Donare il sangue nell era di Facebook...Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira...
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1Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Corso La promozione dell’Associazione tra comunicaz ione esterna e marketing dei servizi.Scuola di formazione delle Avis del Veneto
“ Donare il sangue nell’era di Facebook ”
Francesco Pira sociologo dei processi culturali e comunicativi Università degli Studi di Udine
2Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Ad oggi, la popolazione italiana iscritta a facebook è di circa 20,9 milioni divisi in:
53,6% uomini
46,4% donne
Fonte: Faceboo ADS gennaio 2012
Internet una chance di partecipazione?
3Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Nonostante una certa crescita - 15 milioni di utenti Internet nelmaggio 2007, 16 milioni nel novembre dello stesso anno, 19milioni nell'aprile 2009, 25 milioni nel marzo 2010, 27,7 milioninel marzo 2012
L’Italia oltre il 20mo posto per numero di utenti connessi inEuropa
Il segmento tradizionalmente più forte (25-54 anni) rappresenta65% del totale.
Internet una chance di partecipazione?
4Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
L’Italia ancora luogo di contraddizioni.
Aumenta il numero di utenti ma la fascia di età resta elevata.
E i giovani?
I digitali nativi? Quelli che muovono la rete fuori dai confiniitaliani?
Internet una chance di partecipazione?
5Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
La rete è una chance ma anche un grande rischio: Internet abolisce la diseguaglianza nell’opinione. Veicola l’idea demagogica che siamo “tutti dotti” o “tutti giornalisti”.
Il ruolo di Internet
6Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Come si crea l’opinione pubblica
“I mass media come sistema assolvono la funzione di comunicare messaggie simboli alla popolazione.Il loro compito è di divertire, intrattenere e informare , ma nel contempo diinculcare negli individui valori, credenze e codici di compo rtamento attia integrarli nelle strutture istituzionali della società di cui fanno parte.In un mondo caratterizzato dalla concentrazione della ricchezza e da forticonflitti di classe, per conseguire questo obiettivo occorre una propagandasistemica”.
Noam Chomsky e Edward S. Herman “La fabbrica del consenso”
7Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Nell’epoca della convergenza culturale, della comunicazione multipiattaforma, la manipolazione dell’informazione può essere amplificata e massificata.
Così osserva Henri Jenkins (ex Direttore del MIT) in una sua intervista sull’autorevolezza delle fonti internet
Opinione pubblica e manipolazione dell’informazione
8Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Non ha molto senso chiedersi se una qualsiasi fonte di informazione sia autorevole: la domanda corretta da porsi è: autorevole e importante per chi?”. Ecco che allora sul web Internet propone siti alternativi di informazione ma “very influential”.
Autorevolezza delle fonti nell’era della convergenza culturale
9Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Se Wikipedia fosse esistito all’epoca di Galilei avrebbe scrittoche la terra è immobile e il sole le ruota intorno. Perché questaera l’idea della maggioranza.”
Il paradosso della democrazia su Internet
10Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Basti pensare al caso Amin (la presunta blogger siriana), percapire che il concetto di democrazia e verità possono esserealtrettanto manipolati.
La scoperta che Amin non esiste, ma soprattutto che ilgiornalismo ha dato credito a questa storia, è forse il simbolopiù evidente del paradosso della democrazia su Internet.
Non solo, il danno derivante dalla manipolazione è ancora piùamplificato.
Come si stabilisce la veridicità della fonte?
Come mi fido di te sei reale o una finzione?
Il paradosso della democrazia su Internet
11Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Un concetto per molti irresistibile, espresso più volte dagli scienziati sociali.
Una specie di consapevolezza estrema del ritmo della vita di qualcuno altro, un ritmo mai conosciuto prima.
Un nuovo concetto la consapevolezza ambientale
Il paradosso della consapevolezza ambientale è che ogni piccolo aggiornamento, ogni singolo bit di informazione sociale è insignificante di per sé, anche estremamente superficiale talvolta. Prese tutte insieme, nel tempo, queste microinformazioni diventano un ritratto sorprendentemente sofisticato della vita altrui, fornendo la possibilità di un’esperienza psicologica interpersonale del tutto inedita.
12Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Frammentarietà: Mancanza di omogeneità, di organicità
Networking: l’insieme delle problematiche e/o regole, cui due o più entità sono soggette quando richiedono di scambiare e condividere informazioni e risorse
Esteriorizzazione: “L'esteriorizzazione dell'individuo sullo schermo offre la possibilità di condividere con altre persone il contenuto cognitivo”(De Kerckhove, Brainframes. Mente, tecnologia, mercato)
Fonte: Prof. Davide Parmegiani Università degli Studi di Genova
La nuova epoca…i punti critici
13Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Una struttura sociale fatta di nodi legati gli uni agli altri da una o più specifiche tipologie di interdipendenze, come valori, visioni, idee, scambi finanziari, affinità, avversioni, conflitti o accordi.
J.A. Barnes
Che cos’è un social network
14Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Social = sociale
Network = gruppo
Il social network è l’espressione di quella mutazione che descrive De kerchkove quando ci dice che Internet ha cambiato il nostro modo di relazionarci con l’altro, mescolando, sovrapponendo e forse annullando la divisione tra reale e virtuale.
Perché i social network
In fondo il social network soddisfa il bisogno psicologico di socializzazione, di ricerca di appartenenza e di identificazione con un gruppo.
15Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Quali social network
Facebook prima di tuttiTwitterLinkedin…e molti altriFunzionano perché sono intuitivi, facili da utilizzare.Ruotano tutti intorno al concetto di relazioneScrivo ti dico, vi dico, condivido, ti cerco, ti trovo.Questo vale per le relazioni personali ma anche per quelle professionali.“ ho bisogno di un consiglio” apro posto in bacheca e aspetto la risposta. Oppure ti cerco e discuto con te in chat
16Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
I social network si basano sullo scambio d’informazioni tra partecipanti.
L’utente è stimolato a inserire informazioni personali
Sono invitanti e generano una sensazione di sicurezza:
sono in un ambiente protetto, decido se sei mio amico o no, se non ti voglio ti cancello
Sono nel mio profilo
Eppure ci sono molti rischi:
Internet è per sua natura un ambiente pubblico.
Tutto quello che scriviamo, le nostre foto i filmati finiscono sui motori di ricerca e diventano risorsa disponibile per tutti.
Ciò che pensavo privato diventa pubblico
Tutto così semplice?
17Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
I digitali nativi hanno la capacità di svolgere più compiti contemporaneamente
Questa capacità può generare allo stesso tempo:ProblematicheOpportunità
Nuove forme di socializzazione…vecchi bisogni
18Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
La nostra capacità di gestire più attività insieme ha dei limiti. Lo studio dimostra che i soggetti hanno una minore velocità nella performance quando passano da un compito all’altro (risolvendo quesiti matematici e classificando figure geometriche) e impiegano più tempo in funzione dell’aumentare della complessità dei compiti. Quando le attvità sono più semplici o più familiari la loro velocità di soluzione aumenta.
Joshua Rubinstein, David Meyer and Jeffrey Evans (Human Perception
and Performance, Journal of Experimental Psychology, 27(4) 2001).
http://www.crystalinks.com/multitasking.html
Le relazioni nella generazione dei multitasking
19Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
De Kerkchove parla di pensiero
“le immagini come un’estensione della nostra mente”
La mancanza di consapevolezza può generare una distorsione:
Il fare prende il sopravvento sul pensare, da cui consegue che:
•Il virtuale prende il sopravvento sul reale
•Il come risolvere un problema soppianta il perché
•L’imitazione prevale sull’introiezione
•La configurazione soppianta l'interpretazione
(dott. Francesco Villa psichiatra piscoterapeuta ASL Napoli)
Quali rischi insiti nell’uso inconsapevole
20Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Se la connessione prende il sopravvento sulla relazione:
•L’informazione prende il sopravvento sull’affettività
•La quantità prende il sopravvento sulla qualità
•La prossimità virtuale soppianta la vicinanza
•La stimolazione sensoriale prende il sopravvento sull’emozione
(dott. Francesco Villa psichiatra piscoterapeuta ASL Napoli)
Quali rischi insiti nell’uso incosapevole
21Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
L’individuo è davvero protagonista?
Controlliamo davvero la dimensione di questo spazio di relazione?
Fino a che punto posso raccontare ciò che sono sapendo che andrà oltre la pagina del mio profilo?
Mi posso fidare del mio social network?
Ha ragione De kerchkove è una nuova era geologica e non sappiamo quali sono le regole
Stiamo imparando a “camminare” senza un’idea chiara del risultato che si concretizzerà
Quale società?
Quali relazioni tra individui?
Chi è il vero protagonista?
22Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
L’utente deve essere attivo, autore, partecipante deve essere in grado di capire il senso vero della parola libertà che non passa per l’assenza assoluta di regole ma per la consapevolezza e responsabilità di sapere che stiamo condividendo informazioni, conoscenza con milioni di utenti della rete, solo così si può formare un processo reale di costruzione di una nuova cultura condivisa.
Quale ruolo dell’individuo
23Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
La tragedia di Haiti prima, il terremoto dell’Abruzzo poidimostrano che il passaparola su Internet ha assolto unafunzione centrale di mobilitazione e presa di coscienzadell’opinione pubblica, oltre che avere dato luogo ad azioniconcrete come la raccolta fondi o l’organizzazione logistica eoperativa.
La mobilitazione sui referendum evidenzia che sulle grandiquestioni la rete assolve un ruolo forte, seppure non unico
Quale ruolo per i social network nella mobilitazione sui temi sociali
24Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Ma sui grandi temi la rete crea coscienza o muove dove laconsapevolezza è già un dato acquisito?
Siamo ancora in una fase in cui sulla rete si amplificano i temiche nascono in altri luoghi.
Non è ancora luogo di formazione di temi ma contrbuisce inmodo accelerato a catalizzare l’attenzione
Quale ruolo per i social network nella mobilitazione sui temi sociali
25Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Il mondo del sociale può sfruttare questo momento di forterichiesta di partecipazione sui grandi temi che è presente nellasocietà per costruire un percorso di relazione con le persone
Ma c’ è di più!
I social network sono luogo di elezione delle relazioni dei digitalinativi che sono alla ricerca di partecipazione nuova fuori daglischemi del linguaggio vecchio della politica. Il volontariato el’impegno sociale possono essere la risposta, ma bisognaesserci, mettersi in contatto e essere disposti a mettersi indiscussione.
Quale ruolo per i social network nella mobilitazione sui temi sociali
26Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
I social network possono essere una grande opportunità.
Una delle più grandi criticità che le associazioni di volontariatodevono affrontare è superare la barriere dell’egoismo per farconoscere la forza del dono:Il dono del proprio tempoIl dono di se stessiIl dono come sostegno economicoIl dono come voglia di farsi portavoce delle istanzedell’associazione.Le nuove forme di relazione possono aiutare a superare lebarriere
Il dono del sangue nell’era di Facebook
27Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
I social network sono intuitivi, facili da utilizzare.Ruotano tutti intorno al concetto di relazioneScrivo ti dico, vi dico, condivido, ti cerco, ti trovo.Questo vale per le relazioni personali ma anche per quelle professionali.“ ho bisogno di un consiglio” apro posto in bacheca e aspetto la risposta. Oppure ti cerco e discuto con te in chat
Ecco la chiave: ho bisogno di te, la trasparenza della richiesta cambiare il paradigma del volontariato, non promuovo i miei scopi sperando di suscitare il tuo interesse, ma ti cerco in un ambiente relazionale che porta ad avvicinare persone affini e ti faccio sentire importante coinvolgendoti stimolando il bisogno di partecipare.
Come si superano le barriere
28Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
L’individuo diventa protagonista, si riappropria del proprio spazio e sente più forte il senso di appartenere ad una comunità.
Si dona non per sottacere il senso di colpa, ma perché qualcuno ha detto: Ho bisogno di Te!
Come si superano le barriere
29Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
“ E’ impossibile non comunicare”
Il primo assioma della Scuola di Palo Alto
(Watzlawick, Beavin, Jackson 1967)
30Pordenone, 15 aprile 2012 Prof. Francesco Pira – Università di Udine
Grazie per l’attenzione.