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Il LENA oggi, 50 anni dopo (Dr. A. Salvini, Direttore LENA)
1. Introduzione
Meno di cinque anni dopo il dicembre del 1953, data in cui risale il discorso Atoms for Peace
del presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower presentato all'assemblea generale delle
Nazioni Unite, fu concepito, costruito e messo in condizioni operative, presso la Divisione della
General Atomic a San Diego, il TRIGA® (acronimo di Training, Research, Isotope production,
General Atomic), un nuovo tipo reattore intrinsecamente sicuro sviluppato per la ricerca
nucleare, il training e la produzione di isotopi. Nel corso degli anni, la filiera TRIGA si è
evoluta diventando in breve tempo il reattore di ricerca più diffuso al mondo (Fig. 1), con livelli
di potenza di esercizio fino a 14 MW, e progetti fino a 25 MW.
Figura 1. Mappa dei reattori di ricerca tipo TRIGA nel mondo (IAEA-GA)
Alla fine del 2014 il database IAEA (International Atomic Energy Agency) dei reattori di
ricerca contava nel mondo una rete diffusa di 66 reattori costruiti, di cui 37 in esercizio e 29 in
fermo macchina o in smantellamento. La Tabella 1 mostra la lista dei reattori TRIGA in
esercizio aggiornata al 2014.
Country Facility Name TRIGA Type Power
First
criticality
Steady State (kW) Pulsing (MW)
1 AUSTRIA TRIGA II VIENNA MARK II 250 250 1962-03-07
2 BANGLADESH TRIGA MARK II MARK II 3 000 3,900 1986-09-14
3 BRAZIL IPR-RI MARK I 100 - 1960-11-06
4 COLOMBIA IAN-R1 CONVERSION 30 1997-08-29
5 FINLAND FIR-1 MARK II 250 250 1962-03-27
6 GERMANY FRMZ MARK II 100 250 1965-08-03
7 INDONESIA
TRIGA MARK II,
BANDUNG MARK II 2 000 - 1964-10-19
8 INDONESIA KARTINI-PTAPB MARK II 100 - 1979-01-25
9 ITALY LENA, TRIGA II PAVIA MARK II 250 250 1965-11-15
10 ITALY TRIGA RC-1 MARK II 1 000 - 1960-06-11
11 JAPAN NSRR ACPR 300 22,000 1975-06-30
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12 MOROCCO MA-R1 MARK II 2 000 - 2007-05-02
13 MEXICO TRIGA MARK III MARK III 1 000 2,000 1968-11-08
14 MALAYSIA TRIGA PUSPATI (RTP) MARK II 1 000 1,200 1982-06-28
15 ROMANIA
TRIGA II PITESTI - SS
CORE MPR 14 000 1980-02-02
16 ROMANIA
TRIGA II PITESTI -
PULSED ACPR 500 22,000 1980-02-02
17 SLOVENIA
TRIGA- MARK II
LJUBLJANA MARK II 250 - 1966-05-31
18 THAILAND TRR-1/M1 CONVERSION 2 000 1,200 1977-11-07
19 TURKEY ITU-TRR, TECH UNIV MARK II 250 250 1979-03-11
20 USA MUTR UNIV. MARYLAND CONVERSION 250 - 1974-12-01
21 USA
OSTR, OREGON STATE
UNIV. MARK II 1 100 3,200 1967-03-08
22 USA
UC DAVIS/MCCLELLAN
N. RESEARCH CENTER MARK II 2 000 1,200 1990-01-20
23 USA TRIGA II UNIV. TEXAS A MARK II 1 100 1,600 1992-03-12
24 USA TRIGA UNIV. UTAH MARK I 100 - 1975-10-25
25 USA NRAD CONVERSION 250 - 1977-10-12
26 USA
KANSAS STATE TRIGA
MK II MARK II 250 250 1962-10-16
27 USA
GSTR USGS
GEOLOGICAL SURVEY MARK I 1 000 1,200 1969-02-26
28 USA
UNIVERSITY OF
CALIFORNIA, IRVINE MARK I 250 250 1969-11-25
29 USA AFRRI TRIGA MARK F 1 000 3,300 1962-01-01
30 USA DOW TRIGA MARK I 300 - 1967-07-06
31 USA RRF REED COLLEGE MARK I 250 - 1968-07-02
32 USA UWNR UNIV. WISCONSIN CONVERSION 1 000 2,000 1967-03-26
33 USA WSUR WASHINGTON ST.
UNIV. CONVERSION 1 000 2,000 1967-03-13
34 USA PSBR PENN ST. UNIV. CONVERSION 1 000 2,000 1965-08-15
35 USA
ANN. CORE RES.
REACTOR (ACRR) ACPR 4 000 22,000 1967-06-01
36 USA AEROTEST OPERATIONS CONVERSION 250 - 1965-07-09
37 USA NSCR TEXAS A&M UNIV. CONVERSION 1 000 2,000 1968-01-01
Tabella 1: Reattori TRIGA in esercizio (fonte IAEA).
In Tabella 2 due sono elencate le specifiche del combustibile a basso arricchimento per i reattori
tipo TRIGA e la Figura 2 mostra lo schema e la foto dell’elemento TRIGA standard.
Table 2. Specifiche per il combustibile TRIGA LEU U-ZrH-Er Uranium content
8.5, 12, 20, 30 or 45 wt%
Uranium enrichment
19.7±0.2 wt%
Uranium homogeneity Manufacturing process produces a homogenous distribution of uranium
Burnable poison
Erbium: Nominal range is 0.5–1.6 wt%, depending on uranium content, core reactivity and
burn-up requirements. The low uranium density fuels, i.e. fuel with 8.5 wt% and 12 wt%
has no erbium
Erbium homogeneity Manufacturing process produces a homogenous distribution of erbium
H/Zr ratio Nominal value is 1.60 (range 1.57–1.65)
Cladding material 304 Stainless steel or Incoloy 800 with a Beq < 8.
Cladding thickness
Nominal element OD (cm) Nominal thickness (mm)
3.81 0.51
1.27 0.41
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Figura 2: Elemento TRIGA.
In Tabella 3, sono indicate le specifiche del reattore TRIGA installato presso il Laboratorio
Energia Nucleare Applicata (LENA) dell’Università degli Studi di Pavia con i dati relativi alla
prima criticità, la cui configurazione del nocciolo del reattore nel 1965 è rappresentata in Figura
3.
Tabella 3. Specifiche del reattore TRIGA Mk II di Pavia
Potenza massima (stato stazionario) 250 kW
Flusso massimo (Canale Centrale) 1.8 1013 cm-2 s-1
Massa* di Fissile (235-U)
* massa di 235U necessaria nel combustibile, alla
prima carica del nocciolo, affinché il reattore abbia
un coefficiente di moltiplicazione effettivo k=1
2.2 kg
corrispondenti a 62 elementi nuovi
(prima carica di combustibile)
Coefficiente di temperatura del combustibile-
moderatore (negativo)
-1.2x10-4 Δk/k C° a 50° C
Moderatore HZr, H2O
Riflettore Grafite
Termovettore H2O
N° di barre di controllo 3
Temperatura del combustibile a 250 kW 230° C
Temperatura del termovettore a 250 kW 35-40° C
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Figura 3. Configurazione del nocciolo del
reattore alla prima criticità nel 1965. Gli elementi
di combistibile con incamiciatura di Al sono
rappresentati in verde, le barre di controllo in
rosso, gli elementi di graffite in giallo ed i canali
di irraggiamento in grigio e ed azzurro.
La diffusione dei reattori tipo TRIGA nel mondo è da ricercarsi prendendo in considerazione
le sue caratteristiche di progetto che si traducono in una lista di considerazioni positive di
seguito elencate:
Economicità di installazione. Se comparata a reattori di stessa potenza ma con differente
combustibile.
Economicità di esercizio.
Basso consumo di combustibile. Combustibile arricchito fino a quasi il 20% su reattori con
potenza medio bassa. La vita media del combustibile risulta superiore a molte altre filiere
di reattori anche in considerazione del massimo burnup permesso.
Di semplice esercizio. La sicurezza intrinseca di questa filiera di reattori, li rende semplici
nell’utilizzo. Essi sono infatti impiegati come strumenti di training per i futuri operatori di
facilities piu complesse.
Sicuro. I reattori tipo TRIGA sono intrinsecamente sicuri per eventi di inserzione
incontrollata di reattività. Considerando la bassa densità di potenza e le caratteristiche del
combustibile TRIGA si può considerare sicuro anche per l’incidente di riferimento di
perdita del vettore di raffreddamento.
Bassa severità dei requisiti di sito. Basso inventario dei materiali fissile.
Versatilità. Il reattore può seguire cicli di funzionamento molto flessibili. Risulta minimo,
se comparato con altri impianti, il tempo necessario ad effettuare variazioni di potenza,
startup o spegnimento. La sua versatilità trova riscontro nei molteplici campi di
applicazione possibili quali:
- Formazione sia accademica che specialistica
- Applicazioni in campo biologico
- Applicazioni in campo chimico
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- Scienza della terra
- Scienza dei materiali
- Mediche
- Metallurgiche
- Applicazioni industriali
- Applicazioni forense
- Rivelazione delle radiazioni
- Radiobiologia
- Sicurezza radiologica e nucleare
(a) Waste management
(b) Nuclear safeguards
2. Fattore di utilizzo del reattore
In tabella 4 sono riportati i dati relativi al funzionamento a piena potenza del reattore per il
periodo Settembre 2009 - Agosto 2014. Il fattore di utilizzo del reattore, come definito nella
linea guida IAEA NP-T-5.4, OPTIMIZATION OF RESEARCH REACTOR AVAILABILITY
AND RELIABILITY: RECOMMENDED PRACTICES, IAEA 2008: è stato ricavato mediante la
seguente relazione:
Anno Giorni di
funzionamento
Ore a 250
kW
Impulsi MWd g 235U
consumati
Fattore
Utilizzo
2009 106 321.52 0 3.35 3.52 61%
2010 95 229.9 0 2.35 2.52 52%
2011 72 376.4 0 3.92 4.13 49%
2012 107 324.9 0 3.38 3.56 62%
2013 107 337.7 0 3.52 3.70 57%
2014 119 305.7 0 3.19 3.35 (61%)
Tabella 4. Dati di funzionamento
3. Valutazione aggiornata di sicurezza
La valutazione di sicurezza è eseguita in riferimento alle raccomandazioni contenute nel “Code
of Conduct on Safety Research Reactors” della IAEA (approvato dal Consiglio dei Governatori
nel marzo 2004 ed approvato dalla Conferenza Generale con la risoluzione GC(48)/RES/10.A.8
nel settembre 2004) e con particolare attenzione alle risultanze ottenute durante le missioni
della IAEA presso l’impianto denominate OMARR (Operation and Maintenance Assessment
of Research Reactors) e INSARR (Integrated Safety Assessment of Research Reactors). La
valutazione tiene conto delle piu recenti linee guida ed è conforme alla normativa di riferimento.
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Riesame dei sistemi, strutture e componenti rilevanti per la sicurezza nucleare e
protezione sanitaria ed eventuali modifiche suggerite dall’esperienza operativa anche
internazionale.
L’impianto ha implementato negli anni un Sistema di Gestione ed è certificato secondo ISO
9001 per il processo di irraggiamento e per il sistema di analisi e misure. Il sistema stabilisce
come obbiettivi la continua ricerca del miglioramento della sicurezza nucleare e del sistema di
garanzia della qualità. Il sistema è in linea con le raccomandazioni dello standard SSGS-R-3d
della IAEA. L’implementazione del sistema di gestione usa un approccio graduale
nell’applicazione dei requisiti di sicurezza del sistema di gestione integrato. Il sistema include
l’implementazione della IAEA Safety Report No. 75.
Al fine di mantenere, monitorare e gestire gli aspetti relativi all’invecchiamento dei sistemi,
strutture e componenti di impianto è stato implementato un Sistema di gestione dell’Ageing
ed è stata effettuata una campagna di rivalutazione delle condizioni sulla base delle indicazioni
riportate nella guida tecnica IAEA Specific Safety Guide SSG 10 “Ageing management for
Research Reactors”. La prima fase delle attività ha riguardato un riesame delle condizioni dei
sistemi e la valutazione dei meccanismi di invecchiamento e delle potenziali criticità introdotte
da fattori temporali. Sulla base delle relative risultanze, sono in fase di pianificazione e
implementazione ulteriori attività di controllo periodico rispetto a quelle già in essere presso
l’impianto. In questo contesto è stata condotta nel mese di settembre 2014 una campagna di
ispezione visiva, mediate videocamera, relativa al contenitore del reattore, alle saldature e ai
relativi componenti quali canali orizzontali, sostegni del nocciolo, esperienze fisse, attrezzature
e sostegni vari delle camere di misura. (Foto 1)
Foto 1: Alcuni particolari della videoispezione.
Al fine di garantire il continuo aggiornamento professionale, lo scambio di informazioni ed
esperienze tecniche maturate attraverso l’esercizio di impianti della stessa categoria, il LENA
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promuove e partecipa attivamente a ingressi, workshops e meeting a livello sia nazionale che
internazionale. Partecipa inoltre ad attività e a gruppi di lavoro internazionali organizzati
principalmente dalla IAEA sulle tematiche inerenti la gestione operazione e manutenzione
degli impianti nucleari di ricerca, lo sviluppo di nuove tecnologie, la diffusione di good
practices, la promozione e sviluppo della cooperazione internazionale. Attualmente il LENA è
membro attivo di:
- TWGGRR technical Working Group for Research Reactors – IAEA “The Technical Working Group on Research Reactors (TWGRR) is a group of senior international
experts with recognized experience in the areas of research reactor operation, utilization, maintenance,
refurbishment, modernization, fuel (fresh and spent) management, nuclear fuel cycle, quality assurance
and new designs, with particular emphasis on strategies, implementation, technologies and
methodologies” - RROG Research Reactors Operating Group (IAEA/EURATOM)
“Initiative of the European Atomic Energy Society (EAES) to establish a research reactor operator group
(RROG) to review operational safety matters and promote the exchange of experience in Europe” - CRP Coordinated Research Programs – IAEA
“Coordinated Research Projects (CRP) are an important IAEA mechanism for organizing international
research work to achieve specific research objectives consistent with the IAEA programme of work. The
results of these projects are available, free of charge, to scientists, engineers and other users from all
Member States” - MEDITERRANEAN NETWORK of Research Reactors – IAEA
“The MRRN combines regional expertise in research reactors and other nuclear research devices and
techniques to offer products and services of the highest caliber. Formally convened under the IAEA's
Technical Cooperation Programme in 2010, the institutions of the 14 member states have recognized
common interests and services, with a focus on three major topics:
1. Nuclear education and training,
2. Neutron activation analysis (NAA)
3. Neutron radiography and tomography
- GTRRN Global TRIGA Research Reactors Network “Strategic tasks of the GTRRN is to establish closer contacts to main stakeholders such as the IAEA, US
Department of Energy, EURATOM Supply Agency, General Atomics and relevant national bodies; to
discuss the fuel back-end options; to pool the available fresh fuel situation including needs of fresh fuel
provision within the next 5-10 years; and to collect information on individual reactor needs and
services.”In questo ambito il LENA ha partecipato alla stesura del documento: World of TRIGA®
Research Reactors: Present and Future.
Stato del combustibile
A settembre 2013, sono state effettuate operazioni di riconfigurazione del nocciolo del reattore
al fine di ottimizzare il burn-up relativo agli elementi di combustibile, compensando la
riduzione di eccesso di reattività del nocciolo dovuta al normale utilizzo del reattore (Figura. 4)
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Figura 4:Configurazione attuale del nocciolo del Reattore TRIGA Mark II del LENA (orientamento: N-
S da sinistra a destra)
Il massimo burn-up del combustibile utilizzato nel ciclo di vità del reattore è di 17.93% (ossia
circa 34.06 MWd/kg di uranio). Ricordando che la General Atomic raccomanda un burn-up del
combustibile TRIGA non superiore al 50% (Ref. NUREG-1282 and Simnad and West, 1986)
e che il combustibile TRIGA a basso contenuto di uranio, come è quello utilizzato presso il
reattore di Pavia (8.5% in peso), ha un tasso di burn-up di progetto di 100 MWd/kg di uranio,
si può concludere che:
- il combustibile attualmente impiegato presso il reattore TRIGA Mark II del LENA
soddisfa ampiamente entrambe le indicazioni della ditta produttrice.
- si stima una vita di utilizzo del combustibile, all’attuale ritmo di funzionamento, ancora
lunga ed in ogni caso superiore alla decade.
Con questi presupposti e considerando il combustibile fresco presente sull’impianto, si
può considerare di mantenere la criticità alla potenza nominale fino al 2025.
Stato della strumentazione di controllo
Nel corso dell’esercizio dell’impianto, la strumentazione di controllo è stata mantenuta in
perfetta efficenza operando regolarmente le manutenzioni così come descritte nella
documentazione di riferimento. La dove è stata riscontrata una difficoltà a reperire i ricambi
necessari per il mantenimento in esercizio, si è provveduto alla sostituzione con pezzi
equivalenti ma facilmente reperibili sul mercato. Il risultato è una strumentazione di
controllo che rispecchia il sistema originario ma aggiornata nei componenti. Al lavoro di
revisione delle varie componeti si aggiunge il rinnovamento della pulsantiera di controllo delle
barre già affidato ad una ditta di comprovata esperienza nel settore ed in particolare sulla
strumantazione di controllo TRIGA.
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La fornitura è comprensiva della progettazione di dettaglio ed in particolare consiste di:
- documentazione di progetto corredata di relative Distinte Base;
- n. 1 unità pulsantiera di controllo delle barre;
- n. 1 Pannello di Simulazione Impianto propedeutico alla installazione finale;
- attività di prova funzionale svolta e collaudo.
La Figura 5 mostra l’immagine della consolle originaria e quella di oggi.
Figura 5: Confronto delle strumentazioni di controllo (1965-2015)
Stato dei sistemi ausiliari di impianto
Negli anni i sistemi ausiliari quali ventilazione, sistemi idraulici, impianti elettrici, sistemi di
monitoraggio ambientale, di sollevamento, ecc. sono satati aggiornati. In particolare si può
affermare che nell’ultimo decennio tutti i sistemi più importati ai fini della sicurezza e del
corretto esercizio sono stati rivisti o sostituiti completamente.
Aggiornamento della documentazione di riferimento
E’ in atto un aggiornamento della documentazione di riferimento (Rapporto Finale di
Sicurezza) con la rivalutazione dei presupposti tecnici. A seguito di questa attività è indagata la
possibile concomitanza di piu eventi naturali e come questi impattano sull’impianto. Già dalla
documentazione presente e dalle caratteristiche tecniche del reattore, si vede come il progetto
originario sia ancora attuale e risponda a tutti i requisiti si sicurezza aggiornati.
Gli eventi naturali finora rivaluati sono:
- Sisma
- Inondazione
- Tsunami
- Tornadi
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4. Attività di Servizio, Ricerca e collaborazioni del centro. L’utilizzo del reattore consiste principalmente nella fornitura di servizi di irraggiamento e di
misure nucleari, e nel supporto ad attività di ricerca di base e applicata, nonche nel campo
dell’education & training specialistico.
Le tipologie di utenti del LENA possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:
Dipartimenti dell'Università degli Studi di Pavia, altre Università ed istituzioni nazionali ed
internazionali, soggetti privati. Nelle sezioni seguenti vengono presentati i principali campi di
Ricerca nei quali è coinvolto il reattore di Pavia sia direttamente che come supporto tecnico a
queste attività.
- Analisi per Attivazione Neutronica (NAA)
L’Analisi per Attivazione Neutronica (NAA) è presente al LENA sin dalla sua nascita. La
tecnica è utilizzata come strumento in vari settori di ricerca e sviluppo, per esempio come prova
e la caratterizzazione dei materiali, lo studio dei processi industriali nel settore siderurgico e
altri settori. Presso il LENA, la tecnica NAA ha trovato applicazione in, analisi in scienza
forense (analisi dei guanti di paraffina), in campo alimentare, storico, ed applicato alla
qualificazione dei materiali e dispositivi elettronici ad un utilizzo in un campo di radiazioni.
Associato alle attività di ricerca e sviluppo sono presenti applicazioni industriali quali i controlli
di qualità dei materiali. In collaborazione con l'Area Radiochimica del Dipartimento di Chimica
di Pavia, sono svolte diverse attività di ricerca con l'applicazione di tecniche di analisi NAA,
sia strumentali che distruttive. Sono esempi delle attività in corso l’indagine su nuovi metodi di
separazione per la determinazione di elementi in traccia in matrici geologiche, cosmologiche e
ambientali. Un altro campo è l'applicazione dell’NAA in indagini archeologiche come ad
esempio gli studi di provenienza. I materiali più comunemente studiati sono marmi, graniti,
ossidiane, ceramica, bronzo e monete. L’NAA per attivazione neutronica è utilizzata anche per
la determinazione dello spettro di neutroni nel reattore TRIGA Mark II.
- Boron neutron capture therapy (BNCT)
Da diversi anni la struttura è coinvolta nella ricerca per le applicazioni mediche di irraggiamento
neutronico utilizzando diverse tecniche di analisi; in particolare, la BNCT, occupa una quota
sostanziale del tempo di funzionamento del reattore. Per la prima volta nel mondo, la BNCT è
stata applicata con un protocollo di auto-trapianto presso il reattore TRIGA in Pavia. L'idea era
quella di trattare un intero organo affetto da metastasi multiple non operabili. La terapia è basata
sulla reazione di cattura di neutroni da parte del boro mediante reazione 10B(n,α)7Li. Gli
irraggiamenti con neutroni termici per la BNCT vengono effettuati in una piccola camera
alloggiata nella colonna termica modificata del reattore, la quale è stato utilizzato per eseguire
la terapia sul fegato espiantato di pazienti affetti da metastasi multiple. L'idea era di sfruttare
questo meccanismo irradiando tutto il fegato affetto da metastasi da carcinoma del colon, una
patologia che causa la morte dei pazienti in pochi mesi a causa di insufficienza epatica, anche
se il tumore primario viene facilmente rimosso e altre metastasi sono presenti. Dopo
somministrazione boro, il fegato è stato espiantato e irradiato per circa 10 minuti nella colonna
termica del reattore in modo da garantire la migliore uniformità flusso neutronico possibile
all'interno dell'organo. Dopo l'irraggiamento il fegato è stato nuovamente impiantato nel
paziente. Due trattamenti sono stati eseguiti nel 2001 e nel 2003. Questo protocollo ha ispirato
altri gruppi di ricerca internazionali, al fine di applicare la BNCT in altre strutture e ad altri
organi espiantabili.
A settembre 2015 l’impianto collaborato nell’evento VIII Young Researchers BNCT
Meeting rendendo disponibile una visita alle facilities.
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- Ricerca Metrologica
L' Area di Radiochimica di Pavia (Dipartimento di Chimica) e di Spettroscopia dell'INRIM
(Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica) si occupa dello studio, lo sviluppo e l'applicazione
di metodi radioanalitici, nucleari e spettroscopici per la misurazione di quantità di sostanze per
interconfronto, certificazione e ricerca applicata in vari campi come ad esempio, sanità,
ambiente, l'energia e materiali. Le attività di ricerca dell'INRIM sono di frequente svolte con il
reattore di Pavia. In particolare, è stato sviluppato un metodo mediante NAA per la
determinazione degli elementi maggiori e in traccia in diversi tipi di matrice. In metrologia, la
procedura di attivazione viene utilizzata per la certificazione dei materiali di riferimento
distribuiti da istituzioni come NIST (National Institute of Standards and Technology, USA),
IAEA (International Atomic Energy Agency) IRMM (Istituto Italiano dei Materiali e Misure
di riferimento). Tutte le attività di misurazione e ricerche effettuate da INRIM includono una
fase di irraggiamento di uno o più campioni al LENA.
- Produzione di radioisotopi
Il Tecnezio-99 metastabile (99mTc) è il marcatore radioattivo più importante e ampiamente
utilizzato in medicina nucleare. Dal 2009 la comunità scientifica internazionale ha messo in
evidenza il problema critico sulla possibile carenza nel prossimo futuro di fornitura di 99mTc. In
questo contesto si cercano di scoprire metodi di produzione del radioisotopo diversi da quelli
tipici mediante reattori nucleari. Una delle possibilità è quella di sostituire il metodo basato sui
reattori con sistemi basati su acceleratori. In questo contesto, il LENA è inserito dal 2012 in
progetti finanziati in gruppo 5 INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) al fine di scoprire
itinerari alternativi di produzione 99Mo/99mTc mediante acceleratore ed in particolare per le fasi
di separazione radiochimica del 99mTc dal Mo attivato utilizzando la tecnica MEK in
collaborazione con l'Unità di Radiochimica del Dipartimento di Chimica Pavia. Il progetto ha
coinvolto anche le sezioni INFN di Legnaro, Padova, Milano e Ferrara. I risultati ottenuti fino
ad oggi sono inseriti nella pubblicazione IAEA “Final Report of Research Coordination
Meeting on “Accelerator-based Alternatives to Non-HEU Production of 99Mo/99mTc”
Accanto al progetto sopracitato, il LENA prepara anche alcuni radionuclidi usati come
tracciante per esperienze di ricerca nel campo del trattamento dei rifiuti. I principali radionuclidi
prodotti sono 134Cs, 110mAg, 24Na, 60Co.
- Fisica del Reattore ed Ingegneria Nucleare
Il LENA in ambito INFN, ha offerto supporto tecnico e dato contributo scientifico a diversi
progetti di ricerca. Attualmente partecipa alle attività dei progetti (INFN-e) svolti in
collaborazione con altre Università (Università degli Studi di Milano Bicocca, Politecnico di
Milano), relative alla fisica del reattore e all’ingegneria nucleare, nelle quali l’utilizzo del
reattore gioca un ruolo sostanziale. I progetti seguano le linee di ricerca riguardanti questioni
chiave per la progettazione delle centrali nucleari di nuova generazione e cicli del combustibile
per lo sviluppo di metodi computazionali flessibili per la determinazione dei parametri
fondamentali quali la criticità , la distribuzione di flussi di neutroni, l’evoluzione temporale
della composizione combustibile nucleare (cinetica di veleni, burn-up, produzione e
trasmutazione degli attinidi e dei frammenti di fissione, isotopi di decadimento). L'obiettivo di
questi progetti è la validazione di specifici codici di calcolo per confronto con misure dirette.
In questo ambito si sono individuati tutta una serie di strumenti di analisi e tecniche di misura
che hanno permesso la pressoché completa caratterizzazione del reattore di ricerca TRIGA
Mark II del LENA. Al fine di utilizzare ed ottimizzare gli strumenti sviluppati anche per
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tematiche rivolte ad una nuova generazione di reattori veloci (Gen-IV) o a sistemi moltiplicanti
sottocritici pilotati (o meno) da acceleratori (ADS – Accelerator Driven Systems) risulta di
sostanziale importanza analizzare ed utilizzare la componente veloce del reattore TRIGA per
studi specifici sulle reazioni, sulle sezioni d’urto e sul burn-up che possa ricondurre alle
condizioni operative che si sperimenteranno all’interno di queste nuove tipologie di macchine.
Allo stesso tempo gli studi sul TRIGA hanno mostrato come l’integrazione dei modelli multi-
fisici che inglobino al loro interno i vari aspetti quali la neutronica e la termo-idraulica (ad
esempio) risulterà di cruciale importanza per meglio comprendere tutte le fasi di
comportamento, sia statiche che dinamiche, che i reattori di nuova generazione avranno nel loro
normale ciclo di funzionamento.
Partendo dai risultati ottenuti nell'esperimento ARCO che ha portato ad una caratterizzazione
completa del reattore TRIGA di Pavia utilizzando diversi dispositivi di analisi, il nuovo progetto
di ricerca INFN_E ARCO_FAST trasferisce questi strumenti di calcolo su argomenti come i
reattori veloci (GEN-IV) e ADS. Per le applicazioni sperimentali sarà utilizzata la componente
veloce del flusso neutronico del TRIGA per lo studio sezioni d’urto e del burn-up relativamente
a questi nuovi tipo di reattori. Al fine di raggiungere gli obiettivi del progetto una nuova
struttura che utilizza il canale D del reattore (canale orizzontale) è finanziata e in
realizzazione.
In questo ambito un'altra collaborazione scientifica da menzionare è svolta con ENEA (Agenzia
nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile). In particolare
si prevede lo sviluppo di modellizzare il Reattore Nucleare TRIGA ( 250 kWt ) di Pavia al fine
di simularne la dinamica del reattore e interiorizzarne i processi :
- Avviamento, salita e discesa a potenza, variazione potenza, normale spegnimento, ecc.
- Regimi stazionario, sinusoidale e pulsato
- Scram del reattore ( manuale e automatico )
- Incidenti di reattività ( General Atomic ) , ecc.
Il modello è sviluppato in ambiente MATLAB con lo stesso stile del modello del reattore
TRIGA dell’ENEA
- Risposta alle radiazioni di dispositivi elettronici
Il gruppo CMS di Pavia (Dipartimento di Fisica e INFN) ha avviato una serie di misure presso
il LENA sull’elettronica di front-end utilizzata dal rivelatore di muoni dell'esperimento CMS
(Compact Muon Spectrometer) del CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare). Lo scopo
è quello di comprendere la vita media e il comportamento del front-end dei rivelatori sottoposti
a flusso elevato radiazioni, in particolare in vista del futuro upgrade del rivelatore.
- Danni da radiazioni
Il LENA fa parte del progetto INFN SPES (Selective Production of Exotic Species, sezione di
Pavia), come facility di irraggiamento ove poter testare alcuni dei materiali destinati al progetto.
Anche in ambito aerospaziale, il LENA ha recentemente firmato con una azienda del settore,
un contratto di ricerca al fine di stimare il danno da radiazione (in termini di dose) su alcuni tipi
di propellenti plastici per nuovi sistemi innovativi di de-orbiting satellitare. Sebbene l’ambiente
spaziale sia molto particolare, in termini di radiazione (sia per tipo di componente che per
spettro energetico), il LENA offre una serie di strutture sperimentali e competenze con le quali
è possibile effettuare studi preliminari per progetti all’avanguardia.
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- Analisi Ambientali
Misurazioni ambientali, consulenza in radioprotezione e ricerche nel campo della radioattività
naturale ed artificiale sono servizi forniti quotidianamente da LENA. I servizi sono eseguiti sia
come monitoraggio di siti nucleari anche in affiancamento a istituzioni nazionali o aziende
private. Le principali aree di interesse sono: gestione dei rifiuti, inclusi i rifiuti radioattivi;
bonifica e ripristino ambientale, prodotti agricoli e alimentari, certificazione dei materiali da
costruzione, monitoraggio delle acque e percolato, radioattività in aria.
Il laboratorio LENA partecipa con successo ogni anno ad interconfronti in una rete di laboratori
internazionali promossi dalla IAEA, con l'obiettivo di rafforzare la competenza e l'affidabilità
dei laboratori partecipanti.
5. Il reattore di ricerca di Pavia in ambito internazionale L'IAEA promuove la creazione di reti, coalizioni e collaborazioni internazionali per migliorare
l'utilizzo dei reattori di ricerca in termini di efficienza e sostenibilità . Il concetto di
coalizione/network consiste nel mettere in atto forme di cooperazione fra gli operatori dei
reattori di ricerca, tra gli enti utilizzatori del reattore e altri soggetti interessati. In questo
contesto, il LENA è presente nel Mediterranean Research Reactor Network (MRRN) creato
dalla IAEA e nel Global Research Reactor TRIGA Network (GTRRN). Il GTRRN ha messo a
disposizione degli utenti un sito di promozione ed informazione: http://www.ctf-
homepage.de/TRIGA/index.html .
I Coordinate Research Projects (CRP) promossi dalla IAEA sono un altro aspetto importante
nel campo della cooperazione internazionale e la condivisione delle conoscenze. Il LENA è
coinvolto in due CRP.
- “Accelerator-based alternatives to Non-HEU Production of Mo-99/Tc-99m” con l'Area
di Radiochimica di Pavia
- Piu incentrato sugli aspetti di gestione in sicurezza del reattore è il CRP che verte
sull’applicazione di tecniche di manutenzione avanzata sviluppate attraverso tecniche
di monitoraggio online dei sistemi, con l’obbiettivo dell’esercizio dell’impianto con
sempre più elevati standard di affidabilità e sicurezza. Le attività coinvolgono in parte
anche il dipartimento di ingegneria elettrica di Pavia, con il quale si stanno studiando
particolari metodologie di diagnostica sui sistemi ausiliari del reattore.
A metà del 2013, il LENA ha ospitato la missione OMARR (Operation & Maintenance
Assesment for Research Reactors) con esperti della IAEA e di altri impianti simili, per quanto
riguarda attività di peer-review sugli aspetti di dell’esercizio e manutenzione del reattore. E’
stata una missione “apripista” per un piccolo reattore di ricerca di dimensioni come LENA,
offrendo la possibilità di valutare i processi operativi e di manutenzione e di condividere
molteplici esperienze. Sulla base dei risultati positivi della missione di cui sopra, il LENA ha
ricevuto un ulteriore missione IAEA (INSARR, Integrated Safety & Assesment for Research
Reactors) sulla valutazione della sicurezza integrata per reattori di ricerca. Tale missione mirava
a valutare l'impianto dal punto di vista della sicurezza nucleare, con l'obiettivo generale di
migliorare continuamente l'efficienza e l'efficacia delle tutti i processi legati alla gestione della
sicurezza della struttura. A dicembre 2015 è prevista la rivalutazione delle attività svolte
con il secondo audit previsto dalla attività INSARR.
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6. Istruzione e formazione Il settore nucleare (industria, autorità governative, organizzazioni di Ricerca e Sviluppo e le
istituzioni educative) ha la costante necessità di personale altamente qualificato. Elevati
standard di prestazione sono attesi per la forza lavoro impiegata in questo settore e la loro
specializzazione è una questione fondamentale per garantire e mantenere livelli di efficienza e
di sicurezza elevata. L’ Università di Pavia, grazie alla profonda esperienza maturata in quasi
cinquanta anni di funzionamento del reattore e al contesto accademico in cui si è operato, è in
grado di offrire una vasta gamma di programmi di istruzione e formazione, a livello nazionale
ed internazionale, che coprono la maggior parte dei temi legati al settore nucleare: dalla cultura
della sicurezza e radioprotezione alla manutenzione di un reattore di ricerca, alla gestione
qualità. I corsi di formazione sono tenuti da tecnici altamente qualificati del LENA, o da docenti
dell'Università di Pavia, o sono una parte del percorso formativo di altre Università o istituzioni
che contribuiscono a corsi di Ingegneria Nucleare, Fisica, Master internazionali con tematiche
quali la fisica dei reattori, radiochimica, la radioprotezione e strumentazione e misure nucleari.
La figura 6 mostra lo schema delle attività presenti.
Fig.6 Istruzione e formazione (schema)
Nell'anno accademico 2012/2013, ad esempio, il laboratorio ha ospitato la parte pratica dei
seguenti corsi:
Tirocinio teorico-pratico sull' esercizio dell'impianto per rappresentanti dell'Ente di
Controllo Giordano nell’ambito di un progetto finanziato EU svolto in cooperazione tra
LENA e soggetti privati (NSC Project JO3.01/10-JO/RA/02) “Provision of assistance
related to developing and strengthening the capabilities of Jordan Nuclear Regulatory
Commission (JNRC)
Radiochimica (Università di Pavia)
Ingegneria Nucleare (Politecnico di Milano): esercitazioni pratiche di cinetica e
controllo del reattore.
Corso “Cellular Radiobiologiy” (Università di Pavia): panoramica sulla struttura e il suo
utilizzo
Lezioni di fisica dei neutroni per il corso di Radiobiologia (Dipartimento di Fisica)
Master in Adroterapia (organizzato dalla Fondazione CNAO - Centro Nazionale di
Adroterapia Oncologica): vari argomenti legati alla fisica dei neutroni e loro
applicazioni.
Corso di Radiobiologia DOREMI/ Euratom/UniPV (Dipartimento di Fisica)
IUSS Master in NUCLEAR AND IONIZING RADIATION TECHNOLOGIES
Segue il dettaglio delle attività che sarà anche inserito nella prossima pubblicazione del "IAEA
Compendium on Research Reactors Utilization for Higher Education Programmes”:
E d u c a t i o n a l a c t i v i t i e s
Academic level
MastersPost
graduation courses
Graduation thesis
University courses
Professionals
Private companies
Governative institutions
National and foreign
institutions
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a. Simulations in biomedical physics
Course details
Affiliation Physics Department, University of Pavia
Course ECTS credits/(credits for Lab activities) 6 (1)
Average attendance, in students per year 10
Course duration /(lab activities duration) in wall-clock hours 48/(8)
Professor(s) Prof. S. Bortolussi, F. Ballarini
b. Experimental Nuclear Reactor Kinetics
Course details
Affiliation Politecnico of Milan
Course ECTS credits/(credits for Lab activities) 5
Average attendance, in students per year 8
Course duration /(lab activities duration) in wall-clock hours 64/(20)
Professor(s) Prof. A. Cammi
c. Ionizing Radiation Laboratory
Course details
Affiliation Physics Department, University of Pavia
Course ECTS credits/(credits for Lab activities) 6
Average attendance, in students per year 6-8
Course duration /(lab activities duration) in wall-clock hours -/(60)
Professor(s) Prof. A. De Bari
d. Radiochemistry laboratory
Course details
Affiliation Dep. Of Chemistry - University of Pavia
Course ECTS credits/(credits for Lab activities) 6(1)
Average attendance, in students per year 35
Course duration /(lab activities duration) in wall-clock hours 48/(12)
Professor(s) Prof. M.Oddone
e. Radiobiology and Radiation Biophysics
Course details
Affiliation Physics Department, University of Pavia
Course ECTS credits/(credits for Lab activities) 6
Average attendance, in students per year 10 + 15 from the international course
Course duration /(lab activities duration) in wall-clock hours 48/(8)
Professor(s) Prof. A. Ottolenghi (Physics Dept.) + Dr D. Alloni (LENA), Giorgio Baiocco et al for the DoReMi international course
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f. Radioactivity Course
Course details
Affiliation Physics Department, University of Pavia
Course ECTS credits/(credits for Lab activities) 6(1)
Average attendance, in students per year 8
Course duration /(lab activities duration) in wall-clock hours 48/(12)
Professor(s) Prof. P.Salvini
g. Distant learning activities, internet reactor
Grazie alla recente implementazione di un sistema online per il monitoraggio e l’acquisizione
dei dati di funzionamento, è stato possibile organizzare delle attività di training a distanza
comunemente chiamate “internet reactor”, dove gli studenti possono assistere da remoto alle
attività di un relae reattore in esercizio (ad esempio esercitazioni che riguardano lo start-up,
shutdown, calibrazione di potenza, calibrazione delle barre di controllo, ecc.)
L’attività viene svolta fornendo una webpage dedicata dove una “Virtual Operator Console” è
riprodotta (Figura 7). Un sistema audio/video permette la necessaria interazione fra studenti,
professore e gli operatori del LENA dando spazio a spiegazioni step-by-step, discussioni e
domande (Figure 8). Al termine delle attività i dati acquisiti dal sitema sono forniti off-line per
le future valutazioni ed analisi. Un progetto pilota è partito nel 2014 in collaborazione con
l’Università di Bologna.
Figura 7 – Screenshot of Virtual Operator Console
Figura 8– Classroom at the University of Bologna
Nel campo della formazione è inclusa anche la preparazione (tirocinio) per i candidati all'esame
per l’abilitazione professionale di Esperto Qualificato.
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Oltre alle attività sopra descritte rivolte a studenti universitari e professionisti, da molti anni, il
LENA offre visite guidate al reattore. Questa attività si rivolge in particolare agli studenti delle
scuole superiori, al fine di promuovere la cultura nucleare e di fornire informazioni tecnico-
scientifiche a coloro che andranno a scegliere una istruzione superiore nel settore nucleare. Il
numero medio di visitatori all'anno è di circa 1500 studenti con attività didattiche per circa 200
ore/anno. In particolare, con il Comune di Pavia, il LENA è inserito nella Rete Cittadinanza
Attiva. Obiettivo condiviso del progetto è quello di fornire agli studenti delle scuole primarie
e secondarie di primo grado statali e paritarie le giuste coordinate per la conoscenza e
consapevolezza del territorio grazie alle diverse visite guidate e approfondimenti in classe. Il
Protocollo, che ha durata biennale, coinvolge 24 enti e la maggior parte degli istituti scolastici
di Pavia aderenti per un totale di 34 percorsi.
7. Conclusioni In conclusione si può affermare che il reattore TRIGA MKII installato presso il Centro LENA
dell’Univesità degli Studi di Pavia è, dal punto di vista di progetto, da considerarsi ancora
attuale e corrispondente alle esigenze di Ricerca Applicata ed a quelle Formative. Tali
considerazioni, largamente condivise in ambito internazionale, ne fanno uno strumento ideale
ed indispensabile per il mantenimento di una cultura nucleare. Queste affermazioni trovano
riscontro nel rinnovamneto effettuato da impianti analoghi per età e caratteristiche, vedasi
l’Università di Vienna e Mainz, per le dichiarazioni del Department of Energy (DOE) che sta
considerando di farsi promotore e finanziatore di un ripristino della produzione del
combustibile TRIGA. Conferma di quanto affermato è la dimostrazione di interesse a livello
mondiale per una fornitura globale di circa 600 nuovi elementi di combustibile.
In particolare per il reattore installato a Pavia si può affermare che è stato mantenuto negli anni
in piena efficenza ed è stato continuamente aggiornato secondo le ultime linee guida sulla tenuta
in sicurezza delgi impanti. Il combustibile presente presso l’impianto è sufficente per prevedere
ancora un lungo periodo di funzionamento alle condizioni attuali.
Si ringrazia tutto il personale del LENA per il continuo impegno dimostrato nell’esercizio e
conduzione dell’impianto e nel fornire i dati sopra riportati.