lista Albese si allunga a ben9 punti grazie alla vittoriacon il Pinerolo.

Castellazzo - Pro Dronero1 - 2

Domenica 17 marzo laPro Dronero torna alla vit-toria battendo 2 a 1 il Ca-stellazzo Bormida sul pro-prio terreno. Si gioca su uncampo reso viscido dallaneve che cadrà per tutta ladurata dell´incontro. Il pri-mo tempo comincia con ledue squadre che si studia-no e non succede nientefino al 32° minuto quandoPiana raccoglie un cross diRosset e deposita in rete lapalla dell´ 1 a 0 per ilCastellazzo,il primo temposi chiude con una rovescia-ta di Dutto di poco sopra latraversa.

Nel secondo tempo i dra-ghi cercano con maggiorinsistenza il pareggio e ven-gono premiati al 34° minu-to con una bellissima puni-zione di Madrigrano che siinsacca all´ incrocio deipali lasciando impietritoBasso e firmando così lasua decima retestagionale(non male per undifensore centrale), a que-sto punto i draghi non siaccontentano e si buttanoin avanti alla ricerca delgoal della vittoria che arri-va allo scadere dipartita,nuovamente supunizione,questa volta de-viata in rete di testa da Po-mero.

La partita finisce congrandi abbracci tra gioca-tori, dirigenti e allenatore,il gruppo c´è e i draghicontinuano il loro sogno.

L’Albese guida sempre laclassifica a quota 59, ma ilpari con l’Airasca riduceora a 7 punti il vantaggiosulla Pro a quota 52, appe-na davanti all’Acqui a 51.Altri 7 punti separano laCheraschese dal terzetto ditesta.

Domenica 24 marzo.La Pro scende in campo

Valvermenagna – Villar1 - 1

Partita vera quella gioca-ta sul sintetico di Verzuolotra il Villar 91 ed il Valver-menagna, tra due squadrecon un disperato bisognodi punti.

Il Valvermenagna a piùdue dal Villar con tre parti-te in più disputate in que-sto campionato fortementecondizionato dalla neve. Ipadroni di casa arrivano dauna vittoria netta per 4 – 1sul Dueeffe nel recuperoinfrasettimanale ed il Villarè fermo da 15 giorni dopol’unica partita di ritornogiocata e dalla quale ne èuscita con un incoraggiantepareggio con il SommarivaPerno.

Il Valve mette in difficol-tà gli orange Villaresi per iprimi 15 minuti, sfiorandoanche il vantaggio. Gli ospi-ti escono alla distanza e dal20° prendono in mano leredini del gioco sfiorando ilvantaggio con una bellaconclusione di Viano magi-stralmente respinta dalportiere avversario, ma nelmomento migliore degliospiti, il Valvermenagnatrova il vantaggio con unabella azione di potenza.

I Villaresi paiono frastor-nati ed i padroni di casachiudono la prima frazionedi gara all’attacco sfioran-do il raddoppio.

Nel secondo tempo i Vil-laresi ritornano in campotrasformati, e con azionicorali costringono i padro-ni di casa alla difensivaimpedendogli sul nascereogni tentativo di riparten-za. Il pareggio aleggia nel-l’aria e puntualmente arri-va intorno al 20° st grazie aMonge Malitta su passaggiofiltrante di Ferrero.

Il pareggio non scuote ipadroni di casa che nonriescono più ad impensie-rire la difesa avversaria edil Villar non riesce ad ap-profittare di questa supe-riorità territoriale per fir-mare il sorpasso, ma addi-rittura riescono a compli-carsi la vita prima conun’espulsione del n. 6 Am-brogio per doppia ammo-nizione al 75° e poi conl’espulsione per proteste diLandra al 85° subentratoda poco a Durando. Il fina-le in 9 contro 11 da nuovoslancio al Valvermenagnache ci prova senza grossirisultati se non per un’oc-casione dove l’attaccanteprende il palo a portierebattuto con un bel tiro dafuori area.

Gem Tarantasca – Villar2 - 0

Dopo la vittoria dell’an-data, non riesce il compli-cato bis agli uomini del tec-nico Roberto De Simone,che soccombono alla capo-lista Gem Tarantasca.

Il campo (Ceretto di Co-stigliole) al limite (e forseoltre) della praticabilità nonfavorisce la squadra ospi-te, che riesce comunque adistinguersi per ottime qua-lità tecniche individuali madi fronte, però, si trova iltridente più temuto delcampionato.

E ancora una volta gliattesissimi bomber di Cor-dero non mancano l’appun-

tamento con il gol e si con-fermano terribili negli ulti-mi 15 metri di campo: laprima doccia fredda arrivadopo solo 180 secondi, su-gli sviluppi di una punizio-ne.

Fisicamente più “poten-ti” i padroni di casa, congrande voglia di giocarselaa viso aperto i villaresi checi provano con Ferrero(conclusione dal limitepoco oltre la traversa), Fio-rentino (servito dal miglio-re in campo Olivero, il cuitentativo viene deviato pocooltre il palo) e poi con un’in-credibile doppia traversa,prima colpita dallo stessoFiorentino e poi diretta-mente dalla bandierina daEuglent Balla.

Il Villar è vivo, ma la ca-polista è sempre pericolosae attenta in ogni reparto:dopo un buon inizio di ri-presa, con un’altra occasio-ne di Fiorentino da dentrol’area, Davide Quagliata ecompagni mollano un po’ ilritmo, sbagliano qualchedisimpegno di troppo e gliavversari, nel “ruolo” disquadra cinica e affamata,ne approfittano al volo. Mi-nuto 30, dopo una serie dibatti e ribatti in area Ga-sbarro è servito dall’appog-gio di Prato e dal limitedell’area piccola non per-dona.

Gem sempre più prima,Villar in terzultima posizio-ne con tre partite da recu-perare.

Villar – Genola 2 – 3Continua il momento no

dei Villaresi che in casa, purgiocando un buon calcio,soccombono al Genola 2°in classifica.

Le squadre si affrontanosotto una nevicata, che nei90 min. imbianca il terre-no, ma non ne risente ilgioco ed i pochi coraggiosispettatori assistono ad unapartita vibrante giocata sen-za timori reverenziali.

Nel primo tempo unospettatore alla prima voltasugli spalti non avrebbecapito quale delle duesquadre era al 2° posto inclassifica e quale al terzul-timo, tanto che i padronidi casa potevano chiuderecon 2 o 3 goal di vantaggio.Gli orange Villaresi, nel-l’occasione in maglia ver-de, partono subito forteimpensierendo in più oc-casioni gli ospiti; al 15° conMargaria, al 20° arriva ilgoal del vantaggio con Du-rando, al 40° altra occasio-ne per Margaria che a tuper tu con il portiere nontrova il goal del raddoppioe subito dopo deve ancheabbandonare il campo perun infortunio muscolaresostituito da Quagliata. Gliospiti sono pericolosi inuna sola occasione conMatija che ci prova di tac-co, ma trova un ottimoGiraudo a negargli il pa-reggio.

Il Genola nel 2° tempo,parte forte colpendo il paloal 5° e raggiungendo il pa-reggio al 10° con un goal ditesta. Sull’ 1-1 i Villaresiriprendono le redini del gio-co e creano altre occasioni,come al 15° con Fiorentinoe al 20° quando arriva ilmeritato vantaggio con

Quagliata partito da centro-campo. I ragazzi del misterDe Simone potrebberochiudere la partita, ma gliavversari non ci stanno eprima colpiscono un palocon un altro tiro da fuori,preludio al pareggio chearriva al 35° su un discus-so rigore concesso dall’ar-bitro per un fallo al limitedell’area.

Il Villar ci prova ancorasfiorando il vantaggio conFiorentino che tira a fil dipalo, ma a complicare lecose arriva il 2° giallo e re-lativa espulsione del difen-sore centrale Oggero al 40°ed al 41° gli ospiti trovanoaddirittura il vantaggio chevale i tre punti su un disim-pegno errato della difesa.

Per quanto visto in cam-po il risultato finale apparetroppo penalizzante per gliorange Villaresi che in que-sta prima fase del girone diritorno non hanno mai de-meritato a livello di giocorispetto agli avversari.

Cameranese – Villar 1 - 2Il Villar torna alla vitto-

ria, e lo fa nella in un cam-po ostico come quello dellaCameranese ed in pienaemergenza tanto che il mi-ster De Simone in settima-na deve richiamare dal-l’inattività il quarantenneRevelli tesserato in setti-mana ed addirittura utiliz-zato in campo. Da segnala-re anche l’esordio del neoacquisto Matteo Ghisolfi,che pur con poca benzinanelle gambe per 70 minutiinterpreta al meglio il ruo-lo e contribuisce alla vitto-ria della squadra.

Gli ospiti, oltre ai nu-merosi infortunati, devo-no fare a meno di Oggero eQuagliata per squalifica edil mister deve rimescolarele carte adattando i gioca-tori a disposizione in ruolinon propri.

Subito i padroni di casaal 5° si vedono assegnareun rigore che vede solo l’ar-bitro e passano in vantag-gio. Gli ospiti con determi-nazione e buone trame digioco raggiungono il meri-tato pareggio al 25° con untiro dalla distanza di EltonBalla e creano diverse oc-casioni.

Il secondo tempo vede ipadroni i cerca del vantag-gio, con i Villaresi che con-tengono, aiutati anche dallegno della porta su dueconclusioni dalla distanza.Al 25° arriva la svolta conun rigore concesso ai Villa-resi per il fallo in area suFiorentino entrato a sosti-tuire un acciaccato Marga-ria, trasformato con fred-dezza dal rigorista Lipran-di.

Il vantaggio galvanizza iVillaresi che contengonobene i padroni di casa ecreano altre occasioni ne-gli spazi concessi.

La gara termina conl’esultanza dei ragazzi dimister De Simone per unameritata vittoria, ma conla consapevolezza e l’umil-tà di valutare una posizio-ne in classifica critica inpiena lotta per non retro-cedere.

u.r.

contro lo Sporting Cenisiamentre ben sei partite sunove della 12ª giornata diritorno sono state antici-pate a mercoledì 20, in vi-sta del Torneo delle Regio-ni. Spiccano due derby cu-neesi: Albese- Busca e Sa-luzzo-Olmo. L’Albese vincea Busca e l’Olmo pareggiaa Saluzzo.

I draghi,dunque, nonpossono permettersi passifalsi e, con una formazionemolto giovane e molto dro-nerese, offrono un grandespettacolo, superando per8 a 1 il malcapitato Ceni-sia. I draghi partono subi-to concentrati, senza sot-tovalutare l´avversario.Apre le marcature Brunoalla metà del primo tempo,poi va a segno Serra e, in-fine la doppietta di De Pe-ralta chiude il primo tem-po sul 4 a 0. Nel secondotempo il copione non cam-bia: segna ancora De Pe-ralta, poi trova la rete dellabandiera su rigore lo Spor-ting Cenisia con Lopes,segue la doppietta di Ca-pellino e il goal conclusivoancora di Serra fissa il ri-sultato sull’8 a 1. Storicavittoria della Pro Droneroche ugugaglia il primato delPinerolo per quanto riguar-da il maggior numero direti segnate in una partitadi Eccellenza.

Con questa goleada,inoltre la Pro si piazza intesta al campionato pernumero di reti segnate

Grande la soddisfazionedel presidente Beccacini,dell’allenatore Antonio Ca-ridi e di tutta la società. LaPro con 55 punti mantienela scia dell’Albese, ora aquota 62, e si piazza da-vanti all’Acqui (54 punti).

Si torna in campo do-menica 7 aprile e sarà pro-prio l’Acqui l’avversario diturno. Un appuntamentomolto importante, la tra-sferta dei droneresi nel-l’alessandrino, perché laposta in palio è il 2° postoin classifica.

L’appuntamento al Filip-po Drago, invece, è per il14 aprile: di scena il derbycon l’Olmo.

CALCIO - VILLAR ‘91

Si lotta per non retrocedereVittoria esterna a Camerana

CALCIO - PRO DRONERO

Goleada record al Filippo DragoLa Pro si mantiene salda sulla scia dell’Albese

Il difensore della Pro Carlo Bruno in difesa control’Acqui

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Marzo 201318 DRAGONE

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Immagine in prima

Luogo: Dronero, piazza Martiri della LibertàAutore: Roberto BeltramoData: 9 marzo 2013 ore 17.59

Approfitto del Dragoneper una risposta alla si-gnora Maria AntoniettaCosta De Nino.

Anzitutto con un’osser-vazione sull’uso, molto ita-liano (e un po’ servile), deltitolo di Dr.

Cara Signora Costa, perla precisione non sono unSig. Dr. solo e più mode-stamente Gianpaolo Gior-dana.

Sempre per la precisio-ne, il mio articolo era unricordo del ComandanteMario Blengino ed é statol’occasione per ricordarealcuni altri garibaldinidroneresi che con “Mario”hanno condiviso buonaparte dei mesi del parti-gianato in Val Maira. Nul-la di più!

Mi perdoni, ma non so

chi sia stato suo padre, nonsolo perché fosse di Busca:non ne ho proprio mai sen-tito parlare, non so se fos-se partigiano nè con chi,se con GL o con i garibal-dini della 104ª Brigata“Fissore”.

Non sapendo tutto ciònon avrei in alcun modopotuto parlarne. Nessunasvista dunque, men chemeno una “precisa volon-tà” di chissà chi, mia o delgiornale.

Ripeto, l’intenzione eramanifesta e chiarissima:quella (e solo quella) di ri-cordare la morte del parti-giano garibaldino dronere-se Mario Blengino.

Cordialmente e sperosenza polemiche.

Gianpaolo Giordana

In ricordo del

Comandante

Blengino

Citiamo un giudizio ap-parso su “Gulliver”, che è ilsito internet più visitatodai frequentatori dellamontagna (escursionisti,scialpinisti, ciaspolatori,alpinisti ecc.): “ambienteimmacolato, rovinato danumerose tracce arrogan-ti di motoslitte...” scritto acommento di una gita disci effettuata in Valle Mai-ra, nel bellissimo valloneche porta al M. Rastcias.

Negli ultimi anni la ValMaira, grazie anche aicommenti entusiasti ap-parsi sui siti internet, si èfatta la giusta fama di luo-go incontaminato, idealeper una frequentazione“dolce”, non impattantedella montagna. Talefama attira un gran nu-mero di frequentatori, nonsolo italiani ma anche te-deschi, svizzeri, francesi,ecc... con una presenzacontinua e regolare, nonpiù soltanto limitata aigiorni festivi.

Basta però un incontrocon rumorose e inquinantimotoslitte che scorrazza-no sui pendii per distrug-gere l’ incanto dei luoghi eindirizzare gli amanti del-l’ambiente naturale versoaltre mete. Il rischio di ve-dersi rovinata la giornatao l’ intera vacanza damotoslitte, elicotteri, o al-tri mezzi motorizzati dis-suade sicuramente chi vie-ne in valle (e sono la stra-grande maggioranza) acercare tranquillità, silen-

zio, ampi spazi incontami-nati.

L’informazione e le sueconseguenze sono più’ im-mediate di quanto pensia-mo e, come si fa in fretta atrasmettere un’immaginepositiva di un luogo(bastail giudizio entusiasta diuno scialpinista su un iti-nerario percorso il venerdìper vedere il sabato deci-ne di persone sulla stessagita), altrettanto in frettatale immaginesvanisce:basta qualchecommento come quello ci-tato sulla presenza di mo-toslitte e la valle rischia diperdere buona parte degliaffezionati che poi saràmolto difficile recuperare.

Per evitare tali incon-venienti è opportuno chefaccia capire conchiarezza,con cartelli didivieto e appropriati con-trolli che la valle Maira nonpuò essere utilizzata perscorribande motorizzatefuoristrada invernali eestive.

Si tratta di far rispetta-re la legge regionale inmateria che vieta espres-samente tali attività per“uso ludico”,in modo dadare certezza ai semprepiù numerosi escursionistiche frequentano la valle dipoter svolgere in pace laloro attività che ha un sen-so soltanto lontano dai ru-mori dal traffico e dai gasdi scarico.

Sergio Sciolla eAnna Garelli

Ritornano le

motoslitte in val

Maira?

Durante il periodo nata-lizio i bambini della Scuo-la dell’Infanzia di PiazzaMarconi hanno abbellitol’ala del Teatro di Dronerocon delle palle natalizie daloro create. I genitori han-no deciso di mettere a di-sposizione del pubblico isuddetti lavori.

I bambini della Scuoladell’Infanzia vogliono rin-graziare tutti coloro checon le loro offerte hanno

Grazie

dalla Scuola

reso possibile una raccoltadi fondi per l’acquisto dimateriale scolastico.

La generosità verso lenecessità degli altri e so-prattutto dei bambini èsempre un gesto che vapremiato e lodato e in talioccasioni il ringraziamen-to è doveroso.

Grazie infinite!I bambini della Scuoladell’Infanzia di Piazza

Marconi

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Sono stato candidato alSenato, nelle ultime ele-zioni, per il movimentoFARE per Fermare il De-clino, scrivo per ringra-ziare quanti, nonostantele note e tristi vicende chehanno toccato nel vivo ilnostro neonato movimen-to, hanno deciso di darcila fiducia del voto.

Più di 100 voti in Dro-nero e Valle sono un risul-tato insperato all’indoma-ni della brutta vicendache

ha coinvolto OscarGiannino. Vicenda che hacondizionato pesante -mente i risultati ed haferito profondamente tut-ti coloro che guardavanocon simpatia e speranzaad un movimento nuovo,fatto di persone nuove,senza esperienze pre -gresse in politica, votatoalla pragmaticità dei nu-meri ed al desiderio di ri-tornare ai fondamentalidell’economia come uni-ca medicina per uscire daquesta difficilissima crisiche è ancora ben lontanadalla conclusione.

Il peccato, veniale, èstato di una persona, maè nelle cose che se questapersona è il leader a

pagare sia tutto il mo-vimento. Chi fa del meri-to e della trasparenza ilverbo, non può tollerareche il primo a peccare siail proprio portavoce.

Nel dopo elezioni il mo-vimento ha vissuto giorni

di profonda incertezza,oggi però il futuro è unpo’ meno incerto, entro ilmese di Maggio ci saràun congresso che ridefini-rà la struttura organizza-tiva e individuerà un nuo-vo leader. Michele Bol-drin, che ha dato un gros-so e valido contributo nel-la elettorale, è tra i favo-riti.

In ogni caso l’impegnosul territorio continuerà,non è possibile assistereindifferenti al degradodel nostro territorio anchegrazie ad una classe poli-tica che negli ultimi anniha fatto dell’impegno po-litico un’opportunità eco-nomica. Purtroppo non c’èaltra strada che l’impe-gno personale, il mettercila faccia, invece di dele-gare tutto ai professioni-sti, o aspiranti tali, cosìcome è stato fatto per tan-to tempo con i risultatiche sono sotto gli occhi ditutti.

Nei prossimi mesi ver-rà avviato un sito inter-net per incominciare araccogliere idee e propo-ste

concrete per combatte-re il declino, neanchetroppo lento, che sta toc-cando tutti così da vicino,ad incominciare dai no-stri giovani costretti a cer-care lavoro altrove, comegià fecero i loro bisnonni.

Massimo Monetti

Grazie

da “FARE”

Il Dragone su Internet e Twitter

Da settembre 2012 Dragone si è affacciato al mondo della nuovacomunicazione, cioè Internet e Twitter.Dragone, come recita lo Statuto, “ha lo scopo di promuovere, senzafini di lucro pubblicazioni, stampe periodiche e manifestazioni cul-turali, politiche, turistiche ed ogni altra manifestazione o attività cheabbia come obiettivo lo sviluppo ed il progresso di Dronero e ValleMaira e delle zone ad essa correlate”. Quindi non poteva mancarela presenza su Internet.Il sito www.dragonedronero.it non è la versione Internet delgiornale Dragone, quello che i lettori acquistano nelle edicole tradi-zionali. E’ qualcosa di diverso. Vuole rappresentare la voce dell’as-sociazione, ma soprattutto ha l’ambizione di “dare voce” alle tantepersone che normalmente “ voce non hanno” perchè non riesconoa dare la giusta visibilità alle loro opinioni.Dragone vuole mettere a disposizione di Dronero e della Valle Mairaquesto strumento perchè diventi una sorta di tribuna in cui racco-gliere le idee e le proposte che arrivano direttamente dai cittadini,senza nessuna mediazione.Riserviamo a Twitter un discorso a parte. Twitter consente dimandare una sorta di SMS (140 caratteri) non ad un numero ditelefono specifico, ma a tutto il mondo. Chi è interessato al messag-gio lo cattura e lo legge.

Si è conclusa con un gran-de successo la prima edizio-ne del “Trofeo Piemonte asquadre” organizzata pressole strutture dell’HorsebridgeClub, nell’ambito del Concor-so nazionale B di Dressage il9-10 marzo. Sono stati cosìcoinvolti scuderie e istruttoria formare delle squadre diquattro elementi, stimolandogli allievi a misurarsi in alcu-ne riprese di dressage.

Per conquistare il primoposto in classifica, però, nonbastava la somma dei puntitotalizzati dalla squadra nel-le singole riprese: la svoltadecisiva veniva offerta dallaprova “jolly”, che è consistitain un’esibizionelibera, in cuiogni squadra haavuto la possi-bilità di sfodera-re creatività,abilità e sensoartistico. Undicisquadre pie-montesi si sonodunque datebattaglia sabatosera, proponen-do i temi più di-versi e dandovita a un verospettacolo, che

ha coinvolto tutto il pubblicopresente. Abbiamo così po-tuto ammirare una Kur insella da amazzone propostada Elena Cola, il “Pas dedeux” della squadra “Il sor-gere del Sole” della Scuderiadel Salice di Villar San Co-stanzo. Ogni squadra ha of-ferto momenti di grandeemozione, scanditi dagli ap-plausi entusiasti del pubbli-co. La palma della vittoria èstata alla fine conquistatadalla Scuderia del Salice, ca-pitanata dall’istruttrice fede-rale Cinzia Mattio con le al-lieve Anna Marino, Ambra Pi-rotti, Camilla Fassone e Ele-onora Garnero.

IPPICA

Trofeo Piemonte di Dressage

La Scuderia del Salice di Villar S. C. prima