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Dott.Geol. Alberto Giusiano Ordine dei Geologi della Regione E.R. 651 Dott. Geol. ALBERTO GIUSIANO Nr. 651 Dott. Ing. Marco Puccinelli Ordine degli Ingegneri di Parma N. 1366 DOTT. ING. N. 1366

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Dott.Geol. Alberto Giusiano

Ordine dei Geologi della Regione E.R. 651

Dott. Geol.ALBERTOGIUSIANO

Nr. 651

Dott. Ing. Marco Puccinelli

Ordine degli Ingegneri di Parma N. 1366

DOTT. ING.

N. 1366

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SOMMARIO

1.  OGGETTO .................................................................................................................... 2 

2.  NORMATIVA TECNICA, LEGGI e DIRETTIVE DI RIFERIMENTO ............................. 3 

4.  DATI DI PROGETTO .................................................................................................... 6 

5.  DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ................................................................................. 7 

6.  REQUISITI TECNICI MINIMI GENERALI DELL’ IMPIANTO ........................................ 7 

7  CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI ................................................................... 9 

7.1 Quadri MT ...................................................................................................................... 9 

7.2 Protezione generale e interfaccia PG+PI e UPS.......................................................... 19 

7.3 Trasformatore ............................................................................................................... 21 

7.4 Convertitore .................................................................................................................. 22 

7.5 Contatori energia prodotta ........................................................................................... 23 

7.6 Quadri di primo parallelo e controllo QDC ................................................................... 23 

7.7 Cavi collegamento tra box di primo parallelo QDC e moduli fotovoltaici ...................... 24 

7.8 Moduli fotovoltaici ......................................................................................................... 24 

7.9 Struttura di supporto dei moduli. ................................................................................... 24 

7.10 Sistema di Controllo e Monitoraggio ........................................................................... 26 

7.11 Impianto antifurto (Antintrusione e TV-CC) ................................................................. 27 

7.12 Recinzione perimetrale del sito ................................................................................... 36 

7.13 Preparazione della sommità della discarica ................................................................ 36 

7.14 Attraversamenti viabilità interna .................................................................................. 37 

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1. OGGETTO

Lo scopo del presente documento è definire tecnicamente l’impianto elettrico a servizio

dell’impianto fotovoltaico di potenza nominale pari a 996,3 kWp, con potenza massima in

immissione di circa 996 kW, da realizzarsi il località discarica Torrile nel Comune di Torrile

(PR). L’impianto sarà del tipo grid connected e l’energia elettrica prodotta sarà riversata

completamente in rete con allaccio in Media Tensione in modalità trifase. Il Soggetto

Responsabile, così come definito, ex art. 2, comma 1, lettera g, del DM 28 luglio 2005 e

s.m.i., è il Comune di Torrile, che dispone della disponibilità all’utilizzo dell’area su cui

sorgerà l’impianto in oggetto.

In generale, l’applicazione della tecnologia fotovoltaica consente:

la produzione di energia elettrica senza alcuna emissione di sostanze inquinanti;

il risparmio di combustibile fossile;

nessun inquinamento acustico;

soluzioni di progettazione del sistema compatibili con le esigenze di tutela

architettonica o ambientale (es. impatto visivo);

L’impianto sarà realizzato a regola d’arte, come prescritto dalla Legge n.186 del I° Marzo

1968 e ribadito dal DM 37/08. Per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni sul lavoro,

sarà naturalmente rispettato quanto prescritto dal Testo unico sulla Sicurezza Dlgs 81/08,

Le caratteristiche dell’impianto, nonché di tutte le componenti l’impianto, saranno in accordo

con le norme di legge e di regolamento vigenti ed in particolare saranno conformi:

alle prescrizione di autorità locali, comprese quelle dei VVF;

alle prescrizione ed indicazioni del Gestore di Rete ENEL spa;

alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).

Nota Bene :

Le marche e i modelli delle apparecchiature indicate nel presente elaborato sono da

considerarsi un elemento di riferimento progettuale e prestazionale, potranno essere

sostituite con apparecchiature di caratteristiche uguali o superiori.

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2. NORMATIVA TECNICA, LEGGI e DIRETTIVE DI RIFERIMENTO

Nella redazione del presente progetto, inerente la realizzazione di un impianto fotovoltaico di

potenza nominale 996,3 kWp, sono state e dovranno essere considerate nella esecuzione

dei lavori di installazione le disposizioni di legge e le norme tecniche del CEI. Si richiamano

nel seguito le principali norme e leggi che regolamentano le attività di progettazione e

costruzione degli impianti elettrici:

CEI 64-8/1-7 2007-01: "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a

1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua"

CEI 11-17 : "Impianti di produzione trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in

cavo."

CEI 17-13/1 : "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione

(quadri BT)";

CEI 11-35 1996-10 : “Guida all’esecuzione delle cabine elettriche d’utente”

CEI 11-1 1999-01 : “Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata”

CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1) : "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 1:

Principi Generali" . Marzo 2006;

CEI EN 62305-2 (CEI CEI 81-10/2) : "Protezione delle strutture contro i fulmini. Parte 2:

Gestione del rischio" . Marzo 2006;

UNI EN 1838 “Illuminazione di emergenza”

EN 12464-1 : 2002 “Luce e Illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1 :

Posti di lavoro Interni”

CEI EN 61000-3-2 (CEI 110-31) : Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3: Limiti

Sezione 2: Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di

ingresso = 16 A per fase);

CEI EN 60555-1 (CEI 77-2) : Disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da apparecchi

elettrodomestici e da equipaggiamenti elettrici simili - Parte 1: Definizioni;

CEI EN 60439-1-2-3 (CEI 17-13) : Apparecchiature assiemate di protezione e manovra

per bassa tensione;

CEI EN 60445 (CEI 16-2) : Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle

estremità dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico;

CEI EN 60529 (CEI 70-1) : Gradi di protezione degli involucri (codice IP);

CEI EN 60099-1 (CEI 37-1) : Scaricatori;

CEI 20-19: Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V;

CEI 20-20: Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a

450/750 V;

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CEI EN 62305 (CEI 81-10) : Protezione contro i fulmini :

CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1): Principi generali;

CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2): Valutazione del rischio;

CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3): Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone;

CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4): Impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture;

CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici;

UNI 10349: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.;

In particolare per gli impianti fotovoltaici :

CEI 64-8/7, sezione 712 : Sistemi fotovoltaici solari di alimentazione;

CEI EN 60904-1 (CEI 82-1) : Dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle caratteristiche

fotovoltaiche tensione-corrente;

CEI EN 60904-2 (CEI 82-2) : Dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per le celle

fotovoltaiche di riferimento;

CEI EN 60904-3 (CEI 82-3) : Dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di misura per

sistemi solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento;

CEI EN 61727 (CEI 82-9): Sistemi fotovoltaici (FV) - Caratteristiche dell'interfaccia di

raccordo con la rete;

CEI EN 61215 (CEI 82-8) : Moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri.

Qualifica del progetto e omologazione del tipo;

CEI EN 61646 (CEI 82-12) : Moduli fotovoltaici a film sottile per applicazioni terrestri.

Qualifica del progetto e omologazione del tipo;

CEI EN 50380 (CEI 82-22) : Fogli informativi e dati di targa per moduli fotovoltaici;

CEI EN 62093 (CEI 82-24) : Componenti di sistemi fotovoltaici – moduli esclusi (BOS) –

Qualifica di progetto in condizioni ambientali naturali;

CEI 82-25 Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti

elettriche di Media e Bassa Tensione;

CEI EN 61730-1 (CEI 82-27) : Qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici –

Parte 1 : Prescrizione per la costruzione;

CEI EN 61730-2 (CEI 82-28) : Qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici –

Parte 2 : Prescrizioni per le prove;

CEI EN 61724 (CEI 82-15) : Rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici. Linee guida

per la misura, lo scambio e l'analisi dei dati;

IEC 60364-7-712 Electrical installations of buildings - Part 7-712: Requirements for

special installations or locations Solar photovoltaic (PV) power supply systems;

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Circa la sicurezza e la prevenzione degli infortuni, si ricorda:

Testo unico sulla Sicurezza Dlgs 81/08, per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni

sul lavoro;

DM 37/08 per la sicurezza elettrica;

prescrizioni di autorità locali, comprese quelle dei VVF.

Legge n. 186/68 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,

macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici”;

Per la connessione alle reti pubbliche degli impianti di produzione :

deliberazione ARG/elt 99/08 – Versione integrata e modificata dalle deliberazioni ARG/elt

179/08 e 205/08. Testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per la

connessione alle reti con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione.

Testo integrato delle connessioni attive – TICA;

CEI 0-16: Regola tecnica per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT e MT

delle imprese distributrici di energia elettrica;

CEI 11-20: Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi i continuità collegati a reti

di I e II categoria;

Per la Direttive Europee :

DIRETTIVA BASSA TENSIONE : Direttiva CEE 73/23 modificata dalla Direttiva CEE

93/68 D.P.R. 791 del 24/07/1956 “Attuazione della Direttiva CEE 73/23 relativa alle

garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere

utilizzato entro alcuni limiti di tensione”;

DIRETTIVA COMPATIBILITA’ ELETTROMAGNETICA : Direttiva 89/336/CEE

I riferimenti di cui sopra possono non essere esaustivi. Ulteriori disposizioni di legge, norme,

prescrizioni e deliberazioni in materia, purché vigenti al momento della redazione della

presente specifica tecnica, anche se non espressamente richiamati, si considerano

applicabili.

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4. DATI DI PROGETTO

Il presente progetto è relativo alla realizzazione di un impianto di produzione di energia

elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza nominale di 996,3 kWp.

Dati relativi al committente

Committente: Comune di Torrile – Provincia di Parma

Indirizzo: Loc. Discarica area industriale via Pasolini snc

Dati relativi al generatore

Potenza nominale impianto FV 996,3 kWp

Potenza massima in immissione : 996 kW

Livello tensione in immissione : MT 15 kV

Utilizzo energia prodotta : Cessione totale (fornitura in prelievo per servizi ausiliari)

Potenza installata (trasformatori) 1250 kVA

Caratteristiche della connessione alla rete pubblica

Gestore di rete ENEL

Punto di connessione con rete pubblica presso cabina di consegna MT ENEL

Tensione nominale 15kV ±10%

Tensione di isolamento 24kV

Frequenza nominale 50 Hz ±5%

Corrente massima di cortocircuito

trifase presunta all’origine dell’impianto 16 kA

Dati relativi al posizionamento del generatore FV

Posizionamento del generatore FV: A terra con orientamento a 14° sud ovest e tilt 25°

(Non integrato architettonicamente)

Fattore di albedo: Erba verde (primavera - estate), erba secca

(autunno - inverno)

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5. DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO

Il presente progetto è relativo alla realizzazione di un impianto di produzione di energia

elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza nominale pari a 996.3 kWp e

una potenza massima in immissione di circa 996 kW. Il generatore fotovoltaico sarà costituito

da 4428 moduli fotovoltaici in silicio policristallino da 225 Wp cad., installati su strutture fisse

con due moduli accoppiati. Saranno previsti n°2 convertitori centralizzati che provvederanno

alla trasformazione dell’energia elettrica prodotta dai moduli, da continua ad alternata trifase,

i due convertitori saranno poi collegati ad un trasformatore elevatore BT/MT 0,2-0,2/15 kV di

potenza nominale 1250 kVA, per poi collegarsi alla rete pubblica.

L’intera produzione netta di energia sarà riversata in rete. L’impianto sarà quindi connesso

alla rete pubblica in MT a 15 kV trifase 50 Hz (sistema di II categoria), come previsto dal

TICA per gli impianti di potenza immessa sino a 6 MW.

6. REQUISITI TECNICI MINIMI GENERALI DELL’ IMPIANTO

L’impianto sarà realizzato con componenti che assicurano l’osservanza delle due seguenti

condizioni:

1. Pcc > 0,85 * Pnom * I/Istc,

dove:

Pcc e' la potenza in corrente continua misurata all'uscita del generatore fotovoltaico

con precisione migliore del ± 2%;

Pnom e' la potenza nominale del generatore fotovoltaico;

I e' l'irraggiamento [W/mq] misurato sul piano dei moduli, con precisione migliore del

± 3%;

Istc, pari a 1000 W/mq, e' l'irraggiamento in condizioni di prova standard.

Tale condizione deve essere verificata per I > 600 W/mq.

2. Pca > 0,9 * Pcc,

dove:

Pca e' la potenza attiva in corrente alternata misurata all'uscita del gruppo di

conversione della corrente continua in corrente alternata, con precisione migliore del

2%.

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Tale condizione deve essere verificata per Pca > 90% della potenza di targa del gruppo di

conversione della corrente continua in corrente alternata.

Non sarà ammesso il parallelo di stringhe non perfettamente identiche tra loro per

esposizione, e/o marca, e/o modello, e/o numero dei moduli impiegati. Ciascun modulo,

infine, sarà dotato di diodo di by-pass.

Sarà, inoltre, sempre rilevabile l’energia prodotta (cumulata) e le relative ore di

funzionamento.

Al fine del rispetto delle condizioni sopra descritte l’impianto fotovoltaico oggetto della

presente relazione sarà realizzato utilizzando moduli fotovoltaici ad elevate prestazioni e

gruppi di conversione della corrente continua in alternata ad elevata efficienza.

Al termine dei lavori saranno effettuate tutte le verifiche tecnico-funzionali, in particolari:

esame a vista per accertare la rispondenza dell’opera e dei componenti alle

prescrizioni tecniche e di installazione previste dal progetto definitivo;

verifica delle stringhe fotovoltaiche:

misura dell’uniformità della tensione a vuoto;

misura dell’uniformità della corrente di cortocircuito;

misura della resistenza di isolamento dei circuiti tra le due polarità lato corrente

continua e terra e lato alternata tra conduttori e terra;

verifica del grado di protezione dei componenti installati;

verifica della continuità elettrica del circuito di messa a terra e scaricatori;

verifica e controllo tramite battitura dei cavi di collegamento del circuito elettrico di

tutto il sistema;

isolamento dei circuiti elettrici e delle masse;

corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di potenza

generata e nelle varie modalità previste dai gruppi di conversione (accensione,

spegnimento, mancanza rete).

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7 CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI

L’impianto fotovoltaico oggetto della presente relazione è stato progettato con riferimento a

materiali/componenti di fornitori primari, dotati di marchio di qualità, di marchiatura o di

autocertificazione del Costruttore, attestanti la loro costruzione a regola d’arte secondo la

normativa tecnica e la legislazione vigente, descritti nel capitolato prestazionale.

7.1 Quadri MT

I quadri MT dovranno avere le seguenti caratteristiche :

Tensione di esercizio 15 kV

Tensione nominale 24 kV

Livello di isolamento nominale 24 kV

Frequenza nominale 50 Hz

Corrente nominale alle sbarre principali 630A

Corrente di breve durata nominale 16 kA rms

Durata nominale di corto circuito 1 sec.

Corrente di cresta 40 kA

Temperatura ambiente massima 40 °C

Temperatura ambiente minima - 5 °C

Temperatura ambiente media massima su 24h 35°C

Gradi di protezione dell’ involucro esterno (escluse le unità contenenti i trasformatori) IP 3X

Grado di protezione dell’Unità che contiene i trasformatori e dei diaframmi interni delle altre unità

IP 20

Norme di riferimento: CEI EN 60298 fascicolo 4973, IEC 60298, CENELEC HD 187S5.

I singoli apparecchi avranno le caratteristiche rispondenti alle rispettive norme.

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Dati Generali

- Tipo di Quadro: IP30

(escluso sedi di manovra IP2XC)

- Versione: Completa

- Imballo: Domestico

- Piano di controllo della qualità: No

- Disegni di Progetto: Si

- Collaudo FAT (certificato di prova di collaudo): No

Dati Elettrici

- Tensione nominale: 24kV

- Tensione di prova a frequenza industriale: 50kV rms

- Tensione di tenuta ad impulso (1.2/50 micro-sec. onda): 125kV picco

- Tensione di servizio: 15kV

- Frequenza nominale: 50Hz

- Corrente nominale delle sbarre principali: 630A

- Corrente nominale di breve durata: 16kA rms

- Durata della corrente nominale di breve durata: 1s

- Corrente di cresta: 40kA picco

Dati supplementari

- Colore della verniciatura: RAL 7035

- Temperatura ambiente massima: +40°C

- Temperatura ambiente minima: -5°C

- Rialzo da 300mm : No

- Schema sinottico: No

- Fissaggio a pavimento: Tasselli ad espansione

- Pannelli di chiusura laterali Galvanizzata

Tensioni ausiliarie e cablaggi

- Resistenza anticondensa : Si

- Illuminazione interna cella MT: Si

- Tensione ausiliaria di segnalazione e controllo: 220VAC50

- Tensione ausiliaria motore carica molle interruttori: 220VAC50

- Tensione ausiliaria circuiti anticondensa ed illuminazione: 220VAC50

- Sezione dei circuiti voltmetrici e di controllo: 1.5mm2

- Sezione dei circuiti amperometrici: 2.5mm2

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- Tipologia cavi dei circuiti ausiliari: Standard

- Tensione nominale cavi circuiti ausiliari: Standard (0.45/0.75)kV

- Colore cavi circuiti ausiliari: Nero

Controllo e comunicazione

- Controllo e segnalazione di pannello: REF 542 plus/REM 54X

- Protocollo di comunicazione: Nessuno

- Tipo di connessione: Nessuna

Nel caso in cui venga inserito un dispositivo multifunzione a microprocessore tutte le funzioni di

controllo, segnalazione, misura e protezione saranno integrate nel dispositivo stesso se non

diversamente indicato nella descrizione delle unità tipiche.

INTERRUTTORI IN VUOTO

Gli interruttori di questo tipo utilizzano il vuoto come mezzo di estinzione dell'arco elettrico.

L’interruttore deve avere poli separati. All’interno di ogni polo si trova un’ampolla in vuoto che viene incapsulata in

resina direttamente nella fase di colata in stampo del cilindro, garantendone la protezione da urti, accumulo di

polvere o fenomeni di condensa.

Il comando degli interruttori in vuoto deve essere del tipo ad accumulo di energia mediante molle di chiusura

precaricate. Le manovre di apertura e chiusura devono essere indipendenti dall’operatore.

Ogni interruttore deve essere provvisto di contatti ausiliari per indicare lo stato aperto/chiuso (devono essere

previsti nello specifico almeno cinque contatti ausiliari). La dotazione standard deve inoltre includere i seguenti

dispositivi:

- comando manuale

- indicatore meccanico dello stato carico/scarico delle molle di chiusura e apertura

- indicatore meccanico dello stato aperto/chiuso dell’interruttore

- sganciatore di apertura

- maniglia di carica delle molle

Inoltre, ogni interruttore può essere equipaggiato, su richiesta, con i seguenti dispositivi adeguatamente

combinati:

- sganciatore di chiusura

- motoriduttore per carica delle molle

- interruttore magnetotermico del motoriduttore

- contatto di segnalazione dell’interruttore magnetotermico del motoriduttore

- sganciatore di minima tensione

- contatto di segnalazione dello sganciatore di minima tensione eccitato/diseccitato

- esclusore meccanico per sganciatore di minima tensione

- temporizzatore elettronico per sganciatore di minima tensione

Gli interruttori in vuoto devono essere completamente intercambiabili a livello meccanico con gli interruttori in SF6

descritti nel paragrafo precedente.

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Composizione del quadro QMT Unità tipo Q.tà

P3 -Arrivo A01 1

P2 unit A02 1

P1_F right Bus Tie unit A03 1

R left Riser unit A04 1

P2 unit A05 1

Dimensioni complessive

Altezza: 1950 mm

Profondità: 1210 mm

Larghezza: 2750 mm

Peso stimato: 1090 kg

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Pannello(i) A01 P3 -Arrivo

1 Unità P3 Arrivo/Partenza con IMS

1 Pannellino in lamiera sostitutivo della cella strumenti da 500mm

Resistenza anticondensa con morsetti e magnetotermico

Illuminazione interna scomparto cavi con morsetti e magnetotermico

Unità funzionale

Indicatori di presenza tensione lato sbarre e lato cavi

1 Interruttore di manovra-Sezionatore SHS2/T1 24.06.16

1 chiave rimovibile con IMS in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con IMS in posizione di aperto

1 chiave rimovibile con ES in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con ES in posizione di aperto

Tappo per caricamento SF6

1 TA omopolare CEI 0-16 40/1A

Peso stimato: 185 kg

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Pannello(i) A02 P2 unit

1 Unità P2 con IMS, TV e fusibili

1 Pannellino in lamiera sostitutivo della cella strumenti da 500mm

Resistenza anticondensa con morsetti e magnetotermico

Illuminazione interna scomparto cavi con morsetti e magnetotermico

Unità funzionale

Indicatori di presenza tensione lato sbarre e lato cavi

Sganciatore per intervento fusibili

1 Set di 3 fusibili 24kV 6A tipo DIN Standard

1 Interruttore di manovra-Sezionatore SHS2/T2F 24.06.16

1 chiave rimovibile con IMS in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con IMS in posizione di aperto

1 chiave rimovibile con ES in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con ES in posizione di aperto

Contatti ausiliari

Meccanismo di apertura per fusibile intervenuto

Contatto di segnalazione fusibile intervenuto

Bobina d'apertura

Portafusibili

Tappo per caricamento SF6

2 Trasformatore di tensione fase fase, Up=15kV Us: 100V 50VA 3P per minima/massima tensione e

minima/massima frequenza REF542Plus CEI0-16 utilizzato come PI+PG

Peso stimato: 205 kg

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Pannello(i) A03 P1_F right Bus Tie unit

1 Unità P1/F Congiuntore con interruttore fisso e sezionatore di messa a terra tipo ES

1 Cella BT profonda 235mm e larga 750mm IP30

Resistenza anticondensa con morsetti e magnetotermico

Illuminazione interna scomparto cavi con morsetti e magnetotermico

Unità funzionale

Indicatori di presenza tensione lato sbarre e lato cavi

1 Interruttore in Vuoto Tipo VD4/Unimix-F p230 24kV 630A 16kA

Motoriduttore carica molle (VD4-F)

Sganciatore di apertura

Sganciatore di chiusura

Contamanovre

Contatti ausiliari

Blocco a chiave dell'interruttore in posizione di aperto - stessa chiave per tutti gli interruttori

Contatti ausiliari supplementari

Sganciatore di minima tensione

Contatto di segnalazione dello sganciatore di minima tensione - diseccitato

Contatto di segnalazione molle cariche

1 Sezionatore SHS2/IB 24.06.16

1 chiave rimovibile con IMS in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con IMS in posizione di aperto

1 chiave rimovibile con ES in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con ES in posizione di aperto

Contatti ausiliari

Tappo per caricamento SF6

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1 Unità di Protezione e Controllo REF542plus

1 Chiave per il settaggio

1 Chiave Locale/Remoto

1 Configurazione REF CEI - 016 per TA + TV e toroide CEI - 016 per minima/massima tensione e

minima/massima frequenza, NO 67N, REF542Plus CEI0-16 utilizzato come PI+PG

Convertitore della tensione ausiliaria

Scheda di alimentazione a 48..220Vdc

Interfaccia 3TA (1-5A) 3TV (100-110V) 1TA (0,2A) 1TV (100-110V)

1 Scheda binaria di Ingresso/Uscita

Unità centrale standard

Scheda madre versione Standard

Bus di campo CANBUS

Corrente di linea (3 fasi)

Tensione di fase (3 fasi)

Valore di corrente Medio/Massimo

Fattore di potenza

Peso stimato: 370 kg

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Pannello(i) A04 R left Riser unit

1 Unità Risalita

1 Pannellino in lamiera sostitutivo della cella strumenti da 500mm

Resistenza anticondensa con morsetti e magnetotermico

Unità funzionale

3 Trasformatore di corrente DIN 100A conforme CEI 0-16

- core 1 : Is=1 A; 10 VA; 5P10

Peso stimato: 125 kg

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Pannello(i) A05 P2 unit

1 Unità P2 Arrivo/Partenza con IMS e fusibili

1 Pannellino in lamiera sostitutivo della cella strumenti da 500mm

Resistenza anticondensa con morsetti e magnetotermico

Illuminazione interna scomparto cavi con morsetti e magnetotermico

Unità funzionale

Indicatori di presenza tensione lato sbarre e lato cavi

Sganciatore per intervento fusibili

1 Set di 3 fusibili 24kV 63A tipo DIN Standard

1 Interruttore di manovra-Sezionatore SHS2/T2F 24.06.16

1 chiave rimovibile con IMS in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con IMS in posizione di aperto

1 chiave rimovibile con ES in posizione di chiuso e 1 chiave rimovibile con ES in posizione di aperto

Contatti ausiliari

Meccanismo di apertura per fusibile intervenuto

Contatto di segnalazione fusibile intervenuto

Bobina d'apertura

Portafusibili

Tappo per caricamento SF6

Peso stimato: 205 kg

Accessori di quadro

1 Set di pannelli laterali galvanizzati in IP30

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7.2 Protezione generale e interfaccia PG+Di e UPS

L’unità di protezione multifunzionale e controllo dovrà essere la REF542plus della ABB o similare. In particolare dovrà poter acquisire i seguenti valori di misura: Valori misurati direttamente • Correnti di fase; • Tensioni fase-terra o fase-fase (1); • Corrente di terra (può anche essere calcolata); • Tensione residua (può anche essere calcolata); • Frequenza. Protezioni Devono essere le seguenti protezioni. Protezioni di corrente • Blocco all’inserzione (68) • Massima corrente istantanea (50) • Massima corrente tempo definito, 2 soglie (51) • Massima corrente direzionale, 2 soglie (67) • Massima corrente IDMT (51 IDMT) • Guasto a terra, 2 soglie (51N) • Guasto a terra IDMT (51 IDMT) • Guasto a terra direzionale, 2 soglie (67N) • Guasto a terra direzionale sensibile (67S) • Guasto a terra direzionale sector, 10 soglie (67N). Protezioni di tensione • Massima tensione istantanea (59) • Massima tensione tempo definito, 2 soglie (59) • Minima tensione istantanea (27) • Minima tensione tempo definito, 2 soglie (27) • Tensione residua, 2 soglie (59N). Protezione di linea • distanziometrica (21). Protezione differenziale • Protezione differenziale per motori e trasformatori (87) • Terra ristretta (87N). Protezione termica • Per cavi, motori e trasformatori (49) Qualità dell’energia • Controllore del fattore di potenza con protezione contro le risonanze (55) • Protezione contro la distorsione armonica totale (THD). Altre protezioni • Protezione di frequenza (81), 6 soglie per rete • Controllo di sincronismo (25) • Oscilloperturbografia • Richiusura automatica (79), 5 tentativi • Relè di blocco (86) • Flusso di Potenza (32). Le informazioni di stato devono poter essere fornite da: • un tradizionale sistema di logica cablata con connessione ad anello; • il sistema di automazione ABB che consente la comunicazione orizzontale fra le unità REF542plus; • il fieldbus digitale CAN Open. L’unità dovrà essere alimentata da un UPS. Dovrà essere possibile spegnere l'UPS utilizzando il contatto di "batteria quasi scarica" combinato con l'ingresso per spegnimento da remoto. Così facendo potrà mantenersi una riserva di batteria minima che permette di riaccendere manualmente l'UPS al ritorno di rete, quindi di riarmare l'interruttore generale MT accessoriato con bobina di minima tensione ausiliari.

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7.3 Trasformatore

TRASFORMATORE TESAR o similare IEC Vn 17,5 kV da 1250 KVA 15/0,2-0,2 kV, completo di Centralina termocontrollo modello TESAR TSX o similare e schermo elettrostatico tra I/II, le cui caratteristiche minime devono essere : Pos. Descrizione

1 Potenza nominale in servizio continuo kVA 1.250/625-625

2 Frequenza Hz 50

3 Tensioni nominali primarie kV 15

4 Regolazione tensioni primarie % ± 2 x 2,5

5 Tensioni secondarie a vuoto V 200-200

6 Collegamento primario TRIANGOLO

7 Collegamento secondario Stella (n)-stella (n)

8 Gruppo vettoriale Dyn 11-Dyn11

9 Materiale conduttore avvolgimenti tipo ALLUMINIO

10 Classi ambientali, climatiche, fuoco E2 C2 F1

11 Altitudine (se > 1.000 m s.l.m.) m

12 Installazione INTERNA

13 Entro box di contenimento - Grado di protezione

IP

14 Raffreddamento AN

15 Classe isolamento primario F

16 Classe isolamento secondario F

17 Temperatura ambiente massima °C 40

18 Livello di isolamento - Primario - Secondario

kV kV

17,5 1,1/3

19 Sovratemperature: nucleo avvolgimento primario avvolgimento secondario

°K °K °K

100 100 100

20 Perdite a vuoto a Un Perdite dovute al carico (75°C) Corrente a vuoto a Un Rumore: Potenza sonora (CEI14-12)

W W % dB(A)

Max. 3500 Max. 13500 0,9 62

21 Dimensioni di ingombro e pesi indicativi: Lunghezza Larghezza Altezza Massa Interasse ruote

mm mm mm kg mm

2200 1200 2500 4200 820

22 Termosonde PT 100 cablate in cassetta Nr 3

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7.4 Convertitore

I convertitori dovranno essere Soleil 500 MT della ditta SIAC o similare, con le seguenti caratteristiche

minime :

Dati Caratteristiche

Valori di ingresso

Potenza FV max consigliata nominale cc

500 kWp

Range di tensione CC, MPPT UCC 300 - 700 V

Tensione CC max. (a -10 °C) UCC, max 780 V

Corrente max cc Imax cc 1554 A

Tensione cc di accensione e spegnimento

Valori di uscita

Potenza CA nominale PCA 500 kW

Tensione AC Uca 3x200 V ± 15%

Corrente nominale CA I 1443,4 A

Frequenza f 50 …. 60 Hz

Fattore di potenza

Dati elettrici

Max. grado di efficienza 97,5 %

Europeo grado di efficienza 96,3 %

Dati Meccanici e Tecnici

Larghezza / Altezza / Profondità [mm] W x D x H 1500x1200x1300

Peso ca. 780 kg

Temperatura Ambiente ammessa -20°C ….. + 50 °C

Classe di protezione IP20

Per l’espansione delle proprie funzionalità di interfacciamento e acquisizione dati, dovrà disporre di un ampia gamma di accessori :

scheda slot seriale in fibra ottica che consenta la comunicazione tra PC e inverter mediante collegamento in fibra ottica, che grazie all’immunità ai disturbi elettromagnetici è particolarmente indicato per ambienti rumorosi;

scheda a slot SNMP che consente la connessione diretta in LAN di ogni singolo inverter; Datalogger per inverter; Datalogger per cassetta di parallelo CSP12; RS232/RS485 adapter: utilizzato nella piattaforma di monitoraggio ‘light’ o insieme alla scheda

interfaccia seriale in fibra ottica per l’interfacciamento con il PC; RS485 to Ethernet converter: utilizzato nella supervisione d’impianto basata su sistema TGS; Modem GPRS/ADSL: utilizzato nella supervisione d’impianto basata su sistema TGS,

consente di garantire l’accesso in rete degli inverter con elevato grado di sicurezza; Sensore di irraggiamento costituito da un piccolo modulo fotovoltaico (915mmx350mmx35mm) che

consente di rendere accessibile su display del touch screen e via Modbus la misura dell’irraggiamento (W/mq).

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7.5 Contatori energia prodotta

I contatori dell’energia prodotta dovranno essere il modello EM2696AV63HO3S1X della ditta Carlo Gavazzi o similare, completi di tutti gli accessori descritti e con le seguenti caratteristiche :

Analizzatore di rete e contatore di energia BIDIREZIONALE per la misura di tutti i parametri elettrici più importanti di linee monofasi, trifasi con carico equilibrato e squilibrato. Display LCD a 3 letture contemporanee, per la visualizzazione delle grandezze istantanee 4 digit, mentre per energie parziali o totali ad 1 quadrante a 7+1 digit, di facile leggibilità.

Misure= W, Wmed, VAr, VA, Vamed, cos-fi, V, A, Hz, KWh tot. , KVAr tot., KWh parziale, KWArh parziale

Analisi armonica fino alla 15° thd Tensione di alimentazione ausiliaria : 90 a 260Vca/cc Ingressi : Amperometrico= da TA 5A Voltmetrico= diretto 200 Vca 50-60 Hz Precisione: 0,5 (corrente/tensione) Precisione: 1 (kWh secondo EN62053-21) Precisione: 2 (kVArh secondo EN62053-23) Cl. B (kWh secondo EN50470-3) Conforme alla direttiva MID, certificabile ai fini fiscali (UTF) Uscite: nr. 3 uscite impulsive a collettore aperto ( per ritrasmissione KWh e KVArh o per allarmi uscita seriale RS485 protocollo di comunicazione MODBUS

Montaggio su da fronte quadro (96x96mmi) grado di protezione (frontale) : IP65 Nr. 3 Trasformatore amperometrico per app. 2000/5A, 10VA cl. 0.5 MORS3FN-UTF Morsettiera sigillabile, inserzione 4 fili, 3 sistemi Dovranno essere forniti i relativi certificati MID per l’Agenzia delle dogane.

7.6 Quadri di primo parallelo e controllo SC

Il quadro di primo parallelo dovrà essere il modello CSPO12 della ditta SIAC o similare, con

le seguenti caratteristiche e funzioni :

Connessione in parallelo fino a 12 serie di 10A per serie; Morsetti con attacco a molla che garantiscono la connessione e non richiedono alcuna

manutenzione; Indicatori luminosi per verificare se le connessioni DC sono state realizzate correttamente; Sezionatore nella linea d’uscita dell’invertitore che consente di sconnettere durante la

carica; Protezione di ogni serie di pannelli mediante fusibili da 1000 Vdc in positivo e in negativo; Rilevamento inversione di polarità durante il processo di connessione; Protezione contro sovratensioni, facile da sostituire in caso di guasto; Indicatore di fusibili saltati; Schermo LCD e tastiera per la monitorizzazione dei parametri più importanti e degli allarmi; Uscita comunicazioni RS485 ed uscita allarmi mediante relè libero da potenziale; Armadio di poliestere con un solo interruttore di bloccaggio a tenuta IP44;

Deve consentire di verificare la corretta connessione delle serie, lo stato dei fusibili, lo stato delle protezioni contro sovratensioni e la corrente di ogni serie, senza la necessità di strumenti di misurazione.

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7.7 Cavi collegamento tra box di primo parallelo SC e moduli fotovoltaici

Per la distribuzione in DC dovranno essere impiegati i seguenti tipi di conduttori: tipo Solar Kabel, Solar Kab C o similare, tensione nominale 2,5/5 kV in DC, chiaramente

identificato colorazione della guaina del positivo con “rosso” e del negativo con “nero“. Per le linee in DC le sezioni dei conduttori saranno dimensionate in modo che la caduta di potenziale venga contenuta entro il 1% del valore misurato da qualsiasi modulo posato al gruppo di conversione. Per la posa superficiale al terreno dovranno essere utilizzati cavidotti a norme EN 50086-2-4 con resistenza meccanica allo schiacciamento 450 N, ovvero installate secondo le modalità schematiche definite di seguito, la cui applicazione sarà da valutarsi in funzione dello spessore della copertura interessata. 7.8 Moduli fotovoltaici

I moduli fotovoltaici dovranno il modello H3A225P della ditta HELIOS TECHNOLOGY o similare, con le seguenti caratteristiche :

CARATTERISTICHE FISICHE E MECCANICHE

Lunghezza: 1650 mm

Larghezza: 990 mm

Spessore: 38 mm

Peso: 18,7 kg

Tecnologia: Silicio Policristallino a 3 busbar

Numero di celle per pannello: 60 dim. 156x156 mm

Tensione massima del sistema: 1000 Vdc

Carico massimo: 550 kg/ mm2

Resistenza grandine: Ø 25 mm a 83 km/h

Telaio: Alluminio anodizzato

Vetro frontale: a basso contenuto di Fe da 3,2 mm

CARATTERISTICHE ELETTRICHE (STC 1000 W/m2 – T=25°C )

Potenza Massima (Pnom): 225 WP ± 2%

Tensione alla massima potenza (Vmax): 29,64 V

Corrente alla massima potenza (Imax): 7,59 A

Tensione circuito Aperto (Voc): 37,15 V

Corrente di Corto Circuito (Isc): 8,14 A

Coefficiente di temperatura Isc (α) + 0,10%/°C

Coefficiente di temperatura Voc (β) - 0,34%/°C

NOCT: 44 C°

Diodi di by-pass 3

Tabella 1 - Caratteristiche fisiche, meccaniche ed elettriche dei pannelli fotovoltaici

7.9 Struttura di supporto dei moduli.

Per il fissaggio dei moduli fotovoltaici è stato scelta una struttura metallica in alluminio ancorata al terreno mediante zavorre in cls prefabbricato di dimensioni opportunamente calcolate e verificate, in cui i moduli risulteranno fissati a profili trasversali anch’essi in alluminio. Tutti i materiali impiegati saranno in alluminio con viteria/bulloneria in acciaio inox. Le strutture di sostegno saranno tali da reggere il peso proprio più il peso dei moduli e di resistere alle due principali sollecitazioni di norma considerate:

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il carico della neve; l’azione del vento agente sul piano dei moduli, che nei confronti di quest’ultima

sollecitazione, si comporta come una vera e propria vela.

Tutti i bulloni destinati all’ancoraggio saranno a strappo e avranno la testa spaccata.

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7.10 Sistema di Controllo e Monitoraggio

Dovranno essere centralizzati e gestiti tutti i segnali di anomalia delle apparecchiature MT, BT e DC, sia di protezione che di conversione, sia in campo che nei locali tecnici. Le segnalazioni dovranno essere gestite localmente e con segnalazioni remote attraverso l’opportuna piattaforma hardware e software. Il sistema di controllo e monitoraggio del sistema, dovrà permettere per mezzo di un computer ed un software dedicato, di interrogare in ogni istante l’impianto al fine di verificare la funzionalità dell’impianto analizzando i dati provenienti dai convertitori e dai box di parallelo CSP-12 installati in campo (Tensione, corrente, potenza etc..). A tale scopo dovrà essere distribuito un bus RS 485 che dovrà collegare tutti i box in campo con gli inverter e con una stazione di controllo remota tramite apposito modem/router per il collegamento internet con linea ADSL (via cavo).

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7.11 Impianto antifurto (Antintrusione e TV-CC)

Sarà presente un sistema di sicurezza per evitare il furto dei moduli fotovoltaici, composto da: impianto antintrusione perimetrale con barriere a raggi infrarossi in prossimità del cancello impianto antintrusione perimetrale dotato di rilevatori piezodinamici costituito da cavo

sensibile alla vibrazione e allo strappo installato sulla recinzione; un impianto di telecamere per il controllo da remoto costituita da telecamere brandeggiabili

tipo “Dome” in numero minimo di 5; un impianto di illuminazione funzionante solo nel caso che l’impianto antintrusione

perimetrale rilevi un allarme e permetta la visione notturna delle telecamere. L’impianto di illuminazione sarà costituito proiettori IP65, con lampade a JME e/o alogene montate su quattro pali metallici di altezza variabile da 3 a 5 metri in funzione del dislivello. Il sistema di allarme invierà messaggi di allarme sia via cavo, che via etere ad un istituto di vigilanza.

ARCHITETTURA DEL SISTEMA ANTINTRUSIONE

L'impianto anti-intrusione dovrà prevedere una protezione volumetrica e perimetrale interna la cui gestione sarà affidata ad una centrale SISTEMA 64 a microprocessore; Centrale seriale, 8 ingressi modulari espandibile fino a 64 zone filari identificate con nome di riconoscimento (con possibilità di 32 ingressi radio) con alimentatore switching da 12V 2A. Possibilità di espansione a 64 zone; la centrale verrà fornita completa di batteria a tampone di mantenimento 12v 7,2Ah. La centrale SISTEMA 64 presa in considerazione si inserisce ai massimi livelli qualitativi e prestazionali del settore e Vi permetterà di suddividere il sistema in 8 PROGRAMMI DI INSERIMENTO diversificati completamente indipendenti e personalizzabili (zone coincidenti, escludibili, comuni, parzializzabili). Con 100 diversi codici disponibili identificati con nome utente, ora e data di utilizzo, programmabili per diversi livelli di autorizzazioni; importante il codice anti-coercizione che in caso di aggressione permette di disinserire il sistema senza segnalazioni sonore locali ma con invio delle segnalazioni telefoniche remote con richiesta di intervento. Funzione inserimento CHIME (solo avvertimento acustico interno); Il sistema mantiene un archivio storico consultabile fino a 1000 eventi: grazie alle memorie archivio della centrale potrete verificare a posteriori quale codice ha lavorato sull'impianto, la sequenza dei sensori allarmati ecc. con indicazione di data e ora. Il programmatore orario consente di attivare e disattivare automaticamente con 16 tempi differenti programmabili da associare agli 8 programmiil sistema tenendo in considerazione le festività ma anche di concedere l'accesso a determinati codici solo ad agli orari desiderati con 8 fasce orarie (es.: donna delle pulizie etc.). Il calendario è biennale e personalizzabile. Cambio automatico ora legale/solare. Trasmettitore telefonico: 8 comunicatori telefonici (1 numero telefonico principale + 1 numero telefonico di riserva per ogni comunicatore), con 2 numeri di telefono ciascuno; libera programmazione eventi da trasmettere ai centri di telesorveglianza con protocolli di trasmissione selezionabili tra quelli più diffusi; TP MULTIMSG (fino 16 messaggi e fino a 120 secondi di registrazione) SEZIONE TELEFONICA: OMOLOGAZIONE P.T. 1998/TF IN308; interfaccia per il collegamento telefonico digitale con Centri di Teleassistenza, gestione scheda multimessaggi vocali. Totale gestione del sistema da telefono remoto con menù guidato per ascolto stato centrale, inserimento/disinserimento, attivazione di 8 comandi remoti, parzializzazioni. Le tastiere di comando (prevista in numero minimo di n.01 tastiera) verrà applicata presso gli ingressi normalmente utilizzati e nelle zone di comodità per la gestione del sistema; sono munite di display cristalli liquidi di grandi dimensioni con tutte le indicazioni necessarie in Italiano, menu a scorrimento su due righe e 6 LED di segnalazione stati della centrale; i codici sono variabili in qualunque momento per ogni esigenza. Sportellino di chiusura per la protezione e la privacy della tastiera.

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MAGLIA DI PROTEZIONE

Protezione volumetrica interna

N.01 Rilevatore volumetrico doppia tecnologia Antimascheramento Rilevatore a

doppia tecnologia (microonda e infrarosso passivo) Portata 14 m, apertura a

100° gradi. All'interno di un'area definita, il rilevatore a microonde è sensibile al

movimento ed il rilevatore ad infrarossi passivi è sensibile alle variazioni della

temperatura ambientale. Poiché entrambe le tecnologie devono verificare

contemporaneamente l'intrusione, i falsi allarmi sono di fatto eliminati.

Sensore di temperatura per compensazione del funzionamento in ambienti caldi

o freddi.

• Funzione antimascheramento separata e indipendente su microonda e

infrarosso

• Programmazione di tutti i parametri da centrale o da PC senza dover agire

fisicamente sul sensore

• Possibilità di resettare e monitorare il sensore da PC in locale e da remoto

• Autotest di entrambe le tecnologie con gestione di allarme nel caso siano

entrambi guaste

• Segnalazione tamper, guasti e mascheramenti senza dover sacrificare delle

zone sulla centrale.

• Funzionamento in modalità AND oppure OR programmabile

• Abilitazione/disabilitazione di guasti e mascheramenti

• Sensibilità mascheramento programmabile

• Sensibilità microonda e ritardo intervento sensore programmabile da PC

• Conteggio impulsi programmabile

• Lenti antiriflesso ad alta copertura

• Funzione "Look-down" per la protezione dell'area sotto il sensore

• Immunità totale alla radiofrequenza (schermatura totale del circuito)

• Componentistica SMD ad elevata protezione contro i disturbi elettrici

• Tamper disabilitabile

Certificato IMQ 2° livello di prestazione norme CEI 79-3.

N.01 LOCALE CED

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SEGNALAZIONI D’ALLARME

Comunicazioni d'allarme locali

Sirena per interni piezoelettrica SIREL 2000 B (design pininfarina); Protezione

antiapertura, antidistacco

Segnale di preallarme (2 livelli acustici)

Assorbimento massimo in preallarme: 6,5mA

Assorbimento massimo: 170mA

Frequenza fondamentale: 2793Hz

Potenza acustica: 90 dB (a 3 metri)

Certificata IMQ 2° livello

Sirena da esterno con lampeggiatore mod.

SAEL PRO, Anti-schiuma (DESIGN PINIFARINA):

Sirena elettronica con suono modulato ad alto

potenziale sonoro, idonea per installazioni da

esterno. E’ dotata di un flash lampeggiante ad

alto potenziale luminoso, integrato nel

dispositivo. La sirena SAEL PRO è dotata di un

sistema ANTISCHIUMA ad alta sensibilità

(segnalazione allarme manomissione) che

aumenta il grado di protezione di tutto il

sistema di segnalazione/allarme contro tentativi

di attacchi, sabotaggi o manomissioni.

Combinatore telefonico cellulare Combinet IV; idoneo per trasmettere a

distanza il segnale di allarme dell'impianto di sicurezza o tecnologico,

evitando rischi di “taglio linea telefonica” e/o in caso di indisponibilità di

linee telefoniche tradizionali.rappresenta una innovazione nel settore dei

Combinatori GSM: È in grado di inviare quattro messaggi di allarme di 15

secondi ciascuno fino a 9 numeri telefonici.

Interrogabile a distanza: Predisposto per interrogazione a distanza.

Risponde reinviando un messaggio con lo stato dell'apparecchio: livello

batteria; livello di campo; valore credito residuo carta prepagata*.

MAGLIA DI PROTEZIONE PERIMETRALE ESTERNA

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Colonna serie 6000 presso cancello di ingresso: La sua forma cilindrica di diametro contenuto consente il suo impiego sia come barriera di sicurezza sia come lampada o lampione da giardino, in un unico apparecchio per una perfetta integrazione con l’ambiente esterno che si desidera proteggere mantenendo un livello estetico elevato. Al suo interno è infatti possibile alloggiare barriere a raggi infrarossi i cui gruppi ottici possono essere orientati lungo un arco di 180°, mentre lo schermo nero trasparente ai raggi infrarossi consente di mascherare la dislocazione dei gruppi ottici per impedirne l’esatta individuazione. Un robusto profilato in alluminio consente il fissaggio della colonna a parete o su putrella o l’abbinamento con un’altra colonna per consentire una protezione a 360°. Il coperchio in alluminio è provvisto di fessure di areazione per evitare condensa di vapore acqueo e studiato per compensare la dilatazione naturale dello schermo nero in presenza di temperature elevate. Disponibile in altezze standard m 1.00, m1.50, m 2.00, m 2.50 e m 3.00.

N.04 TRIPLA BARRIERA PER ESTERNO A RAGGI INFRAROSSI con portata 50 mt. (8 frequenze). Resistenza a forte luce, fino a 50,000 Lux, con sistema di filtro a regolazione automatica della luce incorporato, che garantisce il funzionamento dei raggi anche in presenza di forte luce ambientale esterna (sole, fari di automobili). Strutturati per resistere nelle più svariate condizioni climatiche. CARATTERISTICHE TECNICHE:

Numero di raggi: 3 Portata: 50 metri Modalità di rilevazione: 3 raggi

interrotti simultaneamente Sorgente ottica: Raggio infrarosso ad

impulso digitale Tempo di risposta: 35 / 700m sec. Uscita allarme: Uscita relè N.O. o

N.C. Alimentazione: 13,8 - 24Vcc Temperatura d’esercizio: -25°C /

+55°C Dimensioni: 27 (H) x 9,5 (B) x 9,5

(P) cm Peso: 1,25 Kg. (ricevitore +

trasmettitore) Regolazione ottica dell’asse (H):

180° Regolazione ottica dell’asse (V): 20° Materiale: resina in policarbonato

N.01 CARRAIO INGRESSO

PROTEZIONE RECINZIONE

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Sistema di rilevazione elettronica per la protezione di recinzioni metalliche basato su speciali

rilevatori piezodinamici SERIR o similari, che possono essere installati su quasi tutti i tipi di rete, sia

a maglie interlacciate, sia elettrosaldate. Ciascuno dei sensori del sistema SERIR è in grado di

proteggere una porzione di recinzione, fornendo un’ efficace rilevazione dei tentativi di taglio,

arrampicamento e sfondamento. La tecnologia impiegata rende il sistema immune da disturbi di

carattere ambientale, assicurando una elevata sensibilità e precisione nella rilevazione. L’efficienza

del sistema SERIR, infatti, non viene influenzata da situazioni climatiche avverse, quali vento,

pioggia, nebbia, temperature molto alte o molto basse. Le notevoli capacità di analisi

dell’elettronica di controllo permettono di effettuare l’elaborazione digitale dei segnali, garantendo

le migliori prestazioni e un efficace protezione contro le più sofisticate tecniche di intrusione. Per

queste caratteristiche SERIR può essere lasciato in funzione 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno.

Inoltre, essendo collocato sul confine della proprietà, consente piena libertà di movimento, offrendo

una protezione permanente non solo ai valori, ma anche alle persone, che possono, peraltro,

continuare a muoversi liberamente.

Il sistema adotta rilevatori di tipo piezodinamico. Questi sensori utilizzano un trasduttore

piezoceramico in grado di generare deboli segnali elettrici quando è sottoposto a vibrazioni e una

massa inerziale che amplifica l’effetto delle vibrazioni stesse. L’elemento sensibile è completamente

resinato, sigillato e protetto da un contenitore resistente all’esposizione continuativa ai raggi U.V. e

a temperature che vanno da -25° a +70° centigradi.

I sensori del sistema sono interconnessi tramite uno speciale cavo di collegamento appositamente

realizzato per l’impiego in ambiente esterno ed unisce ottime qualità elettriche ad eccellenti

caratteristiche meccaniche. Per quanto riguarda la parte elettrica, al fine di garantire una perfetta

qualità di trasmissione del segnale e una elevata immunità dai disturbi elettromagnetici, tutti i

conduttori sono stagnati e twistati, la schermatura è doppia abbinando nastro di alluminio con

treccia di rame stagnato. Per quanto riguarda la parte meccanica, devono essere utilizzate una

protezione antischiacciamento del conduttore elettrico e una doppia guaina di protezione resistente

ai raggi U.V. in grado di garantire inalterabilità e lunga vita di esercizio del cavo. I segnali generati

dalle tratte sensori vengono amplificati ed elaborati dalla scheda elettronica. Questa unità

rappresenta il “cervello” del sistema, in grado di interpretare ciò che viene “sentito” dai rilevatori.

L’elaborazione digitale dei segnali consente una efficace protezione contro le più sofisticate tecniche

di intrusione. La scheda di analisi, infatti, oltre i tentativi di taglio, sfondamento e arrampicamento,

è in grado di riconoscere, sfruttando una apposita memoria, anche i tentativi di attacco alla

recinzione che si realizzano con singole azioni intervallate nel tempo (rilevazione tagli sporadici).

La scheda di elaborazione deve analizzare contemporaneamente ed in maniera totalmente

indipendente i segnali provenienti da 4 tratte sensori. La scheda permette di effettuare regolazioni

indipendenti delle sensibilità e delle modalità di intervento per dare al sistema la possibilità di

raggiungere le massime prestazioni in ogni singola installazione. La taratura della scheda è

completamente digitale e affidata ad una comoda e intuitiva interfaccia grafica di un PC o

notebook. Grazie alla presenza del rilevatore atmosferico il sistema deve poter operare sempre alle

massime prestazioni, anche in presenza di eventi climatici avversi quali grandine o violenti

temporali. Il modulo, se abilitato dall’utente, rileva le condizioni ambientali critiche e le comunica

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alla scheda di elaborazione; questa attiva lo specifico programma che permette di mantenere la

massima efficienza di rilevazione senza incorrere in segnalazioni improprie. Il sistema deve poter

torna al suo normale funzionamento non appena è cessata la situazione climatica avversa. Grazie

alle caratteristiche di affidabilità, precisione della rilevazione, elevata immunità da disturbi di tipo

atmosferico e ambientale, il sistema deve poter può essere lasciato sempre in funzione, 24 ore al

giorno, 365 giorni all’anno.

Il sistema dovrà essere dotato di telecamere con alta risoluzione ed alta sensibilità alla luce con

gestione automatica dei vari parametri di regolazione, secondo le esigenze di distanza e copertura.

Il sistema dovrà essere inoltre dotato di sistema di registrazione e controllo remoto.

Le telecamere collegate saranno in grado, tramite l’elaborazione del segnale video, di visualizzare

tutto il perimetro e creare una tenda virtuale di controllo intorno alla zona protetta, in modo tale

che con opportuna elaborazione dell’immagine si possa intervenire con rivelazione dell’intrusione

dando immediato riscontro alla vigilanza in tempo reale per la verifica. La vigilanza dovrà poter

intervenire sul controllo delle telecamere stesse per seguire l’eventuale intruso e registrarne i

movimenti, oltre ovviamente ad assistere ad eventuali teleronde gestite in automatico dalla

macchina stessa.

Il sistema si compone dei seguenti elementi:

TV CC DESCRIZIONE DEL SISTEMA

VIDEOREGISTRATORE

N.01 DIGIEYE 3G8 è dotato di 8 ingressi video per altrettante

telecamere fisse o Dome. Nel suo interno racchiude le funzioni di

multiplexer video, videoregistratore digitale e gestore delle funzioni PTZ

per le telecamere brandeggiabili.

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Telecamere esterne

Il sistema progettato nel complessivo prevede un insieme di 05 telecamere di nuova

installazione così suddivise:

MONITOR

N.01 Monitor LCD 17” per la visualizzazione delle immagini

TELECAMERA LTC 455

N.02 Telecamera professionale alta risoluzione Day/Night (filtro

removibile meccanicamente) CCD 1/3" Sony Super HAD, 480TVL

in Normal Mode, 500TVL in Color Killer Mode, 570TVL in bianco e

nero sensibilità 0,6lux/F1,4 a colori e 0,34lux/F1,4 in b/n,

sincronismo interno/LineLock, rapporto S/N >50dB, auto/manual

shutter selezionabile; C/CS mount, uscita autoiris per ottiche

con/senza drive AI/VD-DD/DC. Menu a video per impostazioni

Sincronizzazione, V-Phase, Controllo esposizione, Auto/Manual

Shutter, BLC (Back LIght Compensation 6 zone), AGC (Gain

Control), WBA/WBM, Day/Night Mode. Alimentazione 230Vca

4,5W.

N.01 Protezione cancello carraio; N.01 Protezione ingresso cabina;

N.02 Obiettivi 2,8-10mm/F1,4-360 CS-mount varifocal autoiris

DD/DC per 1/3"

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TELECAMERA DOME NXD036

N.02 Custodie stagne per telecamere termostatate in estruso di

alluminio , completa di tettuccio parasole con staffa per passaggio

cavi interno per una protezione fisica dei cavi stessi ed un estetica

decisamente migliore e meno invasiva , contenitore IP 66 per

resistere a tutti i vari agenti atmosferici esterni

N.05 Dome camera serie Vertigo da esterno per montaggio a

Soffitto/Parete. Sistema meccanico interno ad altissima affidabilità e

silenziosità. Telemetria via RS-485. Sistema di brandeggio a velocità

variabile da 0,5 a 200°/sec in orizzontale (350°/sec su Preset) e da

0,5 a 200°/sec in verticale (250°/sec su Preset). Modulo camera CCD

1/4" Sony Exview HAD Day/Night, zoom ottico 26x (3,5 - 91 mm),

zoom digitale 12X. Sensibilità 0,7 lux / 0,05 lux (Night Mode), 440.000

pixel, 470TVL. Controllo Iris Automatico/Manuale, controllo filtro IR

Automatico/Manuale. 200 preset, 8 ronde (60 preset ciascuna), 8

pattern (totale 480 secondi) e 8 aree identificabili. 24 privacy zone

dinamiche. 4 ingressi di allarme, 2 uscite relè. Semisfera inferiore in

policarbonato Ø 190mm, corpo in alluminio Ø 253mm, altezza

307mm. Alimentazione 24Vca 2A. Termoventilazione integrata.

Temperatura di funzionamento da -40°C a +60°C. IP66. Supporta

protocollo di comunicazione Pelco D e Pelco P. Alimentatore

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7.12 Recinzione perimetrale del sito

La recinzione ha lo scopo di impedire il libero accesso al sito di persone ed animali e dovrà pertanto

presentare le seguenti caratteristiche minime:

recizione eseguita con rete metallica di altezza minima 2 metri, ancorata a pali di sostegno posti ad

interasse di 2 metri, compreso il blocchetto di fondazione in calcestruzzo. La recinzione in rete

metallica dovrà essere completata in sommità con fascia di filo spinato, inclinata, per raggiungere

un’altezza complessiva di circa 2.5 metri.

Schema esemplificativo della recinzione.

7.13 Preparazione della sommità della discarica

La sommità della discarica dovrà essere opportunamente predisposta prima di procedere alla messa

in opera degli elementi di fondazione/ancoraggio dei sistemi di sostegno dei pannelli fotovoltaici. In

particolare la sommità della discarica, in corrispondenza delle aree occupate dalle stringhe dei moduli,

dovrà essere opportunamente preparata secondo le operazioni di seguito descritte.

Per un’area di ampiezza pari alla proiezione in pianta dei moduli fotovoltaici aumentata di una fascia di

almeno 10 cm per lato si prevede di realizzare:

1. sfalcio della copertura erbosa

2. scotico della superficie per una profondità di 5/10 cm con accumulo a lato dello scavo del materiale

3. posa all’interno dello scavo di geotessuto di idonea grammatura per l’intera ampiezza dello scavo più una fascia di 30 cm per lato

4. stesa di strato di materiale arido (ghiaia e/o inerti) per uno spessore opportuno, non inferiore a 20 cm, opportunamente livellato e compattatato a necessità fino all’ottenimento di un piano di posa regolare, dotato di pendenze uniformi verso la rete di drenaggio

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5. creazione di raccordo di regolarizzazione del piano di posa con la superficie della discarica adiacente mediante accumulo, con pendenze opportune, del materiale ricavato dallo scotico di cui al punto 2.

7.14 Attraversamenti viabilità interna

La viabilità esistente all’interno del sito non potrà essere oggetto di scavi e pertanto gli attraversamenti

della stessa da parte delle reti di progetto (rete impianto di sicurezza, polifore in BT e MT, rete servizi,

ecc.) dovranno essere realizzati prevalentemente in esterno, determinando una struttura simile a

dossi dissuasori. Si riporta di seguito una descrizione schematica degli attraversamenti. Tipologici

illustrativi delle diverse soluzioni di attraversamento della viabilità interna al sito di discarica sono

riportate all’interno dell’elaborato IF.T07 =PIANTA DELLE INTERFERENZE E ATTRAVERSAMENTI

1. scarifica della superficie della viabilità interna per una profondità di 5/10 cm e per l’ampiezza della viabilità interessata e comunque per una ampiezza sufficiente a consentire il transito dei mezzi;

2. posa all’interno dello scavo di scarifica di Tessuto Non Tessuto di idonea grammatura per l’intera ampiezza dello scavo più risvolto;

3. realizzazione di strato in cls armato con rete elettrosaldata di spessore pari a circa 10 cm;

4. posa dei controtubi di protezione delle polifere, opportunamente spaziati, realizzati con tubo metallico in acciaio FE S355 (equiv. FE510B) diametro esterno 168.3 mm, spessore 12.5 mm della lunghezza pari all’attraversamento in numero adeguato alle indicazioni di progetto. Per polifera cavo MT quale controtubo si dovrà utilizzate tubo in CLS diametro 300

5. getto in cls armato con rete elettrosaldata di spessore minimo 20 cm dall’estradosso controtubo di protezione con realizzazione di rampe di raccordo con la viabilità esistente di pendenza variabile in funzione delle esigenze della viabilità stessa.