Dott. Christian Cadeddu · 2011-12-28 · “tipicità” dell’AP riferita ai sintomi della CAD...
Transcript of Dott. Christian Cadeddu · 2011-12-28 · “tipicità” dell’AP riferita ai sintomi della CAD...
UniversitUniversitàà degli Studi di Cagliaridegli Studi di CagliariDipartimento di Scienze Cardiovascolari e NeurologicheDipartimento di Scienze Cardiovascolari e Neurologiche
Dott. Christian Cadeddu
Struttura di Cardiologia Reparto: Policlinico Universitario, blocco N, p. 3°
Dipartimento: Asse Didattico, blocco E, p. 1°
Tel 070 6754951 Fax 070 6754991
e-mail [email protected]
Aorta
Coronaria dxCoronaria sn
Circonflessa
Discendenteanteriore
discendenteanteriore
110
100
90
80
70
Systole DiastoleZero Flow
Zero Flow
Flow Through RightCoronary Artery
Flow Through LeftCoronary Artery
Aortic Valve ClosureA
ortic
Blo
od P
ress
ure
(mm
Hg)
LocalLocal Control of Control of FunctionFunction
Coronaria normale Placca ateromasicasubocclusiva (>75%) Placca stenosante
(< 50%)Placca ateromasica
associata a vasospasmo
FisiopatologiaFisiopatologia
Acute syndromes
No symptoms
Angina pectoris Acute silentocclusive process
Growing plaqueEarly lesion Complicated plaqueComplicated plaque
Disruption OcclusiveThrombus
No Disruption Oc-Clusive Thrombus
Myocardialinfarction
Unstableangina
Ischemicsuddendeath Old
fibroticocclusion
Stary I-IV Stary VDisruption Mural
Thrombus
TRONCO:corrispondenza EVIDENTE fra segmenti nervosi e somatici
ARTI:Distribuzione segmentale MASCHERATA
Dermatomeria
Nervi cardiaci
Gangli del Gran Simpatico
Rami comunicanti bianchi
Radici posteriori
Midollo spinale
Fascio spino-talamico
Decorso delle fibre Decorso delle fibre afferenti afferenti cardiocardio--toracichetoraciche
Patogenesi del dolore Patogenesi del dolore radicolare riferito al radicolare riferito al dermatomerodermatomero T1T1 nellnell’’angina angina pectorispectoris
Usuale localizzazione deldolore miocardico ischemico
Epigastrio
Lato destro
MascellaDorso
Il dolore toracico nella donna: differenze rispetto all’uomo nella presentazione della CAD
“tipicità”
dell’AP riferita ai sintomi della CAD nell’uomo
“atipicità”
dell’AP nella donna di mezza età assimilata all’assenza di CAD nel sesso femminile. In realtà, segno
di una fisiopatologia più
complessa
maggiore presenza di cause meno frequenti d’ischemia: angina vasospastica, angina microvascolare
maggiore frequenza di sindromi dolorose non ischemiche: prolasso della mitrale
BasiBasi fisiopatologichefisiopatologiche: : differenzedifferenze UomoUomo / Donna/ Donna
Anatomiche•
la donna
ha un torace ed un cuore più piccoli
• le coronarie
presentano
diametro inferiore, pareti più
sottili e decorso più tortuoso
Anatomopatologiche•
più
frequente trombo su erosione superficiale
• maggior frequenza di dissecazione coronarica e di rottura di cuore come complicanza dell’IM
PresentazionePresentazione delladella CAD CAD nellanella donnadonna ((rispettorispetto allall’’uomouomo))
• 10 -
15 anni più
tardi
• Più
angina nel sonno, da stress mentale; più
spesso in
associazione con distensione addominale, vertigini, dispnea, nausea ed astenia
• Nel 90% delle pazienti prima manifestazione clinica dell’IM
• Maggiore co-morbilità: diabete mellito - ipertensione arteriosa – dislipidemie - insufficienza cardiaca
Quadri clinici della cardiopatia Quadri clinici della cardiopatia ischemicaischemica
• Sindromi coronariche stabili:• angina da sforzo• angina a riposo• angina mista
• Sindromi coronariche acute (instabili):• angina instabile• infarto intramurale (non Q)• infarto transmurale (Q)• angina variante (vasospastica) di Prinzmetal
Quadri clinici della cardiopatia Quadri clinici della cardiopatia ischemicaischemica
• Sindromi coronariche stabili:• angina da sforzo• angina a riposo• angina mista
• Sindromi coronariche acute (instabili):• angina instabile• infarto intramurale (non Q)• infarto transmurale (Q)• angina variante (vasospastica) di Prinzmetal
Angina STABILE o Angina CRONICAAngina STABILE o Angina CRONICA
• Ischemia miocardica ACUTA TRANSITORIA
• Associata a SFORZO FISICO o EMOZIONE• Si produce in condizioni OMOGENEE,
STABILI NEL TEMPO
(costante e ripetibile discrepanza fra domanda di O2 da parte del miocardio e insufficiente
disponibilità di flusso coronarico)
Angina da sforzoAngina da sforzo
• Dolore tipico durante lo sforzo
• Breve durata (in genere 5 min, comunque < 20 min)
• Regressione del dolore con il riposo
• Sensibilità ai nitroderivati
SOGLIA FISSA (< 20%) / SOGLIA VARIABILE
Fattori precipitanti:
Attacco provocato da uno sforzo, da un lavoro che comporta l’utilizzo delle braccia al di sopra del livello della spalla.Ambiente freddo, camminare contro vento, camminare dopo un pastoabbondanteCrisi ipertensiva, Paura, rabbia, stati d’ansia, tensione emotiva, Rapporti sessuali
Sintomi associati:
Respiro corto, vertigini, palpitazioni, debolezza.
Le caratteristiche dell’anginaLe caratteristiche dell’angina
Classificazione funzionale dell’A. P. STABILE (Società CV Canadese)
Classificazione funzionale dell’A. P. STABILE (Società CV Canadese)
• Classe I: la normale attività fisica non induce A.
• Classe II: modesta limitazione dell’attività ordinaria. L’A. insorge camminando in fretta, dopo i pasti, al freddo, al vento
• Classe III: forte limitazione dell’attività ordinaria. L’A. insorge camminando per 2 isolati o salendo 1 piano di scale
• Classe IV: impossibilità di compiere qualsiasi attività. L’A. insorge anche a riposo
Angina a riposoAngina a riposo
Dolore tipico spontaneo
• Regressione spontanea
• Sensibilità ai nitroderivati
N.B. Dovuta al sovrapporsi di una componente funzionale (SPASMO) su una
lesione preesistente
Placca ateromasicaPlacca ateromasicaassociata a associata a vasospasmovasospasmo
Angina mistaAngina mista
• Comparsa nello stesso individuo di angina da
sforzo e a riposo
Quadri clinici della cardiopatia Quadri clinici della cardiopatia ischemicaischemica
• Sindromi coronariche stabili:• angina da sforzo• angina a riposo• angina mista
• Sindromi coronariche acute (instabili):• angina instabile• infarto intramurale (non Q)• infarto transmurale (Q)• angina variante (vasospastica) di Prinzmetal
Angina instabileAngina instabile
Il dolore toracico è simile per qualità a quello dell’angina da sforzo, sebbene spesso sia più intenso, possa persistere fino a 30 min e possa svegliare il paziente dal sonno.
Il riposo e i nitrati per via sub-linguale, che controllano l’angina cronica, spesso danno un sollievo solo temporaneo ed incompleto.
Angina instabile (evolutiva)Angina instabile (evolutiva)
• Angina di nuova insorgenza (entro gli ultimi 2 mesi) per sforzi minimi o a riposo
• Angina ingravescente (entro gli ultimi 2 mesi); aggravamento di una angina preesistente per la comparsa di episodi anginosi:– più intensi– più prolungati– più frequenti– causati da sforzi meno intensi o a riposo
• Angina post-infartuale
Quadro infiammatorio (PRC; L, Mon, Mastcells)Quadro trombotico (P - Selectin)
Minima necrosi (positività Troponina)
Quadri clinici della cardiopatia Quadri clinici della cardiopatia ischemicaischemica
• Sindromi coronariche stabili:• angina da sforzo• angina a riposo• angina mista
• Sindromi coronariche acute (instabili):• angina instabile• infarto intramurale (non Q)• infarto transmurale (Q)• angina variante (vasospastica) di Prinzmetal
ISCHEMIA
ECG NORMALE P
Q
R
S
T
InfartoInfarto
Il dolore è il sintomo con cui l’infarto si manifesta più frequentemente al suo esordio; è presente nell’85% dei casi e ha le caratteristiche tipiche del dolore anginoso, ma più intenso e prolungato, spesso accompagnato da irrequietezza, sudorazione, astenia, nausea, più raramente vomito e dispnea.
La durata del dolore di solito è superiore a 20-30 min.
Ischemia
Se la coronaria rimane Se la coronaria rimane ““chiusachiusa””> 30 minuti> 30 minuti
Infarto
Occlusionetrombotica
02
02
02
02
Infarto Acuto del MiocardioInfarto Acuto del Miocardio
La malattia compare più frequentemente sopra i 45 anni, tuttavia alcuni gruppi particolari di popolazione (consumatori di cocaina, pazienti con diabete mellito o ipercolesterolemici, pazienti con predisposizione genetica) possono esserne colpiti anche in etàgiovanile
Si verifica per lo più in condizioni di riposo, prime ore del mattino, risveglio
Fattori scatenanti : sforzi fisici intensi, forti emozioni, calamità
naturali
Infarto Acuto del MiocardioInfarto Acuto del Miocardio
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Numero di infarti
Ore del giorno
Predisposizione fisiologica alla trombosi
Infarto Acuto del MiocardioInfarto Acuto del MiocardioL'infarto miocardico si verifica per lo più in condizioni di riposo o durante il sonno e solo in un piccolo numero di casi durante sforzi pesanti e si manifesta più frequentemente nelle ore mattutine.Può essere presente storia di angina pectoris, ma l’infarto èspesso la prima manifestazione della cardiopatia ischemica.Il quadro iniziale dell’infarto miocardico è dominato dal dolore toracico. Questo è simile al dolore anginoso, sia per caratteristiche che per irradiazioni, se pure di intensitàmaggiore, di più lunga durata e che non si risolve completamente con il riposo.
Quadri clinici della cardiopatia Quadri clinici della cardiopatia ischemicaischemica
• Sindromi coronariche stabili:• angina da sforzo• angina a riposo• angina mista
• Sindromi coronariche acute (instabili):• angina instabile• infarto intramurale (non Q)• infarto transmurale (Q)• angina variante (vasospastica) di Prinzmetal
IMA non QIMA non Q
Si tratta di un infarto miocardico tipico (dolore, aumento degli enzimi di necrosi CPKmb, Troponina I,T) con assenza di onde Q di durata > 30 ms.
Quadro clinico:– dolore anginoso >20-30 min– ECG iniziale:
T negativaST sopraslivellato (> 1 mm)non Q > 30 ms
Enzimi:– aumento di almeno il doppio degli enzimi sierici (CPK, LDM, CPK-MB)– prelievi per curva enzimatica (ogni 3 ore nelle prime 24 ore, ogni 6-8 ore per 48-72 ore)
ISCHEMIA
LESIONE
ECG NORMALE P
Q
R
S
T
IMA Q (Transmurale)IMA Q (Transmurale)Enzimi:
– aumento degli enzimi di necrosi
Quadro clinico:– Dolore anginoso >20-30 min– ECG :
ST sopraslivellato (> 1 mm) onda Q > 30 ms
Elettrocardiogramma
ISCHEMIA
LESIONE
INFARTO(+ lesione)
Onde Q con valore patologicoOnde Q con valore patologico
1 mm di ampiezza( >30 ms )
1/3 in altezza del QRS
Terapia
02
02
02
Infarto acuto del miocardioInfarto acuto del miocardio
Occlusionetrombotica
Riapertura del vaso
Farmaci trombolitici endovena
Occlusione
Ricanalizzazione
Farmaci trombolitici endovena
Emorragia intracranica = 0.75 %
Soggetti anziani età > 65 aaIpertensione arteriosa
Peso < 70 Kg
Angioplastica percutaneaAngioplastica percutanea
Dilatazionecon palloncino
Impiantodi stent
Ostruzione della coronaria
Riapertura della coronaria
Angioplastica percutanea
Angioplastica primaria > TrombolisiAngioplastica primaria > Trombolisi
IVA
Riperfusione ottimale (senza il rischio di emorragie)
Maggiore % di successo (pervietà del vaso)
Maggiore benefici (mortalità, riocclusione, ictus emorragico)
Mor
talit
àa
brev
ete
rmin
e(%
)
Pre-UTIC UTIC Trombolisi/Angioplastica
30%
13%
6%
0
5
10
15
20
25
30
35
40 1960
1970
1980
1990
2000
•Oggi, chi è colpito da infarto può ricevere terapie molto efficaci
•Per funzionare queste terapie devono essere iniziate quanto prima
Infarto acuto del miocardioInfarto acuto del miocardio
Coronaria
Progressione del danno“chiusa”
Tempo (6 ore)
cuoreischemia
Infarto acuto del miocardioInfarto acuto del miocardio
N. di vite salvateper 1000 pz
trattati con trombolitici(mortalità a 35 gg)
Riapertura precoce della coronaria= vite salvate
Tempo dall’inizio dei sintomi (ore) 0-1 1-2 2-3 3-6 6-12 12-24
Boersma E, et al. Lancet. 1996;348:771-775.
0
10
20
30
40
50
60
70
ComplicanzeComplicanze
ComplicanzeComplicanze
ComplicanzeComplicanze
Angina variante (vasospastica)Angina variante (vasospastica)
A differenza dell’angina pectoris classica che si manifesta durante sforzo e si accompagna a ↓ST, l’a. vasospastica si presenta quasi sempre a riposo, per lo più di notte, e si accompagna, in genere , a sopralivellamento di ST.
E’ dovuta a spasmo dell’arteria coronaria.
Sindromi coronariche acuteSindromi coronariche acute• Dolore > 20-30 min• Complicazione della placca
TromboTrombo EnzimiEnzimi ECGECGAngina instabileAngina instabile ++ -- ↓↓TTInfarto non QInfarto non Q ++++ ++ ↓↓T, T, ↑↑ST, non QST, non QInfarto QInfarto Q ++++++ ++++Angina varianteAngina variante -- -- ↑↑STST
↓↓T, T, ↑↑ST, QST, Q
Sequenza diagnostica nell’A. stabileSequenza diagnostica nell’A. stabile
A. da sforzo in ASSENZA di CORONAROPATIA
• stenosi aortica• malattie associate a rilevante ipertrofia miocardica • miocardiopatia dilatativa• sindrome X• ponti miocardici• anomalie congenite e fistole coronariche
Quadri clinici della cardiopatia ischemica
Quadri clinici della cardiopatia ischemica
• Ischemia silente (senza angina):• da sforzo• a riposo• angina instabile• infarto
• Insufficienza cardiaca cronica (in genere dopo IMA)• Aritmie:
• blocco A-V• tachicardia ventricolare
• Morte improvvisa (in genere fibrillazione ventricolare)
Diabetic PatientsDiabetic Patients
0
20
40
60
80
100
120
ND/No MIND/MIDM/No MIDM/MI
NEJM 1998;339:229NEJM 1998;339:229--3434
% S
urvi
val
Year
p < 0.01
0 1 2 3 4 5 6 7 8
Il dolore toracicoIl dolore toracicoDi origine cardiaca
IschemicoCause coronariche
aterosclerosispasmotrombosicocainaalterazioni del microcircolo
Cause non coronarichetachicardia↑
postcarico↑
precaricoNon ischemico
PericarditeDissezione aortica
Di origine non cardiaca
Gastroentericospasmo esofageoreflusso gastroesofageoulcera pepticapancreatite
Psicogenoansia, attacchi di panicodepressione
Polmonare-pleuricoembolia polmonarepneumotorace
MediastinicoNeuromuscolare
costocondriteherper zoostersindrome dello stretto toracico superiore
Le origini del dolore toracico Le origini del dolore toracico
• Il cuore, i grossi vasi e il pericardio
• Il tratto gastrointestinale
• I polmoni e la pleura
• La parete toracica
• Il profilo psichico ansioso-depressivo
Malattia da reflusso gastro-esofageo (GERD)
Identifica un quadro clinico e/o endoscopico e/o istologico e/o pH- metrico secondario ad episodi di reflusso gastro esofageo
L’esofagite da reflusso definisce un sottogruppo di individui con GERD associata a danno della mucosa esofagea
Prevalenza pari al 20% della popolazione adulta (USA)
Dislocazione intratoracica di una porzione dello stomaco attraverso lo iato esofageo del diaframma.
Esempio di alterazione dei meccanismi anatomici che prevengono il reflusso.
Non tutti i pazienti portatori di ernia iatale presentano una GERD
Ernia iatale
• Pirosi (stimolazione da H+ delle terminazioni nervose dello strato profondo dell’epitelio esofageo)
• Rigurgito• Eruttazioni• Scialorrea• Disfagia• Odinofagia• Sintomi atipici (extraesofagei): dolore toracico,
broncocostrizione (d.d. con crisi asmatica), patologie laringee e polmonari
GERD: sintomi toracici
Sensazione di dolore o fastidio urente solitamente localizzato nSensazione di dolore o fastidio urente solitamente localizzato nel terzo el terzo inferiore dello sterno che, in situazioni piinferiore dello sterno che, in situazioni piùù gravi, si può estendere alla gravi, si può estendere alla base del collo ed irradiare in regione interscapolarebase del collo ed irradiare in regione interscapolare
Scatenata da :• postura (clinostatismo, piegamenti del tronco)• alimenti ipotonizzanti il L.E.S. (caffè, menta, cioccolato, pomodori …)• alimenti irritanti (alcool, bevante calde o fredde)• pasti abbondanti • esercizio fisico impegnativo
Alleviata da:• posizione eretta, deglutizione di saliva o acqua, assunzione di antiacidi
Pirosi retrosternale
La pHmetria è un monitoraggio del pH che consente l'analisi di eventuali episodi di GERD occulto
Si esegue con l’introduzione di un sondino (2 mm) dal naso fino all'esofago, senza necessità di ricovero
Vengono valutati gli episodi di reflusso acido e la loro durata ed il valore di pH in esofago
Diagnosi: pH-metria
Interferenze tra angina pectoris e dolore esofageo
• La presenza di una patoogia può simulare la presenza dell’altra
• Le due patologie possono coesistere e infuenzarsi:– Il reflusso esofageo può ridurre la soglia per il dolore
ischemico– Test stimolativi (ergonovina) possono indurre spasmo
esofageo– Farmaci cardiologici (nitrati) possono risolvere lo spasmo
esofageo
M L
Ostruzione vascolare aumento delle RVPagenti neuroumorali
barocettori arteriosi polmonari
Fisiopatologia dell’embola polmonare (EP): conseguenze emodinamiche
EP: quadri cliniciEP: quadri clinici
EP MASSIVA (13%) - CUORE POLMONARE ACUTO
• Quadro ostruttivo (≥1/3 albero arterioso): alta mortalità (morte improvvisa)
• Quadri clinici maggiori (insufficienza destra):– SINCOPE (FV - bradiaritmia vagale)– SHOCK CARDIOGENO– ARRESTO CARDIACO (dissociazione e.m.)
• Sintomi premonitori: DOLORE TORACICO, tachipnea, cianosi
Infarto pomonare post-embolico
Il dolore pleurico
Proiezione del dolore a livello dei dermatomeri
C4-C5 e T8-T11
Dolore toracico parietale
• Nevralgie intercostali
• Costocondrite
• Nevralgie radicolari toraciche (es. herpes zooster)
• Dolori da frattura costale patologica o da osteolisi costale
• Dolori dorsali da osteoporosi, osteomalacia, spondiloartrite, spondiloartrosi o tumore vertebrale
• Dolori muscolari da “strapazzo” dei muscoli respiratori (bronchite acuta, pertosse, asma)
• Dolori muscolari della malattia di Bornholm (virus Coxackie)
Costocondrite Herper Zooster
The Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS)
14 questions: 2 subscales
Subscales Question’s number
Depression Questions 2,4,6,8,10,12,14
Anxiety Questions 1,3,5,7,9,11,13
The 7 questions rated from a score of 0 to 3 (depending on the severity of the problem described in each question)
Zigmond AS et al. Acta Psychiatr Scand 1983;67:361.
Aggregate score Interpretation0-7 Normal
8-10 Mild
11-14 Moderate
15-21 Severe
The 2 subscales can be aggregate to provide an overall anxiety and depression score
Zigmond AS et al. Acta Psychiatr Scand 1983;67:361.
The Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS)
4 - Modificazioni emodinamiche5 - Alterazioni ECG6 - Angina
Cascata IschemicaCascata Ischemica
10 20 301
23
45
6
1 - Occlusione coronarica2 - Alterazioni diastoliche3 - Alterazioni sistoliche
Tempo (sec)
ISCHEMIA
Sequenza diagnostica nellSequenza diagnostica nell’’A. stabileA. stabile
• QUADRO CLINICO– Anamnesi– Dolore:
• costrizione, oppressione, peso, bruciore• associazione con malessere generale ed ansia• sede tipica retrosternale• irradiazione lungo l'avambraccio e mano sinistra, dorso,
mandibola, collo, entrambe le braccia• altre sedi: epigastrio, emitorace e avambraccio destro • insorgenza graduale, massima intensità entro 1’, remissione
dopo 2-10 minuti (riposo, cessazione del fattore scatenante o somministrazione s.l. di nitrati)
Sensori diagnosticiSensori diagnostici
• Elettrocardiogramma
• Ecocardiogramma
• Scintigrafia
• Coronarografia
Sequenza diagnostica nellSequenza diagnostica nell’’AnginaAngina
ANGINA PECTORIS STABILE
• TEST ERGOMETRICO (ECG)
• TEST ERGOMETRICO (Scintig. miocardica con Tallio)
• TEST ERGOMETRICO (ECO)
• TEST ALLA DOBUTAMINA
• TEST AL DIPIRIDAMOLO
Sequenza diagnostica nellSequenza diagnostica nell’’AnginaAngina
ANGINA PECTORIS STABILE
• TEST PROVOCATIVI:
– DOBUTAMINA (stimola β-1-2 e α-1)• ECG• Scintigrafia miocardica• Ecocardiogramma
– DIPIRIDAMOLO (dilataz. piccoli vasi coronarici)• ECG• Scintigrafia miocardica• Ecocardiogramma
Sequenza diagnostica nellSequenza diagnostica nell’’AnginaAngina
ANGINA PECTORIS STABILE
• TEST EVOCANTI LO SPASMO:
– IPERVENTILAZIONE– ERGOTAMINA
Sequenza diagnostica nellSequenza diagnostica nell’’AnginaAngina
ANGINA PECTORIS STABILE
• L’ELETTROCARDIOGRAMMA CONTINUO:
– CARICO ISCHEMICO TOTALE QUOTIDIANO– ISCHEMIA SILENTE– A. P. DI PRINZMETAL
L’obiettivo della terapia dell’ischemia miocardica è rappresentata dallo spostamento dell’’equilibrioequilibrio a favore di una minore richiesta e di un minore richiesta e di un incremento dellincremento dell’’offerta di Oofferta di O22 ..
L’ischemia miocardica è il risultato dello squilibriosquilibrio tra domanda di Odomanda di O22 da parte del tessuto miocardico ed offertaofferta dello stesso attraverso il circolo coronarico.
DOMANDADI O2
OFFERTADI O2
DOMANDADI O2
OFFERTADI O2
I fattori che influiscono maggiormente sul consumo di O2 da parte del miocardio sono la frequenza cardiacafrequenza cardiaca, la forza di contrazioneforza di contrazione del cuore e lo stress di paretestress di parete (correlato alle dimensioni delle camere ventricolari).
Viceversa gli elementi che interferiscono con la disponibilità di O2 per il tessuto miocardico sono rappresentati dalla stenosi coronaricastenosi coronarica di tipo organico o dinamico (spasmo vascolare) e dalla mancanza di un adeguato circolo collateralemancanza di un adeguato circolo collaterale.
FREQUENZA CARDIACAFREQUENZA CARDIACA
POSTCARICOPOST
CARICO
PRECARICO
PRECARICO
STRESS DIPARETE
STRESS DIPARETE
CONTRATTILITÀCONTRATTILITÀ
DOMANDA DI O2
PRESSIONE DI PERFUSIONEPRESSIONE DI PERFUSIONE
VASODILATAZIONEVASODILATAZIONE
RISOLUZIONE SPASMORISOLUZIONE SPASMO
OFFERTA DI O2
CIRCOLO COLLATERALECIRCOLO COLLATERALE
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica
OBIETTIVI TERAPEUTICI
• controllo della sintomatologia dolorosa
• miglioramento della tolleranza all'esercizio fisico (miglioramento della qualità di vita)
• riduzione a lungo termine degli eventi cardiovascolari maggiori (morte, IM non fatale)
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica
OBIETTIVI TERAPEUTICI
• I primi due obbiettivi sono raggiungibili con la terapia anti- ischemica
• Non vi sono evidenze cliniche certe che la stessa possa, da sola, migliorare la prognosi
• Il trattamento dei Fattori di Rischio e gli antiaggreganti riducono mortalità ed eventi coronarici maggiori
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
• NITRATI
• BETABLOCCANTI
• CALCIOANTAGONISTI
• Associazioni
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica
NITRATI: perché antianginosi?NITRATINITRATI: perch: perchéé antianginosi?antianginosi?RILASCIAMENTO DELLA MUSCOLATURA LISCIA DEI VASIRILASCIAMENTO DELLA MUSCOLATURA LISCIA DEI VASI
ArterieArterie VeneVene
CoronarieCoronarie A. perifericheA. periferiche
↑
APPORTO DI O2 ↑
APPORTO DI O2
↓
Resistenze periferiche↓
Postcarico
↓
Resistenze periferiche↓
Postcarico
↓
Ritorno venoso↓
Precarico
↓
Ritorno venoso↓
Precarico
↓
FABBISOGNO DI O2 ↓
FABBISOGNO DI O2
ATTENUAZIONE DEI SINTOMI DELL’ANGINAATTENUAZIONE DEI SINTOMI DELL’ANGINA
+ ++
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica
NITRATI: meccanismo d’azione• VENODILATAZIONE: ↓
precarico
• ↓
CONSUMO di O2• DILATAZIONE VASI EPICARDICI: ↑
flusso
e indicazioni• ATTACCO ANGINOSO (sublinguale)
• TRATTAMENTO CRONICO (↓
FE +++)
NITRATI: modalità d’uso
• Esposizione CONTINUA ai N. → TOLLERANZA • Somministrazione DISCONTINUA (intervalli liberi di
almeno 10 ore)• Possibile ASSOCIAZIONE con β-bloc e Ca2+-antag
• CONTROINDICAZIONI: ipotensione, cardiomiopatia ipertrofica, glaucoma grave
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica
Effetti deiEffetti dei ββ BLOCCANTIBLOCCANTI sul cuore ischemicosul cuore ischemico
↓ ↓ ↓ FABBISOGNO DI O2 ↓ ↓ ↓ FABBISOGNO DI O2
↓
Frequenza cardiaca↓
Frequenza cardiaca
↓
Pressione arteriosa↓
Pressione arteriosa
↓
Doppio prodotto↓
Doppio prodotto
↑
Perfusione coronaricadiastolica
↑
Perfusione coronaricadiastolica
↑
Tono vasale↑
Tono vasale
↑ ↓ APPORTO DI O2 ↑ ↓ APPORTO DI O2
BETA-BLOCCANTI
• Farmaci di PRIMA SCELTA, specie con ipertensione arteriosa e pregresso IM
• ASSOCIABILI ai Ca2+-antagonisti
• Cautela nei pz con segni di disfunzione VS
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica
Effetti dei Effetti dei CALCIO ANTAGONISTICALCIO ANTAGONISTI sul sul cuore ischemicocuore ischemico
↓
FABBISOGNO DI O2 ↓
FABBISOGNO DI O2
↓
Frequenza cardiaca↓
Frequenza cardiaca
Vasodilatazione(↓
resistenze periferiche
↓
post carico)
Vasodilatazione(↓
resistenze periferiche
↓
post carico)
↓
Contrattilità miocardica↓
Contrattilità miocardica
Dilatazione coronaricaDilatazione coronarica
↑
APPORTO DI O2 ↑
APPORTO DI O2
Ca2+-ANTAGONISTI: meccanismo d’azione
• Blocco del canali lenti del Ca2+
• Vasodilatazione coronarica e sistemica
• ↓inotropismo cardiaco+ modesto ↓cronotropismo (verapamil-diltiazem)
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica
Ca2+-ANTAGONISTI: modalità d’uso
• Diidropiridinici ad azione breve in monoterapia = limitati da tachicardia riflessa con ↑consumo O2
• Diidropiridinici di II generazione (Amlodipina, Felodipina ecc) = minor attivazione simpatica riflessa
• Verapamil, diltiazem: I scelta per effetto dilatante coronarico + ↓
consumo O2
A.P. Cronica A.P. Cronica -- La Decisione Terapeutica La Decisione Terapeutica