Dott. Ivan Rizzetto; A.s.m. Paola Biscontin CORSO DI PRIMO...

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CHIAMATA CHIAMATA d’emergenza CORSO CORSO DI DI PRIMO SOCCORSO PRIMO SOCCORSO Dott. Ivan Rizzetto; A.s.m. Paola Biscontin FONDAMENTI FONDAMENTI cardiocircolatori e respiratori del BLS BLS

Transcript of Dott. Ivan Rizzetto; A.s.m. Paola Biscontin CORSO DI PRIMO...

�� CHIAMATACHIAMATA d’emergenza

CORSO CORSO DIDIPRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSO

Dott. Ivan Rizzetto; A.s.m. Paola Biscontin

�� CHIAMATACHIAMATA d’emergenza

�� FONDAMENTIFONDAMENTIcardiocircolatori e respiratori del BLSBLS

OBIETTIVIOBIETTIVI del primo del primo soccorsosoccorso::

1) ATTIVARE in modo corretto i soccorsi

2) PORRE IN SICUREZZA il soccorritore(professionisti e non)(professionisti e non)

3) PROTEGGERE la persona infortunata

4) REALIZZARE UN PRIMO INTERVENTO EFFICACE in attesa dell’arrivo di personale qualificato

(la corretta chiamata d’emergenza può salvare la vita)

AccessoAccesso precoceprecoceAccessoAccesso precoceprecoce DefibrilazioneDefibrilazione precoceprecoceDefibrilazioneDefibrilazione precoceprecoce

CATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZA

BLS BLS precoceprecoceBLS BLS precoceprecoce ALS ALS precoceprecoceALS ALS precoceprecoce

LA LA TEMPESTIVITÀ È LA CHIAVETEMPESTIVITÀ È LA CHIAVEDELLA DELLA SOPRAVVIVENZASOPRAVVIVENZA

LA LA TEMPESTIVITÀ È LA CHIAVETEMPESTIVITÀ È LA CHIAVEDELLA DELLA SOPRAVVIVENZASOPRAVVIVENZA

ORGANIZZAZIONE SISTEMAORGANIZZAZIONE SISTEMA

118118NON SOLO «UN NUMERO», MA UN SISTEMA FUNZIONALE DOTATO DI ELEMENTI STRUTTURALI EUN METODO DI LAVOROSPECIFICO ED ALTAMENTE COORDINATO

Decisione del Consiglio Europeo del

29 luglio 1991

INTRODUZIONE DIUN NUMERO UNICO

D’EMERGENZA

Decisione del Consiglio Europeo del

29 luglio 1991

INTRODUZIONE DIUN NUMERO UNICO

D’EMERGENZA

Il Sistema 118Il Sistema 118

È UNA ORGANIZZAZIONEche raggruppa un insieme

di strutture e persone di strutture e persone il cui scopo è prestare soccorso sanitario

a coloro che ne necessitano ovunque si trovino

IL SISTEMA IL SISTEMA DIDI ALLARME ALLARME SanitarioSanitario

definito dal D.P.R. del 27 marzo 1992

è rappresentato dalle fasi diALLERTAMENTOALLERTAMENTO e e INVIOINVIOALLERTAMENTOALLERTAMENTO e e INVIOINVIO

dei mezzi di soccorsodei mezzi di soccorsonecessari attraverso la C.O. 118,

alla quale convergono per via telefonica tutte le richieste di intervento sul territorioSORES (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria) FVG

ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZADEL SISTEMA DI EMERGENZA

È FORMATO DA:

�un sistema di allarme sanitario:num ero telefonico di accesso num ero telefonico di accesso breve e universale in collegamentocon le centrali operative

�un sistema territoriale di soccorso

�una rete di servizi e presidi ospedalieri

CENTRALE OPERATIVA CENTRALE OPERATIVA 118118

Le funzioni della Centrale Operativa:Centrale Operativa:

� RICEZIONE delle richieste di soccorso

�VALUTAZIONE del grado di complessità dell'intervento da attivare

�ATTIVAZIONE E COORDINAMENTO dell'intervento stesso

L’OPERATORE 118L’OPERATORE 118HA LE COMPETENZE ADATTEHA LE COMPETENZE ADATTE

PER AIUTARVI!!! PER AIUTARVI!!! RISPONDETE CON CALMA RISPONDETE CON CALMA

ALLE SUE DOMANDE!!!ALLE SUE DOMANDE!!!

� NOME di chi chiama� NOME di chi chiama� LOCALITÀ, via e numero civico� RIFERIMENTI UTILI� DESCRIVERE L'ACCADUTO� RISPONDETE ALLE DOMANDE� È COSCENTE? RESPIRA?

RicordareRicordare gligli OBIETTIVIOBIETTIVIdel primo del primo soccorsosoccorso::

1) ATTIVARE in modo corretto i soccorsi

2) PORRE IN SICUREZZA il soccorritore(professionisti e non)(professionisti e non)

3) PROTEGGERE la persona infortunata

4) REALIZZARE UN PRIMO INTERVENTO EFFICACE in attesa dell’arrivo di personale qualificato

(realizzate sempre una corretta chiamata d’emergenza)

AccessoAccesso precoceprecoceAccessoAccesso precoceprecoce DefibrilazioneDefibrilazione precoceprecoceDefibrilazioneDefibrilazione precoceprecoce

CATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZACATENA DELLA SOPRAVVIVENZA

BLS BLS precoceprecoceBLS BLS precoceprecoce ALS ALS precoceprecoceALS ALS precoceprecoce

LA LA TEMPESTIVITÀ È LA CHIAVETEMPESTIVITÀ È LA CHIAVEDELLA DELLA SOPRAVVIVENZASOPRAVVIVENZA

LA LA TEMPESTIVITÀ È LA CHIAVETEMPESTIVITÀ È LA CHIAVEDELLA DELLA SOPRAVVIVENZASOPRAVVIVENZA

NON STRAFARE!!!!!!NON STRAFARE!!!!!!

IN OGNI CASO STATE CONCENTRATI:

IN OGNI CASO STATE CONCENTRATI:CONCENTRATI:

RICORDATEVI LE NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO!!!!

CONCENTRATI:

RICORDATEVI LE NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO!!!!

IN OGNI CASO STATE

IN OGNI CASO STATE

NO PANICO!!!!!!NO PANICO!!!!!!CONSAPEVOLEZZACONSAPEVOLEZZA��CONSAPEVOLEZZACONSAPEVOLEZZA��RESPONSABILITÀRESPONSABILITÀ

��COMPETENZACOMPETENZA

STATE CONCENTRATI:

NIENTE PANICO!!!!

STATE CONCENTRATI:

NIENTE PANICO!!!!

CITTADINO ENGAGMENTCITTADINO

ENGAGMENT

CENNI DI CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIAANATOMIA E FISIOLOGIA

CARDIOVASCOLARE E CARDIOVASCOLARE E

CENNI DI CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIAANATOMIA E FISIOLOGIA

CARDIOVASCOLARE E CARDIOVASCOLARE E CARDIOVASCOLARE E CARDIOVASCOLARE E RESPIRATORIARESPIRATORIA

CARDIOVASCOLARE E CARDIOVASCOLARE E RESPIRATORIARESPIRATORIA

È UN MUSCOLO È UN MUSCOLO delledelle dimensionidimensioni di di un un pugnopugno ,,POSIZIONATOPOSIZIONATOal al centrocentro delladella cavitàcavità toracicatoracica , ,

IL CUOREIL CUOREIL CUOREIL CUORE

al al centrocentro delladella cavitàcavità toracicatoracica , , in in un’areaun’area denominatadenominata mediastinomediastino ;;È CIRCONDATO È CIRCONDATO dada un un saccosacco cheche sisi chiamachiama pericardiopericardio ededÈ DIVISO È DIVISO in in unauna sezionesezione destradestra eded unauna sinistrasinistra , , separate da un separate da un settosetto

IL CUOREIL CUORECuoreCuore in situ in situ avvoltoavvolto dada PericardioPericardio FibrosoFibroso

Occupa +/- centro cavità toracica

(Mediastino Medio)(Mediastino Medio)

Poggia sul Centro Frenico

CiascunaCiascuna sezionesezione HA DUE CAVITÀ, HA DUE CAVITÀ, unauna superioresuperiore (ATRIO) (ATRIO)

eded unauna inferioreinferiore (VENTRICOLO) (VENTRICOLO)

ANATOMIA E FISIOLOGIAANATOMIA E FISIOLOGIADEL CUOREDEL CUORE

ANATOMIA E FISIOLOGIAANATOMIA E FISIOLOGIADEL CUOREDEL CUORE

eded unauna inferioreinferiore (VENTRICOLO) (VENTRICOLO) Il Il sanguesangue passapassa dall’atriodall’atrio al al ventricoloventricolo

e e poi poi allealle arteriearterie tramitetramite valvolevalvoleunidirezionaliunidirezionali

La La contrazionecontrazione cardiacacardiacaè è involontariainvolontaria e e automaticaautomatica

LE CORONARIELE CORONARIE

OSTRUZIONE CORONARICAOSTRUZIONE CORONARICA

MALATTIA CORONARICAMALATTIA CORONARICA

IL CUORE IL CUORE è è irroratoirroratodalledalle arteriearterie coronariecoronarie

L'aterosclerosiL'aterosclerosi puòpuò ostruireostruireL'aterosclerosiL'aterosclerosi puòpuò ostruireostruirele le coronariecoronarie gradualmentegradualmente

La La coronariacoronaria danneggiatadanneggiatapuòpuò ancheanche ostruirsiostruirsibruscamentebruscamente (angina (angina instabileinstabile ))

OSTRUZIONE CORONARICAOSTRUZIONE CORONARICA

� IschemiaIschemia (mancanza di ossigeno)

� InfartoInfarto (morte di cellule cardiache)

��Arresto cardiaco (shock)Arresto cardiaco (shock)

COME SI MANIFESTA COME SI MANIFESTA L’OSTRUZIONE L’OSTRUZIONE CORONARICA?CORONARICA?CORONARICA?CORONARICA?

DOLORE TORACICO

IL DOLORE TORACICO IL DOLORE TORACICO CARDIACOCARDIACO AnginaAnginaÈ PROVOCATO È PROVOCATO dada unauna sofferenzasofferenzacardiacacardiaca dovutadovuta a a riduzioneriduzionedi di apportoapporto di di ossigenoossigenodi di apportoapporto di di ossigenoossigenoassicuratoassicurato al al cuorecuoretramitetramite le le arteriearteriecoronarichecoronariche (ischemia(ischemia))

Tale Tale dannodanno è è secondariosecondario a a restringimentorestringimento del del lumelume di di questiquesti vasivasi

Qualora lo SQUILIBRIO Qualora lo SQUILIBRIO ACUTO tra le richieste di ACUTO tra le richieste di sangue del cuore e la sangue del cuore e la capacità delle coronarie capacità delle coronarie

INFARTO INFARTO CARDIACOCARDIACO

capacità delle coronarie capacità delle coronarie (arterie del cuore)(arterie del cuore)di assicurare tale apporto di assicurare tale apporto superi la soglia di criticità, superi la soglia di criticità, una zona di muscolo una zona di muscolo cardiaco muore cardiaco muore (INFARTO O NECROSI”)(INFARTO O NECROSI”)

CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE DEL DOLORE CARDIACODEL DOLORE CARDIACO

�� SEDE DEL DOLORE: retrosternale, SEDE DEL DOLORE: retrosternale, stomacostomacostomacostomaco

�� IRRADIAZIONE: gola, mandibola, IRRADIAZIONE: gola, mandibola, spalla sinistra, braccio sinistro, mano spalla sinistra, braccio sinistro, mano sinistrasinistra

�� SINTOMI ASSOCIATI: sudorazione SINTOMI ASSOCIATI: sudorazione profusa, nausea, vomito, angoscia, profusa, nausea, vomito, angoscia, agitazioneagitazione

COSA FARE?COSA FARE?�� TRANQUILLIZZARETRANQUILLIZZARE il pazienteil paziente

�� IMPEDIREIMPEDIRE sforzi o movimentisforzi o movimenti

�� ADAGIARLOADAGIARLO in posizione semisedutain posizione semisedutaADAGIARLOADAGIARLO in posizione semisedutain posizione semiseduta

�� CHIEDERE AIUTO (e CHIAMARE 118)CHIEDERE AIUTO (e CHIAMARE 118)

L’INFARTO può evolverenell’arresto cardiaco(SHOCK CARDIOGENO)

I POLMONII POLMONI

I POLMONIsono contenutiall’interno della gabbia toracica all’interno della gabbia toracica

(costituita da coste, sterno, vertebre

e tessuto muscolare e di sostegno) e sono avvolti da una membrana chiamata pleura

È LA RESPIRAZIONE faticosa o difficoltosa,È LA RESPIRAZIONE faticosa o difficoltosa,

dovuta ad un aumento del lavoro respiratoriodovuta ad un aumento del lavoro respiratorio

PUÒ ESSERE ASSOCIATA A VARIE PUÒ ESSERE ASSOCIATA A VARIE CAUSE:CAUSE:�� corpi estranei, edema della glottidecorpi estranei, edema della glottide

LA DISPNEALA DISPNEA

�� corpi estranei, edema della glottidecorpi estranei, edema della glottide�� asmaasma�� broncopneumopatie croniche ostruttivebroncopneumopatie croniche ostruttive�� flogosi delle vie aereeflogosi delle vie aeree�� edema ed embolia polmonareedema ed embolia polmonare�� infarto miocardico acuto, anginainfarto miocardico acuto, angina�� crisi epiletticacrisi epilettica�� coma diabeticocoma diabetico

LA FREQUENZA Respiratoria LA FREQUENZA Respiratoria normale è di: normale è di: 1212--20 atti/min 20 atti/min

nell'adulto (eupnea)nell'adulto (eupnea)

FREQUENZE SUPERIORI FREQUENZE SUPERIORI O INFERIORI O INFERIORI

FREQUENZE SUPERIORI FREQUENZE SUPERIORI O INFERIORI O INFERIORI

sono espressione disono espressione diDIFFICOLTÀ RESPIRATORIE DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE

IN ATTO IN ATTO (dispnea, tachipnea, polipnea, (dispnea, tachipnea, polipnea,

bradipnea)bradipnea)

INSUFFICIENZAINSUFFICIENZARESPIRATORIARESPIRATORIA

SI HA QUANDO SI VERIFICA UNA DISCREPANZA UNA DISCREPANZA

tra richiesta di ossigeno da parte dei tessuti

e possibilità di introdurlo nell’organismo

�Alterazioni nella composizione dell’aria respirata (calo di O2 o presenza di gas tossici es: CO2)

�Ostruzione vie aeree

CAUSECAUSE

�Ostruzione vie aeree

�Danno polmonare (malattie, annegamento, inalazione di sostanze tossiche ecc)

�Trauma della gabbia toracica

�Disturbi neurologici, farmaci, droghe

Asma:� INFIAMMAZIONE delle vie aeree� IPER-REATTIVITÀ della muscolatura

bronchiale a molti stimoli

Es.: ATTACCO ASMATICOEs.: ATTACCO ASMATICO

bronchiale a molti stimoli (allergie , infezioni, vapori, solventi, fumi, stress, esercizio fisico, emotività

� Diversi gradi di OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE e può portare all’arresto respiratorio

SE COSCIENTE �posizione semiseduta, �attivare i soccorsi e rassicurare la persona,�coprirla per mantenere il calore corporeo,

COSA FARE?COSA FARE?

�coprirla per mantenere il calore corporeo,�sorvegliarla e assisterla nell’attesa dei soccorsi

SE INCOSCIENTE�assicurare la pervietà delle vie aeree,�attivare i soccorsi�continuare con BLS

SHOCKSHOCKSHOCKSHOCK

In medicina, STATO DI ACUTA INSUFFICIENZA

CARDIOCIRCOLATORIA con torpore mentale, astenia,

epidermide fredda e umida, polso rapido e debole, ipotensione arteriosa

LO SHOCK èUNA CONDIZIONE FISIOPATOLOGICA in cui la ridotta perfusione degli organi

causa una compromissione , quasi irreversibile ,

della funzionalità degli stessi

� Ipovolemico� Cardiogeno� Ostruttivo

Forme ipodinamiche(fredda)“bassa portata”

Tipi di shock

� DistributivoForma iperdinamica(calda)“alta portata”

S. IPOVOLEMICO

Emorragico Sanguinamento GITraumiEmorragie interne

Non emorragico Perdite GI (vomito, diarrea)Perdite renali (diabete insipido,

L A CLASSIFICAZIONEL A CLASSIFICAZIONE

Perdite renali (diabete insipido, diuresi osmotica - Ustioni estese Pancreatiti

S. CARDIOGENO

Aritmie Trachiaritmie, bradiaritmie

Deficit valvolari Insuff. Aortica o mitralica

Deficit contrattilità IMA, cardiomiopatie

L A CLASSIFICAZIONEL A CLASSIFICAZIONE

S. OSTRUTTIVO

Ostacolatoriempim. ventricolare

Stenosi mitralicaTrombo atrialeTamponamento cardiacoPericardite costrittiva

Ostacolato deflusso

ventricolare

Stenosi aorticaEmbolia polmonare massiva

S. DISTRIBUTIVOSetticoAnafilattico

Quadro clinicoQuadro clinicoIL QUADRO CLINICO dipende

essenzialmente dall’insufficienza dei tre organi vitali principalmente colpiti dallo shock:

Cuore, Cervello, ReneCuore, Cervello, Rene

�Vertigini, �Vertigini, �Polso accelerato/rallentato

�Sudorazione fredda

�Polso filiforme

�Polso aritmico

�Dolore toracico

�Difficoltà respiratoria

�Edema polmonare

�Polso accelerato/rallentato

�Sudorazione fredda

�Polso filiforme

�Polso aritmico

�Dolore toracico

�Difficoltà respiratoria

�Edema polmonare

�Vertigini, �senso di svenimento, ��alterazioni alterazioni del sensoriodel sensorio,�torpore, �perdita di coscienza

�Vertigini, �senso di svenimento, ��alterazioni alterazioni del sensoriodel sensorio,�torpore, �perdita di coscienza

�Blocco della filtrazione glomerulare (oliguria)oliguria)

�Blocco della filtrazione glomerulare (oliguria)oliguria)

È UNA CONDIZIONE GRAVE:� CHIAMARE immediatamente il sistema

di emergenza 118� POSIZIONARE il paziente disteso supino

Cosa fare?Cosa fare?

� POSIZIONARE il paziente disteso supinocon gli arti inferiori sollevati

� RICOPRIRLO per evitare ipotermia� Se c'è emorragìa esterna, COMPRIMERE

SUL PUNTO DI SANGUINAMENTO con delle garze o un fazzoletto pulito

� NON SOMMINISTRARE bevande/farmaci

DAL DOLORE TORACICO DAL DOLORE TORACICO ALLO SHOCK CARDIOGENOALLO SHOCK CARDIOGENO

““MorteMorte cardiacacardiacaimprovvisaimprovvisa””

““MorteMorte cardiacacardiacaimprovvisaimprovvisa””

colpiscecolpisce ogniogni annoanno1 1 persona/1000”persona/1000”

RianimazioneRianimazioneCardiopolmonareCardiopolmonare

di Base (BLS)di Base (BLS)

RianimazioneRianimazioneCardiopolmonareCardiopolmonare

di Base (BLS)di Base (BLS)

IL BLS DA SOLO NON RIESCE A RIPRISTINARE

LA CIRCOLAZIONE ED IL RESPIRO SPONTANEI

PERMETTE, INVECE, DI GUADAGNARE TEMPO

NELL’ATTESA DI SOCCORSI QUALIFICATI CON MEZZI

D’INTERVENTO PIÙ EFFICACI

LE LE EMORRAGIEEMORRAGIEDefinizione:Definizione: Per emorragia si intende la perdita improvvisa e intensa di sangue. Se la quantità di sangue che si perde supera il litro si può

La gravità dipende dalla:• Quantità di sangue perso• Velocità con cui viene perso il sangue

perde supera il litro si può verificare uno stato di shock (ipovolemico)

�interneil sangue si riversa all'interno del corpo

LE EMORRAGIELE EMORRAGIE

all'interno del corpo

�esterneil sangue si riversa all‘esterno del corpo

�Venose: sono riconoscibili perché il sangue che fuoriesce è di colore scuro e fluisce lentamente e in modo continuo e uniforme lungo i bordi della ferita

�Arteriose: il sangue ha un colore

LE EMORRAGIELE EMORRAGIE

�Arteriose: il sangue ha un colore rosso vivo e fuoriesce "a spruzzi" (in sincronia con il battito cardiaco)

�Capillari: interessano i vasi sottocutanei e superficiali: in questo caso il sangue è di colore rossastro e fuoriesce a gocce intorno alla lesione

�Cutanee/sottocutaneepetecchia, porpora, ecchimosi, ematomi

�Mucose (emorragie esteriorizzate)ematemesi, melena, epistassi, rinorragia, otorragia , ematuria, proctorragia, metrorragia, ematochezia

LE EMORRAGIELE EMORRAGIE

ematuria, proctorragia, metrorragia, ematochezia�Articolare

emartro (spalla, gomito, ginocchio, caviglia)�Viscerale

emorragia + nome dell’organo colpito o della cavità colpitaes.: emorragia cerebrale, polmonare, intestinale, gastrica, versamento pleurico, addominale, fasciale

ecchimosiematoma

petecchia

emartro

porpora

� LE EMORRAGIE VENOSE si possono arginare ponendo sulla ferita una garza sterileo un fazzoletto pulito e tamponando

Cosa fare nelle emorragie esterneCosa fare nelle emorragie esterne

� Utile applicare una fasciatura (non deve essere troppo stretta per non rischiare di arrestare la circolazione cioè provocare una ISCHEMIA)

� Se la parte interessata è un arto, si può alzarlo al di sopra del corpo per far diminuire l'afflusso di sangue

�NELLE EMORRAGIE ARTERIOSEl'intervento deve essere RAPIDOperché la quantità di sangue è di solito molto elevata rispetto alle emorragie venose

Cosa fare nelle emorragie esterneCosa fare nelle emorragie esterne

venose 1)Far sdraiare l’infortunato2)Chiamare i soccorsi 1183)Non rimuovere i corpi conficcati4)Comprimere sulle arterie che riforniscono

la ferita per limitare la fuoriuscita di sangue

5)Coprire per evitare perdite di calore

LE FERITELE FERITE

PuntiPunti di di compressionecompressionePuntiPunti di di compressionecompressione

Otorragia: fuoriuscita di sangue dall’orecchio

CosaCosa fare fare nellenelle emorragieemorragieInterne Interne esteriorizzateesteriorizzate

dall’orecchioSospettare sempre una coesistente lesione delle vertebre cervicali o una frattura cranica

� non muovere la vittima� non utilizzare cotton fiock� allertare il 118

CosaCosa fare fare nellenelle emorragieemorragieInterne Interne esteriorizzateesteriorizzate

Epistassi: fuoriuscita di sangue dal naso

Cause�un piccolo trauma (soffiarsi il naso)�un piccolo trauma (soffiarsi il naso)�frattura del naso�pressione sanguigna alta�vene varicose/polipi nasali�altitudine elevata�corpi estranei nel naso�un'eccessiva esposizione al sole�un'infezione, come il raffreddore o la sinusite

CosaCosa fare fare nellenelle emorragieemorragieInterne Interne esteriorizzateesteriorizzate

�Pinzare le narici con le mani�Tenere la testa leggermente

reclinata in avanti�Non deglutire il sangue�Non deglutire il sangue�Applicare ghiaccio sulla fronte�Cessata l’emorragia non

soffiare e toccare il naso per qualche ora

�Avere pazienza�Recarsi in ospedale se

l’emorragia non cessa

Le emorragie interne sono meno evidenti rispetto a quelle esterne in quanto il sangue che esce dai vasi sangu igni si riversa all'interno dell'organismo . L'EMORRAGIA NON È’ QUINDI VISIBILE e i sintomi consistono in:

Cosa fare nelle emorragie interneCosa fare nelle emorragie interne

i sintomi consistono in:�pallore�estremità fredde e violacee�stato di agitazione�polso rapido e debole, a volte impercettibile�respirazione rapida e superficiale�a volte, possono comparire offuscamenti alla vista, sete violenta, ronzio alle orecchie

�Chiamare immediatamente il sistema di emergenza 118

�Posizionare il paziente disteso

Cosa fare nelleCosa fare nelle emorragie interneemorragie interne

�Posizionare il paziente disteso supino con gli arti inferiori sollevati

�Ricoprirlo per evitare ipotermia

�Non somministrare bevande