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“Collegamento tratto bivio S.S. 390 Barisardo/Loceri- nuova S.S. 125” Indagine geognostica SETTEMBRE 2009

Dott.ssa Geol. Bruna Pendugiu V.co II Colombo,7 - 08049 Villagrande Strisaili (OG) Tel.: 078232670 - Cell.:3491465925

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INDICE

Pag .

Premessa .................................................................................................................2

1 Indagine geognostica........................................................................................2

1.1 Pozzetti geognostici ....................................................................3 1.1.2 Pozzetto 1 ...................................................................................3

1.1.3 Pozzetto 2 ...................................................................................4

1.1.4 Pozzetto 3 ...................................................................................5

1.2 Prove penetrometriche ................................................................5 1.3 Analisi di laboratorio su campioni disturbati .................................6

2 Caratterizzazione stratigrafico - geotecnica......................................................6

3 CONCLUSIONI.................................................................................................7

Planimetria dell’area di intervento ...............................................................................9

Planimetria dell’area con ubicazione delle indagini ...................................................10

Sezione Stratigrafica .................................................................................................11

CERIFICATI DI ANALISI DI LABORATORIO............................................................12



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Premessa

La presente relazione, predisposta a supporto del progetto “Collegamento tratto bivio S.S.

390 Barisardo/Loceri- nuova S.S. 125”, descrive i risultati dell’indagine geognostica di

dettaglio eseguita al fine di ricostruire la stratigrafia dei terreni interessati dalla costruzione

della sovrastruttura stradale e delle strutture di fondazione delle opere d’arte.

L’area in cui è prevista la realizzazione dell’intervento viario si individua alla base di Monte

Maniga in territorio comunale di Loceri, in destra idrografica del Torrente Mulametteni ad una

quota media di 124,0 m sul livello del mare, in un contesto territoriale pianeggiante a

vocazione agricola. Vedi planimetria allegata in scala 1: 10.000.

Dal punto di vista geologico la zona si colloca all’interno della piana alluvionale del Rio

Mulametteni, riempita nel Quaternario dall’apporto solido proveniente dai fossi laterali, che

scendono dai rilievi limitrofi.

Ai sensi del D.M. 11/03/88 e sua Circolare Ministeriale Applicativa 24/09/88 n. 30483, è

stata eseguita una campagna geognostica per la caratterizzazione dell’assetto stratigrafico-

geotecnico del sottosuolo nei punti in cui saranno inserite le opere d’arte.

1 Indagine geognostica

L’indagine geognostica, eseguita nel mese di Agosto 2009, è stata programmata dal

Geologo incaricato, Dott. Geol. Bruna Pendugiu, ed eseguita dal Geol Gianfranco Mulas con

la supervisione del geologo incaricato.

Al fine di determinare le caratteristiche stratigrafiche e meccaniche dei terreni affioranti

nell’area in oggetto, si è provveduto all’apertura di n° 3 pozzetti geognostici e all’esecuzione

di n° 3 prove S.P.T.. In corso di esecuzione dei po zzetti sono stati prelevati n° 2 campioni di

terreno per le analisi di laboratorio.

Le indagini sono state effettuate, sulla base della tipologia di struttura da realizzare e in

rapporto con il terreno di imposta , in corrispondenza dei punti di maggior impegno da parte

delle opere in progetto,.

Quanto eseguito è illustrato in sintesi nella CARTA DI UBICAZIONE DELLE INDAGINI

GEOGNOSTICHE redata in scala 1: 1.000 e nella SEZIONE STRATIGRAFICA in scala

verticale 1:200, entrambe in allegato.



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1.1 Pozzetti geognostici Sono stati eseguiti complessivamente tre pozzetti di indagine, due in prossimità delle

spalle del ponte esistente e uno in corrispondenza dell’area del destinata ad accogliere la

rotatoria. I pozzetti spinti fino ad una profondità massima di tre metri dal piano campagna

hanno evidenziato la seguente stratigrafia:

1.1.2 Pozzetto 1 Il pozzetto n.1 è stato aperto sulla

sponda dx del Rio Mulametteni, a 9,00

m di distanza dal muro d’ala in cemento

esistente, dinanzi ai gabbioni che ne

delimitano le sponde.

Lo scavo ha dapprima interessato i

depositi alluvionali grossolani costituiti

da elementi litoidi, di dimensioni

variabili dal cm fino a qualche

decimetro immersi in una matrice

sabbiosa, fino alla profondità di 1,40 m

dal p.c.. Si è poi approfondito nelle

alluvioni sabbiose per circa 50 cm e

quindi nel substrato granitico arenizzato

per circa 40 cm prima di interessare il

basamento con caratteristiche litoidi che

ne ha determinato la chiusura per benna

a rifiuto.

Le alluvioni al di sopra della falda, in

fase di esecuzione dei pozzetti, si

presentavano sovrasature, incoerenti e

rifluivano nello scavo, trascinate dalle

acque della falda.

Sotto la copertura alluvionale, ad una

profondità variabile da -1,90 m a -2,60 m,

si rinviene il substrato granitico più o meno alterato, fino a fondo foro.

Alla profondità di 2,30 m dal p.c. è stato prelevato un campione di terreno per la

caratterizzazione tecnica in laboratorio. Quanto sopra è illustrato nella tabella 1

Foto 1 - Pozzetto n.1 la presenza del granito alla base del pozzetto ne ha determinato la chiusura per benna a rifiuto.

Foto 2- Pozzetto n.1 Le alluvioni ciottolose costituite da elementi lapidei di varie dimensioni in matrice arenacea.



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1.1.3 Pozzetto 2 Il pozzetto n. 2 è stato eseguito sulla

sponda sx del corso d’acqua, a circa 18

metri dal muro d’ala del ponte esistente,

e subito a valle della strada di

penetrazione agraria. L’apertura del

pozzetto ha evidenziato la stessa

situazione stratigrafica del pozzetto 1.

Alla quota di circa 2,00 m dal p. c. è stato

prelevato un campione di terreno per le

analisi di laboratorio.

La falda si è manifestata in entrambi i

pozzetti, a quota di – 0,90 m dal pc.,

contenuta nelle alluvioni ciottolose e sabbiose (vedi tabella 2)

Foto 3 - Pozzetto n.2 sulla sponda sinistra del torrente.

Coes. Angolo γ n γ d S.P.T. Classif.

Kg/cmq ° Kg/mc Kg/mc N 60 medio CNR UNI 100006/63

0.00 0.00

1.40 1.40 2104 24

1.90 0.50 1874 9

2.30 0.40 0,08 28,23 1894 1918 27 A 2 - 6

2.60 0.302141 44

Alluvioni sabbiose incoerenti

Granito alterato e arenizzato

Profondità: 2,60 m dal p.c.

Descrizione terreno

Alluvioni ciottolose incoerenti del Rio Mulametteni

Fine foro

Granito sublapideo

Cantiere : Collegamento tratto bivio SS 390 Barisardo/Loceri - Nuova SS 125

Falda: a - 0,90 m dal p.c.Località: Loceri (OG)

Spess.strati

Pozzetto n° 1

Committente : Provincia dell'Ogliastra

Prof. strati

Tabella 1 – Stratigrafia schematica del pozzetto 1

Coes. Angolo γ n γ d S.P.T. Classif.

Kg/cmq ° Kg/mc Kg/mc N 60 medio CNR UNI 100006/63

0.00 0.00

1.40 1.40 2110 23

1.90 0.50 1815 14

2.30 0.40 0,05 27,38 1417 1916 19 A 2 - 6

2.60 0.302141 41

Alluvioni sabbiose incoerenti

Granito alterato e arenizzato

Profondità: 2,60 m dal p.c.

Descrizione terreno

Alluvioni ciottolose incoerenti del Rio Mulametteni

Fine foro

Granito sublapideo

Cantiere : Collegamento tratto bivio SS 390 Barisardo/Loceri - Nuova SS 125

Falda: a - 0,90 m dal p.c.Località: Loceri (OG)

Spess.strati

Pozzetto n° 2

Committente : Provincia dell'Ogliastra

Prof. strati

Tabella 2 – Stratigrafia schematica del pozzetto 2.



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1.1.4 Pozzetto 3 Il pozzetto 3 è stato effettuato sul ripiano

morfologico presente sulla sponda dx del torrente,

costituito dalle alluvioni più antiche che verso l’alto

sfumano nei detriti di versante, formatisi a spese del

modesto rilievo di natura granitica che delimita sul

lato sud la strada oggetto di intervento.

Il pozzetto, posizionato davanti ad un fabbricato

rurale , ha interessato dapprima il suolo agrario, per

uno spessore di circa 50 cm e poi la copertura

detritica per circa 1,50 m. La copertura detritica era

costituita da elementi spigolosi di varia natura e di

dimensioni variabili dal centimetro fino a qualche

decimetro. La matrice e arenaceo siltosa di colore

bruno rossastro.

Al di sotto della copertura di detriti sul

fondo del pozzetto è stata osservata la

presenza delle alluvioni più antiche

costituite da elementi litici fortemente

arrotondati e addensati Nel pozzetto non

è stata intercettata la falda idrica.

1.2 Prove penetrometriche

Sono state eseguite tre prove penetrometriche statiche S.P.T. ubicate in corrispondenza

delle spalle del ponte sul rio Mulametteni e a valle della strada di collegamento alla nuova

125, in coincidenza dei punti in cui saranno poste le principali opere d’arte dell’intervento.

Tali opere consentiranno di superare il torrente e di ricongiungersi alla strada di

collegamento con la nuova S.S. 125.

Foto 3 – Pozzetto n.3 aperto sul ripiano morfologico che delimita il torrente.

Foto 4 - Particolare dei materiali osservati al di sotto dello strato pedogenizzato, nel pozzetto n.3.



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La prova penetrometrica S.P.T. è una tecnica di indagine geognostica che consiste nella

misurazione della resistenza alla penetrazione di una punta conica di dimensioni standard,

infissa a velocità costante nel sottosuolo con una batteria di aste cave alla cui estremità

inferiore è collegata la punta stessa.

Le prove effettuate hanno consentito la correlazione dei valori di resistenza misurati alle

diverse profondità, con i dati geotecnici del terreno ottenuti dalle indagini di laboratorio.

1.3 Analisi di laboratorio su campioni disturbati Su due campioni di terreno disturbato prelevati nei pozzetti eseguiti nel fondo alveo sono

state eseguite le analisi granulometriche e le prove di resistenza al taglio.

In allegato alla presente sono riportati i certificati di laboratorio delle prove eseguite.

2 Caratterizzazione stratigrafico - geotecnica La ricostruzione dell’assetto stratigrafico del sottosuolo indagato in corrispondenza dei

due punti più significativi dell’intervento, ha tenuto conto dei risultati delle prove

penetrometriche eseguite e delle osservazioni effettuate con l’apertura dei pozzetti

geognostici.

Le prove penetrometriche eseguite hanno interessato una zona ove in linea di massima la

costituzione sedimentologica del sottosuolo si può schematizzare con una successione di

sedimenti di origine alluvionale di cui quelli superiori con granulometrie grossolane (alluvioni

recenti) attribuibili ad alti tenori di energia deposizionale e pertanto a processi di tipo

torrentizio, mentre al di sotto sono presenti materiali consolidati anche con sabbia associata

(alluvioni antiche) attribuibili a depositi fluviali di minore energia di deposito.

Nel dettaglio l’assetto stratigrafico dei due punti di prospezione, con una ipotesi di larga

massima di continuità laterale dei livelli descritti nelle verticali di indagine, è rappresentato

nella SEZIONE STRATIGRAFICA allegata alla presente.

Come si può osservare, dalla quota dell’alveo attuale e fino a circa 1,90 m in profondità

sono presenti i depositi ciottolosi incoerenti con intercalazioni di livelli francamente sabbiosi.

La resistenza alla penetrazione, valutata con la prova penetrometrica standard (SPT) nei

depositi ciottolosi più grossolani varia da 19 a 29 colpi/20 cm, nei depositi sabbiosi è stata

ottenuta una resistenza notevolmente più bassa, 8-9 colpi/20 cm.

Nei termini granitici sottostanti, che dovranno ospitare le fondazioni delle opere, la

resistenza alla penetrazione varia da un minimo di 26 colpi/20 cm, degli spessori più alterati

fino ad un massimo di 59 colpi/20 cm negli spessori meno alterati.

Le analisi granulometriche effettuate ascrivono questi terreni nella classe A 2-6



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Le analisi di laboratorio hanno fornito per gli spessori più alterati e arenizzati del substrato

i seguenti parametri geotecnici:

ψ = 27,38° – 28,23°

γ= 1,8 -1,9 t/mc

C= 0,05-0,08 kg/cmq

3 CONCLUSIONI

Il programma di indagini, definito durante la stesura della relazione preliminare, è stato

modificato nel numero e nelle ubicazioni a causa delle difficoltà di accesso ai luoghi, il ponte

esistente si è rivelato infatti troppo basso per il passaggio del mezzo meccanico; l’ubicazione

delle indagini è riportata nella planimetria allegata.

L’indagine geotecnica è stata cosi articolata:

A) Prove in situ

-Esecuzione di n° 3 pozzetti geognostici

-Esecuzione di n° 3 prove SPT

B) Analisi di laboratorio

-N° 2 Prove di taglio diretto

-N° 2 Classificazione delle terre

I pozzetti 1 e 2 sono stati eseguiti sul letto del torrente “Rio Mulametteni” laddove è

previsto il prolungamento delle spalle del ponte verso monte.

Il pozzetto 1 é stato effettuato sulla destra idrografica, ad una distanza di circa 9 m dalla

spalla del ponte e ai piedi della gabbionata esistente in parte crollata a causa deli eventi

alluvional del novembre 2008,.

Il pozzetto n° 2 è stato eseguito sulla sinistra id rografica, ad una distanza dalla spalla di

circa 18,00 m , anch’esso in corrispondenza di una gabbionata, completamente distrutta,.

Nel pozzetto n° 1 si è arrivati ad una profondità d i circa 2, 5 m, la falda si è manifestata a

circa 0,90 m dal p.c. Nei primi 60 cm sono stati riconosciuti i depositi alluvionali recenti

costituiti da ciottoli e massi immersi in matrice arenacea, totalmente incoerenti con intercalati

livelli sabbiosi. A circa 2,00 m dal p.c. è stato rinvenuto il granito arenizzato, che passava

gradualmente in profondità verso facies più compatte. A circa 2,10 m di profondità è stato

prelevato Il campione per la caratterizzazione geotecnica in laboratorio.

Il pozzetto n°2, effettuato sulla sponda sx del tor rente ha evidenziato la stessa situazione

litostratigrafia del pozzetto 1, la soggiacenza della falda era attestata alla stessa quota.



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In prossimità dei due pozzetti sono state eseguite le due prove: SPT1 e SPT2 che

unitamene alle osservazioni sui pozzetti hanno consentito la correlazione dei dati ricavati con

la prova stessa e con le analisi di laboratorio.

Il pozzetto n°3 è stato eseguito in un lotto di ter reno agricolo sulla sponda destra del Rio

Mulametteni ad una altezza rispetto al fiume di circa 3,00 m. Tale terreno risulta prossimo

alla sede di ubicazione della prevista rotonda.

La SPT3 è stata fatta in un lotto di terreno sulla sinistra idrografica a valle del ponte. Tale

terreno è stato completamente ricoperto da uno spessore di circa 0,50 m di sabbie alluvionali

durante l’ultima alluvione. L’impossibilità di accedervi con il mezzo meccanico ha fatto sì che

si optasse per la sola prova SPT pur essendo previsti anche pozzetti geognostici.

L’ esecuzione dei pozzetti ha consentito di verificare la potenza dei sedimenti alluvionali

e la profondità dell’affioramento granitico. I risultati delle prove SPT hanno permesso di

definire in modo indiretto i dati geotecnici del terreno indisturbato mentre le analisi di

laboratorio hanno fornito i parametri fisici caratterizzanti il terreno disturbato.

L’esecuzione delle indagini ha sostanzialmente confermato quanto era stato evidenziato

con lo studio preliminare, ossia la presenza di una copertura alluvionale molto contenuta

negli spessori che ricopre il basamento granitico sottostante.

Relativamente alle caratteristiche stratigrafico – geotecniche del sottosuolo di imposta, le

indagini geognostiche individuano mediamente nella profondità di 2,50-3,00 m dal p.c. il tetto

di materiali con buone caratteristiche geomeccaniche per l’imposta delle strutture portanti

delle opere.

La zona presenta condizioni di generale stabilità derivante dalla morfologia e dal

substrato roccioso granitico.

I risultati delle prove e delle analisi di laboratorio sono riportati nei certificati allegati. Villagrande Strisaili Settembre 2009



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Planimetria dell’area di intervento



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Planimetria dell’area con ubicazione delle indagini


Dott.ssa Geol.Bruna Pendugiu V.co II Colombo,7 - 08049 Villagrande Strisaili (NU) Tel.: 078232670 - Cell.:3491465925

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Sezione Stratigrafica



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CERIFICATI DI ANALISI DI LABORATORIO



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