Dott.ssa Sara A. Guidi - Centro Di Riabilitazione · AROMATERAPIA ALLE CLARISSE: MODI, SPAZI E...
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Dott.ssa Sara A. Guidi
Diverse ricerche hanno dimostrato che alcuni oli essenziali aromatici possono essere inalati o
massaggiati sulla pelle per calmare l'agitazione e migliorare le funzioni cognitive nelle persone anziane.
L'aromaterapia con oli essenziali di lavanda, rosmarino, camomilla, arancio e limone può aiutare ad
alleviare l'ansia e i disturbi emotivi negli anziani che soffrono di deficit cognitivi.
I sintomi principali della demenza nelle persone anziane sono: disturbi comportamentali,
cambiamenti di umore, agitazione, confusione, aggressività, perdita delle funzioni cognitive, mancanza di
sonno. L'aromaterapia, ovvero l'uso di estratti di piante a scopi curativi, stimola a livello sensoriale la
persona e svolge un'azione calmante e anti-ansia, utile per placare l'agitazione.
Anche se sono necessari ulteriori studi, diverse ricerche, tra cui una pubblicata nel 2007 sulla
rivista International Journal of Geriatric Psychiatry, hanno dimostrato che l'aromaterapia può
rappresentare un buon trattamento complementare per lavorare sulle problematiche e taluni disagi negli
anziani con o senza diagnosi di demenza. In particolare, l'inalazione di oli essenziali innesca i recettori
dell'olfatto che stimolano l'ippocampo e l'amigdala, ovvero le principali aree del cervello responsabili delle
risposte emotive e della salute mentale.
I partecipanti a uno studio pubblicato nel 2009 sulla rivista scientifica Psychogeriatrics hanno
ricevuto un trattamento aromaterapico consistente in oli essenziali di rosmarino e di limone al mattino, e oli
essenziali di lavanda e di arancio alla sera. L’obiettivo della ricerca era quello di analizzare gli effetti
dell’aromaterapia sulle persone anziane affette da malattia di Alzheimer. Tutti gli assistiti hanno mostrato
un miglioramento nel loro senso di orientamento e/o nella consapevolezza di sé e di ciò che li circonda.
L'aromaterapia combinata al massaggio può inoltre alleviare l'ansia nelle persone con demenza. Uno
studio pubblicato nel 2006 sul Journal of Neuroscience ha esaminato gli effetti dei massaggi combinati
all'aromaterapia con oli essenziali di lavanda, limone, rosmarino, arancio e camomilla sulle donne anziane
affette dalla malattia di Alzheimer. La ricerca ha concluso che l'aromaterapia può essere un modo efficace
per alleviare l'ansia associata all'Alzheimer. Dopo tre settimane in cui gli assistiti hanno ricevuto 3 massaggi
a settimana da 20 minuti, con oli essenziali di rosmarino, lavanda, limone, arancio e camomilla, è stata
riscontrata una diminuzione dell'ansia e un aumento dell'autostima.
Altra condizione che insieme all’ansia contribuisce a un peggioramento nella qualità di vita di alcuni
anziani è la depressione in tutte le sue sfumature.
Alcuni studi hanno valutato gli effetti dell’inalazione e del massaggio aromaterapico sui sintomi
della depressione in adulti anziani. Uno in particolare ha coinvolto adulti con più di 60 anni d’età, residenti
presso comunità geriatrica e con sintomi di depressione. I partecipanti sono stati assegnati random al
trattamento con massaggio, inalazione o al gruppo di controllo; 20 persone per gruppo, 60 persone
partecipanti. Gli anziani nel gruppo con massaggio aromaterapico sono stati trattati con un breve massaggio
con 5 ml di olio, due volte alla settimana per 8 settimane. L’olio conteneva 50 μL (una goccia) di olio
essenziale composto da lavanda [Lavandula angustifolia], arancio dolce [Citrus sinensis] e bergamotto
[Citrus bergamia] in rapporto 2: 1: 1; il tutto diluito in olio di mandorle dolci a concentrazione dell’1%. Gli
anziani del gruppo con inalazione aromaterapica sono stati esposti a 30 minuti di inalazione nasale di 50 μL
di olio essenziale composto (come sopra) miscelato in 10 ml di acqua purificata; questo due volte alla
settimana per 8 settimane. Il gruppo di controllo non ha ricevuto alcun intervento. La situazione è stata
valutata in tutti i gruppi prima e dopo i trattamenti (o controllo) e alle settimane 6 e 10 di follow-up
utilizzando l’edizione breve della scala sulla depressione geriatrica GDS-SF (Geriatric Depression Scale
Short Form) e il questionario PHQ-9 (Patient Health Questionnaire-9). La concentrazione di serotonina (5-
idrossitriptamina; 5-HT) è stata valutata prima e dopo trattamenti o controllo. Dalla sperimentazione è
emerso che, alla conclusione dello studio, il massaggio e l’inalazione aromaterapica hanno determinato
punteggi significativamente più bassi di GDS-SF e PHQ-9 rispetto a quanto rilevato nel gruppo di controllo.
In entrambi i gruppi sperimentali i punteggi GDS-SF e PHQ-9 relativi ai sintomi depressivi sono rimasti
inferiori (rispetto al basale) nel follow-up: 8 settimane (fine trattamento), 6 e 10 settimane dopo la fine del
trattamento (14 e 18 settimane). Nel gruppo di controllo i punteggi GDS-SF e PHQ-9 non differivano nei
quattro punti temporali. Nei gruppi con inalazione e massaggio aromaterapico sono stati rilevati valori
aumentati di 5-HT. Gli autori concludono osservando che sia il massaggio aromaterapico sia l’inalazione
aromaterapica possono avere significative implicazioni nel trattamento della depressione negli anziani.
(Ricerca realizzata da associati a: Sichuan Research Center of Applied Psychology, Chengdu Medical
College, Chengdu, Cina).
INTERVENTO SULLE DEMENZE. L’OPINIONE DEL RICERCATORE GIACINTO BAGETTA
Come spiegato dall’esperto Giacinto Bagetta in diversi convegni, l’aromaterapia è da tempo
praticata in molte civiltà, e oggi è inserita tra le pratiche terapeutiche complementari alla medicina ufficiale.
E’ ormai documentato come gli oli utilizzati siano dotati non solo di ben noti effetti psicologici evocati
dall’esperienza olfattiva, ma anche di effetti neuro-farmacologici. E’ stato dimostrato che specifici
costituenti dell’essenza interagiscono con meccanismi alla base della comunicazione tra neuroni e della
stessa loro sopravvivenza nel cervello. «Le demenze», afferma il professore Bagetta «colpiscono il 6.4%
della popolazione con più di 65 anni di età (circa 800.000 pazienti in Italia) e si calcola che almeno nel 54%
dei casi si tratta di demenza di Alzheimer. Gli enormi costi in sofferenza umana per l’assistito, la famiglia
ed i care givers, insieme al costo annuo per la cura di una persona con demenza, stimato in circa 60.000 € e
di cui il 71% dei costi diretti (circa 11.000 €) è a carico delle famiglie, dà la dimensione sociale della
malattia».
«Benché intensamente studiati», prosegue Bagetta «i farmaci basati su strategie innovative rispetto agli
attuali ancora non hanno dato risultati apprezzabili. Già dopo dieci mesi dalla diagnosi di demenza, accanto
ai sintomi cognitivi si aggiungono sintomi molto gravi della malattia, quali quelli che formano il disturbo
comportamentale e psicologico, per i quali la terapia cognitiva non è efficace. Inoltre, la terapia a lungo
termine con psicofarmaci (neurolettici, neurolettici atipici etc.) espone a gravi rischi la stessa vita delle
persone con un aumento di circa due volte del rischio di morte rispetto al placebo. I risultati di studi clinici
controllati hanno attratto l’attenzione sull’aromaterapia somministrata per massaggio quale rimedio per il
controllo del disturbo comportamentale aggressivo e di agitazione in persone con demenza. I risultati di
alcuni di questi studi dimostrano come essa risulta efficace almeno quanto i farmaci antipsicotici atipici ma,
rispetto a questi, sia priva di tutti i loro gravi effetti collaterali. L’importanza di tali risultati origina anche
dalla nozione che la persona con demenza è molto spesso anosmico (non percepisce gli odori); pertanto,
l’azione terapeutica dell’aromaterapia non è attribuibile ad un mero effetto psicologico bensì all’azione
farmacologica di principi attivi che, attraverso il sangue, raggiungono il cervello».
AROMATERAPIA ALLE CLARISSE: MODI, SPAZI E TEMPI
Grazie alla disponibilità di un’esperta in aromaterapia, che si è offerta di effettuare incontri con gli
anziani a titolo volontario, abbiamo la possibilità di iniziare i nostri utenti al mondo della stimolazione
sensoriale olfattiva e tattile.
Questa pratica viene già utilizzata in struttura da noi psicologhe in casi di utenti allettati con gravi
problematiche cognitive ma in misura alquanto ridotta e utilizzando erbe aromatiche fatte comprare ai
parenti. Queste hanno però ovviamente una brevissima vita e una concentrazione di sostanze aromatiche di
molto inferiori rispetto agli oli essenziali, pertanto la stimolazione è meno potente e di più difficile
praticabilità.
Questo progetto prevede infatti l’utilizzo di alcuni oli essenziali che vengono diffusi con la cadenza
desiderata (anche quotidianamente) attraverso un apposito apparecchio elettrico all’interno di una sala
comune (diffusore).
Inoltre, con una cadenza mensile, l’esperta, formata appositamente per questo tipo di pratica, viene
in struttura a parlare degli oli e a effettuare il trattamento AROMATOUCH: un massaggio alla mano
piacevole e, a seconda dell’olio utilizzato, rilassante o stimolante, un trattamento dunque che viene
personalizzato sulla persona.
Una volta alla settimana la psicologa, all’interno della sessione di riattivazione cognitiva,
proporrebbe alcuni esercizi di attenzione, memoria e approfondimento culturale sulle essenze, andando a
stimolare le memorie olfattive recenti e lontane. LABORATORIO SETTIMANALE DI
AROMATERAPIA.
Il tutto verrà effettuato inizialmente nella sala comune al terzo piano.
Bibliografia
http://www.erboristanews.it/2018/04/06/aromaterapia-sulla-depressione-negli-anziani/
https://www.piuvivi.com/relax/aromaterapia-alleviare-agitazione-anziani-demenza.html
http://www.reportageonline.it/lefficacia-dellaromaterapia-nel-trattamento-dei-disturbi-neurocognitivi-se-ne-parlera-domani-in-un-workshop-a-santandrea-
apostolo-dello-ionio-workshop/