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Business Plan

A cura del A cura del

Dott. Salvatore LopreviteDott. Salvatore Loprevite

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Il business plan

Avvio di una nuova attività

“consolidamento” di un’attività già

esistente(progetti d’investimento connessi a

piani di sviluppo aziendale o di riorganizzazione)

Rischi e opportunità

Punti di forza e di debolezza

Riflessi economici, patrimoniali e finanziari. In particolare: Quali sono i risultati che possono essere conseguiti? Quali sono le risorse finanziarie necessarie? Come saranno reperite?

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Il business plan

interne

Pianificazione e controllo

Comunicazione

esterne

Mira al conseguimento di specifici obiettivi quali:

- Accesso al credito bancario;

- Richiesta di agevolazioni pubbliche;

- Promozione di nuovi rapporti commerciali;

- Certificazioni (qualità, ambientali)

- Etc.

FINALITA’ INFORMATIVE

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Non esistono modelli che hanno validità generale

La struttura del business plan

Parte descrittiva

Analizza e illustra tutti gli aspetti fondamentali che contraddistinguono il progetto

imprenditoriale

Parte quantitativo-monetariaIndividua, attraverso proiezioni economico-finanziarie, i risultati attesi dell’iniziativa (o, in caso di progetti riguardanti imprese già esistenti, l’impatto che essi potranno avere sulla struttura aziendale)

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«Il Business Plan è un moderno strumento di simulazione della dinamica aziendale proiettata nel medio e lungo termine, costituito da una serie di documenti nei quali è rappresentata, in termini qualitativi e quantitativi, l’idea imprenditoriale o comunque l’idea di fondo di una qualsiasi intrapresa economica. Nel Business Plan il redattore razionalizza e sintetizza tutte le idee, i programmi, le iniziative conseguenti che caratterizzano il progetto imprenditoriale»

La commissione di studio CNDC

PRINCIPI DI REDAZIONE DEL B.P.

• Chiarezza • Completezza • Affidabilità• Attendibilità • Neutralità • Trasparenza

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Il business plan – parte quantitativo monetariaRisultati attesi dal progetto, espressi in termini quantitativo-monetari (economico-finanziari);

Nelle leggi agevolative è contemplata soltanto per i progetti d’investimento più rilevanti

SEMPRE UTILE

Fornisce riscontri utili ad avvalorare quanto illustrato nella parte descrittiva del

documento

Consente di pianificare con esattezza i tempi di

attuazione dell’iniziativa e di verificare la congruità e la

coerenza del piano

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Il business plan – parte quantitativo monetaria

Fabbisogni di capitale fisso e

circolante

Fonti di copertura

Ricavi delle vendite e costi commerciali

Costi industriali

Costi amministrativi, R&S, vari generali

Piani d'azione pluriennali

Vendite

Produzione

Funzioni generali

Budget EconomicoBudget Patrimoniale

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Il business plan – parte quantitativo monetaria

Conto economico

Reddito di esercizioComponenti negativi di reddito di competenza dell'esercizio

Componenti positivi di reddito di competenza dell'esercizio

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Stato Patrimoniale

Capitale di funzionamento

Elementi attivi del patrimonio(Impieghi)

Elementi passivi del patrimonio(fonti)

Il business plan – parte quantitativo monetaria

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Parte quantitativo monetaria – la previsione dei ricavi

VenditeAnalisi del mercato

Ricavi di vendita

Budget economico (conti economici

previsionali)Analisi di mercato; Struttura

dei costi

Quantità fisichePrezzi di vendita

stimatiX =

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Parte quantitativo monetaria – la previsione dei ricavi

CONTO ECONOMICOanno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

1) Ricavi vendite e prestazioni 800 1.000 1.200 1.4002) Variazioni di rimanenze prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti3) Variazione lavori in corso su ordinazione4) Incremento di immobilizzazioni per lavori interni5) altri ricavi

A) Totale Valore della produzione 800 1.000 1.200 1.400

anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

Quantità 80 100 120 140

Prezzo 10 10 10 10

Totale ricavi 800 1.000 1.200 1.400

Dimensione finanziaria (entrate) che dovrà essere considerata nella stesura del budget

patrimoniale

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Costi commercialiSi tratta di tutti i costi sostenuti per la commercializzazione dei prodotti, legati tendenzialmente in maniera diretta alle quantità vendute.A titolo esemplificativo• Personale di vendita (stipendi e provvigioni)• Spese di trasporto • Spese di imballaggio• Spese di pubblicità e promozione delle vendite

• Assistenza ai clienti • Etc.

Parte quantitativo monetaria – la previsione dei costi commerciali

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Parte quantitativo monetariaanno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

Quantità 80 100 120 140

Prezzo 10 10 10 10

Totale ricavi 800 1.000 1.200 1.400

Costi commerciali variabiliProvvigioni 8 10 12 14Imballaggi 16 20 24 28

Trasporti 32 40 48 56

Totale 56 70 84 98

Costi commerciali fissiStipendi personale di vendita 100 100 100 100

Pubblicità 80

Totale 180 100 100 100

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Il business plan – parte quantitativo monetaria

CONTO ECONOMICOanno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

B) Costi della produzione6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci7) Per servizi8) Per godimento di beni di terzi9) Per il personale

Dimensione finanziaria (uscite) che dovrà essere considerata nella stesura del budget

patrimoniale

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Quantità da produrre?

Parte quantitativo monetaria

Costi industriali di produzioneA) Materiali diretti

B) Manodopera direttaC) Costi generali di produzione

C.1) Energia elettricaC.2) Stipendi tecniciC.3) ManutenzioniC.4) AmmortamentiC.5) etc.

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Quantità da produrre Livello stimato delle vendite

Parte quantitativo monetaria

Scorte di prodotti finiti2005 2006 2007 2008

Rimanenze iniziali 0 0 0 0 meno

Quantità venduta (stima)

80 100 120 140 più

Rimanenze finali 0 0 0 0 più

Quantità da produrre

80 100 120 140

2005 2006 2007 2008

Rimanenze iniziali 0 10 20 30 meno

Quantità venduta (stima)

80 100 120 140 più

Rimanenze finali 10 20 30 40 più

Quantità da produrre

90 110 130 150

In assenza di scorte

In presenza di scorte

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Parte quantitativo monetaria2005 2006 2007 2008

Rimanenze iniziali 0 10 20 30 meno

Quantità venduta (stima)

più

Rimanenze finali 10 20 30 50 più

CONTO ECONOMICOanno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

1) Ricavi vendite e prestazioni2) Variazioni di rimanenze prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti

Dimensione patrimoniale (Valore delle rimanenze da inserire tra le attività di Stato Patrimoniale)

Stato Patrimoniale anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

C) ATTIVO CIRCOLANTEI - Rimanenze1) Materie prime sussidiarie e di consumo2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati3) Lavori in corso su ordinazione4) Prodotti finiti e merciTotale rimanenze

ATTIVO

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Il business plan – parte quantitativo monetaria

Costi industriali di produzioneA) Materiali diretti

B) Manodopera direttaC) Costi generali di produzione

C.1) Energia elettricaC.2) Stipendi tecniciC.3) ManutenzioniC.4) AmmortamentiC.5) etc.

2005 2006 2007 2008Quantità da produrre

90 110 130 160

Costi fissi

Costi variabili

Costi semi-variabili

Dimensionamento della capacità

produttiva

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Il business plan – parte quantitativo monetaria

Costi industriali di produzione

Altri costi generali di fabbricazione

(manodopera indiretta, stipendi tecnici, ammortamenti, etc.)

Valorizzati sulla scorta di ipotesi relative a:

Efficienza (tecnica ed economica); Produttività;Congetture

Costi variabili (parametrici); Costi fissi

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La valorizzazione avverrà in specifici fogli di lavoro che accolgono le variabili interessate

Il business plan – parte quantitativo monetaria

Acquisti di materie Personale

CONTO ECONOMICOanno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

B) Costi della produzione6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci7) Per servizi8) Per godimento di beni di terzi9) Per il personale

Dimensione finanziaria (uscite) che dovrà essere considerata nella stesura del budget

patrimoniale

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La valorizzazione avverrà in specifici fogli di lavoro che accolgono le variabili interessate

Il business plan – parte quantitativo monetaria

Investimenti funzione produzione (operativi)

Capitale fisso*(fattori pluriennali)

Capitale circolante*

(Rimanenze, Crediti al netto

dei debiti)

CONTO ECONOMICOanno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

10) Ammortamenti e svalutazioni a) Amm.to immobilizzazioni materiali b) Amm.to immobilizzazioni immateriali

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Dimensione patrimoniale (finanziaria)

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Fonti e impieghi*

Considera tutti gli investimenti (o impieghi di capitale) che l’impresa dovrà realizzare nel periodo considerato. Quindi non solo quelli

ricavabili dal piano degli investimenti, ma ogni impiego di mezzi finanziari che l’impresa dovrà realizzare.

(Capitale fisso; Capitale circolante; Rimborso di debiti; Rimborso di capitale proprio)

Considera inoltre tutti i finanziamenti (fonti) su cui l’impresa potrà contare nel periodo considerato

(Fonti generate dalla gestione reddituale; Capitale proprio; Capitale di credito; Disinvestimenti di capitale fisso o di capitale circolante)

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Dimensione patrimoniale (finanziaria)

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Fonti e impieghi*

Importo ImportoInvestimenti in capitale fisso AutofinanziamentoInvestimenti in capitale circolante Finanz con capitale proprioRimborsi di debiti Finanziamenti con cap di creditoRimborsi di capitale proprio Disinvestimenti

Totale xxx Totale xxx

Impieghi Fonti

Fattibilità finanziaria dei programmi

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Il business plan – parte quantitativo monetaria

xxx xxx xxx xxx xxx xxx

Conti economici previsionali

Stati Patrimoniali previsionali

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